PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI DEFINIZIONI: a)Per...
-
Upload
ernesta-bellucci -
Category
Documents
-
view
216 -
download
2
Transcript of PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI DEFINIZIONI: a)Per...
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
DEFINIZIONI:
a) Per campi elettromagnetici si intendono campi magnetici statici e campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici variabili nel tempo di frequenza inferiore o pari a 300 GHz.
b) I valori limite all’esposizione sono basati direttamente sugli effetti sulla salute accertati e su considerazioni biologiche.
c) I valori di azione si riferiscono alla misura dell’intensità del campo elettrico ( E ), intensità di campo magnetico ( H ), induzione magnetica
( B ), corrente indotta attraverso gli arti ( IL ) e densità di potenza ( S ).
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DERIVANTI DA ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Ai fini della valutazione dei rischi il datore di lavoro tiene conto in particolare dei seguenti elementi:
a) Il livello, lo spettro di frequenza, la durata ed il tipo di esposizione;
b) I valori limite di esposizione e i valori di azione;
c) Tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio;
d) L’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione a campi elettromagnetici;
e) L’esposizione simultanea a campi di frequenza diversi;
f) ……………………………..
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DERIVANTI DA ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Qualora dalla valutazione dei rischi, risulti che sono stati superati i valori di azione, il datore di lavoro elabora ed applica un programma d’azione che comprende misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite, ponendo particolare attenzione a:
a) Metodi di lavoro che implichino minore esposizione
b) Attrezzature che emettano campi elettromagnetici di minore intensità
c) Progettazioni adeguate dei luochi di lavoro e delle postazioni
d) Dispositivi di sicurezza,schermature,programma di manutenzione
e) Apposita segnaletica per indicare i luoghi di lavoro dove i campi elettromagnetici superino i valori di azione.
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DERIVANTI DA ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI
• LA SORVEGLIANZA SANITARIA
• La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, di norma una volta all’anno o con periodicità inferiore decisa dal medico competente.
• I lavoratori per i quali è stata rilevata un’esposizione superiore ai valori di azione devono essere tempestivamente sottoposti a controllo medico.
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI A ESPOSIZIONI A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
Per radiazioni ottiche si intendono tutte le radiazioni elettromagnetiche nellagamma di lunghezza d’onda comprese tra 100 nm e 1 mm============Lo spettro delle radiazioni ottiche si suddivide in radiazioni ultraviolette,
radiazioni visibili e radiazioni infrarosse.a) Radiazioni utraviolette: radiazioni ottiche di lunghezza d’onda compresa
tra 100 e 400 nm. La banda UVA ( 315 – 400 nm ); UVB ( 280 – 315 nm ) e UVC ( 100 – 280 nm );
b) Radiazioni visibili con lunghezza d’onda compresa tra 380 e 780 nm:c) Radiazioni infrarosse: radiazioni ottiche a lunghezza d’onda compresa tra
780 e 1 nm. La regione degli infrarossi è suddivisa in IRA 780 – 1400 nmI IRB 1400 – 3000 e IRC 3000 – 1 mm========================d) Laser: qualsiasi dispositivo al quale si possa far produrre o amplificare le
radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d’onda delle radiazioni ottiche.
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI A ESPOSIZIONI A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
• Il datore di lavoro nell’ambito della valutazione dei rischi presta particolare attenzione ai seguenti elementi:
• a) Il livello, la gamma di lunghezza d’onda e la durata dell’esposizione a
• sorgenti artificiali di radiazioni ottiche.
• b) I valori limite dell’esposizione.
• c) Gli effetti sulla salute dei lavoratori sensibili.
• d) L’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di
• esposizione.
• e) La disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di
• esposizioni.
• f) Le informazioni fornite dai fabbricanti delle sorgenti di radiazioni ottiche.
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI A ESPOSIZIONI A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
• Se la valutazione dei rischi mette in evidenza che i valori di esposizione possano essere superati, il datore di lavoro attua un programma che comprende:
• a) metodi di lavoro che comportano una minore esposizione
• b) scelte di attrezzature che emettano meno radiazioni
• c) misure tecniche quali dispositivi di sicurezza, schermature.
• d) programma di manutenzione delle attrezzature.
• e) progettazioni adeguate delle strutture
• f) limitazione della durata del livello di esposizione
g) istruzioni del fabbricante
PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI A ESPOSIZIONI A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI
• La sorveglianza sanitaria viene effettuata di norma una volta all’anno o con periodicità inferiore decisa dal medico competente, con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio.
• La sorveglianza sanitaria è effettuata con l’obbligo di prevenire e scoprire tempestivamente effetti negativi per la salute, e rischi di malattie croniche derivanti dall’esposizioni a radiazioni ottiche.