PROGRAMMAZIONE E PIANO DI LAVORO SCIENZE UMANE … · U.D. 1: Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget...

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI TURISTICI SOCIALI E PUBBLICITA' LUIGI EINAUDIPROGRAMMAZIONE E PIANO DI LAVORO SCIENZE UMANE E SOCIALI A.S. 2017-2018 DOCENTE: Annamaria Persico CLASSE: 2 V- Socio-Sanitario SCIENZE UMANE E SOCIALI: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA Nel primo biennio la docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione e al profilo in uscita. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane intende mettere lo studente in grado di: riconoscere le caratteristiche essenziali dell’individuo sia per da un punto di vista psicologico che nell’interazione sociale; acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza; padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti. In merito al carattere formativo della materia, si proporranno interventi finalizzati a migliorare la conoscenza di sé e a perfezionare, in maniera consapevole, le dinamiche dei rapporti interpersonali, in un’ottica professionalizzante. Il programma generale verrà realizzato in accordo con le indicazioni emerse dal coordinamento del Dipartimento Area Umanistica per quanto riguarda gli obiettivi trasversali e cognitivi. Per i contenuti si seguiranno le linee guida diffuse dal Miur, avvalendosi tuttavia della flessibilità concessa nel calibrare la scelta e la complessità degli argomenti proposti in relazione alle capacità ed agli interessi del gruppo classe in generale e dei singoli allievi nello specifico. Inoltre, si attribuirà una particolare attenzione al consolidamento dei processi di apprendimento, di rielaborazione critica e sintesi, a sostegno e completamento della preparazione culturale e professionale caratterizzante l’indirizzo. Il piano di lavoro potrà subire variazioni a seconda degli interessi degli studenti e delle necessità della classe, oltre che dei ritmi di apprendimento.

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI TURISTICI SOCIALI E

PUBBLICITA' “LUIGI EINAUDI”

PROGRAMMAZIONE E PIANO DI LAVORO

SCIENZE UMANE E SOCIALI

A.S. 2017-2018

DOCENTE: Annamaria Persico

CLASSE: 2 V- Socio-Sanitario

SCIENZE UMANE E SOCIALI: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Nel primo biennio la docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese

a conclusione dell’obbligo di istruzione e al profilo in uscita. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane intende mettere lo studente in grado di:

riconoscere le caratteristiche essenziali dell’individuo sia per da un punto di vista psicologico che nell’interazione sociale;

acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi

formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della

cittadinanza;

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti.

In merito al carattere formativo della materia, si proporranno interventi finalizzati a migliorare la conoscenza di sé e a perfezionare, in maniera consapevole, le

dinamiche dei rapporti interpersonali, in un’ottica professionalizzante.

Il programma generale verrà realizzato in accordo con le indicazioni emerse dal coordinamento del Dipartimento Area Umanistica per quanto riguarda gli obiettivi

trasversali e cognitivi. Per i contenuti si seguiranno le linee guida diffuse dal Miur, avvalendosi tuttavia della flessibilità concessa nel calibrare la scelta e la

complessità degli argomenti proposti in relazione alle capacità ed agli interessi del gruppo classe in generale e dei singoli allievi nello specifico. Inoltre, si

attribuirà una particolare attenzione al consolidamento dei processi di apprendimento, di rielaborazione critica e sintesi, a sostegno e completamento della

preparazione culturale e professionale caratterizzante l’indirizzo.

Il piano di lavoro potrà subire variazioni a seconda degli interessi degli studenti e delle necessità della classe, oltre che dei ritmi di apprendimento.

