Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I...

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Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici Arch. Alessandra Antonini [email protected] Nuoro, 26 novembre 2014

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Presentazione presso la Camera di Commercio di Nuoro nell'ambito di un progetto di formazione continua di imprese e professionisti.

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Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato

I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli

appalti pubblici

Arch. Alessandra Antonini

[email protected]

Nuoro, 26 novembre 2014

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Al di là delle opinioni personali e della sensibilità individuale

per le tematiche “ambientali”, è ormai opinione condivisa

che le problematiche ambientali sintetizzate sotto il termine

“sostenibilità ambientale” sono una questione urgente.

Le politiche europee, e quindi quelle nazionali, tendono a

privilegiare comportamenti, scelte e attività a ridotto impatto

ambientale.

La sostenibilità tra realtà e dicerie

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All’interno di un mercato sempre più globalizzato, il problema della concorrenza è sempre più stringente: rimanere sul mercato è sempre più difficile.

Sempre più emerge che l’innovazione è uno strumento fondamentale per restare competitivi.

Ma innovare in tempo di crisi non è semplice….

Competitività e innovazione

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Innovare non significa necessariamente riempire di artefatti tecnologici il proprio lavoro, ma saper ripensare il proprio prodotto/servizio per:

• evitare sprechi e ridurre i costi di produzione.

• rispondere meglio ai bisogni del mercato

• rispondere a bisogni non ancora espressi del mercato

• ridurre gli impatti ambientali della propria attività

• …

Quale innovazione?

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L’Ecosportello provinciale per il GPP lavora da due anni e mezzo sul territorio per diffondere il Green Public Procurement e può supportare le aziende e i professionisti che vogliono attivarsi.

http://www.ecosportellisardegna.it/it/ecosportelli/nuoro

[email protected]

La Camera di Commercio è attenta a queste tematiche.

La Regione Sardegna attraverso il POR supporta in diversi modi questo processo.

Dove trovare aiuto?

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La Commissione Europea ha individuato nella “Smart

Growth” la strategia di competitività europea: a tal fine

finanzia azioni legate alla sostenibilità e all’innovazione,

soprattutto quando sono combinate.

l’innovazione green è una delle poche azioni che ha

qualche speranza di essere supportata e finanziata

Dove trovare i soldi?

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Qualche esempio

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Qualche esempio

http://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=558&tipodoc=3&esito=0&scaduti=0&s=13&v=9&c=4200&c1=4200&id=44064&va=

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Qualche esempio

http://www.minambiente.it/pagina/finanziamenti-europei-lecoinnovazione

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Sostenibile?

Il termine sostenibile è diffuso e banalizzato. Che senso ha parlare di sostenibilità? Perché se ne parla? I problemi che tempo fa volevamo evitare alle generazioni future si stanno trasformando in urgenze delle generazioni presenti.

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Tornando alle origini

“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che garantisce i

bisogni delle generazioni attuali senza compromettere

la possibilità che le generazioni future riescano a

soddisfare i propri.”

Rapporto Brundtland 1987

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Le dimensioni

Società → equità intergenerazionale e intragenerazionale

Economia → fattibilità

Ambiente → rispetto degli equilibri ambientali

Istituzioni → autodeterminazione, partecipazione,

trasversalità, trasparenza, ….

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Contraddizioni

Ma i bisogni delle società “sviluppate” sono crescenti,

e sempre di più le popolazioni che ambiscono a

svilupparsi.

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Compromessi e sinergie

Sostenibilità economica

Equità sociale

Compatibilità ambientale

Chiusura dei cicli Minimizzazione impatti

Nuovi modelli economici di “non

crescita”

Crescita compatibile

Garanzia dei diritti umani

Garanzia della qualità della vita

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Tanti tipi sostenibilità

A seconda quindi dell’equilibrio che si propone tra le

diverse dimensioni e tra i compromessi che si ritengono

accettabili si possono avere molte sostenibilità diverse.

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Gli obiettivi europei di sostenibilità

Tra le molteplici visioni di sostenibilità la Commissione Europea è

andata delineando il proprio modello e le proprie priorità.

Gli obiettivi individuati come prioritari sono:

• Riduzione dei Flussi di energia e materia

• Sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti

energetiche rinnovabili

• Riduzione dell’uso di sostanze chimiche e pericolose

• Aumento recupero, riciclo, riuso

• Riduzione scarti, emissioni, reflui

Questi obiettivi non possono essere perseguiti con sole politiche

“ambientali”: servono politiche economiche.

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Sustainable Consumption and Production (SCP)

Il pacchetto di misure adottato dalla Commissione Europea il 16 luglio 2008, che ha portato alle Conclusioni del Consiglio nel Dicembre del 2008, ha fornito quattro parole chiave:

• Prodotti migliori (better products)

• Consumi più intelligenti (smarter consumption)

• Produzione leggera (leaner production)

• Azioni a livello globale (global level)

Questo implica:

• approccio del Ciclo di Vita

• miglioramento continuo dei prodotti

• politiche legate al “mercato”

• azioni dirette agli stakeholder

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Sustainable Consumption and Production (SCP)

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ECONOMIA LEGGERA

Produzione sostenibile

Design

Produzione

Distribuzione

Uso

Raccolta

Riuso, Recupero, Riciclo

Risorse naturali

Filiere corte e “leggere”

Consumi consapevoli

Comportamenti responsabili

Protezione delle risorse naturali

Regolamentazione degli “scarti”

Regolamentazione degli impatti

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Produzione più snella

Aumentare l’Efficienza delle Risorse • Utilizzo degli indicatori dei flussi di materia (dal 2010) • Indicatori di materia per settore con benchmark (MIPS) Favorire l’Eco-Innovazione • Regolamento con “sistema di verifica condiviso” Eco-Industrie (rifiuti, acque reflue, riduzione emissioni in atmosfera) • Iniziative per il loro rafforzamento e miglioramento •Nuovo regolamento EMAS

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Consumi più intelligenti e prodotti migliori

Estendere la Progettazione eco-compatibile (eco-design)

dai prodotti che consumano energia ai “prodotti connessi all’energia”, ovvero che influenzano sul consumo di energia anche in fase d’uso

• verranno stabilite “prescrizioni minime” e “livelli avanzati”

Rendere l’Ecolabel un marchio di eccellenza

• criteri del marchio ecolabel dovranno selezionare il 10% migliore (in quanto a qualità ambientale) del mercato

Orientare gli incentivi in senso ambientale

• non potranno essere erogati incentivi a prodotti con etichettatura al di sotto di una certa resa energetica ed ambientale

Green Public Procurement

• inserire i “criteri ecologici e sociali” nel 50% degli acquisti pubblici entro il 2010

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Gli strumenti per la SCP

La SCP per essere attuata richiede l’applicazioni di misure diverse e complementari volte a:

• innalzare il livello medio delle prestazioni ambientali dei prodotti e servizi

• Green Public Procurement

• Etichettatura energetica

• Diffusione dell’ecodesign

• premiare i prodotti e servizi con prestazioni ambientali eccellenza

• Ecoetichette (EU Ecolabel)

• Etichettatura Energetica (A+, A++, A+++)

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Anche se la SCP si basa su meccanismi di mercato, l'applicazione sul territorio dei principi dello sviluppo sostenibile richiede una trasformazione radicale degli stili di vita, dell'economia e della nostra vita. L‘Amministrazione Pubblica è tenuta a guidare questo processo, con azioni che fungano da esempio, stimolo e traino, ancor prima che con azioni cogenti. Green Public Procurement

Il ruolo della PA

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Oltre ad avere un ruolo esemplare, la Pubblica Amministrazione gestisce con i propri appalti gestisce tra il 15% e il 17% del PIL europeo. L’orientamento degli appalti pubblici può condizionare il libero mercato, stimolando la concorrenza e l’innovazione sui settori di interesse della P.A. Green Public Procurement

Politiche per lo sviluppo sostenibile

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Green Public Procurement (GPP) significa Acquisti

Pubblici Verdi ( o ecologici).

Il GPP prevede l’inserimento sistematico di criteri

ambientali tra i parametri di selezione di beni e servizi

negli appalti pubblici.

Cos'è il Green Public Procurement?

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Applicare il GPP significa:

Comprare beni a basso impatto ambientale, possibilmente non usa e getta, riciclati e che richiedono poca energia per la loro produzione e per il loro funzionamento.

Limitare i consumi energetici dell'Ente e comprare energia prodotta con Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).

Limitare i consumi idrici.

Riqualificare gli edifici pubblici per ridurre i consumi legati alla climatizzazione.

Cos'è il Green Public Procurement?

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Limitare la mobilità indotta dall'Ente e promuovere sistemi di trasporto sostenibile.

Trovare occasioni per installare sistemi di produzione di energia da FER.

Sensibilizzare i cittadini sul consumo sostenibile.

Informare le imprese locali sulle opportunità della Green Economy e orientare il mercato tramite gli acquisti della PA.

Promuovere la formazione sui temi della sostenibilità.

Aggiornare le competenze dei dipendenti della PA sulle tematiche ambientali.

Promuovere azioni pilota sulla sostenibilità nel territorio.

Cos'è il Green Public Procurement?

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Gli acquisti pubblici in Europa costituiscono tra il 15% e il 17% del PIL grande capacità di influenzare l'economia.

Il patrimonio edilizio pubblico costituisce un enorme bacino di potenziale risparmio energetico e di produzione diffusa di energia.

La Pubblica Amministrazione deve avere un ruolo di esempio e traino della società.

Perché partire dagli Acquisti Pubblici?

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L'adozione del GPP da parte di un Ente Pubblico ha i seguenti scopi:

Ridurre gli impatti diretti dell'Ente, come richiesto dagli impegni presi in campo internazionale dall'Italia e dall'Europa.

Condizionare il mercato, promuovendo lo sviluppo della green economy, come segnalato dalla strategia europea Europe2020.

Sensibilizzare la cittadinanza, e gli attori del territorio sulla sostenibilità, partendo dai propri dipendenti.

Promuovere la formazione sulla sostenibilità.

Le ricadute locali del GPP

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Le ricadute globali del GPP

Attraverso l’adozione dei criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto la PA incoraggia la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti “verdi”, che hanno un minore impatto sull’ambiente e sulla società lungo l’intero ciclo di vita, e quindi permette di:

• Innovare e favorire l’innovazione ambientale di prodotto e di processo

• Razionalizzare i processi di acquisto e risparmiare i costi lungo il ciclo di vita

• Ridurre i flussi di energia e materia, le emissioni e gli scarti

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Se tutte le Amministrazioni Pubbliche: • comprassero energia elettrica da fonte rinnovabile sarebbe già raggiunto il 18% degli obiettivi prefissati con il Protocollo di Kyoto; • avessero mense con cibo biologico, si ridurrebbero emissioni di gas serra equivalenti a quelle di 600.000 persone/anno; • acquistassero personal computer ad alta efficienza energetica, si ridurrebbero emissioni di gas serra equivalenti a quelle di 1.000.000 persone/anno.

