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PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013

Progetti Integrati di Sviluppo Locale

SISTEMI TURISTICI LOCALI/DESTINAZIONE TURISTICHE

Sistemi Turistici del Reventino

Linea di intervento 5.3.2.1

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INTRODUZIONE

La presente relazione integra la documentazione di progetto con la finalità di descrivere le scelte

progettuali e le norme prese come riferimento, nonché ha lo scopo di illustrare le modalità con cui devono

essere realizzati gli impianti elettrici e gli impianti tecnologici della struttura denominata ad ospitare la

libreria digitale.

Sono quindi stati analizzati e realizzati durante la fase progettuale i seguenti impianti integrativi a quelli

che verranno realizzati con altre linee di intervento:

• Forza motrice generica;

• Impianto telefonico;

• Rete LAN;

• Impianto TV.

Riferimenti normativi

• D.M. 37/08 ex Legge del 5/03/1990 n° 46 “ NORME PER LA SICUREZZA DEGLI

IMPIANTI “ ( G.U. n° 59 del 12/03/1990 );

• D.P.R. del 6/12/91 n° 447 ( G.U. n° 38 del 15/2/92 ) “ REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE

DELLA LEGGE N.46 DEL 5 MARZO 1990”;

• D.P.R. del 27/04/1955 n° 547 “ NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL

LAVORO “ ( G.U. n° 158 del 12/07/1955 );

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• Legge del 01/03/1968 n° 186 “ DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA PRODUZIONE DI

MATERIALI, APPARECCHIATURE, MACCHINARI , INSTALLAZIONE ED IMPIANTI

ELETTRICI ED ELETTRONICI “ ( G.U. n° 77 del 23/03/1968 );

• Legge del 18/10/77 n° 791 ( G.U. n° 298 del 2/11/77 e G.U. n° 305 del 9/11/77 ) “

ATTUAZIONI DELLE DIRETTIVE CEE 72/23 RELATIVE ALLE GARANZIE DI

SICUREZZA CHE DEVE POSSEDERE IL MATERIALE ELETTRICO “

• NORMA CEI 64/8 da fasc.1916 a fasc. 1922 ( terza edizione 1992 ) “ IMPIANTI ELETTRICI

UTILIZZATORI A TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000V IN CORRENTE

ALTERNATA E A 1500V IN CORRENTE CONTINUA “ .

• NORMA CEI 64/12 fasc. 2093G ( prima edizione 1993 ) “ GUIDA PER L’ESECUZIONE

DELL’IMPIANTO DI TERRA NEGLI EDIFICI PER USO RESIDENZIALE E TERZIARIO“

• NORMA CEI 64/50 fasc. 2615G ( 1995 ) “ EDILIZIA RESIDENZIALE GUIDA PER

L’INTEGRAZIONE NELL’EDIFICIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI

AUSILIARI E TELEFONICI “.

• NORMA CEI 11/8 fasc. 1285 ( terza edizione 1989 ) “ IMPIANTI DI PRODUZIONE

D’ENERGIA ELETTRICA . IMPIANTI DI TERRA “;

• NORMA CEI 11/17 fasc. 1890 ( seconda edizione 1992 ) “ IMPIANTI DI PRODUZIONE,

TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE D’ENERGIA ELETTRICA . LINEE IN CAVO “;

• NORMA CEI 20/40 fasc. 1772G ( prima edizione 1992 ) “ GUIDA PER L’USO DEI CAVI A

BASSA TENSIONE “;

• NORMA CEI 81-4 “ PROTEZIONE DI STRUTTURE CONTRO I FULMINI “;

• UNI 10380 maggio 1994 “ ILLUMINAZIONE DI INTERNI CON LUCE ARTIFICIALE “.

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IMPIANTI ELETTRICO

Fornitura di energia

Riguardo alla messa a terra il sistema elettrico della struttura è classificato come TT.

Misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti

Il livello minimo di sicurezza contro gli infortuni (nel rispetto delle Norme CEI 64/8) sarà garantito dal

fatto che tutte le linee di alimentazione saranno protette con interruttori magnetotermici differenziali a

monte o differenziali puri, e magnetotermici a valle.

