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Protocollo combinato gas contouring e dietoterapia nel trattamento del sovrappeso e delle adiposità localizzate Prof. Giovanni Posabella Medico Chirurgo Docente a c. Università degli Studi dell’Aquila Specialista in Medicina dello Sport Esperto in Omeopatia, omotossicologia e medicina integrata Presidente Associazione Italiana Fitness e Medicina Responsabile Medico centri Figurella Bologna

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  Protocollo combinato gas

contouring e dietoterapia nel trattamento del sovrappeso e delle

adiposità localizzate Prof. Giovanni PosabellaMedico ChirurgoDocente a c. Università degli Studi dell’AquilaSpecialista in Medicina dello Sport Esperto in Omeopatia, omotossicologia e medicina integrata

Presidente Associazione Italiana Fitness e MedicinaResponsabile Medico centri Figurella Bologna

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• Scopo di questo studio è stato valutare l’efficacia di un protocollo combinato carbossiterapia e ossigenoterapia in propulsione di ossigeno abbinandolo ad un trattamento alimentare ipocalorico , mirato alla riduzione della massa grassa in individui in sovrappeso con un BMI sopra i 25.

• Dopo aver valutato i pazienti da un punto di vista antropoplicometrico, escluse patologie o controindicazioni relative ed assolute al trattamento dei due gas, individuati i punti da trattare con un’analisi morfologica della figura, si è dato inizio al protocollo.

• Ho impostato un regime ipocalorico moderatamente iperproteico 2,2 mg pro kg di peso corporeo per passare ai 1,5 mg pro kg, facendo attenzione alla tipologia aminoacidica presente nella razione alimentare, curando con attenzione l’idratazione del paziente, si è quindi proceduto all’inizio del protocollo combinato dei due gas.

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prima trattamento             (11-34) (8-40)

(0,61-1,24)

(11-50)

(65-110)

fino a 200

magg di  39 fino a 150 (5,5-7)

(1005-1025)

nome  scatolo indicano età alt peso bmi got gptcreatini

naazotemia

glicemia

colesterolo tot  HDL trigliceridi

ph urine PS urine

1 30 25 29 1,7 62 21,45 12 28 0,9 34 90 190 45 47 5 1025

2 20 35 50 1,72 78 26,37 24 35 0,8 42 95 195 40 90 5,5 1027

3 15 30 53 1,8 85 26,23 28 32 0,8 22 100 215 30 95 6 1025

4 8 15 25 1,59 55 21,76 18 25 0,9 18 102 178 28 180 5 1015

5 21 31 49 1,68 78 27,64 32 26 0,9 23 70 175 30 110 5 1005

6 30 45 55 1,6 58 22,66 15 24 0,7 12 74 160 45 98 6 1005

7 20 25 48 1,72 94 31,77 35 35 1,1 45 95 190 50 120 6,5 1025

8 35 45 67 1,6 135 52,73 30 28 1,2 42 102 220 35 78 7 1015

9 30 45 63 1,62 144 54,87 28 35 0,8 35 98 215 39 85 5 1015

10 45 50 43 1,73 72 24,06 19 22 0,9 28 72 200 40 100 5,5 1005

11 25 30 21 1,7 74 25,61 20 20 0,7 30 82 180 60 105 5 1025

12 30 35 60 1,56 66 27,12 22 24 0,8 50 79 170 55 52 5 1025

13 10 25 42 1,62 67 25,53 30 35 1,1 40 90 165 35 78 6 1025

14 15 30 32 1,68 100 35,43 28 25 0,8 35 95 210 40 157 5 1005

15 30 35 45 1,69 64 22,41 15 21 0,9 30 87 200 45 180 5 1015

16 20 30 46 1,61 87 33,56 18 30 0,9 36 102 150 58 78 5 1020

17 35 40 52 1,53 77 32,89 22 28 1,1 35 98 208 50 158 6 1018

18 25 35 49 1,6 53 20,70 12 21 0,7 28 80 145 40 80 5,5 1025

  24,67 33,67 46,06 1,65 80,50 29,60 22,67 27,44 0,89 32,50 89,50 187,00 42,50 105,06 5,50 1017,78  9,5 8,9 12,6 0,1 25,1 9,8 7,0 5,2 0,1 9,8 10,9 23,0 9,4 39,7 0,6 8,2