La riduzione della CO2 attraverso gli Acquisti Verdi

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Gli impatti del GPP

Vediamo ora un quadro sintetico dei principali impatti evitabili

con gli Acquisti Verdi sulle seguenti categorie:

• Rifiuti

• Consumo materie prime e acqua

• Disboscamento

• Energia

• Emissioni climalteranti

• Inquinamento acque e terreni

• Salute ed equità

• Bilancio economico

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CAM Rifiuti Consumo materie prime e acqua

Disboscamento

Carta in risme Riduzione produzione carta

Riduzione consumo carta vergine

Riduzione consumo foreste oltre il ritmo di rigenerazione

Ammendanti

Prodotti tessili Riduzione rifiuti da imballaggio

Riduzione uso Riduzione consumo cartone non riciclato negli imballaggi

Arredi per ufficio Riduzione rifiuti da imballaggio

Riduzione uso materie prime a favore delle materie seconde

Riduzione consumo cartone non riciclato negli imballaggi

lApparati per l'illuminazione pubblica

IT (apparecchiature informatiche)

Riduzione rifiuti da imballaggio

Riduzione uso materie prime a favore delle materie

seconde

Riduzione consumo cartone non riciclato negli imballaggi

Gli impatti del GPP

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CAM Rifiuti Consumo materie prime e acqua

Disboscamento

Ristorazione collettiva e derrate alimentari

Riduzione rifiuti da stoviglie monouso, cibi e bottiglie plastica Promozione raccolta differenziata

Riduzione uso plastica

Riduzione consumo foreste oltre il ritmo di rigenerazione

Serramenti esterni

Riduzione uso materie prime a favore delle materie seconde

Riduzione consumo foreste oltre il ritmo di rigenerazione

Affidamento di servizi energetici per gli edifici

Riduzione consumo combustibili fossili

Servizio di illuminazione e forza motrice

Riduzione consumo combustibili fossili

Servizio di riscaldamento/ raffrescamento

Riduzione consumo combustibili fossili

Gli impatti del GPP

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CAM Rifiuti Consumo materie prime e acqua

Disboscamento

Acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

Riduzione consumo combustibili fossili

Affidamento del Servizio di pulizia e per la

fornitura di prodotti per l’igiene

Riduzione produzione rifiuti in

plastica Promozione raccolta differenziata

Riduzione consumo

di acqua

Guida per l’integrazione

degli aspetti sociali negli appalti pubblici

Gli impatti del GPP

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CAM Energia Emissioni climalteranti Inquinamento acque e terreni

Carta in risme

riduzione consumo energia per produzione carta vergine

conservazione patrimonio forestale e riduzione emissioni dovute al consumo energetico

Ammendanti Riduzione uso di ammendanti inquinanti

Prodotti tessili

Arredi per ufficio

Apparati per l'illuminazione pubblica

risparmio energetico e uso FER

Riduzione emissioni dovute al consumo energetico

IT (apparecchiature informatiche)

risparmio energetico

Gli impatti del GPP

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CAM Energia Emissioni climalteranti Inquinamento acque e terreni

Ristorazione collettiva e

derrate alimentari

Risparmio energetico

su elettrodomestici

Riduzione emissioni dovute al consumo

energetico e ai trasporti

Riduzione uso

detergenti inquinanti

Serramenti esterni

Risparmio energetico per efficientamento edifici

Riduzione emissioni dovute al consumo energetico

Riduzione uso prodotti inquinanti

Affidamento di servizi energetici per gli edifici

Risparmio energetico per efficientamento edifici

Riduzione emissioni dovute al consumo energetico

Servizio di illuminazione e forza motrice

Risparmio energetico per efficientamento edifici

Riduzione emissioni dovute al consumo energetico

Servizio di riscaldamento/ raffrescamento

Risparmio energetico e uso FER

Riduzione emissioni dovute al consumo energetico

Gli impatti del GPP

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CAM Energia Emissioni climalteranti Inquinamento acque e terreni

Acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

Riduzioni emissioni climalteranti

Affidamento del Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene

Riduzione uso prodotti inquinanti

Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici

Gli impatti del GPP

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CAM Salute ed equità Bilancio economico

Carta in risme

Riduzione uso additivi tossici Controllo della legalità nella filiera della carta

Se attuato un progetto di dematerializzazione si ottiene un risparmio

Ammendanti

riduzione di inquinamento dei prodotti

agroalimentari

Prodotti tessili riduzione uso additivi tossici

Sovracosto per prodotti certificati o equivalenti

Arredi per ufficio riduzione uso additivi tossici

Sovraccosto per prodotti con le specifiche richieste. Maggior durabilità dei prodotti

Apparati per l'illuminazione pubblica

Riduzione costi energetici e aumento della durabilità (LED)

bilanciano spese per soluzioni tecnologiche sostenibili.

IT (apparecchiature

informatiche) riduzione emissioni tosiche

Riduzione costi gestione bilanciano spese per soluzioni tecnologiche sostenibili.

Gli impatti del GPP

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CAM Salute ed equità Bilancio economico

Ristorazione collettiva e derrate alimentari

Promozione della salubrità degli alimenti

Lieve sovracosto per prodotti biologici. Risparmi legati all'eliminazione dell'usa e getta e per l'accorciamento della filiera

Serramenti esterni

riduzione uso additivi tossici

Sovracosto per prodotti certificati, a

parita di efficienza energetica del prodotto. Riduzione consumi energetici

Affidamento di servizi energetici per gli edifici

Riduzione costi gestione bilanciano spese per soluzioni tecnologiche sostenibili.

Servizio di illuminazione e forza motrice

Riduzione costi gestione bilanciano spese per soluzioni tecnologiche sostenibili.

Servizio di riscaldamento/ raffrescamento

Riduzione costi gestione bilanciano spese per soluzioni tecnologiche sostenibili.

Gli impatti del GPP

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CAM Salute ed equità Bilancio economico

Acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

Riduzione inquinamento

Sovracosto veicoli nuova generazione bilanciato da riduzione consumi e razionalizzazione uso (Mobility Management)

Affidamento del Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene

Riduzione sprechi Lieve sovracosto per detergenti ecologici

Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici

Protezione della salute dei lavoratori nella filiera Controllo della sostenibilità

sociale nella filiera

Non incide

Gli impatti del GPP

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1996 - Libro Verde: Gli appalti pubblici nell’Unione Europea – Comunicazione adottata dalla Commissione par. VI del cap. 5 “Appalti pubblici e ambiente”

2001- Decisione della Commissione del 24 gennaio 2001, sul Sesto programma di azione per l’ambiente dell’Unione Europea (Cap. 2.3. Indurre il mercato a lavorare per l’ambiente)

2001 - Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti del 27 febbraio 2001: cap. 4.2 (Strumenti e incentivi per consumi più ecologici)

2001 - Sviluppo Sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile (15maggio del 2001) – Proposta della Commissione per il Consiglio europeo di Göteborg

GPP In Europa

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2003 - Comunicazione sulla politica integrata dei prodotti sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale (18 Giugno 2003).

2004 - Comunicazione della Commissione dell’11 febbraio 2004 – Verso una strategia tematica sull’ambiente urbano. «Tutti gli Stati membri, le autorità locali e gli altri acquirenti pubblici saranno incoraggiati a introdurre requisiti di sostenibilità nelle procedure d’appalto e nell’utilizzazione dei fondi pubblici per l’edilizia residenziale e altri lavori di costruzione, e a introdurre incentivi fiscali a favore di un’edilizia più sostenibile». (cap 2.3.3.)

2003 - Verso una strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti COM (2003) 301 definitivo del 27 maggio 2003. Nei capitoli 5.2 e 5.5.3 si propone un coordinamento degli approcci nazionali indirizzati ai soggetti del mercato

GPP In Europa

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2004 - Piano d’azione per le tecnologie ambientali (COM(2004) 38 definitivo del 28/01/04). Nei capitoli 4.2 e 4.2.4. si sostiene la necessità del soggetto pubblico di orientare il mercato verso tecnologie più pulite.

2004 - Manuale Acquistare Verde! SEC(2004) 1050 del 18 Agosto 2004, un documento fondamentale, di oltre quaranta pagine, destinato alle autorità pubbliche locali e nazionali, incentrato sul GPP. (cap.3 «Dovrebbero essere elaborati piani d’azione nazionale per gli appalti pubblici verdi....».

2005 - “Road map” italiana per l’ETAP(Environmental Technologies Action Plan) - Ministero dell’Ambiente 2005, (cap 5 “Appalti pubblici verdi”si afferma che «gli acquisti pubblici verdi possono fornire all’industria incentivi concreti per sviluppare tecnologie verdi.)

GPP In Europa

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2005 - Comunicazione della Commissione europea sulla “Politica di coerenza per lo sviluppo - Accelerare i progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio” COM (2005) 134 (par. 3.2.1, «ridurre i modelli di consumo e di produzione non sostenibili»)

2006 - “Riesame della strategia europea in materia di sviluppo sostenibile” (DOC 10917/06 del 9/6/2006), colloca l’obiettivo generale del “Consumo e produzione sostenibili” tra le sette sfide principali che dovrebbero contrastare le tendenze al peggioramento ambientale

GPP In Europa

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(COM 2001/68): “Politica Integrata di Prodotto”, per “ridurre l’impatto ambientale dei prodotti nell’arco dell’intero ciclo di vita.” I punti fermi sono:

• la considerazione del ciclo di vita per promuovere la coerenza complessiva degli interventi

• la collaborazione con il mercato incoraggiando la domanda e l’offerta ecologica e premiando le imprese innovative

• il coinvolgimento delle parti interessate affinché ognuna intervenga nella propria sfera d’influenza

La Politica Integrata di Prodotto

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• il miglioramento continuo: anziché fissare una soglia precisa da raggiungere ogni impresa può fissare i propri obiettivi di miglioramento e concentrarsi sugli interventi con il miglior rapporto costi-efficacia

• la molteplicità degli strumenti d’azione: la varietà di prodotti richiede una varietà di strumenti d’intervento con preferenza per gli strumenti volontari

La Politica Integrata di Prodotto

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I “criteri ambientali comuni” UE

Primo Toolkit: prodotti di carta, prodotti di pulizia, elettronica, costruzioni, trasporto, cancelleria, acquisto di energia elettrica, mense e derrate alimentari, prodotti tessili, prodotti per il giardinaggio

Secondo Toolkit: porte e finestre, isolanti termici, pavimentazioni, pannelli isolanti, sistemi di cogenerazione, costruzione strade e segnali stradali, illuminazione pubblica, telefoni cellulari

Terzo Toolkit: illuminazione interna e carte tessuto

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Strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia, approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con Deliberazione n. 57 (GU n.255 del 30 ottobre 2002). Al capitolo 2.3 “Integrazione del fattore ambiente nei mercati” afferma che «La domanda dei consumatori e delle imprese si sta mostrando sensibile ai prodotti ed ai servizi di qualità ambientale superiore. Il nostro Paese, che ha fatto delle qualità estetico -funzionali dei prodotti la chiave del successo commerciale, stenta ancora a valutare la portata competitiva della “qualità globale”; si tratta di tre passi: la dematerializzazione, il “greening”, cioè l’integrazione proattiva del fattore ambientale, l’innovazione tecnologica dei processi produttivi e la qualità dei prodotti e dei servizi». Afferma inoltre, in modo inequivocabile che «Occorre modificare il comportamento di alcuni grandi consumatori, primo tra essi il settore pubblico, che assorbe prodotti e servizi per il 15% su scala comunitaria, ma anche banche, università, ospedali ecc. Internalizzare i requisiti ambientali negli acquisti della Pubblica Amministrazione è dunque un passo obbligato per l’integrazione. Azioni appropriate devono essere sviluppate per produrre e mettere a disposizione linee guida e basi di dati che privilegino la qualità ambientale nella committenza e negli acquisti».

GPP in Italia

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La Legge Finanziaria 296 del 27 Dicembre 2006 prevede l’elaborazione di un “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della P.A.”. L’obiettivo di tale Piano è:

La riduzione dell’uso delle risorse naturali;

La sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti energetiche rinnovabili;

La riduzione della produzione dei rifiuti;

La riduzione delle emissioni inquinanti;

La riduzione dei rischi ambientali.

Il Piano deve introdurre acquisti verdi nelle seguenti categorie merceologiche: arredi; materiali da costruzione; manutenzione delle strade; gestione del verde pubblico; illuminazione e riscaldamento; elettronica; tessile; cancelleria; Ristorazione; materiali per l’igiene; trasporti.

Infine la Legge Finanziaria prevede un sistema di monitoraggio dello stato di attuazione del GPP.

