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1 Prot.n. 7862 Cosenza, 28.10.2013 Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Distretto Scolastico N°15 ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni” ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni” ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni” ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni” Via Negroni,5 Via Negroni,5 Via Negroni,5 Via Negroni,5 – Cosenza Cosenza Cosenza Cosenza Scuole Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado C.M. CSIC898008 C.F. 98094050782 Telef. e Fax 0984.33104 Telef. Lab. Videoconferenza 0984.38825 e-mail: [email protected] E-Mail Cert. [email protected] – E-Mail Min. [email protected] Sito Web – www.iccosenzaterzonegroni.it Unione Europea Fondo Sociale Europeo Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Regione Calabria

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Prot.n. 7862 Cosenza, 28.10.2013

Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria

Distretto Scolastico N°15

ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni”ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni”ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni”ISTITUTO COMPRENSIVO Cosenza III “Via Negroni” Via Negroni,5 Via Negroni,5 Via Negroni,5 Via Negroni,5 –––– Cosenza Cosenza Cosenza Cosenza

Scuole Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado C.M. CSIC898008 C.F. 98094050782

Telef. e Fax 0984.33104 Telef. Lab. Videoconferenza 0984.38825

e-mail: [email protected] E-Mail Cert. [email protected] – E-Mail Min. [email protected]

Sito Web – www.iccosenzaterzonegroni.it

Unione Europea Fondo Sociale Europeo

Ministero dell’Istruzione

dell’Università e della Ricerca

Regione Calabria

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Premessa. Atti d’indirizzo del Dirigente Scolastico

Linee guida e fasi di elaborazione del P.O.F.

1. Contesto Territoriale

1.1. Contesto ambientale e socio-culturale 1.1.1. Ubicazione delle scuole

1.1.2. Forme di collegamento con la città 1.2. Utenza: caratteristiche socio-culturali 1.3. Risorse culturali, ricreative e sportive presenti nel territorio 1.4. Collegamenti con il territorio

2. Risorse della scuola

2.1. Staff Dirigenza 2.2. Organigramma della scuola 2.3. Soggetti protagonisti 2.4. Risorse professionali 2.5. Risorse economiche e finanziarie 2.6. Risorse strutturali e strumentali 2.7. Risorse Istituzionali e Culturali 2.8. Risorse sociali 2.9. Risorse web 2.10. Servizi

3. Progettazione educativo-didattica. Curricolo

3.1. Obiettivo generale 3.2. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione 3.3. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di

apprendimento 3.4. Continuità ed unitarietà del curricolo 3.5. Orientamento 3.6. Ampliamento dell’Offerta Formativa 3.7. Criteri metodologici 3.8. Piano d’integrazione per alunni con disabilità 3.9. Piano d’integrazione per alunni con specifici disturbi

d’apprendimento 3.10. Piano d’integrazione per alunni stranieri 3.11. Verifiche 3.12. Valutazione 3.13. Valutazione del comportamento 3.14. Certificazione delle Competenze

4. Progettazione organizzativa

4.1. Calendario scolastico 4.2. Orario delle lezioni 4.3. Orario di funzionamento e quota oraria delle varie discipline

INDICE GENERALE

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4.4. Ore eccedenti 4.5. Permessi retribuiti 4.6. Criteri generali per la stesura degli orari didattici 4.7. Criteri generali per la formazione delle classi 4.8. Disposizioni comuni per l’inserimento degli alunni diversamente

abili nelle classi 4.9. Disposizioni per alunni stranieri 4.10. Disposizioni per alunni che non si avvalgono dell’I.R.C. 4.11. Criteri generali per l’assegnazione delle classi ai docenti

5. Regolamenti

5.1. Sicurezza 5.2. Direttive del DS per la gestione della sorveglianza degli alunni 5.3. Rapporti con le famiglie 5.4. Regolamento disciplinare degli alunni 5.5. Dimensione pubblica del POF 5.6. Patto Educativo

6. Valutazione dell’Istituzione Scolastica 6.1. Verifica POF 6.2. Verifica interna degli apprendimenti 6.3. Verifica esterna degli apprendimenti 6.4. Autovalutazione d’istituto 6.5. Piano di miglioramento 6.6. Dimensione pubblica del POF

7. Allegati

� Piano di Miglioramento � RAV (rapporto di Autovalutazione) � Piano Annuale Attività Personale Docente � Piano Annuale Attività Personale ATA � Piano Annuale Finanziario � Piano Sicurezza e Prevenzione � Piano Annuale delle Attività di Formazione ed Aggiornamento � Codice in Materia di protezione dei Dati Personali (DL 30 giugno 2003 n.

196) � Contratto Formativo � Programmazioni disciplinari � Modelli di Certificazione delle Competenze � Modello PEP � Modello PDP � Griglia DSA � Piano delle Visite Guidate � Progetti � Organigramma Nominativo

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“…Ogni possibile sistemazione del sapere si può dipanare

solo percorrendo dall’ interno i sentieri, i percorsi, le

aggregazioni problematiche e disciplinari. Questi percorsi

non sono predeterminati, non sono tracciati da sempre, o

per sempre. Sono costruiti dai fini, dalle mosse, dalle

visioni, dalle strategie dei singoli soggetti… “

M. Cerruti, relazione convegno mondiale insegnanti cattolici, 2008, p. 12

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Atti d’indirizzo del Dirigente Scolastico

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Cosenza III “Via Negroni” per l’anno

scolastico 2013 / 2014, pur delineandosi come documento aperto alle esigenze ed alle peculiarità

del contesto territoriale in cui la scuola è inserita ed opera, concretizza il complesso processo

educativo in una dimensione più ampia rispetto al territorio di appartenenza, quella europea, sia per

promuovere interventi didattici, formativi e strutturali, indirizzati al confronto con altre realtà socio-

culturali-ambientali; sia per realizzare la cittadinanza attiva mediante il perseguimento di obiettivi

condivisi e concordati in ambito europeo.

In materia di Istruzione e Formazione la Commissione europea ha elaborato un quadro comune di

riferimento basandolo su quattro punti strategici:

1) Fare in modo che l’Istruzione e la formazione permanenti e la mobilità dei discenti

divengano una realtà;

2) Migliorare la qualità e l’efficacia della disponibilità e dei risultati dell’istruzione e della

formazione;

3) Promuovere l’equità e la cittadinanza attiva;

4) Incoraggiare l’innovazione e la creatività, compresa l’imprenditorialità, a tutti i livelli

dell’istruzione e della formazione.

Da questa piattaforma comune scaturiscono i tre obiettivi generali, suddivisi in tredici sotto obiettivi

specifici:

� Ob1 migliorare la qualità e l’efficacia dei sistemi di formazione ed istruzione dell’U.E

garantendo l’accesso alle tecnologie informatiche per tutti gli alunni(per attrarli agli studi

scientifici e tecnici) ed una adeguata preparazione, da parte dei docenti.

� Ob2 agevolare l’accesso di tutti ai sistemi di Istruzione e Formazione, rendere

l’apprendimento più attraente e sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la

coesione sociale ed agevolare i meno privilegiati con percorsi di recupero e mezzi più

interessanti.

� Ob3 rafforzare i legami col mondo del lavoro e con la società in generale, sviluppare lo

spirito imprenditoriale promuovendo il senso di iniziativa e la creatività, rafforzare la

cooperazione europea anche attraverso un migliore apprendimento delle lingue straniere.

PREMESSA

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E’ importante riflettere sulle recenti pubblicazioni, decreti-legge, indicazioni e innovazioni

ministeriali e sul tipo di società che oggigiorno viviamo, al fine di costruire un itinerario esplorativo

che fornisca spiegazioni sul mutamento, non solo dei comportamenti,ma anche delle relazioni

umane e professionali, ribadendo e rinotificando alcuni documenti del M.I.U.R. come ad esempio il

comma 622 Finanziaria 2007 in cui si indice l’obbligo di istruzione per almeno 10 anni per

“ favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative

relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

Nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2008 e nelle

Indicazioni Nazionali del 4 settembre 2012, le competenze chiave per l’apprendimento permanente

sono definite come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le

competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo

personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento

delinea otto competenze chiave:

• comunicazione nella madre lingua;

• comunicazione nelle lingue straniere;

• competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

• competenza digitale;

• imparare ad imparare;

• competenze sociali e civiche;

• spirito di iniziativa e imprenditorialità;

• consapevolezza ed espressione culturale.

Il P.O.F. della nostra Istituzione Scolastica segue sia le indicazioni programmatiche europee che

quelle nazionali, indicate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e fa propri i

cambiamenti che nel corso di questi ultimi anni hanno modificato alcune forme dell’azione

didattica, quali: l’introduzione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, in cui, accanto

ai valori e alle competenze inerenti la Cittadinanza, la scuola del Primo Ciclo include nel proprio

curricolo la conoscenza delle Costituzione della Repubblica Italiana e le variazioni sostanziali

operative sui criteri di valutazione del comportamento degli studenti e ulteriori modalità applicative

su una nuova tipologia di valutazione. Inoltre mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza

della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale

ed economico. Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere approcci creativi e innovativi in vari

campi dell’attività umana e di contribuire ad attrezzare l’UE per le sfide che le sono davanti nella

società della conoscenza e dell’informazione dando forma al futuro dell’Europa in un contesto di

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competitività globale.. Concetti che sono stati ulteriormente ribaditi e rafforzati attraverso “Le

Conclusioni del Consiglio sulla Creatività e l’Innovazione nel sistema di formazione e

d’istruzione” del 22 maggio 2008 nelle quali si fa esplicito riferimento al ruolo chiave dei sistemi

educativi come “triangolo dei saperi” e come promotore dello sviluppo delle capacità creative e

innovative per promuovere:

• la coesione sociale,

• la competitività economica

• lo sviluppo dei talenti.

Come “spazio naturale” di Creatività e Innovazione quale è da secoli il territorio italiano, ci si

prefigge di valorizzare, come stato membro dell’UE azioni, progetti e sperimentazioni che,

provenienti in maniera preferenziale dal mondo dell’istruzione e della formazione, e in stretto

legame con il territorio, siano portatori di nuove idee e di nuovi modelli organizzativi, anche in un’

ottica di sviluppo ecosostenibile.

Un’iniziativa per mettere in luce le soluzioni di eccellenza cogliendone gli aspetti di non

episodicità, di stretto legame e ricaduta territoriale e sociale, nonché di formazione lungo tutto

l’arco della vita.

Nel collocarsi in una dimensione extra-territoriale il P.O.F. fa proprie le indicazioni che

provengono da organismi internazionali come l’ONU ed il Parlamento Europeo.

Le innovazioni significative dell’azione didattica riguardano anche altre problematiche che nel

corso degli anni si sono evidenziate e sono state oggetto di studi approfonditi.

In un contesto educativo flessibile e attento alle istanze dei suoi protagonisti le strategie didattiche

devono sempre tener conto della singolarità e della complessità di ogni persona, della sua

articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e

di formazione.

A tal riguardo le Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento sottolineano

ancora una volta la centralità della persona (discente) nell’azione didattico-educativa

Già dal precedente anno scolastico in corso si è aperto un ulteriore canale di tutela del diritto allo

studio contemplato dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170, che riconosce la dislessia, la disortografia e

la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Per consentire agli alunni con

DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento; le Linee Guida, a tal riguardo, presentano

alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare

interventi didattici individualizzati e personalizzati, e per utilizzare gli strumenti compensativi e

applicare le misure dispensative. In seguito vi è stata la pubblicazione della Direttiva Ministeriale

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del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative. Con emanazione CM

n. 8 del 6 Marzo 2013 Prot.n.561

Inoltre, il Collegio si è preoccupato di aggiornarsi in merito agli stimoli presenti nella bozza della

circolare ministeriale che al più presto verrà pubblicata sui B.E.S., andando a perfezionare il

percorso di informazione/formazione relativo agli interventi didattico-educativi più speciali.

Molte sono, inoltre, le sollecitazioni che nella società moderna spingono gli educatori a focalizzare

la loro attenzione sulla Educazione alimentare e sulla salute delle giovani generazioni: da

rilevazioni effettuate si evidenzia il crescente aumento di problematiche legate a cattive abitudini

alimentari ed a stili di vita poco sani; in considerazione di ciò le Linee guida per l’educazione

alimentare indicano come prioritario l’impegno in tale ambito per la Scuola, Istituto Educante per

eccellenza.

La nostra Istituzione già da alcuni anni ha messo in campo autonomamente un progetto denominato

“Frutta a Scuola” che ha coinvolto gli alunni delle classi seconde dell’Istituzione Scolastica in

primis, ma più generalmente allargato a tutti gli alunni, in attività motivanti sul tema alimentazione-

sport-salute; nell’anno in corso si continuerà l’opera di sensibilizzazione e si dedicherà maggiore

attenzione al problema secondo le indicazioni emanate dal MIUR.

Criteri generali adottati per il raccordo delle attività nazionali.

Per il coordinamento delle attività nazionali si è costituito un tavolo aperto interministeriale e

interistituzionale, composto da rappresentanti del: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Ministero della Pubblica

Amministrazione e dell’Innovazione, Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali, Agenzia

LLP Leonardo da Vinci, Agenzia LLP – Comenius, Erasmus, Grundtvig e Visite di Studio, Agenzia

Nazionale Sviluppo Autonomia Scolastica (ex-Indire). Saranno inseriti nel calendario nazionale

Seminari, Conferenze, Eventi, Manifestazioni, attività dirette o virtuali, di carattere nazionale,

regionale e locale, organizzati sui temi di Creatività e Innovazione promossi da enti pubblici e

privati in coerenza con i seguenti criteri guida:

• Forte valenza educativa/formativa;

• Adozione di un sistema di rete;

• Rispondenza ai bisogni territoriali;

• Dimensione sociale;

• In linea con gli obiettivi europei non solo del 2009 - Anno della Creatività e Innovazione

- ma con quelli più generali legati al Programma di Lifelong Learning.

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Contenuti e obiettivi di apprendimento per tutte le discipline di studio (informatica e tecnologia

comprese) sono definiti dai piani di studio delle Indicazioni per il curricolo e dalle Indicazioni

nazionali, oggetto attuale di sintesi. Tale sintesi delle due indicazioni per i nuovi piani di studio

verrà inserita in apposito regolamento diverso da quello relativo al I ciclo e attualmente in fase di

definizione.

Attualmente l’informatica può essere insegnata dal docente di tecnologia. Tali premesse legislative

discendono da una riflessione sui cambiamenti socio-economici e sul fatto che alcune

consapevolezze culturali hanno concorso all’emergere di uno scenario sempre più segnato in modo

continuo da novità sulle quali è necessario interpellare la riflessione e la prassi didattica. Il centro

dell’attenzione di tutti i processi formativi non è più la società, ma la persona nella sua singolarità,

unicità, irripetibilità e che è capace di inventare e di consolidare progetti di vita originali. Ognuno

deve responsabilizzarsi ed insieme essere valorizzato fin dai primi anni di formazione.

Davanti ad eventi inattesi. Quale strategia adottare?

Apprendere in tempo reale dagli indizi del proprio ambiente i comportamenti più fecondi per un

momento, un obiettivo particolare.

Educare, quindi, all’arte del movimento dei modi di vedere e di affrontare il mondo, ossia

“intelligere la realtà”.

È necessario abituare alla corresponsabilità, al senso critico e alla creatività.

