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11 marzo 2018 www.compastlentate.it Comunità pastorale Lentate - 08/03/18 LM s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9 CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30 CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18 COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11.15 lunedì, mercoledì, venerdì 8 S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30 sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30 MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto) * a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica * in tutte le parrocchie (a s.Vito solo se il funerale è alle 10.30) in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30 BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi ————————————————————————————————– Le prenotazioni necessariamente in segreteria di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053) AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (consacrata) 339.8838012 Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30 lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985 lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 mercoledì 15 - 17 per attenzione al lavoro sito web della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it APPUNTAMENTI COMUNITARI sabato 10 e domenica 11 vendita delle piante d'ulivo da parte dell'UNITALSI in ciascuna chiesa parrocchiale giovedì 15 ore 21 - cineteatro s.Angelo - serata aperta a tutti sulle tematiche del SINODO DALLE GENTI: proiezione docu-film FIGLI DI ABRAMO, confronto e dibattito (invitati soprattutto: consiglio pastorale - educatori - giovani - animatori in oratorio - ministri dell’eucarestia - volontari Caritas e nel sociale - impegnati nell’animazione liturgica) sabato 24 e domenica 25 (domenica delle Palme) banco vendita riso e uova sul piazzale della chiesa di Camnago SCONNESSI domenica 11 marzo 21.15 lunedì 12 marzo 21.15 AZIONE CATTOLICA dec. Seregno-Seveso: RITIRI SPIRITUALI 2018 domenica c/o c.tro pastorale Ambrosiano di Seveso (ex Seminario) predicatore don Tommaso Castiglioni Quaresima: 11/3: 9.30-16 Fine anno: 3/6: 9.30-16 SACERDOTI PER LE CONFESSIONI sabato 17 marzo nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 alle 18 BIRAGO don Andrea, CAMNAGO don Angelo, S. VITO don Mario, COPRENO (16-17) don Italo, CIMNAGO don Ambrogio inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali INIZIAZIONE CRISTIANA - comunicazioni alle famiglie domenica 11 marzo ore 15 1^ media di S.Vito oratorio Sant’Angelo 3 ^ primaria di Copreno oratorio di Copreno domenica 18 marzo ore 15 1^ media di Cimnago oratorio Sant’Angelo incontro genitori con don Andrea e ragazzi con catechiste e animatori 3 ^ primaria di Birago e Camnago oratorio di Camnago attività per bambini e genitori insieme incontro genitori con don Mario animazione per i bambini in oratorio Proposte per la nostra QUARESIMA 2018 VIA CRUCIS ogni venerdì: alle 15 in tutte le chiese (solo a s.Vito anche alle 7) e alle 21 comunitaria a BIRAGO con il testo della VIA CRUCIS diocesana venerdì 23 marzo VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO, a Desio alle 20.45 dalla chiesa di s. Pio X° S. MESSA SETTIMANALE DEL MERCOLEDÌ a BIRAGO alle 6.30 e a MOCCHIROLO alle 20.30 PREGHIERA DOMENICALE sempre a BIRAGO alle 15 esposizione eucaristica - lettura commentata dai nostri sacerdoti della LETTERA DI S.PAOLO AGLI EFESINI (scelta dall’Arcivescovo per accompagnare il SINODO DALLE GENTI nella nostra Diocesi) - benedizione eucaristica DOMENICA PENITENZIALE 25 marzo a S.VITO dalle 14.30 confessioni per gli adulti INIZIATIVA DI CARITÀ QUARESIMA come spiegato dai manifesti visibili in ogni chiesa è già possibile la prenotazione delle uova pasquali LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE libretto per la preghiera personale e in famiglia 11 marzo - QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA, DEL CIECO la pagina di