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Proposte di Lavori di maturità 2014 Liceo cantonale di Bellinzona Novembre 2013

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Proposte di

Lavori di maturità 2014

Liceo cantonale di Bellinzona

Novembre 2013

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Indice

1 Arti visive Claudio Fontanesi Fotomontaggi e manipolazioni fotografiche

prima e dopo la diffusione dell'immagine digitale

2 Biologia Ottorino Pedrazzini,

Davide Speziga

Ambiente, socialità e ricerche scientifiche in

relazione alla salute umana

3 Chimica (Laffranchi) Giuseppe Laffranchi La divulgazione scientifica attraverso i social

media

4 Chimica (Pè) Nicola Pè I rimedi della nonna

5 Economia e diritto,

Storia

Simona Ghiringhelli,

Manolo Pellegrini

Il Medio Oriente e l’Africa del nord in crisi:

conflitti, violazioni dei diritti dell’uomo e

mancanza di democrazia

6 Filosofia Tommaso Mandalà Tutta la Storia è storia di Storie

7 Fisica Stefano Sposetti Luce

8 Francese, Storia Luigi Colombo,

Roberta Lenzi-Casamassima

Douce France? Pagine nere degli ultimi due

secoli di storia francese

9 Geografia, Storia Adriano Martignoni,

Marco Pellegrini L’Europa incontra l‘altro

10 Greco, Latino Benedino Gemelli,

Lucia Orelli Facchini Medicina nella storia

11 Inglese Monica Pronzini Togni Dying for the Vote. Sufragette Plays at the

Beginning of the 20th

Century

12 Inglese, Storia Gabriella Herold Belotti,

Tiziano Locarnini

Tiocfaidh ár lá. L’irlanda nel XX secolo tra

storia e letteratura

13 Italiano Giuseppe Sergi Narrativa e mondo del lavoro nel dopoguerra:

dalla fabbrica al call center

14 Matematica Egon Bernasconi Matematica tra storia, filosofia ed epistemologia

15 Pedagogia / Psicologia Edio Pellandini Alterità

16 Religione Rolando Leo Bioetica in dialogo. Chi può mettere le mani sulla

vita?

17 Tedesco Urs Dudli,

Laura Rulli

“Psicologia letteraria”, letteratura psicologica.

Sogno e realtà a Vienna all’inizio del Novecento

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Materia: Arti visive

Docente: Claudio Fontanesi

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Fotomontaggi e manipolazioni fotografiche prima e dopo la dif-

fusione dell’immagine digitale

Per noi, circondati da sistemi tecnologici che permettono di fissare e conservare le immagini,

diventa sempre più difficile immaginare quanto dirompente e rivoluzionaria sia stata

l’apparizione della fotografia nella prima metà dell’Ottocento.

La nuova tecnica consentiva di ripro-

durre l’aspetto delle persone e degli

avvenimenti in modo oggettivo. Ve-

niva così aggirata l’imprecisione e la

lentezza del pittore, le foto erano

portatili e potevano essere diffuse in

molti esemplari.

Dall’aura di oggettività assoluta che

circondava l’immagine fotografica,

cosa ha portato in poco tempo alcuni

fotografi a praticare tecniche, come il

ritocco e il fotomontaggio, che vanno

a comprometterne la genuinità?

Ritocco e fotomontaggio, nel linguag-

gio comune, e con il passare del tem-

po, hanno proprio assunto la conno-

tazione di contraffazione e mancanza

di sincerità.

Le ragioni di queste pratiche sono

ovviamente diverse e conducono a

dover analizzare molti fattori, sia di

ambito tecnico, sia, soprattutto, di

ordine culturale.

Sarà interessante passare in rassegna le varie tipologie di intromissioni manuali, più o meno

convincenti, nel processo fotografico.

Esistono molti tipi di manipolazioni:

È logico pensare che i primi interventi sulle immagini fotografiche siano stati dovuti alla ne-

cessità di correggere i difetti provocati da lacune tecniche: presenza di figure mosse o non suf-

ficientemente illuminate.

Ci sono fotografie che, fortemente ispirate alle scene pittoriche o teatrali, vengono ritoccate a

pennello. Sempre per aderire ad un gusto legato alla pittura, cacciatori o pionieri vengono fo-

tografati in studio anziché in luoghi naturali.

La magica reputazione del procedimento fotografico ha spinto molti fotografi commerciali a

vendere immagini del mondo invisibile: scatti multipli in cui, accanto al ritratto di una perso-

Foto di Philippe Halsman Jean Cocteau, il sogno del poeta, 1949

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Materia: Arti visive

Docente: Claudio Fontanesi

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na, appaiono uno o più fantasmi. “Presenze” che solo la fotografia poteva cogliere e che hanno

favorito i guadagni di medium, ciarlatani e imbonitori da fiera.

Molti fotomontaggi nascono dall’esigenza di raggruppare più personaggi in formazioni e

gruppi coerenti anche se le loro rispettive immagini provengono da momenti e scene diverse.

La ricerca della perfezione e lo spirito di emulazione della pittura hanno portato molti foto-

grafi a diffondere versioni ritoccate delle loro opere.

Il discorso si farà ancora più specifico quando si affronterà il capitolo dell’immagine dei leader

politici, della propaganda e della contestazione. L’intervento della censura cancella alcune

persone dalle foto di gruppo, mentre l’opposizione descrive i potenti nel modo più grottesco e

disumano.

John Heartfield Krieg und Leichen da AIZ n°18, 1932

La grande stagione del fotomontaggio è il periodo che coincide con gli anni ’30 del secolo

scorso, grazie soprattutto alla fantasia sfrenata e rivoluzionaria degli artisti surrealisti. Si ve-

dranno apparire immagini che hanno ormai un posto importante nella storia dell’arte.

La possibilità di manipolare le fotografie per ottenere risultati divertenti o sorprendenti è or-

mai alla portata di tutti, da quando, all’inizio degli anni ’90, il trattamento delle fotografie è di-

ventato, in pratica, un campo esclusivo della tecnica digitale.

Il lavoro di maturità.

In classe si intende passare in rassegna la storia della produzione legata al fotomontaggio e agli interventi manuali sull’immagine.

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Docente: Claudio Fontanesi

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Sarà indispensabile affrontare la conoscenza della fotografia in tutte le sue forme: fisica e chimica tradizionale, nonché il suo trattamento digitale. Dopo questa fase di preparazione lo studente sarà in grado di scegliere l’orientamento più specifico da dare al suo lavoro di maturità. La ricerca, che deve consistere necessariamente in un testo scritto, può riguardare, ad esem-pio, gli aspetti meno conosciuti della produzione di un autore di fama mondiale o la presenta-zione di esempi di opere poco rinomate create in un ambito più vicino a noi. Il lavoro può inoltre essere fondato su un tema iconografico, sul confronto tra autori che agi-scono nella stessa epoca ecc. Se il progetto è sufficientemente convincente e se è stato preventivamente concordato con l’insegnante, lo studente può realizzare autonomamente una serie di fotomontaggi, sempre accompagnandola con un elaborato scritto che ne puntualizzi le motivazioni ed il procedimen-to tecnico. Criteri di valutazione. La valutazione terrà conto del percorso svolto, della ricerca scritta e della presentazione orale. Lo studente, anche nelle necessarie fasi di apprendimento seminariale, dovrà manifestare in-teresse e partecipazione al lavoro. È auspicabile che egli sappia rendere tangibile la sua con-creta passione per l’argomento scelto. L’adesione a questo progetto richiede curiosità verso le immagini e le opere d’arte, ma anche la capacità di affrontarle e descriverle in modo analitico. Lo scritto conterrà i risultati di un percorso di ricerca spiccatamente personale. Sarà redatto in modo originale e, trattandosi di un lavoro sulle arti figurative, conterrà immagini significa-tive e di qualità. Le citazioni e la bibliografia dovranno essere sistemate secondo le norme. Una presentazione orale fluida e didatticamente ben impostata servirà a evidenziare la pro-pria padronanza nel trattare il tema. Occorre che gli sforzi analitici e creativi compiuti nello svolgimento del lavoro di maturità vengano adeguatamente sottolineati. Un accenno alla bibliografia: S.CHAPLIN, Come imbrogliare con Photoshop CS6, Milano: Il Castello, 2013 D.CHIAPPE, László Moholy-Nagy: Kunst des Lichts, München: Hirmer, 2010 M.FINEMAN, Faking It: Manipulated Photography Before Photoshop, Yale University Press, 2012 M.LANGFORD, Nuovo trattato di fotografia moderna (decima edizione), Milano: Il Castello, 2011 M.RAY, Mostra al museo d’arte moderna di Lugano, Milano: Skira, 2011 M.TEITELBAUM, Montage and Modern Life, 1919-1942, MIT Press, 1992 J.UELSMANN, Photo Syntesis, University Press Florida,1992 A.M. ZERVIGÓN, John Heartfield and the Agitated Image : Photography, Persuasion, and the Rise of Avant-Garde Photomontage, University of Chicago Press, 2012 Sitografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Fotografia http://en.wikipedia.org/wiki/Photomontage

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Materia: Biologia

Docenti: Ottorino Pedrazzini, Davide Speziga

Ambiente, socialità e ricerche scientifiche in relazione alla salute umana

Il LAM di biologia ha tra i suoi obiettivi quello di portare lo studente a conoscere gli istituti presenti nella nostra regione che operano in campo delle scienze biomediche e sociali, quali gli ospedali cantonali, gli uffici di consulenza psicologica, i laboratori preposti alle analisi biologiche, il laboratorio di microbiologia applicata, l’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) e l’Ufficio cantonale protezione aria e acqua. Durante lo svolgimento del LAM verrà data la possibilità d’interagire direttamente con medici, biologi ed ecologi professionisti, attivi in Ticino e che si sono occupati o si occupano di ricerche in ambito microbiologico, sanitario, psico-sociale ed ecologico. Nelle proposte di attività pratica l’allievo potrebbe quindi entrare in contatto diretto, ad esempio, con una ricerca sugli inquinanti presenti nelle acque, sugli additivi utilizzati in agricoltura potenzialmente dannosi per la salute umana o ancora sulle conseguenze date da una determinata cura clinica. Il vasto campo d’azione permette allo studente di affrontare e quindi approfondire una situazione che sente vicino e che lo interessa in modo particolare. Questo LAM affronta quindi il concetto di salute in sintonia con la più recente definizione data dall’Organizzazione mondiale della salute (OMS), che fa riferimento ad un benessere fisico, psicologico, sociale e ambientale. Attraverso questo lavoro di maturità lo studente avrà occasione di immergersi in una realtà di ricerca vera, situata al di fuori della scuola.

Un ambiente ecologicamente sano ci rende una vita migliore.

Le scoperte in ambito medico e le nuove tecnologie.

Le analisi microbiologiche e il ruolo dei batteri in ambito sanitario.

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Materia: Biologia

Docenti: Ottorino Pedrazzini, Davide Speziga

Gli studenti che intendono aderire a questa proposta saranno portati a:

o individuare un argomento che sia proponibile con gli obiettivi del LAM; o progettare una ricerca sperimentale secondo un approccio scientifico; o raccogliere dati scientifici attraverso una sperimentazione; o analizzare e interpretare i dati raccolti e confrontarli con la letteratura; o elaborare un rapporto di ricerca personale, che includa sia la parte teorica

che quella sperimentale. Tutto ciò porterà lo studente ad affrontare uno studio da svolgere in laboratori, in ambienti naturali particolari o ancora in istituti (di ricerca o sanitari), che si trovano nel territorio. Durante questi contatti/uscite lo studente dovrà, se necessario, apprendere l’uso di sistemi o strumenti d’uso da professionisti biologi, medici e/o ricercatori. Il lavoro personale di ricerca sarà strettamente correlato con gli interessi dell’allievo, che verranno discussi con il docente durante i primi incontri. È evidente che, per ragioni strettamente legate al tipo di ricerca proposto, il LAM potrebbe comprendere quindi una parte pratico-sperimentale nel territorio da svolgersi, in parte, anche nel periodo estivo. Si richiede pertanto allo studente un’eventuale disponibilità a compiere alcune attività pratiche nell’estate 2014. Per questo LAM vengono valutati l’impegno e la serietà con le quali ogni singolo studente dimostrerà di affrontare il lavoro di ricerca in tutte le sue fasi. Vengono inoltre considerati nella valutazione le modalità operative che lo studente adotta nella raccolta dei dati, come pure le capacità analitiche messe in atto nel raggiungimento dei risultati e nella redazione del rapporto finale. Al fine di una valutazione verrà pure considerata l’esposizione orale in termini di chiarezza espositiva e di impegno. Bibliografia:

• Biologia, N. Campbell, Ed. Zanichelli, Bologna, 2000

• Ecologia, R. Ricklesfs, Ed. Zanichelli, Bologna, 1997

• Investigatori della natura - 1853-2003. Centocinquanta anni di Museo cantonale di storia naturale, A. Fossati, Ed. Dadò, Locarno, 2003

• Microbiologia degli alimenti di origine animale, G. Tiecco, Ed. Agricola, Bologna, 1989

• Il mondo dei microrganismi, R. Steiner, Ed. Zanichelli, Bologna, 1975

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Materia: Chimica

Docente: Giuseppe Laffranchi

La divulgazione scientifica attraverso i social media

1. Contenuti

La divulgazione scientifica è un’esposizione di argomenti di carattere scientifico attraverso una modalità accessibile a un largo pubblico di non specialisti. Essa rappresenta un ponte tra la letteratura scientifica, come mezzo per la comunicazione specialistica nell’ambito della ricerca scientifica, e l’informazione culturale a largo spettro di pubblico. L’obiettivo del genere comunicativo è di esporre i concetti fondamentali delle scoperte scientifiche, facendo uso di modalità accattivanti e di un linguaggio meno specialistico e più accessibile.

Le tecnologie web a sfondo sociale, tipiche della seconda generazione del web, sono in genere designate con il termine Web 2.0. Grazie alle tecnologie web di seconda generazione, gli utenti possono collaborare in rete, co-produrre e condividere informazioni con altri utenti. I Social Media sono un gruppo di applicazioni web fondate sulla filosofia e la tecnologia tipiche del Web 2.0 che permettono la produzione e lo scambio di contenuti generati dall’utente.

Oggetto di questo LaM è la creazione di un sito web pubblico, nel quale vengono pubblicati contenuti multimediali creati da una comunità di studenti liceali con lo scopo di promuovere la divulgazione scientifica nell’ambito della chimica.

Ogni membro della comunità di lavoro approfondirà dei concetti chimici nell’ambito di aree di proprio interesse, per poi divulgare (facendo capo ai Social Media) i contenuti del proprio studio sul sito web costruito dalla comunità. Le aree che potranno essere oggetto di studio da parte di ogni membro della comunità sono le seguenti:

La chimica e la fotografia – I processi chimici alla base della tecniche fotografiche su pellicola e su carta

La chimica e la cucina – I processi chimici che si nascondono dietro le tecniche culinarie

La chimica e il quotidiano – Curiosità di natura chimica celate nei materiali di uso quotidiano

La chimica e l’arte – Applicazioni della chimica nella produzione delle opere d’arte

La chimica nella fisiologia umana – Fenomeni fisiologici spiegati con la lente della chimica

A queste potranno aggiungersi altre aree suggerite dai partecipanti al LaM.

2. Organizzazione

Gli studenti che partecipano a questo LaM formano una comunità di apprendimento online con gli obiettivi di costruire un sapere comune, di promuovere l’apprendimento individuale dei singoli membri della comunità, nonché di divulgare il sapere scientifico acquisito. In base a quest’ultimo obiettivo, i contenuti multimediali prodotti nell’ambito del progetto collaborativo saranno resi pubblici e accessibili liberamente nel web. Le prime lezioni saranno dedicate alla condivisione degli obiettivi della comunità e delle regole di comportamento da rispettare durante l’attività di creazione dei materiali multimediali da pubblicare nel web. Questo lavoro si concretizzerà nella produzione di un documento di riferimento condiviso da tutti i membri della comunità.