Scuola: quali propositi?

La scuola deve diventare un’esperienza complessiva che intensifica e valorizza le relazioni

interpersonali, deve essere un’autorevole comunità educante, facendo scaturire prospettive culturali

e valoriali da elaborare, costruendo intersoggettività e processi di comunicazioni senza termine con

aggiustamenti reciproci all’insegna della dialogicità e radicale valenza democratica.

Si deve riflettere su una nuova forma di umanesimo in cui i molteplici saperi e linguaggi umani

(letterari,artistici,scientifici ,tecnologici) siano in grado di integrarsi per delineare le prospettive di

un nuovo rapporto dell’ Uomo con la Società e la Natura. Governare i problemi creando strumenti

di pensiero e una cultura basata su connessioni tra i saperi e connessioni tra i problemi stessi.

Cosa si richiede alla Scuola, dunque?

Formare persone capaci di definire nuove strategie e finalità delle comunità umane con strumenti

culturali e competenze per governare i problemi epocali che viviamo.

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Praticare l’interdisciplinarità/unitarietà che è la strada maestra per individuare i problemi

fondamentali e per pensarli senza schematismi che riducono la capacità di comprensione e di

azione.

Fecondare reciprocamente le varie prospettive di conoscenze.

Aprirsi alla discontinuità,alla sorpresa, all’incertezza,alle sfide della scoperta e dell’innovazione,alla

consapevolezza dei mutamenti paradigmatici,alla capacità di riformulare le interrogazioni.

Tutto ciò per formare persone capaci di costruire un futuro predeterminato che dipende criticamente

dalla capacità di visione e di immaginazione individuali e collettive. La Scuola oggi può avere

strumenti adeguati per creare forme innovative di cittadinanza attiva e rinnovata nell’ambito della

nostra tradizione nazionale per estendere diritti e partecipazione alla vita pubblica delle persone e

della collettività. Il vissuto quotidiano di ciascuno di noi è intreccio di relazioni economiche,

culturali e personali, inserite in dinamiche globali: cosicché vi è un intreccio tra il locale e il

globale, il reale e il virtuale.

Bisogna comprendere che tutte le culture hanno radici plurali ed eterogenee e l’Etica della

Comprensione è la risposta per realizzare nuove forme di convivenza. Attuare l’integrazione e la

valorizzazione delle differenze è una risorsa formativa. E’ necessario prendere coscienza di

un’appartenenza concreta ad una cittadinanza planetaria per i problemi ambientali, climatici,

energetici, tecnologici, ecologici che travalicano tutti i confini degli ambiti locali e nazionali e

possano trovare risposte adeguate solo in una dimensione globale. Dobbiamo ripensare le finalità

sociali e culturali della Scuola per creare il giusto cittadino nella società della conoscenza:la

prospettiva è netta perché è necessaria una scuola dell’inclusione sociale che sia capace di

promuovere il successo formativo di tutti e di ciascuno, valorizzando le specificità e le vocazioni

individuali. La Scuola deve assicurare a tutti il miglior successo possibile tenendo conto delle

capacità, delle inclinazioni e delle sensibilità di ognuno.

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Secondo Froebel “Ogni uomo sin da fanciullo deve essere

conosciuto,riconosciuto e trattato come membro

essenziale dell’umanità” e la nostra scuola deve essere,

come afferma Mc Laughlin “luogo vibrante, pieno di

colore, calore e varietà della società che deve servire”.

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In continuità con il POF 2012/2013 e sulla base delle proposte del Collegio, si stabiliscono le

seguenti linee-guida per l’elaborazione del POF che hanno come presupposto i seguenti articoli

della Costituzione:

Art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge,senza distinzione

di sesso,di lingua,di razza,di religione,di opinioni politiche,di condizioni personali e sociali.”

Art.33: “L’arte e la scienza sono libere e libero è l’insegnamento.”

Art.34: “La scuola è aperta a tutti.”

PROCEDURA PER L’ELABORAZIONE DEL P.O.F.

ART.3-D.P.R.N°275/1999

Si elabora l’articolazione della progettazione mediante piani di studi personalizzati da realizzare

attraverso “un’organizzazione curriculare unitaria interdisciplinare trasversale” che fa riferimento

alle forme di didattica più efficaci:

• Epistemologia operativa

• Ricerca-azione

• Cooperative learning

• Peer tutoring

• Focus group

LINEE GUIDA PER L’ELABORAZIONE DEL POF (stabilite dal Consiglio d’Istituto per l’a.s.2013/2014)

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1 FASE: ELABORAZIONE COLLEGIO DEI DOCENTI

L' analisi SWOT, conosciuta anche come Matrice TOWS , è uno strumento di

pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza

(Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in

un'impresa o in ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo deve prendere

una decisione per raggiungere un obiettivo. L'analisi può riguardare l'ambiente interno o

esterno di un'organizzazione. La tecnica è attribuita a Albert Humphrey.

� Impostazione degli obiettivi - la definizione di ciò che l'organizzazione sta andando

a fare

� Scansione ambientale – le valutazioni all’interno dell'organizzazione della SWOT,

che includono una valutazione della situazione attuale così come un portafoglio di

prodotti / servizi e l'analisi del ciclo di vita del prodotto / servizio

� Analisi delle strategie esistenti – la verifica della pertinenza dei risultati di un

interno / esterno di valutazione. Ciò può comprendere l'analisi del divario che

esaminerà i fattori ambientali

� Questioni strategiche definite - fattori chiave per lo sviluppo di un piano aziendale

che deve essere affrontato con l'organizzazione

� Sviluppo di nuove / revisione delle strategie – la revisione dell’analisi di questioni

strategiche può comportare la necessità di modificare gli obiettivi

� Definizione dei fattori critici di successo - il raggiungimento degli obiettivi e la

strategia di attuazione

� Preparazione di informazioni operative, delle risorse, dei progetti per i piani di

attuazione della strategia

I risultati del monitoraggio - mappatura sulla scorta di piani, intervento correttivo che

potrebbe significare la modifica degli obiettivi e delle strategie.

Di conseguenza è bene che la nostra istituzione scolastica si impegni a definire:

� ricognizione del contesto territoriale e formulazione di indicatori metrici riferiti ad

opportunità e rischi(opportunities and threats);

� definizione di bisogni formativi dell’utenza attraverso la valorizzazione di punti di

FASI PER L’ELABORAZIONE DEL POF (stabilite dal Consiglio d’Istituto per l’a.s.2013/2014)

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forza e il contenimento dei punti di debolezza(strengths and weaknesses);

� progettazione educativa;

� progettazione curricolare + ora opzionale strutturata + progetti didattici interni al

curricolo + elicitazione della quota del 20% del curricolo locale

� progettualità in rete

� progettazione extracurricolare:

a) area del sé, del mondo, dell’autostima;

b) area della socializzazione e della cittadinanza attiva e democratica;

c) area della creatività e della innovatività;

d) area delle abilità di base e delle competenze;

e) area della presa di coscienza e coerenza nei riguardi dello Sviluppo eco-

sostenibile e di introiezione di un’Etica della comprensione

f) area dell’identità culturale;

g) area dell’identità educativa;

h) area della didattica;

� progettazione organizzativa

� implementazione

� verifica e valutazione (Assessment)

2 FASE: CONSIGLIO DI ISTITUTO

Adozione da parte del Consiglio d’Istituto e somma verifica dei criteri generali seguiti

3 FASE: SENSIBILIZZAZIONE, PUBBLICIZZAZIONE ED

INFORMAZIONE .

Sensibilizzazione, pubblicizzazione ed informazione . Il POF (Documento aperto, in divenire ed in progress) è

RESO PUBBLICO E CONSEGNATO ALLE FAMIGLIE ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE.

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1.1.Contesto ambientale e socio-culturale Le scuole dell’Istituto Comprensivo Cosenza III – “Via Negroni” sono situate alla periferia di

Cosenza, nella zona nord, in un territorio di notevole espansione urbanistica, posto al confine con il

Comune di Rende.

Scuola dell’Infanzia Denominazione del plesso Ubicazione

“NATALIA GINZBURG”

Tel. 0984 35717

Situato in via F. Perrotta, è compreso tra

Via Panebianco e la Statale 19/bis

Scuola Primaria

Denominazione del plesso Ubicazione

“CORRADO ALVARO”

Tel. 0984 35103 – Fax 0984 481989

Linea I.S.D.N. 0984 483572 –

e-mail: [email protected]

Situato in Via Negroni, è compreso tra

Via Panebianco, Viale Cosmai e Via Lazio

Scuola Secondaria di I Grado

Denominazione del plesso Ubicazione “NICOLA MISASI”

Tel. 0984 33104

Situata tra via Negroni, via Panebianco,

Viale Cosmai e Via Lazio

Scuola in Ospedale

Denominazione del plesso Ubicazione

SCUOLA in OSPEDALE

Tel. 0984 6811 Scuola dell’Infanzia N. 1 plurisezione

Scuola Primaria N. 2 pluriclassi Scuola Secondaria di I Grado (Progetto “Aurora” Ampliamento Servizio Scolastico Ospedaliero) N. 9 pluriclassi Servizio per le discipline di base anche per gli alunni Scuola secondaria di II Grado

Presso il Presidio ospedaliero

dell’ANNUNZIATA di Cosenza

1. CONTESTO TERRITORIALE

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1.1.2. Forme di collegamento con la città

Per la collocazione geografica a nord, l’area di ubicazione dell’Istituto Comprensivo è l’anello di

raccordo tra la parte nuova della città e il territorio di Rende.

Le scuole, dell’infanzia, primaria e secondaria, collegate con il centro della città e con il Comune di

Rende attraverso strade ampie e facilmente percorribili (Via Panebianco, Viale Cosmai,

superstrada, statale 19/bis) e strade di raccordo abbastanza agibili (Via Lazio, Via Sicilia, Via

Marche, Via Abruzzi e Molise), sono servite da autobus urbani e privati.

Il trasporto degli alunni con gli scuolabus dell’Ente Locale si configura come servizio individuale a

domanda. Esso non si limita alle pertinenze territoriali dell’Istituto, ma nell’ambito dell’area

comunale si estende ad altre zone da cui provengono alcuni alunni.

1.2. Utenza: caratteristiche socio-culturali L’ambiente socio-culturale dell’Istituzione Scolastica si presenta molto eterogeneo, essendo

costituito da bambini appartenenti a famiglie di diversa estrazione sociale, con prevalenza nel

settore terziario.

Tale complessità è determinata dal fatto che confluiscono nelle diverse scuole bambini e ragazzi

che vivono in quartieri di edilizia popolare come quelli di Via Lazio, Via Puglie e Via Abruzzi e

Molise, bambini che vivono in cooperative di recente costruzione, situate in Via Panebianco, Via

Torre Alta inferiore e Via Torre Alta superiore, alunni che provengono da zone residenziali, alcune

anche distanti delle sedi scolastiche o che abitano nei comuni dell’hinterland.

Le scuole accolgono diversi alunni disabili e nella scuola primaria di Via Negroni sono inseriti

bambini dell’Istituto delle suore “Cuore Immacolato” del rione San Vito – Via degli Stadi.

La presenza nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di bambini e ragazzi provenienti da situazioni

socio – economico - culturali molto diversificate, inevitabilmente crea problemi che, pur

riguardando il singolo alunno, si ripercuotono sulla classe di appartenenza.

Sono presenti:

• Alunni provenienti per buona parte da famiglie agiate economicamente e di livello culturale

medio alto;

• Alunni con forte svantaggio culturale;

• Alunni fortemente motivati;

• Numerosi alunni in situazioni di handicap anche gravi;

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• Alunni a rischio “burn out” – “drop out” dovuto a disagi familiari inerenti a problemi

economici ed occupazionali e/o a disgregazione del nucleo familiare.

• Alunni stranieri residenti in Italia provenienti da diversi contesti geografici.

La scuola, per rimuovere gli ostacoli e superare i problemi, predispone interventi educativo -

didattici mirati e promuove iniziative atte a favorire la crescita individuale e sociale degli alunni,

attraverso:

• colloqui iniziali e in itinere con i genitori o le persone preposte alla tutela dei bambini,

finalizzati alla realizzazione di un costruttivo rapporto scuola - famiglia;

• collaborazione con gli operatori dell’equipe medico-socio-psico-pedagogico per rimuovere

ostacoli di natura psico-fisica, ambientale e sociale;

• elaborazione e realizzazione di progetti inerenti al sostegno dei bambini diversamente abili,

al recupero di quelli con difficoltà di apprendimento, alla dispersione scolastica, al

decondizionamento degli alunni svantaggiati, alla continuità educativa;

• collaborazione con Enti, Soggetti e Figure istituzionali.

1.3. Risorse culturali, ricreative e sportive presenti nel territorio

Sono presenti nel territorio associazioni culturali, che attivano progetti i cui fruitori sono

prevalentemente gli alunni della nostra scuola.

Tali associazioni, con le loro specifiche competenze in particolari settori, contribuiscono a

migliorare l’offerta formativa e didattica della scuola, attraverso iniziative educative che

favoriscono l’ampliamento del curricolo e l’instaurazione di costruttivi rapporti da parte

dell’Istituzione Scolastica con le altre Istituzioni presenti nel territorio in un contesto di sistema

formativo integrato.

I fattori di socializzazione più elevati presenti nel territorio sono costituiti dalla Parrocchia di

Sant’Aniello, ubicata nelle immediate vicinanze del plesso scolastico di N. Ginzburg.

L’opera della Parrocchia è notevole in quanto oltre ad attuare diverse forme di volontariato,

collabora con la scuola realizzando con i bambini/ragazzi, la maggior parte dei quali sono alunni

della nostra scuola, iniziative culturali ed esperienze atte a sviluppare valori etici altamente

educativi quali la solidarietà, il senso dell’amicizia e della collaborazione, il rifiuto consapevole di

tutti gli aspetti e di tutti i fenomeni negativi presenti nella realtà.

Nelle vicinanze delle scuole esistono associazioni sportive e ricreative quali, la piscina comunale ed

alcune palestre che, accogliendo i bambini/ragazzi nelle ore libere, supportano l’opera della scuola e

della famiglia.

18

In via Panebianco è presente la struttura “Città dei Ragazzi” che rappresenta un’opportunità di

crescita culturale attraverso proposte formative, altamente qualificate che coinvolgono le diverse

sezioni/classi.

Nel rapporto con il territorio, la scuola vuole farsi promotrice di relazioni stabili e organicamente

collegate al proprio progetto formativo per evitare contatti solo episodici, che non incidono

efficacemente sulla formazione unitaria degli alunni e permettere che il sapere informale, non

sempre positivo, promosso dalle diverse agenzie venga formalizzato e inglobato nel sapere

scolastico. Punto di riferimento principale della Scuola è l’Ente locale (Comune) le cui iniziative

educative e i progetti trovano sempre la nostra scuola pronta alla partecipazione. Le associazioni

culturali esistenti sul territorio, costituiscono un altrettanto importante fattore socializzante ed

educativo dell’extrascuola: con esse s’intende collaborare fattivamente per arricchire il processo

complessivo di crescita degli alunni.

1.4. Collegamenti con il territorio

La scuola oltre che con le succitate strutture collabora con:

• Archivio di Stato

• Osservatorio Permanente sulla Dispersione Scolastica.

• ASP e servizi sociali.