GPP in Italia

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Strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia, approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con Deliberazione n. 57 (GU n.255 del 30 ottobre 2002). Al capitolo 2.3 “Integrazione del fattore ambiente nei mercati” si afferma che «La domanda dei consumatori e delle imprese si sta mostrando sensibile ai prodotti ed ai servizi di qualità ambientale superiore. Il nostro Paese, che ha fatto delle qualità estetico -funzionali dei prodotti la chiave del successo commerciale, stenta ancora a valutare la portata competitiva della “qualità globale”.

Si individuano tre passi:

la dematerializzazione,

il “greening”, cioè l’integrazione proattiva del fattore ambientale,

l’innovazione tecnologica dei processi produttivi e la qualità dei prodotti e dei servizi».

GPP in Italia La strategia di Azione per lo SS

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La strategia afferma che «Occorre modificare il comportamento di alcuni grandi consumatori, primo tra essi il settore pubblico, che assorbe prodotti e servizi per il 15% su scala comunitaria, ma anche banche, università, ospedali ecc. Internalizzare i requisiti ambientali negli acquisti della Pubblica Amministrazione è dunque un passo obbligato per l’integrazione. Azioni appropriate devono essere sviluppate per produrre e mettere a disposizione linee guida e basi di dati che privilegino la qualità ambientale nella committenza e negli acquisti».

Gli obiettivi che si poneva il piano entro il 2006 erano:

nell’ambito della Pubblica Amministrazione, almeno il 30% dei beni acquistati rispondenti anche a requisiti ecologici.

tenendo conto della sostituzione e facendo ricorso al meccanismo della rottamazione, il 30-40% del parco dei beni durevoli a ridotto consumo energetico.

GPP in Italia La strategia di Azione per lo SS

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Con Decreto Interministeriale 11 aprile 2008, n. 135 è stato adottato il “Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi ne settore della Pubblica Amministrazione” (PAN GPP).

Con Decreto 10 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 3 maggio 2013) il PAN GPP è stato aggiornato anche in funzione delle esperienze condotte negli ultimi anni nell’applicazione delle politiche di GPP.

Il PAN-GPP

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Dal punto di vista legislativo, per inserire i criteri ecologici all’interno di un bando di gara, l’ente deve fare riferimento alla normativa vigente in termini di appalti pubblici esattamente come farebbe per richiedere altri tipi di requisiti.

A definire meglio il quadro giuridico nel quale inserire il GPP sono poi intervenute sia la Comunicazione interpretativa 274/01 “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità d’integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici”, che illustra le possibilità di considerare aspetti ambientali nell’aggiudicazione dei contratti, sia la nuova Direttiva Europea sugli appalti pubblici (2004/18/CE), che fa esplicito riferimento alle prestazioni ambientali dei beni e dei servizi.

Aspetti giuridici

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Gli enti aggiudicatori sono liberi di definire l’oggetto dell’appalto o le definizioni alternative dell’oggetto anche attraverso il ricorso a varianti purché tale scelta non abbia la conseguenza di limitare l’accesso all’appalto, a scapito di altri Stati Membri.

La tutela dei valori ambientali può avvenire anche nel quadro delle prescrizioni tecniche riguardanti:

le caratteristiche dei lavori, delle forniture o dei servizi oggetto degli appalti;

le specifiche tecniche che gli organismi acquirenti devono indicare nei documenti generali degli appalti ed alle quali i partecipanti devono conformarsi;

le modalità di esecuzione.

Aspetti giuridici COM(2004/18/CE)

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La sentenza Concordia Bus Filanda OY Ab vs Finland City Council (17/09/2002) della Corte di Giustizia della Comunità Europa ha sancito che possono essere indicati tra le caratteristiche migliorative del bene/servizio anche delle considerazioni di carattere ecologico che consentano di ottenere benefici ambientali e risparmi economici nel lungo periodo. È legittimo introdurre in una gara dei criteri per limitare l'impatto ambientale di un bene o un servizio” (per esempio le emissioni di ossido di azoto e il livello di rumore di un pullman), purché:

i limiti siano collegati direttamente all’oggetto del contratto;

i criteri non diano alle amministrazioni aggiudicatrici una scelta illimitata nella aggiudicazione del contratto;

i criteri siano espressamente richiamati nella documentazione del bando;

i criteri concordino con i principi fondamentali della legge Comunitaria, con riferimento soprattutto al principio della non discriminazione.

Aspetti giuridici Sentenza Concordia BUS

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La Direttiva Europea sugli Appalti pubblici (Dir.17-18 del 30 marzo 2004) permette di tenere conto (Artt.23, 50 e 53) delle considerazioni ambientali al momento dell’acquisto.

Nell’art.23 sulle specifiche tecniche si prevede che queste debbano consentire pari accesso agli offerenti senza comportare la creazione di ostacoli ingiustificati all'apertura degli appalti pubblici alla concorrenza.

Le amministrazioni aggiudicatrici, quando prescrivono caratteristiche ambientali in termini di prestazioni o di requisiti funzionali possono utilizzare le specifiche dettagliate o, all'occorrenza, parti di queste, quali sono definite dalle ecoetichettature europee (multi)nazionali o da qualsiasi altra ecoetichettatura. interessate.

Aspetti giuridici La Direttiva EU sugli Appalti Pubblici

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L’uso di ecoetichette può avvenire a condizione che:

esse siano appropriate alla definizione delle caratteristiche delle forniture o delle prestazioni oggetto dell'appalto;

i requisiti per l'etichettatura siano elaborati sulla scorta informazioni di scientifiche;

le ecoetichettature siano adottate mediante un processo al quale possano partecipare tutte le parti interessate e siano accessibili a tutte le parti interessate.

Aspetti giuridici La Direttiva EU sugli Appalti Pubblici

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L’articolo 53 sui Criteri di aggiudicazione dell'appalto prevede le caratteristiche ambientali tra i criteri sui quali basare le amministrazioni aggiudicatrici per aggiudicare gli appalti pubblici.

Inoltre l’articolo 50 con le norme di gestione ambientale, prevede che, qualora si richieda la presentazione di certificati rilasciati da organismi indipendenti per attestare il rispetto da parte dell'operatore economico di determinate norme di gestione ambientale, le amministrazioni aggiudicatrici debbano accettare – oltre la certificazione prevista dai regolamenti comunitari (come EMAS) - altri sistemi od altre prove relative a misure equivalenti in materia di gestione ambientale, prodotte dagli operatori economici.

Aspetti giuridici La Direttiva EU sugli Appalti Pubblici

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“I destinatari (enti pubblici e società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione dei servizi), in ciascun anno solare e per ciascuna categoria di prodotto, sono tenuti a coprire almeno il 30% del fabbisogno annuale di manufatti e beni appartenenti a ciascuna delle citate categorie, con manufatti e beni ottenuti con materiale riciclato.”

“I destinatari adottino in sede di formulazione di una gara per la fornitura e l'installazione di manufatti e beni, e nella formulazione di capitolati di opere pubbliche, le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 relative alla quota di materiali riciclato. I relativi capitolati non possono prevedere caratteristiche tecniche dei manufatti e beni più restrittive rispetto a quelle previste dalle norme vigenti nazionali e comunitarie”

Il Decreto istituisce il Repertorio del Riciclaggio e stabilisce i criteri per : tessile e abbigliamento,plastica, carta, legno e arredo, gomma, ammendanti, edile, stradale e ambientale.

Aspetti giuridici D.M. Ambiente 203/2003

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Il Codice sugli appalti pubblici (D.LGS 163 del 12 aprile 2006) riprende gli aspetti ambientali in materia di acquisti pubblici introdotti con le Direttive Europee sopra citate.

Art.2 - punto 2: “Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.”

Art.40 Qualificazione per eseguire lavori pubblici (in riferimento agli artt. 47-49 della direttiva 2004/18): “tra i requisiti di capacità tecnica e professionale il regolamento comprende, nei casi appropriati, le misure di gestione ambientale”.

Aspetti giuridici Il Codice degli Appalti Pubblici

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Art.42 Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi (in riferimento all'art. 48 della direttiva 2004/18): possibilità di prevedere, per gli appalti di servizi e unicamente nei casi appropriati, delle misure di gestione ambientale che l'operatore.

Art.44 Norme di gestione ambientale (in riferimento all’art.50 della direttiva 2004/18): chiarimento su cosa si debba intendere per norme di gestione ambientale.

Aspetti giuridici Il Codice degli Appalti Pubblici

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Art. 58 Dialogo competitivo (in riferimento all’art.29 della direttiva 2004/18): tra i motivi che possono far ritenere “particolarmente complesso” un appalto ci sono anche quelli relativi alla sostenibilità ambientale.

Art. 68 Specifiche tecniche (in riferimento all’art. 23, direttiva 2004/18 e all’art.34, direttiva 2004/17): “le stazioni appaltanti, quando prescrivono caratteristiche ambientali in termini di prestazioni o di requisiti funzionali, (..) possono utilizzare le specifiche dettagliate o, all'occorrenza, parti di queste, quali sono definite dalle ecoetichettature europee (multi)nazionali o da qualsiasi altra ecoetichettatura che risponda a determinati requisiti.”

Aspetti giuridici Il Codice degli Appalti Pubblici

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Art.69 Condizioni particolari di esecuzione del contratto prescritte nel bando o nell'invito (in riferimento all’art. 26 della direttiva 2004/18):possibilità di far riferimento a criteri ambientali nella fase di esecuzione dell’appalto.

Art.83 Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, (in riferimento all’art.53 della direttiva 2004/18 e all’art.55 della direttiva 2004/17): le caratteristiche ambientali possono servire a stabilire i criteri di valutazione dell’offerta quando il contratto è affidato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Aspetti giuridici Il Codice degli Appalti Pubblici

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Con la Direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del consiglio

del 26/02/2014 (non ancora recepita) la Commissione rafforza

l’impegno sulle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità.

“La ricerca e l’innovazione, comprese l’ecoinnovazione e l’innovazione

sociale, sono uno dei principali motori della crescita futura e sono state poste

al centro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile

e inclusiva. Le autorità pubbliche dovrebbero utilizzare gli appalti pubblici

strategicamente nel miglior modo possibile per stimolare l’innovazione.

L’acquisto di prodotti, lavori e servizi innovativi svolge un ruolo fondamentale

per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici e nello stesso tempo

affrontare le principali sfide a valenza sociale. Ciò contribuisce a ottenere un

rapporto più vantaggioso qualità/prezzo nonché maggiori benefici

economici, ambientali e per la società attraverso la generazione di nuove

idee e la loro traduzione in prodotti e servizi innovativi, promuovendo in tal

modo una crescita economica sostenibile.“

Aspetti giuridici La Nuova Direttiva EU sugli Appalti Pubblici

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• Inserire criteri ecologici nei bandi è legittimo

• Nei bandi di fornitura di beni i criteri sono inerenti alle caratteristiche del prodotto.

• Nei bandi di fornitura di servizi i criteri possono riferirsi anche all’azienda (Sistemi di Gestione)

• Il possesso di certificazioni è un possibile mezzo di prova, ma non è una condizione necessaria (in teoria)

• Mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa la Stazione Appaltante può definire il peso dei diversi criteri.

• Il GPP non è obbligatorio, per ora…(vd collegato ambientale alla Finanziaria 2013)

• Con il MEPA le stazioni appaltanti possono richiedere criteri specifici e filtrare per appartenenza territoriale (sotto le soglie previste)

Aspetti giuridici: una sintesi

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Il “Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi ne settore della Pubblica Amministrazione” (PAN GPP) è stato approvato nel 2008 e costituisce il quadro di riferimento per l’applicazione del GPP. Il PAN GPP chiama gli Enti Locali a:

effettuare un'analisi dei propri fabbisogni con l'obiettivo di razionalizzare i consumi e favorire il decoupling (la dissociazione tra sviluppo economico e degrado ambientale);

identificare le funzioni competenti per l'attuazione del GPP coinvolte nel processo d'acquisto;

redigere uno specifico programma interno per implementare le azioni in ambito GPP;

promuovere interventi di efficienza energetica presso gli edifici scolastici di competenza.