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Materia: Chimica

Docente: Giuseppe Laffranchi

In seguito si riserverà uno spazio di lavoro in comune per la progettazione del sito web (costruito con il servizio gratuito messo a disposizione da Google, Google Sites), nel quale verranno poi pubblicati i materiali multimediali prodotti dalla comunità. Un importante periodo - che inizierà nel secondo semestre dell’anno scolastico 2013-2014, si estenderà sulla pausa estiva e si concluderà nei primi mesi dell’anno scolastico 2014-2015 - sarà riservato al lavoro in laboratorio e in rete. Durante questo periodo, il primo impegno concreto consisterà nel circoscrivere il proprio campo d’azione a un’area d’interesse tra quelle in elenco e di definire il proprio ruolo redazionale all’interno del progetto collaborativo. In seguito si tratterà di scegliere quali modalità di comunicazione del web, tra tutte quelle offerte dai Social Media, utilizzare per la realizzazione del progetto. Nel corso della creazione delle opere multimediali, un peso particolare verrà dato alla dimensione sperimentale della chimica, per cui è certamente prevedibile che l’attività di produzione comporti la realizzazione di esperimenti di laboratorio (ad esempio nel caso di una produzione di un filmato da pubblicare in rete che riproduca un fenomeno chimico). Particolare attenzione sarà pure riservata alle norme importanti da rispettare in fase di pubblicazione in rete, come ad esempio: l’autorevolezza delle fonti, il rispetto della proprietà intellettuale, l’accertamento della correttezza scientifica dell’esposizione, l’evidenza dell’atto creativo (anche quando fondato su opere preesistenti). Parallelamente alla creazione dei prodotti da pubblicare in rete e più intensamente nei mesi conclusivi del LaM, ogni partecipante al progetto collaborativo redigerà il proprio lavoro di ricerca. I singoli lavori di ricerca faranno riferimento a due obiettivi. In particolare, l’allievo dovrà:

1. verificare il grado di incidenza del metodo di apprendimento collaborativo (fondato sull’uso dei Social Media) sull’acquisizione individuale di concetti legati al mondo della chimica;

2. osservare le attività svolte nel web dalla comunità e condurre un’analisi del processo di costruzione collaborativa del sapere che si è concretizzato nella fase di sperimentazione.

Per raggiungere questi due obiettivi, si chiederà ad ogni allievo di:

partecipare attivamente all’attività di produzione collaborativa delle opere multimediali;

tenere un diario di lavoro online (visionabile solo dal docente), nel quale registrare regolarmente le osservazioni riguardanti l’attività della comunità e le riflessioni attorno allo sviluppo del progetto collaborativo;

analizzare criticamente il sito prodotto dalla comunità e, sulla scorta del diario di lavoro prodotto, esaminare il proprio contributo all’attività di creazione delle pubblicazioni web, nonché la propria evoluzione nell’apprendimento di concetti di natura chimica.

Un’osservazione conclusiva importante: a coloro che partecipano al LaM non è richiesta alcuna preconoscenza particolare di tipo informatico, ma unicamente un interesse per la chimica e per l’attività sperimentale di laboratorio, nonché il desiderio di approfondire gli aspetti legati alle potenzialità comunicative dei Social Media.

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Materia: Chimica

Docente: Giuseppe Laffranchi

3. Valutazione

La valutazione del LaM terrà conto della qualità:

del contributo dell’allievo alle attività della comunità;

del documento di ricerca prodotto, nel quale comparirà una riflessione sui risultati del progetto, supportata dall’analisi critica della propria esperienza di produzione dei materiali multimediali.

della presentazione orale individuale del lavoro di ricerca.

4. Bibliografia

Bertoni, Floriana. Chimica applicata la chimica del carbonio e la chimica nell’industria. Zanichelli, 1996. Cobb, Vicki, e Peter J Lippman. Science Experiments You Can Eat. Lippincott, 1972. Emsley, John. Molecole in mostra. La chimica nascosta nella vita quotidiana. Dedalo, 2004. Emsley, John, e Peter Fell. Wenn Essen krank macht. Wiley-VCH, 2000. Ghedina, Oscar F. . Foto Ricettario, Formule Procedimenti Tecniche. Hoepli. 1972 Karukstis, Kerry K. Chemistry connections: the chemical basis of everyday phenomena. Academic Press, 2000. Matteini, Mauro. La chimica nel restauro i materiali dell’arte pittorica. 13a ed. Arte e restauro. Nardini Editore, 2010. Raaf, Hermann. Chemie des Alltags A - Z: ein Lexikon der praktischen Chemie. Herder, 1992. Roesky, Herbert Walter. Il luna park della chimica. Zanichelli, 1999. Schwedt, Georg. Experimente mit Supermarktprodukten: eine chemische Warenkunde. Wiley-VCH-Verlag, 2009. This, Hervé. I segreti della pentola Guida di gastronomia molecolare. Jaca Book, 2005. Vollmer, Günter, e Manfred Franz. La chimica di tutti i giorni. Zanichelli, 1992. Zecchina, Adriano. Alchimie nell’arte La chimica e l’evoluzione della pittura. Zanichelli, 2012.

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Materia: Chimica

Docente: Nicola Pè

I RIMEDI DELLA NONNA

Più volte durante la mia infanzia ho ricevuto cure attraverso rimedi che oggi sarebbero chiamati “cure alternative” o

“non tradizionali”. Infatti mia nonna possedeva delle discrete conoscenze delle proprietà delle piante medicinali e

spesso le usava come primo rimedio per diversi malori e incidenti non gravi. L’arnica, per esempio, la usava contro le

contusioni e le febbri persistenti, “l’fiò mèr”1 contro i disturbi intestinali, la malva per i mal di denti oppure ancora la

celidonia (o chelidonia) contro le verruche, ... Mi ricordo ancora delle cure portentose di mia nonna e spesso la

paragonavo, con una certa disapprovazione da parte sua, a Panoramix, il druido del paesino gallico dai poteri quasi

magici!

È indubbio che la cura con le piante medicinali è assodata anche nella nostra cultura contemporanea. Pensate alla

vostra farmacia di casa e vi accorgerete che diversi prodotti sono dei derivati dalla fitofarmacologia2: pomate, sciroppi,

shampoo, pasticche, caramelle, ecc.

L’utilizzo delle piante ebbe inizio in epoche molto lontane. I nostri antenati non avevano a disposizione altri farmaci se

non quelli offerti dalla natura. Osservando la fauna circostante videro che le bestie affette da disturbi ricorrevano alle

erbe per guarire. I cervi colpiti da tosse, ad esempio, cercavano l’erba polmonaria, i camosci feriti si sdraiavano sul

tappeto erboso composto da piantaggine e il cinghiale per disintossicarsi ingeriva le radici di carlina acaule. Grazie a

queste osservazioni e in seguito a successive discussioni gli uomini preistorici riuscirono ad acculturarsi in ambito

fitofarmacologico. Le proprietà delle erbe furono poi tramandate di generazione in generazione e arricchite di nuove

conoscenze e impieghi fino ai giorni nostri.

La nostra epoca, caratterizzata dalle scienze applicate e dalla tecnica, deve chinarsi davanti alla saggezza della natura.

Dalla seconda metà del XX secolo si è verificata una certa tendenza, presso molti ambienti scientifici, a sottovalutare i

cosiddetti rimedi della medicina naturale. Tendenza che, sommata ad un innegabile progresso della chimica

farmaceutica, ha sicuramente contribuito a provocare la quasi scomparsa dei preparati a base di piante medicinali. La

riscoperta di antichi farmaci popolari proprio nel secolo della chemioterapia e la constatazione che le piante coltivate

e quelle selvatiche, note già dai tempi remoti, ci forniscono agenti attivi efficaci per la salute dell’uomo devono

fungere da monito per non farci allontanare troppo dalla natura.

OBIETTIVI

Il seguente lavoro di maturità vuole approfondire e studiare gli aspetti curativi inerenti alla fitofarmacologia. Più

precisamente ogni studente indagherà su un determinato rimedio curativo e cercherà di capire se tale rimedio avrà

veramente un’efficacia terapeutica oppure se possiede semplicemente un effetto placebo.

Lo studente sceglierà un rimedio curativo di proprio interesse, scoverà empiricamente quali principi attivi sono

protagonisti nella cura e successivamente individuerà le zone del corpo umano interessate dalla terapia, fino a

comprendere i complicati meccanismi biochimici.

METODOLOGIA

Nei primi mesi l’allievo sarà occupato nella ricerca e nell’approfondimento teorico, individuale e a gruppi, di una cura

terapeutica scelta autonomamente e condivisa dal docente.

In una seconda fase l’allievo affronterà la parte pratica dove intraprenderà le seguenti tappe:

al momento propizio coglierà la pianta o una parte di essa;

preparerà la ricetta curativa (tisane, oli essenziali, decotti, tinture, …) descritte nei vari manuali (vedi

bibliografia essenziale);

1 L’erba Iva (Achillea erba-rotta).

2 Scienza che propone lo studio dei farmaci basati sull’utilizzo di principi attivi estratti dalle piante.

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Materia: Chimica

Docente: Nicola Pè

eseguirà l’estrazione dei principi attivi;

effettuerà l’analisi dell’estratto (tecniche analitiche GC-MS, IR, UV/VIS, …)

confronterà i risultati con le diverse fonti a disposizione.

In una terza fase lo studente si concentrerà sui principi attivi trovati sperimentalmente nei vari estratti, indagherà sulla

loro possibile posologia e sulla loro azione nei complicati meccanismi biochimici.

CONCETTI TRASVERSALI

Una particolare importanza sarà data alla realizzazione dell’attività pratica che permetterà di ampliare, anche in

ambiti meno usuali quali botanica legata alla medicina, le conoscenze offerte dallo studio delle materie scientifiche.

Gli allievi che sceglieranno questo lavoro di maturità saranno confrontati con:

ABILITÀ

procurarsi informazioni utili allo svolgimento del tema;

trovare degli agganci esterni utili al proprio progetto;

dedicare per il proprio progetto più ore a settimana3, sia nell’ambito pratico che in quello teorico;

redigere, in simultanea alle diverse fasi descritte in precedenza, la documentazione definitiva;

presentare oralmente il proprio lavoro al gruppo.

ATTEGGIAMENTI

scegliere autonomamente un argomento, motivando la propria scelta e delineando gli aspetti essenziali;

realizzare una propria procedura d’indagine;

organizzare in modo dettagliato ogni attività progettuale (tempistica, materiali, …);

lavorare in collaborazione con esperti o con altri compagni;

interpretare i risultati ottenuti sia sperimentalmente che teoricamente;

essere in grado di sostenere il proprio tema.

VALUTAZIONE

La valutazione si baserà su diversi criteri che concernono la parte di ricerca, di redazione e di presentazione orale.

TRASVERSALE

Verranno valutati:

impegno e interesse alla tematica scelta;

spirito d’iniziativa;

capacità d’organizzazione;

flessibilità nel lavoro e buona collaborazione;

ottemperamento dell’obiettivo preposto;

precisione e rigore nel lavoro;

rigore e rispetto dei termini indicati;

raggiungimento dei risultati prefissati.

3 Le due ore settimanali non basteranno per svolgere un lavoro di maturità pratico soddisfacente. Spesso per

completare gli esperimenti in laboratorio, l’allievo sarà costretto a rimanere oltre le due ore lezioni e talvolta dovrà lavorare anche in altri giorni della settimana.

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Materia: Chimica

Docente: Nicola Pè

DOCUMENTAZIONE

Lo studente dovrà inoltre consegnare al docente un testo scritto. La valutazione sarà basata essenzialmente sui

seguenti aspetti:

rigore scientifico nella trattazione degli argomenti chimici;

forma, struttura e contenuto della valutazione scritta;

qualità delle fonti bibliografiche e presenti nel WEB.

PRESENTAZIONE ORALE

Alla fine del lavoro di maturità, lo studente dovrà sostenere il proprio lavoro mediante una presentazione. La

valutazione sarà basata essenzialmente sui seguenti aspetti:

chiarezza e coerenza nella presentazione orale;

riflessione oggettiva sul proprio lavoro;

interlocuzione e gestione della discussione con il pubblico;

impressione complessiva (esposizione, mezzi ausiliari e approfondimento).

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

[1] AA.VV., Documenti orali della Svizzera italiana. Valle Leventina, prima parte, Bellinzona: Centro di dialettologia della Svizzera italiana, 2005.

[2] Arendt Helena, Pflanzenfarben, Baden und München: AT Verlag, 2009.

[3] Bettosini Luca, Fiori delle montagne ticinesi, Rivera: Associazione Vivere la montagna, 2007, Vol.1.

[4] Bettosini Luca, Flora del Ticino, Rivera: Associazione Vivere la montagna, 2009.

[5] Bruni Alessandro, Nicoletti Marcello, Lezioni di botanica farmaceutica, Roma: Britannia Srl, 2000.

[6] Cerutti Arturo, Cerutti Maurizio, Vigolo Giorgina, Botanica medica farmaceutica e veterinaria, Bologna: Zanichelli, 1993.

[7] Dewick Paul M., Medicinal natural products, Chichester: John Wiley & Sons Ltd, 1997 (traduzione italiana a cura di Fattorusso E. Chimica, Biosintesi e Bioattività delle Sostanze Naturali, Padova: Piccin, 2001).

[8] Eisendle Helmut, Tod & Flora, Salisburgo e Vienna: Jung und Jung, 2009.

[9] Engel Fritz-Martin, Piante velenose – virtù e pericoli, Zurigo: Edizioni Silva, 1984.

[10] Hademar Bankhofer, Curarsi con le erbe e i rimedi della nonna, Berna, 1988.

[11] Molinari Guido, Curatevi con le Erbe e le Piante Medicinali, Milano: De Vecchi Editore S.p.A., 1986.

[12] Perugini Billi Francesco, Le nostre piante medicinali, Azzano: Junior, 2006.

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Materia: Chimica

Docente: Nicola Pè

[13] Poretti Giulia, La malva tücc i maa i a calma, Bellinzona: Salvioni arti grafiche, 2011.

[14] Riva Ernesto, L’universo della piante medicinali, Bassano: Ghedina&Tassotti, 2001.

[15] Suozzi Roberto M., Il grande libro delle Erbe Medicinali, Roma: Newton & Compton, 2001.

[16] Treben Maria, Gesundheit aus der Apotheke Gottes, Steyr: Ennsthaler, 1980 (traduzione italiana a cura di Curtius Olivia, La salute dalla Farmacia del Signore, Bolzano: ATHESIA, 2011).

[17] Vonarburg Bruno, Erbe salutari nel corso dell’anno, Zurigo: Edizioni Silva, 1981.

[18] Zanetti Giuseppe, Piante medicinali nostre, Bellinzona: Arti grafiche e Grassi & Co, 1959.

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Materie: Economia e diritto, Storia Docenti: Simona Ghiringhelli, Manolo Pellegrini

Il Medio Oriente e l’Africa del nord in crisi: conflitti, violazioni dei diritti dell’uomo e mancanza di democrazia.

I paesi dell’Africa del Nord e del Medio Oriente sono da decenni al centro della cronaca politica in quanto travagliati da drammatici conflitti e da innumerevoli violazioni dei diritti dell’uomo.

Il 2011 ha rilevato al mondo l’aspirazione al rispetto dei diritti umani e alla democrazia di centinaia di migliaia di persone nei paesi arabi e islamici. Queste aspirazioni sono andate in gran

parte deluse. In diversi paesi si sono riaffermate delle feroci dittature, in altri le rivoluzioni si sono trasformate in guerre civili o hanno dato avvio a periodi più o meno prolungati di instabilità e disordine politico e sociale. Il passaggio a un nuovo ordine democratico è nella maggior parte dei casi stato rinviato a tempi migliori.

Questo lavoro di maturità si pone come obiettivo di far riflettere gli studenti sulla violazione dei diritti umani e sulla mancanza di istituzioni democratiche e di un ordinamento fondato sullo stato di diritto in paesi, dove sussiste tuttavia l’aspirazione al riconoscimento di alcuni di questi valori fondamentali. Il persistere della violazione dei diritti e della mancanza di democrazia sono dovuti alla travagliata evoluzione di questi paesi del Medio Oriente e del nord Africa negli ultimi decenni dopo la fine della colonizzazione.

La riflessione sulla situazione dei diritti umani e sulle istituzioni democratiche in quest’area del mondo non potrà prescindere dal considerare la storia, la cultura e il sistema giuridico di questi paesi, in parte impregnati dalla tradizione islamica e da un’interpretazione peculiare del diritto occidentale importato durante il periodo coloniale.

Il Cairo, 29 gennaio 2011

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Materie: Economia e diritto, Storia Docenti: Simona Ghiringhelli, Manolo Pellegrini

L’analisi dovrà anche prendere in considerazione l’evoluzione della concezione dei diritti umani e della democrazia nello stesso occidente e a livello internazionale, in particolare dopo le due guerre mondiali e dopo la caduta del muro di Berlino, allorquando il diritto internazionale si è evoluto sperimentando applicazioni ancora inesplorate.

È proprio dopo la Seconda guerra mondiale, in un mondo traumatizzato dalle atrocità del conflitto, che il riconoscimento e la tutela dei diritti umani supererà i confini del singolo Stato. In questo contesto prende forma una nuova sensibilità che vede nelle Nazioni Unite uno dei principali promotori della salvaguardia di questi diritti, attraverso l’emanazione di dichiarazioni e convenzioni internazionali che costituiscono oggi le fondamenta di un ordinamento giuridico sul piano mondiale.