I provvedimenti protettivi possono essere così raggruppati:

1) sistemi di protezione contro le tensioni di contatto;

2) protezione contro i sovraccarichi;

3) egualizzazione del potenziale;

1) I sistemi di protezione adottati contro i contatti diretti ( contatto accidentale con parte sotto tensione ) e

i contatti indiretti ( contatto con involucro che normalmente non è in tensione, ma può esserlo per difetto

d’isolamento ) sono:

protezione passiva mediante isolamento delle parti attive sotto tensione;

protezione attiva mediante interruttori differenziali congiuntamente alla messa a terra diretta delle parti

metalliche che normalmente non sono in tensione ma che possono esserlo per difetto d’isolamento (messa

a terra delle masse);

2) La protezione contro i sovraccarichi verrà attuata secondo le indicazioni della NORMA CEI 64-8 e

precisamente con interruttori magnetotermici di portata opportuna.

3) L’egualizzazione del potenziale verrà attuato realizzando il nodo equipotenziale in prossimità del

Quadro Generale .

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Cavi, Tubi Protettivi, Canali e tipo di posa da impiegare

Possono essere utilizzati i seguenti tipi di condutture a posa fissa, Figura 1:

a1) cavi di qualsiasi tipo, ad es. HO7V-K, in posa incassata in strutture non combustibili (ad es. il muro );

a2) cavi di qualsiasi tipo, ad es. H07V-K posati in tubi protettivi, o canali, metallici con grado di

protezione almeno IP4X; 4

c1) cavi multipolari con conduttore di protezione, non propaganti l'incendio, senza particolari requisiti di

posa (ad es. posato su passerella isolante, in aria, ecc.);

c2) cavi unipolari con guaina, o multipolari, non propaganti l'incendio, posati su passerelle, oppure cavi

unipolari senza guaina, non propaganti l'incendio, posati in canali metallici < IP4X;

c3) cavi unipolari, con o senza guaina, o multipolari, non propaganti l'incendio, posati in tubi protettivi o

canali isolanti con grado di protezione almeno IP4X;

c4) binari elettrificati e condotti sbarre con grado di protezione almeno IP4X.

I dispositivi di protezione contro il sovraccarico (e ovviamente quelli contro il cortocircuito) devono

essere installati sempre all’ inizio della conduttura.

Le condutture di tipo c1) e c2), esclusi i circuiti di sicurezza, devono avere una protezione differenziale

con Idn≤0,3A anche ad intervento ritardato, ad evitare che correnti verso terra possano innescare incendi.

Si ricorda che nei confronti dei contatti indiretti il ritardo non deve superare, sui circuiti di distribuzione,

1 s nei sistemi TT. Nei circuiti terminali sono ammessi interruttori ritardati solo di tipo S.

I cavi non propaganti la fiamma (ad esempio H07V-K) di fatto sono ammessi solo per i tipi di posa a1) e

a2). Negli altri tipi di posa (c1, c2 e c3) i cavi non propaganti la fiamma sono fortemente penalizzati (un

cavo per ogni tubo). I cavi non propaganti l'incendio devono essere installati in fasci di dimensioni minori

di quelle del fascio di prova, altrimenti occorre installare barriere tagliafiamma.

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Figura 1-Caratteristiche di alcune condutture idonee

Per i circuiti ordinari di energia (non di sicurezza) possono essere usati i seguenti tipi di cavi:

Per la posa all’interno:

H07V-K Cavo unipolari senza guaina, isolato in PVC (non propagante la

fiamma)

N07G9-K Cavo unipolari senza guaina, isolato in PVC (non propagante la

l’incendio)

Per la posa all’interno e all’esterno:

FG7OR Cavo unipolari o multipolare isolato in gomma di qualità G7 con

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guaina in PVC (non propagante l’incendio)

