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Programmazione Comunitaria regionale 2014/2020 Appunti di cantiere Venezia, Luglio 2014 A cura di Italo Candoni, Luca Innocentini e Silvia Occhialini

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Programmazione Comunitaria regionale 2014/2020

Appunti di cantiere

Venezia, Luglio 2014

A cura di Italo Candoni, Luca Innocentini e Silvia Occhialini

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Si coglie l’occasione di ringraziare la collaborazione nelle varie fasi del partenariato regionale del gruppo di coordinamento sui fondi comunitari delle associazioni territoriali del Veneto composto dai colleghi: Stefano Miotto, Nicola De Gaspari, Alberto Nardi, Mario Damiani, Stefano Chelli, Roberta D’Orazio, Alessandra Merlante, Bruno Carrera, Anna Granata, Alessandro Molinari, Vanni Ferrari, Sabine Armanini.

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Introduzione ad un work in progress

Premessa

Dove siamo e cosa ci attende: una programmazione in corso d’opera

Partenariato e il ruolo svolto dal sistema Confindustriale Veneto

Uno sguardo ai contenuti: POR FESR, FSE, FEASRIl POR FESR VenetoIl POR FSE VenetoIl PSR-FEASR Veneto

Appendice

Tabella Sinottica

Fonti e Link utili

Sommario

1.

2.

3.

4.4.14.24.3

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Introduzione ad un work in progress

Questo documento nasce in un contesto di doppia incertezza: il complesso quadro normativo che sopras-siede alla programmazione in parola non è ancora definito e stabilizzato (manca l’approvazione definiti-va dell’Accordo di Partenariato Stato-Regioni, ora sottoposto alle correzioni ed integrazioni da parte dei Ministeri competenti e concernenti le richieste dalla Commissione UE e manca di conseguenza la defini-zione dei testi dei tre Piani Operativi Regionali che rendono disponibili le risorse, da poco approvati dal Consiglio Regionale e a loro volta trasmessi alla Commissione per le valutazioni di rito); non si possono di conseguenza conoscere le modalità ed i contenuti di come poi le singole Direzioni Regionali tradurranno in strumenti gestionali le previsioni contenute nei singoli assi.

Soprattutto rispetto alla prima delle difficoltà segnalate ci si potrebbe allora chiedere perché mai investire in questa pur sintetica pubblicazione. La risposta tuttavia sta tutta in una semplice ma articolata rifles-sione: i tempi di attuazione del quadro programmatorio sono/saranno ristrettissimi, con il rischio che le stesse territoriali (ancor prima che le imprese) non abbiano quasi il tempo per impossessarsi e far propri meccanismi complessi e dunque suggerire eventuali interventi di lobby nella attuale fase di negoziazione dei singoli programmi; vi è pertanto la necessità di conoscere e far conoscere alle imprese nel modo più semplice possibile (a costo di sacrificare l’esattezza formale dei concetti in funzione della semplicità con la quale presentare gli stessi) cosa sta succedendo e cosa ci attende, così da preparare le imprese “al nuovo”, ma soprattutto a quello che sarà il nuovo modo di accesso alle (probabilmente) uniche risorse dirette loro per i prossimi sei anni.

Confindustria Veneto ha così pensato di intervenire con un piccolo e umile prodotto che avesse le caratte-ristiche ed anche le funzioni dei vecchi Bignami: compendi di formato tascabile e rilegatura malferma, con l’unica velleità di riassumere in modo semplice e comprensibile a tutti ben più complessi volumi. Per quanto detto poco sopra, Confindustria Veneto si impegna fin d’ora ad aggiornare e meglio precisare il compendio allorquando il quadro programmatorio si sarà definitivamente stabilizzato: trasformando così almeno la prima delle iniziali incertezze in opportunità conoscitive.

Buona lettura

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1. Una premessa breve ma necessaria, ovvero di cosa stiamo parlando

Ci troviamo all’interno del Quadro Strategico Comune della UE, alla cui realizzazione concorrono Fondi a diversa natura, diretta ed indiretta. Qui di seguito vengono trattati, i Fondi SIE (European Structural and Investments Funds), con una particolare attenzione per il Fondo FESR (Fondo Europeo di Svilup-po regionale).

l regolamenti dell’Unione europea, a partire dal Regolamento recante Disposizioni Comuni n.1303 del 17 dicembre 2013, prevedono un coordinamento molto più stretto rispetto al passato tra i diversi Fondi Strutturali (FESR, FSE, FEASR e FEAMP), al fine di garantire, tra l’altro:

• la concentrazione delle risorse su un insieme prestabilito di 11 obiettivi tematici (1- rafforzare ricerca e innovazione; 2- agenda digitale; 3- competitività dei sistemi produttivi; 4- energia sostenibile e qualità della vita; 5- cambiamenti climatici e prevenzione rischi; 6- ambiente e risorse naturali e cul-turali; 7- mobilità sostenibile di persone e merci; 8- occupazione e mobilità dei lavoratori; 9- inclu-sione sociale e lotta alla povertà; 10- istruzione e apprendimento permanente; 11- pubblica ammi-nistrazione efficiente);

• il raggiungimento delle tre priorità di Europa 2020 (crescita intelligente, crescita sostenibile e cre-scita inclusiva);

• una maggior concentrazione sui risultati e una riserva di premialità per le realizzazioni più efficienti.

l suddetti Regolamenti, il Quadro Strategico Comune e il Position Paper per l’Italia presentato il 9 no-vembre 2012, hanno definito le priorità e i contenuti per la predisposizione da parte dei singoli Stati dell’Accordo di Partenariato, che deve poi essere siglato tra l’Unione Europea e ciascuno Stato membro, nel quale sono stabiliti gli impegni assunti dai partner a livello nazionale e regionale, assicurando così il coordinamento delle politiche e l’integrazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei.