Il lavoro di maturità offrirà l’occasione di fare il punto dei problemi attuali dei diritti umani, fra tutti quello dell’universalità dei diritti nel confronto tra le diverse culture, in una prospettiva storico-giuridica. In questo lavoro interdisciplinare agli allievi sarà richiesto di analizzare la problematica dei diritti umani e della democrazia, nell’ambito del confronto tra cultura occidentale e la tradizione islamica, tenendo conto dell’evoluzione del contesto storico dal periodo coloniale fino ai giorni nostri.

Tematiche proposte

- Libertà individuali, diritti sociali ed economici, stato di diritto e democrazia in Medio oriente e in nord Africa dall’epoca coloniale ai giorni nostri. - Democrazia, diritti dell’uomo e islamismo politico: un compromesso possibile? - L’evoluzione dei diritti delle donne in nord Africa e Medio Oriente. - Armi di distruzione di massa e violazione dei diritti dell’uomo in Medio Oriente. - La Turchia una “democrazia islamica” messa alla prova dalle rivendicazioni di maggiori diritti da parte della popolazione laica e delle minoranze. - La guerra civile siriana e la violazione dei diritti dell’uomo. - La Libia del dopo Gheddafi: quale rispetto dei diritti dell’uomo e della democrazia? - Iran: tra teocrazia e democrazia. - Le petrol-monarchie confrontate con le aspirazioni democratiche e il rispetto dei diritti umani. - Lo scontro etnico e confessionale come ostacolo alla democratizzazione. - Il rispetto dei diritti umani e le difficili relazioni dei paesi del nord Africa con l’occidente. - Il conflitto arabo-israeliano alla lente del rispetto dei diritti umani e della democrazia.

Organizzazione del corso All’inizio del corso proporremo delle lezioni inerenti l’evoluzione storica dei paesi del Medio Oriente e del nord Africa nell’età contemporanea e delle lezioni sul significato dei diritti fondamentali e sull’evoluzione del riconoscimento e della loro tutela. Vi sarà poi un’introduzione metodologica allo scopo di sensibilizzare gli allievi sui metodi della ricerca bibliografia e storiografica, sulla formulazione degli obiettivi e delle ipotesi e sulla strutturazione di un piano di lavoro. Gli allievi saranno in seguito invitati a scegliere dei temi specifici e a definire degli obiettivi e delle ipotesi di ricerca. Gli studenti, assistiti dai docenti, dovranno infine redigere il loro lavoro e presentarlo sul piano orale.

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Materie: Economia e diritto, Storia Docenti: Simona Ghiringhelli, Manolo Pellegrini

Valutazione La valutazione dei risultati delle ricerche individuali dipenderà dalla buona formulazione delle ipotesi e degli obiettivi di ricerca, dalla scelta pertinente delle fonti bibliografiche di riferimento, dall’originalità delle scelte tematiche, dall’adeguato livello di approfondimento delle diverse parti, dal rigore metodologico (citazioni, riferimenti in nota, bibliografia), dall’organicità del testo (struttura complessiva, successione dei paragrafi) e dalla chiarezza espositiva (lingua, supporti cartografici e iconografici). La valutazione finale comprenderà anche il giudizio sulla presentazione orale del lavoro, giudizio che terrà conto in modo particolare delle capacità di sintesi e di esposizione del singolo allievo.

Bibliografia

AA.VV., Diritti umani: cultura dei diritti e dignità della persona nell'epoca della globalizzazione, Marcello Flores (a cura di), Torino, UTET, 2007. A.Auer/G.Malinverni/M.Hottelier, Droit constitutionnel suisse, Les droits fondamentaux, Vol. II, Berna, Staempfli Editions, 2000 (nuova edizione 2006, aggiornamento on line 2009-> http:// www.pds.recht.ch/). Yadh Ben Achour, La tentazione democratica, politica, religione e diritto nel mondo arabo, Verona Ombre corte, 2012. Jean Louis Bour, Je veux comprendre l’islam, Beyrouth, Albouraq, 2008. Massimo Campanini, Storia del Medio Oriente, Bologna, il Mulino, 2006. Lucio Caracciolo, America vs. America, Roma/ Bari, Laterza, 2011. Antonio Cassese, I diritti umani oggi, Roma/Bari, Laterza, 2009. Antonio Cassese, Lineamenti di diritto internazionale penale, Vol. I, Bologna, il Mulino, 2005. Antonio Cassese, Lineamenti di diritto internazionale penale, Vol. II, Bologna, il Mulino, 2006. Antonio Cassese, L'esperienza del male. Guerra, tortura, genocidio, terrorismo alla sbarra. Conversazione con Giorgio Acquaviva, Bologna, il Mulino, 2011. Antonio Cassese/Paola Gaeta, Le sfide attuali del diritto internazionale, Bologna, il Mulino, 2008. Philip Alston/Antonio Cassese, Ripensare i diritti umani nel XXI secolo, Torino, Edizioni Gruppo Abele (EGA), 2003. Georges Corm, Storia del Medio Oriente dall'Antichità ai nostri giorni, Milano, Jaca Book, 2009. Barbara De Poli, I musulmani nel terzo millennio. Laicità e secolarizzazione nel mondo islamico, Roma, Carocci, 2007. Marcella Emiliani, Medio Oriente, una storia dal 1918 al 1991, Roma/ Bari, Laterza, 2012. Marcella Emiliani, Medio Oriente, una storia dal 1991 a oggi, Roma/ Bari, Laterza, 2012. Marcello Flores, Storia dei diritti umani, Bologna, il Mulino, 2008.

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Materie: Economia e diritto, Storia Docenti: Simona Ghiringhelli, Manolo Pellegrini

J. L. Gelvin, Storia del Medio Oriente moderno, Torino, Einaudi, 2009. Edoardo Greppi, I crimini di guerra e contro l'umanità nel diritto internazionale. Lineamenti generali, Torino, UTET, 2001. Edoardo Greppi/Gabriella Venturini, Codice di diritto internazionale umanitario, Torino, Giappichelli, 3a edizione, 2010. Edoardo Greppi, "I prigionieri di guerra", in I. Papanicolopulu/T. Scovazzi (a cura di), Conflitti armati e situazioni di emergenza: la risposta del diritto internazionale, Milano, Giuffré, 2007. Sabrina Mervin, L’Islam, fondamenti e dottrine, Milano, Bruno Mondadori, 2004. Antonino Pellitteri, Introduzione allo studio della storia contemporanea nel mondo arabo, Bari, Laterza, 2008. Giovanni P. Donini, Il mondo arabo islamico. Chi sono e quanti sono i musulmani nel mondo, Roma, ed. Lavoro, 2002.

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Materia: Filosofia

Docente: Tommaso Mandalà

"Tutta la Storia è storia di Storie"

Il Capitano Achab in Moby Dick (Gregory Peck)

Il Lam di filosofia nasce dall'esigenza di raccontare le storie che da sempre vengono narrate in modi

apparentemente diversi, conservando sempre una sostanziale unità di significati e d'intenti

nonostante lo scorrere del tempo e delle mode.

Dietro una "storia" è sempre presente un progetto educativo, veritiero, universale e necessario che

tanta filosofia ha da sempre intuito ed espresso, sia in forma saggistica, secondo un agire teorico e di

complessa strutturazione razionale, sia in forma etica, secondo un agire pratico e di complessa

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Materia: Filosofia

Docente: Tommaso Mandalà

struttura tecnica. Ma entrambi i versanti, teorico e pratico, sono da sempre sintetizzati e mediati

attraverso l'unica componente che la peculiarità umana porta con sé: il puro senso estetico.

Questo nella sua massima espressione dovrà racchiudere in sé l'utile e il bello, quindi per noi, qui e

ora, significa imparare e godere dei piaceri della narrazione.

Dobbiamo quindi seguire la strada maestra della poetica, in cui da una storia, dalla vicenda di uno o

più personaggi frutto di fantasia, si possano enucleare insegnamenti, significati e vere e proprie

direzioni esistenziali, che fanno degli esseri umani proprio degli "esseri umani"; dotati di senso, di

desiderio di conoscenza ma non in ultimo di desiderio di bellezza.

Il personaggio in ogni forma di letteratura, di qualsiasi estrazione, tempo, contesto e spazio è sempre

l'incarnazione assoluta di un carattere estetico ed esso stesso è sempre l'epifenomeno di un contesto

culturale, storico e filosofico. Si darà allora spazio ai grandi personaggi della letteratura, protagonisti

di grandi romanzi che ospitano in sé varie posizioni filosofiche di altrettanti autori di grande levatura

intellettuale. In questo modo, oltre alla lettura del romanzo moderno si potrà costruire un lavoro di

interazione e dialogo, tra un personaggio e l'ideale filosofico da esso incarnato.

Tra letteratura e filosofia si muoverà quindi l'intero progetto che vedrà la possibilità da parte

dell'alunno di utilizzare anche materiale audiovisivo, inerente il tema-personaggio scelto. Sono

indicati in lista una serie di personaggi letterari e alcuni filosofi di riferimento. Tuttavia, se gli studenti

volessero proporre delle opzioni non incluse nella lista, potrebbe essere preso in considerazione,

sotto la supervisione del docente, un percorso alternativo pur sempre fondato sulla dicotomia

personaggio-filosofo.

Filosofi di riferimento:

I filosofi accostati ad ogni singolo personaggio rappresentano soltanto un consiglio orientativo; la

lettura di queste opere risulta essere multistratica e diversificata, dunque ad ognuno di questi può

essere affiancata più di una lettura filosofica.

Gli studenti potranno quindi promuovere una loro personale idea, compiendo una attività di ricerca

su un personaggio presentato dal docente ma con letture diverse rispetto a quelle classiche e

canoniche. Potranno se si vuole presentare un loro personaggio e affiancarlo ad una analisi filosofica

valida, sempre perseguendo un’attività di collaborazione e sottoponendosi alla supervisione del

docente.

Esempi di percorsi possibili

Primo

Autore: Voltaire; Titolo: Candido; Personaggio: Candido; Tematica: Critica al Razionalismo di Leibniz;

Filosofo di riferimento: Leibniz.

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Materia: Filosofia

Docente: Tommaso Mandalà

In questo caso il percorso potrebbe prevedere un analisi di tipo filosofico interna all’opera. Il

personaggio Candido, infatti, incarna la critica filosofica che Voltaire pone nei confronti del “Principio

di armonia prestabilita” tipico della visione del mondo di Leibniz.

Avviene quindi uno scontro in particolare tra Candido (Voltaire) e Pangloss (Leibniz) che vede opposte

due correnti filosofiche: Criticismo Illuminista e Razionalismo.

Secondo

Autore: G. Verne;Titolo: Il Giro del mondo in 80 giorni; Personaggio: Phileas Fogg; Tematica:

Ottimismo nei confronti della scienza e della tecnica; Filosofia di riferimento: Positivismo.

In questo caso il protagonista del racconto incarna l’ideale Positivista di fine Ottocento, la scienza su

tutto. Questo modo di vedere il mondo è l’esatta trasposizione degli ideali romantici della filosofia

Idealista in chiave tecnologica.

Il personaggio nel particolare sarà dunque l’incarnazione della filosofia Idealista (Fichte, Schelling,

Hegel) in chiave scientifico-tecnologica.

Terzo

Autore: R.L. Stevenson; Titolo: Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde;

Personaggio: Jekyll/Hyde; Tematica: Il doppio e la scienza; Filosofo: Freud.

In questo caso si offre una interpretazione in chiave psicoanalitica del racconto. Quale contesto

culturale ha influenzato l’autore dell’opera? Perché possiamo interpretare tutto secondo la visione

freudiana della psiche? La scienza diventa un possibile catalizzatore scaturigine di problemi psicologici

e morali per l’umanità intera?

In questo caso confluiscono nel personaggio grandi aree tematiche e problematiche filosofiche come

la Psicoanalisi, la Crisi delle certezze e il Mito del progresso.

Svolgimento

Il lavoro di Maturità prevede in un primo tempo la presentazione in aula delle tematiche e dei vari

personaggi della letteratura tramite alcune lezioni frontali, attraverso l’utilizzo di audiovisivi,

immagini, opere letterarie e correnti filosofiche.

In un secondo tempo gli studenti individueranno alcuni argomenti specifici che saranno poi il loro

diretto campo di indagine. Il lavoro sarà autonomo ma sempre guidato.

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Materia: Filosofia

Docente: Tommaso Mandalà

Valutazione

I criteri di valutazione si baseranno sui seguenti parametri:

- Qualità formale dell’elaborato.

- Qualità e quantità dei contenuti.

- Capacità e chiarezza espositiva durante la presentazione finale.

Bibliografia Orientativa

H. Melville, Moby Dick, BUR.

L. Carrol, Alice nel paese delle meraviglie, BUR.

L. Carrol, Alice attraverso lo specchio, BUR.

R.L. Stevenson, Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde, BUR.

Voltaire, Candido, Oscar Mondadori.

J. Verne, Il giro del mondo in '80 giorni, BUR.

J. Verne, Ventimila leghe sotto i mari, BUR.

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Mondadori.

L. Pirandello, Uno, Nessuno e Centomila, Mondadori.

O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Feltrinelli.

A. C. Doyle, Uno studio in rosso, Newton.

F. Kafka, La metamorfosi, Feltrinelli.

U. Eco, Il nome della rosa, Bompiani.

M. Shelley, Frankenstein, il Prometeo moderno, Newton.

Tirso de Molina, L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra, Feltrinelli.

Molière, Don Giovanni o il convitato di pietra, BUR.

E. Rostand, Cyrano de Bergerac, BUR.

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Materia: Filosofia

Docente: Tommaso Mandalà

P.K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, Fanucci.

I. Svevo, La coscienza di Zeno, BUR.

R. Bradbury, Fahrenheit 451, Mondadori.

L. F. Baum, Il meraviglioso mago di Oz, Mondadori.

J.M. Barrie, Peter Pan, Bompiani.

J. Swift, I viaggi di Gulliver, Mondadori.

C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, Bompiani.

H.G. Wells, La macchina del tempo, Mondadori.

---------------------------------------------------------------------------------------------

Collana, I filosofi, Ed. Laterza, Bari.

Collana, Invito al pensiero di…, Ed. Mursia, Milano.

G. Reale- D.Antiseri, Storia della Filosofia, La Scuola, Roma, 2000.

N. Abbagnano-G Fornero, Protagonisti e testi della filosofia, Paravia, Torino, 2000.

E. Severino, La filosofia dai greci al nostro tempo, RCS libri, Milano, 2005.

F. Restaino, Storia della filosofia, UTET, Torino, 2002.

F. Desideri- C. Castelli; Storia dell’estetica occidentale, Carocci, Roma 2008.

Aristotele, Poetica, BUR, Milano, 1998.

S. Lo Bue, Storia della Poesia (8 voll.), Il melangolo, Palermo.

A. Camus, Il Mito di Sisifo, Bompiani.

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Materia: Fisica Docente: Stefano Sposetti

Luce

SAGR. Ma quale e quanta doviamo noi stimare che sia questa velocità del lume? forse instantanea,

momentanea, o pur, come gli altri movimenti, temporanea? né potremo con esperienza assicurarci

qual ella sia?

G. Galilei, Discorsi intorno a due nuove scienze

L'eliminazione graduale di questi sospetti, infine, mi condusse all'experimentum crucis, che

consisteva in questo: presi due assicelle e disposi la prima davanti al prisma, vicino alla finestra, in

modo tale che la luce potesse filtrare attraverso un forellino praticato in essa [...]

I. Newton, A new Theory about Light and Colours

L'ottica non è più ristretta a minute onde eteree lunghe piccole frazioni di millimetro; il suo dominio

si estende a onde che sono misurate in decimetri, metri e chilometri. E malgrado questo ampliamento

essa si presenta, se esaminata dal nuovo punto di vista , come una piccola appendice del grandioso

dominio dell'elettricità.

H. Herz, Über die Beziehungen zwischen Licht und Elektrizität

Infatti mi sembra che le osservazioni effettuate sulla "radiazione del corpo nero", la

fotoluminescenza, l'emissione di raggi catodici mediante luce ultravioletta e su altri fenomeni che

implicano l'emissione o la trasformazione della luce, possano essere meglio comprese se si adotta

l'potesi che l'energia della radiazione sia distribuita nello spazio in modo discontinuo.

A. Einstein, Über einen die Erzeugung und Verwandlung des Lichtes betreffenden heuristischen

Gesichtspunkt

La velocità della luce è l'unica costante naturale che ha le dimensioni fisiche necessarie per

trasformare un tempo in una distanza. Nella storia della fisica il valore della velocità della luce è stato

considerato un numero sacro. Non si capì che si trattava di un semplice fattore di conversione [...]

