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Progressi nella gestione della preeclampsia con la misurazione del rapporto sFlt-1/PIGF Elecsys ®

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Progressi nella gestione della preeclampsia con la misurazione del rapporto sFlt-1/PIGF Elecsys®

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“La preeclampsia è una condizione comune e potenzialmente grave che

presenta una costante sfida per i medici a causa delle sue

caratteristiche variabili e della carenza di test diagnostici”.

Prof. Andrew Shennan, King’s College London, Londra, Regno Unito

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Introduzione alla preeclampsia1 La preeclampsia è una grave complicanza in gravidanza che colpisce sia la madre sia il nascituro. Le donne con preeclampsia sviluppano pressione alta e grandi quantità di proteine nelle urine.

La preeclampsia è definita come ipertensione di nuova insorgenza e proteinuria dopo la 20a settimana di gravi-danza. Viene considerata grave se la pressione arteriosa e la proteinuria hanno subito un marcato innalzamento o si manifestano sintomi di danno d'organo (tra cui iposviluppo fetale). Non esiste un singolo test di screening per la pre-eclampsia che sia al contempo affidabile ed economico, né esistono misure di assodata validità per la prevenzione primaria. La gestione prima del momento del travaglio prevede lo stretto monitoraggio dello stato di salute mater-no e fetale.2

La maggioranza dei casi si sviluppa in donne primipare in buona salute. Inoltre, diverse gravi condizioni mediche sono associate ad un aumentato rischio di preeclampsia, quali l'ipertensione cronica, il diabete e l'insufficienza renale. La causa della preeclampsia non è completamente nota, ma risulta sempre più evidente che i fattori angiogenici, come il fattore di crescita placentare (PlGF) e il recettore solubile FMS-like della tirosina chinasi-1 (sFlt-1) svolgono un ruolo di primo piano nello sviluppo della patologia.

La preeclampsia può svilupparsi da 20 settimane di gesta-zione fino a 48 ore dopo il parto. Viene generalmente dia-gnosticata dopo 32 settimane di gestazione. La patologia ad insorgenza precoce (20 – 33 + 6 settimane) è associata a minacce particolarmente gravi per la madre e per il feto.

PreeclampsiaUna grave complicanza della gravidanza

ComplicanzeLa preeclampsia è associata ad un aumento della mortalità e della morbilità. Le donne spesso non sospettano di avere la preeclampsia, nemmeno quando sono in pericolo di vita.

Le complicanze più comuni della preeclampsia includono, tra l'altro:

Per la madre:• Eclampsia – preeclampsia in combinazione con crisi con-

vulsive generalizzate• Convulsioni • Danno renale/Blocco renale• Distacco di placenta• Emorragia antepartum• Sanguinamento cerebrovascolare

Per il feto:• Iposviluppo fetale• Basso peso alla nascita • Danno renale/Blocco renale• Nascita prematura• Emorragia antepartum• Mortalità perinatale• Sindrome da distress respiratorio• Enterocolite necrotizzante

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IncidenzaLa preeclampsia è il disordine ipertensivo più comune durante la gravidanza. Si manifesta nel 3 – 5% delle gravidan-ze ed è definito da ipertensione con proteinuria materna.3

La preeclampsia incide fortemente sull'esito della gravi-danza per la madre e per il bambino: è la principale causa di nascita pre-termine e di conseguente morbilità e morta-lità neonatale.

Impatto della preeclampsia sui costi sanitariLa preeclampsia rappresenta uno dei maggiori oneri finan-ziari per le prestazioni sanitarie legate alle gravidanze. Nel 2005 la stima dei costi sostenuti in media per la sola pree-clampsia (escludendo quelli legati ai parti normali) è stata di 9.009 sterline per gravidanza.4

Con una stima di 8,5 milioni di donne colpite da pree-clampsia ogni anno, il costo annuale stimato della pre-eclampsia a livello mondiale è di 76,6 miliardi di sterline (calcolo basato sulla stima del 2005). I costi potrebbero essere ancora una sottostima a causa della mancanza di diagnosi corrette.5

La diagnosi e il trattamento della preeclampsia non sono ottimali nemmeno nei paesi sviluppati. Tra il 2006 e il 2008 nel Regno Unito, 20 decessi su 22, riconducibili a pree-clampsia, sono stati trattati con un livello di cura inferiore agli standard. Le cure inferiori agli standard nel 63% di tali decessi sono state classificate come primarie e descritte come “indubbiamente evitabili”.6