A livello nazionale, con il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020” è stato avviato, già a partire dalla fine del 2012, il confronto pubblico con le Istituzioni e con il partenariato economico sociale per la redazione dell’Accordo di Partenariato, proponendo:• 7 innovazioni di metodo (risultati attesi, azioni, tempi previsti e sorvegliati, apertura, partenariato

mobilitato, valutazione di impatto e forte presidio nazionale);• 3 opzioni strategiche relative a Mezzogiorno, città e aree interne;• alcune ipotesi di metodo e operative in merito a ognuna delle 11 aree tematiche individuate per l’in-

tera Unione Europea.

A valle di questo complesso quadro programmatorio si collocano i Programmi (o Piani) Operativi dei diversi Fondi strutturali (i famosi POR) che, a livello regionale, partendo da un’analisi dei fabbisogni dei singoli territori, sono chiamati a definire le priorità di investimento, i risultati attesi e le azioni che, tenuto conto dei singoli contesti, possono maggiormente contribuire a livello locale ad una crescita in-telligente, sostenibile e inclusiva. Proprio questo qui dei POR è il livello di maggior interesse operativo per le strutture del sistema associativo e, conseguentemente, per le imprese.

La forte impostazione strategica della programmazione, le cui macro strategie sono decise a livello co-munitario e nazionale, prevede che le Regioni debbano individuare le azioni da finanziarsi da un elenco allegato all’Accordo di Partenariato, i cui indicatori di output o di risultato sono stabiliti rispettivamen-te a livello di Regolamento o di Accordo.

Come abbiamo detto, al raggiungimento degli obiettivi posti nel quadro strategico comune concorro-no, dunque, ciascuno sulla base delle proprie priorità di investimento, definite dai regolamenti dell’U-nione Europea, i seguenti Fondi Strutturali e di Investimento Europei, disciplinati a livello comune dal

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citato Reg. UE n. 1303/2013:• FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) di cui al Reg. UE n. 1301/2013;• FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) di cui al Reg. UE n. 1305/2013;• FSE (Fondo Sociale Europea) di cui al Reg. UE n. 1304/2013;• FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) regolamento non ancora approvato.

A ciascuno di questi fondi corrisponde, come detto, un proprio Programma o Piano Operativo Regionale.

Il fondo che ha il compito di contribuire a tutti gli obiettivi tematici e che si concentra sui settori d’inve-stimento collegati al contesto nel quale operano le imprese è il FESR.

Un tema sottolineato a livello europeo, per evitare la dispersione di risorse ed indirizzarle alla re-alizzazione della mission propria di ciascun fondo, è quello della concentrazione tematica. Nelle regioni più sviluppate a livello nazionale, in ambito FESR, almeno l’80% delle risorse deve essere destinato a due o più degli obiettivi tematici 1, 2, 3 e 4, con una riserva del 20% all’obiettivo tematico 4, riguardante il sostegno alla transizione verso una economia a basse emissioni di carbonio; inoltre, almeno il 5% delle risorse FESR a livello nazionale deve essere assegnato ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile.

Invece, in ambito FSE, almeno l’80% delle risorse deve essere destinato alla realizzazione di cinque priorità e almeno il 20% va indirizzato a promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e tutti i tipi di discriminazione (obiettivo tematico 9).

Il FEASR concorre al raggiungimento degli obiettivi tematici attraverso un set di misure inquadrate all’interno di 18 focus area alle quali è assegnata la specifica dotazione di risorse, con una riserva minima del 5% riservata al CLLD (community led local development) e di almeno il 30% delle risorse destinate alle misure afferenti agli obiettivi tematici 5 e 6.

l’Accordo di Partenariato e i Programmi indicheranno, ciascuno per il livello di competenza, una descri-zione delle azioni da attuare, gli organismi responsabili e il calendario di attuazione.

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2. Dove siamo e cosa ci attende: una programmazione in corso d’opera

Come riportato nell’introduzione, siamo ancora nella fase in cui si sta completando il processo di ela-borazione della programmazione in parola per quanto concerne il nostro Paese e più esattamente nella fase in cui:

• l’Accordo di Partenariato è stato definito e trasmesso per l’approvazione alla Commissione UE (entro il previsto termine del 22 Aprile 2014); proprio mentre scriviamo sono giunte le osservazioni della Ue, sul cui recepimento sta lavorando in particolare il MISE (alcune osservazioni per altro, appaiono molto pesanti e riguardano carenze o debolezze di natura sistemica);

• entro la fine di Agosto, questo fondamentale strumento di attuazione dovrà essere definitivamente adottato e sottoscritto dalle Regioni. Regioni, che nel frattempo hanno approvato la formulazione dei propri Piani Operativi ( i POR appunto ), secondo questa tempistica: entro il 22 Luglio i POR regio-nali dovevano essere trasmessi a Roma/Bruxelles per l’approvazione ed entro i successivi tre mesi (prorogabili fino a fine dell’anno in corso ) andranno definitivamente resi operativi. Ragionevolmente, e salvo eccezioni dovute alla possibilità di alcune Regioni di anticipare le risorse della propria quota proporzionale già dai prossimi mesi, i bandi legati alle azioni connesse con i singoli Obiettivi Tematici potranno vedere la luce nei primi mesi del 2015.

Il che significa che, purtroppo (e a causa per la verità di un ritardo nella complessa impostazione delle fonti programmatorie dovuta alla stessa UE), il primo anno della nuova programmazione è andato perduto.

Le settimane che ci attendono saranno dunque fondamentali:

• per una divulgazione alle imprese dei nuovi contenuti, dei nuovi indirizzi, familiarizzando anche con un linguaggio/terminologia che ci accompagnerà poi per i prossimi anni;

• per attivare eventuali ulteriori e specifiche richieste alle Autorità di gestione, impegnate come detto in una fase delicata di negoziazione;

• per predisporre percorsi di assistenza alle imprese nei vari ambiti tematici espressi nei POR.