vangelo che ascoltiamo Lettura del Vangelo secondo Giovanni 9, 1-38b In quel tempo. Passando, il Signore Gesù vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella pisci- na di Siloe» che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava se- duto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli dice- va: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chia- ma Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». … Il protagonista di oggi è l'ultimo della città e della società, un mendicante cieco, uno che non ha nulla, nulla da dare e da dire a nessuno. Eppure Gesù lo “vede!”. E bene anche. Vede inevitabilmente lo scarto della città, l'ultimo della fila, un mendicante che fastidiosamente tende la mano a tutti. Ma per tutti resta sembra invisibile. Infatti gli altri tirano dritto. Gesù no, si ferma. Senza essere chiamato, senza essere pregato. Gesù non passa oltre, per lui ogni incontro è una meta. Vale anche per noi. Gesù ci incontra così come siamo, con le nostre lacrime e fatiche quotidiane: «Nel Vangelo il primo sguardo di Gesù non si posa mai sul peccato, ma sempre sulla sofferenza della persona» (Johannes Baptist Metz). I discepoli che da anni camminano con lui, i farisei che hanno già raccolto le pietre per lapidarlo, tutti per prima cosa cercano nel cieco le colpe: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Cercano subito i peccati per giustificare quella cecità. Gesù non ci sta: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori!». Si allontana subito, immediatamente, da questa visione che rende ciechi; capovolge la vecchia mentalità della disgrazia o sofferenza come castigo di Dio. Gesù ancora una volta non giudica (ricordiamo la prostitu- ta con le sue lacrime e il suo profumo, la samaritana con la sua sete d’amore), ma per primo si avvicina. E senza che il cieco gli chieda niente, fa del fango con la saliva, stende quel petalo di fango sulle palpebre che co- prono il buio. Come sempre, è Dio che si contamina con l'uomo, ed è anche l'uomo che si contagia di cielo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino che viene al mondo, che viene alla luce, è una mescolanza di terra e di cielo, una lucerna fragile di argilla che custodisce un soffio di luce eterna. «Va’ a lavarti nella piscina di Siloe» ... Il mendicante cieco va subito, si affida al suo bastone e alla parola di uno sco- nosciuto. Si affida quando il miracolo non c'è ancora, quando c'è solo il solito buio intorno. «Andò alla piscina si lavò e tornò che ci vedeva». Non si appoggia più al suo bastone; non siederà più a terra a in- vocare pietà, ma ritto in piedi cammina con la faccia nel sole, finalmente libero. Finalmente uomo. Riconsegnato alla luce, rinato a una esistenza di coraggio e stupore. È la seconda volta che Gesù guarisce di sabato. Non era permesso! E ancora una volta, invece dell’esultanza per il miracolo, entra nel Vangelo un'infinita tristezza. Ai farisei non interessa la persona, ma il caso da classificare nel lo- ro codice della legge; non interessa la vita ritornata a splendere in quegli occhi ma l’ostinata "sana" dottrina. E avviano un processo per eresia: così quell'uomo guarito e felice passa da miracolato a imputato. Ma Gesù continua il suo annuncio del volto d'amore del Padre: a Dio per prima cosa interessa un uomo liberato, che finalmente vede e cammina. In un rapporto che possa generare gioia e speranza, che porti libertà e che faccia fiorire l'umano! Dio lotta con ciascuno di noi contro il male, lui è compas- sione, futuro, mano viva che tocca il cuo-re e lo apre, a- more che fa ri-partire la vita, che preferisce la felicità dei suoi figli più che la loro disumana e avvilente obbedienza. Il fariseo ripete: gloria di Dio è il precetto osservato! E invece no, gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna felice a vedere. E il suo sguardo finalmente luminoso e splendente dà lode a Dio più di tutti i “sabati” soffocanti! donitalo donimio@alice