Costi ospedalieri per madre e bambino4

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Cost

i in

Ster

line

(200

5–20

06)

Preeclampsia senza eclampsia

Parto con complicanze concomitanti

Parto normale

10.074

1.227 903

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PatogenesiIpertensione e proteinuria sono i criteri diagnostici per la preeclampsia, ma sono solo sintomi delle variazioni patofi-siologiche correlate alla malattia. I fattori sFlt-1 e PlGF sono indicatori della disfunzione endoteliale associata alla preeclampsia.7,8

Supporto per la diagnosiLa diagnosi della preeclampsia si basa attualmente su parametri clinici variabili. Le complicanze della patologia possono essere gravi anche quando l'ipertensione e/o la proteinuria sono lievi.

Attualmente non esiste un test di laboratorio singolo e oggettivo per la diagnosi della preeclampsia.2 Vi è pertanto l'esigenza di un supporto rapido e accurato per la diagnosi di questa condizione diffusa e potenzialmente grave, per facilitare la gestione clinica efficace e migliorare l'outcome per la madre e per il feto.8,9

Punti di riferimento della preeclampsia

Ogni punto di riferimento richiede una variazione del luogo e dei tempi di trattamento (frequenza dello screening)

Gravidanza normale

Ipertensione indot-ta dalla gravidanza

Preeclampsia

Preeclampsia grave

Crisi

Parto

Ospedalizzazione

Tipo di test

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Diagnosi della preeclampsia

Attuale standard di diagnosi della preeclampsia2

La diagnosi della preeclampsia non è sempre semplice. Per la diagnosi della preeclampsia, devono essere presenti sia ipertensione sia proteinuria.

Preeclampsia• Ipertensione: Pressione sistolica pari o superiore a 140 mmHg oppure

pressione diastolica pari o superiore a 90 mmHg dopo 20 settimane di gestazione in una donna precedentemente normotesa. Pressione sistolica aumentata > 30 mmHg oppure pressione diastolica aumentata > 15 mmHg in una paziente con ipertensione cronica preesistente

• Proteinuria: Escrezione di proteine pari o superiore a 0,3 g in una raccolta urinaria delle 24 ore

Preeclampsia grave• Pressione arteriosa: Pressione sistolica pari o superiore a 160 mmHg

oppure pressione diastolica pari o superiore a 110 mmHg in due occasioni ad almeno sei ore di distanza in una donna allettata

• Proteinuria: Escrezione di proteine pari o superiore a 5 g in una raccolta urinaria delle 24 ore oppure pari o superiore a 3+ nel test con dipstick urinario di due campioni random di urine raccolti ad almeno quattro ore di distanza

• Altre caratteristiche: oliguria (meno di 500 mL di urina nelle 24 ore), disturbi cerebrali o visivi, edema polmonare o cianosi, dolore epigastrico o al quadrante superiore destro, compromissione della funzionalità epatica, trombocitopenia, ritardo di crescita intrauterino

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NICE Antenatal Care Guideline 20089

Le linee guida NICE raccomandano di valutare la presenza dei seguenti fattori di rischio per la preeclampsia in occasione della prima visita: età di 40+ anni, nulliparità, intervallo maggiore di 10 anni tra le gravidanze, storia familiare di preeclampsia, BMI 30+ kg/m2, malattia vascolare preesistente come ipertensione, malattia renale pregressa e gravidanza multipla . Secondo il NICE, si dovrebbero considerare misurazioni più frequenti della pressione per tutte le donne che presentino uno qualsiasi dei rischi suddetti.

Preeclampsia Community Guideline (PRECOG)10

Approfondimenti delle linee guida NICE: si raccomanda di proporre visite specialistiche mirate qualora sia presente uno qualsiasi dei fattori di rischio tra quelli elencati a seguire:

• Precedente preeclampsia • Gravidanza multipla • Condizione medica a lungo termine

• Ipertensione• Insufficienza renale• Diabete• Anticorpi antifosfolipidi

Approfondimenti delle linee guida NICE: si raccomanda di proporre visite specialistiche mirate qualora siano presenti due fattori di rischio tra quelli elencati a seguire:

• Prima gravidanza• ≥ 10 anni dall'ultimo bambino• Età ≥ 40 anni• BMI ≥ 35• Storia familiare di preeclampsia (madre o sorella)• Pressione diastolica ≥ 80 mmHg al controllo• Proteinuria al controllo ≥ 0,3 g/24 ore

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Le sfide odierne nella gestione clinica della preeclampsia

La gestione della preeclampsia è complessaLa gestione clinica della preeclampsia può essere complessa a causa di:• Una mancanza di opzioni di trattamento efficaci oltre all'induzione del

parto1

• La necessità di test affidabili per valutare la gravità della patologia e il suo decorso1, nonché per predire le complicanze correlate alla preeclampsia11

• La necessità di bilanciare i rischi della madre e del feto12, che possono essere in opposizione

• La necessità di identificare in modo affidabile le pazienti ad alto rischio di PE per indirizzarle a un centro di cura perinatale specializzato13

Il "gold standard" diagnostico non è perfettoL'esame attualmente più accurato per le valutazioni diagnostiche prevede la determinazione della pressione del sangue e della proteinuria.14,15,16

Tuttavia, l'attuale gold standard delle misurazioni ha una bassa sensibilità e specificità per predire la malattia e l'outcome materno e perinatale.1 Predizione e prognosi della preeclampsia rimangono importanti esigenze mediche disattese, di importanza particolarmente critica data la natura impredicibile di questa condizione.

Inoltre la diagnosi di preeclampsia può essere difficoltosa quando il quadro clinico non è chiaro.

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“La nostra comprensione della patofisiologia della preeclampsia, incluso il ruolo dei fattori placentari sFlt-1 e PlGF, è migliorata. Questa nuova comprensione ci offre l'opportunità di migliorare le nostre modalità di diagnosi di questa condizione diffusa e talvolta grave”.

Dr. Nadia Berkane, Hôpital Tenon, Parigi, Francia

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Una migliore comprensione porta a progressi dia-gnostici: sFlt-1 e PlGF La preeclampsia può essere causata da uno squilibrio di fattori angiogenici. È stato dimostrato che livelli sierici elevati di sFlt-1, una proteina anti-angiogenica, e livelli bassi di PlGF, una proteina pro-angiogenica, predicono il successivo sviluppo della preeclampsia. In assenza di malattia glomerulare che causi la proteinuria, la sFlt-1 è una molecola troppo grande per essere filtrata nell'urina, mentre la PlGF viene filtrata rapidamente. La placenta ipossica, comunemente presente nella preeclampsia, produce sFlt-1.7,17,18,19,20

Queste alterazioni patologiche portano a un vasospa-smo che è responsabile della ridotta perfusione della placenta.

Elecsys® sFlt-1/PlGFI primi test per la preeclampsia automatizzati

Gravidanza normale

Flt-1

sFlt-1

VEGF

PlGF

Vaso sanguignoVasodilatazione

Preeclampsia

Placenta ipossica

VasocostrizioneEndotelio malato

Ipossia

Miometrio

Cellule endoteliali materne

Arteria spirale

Decidua

Placenta

Flusso ematico ridotto

PIGF

sFlt-1

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Nell'ambito di uno studio multicentrico caso-controllo i test Elecsys sFlt-1 ed Elecsys PlGF sono stati sperimentati in parallelo su campioni provenienti da 468 donne incinte con esito normale della gravidanza (assenza di preeclampsia, sindrome HELLP, ritardo di crescita intrauterino) e 234 pazienti con preeclampsia / sindrome HELLP. Tutte le gravidanze erano gravidanze non gemellari.23,33 Serie diverse di valori soglia sono consigliate come ausilio per la diagnosi della preeclampsia precoce oppure tardiva.

PE/HELLP = preeclampsia /sindrome HELLP; valori soglia del rapporto sFlt-1/ PlGF per fase gestazionale iniziale: 33 / 85; valori soglia del rapporto sFlt-1/PlGF per fase gestazionale tardiva: 33 / 110

N P <0,001 sottogruppi PE di confronto multigruppo

Il rapporto sFlt-1/PlGF: un valido ausilio per la diagnosi di preeclampsia33 Il rapporto sFlt-1/PlGF: un valido ausilio per la diagnosi di preeclampsia33