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OBIETTIVI TRASVERSALI

OBIETTIVI FORMATIVI

1. Rafforzare il senso di responsabilità e il rispetto delle regole

2. Potenziare la capacità di entrare in relazione con gli altri

3. Favorire l’apertura e l’interesse attivo verso il pluralismo di idee, i processi di integrazione e la convivenza pacifica tra culture diverse

4. Sviluppare una maggiore consapevolezza di comportamenti rispettosi della propria salute

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

1. Consolidare la padronanza del mezzo linguistico nella produzione scritta e orale, con particolare attenzione agli usi tecnici della lingua, connessi

all’indirizzo professionale specifico

2. Rafforzare l’approccio ai testi come strumento di riflessione sulla realtà e come naturale fattore di cultura

3. Assimilare i concetti fondamentali e la terminologia specifica della disciplina

4. Essere in grado di applicare principi e regole

5. Riuscire a cogliere relazioni, collegamenti e nessi logici all’interno della stessa disciplina e tra discipline diverse

ABILITA’

1. Acquisire le capacità critico-rielaborative e teoriche per orientarsi nella contemporaneità e complessità del sociale

2. Sapersi gestire in contesti comunicativi, valorizzando le differenze e cogliendo il punto di vista dell’altro

3. Conoscere i linguaggi disciplinari specifici

4. Conoscere le metodologie, le problematiche, i modelli della ricerca sociale con particolare riferimento all’asse storico-antropologico

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5. Conoscere l’interdipendenza dei diversi approcci ai fenomeni sociali

6. Saper riconoscere e analizzare aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari

7. Saper ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali e collocarli nei diversi contesti

8. Saper comunicare in modo efficace e appropriato

9. Saper interagire e collaborare con istituzioni, persone e gruppi anche di culture diverse

10. Saper affrontare il contrasto e la conflittualità.

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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE: CONTENUTI, OBIETTIVI E COMPETENZE

Modulo A: I processi cognitivi

U.D. 1: Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

La teoria di Piaget

L’intelligenza come adattamento all’ambiente Lo schema, l’assimilazione, l’accomodamento L’adattamento come equilibrio

L’adattamento e l’organizzazione Lo stadio sensomotorio

L’intenzionalità, la permanenza dell’oggetto, il pensiero rappresentativo, l’imitazione differita

Lo stadio preoperatorio

Rappresentazioni simboliche, egocentrismo Incapacità di compiere operazioni mentali

reversibili Lo stadio delle operazioni concrete Operazioni mentali reversibili, la

classificazione, la seriazione, superamento dell’egocentrismo, morale autonoma

Lo stadio delle operazioni formali Pensiero astratto e ragionamento ipotetico Trasformazioni della personalità

Il gioco secondo Piaget I metodi di ricerca di Piaget

• Conoscere i caratteri

generali della teoria dello sviluppo

cognitivo di Piaget

• Conoscere le varie fasi

dello sviluppo cognitivo secondo

Piaget

• Conoscere la funzione

del gioco nello sviluppo cognitivo

• Analisi e comprensione del testo

• Interagire in un gruppo in modo collaborativo

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione ricevuta

da diverse fonti

• Saper dare indicazioni utili per

stimolare lo sviluppo intellettivo del

bambino

• Collaborare attivamente per

realizzare un progetto

• Utilizzare tecniche di animazione

ludica

• Gli stadi di sviluppo della

teoria di Piaget: suddivisione e

caratteristiche generali

• Il gioco secondo Piaget

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Modulo B: La comunicazione e il linguaggio

U.D.1: La comunicazione

U.D.2: Aspetti relazionali e sociali della comunicazione

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

La comunicazione non verbale e linguaggio

La comunicazione non verbale: tipologie e caratteristiche

L’importanza della comunicazione non verbale

“Pragmatica della comunicazione umana” di Watzlawick

Il linguaggio verbale e le sue funzioni

Aspetti relazionali e sociali della comunicazione

ruoli, funzioni operatori

rapporti con le utenze

Conoscere le caratteristiche

principali della comunicazione

Conoscere i principali aspetti

della comunicazione verbale e

non verbale

Conoscere l’aspetto relazionale

della comunicazione

Conoscere le modalità

comunicative utilizzate in

contesti diversi

Conoscere gli assiomi della

pragmatica della

comunicazione

Analisi e comprensione del testo

Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

Acquisire ed incrementare criticamente

l’informazione ricevuta da diverse fonti

Utilizzare semplici metodologie

specifiche per verificare e comprendere

gli aspetti relazionali e di contenuto

delle varie forme di comunicazione

Prendere consapevolezza dei propri

vissuti relazionali

Essere in grado di adeguare la propria

comunicazione a contesti e interlocutori

diversi

• Significato di

comunicazione

• Gli elementi

fondamentali del

processo comunicativo

Il significato della

prossemica

Due assiomi della

pragmatica della

comunicazione umana

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Modulo C: Lo sviluppo dell’individuo tra natura e cultura