E. Taylor, J. A. Wheeler, Fisica dello spazio-tempo

Forse la più diffusa modalità di indagine del mondo sfrutta i segnali luminosi. Una persona utilizza

abbondantemente la visione per interagire con il mondo esterno. "Vedere coi propri occhi" è poi sempre stato sinonimo

di percezione della realtà vera. Il tema di questo LaM di fisica tenta di approfondire l'argomento riguardante la luce.

Cos'è? Cosa sono i colori? Dove e come nasce la luce? A che velocità si propaga? Come interagisce con la materia?

L'indagine di questa manifestazione della natura ha impegnato filosofi e scienziati illustri e i risultati dei loro studi

hanno permesso di svelare alcune delle sue caratteristiche.

Contenuti, obbiettivi, metodologia

Il corso fornirà inizialmente una panoramica delle proprietà della luce in base ai risultati ottenuti in fisica negli

ultimi secoli (all'incirca dal 1600 in poi). Mediante alcune attività di laboratorio si potranno studiare quelle modalità di

indagine tipiche della fisica sperimentale. Le tematiche prenderanno lo spunto da idee, metodi di osservazione e di

analisi che hanno fatto la storia delle ricerche sulla luce, fra le quali: la misura della sua velocità, le proprietà

interferenziali, le proprietà di propagazione geometrica, l'analisi spettroscopica, l'interazione con la materia, la scelta del

modello interpretativo. Questa fase preparatoria si protrarrà all'incirca da febbraio ad aprile. Parallelamente verranno

forniti spunti attinenti a campi specifici per il successivo lavoro individuale. Gli ambiti di questo potranno essere sia di

tipo teorico che pratico.

In ambito teorico si possono individuare svariati temi specifici che, assieme al docente, andranno comunque

discussi e selezionati. Si possono qui citare: il ruolo ricoperto dalla luce nella relatività ristretta; l'etere luminifero; la

natura dei colori; il dibattito fra i modelli corpuscolare e ondulatorio di interpretazione della luce; l'energia luminosa

emessa o assorbita nei salti energetici dagli atomi. Fra le ricerche pratiche che si possono elencare, il cui numero è però

ristretto alla disponibilità degli apparecchi della scuola, vi sono: la misura della velocità della luce, esperienze di ottica,

esperienze di spettroscopia, esperienze con i fotoni.

Nel corso dell’anno ogni allievo definirà il suo percorso di lavoro in vista della costruzione della sua ricerca.

Sarà necessario che egli organizzi le conoscenze acquisite attorno ad un particolare argomento in modo di strutturarle in

un elaborato scritto. Dovrà pure riflettere sulle peculiarità e specificità della presentazione orale.

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Materia: Fisica Docente: Stefano Sposetti

Valutazione

A fine corso, ogni allievo dovrà presentare il proprio lavoro:

• in forma scritta al docente e

• in forma orale a tutto il gruppo di studenti che partecipano al corso.

La valutazione terrà conto, oltre a queste due presentazioni, della capacità di affrontare e risolvere le difficoltà

insite nell’elaborazione di un lavoro di ricerca.

Bibliografia di carattere generale per nulla esaustiva

Euclide, Ottica, Di Renzo Editore

I. Newton, Scritti sulla luce e i colori, BUR

A. Einstein, La teoria dei quanti di luce, Newton Compton Italiana

C. Tarsitani, Il dilemma onda-corpuscolo, Loescher Editore

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Materie: Francese, Storia

Docenti: Luigi Colombo, Roberta Lenzi-Casamassima

Douce France? Pagine nere degli ultimi due secoli di storia francese

Introduzione

L’obiettivo del Lavoro di Maturità è quello di svelare i retroscena cupi della storia di Francia,

dall’epoca del Terrore fino alle ripercussioni anche recenti del Maggio francese. Tali pagine sono

state spesso volutamente dimenticate o parzialmente oscurate nei corsi di storia e letteratura

liceale. Con questa proposta di LaM si vuole permettere di indagare avvenimenti, situazioni, fatti

che per la loro complessità e non facile lettura si prestano a diverse interpretazioni e che pertanto

spesso vengono emarginati da una certa storiografia ufficiale.

Ogni singolo allievo potrà scegliere fra una serie di argomenti proposti o individuarne altri.

Le fonti cui si farà riferimento saranno di natura sia storica che letteraria. Di preferenza, in

particolare quest’ultime saranno consultate in versione originale. Tuttavia, per l’iscrizione a tale

LaM non sono richiesti requisiti linguistici di base, poiché la redazione conclusiva del lavoro potrà

essere svolta, a scelta, o in italiano o in francese.

Percorsi proposti

Derive rivoluzionarie e complessità delle dinamiche rivoluzionarie (un esempio può essere

offerto dalla figura femminile di un personaggio rivoluzionario, Olympe de Gouges, autrice

della Dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine, ghigliottinata poi per ordine di

un altro importante politico rivoluzionario, Maximilien de Robespierre).

Le giornate rivoluzionarie che scandiscono il difficile anelito verso un regime liberale: le

gloriose giornate di luglio del 1830, sfondo storico de Les Misérables di Victor Hugo, e

quelle del ’48, terminate con una grande repressione.

La lotta per l’abolizione della schiavitù e gli abusi continuati sulle persone di colore, i

tristemente celebri “zoo umani”. Celebre è il testo dell’Abbé Grégoire De la traite et de

l’esclavage des noirs.

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Materie: Francese, Storia

Docenti: Luigi Colombo, Roberta Lenzi-Casamassima

Il singolare esperimento della Comune, sfociato nella ‘semaine sainglante’ e nella

deportazione di alcune maestre nella Nuova Caledonia.

Il funzionamento corrotto della Giustizia all’epoca dell’Affaire Dreyfuss, durante la quale si

vide il romanziere Zola battersi in prima linea.

I risvolti negativi della guerra: processi sommari per disertori, invasioni territoriali, stupri,

saccheggi e violenze, denunciate anche in celebri testi letterari quali Le silence de la mer di

Vercors e Lettre à un ami allemand di Albert Camus.

I molteplici soprusi generati dal clima infido del collaborazionismo di Vichy.

L’impiego della tortura nella colonizzazione dell’Algeria nell’ottocento e la ‘sale guerre’

contro l’indipendenza richiesta nel secondo dopoguerra.

L’esuberanza giovanile e la risposta repressiva del Potere durante il maggio 1968.

Svolgimento

Il Lavoro di Maturità prevede in un primo tempo la presentazione in classe della tematica

da affrontare tramite alcune lezioni frontali inframmezzate da proiezione di immagini e

visione di alcune sequenze di film.

In un secondo tempo gli studenti individueranno dei soggetti specifici destinati a diventare

campo di indagine per il lavoro personale, che, pur nel rispetto dell’autonomia personale,

avverrà sempre sotto la guida dei docenti.

Valutazione

Nell’attribuzione della nota finale saranno considerati sia la qualità contenutistica e

formale dell’elaborato scritto (in modo peraltro preponderante), sia la qualità espositiva

durante la presentazione orale dei risultati della propria ricerca. I partecipanti potranno

fare uso della lingua francese, se riterranno di possedere i mezzi linguistici adeguati.

Bibliografia

Vovelle, M., La Rivoluzione francese, Guerini Scientifica, 2003

Vovelle, M., I giacobini e il giacobinismo, Laterza, 2009

Vovelle, M., Geopolitica della Rivoluzione francese, Edipuglia, 1995

Tarrade, J., Le commerce colonial de la France à la fin de l’Ancien Régime, Paris, PUF, 1974

Vincent, B., Amistad, les mutins de la Liberté, L’Archipel, 1998

Pétré-Grenouilleau, O., La traite des Noirs, Que sais-je? Paris, PUF, 1998

Pétré-Grenouilleau, O., Les traites négrières, Folio Histoire, Paris, 2004

Rougerie, J., La Commune de 1871, Que sais-je? Paris, PUF, 1992-1997

Tillier, B., La Commune de Paris, révolution sans image?, Champ Vallon, 2004

Vidal- Naquet, P., Lo stato di tortura: La guerra di Algeria e la crisi della democrazia

francese, Res Gestae 2012

Vidal-Naquet, P., Les crimes de l’armée française. Algérie 1954-1962, La Découverte, 2001

Aussaresses ,P., La battaglia di Algeri dei servizi speciali francesi, Edizione Goriziana, 2007

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Materie: Francese, Storia

Docenti: Luigi Colombo, Roberta Lenzi-Casamassima

Thénault, S., Violence ordinaire dans l’Algérie coloniale. Camps, internements, assignations

à résedence, Odile Jacob, 2012

Branche, R., La torture et l’armöe pendant la guerre d’Algérie, Gallimard, 2001

Denis, S., Le Cinéma et la guerre d’Algérie. La propagande à l’écran (1945-1962), Nouveau

Monde, 2009

Jordi, J.-J., La tragédie des pieds-noirs, Ouest-France, 2012

Castex, H., Verdun. Années infernales. Lettres d’un soldat au front, Imago, 1996

Guéno, J.-P., Laplume, Y., Paroles de poilus, Historia/Tallendier/Radio France, 1998

Meyer, J., La vie quotidienne des soldats pendant la Grande Guerre, Hachette, 1967

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Materie: Geografia, Storia

Docenti: Adriano Martignoni, Marco Pellegrini

L’Europa incontra l‘altro

Lavoro di Maturità pluridisciplinare di geografia e storia Introduzione Gli uomini hanno sentito l’esigenza di spostarsi sul territorio sin da quando cominciarono a popolare la terra.

Alcune testimonianze permettono di definire che certi spostamenti li portarono a percorrere tragitti di migliaia di

chilometri dando inizio a nuovi insediamenti e confrontandosi con altri gruppi umani. Alla base di questi

trasferimenti c’era il desiderio, talvolta la necessità, di trovare risorse sufficienti e migliori condizioni di vita.

Se si analizzano le migrazioni contemporanee si scopre che molto spesso le cause che portano all’abbandono del

proprio luogo d’origine sono molto simili a quelle del passato: le molle che spingono un numero sempre maggiore

di persone alla ricerca di nuove terre sono praticamente sempre le stesse, seppur con caratteristiche diverse.

Inevitabilmente, una volta giunto in una nuova terra e venuto a contatto con i gruppi demografici autoctoni, il

migrante si confronta con l’altro e viene spesso sottoposto a forme diverse di discriminazione e alla costruzione di

immagini stereotipate.

L’analisi del flusso migratorio che ha interessato l’Europa dalla scoperta dell’America ad oggi favorisce la

comprensione della complessità del fenomeno e permette, attraverso innumerevoli esemplificazioni, di capire

quali sono le ragioni che permettono ad un polo di partenza tradizionale di divenire meta ambita e nuovo polo di

approdo.

Queste trasformazioni e la modifica dei flussi generano importanti ripercussioni sulla percezione dell’altro e sullo

sviluppo di determinati comportamenti verso lo straniero. Integrazione, discriminazione, accoglienza o repulsione

sono termini che affiorano prepotentemente in questo ambito e che spesso servono da supporto per importanti

campagne mediatiche, soprattutto in prossimità dei principali eventi elettorali.

Figura 1 : De Bry, Johann Theodor, Frankfurt. 1598. Part III –

tratta dal racconto di Hans Staden Figura 2 : L’UE di fronte all’immigrazione, The Guardian, 8 agosto 2013

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Materie: Geografia, Storia

Docenti: Adriano Martignoni, Marco Pellegrini

L’Europa terra di approdo…

Negli ultimi anni le migrazioni internazionali hanno

coinvolto un numero sempre maggiore di paesi

come luogo sia di partenza sia di arrivo. Fattori di

fuga e fattori d’attrazione si sommano sempre di

più: da una parte vi è stato un progressivo

peggioramento delle condizioni di vita in alcuni paesi

d’origine, dall’altra nei paesi ricchi molte mansioni

sono pressoché affidate agli immigrati che

costituiscono una riserva di manodopera a basso

costo.

Tra le cause dei nuovi esodi vanno segnalati anche

altri fattori, non direttamente economici: il

deterioramento ambientale, le persecuzioni religiose

o politiche e le guerre che inducono spostamenti,

più o meno temporanei, di grandi masse di

popolazione.

Il continente europeo, inoltre, è confrontato con una

serie importante di migrazioni interne che si sono

rafforzate a partire dagli anni Novanta, a seguito

della caduta del muro di Berlino e della dissoluzione

del blocco sovietico.

Questi avvenimenti, sommati all’istituzione dell’area

Schengen e alla costruzione della cosiddetta

Fortezza Europa hanno incrementato la possibilità

della libera circolazione delle persone all’interno dei

confini europei.

Alcuni paesi dell’Europa occidentale (Svizzera

compresa) rappresentano oggi una sorta di “terra

promessa” per milioni di persone che giungono da

paesi vicini e lontani e che portano con sé storie e

sofferenze tali da mettere a dura prova le politiche

migratorie dei paesi d’accoglienza.

L’Europa terra di partenza…

Nei manuali di storia l’America compare nel 1492,

anno della scoperta di Colombo. Con troppa facilità

si dimentica che al momento della scoperta il

continente americano era abitato non da qualche

isolato “selvaggio”, ma da una moltitudine di uomini

variamente suddivisa in popolazioni che avevano

raggiunto differenti livelli nello sviluppo dei mezzi di

sussistenza e dell’organizzazione sociale.

L’invasione europea costituì per il mondo americano

un vero collasso. In pochi anni le popolazioni furono

decimate, le culture, le tecniche, le organizzazioni

tradizionali distrutte. Se la distruzione delle culture

precolombiane fu oggettivamente il risultato del

movimento espansionistico europeo, c’è da

domandarsi quale coscienza ne ebbero i coloni, i

missionari, gli esponenti della cultura europea, quale

immagine si costruirono delle popolazioni che

venivano assoggettate: “indiani”, “selvaggi

cannibali”, “nuova umanità americana”. Fin dai

primi anni della conquista si profilò un

atteggiamento di completo rifiuto e

misconoscimento di queste popolazioni. Includere gli

americani nell’umanità significava inglobarli dentro il

sistema di credenze giudaico-cristiane,

sostenendone innanzi tutto la comune derivazione

del progenitore biblico.

La discendenza da Adamo infatti, collocava

automaticamente gli abitanti del Nuovo Mondo

sotto la tutela della parte redenta di umanità

dell’Europa cristiana. In questo sistema culturale la

valutazione sugli indigeni americani portava a una

rappresentazione dell’indigeno che mettesse

fortemente in rilievo la degenerazione e la

peccaminosità, in modo da presentare la schiavitù

come necessaria e meritato strumento di punizione.

Volevamo braccia, sono arrivati uomini Max Frisch

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Materie: Geografia, Storia

Docenti: Adriano Martignoni, Marco Pellegrini

1. Un approccio pluridisciplinare: Perché?

Il contributo pluridisciplinare permette un approfondimento, con ottiche metodologiche e disciplinari diverse, della complessità del fenomeno migratorio. Lo stesso, infatti, è andato a modificarsi in maniera significativa in funzione dei diversi contesti di riferimento: le cause e le conseguenze del flusso così come la geografia delle migrazioni sono pesantemente influenzate dalle dinamiche culturali, economiche, sociali e tecnologiche proprie di ogni gruppo umano. Attraverso gli strumenti, le immagini e i meccanismi culturali che hanno portato alla modificazione o alla scomparsa delle diverse culture indigene si cercherà di confrontare il periodo di conquista europeo con le nuove migrazioni che interessano l’Europa occidentale oggi. Possibili argomenti del Lavoro di maturità:

2. Il corso si suddividerà in quattro parti:

- introduzione metodologica: la prima parte del corso verte sulla necessità di circoscrivere una problematica considerando le fonti a nostra disposizione; in un secondo momento si procede all’analisi di alcuni casi; - parte generale: la presentazione e l’approfondimento di carattere storiografico e geografico sarà svolto dai docenti in collaborazione con la classe; in questa fase, per favorire l’acquisizione di competenze e autonomia nel lavoro, si darà ampio spazio all’analisi e all’interpretazione dei documenti scritti, iconici e cartografici; - parte individuale: gli studenti dovranno approfondire, mediante delle ricerche individuali scritte, un tema specifico scelto all’interno dell’argomento quadro del Lavoro di Maturità; - presentazione orale: nei mesi di novembre e dicembre gli studenti presenteranno l’argomento e i risultati della loro ricerca, evidenziando gli aspetti metodologici e l’analisi critica delle ipotesi di lavoro.