FG7(O)M1

FG7(O)M2

Cavo unipolari o multipolare isolato in gomma di qualità G7 con

guaina in termoplastica di qualità M1 o elastomarica di qualità M2 a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi (non

propagante l’incendio)

FG10(O)M1

FG10(O)M2

Cavo unipolari o multipolare isolato in gomma di qualità G7 con

guaina in termoplastica di qualità M1 o elastomarica di qualità

M2 a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi (non propagante l’incendio e resistenti al fuoco)

Bisogna inoltre sempre separare le linee a tensione differente tipo luce e FM, segnalazione,

telefono ,LAN ecc.. Tutti i cavi costituenti le linee posti in tubazione pesante in PVC autoestinguente

devono avere il diametro d = 1,3 volte quello del fascio di cavi che ospita e se D è il diametro esterno del

cavo , i raggi di curvatura devono essere = 12 D. Tutti i cavi costituenti le linee posti in canale in resina

autoestinguente devono avere il riempimento degli scomparti nel rapporto di ½ rispetto al fascio di cavi

che ospita. I colori da usare per la individuazione dei conduttori devono essere i seguenti:

giallo / verde per il conduttore di protezione;

blu per il neutro:

nero, marrone, grigio per il conduttore di fase.

Va ricordato che negli schemi allegati al progetto, sono riportate le sezioni e il tipo di cavo per le

montanti e le dorsali.

Per quanto riguarda la sezione minima delle linee derivate bisogna attenersi a quanto segue :

per le utenze illuminanti Sez. 2 x 1,5 mm2 + T

per le prese da 10A Sez. 2 x 1,5 mm2 + T

per le prese da 16A Sez. 2 x 2,5 mm2 + T

Se le utenze sono multiple la sezione sarà quella successiva .Es.

due prese da 10A Sez. 2 x 2,5 mm2 + T

due prese da 16A Sez. 2 x 4 mm2 + T

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DISPOSIZIONI DI SICUREZZA, OPERATIVE E DI MANUTENZIONE

Regole integrative di sicurezza

Le disposizioni da seguire sono le seguenti:

gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte DM 37/08 ed ex rif. L. 186 - G.U. n° 77 del

23/3/1968 e L. 46/90. Gli impianti elettrici non devono costituire causa primaria d’incendio o di

esplosione e non devono fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi. Il

comportamento al fuoco della membratura deve essere compatibile con la specifica destinazione d’uso dei

singoli locali. Un eventuale guasto non deve provocare la messa fuori servizio dell’intero sistema

d’utenza. Gli apparecchi di manovra devono essere ubicati in posizioni protette e devono riportare chiare

indicazioni dei circuiti cui si riferiscono. Si consiglia di tenere carta od altro materiale combustibile alla

distanza minima di 1 metro dalle prese in modo da evitare che archi o scintille dovuti ad un loro mal

funzionamento possa essere la causa di innesco d’incendio.

Disposizioni operative durante l’installazione

Durante la fase di realizzazione dell’impianto devono essere presi tutti gli accorgimenti per evitare

le situazioni di pericolo. Le connessioni devono essere fatte con appositi morsetti all’interno delle cassette

di derivazione e non nelle cassette portafrutti; l’infilaggio dei cavi deve essere fatto con la massima

cautela in modo da evitare di usurare l’isolamento in PVC in seguito a strofinio; il cablaggio dei quadri

deve essere fatto con la massima accortezza in modo da non confondere le linee e sotto gli interruttori

devono essere applicate le apposite etichette indelebili che individuano le utenze in modo chiaro ed

inequivocabile. Considerando il fatto di dover operare lasciando invariati alcuni impianti, bisogna

appurarsi di non operare sotto tensione.