• Organismi del privato sociale (ONG,Volontariato ecc,).

• Presidi istituzionali delle forze dell’ordine

• Istituti di pena

• Regione, Provincia, Comune, Enti territoriali, strutture pubbliche

• Banche

• Associazioni culturali quali: “Cosenza che vive”, “Dante Alighieri”, ecc.

• Unical, Biblioteca Civica, CONI e associazioni sportive

• Scuole di Cosenza, Rende e oltre.

Essa attua:

• Coordinamento di attività interistituzionali, per scambi culturali

• Rapporti con Enti Pubblici e Aziende per la realizzazione di Progetti Formativi

• Rapporti con Enti Locali per l’erogazione dei servizi di competenza

• Rapporti con varie associazioni: Onlus, UNICEF, “Cosenza che vive”.

19

La Scuola è in rete per la formazione, l’aggiornamento e la programmazione di attività didattiche

con:

• Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la

Calabria - UFFICIO VII – AMBITO TERRITORIALE DI COSENZA

• Associazione INTERART onlus

• ITC “Pezzullo” di Cosenza (rete Netlink)

• Istituto Superiore “Mancini” di Cosenza

• Istituto Superiore Liceo Artistico – ITA-ISA di Cosenza e Luzzi

• Istituto Comprensivo San Pietro in Guarano.

La scuola si attiva presso le altre agenzie educative e le associazioni professionali presenti nel

territorio per organizzare incontri e attività comuni che perseguono le seguenti finalità:

1) favorire la qualificazione del sistema scolastico attraverso lo scambio continuo di

esperienze;

2) rimuovere gli ostacoli di ordine economico e socio-culturale che possono causare ripetenze

e fenomeni di disadattamento e di abbandono;

3) promuovere un più elevato livello culturale della popolazione scolastica.

Per venire incontro alle esigenze della comunità che gravita nel suo territorio e per favorire tutte le

attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale

e civile, l’Istituzione Scolastica mette, altresì, a disposizione di associazioni culturali e sportive, che

ne fanno solitamente richiesta, le strutture e le attrezzature di cui è fornita: aule, padiglioni,

laboratorio multimediale, biblioteca, palestra, attrezzature e sussidi.

20

2.1. Staff Dirigenza

Dirigente Scolastico • Prof. ssa Marina Del Sordo

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

• Sig. Costantino Ponti Collaboratori del Dirigente Scolastico

• Primo Collaboratore: Prof. Igino Vigna

• Secondo Collaboratore: Prof.ssa Annamaria Scarpino

Collaboratori dello Staff della Dirigenza

• Addetta Comunicazioni esterne/interne :Prof.ssa Concetta Lombardi

• Consigliera di Fiducia: Prof.ssa Anna Maria Greco

• Responsabile Sito Web Scuola: Prof.ssa Rosa De Rose

Responsabili di Plesso

• Scuola dell’Infanzia: Prof.ssa Mariangela Astorino e prof.ssa Carmela Marano

• Scuola Primaria: Prof.ssa Fulgida Cappadona , Prof.ssa Simona Gagliardi, Prof.ssa Annarita

Greco

• Scuola Ospedale: Prof.ssa Angela Annamaria Megali

Funzioni Strumentali

Area 1: Prof.ssa Rosa De Rose, Prof.ssa Carmen Rosario Guido, Prof.ssa Carmela Martire

Area 2: Prof.ssa Maria Lo Feudo, Prof.ssa Sonia Migliuri, Prof.ssa Miranda Oliverio,

Area 3: Prof.ssa Maria Concetta Carravetta, Prof.ssa Patrizia De Maddis, Prof.ssa Ester Galiano,

Prof.ssa Concetta Lombardi

R.S.P.P. (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione)

• Prof. Igino Vigna

A.S.P.P. di Istituto

• Prof.ssa Sonia Migliuri

2. RISORSE DELLA SCUOLA

21

R.L.S. (Rappr: Lavoratori Sicurezza)

• Prof.ssa Franca Cava

2.2. Organigramma della Scuola

• Giunta Esecutiva

• Consiglio di Istituto

• Famiglie

• Assemblea Genitori

• Dirigente Scolastico

• D.S.G.A.

• Assistenti Amministrativi

• Collegio Docenti

• Figure Funzionali al POF

2.3. Soggetti protagonisti Dirigente scolastico Del Sordo Marina

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Ponti Costantino

Assistenti Amministrativi N° 07

Personale ex art. 113 N° 02

Scuola dell’Infanzia

Docenti N° 11 (Curric.) 03( Sost.)

Collaboratori scolastici N° 02

Sezioni anni tre N° 01

Sezioni anni quattro N° 01

Sezioni anni tre/ quattro N° 01

Sezioni anni cinque N° 01

Sezione mista N° 01

Alunni anni tre N° 45

Alunni anni quattro N° 48

22

Alunni anni cinque N° 26

Totale Alunni N° 119

Scuola Primaria

Docenti N°. 41 (Curric.) 13 ( Sost.)

Collaboratori scolastici N°. 06

Custode N°. 01

Classi prime N°. 06

Classi seconde N°. 05

Classi terze N°. 05

Classi quarte N°. 04

Classi quinte N°. 05

Alunni classi prime N°. 127

Alunni classi seconde N°. 115

Alunni classi terze N°. 108

Alunni classi quarte N°. 99

Alunni classi quinte N°. 118

Totale alunni N°. 567

Scuola Secondaria di I Grado

Docenti N° 47 16( Sost.)

Collaboratori scolastici N° 07

Classi prime N° 10

Classi seconde N° 08

Classi terze N° 09

Alunni classi prime N° 226

Alunni classi seconde N° 176

Alunni classi terze N° 200

Totale Alunni N° 602

Scuola in Ospedale

23

Docenti N° 12

2.4. Risorse Professionali

Soggetto Funzioni

Dirigente Scolastico

Assicura la gestione unitaria dell’Istituto

Comprensivo, ne ha la legale rappresentanza, è

responsabile della gestione delle risorse finanziarie

e strumentali e dei risultati del servizio. Attua il

P.O.F., coordinando tutti i soggetti coinvolti.

Assegna le classi ai docenti assicurando il più

possibile la continuità didattica e assegna i docenti

di nuova nomina nei posti vacanti,sempre tenendo

conto dei criteri fissati dal C. d’Istituto e delle

proposte del C.dei Docenti. Assegna il docente

perdente classi che precede altri, alla cattedra,

corso, o classi vacanti nell’ordine di istituzione dei

corsi. Assegna le aule alle classi in base ai bisogni

degli alunni .

Collaboratori del DS

e

Responsabili di plesso

Curano i rapporti individuali e collegiali per la

migliore utilizzazione delle risorse e per la

migliore attuazione del POF. Curano i rapporti con

gli alunni, le famiglie ed il territorio per soddisfare

i bisogni di tutta la popolazione scolastica.

DSGA

Sovrintende ai servizi generali amministrativo-

contabili e ne cura l’organizzazione, ha autonomia

operativa e responsabilità diretta nella definizione

e nell’esecuzione degli atti a carattere

amministrativo-contabili, di ragioneria e di

economato, firma tutti gli atti di sua competenza,

assicura l’unitarietà della gestione dei servizi

amministrativi in coerenza con le finalità ed

24

obiettivi dell’Istituzione Scolastica

Uffici di segreteria

Disponibilità alla collaborazione-soddisfazione

dell’utenza,collaborazione in attività progettuali ed

attuazione corsi di formazione e di aggiornamento.

Responsabili di laboratori

Provvedono alla gestione ed organizzazione dei

laboratori

Responsabili di Progetto

Organizzano il progetto nella fase iniziale,

indicano gli strumenti necessari per la sua

realizzazione, coordinano il progetto con l’attività

didattica, informano periodicamente gli studenti, i

genitori e il Dirigente Scolastico sull’attività

svolta, relazionano su quanto realizzato.

Funzioni Strumentali al POF

Elaborazione e gestione del POF. Coordinamento

attività di progettazione, di programmazione delle

attività del P.O.F e raccordo con i Responsabili dei

Dipartimenti e con i Referenti dei progetti.

Collaborazione con la dirigenza per una più

funzionale risposta del servizio, in relazione agli

aspetti organizzativi.

Commissioni e gruppi per:

• Gestione Risorse • Visite guidate e viaggi di istruzione • Orario e flessibilità • Continuità ed Orientamento • Formazione classi

Collaborano con i responsabili delle funzioni

strumentali e con l’ufficio di Presidenza per

l’attuazione del POF.

Dipartimenti disciplinari

Condividono le competenze disciplinari e

costruiscono percorsi didattici per aree disciplinari

e ne verificano la validità in itinere per apportarne

25

correttivi, ottimizzano le risorse, propongono

attività didattiche non curriculari, di formazione e

di aggiornamento, costruiscono una memoria

storica del lavoro svolto,verificano i risultati finali.

Referenti

Gestiscono le relazioni tra la Scuola e gli Enti

esterni per attuazione di progetti, concorsi,

trasmissione dati, ecc.

Consiglio d’Istituto

Elabora e adotta gli indirizzi generali. Delibera il

programma annuale. Delibera sull’organizzazione

e sulla programmazione della vita e dell’attività

della Scuola. Fissa precisi criteri per

l’assegnazione delle classi ai docenti.

Giunta Esecutiva Predispone la relazione sul programma annuale.

Propone il programma annuale e le eventuali

modifiche all’approvazione del Consiglio di

Itituto.

Organo di Garanzia È competente in materia di provvedimenti

disciplinari a carico degli alunni.

GLHL ( Gruppo di Lavoro per l’handicap di

Istituto)

Collabora alla definizione del POF per la parte

relativa all’integrazione scolastica. Formula una

proposta complessiva per la collecazione delle

risorse. Verifica in itinere le iniziative di sostegno

programmate. Elabora specifici progetti. Verifica

atermine dell’anno scolastico gli interventi e

formula il piano per l’anno successivo.

GLHO (Gruppo di lavoro per l’handicap

Operativo)

Elabora il profilo Dinamico Funzionale (PDF).

Elabora il Piano Educativo Personalizzato (PEP).

Verifica in itinere i risultati e, se necessario,

modifica il PDF e/o il PEP.

Comitato di valutazione Valuta gli insegnanti nell’anno di prova.

26

Collegio dei docenti

o Risultati attesi

o attenzione alle novità del sistema

o condivisione generalizzata delle proposte

o riunioni cadenzate nell’anno con assoluto

rispetto del POF

o attenzione alle domande ed ai bisogni

dell’utenza.

Individua le linee di indirizzo del POF, cura ed

approva la programmazione dell’azione educativa,

formula proposte al DS per la formazione delle

classi, l’assegnazione dei docenti, l’orario delle

lezioni e la suddivisione dell’anno scolastico in

quadrimestri. Stabilisce i criteri di individuazione

dei Coordinatori di dipartimenti e dei Responsabili

dei laboratori e li nomina. Approva il P.O.F.

Individua le funzioni strumentali al P.O.F, i criteri

di attribuzione e il numero. Verifica l’ andamento

della scuola. Adotta i libri di testo e stabilisce i

criteri di valutazione per gli scrutini finali.

Approva le relazioni delle Funzioni Strumentali.

Consiglio di Intersezione/Interclasse e

Classe

Agevola i rapporti fra docenti, genitori, alunni e

cura l’azione educativa e didattica della classe.

Realizza il coordinamento degli interventi delle

varie discipline. Definisce i parametri di

valutazione e valuta la classe Verifica la

programmazione e l’andamento didattico. Stila le

schede informative per le famiglie. Adotta in

alcuni casi provvedimenti disciplinari.

Nucleo di Autovalutazione d’Istituto

NAUS

Progetta ed esegue il monitoraggio dei processi.

Valuta i risultati finali. Individua i punti di forza e

i punti critici dell’Istituto.

Equipe socio-psico-pedagogica

Segue gli alunni diversamente abili o con

particolari disturbi d’apprendimento. Collabora

alla formulazione dei PEP.

27

2.5. Risorse Economiche e Finanziarie

Soggetti Contributi

MIUR

Fondo dell'Istituzione Scolastica. Fondo dell'Autonomia.

Finanziamenti da Progetti di qualità.

Regione

Finanziamenti per Progetti di qualità. Cofinanziamenti per Progetti

FSE FESR della Comunità Europea

Comune-Provincia

Contributi per la realizzazione del diritto allo Studio. Contributi per

buoni–libro. Contributi per arredi. Manutenzione strutture

scolastiche, sportive ecc. Collaborazione per la realizzazione del

P.O.F.

Comunità Europea

Finanziamenti per Progetti di qualità

Le risorse che confluiranno alla scuola saranno utilizzate solo e soltanto per realizzare gli obiettivi

previsti dal POF.

• Distribuzione delle risorse derivanti dal Fondo dell’Istituzione, al netto della quota che sarà

contrattualizzata per il DSGA, nella misura dell’70 % circa per il personale docente e della

rimanente parte (30 % circa) per il personale ATA.

• Dalla percentuale di cui al punto 2, destinata ai docenti, saranno defalcati gli standard

previsti per le attività gestionali – amministrative (compensi ai collaboratori del Dirigente in

numero di due, compensi spettanti ai coordinatori di classe nonché ai responsabili di

commissioni etc. ) mentre la rimanente parte sarà utilizzata per la realizzazione della

progettualità elaborata dal Collegio dei Docenti (Alfabetizzazione -Potenziamento

Informatico - Sicurezza - Legalità, etc.).

• Dalla percentuale destinata al personale ATA , sentita l’assemblea, una quota sarà utilizzata

per qualità ed intensificazione dei carichi di lavoro, con esclusione di coloro che

ricopriranno l’incarico di funzione aggiuntiva, mentre la restante parte compenserà le ore di

lavoro eccedenti il normale orario di servizio. Tutte le prestazioni eccedenti, dopo aver

28

recuperato le ore non effettuate durante la chiusura prefestiva, che per motivi di budget non

potranno essere retribuite, previo accordo con il DSGA, saranno oggetto di riposo

compensativo.

• Per garantire l’equilibrio del pagamento delle prestazioni straordinarie, sarà utilizzata la

seguente formula : B/P =percentuale da pagare rispetto al servizio prestato, dove: B=

Budget; P= ore prestate

• La differenza tra ore retribuite e ore prestate, costituirà l’ammontare delle ore di riposo

compensativo spettante. Solo per il DSGA sarà stabilita la possibilità della prestazione di un

numero massimo di 100 (cento) ore annue retribuibili, mentre eventuali ulteriori eccedenze,

anche per lui, saranno oggetto di riposo compensativo da concordare con il Dirigente

Scolastico.

• Alle attività aggiuntive parteciperà la pluralità del personale dichiaratosi disponibile.

2.6. Risorse strutturali e strumentali Scuola dell’Infanzia La scuola si articola su un piano ed è fornita di:

• n.° 05 aule (I A, II A, III A, I B, II B )

• n.° 01 sala mensa

• corridoio

• atrio

• locale per Equipe Multidisciplinare

• deposito autoclave

• servizi igienici maschili e femminili

• servizi igienici docenti e personale ausiliario

• Locale ospitante attrezzature multimediali

L’edificio è circondato da un ampio spazio all’aperto dotato di recinzione, nel quale si accede

mediante un cancello. Una parte è stato destinato al verde per i giochi dei bambini.

