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Introduzione Fin dal 1930 gli studi psicotecnici ed epidemiologici condotti in Italia e nell’Europa evidenziano una stretta relazione tra la guida di un autoveicolo in stato di alte- razione psicofisica ed infortuni stradali. Tale alterazio- ne, oltre che da altri fattori, può dipendere o da un tem- poraneo squilibrio mentale o dall’uso regolare e/o dal- l’abuso di sostanze psicotrope (alcol, droga e psicofar- maci). Le sostanze psicotrope, infatti, agendo, diretta- mente sul “SNC” allentano i freni inibitori, alterano lo stato della coscienza e l’equilibrio psicomotorio. Il sog- getto perde la visione oggettiva, concreta del reale e la percezione diviene soggettiva. La perdita della consa- pevolezza dei propri limiti causa instabilità a livello emotivo, precarietà nel self - control, tendenza a so- pravvalutare le proprie attitudini ed abilità. Numerosi studi dimostrano che gli incidenti automobilistici pro- CONTRIBUTI ORIGINALI 21 Protocollo per l’accertamento dell’idoneità alla guida. Contributo casistico e proposta Driving ability assessment based on a psychodiagnostic protocol GIOVANNA VENTURINO Dipartimento Assistenziale Scienze Medico-Legali - Servizio di Medicina Legale e delle Assicurazioni Sociali - Servizio di Diagnosi Chimico-Tossicologica - Seconda Università degli Studi di Napoli, via Luciano Armanni, 5 - 80132 Napoli. Riassunto Si ritiene utile riferire sull’esperienza maturata nel settore della consulenza psicodiagnostica, negli ultimi sette anni, su sog- getti con dubbi requisiti di idoneità psicofisica alla guida. Su richiesta della Commissione Medico Locale di Napoli (ASL 1), nel 1996 fu approntato un protocollo psicodiagnostico composto di una batteria di test mentali supplita da un questionario origina- le (clinico - anamnestico, comportamentale) e dal colloquio psicologico. Dal 1996 ad oggi, presso i Servizi di Diagnosi Chimi- co - Tossicologica e di Medicina Legale della SUN, il protocollo è stato somministrato ad un campione di 859 soggetti per i quali il ritiro, la revoca o la revisione della patente di guida erano applicati o per abuso di stupefacenti, o pervenuti all’osserva- zione per motivi d’esonero al Servizio di Leva per malattia mentale (Art. 15 del DM 508 del 26 marzo 1999), per invalidità civi- le, per uso di sostanze psicotrope, nel 58,2% dei casi, associato al controllo tossicologico. All’esito dei dati raccolti su questo campione osservato dal ‘96 al gennaio 2003 è possibile ribadire che l’approccio psico- diagnostico fornisce un importante elemento nella valutazione dell’idoneità alla guida di autoveicoli. Tuttavia, considerato che sussistono tra le regioni italiane, criteri d’accertamento dell’idoneità psicofisica alla guida, molto differenziati, è urgente la pro- posizione e la verifica epidemiologica di un omogeneo protocollo multidisciplinare, unico a livello nazionale. La divulgazione di quest’esperienza e del protocollo originale adottato obbedisce pertanto ad un’esigenza di confronto non più procrastinabile. Non va trascurata infine, l’opportunità di utilizzare il protocollo di valutazione dei requisiti psicofisici alla guida come occa- sione di informazione terapeutica per il recupero ed il reinserimento del soggetto nel sociale. Parole chiave: Psicodiagnosi, Patente, Profilo psicologico Abstract It is useful to study psychodiagnostic counselling provided to subjects with dubious psycho-physical driving requirements during the past seven years. At the request of the Local Medical Commission of Naples, a psychodiagnostic protocol was prepa- red in 1996, consisting of a set of mental ability tests, an original (clinical-anamnestic and behavioural) questionnaire and a psy- chological interview. Between 1996 and today, the protocol was administered to a sample of 859 subjects at the Chemical-Toxi- cological Diagnosis and Forensic Services of Naples University II. The sample was being tested for various reasons: exoneration from Military Service due to mental illness (Art. 15 of DM 508 /99), civil disability and the use of psychotropic substances in the 58.2% of the cases. The results of data collected on the above sample between 1996 and January 2003 provide important information about the assessment of ability to drive. However, because of the differences existing in the various Italian regions on criteria for the asses- sment of driving ability, it is urgent the epidemiological analysis of the existing protocols for the purpose of creating and adop- ting a multidisciplinary and homogeneous protocol at the national level. The protocol presented in this article provides therapeutic information that may be useful in promoting the subjects’ rehabi- litation and social reintegration. Keywords: Psicodiagnosis, Driving licence, Psychological profile