Il Piano di Azione Nazionale per il GPP

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I destinatari del PAN GPP sono le Amministrazioni centrali

dello Stato e loro Agenzie, Regioni, Agenzie regionali, Asl e

aziende ospedaliere, Province, Città metropolitane, Comuni

con popolazione maggiore di 15.000 abitanti o Enti Parco

Nazionali e Regionali, Scuole.

PAN-GPP: a chi è rivolto

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Gli obiettivi che si propone il PAN GPP:

Efficienza e risparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia e conseguente riduzione di CO2.

Riduzione dell’uso di sostanze pericolose o inquinanti

Riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti

PAN-GPP: obiettivi

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La revisione del 2013 (Decreto 10 aprile 2013 (G.U. n. 102 del

3 maggio 2013) introduce alcune novità:

• maggiore enfasi nella necessità di monitoraggio

• maggior attenzione agli aspetti sociali negli appalti

• specifica delle funzioni del Comitato di Gestione

• istituzione del “Tavolo di confronto permanente” tra il

MATTM, la CONSIP e le centrali di acquisto regionali

• istituzione di tavoli di consultazione con le associazioni di

categoria, specifici per ciascuna categoria di prodotto

indicata nel Piano

Il nuovo PAN

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CAM – Legislazione vigente

Indipendentemente dai CAM, devono comunque essere assicurati i requisiti previsti dalla legge, come ad esempio:

• essere soggetti a marcatura CE ai sensi della Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106 e s.m.i.

• essere conformi a norme e standard tecnici di tipo UNI EN ISO

• essere conformi al D.Lgs. 192 del 19/08/05 in attuazione della Direttiva 2002/91/EC sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici

• essere conformi al D.Lgs. 152/2006 Codice dell’ambiente

• rispettare i limiti di emissione di formaldeide

• rispettare i limiti nel contenuto di composti organostannici trisostituiti (come il TBT e il TPT) e disostituiti (come il DBT) utilizzati come stabilizzanti nella produzione del PVC

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

Principi generali per i criteri ambientali

• Tutti i criteri ambientali sono esplicitamente menzionati nel bando di gara.

• La formulazione dei criteri rispetti i principi generali di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento.

• I criteri si riferiscono alla materia oggetto del contratto.

• I criteri siano oggettivamente quantificabili – verificabili.

• L'amministrazione appaltante deve accettare ogni mezzo di prova 'appropriato' e deve verificare, caso per caso, se la prova fornita dall'offerente può essere considerata “appropriata”.

→ Toolkit Commissione europea: http://ec.europa.eu/environment/gpp/index_en.htm

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

Le specifiche tecniche devono essere definite in relazione a:

a) Standards tecnici

Le specifiche tecniche del prodotto o servizio possono essere definite sulla base di standard nazionali e internazionali come lo standard ISO, EN, DIN o altri equivalenti’, in modo che non vi sia discriminazione

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

b) Performance e requisiti funzionali

Le specifiche tecniche possono essere definite in termini di

performance ambientale del prodotto o servizio (come ad

esempio i criteri dell’ecolabel) o di funzione richiesta al

prodotto finale.

Specificare la funzione piuttosto che le caratteristiche

tecniche esatte consente una maggiore flessibilità e i

potenziali fornitori saranno più in grado di dare risposte

innovative.

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

c) Criteri Ecolabel

Non si può richiedere che il prodotto abbia un marchio di

qualità ecologica, ma si può fare riferimento ai criteri ecologici

del marchio.

La stazione appaltante può riconoscere un marchio di qualità

ecologica come prova di conformità a determinati requisiti

ambientali. Tuttavia, dovrà anche accettare altri "appropriati"

mezzi di prova, come una documentazione tecnica del

produttore o una relazione di prova di un organismo

riconosciuto. E’ poi la stazione appaltante che dovrà verificare

se la prova presentata è appropriata. Un marchio di qualità

ecologica è un modo semplice per dimostrare la conformità ai

criteri, ma altri mezzi di prova devono essere ammessi.

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

d) Criteri di produzione e di processo correlati

È anche possibile includere requisiti relativi al modo in cui il

prodotto è stato ottenuto, a condizione che siano necessari

per caratterizzare il prodotto, basato su un approccio del

ciclo di vita.

Questo implica che i criteri ambientali possono riguardare gli

aspetti del processo di produzione, come, per esempio, le

emissioni nell'aria e nell'acqua durante il processo produttivo

È possibile indicare che durante la produzione di carta, le

emissioni nocive nell'aria e nell'acqua non debbano superare

certi limiti, o che l'elettricità debba essere prodotta da fonti

rinnovabili, perché questi criteri caratterizzano il prodotto

finale da una prospettiva di ciclo di vita.

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

d) Criteri di produzione e di processo correlati (continua)

Tuttavia non è possibile includere i requisiti relativi alla gestione

ambientale globale del fornitore (ad esempio richiedendo

che un fornitore di automobili utilizzi carta riciclata o che ci

siano alimenti biologici nelle mense), perché questi requisiti

non sono legati ai prodotti oggetto del contratto.

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

e) Capacità tecnica e professionale

I fornitori devono garantire di essere in grado di eseguire il

contratto e quindi è possibile richiedere loro di presentare la

prova delle loro capacità professionali e tecniche

(formazione, esperienza, attrezzature, ecc.) e in generale

devono dimostrare di essere in grado di gestire il contratto in

modo ecologicamente corretto (soprattutto nei servizi/opere

in cui l’aspetto ecologico è determinante come la gestione

dei rifiuti, attività di costruzione, servizi di trasporto, servizi di

pulizia). In questi casi si può ad esempio richiedere la

certificazione EMAS o altri sistemi di gestione ambientale

(sempre che si riferiscano a quel determinato servizio), e

comunque anche altre forme di verifiche devono essere

accettate.

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

In alcuni bandi la sostenibilità dell’impresa

diventa una condizione indispensabile

per poter partecipare

!

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

Come comparare le offerte

Il confronto tra le diverse offerte economiche non deve basarsi esclusivamente sul prezzo. Un approccio corretto è quello di considerare i "costi di tutta la vita" relativi al prodotto/servizio, tenendo conto:

• prezzo d'acquisto

• costi di utilizzo e di manutenzione (compreso il consumo di energia e acqua e altri beni di consumo, come inchiostro o carta)

• costi di smaltimento

• Riciclabilità del prodotto o di parti del prodotto

OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

La diffusione dell’offerta economicamente più

vantaggiosa è una buona notizia per gli operatori

economici, non più legati al vincolo

del massimo ribasso

!

Page 86: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

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Raccomandazioni della Commissione Europea sul GPP

Clausole ambientali di esecuzione del contratto (MODALITA’ DI ESECUZIONE)

Possono essere incluse a condizione che:

• siano esplicitamente indicate nel bando di gara o nel capitolato

• siano legate alla esecuzione del contratto

• non siano direttamente o indirettamente discriminatori (cioè in linea di principio, ogni imprenditore dovrebbe essere in grado di applicarle)

• Siano verificabili e monitorabili da parte della stazione appaltante (la verifica deve avvenire dopo l'aggiudicazione dell'appalto).

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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CAM: cosa sono

I Criteri Ambientali Minimi si suddividono in criteri ambientali “di base” e “premianti”.

Un appalto è “verde” se integra tutti i criteri “di base”.

Le stazioni appaltanti sono comunque invitate ad utilizzare anche i criteri “premianti” quando aggiudicano le gare d‟appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (ai criteri premianti il Ministero consiglia di assegnare almeno il 15% del punteggio totale)

I criteri ambientali, anche quelli “di base”, corrispondono a caratteristiche e prestazioni superiori a quelle previste dalle leggi nazionali e regionali vigenti il cui rispetto deve comunque essere assicurato.

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CAM: come si usano

I Criteri Ambientali Minimi prescrivono agli enti pubblici:

• le operazioni di razionalizzazione ed efficientamento del farsi a monte dell’acquisto;

• le diciture da indicare nell’oggetto dell’appalto;

• le specifiche ambientali obbligatorie da inserire, con i relativi sistemi di verifica di conformità;

• le specifiche ambientali premianti che possono essere inserite a scelta della stazione appaltante, con i relativi sistemi di verifica di conformità;

• le clausole di esecuzione consigliate da porre nel bando.

Page 90: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

90

I CAM come strumento per la politica di sviluppo aziendale

I Criteri Ambientali Minimi rappresentano in qualche modo il

livello di performance ambientale desiderato dalla Pubblica

Amministrazione riguardo al prodotto o servizio oggetto dei

Criteri: le Imprese e i professionisti che vogliono e possono

guardare avanti trovano nei CAM una guida per orientare la

politica aziendale.

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Decreti di adozione dei criteri ambientali minimi:

DM 12 ottobre 2009

Carta in risme

Ammendanti

DM 22 febbraio 2011

Prodotti tessili

Arredi per ufficio

Apparati per l'illuminazione pubblica

IT (apparecchiature informatiche)

DM 25 luglio 2011

Ristorazione collettiva e derrate alimentari

Serramenti esterni

I Criteri Ambientali Minimi in Italia

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DM 07 marzo 2012

Affidamento di servizi energetici per gli edifici — servizio di illuminazione e forza motrice — servizio di riscaldamento/raffrescamento

DM DM 8 maggio 2012

Acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada

DM 24 maggio 2012

Affidamento del Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene

DM 6 giugno 2012

Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici

I Criteri Ambientali Minimi

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DM 4 aprile 2013

Acquisto di carta per copia e carta grafica - aggiornamento 2013

DM 23 dicembre 2013

Acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led per illuminazione pubblica, per l’acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica e per l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica - revisione 2013

DM13 dicembre 2013 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2014)

Affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, per acquisto di Ammendanti - aggiornamento 2013, acquisto di piante ornamentali e impianti di irrigazione

Forniture di attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio – revisione 2013

I Criteri Ambientali Minimi

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DM 4 aprile 2013

Acquisto di carta per copia e carta grafica – revisione 2013

DM 13 febbraio 2014

Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani

Forniture di cartucce toner e a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro

I Criteri Ambientali Minimi

Page 95: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Oggetto Procedura per l'acquisto di serramenti esterni a ridotto impatto ambientale Criteri ambientali minimi: • Devono essere descritti i materiali di cui il serramento esterno è composto, specificando la percentuale in peso di ogni materiale e componente.

• I valori della trasmittanza termica dei serramenti esterni (Uw), fatta salva la normativa locale più restrittiva, devono rispettare come minimo i valori del D.M. 26 gennaio 2010 qui riportati:

CAM – Serramenti

Zona

climatica

Trasmittanza termica

(W/m2 K)

A 3.7

B 2.4

C 2.1

D 2

E 1.8

F 1.6

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• La permeabilità all’aria dei serramenti esterni deve rispettare i seguenti requisiti:

• Il produttore deve assicurare che il legno e le materie prime legnose utilizzate provengano da foreste gestite in modo sostenibile e/o da riciclaggio post-consumo. In particolare deve essere assicurato che non provengano da: fonti illegali; foreste che detengono un alto requisito di proteggibilità e che sono

minacciate; zone forestali in cui non vengono osservati diritti consuetudinari o

diritti fondamentali; foreste trasformate in piantagioni o per sfruttamento non forestale.

Tipo di serramento permeabilità

finestre e porte finestre a battente Classe 3 o sup

finestre e porte finestre a scorrevoli Classe 2 o sup

porte d’ingresso a battente con soglia

inferiore di battuta

Classe 2 o sup

Altre porte d’ingresso Classe 1

CAM – Serramenti

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• Il produttore di serramenti esterni in PVC deve utilizzare le best available techniques (BAT) nella produzione del PVC.

• I produttori dei principali componenti di alluminio dei serramenti esterni in metallo devono adottare le Best Available Techniques (BAT) nella produzione di tali materiali o devono attuare specifiche misure per la riduzione del fabbisogno di energia primaria (e in particolare di quella di origine fossile) necessaria al ciclo completo di fabbricazione di tali componenti.