5.000

1.000

500

100

50

10

5

1

0,5

0

Rap

port

o sF

lt-1/

PIG

F

controlli PE/HELLP controlli PE/HELLP

Fase gestazionale precoce Fase gestazionale tardiva5.000

1.000

500

100

50

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5

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0,5

0

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PIG

F

Controlli PE/HELLP grave PE HELLPPE sovrapposta

Controlli vs. PE/HELLP

N. N. N. N.

Sottogruppi PE/HELLP

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Migliorare la gestione delle pazienti con sospetta preeclampsia Le pazienti che mostrano segni e/o sintomi di preeclampsia sono talvolta difficili da gestire. Spesso, un sospetto di preeclampsia innesca l'escalation a un livello più elevato di trattamento. In effetti, indirizzare le pazienti in modo tempestivo e appropriato presso centri di cura specializzati riduce la morbilità e la mortalità perinatali del 20%.13

La prestazione prognostica dell'attuale standard diagnostico nel determinare quali donne svilupperanno la preeclampsia e come progredirà la malattia è piuttosto bassa.1 Per questo, molte donne in gravidanza con segni e/o sintomi di preeclampsia sono spesso ospedalizzate a scopo di osservazione senza reale necessità, con un conseguente stress per la mamma in attesa e un significativo aumento dei costi per il reparto ospedaliero.

La misurazione del valore del rapporto sFlt-1 / PlGF Elecsys® costituisce uno strumento affidabile per identificare le pazienti ad alto rischio di sviluppare la preeclampsia e che richiedono un monitoraggio più frequente. Inoltre, il test del rapporto sFlt-1/PlGF su piattaforma Elecsys permette di dimettere con sicurezza le donne con sospetta preeclampsia che non svilupperanno la patologia per una settimana.22,23

Migliorare l'esito per la madre e il bambino attraverso una gestione clinica efficiente Oltre a contribuire alla predizione di preeclampsia, i test immunochimici Elecsys aiutano a ottimizzare la gestione clinica. Una volta diagnosticata la preeclampsia, è necessaria una valutazione per stabilire la gravità della patologia e determinare se sia più appropriata una gestione conservativa o attiva.

Occorre decidere, a seconda dei casi, se optare per ospedalizzazione urgente, valutazioni o monitoraggio in ambiente ospedaliero.2

Con i test sFlt-1 e PlGF Elecsys, il medico non deve più basarsi solo sul grado di ipertensione, sul grado di proteinuria e sulla presenza o assenza di sintomi.

“La preeclampsia di per sé non può essere trattata, ma la chiara stratificazione del rischio può innescare azioni concrete, come lo stretto monitoraggio della madre e del feto nonché il trasferimento presso un reparto maternità specializzato che offra terapia intensiva”.

Prof. Holger Stepan, Università di Leipzig, Germania

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Rispondere alle esigenze mediche disatteseIl valore medico dei test Elecsys® per la preeclampsia

Un valido ausilio per la predizione a breve termine della preeclampsia 22,23

Un recente studio prospettico multicentrico – PRO-GNOSIS (Prediction of short-term outcome in pregnant women with suspected preeclampsia study) – ha valuta-to l'utilizzo del rapporto sFlt-1/PlGF Elecsys nella predi-zione a breve termine di preeclampsia / eclampsia / sin-drome HELLP in donne in gravidanza con sospetta preeclampsia. Lo Studio PROGNOSIS ha raccolto campioni e dati clinici da 1.273 donne in gravidanza con sospetto clinico di preeclampsia tra le settimane gesta-zionali 24 + 0 giorni e 36 + 6 giorni presso 30 siti di studio in diverse regioni del globo.

Un singolo valore soglia di 38 per il rapporto sFlt-1/PlGF è stato identificato nello Studio PROGNOSIS:23

• Rapporto sFlt-1/PlGF < 38: Esclusione di preeclampsia per 1 settimana

• Rapporto sFlt-1/PlGF ≥ 38: Inclusione di preeclampsia entro 4 settimane

Predizione a breve termine della preeclampsia Esclusione entro 1 settimana (n = 1.050)23

Rapporto sFlt-1/PIGF < 38

NPV (CI 95%) 99,1% (98,2 – 99,6)

Sensibilità (CI 95%) 85,7% (72,8 – 94,1)

Specificità (CI 95%) 79,1% (76,5 – 81,6)

Predizione a breve termine della preeclampsia Conferma entro 4 settimane (n = 1.050)23