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Introduzione

Fin dal 1930 gli studi psicotecnici ed epidemiologicicondotti in Italia e nell’Europa evidenziano una strettarelazione tra la guida di un autoveicolo in stato di alte-razione psicofisica ed infortuni stradali. Tale alterazio-ne, oltre che da altri fattori, può dipendere o da un tem-poraneo squilibrio mentale o dall’uso regolare e/o dal-l’abuso di sostanze psicotrope (alcol, droga e psicofar-

maci). Le sostanze psicotrope, infatti, agendo, diretta-mente sul “SNC” allentano i freni inibitori, alterano lostato della coscienza e l’equilibrio psicomotorio. Il sog-getto perde la visione oggettiva, concreta del reale e lapercezione diviene soggettiva. La perdita della consa-pevolezza dei propri limiti causa instabilità a livelloemotivo, precarietà nel self - control, tendenza a so-pravvalutare le proprie attitudini ed abilità. Numerosistudi dimostrano che gli incidenti automobilistici pro-

CONTRIBUTI ORIGINALI

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Protocollo per l’accertamento dell’idoneità alla guida. Contributo casistico e proposta

Driving ability assessment based on a psychodiagnostic protocol

GIOVANNA VENTURINO

Dipartimento Assistenziale Scienze Medico-Legali - Servizio di Medicina Legale e delle Assicurazioni Sociali - Servizio diDiagnosi Chimico-Tossicologica - Seconda Università degli Studi di Napoli, via Luciano Armanni, 5 - 80132 Napoli.

RiassuntoSi ritiene utile riferire sull’esperienza maturata nel settore della consulenza psicodiagnostica, negli ultimi sette anni, su sog-

getti con dubbi requisiti di idoneità psicofisica alla guida. Su richiesta della Commissione Medico Locale di Napoli (ASL 1), nel1996 fu approntato un protocollo psicodiagnostico composto di una batteria di test mentali supplita da un questionario origina-le (clinico - anamnestico, comportamentale) e dal colloquio psicologico. Dal 1996 ad oggi, presso i Servizi di Diagnosi Chimi-co - Tossicologica e di Medicina Legale della SUN, il protocollo è stato somministrato ad un campione di 859 soggetti per iquali il ritiro, la revoca o la revisione della patente di guida erano applicati o per abuso di stupefacenti, o pervenuti all’osserva-zione per motivi d’esonero al Servizio di Leva per malattia mentale (Art. 15 del DM 508 del 26 marzo 1999), per invalidità civi-le, per uso di sostanze psicotrope, nel 58,2% dei casi, associato al controllo tossicologico.

All’esito dei dati raccolti su questo campione osservato dal ‘96 al gennaio 2003 è possibile ribadire che l’approccio psico-diagnostico fornisce un importante elemento nella valutazione dell’idoneità alla guida di autoveicoli. Tuttavia, considerato chesussistono tra le regioni italiane, criteri d’accertamento dell’idoneità psicofisica alla guida, molto differenziati, è urgente la pro-posizione e la verifica epidemiologica di un omogeneo protocollo multidisciplinare, unico a livello nazionale. La divulgazionedi quest’esperienza e del protocollo originale adottato obbedisce pertanto ad un’esigenza di confronto non più procrastinabile.

Non va trascurata infine, l’opportunità di utilizzare il protocollo di valutazione dei requisiti psicofisici alla guida come occa-sione di informazione terapeutica per il recupero ed il reinserimento del soggetto nel sociale.