• I produttori dei principali componenti di vetro dei serramenti esterni devono adottare le Best Available Techniques (BAT) nella produzione di tali materiali o devono applicare specifiche misure per la riduzione del fabbisogno di energia primaria (e in particolare di quella di origine fossile) necessaria al ciclo completo di fabbricazione di tali componenti.

CAM – Serramenti

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Criteri premianti

• Ottenimento di valori di trasmittanza termica inferiori ai limiti di legge nazionali e locali

• Le parti di serramenti esterni composti da materiali non rinnovabili (metallo, plastica) contengono una percentuale di materiale riciclato.

• Uso di materie plastiche rispondenti ai seguenti requisiti:

A Materie plastiche vergini senza piombo, cadmio, paraffine alogenate, composti organici dello stagno quali TBT, TPT e DBT o ritardanti di fiamma alogenati come additivi.

B Materie plastiche riciclate sottoposte a un test di verifica del contenuto di paraffine alogenate, composti organici dello stagno, ftalati o ritardanti di fiamma alogenati e con contenuto di piombo e cadmio inferiore ai 100 ppm (mg/kg).

C Parti in plastica più pesanti di 50 g visibilmente marcati al fine di facilitare il loro riconoscimento nelle operazioni di recupero a fine vita in coerenza con la norma UNI EN ISO 11469

CAM – Serramenti

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• In caso di uso di legno vergine, scelta di legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile.

• Riciclaggio dei serramenti dismessi.(In caso di sostituzione di serramenti esterni esistenti)

• Utilizzo di pannelli a base di legno che diano luogo a emissioni di formaldeide inferiori a quanto previsto dal Decreto 10 ottobre 2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, “Disposizioni atte a regolamentare l'emissione di aldeide formica da pannelli a base di legno e manufatti con essi realizzati in ambienti di vita e soggiorno”.

• Utilizzo di pannelli a base di legno con emissioni di COV inferiori a quelli specificati nell’Allegato II del D. Lgs. 27 marzo 2006 n. 161.

CAM – Serramenti

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Condizioni di esecuzione e clausole

Il produttore dei serramenti esterni deve specificare durata e caratteristiche della garanzia fornita in conformità ai disposti legislativi vigenti in materia in relazione al contratto in essere.

La garanzia deve comprendere le lavorazioni, i materiali, la funzionalità e la durabilità dell’intero serramento.

La garanzia deve essere accompagnata dalle condizioni di applicabilità e da eventuali prescrizioni del produttore circa le procedure di manutenzione e posa che assicurino il rispetto delle prestazioni dichiarate del componente.

CAM – Serramenti

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Oggetto Procedura per l'acquisto di arredi “ambientalmente sostenibili” Criteri ambientali minimi:

Il legno e i materiali a base di legno devono essere ottenuti da legname proveniente da fonti legali.

Il legno riciclato, quando utilizzato per la produzione dei pannelli a base di legno costituenti il prodotto finito, non deve contenere le sostanze di seguito elencate in quantità maggiore a quella specificata.

CAM – Arredi per ufficio

Elemento/

composto

mg/kg di

legno riciclato

Aresenico 25

Cadmio 50

Cromo 25

Rame 40

Piombo 90

Mercurio 25

Cloro 1000

Fluoro 100

Pentaclorofenolo 5

Creosoto 0.5

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Tutte le parti di plastica di peso ≥ 50 g, ad esclusione dei rivestimenti in film o laminati di materiale sintetico, devono essere contrassegnate con un marchio di identificazione che consenta il riciclaggio in conformità della norma UNI EN ISO 11469 “Materie plastiche - Identificazione generica e marcatura di prodotti di materie plastiche”.

I prodotti vernicianti usati per il rivestimento delle superfici non devono essere etichettati con le seguenti frasi: R45, R49, R60, R61, R61, R62, R46, R68, R23, R24, R25, R26, R27, R28, R46, R48, R50, R50/53, R51, R51/53, e R68, sulla base dei criteri di classificazione riportati nelle Direttive 67/548/CE e 99/45/CE, sostituite dal Regolamento CLP n. 1272/2008. Il contenuto di composti organici volatili (COV) nelle vernici utilizzate nel prodotto 6 fornito dal fabbricante non deve superare il limite del 60% in peso.

Il contenuto di COV negli adesivi pronti all’uso utilizzati per assemblare il mobile non deve superare il 10% in peso nei prodotti a base acqua e il 30% nei prodotti a base solvente.

CAM – Arredi per ufficio

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L’imballaggio (primario, secondario e terziario) deve:

a) rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., così come più specificatamente descritto nelle pertinenti norme tecniche, in particolare:

•UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio

•UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione-Prevenzione per riduzione alla fonte

•UNI EN 13429:2005 Imballaggi – Riutilizzo

•UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali

•UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo

•UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione - Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi.

CAM – Arredi per ufficio

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L’imballaggio (primario, secondario e terziario) deve:

b) essere costituito, se in carta o cartone per almeno il 90% in

peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%.

Il mobile deve essere progettato in modo tale da permetterne il

disasemblaggio al termine della vita utile, affinché le sue parti e

componenti possano essere riutilizzati, riciclati o recuperati a fini

energetici. In particolare, materiali come alluminio, acciaio e vetro,

legno e plastica (ad esclusione dei rivestimenti in film o laminati),

devono essere separabili.

CAM – Arredi per ufficio

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Criteri premianti

I prodotti sono costituiti da parti in legno o materiali a base di legno provenienti da foreste gestite in modo sostenibile per almeno il 70%.

I prodotti devono essere costituiti prevalentemente da materiale riciclato, in misura almeno pari al 70% del peso complessivo del materiale a base di legno, metallo o vetro che costituisce il mobile finito.

Le parti tessili presentano le caratteristiche ambientali indicate come “specifiche tecniche di base” dei “Criteri ambientali minimi” della categoria “prodotti tessili”, prima edizione, allegato del presente decreto.

I prodotti devono essere imbottiti utilizzando schiume poliuretaniche che rispettano tutti i criteri dell’etichetta CertiPUR o di altra certificazione equivalente. Il documento completo con i requisiti su cui si basa il etichetta CertiPUR può essere consultato al seguente indirizzo internet: www.europur.com.

CAM – Arredi per ufficio

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I prodotti usati per il rivestimento delle superfici non devono

contenere:

• sostanze pericolose classificate in conformità della Dir

1999/45/CE come cancerogene (R40, R45, R49), pericolose per

il sistema riproduttivo (R60, R61, R62, R63), mutagene (R46, R68),

tossiche (R23, R24, R25, R26, R27, R28, R51), allergeniche se inalate

(R42) o dannose per l’ambiente (R50, R50/53, R51/53, R52, R52/53,

R53), che causano danni genetici ereditabili (R46), che

comportano il rischio di gravi danni alla salute in caso di

esposizione prolungata (R48), che possono comportare il rischio

di effetti irreversibili (R68);

• composti organici volatici (COV) in misura superiore al 5% del

peso;

• ftalati che, al momento della domanda, soddisfino i criteri di

classificazione delle seguenti frasi di rischio (e combinazioni):

R60, R61, R62, in conformità della DIR 67/548/CEE e smi.

CAM – Arredi per ufficio

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Condizioni di esecuzione e clausole

L’offerente deve garantire la disponibilità delle parti di

ricambio del mobile che ne assicurano la funzionalità, per

almeno cinque anni dalla data dell’acquisto. Le parti di ricambio,

per essere considerate tali, devono svolgere la stessa funzione

degli elementi sostituiti, ma non necessariamente essere

identiche al componente da sostituire. (non si applica alle finiture

del mobile. )

CAM – Arredi per ufficio

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Lampade HID e Sistemi LED

Oggetto del bando

Procedura di Acquisto di lampade HID (high intensity discharge

lamps - lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli

alogenuri metallici) e sistemi a LED (che possono essere

costituiti da: moduli LED con alimentatore incorporato; moduli

LED indipendenti con alimentatore incorporato; moduli LED da

incorporare con alimentatore incorporato) con ridotto impatto

ambientale in un’ottica di ciclo di vita, in ottemperanza al DM 11

aprile 2008 – approvazione del Piano d’Azione per la

sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica

Amministrazione (PAN GPP).

CAM – Illuminazione Pubblica

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Criteri ambientali minimi

Efficacia luminosa minima per lampade al sodio ad alta pressione Le lampade al sodio ad alta pressione con una resa di colore Ra≤60 devono avere efficacia non inferiore a quella indicata nella tabella: Lampade al sodio ad alta pressione con una resa di colore Ra > 60 debbono avere almeno l’efficienza energetica indicata nel seguito per le lampade agli alogenuri metallici.

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 111: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

I Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR

minimi per lampade al sodio ad alta pressione.

Per ottimizzare i costi di manutenzione le lampade al sodio ad

alta pressione debbono avere le seguenti caratteristiche:

CAM – Illuminazione Pubblica

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Efficacia luminosa minima per lampade ad alogenuri metallici

Le lampade ad alogenuri metallici e le lampade al sodio alta pressione con Ra>60, devono avere almeno l’efficacia luminosa indicata nella tabella che segue:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 113: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e Failure Rate FR minimi per lampade agli alogenuri metallici

Per ottimizzare i costi di manutenzione le lampade agli alogenuri metallici debbono avere le seguenti caratteristiche:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 114: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Efficienza minima degli alimentatori per lampade HID

Gli alimentatori per lampade HID (high intensity discharge lamps -

lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli alogenuri

metallici) devono raggiungere almeno i seguenti requisiti di

efficienza:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 115: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Informazioni sulle lampade HID

L’aggiudicatario deve fornire, per ogni tipo di lampada a scarica

ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade

agli alogenuri metallici), oltre a quanto richiesto dal Regolamento

245/2009 CE allegato III punto 1.3, almeno le seguenti informazioni:

• istruzioni di manutenzione per assicurare che la lampada

conservi, per quanto possibile, la sua qualità iniziale per tutta

la durata di vita;

• istruzioni di installazione ed uso corretto della lampada;

• istruzioni per la corretta rimozione e smaltimento.

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 116: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Efficacia luminosa minima del sistema a LED

I sistemi a LED, devono raggiungere, in funzione della temperatura di colore della luce emessa, almeno i seguenti requisiti di efficacia luminosa:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 117: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Fattore di Mantenimento del flusso luminoso MF e Failure Rate FR minimi dei sistemi a LED

Per ottimizzare i costi di manutenzione i sistemi LED debbono avere le seguenti caratteristiche:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 118: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Contenuto di mercurio in lampade HID Le lampade HID a scarica ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli alogenuri metallici) e ad elevata efficacia energetica non devono contenere più di 12 mg di mercurio.

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 119: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Informazioni sulle lampade HID

L’aggiudicatario deve fornire, per ogni tipo di lampada a scarica

ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade

agli alogenuri metallici), oltre a quanto richiesto dal Regolamento

245/2009 CE allegato III punto 1.3, almeno le seguenti informazioni:

• istruzioni di manutenzione per assicurare che la lampada

conservi, per quanto possibile, la sua qualità iniziale per tutta la

durata di vita;

• istruzioni di installazione ed uso corretto della lampada; istruzioni

per la corretta rimozione e smaltimento.