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11 marzo 2018 www.compastlentate.it

Comunità pastorale Lentate - 08/03/18 – LM

s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9

CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30

CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18

COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11.15 lunedì, mercoledì, venerdì 8

S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30

sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30

MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto)

* a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica

* in tutte le parrocchie (a s.Vito solo se il funerale è alle 10.30) in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale

calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30

BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi

————————————————————————————————– Le prenotazioni necessariamente in segreteria

di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053)

AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE

NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (consacrata) 339.8838012

Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale

p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30

lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago

CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985

lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 mercoledì 15 - 17 per attenzione al lavoro

sito web della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it

APPUNTAMENTI COMUNITARI

sabato 10 e domenica 11 vendita delle piante d'ulivo da parte dell'UNITALSI in ciascuna chiesa parrocchiale

giovedì 15 ore 21 - cineteatro s.Angelo - serata aperta a tutti sulle tematiche del SINODO DALLE GENTI: proiezione docu-film FIGLI DI ABRAMO, confronto e dibattito (invitati soprattutto: consiglio pastorale - educatori - giovani - animatori in oratorio - ministri dell’eucarestia - volontari Caritas e nel sociale - impegnati nell’animazione liturgica)

sabato 24 e domenica 25 (domenica delle Palme) banco vendita riso e uova sul piazzale della chiesa di Camnago

SCONNESSI domenica 11 marzo 21.15

lunedì 12 marzo 21.15

AZIONE CATTOLICA dec. Seregno-Seveso: RITIRI SPIRITUALI 2018 domenica c/o c.tro pastorale Ambrosiano di Seveso (ex Seminario) predicatore don Tommaso Castiglioni

Quaresima: 11/3: 9.30-16 Fine anno: 3/6: 9.30-16

SACERDOTI PER LE CONFESSIONI sabato 17 marzo nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 alle 18 BIRAGO don Andrea, CAMNAGO don Angelo,

S. VITO don Mario, COPRENO (16-17) don Italo,

CIMNAGO don Ambrogio

inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali

INIZIAZIONE CRISTIANA - comunicazioni alle famiglie

domenica 11 marzo ore 15 1^ media di S.Vito oratorio Sant’Angelo 3 ̂ primaria di Copreno oratorio di Copreno

domenica 18 marzo ore 15 1^ media di Cimnago oratorio Sant’Angelo

incontro genitori con don Andrea e

ragazzi con catechiste e animatori 3 ̂ primaria di Birago e Camnago oratorio di Camnago

attività per bambini e genitori insieme

incontro genitori con don Mario

animazione per i bambini in oratorio

Proposte per la nostra QUARESIMA 2018 VIA CRUCIS ogni venerdì: alle 15 in tutte le chiese (solo a s.Vito anche alle 7) e alle 21 comunitaria a BIRAGO con il testo della VIA CRUCIS diocesana venerdì 23 marzo VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO, a Desio alle 20.45 dalla chiesa di s. Pio X°

S. MESSA SETTIMANALE DEL MERCOLEDÌ a BIRAGO alle 6.30 e a MOCCHIROLO alle 20.30

PREGHIERA DOMENICALE sempre a BIRAGO alle 15 esposizione eucaristica - lettura commentata dai nostri sacerdoti della LETTERA DI S.PAOLO AGLI EFESINI (scelta dall’Arcivescovo per accompagnare il SINODO DALLE GENTI nella nostra Diocesi) - benedizione eucaristica

DOMENICA PENITENZIALE 25 marzo a S.VITO dalle 14.30 confessioni per gli adulti

INIZIATIVA DI CARITÀ QUARESIMA come spiegato dai manifesti visibili in ogni chiesa è già possibile la prenotazione delle uova pasquali

LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE libretto per la preghiera personale e in famiglia

11 marzo - QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA, DEL CIECO

la pagina di vangelo che ascoltiamo Lettura del Vangelo secondo Giovanni 9, 1-38b In quel tempo. Passando, il Signore Gesù vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella pisci-na di Siloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava se-duto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli dice-va: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chia-ma Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». …