Parole chiave: Psicodiagnosi, Patente, Profilo psicologico

AbstractIt is useful to study psychodiagnostic counselling provided to subjects with dubious psycho-physical driving requirements

during the past seven years. At the request of the Local Medical Commission of Naples, a psychodiagnostic protocol was prepa-red in 1996, consisting of a set of mental ability tests, an original (clinical-anamnestic and behavioural) questionnaire and a psy-chological interview. Between 1996 and today, the protocol was administered to a sample of 859 subjects at the Chemical-Toxi-cological Diagnosis and Forensic Services of Naples University II. The sample was being tested for various reasons: exonerationfrom Military Service due to mental illness (Art. 15 of DM 508 /99), civil disability and the use of psychotropic substances in the58.2% of the cases.

The results of data collected on the above sample between 1996 and January 2003 provide important information about theassessment of ability to drive. However, because of the differences existing in the various Italian regions on criteria for the asses-sment of driving ability, it is urgent the epidemiological analysis of the existing protocols for the purpose of creating and adop-ting a multidisciplinary and homogeneous protocol at the national level.

The protocol presented in this article provides therapeutic information that may be useful in promoting the subjects’ rehabi-litation and social reintegration.

Keywords: Psicodiagnosis, Driving licence, Psychological profile

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Protocollo per l’accertamento dell’idoneità alla guida

vocati da guidatori sotto l’effetto delle sostanze illecitesono più frequenti per i soggetti con un vissuto di di-pendenza. Questi studi hanno indotto la Comunità Eu-ropea ad emanare norme di indirizzo atte a riformare alivello legislativo il codice della strada. In adeguamentoalle norme CEE il nuovo codice della strada emanato inItalia nel ‘92 (DL 30/4/1992, n. 285 e relativo DR16/12/1992, n. 495, ”Regolamento di esecuzione e diattuazione del Nuovo Codice della Strada”, e DL10/9/1993, n. 360 ed il DPR 16/9/1996, n. 610) subor-dina il rilascio della patente di guida (art. 119 e 128) alpossesso di sani requisiti psicofisici. I soggetti con dub-bie condizioni psicofisiche sono invitati a sottoporsiagli accertamenti specialistici che, attestano e compro-vano il possesso dei requisiti per l’idoneità alla guida.Pertanto, alle Commissioni Mediche Locali è demanda-to il giudizio d’idoneità psicofisica alla guida, le quali,a loro volta, nei casi in cui sia richiesto un approfondi-mento diagnostico, “possono avvalersi della collabora-zione professionale d’esperti” in vari settori specialisti-ci. Sulla scorta di tale obbligo normativo la Commissio-ne Medica Locale di Napoli (ASL 1), sin dal 1996, si èavvalsa della collaborazione dei Servizi di DiagnosiChimico - Tossicologica e di Medicina Legale della Se-conda Università degli Studi di Napoli (Centro di Con-sulenza Psicodiagnostica e Psicologica) per valutare l’i-doneità alla guida.

Scopo

Si ritiene pertanto utile riferire sull’esperienza matu-rata nel settore della consulenza psicodiagnostica, alloscopo di divulgare il protocollo adottato, negli ultimisette anni, su soggetti con dubbi requisiti di idoneitàpsicofisica alla guida.

Casistica

Dal 1996 ad oggi, è stato inviato dalla CommissioneMedico Locale di Napoli (ASL 1) ai Servizi di DiagnosiChimico - Tossicologica e di Medicina Legale della Se-conda Università di Napoli, un campione di 859 sog-getti, in molti casi (nel 58,2%), associato al controllotossicologico. Il protocollo psicodiagnostico adottato haconsentito di giungere, attraverso esiti indipendenti daicontrolli tossicologici, alla formulazione del giudizioclinico finale.