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 120: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Informazioni sulla lampade a LED

Il fornitore deve presentare per i sistemi a LED almeno le seguenti informazioni:

parametri prestazionali caratteristici del sistema LED con indicazione dell’incertezza di misura;

flusso luminoso nominale complessivo del sistema LED;

efficacia luminosa (lm/W) iniziale in condizioni normali (alla temperatura di funzionamento prevista

nelle condizioni di funzionamento all’interno dell’apparecchio);

fattore di mantenimento del flusso a 50.000h, indicando quale modalità di funzionamento della lampada

è stata utilizzata per la prova;

failure rate a 50.000h, indicando quale modalità di funzionamento del sistema è stata utilizzata per la prova;

indice di resa cromatica (Ra);

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 121: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Informazioni sulla lampade a LED (continua)

temperatura di colore;

temperatura ambiente alla quale il sistema LED emette il massimo

flusso luminoso;

parametri caratteristici dell’alimentatore elettronico del sistema

LED;

rilievi fotometrici del sistema LED, sia in forma tabellare numerica

su supporto cartaceo, sia sotto forma

di file standard normalizzato (tipo "Eulumdat", IESNA 86, 91, 95

ecc.)

istruzioni di manutenzione per assicurare che il sistema LED

conservi, per quanto possibile, la sua

qualità iniziale per tutta la durata di vita;

istruzioni di installazione ed uso corretto del sistema;

istruzioni per la corretta rimozione e smaltimento.

CAM – Illuminazione Pubblica

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Requisiti dell'imballaggio

L’imballaggio (primario, secondario e terziario) deve:

a) rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., così come più specificatamente descritto nelle pertinenti norme tecniche, in particolare:

UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio

UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione-Prevenzione per riduzione alla fonte

UNI EN 13429:2005 Imballaggi – Riutilizzo

UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali

UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo

UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione - Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi.

b) essere costituito, se in carta o cartone del 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%.

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 123: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Criteri premianti Efficacia luminosa minima per lampade al sodio ad alta pressione. Vengono assegnati punteggi aggiuntivi per lampade al sodio ad alta pressione (chiare o opali) con una resa di colore Ra≤60 aventi almeno l’efficacia luminosa indicata nella tabella che segue: Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR minimi per lampade al sodio ad alta pressione. Vengono assegnati punteggi tecnici per lampade al sodio ad alta pressione che abbiano le seguenti caratteristiche:

CAM – Illuminazione Pubblica

Page 124: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Efficacia luminosa minima per lampade ad alogenuri metallici

Vengono assegnati punteggi tecnici per le lampade ad

alogenuri metallici (chiare o opali) e le lampade al sodio alta

pressione con Ra>60 che abbiano almeno i seguenti requisiti di

efficacia luminosa:

CAM – Illuminazione Pubblica

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Fattori di mantenimento del flusso luminoso LLMF e failure rate FR minimi per lampade ad alogenuri metallici Vengono assegnati punteggi tecnici per lampade agli alogenuri metallici aventi le seguenti caratteristiche: Contenuto di mercurio in lampade HID Vengono assegnati punteggi tecnici in proporzione ad una riduzione del contenuto di mercurio delle lampade HID a scarica ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli alogenuri metallici) e ad elevata efficacia energetica, rispetto al valore indicato nel criterio di base relativo al contenuto di mercurio e che non porti pregiudizio alla loro prestazione e durata.

CAM – Illuminazione Pubblica

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Efficacia luminosa per sistemi a LED

Vengono assegnati punteggi tecnici ai sistemi a LED che, alla

potenza nominale di alimentazione, raggiungono, in funzione

della temperatura di colore della luce emessa, almeno i seguenti

requisiti di efficacia luminosa:

CAM – Illuminazione Pubblica

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Condizioni di esecuzione e clausole

Garanzia

La garanzia deve essere assicurata dal fornitore a partire dalla

data di consegna della fornitura per un periodo di 3 anni.

Gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici

L’offerente deve assicurare il ritiro e trattamento dei rifiuti da

apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Può essere

richiesto il servizio aggiuntivo di ritiro di RAEE storici presso

l’Amministrazione.

CAM – Illuminazione Pubblica

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Contenuto di mercurio in lampade HID Vengono assegnati punteggi tecnici in proporzione ad una riduzione del contenuto di mercurio delle lampade HID a scarica ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli alogenuri metallici) e ad elevata efficacia energetica, rispetto al valore indicato nel criterio di base relativo al contenuto di mercurio e che non porti pregiudizio alla loro prestazione e durata. Efficacia luminosa per sistemi a LED Vengono assegnati punteggi tecnici ai sistemi a LED che, alla potenza nominale di alimentazione, raggiungono, in funzione della temperatura di colore della luce emessa, almeno i seguenti requisiti di efficacia luminosa:

CAM – Illuminazione Pubblica

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Sono disponibili anche I criteri relativi a:

Acquisto di corpi illuminanti, per illuminazione pubblica, con

ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita in

ottemperanza al DM 11 aprile 2008 – approvazione del Piano

d’Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore

della Pubblica Amministrazione (PAN GPP).

Realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica a ridotto

impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, in ottemperanza al

DM 11 aprile 2008 – approvazione del Piano d’Azione per la

sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica

Amministrazione (PAN GPP).

CAM – Illuminazione Pubblica

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I CAM per I servizi energetici disciplinano gli affidamenti di due tipi di servizi: • Servizi di illuminazione e forza motrice

• Servizi di riscaldamento/raffrescamento

CAM – Servizi energetici

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Per entrambi i servizi si distinguono due casi:

• Caso A - La stazione appaltante pubblica non dispone di dati e

informazioni, sugli impianti e gli edifici che utilizzano, sufficienti a

stabilirne la conformità alle leggi vigenti ed i livelli di prestazione

energetica ed a consentire la valutazione tecnico-economica di

interventi di riduzione dei consumi di energia e più in generale degli

impatti ambientali.

• Caso B - La stazione appaltante pubblica dispone già di diagnosi

e certificazioni energetiche degli impianti e degli edifici e la

procedura d’appalto è finalizzata a stipulare un contratto servizio

energia o un contratto servizio energia plus. La durata del

contratto sarà tale da consentire all’appaltatore di realizzare gli

interventi necessari alla riduzione degli impatti ambientali.

CAM – Servizi energetici

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I CAM prevedono che per la più efficace gestione del contratto

d’appalto è opportuno che, in analogia con quanto previsto dal

D.Lgs 115/2008 per il contratto servizio energia, anche per il servizio

di illuminazione e FM la stazione appaltante nomini un tecnico

esperto come proprio rappresentante e controparte

dell’appaltatore con la funzione di monitorare lo stato dei lavori e

la loro corretta esecuzione.

Per i soggetti obbligati alla nomina dell’Energy Manager (La figura

del “Responsabile per la conservazione e l'uso razionale

dell'Energia” (più comunemente noto come Energy Manager)

questa controparte dovrebbe (nel caso del servizio energia

“deve”) essere lo stesso E.M.

Tale rappresentante, sia o meno Energy Manager, non deve avere

alcun conflitto di interessi nello svolgimento del ruolo di

controparte.

CAM – Servizi energetici

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Chi “è tenuto” ad avere un Energy Manager? Ai sensi dell'articolo 19 delle Legge 10/91 tutti i soggetti consumatori di energia, pubblici o privati, persone fisiche o giuridiche, enti o associazioni (cfr artt 1-9 della circolare MICA 219/F) sono obbligati ogni anno a effettuare la nomina del tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, se i consumi energetici annui superano le seguenti soglie:

• settore industriale 10.000 tep anno

• settore civile, terziario e trasporti 1.000 tep anno.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e forza motrice - Caso A

Oggetto

Oggetto dell’appalto è l’affidamento del servizio di illuminazione e

forza motrice -FM negli edifici, ai sensi del PAN GPP e del Decreto

con cui il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del

Mare ha adottato i pertinenti criteri ambientali minimi.

Il servizio comprende la fornitura dei beni e l’esecuzione dei lavori

necessari per:

l’esercizio e la manutenzione degli impianti,

la progettazione e realizzazione di interventi su impianti ed

edifici.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Selezione candidati

1. I candidati per essere ammessi alla gara d’appalto debbono

avere capacità organizzativa, diagnostica, progettuale,

gestionale, economica e finanziaria almeno pari a quelle

previste dalla norma UNI CEI 11352 2 Gestione dell'energia -

Società che forniscono servizi energetici (ESCo) - Requisiti

generali e lista di controllo per la verifica dei requisiti”.

2. avere la capacità di eseguire il contratto con il minore impatto

possibile sull’ambiente attuando misure di gestione ambientale

conformi ad uno schema riconosciuto in sede internazionale

(come il Regolamento CE 1221/2009-EMAS, la norma ISO 14001

o equivalente)

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Criteri premianti

Progetto di adeguamento normativo (non si applica se gli impianti

sono già a norma)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che presenta il

progetto preliminare degli interventi, di cui alla specifica clausola

contrattuale, necessari ad assicurare che gli impianti di

illuminazione e FM rispettino le norme vigenti.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Progetto di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli

impianti (non si applica se tali sistemi sono già stati realizzati.)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che presenta il

progetto preliminare per la realizzazione di sistemi automatici per la

gestione e il monitoraggio degli impianti, di cui alla specifica

clausola contrattuale. Il punteggio premiante è assegnato in

relazione alle caratteristiche dei sistemi descritti nel progetto,

anche tenendo conto della possibilità che questi diano alla

stazione appaltante di accedere in tempo reale ai dati rilevati ed

elaborati ed inoltre della completezza ed accuratezza con cui il

progetto descrive le opere da realizzare.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Disponibilità di altre forniture

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che si impegna

ad estendere, a dipendenti della stazione appaltante e/o a

cittadini dei Comuni in cui si svolge il servizio oggetto del contratto,

una fornitura di energia elettrica che soddisfa i medesimi criteri

energetico-ambientali di quella oggetto dell’appalto, a condizioni

di mercato.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A Clausole di esecuzione Fornitura di energia elettrica L’appaltatore deve fornire energia elettrica che non è stata prodotta utilizzando combustibili fossili solidi o liquidi e inoltre:

• la fornitura annuale deve essere costituta per almeno il 30% da energia da FER e per almeno un altro 15% o da energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione ad alto rendimento.

• le fonti energetiche rinnovabili di cui al precedente punto, se costituite da biomasse o biogas, debbono essere state prodotte in una filiera corta ( entro un raggio di 70 chilometri dall'impianto)

• l’offerta relativa alla fornitura di energia rinnovabile deve essere presentata secondo i criteri di cui alla del. AEEG: ARG/elt 104/1121

• l’eventuale maggior costo dell’energia da fonte rinnovabile rispetto all’energia da fonte non rinnovabile deve essere evidenziato, indicando la destinazione del ricavo relativo a tale maggior costo.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Fornitura di energia elettrica ad altri utenti locali

L’appaltatore deve offrire un contratto di fornitura di energia

elettrica, con le stesse caratteristiche energetico-ambientali di

quella oggetto dell’appalto, ai dipendenti della stazione

appaltante e/o ai cittadini dei Comuni in cui si svolge il servizio, a

condizioni di mercato.

Realizzazione di interventi di adeguamento normativo (non si

applica se gli impianti elettrici e di FM sono a norma.)

L’appaltatore deve realizzare tutti gli interventi necessari ad

assicurare che gli impianti elettrici e di FM oggetto dell’appalto

rispettino le norme vigenti.

CAM – Servizi energetici

Page 141: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Realizzazione di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti (non si applica se sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti sono già realizzati.)

L’appaltatore deve realizzare sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti.

Certificazione e diagnosi energetiche degli impianti e degli edifici

L’appaltatore deve presentare alla stazione appaltante, entro 3 mesi dall’aggiudicazione:

•analisi energetica,

•diagnosi energetica

degli impianti e degli edifici oggetto dell’appalto, rispetto ad illuminazione e FM, che mettano ne in evidenza le caratteristiche e identifichino gli interventi e le modalità d’uso utili a ridurre i consumi energetici.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Progetto di interventi di riqualificazione energetico-ambientale

Sulla base della certificazione e della diagnosi energetiche

effettuate, l’appaltatore deve presentare alla stazione appaltante

entro un termine stabilito nei documenti di gara e comunque entro

sei mesi dall’aggiudicazione, un progetto preliminare di

riqualificazione energetico-ambientale degli impianti e degli

edifici, rispetto ad illuminazione e FM.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Rapporti periodici sul servizio

L’appaltatore deve fornire alla stazione appaltante un rapporto

almeno semestrale sul servizio, corredato dai dati rilevati, che

consenta di valutare le prestazioni fornite, ne evidenzi gli impatti

ambientali ed in particolare i consumi specifici di energia, di

apparecchi e di materiali e le eventuali criticità, per singola utenza

e tipologia di tensione, in relazione al tipo di lampada,

apparecchio illuminante, impianto e al tipo di utenze di FM serviti.