- L’idraulico polacco e le nuove migrazioni nell’UE - Nuove cause di spostamento: i migranti ambientali - Il Ticino e la percezione dell’altro - Politica e alterità: quali correlazioni? - Storie di migrazioni recenti: ticinesi all’estero - La multinazionale quale motore del fenomeno migratorio - Il turismo e la capacità di conoscere l’altro - I mass media e la costruzione dell’altro - I muri e le migrazioni

- Le rappresentazioni cartografiche del Mundus novus - Le relazioni di viaggio da Magellano a Diderot - La cultura europea confrontata con l’indiano americano - L’indio del Brasile : innocente Adamo feroce cannibale - La costruzione dell’alterità tra il XVI e XVIII - La schiavitù naturale nel dibattito storico filosofico - Immagini e immaginario : l’Altro rappresentato

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Materie: Geografia, Storia

Docenti: Adriano Martignoni, Marco Pellegrini

3. Criteri di valutazione Ai fini della valutazione saranno determinanti la struttura della ricerca, il rigore scientifico e metodologico, la capacità espressiva e linguistica per la parte scritta; il grado d’approfondimento del tema, la chiarezza espositiva, la pertinenza scientifica e l’utilizzo dei sussidi didattici per la presentazione orale. 4. Bibliografia di riferimento: Abruzzese A., Il viaggio (in)finito, Università Bocconi Editore, Milano 2011. Affergan F., Esotismo e alterità, ed. Mursia, Milano 1991. Aime M., Cultura, Bollati Boringhieri, Torino 2013. Aime M., Papotti D., L’altro e l’altrove, Einaudi, Torino 2012. Colucci M., Sanfilippo M., Le migrazioni, Carocci, Roma 2009. Harris, Antropologia Culturale. Ed. Zanichelli, Milano 1991. Leed J., La mente del Viaggiatore, ed. Il Mulino, Bologna1992. Lenarda A., L’esperienza della diversità 1580 – 1780. I selvaggi e il nuovo mondo, ed. Loescher, Torino 1979. Mazzara B., Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna 1997. Pastore F., Dobbiamo temere le migrazioni?, Laterza, Roma-Bari 2004. Remotti, Noi, primitivi, ed. Bollati Boringhieri, Torino 1990. Stella G.A., L’orda, quando gli albanesi eravamo noi, BUR Rizzoli, Milano 2003. Surdich F., Esplorazioni geografiche e sviluppo del colonialismo nell’età della rivoluzione industriale/1 e 2, ed. La Nuova Italia, Firenze 1980. Surdich F., Verso il Nuovo Mondo. La dimensione e la coscienza delle scoperte, ed. Giunti, Firenze 1991. Todorov T., La conquista dell’America. Il problema dell’altro, ed. Einaudi, Torino 1984. Todorov T., Memoria del male tentazione del bene, ed. Garzanti, Milano 2004. Todorov T., Noi e gli altri, ed. Einaudi, Torino 1991. Wieiviorka M., L’inquietudine delle differenze, Bruno Mondadori, Milano 2008.

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Materie: Greco, Latino Docenti: Benedino Gemelli, Lucia Orelli Facchini

MEDICINA NELLA STORIA

Il dio Asclepio guarisce una malata durante il sonno, IV sec. a.C., Atene, Mus. del Pireo. Da klíne (il lettino terapeutico) deriva l’aggettivo «clinico».

Il confronto con il passato che aiuta a capire il presente e a progettare il futuro

La proposta si inserisce nel progetto sperimentale di sede di storia della medicina (La storia della medicina e la medicina nella storia, a.s. 2012-13, a.s. 2013-14) che, accanto ad un eterogeneo ciclo di incontri sul tema del contagio in collaborazione con il Dicastero Cultura della città di Bellinzona e ad un corso facoltativo sul tema, sta promuovendo una riflessione multidisciplinare e interdisciplinare sullo statuto epistemologico della medicina in seno al curricolo scientifico di Biologia e Chimica (BIC).

La «medicina nella storia» sulla quale si invita a puntare lo sguardo per il Lavoro di Maturità 2014 è

in particolare quella di due epoche cardine della trimillenaria storia della medicina occidentale. La

prima è l’epoca che vede emergere la medicina ippocratica (V-IV sec. a.C.) e la medicina dei

santuari di Asclepio; la seconda, circa due millenni più tardi, è quella dell’affrancamento dalla

tradizione ippocratica che si produce nel corso dei secoli XVI-XVIII. Entrambi gli snodi, affrontati

per temi o per opere o per personaggi esemplari, si prestano infatti ad illustrare la problematica

della medicina come «arte della cura» esercitata «tra scienza e valori umani».

I. Da un lato la lunga tradizione ippocratica ha lasciato strascichi inevitabili, più o meno visibili

ancora oggi nel magma della medicina popolare e della medicina «complementare». Si possono

citare la pratica terapeutica del salasso, ancora diffusa in Germania, oppure la vacuum terapia (la

terapia delle coppette nella medicina popolare), ma gli esempi si potrebbero moltiplicare. Anche le

terapie omeopatiche di Heinemann (1755-1843, similia similibus curentur) possono essere

considerate un retaggio della medicina ippocratica. D’altro lato il carattere preventivo e olistico

della medicina ippocratica, il suo atteggiamento ‘scientifico’ che sa convivere con la medicina

‘miracolosa’ dei santuari, l’interrogazione continua sullo statuto del medico e sulla deontologia

medica invitano a considerazioni non banali sul continuo trasformarsi ed evolversi delle definizioni

di «medico», di «medicina», di «cura», nonché di «metodo scientifico» in medicina.

II. Solleva interrogativi sempre attuali anche quel fenomeno di globalizzazione che è stata

l’«unificazione microbica del mondo» (La Roy Ladurie) dell’età moderna ai primi del ‘500. Il

vaiolo sbarca in America e fa strage, ma fa strage anche l’ondata di sifilide «punizione della società

corrotta» che raggiunge l’Europa. Sui cadaveri dei sifilitici nasce la nuova anatomia e la nuova

esigenza di esperienza diretta (Vesalio, Paracelso) quale unica vera via della conoscenza, anche in

barba alle auctoritates della tradizione. Nei secoli XVI-XVIII è anche possibile cogliere da vicino il

rapporto medico-paziente attraverso la documentazione dei consulti medici.

In ogni epoca si coglie un comune elemento di base: la prassi medica è un'ars, per sua natura non

fondata unicamente su complessi impianti teorici da veder poi necessariamente applicati e

comprovati. L'arte medica è un crogiuolo di conoscenze, teoriche ed empiriche, il cui scopo

precipuo è quello di guarire. Molti rigagnoli confluiscono a darle dignità: l'anatomia, la clinica e la

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Materie: Greco, Latino Docenti: Benedino Gemelli, Lucia Orelli Facchini

chirurgia, la farmacologia, congiunte con la deontologia medica. Non possiamo né stupirci né

indignarci per l'efficacia di una certa 'farmacia degli escrementi' in uso dai tempi di Ippocrate, nella

quale urina, sterco, ed altre sostanze del corpo umano ed animale entrano come ingredienti

farmacologici. Se vogliamo essere 'moderni' dobbiamo essere nel contempo sufficientemente

'antichi', sapendo cogliere l'attualità di entrambi gli assi cronologici.

ORGANIZZAZIONE, TIPO DI LAVORO RICHIESTO

Come previsto dal regolamento la ricerca viene condotta in tre tappe: il primo semestre (gennaio-

giugno 2014), l’estate (luglio-agosto 2014), il secondo semestre (settembre-dicembre 2014).

L’agenda del primo semestre prevede un’introduzione generale e una panoramica di casi esemplari

che procede pari passo con un avvio al metodo di base della ricerca (ricerca bibliografica, uso delle

fonti iconografiche e scritte primarie e secondarie, gestione di articoli, appunti e fotocopie, funzione

delle note esplicative, regole redazionali). A partire da marzo del primo semestre 2014 saranno

circoscritti i temi e avviati i singoli progetti di ricerca; il tempo dedicato al cammino comune sarà

pertanto sempre più ridotto per lasciar posto a percorsi individuali seguiti e discussi a scadenze

regolari. A conclusione del primo semestre è prevista la consegna di un rapporto in cui si

valuteranno i risultati conseguiti durante il primo semestre in modo da garantire un progresso del

lavoro durante l’estate. Il secondo semestre sarà dedicato alla redazione definitiva del testo.

VALUTAZIONE

Ai fini della valutazione nella prima fase preparatoria saranno considerate positivamente la buona

organizzazione del lavoro e la capacità di vagliare e ordinare le fonti. Sarà però decisiva la qualità

dell’elaborato scritto definitivo: la sua esattezza documentaria, l’uso corretto di fonti iconografiche

e scritte primarie e secondarie, l’uso opportuno delle note esplicative, la correttezza linguistica, la

coerenza e l’originalità di pensiero. Nella presentazione orale sarà giudicata l’efficacia e la

chiarezza nell’esposizione sintetica dei risultati.

BIBLIOGRAFIA SCELTA

Andorlini I. e A. Marcone A., Medicina, medico e società nel mondo antico, Firenze: Le Monnier, 2004. Attali J., Vita e morte della medicina. L’ordine cannibale, Milano: Feltrinelli, 1980. Baggieri G., Rinaldi Veloccia M.L. (edd.), Speranza e sofferenza nei votivi anatomici dell’antichità, Roma. 1996. Benedetto V., Il medico e la malattia. La scienza di Ippocrate, Torino: Einaudi, 1986. Bernardi W. e Guerrini L. (a cura di), Francesco Redi. Un Protagonista della Scienza Moderna. Documenti, Esperimenti, Immagini, Firenze:

Olschki, 1999 («Biblioteca di Nuncius», Studi e Testi, XXXIII). Bertoloni Meli D. (a cura di), M. Malpighi Anatomist and Physician, Firenze: Olschki, 1997 («Biblioteca di Nuncius», Studi e Testi, XXVII). Bieri E.L., Le medicine tradizionali e l'immaginazione della medicina contemporanea, Locarno: Pedrazzini, 1986.

Changeux J.P., L'uomo neuronale, Milano: Feltrinelli, 1983. Cosmacini G., L’arte lunga, Storia della medicina dall’antichità a oggi, Bari: Laterza, 2011 (1997). De Miro, E., Sfameni Gasparro G. e Calì V., Il culto di Asclepio nell’area mediterranea, Roma: Gangemi, 2011 Fioranelli M. e Zullino P., Io, Ippocrate di Kos, Bari: Laterza, 2008. Foucault M., Sorvegliare e punire, Torino: Einaudi, 1976. Friedman M. e Friedland G.W., Le 10 più grandi scoperte della medicina, Milano: Baldini Castoldi, 2000. Grmek M.D. (a cura di), Storia del pensiero medico occidentale, voll. 1-3, Laterza: Bari, 1993. Ippocrate: Oeuvres Complètes d'Hippocrate, traduction nouvelle avec le texte grec en regard, collationnée sur les manuscrits et toutes les

éditions..., par E. Littré, Amsterdam: Hakkert, voll. 1-10, 1962 [Réimpression anastatique de l'Edition Paris 1838-1861]. Jonas H., Il diritto di morire, Genova: Il Melangolo, 1991. Jouanna J., Ippocrate, Torino: Società Editrice Internazionale, 1994 (1992). Lemery N., Corso di Chimica del Signor Nicolò Lemery. Ch'insegna il modo di fare l'Operationi, che sono usuali nella Medicina con Metodo

facilissimo, et Ragionamenti sopra ciascuna Operatione. Tradotto dall'ultima Editione Francese da Nathan Lacy di Londra Medico Fisico, In Torino, A spese di Gio. Giacomo Hertz, Libraro in Venetia, 1695.

Massarenti, A., Staminalia: le cellule «etiche» e i nemici della ricerca, Parma: Guanda, 2008. Melfi M., I santuari di Asclepio in Grecia, Roma: L’Erma di Bretschneider, 2007. Lenti L. et al., I diritti in medicina, «Trattato di Biodiritto» diretto da S. Rodotà, Milano: Giuffré, 2011.

Pizza G., Antropologia medica: saperi, pratiche e politiche del corpo, Roma: Carocci, 2007 (2004). Pomata G., La Promessa di Guarigione. Malati e Curatori in Antico Regime, Laterza: Bari, 1994. Porter R., Breve ma veridica storia della medicina occidentale, Roma: Carocci, 2011 Vegetti M., Il coltello e lo stilo, Milano: il Saggiatore, 1995. Walter T., La rinascita della morte, Torino: Utet, 2011 (1994). Wayne W., Medicine-By-Post. The changing voice of illness in eighteenth-century british consultation letters and literature, Amsterdam-New

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Materia: Inglese Docente: Monica Pronzini Togni

Dying for the Vote

Sufragette Plays at the Beginning of the 20th

Century

Quest’anno ricorre il centenario della morte, spettacolare, di Emily Wilding Davison (11.10.1872-

8.6.1913) che si buttò davanti al cavallo di re Giorgio V a Epsom durante il Derby Day (la più

prestigiosa gara di cavalli in Inghilterra). Ancora oggi non è chiaro perché la Davison, una delle

sufragettes militanti più famose del periodo, abbia compiuto questo gesto: probabilmente per

sventolare la bandiera che fu poi trovata nascosta sotto il suo mantello e richiamare così

l’attenzione alla causa femminile. Il Women’s Social and Political Union (WSPU), fondato nel 1903,

le accordò i funerali da martire. Questo fu certamente un episodio mediatico eccezionale,

preceduto da anni di intensa lotta politica per il suffragio (voto) femminile.

La lotta per il suffragio femminile, riaccesa ed intensificata ad inizio del ventesimo secolo, divenne

il luogo di una critica più ampia a un patriarcato capitalistico che intendeva relegare la donna alla

sfera privata e domestica, separata dall’uomo. Tra coloro che attivamente misero in dubbio questo

concetto fu un gruppo di commediografe che usarono il teatro come mezzo per entrare nel

dibattito politico. Nel 1908 nacque la Actresses' Franchise Pageants League che aveva lo scopo si

sostenere il movimento di suffragio: i suoi membri, più di 900 nel 1914, scrivevano e mettevano in

scena opere teatrali durante gli eventi (incontri, raduni e sfilate) di propaganda. A questi andavano

aggiunti sketch, monologhi e canzoni. Si tratta di un filone di teatro amatoriale, una nicchia

letteraria e politica di cui molte opere sono andate perse e rimangono solo i volantini a ricordarne

l’esistenza, altre vengono ora antologizzate (purtroppo poche sono ancora tradotte). È indubbia

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Materia: Inglese Docente: Monica Pronzini Togni

comunque l’influenza che questi lavori ebbero nel plasmare un dibattito politico, per quanto

infuocato, e oggi queste opere godono di rinnovato interesse critico.

Alcuni nomi di spicco tra le scrittici del movimento sono Elizabeth Robin con Votes for Women

(una delle prime pièce suffragiste pubblicate), Cicely Hamilton, Beatrice Harraden e Bessie Hatton.

Benché popolato da un mondo femminile, anche alcuni uomini entrano tematicamente in questo

gruppo poiché misero in dubbio lo status quo nelle loro pièces: tra questi possiamo nominare il

famoso George Bernard Shaw.

Anche in America il movimento femminile si rafforzò alla fine del diciannovesimo secolo, in

particolare dopo la fine della guerra civile, e un numero interessante di autrici americane

contribuirono alla causa suffragista con diverse pièces.

Il “Suffrage Drama” fa uso di personaggi a

predominanza femminile e rivela i problemi di

vita quotidiana. Spesso il personaggio illustra le

qualità di un votante razionale e informato, a

volte convince anti-suffragisti a riconsiderare le

loro convinzioni: spesso queste pièces non

richiedono arredo scenico, il che ne permetteva

la realizzazione ovunque e a costi minimi. Si

tratta di una forma di teatro realista fortemente

influenzato dal teatro di Henrik Ibsen.

Esiste una corrente altrettanto interessante di

pièces anti suffragio: queste opere spesso

satirizzano le donne che chiedono

l’emancipazione o la revisione dei ruoli. Un

esempio è The Spirit of Seventy-Six (1868) di

Ariana Randolph Wormeley Curtis e Daniel

Sargent Curtis, che descrive cosa accadrebbe se

l’uomo e la donna si scambiassero i ruoli.

In nessuna parte del mondo il movimento

femminile è stato così forte come in Inghilterra e

negli Stati Uniti nei primi anni del ventesimo

secolo: il suffragio femminile venne finalmente concesso, con criterio uguale agli uomini, nel 1928

in Inghilterra e nel 1920 negli States. In Svizzera questo non avvenne fino al 1971. Benché il diritto

di voto sia ormai acquisito in molte parti del mondo, i diritti di uguaglianza sono tuttora fonte di

lotta e interesse letterario, e il tema suffragista non manca di opere e di esempi moderni.