U.D.1: Le emozioni

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

• Che cosa sono le emozioni e

il ruolo delle emozioni

le basi biologiche

nascita e sviluppo delle emozioni

emozioni semplici e complesse

emozione ed apprendimento

come ‘controllare’ le proprie

emozioni

• Che cosa sono i sentimenti e le passioni

ruolo dei sentimenti e delle passioni nella vita quotidiana

L’empatia: che cos’è e quale funzione svolge

le basi neurobiologiche dell’empatia

come si sviluppa l’empatia

comprendere le emozioni degli altri: strategie ‘calde’ e ‘fredde’

importanza dell’empatia nella professione socio-sanitaria

• Conoscere la natura delle

emozioni e dei sentimenti

• Conoscere il ruolo delle

emozioni, dei sentimenti e delle passioni nella vita

dell’uomo

• Conoscere il ruolo delle

emozioni (aspetto emotivo)

nei processi di apprendimento

• Conoscere le strategie per il

controllo delle emozioni negative

• Conoscere la natura

dell’empatia

• Comprendere l’importanza dell’empatia nelle professioni

socio-sanitarie

• Analisi e comprensione del testo

• Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

• Acquisire ed incrementare criticamente

l’informazione ricevuta da diverse fonti

• Riconoscere i vari tipi di emozioni

• Saper fornire risposte adeguate in un contesto lavorativo

• Facilitare la comunicazione

immedesimandosi nei sentimenti altrui

• Riconoscere l’importanza delle emozioni, sentimenti e passioni nel

contesto relazionale e lavorativo

• Possedere capacità per fornire delle

risposte adeguate ai propri bisogni e a

quelli degli altri

• Significato di

emozione

• Emozioni semplici

e complesse

• Concetto di empatia e funzione

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U.D.2: La motivazione

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

• Che cosa si intende per

motivazione

• Le basi biologiche della

motivazione

Gli istinti

I bisogni

• Le motivazioni omeostatiche:

cosa sono e quale ruolo

svolgono

• Le pulsioni e le motivazioni

inconsce: la teoria

psicoanalitica

• Le motivazioni cognitive

• Le motivazioni affiliative

• Le motivazioni complesse

• L’analisi motivazionale di

A.Maslow

• Conoscere i processi che

determinano i diversi

comportamenti umani

• Conoscere le basi biologiche

della motivazione

• Conoscere lo sviluppo delle

motivazioni complesse

• Conoscere il ruolo dei bisogni

nel processo motivazionale

• Analisi e comprensione del

testo

• Interagire in un gruppo in

modo collaborativo

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione

ricevuta da diverse fonti

• Saper riconoscere i vari tipi di

motivazione e i bisogni che li

determinano

• Saper predisporre attività per

l’analisi e l’implemento della

motivazione

• Possedere elementi per fornire

delle risposte adeguate ai

propri bisogni e a quelli degli

altri

• Concetto di motivazione

• I vari tipi di motivazione

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U.D. 3: Lo sviluppo affettivo e della personalità

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

• La personalità

• La teoria di S. Freud

La prima e la seconda topica

Il ruolo dei conflitti

I meccanismi di difesa

Le fasi psicosessuali

• Gli studi di E. Erikson

Il concetto di ‘ciclo di vita’