Scuola Primaria

L’edificio si sviluppa su due piani, con una superficie di oltre 1000 m2 per piano, serviti da una

ascensore per gli alunni diversamente abili, ed è costituito da:

29

• n° 25 aule

• Aule didattiche con sistema LIM

• Sala professori

• n° 1 locale-aula dotata delle apparecchiature necessarie per la realizzazione di

videoconferenze

• n° 1 laboratorio di informatica

• n° 1 laboratorio scientifico attrezzato per semplici sperimentazioni

• n° 1 laboratorio musicale con annessione di parte di laboratorio musicale del plesso scuola

secondaria di primo grado

• n° 1 locale adibito ad aula per il sostegno

• locale per Equipe multidisciplinare

• n° 1 Biblioteca dotata di testi per alunni e per insegnanti

• n° 1 palestra coperta

• n° 1 sala mensa in grado di contenere mediamente n° 140 alunni

• n° 1 stanza per l’Ufficio di Direzione

• n° 4 androni utilizzati anche come sale per riunioni e spettacoli, anche con utilizzo LIM.

Un androne del primo piano è dotato delle apparecchiature necessarie per la realizzazione di

videoconferenze.

L’edificio è circondato da un ampio cortile di circa 1500 m2, dotato di recinzione, nel quale si

accede mediante due cancelli. All’interno del cortile alcuni spazi sono stati destinati al verde, con

piante ornamentali ed alberi ad alto fusto; un’area è attrezzata per il gioco.

Scuola Secondaria di I Grado

La scuola si articola su due piani serviti da una ascensore per gli alunni diversamente abili ed è

fornita di:

• N°27 aule per 8 corsi completi (A-B-C-D-E-F-G- H) +I I, III I, I L)

• Sala professori.

• N°4 locali per uffici di segreteria.

• Ufficio del D.S.G.A

• Ufficio Collaboratori della Dirigenza Scolastica

• Ufficio del Dirigente scolastico

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• Laboratorio Linguistico Multimediale con sistema di videoconferenza

• Laboratorio musicale in collegamento di rete annesso al Plesso primaria ( Progetto Speciale

Musica C.M.198/99).

• Laboratorio informatico

• Laboratorio scientifico

• Laboratorio linguistico

• Laboratorio/attrezzature per la Didattica Speciale

• Aule didattiche con sistema LIM

• Atri utilizzabili per riunioni attrezzate con LIM

• Palestra coperta con attrezzi per esercizi ginnici (in via di ristrutturazione)

• Spazio all’aperto con attrezzature per pallavolo e altri sport

Scuola in Ospedale

La scuola è fornita di:

� doppia aula allestita all’interno dell’unità Operativa di Pediatria che raccoglierà tutti

gli alunni ricoverati nell’Ospedale e che hanno la possibilità di raggiungere la

postazione scolastica;

� l’atrio della sezione di Onco-ematologia e altri ambienti eventualmente disponibili

presso le Unità Operative del Presidio Ospedaliero per l’espletamento delle attività

programmate in U.O. diverse da quella della Pediatria;

� un’Aula dotata di un sistema per il Tele- insegnamento presenti nei plessi scolastici

di Via Negroni;

� tutte le aule scolastiche dei 65 ospedali che hanno aderito al Progetto HSH@NetWork

2.7. Risorse Istituzionali e Culturali

• MIUR

• I. N. VAL. SI

• Direzione Regionale

• U. S. P.

• Regione.

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• Provincia

• Comune

• Città dei ragazzi

• Musei e teatri

• Centri culturali

• Istituti e scuole

• Archivio di Stato

• Biblioteca Civica e Nazionale

• Centri culturali

• Università

• Vallecrati: servizi per l’ambiente

2.8. Risorse sociali

• Camera di Commercio

• Banche

• Aziende

• Centri Sociali

• Parrocchia

2.9 Risorse web

Il sito dell’ Istituzione Scolastica è www.iccosenzaterzonegroni.it

2.10. Servizi

• Equipe socio-psico-pedagogica, costituita da una psicologa, una pedagogista ed una assistente

sociale. Nell’ Istituto operano anche due assistenti alla persona.

• Biblioteca:

o Scuola Primaria: La Biblioteca è gestita da un responsabile, che cura la distribuzione

dei libri che gli alunni possono consultare o prendere in prestito, per attività di studio

e/o di ricerca.

o Scuola Secondaria di I Grado: è fornita di libri di testo, enciclopedie e testi vari che gli

alunni possono consultare o prendere in prestito, per attività di studio e/o di ricerca.

32

• Mensa scolastica: è un servizio offerto agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola

Primaria a Tempo Pieno

• Trasporto: il Comune di Cosenza offre un servizio di trasporto per l’ingresso e l’uscita

scolastica degli alunni della Scuola Primaria e della Secondaria di I° Grado.

33

PROCESSO EDUCATIVO DIDATTICO

“La scuola deve far crescere negli alunni la

coscienza di sé, della persona e dei diritti

inalienabili del proprio corpo”

34

3.1. Obiettivo generale. Profilo dello Studente

Nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 4 settembre 2012, si legge: “Il conseguimento delle

competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e

formativo italiano . Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di

insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al

termine del primo ciclo di istruzione”.

3.2 Profilo delle competenze al termine del primo Ciclo d’Istruzione

Il profilo, con riferimento alle discipline, fissa il conseguimento delle seguenti competenze:

• L’alunno dimostra una padronanza delle lingua italiana tale da consentirgli di comprendere

enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro

linguistico appropriato alle diverse situazioni.

• Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare

in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una seconda lingua europea.

• Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione.

• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e

fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte

da altri.

• Ha buone conoscenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie delle comunicazione.

• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di

ricercare e procurarsi nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in

modo autonomo.

• Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi,

motori ed artistici che gli sono congeniali.

• Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede.

3. PROGETTAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA. CURRICOLO

35

3.3 Traguardi per lo sviluppo delle competenze: Obiettivi di apprendimento Al

termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado,

vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle

discipline.

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenute

indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Sono organizzati

in nuclei tematici (macrounità) e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio

della Scuola dell’Infanzia, l’intero quinquennio della Scuola Primaria, l’intero triennio della Scuola

Secondaria di I Grado Scuola Secondaria di I Grado. Per garantire una più efficace progressione

degli apprendimenti nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua

comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza

classe.

3.4 Continuità ed unitarietà del curricolo

Con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo

sviluppo delle competenze disciplinari fissati al termine della scuola dell’infanzia, della scuola

primaria di primo grado, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina, è stato

progettato un unico curricolo verticale che delinea l’itinerario scolastico, dai 3 ai 14 anni, in modo

progressivo e continuo.

Per ogni ordine di scuola, gli obiettivi di apprendimento sono stati organizzati in quattro

macrounità:

Scuola dell’Infanzia

Tutte le sezioni:

Titolo del percorso: “QUANDO NEL CIELO BRILLA L’ARCOBALENO…!”

Macrounità 0 – Accoglienza: “È arrivato Milù: un marziano tutto blu” (Set. Ott.)

Macrounità 1 – “Uno sguardo oltre le nuvole”(Ott. Nov. Dic.)

Macrounità 2 – “ Conosciamo il Pianeta Terra” (Gen. Feb .Mar)

Macrounità 3 – “Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma” (Apr. Mag. Giu.)

Scuola Primaria

36

Classi prime Macrounità 0 - Accoglienza: “ Io scopro” (settembre)

Macrounità 1 - “ Io so” (ottobre, novembre, dicembre);

Macrounità 2 - “ Io so e sperimento” (gennaio, febbraio, marzo)

Macrounità 3 - “ Io so e so fare” (aprile, maggio, giugno)

Classi seconde Macrounità 0 – Accoglienza: “Ritorno a scuola con i ricordi dell’estate” (settembre)

Macrounità 1 – “Il laboratorio delle stagioni” (ottobre, novembre, dicembre)

Macrounità 2 – “Amici in tutto il mondo” (gennaio, febbraio, marzo)

Macrounità 3 – “La terra è una rispettiamola” (aprile, maggio, giugno)

Classi terze Macrounità 0 –Accoglienza: “Tutti insieme a scuola” (settembre)

Macrounità 1 – “Il mio tesoretto” (ottobre, novembre, dicembre)

Macrounità 2 – “Il piccolo stratega” (gennaio, febbraio, marzo)

Macrounità 3 – “Le mie creazioni” (aprile, maggio, giugno)

Classi quarte Macrounità 0 – Accoglienza: “Accogliere ed accogliersi” (settembre)

Macrounità 1 – “Il tempo dell’amor proprio e dell’azione” (ottobre, novembre,

dicembre)

Macrounità 2 – “Il tempo dei legami dei sentimenti dell’affetto” (genn., febb., mar.)

Macrounità 3 – “Il tempo della bellezza, dell’amore per la natura e della fantasia”

(aprile, maggio, giugno)

Classi quinte Macrounità 0 – Accoglienza: “Ciao come stai” (settembre)

Macrounità 1 – “Io…Tu… Noi, insieme per un mondo di pace” (ottobre, novembre,

dicembre)

37

Macrounità 2 – “Desideri e sogni” (gennaio, febbraio, marzo)

Macrounità 3 – “Verso una nuova scuola” (aprile, maggio, giugno)

Scuola Secondaria di Primo grado

Classi prime

Macrounità 0 - Accoglienza: La nuova realtà scolastica: incontrarsi e conoscersi (settembre);

Macrounità 1 - Sulle ali della fantasia. Il mito e il testo poetico (ott., nov., dic.);

Macrounità 2 - Vivere insieme in famiglia, a scuola, con gli amici (genn., febb., mar.)

Macrounità 3 - Il linguaggio delle emozioni (apr., magg., giugno)

Classi seconde

Macrounità 0 - Accogliere ed accogliersi (settembre)

Macrounità 1 - Io e gli altri (ott., nov., dic.)

Macrounità 2 – Intelligere insieme (genn., febb., mar.)

Macrounità 3 – Io e l’ambiente(apr., magg., giugno)

Classi Terze

Macrounità 0 - Accogliere ed accogliersi (settembre)

Macrounità 1 - Le diverse forme della comunicazione (ott., nov., dic.)

Macrounità 2 - Il mondo dell’adolescente (genn., febb., mar.)

Macrounità 3 - Noi, adolescenti nel mondo (apr., magg., giugno)

La strutturazione e la pianificazione delle macrounità è esposte in dettaglio nelle Programmazioni

disciplinari, in allegato.

Scuola in Ospedale

Il curricolo è organizzato, per una linea condivisa, in blocchi concettuali. I blocchi

vengono elaborati utilizzando una didattica flessibile e diversificata da attuarsi in

38

relazione alla patologia e alla conseguente modalità di ricovero:

• Lezione di gruppo: si cerca, per quanto è possibile, di formare pluriclassi, per

favorire l’aggregazione degli alunni-degenti;

• Lezione a letto e/o in camera: per tutti gli alunni-degenti impossibilitati a

raggiungere l’aula ; per gli oncologici, a causa delle loro scarse difese

immunitarie, i docenti devono adottare opportune precauzioni e misure di igiene,

(mascherina sterile, sovrascarpe, tuta usa e getta, cuffietta, e altri accorgimenti

del caso).

Per questo tipo di lezione è utilissimo l’uso del computer portatile e il porta-

book.

• Lezione in day-hospital: per gli alunni di tutti i reparti, compresi gli onco-

ematologici che alternano periodi di ricovero a soggiorni ambulatoriali in day-

hospital.

Ogni intervento didattico deve tendere alla educazione integrale della persona attraverso

l’acquisizione di conoscenze e abilità specifiche di diverse discipline e servendosi di una

opportuna strategia didattica.

3.5. Orientamento

Con la istituzionalizzazione dell’ Istituto Comprensivo Cosenza III, le attività di continuità e

orientamento tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado, sono

già insite nella definizione delle Linee guida del POF e nella stesura dei curricula, dovendo

pianificare per gli alunni un percorso formativo unitario dai tre ai quattordici anni.

Permane come punto d’attenzione la continuità tra la Scuola Secondaria di I grado e quella di II

grado.

Il fine generale che l’Istituto Comprensivo III di “via Negroni”, si propone è la formazione di un

soggetto consapevole e rispettoso della legalità, competente, solidale e autonomo; un soggetto che

prenda coscienza di una realtà sociale sempre più mutevole e della propria identità per potersi

orientare nelle scelte future.

Gli obiettivi da conseguire alla fine del primo ciclo d’istruzione sono:

• Conoscere l’alunno per poter interagire con lui adeguatamente sul piano didattico e

pedagogico, ma soprattutto per consentirgli di costruire gradatamente una chiara coscienza

di sé e del senso dinamico della sua identità personale;

39

• Fornire all’alunno opportunità di confronto per verificare le proprie capacità ed i propri

interessi, sia in rapporto alle materie scolastiche che in relazione all’ambiente extra-

scolastico (territorio, prospettive formative e professionali ecc.)

• Insegnare ad auto valutarsi in quanto la consapevolezza delle proprie qualità e dei propri

limiti e la capacità di autocritica sono tra gli elementi indispensabili al raggiungimento di un

buon livello di maturità personale;

• Preparare l’individuo a prendere decisioni autonome e responsabili e ad operare scelte

corrette perché fondate su una buona coscienza di sé (motivazioni, interessi, attitudini,

valori, mete cui si ispira) e del mondo esterno;

• Offrire all’alunno notizie precise sul mondo del lavoro e delle problematiche connesse

(modalità di assunzione, colloquio di selezione, compilazione di un “curriculum vitae” ecc.);

• Infondere la consapevolezza dell’importanza di un continuo aggiornamento professionale;

• Preparare la persona ad affrontare adeguatamente il cambiamento costante della società,

determinato dal continuo progresso tecnologico, concependo il valore di un buona

preparazione di base.

3.6. Ampliamento dell’Offerta Formativa

Per arricchire e potenziare il curriculum degli allievi, l’Istituzione Scolastica ha previsto,

nell’ambito del proprio progetto pedagogico, interventi, iniziative ed attività finalizzati al

raggiungimento degli obiettivi educativo-formativi nazionali e specifici del territorio in cui opera

la scuola.

Le attività didattiche in orario curriculare, quota locale curriculare del 20% riguarderanno:

• Recupero,sviluppo degli apprendimenti, consolidamennto, potenziamento,cura delle

eccellenze ( 10% quota locale curricolare disciplinare);

• conoscenza del territorio (10% quota locale curricolare disciplinare);

• attività di recupero delle abilità di base relative agli apprendimenti di italiano e matematica;

• attività connesse ai progetti didattici interni al curricolo.

Le attività extracurricolari , da svolgersi in orario pomeridiano, sono connesse ai progetti interni

al curricolo. Per tutte le attività previste nel POF e/o elaborate dai vari Consigli di Classe, si

richiederà l’autorizzazione di partecipazione ai genitori. I progetti presentati dai docenti verranno

selezionati dallo Staff Organizzativo e valutati in base alla loro valenza educativo-didattica, alla

compatibilità con l’offerta formativa, alla continuità con iniziative adottate nell’anno precedente, al

numero di alunni coinvolti ( minimo 20), alle risorse finanziarie necessarie.