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ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Per barriere architettoniche si intendono gli ostacoli fisici che possono essere fonte di disagio per la

mobilità delle persone e soprattutto per chi presenta una capacità motoria ridotta o impedita in forma

permanente o temporanea. I componenti dell'impianto elettrico devono rispondere a specifici requisiti

relativamente alla loro ubicazione. Interruttori campanelli, pulsanti di comando, citofoni, prese a spina

installati nelle parti comuni devono essere collocati in posizione comoda, protetti dagli urti e facilmente

individuabili. Con l’abbattimento delle barriere architettoniche si vuole garantire l'accessibilità,

l'adattabilità e la visitabilità degli edifici:

Accessibilità - Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità

motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi

agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Gli edifici

sedi di aziende o imprese soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio. L'accessibilità si

considera garantita se sono accessibili tutti i settori produttivi, gli uffici amministrativi e almeno un

servizio igienico per ogni gruppo di servizi igienici previsto. Deve essere sempre garantita anche la

fruibilità delle mense, degli spogliatoi, dei luoghi ricreativi e di tutti i servizi di pertinenza.

Visitabilità - Per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita

capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni

unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio e quelli dei luoghi

di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta. Qualsiasi

unità immobiliare deve essere visitabile con le seguenti precisazioni:

Adattabilità - Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi

limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con

ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. In ogni unità immobiliare devono essere adattabili tutte

le parti per le quali non è stata prevista l'accessibilità e/o la visitabilità. Per gli edifici residenziali privi di

parti comuni e per sedi di luoghi di lavoro non aperti al pubblico e non soggette alla normativa sul

collocamento obbligatorio è sufficiente che sia garantito il solo requisito di adattabilità. I componenti

dell’impianto elettrico devono rispondere a specifici requisiti relativamente alla loro ubicazione.

Interruttori campanelli, pulsanti di comando, citofoni, prese a spina installati nelle parti comuni

devono essere collocati in posizione comoda, protetti dagli urti e facilmente individuabili (ad es. il

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pulsante di comando luce scale da prevedere in ogni pianerottolo che potrebbe essere del tipo con spia

luminosa) ed utilizzabili, anche in condizioni di scarsa illuminazione, dalle persone disabili. Nella figura

di seguito riportata sono raccolte le altezze di installazione consigliate riprese anche dalla Guida

CEI 64-50.

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IMPIANTI SPECIALI

Generalità

La struttura è dotata dei seguenti impianti speciali (o ausiliari):

• TV;

• LAN;

• Telefonico;

Gli impianti speciali sono qui trattati soprattutto ai fini della sicurezza delle persone. Per la loro

funzionalità occorre far riferimento alle schede dei singoli prodotti. I cavi di segnale devono essere posati

in tubi e canali separati da quelli dei cavi di energia; possono coesistere nel medesimo canale se separati

da un setto isolante, o metallico collegato a terra, oppure se il cavo di segnale è infilato in un tubo o

guaina protettiva. In alternativa, i cavi di segnale possono essere posati nello stesso canale o tubo dei cavi

di energia, se questi ultimi sono ad isolamento doppio o rinforzato, oppure se i cavi di segnale sono isolati

per la tensione maggiore presente e se le norme relative a tali impianti non lo vietano. (Sono considerati a

doppio isolamento i cavi con guaina non metallica aventi tensione nominale maggiore di un gradino

rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico servito e che non comprendono un rivestimento

metallico). In ogni caso, la separazione tra cavi di energia e di segnale può essere necessaria non solo ai

fini della sicurezza, ma anche per evitare eventuali disturbi provocati dai campi elettromagnetici dei cavi

di energia. Una buona schermatura dai disturbi esterni si può ottenere con la posa dei cavi di segnale in

canali o tubi metallici, collegati a terra ad entrambe le estremità.

Impianto Telefonico e Trasmissione dati

Il terminale di rete, per quanto possibile, è preferibile sia posizionato nel locale apparati (centralino

telefonico). L'armadietto per il terminale di rete deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile

(altezza consigliata tra 0,9 m e 1,2 m dal pavimento). La distribuzione all'interno della struttura, va

effettuata con tubazioni o canali di dimensioni idonee a contenere i cavi; ogni apparecchio telefonico e