Alcune Caratteristiche del campione

I dati di seguito mostrati sono stati elaborati statisti-camente con SPSS 11.0 per Windows con la Correla-zione “r” di Pearson e con la Regressione Multivariatatra le variabili considerate significative con p <.01,<.001

Motivo dell’indagine

La motivazione per la quale è richiesta la consulen-za dalla CML sono ascrivibili nel 20,3% per esonero alServizio di Leva per malattia mentale (Art.15 del DM508 del 26 marzo 1999), nel 4,2% per invalidità civile,nel 66,6% ad uso di sostanze psicotrope (nel 37,8%droga, nel 22,8% abuso d’alcol, nel 14,1% incidentestradale). Inoltre, dall’analisi statistica si evince che ilmotivo dell’indagine varia con l’età: l’uso di droga, èindicato, soprattutto nei giovani con età tra i 21 e i 25anni; l’abuso di alcol e l’incidente stradale riguardanosoggetti di tutte le età, in particolare nei soggetti tra i 26e 29 anni; le procedure di controllo per motivi ammini-strativi o penali, riguardano soggetti con età superioreai 25 anni (p <001).

• Caratteri socio - anagraficiIl 98,4% del campione è formato da maschi e

l’1,6% da femmine. Il 73,2% dei soggetti è tra i 18 e i32 anni, di questi il 60,5% è celibe. La maggioranzadei soggetti è in giovane età, senza figli ed abita in fa-miglia con i genitori. Dall’analisi statistica emerge uncampione in età giovanile con condizione socio - cul-turale modesta, purtroppo, con vedute mentali ristrettee comportamento influenzato dall’ambiente inadeguatoed emarginato (p <001). Sotto il profilo scolare si osser-va che il 73,0%, (rispettivamente il 45,9% ed il 27,1%)del campione ha conseguito la licenza media inferioree il diploma di scuola superiore, solo 28 soggetti (unadonna), hanno il diploma di laurea.

• Occupazione Il 24,9% è in cerca di prima occupazione, l’8,5% è

autista (tra questi vi è una donna). Della suddetta per-centuale il 5,1% ha meno di 32 anni. Il 15,9% ed il12,7% è impegnato rispettivamente in attività di com-mercio di modesta entità, in proprio o alle dipendenzee nella trasformazione dei prodotti. L’insieme evidenziaun dato preoccupante, rappresentato dalla categoriadegli autisti, i quali, nonostante le normative impostedal nuovo codice della strada mostrano un comporta-mento “a rischio” per se stessi e per altri. Da un’analisipiù approfondita si osserva che i soggetti più giovani,pur se in possesso di un titolo di studio medio - supe-riore, non lavorano e sono alla ricerca di prima occu-pazione, i coetanei invece con scolarità minore sonoimpegnati in attività di servizio od in altre occupazionipoco redditizie (p < 001).

• Precedenti Reati e sospensioni della patente Il 55,8% ha precedenti sospensioni della patente, tra

questi, nove soggetti sono donne e la maggioranza è in-censurata (r =,092**). I fattori socio - culturali ed ana-grafici influenzano il comportamento del guidatore, in-fatti, dall’esame statistico si osservano più sospensionidella patente negli incensurati, tra i 26 e i 41 anni, per-venuti all’osservazione per incidente stradale (F =

BOLLETTINO PER LE FARMACODIPENDENZE E L’ALCOOLISMO XXVI - N. 3/2003

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75,093; sig. 000). Tali risultati mostrano che la sospen-sione di patente è divenuta poco efficace perché, supe-rata la normale routine dei controlli, queste personerientrano nei precedenti stili di vita. Nel corso dell’ap-proccio psicodiagnostico il 26,8% riferisce precedentipenali (due sono donne). L’elaborazione dei dati mostrache questo gruppo di soggetti, risente dell’influenzainadeguata ambientale, e si distingue dalla fetta incen-surata per i caratteri socio - culturali. Ancora, si osservache un’ampia percentuale, con precedenti reati asso-ciati alla droga, al furto, alla rapina, alla ricettazione,ha conseguito il diploma di scuola superiore (p <001).Il dato tende ad evidenziare che probabilmente questotipo di attività illegale è stimolato da condotte oppositi-ve alle norme sociali.