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3. Partenariato e il ruolo svolto dal sistema Confindustriale Veneto

Il nostro sistema di rappresentanza è stato sempre e fin dalle prime fasi della nuova programmazione, inserito tra i soggetti di maggior rilievo e riferimento ai fini del partenariato: pur precisando che, nella realtà dei fatti, si è molto spesso ritenuto di anticipare gli atti mediante l’invio ai competenti uffici di position paper contenenti l’indicazione delle priorità per il sistema delle imprese venete. E non a caso le posizioni espresse erano e sono sempre il risultato del coinvolgimento dell’apposito coordinamento istituito con i colleghi delle varie territoriali venete.

Le priorità che fin dal Dicembre 2012 Confindustria Veneto ha espresso al legislatore regionale sono state principalmente e cioè: impresa al centro delle politiche programmatorie; primato al nuovo ma-nifatturiero ed al turismo/cultura, anche in chiave di valorizzazione delle produzioni di eccellenza; ga-ranzia di una integrazione forte e reale tra fondi diversi, così da aumentare l’impiego delle risorse su poche e chiare priorità di sviluppo; semplificazione degli strumenti di gestione ed immediatezza nella disponibilità di risorse per le imprese; garanzia di partecipazione ai bandi anche da parte della grande impresa; premialità per imprese che attestino certificazioni di legalità; introduzione, almeno per il primo periodo di programmazione, di facilitazioni all’accesso al credito per PMI e di misure anticicliche.

Nelle pagine che seguono il lettore potrà vedere che molte delle nostre richieste sono state effettiva-mente recepite: come e se queste verranno poi effettivamente tradotte in bando e dunque in risorse aggredibili dalle imprese sarà tutto da vedere e monitorare; allo stesso modo per cui andranno moni-torati gli spazi di intervento nell’attuale fase di negoziazione con Bruxelles per chiedere il recepimento delle richieste che non sono state accolte (prima fra tutte l’esplicitazione dell’accesso ad alcune azioni da parte anche della grande impresa).

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4. Uno sguardo ai contenuti dei singoli piani

Il POR FESR 2014-2020 si pone in un’ottica di continuità con la programmazione 2007-2013 in relazione alle esperienze positive maturate e allo stesso tempo, assume in pieno la logica propria del periodo di programmazione 2014-2020, in relazione all’en-fasi accordata alle linee programmatiche regionali in materia di ricerca e innovazione, agenda digitale, politiche industriali, energetiche e di tutela ambientale.

In coerenza con l’indirizzo della concentrazione tematica richiesta dalla strategia europea, il POR Veneto, sempre declinato sulle linee di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, intende focalizzare la sua strategia su 7 Assi prioritari (a cui si aggiunge l’Asse di Assistenza tecnica), che riprendono gli Obiet-tivi Tematici previsti dal Regolamento UE n. 1303/2013 in stretta relazione con la Strategia Europa 2020 e in coordinamento e integrazione con il Programma FSE e il PSR 2014-2020:

Piano di Finanziamento (in euro)

Percentuale Finanziamento

Asse 1 Ricerca, Sviluppo tecnologico e Innovazione 18,0% 103.479.552 euro

Asse 2 Agenda Digitale 12,0% 68.986.368 euro

Asse 3 Competitività dei Sistemi produttivi 28,0% 160.968.192 euro

Asse 4 Energia sostenibile e Qualità della vita 16,5% 94.856.256 euro

Asse 5 Rischio sismico ed idraulico 8,0% 45.990.912 euro

Asse 6 Sviluppo Urbano Sostenibile 15,0% 86.232.960 euro

Asse 7 Capacità amministrativa e istituzionale 2,5% 14.372.000 euro

Asse 8 Assistenza tecnica 4,0% 23.953.600 euro

TOTALE (al netto Assistenza Tecnica) 100,00% 576.298.288 euro

TOTALE POR - FESR 2014-2020

100,00% 600.310.716 euro

4.1 IL POR FESR VENETO

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Nel dettaglio gli Assi:

1) POR FESR 2014 -2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONELa strategia in corso di delineazione nel Piano Strategico regionale per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione 2014-2016 identifica la nuova visione delle politiche di sostegno del Veneto alle attività di ricerca e innovazione marked-oriented, che dovranno contribuire ad aumentare il poten-ziale di innovazione del sistema Veneto tenendo conto delle competenze locali e delle opportunità tec-nologiche e di mercato globali.Coerentemente con le politiche regionali messe in campo, il sostegno alla ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione in funzione della competitività dei sistemi produttivi risulta una delle principali priorità su cui concentrare gli interventi del POR FESR in linea con le indicazioni emerse dalla Strategia Intelligente regionale. Le azioni conseguenti saranno prioritariamente rivolte alle imprese con particolare attenzio-ne ai settori oggetto di specializzazione intelligente (Agrifood, Smart manufacturing, Creatività, Sustai-nable living), affinché queste siano incentivate a destinare una quota crescente di risorse alla ricerca e innovazione, venga migliorata la competitività e l’innovazione del sistema produttivo tradizionale e favorita la nuova imprenditoria.

Piano finanziario ASSE 1: € 103.479.552,00Obiettivo Tematico 1 - Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione provvedendo priorita-riamente:a) potenziando l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l’eccellenza

nella R&I e promuovere centri dicompetenza, in particolare quelli di interesse europeo € 30.000.000,00;b) promuovendo gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese,

centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’istruzione superiore, in particolare promuovendo gli in-vestimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, la stimolo della domanda, le reti, i cluster e l’inno-vazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenendo la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprattutto in tecnologie chiave abilitanti, e la diffusione di tecno-logie con finalità generali abilitanti, e la diffusione di tecnologie con finalità generali sviluppando i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC € 73.479.252,00.