Il rapporto deve inoltre evidenziare le prestazioni dei sistemi

automatizzati di gestione e monitoraggio.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM- Caso A

Sensibilizzazione del personale dell’utente

L’appaltatore deve fornire alla stazione appaltante, che lo diffonderà tra il personale che usufruisce del servizio, materiale informativo relativo a:

• orari e modalità di erogazione del servizio,

• modalità corrette di utilizzo del servizio da parte degli utenti,

• uso corretto degli impianti per la riduzione degli impatti ambientali e del consumo di energia, acquisti pubblici

Pubblicità

L’appaltatore deve fornire ed installare, in modo che siano ben visibili al pubblico, all’esterno ed all’interno degli ambienti di ingresso di ciascun edificio oggetto del servizio, apposite targhe/cartelloni che informino i dipendenti e il pubblico che il servizio di illuminazione e FM è erogato nel rispetto di criteri ambientali definiti a livello nazionale.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e forza motrice - Caso B

Oggetto e criteri di selezione dei concorrenti mantengono le

medesime caratteristiche del CASO A.

Variano poche caratteristiche nell’ambito dei criteri premianti e

delle clausole di esecuzione.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM - Caso B

Criteri premianti

Viene inserito un nuovo criterio:

Progetto di interventi di riqualificazione energetico-ambientale (non

si applica se la stazione appaltante dispone di un progetto aggiornato di

interventi di riqualificazione energetico-ambientale relativa a illuminazione

e FM)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che, sulla base

della certificazione e della diagnosi energetiche fornite dalla

stazione appaltante, presenta un progetto preliminare di

riqualificazione energetico-ambientale degli impianti e degli

edifici, rispetto ad illuminazione e FM.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di illuminazione e FM - Caso B

Clausole di esecuzione

Viene inserito un nuovo criterio:

Realizzazione di interventi di adeguamento normativo (non si

applica se gli impianti elettrici e di FM sono a norma.)

L’appaltatore deve realizzare tutti gli interventi necessari ad

assicurare che gli impianti elettrici e di FM oggetto dell’appalto

rispettino le norme vigenti.

Viene eliminato il criterio “Certificazione e diagnosi energetiche

degli impianti e degli edifici”

CAM – Servizi energetici

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Servizi di riscaldamento/raffrescamento - Caso A

Oggetto

Oggetto dell’appalto è l’affidamento del servizio di

riscaldamento/raffrescamento di edifici, comprensivo

dell’eventuale trattamento dell’aria e della fornitura di acqua

calda sanitaria, ai sensi del PAN GPP e del Decreto con cui il

Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha

adottato i pertinenti criteri ambientali minimi.

Il servizio comprende la fornitura dei beni e l’esecuzione dei lavori

necessari per:

• l’esercizio e manutenzione degli impianti,

• la progettazione e realizzazione di interventi su impianti ed edifici,

CAM – Servizi energetici

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Servizi di risc/raffr - Caso A

Selezione dei candidati

Valgono le medesime indicazioni fornite per il servizio di

Illuminazione e Forza Motrice

Criteri premianti

Progetto di adeguamento normativo (non si applica se gli impianti

sono già a norma)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che presenta il

progetto preliminare degli interventi, di cui alla specifica clausola

contrattuale, necessari ad assicurare che gli impianti di

riscaldamento/raffrescamento rispettino le norme vigenti.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di risc/raffr - Caso A

Progetto di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli

impianti (non si applica se tali sistemi sono già stati realizzati.)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che presenta il

progetto preliminare per la realizzazione di sistemi automatici per la

gestione e il monitoraggio degli impianti, di cui alla specifica

clausola contrattuale.

Il punteggio premiante è assegnato in relazione alle caratteristiche

dei sistemi descritti nel progetto, anche tenendo conto della

possibilità che questi diano alla stazione appaltante di accedere in

tempo reale ai dati rilevati ed elaborati ed inoltre della

completezza ed accuratezza con cui il progetto descrive le opere

da realizzare.

CAM – Servizi energetici

Page 151: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Clausole di esecuzione

Fornitura di combustibili

L’appaltatore non deve fornire combustibili fossili solidi o liquidi da

utilizzare nell’espletamento del servizio, fatta eccezione per il gpl

nei luoghi non raggiunti da gasdotti.

Fornitura di energia elettrica

Se l’appalto prevede anche la fornitura di energia elettrica si

applica quanto previsto nel capitolo dedicato al servizio di

illuminazione e FM.

CAM – Servizi energetici

Page 152: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Realizzazione di interventi di adeguamento normativo (non si

applica se gli impianti elettrici e di FM sono a norma)

L’appaltatore deve realizzare tutti gli interventi necessari ad

assicurare che gli impianti elettrici e di FM oggetto dell’appalto

rispettino le norme vigenti.

Realizzazione di sistemi automatici di gestione e monitoraggio

degli impianti (non si applica se sistemi automatici di gestione e

monitoraggio degli impianti sono già realizzati)

L’appaltatore deve realizzare sistemi automatici di gestione e

monitoraggio degli impianti.

CAM – Servizi energetici

Page 153: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Certificazione e diagnosi energetiche degli impianti e degli edifici

L’appaltatore deve presentare alla stazione appaltante, entro tre

mesi dall’aggiudicazione:

• analisi energetica,

• diagnosi energetica

degli impianti e degli edifici oggetto dell’appalto, rispetto a

riscaldamento e raffrescamento, che mettano in evidenza,

tenendo anche presenti il contesto in cui si inserisce l’impianto e le

norme locali vigenti, le caratteristiche che incidono sugli impatti

ambientali ed in particolare sui consumi energetici e identifichino

gli interventi e le modalità d’uso utili a ridurre i consumi energetici,

a fronte della realizzazione delle prestazioni di cui ai documenti di

gara.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di risc/raffr - Caso A

Progetto di interventi di riqualificazione energetico-ambientale

Sulla base della certificazione e della diagnosi energetiche

effettuate, l’appaltatore deve presentare alla stazione appaltante

entro un termine stabilito nei documenti di gara e comunque entro

sei mesi dall’aggiudicazione, un progetto preliminare di

riqualificazione energetico-ambientale degli impianti e degli

edifici, rispetto ad illuminazione e FM.

CAM – Servizi energetici

Page 155: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Rapporti periodici sul servizio

L’appaltatore deve fornire alla stazione appaltante un rapporto

almeno semestrale sul servizio,corredato dai dati rilevati, che

consenta di valutare le prestazioni fornite, ne evidenzi gli impatti

ambientali ed in particolare i consumi specifici di energia, di

apparecchi e di materiali e le eventuali criticità, per singola utenza

e tipologia di tensione, in relazione al tipo di lampada,

apparecchio illuminante, impianto e al tipo di utenze di FM serviti. Il

rapporto deve inoltre evidenziare le prestazioni dei sistemi

automatizzati di gestione e monitoraggio.

CAM – Servizi energetici

Page 156: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Sensibilizzazione del personale dell’utente

L’appaltatore deve fornire alla stazione appaltante, che lo

diffonderà tra il personale che usufruisce del servizio, materiale

informativo relativo a:

• orari e modalità di erogazione del servizio,

• modalità corrette di utilizzo del servizio da parte degli utenti,

• uso corretto degli impianti per la riduzione degli impatti ambientali

e del consumo di energia, acquisti pubblici

CAM – Servizi energetici

Page 157: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raffr - Caso A

Pubblicità

L’appaltatore deve fornire ed installare, in modo che siano ben

visibili al pubblico, all’esterno ed all’interno degli ambienti di

ingresso di ciascun edificio oggetto del servizio, apposite

targhe/cartelloni che informino i dipendenti e il pubblico che il

servizio di riscaldamento e raffrescamento è erogato nel rispetto di

criteri ambientali definiti a livello nazionale.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di riscaldamento/raffrescamento - Caso B

In questo caso l’oggetto e i criteri di selezione dei concorrenti

rimangono i medesimi di quelli individuati nel Caso A.

CAM – Servizi energetici

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Servizi di risc/raff - Caso B

Criteri premianti

Viene inserito un criterio aggiuntivo rispetto al Caso A:

Progetto di interventi di riqualificazione energetico-ambientale (non

si applica se la stazione appaltante dispone di un progetto aggiornato di

interventi di riqualificazione energetico-ambientale relativa a

riscaldamento/raffrescamento)

Un punteggio premiante è attribuito all’offerente che, sulla base

della certificazione e della diagnosi energetiche fornite dalla

stazione appaltante, presenta un progetto preliminare di

riqualificazione energetico-ambientale degli impianti e degli

edifici, rispetto a riscaldamento/raffrescamento.

CAM – Servizi energetici

Page 160: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Servizi di risc/raff - Caso B

Clausole di esecuzione

Viene inserito un criterio aggiuntivo rispetto al Caso A:

Realizzazione di interventi di riqualificazione energetico-

ambientale (non si applica se interventi di riqualificazione energetico-

ambientale relativa a riscaldamento/raffrescamento sono già stati

realizzati)

L’appaltatore deve realizzare interventi di riqualificazione

energetico-ambientale che riducano l’impatto ambientale del

servizio di riscaldamento/raffrescamento.

Vengono eliminati i criteri “Certificazione e diagnosi energetiche

degli impianti e degli edifici” e “Progetto di interventi di

riqualificazione energetico-ambientale”

CAM – Servizi energetici

Page 161: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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I consumi energetici e gli impatti ambientali legati all’edilizia sono

riconosciuti come una voce assai rilevante per tutte le politiche

energetiche e ambientali.

Oltre ai criteri ambientali già analizzati sono in elaborazione i CAM

generali per l’edilizia.

In attesa dell’emanazione del Decreto molte sono le cose che le

Pubbliche Amministrazioni possono comunque fare nell’ottica della

diffusione della sostenibilità in edilizia.

Queste azioni, da buone pratiche puntuali, sono destinate a

diffondersi come prassi.

GPP ed edilizia

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In attesa dei CAM la PA in merito all'edilizia ha la possibilità di

intervenire su diversi piani:

Profili di uso degli edifici pubblici

Riqualificazione sostenibile degli edifici pubblici

Progettazione sostenibile dei nuovi interventi

Supporto alla bioedilizia privata (con regolamenti, GPP, etc...)

OGNUNA DI QUESTE AZIONI RAPPRESENTA UN’OPPORTUNITÀ DI

LAVORO PER IMPRESE E PROFESSIONISTI

Edilizia sostenibile: oltre il GPP

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GPP ed edilizia

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Ogni edificio può funzionare in modo più o meno efficiente a

seconda del comportamento dei suoi occupanti.

L'apertura delle finestre, l'uso degli schermi, la regolazione e l'uso

degli impianti, etc.. sono tutti elementi che devono essere

conosciuti agli utenti di un edificio per poterlo “utilizzare” al meglio.

potrebbe essere utile fornire dei manuali dell'edificio ai

dipendenti?

è possibile prevedere l'installazione di sistemi che semplifichino

la gestione dell'edificio? (sensori di presenza, valvole termostatiche,

etc..)

I Profili d’uso degli edifici

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Quando un edificio pubblico necessita di interventi di

manutenzione si apre la possibilità di progettare interventi capaci

anche di migliorare le prestazioni dell'edificio.

In questo caso, serve come base di partenza:

Diagnosi energetica.

Quadro dei consumi idrici e dello stato dell'impianto.

Diagnosi dello stato dell'edificio.