Protocollo

I precedenti risultati, desunti dal questionario origi-nale, hanno consentito (con riferimento al sesso), diorientare e di migliorare il protocollo a verifica del pos-sesso dei requisiti psicofisici per l’idoneità alla guida. Ilprotocollo è stato modificato, dal ’96 ad oggi, tenendoin considerazione le seguenti caratteristiche: il 98,4%dei soggetti è di sesso maschile, di cui il 72,8% in gio-vane età, rappresentano i maggiori assuntori delle so-stanze psicotrope. Per ottimizzare l’oggettività dei risul-tati sono stati quindi, considerati i fattori promotori del-la dipendenza dalle sostanze psicoattive.

Per l’individuazione degli elementi patologici distur-banti l’equilibrio psicofisico, è stata dall’anno 2001 ap-plicata la seguente batteria di test mentali completatada un questionario originale (clinico - anamnestico,comportamentale) e dal colloquio psicologico. Per evi-tare distorsioni ed errori di giudizio, il protocollo è statosomministrato secondo un preciso ordine. Il metodo haconsentito di giungere, attraverso esiti indipendenti, al-la formulazione del giudizio clinico finale.

- Caratteristiche dei singoli test mentali I test sono stati scelti per evidenziare eventuali di-

sturbi mentali indotti da squilibri psichici o dall’abusodi sostanze psicotrope. La batteria adottata si componedi scale cliniche e psichiatriche (STAI, STAXI, CDQ),quesiti sul comportamento sociale - relazionale (PVA),tecniche proiettive per l’esame della personalità (Test diCarta e Matita del Disegno della Figura Umana, sosti-tuito dal Disegno dell’Albero, Reattivo del Disegno diE. Wartegg), quesiti sull’efficienza intellettiva (APM 47 -Serie I) e sull’alcolismo (MAST- MALT 2 e MAST Breve).I test che compongono la batteria sono autosommini-strati (somministrati agli analfabeti) e presentati nell’or-dine suesposto con lo scopo di stimolare stress nell’in-tervistato. Il soggetto per superare l’esame è invitato acontrollare il sé e i suoi impulsi. Malgrado ciò si è os-servato che i testati tendevano a fornire risposte con-trollate, falsate. Per rimediare, nell’anno 2000 è stata

apportata al protocollo un’ulteriore modifica, è stato ri-dotto il tempo di somministrazione di ogni test. Il prov-vedimento ha migliorato gli esiti, giacché i testati aven-do minor tempo a disposizione hanno risposto in modopiù veritiero ed omogeneo. Si ritiene utile fornire al let-tore una sintetica descrizione dei test inseriti nella bat-teria.

- Scale cliniche e psichiatriche (tempo di sommini-strazione ridotto da dieci a sei minuti). Sono finalizzatealla valutazione di un disordine specifico, queste con-sentono al clinico di formulare una diagnosi con imme-diatezza. Di queste scale sono somministrati i seguentitest:a) State Trait Anxiety Inventory (STAI- Forma Y), misura

l’ansia. Il questionario è composto di due scale cia-scuna con 40 items a risposta multipla, la prima mi-sura "l’ansia di stato", la seconda "l’ansia di tratto",tale strumento è anche usato come misura genericadello stress.

b) State Trait Anger Expression Inventory (STAXI), misu-ra i sentimenti di rabbia. Il test è composto con 44items a risposta multipla, formanti sei scale e duesottoscale (dal febbraio 1998). La rabbia è condizio-ne per lo sviluppo d’atteggiamenti ostili e per le ma-nifestazioni aggressive che possono dirigersi su og-getti o persone nell’ambiente o introiettarsi e soma-tizzarsi, convertirsi in caratteropatie o in malattiepsicosomatiche indotte tra l’altro, dall’uso inadegua-to di sostanze psicotrope (il test è stato inserito nelprotocollo nel febbraio 1998).

c) Questionario C.D.Q. “Ipat Depression Scale” ècomposto di 40 domande con risposta multipla, mi-sura un disturbo della personalità, la depressione,spesso ignoto al paziente. Il test consente di indivi-duare il grado di gravità e il tipo di depressione inatto, coglie la sopportabilità o l’intolleranza del sog-getto al disagio. La depressione è annoverata tra i di-sturbi alcolcorrelati (il questionario è stato inseritonel protocollo nell’anno 2000).