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quindi una presa con un cavo da collegare alla centrale di commutazione automatica (PABX) (è

l'acronimo di "Private Automatic Branch Exchange”). per permettere lo scambio delle telefonate

all'interno e verso le linee esterne. Per permettere la sfilabilità dei cavi, il diametro interno del tubo deve

essere almeno 1,3 volte il diametro circoscritto al fascio di cavi (Nei tratti a pavimento la tubazione deve

essere di tipo medio). Nella posa in canale non c'è questa limitazione, quindi i cavi di segnale possono

occupare anche tutta la sezione del canale (Per permettere future modifiche è tuttavia preferibile non

riempire completamente i canali). In genere, si utilizzano cavi non schermati tipo TR o TR/R; solo se

necessario si utilizzano cavi schermati (ad esempio, tipo TR/HR). (Ai cavi TR/R, TR/HR si applica la

norma CEI 46-5. I cavi TR sono costruiti su capitolato Telecom Italia). La scatola portapresa (dimensioni

90 x 60 x 50 mm) deve essere collegata alla cassetta di derivazione della stanza, con tubazione rigida o

pieghevole di diametro almeno 25 mm. Le prese utilizzate sono di tipo RJ45, installate a parete ad

almeno 17,5 cm (CEI 64-8) dal pavimento in analogia a quanto suggerito dalla norma generale impianti

per le prese di energia. (Le prese RJ45, idonee per dati e fonia, sono utilizzate al posto delle prese RJ11 o

le RJ12 che sono specifiche per fonia. La regola che vietava l'installazione delle prese telefoniche sopra

quelle di energia, contenuta nell' Appendice della normaa CEI 103-1/13, è stata abolita dall'entrata in

vigore delle norme EN 50174 (recepite dal CT 306 del CEI).

Rete LAN (Accesso Internet)

La rete locale da realizzare deve essere una FAST ETHERNET (velocità 100Mbps) pertanto il

cablaggio deve essere fatto con un doppino FTP di Categoria 5. La rete deve avere una struttura a stella.

La rete deve essere realizzata mediante un router (capace sia di collegare la rete locale ad Internet sia

predisporre un’area WI-FI) da installarsi nel sottoscala, in prossimità del quadro generale al quale vanno

collegati due switch posizionati rispettivamente al piano terra e al primo piano. E’ importante insellare gli

switch in armadi che si trovino i posizione baricentrica rispetto ai punti di accesso internet in quanto i

cavi di collegamento tra le apparecchiature possono essere massimo lunghi 100m. (Le norme relative ai

cavi bilanciati usati nel cablaggio strutturato sono emesse dal CT 46 del CEI).

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Armadi di edificio e di piano

La lunghezza del cavo che collega il pannello di distribuzione dell’armadio (switch di piano ) di

piano alle prese non deve superare i 90m. La lunghezza dei cordoni che collegano la presa all’apparecchio

utente (PC o telefono) e il pannello di distribuzione dell’armadio all’apparato attivo (switch, router)

devono essere minori di 5m, in modo che la lunghezza complessiva del canale di trasmissione non superi

100m. (Figura 2)

Figura 2-Massime lunghezze ammesse per i cavi del cablaggio orizzontale per rete LAN

Gli armadi devono essere disposti all’interno dell’edificio in modo da:

• rispettare le distanze massime dei collegamenti prescritte dalle norma;

• ottimizzare il percorso dei collegamenti;

• osservare le prescrizioni di installazione dei cavi (raggio di curvatura, resistenza alla trazione e

allo schiacciamento);

• prevedere spazi adeguati per i percorsi orizzontale verticali dei cavi, nonché alla loro

organizzazione a seconda del tipo di funzione svolta (dorsale, prolunga , etc.)

• La norma vieta di installare gli armai:

• nelle intercapedini;

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• nei servizi igienici e nelle cucine;

• nei percorsi di uscita di emergenza;

• all’interno di armadi o contenitori contenenti le manichette antincendio o altre apparecchiature per

l’estinzione degli incendi;

• In prossimità di ogni armadio occorre installare prese di energia per l’alimentazione delle

eventuali parti attive.

Canalizzazioni

La norma prescrive alcune misure da rispettare in merito all'installazione delle canalizzazioni.