2) POR FESR 2014 - 2020 ASSE 2 AGENDA DIGITALE Le direttrici di sviluppo per migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e promuovere l’economia digitale del territorio trovano in Veneto una programmazione già delineata per il triennio 2013-2015 nelle “Linee guida per l’Agenda Digitale del Veneto”, in armonia con le “Norme in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell’informazione del Veneto”.Tale documento assume come riferimento la Digital Agenda for Europe, nonché gli interventi previsti dalla cosiddetta Agenda digitale italiana, dove emerge come la piena disponibilità di servizi, contenuti e infrastrutture digitali abbiano una rilevanza strategica in materia di competitività, innovazione e sviluppo della società imperniata sulla conoscenza.Il concetto di smart specialization inoltre considera le ICT come la leva prioritaria nell’ambito dei processi di “scoperta imprenditoriale” che, a partire dai domini identificati come elementi di forza del tessuto produttivo e della conoscenza regionale, rende possibile un’efficace diversificazione tecnologica, con ricadute positive sulla crescita. Tale approccio integrato permette di considerare gli aspetti tipici della diffusione della società dell’informazione non solo come “condizioni abilitanti” per l’innovazione nelle imprese e la libertà sostanziale dei cittadini, ma anche come elementi chiave di trasformazione dei processi produttivi.

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Piano finanziario ASSE 2: € 68.986.368,00Obiettivo tematico 2 - Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime priorita-riamente:• estendendo la diffusione della banda larga e il lancio delle reti ad alta velocità e sostenendo l’ado-

zione di reti e tecnologie emergenti in materia di economia digitale. Estendendo anche il contributo all’attuazione del “Progetto strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga” e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione a almeno 30 Mbps, acceleran-done l’attuazione nelle aree produttive, nelle aree rurali e interne, rispettando il principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa comunitaria € 30.000.000,00;

• sviluppando i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC; con soluzioni tecnologiche per l’alfabetizzazione e l’inclusione digitale, per l’acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese e lo sviluppo delle nuove competenze ICT (eskills), nonché per stimolare la dif-fusione e l’utilizzo del web, dei servizi pubblici digitali e degli strumenti di dialogo, la collaborazione e partecipazione civica in rete (open government) con particolare riferimento ai cittadini svantaggiati e alle aree interne e rurali € 7.500.000,00;

• rafforzando le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’elearning, l’e-inclusion, l’e-culture e l’e-health € 31.486.368,00.

3) POR FESR 2014 - 2020 ASSE 3 COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVILa programmazione delle politiche di sviluppo per la competitività delle imprese si inserisce nel pieno del periodo di recessione che ha colpito l’Europa, con generale calo di occupazione e investimenti, ponendosi quindi come una delle strategie anticicliche da perseguire. In tema di investimenti per la competitività, il Veneto vanta una esperienza più che decennale, maturando la consapevolezza di un contesto di micro e piccole imprese che propendono per interventi di ridotte dimensioni pur raggiun-gendo un’ampia platea di beneficiari e rimanendo strategici e trainanti per l’intero territorio, anche in ambito turistico (l.r. 11/2013). La Regione ha inoltre acquisito esperienza nell’attuazione di misure per interventi territorialmente mirati volti alla diversificazione della base produttiva, al sostegno a nuove attività economiche e al rafforzamento della dotazione di infrastrutture di servizi di interesse delle imprese. Parallelamente, si è assistito al continuo sostegno alle forme aggregate di impresa, sin dalla costituzione dei Distretti produttivi (l.r. 8/2003) e fino alla recente revisione della stessa legge (l.r. 13/2014), al fine di agevolare cluster e forme di rete innovative in un contesto economico profon-damente modificato e in continua evoluzione verso i mercati internazionali. Non meno importante per il Veneto è l’ormai consolidata conoscenza e il ricorso all’utilizzo di strumenti finanziari di aiuto per l’accesso al credito delle imprese, che costituisce una buona pratica anche nazionale. Nello specifico, la Regione del Veneto, in linea con lo Small Business Act, intende sostenere Azioni di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile mirate al conseguimento dei seguenti obiettivi strategici:• potenziare la propensione agli investimenti;• sostenere la competitività dei sistemi produttivi territoriali; • ampliare i collegamenti con i mercati internazionali; • supportare la nascita e consolidamento di nuove imprese;• migliorare l’accesso al credito e il finanziamento delle imprese.

Piano Finanziario ASSE 3: € 160.968.192,00Obiettivo Tematico 3 - Accrescere la competitività delle PMI prioritariamente:• promuovendo l’imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e

promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese € 25.748.864,00;• sviluppando e realizzando nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizza-

zione € 104.739.776,00;

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• sostenendo la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di

riorganizzazione e ristrutturazione aziendale € 20.000.000,00;• sostenendo la capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di

prendere parte ai processi di innovazione € 10.479.552,00.

4) POR FESR 2014 - 2020 ASSE4 ENERGIA SOSTENIBILE E QUALITA’ DELLA VITACon riferimento alla priorità legata all’energia sostenibile e alla qualità della vita, la Regione Veneto ha adottato il proprio Piano energetico regionale, che tratta approfonditamente i temi relativi alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico e all’efficienza energetica, definendo altresì le modalità di realiz-zazione della consultazione pubblica prevista per legge, finalizzata alla definizione dei contenuti della programmazione in tema di fonti di energia rinnovabili.Nel quadro del POR bisognerà dunque concentrare le risorse per la politica energetica volta all’effi-cienza energetica, a cominciare dalla riduzione dei consumi negli edifici e nelle strutture pubbliche, o a uso pubblico, residenziali e non, sociali o scolastiche, in coerenza con le previsioni della normativa europea. Tale approccio dovrà essere opportunamente sostenuto al fine di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, in modo da valorizzare le vocazioni locali, ambientali e produttive, assicuran-do ricadute occupazionali e sinergie con i sistemi produttivi locali.L’efficientamento energetico, da conseguire anche con l’integrazione di fonti rinnovabili di energia elettrica e termica, riguarderà oltre alle imprese altresì le reti di pubblica illuminazione, sulle quali si dovrà intervenire in un’ottica integrata con pratiche e tecnologie innovative, dato che la spesa per l’illuminazione stradale è doppia rispetto alla media europea.Nell’ambito dell’obiettivo per un’economia a basso impatto di carbonio, la Regione intende perseguire e superare gli obiettivi al 2020 fissati dal “Pacchetto Clima ed Energia” che, con la legge di recepimen-to, ha assegnato al Veneto un obiettivo pari al 10,3%.