40

Per la Scuola dell’Infanzia si prevede un progetto da realizzare in orario scolastico per gli alunni ed

extrascolastico per le insegnanti. L’istituzione Scolastica dall’a.s. 2012-2013 siu pregia di avere un

coro i cui alunni componenti provengono dalla Scuola secondaria di Primo grado, dalla Scuola

Primaria e dalla Scuola dell’Infanzia. Il suo nome è “SUAVIS CONCENTUS”.

Per gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado la scuola organizza quale Test Center AICA

i corsi per l’acquisizione della Patente Europea del Computer.

Visite guidate e viaggi d’istruzione. Le uscite didattiche ed i viaggi d’istruzione sono parte

integrante e qualificante dell’offerta formativa, così come le manifestazioni culturali, la

partecipazione ad attività teatrali o sportive. Queste attività, organizzate fin dalle prime classi,

mirano a migliorare la relazionalità attraverso la condivisione di esperienze del tutto personali in

spazi non consueti e non mediata dalla presenza dei docenti o dei genitori e nello stesso tempo

offrono l’opportunità agli alunni di imparare a conoscere l’altrove abitualmente “visto” tramite i

media o i libri.

3.7. Criteri metodologici

I criteri metodologici di fondo dell’azione didattica sono:

• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti, in tal

modo l’allievo riesce a dare senso e significato a quello che va imparando.

• Favorire lo sviluppo di competenze chiave

• Favorire l’esplorazione e la scoperta (problematizzazione, pensiero divergente e creativo)

• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che le diversità non

diventino disuguaglianze

• Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, sia all’interno della classe che attraverso la

formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi ed età diversi

• Favorire l’uso del Role playing per stimolare gli alunni a risolvere i conflitti in

modo non violento, razionale e dialogico.

• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad

apprendere”.

3.8. Piano d’integrazione per alunni con disabilità

Una scuola di qualità che abbia come presupposto la centralità dello studente, deve offrire pari

opportunità a tutti, attraverso programmazioni in grado di facilitare il successo scolastico. La scuola

individua strategie ed utilizza risorse atte a favorire il benessere degli alunni. Particolare attenzione

41

viene rivolta alle problematiche relative agli alunni diversamente abili o in difficoltà, in

collaborazione con gli insegnanti della scuola primaria, con i genitori, con gli Enti Locali e i servizi

Socio-sanitari, secondo quando previsto dalla Legge quadro sull’handicap ( Legge 5/02/1992 nr

104), concernente “il diritto allo studio e all’integrazione in tutti i gradi dell’istruzione”. La meta

essenziale dell’azione educativa è quella di favorire lo sviluppo della personalità: mezzi e contenuti

scolastici devono pertanto considerarsi, sempre ed in ogni caso, strumenti rispetto al fine che è la

crescita di ogni alunno.

La programmazione degli alunni diversamente abili terrà presente la situazione di partenza (

biopsichica, socio-affettiva, cognitiva, motoria) di ogni singolo alunno. Le attività di sostegno

saranno finalizzate a:

1 – agevolare l’integrazione scolastica

2 – far acquisire capacità funzionali

3 – far conseguire tutti gli apprendimenti culturali possibili

4 – facilitare l’inserimento nella scuola secondaria superiore o nell’extrascuola.

La Commissione, coordinata dalla Funzione Strumentale dell’Area 3, lavora quindi in continuità

verticale ed orizzontale, prediligendo l’operatività e l’inserimento nei laboratori esistenti nella

scuola. L’insegnante di sostegno si relaziona sia con l’alunno diversamente abile che con la classe

e, prevalentemente, in un microgruppo, sia all’interno della classe che nelle attività di laboratorio.

Il Consiglio di classe definisce un itinerario didattico individualizzato e flessibile, tenendo conto

della tipologia e della gravità dell’handicap, della diagnosi funzionale, delle osservazioni

sull’alunno registrate durante l’attività scolastica e da quanto emerso dagli incontri con gli operatori

specializzati e con gli insegnanti della scuola primaria.

Per l’area socio-affettiva si mirerà essenzialmente al recupero e allo sviluppo di:

1) autonomia e padronanza di sé

2) rispetto di sé e degli altri

3) rispetto delle cose proprie e altrui

4) rispetto delle fondamentali regole della vita scolastica

5) aumento della motivazione

6) miglioramento del concetto di sé

7) coinvolgimento ed integrazione nel gruppo classe

8) formazione alla cooperazione

9) facilitazione degli apprendimenti.

42

Per quanto concerne l’area cognitiva, gli obiettivi saranno adeguati al ritmo ed al livello di

apprendimento di ogni singolo alunno. Al fine di ottenere i migliori risultati dall’azione educativa,

si cercherà di prolungare i tempi di attenzione e di applicazione con strategie specifiche e con

gratificazioni continue. Si partirà sempre dal vissuto dell’alunno e dalla realtà circostante. Le

verifiche saranno, per quando possibile, conformi a quelle della classe; diversamente, semplificate o

specifiche.

La valutazione si baserà soprattutto sui progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza,

sull’applicazione e sull’attenzione prestate.

In presenza di disabilità grave, bisognosa di una specifica e continua assistenza, il coinvolgimento

degli operatori del territorio garantisce alla scuola, oltre alle necessarie prestazioni specialistiche,

anche opportuni interventi assistenziali che rappresentano un indispensabile sostegno all’attuazione

del Piano Educativo Personalizzato. A tal fine, la scuola collabora in modo costante e proficuo con

l’Amministrazione Comunale e con l’ASL.

3.9. Piano d’integrazione per alunni con disturbi specifici di apprendimento

La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi

specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in

assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione

importante per alcune attività della vita quotidiana….”

In riferimento a tale legge, l’Istituto Comprensivo Cosenza III si è attivato per intervenire

adeguatamente sui bisogni educativi degli alunni con DSA (sia per quelli regolarmente certificati,

sia per i casi sospetti), applicando strategie metodologiche, didattiche e valutative efficaci adeguate

alla normativa vigente. A tal fine tutti i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, si

impegnano a mettere in atto azioni finalizzate a:

• individuare precocemente le discrepanze fra potenzialità intellettive adeguate e notevoli

difficoltà di letto-scrittura;

• nei casi sospetti, indirizzare i genitori ad avviare un corretto iter diagnostico;

• garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico;

• promuovere all’interno dell’Istituzione scolastica una cultura dell’inclusività;

• favorire il dialogo con le famiglie;

• permettere agli studenti con DSA l’acquisizione degli strumenti per diventare sempre più

autonomi e protagonisti nella costruzione dei saperi.

43

Non vi sono limitazioni assolute all’apprendimento di uno studente con DSA, solo percorsi diversi,

strategie alternative e diversi gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo. Pertanto, l’azione

didattica dovrà risultare adeguata, personalizzata e metacognitiva. Tutti gli insegnanti opereranno

affinché l’alunno sia messo in condizioni di seguire la stessa programmazione della classe, per

stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, in modo commisurato alle necessità individuali ed al

livello di disturbo. Agli alunni con DSA verrà garantito l’utilizzo di strumenti compensativi, cioè di

strumenti che consentano di evitare l’insuccesso scolastico a causa delle difficoltà dovute al

disturbo stesso, e l’applicazione di misure dispensative, ovvero quegli adattamenti delle prestazioni

che permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica. La programmazione sarà

così strettamente personalizzata ed espressa nel Piano Didattico Educativo (PDP). Nella

valutazione degli alunni con DSA si terrà conto delle caratteristiche personali, della situazione di

partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi compiuti; si considereranno le

competenze più ampie e generali (legge 08/10/2010) manifestate dall’alunno e l’influenza del

disturbo su specifiche tipologie di errori (calcoli, trascrizione ortografica, sintassi e grafismo).

Per la rilevazione di prestazioni didattiche atipiche, si può utilizzare la griglia osservativa

finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio DSA. (In allegato al POF )

3.10. Piano d’integrazione per alunni stranieri

Il progetto di integrazione degli alunni stranieri non solo nel nostro Istituto, ma ormai in tutta

l’Italia, nasce per fronteggiare l’emergenza dei continui arrivi anche ad anno scolastico inoltrato, di

alunni stranieri provenienti dalle più svariate nazioni e, a volte, completamente privi della

conoscenza della lingua italiana. Il progetto vuol essere la risposta a questa situazione e si propone

di accogliere gli alunni stranieri e di non bloccare il loro iter scolastico a causa della mancata

conoscenza linguistica favorendo cosi un loro “dolce”inserimento nelle classi. Bisogna anche dire

che molti studenti sono figli di immigrati di seconda generazione e a volte parlano l’italiano con le

sonore inflessioni locali dei nostri bei dialetti regionali. Spesso vengono segnalate esperienze

positive ma anche preoccupazioni. Altri intravedono alcuni rischi quali ad esempio la

concentrazioni delle presenze in singole scuole e territori e vivono il timore che le scuole con tanti

alunni stranieri possono diventare scuole meno qualificate, ma a queste preoccupazioni la scuola

italiana in generale risponde con la professionalità e anche con un suo modello in riferimento alla

professionalità degli insegnanti, creatività delle autonomie scolastiche, collaborazioni con Enti

Locali. La presenza di alunni stranieri può essere davvero un’opportunità e un’occasione di

cambiamento per tutta la scuola, se essa è ben attrezzata come luogo di accoglienza che recepisce le

44

difficoltà e le richieste di aiuto attraverso percorsi formativi operativi flessibili mirati alla

personalizzazione degli itinerari di apprendimento e al successo formativo degli allievi.

Le linee di azione che l’Istituto Comprensivo Cosenza III si propone di seguire (normativa vigente

del 2007) sono riconducibili a tre:

Azioni per l’integrazione: pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola, apprendimento

dell’italiano come seconda lingua, relazioni con le famiglie straniere e orientamento.

Nella fase dell’accoglienza, molti sono i fattori che entrano in gioco e che richiedono di essere

considerati con attenzione. Essi sono, tra l’altro, di tipo:

Conoscitivo: si deve ricostruire la storia personale, scolastica e linguistica del minore straniero,

attraverso i documenti presentati, il colloquio con i genitori, la collaborazione di Mediatori

Linguistici Culturali ( figure professionali che si stanno delineando nel contesto di una scuola

sempre più multietnica), al fine di programmare progetti che comprendono:

• Interventi in classe come sostegno linguistico e riferimento” affettivo” nelle prime settimane

di inserimento e accoglienza dell’alunno straniero;

• Interventi per il miglioramento dei rapporti scuola-famiglia finalizzati alla reciproca

comprensione delle aspettative, delle richieste, delle abitudini culturali ed educative;

• Interventi di tipo interculturale in collaborazione con l’insegnante di classe per la

valorizzazione delle culture d’appartenenza dei bambini stranieri e la loro conoscenza da

parte dei bambini italiani.

• Interventi di tipo amministrativo: sulla base degli elementi di osservazione e di conoscenza

raccolti durante i colloqui iniziali, i momenti di osservazione dell’alunno neo arrivato, le

indicazioni della normativa, si procede a definire la classe e la sezione più adeguata.

• Interventi di tipo relazionale: nella fase iniziale si stabilisce un patto educativo con la

famiglia straniera, considerata come partner educativo a tutti gli effetti e si mettono le basi

per una collaborazione positiva tra i due spazi educativi; inoltre si inaugura nel gruppo –

classe dell’alunno neo-arrivato, una dinamica relazionale tra i pari, che va comunque

seguita.

• Interventi pedagogico- didattici: vengono rilevati durante i primi giorni dello inserimento i

bisogni linguistici e di apprendimento, in generale, e anche le competenze e i saperi già

acquisiti e, sulla base di questi dati, si elabora un piano di lavoro individualizzato.

Per l’acquisizione e l’apprendimento dell’italiano, le azioni da seguire sono: 1) attenzione

particolare del documento specifico con attività mirate; 2) questionari; 3) lezioni frontali semplici;

45

4) inserimenti in gruppi di recupero; 5) partecipazione a progetti particolari; 6) inserimento in visite

guidate etc.

Azioni per l’interazione interculturale : sono riconducibili a quest’aerea gli interventi relativi alle

relazioni a scuola e nel tempo extrascolastico, alle discriminazioni e i pregiudizi, alle prospettive

interculturali nei saperi e nella competenze.

L’intercultura in classe assume il significato di un paradigma per l’intero sistema-scuola. La classe

interculturale si presenta, in sintesi, come un luogo di scambio con l’esterno,uno spazio di

costruzione identitaria di tutti gli alunni, ed in particolare di quelli immigrati, dove compito

dell’insegnante sarà quello di favorire l’ascolto, il dialogo, la comprensione nel senso più profondo

del termine. Allo stesso tempo , si favorirà la socializzazione degli alunni anche nello spazio extra-

scolastico e nei gruppi di pari .

Gli attori e le risorse: la scuola dell’autonomia attribuisce una maggiore centralità alle risorse

professionali del personale e, in specifico, rende strategica la funzione della dirigenza. La

formazione dei dirigenti dovrà mirare ad accrescere specifiche competenze gestionali e relazionali

sia interne alla scuola,(organizzazione del personale, dispositivi di accoglienza e di promozione

dell’inclusione, laboratori linguistici, procedure amministrative e di valutazione), sia esterne, con

riferimento ai rapporti con l’amministrazione statale, con le altre scuole, le istituzioni e la società

civile del territorio.

3.11. Verifiche Scuola dell’Infanzia

Nella scuola dell’infanzia, sia nel momento della verifica delle conoscenze inerenti al

percorso formativo che in quello della valutazione degli apprendimenti, si riconosce il

ruolo preminente dell’osservazione occasionale e sistematica, che consente un raccordo

tra un’azione educativa-didattica flessibile in grado di adeguarsi ai reali bisogni

profondi di una persona in crescita.

Di conseguenza verrà effettuata una verifica che si svilupperà in tre fasi:

• iniziale, utile per delineare le capacità d’ingresso,

• in itinere, che favorisce individualizzazione delle proposte educative e dei

percorsi di apprendimento

46

• finale, per il controllo degli esiti formativi.

La valutazione degli alunni verrà effettuata attraverso: conversazioni, verbalizzazione

delle esperienze didattiche, raccolta degli elaborati dei bambini e abilità dimostrata nelle

varie attività eseguite.

Gli aspetti riferiti alla verifica finale riguarderanno le seguenti macro-aree: autonomia,

identità, competenza, cittadinanza, suddivise in item secondo una la predisposizione di

appositi strumenti. (pagellino)

Scuola Primaria e Secondaria di I Grado Le verifiche seguiranno le seguenti scansioni:

• Verifica iniziale, per accertare il livello di conoscenze e abilità posseduto da ogni

alunno, al fine di predisporre eventuali interventi compensativi.

• Verifica interperiodica bimestrale dell’unità di apprendimento per rilevare la coerenza

programmatica ed eventualmente pianificare interventi didattici e strategie più

idonee.

• Verifica finale, a conclusione dell’unità per valutare i progressi conseguiti e le

conoscenze acquisite.

• Compito unitario, per classi parallele, a conclusione dell’anno scolastico, per

accertare le competenze trasversali maturate dagli allievi.

• Prove di valutazione d’Istituto, disciplinari per classi parallele; saranno svolte al

termine di ciascun quadrimestre per accertare il livello di conoscenze e abilità

raggiunto dagli alunni delle varie classi.

Scuola in Ospedale

La valutazione e la verifica si svolgeranno attraverso le osservazioni sistematiche. Le prove

per le verifiche consisteranno in:

• prove strutturate

• prove semistrutturate

• prove pratiche

47

• colloqui

La valutazione delle conoscenze e delle abilità avviene durante lo svolgimento delle attività

attraverso la produzione di elaborati relativi agli argomenti trattati.