I punti di accesso alle canalizzazioni (canali o tubi), in accordo con quanto richiesto dalla norma, devono:

essere accessibili e non ricoperti da parte strutturali dell’edificio;

consentire l'installazione, la riparazione e la manutenzione senza rischio per il personale;

permettere l'installazione dei cavi rispettando il raggio minimo di curvatura (Il raggio di curvatura

minimo deve essere indicato dal costruttore del cavo. In genere è pari a 8 volte il diametro esterno del

cavo).

Le canalizzazioni devono essere posate in modo da evitare le sorgenti localizzate di calore, liquidi,

umidità o vibrazioni che degradano le prestazioni del cavo. Sulle tubazioni bisogna prevedere scatole

rompitratta almeno ogni 12 m. Tali scatole devono essere di grandezza adeguata per mantenere il raggio

minimo di curvatura previsto per i cavi. Lo spazio utilizzabile nelle canalizzazioni è funzione del raggio

minimo di curvatura dei cavi utilizzati. Ad esempio, in presenza di una curva stretta, solo una parte della

sezione può essere attraversata dai conduttori per rispettare il raggio minimo previsto. La norma

suggerisce di prevedere uno spazio utilizzabile all’interno di una canalizzazione pari al doppio di quello

necessario per alloggiare la quantità di cavi previsti inizialmente. Le canalizzazioni devono permettere il

fissaggio dei cavi (fasci) al loro interno. La norma fornisce, infine, alcune indicazioni in merito

all'installazione dei cavi nelle canalizzazioni:

• evitare tensioni su tratti di cavi sospesi e pressioni sui fasci di cavi;

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• rispettare in qualsiasi punto dell'impianto il raggio minimo di curvatura specificato per il tipo di

cavo;

• non sono ammesse forze tali da provocare stiramenti sulla guaina dei cavi o sui loro elementi (ad

es.."causate da legature o incroci inadeguati);

• rispettare la massima tensione di trazione dei cavi indicata dal costruttore;

• l'installazione non deve degradare le condizioni ambientali previste, (ad es. devono essere

ripristinate le barriere tagliafiamma o contro l'acqua);

• durante l'installazione in colonne montanti è opportuno far scendere i cavi, anziché tirarli verso

l'alto.

Cavi

I cavi da utilizzare nel cablaggio della rete LAN (dorsali di edificio e cablaggio orizzontale)

devono essere in rame a quattro coppie ritorte. Il tipo di cavo da utilizzare è il cavo schermato FTP

(Foiled Twisted Pair). I cavi FTP (e UTP ) hanno in genere dimensione 24 A WG e sono costituiti da 4

coppie di conduttori ciascuna coppia è intrecciata con un passo diverso, al fine di migliorare la protezione

nei confronti dei disturbi indotti. Il limite di lunghezza di questi cavi è di 100 m.

La norma prevede una colorazione standard per le coppie di conduttori:

coppia 1: colore bianco/blu e blu,

coppia 2: colore bianco/arancione e arancione,

coppia 3: colore bianco/verde e verde,

coppia 4: colore bianco/marrone e marrone.

Sono consigliati cavi con guaina LSOH (Low Smoke Zero Halogen) ossia a bassa emissione di fumi, gas

tossici e corrosivi, senza alogeni, come per i cavi dei circuiti elettrici.

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Connessioni e prese

Le prese da utilizzare sono di tipo RJ45, per telefonia e dati, installate a parete ad almeno 17.5 cm dal

pavimento. La posizione delle prese va stabilita ricordando che il cavo tra presa e apparecchio utente deve

essere lungo meno di 5 m. Una presa RJ45 è dotata di 8 pin in modo da connettere le quattro coppie di

cavi contenute nel cavo di trasmissione, Figura 4. La connessione dei conduttori, sul retro della presa,

deve avvenire attraverso l'inserimento dei singoli cavi all'interno di due lamelle taglienti conduttrici che

perforano l’isolante e realizzano una connessione precisa e sicura nel tempo. Per effettuare la connessione

si deve sguainare il cavo solo per 1 parte strettamente necessaria e minimizzare la parte non più twistata,