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Materia: Inglese Docente: Monica Pronzini Togni

SVOLGIMENTO

Dopo una breve introduzione gli studenti sceglieranno un gruppo rappresentativo di opere che

potranno essere analizzate seguendo un percorso tematico, confrontate tra di loro, allacciate alla

situazione storica, alla biografia delle autrici, o collegate ad altri mezzi di propaganda come film e

filmati, canzoni o volantini. Lo studente discuterà con il docente il tema di ricerca e lo schema di

lavoro: sarà richiesta la consegna della ricerca in forma scritta e una presentazione orale della

stessa. Dato che le opere trattate esistono quasi esclusivamente in lingua inglese, è necessaria una

buona padronanza della lingua. Il Lavoro di Maturità potrà in ogni caso essere redatto in italiano.

VALUTAZIONE

Il testo scritto, con le sue scelte tematiche, analisi, struttura, scelte bibliografiche e susseguente

loro stesura, note bibliografiche e citazioni costituirà la base della valutazione che terrà conto

anche della presentazione orale. Verranno considerati anche il lavoro e le consegne regolari e

l’impegno durante l’anno così come il rispetto di tutti i termini fissati.

BIBLIOGRAFIA MINIMA

Letteratura Primaria:

Arncliffe-Sennet, Henry, An Englishwoman’s Home, 1911.

Bensusan, Inez, The Apple, 1911.

Chapin, Alice, At the Gates, 1909.

Cholmondeley, Mary, Votes for Men, 1909.

Glover, Evelyn, A Chat with Mrs. Chicky, a duologue, 1913.

Glover, Evelyn, Miss Appleyard’s Awakening, 1913.

Hamilton, Cicely, A Pageant of Great Women, 1910.

Hamilton, Cicely, and St Hohn Christoper, How The Vote was Won, 1909.

Hatton, Bessie, Before Sunrise, 1909.

Moffat, Graham, The Maid and the Magistrate, 1912.

Nevinson, Margaret Wynne, In the Workhouse, 1911.

Nightingale, Helen Margaret, A Change of Tenant, 1908.

Phibbs, L. S., Jim’s Leg, 1913.

Randolph Wormeley Curtis A. and Sargent Curtis Robins D., The Spirit of Seventy-Six; or, The Coming Woman, A Prophetic Drama, 1868. Elisabeth, Votes for Women, 1907. Shaw, George Bernard, Plays Unpleasant, 1898. Video:

Lewinsky, Mariann, Cento anni fa: Attrici Comiche e Suffragette 1910-1914: Comic Actresses and Suffragettes 1910-1914 , Bologna: Edizioni Cinemateca di Bologna 2010. Charlie Chaplin, A Busy Day, Released May 7, 1914.

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Materia: Inglese Docente: Monica Pronzini Togni

Letteratura Secondaria:

Atkinson D., Suffragettes in the Purple White & Green: London 1906-14, Museum of London, 1992.

Christensen Nelson, Carolyn, Literature of the Women's Suffrage Campaign in England, Calgary, Broadview Press, 2004. Goldmann, A., Le Donne Entrano In Scena: Dalle Suffragette Alle Femministe, Firenze, Giunti,1996.

Lennard, John and Mary Luckhurst, The Drama Handbook: A Guide To Reading Plays, Oxford, Oxford University Press, 2010. Snellgrove, Laurence Ernest, Suffragettes and Votes for Women, London, Longman, 1982.

Stowell, Sheila, A Stage of Their Own: Feminist Playwrights of the Suffrage Era, Chicago University of Michigan Press, 1994. Various, The History of Woman Suffrage, Volume VI, 1900—1920, edited by Ida Husted Harper 1900—1920, at Project Gutenberg.

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Materie: Inglese, Storia

Docenti: Gabriella Herold Belotti, Tiziano Locarnini

TIOCFAIDH ÁR LÁ1 L’IRLANDA NEL XX SECOLO TRA STORIA E LETTERATURA

DESCRIZIONE Nei primi decenni del XX secolo, l’Irlanda affrontava l’ultima tappa che la portò

all’indipendenza politica dalla Gran Bretagna nel 1949. Questo lungo cammino fu

contraddistinto da duri scontri tra il governo britannico e l’Irish Republican Army (IRA)

guidato politicamente dal Sinn Féin, il principale partito

repubblicano-nazionalista irlandese. Questi scontri si

attenuarono nel 1921 con la firma del Trattato di pace anglo-

irlandese che concedeva all’Irlanda lo status di “dominion”,

vale a dire una larga autonomia e la formazione dello Stato

Libero d’Irlanda entro il Commonwealth britannico.

A seguito di questo trattato, scoppiò una guerra civile (1922-

23) tra i suoi sostenitori e coloro che lo consideravano un

compromesso inaccettabile. Michael Collins e Eamon de

Valera furono i principali protagonisti di questa fase

tumultuosa. Il primo firmò il Trattato di pace anglo-irlandese

del 1921, considerandolo un primo passo verso la totale

autonomia dal Regno Unito (The freedom to achieve

freedom). Il secondo vi si oppose, non essendo in particolare disposto a rinunciare alle sei

contee dell’Ulster2 e alla prospettiva di un’immediata indipendenza dell’Irlanda, che fu

raggiunta nel 1949, quando venne proclamata la Repubblica.

La profonda crisi economica e le tensioni politiche con la Gran Bretagna fecero emergere

l’esigenza di recuperare la propria identità irlandese, valorizzando le tradizioni, la lingua

gaelica, le origini storiche. Nacque così nel 1893 la Lega Gaelica, organizzazione letteraria

fondata da Douglas Hyde. Con William Butler Yeats e la pubblicazione della sua antologia

Poems and Ballads of Young Ireland prende vita un nuovo movimento culturale denominato

Celtic Revival.

Nonostante ciò l’Irlanda resta nei fatti un paese diviso, dove le varie identità locali, politiche

e culturali si intersecano e si scontrano perché, come sostiene Declan Kilberd, “la

decolonizzazione del territorio è paradossalmente più facile di quella della mente”.3

1 “Verrà il nostro giorno”: si riferisce al giorno in cui l'Irlanda sarà nuovamente unita e libera dall'ingerenza

britannica. È diventato lo slogan in gaelico non ufficiale del movimento repubblicano irlandese, utilizzato spesso dalla Provisional Irish Republican Army. 2 Sei delle nove contee dell’Ulster rimasero parte del Regno Unito, costituendo l’Irlanda del Nord.

3 KIBERD, Declan, Inventing Ireland: The Literature of the Modern Nation, Vintage, London, 1996, p. 6.

Michael Collins

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L’Irlanda nel XX secolo tra storia e letteratura 2

AREE TEMATICHE Il tema del Lavoro di Maturità è ampio e le numerose opere letterarie e storiografiche

disponibili offrono agli studenti un grande ventaglio di possibili prospettive di ricerca

originali, tra le quali potrebbero figurare le seguenti proposte:

La storia dell’Irlanda si caratterizza per

frequenti ondate migratorie. La grande

carestia del 1845, così come l’instabilità

politica ed economica del XX secolo spinsero

milioni di Irlandesi a lasciare le proprie terre e

affetti famigliari per cercare una nuova vita e

nuove opportunità altrove. Frank McCourt

(1930-2009), l’autore di Angela’s Ashes,

descrive l’esperienza di questi profughi partiti

per il Nord America.

Il lungo cammino verso l’indipendenza

dell’Irlanda si contraddistinse non solo da duri

scontri con la Corona Britannica ma anche tra

gli stessi indipendentisti. Le opere teatrali di

Sean O’Casey (1884-1964), tra le quali Juno

and the Peacock sono incentrate su questi

temi e rappresentano in maniera realistica la

miseria dei sobborghi di Dublino.

A seguito della profonda crisi in cui si trova

l’Irlanda nel XX secolo si avvertì l’esigenza di

recuperare le proprie origini, la propria

identità. Con William Butler Yeats (1865-

1939), seguito da Lady Gregory (1852-1932) e John Millington Synge (1871-1909) si può

parlare di un vero e proprio Celtic Revival. Dagli anni 1990 si assiste ad un nuovo

movimento letterario, il cosiddetto New Celtic Revival (o New Irish Renaissance) il cui

principale esponente è Seamus Heaney, poeta che ricerca l’equilibrio fra i contrasti e le

problematiche della storia, del mito, dell’esilio, temi che emergono nelle raccolte di

poesie Station Island, Electric Light.

Parecchi scrittori hanno descritto la società irlandese del XX secolo: James Joyce (1882-

1941) dedicò Dubliners, una serie di racconti brevi, alle condizioni di vita della piccola

borghesia urbana e delle classi popolari della capitale irlandese. Al contrario i romanzi di

Elizabeth Bowen (1899-1973) e Molly Keane (1904-1996) descrivono nel dettaglio il

declino dell’aristocrazia anglo-irlandese.

Le tensioni in Irlanda del Nord tra la comunità nazionalista cattolica e quella unionista

protestante sono descritte da Joan Lingard nella sua triologia The Twelfth Day of July,

Across the Barricades e Into Exile.

Statua dedicata ad Annie Moore, prima immigrata registrata a Ellis Island, USA nel 1892. È situata presso il Cobh Heritage Centre.

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L’Irlanda nel XX secolo tra storia e letteratura 3

SUDDIVISIONE DEL CORSO Il corso verrà organizzato in tre parti distinte:

La prima fase sarà dedicata ad

un’introduzione storico-letteraria svolta dai

docenti e da collaboratori esterni, durante la

quale gli studenti leggeranno alcuni testi

cardine della letteratura irlandese del XIX-XX

secolo. In seguito verrà proposto un

approfondimento metodologico al fine di

permettere agli studenti l’acquisizione di

competenze per analizzare in modo

autonomo e consapevole fonti di diversa

natura e porre le basi per affrontare un lavoro

di ricerca scientifico.

In un secondo momento, gli studenti saranno

tenuti a svolgere individualmente delle

ricerche scritte su un tema specifico

nell’ambito dell’argomento generale del

Lavoro di Maturità. Durante questa fase, gli

allievi potranno fare capo agli insegnanti, che

svolgeranno un ruolo di supporto.

Infine gli studenti presenteranno oralmente i risultati del loro lavoro.

OBIETTIVI I principali obiettivi da perseguire sono i seguenti:

Mettere in pratica le competenze disciplinari acquisite nel corso degli studi liceali.

Acquisire una metodologia scientifica di base che permetta di destreggiarsi nella ricerca,

nella selezione e nell’analisi di fonti storiche e letterarie.

Acquisire la capacità di lavorare in modo autonomo, di elaborare una ricerca scritta e

presentarne i risultati ottenuti oralmente.

Sviluppare l’interesse per un’attività di ricerca basata sull’analisi di fonti diverse.

CRITERI DI VALUTAZIONE Sia la ricerca scritta sia la presentazione orale saranno oggetto di valutazione. Per la parte

scritta verranno presi in considerazione i seguenti criteri: il rigore scientifico e metodologico

(citazioni, bibliografia), il grado di approfondimento del tema, l’originalità del lavoro e la

chiarezza espositiva del testo, che potrà essere redatto sia in lingua inglese sia in italiano.

Nella presentazione orale saranno importanti la capacità espressiva e di sintesi, la logica

espositiva e l’utilizzo dei sussidi didattici. Inoltre, si terrà conto della capacità di affrontare e

risolvere le difficoltà insite nell’elaborazione di un lavoro di ricerca.

Fotografia di James Joyce, Zurigo 1918

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L’Irlanda nel XX secolo tra storia e letteratura 4

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO BELLOCCHIO, Luca, Irlanda del Nord. Un conflitto etnico nel cuore dell’Europa, Meltemi editore, Roma, 2006

CAMBRIA, Mariavita, Irish English. Language, history and society, Rubettino, Soveria Mannelli, 2012

CAMBRIA, Mariavita, Militanti, madri, mogli. Il movimento delle donne in Irlanda 1880-1990, Prova d'Autore, Catania, 2001

DAVIES, Norman, Isole: storia dell’Inghilterra, della Scozia, del Galles e dell’Irlanda, Bruno Mondadori, Milano, 2004

DUFFY, Séan (a cura di), Atlas of Irish History, Gill and Mancmillan, Dublin, 2000

DUNNE, Catherine, Un mondo ignorato. Gli irlandesi dell’ultima generazione, Guanda, Milano

2007

GHEDA, Paolo, I cristiani d’Irlanda e la guerra civile (1968-1998), Guerini, Milano, 2006

JOANNON, Pierre, Histoire de l’Irlande ed des Irlandais, Perrin, Paris, 2006

KEE, Robert, Storia dell’Irlanda. Un’eredità rischiosa, Bompiani, Milano, 2006

KIBERD, Declan, Inventing Ireland: The Literature of the Modern Nation, Vintage, London,

1996

MICHELUCCI, Riccardo, Storia del conflitto anglo-irlandese. Otto secoli di persecuzione inglese, Odoya, Bologna, 2009

MOLONEY, Ed, La storia segreta dell’IRA, Dalai Editore, Milano, 2007

PIERCE, David, Irish Writing in the Twentieth Century: A Reader, Cork University Press, Cork,

2001.

Sackville Street, Dublino, dopo la Rivolta di Pasqua (Easter Rising) del 1916.

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Materia: Italiano

Docente: Giuseppe Sergi

Narrativa e mondo del lavoro nel dopoguerra:

dalla fabbrica al call center

È con l'esperienza del neorealismo che la letteratura del Novecento (ed in particolare la narrativa) si

pone nuovamente, e con più urgenza, il problema della rappresentazione delle realtà economica,

politica e sociale. La grande stagione neorealista, soprattutto in ambito letterario, è tuttavia piuttosto

rivolta ad una rappresentazione del passato recente, in particolare della guerra, della resistenza e

della realtà sociale in gran parte condizionata da questi eventi.

A partire, grosso modo, dalla metà degli anni '50, in concomitanza con il decollo dello sviluppo

industriale in Italia (fenomeno passato alla storia come il "miracolo economico" italiano) la

condizione esistenziale dei lavoratori nel nuovo contesto dello sviluppo capitalistico (o

neocapitalistico come si era soliti indicare all'epoca) diventa tema fondamentale di diverse opere

narrative.

Da una narrazione che ha come luogo della rappresentazione la realtà agricola (anche buona parte

della letteratura resistenziale o post-resistenziale si sviluppa in tale ambito geografico-sociale) si

passa ad un racconto che ha come epicentro la fabbrica e il lavoro industriale.

La fabbrica, il lavoro, l'alienazione

Il romanzo di Ottiero Ottieri Tempi stretti (1957) può essere considerato il primo di questo filone

narrativo che racconta e analizza il lavoro di fabbrica dall'interno, mettendone in luce i meccanismi

di potere e le dinamiche alienanti, cioè il distacco sempre più profondo (tipico del lavoro industriale

capitalistico) tra processo di produzione e prodotto, tra lavoratore e prodotto. Nella stessa linea si

svilupperà, mettendo l'accento sulle contraddizioni sociali (in particolare sugli immutati squilibri

Nord-Sud) il secondo romanzo di Ottieri, Donnarumma all'assalto (1962).

Sulla stessa lunghezza d'onda si muoverà Paolo Volponi con Memoriale (1962). La fabbrica diventa

luogo di relazioni alienate, false, disumane, radicalmente diverse da quelle che molti dei lavoratori

occupati (provenienti spesso da realtà contadine) erano abituati a vivere all'interno delle loro

comunità.

Ma il boom economico ha anche conseguenze negative sull'organizzazione e sulla struttura della

società italiana, sui rapporti tra le persone, sulle famiglie e sui valori culturali e sociali. Ne fornisce

un'interessante illustrazione La vita agra (1962) di Luciano Bianciardi.

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Materia: Italiano

Docente: Giuseppe Sergi

Ulteriori sviluppi

Negli anni successivi le tematiche già affrontate nella prima fase vengono ulteriormente

approfondite. In particolare, si sviluppano i temi della coscienza politica e della solidarietà operaia,

nonché del rapporto tra la "vecchia" classe operaia e la giovane e "nuova" classe lavoratrice,

composta spesso di immigrati poco qualificati, protagonista delle grandi lotte operaie della fine

degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70. È questa la rappresentazione che emerge da uno dei più

famosi romanzi degli anni '70, Vogliamo tutto di Nanni Balestrini (1972).

Un posto particolare nel panorama di quegli anni occupa Lucio Mastronardi. Seppur in parte

ambientata prima della guerra la sua opera è una felice e severa descrizione della nascita della

piccola industria che, in quegli anni, si sviluppò accanto e in simbiosi con la grande fabbrica

industriale. Nei suoi romanzi, Il calzolaio di Vigevano (1962) e Il maestro di Vigevano (1962)

Mastronardi descrive il mito dell’ex operaio che vuole avere la propria “fabbrichetta”, pronto a tutto

pur di raggiungere lo scopo. Al centro dell'attenzione di Mastronardi anche le mutazioni culturali e

sociali degli abitanti delle province del Nord colpite da un improvviso e cospicuo aumento del

benessere.