Il protagonista di oggi è l'ultimo della città e della società, un mendicante cieco, uno che non ha nulla, nulla da dare e da dire a nessuno. Eppure Gesù lo “vede!”. E bene anche. Vede inevitabilmente lo scarto della città, l'ultimo della fila, un mendicante che fastidiosamente tende la mano a tutti. Ma per tutti resta sembra invisibile. Infatti gli altri tirano dritto. Gesù no, si ferma. Senza essere chiamato, senza essere pregato. Gesù non passa oltre, per lui ogni incontro è una meta. Vale anche per noi. Gesù ci incontra così come siamo, con le nostre lacrime e fatiche quotidiane: «Nel Vangelo il primo sguardo di Gesù non si posa mai sul peccato, ma sempre sulla sofferenza della persona» (Johannes Baptist Metz). I discepoli che da anni camminano con lui, i farisei che hanno già raccolto le pietre per lapidarlo, tutti per prima cosa cercano nel cieco le colpe: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Cercano subito i peccati per giustificare quella cecità. Gesù non ci sta: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori!». Si allontana subito, immediatamente, da questa visione che rende ciechi; capovolge la vecchia mentalità della disgrazia o sofferenza come castigo di Dio. Gesù ancora una volta non giudica (ricordiamo la prostitu-ta con le sue lacrime e il suo profumo, la samaritana con la sua sete d’amore), ma per primo si avvicina. E senza che il cieco gli chieda niente, fa del fango con la saliva, stende quel petalo di fango sulle palpebre che co-prono il buio. Come sempre, è Dio che si contamina con l'uomo, ed è anche l'uomo che si contagia di cielo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino che viene al mondo, che viene alla luce, è una mescolanza di terra e di cielo,

una lucerna fragile di argilla che custodisce un soffio di luce eterna. «Va’ a lavarti nella piscina di Siloe» ... Il mendicante cieco va subito, si affida al suo bastone e alla parola di uno sco-nosciuto. Si affida quando il miracolo non c'è ancora, quando c'è solo il solito buio intorno. «Andò alla piscina si lavò e tornò che ci vedeva». Non si appoggia più al suo bastone; non siederà più a terra a in-vocare pietà, ma ritto in piedi cammina con la faccia nel sole, finalmente libero. Finalmente uomo. Riconsegnato alla luce, rinato a una esistenza di coraggio e stupore. È la seconda volta che Gesù guarisce di sabato. Non era permesso! E ancora una volta, invece dell’esultanza per il miracolo, entra nel Vangelo un'infinita tristezza. Ai farisei non interessa la persona, ma il caso da classificare nel lo-ro codice della legge; non interessa la vita ritornata a splendere in quegli occhi ma l’ostinata "sana" dottrina. E avviano un processo per eresia: così quell'uomo guarito e felice passa da miracolato a imputato. Ma Gesù continua il suo annuncio del volto d'amore del Padre: a Dio per prima cosa interessa un uomo liberato, che finalmente vede e cammina. In un rapporto che possa generare gioia e speranza, che porti libertà e che faccia fiorire l'umano! Dio lotta con ciascuno di noi contro il male, lui è compas-sione, futuro, mano viva che tocca il cuo­re e lo apre, a-more che fa ri­partire la vita, che preferisce la felicità dei suoi figli più che la loro disumana e avvilente obbedienza. Il fariseo ripete: gloria di Dio è il precetto osservato! E invece no, gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna felice a vedere. E il suo sguardo finalmente luminoso e splendente dà lode a Dio più di tutti i “sabati” soffocanti!

donitalo donimio@alice

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Anagrafe della Comunità Pastorale: febbraio 2018

Sono nati in Cristo:

COPRENO Angeretti Greta di Davide e Zerbi Anna Colombo Diego di Stefano e Rossi Manuela Asaro Francesco di Salvatore e Zaharie Ramona Nadia S. VITO Mandarino Alex di Andrea e Riviello Anna Lisa

Ci hanno lasciato nella luce della Pasqua:

BIRAGO Alberti Angelo di anni 85 Terragni Ezio di anni 78 Ceppi Elda di anni 97 CAMNAGO Seveso Antonio di anni 95 Pozzi Rachele di anni 73 Visentin Ivana di anni 82 CIMNAGO Allievi Ambrogio di anni 71 COPRENO Ciccaglione Gabriella di anni 71 Suor Giulia Rivolta di anni 93 Vergani Giuseppina di anni 103 Indrigo Bruno di anni 90 Marchiori Clelia di anni 76 Nava Vittorina di anni 79 Angeretti Natale di anni 87 S. VITO Mariani Arnaldo di anni 84 Porro Giovanni di anni 80 Parenti Nella di anni 83 Speranzini Enrico di anni 94

Hanno consacrato il loro amore in Cristo:

CAMNAGO Patti Carlo Antonio con Cappelletti Cristina

giovedì 15 marzo - ore 21 - cineteatro s.Angelo

ASSEMBLEA DI COMUNITÀ

per il sinodo CHIESA DALLE GENTI presentazione del docu-film e dialogo

Milano sta cambiando. E con la città anche il territorio e la sua Chiesa. In particolare, la presenza di persone di altre lingue e culture ci interpella e ci chiede una riflessione approfondita, a partire da uno sguardo capace di con-frontarsi con la realtà, le sue problematiche e sfide, per scrivere insieme una nuova pagina di storia, verso il futuro. Per questo, la Diocesi di Milano ha pensato di avviare un cammino sinodale, dal significativo titolo “Chiesa dalle genti”. L’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, che lo ha indetto, lo ha presen-tato come una grande occasione di ascolto e confronto: di fronte a cambia-menti così imponenti non è più sufficiente immaginare piccoli aggiustamenti delle proprie strutture e dei propri stili di vita; più profondamente occorre interrogarci per comprendere quanto noi stessi siamo chiamati a cambiare. Un simile cammino potrà avere effetto nella misura in cui saprà essere inclu-sivo, capace di coinvolgere nel processo di riflessione e discernimento tutti coloro che intendono lasciarsi interrogare dal processo dentro il quale siamo immersi, offrendo ciascuno il proprio contributo, alla ricerca di nuove modali-tà per vivere insieme la società e la Chiesa di domani. Riteniamo quindi mol-to importante anche il contributo che lei potrà darci, invitandola a partecipa-re al cammino che come Chiesa stiamo compiendo. Oltre alle tracce che sono state predisposte per le diverse realtà ecclesiali e sociali, con questa

traccia ci rivolgiamo a coloro che intendessero esprimersi a livello personale.

«Lo Spirito consolatore abita in tutti, perché non ci lasciamo cadere le braccia: non siamo una casa di accoglienza ben organizzata che concede genero-sa ospitalità ai passanti, siamo un popolo in cam-mino, una casa in costruzione, una fraterna convi-venza che vive un tempo di transizione che riguar-da tutti e tutto. La secolarizzazione e l’emarginazione del pensiero di Dio e della vita eterna, la situazione demografica, l’evoluzione della tecnologia, la problematica occupazionale, la liquidità dei rapporti affettivi, l’interazione tra

culture, etnie, tradizioni religiose e tanti altri a-spetti contribuiscono a rendere complessa la do-manda: come deve essere la nostra Chiesa per essere fedele alla volontà del suo Signore? Verso le genti che abitano nelle nostre terre i discepoli del Signore continuano ad essere in debito: devono annunciare il Vangelo! Devono mettersi a servizio dell’edificazione della comunità che sia attraente come la città posta sulla cima della montagna. Tutti i discepoli del Signore hanno il compito di essere pietre vive di questo edificio spirituale, tut-

ti! Se parlano altre lingue in modo più sciolto dell’italiano, se celebrano feste e tradizioni più consuete in altri Paesi che nelle nostre terre, se amano liturgie più animate e festose di quelle abituali nelle nostre chiese, non per questo posso-no sottrarsi alla responsabilità di offrire il loro contributo per dare volto alla Chiesa che nasce dalle genti per la potenza dello Spirito Santo». (Chiesa dalle genti, responsabilità e prospettive.