Le fasi del ciclo vitale

• Gli studi di J. Bowlby

La teoria dell’attaccamento

Rapporto tra attaccamento e

personalità futura

• Conoscere il concetto di

personalità

• Conoscere le teorie dello

sviluppo affettivo e della

personalità di Freud,

Erikson e Bowlby

• Saper individuare

l’importanza delle

esperienze del ciclo di vita

nella formazione della

personalità

• Analisi e comprensione del testo

• Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione

ricevuta da diverse fonti

• Saper individuare l’importanza

delle esperienze del ciclo vitale

nella formazione della personalità

• Programmare a favore dell’utenza

interventi di carattere operativo

• Produrre una sintesi di informazioni

raccolte su tematiche sociosanitarie

• La teoria di S. Freud

• Il concetto di ‘ciclo di

vita’

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U.D.4: Lo sviluppo sociale

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

• Lo sviluppo dei rapporti sociali

• La vita sociale durante

l’infanzia

• Le relazioni sociali

nell’adolescenza:

importanza dei pari

il ruolo del gruppo

• La vita adulta e la vecchiaia

le relazioni sociali

dell’adulto e l’anziano

• Conoscere il fattori che

influenzano lo sviluppo sociale

della persona

• Conoscere lo sviluppo sociale

nella prima e seconda infanzia

• Conoscere lo sviluppo sociale

nell’adolescenza

• Conoscere la vita sociale

dell’adulto e dell’anziano

• Analisi e comprensione del testo

• Individuare collegamenti e relazioni

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione ricevuta

da diverse fonti

• Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

• Saper individuare l’importanza delle

esperienze del ciclo di vita nella vita

sociale dell’individuo

• Programmare a favore dell’utenza

interventi di carattere operativo

• Produrre una sintesi di informazioni

raccolte su tematiche sociosanitarie

• Caratteristiche generali

dello sviluppo sociale

nelle varie fasi del ciclo

vitale

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Modulo C: L’interazione individuo, gruppo, società

U.D.1: La relazione tra individuo e società

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

• Il mutamento sociale

• Alcuni modelli interpretativi

dei fenomeni sociali

I modelli conflittuali

I modelli funzionali

• La stratificazione sociale le

varie forme di classificazione

sociale

• La devianza sociale: principali

teorie

• Conoscere le teorie sociali

conflittuali, funzionali e

l’interazionismo simbolico

• Conoscere alcune teorie sulla

devianza sociale

• Conoscere il fenomeno della

stratificazione sociale e i

concetti connessi

• Analisi e comprensione del testo

• Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione ricevuta

da diverse fonti

• Riuscire a comporre una sintesi di

idee e posizioni diverse

• Utilizzare strumenti di osservazione e

analisi per individuare i fenomeni a

carattere socio-culturale

• Concetto di mutamento

• Concetto di devianza e

principali teorie relative

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ATTIVITA’ IN CODOCENZA CON METODOLOGIE OPERATIVE

U.D.1: Il gioco secondo Piaget

Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi

Le attività ludiche ed espressive

Il valore psicopedagogico

del gioco

Il gioco secondo Piaget

Tipologie di gioco e

sviluppo cognitivo

Progettare attività ludiche

Il gioco come diritto

(Convenzione dei Diritti

dell’Infanzia e

dell’Adolescenza)

Conoscere il valore

psicopedagogico del gioco e

delle attività espressive

Conoscere l’interdipendenza

tra processi cognitivi e

contesto ambientale

Conoscere il valore del gioco

come diritto

• Analisi e comprensione del testo

• Interagire in un gruppo in modo

collaborativo

• Acquisire ed incrementare

criticamente l’informazione

ricevuta da diverse fonti

• Collaborare attivamente per

realizzare un progetto

• Utilizzare tecniche di animazione

ludica

• Definizione di gioco e delle sue

caratteristiche

• Conoscere ed individuare le varie

tipologie di gioco

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U.D.2: Il disagio adolescenziale