Rapporto sFlt-1/PIGF ≥ 38

PPV (CI 95%) 38,6% (32,6 – 45,0)

Sensibilità (CI 95%) 70,3% (61,9 –77,8)

Specificità (CI 95%) 83,1% (80,5 – 85,5)

CI = Intervallo di confidenzaNPV = Valore predittivo negativoPPV = Valore predittivo positivo

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Il rapporto sFlt-1/PlGF Elecsys® come strumento di supporto per il processo decisionale dei mediciQuando una donna in gravidanza presenta segni e sintomi di preeclampsia, i medici spesso si trovano ad affrontare un processo decisionale difficoltoso. Nume-rose componenti vanno prese in considerazione: la necessità di bilanciare i rischi della madre e quelli del feto12, l'esigenza di indirizzare al meglio le risorse sanita-rie, assegnandole alle pazienti ad alto rischio, ma anche il desiderio di evitare inutili ansie per le pazienti.

Sì No Sì No

Sì Sì No No

Lo Studio PreOS (Preeclampsia Open Study) ha valutato l'influenza del test Elecsys sFlt-1/PlGF sul processo deci-sionale dei medici in merito all'ospedalizzazione delle pazienti con sospetto di preeclampsia. PreOS ha raccolto dati da 209 pazienti in un setting multicentrico, prospetti-co e non interventistico.24,25 È stato determinato che il rapporto sFlt-1/PIGF Elecsys influenza il processo decisio-nale di ospedalizzazione nei casi di sospetta preeclampsia e che le decisioni modificate erano in accordo con l'inci-denza dei principali esiti clinici (ad es.: preeclampsia).

Esito della preeclampsia con ospedalizzazione25

100%

75%

50%

25%

0%

preeclampsia preeclampsia

25,9(n = 7)

74,1(n = 20)

42,9(n = 3)

84,6(n = 11)

84,5(n = 60)

57,1(n = 4)

15,4(n = 2)

15,5(n = 11)

Preeclampsia

Ospedalizzazione prima di conoscere il risultato del rapporto sFlt-1/PIGFOspedalizzazione dopo aver conosciuto il risultato del rapporto sFlt-1/PIGF

Assenza di preeclampsia

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Malattie croniche sottostanti, quali patologie renali o sindromi autoimmuni possono mimare il fenotipo della preeclampsia, rendendo difficoltosa la diagnosi. Altri disordini ipertensivi in gravidanza comprendono l'iper-tensione gestazionale e l'ipertensione cronica. Le donne in gravidanza con ipertensione cronica sono a maggiore rischio di sviluppare PE sovrapposta rispetto alle donne normotese.1,13,25

La diagnosi differenziale della preeclampsia è spesso complessaLa comparsa dei sintomi clinici della preeclampsia e il successivo evolversi della malattia possono variare incredibilmente. Gli strumenti attualmente disponibili per diagnosticare la preeclampsia includono la misurazione della pressionee la valutazione della proteinuria. Tuttavia, questi sistemi hanno una bassa sensibilità e specificità in termini di valutazione della gravità della patologia o di predizione della sua evoluzione.1

Disordini ipertensivi della gravidanza: classificazione e criteri diagnostici19

* La diagnosi di eclampsia, una forma convulsiva della preeclampsia, è basata sulla improvvisa comparsa di crisi convulsive, in assenza di una precedente storia di patologia convulsiva. (GW = settimane di gestazione; HTN = ipertensione)

* La diagnosi di eclampsia, una forma convulsiva della preeclampsia, è basata sulla improvvisa comparsa di crisi convulsive, in assenza di una precedente storia di patologia convulsiva. (GW = settimane di gestazione; HTN = ipertensione)

<20 GW >20 GW parto Diagnosi12 settimane dopo il parto

Cronica (prevalente) - HTN

+ proteinuria

– proteinuria

+ HTN gestazionale

Preeclampsia sovrappostaalla HTN cronica (prevalente) *

Preeclampsia *

HTN transitoria

Cronica (incidente) - HTN

HTN cronica (prevalente)

Normotese Risoluzione della HTN

HTN persistente

Risoluzione della proteinuriaHTN persistente

HTN persistente

Risoluzione di HTN e proteinuria

+ proteinuria

– proteinuria

* La diagnosi di eclampsia, una forma convulsiva della preeclampsia, è basata sulla nuova insorgenza di crisi convulsive, in assenza di una precedente storia di una patologia convulsiva. (GW = settimane di gestazione; HTN = ipertensione)