Crisi e trasformazione del mondo del lavoro: dalla fine degli anni '90 ad oggi

Con la fine degli anni '80, in Italia come in tutto il mondo capitalista, alla fine dell'onda lunga

espansiva del dopoguerra subentra una nuova fase del capitalismo. Conosciuta con il nome di

"neoliberalismo", essa è caratterizzato dall'affermazione di un nuovo modello di accumulazione,

dominato dal capitale finanziario e contrassegnato da processi che investono profondamente il

sistema produttivo e l'organizzazione del lavoro.

È attorno a questa nuova organizzazione del lavoro che ha ridisegnato la classe dei salariati che si

sviluppa una nuova narrativa (in particolare a partire dagli anni '90) che ci descrive i nuovi luoghi di

produzione della ricchezza (non solo fabbrica, ma grandi centri impiegatizi, call center, ecc.) e le

nuove forme del lavoro (lavoro su chiamata, lavoro "indipendente", ecc) caratterizzate da una

dimensione fortemente precaria. Una precarietà lavorativa che va di pari passo con lo sviluppo di

una precarietà sociale ed esistenziale che investe molti dei personaggi protagonisti di queste opere

narrative, spesso giovani alle prime esperienze nel mondo del lavoro.

Il romanzo che, in un certo senso, può essere simbolicamente considerato l'inizio di questa nuova

fase è La dismissione (2002) di Ermanno Rea. Seguiranno una lunga serie di opere ed autori più

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Materia: Italiano

Docente: Giuseppe Sergi

recenti tra i quali segnaliamo Andrea Bajani, Mario Desiati, Giuseppe Genna, Aldo Nove, Massimo

Carlotto, Giorgio Falco e Francesco Dezio.

Organizzazione del lavoro

Il lavoro si articolerà in tre fasi.

Nella prima verrà affrontato il tema nel suo complesso, ripercorrendone i principali sviluppi, dagli

anni '50 a quelli più recenti. Per ognuna di queste fasi si metteranno in luce gli aspetti fondamentali,

sia dal punto di vista dei contenuti (evoluzione del contesto, dei personaggi, ecc) che delle strutture

narrative e linguistiche. In questo percorso verranno presentati i romanzi tra i quali gli studenti

sceglieranno quello sul quale verterà il proprio lavoro individuale.

In una seconda fase si procederà alla verifica degli aspetti metodologici che dovranno orientare il

lavoro individuale degli studenti (elementi di analisi, bibliografia, redazione di un testo critico,

ecc..)

Infine ogni studente sceglierà ed analizzerà un romanzo sulla base di un percorso condiviso con il

docente. Per ognuno dei testi scelti verrà fornita una bibliografia critica.

Criteri di valutazione

La valutazione del LAM verterà sui seguenti punti: la pertinenza dell’approccio analitico scelto, la

struttura del lavoro e dell’argomentazione, la profondità dell’analisi, la qualità espressiva, il rigore

metodologico (tecnica della citazione, rinvii bibliografici, ecc.) e, infine, la qualità della

presentazione orale.

Indicazioni bibliografiche

Nell'ambito di questa presentazione ci limiteremo alla segnalazione di poche opere di carattere

generale che dovrebbero permettere allo studente di comprendere in quale direzione muoverà il

nostro lavoro. Tra queste segnaliamo:

FIENI, Marco, (a cura di), I satelliti de Il canone letterario. Il tema del lavoro nella letteratura

italiana contemporanea, Principato, Milano, 2010

BARBERI - SQUAROTTI, Giorgio, OSSOLA, Carlo, (a cura di) Letteratura e industria: atti del

XV Congresso AISLLI: Torino, 15-19 maggio 1994, Olschki, Firenze, 1997.

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Materia: Italiano

Docente: Giuseppe Sergi

CASARI, Umberto, Letteratura e società industriale italiana negli anni Sessanta del Novecento,

Giuffrè, Milano, 2001.

BIGATTI, Giorgio, LUPO, Giuseppe, Fabbrica di carta. I libri che raccontano l'Italia industriale,

Laterza, Roma, 2013

TESSARI, Roberto (a cura di), Letteratura e industria, Zanichelli, Bologna, 1976

Segnaliamo infine una lista (non esaustiva) di romanzi tra i quali lo studente sarà chiamato a

scegliere per il lavoro di analisi individuale:

BAJANI, Andrea, Cordiali saluti, Einaudi, Torino, 2005

BALDANZI, Simona, Figlia di una vestaglia blu, Fazi, Roma, 2006

BALESTRINI, Nanni, Vogliamo tutto, Feltrinelli, Milano, 1971

CANDIDA, Marco, La mania per l'alfabeto, Sironi, Milano, 2007,

CARLOTTO, Massimo, VIDETTA, Marco, Nordest, e/o edizioni, Roma, 2005

CARRARO, Andrea, Il sorcio, Gaffi, Roma, 2007

CISI, Andrea, Cronache dalla ditta, Mondadori, Milano, 2008

DESIATI, Mario, Vita precaria e amore eterno, Mondadori, Milano, 2006

DESIATI, Mario, Ternitti, Mondadori, Milano, 2011

DEZIO, Francesco, Nicola Rubino è entrato in fabbrica, Feltrinelli, Milano, 2004

FALCO, Giorgio, Pausa caffè, Sironi, Milano, 2004

FAZZI, Giulia, Ferita di Guerra, Gaffi, Roma, 2005

GENNA, Giuseppe, L'anno luce, Marco Tropea Editore, Milano, 2005

GUERRAZZI, Vincenzo, Le ferie di un operaio, Savelli, Roma, 1974 (poi Rubbettino, 2006)

LOLLI, Massimo, Volevo solo dormirle addosso, Limìna, Arezzo, 1998

MASTRONARDI, Lucio, Il calzolaio di Vigevano, Einaudi, Torino, 1974

MASTRONARDI, Lucio, Il maestro di Vigevano, Einaudi, Torino, 1974

MURGIA, Michela, Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria, ISBN Edizioni, Milano, 2006

NATA, Sebastiano, Il dipendente, Feltrinelli, Milano, 1995

NOVE, Aldo, Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese..., Einaudi, Torino, 2006

OTTIERI Ottiero, Tempi stretti, Torino, Einaudi, 1957.

OTTIERI, Ottiero, Donnarumma all'assalto, Bompiani, Milano, 1959

PARISE, Goffredo, Il padrone, Rizzoli, Milano, 1965

REA, Ermanno, La dismissione, Rizzoli, Milano, 2002

VOLPONI, Paolo, Le mosche del capitale, Einaudi, Torino, 1989

VOLPONI, Paolo, Memoriale, Garzanti, Milano, 1962

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Materia: Matematica

Docente: Egon Bernasconi

Matematica tra storia, filosofia ed epistemologia

Introduzione

Per alcuni la matematica rappresenta la regina delle scienze, per altri la matematica non è

nemmeno una scienza. Alla base di queste due visioni che appaiono molto diverse vi è una

considerazione comune, ovvero che l’oggetto di studio della matematica risulta al quanto diverso da

quello di biologia chimica o fisica. Queste tre discipline indagano, seppur con metodi e nozioni

diverse, il mondo fisico; viceversa la matematica tratta di concetti astratti come numeri, insiemi,

funzioni, ecc.

Proprio questa natura astratta della matematica ha fatto sì che nella sua millenaria storia essa si

scontrasse con una serie di problemi filosofici di una certa rilevanza. Ad esempio, un quesito

cardine che sorge spontaneamente nella testa di tutti coloro che si dedicano un po’ più di un attimo

allo studio della matematica è: i matematici scoprono o inventano gli oggetti con i quali lavorano?

Altre domande metafisiche classiche e destabilizzanti sono ad esempio: cosa sono i numeri?

Esistono veramente? Nel corso dello sviluppo della matematica si sono incontrati molti altri

problemi che hanno scomodato pensieri filosofici; problemi che appaiono semplici come l’esistenza

e l’accettazione del numero naturale zero o concetti dall’aspetto più esotico e complicati come

l’esistenza d’infiniti di grandezze diverse e la costruzione dei numeri transfiniti, arrivando fino al

teorema d’incompletezza di Gödel. Quest’ultimo teorema, come nessun risultato matematico in

passato, è stato fonte di ragionamenti e conclusioni extramatematici. Come sia successo che una

frase dall’aspetto (e non solo) complicato come questa:

“per ogni classe k di formule w-coerente ricorsiva esistono segni di classe ricorsivi r tali che né v

Gen r né Neg (v Gen r) appartengono a Flg(k) (essendo v la variabile libera di r)”

sia arrivata ad essere considerata come emblema della nostra civiltà?

Per affrontare questo importante e difficile teorema sarà necessario avvicinarsi al mondo della

logica matematica e dei paradossi e capire ad esempio che vi sono affermazioni che non possono

essere né vere né false come ad esempio:

“questo enunciato è falso”

Come mai?

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Materia: Matematica

Docente: Egon Bernasconi

Svolgimento e obbiettivi

In una prima fase il docente introdurrà alcuni dei temi da trattare. In un secondo tempo lo studente

cercherà, sotto l’occhio vigile del docente, di svolgere la propria ricerca il più autonomamente

possibile. Si tenga presente che a dipendenza dal tema scelto l’aspetto matematico potrebbe essere

di una certa rilevanza.

I partecipanti al seminario saranno tenuti a consegnare regolarmente delle produzioni e a effettuare

regolarmente delle piccole presentazioni al resto del gruppo.

Valutazione

Nella valutazione finale saranno prese in considerazione:

- la coerenza e il rigore con cui i temi verranno trattati,

- l’impegno dimostrato durante tutto lo svolgimento del lavoro,

- il rispetto delle scadenze poste dal docente per la consegna dei materiali,

- la qualità delle presentazioni durante l’anno,

- la qualità della produzione dattiloscritta e la presentazione orale finale.

Riferimenti bibliografici

- Matteo Plebani, (2011), Introduzione alla filosofia della matematica, Roma: Carocci

- Carlo Cellucci, (2007), La filosofia della matematica del Novecento, Bari: Editori Laterza

- Cellucci Carlo, (2003), Filosofia e matematica, Bari: Editori Laterza

- Arrigo Gianfranco - D'Amore Bruno - Sbaragli Silvia, (2010), Infiniti infiniti. Aspetti concettuali e

didattici concernenti l'infinito matematico, Centro Studi Erickson (collana Strum. per la didattica della

matematica)

- D'Amore Bruno - Fandino Pinilla Martha I. , (2009), Zero. Aspetti concettuali e didattici, Centro Studi

Erickson (collana Strum. per la didattica della matematica)

- Seife Charles, (2002), Zero. La storia di un'idea pericolosa, Torino: Bollati Boringhieri

- D'Amore Bruno, (2012), Matematica. Stupore e poesia, Giunti Editore.

- Odifreddi Piergiorgio, (2006), C'era una volta un paradosso. Storie di illusioni e verità rovesciate,

Einaudi

- Francesco Berto, (2009), Tutti pazzi per Gödel, Bari: Editori Laterza

- Gödel K. (2006), La prova matematica dell'esistenza di dio, Torino: Bollati Boringhieri

- S. Beccastrini, M-P Nannicini (2013), Tra Galois e Rimbaud: Renato Caccioppoli matematico

napoletano, in Bollettino dei docenti di matematica, n°66

- Norbert Verdier, (1997), L'infini en mathématiques, Flammarion-Dominos

- Science et Avenir Hors-série, Comprendre l'infini (mars 1996, n° 105)-

- Ernest Nagel et autres (1989), Le théorème de Gödel, Point-Sciences

- A. Ducrocq, A. Warusfel, (2004), Les mathématiques plaisir et nécessité, Point-Sciences

- I. Prigogine, (1993), Les lois du chaos, Flammarion-Nouvelle bibliothèque scientifique

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Materia: Pedagogia / Psicologia

Docente: Edio Pellandini

Alterità.

"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le

cose sempre da angolazioni diverse.”

Robin Williams in "L'attimo fuggente" di Peter Weir.

Entrare in relazione con l'altro vuoi dire entrare in contatto con un'altra identità, cioè con

qualcuno che è "diverso" da me. E attraverso questo gesto, oltre a sviluppare maggiore

coscienza della mia identità, io posso diventare più ricco, dell'alterità riconosciuta dell’altro

da me.

L’appartenenza è anche ad un Sé collettivo, quindi a un Noi, cioè tribù, nazione, religione,

ecc, e si realizza mediante comportamenti e rappresentazioni capaci di tracciare un

confine: i confini del Sé individuale o collettivo, in cui appartenenza e distinzione sono due

aspetti, opposti e complementari, universalmente diffusi.

La distinzione tra Sé/Altro è universale, avviene sia a livello individuale, sia collettivo. Le

principali distinzioni sono: io/tu, noi/loro, femmine/maschi, bambini/adulti, umano/animale,

persone/cose, e molte altre ancora.

Condizione essenziale della formazione dell’identità è la relazione che si viene a stabilire

con altri gruppi sociali, relazione che rafforza il sentimento di appartenenza e determina

una separazione simbolica con quanti sono “all’esterno”.

“Dapprima l’identità e l’alterità sono percepite fisiologicamente in base a quanto la vista

percepisce come forme esteriori e ‘sentite’ emotivamente come sentimento di

appartenenza, poi, in seguito a un procedimento logico di astrazione, di ordinamento e di

classificazione, divengono differenze che, talvolta, sono esaltate e proposte come

elemento di contrasto per ‘imporre’ una cultura, un gruppo, un genere, una società, una

etnia”. (Tortolici, 2003)

Tutta l'esperienza formativa di ciascun essere umano è costantemente attraversata e

costellata da continue presenze dell'altro. Le relazioni interpersonali sono di fatto una

"galleria di volti" che irrompono nel nostro spazio vitale e ai quali rispondiamo in forme

differenti e ciascuno, a suo modo, in forma singolare.

Alterità ed identità sono le due facce della stessa medaglia, sono sempre presenti nei

gruppi sociali e culturali, e si concretizzano nei corpi e nelle persone. La costruzione

dell’identità personale muove dal sentimento di appartenenza che si sviluppa all’interno di

un gruppo sociale fondandosi su caratteri distintivi riconoscibili.

Il corpo è la parte fondante dell’esperienza della propria identità, ma anche dell’alterità: noi

comprendiamo il mondo sociale e culturale attraverso il corpo e, questo universo, lo

incorporiamo rielaborandolo concettualmente come parte del nostro corpo.

L’idea del corpo è strettamente legata a quella di persona. Le culture, anche nella stessa

società, hanno idee diverse su cosa sia una persona e, anche, quando un individuo diventi

persona. Una determinata concezione della persona si riflette sul modo diverso in cui una

cultura concepisce il modo corretto di comportarsi in pubblico. Il modello di

comportamento che prevale all’interno di una cultura diventa il modello di comportamento

di un individuo come persona.

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Materia: Pedagogia / Psicologia

Docente: Edio Pellandini

La proposta si rivolge a tutti gli studenti che siano interessati ad approfondire uno dei temi

legati all’alterità nell’ambito di una o più discipline come la psicologia, la pedagogia, la

sociologia e l’antropologia culturale. I temi della ricerca individuale saranno legati a uno o

più dei seguenti concetti chiave: alterità, identità, cultura, corpo, mente, persona,

relazione, appartenenza, distinzione, individuale, collettivo, diversità.

Alcuni possibili temi di ricerca:

Alterità femminile.

I diversi concetti di persona in gruppi culturali differenziati.

Alterità di genere o di orientamento sessuale.

Appartenenza e distinzione come comportamenti e rappresentazioni nel tracciare i confini

del Noi collettivo.

Il corpo come mediazione tra modelli sociali culturali e bisogno di rappresentarsi.

Rappresentazioni diverse dello “star bene” e “star male” in relazione alle differenti

concezioni culturali di corpo e mente.

Diversità: minaccia o arricchimento?

L’Io e l’Altro nella relazione.

Obiettivi:

Saper scegliere un tema personale e approfondirlo con gli strumenti delle scienze sociali.

Comprendere i concetti di alterità, individuale e collettiva, nell’ottica psicologica e culturale.

Considerare l’Altro da Me, individuo o gruppo, come soggetto interagente.

Metodologia:

Introduzione alle metodologie di ricerca delle scienze sociali e alle caratteristiche di un

lavoro di maturità.

Introduzione sui principali contenuti della proposta.

Scelta del tema individuale e lavoro di ricerca autonomo con la collaborazione del

docente.

Criteri di valutazione:

Impegno regolare per tutta la durata del corso e rispetto delle consegne.