Contenuti Obiettivi Competenze Obiettivi minimi

Lo sviluppo fisico

Caratteristiche generali

dell’adolescenza e

problematiche connesse

Le condotte autolesioniste

Le condotte devianti

Il rapporto con la famiglia ed

il rapporto con i pari

Lessico specifico: Disagio,

disadattamento, devianza

Conoscere le caratteristiche

dell’adolescenza e dei

cambiamenti che la

caratterizzano

Individuare e riconoscere le

tappe dello sviluppo fisico

Indicare le principali

caratteristiche del disagio

adolescenziale

Individuare e riconoscere le

condotte devianti

Conoscere le caratteristiche

dell’identità, del ruolo, del

comportamento sessuale

Individuare e riconoscere le

caratteristiche del rapporto con

gli e adulti e i pari

Fornire strumenti operativi per porsi

con atteggiamento critico di fronte

alla realtà

Realizzare azioni a sostegno

dell’utente applicando i concetti

ricavati dalle principali teorie sulla

psicologia dell’età evolutiva

Facilitare la comunicazione tra

persone e gruppi attraverso linguaggi

e sistemi di relazione

Concetto e caratteristiche

generali dell’adolescenza

Le tappe dello sviluppo

fisico

Conoscere le caratteristiche

fondamentali del rapporto

degli adolescenti con gli

adulti e i pari

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VERIFICHE E VALUTAZIONI

Si prevede di effettuare almeno due verifiche scritte per ogni alunno per quadrimestre e verifiche orali, a seconda della necessità. Si presterà attenzione al percorso svolto e al grado di maturazione di ogni singolo allievo; per questo sarà assolutamente necessario coinvolgere gli studenti nel processo valutativo in modo da

educarli alla riflessione sui comportamenti propri e su quelli altrui.

Le verifiche saranno effettuate durante lo svolgimento dei percorsi didattici ed utilizzate come strumento d’autoregolazione della programmazione annuale per

rilevare se gli obiettivi sono stati raggiunti e, in caso contrario, per intervenire modificando le priorità della programmazione stessa. Le verifiche serviranno, inoltre, ad accertare il livello di apprendimento dei singoli alunni: ogni prova controllerà il raggiungimento degli obiettivi relativi ad una o più voci di valutazione.

Durante le attività didattiche verranno attuate sia valutazioni di tipo formativo che sommativo.

Le valutazioni di tipo formativo comprenderanno:

• controllo costante e correzione del materiale prodotto a casa, al fine di valorizzare l’impegno domestico dei compiti svolti;

• interrogazione dialogica;

• discussione guidata.

La valutazione sommativa, invece, comprenderà (vedi griglia di misurazione/valutazione).

• verifiche scritte (domande aperte, domande a completamento, quesiti vero/falso, quesiti a scelta multipla, abbinamento di

concetti/definizioni, relazioni su eventuali lavori di laboratorio, ecc.);

• verifiche orali.

Affinché la valutazione sia efficace, l’alunno verrà informato sugli obiettivi da raggiungere, sulle strategie che può utilizzare per conseguirli, sulle abilità da lui

acquisite e sulle sue carenze.

CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione si considereranno i seguenti elementi: il livello di partenza, l’interesse, il metodo di studio e l’impegno; l’acquisizione di abilità operative, l’approfondimento di contenuti, il conseguimento degli obiettivi.

La valutazione, che sarà in decimi, terrà conto delle seguenti griglie di misurazione:

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GRIGLIA di VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE

INDICATORI

DESCRITTORI

CONOSCENZE relative a:

1. aspetti contenutistici

2. uso dei codici delle discipline

3. contesto ideologico e culturale

conoscenze molto scarse 1

conoscenze non sufficienti 1,5

conoscenze corrette, essenziali 2

conoscenze corrette, accettabili 2,5

conoscenze corrette, approfondite 3

COMPETENZE

Capacità di analisi :

1. dei nuclei informativi: (sviluppo del contenuto )

2. dei nuclei tematici (passaggi logici, collegamenti )

3. della struttura testuale

competenze molto scarse 1

competenze non adeguate 1,5

competenze corrette, accettabili 2

competenze corrette, sicure 3

competenze di buon livello 3,5

competenze di ottimo livello 4

ABILITA’

