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RESIDENZA CIELOAZZURRO – MONCALIERI (TO) 1 PROTOCOLLO PER LA DISINFEZIONE DEI PRESIDI La decontaminazione microbica degli ausili e/o presidi e dello strumentario medico si effettua con procedure diverse, a seconda dei tipo di oggetto che deve essere sottoposto a trattamento, in relazione alla potenzialità di veicolo di microrganismi patogeni. Tali oggetti possono essere suddivisi in: "critici": sono quelli che vengono a contatto con i tessuti profondi dei paziente (per esempio pinze, forbici, taglienti ) "semicritici": quelli che vengono a contatto con le mucose per esempio termometro ad uso rettale e orale, abbassalingua, otoscopio) "non critici" :quelli che vengono a contatto con la cute integra padella, . pappagallo, termometro, materasso, ecc..) La decontaminazione microbica degli oggetti critici si effettua con un ciclo di trattamento che deve obbligatoriamente comprendere le seguenti fasi: Disinfezione di basso livello, preferibilmente con fenoli o glutaraldeide al 2%, per garantire l'operatore sanitario dai rischi di contagio per via ematica (esempio: epatiti B e C, Hiv) connessi alla manipolazione degli strumenti. Detersione con saponi detergenti Trattamento sterilizzante con calore umido (autoclave). E' assolutamente proscritto il trattamento con calore secco (stufa a secco) che non garantisce la decontaminazione completa. La decontaminazione degli oggetti semicritici segue le medesime procedure già elencate per quelli critici. Per i semicritici non autoclavabili è ammessa, in alternativa alla fase di sterilizzazione in autoclave, la disinfezione ad alto livello con glutaraldeide al 2%, da effettuare in ambiente ventilato con aerazione diretta all'esterno o ventilazione indiretta forzata, meglio se sotto cappa aspirante di piccole dimensioni (esistono appositi kit in commercio). In alternativa è consentito avvalersi di materiale monouso o di appalti con ditte esterne. Gli oggetti «non critici "possono essere sottoposti solamente, a disinfezione a basso livello con disinfettanti quali ipoclorito di sodio all'1 %, fenolo, e anche a detersione. Durante tutte le operazioni di pulizia l'operatore deve indossare guanti monouso in vinile o guanti in gomma individuali. Al termine delle operazioni di pulizia i guanti in gomma devono essere detersi e disinfettati. Prima di procedere alle operazioni di pulizia dei presidi che sono venuti a contatto con sangue o con altri liquidi biologici, l'operatore deve indossare un grembiule impermeabile, guanti in vinile e sopra questi, guanti in gomma. Dopo aver svuotato il presidio, detergere con spazzolamento, lavarlo in una soluzione di acqua fredda e ipoclorito di sodio all'1 % (candeggina); utilizzare un recipiente destinato solo a questa operazione. La soluzione deve essere preparata al momento dell'utilizzo e rinnovata ogni 24 ore. Lasciare il presidio immerso nella soluzione per circa 30 minuti. Al termine dei periodo conservare in luogo idoneo.

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RESIDENZA CIELOAZZURRO – MONCALIERI (TO) 1

PROTOCOLLO PER LA DISINFEZIONE DEI PRESIDI

La decontaminazione microbica degli ausili e/o presidi e dello strumentario medico si effettua con procedure diverse, a seconda dei tipo di oggetto che deve essere sottoposto a trattamento, in relazione alla potenzialità di veicolo di microrganismi patogeni. Tali oggetti possono essere suddivisi in:

• "critici": sono quelli che vengono a contatto con i tessuti profondi dei paziente (per esempio pinze, forbici, taglienti )

• "semicritici": quelli che vengono a contatto con le mucose per esempio termometro ad uso rettale e orale, abbassalingua, otoscopio)

• "non critici" :quelli che vengono a contatto con la cute integra padella, . pappagallo, termometro, materasso, ecc..)

La decontaminazione microbica degli oggetti critici si effettua con un ciclo di trattamento che deve obbligatoriamente comprendere le seguenti fasi: Disinfezione di basso livello, preferibilmente con fenoli o glutaraldeide al 2%, per garantire l'operatore sanitario dai rischi di contagio per via ematica (esempio: epatiti B e C, Hiv) connessi alla manipolazione degli strumenti. Detersione con saponi detergenti Trattamento sterilizzante con calore umido (autoclave). E' assolutamente proscritto il trattamento con calore secco (stufa a secco) che non garantisce la decontaminazione completa. La decontaminazione degli oggetti semicritici segue le medesime procedure già elencate per quelli critici.

Per i semicritici non autoclavabili è ammessa, in alternativa alla fase di sterilizzazione in autoclave, la disinfezione ad alto livello con glutaraldeide al 2%, da effettuare in ambiente ventilato con aerazione diretta all'esterno o ventilazione indiretta forzata, meglio se sotto cappa aspirante di piccole dimensioni (esistono appositi kit in commercio). In alternativa è consentito avvalersi di materiale monouso o di appalti con ditte esterne.

Gli oggetti «non critici "possono essere sottoposti solamente, a disinfezione a basso livello con disinfettanti quali ipoclorito di sodio all'1 %, fenolo, e anche a detersione. Durante tutte le operazioni di pulizia l'operatore deve indossare guanti monouso in vinile o guanti in gomma individuali. Al termine delle operazioni di pulizia i guanti in gomma devono essere detersi e disinfettati. Prima di procedere alle operazioni di pulizia dei presidi che sono venuti a contatto con sangue o con altri liquidi biologici, l'operatore deve indossare un grembiule impermeabile, guanti in vinile e sopra questi, guanti in gomma. Dopo aver svuotato il presidio, detergere con spazzolamento, lavarlo in una soluzione di acqua fredda e ipoclorito di sodio all'1 % (candeggina); utilizzare un recipiente destinato solo a questa operazione. La soluzione deve essere preparata al momento dell'utilizzo e rinnovata ogni 24 ore. Lasciare il presidio immerso nella soluzione per circa 30 minuti. Al termine dei periodo conservare in luogo idoneo.