Figura 3 Un disaccoppiamento maggiore delle coppie ritorte, infatti, determina uno sbilanciamento del

segnale trasmesso e quindi un disturbo inaccettabile. Al fine di effettuare un cablaggio corretto della

presa, la norma rimanda alle istruzioni del costruttore. Nel cablare la presa, va tenuto conto della diversa

colorazione della coppie di cavi. La norma prevede due possibili configurazioni per attestare i cavi sulla

presa, indicate con le sigle EIA/TIA 568-A e EIA/TIA 568-B, Figura 4 La differenza è formale, ma una

volta scelta la configurazione A o B deve essere mantenuta in tutto l'impianto, per evitare errori di

collegamento.

Figura 3– La presa sguainata non twistata delle coppie ritorte del cavo

nelle connessioni deve essere la più corta possibile.

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Figura 4-Le connessioni alle prese possono essere eseguite secondo la

configurazione EIA/TIA 568-A oppure EIA/TIA 568-B.

Compatibilità elettromagnetica

Come in tutte le installazioni nuove, si pone il problema della separazione tra i “cavi dati” (rete

LAN, e Telefonica ) e quelli di energia (ad esempio nelle canalizzazioni). In particolare, è necessario

individuare le distanze e/o separazioni che garantiscano non solo la sicurezza dell'utente, ma anche il

corretto funzionamento dell'impianto in relazione ai disturbi indotti dai circuiti di potenza. La norma

stabilisce, a tal fine, le distanze minime tra cavi per la tecnologia dell'informazione (cavi IT ed in

particolare della rete LAN) e cavi di potenza, vanno sempre rispettate.

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Tabella 1-Distanze da rispettare tra cavi IT e cavi di potenza.

Nel cablaggio orizzontale vale quanto segue:

se il tratto del cablaggio è inferiore a 35 m, non è richiesta alcuna separazione Figura 5a,

per lunghezze superiori a 35 m, le distanze di separazione si applicano all'intera lunghezza con

l'esclusione degli ultimi 15 m, collegati alla presa Figura 5b

(Ai fini del corretto funzionamento del sistema è possibile derogare alle prescrizioni normative, relative

alle distanze tra cavi di potenza e cablaggio strutturato, in presenza di un documento del costruttore che

ne certifichi le prestazioni in presenza di distanze ridotte rispetto a quelle indicate dalla norma).

Per rispettare le distanze di separazione richieste occorre prevedere adeguati sistemi di fissaggio dei cavi

( o altri sistemi di separazione). Due cavi non fissati sono considerati ad una distanza L pari a (Figura 6):

• zero ( cavi adiacenti) in assenza di setti divisori;

• allo spessore del setto divisore;

• alla distanza tra i setti divisori.

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Figura 5–Separazione tra cavi di potenza e cavi IT nel cablaggio orizzontali

I cavi IT devono distare almeno 13 cm dalle lampade fluorescenti, al neon e a vapori di mercurio

( o altri tipi di lampade ad alta intensità di scarica). Secondo la norma, gli armadi e le mensole per i cavi

dovrebbero essere completamente separati per sistemi di potenza e di trasmissione dati, Figura 7.

Tuttavia, i setti divisori o le distanze tra i cavi fissati sono accettati, b ), mentre è sconsigliata la

promiscuità tra vari tipi di cavi, ai fini della compatibilità elettromagnetica, c). Quest'ultima soluzione è

in ogni caso proibita, ai fini della sicurezza delle persone, se i cavi non sono del tipo idoneo.

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Figura 6 – La distanza L tra cavi, non adeguatamente fissati, è considerata pari a:senza setto

divisore:zero; b) con setto divisore: spessore del setto divisore; c) con due setti divisori:distanza tra setti

divisori;

Figura 7- Esempio di separazione dei diversi tipi di cavi (compatibilità elettromagnetica):

consigliata; b) corretta; c) sconsigliata.