Nell’ambito di questo Asse, in continuità con la programmazione regionale di settore, la Regione Veneto intende promuovere azioni mirate a:• Miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici tramite teleriscaldamento e teleraffresca-

mento dando priorità a impianti da fonte rinnovabile (smartbuilding);• Risparmio energetico nell’illuminazione pubblica; • Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di Orientamento all’autoconsumo, favorendo

sistemi di distribuzione intelligente dell’energia;• Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l’integrazione tariffaria.

Piano Finanziario ASSE 4: € 94.856.256,00 Obiettivo Tematico 4 - Sostenere il passaggio a un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori prioritariamente: • promuovendo l’efficienza energetica e l’uso dell’energia rinnovabile nelle imprese € 24.856.256,00; • sostenendo l’efficienza energetica, la gestione intelligente dell’energia e l’uso dell’energia rinnovabi-

le nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici e nel settore dell’edilizia abitativa € 45.000.000,00;

• sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti operanti a bassa e media tensione. €10.000.000,00;

• promuovendo l’uso della cogenerazione di calore ed energia ad alto rendimento sulla base della domanda di calore utile € 15.000.000,00.

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5) POR FESR 2014 – 2020 ASSE 5 - RISCHIO SISMICO E IDRAULICO Secondo la Commissione europea l’Italia non possiede una strategia globale per la prevenzione dei rischi di catastrofi naturali e questo fatto incide sulla spesa pubblica, quando il Paese viene colpito da catastrofi naturali. Nell’ambito della promozione dell’adattamento al cambiamento climatico, della prevenzione e della gestione dei rischi, la Regione Veneto prevede interventi a valere sul POR FESR legati alla salvaguardia del territorio, inseriti nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2014-2016 in fase di approvazione, riguardanti: • mitigazione e di riduzione del rischio idrogeologico al fine di fronteggiare gli eventi alluvionali con la realizzazione di interventi strutturali nella rete idraulica principale, contribuendo ad aumentare la resilienza del territorio in funzione della prevenzione del rischio e alla protezione della popolazione esposta a rischio;• la messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti ubicati nelle aree maggiormente a rischio.

Piano Finanziario ASSE 5: € 45.990.912,00 Obiettivo tematico 5 - Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi prioritariamente promuovendo investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi € 45.990.912,00.

6) POR FESR 2014 - 2020 ASSE 6 SVILUPPO URBANO E SOSTENIBILE Attraverso l’Asse “Sviluppo Urbano Sostenibile”, la Regione Veneto conduce le Azioni integrate previste dall’Articolo 7.1 del Regolamento (UE) 1303/2013 per far fronte alle sfide economiche, ambientali, cli-matiche, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane, tenendo anche conto dell’esigenza di promuovere i collegamenti tra aree urbane e rurali. In particolare, per le città venete gli interventi del POR saranno concentrati - in coerenza con i campi di intervento del FESR - su alcune aree di fabbisogno prioritario, associabili in estrema sintesi a città più sostenibili, inclusive e rinnovate dal punto di vista dei servizi. In particolare:• come fattore molto rilevante di qualità dell’ambiente urbano, viene identificato come prioritario

il passaggio ad un sistema di mobilità (trasporto pubblico locale) ad alta sostenibilità per quanto riguarda emissioni ed uso dell’energia;

• il problema della qualità abitativa delle fasce escluse e marginali è ancora molto sentito nelle aree urbane del Veneto, sia come fattore di esclusione sociale che in termini di sostenibilità ambientale ed energetica;

• la crisi produttiva, indotta anche dai deficit di innovazione e di capacità di agire in rete, del sistema delle piccole imprese commerciali nei centri delle maggiori città del Veneto (e in particolare nei centri storici) costituiscono un elemento di impoverimento non solo dei livelli di attività economica dei centri urbani ma della qualità della vita dei cittadini, della capacità di mantenimento della popolazio-ne e nella capacità di attrazione di turisti e visitatori.

Piano Finanziario ASSE 6: Totale € 86.232.960,00Obiettivo Tematico 2 - Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime priorita-riamente: rafforzando le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion, l’e-culture e l’e-health € 11.497.728,00.

Obiettivo Tematico 3 - Accrescere la competitività delle PMI sviluppando e realizzando nuovi modelli di attività per le PMI in particolare per l’internazionalizzazione € 11.497.728,00.

Obiettivo Tematico 4 - Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i

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settori promuovendo strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione € 28.744.320,00.

Obiettivo Tematico 9: Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discrimina-zione sostenendo la rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle aree urbane e rurali € 34.493.184,00.

7) POR FESR 2014 - 2020 ASSE 7 CAPACITA’ AMMINISTRATIVA ED ISTITUZIONALELa Regione del Veneto intende ottenere il miglioramento della governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione dei programmi operativi, in linea con le indicazioni dell’Accordo di Partenariato, del Position Paper sull’Italia, del PNR e delle Raccomandazioni Specifiche del Consiglio Europeo all’Italia che sottolineano l’importanza della capacità istituzionale e amministra-tiva, in particolare mediante il Piano di Rafforzamento Amministrativo (accompagnato dal reclutamen-to dedicato di personale a tempo indeterminato), in un’ottica complessiva di rafforzamento strutturale delle capacità di programmazione e gestione dei fondi SIE.