Linee diocesane per la pastorale, pp. 6-7)

Ecco le domande: 1. La trasformazione innescata dall’arrivo e dall’insediamento di persone cattoliche di altre lingue e culture nel territorio della diocesi di Milano sta gene-rando emozioni e reazioni anche forti. Personalmente come ci sentiamo interrogati da questo fenomeno? Riteniamo che, per la società e la Chiesa, l’incontro e la convivenza con persone e stili di vita molto diversi possa essere occasione di rinnovamento della propria identità? Come? 2. La nostra personale esperienza di fede come è stata influenzata dalla presenza e/o conoscenza di credenti di altra lingua e cultura e dalla trasformazione multietnica della nostra società? Se partecipiamo abitualmente alla Messa abbiamo notato la presenza di fedeli di origine straniera? Abbiamo notato, in particolare, qualche cambiamento nella liturgia? 3. Conosciamo – o ci è capitato di incontrare – qualche sacerdote e/o religioso/a straniero che vive e opera sul nostro territorio? Pensiamo possa essere di aiuto, per i migranti, avere a fianco sacerdoti e religiosi anch’essi stranieri? Quanto, invece, la loro presenza può essere di aiuto per le comunità ecclesiali tradizionalmente italiane? 4. L’iniziativa dell’Arcivescovo di indire questo Sinodo minore che riflette sulla Chiesa come “Chiesa dalle genti” come ci sta interrogando? Come questo SINODO sta cambiando il nostro sguardo sulle trasformazioni in atto nelle nostre comunità ecclesiali?

PAGINA DEGLI ORATORI

FESTA DI SANT’AGNESE: Sabato 20 gennaio noi ragazze adolescenti, 18-19enni e giovani dell’UPG, abbiamo parteci-

pato alla festa di S. Agnese organizzata dalle nostre educatrici all’oratorio di Copreno. L’obiettivo di questa serata era quello di

farci vivere un viaggio immaginario, simile a quello descritto da Dante nella Divina Commedia. Questo cammino era suddiviso

in tre step principali: il primo di liberazione, il secondo di purificazione e il terzo di riunificazione. Nella prima parte siamo state

divise in piccoli gruppi da tre; un trio per volta siamo state bendate, ci è stato macchiato il viso e consegnato un oggetto simbolo,

di cui avremmo scoperto solo dopo il significato. Ci hanno così portato e chiuso a chiave in diverse stanze dell’oratorio comple-

tamente al buio, nelle quali erano presenti diversi indizi da trovare e risolvere per riuscire ad aprire la stanza ed essere quindi

liberate. Una volta radunate nuovamente, abbiamo capito che la prova svolta consisteva nella liberazione dall’Inferno e che

l’oggetto e il luogo in cui ogni gruppetto era imprigionato, simboleggiavano il girone di appartenenza. Il percorso di purificazio-

ne consisteva nell'abbandonare l’oggetto a noi assegnato, pulire i nostri visi dai segni e prendere un palloncino con all’interno

una lucina da legare al dito. Per avvicinarci al Paradiso, abbiamo ballato tutte insieme illuminate solo dalla luce dei nostri pallon-

cini. Infine, la fase di riunificazione consisteva nel far volare i nostri palloncini verso il cielo. Abbiamo concluso la serata con

una preghiera in Chiesa in cui ognuna di noi ha acceso una candela, simbolo della luce attinta da Gesù che ciascuno deve portare

ogni giorno nel mondo. È stata una serata divertente e allo stesso tempo significativa. Ha permesso ad ognuna di noi di creare

nuove amicizie e legami.

Aurora e Martina

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