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I fattori angiogenici possono supportare la diagnosi differenziale della preeclampsiaUno studio ha evidenziato che la misurazione del rapporto sFlt-1/PlGF permette di differenziare tra diverse forme di disordini ipertensivi. Le donne con preeclampsia o sindro-me HELLP mostravano valori significativamente più elevati dei rapporti sFlt-1/PlGF rispetto alle donne con ipertensio-ne gestazionale, ipertensione cronica o assenza di disturbi ipertensivi (p < 0,001).13

Un altro studio ha dimostrato che il rapporto sFlt-1/PlGF può facilitare la diagnosi di preeclampsia sovrapposta nelle donne con ipertensione cronica.26

Il rapporto sFlt-1/PlGF in PE/sindrome HELLP, GH, chrHTN e controlli sani13

(PE = preeclampsia; HELLP = Hemolysis, Elevated Liver Enzymes, Low Platelets; GH = ipertensione gestazionale; chrHTN = ipertensione cronica)

“Ci auguriamo che l'identificazione precoce delle donne ad alto rischio di sviluppare la preeclampsia consentirà agli operatori sanitari di prevenire gli effetti più gravi della patologia e di evitare inutili costi per la sanità legati a trattamenti medici superflui o ospedalizzazioni inutili frutto di false diagnosi positive basate sull'attuale standard di pratica clinica”

Prof. Harald Zeisler, Università di Vienna, Austria

Rap

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F [l

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20010050

20105

21

0,5

1.000

0,0Controlli PE/HELLP GH chrHTN

< 34 settimane di gestazione ≥ 34 settimane di gestazione

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Combinazione di fattori angiogenici con sonografia DopplerLa preeclampsia è caratterizzata da una perfusione anomala delle arterie uterine. La sonografia Doppler è spesso utilizzata come parte dell'esame clinico per le pazienti con sospetta preeclampsia, sebbene abbia un valore predittivo limitato.27

La combinazione di sonografia Doppler e biomarker può migliorare il valore predittivo positivo (PPV, Positive Predictive Value) per la preeclampsia. È stato dimostrato che la combinazione con i biomarker aumenta le perfor-mance predittive della sonografia Doppler.20,27

Ad esempio, le misurazioni del fattore sFlt-1 nel 2° tri-mestre migliorano il PPV per la sonografia Doppler:• Dal 33% al 50% per tutti i casi di preeclampsia• Dal 31% al 56% per i casi di preeclampsia in cui si era

reso necessario il parto prima della 34a settimana28

Utilizzo dei biomarker angiogenici nella gestione clinica della preeclampsiaLa preeclampsia è associata a una serie di eventi avversi gravi, tra cui:11

• Insufficienza renale acuta, disfunzione epatica, crisi convulsive e incidenti cerebrali della madre

• Iposviluppo fetale• Mortalità materna o fetale

I soli criteri clinici (pressione arteriosa e proteinuria) possono essere inadeguati per predire gli esiti avversi.Studi recenti hanno dimostrato che un valore elevato del rapporto sFlt-1/PlGF e un più rapido innalzamento nel rapporto sFlt-1/PlGF sono associati a un rischio signifi-cativamente maggiore di parto immediato.11,13,20,29

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L'utilizzo dei test sFlt-1/PIGF fa risparmiare in termini di costiUna corretta predizione e diagnosi a breve termine della preeclampsia può consentire una riduzione della morbilità e mortalità materna e fetale. Il tempestivo trasferimento delle pazienti a rischio più alto presso centro specializzati riduce la morbilità e la mortalità perinatale del 20%.13 Inoltre, una rilevazione rapida e affidabile di preeclampsia consente di intervenire prontamente con steroidi per la maturazione polmonare fetale, solfato di magnesio per la profilassi delle crisi convulsive e la terapia antipertensiva.