Per la Scuola Primaria e Secondaria di I Grado, le prove utilizzate per le verifiche saranno

strutturate o semi-strutturate sulla base di obiettivi e contenuti previsti dalla unità di apprendimento

e dovranno accertare il raggiungimento di un livello minimo di competenze, fino ad un livello

massimo per la classe. L’analisi dei risultati fornirà una lettura dei reali progressi degli allievi. I

risultati conseguiti da ciascun alunno, relativamente alle unità sviluppate in un quadrimestre,

offriranno i dati per procedere alla valutazione quadrimestrale.

Le verifiche orali e scritte saranno frequenti e riguarderanno la comprensione e l’acquisizione di

concetti e procedure, l’esposizione dei singoli segmenti del curricolo. Si utilizzeranno vari modelli

di prove:

TRADIZIONALI: relazioni, temi, esercizi, discussioni, interrogazioni, questionari…

OGGETTIVE: vero/falso, scelta multipla, completamento, abbinamento

Valutazione delle verifiche sommative orali – Scuola Primaria e Secondaria di I grado

Criteri:

• 10: Coerenza, coesione ed efficacia espositiva; conoscenze solide e approfondite; pronte

connessioni e sicura autonomia nel collegare gli argomenti; capacità di integrare i contenuti

con apporti personali.

• 9: Coerenza e coesione espositiva, conoscenze solide; sicura autonomia nel collegare gli

argomenti; capacità d rielaborare i contenuti con apporti personali.

• 8: Correttezze espositiva e proprietà di linguaggio, conoscenze ampie e organiche; capacità

di collegare gli argomenti con sicuro ragionamento e disinvolta rielaborazione dei contenuti.

• 7: Correttezza e chiarezza nell’esposizione; conoscenze appropriate; capacità di collegare

con una certa prontezza i contenuti e di rielaborarli parzialmente.

• 6: Accettabile chiarezza nell’esporre; conoscenze essenziali; capacità di collegare, seppure

con modeste connessioni, i contenuti e di rielaborarli in modo elementare.

• < 6: Esposizione incerta; gravi carenze di coesioni; conoscenze confuse e lacunose;

incapacità di collegare gli argomenti e di rielaborare i contenuti.

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Criteri per correzione e la valutazione delle prove di verifica – Scuola Primaria e Secondaria di

I grado

Per la correzione e la valutazione delle prove oggettive, si terrà conto del numero delle risposte

esatte fornite (espresso in percentuale) e si adotterà la seguente scala di misurazione/valutazione:

• Voto 4: se nr risposte esatte è < 40%

• Voto 5: se 40% ≤ nr risposte esatte < 50%

• Voto 6: se 50% ≤ nr risposte esatte < 62%

• Voto 7: se 62% ≤ nr risposte esatte < 74%

• Voto 8: se 74% ≤ nr risposte esatte < 86%

• Voto 9: se 86% ≤ nr risposte esatte < 98%

• Voto 10: se 98% ≤ nr risposte esatte < 100%

3.12. Valutazione

La valutazione, componente essenziale del processo di insegnamento-apprendimento, si pone come

strumento di autoregolazione del progetto formativo, finalizzato a migliorare agli interventi didattici

e a ristrutturare le procedure di insegnamento in funzione dei bisogni degli allievi.

Essa mira a verificare l’efficacia delle azioni e strategie poste in essere dalla scuola oltre che in

grado di padronanza di conoscenza, abilità e competenze raggiunto dagli alunni.

Ha funzione diagnostica, in quanto mira ad identificare eventuali problemi e difficoltà di

apprendimento, orientativa, in quanto tende ad indirizzare gli studenti verso scelte responsabili,

sviluppando al massimo le loro potenzialità, formativa, in quanto favorisce processi di crescita e

capacità di autovalutazione. Vengono valutati i processi e i risultati ottenuti dagli allievi sia

nell’ambito cognitivo, sia in quello meta cognitivo, sia in quello emotivo-motivazionale.

I criteri utilizzati per la valutazione sono basati sul confronto fra i risultati ottenuti dagli allievi e gli

standard fissati, tenuto conto della situazione di partenza e dei progressi conseguiti da ciascuno.

Le classi seconde e quarte della Scuola Primaria e

le classi prime e terze della Secondaria di I grado saranno sottoposte al test INVALSI.

Nell’ambito dell’esame di Stato si eseguirà anche la prova Invalsi e darà luogo ad una valutazione

che contribuirà al computo del voto finale.

I tempi della valutazione

49

Ai fini della valutazione degli alunni e, unitamente, per tutte le classi, il Collegio dei docenti ha

deliberato per la suddivisione dell’anno scolastico in due periodi quadrimestrali (delibera del

Collegio dei Docenti n. 1 del 04 settembre 2013 ):

1° periodo da Lunedì 16 settembre 2013 a Venerdì 31 gennaio 2014;

2° periodo da Sabato 1 febbraio 2014 a Mercoledì 11 giugno 2014.

Inoltre, visto l’art. 2 com. 3 dell’O.M. n. 159/95 il Collegio decide di prevedere adeguate forme e

modalità di comunicazione periodica alle famiglie dei livelli di apprendimento degli alunni così

strutturata:

• un’attività di verifica-valutazione e relativa comunicazione, almeno bimestrale (“Pagellino

interquadrimestrale”nei periodi Dicembre ed Aprile) alle famiglie;

• una adeguata azione docimologica che, partendo da un’analisi delle specifiche competenze

di ogni singolo studente, si traduca in una reale occasione di intervento-

recupero/sostegno/consolidamento/sviluppo degli apprendimenti mirato alla soluzione di

problemi di apprendimento e/o di B.E.S. identificati, nonché ad azioni mirate di

potenziamento/sviluppo delle eccellenze.

Criteri e livelli di valutazione Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado

NOVE/DIECI

• Completo raggiungimento degli obiettivi prefissati sia a livello comportamentale che della

consapevole e approfondita maturazione delle competenze -- sviluppo armonico della

personalità.

• Sapersi confrontare con gli altri e rispettarli

• Cogliere il senso dei messaggi anche nei particolari e riproporli in modo personale

utilizzando i vari codici linguistici adatti alle diverse situazioni.

• Progettare percorsi di lavoro a più soluzioni

• Conoscere in modo approfondito i contenuti disciplinari e saperli collegare e trasferire

autonomamente in ambiti diversi.

• Essere competente.

OTTO

• Comportamento rispettoso delle regole e del vivere civile, livello soddisfacente di

conoscenze e competenze ed una evoluzione della maturazione globale

• Essere consapevole dell’importanza del rispetto delle regole

• Possedere un atteggiamento consapevole e responsabile e spirito di iniziativa

50

• Comprendere ed esporre con padronanza lessicale e spunti personali

• Saper formulare ipotesi di soluzione anche in situazioni nuove

• Acquisire,assimilare ed elaborare le competenze

• Procedere da solo nel lavoro

SETTE

• Comportamento corretto ,livello consapevole degli obiettivi educativi ed acquisizione delle

• competenze specifiche delle discipline Buono il grado di maturazione raggiunto

• Avere un comportamento corretto ed adeguato alle varie situazioni

• Leggere correttamente ed in modo scorrevole

• Partecipare spontaneamente alle diverse situazioni di lavoro e non in modo sequenziale e

con uso appropriato dei linguaggi disciplinari

• Comprendere ed esporre correttamente

• Individuare ed applicare regole e procedimenti

• Acquisire ed assimilare competenze essenziali

SEI

• Comportamento accettabile, raggiungimento essenziale degli obiettivi e delle competenze,

tenendo conto dei livelli di partenza, del grado di partecipazione,dell’interesse ed impegno,

della socializzazione ed integrazione.

• Rispettare le regole

• Leggere correttamente

• Comprendere ed esporre correttamente e coerentemente contenuti semplici

• Applicare regole e procedimenti

• Acquisire competenze essenziali

• Procedere da solo in situazioni di lavoro semplici e definite

MENO DI SEI

• Comportamento scorretto, mancato raggiungimento di progresso rispetto ai livelli di

partenza,agli obiettivi minimi,per scarso impegno, ,insensibilità alle sollecitazioni,numerose

assenze.

• Non rispettare le regole

• Comprendere in modo frammentario solo messaggi noti

• Esporre stentatamente

• Produrre lavori poco corretti

• Necessitare di guida continua anche per la risoluzione di situazioni note.

51

3.13. Valutazione del comportamento

Criteri:

Voto 10/ Ottimo: appassionata motivazione e frequenza assidua, interesse e partecipazione attiva

alle lezioni, rispetto verso persone, oggetti e strutture della scuola; rispetto scrupoloso dei

regolamenti, disponibilità ad aiutate gli altri.

Voto 9/Distinto: frequenza assidua, interesse e partecipazione alle lezioni, rispetto verso persone,

oggetti e strutture della scuola; rispetto dei regolamenti, disponibilità a collaborare con gli altri.

Voto 8/Buono: frequenza generalmente assidua, interesse ma non sempre puntualità nello

svolgimento dei compiti, rispetto verso opere, oggetti e strutture della scuola; rispetto in genere dei

regolamenti; positivo rapporto con gli altri.

Voto 7/Buono: frequenza abbastanza assidua; è necessario qualche richiamo per indurre una

maggiore puntualità nell’esecuzione dei compiti e un maggior rispetto del regolamento della scuola.

Voto 6/Sufficiente: frequenza non sempre continua, numerosi i richiami per indurre una maggiore

puntualità nell’esecuzione dei compiti e per un maggior rispetto del regolamento della scuola.

Voto <6/Non Sufficiente: frequenza discontinua, plurimi e persistenti i richiami per indurre una

maggiore puntualità nell’esecuzione dei compiti e per un maggiore e migliore rispetto del

regolamento della scuole che viene reiteratamente disatteso.

3.14. Certificazione delle competenze

A seguito di una regolare osservazione e valutazione delle competenze acquisite dall’allievo,

mediante le prove e gli interventi che la Scuola ha progettato ed attuato, è possibile la loro

certificazione, al termine della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo grado. In merito,

la Scuola Secondaria di Primo grado ha predisposto un modello di certificazione (che si allega), in

attesa di adottare quello a livello nazionale. Nei criteri di certificazione particolare attenzione è stata

posta a come lo studente utilizza le proprie risorse ( umane, cognitive, applicative) per affrontare le

situazioni che la realtà quotidiana propone, in relazione alle proprie potenzialità ed attitudini. Le

certificazioni del primo ciclo descrivono ed attestano la padronanza delle competenze

progressivamente acquisite, sostenendo ed orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

52

4.1. Calendario scolastico

Inizio lezioni Lunedì 16 settembre 2013

Calendario delle festività:

• tutte le domeniche ;

• il 1° Novembre 2013 Venerdì - Festa di tutti i Santi;

• il 25 Dicembre 2013 Mercoledì – Santo Natale;

• il 26 Dicembre 2013 Giovedì – Santo Stefano;

• il 1° Gennaio 2014 Mercoledì Capodanno;

• il 6 Gennaio 2014 Lunedì Epifania;

• il giorno di lunedì dopo Pasqua, Lunedì dell’Angelo;

• il 25 Aprile 2014 Venerdì, Anniversario della Liberazione;

• il 1° Maggio 2014 Giovedì, Festa del Lavoro;

• il 2 Giugno 2014 Lunedì, Festa Nazionale della Repubblica;

• festa del Santo Patrono-(Madonna del Pilerio Cosenza) 12 febbraio 2014 Mercoledì.

Termine della attività didattiche:

• per la Scuola dell’Infanzia 30 Giugno 2014;

• per la scuola Primaria Mercoledì 11 Giugno 2014;

• per la Scuola Secondaria di 1° Grado Mercoledì 11 Giugno 2014.

Inoltre non si effettueranno lezioni/attività didattiche, oltre che nei giorni riconosciuti come

festività nazionali sopra indicati, nei seguenti giorni:

• 2 Novembre 2013 ( Sabato) – ponte festività Ognissanti;

• dal 23 Dicembre 2013 Lunedì al 6 gennaio 2014 Lunedì – Vacanze di Natale;

• dal 16 Aprile 2014 Mercoledì al 22 aprile 2014 Martedì - Vacanze Pasquali.

• 26 Aprile 2014 Sabato, ponte Anniversario della Liberazione.

4. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

53

4.2 Orario delle Lezioni

Scuola dell’Infanzia

Alunni di tutte le sezioni

Alunni i cui genitori

lavorano entrambi

Da lunedì 16 settembre 2013 fino al 30 giugno 2014

dalle ore 8,00 alle ore 16,00 (da lunedì a venerdì)

dalle ore 8,00 alle ore 13,00 (sabato)

Scuola Primaria

Le scelte organizzative riguardanti la Scuola Primaria sono state determinate dall’applicazione della

Legge di Riforma e, conseguentemente, dalle richieste avanzate dai genitori che hanno fatto

opzione di scelta tra i seguenti modelli organizzativi:

1) 27 ore settimanali obbligatorie

2) 30 ore settimanali (27 ore obbligatorie + 3 opzionali)

3) 40 ore settimanali (27 ore obbligatorie + 3 opzionali + 10 ore di mensa e dopo mensa)

L’orario di funzionamento sarà pertanto, così articolato:

Alunni delle classi

prime -seconde – terze

quarte e quinte

Da lunedì 16 settembre 2013 fino al 11 giugno 2014 per non meno di 200 giorni Tempo Pieno da Lunedì a Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 Tempo Normale da Lunedì a Sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Il servizio di pre-scuola e post-scuola è garantito da personale della Cooperativa Demetra su

incarico dell’Ente comunale. Il servizio nel plesso soddisfa le istanze delle famiglie che ne hanno

fatto richiesta.

Scuola Secondaria di I Grado

Da lunedì 16 settembre 2013 fino al 11 giugno 2014 per non

54

Alunni delle classi

Prime- seconde e terze

meno di 200 giorni dalle ore 8.15 alle ore 13.15

Scuola in ospedale – Presidio ospedaliero dell’Annunziata

Scuola dell’Infanzia

N. 1 plurisezione

dalle ore 8,00 alle ore 16,00 (lunedì, martedì, giovedì, venerdì)

dalle ore 8,00 alle ore 13,00 (mercoledì e sabato)

Scuola Primaria

N. 2 pluriclassi:

dalle ore 8.30 alle ore 13.00 (lunedì) , dalle ore 8.30 alle ore 16.00 (martedì, mercoledì, venerdì) dalle ore 8.30 alle ore 13.30 (giovedì) dalle ore 8.30 alle ore 12.30 (sabato)

Scuola secondaria di I

grado

(Progetto “Aurora”

Ampliamento Servizio

Scolastico Ospedaliero)

N. 9 pluriclassi:

dalle ore 9.00 alle ore 16.00 (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì) dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00( giovedì) dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ( sabato)

4.3. Orario di funzionamento e quote orarie delle discipline

(art. 8 del D.P.R. n. 275/1999)

Scuola dell’Infanzia

Annuo Attività didattica

curriculare settimanale

Totale settimane

Attività didattica

curriculare annua

Totale Monte ore

Annuo

Quota o. 40)

37

1480

(37x 40)

1480

(37 x 40) Quota o. 45) 37 1665 1665

55

(37x45) (37x45) Scuola Primaria

TEMPO PIENO Annuo

Attività didattica

curriculare settimanale

Totale settimane

Attività didattica

curriculare annua

Totale Monte ore

Annuo

Quota o. 40)

34,5

1380

(34,5 x 40)

1380

(34,5 x 40)

TEMPO NORMALE Annuo

Attività didattica

curriculare settimanale

Totale settimane

Attività didattica

curriculare annua

Totale Monte ore

Annuo

Quota o. 30)

34,5

1035

(34,5 x 30)

1035

(34,5x 30) Quota oraria delle discipline Le discipline sono state aggregate in 2 Aree disciplinari:

1) Area Linguistica –Geo-Storica –Artistico-Espressiva (Italiano; Storia; Geografia; Lingua

Inglese; Musica; Arte e Immagine; Religione.