Si valuta l’abilità:

1. di esporre in modo coerente, logico, tramite

selezione delle conoscenze e rielaborazione personale

2. di argomentare e sostenere in modo persuasivo le

proprie idee

3. di pensare per modelli diversi e di individuare le

alternative possibili

4. di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme

di sapere

5. di problematizzare conoscenze, idee

contestualizzandole

adeguate 1

sufficienti 2

discrete 2,5

ottime

3

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GRIGLIA di VALUTAZIONE PROVA SCRITTA

INDICATORI PUNTEGGIO

MASSIMO LIVELLI DI

VALUTAZIONE PUNTEGGIO

AI DIVERSI

LIVELLI

DESCRITTORI

CONOSCENZA Conoscenza specifica degli

argomenti richiesti

(aderenza alla

traccia)

4

Scarso 1 Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione

Mediocre 1.5 Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell ’argomento

Sufficiente 2 Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento

Discreto 3 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell ’argomento

Buono/Ottimo 4 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con buona/ottima conoscenza

dell’argomento

ABILITA’ Padronanza della

l ingua, capacità

espressive

logicolinguistiche

3

Scarso 0.5 L’espressione presenta gravi e numerosi errori

Mediocre 1 Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa un lessico improprio

Sufficiente 2 L’esposizione presenta solo alcuni errori, usa un lessico corretto, ma limitato

Discreto 2.5 Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali

incertezze, usa un lessico appropriato

Buono/Ottimo 3 Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un

registro l inguistico appropriato

COMPETENZA Capacità di analisi

dei nuclei

informativi e

tematici (struttura

testuale)

3

Scarso 1 Non sa organizzare i l discorso e/o si contraddice

Mediocre 1.5 Svolge il discorso in modo frammentario e incompleto

Sufficiente 2 Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente corretto

Discreto 2.5 Svolge il discorso in modo articolato e completo

Buono/ottimo

3 Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso

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METODOLOGIE E STRUMENTI

Nel corso delle lezioni l’insegnante guiderà gli alunni nell’individuazione dei nuclei concettuali essenziali e cercherà di semplificare i contenuti disciplinari più complessi; saranno inoltre previste attività didattiche specifiche, relative al metodo di studio per far acquisire agli studenti strategie e tecniche per implementare

le abilità di studio. Gli alunni saranno incoraggiati a prendere appunti in aula e a partecipare in modo attivo/costruttivo all’attività didattica.

Metodologie didattiche

Didattica per competenze

Didattica laboratoriale

Lezione frontale

Lezione partecipata

Lavoro di gruppo

Prove pratiche

Didattica peer to peer

Strumenti di lavoro

Libri di testo, misti o e-book

Rete internet

Strumenti multimediali

Video e film

Quaderni e materiale di cancelleria

MODALITÀ DI RECUPERO

L’azione didattica, tenendo conto della situazione della classe e dei diversi ritmi di apprendimento, cercherà di compensare le carenze degli allievi attraverso attività di recupero in itinere.

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Interventi di recupero:

• Verranno proposte attività diversificate e mirate al consolidamento e/o potenziamento delle specifiche abilità da raggiungere dal singolo alunno o dal

gruppo di lavoro;

• Verranno proposte attività mirate al recupero delle carenze evidenziate in specifiche conoscenze e/o abilità, per le quali sono previste le seguenti strategie:

peer-tutoring

semplificazione dei contenuti

lezioni individualizzate o a piccoli gruppi

esercizi guidati e schede strutturate

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I rapporti con le famiglie avverranno tramite:

• Comunicazioni scritte attraverso libretto personale

• Colloqui negli orari di ricevimento del docente

• Colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto

• Consultazione del registro elettronico

TESTO DI RIFERIEMNTO

L.D’Isa, F.Foschini, F.D’Isa, La persona e il mondo sociale, Hoepli, Mi, 2017

Ferrara, 31/10/17 L’insegnante

Annamaria Persico