Capacità di formulare ipotesi o interrogativi ed esplicitare degli obiettivi chiari.

Coerenza del lavoro, pertinenza e approfondimento delle argomentazioni.

Applicazione della metodologia, scelta e uso delle fonti.

Capacità di scrittura e di presentazione orale.

Bibliografia essenziale di riferimento:

Appartenenza, paura, vergogna. L’Io e l’Altro antropologico, di Tortolici C.B., Monolite

Editore, 2003

L’altro, di Riszard Kapuscinski, Feltrinelli, 2007

Identità e violenza, di Amartya Sen, Laterza, 2006

Vita liquida, di Zygmunt Bauman, Laterza, 2006

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Materia: Religione

Docente: Rolando Leo

BIOETICA IN DIALOGO.

CHI PUÒ METTERE LE MANI SULLA VITA?

Con la nascita e lo sviluppo sempre più diffuso

della bioetica vengono favoriti la riflessione e

il dialogo – tra credenti e non credenti, come

pure tra credenti di diverse religioni – su

problemi etici, anche fondamentali, che

interessano la vita dell’uomo.

Giovanni Paolo II

Si tratta di un corso interattivo che spazierà sui temi fondamentali della bioetica. Dopo una

doverosa introduzione sul tema “cosa è la Bioetica”, correlato da riflessioni attorno ad una delle

tante definizioni che si possono presentare (lo studio sistematico della condotta umana

nell'ambito della scienza della vita e della cura della salute, in quanto questa condotta è esaminata

alla luce dei valori morali e dei principi), si analizzeranno le principali correnti bioetiche (H. T.

Engelhardt jr., Elio Sgreccia, Maurizio Mori) accennando alla storia della Bioetica – dal greco bios

(vita) e ethos (costume) – termine che compare per la prima volta nel 1970, quando l'oncologo

americano Van Rensselaer Potter lo colloca nel titolo di un libro, Bioethics. Bridge to the Future,

nel quale si invita a sanare la separazione tra biologia ed etica, questo per poter garantire la

sopravvivenza dell'uomo e la qualità della vita, messe in pericolo dalla rottura degli equilibri

naturali, gettando in tal modo un "ponte verso il futuro".

A seguire avremo la presentazione di due temi “ponte” prima di addentrarci nella trattazione di

temi “basilari” in Bioetica: (a) Bioetica e Scienza, partendo da quanto affermato da Edgar Morin

(sociologo francese), il quale critica la visione tradizionale del ricercatore, servitore di una scienza

che "separa per principio fatto e valore, che elimina, cioè, al suo interno, ogni competenza etica,

fonda il suo postulato di oggettività sull'eliminazione del soggetto dalla conoscenza scientifica",

negando in tal modo qualsiasi responsabilità nei confronti della società da parte dello scienziato; si

discuterà sulla “manipolazione della vita, citando quanto sottolinea il biochimico austriaco Erwin

Chargaff: “Non sappiamo cosa sia la vita, eppure la manipoliamo come se fosse una soluzione di

sali inorganici"; (b) Bioetica e Filosofia, trattando personaggi come Aristotele, Kant, Singer,

introdurremo il ruolo della “ragione in Bioetica”.

In un terzo momento toccheremo il tema “della Persona e della Vita” (antropologia cristiana e

valore della vita), trampolino di lancio verso la trattazione di temi più specifici. Si cercherà di

esemplificare questo soggetto, partendo dalla frase: “Tra le realtà intra-mondane l’uomo gode di

uno statuto singolare; certo, la sua corporeità lo rende affine alle realtà materiali, mentre ai

viventi lo accomuna il dinamismo spontaneo, non comunicato, che sgorga dal suo stesso essere;

eppure bisogna riconoscere che la sua capacità di autocoscienza e di libertà, per la quale è in

grado di trascendere se stesso e di aprirsi al altro da sé, lo fa emergere al di sopra di ogni altra

realtà sensibile, anche vivente, conferendogli un tratto di irriducibile originalità”.

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Materia: Religione

Docente: Rolando Leo

Seguirà poi un sguardo sulla “Vita nascente”, con temi che saranno decisi dopo discussione con gli

allievi e scelti tra: (a) sessualità, amore e procreazione, (b) lo statuto dell’embrione umano, (c)

manipolazione genetica e cellule staminali, (d) diagnosi pre-natale e interventi su embrioni e feti,

(e) sterilità e procreazione artificiale, (f) fertilità, l’aborto, contraccezione, (g) clonazione. Ogni

argomento verrà trattato da un punto di vista teorico (medico, scientifico, biologico), seguito da

quello etico (filosofico)-morale.

Si passerà poi alla “Vita che muore”, introducendo il concetto di “Vivere gli ultimi istanti”: (a) la

dignità della persona umana, (b) salute e malattia, (c) dovere di cura e accanimento terapeutico,

(d) trapianti d’organo, (e) la senescenza, (f) l’uomo nella decisione ultima (la morte nel mondo

contemporaneo e l’accompagnamento del morente), (g) cure palliative, eutanasia, testamento

biologico; anche in questo sottotitolo occorrerà scegliere e definire alcuni temi, temi che avranno

sempre un momento “scientifico” e un momento “etico-morale”.

METODO DI LAVORO

Il titolo del corso ben riassume la metodica che sarà utilizzata. Prioritario sarà il dialogo con i

giovani, dopo un momento “teorico” e prima di arrivare alla conclusione, intesa come un

“approdare” o “giungere al fine proposto”, argomentando le “cose” dette e discusse. È prevista la

visita di un docente della Facoltà di Teologia dell’Italia settentrionale, bioeticista di lunga

esperienza (Prof. Paolo Merlo), per un momento di scambio che potrebbe essere allargato anche

ad altre classi liceali. Grande spazio sarà dato alle opinioni dei giovani, su temi che devono essere

trattati e presentati, per stimolare il confronto e l’interiorizzazione dei contenuti valoriali della

vita. Per alcuni temi potranno essere consigliati film che ben illustrano la situazione trattata e

discussa (esempio: per l’aborto, uno dei film che meglio ci permette di riflettere e di toccare con

mano questo tema è senza dubbio “Il segreto di Vera Drake”).

IL LAVORO DI MATURITÀ

Consisterà nella redazione di un testo capace di riassumere uno dei temi trattati (oppure uno dei

temi elencati ma che non hanno potuto trovare spazio), spiegandone il lato tecnico-scientifico e

illustrandone in seguito le caratteristiche etico-bioetiche. Basilare sarà esprimere il proprio punto

di vista, cercando di mantenere uno sguardo critico e obiettivo, evitando di mettersi dalla parte di

una delle fazioni. La qualità e la sacralità della vita (queste le due fazioni contrapposte) non

dovrebbero essere lette in forma antagonista, perché i due modelli non si escludono

necessariamente. Qui l’allievo dovrà essere in grado di cogliere le “qualità bioetiche”,

scoprendone gli elementi valoriali, non solo per la persona, ma anche per la società.

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Materia: Religione

Docente: Rolando Leo

LA VALUTAZIONE

La valutazione terrà conto della partecipazione e dei contributi durante le lezioni, del valore dei

piccoli “esercizi” che verranno effettuati, come pure della qualità del testo scritto.

Il testo verrà quindi valutato per la sua pertinenza, per il suo senso critico, per la propria

partecipazione “emotiva”, per la qualità e la correttezza delle informazioni riportate.

Sarà infine valutata la capacità di illustrare oralmente le proprie riflessioni e le procedure tecnico-

scientifiche del tema scelto.

OSSERVAZIONI

Questa proposta è rivolta a tutti gli studenti, anche a coloro che non hanno mai seguito il corso di

istruzione religiosa.

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Materia: Tedesco Docenti: Urs Dudli, Laura Rulli

“PSICOLOGIA LETTERARIA”, LETTERATURA PSICOLOGICA.

SOGNO E REALTÀ A VIENNA ALL’INIZIO DEL NOVECENTO

La Vienna della Fin de siècle (all’incirca tra il 1890 e il 1910) è considerata dalla ricerca scientifica più

recente come il luogo di nascita dell’arte moderna per antonomasia: il laboratorio, nel quale sono state

fondate e sperimentate le tendenze filosofiche, psicologiche ed estetiche del XX secolo. La capitale

dell’impero austro-ungarico, uno stato multietnico, era un crogiolo di diverse nazionalità e lingue dell’Est

europeo e allo stesso tempo una metropoli moderna dallo stile di vita segnato da ritmi accelerati e dalle

conquiste tecnologiche (mezzi di comunicazione e di trasporto moderni) che subiva l’influenza dell’Europa

occidentale, ma che aveva un ordinamento politico-sociale arretrato sotto il predominio dell’aristocrazia e

dei militari. Grazie a questi poli opposti rappresentava il terreno adatto per far attecchire la psicoanalisi, la

musica di Mahler e Schönberg, la pittura di Klimt, lo Jugendstil e la nuova architettura.

La letteratura sviluppatasi su questo terreno paludoso non può essere riassunta sotto il nome di un’epoca. Le

molte denominazioni della letteratura scientifica – Decadenza, Impressionismo, Simbolismo, Arte stilistica,

Arte nervosa – toccano ogni volta solo una variante. La letteratura è uniforme tutt’al più nel suo distacco dai

vincoli morali e sociali dell’ordinamento della società, in fin dei conti nello sperimentare l’impotenza e la

decomposizione dell’Io attraverso la scoperta della natura istintiva dell’uomo, della sua costituzione nervosa

e dell’interpretazione dei sogni.

Il Lavoro di Maturità intende illustrare le molteplici nuove forme con le quali la letteratura risponde alle

esperienze dell’epoca e allo stesso tempo creare i riferimenti al milieu intellettuale viennese e all’arte

moderna europea. Verranno presentati i vari gruppi letterari, in particolare la cosiddetta “Giovane Vienna”,

analizzati i concetti chiave dell’epoca e ci si soffermerà, in estratti, sui testi di alcuni singoli autori

significativi per quel tempo (Schnitzler, Hofmannsthal, Musil, Zweig, ecc.).

La bibliografia (vedi sotto) rende l’idea delle opere letterarie scritte in quel periodo; molti dei testi esistono

anche in traduzione italiana. Acquisiremo inoltre dimestichezza con tecniche di analisi e di interpretazione

del testo. In un’ottica interdisciplinare ben venga se gli studenti indagano su temi inerenti alla società, alla

storia o alla storia dell’arte, sempre in riferimento ai fenomeni culturali emersi a Vienna attorno al 1900. Si

potrà anche approfittare degli adattamenti cinematografici di alcune delle opere, confrontando l’espressività

del testo letterario con i messaggi della versione filmata.

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Materia: Tedesco Docenti: Urs Dudli, Laura Rulli

Le tappe del lavoro e la valutazione

- Introduzione metodologica su come si svolge una ricerca scientifica.

- Presentazione degli autori e dei testi adatti al tema. Durante la fase iniziale (entro il mese di aprile),

ogni partecipante sceglierà l’argomento della sua relazione individuale. Lo studente concorderà con

i docenti uno schema di lavoro e una bibliografia.

- Approfondimento di alcuni temi centrali del corso. Analisi in comune di testi (brani di testo) con

l’obiettivo di dare a tutti i partecipanti una solida base di conoscenze ed esemplificare come si può

“interrogare” e “sfruttare” un testo.

- Presentazioni orali: lo studente presenta davanti al gruppo, durante un’ora-lezione circa, i risultati

della propria ricerca che sarà consegnata in forma scritta entro una data da stabilire.

Si auspica che gli studenti, nella redazione del loro lavoro, trovino il coraggio di servirsi almeno in parte

della lingua tedesca: uno degli obiettivi del corso è anche quello di permettere progressi nell’uso del tedesco.

Il sostegno e l’aiuto dei docenti in questo caso non mancheranno.

Il lavoro scritto costituirà la base della valutazione. Importanti saranno la formulazione chiara e precisa delle

domande cui la ricerca intende rispondere, l’analisi critica, l’autonomia e l’originalità, come pure la capacità

di esporre e di difendere sia il metodo di lavoro seguito sia i risultati conseguiti. Si terrà conto anche del

grado di profitto evidenziato durante l’intero arco dei due semestri. La ricerca personale sarà regolarmente

seguita e discussa; sarà valutato anche il procedere del lavoro (continuità, iniziative personali, rispetto dei

termini fissati) e, ovviamente, la qualità della presentazione orale.

Gustav Klimt, Der Kuss

Bibliografia indicativa

La maggiore parte dei testi di letteratura primaria presenti in bibliografia è disponibile anche in traduzione

italiana. Come già accennato, la lista intende dare una visione d’insieme delle opere che potranno essere

prese in considerazione per la ricerca individuale. Naturalmente la scelta del tema ridurrà in modo rilevante il

numero di opere da leggere.

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Materia: Tedesco Docenti: Urs Dudli, Laura Rulli

Letteratura primaria

- Peter Altenberg, Sonnenuntergang im Prater, Semmering 1912 e altri testi dell’autore

- Leopold Andrian, Der Garten der Erkenntnis

- Richard Beer-Hofmann, Der Tod Georgs

- Hugo von Hofmannsthal, Der Tor und der Tod, Das Märchen der 672. Nacht, Ein Brief (Der Brief

des Lord Chandos), Elektra, Reitergeschichte e altri testi dell’autore

- Robert Musil, Die Verwirrungen des Zöglings Törless

- Arthur Schnitzler, Anatol, Der einsame Weg, Lieutenant Gustl, Das Vermächtnis, Träume: das

Traumtagebuch 1875-1931 e altre opere dell’autore

- Sigmund Freud, Traumdeutung

- Stefan Zweig, Die Welt von Gestern, Angst e altre opere dell’autore

Letteratura secondaria

- Friedrich Ahlers-Hestermann, Stilwende. Aufbruch der Jugend um 1900, Wien, Ullstein, 1981

- Hermann Bahr, Die Décadence, Die Überwindung des Naturalismus, Impressionismus, Die

Moderne, Die Secession e altri testi dell’autore

- Giuseppe Farese, Arthur Schnitzler. Ein Leben in Wien. 1862–1931, München, Beck, 1999

- Giuseppe Farese, Arthur Schnitzler. Una vita a Vienna. 1862–1931, Milano, Mondadori, 1997

- Dorothee Kimmich, Tobias Wilke, Einführung in die Literatur der Jahrhundertwende, Darmstadt,

WBG, 2011

- Dagmar Lorenz, Wiener Moderne, Stuttgart, Metzler, 2007

- York-Gothart Mix, Naturalismus Fin de siècle Expressionismus 1890–1918, München, Hanser, 2000

- Thomas Reik, Arthur Schnitzler als Psycholog, Frankfurt/M, Fischer, 1993

- Luigi Reitani (a cura di), Arthur Schnitzler. Sulla psicoanalisi, Milano, SE, 2001

- Hartmut Scheible, Literarischer Jugendstil in Wien, München und Zürich, Artemis, 1984

- Corinna Schlicht, Arthur Schnitzler, Marburg, Tectum, 2013

- Carl E. Schorske, Wien. Geist und Gesellschaft im Fin de Siècle, München und Zürich, Piper, 1982

- Barbara Steffen (Hg.), Wien 1900. Klimt, Schiele und ihre Zeit. Ein Gesamtkunstwerk, Basel,

Fondation Beyeler, 2010

- Gotthard Wunberg (Hg.), Die Wiener Moderne. Literatur, Kunst und Musik zwischen 1890 und

1910, Stuttgart, Reclam, 2010

Internet

- Leben in Wien der Jahrhundertwende. (bearbeitet von Patricia Zawartka, Philippe Brusatti, Iris

Holzleitner).

www.hipa.at/moderne/leben_in_wien.htm

Le opere letterarie e quelle di letteratura secondaria offrono possibilità di ricerca su temi quali:

- Sogno e realtà. Il sogno come tentato appagamento di un desiderio rimosso dalla coscienza (“Der

Traum ist eine Wunscherfüllung”, S. Freud)

- Amore e sessualità nella Fin de siècle

- Conflitti e violenza nei rapporti matrimoniali e intimi

- I conflitti dell’anima: la psicoanalisi nell’arte e nella letteratura moderna

- Decadenza. Una società malata

- Decadenza e risveglio

- Conflitti generazionali: le forme di ribellione dei giovani

- Essere bambino a Vienna: l’educazione e i rapporti con i genitori

- L’educazione delle ragazze: il ruolo della donna a Vienna (Donna moderna e süsses Mädel)

- La grande città (metropoli) nella letteratura

- Le attività del tempo libero a Vienna all’inizio del Novecento

- I luoghi degli intellettuali: il salone e il Kaffeehaus

- Alta borghesia e classe operaia: il contesto sociale e i luoghi d’incontro

- Essere ebreo a Vienna