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Componenti essenziali di un programma salutare di perdita di peso 1

Due recenti resoconti (WHO, 1997 e Clinical Guidelines on theIdentification, Evaluation and Treatment of Overweight andObesity in Adults: The Evidence Report, 1998) hanno fornitodelle linee guida dettagliate su quali dovrebbe essere lecomponenti essenziali di un programma di perdita di peso; insintesi queste si possono così riassumere:- Valutazione diagnostica multidimensionale (determinazionedel grado di sovrappeso e del livello di rischio per lo stato disalute, valutazione psicologica)- Numero ragionevole di calorie (non meno di 1200 Kcal )- Contenuto proteico adeguato (10 - 15% delle calorie totali enon inferiori alle raccomandazioni della RDA (da 45 a 65 gr perun adulto)- Limitazione del contenuto di grassi (30% o meno delle calorie)- Adeguato contenuto di carboidrati complessi (45-50% dellecalorie dai carboidrati - non meno di 80 gr/die

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Una giusta composizione aminoacidica che rispecchi le percentuali proposte daMeister in Biochemestry of Aminoacid nel 1965 e necessarie per permettereuna corretta sintesi proteica indispensabile a mantenere la massa magra in unregime altamente ipocalorico. (Istidina 7%, Isoleucina 15% , Leucina 20%, Lisina16%, Metionina 7%, Fenilalanina 10%, Treonina 10%, Triptofano 5%, Valina10%)

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Componenti essenziali di un programma salutare di perdita di peso 2

- Introito dietetico vario e bilanciato (tutti e cinque i gruppi alimentari)- Attività fisica componente chiave (30 minuti la maggior parte deigiorni della settimana)- Modificazione dello stile di vita - Programma flessibile e di lunga durata (non meno di 6 mesi e conun programma di mantenimento di almeno un anno)

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   Particolarità di VENUSIAN CO2 Therapy

La metodica terapeutica realizzata con VENUSIAN CO2 therapy permette il controllo della sterilità e del sistema di attivazione dell’anidride carbonica. 

L’elettronica intelligente di questa tecnologia, consente infatti:

• Pre riscaldamento del gas anidride fino a 43°C prima che venga iniettato nella cute, con NOTEVOLE RIDUZIONE DEL DOLORE E BRUCIORE• Controllo della purezza e quantità del gas oltre la velocità di somministrazione• Analisi delle variazioni di resistenza nei tessuti permettendo la riproducibilità dei risultati terapeutici• Gestione tramite software della riduzione del dolore a livello locale attraverso il controllo della temperatura del gas in uscita• Programmi pre-impostati• Tubi di Erogazione con aghi da 30g da 13 mm in confezione sterile usa e getta

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• E’ stata utilizzata anidride carbonica medicale somministrata attraverso microiniezioni intradermiche con tecnica ad infusione continua con un flusso di 25 ml/minuto con una quantità media, a seconda del paziente, di CO2 pari a 400-600 ml per arto, seguita da un trattamento di ossigeno in propulsione per via transcutanea  per circa 20 minuti.

• La stimolazione dell’iperossidazione tissutale, ciclo ossidativo lipolitico combinata con un’azione riflessa simpaticolitica e un’azione chimica mediata dalla liberazione di mediatori chimici liberati dal trauma provocato dall’iniezione e dal gas, favoriscono la lipolisi.

• La vasodilatazione del microcircolo di tipo attivo con miglioramento della velocità e della quantità del flusso è da imputare allo sviluppo di circoli collaterali, favoriti ed implementati successivamente da una vera neoangiogenesi provocata grazie all’apporto di ossigeno in propulsione nei tessuti trattati.