- Questionario di psicologia sociale e relazionalePersonal Value Abstract “PVA”, studia gli atteggia-menti, i valori, gli stili relazionali, il comportamentodel soggetto nelle diverse situazioni della vita. Il test(somministrato in quindici minuti), è costruito con97 items formanti tre scale: modernità (My), socia-lizzazione (Sn) e femminilità (Fy). Questo test evi-denzia tra l’altro, la presenza d’eventuali disturbi delcomportamento, dell’adattamento, patologie comu-nemente riscontrate in personalità dipendenti dallesostanze psicotrope (il test è stato inserito nel proto-collo nell’anno 2001).

- Le tecniche proiettive esaminano la personalitàcon il metodo della proiezione, di queste, sono sommi-nistrati i seguenti test:a) Reattivo del disegno della Figura Umana è un test di

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Protocollo per l’accertamento dell’idoneità alla guida

carta e matita, somministrato senza alcun limite ditempo, esamina la personalità con il metodo dellaproiezione, può applicarsi a soggetti di qualsiasi cul-tura e ceto sociale. Per ragioni d’economia di tem-po, nell’anno 2001 il test è stato sostituito dal reatti-vo del disegno dell’Albero meglio accettato ed ese-guito senza preconcetti.

b) Reattivo del Disegno di E. Wartegg si fonda sul con-cetto archetipico della teoria della personalità psi-coanalitica di Jung, misura l’equilibrio e le relazioniesistenti tra le funzioni percettive con quelle pulsio-nali. Il test è semistrutturato, verte su otto segni (sti-moli) da completarsi con altrettanti disegni in dieciminuti (il metodo Lossen ne prevede venti). La rapida lettura delle tecniche proiettive consente

di studiare i tratti essenziali della personalità, quindi diorientare il colloquio psicologico verso le inibizioni piùconclamate e nel caso, di sospetta dipendenza verso leabitudini illecite. Un limite di questi test è rappresenta-to dalla facile interpretazione, per evitare risultati sog-gettivi sono stati inseriti nella batteria.

- Test per la misura dell’efficienza intellettiva indica-ti per l’esame funzionale dei processi cognitivi, tra loroindichiamo:a) Test Progressive Matrici “PMA 47, Serie - I”, che mi-

sura la massima ampiezza dell’abilità mentale, ap-plicabile a persone d’ogni età, livello, cultura, na-zionalità e condizione fisica. Il test è formato da dueserie con prove con difficoltà crescenti. In questoprotocollo è somministrata la prima serie compostadi 12 items, in cinque minuti. La serie breve è statascelta poiché contiene tutte le caratteristiche dellaseconda. Le matrici progressive evidenziano, tra l’al-tro, alterazioni cognitive riscontrabili con frequenzatra le anomalie indotte dall’assunzione periodicadelle sostanze psicoattive [8,9];

b) Wechsler Adult Intelligence scale “WAIS” (solo alcu-ne prove), evidenzia i processi dell’attenzione, dellacoordinazione psicomotoria, del pensiero. Questeprove sono state abolite nel 1998 per ridurre il tem-po della somministrazione.

- Test per la diagnosi di alcolismo, sono stati inseritinel protocollo nel 1999 i seguenti strumenti:a) The Michigan Alcoholism Screening Test (MAST)

(forma lunga) con 25 items per la diagnosi di alcoli-smo (dal 1999) da risolversi in tre minuti. Questo te-st unitamente agli altri ha lo svantaggio di dipenderedall’onestà delle risposte, dal grado di benessere delsoggetto e dalla sua motivazione a completarlo.

b) The Munich Alcoholism Test (MALT), validato nel1983 con 31 items è composto di due parti. Nelprotocollo è applicata la seconda parte, giacché nelquestionario originale la sezione riguardante le abi-tudini (uso di sostanze psicotrope), sostituisce ilMALT-1. Il MALT-2 è formato di 24 items da risolver-si in tre minuti, misura il comportamento nel bere,

le attitudini all’alcol, il deterioramento emotivo e so-ciale dipendente dall’abuso alcolico ed i disturbi so-matici (dal 1999).

c) The Michigan Alcoholism Screening Test (MAST)(forma breve) con 10 items da risolversi in tre minu-ti, ha funzione di retest al MAST 1, conferma osmentisce il risultato.