Una migliore predizione e diagnosi della preeclampsia può consentire la riduzione sia di dimissioni inappropriate sia di ospedalizzazioni inutili e pertanto una riduzione complessiva della spesa sanitaria.11

In un recente modello, l'aggiunta del test del rapporto sFlt-1/PIGF Elecsys® al metodo diagnostico standard ha migliorato la stratificazione del rischio con una riduzione significativa di diagnosi false positive e false negative. Ciò potrebbe contribuire al taglio dei costi ospedalieri diretti e delle risorse con risparmi nell'ordine di 540 –1.215 dollari statunitensi per paziente.30

Mediante l'impiego del nuovo test per la preeclampsia nel Regno Unito, il Servizio sanitario nazionale britannico (NHS) potrebbe risparmiare annualmente 730 milioni di sterline e in Germania i risparmi a livello nazionale potrebbero raggiungere quota 436 milioni di euro annui.31,32

Impatto economico dei test per la preeclampsia sulla spesa sanitariaL'uso clinico del rapporto sFlt-1/PlGF al triage può consentire riduzioni nei costi ospedalieri e nell'impiego delle risorse

Approccio standard30 Nuovo approccio30

(aggiungendo il test del rapporto sFlt-1/PIGF)

Vero positivo e negativoFalso positivo e negativo

56%

44%

88%

12%500,000

400,000

300,000

200,000

100,000

0

500.000

VeroPositivo

Falso TotaleVeroNegativo

Falso

Cos

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Impatto sul budget (caso ideale) grazie all'implementazione del test sFlt-1/PIGF30

Approccio standard Approccio innovativo (aggiungendo il test sFIt-1/PIGF)

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Sicuri di non sbagliare la diagnosi della preeclampsiaIl test Roche Elecsys® sFlt-1/PlGF aiuta ad identificare le pazienti affet-te da preeclampsia che maggiormente necessitano di terapia intensiva nella gestione giornaliera e fornisce risultati affidabili nelle situazioni critiche, quando si dispone solo di un quadro clinico aspecifico. Grazie al supporto del test sFlt-1/PlGF Elecsys, è possibile prendere decisioni tempestive riguardanti il trattamento e la gestione della patologia, riducendo così il pericolo per la madre e per il feto.

Il rapporto sFlt-1/PlGF permette ai ginecologi di concentrarsi sulle pazienti ad alto rischio e di rassicurare le donne che non svilupperan-no preeclampsia /eclampsia /sindrome HELLP per una settimana.23,24

Tranquillità per i medici che possono emettere tempestivamente una corretta diagnosi di preeclampsia

• Una patologia il cui quadro clinico non sempre si presenta chiaro

• Una patologia la cui insorgenza è impredicibile • Una patologia in cui la valutazione della gravitàe la prognosi

sono complesse• Una patologia in cui la tempestività decisionale può essere

essenziale sia per la madre sia per il feto

Il nuovo test del rapporto sFlt-1/PlGF su piattaforma ElecsysPreciso, coerente, affidabile

Approccio innovativo (aggiungendo il test sFIt-1/PIGF)

Valori soglia del rapporto sFlt-1/PlGF 23,24,33

Preeclampsia a esordio precoce – settimana gestazionale 20 – 33 + 6 giorni Preeclampsia tardiva – dalla 34a settimana gestazionale a fine gravidanza

sFIt-1/PIGF ≥ 85

sFIt-1/PIGF < 85≥ 38

sFIt-1/PIGF < 38

Specificità del 99,5%la donna ha la preeclampsiaSensibilità: 88,0%

PPV 38,6%la donna è ad alto rischio di sviluppare la preeclampsia

entro le 4 settimane successive

NPV 99,1%la donna non svilupperà

la preeclampsia per la 1a settimana successiva

Diagnosi

Predizione di comparsa entro le 4 settimane successive

Predizione di esclusione per 1a settimana successiva

sFIt-1/PIGF ≥ 110

sFIt-1/PIGF < 110 ≥ 38

sFIt-1/PIGF < 38

Specificità del 95,5%la donna ha la preeclampsiaSensibilità: 58,2%

PPV 38,6%la donna è ad alto rischio di sviluppare la preeclampsia

entro le 4 settimane successive

NPV 99,1%la donna non svilupperà

la preeclampsia per la 1a settimana successiva

Diagnosi

Predizione di comparsa entro le 4 settimane successive

Predizione di esclusione per la 1a settimana successiva

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Impegnata per un ambiente migliore, Roche utilizza carta riciclata. Elecsys sFIt-1 ed Elecsys PIGF sono dispositivi medico-diagnostici in vitro CE

Roche Diagnostics SpAViale G.B. Stucchi, 11020900 Monza (MB)

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