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Venusian CO2 therapy 

Pratica, trasportabile con borsa per agevolarne il trasporto

Versione con Carrello

Versione da tavolo(dotata di una pratica borsa per il 

trasporto)

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    Quando il gas viene utilizzato, viene somministrato attraverso inoculazioni cutanee e il flusso varia tra 50/100 cc/minuto, un flusso basso all’inizio per essere accettato dal paziente , alla fine si avrà una quantità massima di 600 cc erogata in 8/10 minuti

   Si eroga per circa 1 o 2 minuti per ogni iniezione, si utilizzano aghi 30G/13 mm vengono infissi obliquamente per tutta la loro lunghezza

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Adiposità localizzata

• 1 seduta a settimana• Ago 30G ; 13 mm• Flusso prime sedute 50 cc/min poi 100-120 cc/min

• Programma 18 • Temperatura adottata variabile da 40 a 43 C°• 20 trattamenti per ciclo• Quantità di gas per iniezione 60-100 cc

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Numerosi studi e ricerche cliniche universitarie hanno verificato che l’anidride carbonica ha degli effetti benefici su:

• Microcircolazione: è in grado di riaprire per effetto meccanico i capillari chiusi, riattivare quelli mal funzionanti e aumentare la percentuale di ossigeno nei tessuti, inverte il processo di accumulo di "scorie" dovuto all'alterazione del microcircolo, in quanto iniettata localmente svolge un'azione vasodilatatrice, che permette al sangue di scorrere nuovamente nei capillari che si erano lentamente chiusi. 

• Azione linfatica: Inoltre aumenta il drenaggio venoso e linfatico e rompe le cellule adipose, permettendo al sangue di scorrere più rapidamente, ossigenando meglio i tessuti e smaltendo le "scorie" con conseguente riduzione del gonfiore.

• Tessuto adiposo: rompe le membrane delle cellule grasse (lipoclasia) e riduce gli accumuli di grasso, riattivando il processo metabolico dei grassi

• Cute: aumenta la percentuale di ossigeno nei tessuti migliorando l’elasticità cutanea e quindi il ringiovanimento del derma.

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• Quando nei tessuti corporei aumenta la concentrazione di anidride carbonica (CO2) l'emoglobina reagisce cedendo tutto l'ossigeno O2 che lega dando una iper-ossigenazione tissutale. 

• L'ossigeno liberato viene anche utilizzato nel ciclo di Krebs favorendo l'ossidazione degli acidi grassi. 

• Con la carbossiterapia si esaltano all'estremo questi meccanismi fisiologici. In tutti gli stadi della PEFS (cellulite) vi è una alterazione del comparto micro circolatorio. 

• La carbossiterapia agisce facendo aumentare la velocità del flusso ematico tessutale locale (vasodilatazione) e aumentando l'entità del letto vascolare della micro-circolazione tessutale (neoangiogenesi falsa). 

• Inoltre agisce positivamente anche nelle PEFS di 3 e 4 stadio non trattabili in altri modi.In presenza di adiposità localizzate la carbossiterapia agisce aumentando l'ossidazione degli acidi grassi e attivando la lipasi intradipocitaria (attivazione recettoriale meccanica di scollamento)In presenza di invecchiamento cutaneo la carbossiterapia agisce stimolando il fibroblasto, favorendo gli scambi metabolici nella matrice extracellulare e con azione meccanica di scollamento (enfisema sottocutaneo). 

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    Si può dire che la CO2 determina una pseudo angiogenesi attraverso l’effetto Bohr : meccanismo fisiologico tessutale per cui aumentando la concentrazione di CO2 periferico si riduce l’affinità dell’O2 per l’Hb

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Effetti carbossiterapia• I EFFETTO: Provoca una vasodilatazione di quei minuscoli vasi sottocutanei che in 

molte patologie sono ormai non funzionanti (Cellulite, Adiposità, insuff. miscocircolo, F. Raynaud);

• II EFFETTO: spostando la curva di dissociazione dell’emoglobina, si ha una ossigenazione dei tessuti superiore al 70%;

• III EFFETTO: scollando il tessuto adiposo da quello cutaneo, si va a percorrere la linea del Sistema Linfatico Superficiale risolvendo in poche sedute la ritenzione idrica;

• IV EFFETTO: Durante la fase di ricompattamento cutaneo si avrà una ripresa della tonicità cutanea superiore al 75% rispetto al precedente. (Smagliature, lassità, adiposità);

• V EFFETTO: Considerando che il grasso è un tessuto di deposito e pertanto poco vascolarizzato, aumentando con la carbossiterapia l’afflusso di sangue ci sarà una mobilizzazione adiposa decisamente maggiore.