- Caratteristiche del Questionario Originale Il questionario compilato dall’intervistatore dopo la

somministrazione dei test, esamina i requisiti psicofisi-ci, gli stili di vita, l’adattabilità alle situazioni nuove incondizione di stress. Composto di 110 domande artico-late in sezioni, di cui la prima con diciannove doman-de aperte o semistrutturate riguarda le condizioni socio- demografiche, il motivo della consulenza, precedentisospensioni della patente e sanzioni penali. La secon-da, sempre con diciannove domande aperte o semi-strutturate, concerne l’uso di sostanze psicotrope, pro-prio e della famiglia. La terza, con sei quesiti, riguardal’esame clinico generale, la quarta ed ultima, con qua-rantasei domande aperte o semistrutturate, si riferisce alcomportamento.

Nel 1998 è stata apportata una modifica a tale Que-stionario poiché è stato osservato che alcuni quesiti sul-la sessualità, incutevano disagio nel paziente. Il Que-stionario originale è stato diviso in due unità da cui, èstato separato il profilo comportamentale, acquisendovalore di colloquio psicologico. È autosomministrato alpaziente in quindici minuti subito dopo i test mentali;l’espediente ha risolto il problema della “privacy” edell’imbarazzo sessuale (1).

- Colloquio psicologico La compilazione del colloquio clinico avviene su di

un modello originale preimpostato con domande aper-te. In questa cartella clinica è annotato: a) il comporta-mento ai test, b) l’atteggiamento fisico, l’aspetto, l’igie-ne, il portamento, i sintomi, c) il motivo della consu-lenza in relazione alle dinamiche affettive - relaziona-li, d) l’atteggiamento al colloquio, e) i tratti della perso-nalità, f) il carattere, g) l’abilità mentale determinata daspecifiche funzioni psichiche, h) le tendenze. Infine, idisturbi mentali per gravità, valutati secondo il DSM-III-R e DSM-IV, i meccanismi di difesa dell’Io e la dia-gnosi.

Modalità di applicazione del Protocollo

I soggetti che fluiscono alla nostra Struttura, sonosottoposti al controllo psicologico in gruppo di cinque,da un’equipe, coordinata da un dirigente psicologo,comprendente tre medici, due tirocinanti in psicologiaed un infermiere. Prima dell’esame psicologico i pa-zienti vengono identificati ed informati sulle modalitàdi svolgimento della seduta: si precisa che l’equilibriopsicofisico di ognuno sarà valutato attraverso una batte-

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ria di test psicologici, pubblicati e validati per la popo-lazione italiana; la somministrazione di un questionariooriginale sul comportamento, comprendente l’anamne-si individuale ed un colloquio clinico - psicologico. Sisottolinea che i test saranno valutati da manuale, pergarantire la scientificità degli esiti, e che i risultati, sa-ranno integrati con quelli clinici e psicologici. L’esitodell’esame psicodiagnostico sarà trasmesso tramite faxalla Commissione Medica Locale, alla quale spetta ilgiudizio finale. I soggetti vengono inoltre informati chel’esame durerà circa due ore, si svolgerà in stato distress per osservare l’autocontrollo di ognuno in casod’emergenza, giacché alla guida di un’automobile pos-sono presentarsi situazioni impreviste da superarsi conla calma e senza perdere il controllo del sé. Viene infi-ne, fornita qualche delucidazione teorica sulla persona-lità, allo scopo di rendere comprensibile l’esame. Siinformano i soggetti che il questionario originale con-tiene anche quesiti relativi al comportamento sessuale.