2) Area Matematica- Scientifico-Tecnologica ( Matematica; Scienze; Tecnologia;

Educazione fisica)

CURRICOLO ESSENZIALE OBBLIGATORIO

Ore Settimanali

Discipline

Classe 1°

Classe 2°

Classe 3°

Classe 4°

Classe 5°

Italiano 9 8 7 6 6

Lingua Inglese 1 2 3 3 3

Matematica 6 6 6 6 6

56

Scienze 2 2 2 2 2

Storia 1 1 2 2 2

Geografia 1 1 1 2 2

Arte e immagine 2 2 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Educazione fisica 1 1 1 1 1

Tecnologia 1 1 1 1 1

Religione cattolica

2 2 2 2 2

ATTIVITÀ OPZIONALI FACOLTATIVE

Lab.espressivo

Favole forum Teatro, movimento e ritmo

Lab.espressivo Favole forum Giocando con le scienze

Lab.espressivo Libro forum Teatro, movimento e ritmo

Lab.espressivo Libro forum Noi …nel territorio

Lab.espressivo Libro forum Noi …nel territorio

• Dal monte ore complessivo annuale previsto per ciascuna disciplina si esplicita una quota curriculare al 20%: di cui una parte (10%) viene indirizzato ad attività riguardanti la Conoscenza del Territorio “Noi e il Territorio”.

Scuola Secondaria di I Grado

Attività

didattica

curriculare

settimanale

Attività

didattica

curriculare

annua

L’Attività didattica di

Approfondimento di

Lingua Italiana sarà

strutturata in modalità di

propedeutica al

Latino(Conoscere il

Latino) per l’intero

gruppo classe,per tutta

la scuola

L’Attività didattica di

Cittadinanza e

Costituzione è parte

integrante di

storia.Pertanto per

Storia, Geografia e

Cittadinanza sono

previste tre ore.

Totale

Monte ore

Annuo

Ore

30

Ore

1020

(30 x 34)

Ore

34

(1 x 34)

Ore

102

(3 x 34)

Ore

1020

57

Materia n. ore

Italiano 6

Storia-Cittadinanza e Costituzione – Geografia 3

Approfondimento di Lingua Italiana - conoscere il Latino (tutte le classi) 1

Matematica e Scienze 6

Inglese 3

II Lingua comunitaria:Francese/Spagnolo 2

Musica 2

Arte e Immagine 2

Educazione Fisica 2

Tecnologia 2

Religione 1

4.4. Ore eccedenti

1) Ogni docente può mettere a disposizione fino ad un massimo di sei (6) ore settimanali, per

l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo in sostituzione dei colleghi assenti, fino ad

un carico di lavoro massimo di 24 ore settimanali .

2) La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale e collocata all’inizio o alla fine

dell’orario d’obbligo giornaliero, o negli intervalli. E’ necessario coprire prioritariamente le

prime ore del curricolare e le ultime.

3) Nel caso sia necessario effettuare le ore eccedenti, il docente dovrà essere avvisato in tempo

utile per prendere servizio.

4.5. Permessi retribuiti

L’art. 64,comma 5 del CCNL 2006-2009 attribuisce ai docenti 5 giorni all’anno di permesso

retribuito per partecipare ad iniziative di aggiornamento (anche in qualità di formatori, esperti o

animatori) riconosciute dall’amministrazione, con sostituzione ai sensi della normativa vigente sulle

supplenze brevi dei diversi gradi di scuola. La sostituzione può avvenire utilizzando le risorse

umane e finanziarie della scuola:

• docenti disponibili a svolgere ore aggiuntive retribuite con un importo orario come da

norme vigenti;

• scambi di giorno libero ove possibile.

58

4.6. Criteri generali per la stesura degli orari didattici

Gli orari didattici, che vengono predisposti da un gruppo di lavoro, divengono operativi dopo

l’approvazione da parte del Dirigente scolastico.

Fatte salve le indicazioni vincolanti del sistema nazionale d’istruzione, l’orario tenderà a:

• salvaguardare il tempo minimo d’insegnamento di ciascuna disciplina;

• essere il più possibile funzionale nella distribuzione giornaliera e settimanale e nella scelta

delle contemporaneità (con l’utilizzazione dei docenti di sostegno) alle modalità di

apprendimento ed ai carichi di lavoro dell’alunno;

• assicurare un adeguato carico di lavoro per i docenti;

• alternare il più possibile le varie discipline nelle prime ore;

• consentire a tutte le classi l’uso razionale di laboratori e palestre;

garantire :

• agli alunni della Scuola Primaria 15 minuti di intervallo a metà dell’orario giornaliero di

lezione, dalle ore 10,15 alle ore 10,30, sotto la sorveglianza dell’insegnante della II^ ora

che copre con il suo orario detto tempo (le presenze dei docenti nel suddetto periodo si

evincerà dai time table delle varie classi);

• agli alunni della Scuola Secondaria di I Grado 10 minuti di intervallo a metà dell’orario

giornaliero di lezione, dalle ore 10,05 alle ore 10,15, sotto la sorveglianza dell’insegnante

della II^ ora che copre con il suo orario detto tempo (le presenze dei docenti nel suddetto

periodo si evincerà dai time table delle varie classi).Non è ammesso lasciare la classe senza

sorveglianza durante l’intervallo né permettere agli alunni di usufruire dei bagni durante

questo tempo.

4.7. Criteri generali per la formazione delle classi

Per le prime classi:

• Istanze motivate provenienti dai genitori;

• Classi eterogenee;

• Classi omogenee per livelli di apprendimento degli alunni;

• Divisione equa sessista;

• Divisione equa degli alunni diversamente abili;

59

• Indicazioni eventuali dei docenti della scuola di provenienza. Tenere conto delle

• indicazioni fornite dai docenti del precedente grado di istruzione al fine di evitare il

mantenimento di gruppi impermeabili a nuove relazioni. Pertanto le nuove classi saranno

costituite da più gruppi di provenienza diversa.

La composizione finale delle classi dovrà risultare equilibrata nel livello qualitativo e nel genere.

Per le classi di passaggio:

• eventuali istanze indicate dai genitori;

• sistemazione degli alunni, eventualmente trattenuti, in relazione alle situazioni delle classi;

• distribuzione equa degli alunni provenienti da altra scuola nel corso dell’anno scolastico.

• Inserire gli alunni ripetenti, in via ordinaria, nelle stesse classi, salvo eventuale richiesta

scritta dei genitori o indicazione contraria espressa di classe in sede di scrutinio o eventuali

problemi legati all’equilibrio numerico delle classi e ad una loro equa distribuzione qualora

dovessero essere superiori ad una unità.

4.8.Disposizioni per l’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi

La classe che accoglie alunni diversamente abili è costituita con non più di 20 alunni(ove possibile).

Eventuali deroghe a questo numero possono essere previste “…previa valutazione della gravità

dell’handicap e delle situazioni soggettive degli alunni interessati, unitamente alle condizioni

organizzative e alle risorse professionali disponibili”. La presenza di più di un alunno diversamente

abile nella stessa classe può essere prevista in ipotesi residuali e in presenza di handicap

funzionalmente lievi.

4.9. Disposizioni per alunni stranieri

• Accoglienza e disponibilità

• Attenzione alle culture di origine anche attraverso dialoghi e testimonianze

• Incontri con le famiglie

• Sviluppo della cultura di fratellanza e avvio all’intercultura

4.10. Disposizioni per alunni che non si avvalgono dell’I.R.C.

L’alunno rimane in classe e le attività alternative che saranno attuate dal docente di religione, senza

obbligo di valutazione, riguarderanno il consolidamento di tematiche sui valori umani

universalmente condivisi.

60

L’alunno sarà inserito in una classe parallela per consolidamento della relativa attività disciplinare.

4.11. Criteri generali per l’assegnazione delle classi ai docenti

Il Dirigente Scolastico assegnerà le classi ai docenti seguendo i sotto indicati criteri:

• Continuità didattica dei docenti;

• Anzianità di servizio;

• Domanda ad istanza motivata;

• Esperienze ed attitudini;

• Utilizzo ottimale delle professionalità possedute dai docenti;

• Risposta a particolari esigenze emerse all’interno dei consigli di classe;

• Abbinamento di docenti con stile d’insegnamento integrabili e complementari l’uno con

l’altro;

• Dinamiche interpersonali positive tra i docenti;

• Compatibilità ambientale;

• Mobilità interna tra le sezioni prima sulla base di motivate istanze prodotte dai docenti già

facenti parte dell’organico funzionale e poi graduazione dei nuovi docenti in base al

punteggio con il quale hanno ottenuto il trasferimento.

61

5.1. Sistema Sicurezza

L’Istituzione scolastica, consapevole che il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) rappresenta

un obbligo prioritario e che la costituzione ed il funzionamento di tale servizio deve essere

organizzato internamente alla stessa Istituzione, ha provveduto a predisporre un Sistema di

Sicurezza capace di dare risposta a eventuali necessità o emergenze che dovessero presentarsi ,

utilizzando professionalità adeguatamente formate ed in grado di garantire continuità, presenza

costante e migliore conoscenza delle attività svolte.

Le collaborazioni e i compiti assegnati a singoli e/o a gruppi di persone, emergono

dall’organigramma allegato che, non solo mette in evidenza l’attenzione prevalente per la gestione

dell’emergenza e del primo soccorso, ma è integrato dal funzionigramma (elenco dei componenti

del “sistema” sicurezza e delle “figure sensibili”).

Il Dirigente Scolastico, ai sensi delle disposizioni vigenti, designa i lavoratori incaricati per

l’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e

studenti in caso di pericolo grave e immediato, di pronto soccorso e, comunque, di gestione

dell’emergenza. Ad ognuno di essi vengono assegnati compiti dettagliatamente descritti nell’atto di

nomina.

Il Documento di Organizzazione del Sistema Sicurezza è predisposto dal Dirigente Scolastico e

contiene, tra l’altro, una relazione sulla valutazione dei rischi , sull’indicazione delle misure di

prevenzione-protezione individuale e il programma delle misure ritenute opportune per garantire nel

tempo il miglioramento dei livelli di sicurezza.

Il nominativo del RSPP viene comunicato, come prescrive la normativa, all’Ispettorato del Lavoro

ed alla Unità Sanitaria Provinciale competente per territorio. Il Dirigente Scolastico utilizza il SPP

per individuare i fattori di rischio e le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro,

per elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche e per proporre i programmi di

informazione e formazione del personale scolastico. Il ruolo dell’informazione nella scuola è

fondamentale. Da come essa viene garantita dipende la qualità del sistema di relazioni interne intese

sia come diritto alla partecipazione ai processi decisionali che riguardano la salute, sia come

risposta al bisogno di essere informati sui rischi a cui si è esposti, in modo da saper adottare

decisioni consapevoli per tutelare la propria sicurezza e salute. Per ottenere questi risultati è

5.REGOLAMENTI

62

necessario che “l’Organizzazione della Sicurezza, con ruoli e compiti assegnati, sia resa visibile a

tutti i componenti della comunità perché ognuno possa prendersi cura della propria sicurezza e della

propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo del lavoro e su cui possono ricadere

gli effetti delle proprie azioni od omissioni conformemente alla formazione ed alle istruzioni

fornite”. Al fine di garantire una scuola sicura, è stato realizzato un piano di evacuazione in caso di

necessità. Sono state individuate le caratteristiche spaziali dell’edificio e sono state realizzate

planimetrie contenenti indicazioni sui sistemi di sicurezza, di prevenzione e di evacuazione. Ai

sensi della legge 626/94, il personale della scuola ha partecipato e sta partecipando, gradualmente, a

specifici corsi di formazione sulle norme e le procedure per la sicurezza.

Attualmente la scuola è dotata di:

Scuola dell’Infanzia

• Estintori

• Accessi per i diversamente abili

• Sistema di antintrusione completo di allarme (non funzionante)

Scuola Primaria

• Estintori

• Scale antincendio

• Accessi per i diversamente abili

• Ascensore per i diversamente abili

• Sistema di antintrusione completo di allarme

Scuola Secondaria di I Grado

• Rete idrica antincendio

• Scale antincendio

• Accessi per i diversamente abili

• Ascensore per i diversamente abili

• Sistema di antintrusione completo di allarme

63

5.2. Direttive del Dirigente Scolastico per la gestione della sorveglianza degli

alunni

Il docente deve trovarsi a scuola almeno 5 minuti prima dell’orario d’inizio delle lezioni per

ricevere i propri alunni. Nessun alunno può essere inviato in aula prima che vi acceda il docente e

l’intera scolaresca. Primo compito del docente della prima ora è registrare le presenze e le assenze

degli alunni.

Il docente deve assicurare che le attività scolastiche abbiano effettivo inizio ed effettivo termine

all’orario stabilito.

La dimissione dalla scuola ha luogo, ordinatamente, entro i 5 minuti successivi al termine delle

lezioni. Il docente è sollevato dall’obbligo di sorveglianza quando tutti gli alunni della sua classe,

gruppo o sezione sono usciti dagli ambienti della scuola conformemente agli accordi presi con le

famiglie.

Durante l’orario di servizio, il docente non può allontanarsi dalla classe o dalla scuola se non nei

casi di forza maggiore (ad esempio: improvviso malessere o prestazioni di primo soccorso ad

alunno o persona infortunata). In tali circostanze è opportuno, se si è nelle condizioni di farlo, di

provvedere a lasciare altro personale (docente o ATA) a sorveglianza della classe rimastane priva.

Se per qualsiasi motivo ciò non fosse possibile chiunque dovesse accorgersi della circostanza dovrà

farsi carico della situazione con senso di corresponsabilità e massima cura verso gli alunni.

Giunto a scuola un alunno può uscire solo al termine dell’orario scolastico. Il docente consente

l’uscita anticipata dell’alunno dalla scuola solo se autorizzato dal Dirigente Scolastico o da un suo

delegato su esplicita richiesta scritta del/i genitore/i. A riguardo si ricorda che gli alunni frequentanti

il nostro istituto, in quanto minorenni, non possono lasciare la scuola se non accompagnati dai

genitori o da persone maggiorenni da essi delegati.

In caso di assenza del docente

• Viene nominato un supplente esterno secondo la normativa vigente.

• In mancanza del supplente esterno o nelle eventualità di non poter nominare viene incaricato

un docente interno.

• In ultima istanza gli alunni vanno distribuiti tra le classi.