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References

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Oxy Xtra Med

La Propulsione di Ossigeno®

su misura per il medico

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La Propulsione di Ossigeno,  consiste nell’emissione di O2 attraverso uno strumento meccanico che abbia la capacità di generare ossigeno a partire dall’atmosfera esterna, per poi comprimerlo attraverso speciali filtri sino a raggiungere una concentrazione (purezza) compresa tra il 94% ed il 98%. L’ossigeno così concentrato e prodotto viene successivamente eiettato sulla pelle sulla pelle ad una pressione atmosferica superiore di 2-3 volte rispetto alla norma.

Tale metodica consente il passaggio del gas per via trans-cutanea, ciò avviene in piccola parte dagli annessi ghiandolari (apparato pilo sebaceo e ghiandole eccrine) e attraverso un percorso intercellulare e\o trans-cellulare.

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    L’azione terapeutica della Propulsione di Ossigeno è caratterizzata dalle proprietà angiogenetiche tipiche del gas ossigeno.

    La Propulsione di Ossigeno determina una regolazione a lungo termine del flusso ematico tessutale, operando un aumento dell’entità del letto vascolare della microcircolazione tessutale generando una angiogenesi vera.

(Vetrino L-L1) AngiogenesiA sinistra con l'Ematossilina-Eosina si vedono i vasi alcuni dei quali contengono eritrociti, a destra la metodica immunoistochimica, che utilizza anticorpi diretti contro antigeni endoteliali, li evidenzia in marrone.I vetrini sono stati estratti in un particolare di cute del naso.La prova con l’mmunoistochimica è stata realizzata per evidenziare le cellule endoteliale e comprovare quanto visto nel vetrino di sx colorato con ematossilina ed eosina.

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 Di fatto la Propulsione di Ossigeno interviene sui 3 componenti primari del tessuto connettivale dermico mantenendo una adeguata produzione nella quantità e qualità di glicosaminoglicani ( acido ialuronico) , fibre elastiche e collagene. 

Vetrino caratterizzato da cute giovane dove è evidente l’epidermide con la stratificazione delle cellule dello strato basale, spinoso, granuloso e di cheratina; nel derma papillare sono presenti emazie e melanociti e subito nel derma reticolare vasi con all’interno globuli rossi , ma ciò che è importante le aree edematose segno di neoformazione di fibre collagene e reticolari.

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(Vetrino E - E1) Fibre collagene nel derma dove si osservano 2 vetrini dello stesso paziente dopo il trattamento e prima del trattamento, nel vetrino a sx, si evidenziano il derma papillare e reticolare ben organizzato e attivo nella produzione di fibre collagene ed elastiche con annessi cutanei e vasi, è ben evidente nel derma reticolare la perfetta organizzazione connettivale; a dx pur osservando le stesse cose non sono cosi attive ma soprattutto manca la perfetta organizzazione strutturale del connettivo e le lacune edematose segno di formazione di nuove fibre.

Vetrino E - dopo - Vetrino E1 – prima -

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In questo vetrino si pone l’attenzione sullo strato di cheratina ben rappresentata e perfettamente organizzata, sinonimo di cute sana e ben idratata ( paziente trattata con propulsione di ossigeno).Notevole la presenza di fibre elastiche nel derma e le lacune edematose nel derma papillare.

Cute di paziente non giovane dopo il trattamento. Sono visibili lo strato basale dell’epidermide con nuclei attivi, la formazione di nuovi vasi a livello del derma papillare, una buona adesione dermo epidermica nonostante la mancanza di spine dermiche, la buona organizzazione delle fibre collagene ed elastiche di nuova formazione a livello del derma reticolare.