Piano Finanziario ASSE 7: € 14.372.160,00Obiettivo Tematico 11 - Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessa-te e un’amministrazione pubblica efficiente prioritariamente:rafforzando la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministra-zione pubblica efficiente mediante azioni volte a rafforzare la capacità istituzionale e l’efficienza delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici relativi all’attuazione del FESR, affiancando le azioni svolte nell’ambito del FSE per rafforzare la capacità istituzionale e l’efficienza della pubblica ammini-strazione.

8) POR FESR 2014 - 2020 Regione del Veneto, ASSE 8 ASSISTENZA TECNICA Garantire l’efficacia e l’efficienza del Programma Operativo, attraverso azioni e strumenti di supporto e potenziamento delle attività di programmazione, gestione, attuazione, sorveglianza, valutazione, controllo, comunicazione e informazione.L’Assistenza Tecnica riguarda la realizzazione di azioni volte al sostegno e al rafforzamento tecnico delle attività di programmazione, gestione, attuazione, sorveglianza, valutazione, controllo, comunica-zione e informazione del Programma Operativo nel suo complesso e delle singole azioni, assicurando uno svolgimento adeguato e coerente con gli obiettivi prefissati.I principali risultati che si intendono conseguire riguardano:• Potenziamento e miglioramento delle funzioni di programmazione, gestione, monitoraggio e controllo

svolte dall’Autorità di Gestione;• Qualificazione tecnica e specialistica delle strutture coinvolte; • Miglioramento e semplificazione del sistema e delle procedure di presentazione dei progetti, di mo-

nitoraggio, rendicontazione, sorveglianza e valutazione;• Favorire la partecipazione del partenariato istituzionale, economico e sociale nelle varie fasi di attua-

zione e sorveglianza del Programma Operativo, supportando e agevolando le attività del Tavolo di Partenariato e del Comitato di Sorveglianza;

• Garantire la trasparenza dell’intervento dei Fondi favorendo la diffusione capillare delle informazioni nei confronti dei potenziali beneficiari.

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Piano Finanziario ASSE 8: € 23.953.600,00La Regione garantisce che gli interventi finanziati attraverso i fondi SIE siano complementari e attuati in un modo coordinato nell’ottica di creare sinergie, al fine di accrescere l’impatto e l’efficacia dei fondi, nonché di ridurre i costi e gli oneri amministrativi a carico degli organismi di gestione e dei beneficiariLa Regione riconosce esplicitamente la necessità di valorizzare le complementarietà tra le diverse fonti finanziarie e strumenti, anche nella logica di “specializzarne” il relativo utilizzo, mediante l’indivi-duazione dei settori di intervento in cui i fondi SIE possono essere combinati in modo complementare per raggiungere gli obiettivi tematici del Regolamento Disposizioni Comuni.I principi alla base della complementarietà applicata a livello di PRU sono:

• il coordinamento, l’integrazione e la sinergia tra i diversi;• fondi interessati;• la complementarietà e la demarcazione tra i Fondi e tra i relativi interventi;• la massimizzazione dell’efficacia dell’azione regionale;• la prioritaria valorizzazione di staff operativi e risorse umane nell’ambito del sistema;• la semplificazione delle procedure.

4.2 IL POR FSE VENETO

Lo scenario di riferimento per la programmazione 2014-2020 è ancora fortemente caratterizzato dalla crisi economica i cui effetti hanno agito in profondità sul sistema produttivo e imprenditoriale veneto, sul mercato del lavoro e sulla condizione delle famiglie.

La politica di coesione e la strategia Europa 2020 incoraggia le regioni a perseguire l’obiettivo strate-gico di promuovere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Lo sviluppo deve essere facili-tato attraverso una maggiore diffusione della conoscenza e della capacità di innovazione. La crescita economica dovrà tenere in considerazione gli obiettivi della sostenibilità ambientale, con un’economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e dell’inclusione sociale, volta a promuovere l’oc-cupazione, la coesione sociale e territoriale. La strategia Europa 2020 definisce un numero limitato di obiettivi traguardo, i cui target sono ripresi e quantificati dal Programma Nazionale di Riforma con rife-rimento al livello nazionale. Ciascuna regione è chiamata a concorrere al raggiungimento degli obiettivi proposti. Il Fondo Sociale Europeo costituisce lo strumento elettivo ai fini del raggiungimento degli obiettivi con-nessi all’occupazione e alla prevenzione e riduzione del rischio di esclusione sociale (crescita inclusiva) nonché all’incremento dei livelli di istruzione terziaria e al contrasto alla dispersione scolastica (cresci-ta intelligente). Attraverso gli investimenti sul capitale umano concorre inoltre decisamente all’obiet-tivo connesso all’incremento della Ricerca e Sviluppo. In base all’art. 3 del Reg. UE n. 1304/2013 del 17 dicembre 2013 il contributo del FSE si esprime attraverso le priorità di investimento sottese agli Obiettivi Tematici: • promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;• promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; • investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’ap-

prendimento permanente; • rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere

un’amministrazione pubblica efficiente.

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Il contributo della strategia regionale rileva in particolare con riferimento ai seguenti ambiti: • educazione e ricerca (con particolare riguardo a abbandono scolastico, miglioramento dell’istruzione;

potenziamento della formazione tecnica e tecnico professionale, apprendimento permanente; alta formazione, master e assegni di ricerca);

• mercato del lavoro (offerta regionale di politiche attive per il lavoro nel quadro del sistema riforma-to degli ammortizzatori sociali, promozione dei contratti di apprendistato e dell’alternanza scuola-lavoro; incentivi per l’occupazione femminile e giovanile, politiche di conciliazione, invecchiamento attivo e patti di solidarietà generazionale);

• welfare e povertà, con particolare riferimento al ruolo delle imprese sociali quale agente di integrazione.