Conclusioni

All’esito dei dati ormai raccolti su 859 soggetti os-servati dal ‘96 al gennaio 2003 si ritiene utile sottoli-neare che l’approccio psicodiagnostico può fornire unimportante elemento nella valutazione dell’idoneità al-la guida di autoveicoli. Nell’esperienza maturata è sta-to, infatti, osservato per buona parte dei soggetti, giudi-cati affetti da alterato equilibrio psicofisico o borderli-ne, che il dato trovava conferma o nell’abuso di stupe-facenti e / o nell’alcol, ovvero in patologie mentali o incondizione d’arretratezza socio - culturale.

Va sottolineato che nel ’96, essendo ai primordi lacollaborazione con la Commissione Medico Locale èstato critico organizzare un protocollo finalizzato al-l’accertamento psicodiagnostico per l’idoneità alla gui-da. La più importante difficoltà fu l’inesistenza di unostrumento di psicodiagnostica, tarato per la popolazio-ne italiana e la carenza di scambi relazionali - scientifi-ci con altri Servizi Ambulatoriali nazionali impegnaticon altre CML in similari tipologie d’accertamento. Per-tanto il protocollo originale proposto è stato preparatotenendo conto delle indicazioni generali che emergonodalla letteratura, su grandi masse di soggetti incorsi infrequenti incidenti stradali.

Tuttavia l’esperienza ambulatoriale maturata in que-sti sette anni, ha indotto a considerare che per semplifi-care l’esame e ridurne i tempi ed i costi, occorre snelli-re la batteria dei test, con strumenti mirati e meno gesti-bili, che misurino la condotta aggressiva e la dipenden-za da sostanze psicotrope, nonché, validare il questio-nario originale psicocomportamentale.

Ci si propone pertanto di analizzare la validità e l’at-tendibilità e la fedeltà del questionario originale, quan-do il campione osservato raggiungerà almeno millesoggetti. Il processo di validazione prevederà il con-fronto statistico dei risultati ottenuti al questionario ori-

ginale con quelli ai test mentali (scale cliniche e que-stionari di psicologia sociale e relazionale, dell’alcoli-smo). Se l’esito sarà adeguato, si proporrà la taraturadello stesso, somministrandolo ad una popolazione conrequisiti omogenei a livello socio - anagrafico e cultura-le, reclutata in altre strutture per analoghe tipologied’accertamento.

Poiché nell’ambito della psicodiagnostica, è tuttoracarente la comunicazione di casistiche con sufficienticasi osservati, intraprendere la validazione del proto-collo, postulerebbe in prima istanza un’adozione multi-centrica realizzando un coordinamento attualmenteinesistente e favorirebbe la successiva valutazione criti-ca dei risultati. La divulgazione di questa esperienzaobbedisce pertanto ad un’esigenza di confronto nonpiù procrastinabile. Considerato che sussistono tra leregioni italiane, criteri d’accertamento dell’idoneità psi-cofisica alla guida molto differenziati, è urgente la pro-posizione e la verifica epidemiologica di un omogeneoprotocollo multidisciplinare, unico a livello nazionale.

Non va trascurata l’opportunità di utilizzare, il pro-tocollo di valutazione dei requisiti psicofisici alla guidacome occasione di informazione terapeutica per il re-cupero ed il reinserimento del soggetto nel sociale. Taleproposta si fonda sull’esperienza da noi maturata dallaquale emerge che nel campione osservato, molto nu-merosi sono i giovani (66,8%), per i quali dedicarsi nelfine settimana, al “bere”, alla “droga”, rappresenta unmezzo di opposizione alle norme sociali. L’acquisizio-ne di condotte sregolate, rappresenta un rischio troppogrande rispetto agli obiettivi di vita cui un giovane devetendere. In tali casi, l’applicazione del protocollo po-trebbe avere anche una funzione di prevenzione, dipromozione e educazione alla salute.

Note

(1) Il Questionario è disponibile nella versione online dell’ar-ticolo sul sito web del Bollettino per le Farmacodipenden-ze e l’Alcoolismo.

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Page 6: Protocollo per l’accertamento dell’idoneità alla guida ... 21 32003.pdf · Il 98,4% del campione è formato da maschi e l’1,6% da femmine. Il 73,2% dei soggetti è tra i 18

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BOLLETTINO PER LE FARMACODIPENDENZE E L’ALCOOLISMO XXVI - N. 3/2003

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