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• Azione sul tessuto adiposo: gli effetti del gas sul tessuto adiposo sono un effetto lipolitico diretto (si tratta di vere e proprie rotture delle cellule adipose) legato all’azione meccanica del flusso del gas e un effetto lipolitico indiretto legato alla capacità del gas di aumentare la disponibilità di ossigeno ai tessuti e quindi determinare una RIATTIVAZIONE DEL METABOLISMO CELLULARE (si riattivano gli enzimi in grado di sciogliere i grassi).

Tessuto adiposo ben conformato e percorso da numerosi capillari. Sono visibili inoltre setti fibrosi, l’effetto dell’azione combinata dei gas CO2 + O2 determina la rottura della membrana plasmatica come si nota in alcuni adipociti, effetto LIPOCLASICO.

Si notano inoltre linee di frattura del tessuto effetto dell’azione lipolitica della carbossiterapia, con adipociti disaggregati e membrane distrutte.

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Particolare dell’organizzazione delle fibre collagene ed elastiche soprattutto nel derma reticolare e presenza di lacune edematose nel derma papillare.Nel vetrino si può apprezzare come le fibre collagene ed elastiche sono più sottili per via di una incrementata idratazione ed elasticità.

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Vetrino di paziente a fine ciclo, trattata con carbossi e propulsione, palese è la lipolisi con tessuto adiposo disaggregato e con adipociti distrutti con dispersione sotto forma di emulsione del loro contenuto lipidico

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Tessuto adiposo ben conformato e percorso da numerosi capillari. Sono visibili inoltre setti fibrosi, l’effetto dell’azione combinata dei gas CO2 + O2 determina la rottura della membrana plasmatica come si nota in alcuni adipociti, effetto LIPOCLASICO.

In questo vetrino si pone l’attenzione sullo strato di cheratina ben rappresentata e perfettamente organizzata, sinonimo di cute sana e ben idratata ( paziente trattata con propulsione di ossigeno).Notevole la presenza di fibre elastiche nel derma e le lacune edematose nel derma papillare.

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    L’azione terapeutica della Propulsione di Ossigeno è caratterizzata dalle proprietà angiogenetiche tipiche del gas ossigeno.

    La Propulsione di Ossigeno determina una regolazione a lungo termine del flusso ematico tessutale, operando un aumento dell’entità del letto vascolare della microcircolazione tessutale generando una angiogenesi vera

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   Di fatto la Propulsione di Ossigeno interviene sui 3 componenti primari del tessuto connettivale dermico mantenendo una adeguata produzione nella quantità e qualità di glicosaminoglicani         ( acido ialuronico) , fibre elastiche e collagene. 

ERITROCITI (precursori del vaso)

OTTIMA RIORGANIZZAZIONE DELLE FIBRE COLLAGENE ED ELASTICHE

AUMENTATO SPESSORE DEL DERMA

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Conclusioni 1

•La combinazione di un regime ipocalorico moderatamente iperproteico con l’associazione dei due gas ha avuto effetti a breve tempo notevoli sulla riduzione della massa grassa, riuscendo a modellare a nostro piacimento la figura con riduzione del BMI a valori normali.

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Conclusioni 2

• Azione angiogenetica falsa, lipoclasica della carbossiterapia

• Azione angiogenetica vera, linfodrenante, ricompattante i tessuti della propulsione di ossigeno

• Azione del corretto regime alimentare ipocalorico, moderatamente iperproteico

• Stile di vita corretto con attività motoria

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Conclusioni 3

• Riduzione del BMI, con diminuzione massa grassa

• Rimodellamento corporeo nelle zone trattate• Miglioramento parametri ematochimici • Miglior consistenza del tessuto (idratazione, 

elasticità) senza la presenza di smagliature o di lassità, questo grazie all’ossigenoterapia

• Possibilità di veicolare sostanze con la propulsione di ossigeno