In materia di sostegno alle imprese e all’imprenditorialità, in linea con il PNR, il POR FSE Veneto pro-muove, in particolare, la crescita dimensionale e patrimoniale, sostiene l’internazionalizzazione e fi-nanzia incentivi per nuove imprese orientate all’innovazione e alla tecnologia.

In un contesto dominato dal tema occupazionale, e che permane pervaso da incertezza rispetto ai tempi e alla portata della ripresa economica, la strategia del POR FSE Veneto per il 2014-2020 mira sostanzialmente a coniugare due ordini di istanze, ovvero:• nell’immediato, al contenimento della disoccupazione e alla prevenzione dell’esclusione sociale; • nel medio periodo, a supportare la competitività del sistema economico e la crescita occupazionale, agendo prioritariamente sul capitale umano.Il finanziamento totale di cui gode il POR FSE 2014-2020 è di 764.031.822 Milioni di Euro; nella se-guente tabella vengono indicate le dotazioni finanziarie per ASSE e la distinzione tra contributo comu-nitario, nazionale e regionale.

All’interno degli assi riportati nella tabella sopra evidenziata, sono state individuate alcune priorità di investimento secondo le motivazioni e le risorse di seguito elencate; anche l’approvazione dei bandi, con cui la Regione Veneto finanzierà le singole azioni, avverrà nel rispetto delle priorità individuate.

ASSI PRIORITARI

Asse I (40%) – OCCUPABILITÀ (Dotazione Finanziaria 305.612.728 euro) Il protrarsi e l’aggravarsi della crisi, unito a misure di contenimento della spesa pubblica, alle norme stringenti del patto di stabilità e ai più recenti inasprimenti fiscali, sta causando anche in Veneto un deficit di competitività e l’inasprirsi della fase recessiva. Il Rapporto Statistico 2013 della Regione del

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Veneto ha evidenziato, tuttavia, timidi segnali di ripresa in alcuni segmenti del sistema produttivo a cui è associato anche un aumento del numero di addetti. In questo contesto, l’investimento in innovazione e nel capitale umano, così come l’innovazione dei sistemi produttivi, delle organizzazioni e dei servizi per il lavoro, rappresentano una leva fondamentale per la crescita e il rafforzamento del sistema in-dustriale (in particolare manifatturiero) e produttivo regionale e per una maggiore occupabilità delle persone, con particolare riguardo ai giovani e alle donne. A questo fine, la programmazione regionale 2014-2020 intende focalizzarsi su 4 priorità di investimento:• Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e le persone inattive, compresi i disoccupati

di lunga durata e le persone distanti dal mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali per l’oc-cupazione e il sostegno alla mobilità dei lavoratori (152.806.364 euro);

• adattamento al cambiamento da parte di lavoratori, imprese e imprenditori (129.885.410 euro);• invecchiamento attivo e in buona salute (7.640.318 euro);• Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi di collocamento pubblici e

privati e migliore soddisfazione delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso interventi a favore della mobilità transnazionale dei lavoratori, nonché programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra istituzioni e parti interessate (15.280.636 euro).

Asse II (20%) - INCLUSIONE SOCIALE (Dotazione Finanziaria 152.806.364 euro)In linea con quanto proposto dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 9 ottobre 2008 sulla pro-mozione dell’inclusione sociale e la lotta contro la povertà, compresa la povertà infantile, nell’Unione europea (2008/2034 INI), la Regione del Veneto si propone di adottare un approccio multidimensio-nale all’inclusione sociale attiva, al fine di integrare le politiche sociali con altre tipologie di interventi che concorrono a determinare un reale ruolo attivo per le fasce di popolazione maggiormente a rischio di povertà o in situazione di difficoltà e a rischio di esclusione sociale. In tal senso, per superare le condizioni di svantaggio o di rischio, la Regione intende adottare una serie di interventi che pongano al centro la crescita della persona agendo principalmente sull’incremento dell’occupabilità, attraverso percorsi di empowerment e di inserimento lavorativo. Per rendere effettivo tale approccio, saranno, quindi, promossi interventi innovativi finalizzati al sostegno di nuclei familiari multiproblematici e/o persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione. Inoltre, potranno essere sostenuti interventi di presa in carico multi professionale finalizzati all’inclusione lavorativa dei disoccupati di lunga durata e delle persone maggiormente vulnerabili.La Regione intende, inoltre, promuovere la definizione di un quadro di sviluppo socialmente soste-nibile, anche incoraggiando nelle imprese profit la sensibilità verso i territori di riferimento (external engagement), promuovendo modelli organizzativi in linea con i principi della responsabilità sociale di impresa, e sostenendo l’imprenditorialità sociale e più in generale l’economia sociale, al fine di creare e facilitare l’accesso all’occupazione. Tali finalità risultano coerenti e possono contribuire al raggiun-gimento dei risultati previsti dall’Obiettivo Tematico 3 in tema di aumento delle attività economiche profit e non profit a contenuto sociale e delle attività di agricoltura sociale In linea con le indicazioni del position paper della Commissione le tipologie di intervento sopra richiamate mirano ridurre il numero delle persone a rischio povertà e esclusione, e a rafforzare le competenze sociali e le risorse personali necessarie a favorire la partecipazione attiva delle persone svantaggiate.Gli obiettivi dell’asse prioritario si legano, quindi, in un rapporto molto stretto con la promozione di un mercato del lavoro realmente inclusivo, che, nei sui molteplici aspetti, possa offrire risposte alle diffi-coltà dei cittadini, in una prospettiva di interventi con esiti sostenibili e duraturi.La programmazione 2014-2020 intende focalizzarsi su 2 priorità:• inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare

l’occupabilità (137.525.728 euro);• la promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’inserimento professionale nelle imprese sociali e

dell’economia sociale e solidale per facilitare l’accesso al lavoro (15.280.636 euro).