I collaboratori scolastici se non impegnati in altre attività di servizio, svolgono un’attenta e assidua

sorveglianza degli ambienti comuni (aule, laboratori, corridoi, atri, antibagni) nei quali potrebbero

trovarsi alunni non soggetti alla diretta vigilanza dei docenti. I docenti qualora verifichino l’assenza

del collaboratore ridurranno al minimo le situazioni che mettono l’alunno nella condizione di non

essere sorvegliato. Eccessivi ritardi nel rientro in aula dell’alunno, a qualsiasi titolo allontanatosi

64

devono mettere in allarme il docente che deve sollecitare i collaboratori affinché ne verifichino le

cause.

Gli alunni hanno diritto alla ricreazione, ogni classe nella propria aula. E’ compito di tutti gli

insegnanti dell’Istituto assicurarsi che la ricreazione, sia per il luogo che per le circostanze in cui si

svolge, non implichi pericoli per l’incolumità degli alunni. Durante l’intervallo l’insegnante deve

essere fisicamente presente fra i propri alunni e adottare tutti quegli accorgimenti che valgono ad

impedire giochi ritenuti pericolosi.

5.3. Rapporti con le famiglie

La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei ragazzi e come tale, partecipa alla vita della scuola

condividendone responsabilità e impegni nel rispetto di competenze e ruoli.

Sono previsti, nel corso dell’anno, i seguenti momenti di incontro scuola- famiglia:

• Riunioni: numero tre (3) assemblee (Ottobre -Febbraio- Aprile) e colloqui con i rappresentanti di

classe (Dicembre)

• Accoglienza degli alunni e dei genitori (festa dell’accoglienza) per evidenziare potenzialità e limiti

della scuola da parte del docente-coordinatore.

• Sottoscrizione del patto di corresponsabilità

• Accoglienza di motivate e valide esperienze e/o proposte dei genitori

• Comunicazione degli obiettivi formativi generali e specifici che ogni docente si propone di attuare

con gli alunni, in sede di consiglio di classe.

• Coinvolgimento nella preparazione e nella gestione di alcune fasi della programmazione (interventi

di genitori esperti in alcuni settori ecc)

• Colloquio con i genitori circa il rendimento degli alunni, onde poter programmare eventuali attività

di recupero, sostegno ed integrazione

• Partecipazione dei genitori a spettacoli ed altre attività programmate

Quali strumenti idonei di comunicazione fra Istituto e famiglie, saranno privilegiati, a seconda dei casi, quelli

più opportuni come: comunicazioni scritte sul quaderno personale degli avvisi degli alunni o all’albo,

telefonate in caso di urgenza, colloqui personali ecc.

Orario di Ricevimento:

• Scuola Primaria: il primo e il terzo martedì del mese, dalle ore 18.30 alle

ore 19.30 (esposizione del calendario nelle bacheche, divulgazione agli alunni)

65

• Scuola Secondaria di I Grado: Un’ora settimanale per disciplina, la prima e l’ultima settimana del

mese, fino alla prima settimana del mese di maggio 2014 (esposizione del calendario nelle

bacheche, divulgazione agli alunni)

• Ricevimento delle famiglie in Presidenza.

5.4. Regolamento disciplinare degli alunni

La scuola è prima di ogni cosa luogo di formazione e di educazione alla cittadinanza. Mai come in

questo anno scolastico si è data tanta importanza al comportamento, la cui valutazione, peserà

anche sul profitto di ogni singolo alunno. Mediante lo studio e l’approfondimento di “Cittadinanza

e Costituzione” si svilupperà la consapevolezza dell’importanza del vivere civile rispettando

regole, persone e cose. La scuola, promuove la solidarietà, valorizza, le inclinazioni personali degli

alunni, e tutela il diritto dello studente di essere informato sulle decisioni e norme che regolano la

vita della scuola e soprattutto su quelle che regolano il suo comportamento.

Disciplina

•••• I comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri degli

alunni elencati nel contratto formativo di questa scuola, sono soggetti a sanzioni disciplinari.

•••• Le sanzioni hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità

ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

•••• La responsabilità disciplinare è personale.

•••• Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad

esporre le proprie ragioni.

•••• Nessuna infrazione disciplinare può influire sul profitto.

Disciplina(relativa a norme comportamentali generali)

Offese alla morale

alle religioni, al

patrimonio scolastico

ed ambientale.

Grave mancanza di

rispetto per le

persone, minacce,

lesioni personali.

Rientro pomeridiano,

accompagnato da un

genitore per attività

di cura del cortile.

Sospensioni dalle

lezioni da 1 a 15

giorni graduata alla

tipologia della

mancanza e alla sua

Consiglio di

classe(senza la

partecipazione dei

genitori parti in

causa)

Provveditore agli

Studi (entro 30 giorni

dalla comunicazione

scritta)

66

reiterazione.

Risarcimento danni.

Tutela. Organo di garanzia

L’organo di garanzia tutela lo studente assicurandogli la possibilità di discolparsi facendo valere le

proprie ragioni.

da 2 docenti (eletti dal collegio dei Docenti)

è costituito

dal Dirigente Scolastico e da 2 genitori

(eletti dai rappresentanti dei genitori

all’interno del CdI)

Gli alunni sono parzialmente assicurati dalla regione Calabria, l’integrazione spetta alle famiglie.

Quando un alunno è indisposto, la scuola telefona ai familiari perché lo vengano a prendere.

In caso di incidente o di malore, la scuola chiama il Pronto soccorso e/o avverte

contemporaneamente i familiari.

Comportamento

1. Durante le lezioni gli alunni potranno uscire dall’aula per seri motivi o bisogni fisiologici

evitando confusione nei corridoi e/o vicino alle finestre.

2. E’ vietato accedere nella sala professori o in segreteria senza regolare permesso.

3. Se vengono usati i servizi si avrà cura di farlo civilmente .

4. Le uscite degli alunni saranno appuntate su un quaderno al fine di controllare quante volte è

stata effettuata la richiesta ed individuare l’eventuale responsabile dell’ uso non corretto dei

servizi .(Scuola Secondaria I Grado)

5. E’ assolutamente vietato, per ragioni di sicurezza, esporsi dalle finestre del piano superiore.

6. La scuola non è responsabile dei beni e degli oggetti personali lasciati da studenti e genitori.

Sarà il Dirigente Scolastico a prendere provvedimenti previsti in caso di inosservanza delle norme

sopra esposte.

Regolamento per visite guidate e viaggi d’istruzione

• Approvazione da parte del Consiglio di Classe e del Collegio dei Docenti,delle visite e dei

viaggi d’istruzione tranne per l’area urbana (CS e Provincia) per adesioni ad offerte formative

del territorio ritenute valide ed aderenti agli obiettivi del P.O.F.

Organo di

garanzia

67

• Partecipazione possibilmente totale della classe e,comunque non inferiore ai 2/3 degli alunni

frequentanti

• Possibilità da parte del Consiglio d’Istituto di concedere contributi (massimo due quote di

partecipazione) su richiesta scritta e motivata.

• Garanzia di un numero di accompagnatori pari a 2, se l’iniziativa interessa un’unica classe o

pari ad 1, per ogni gruppo di 15 alunni, se le classi sono più di una per le visite di un giorno e

che non prevedono spostamenti fuori dall’area urbana. Per gli altri spostamenti un

accompagnatore per ogni 10 alunni.

• Scelta degli accompagnatori, possibilmente, nell’ambito del Consiglio di Classe o della stessa

equipe pedagogica.

• Le spese relative alla missione spettante agli accompagnatori restano a carico delle famiglie.

• La funzione di accompagnatore può essere svolta anche da un collaboratore scolastico o da

assistente dei servizi amministrativi.

• Scelta, nel rispetto della normativa vigente, di una o più aziende di trasporti che offrano più

garanzie in merito alla serietà,puntualità,professionalità e affidabilità per l’organizzazione dei

viaggi.

• Gli accompagnatori sono scelti, ove possibile, fra i membri del Consiglio di Classe. Se

l’insegnante accompagnatore presta servizio anche in altre scuole è tenuto a concordare con la

dirigenza gli eventuali impegni.

• Fra i docenti accompagnatori, come accompagnatore referente, viene privilegiata la scelta dei

componenti il” gruppo viaggi e visite guidate”.

• Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi

d’istruzione e dalle visite guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei

partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari ai 2/3 degli alunni

frequentanti la classe.

• Gli alunni dovranno versare la quota prevista secondo le scadenze fissate dal gruppo “viaggi e

visite guidate”.

• A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio,pertanto le quote di partecipazione

dovranno essere versate sul C/C bancario n. Agenzia di Cosenza, dalle singole famiglie o dal

docente referente o da un genitore incaricato.

• I docenti referenti devono portare con sé un modulo per la denuncia di infortunio e l’elenco dei

numeri della scuola.

68

• In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà,attraverso un sondaggio

riservato alle famiglie,acquisire il parere dei 2/3 almeno,degli alunni.

• Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Collegio dei Docenti.

• L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola,quindi,

vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.

69

Il Patto Educativo tra scuola e famiglia evidenzia una forte necessità di alleanza tra le due

istituzioni sociali a cui è affidato il compito non solo di istruire e forma- re, ma anche di aiutare

a crescere serenamente le giovani generazioni.

Questa forma di collaborazione impone una profonda condivisione di valori che sono

alla base di una sana convivenza civile e democratica.

CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI

� Migliorare costantemente la propria formazione professionale

� Preparare in anticipo l’attività didattica, ma essere aperti all’imprevisto

� Rapportarsi agli alunni con atteggiamenti che ne rispettino la dignità personale e

l'integrità anche psichica

� Coinvolgere tutti gli alunni in attività significative

� Apprezzare il lavoro degli alunni, valorizzandone i successi

� Proporre attività in modo graduale e tenendo conto di eventuali difficoltà e dei diversi

ritmi di apprendimento degli alunni

� Valutare il rendimento degli alunni in modo frequente, rapido, chiaro, ma non ossessivo

� Manifestare esplicitamente aspettative positive orientate verso il successo degli alunni

� Non rivolgere frequentemente richiami disciplinari ai singoli alunni

� Responsabilizzare gli alunni rendendoli consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri

� Impegnarsi a costruire relazioni interpersonali positive sia con gli alunni che con i

docenti

� Essere disponibili a parlare con gli alunni ascoltandone anche i problemi

� Contribuire alla realizzazione e alla gestione di un percorso didattico condiviso anche

dagli alunni

� Considerare la collegialità un valore professionale:collaborare costantemente con i

docenti anche di diversi ordini di scuola

� Impegnarsi per offrire agli alunni le migliori condizioni possibili di lavoro

� Rapportarsi con i genitori con atteggiamento corretto che ne rispetti il ruolo

� Indurre gli alunni alla rif lessione sui comportamenti negativi o scorretti

� Conoscere, rispettare e far rispettare il regolamento d’Istituto

5.PATTO EDUCATIVO

70

IMPEGNO EDUCATIVO DELLE FAMIGLIE

� Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.

� Rapportarsi agli insegnanti con atteggiamenti corretti che ne

rispettino la professionalità.

� Non partire dal presupposto che i propri figli abbiano sempre ragione.

� Guidare i propri figli ad accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé,

comprendendo le ragioni dei loro comportamenti.

� Apprezzare e/o gratificare il lavoro dei propri figli.

� Essere puntuali: è una forma di rispetto.

� Le assenze devono essere giustificate.

� In caso di assenza informarsi sul lavoro svolto in classe e su eventuali comunicazioni degli

insegnanti.

� Le uscite anticipate, come i ritardi, devono essere motivati e rappresentano comunque

l’eccezione e non la regola.

� L’alunno potrà uscire, in orario scolastico, dalla scuola se accompagnato dal genitore o

da persona maggio- renne munita di delega.

� Controllare ogni giorno il quaderno degli avvisi o il diario, potrebbero esserci

comunicazioni importanti o urgenti.

� Utilizzare il diario o il libretto dello studente per richiedere colloqui

con i docenti.

� Fare in modo che l’alunno abbia sempre con sé il materiale scolastico.

� Controllare che l’abbigliamento sia adeguato all ’ambiente

71

6.1 Verifica POF.

A conclusione dell’anno scolastico saranno verificate tutte le attività programmate nel POF, in

termini di efficacia, efficienza, coerenza ed economicità. La verifica sarà attuata da ogni

responsabile di processo, singolarmente, e dalle Funzioni Strumentali dell’area 1 ,

complessivamente.

6.2 Valutazione interna degli apprendimenti.

La verifica interna degli apprendimenti sarà eseguita mediante :

• Compiti unitari, conclusione di ogni quadrimestre, per rilevare il livello di

conoscenze/abilità acquisito dagli alunni delle classi parallele.

• Compito d’Istituto, a conclusione dell’anno scolastico, per accertare le competenze acquisite

dagli allievi.

6.3Valutazione esterna degli apprendimenti

La valutazione esterna è gestita dall’INVALSI mediante la somministrazione di prove nazionali in

Italiano e Matematica, i cui esiti vengono poi comunicati alle scuole. Le prove INVALSI per la

terza media, contribuiscono alla determinazione della valutazione finale degli alunni.

6.4 Autovalutazione d’Istituto

Le Istituzioni Scolastiche confluite nell’attuale Istituto Comprensivo Cosenza III, già da alcuni anni

attuano con attenzione e sistematicità l’autoanalisi di alcuni processi scolastici predisponendo i

corrispettivi strumenti di progettazione, di rilevazione e di valutazione.

Annualmente, tali strutture vengono revisionate e aggiornate dal Gruppo di lavoro NAUS, al fine di

procedere all’attivazione dei processi, al monitoraggio in itinere e finale delle attività, alla

rilevazione dei risultati e ad eventuali interventi per il miglioramento della qualità dei settori

amministrativo, gestionale ed educativo dell’Istituzione.

L’Autovalutazione d’Istituto sarà effettuata seguendo il modello CAF Education : saranno

individuati alcuni Fattori Abilitanti dell’Istituzione Scolastica e poi monitorati mediante un sistema

di indicatori. Dall’analisi degli esiti si rileveranno i punti di forza e di debolezza che costituiranno

6.VALUTAZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA

72

gli elementi di partenza su cui sarà elaborato il Piano di Miglioramento da attuare nel prossimo

anno scolastico.

Inoltre, l’Istituzione scolastica partecipa al progetto INVALSI “Valutazione e Miglioramento” per

la valutazione di sistema.

6.5 Piano di miglioramento

In seguito al RAV (Rapporto di Autovalutazione) effettuato nell’anno scolastico 2012/2013, è stato

avviato il Piano di Miglioramento dell’Istituzione Scolastica inserito in allegato.

6.6 Dimensione pubblica del POF

• Bacheca della scuola

• Sito Web istituzionale della Scuola: www.iccosenzaterzonegroni.it

• Illustrazione alle famiglie in apposite assemblee dei genitori dal Dirigente

Scolastico

• Mini P.O.F. consegnato agli alunni e alle Famiglie

• Patto formativo di corresponsabilità

• Regolamenti esposti nelle classi

• P.O.F consegnato al Presidente del Consiglio d’Istituto, alla R.S.U. e, su

richiesta, ai docenti ed ai familiari.

Il documento, valido per il biennio 2013-2015, sarà integrato con parti aggiuntive secondo ulteriori

esigenze culturali ed organizzative.

Approvato in Collegio dei Docenti n. 4 del 28-10-2013

Approvato con delibera del Consiglio d’Istituto n. 9 del 28-10-2013