Partendo dalla conoscenza delle attuali prestazioni dell'edificio è

possibile programmare interventi che le migliorino (rifacimento

serramenti, isolamento copertura, installazione riduttori di flusso,

etc...)

In ogni caso qualsiasi opera di manutenzione può essere appaltata

inserendo criteri verdi (scelta dei materiali, modalità di esecuzione,

gestione rifiuti, etc..)

Riqualificazione di edifici pubblici

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Quando si ha l'opportunità di progettare ex novo un edificio

pubblico è possibile sperimentare i criteri della bioedilizia per

ottenere edifici meno energivori e più sani. Tra i criteri

fondamentali:

Orientamento e gestione del microclima.

Isolamento termico chiusure opache e trasparenti.

Gestione del ciclo dell'acqua.

Captazione e protezione solare.

Energie rinnovabili.

Materiali locali e/o naturali.

Gestione dei rifiuti (in fase di costruzione e di esercizio).

Soluzioni impiantistiche ad elevata efficienza.

Scelta arredi a basso impatto

Progettazione nuovi edifici pubblici

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Nei concorsi e negli appalti l'Amministrazione può inserire, in

modo più o meno specifico, il riferimento alla sostenibilità del

progetto.

Oltre a questo, nei Regolamenti Edilizi comunali possono

essere inseriti vincoli e premialità per l’edilizia privata,

inducendo anche i privati ad optare per Imprese e

professionisti attenti alla sostenibilità.

Vedi Rapporto ONRE 2013

http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/sito_onre_

2013_min.pdf

Supporto alla bioedilizia

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I criteri ambientali nel campo dell’edilizia sono molteplici, e

molto legati alle specificità del progetto o intervento da

realizzare. Vediamo in sintesi le indicazioni del Toolkit

europeo sui criteri ambientali minimi da considerare.

Garantire all’edificio una efficienza energetica superiore a quella

imposta dalla legge (suggerito almeno 20%)

Copertura di una percentuale del fabbisogno energetico con FER

Scelta di materiali termoisolanti di origine naturale

Esclusione di prodotti contenenti componenti tossici per la salute

umana

Alcuni criteri dal Toolkit Europeo

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Scelta di legname proveniente da fonti controllate.

Scelta di componenti composti da una percentuale di materiale

riciclato

Rispetto delle limitazioni nei livelli di emissione di COV (come da

EN ISO 16000-9 )

Selezione di materiali in possesso di:

conformità agli standard previsti da un marchio di qualità

ecologica di Tipo I secondo la norma ISO 14024 – ECOLABEL

informazioni chiare e trasparenti sulle prestazioni del prodotto

secondo il modello delle dichiarazioni di prodotto di Tipo III –

EPD Dichiarazione Ambientale di Prodotto

Alcuni criteri dal Toolkit Europeo

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Realizzazione di una analisi del ciclo di vita (LCA) estesa ed

efficienza dei materiali

Inserimento nel progetto di proposte innovative per realizzare

sistemi di illuminazione, riscaldamento,raffrescamento,

cogenerazione ad alto rendimento e ventilazione ad elevata

efficienza energetica

Alcuni criteri dal Toolkit Europeo

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Il progettista deve dimostrare di avere maturato un’esperienza

adeguata nella progettazione di edifici ecologici e nella

progettazione degli impianti di riscaldamento/raffrescamento:

•utilizzo di strumenti LCC (costi lungo il ciclo di vita) e LCA nella

progettazione;

• progettazione di edifici ad alto rendimento energetico e che

utilizzano FER.

• impiego di cogenerazione ad alto rendimento;

• impiego di fonti energetiche rinnovabili;

• ricorso a contratti per rendimento energetico garantito con

società di servizi energetici;

I criteri del Toolkit per il progettista

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• progettazione di sistemi a tenuta d’aria e di scambio dell’aria

con recupero del calore;

• architettura bioclimatica finalizzata all’efficienza energetica, al

benessere termico e visivo, alla qualità dell’aria interna;

• utilizzo di materiali e prodotti da costruzione conformi ai criteri

ambientali;

• efficienza idrica;

• riduzione della quantità di rifiuti.

I criteri del Toolkit per il progettista

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La gestione del cantiere – il Toolkit

174

Nei bandi verdi è spesso richiesta la capacità di gestire in

modo sostenibile il cantiere. (Sistema di Gestione Ambientale)

Vediamo le principali misure di riduzione degli impatti secondo

il Toolkit europeo.

• garantire una tutela efficace della flora e della fauna nel sito

della costruzione e nell’area circostante

• impedire la creazione di flussi di rifiuti e di sostanze dannose

che possono avere impatti negativi sulla zona;

• minimizzare gli impatti dovuti al trasporto dei materiali in

cantiere

• consentire di minimizzare la produzione di rifiuti nel cantiere,

di rispettare i limiti di rumorosità ed evitare problemi al traffico;

• garantire un uso efficiente dell’energia e dell’acqua.

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La gestione del cantiere – Regione Lazio

175

Secondo quanto prescritto dalla Regione Lazio una impresa edile

che voglia qualificarsi per un bando verde deve includere nella

propria Dichiarazione ambientale:

• l’individuazione puntuale delle possibili criticità legate all’impatto

nell’area di cantiere e alle emissioni di inquinanti sull’ambiente

circostante, con particolare riferimento alle singole tipologie delle

lavorazioni;

• le misure adottate per la protezione delle risorse naturali,

paesistiche e storico-culturali presenti nell’area del cantiere

• le misure per implementare la raccolta differenziata nel cantiere

(tipo di cassonetti/contenitori per la raccolta differenziata, le aree

da adibire a stoccaggio temporaneo, ecc.) e per realizzare la

demolizione selettiva e il riciclaggio dei materiali di scavo e dei rifiuti

da costruzione e demolizione;

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La gestione del cantiere – Regione Lazio

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• le misure adottate per efficientare l’uso dell’energia nel cantiere e

per minimizzare le emissioni di gas climalteranti, con particolare

riferimento all’uso di tecnologie a basso impatto ambientale

(lampade a scarica di gas a basso consumo energetico o a led,

generatori di corrente eco-diesel con silenziatore, pannelli solari per

l'acqua calda, ecc.);

•le misure per l'abbattimento del rumore e delle vibrazioni, dovute

alle operazioni di scavo, di carico/scarico dei materiali, di taglio dei

materiali, di impasto del cemento e di disarmo, ecc., e l’eventuale

installazione di schermature/coperture antirumore (fisse o mobili)

nelle aree più critiche e nelle aree di lavorazione più rumorose, con

particolare riferimento alla disponibilità ad utilizzare gruppi

elettrogeni supersilenziati;

•le misure atte a garantire il risparmio idrico e la gestione delle

acque reflue nel cantiere e l’uso delle acque piovane e quelle di

lavorazione degli inerti, prevedendo opportune reti di drenaggio e scarico delle acque;

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La gestione del cantiere – Regione Lazio

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• le misure per l’abbattimento delle polveri e fumi anche attraverso

periodici interventi di irrorazione delle aree di lavorazione con

l’acqua o altre tecniche di contenimento del fenomeno del

sollevamento della polvere;

•le misure per garantire la protezione del suolo e del sottosuolo,

anche attraverso la verifica periodica degli sversamenti accidentali

di sostanze pericolose (vernici, solventi, bitumi, olii, lubrificanti,

combustibili e altri materiali potenzialmente inquinanti) e la

previsione dei relativi interventi di estrazione e smaltimento del suolo

contaminato;

•le misure idonee per ridurre l’impatto visivo del cantiere, anche

attraverso schermature e sistemazione a verde, soprattutto in

presenza di abitazioni contigue e habitat con presenza di specie

particolarmente sensibili alla presenza umana.

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Sostenibilità ed edilizia: opportunità concrete

per le imprese e per i professionisti

Perché il Green Public Procurement

Cos'è il Green Public Procurement

La logica del PAN e dei CAM

I CAM negli Appalti Pubblici

I CAM e l’edilizia

Sostenibilità in edilizia oltre il GPP

Alcune considerazioni

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Esistono diverse problematiche nell’applicazione del GPP,

quali ad esempio:

Necessità di modifica di alcune procedure e resistenza al

cambiamento.

Vincoli economici.

Indisponibilità (vera o presunta) dei prodotti green.

Mancanza di input politici forti.

Mancanza di adeguata informazione sui prodotti e le

tecnologie sostenibili.

Si diffonderà davvero il GPP?

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Per quanto evidenti possano risultare i benefici e l’utilità del

GPP, le barriere culturali, tecniche e di conoscenza

costituiscono uno scoglio: per superarlo la Regione Sardegna

ha cofinanziato insieme alle Provincie la costituzione degli

Ecosportelli Provinciali per il GPP, oltre a mettere in atto un

dispositivo complesso di azioni rivolte ad enti pubblici ed

imprese, così come previsto dal PAPERS (Piano per gli

Acquisti Pubblici Ecologici in Regione Sardegna).

Anche altri Enti stanno lavorando in parallelo sugli Acquisti

Verdi (Sportello Appalti di Sardegna Ricerche)

Si diffonderà davvero il GPP?

Page 181: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

L’azione capillare intrapresa sul territorio su più fronti non sta

lasciando indifferente il territorio, che sta “digerendo” le

informazioni e gli input ricevuti in questi anni.

La Nuova Direttiva Europea sugli Appalti Pubblici rafforza

l’enfasi sul GPP: il recepimento della stessa nella legislazione

nazionale poterà inevitabilmente a una diffusione del GPP.

È questione di tempo…

Si diffonderà davvero il GPP?

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I professionisti sostenibili possono:

concorrere per i bandi verdi di progettazione

supportare i cittadini negli adempimenti di legge (REA)

supportare gli enti nella gestione dell’energia

supportare gli enti nella realizzazione di azioni volte alla

sostenibilità

supportare le imprese nella ecoinnovazione

Quali opportunità concrete?

Page 183: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Le imprese artigiane possono

puntare sull’accorciamento della filiera nel proprio settore

innovare i sistemi di produzione per creare prodotti a

impatto ridotto

Nei settori in cui esistono, i CAM sono una buona guida da

seguire in questo percorso.

Quali opportunità concrete?

Page 184: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Le imprese produttrici di materiali edili possono:

puntare sull’accorciamento della filiera nel proprio settore

innovare i sistemi di produzione per creare prodotti a

impatto ridotto

ridurre gli scarti

ridurre la tossicità dei prodotti

cercare di far certificare i propri prodotti per entrare nel

mercato della bioedilizia

Quali opportunità concrete?

Page 185: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Le imprese edili possono:

puntare sulla gestione sostenibile del cantiere per

qualificarsi come esecutori di opere nell’ambito di bandi

sostenibili.

stabilire alleanze e partenariati stabili con i progettisti attenti

alla sostenibilità.

Quali opportunità concrete?

Page 186: Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato. I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli appalti pubblici

Tutte le imprese possono puntare sull’implementazione di

Sistemi di Gestione Ambientale ricordando che: “se un

operatore economico non ha accesso a detti sistemi di

registrazione per la gestione ambientale o non ha la

possibilità di ottenerli entro i termini richiesti, dovrebbe essere

consentito presentare una descrizione delle misure di

gestione ambientale attuate, a condizione che l’operatore

economico in questione dimostri che tali misure assicurano

lo stesso livello di protezione ambientale delle misure

richieste nel quadro della gestione ambientale.” DIRETTIVA

2014/24/UE

Quali opportunità concrete?

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Qualche numero

dal Rapporto ONRE 2013

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Qualche numero

dal Rapporto ONRE 2013

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Qualche numero

dal Rapporto ONRE 2013

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BUON LAVORO!

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Prospettive e opportunità di mercato per le imprese nel settore dell'edilizia e artigianato

I criteri ambientali nell'edilizia residenziale e gli

appalti pubblici

Arch. Alessandra Antonini

[email protected]

Nuoro, 26 novembre 2014