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Asse III (33%) - ISTRUZIONE E FORMAZIONE (Dotazione Finanziaria 252.130.502 euro)La Regione del Veneto intende inserire nella programmazione 2014-2020 specifiche azioni finalizzate da un lato a ridurre l’abbandono scolastico precoce e dall’altro a innovare e migliorare il sistema sco-lastico e formativo regionale con particolare attenzione ai processi e agli strumenti di connessione e integrazione del sistema dell’education con il mercato del lavoro e con le imprese. A questo fine, la programmazione regionale 2014-2020 intende focalizzarsi su 2 priorità di investi-mento:• Riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico prematuro e promozione della parità di acces-

so a un’istruzione prescolare, primaria e secondaria di qualità, inclusi i percorsi di apprendimen-to di tipo formale, non formale e informale, per il reinserimento nell’istruzione e nella formazione (206.288.592 euro);

• Adozione di sistemi di istruzione e di formazione maggiormente rilevanti per il mercato del lavoro, facilitando la transizione dall’istruzione al lavoro e potenziando i sistemi di istruzione e formazione professionale e la loro qualità, anche attraverso meccanismi per l’anticipazione delle capacità, l’ade-guamento dei piani di studio e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato (45.841.910 euro).

Asse IV (3%) - CAPACITÀ ISTITUZIONALE (Dotazione Finanziaria 22.920.956 euro)Attraverso la presente priorità d’investimento si intendono perseguire due dei tre pilastri indicati nelle linee guida per la programmazione operativa dell’OT.11, ovvero la modernizzazione ed il rafforzamen-to della capacity building nella P.A. sia dal punto di vista della programmazione che della gestione, non-ché l’eliminazione degli ostacoli per la gestione e la fruizione del Fondo Sociale Europeo. In tal senso vanno anche rivisti i sistemi di pianificazione, programmazione, monitoraggio e valutazione delle atti-vità sviluppando un vero e proprio sistema di performance management e performance improvement necessario per conseguire effettivamente i risultati attesi ed i target di riferimento che costituiscono le premialità della nuova programmazione 2014/2020. Al fine di migliorare le capacità amministrative della P.A. di garantire la trasparenza e di facilitare e au-mentare l’accesso ai dati da parte dei cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni nazionali, regio-nali e locali, si intende inoltre promuovere iniziative atte al migliorare i sistemi informativi eadeguare le competenze degli operatori per la diffusione e lo scambio di informazioni. Allo stesso tempo, nella logica di innovazione e miglioramento di processi e sistemi di gestione delle pubbliche amministrazio-ni, si prevede anche il lancio di azioni e iniziative volte a rendere più efficienti ed efficaci le procedure in carico al sistema giudiziario regionale. Il miglioramento della capacità istituzionale prevedrà an-che azioni di rinforzo e innovazione delle competenze e delle modalità organizzative e operative degli operatori che operano nei settori di istruzione, formazione professionale e del lavoro (formazione dei formatori). Partendo da tali premesse, la programmazione regionale 2014-2020 intende focalizzarsi su 2 priorità di investimento:• Investimenti nella capacità istituzionale e nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi

pubblici a livello nazionale, regionale e locale al fine di promuovere le riforme, una migliore regola-mentazione e la good governance (15.280.638 euro);

• Potenziamento delle capacità di tutte le parti interessate che operano nei settori dell’istruzione, dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, della formazione e delle politiche sociali, anche at-traverso patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale (7.640.318 euro).

Asse V (4%) - ASSISTENZA TECNICA (Dotazione Finanziaria 30.561.272euro)Per far fronte agli impegni operativi e programmatori derivanti dall’attuazione del Programma opera-tivo del Fondo Sociale Europeo risulta assolutamente necessario dotare la competente Autorità di ge-stione di expertise e know how elevati e multidisciplinari. L’esperienza insegna, infatti, che la program-

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mazione comunitaria necessita di interventi di sistema e di accompagnamento finalizzati a garantire la corretta gestione delle risorse finanziarie stanziate sia in termini di efficienza (per acquisire quanto serve a fronte di un prezzo giusto) sia di efficacia (per raggiungere nel tempo utile gli obiettivi pro-grammati). Questa esigenza di supporto qualificato risulta essere tanto più elevata quanto complessa è l’articolazione della programmazione in termini di strategie e di numerosità dei soggetti chiamati a contribuire all’attuazione del programma, con le conseguenti necessità di coordinamento e controllo.Le risorse finanziarie attribuite all’assistenza tecnica consentiranno, attraverso acquisizioni di servi-zi e/o accordi di collaborazione, di condurre una sorveglianza adeguata di ogni parte e fase del pro-gramma operativo e di attuare quegli interventi di informazione, gestione e valutazione attraverso cui garantire sempre più elevati livelli di efficienza e di efficacia delle azioni programmate nei diversi assi. Attraverso le azioni di assistenza tecnica si intende, inoltre, percorrere la strada della semplificazione dell’azione amministrativa, del sostegno del partenariato, del miglioramento delle capacità di selezio-ne degli interventi, dell’ampliamento della consapevolezza (sia da parte della cittadinanza che degli addetti ai lavori) di quanto si realizza attraverso il programma e dei risultati e le ricadute sul contesto sociale ed economico della regione. Assicurare una gestione efficace ed efficiente del Programma Operativo, attraverso specifiche azioni gestionali e di controllo:• sostenere l’esecuzione del programma operativo nelle sue principali fasi di preparazione, gestione,• monitoraggio, sorveglianza e controllo;• rafforzare la capacità amministrativa connessa all’attuazione delle politiche finanziate;• effettuare le valutazioni strategiche e/o operative dell’intervento;• dare ampia visibilità all’azione dell’Unione europea e ai programmi finanziati mediante adeguati in-terventi di informazione e comunicazione.

Il Piano di Sviluppo Rurale 2014-20 rappresenta per il nostro sistema confindustriale (che gode di una sezione merceologica specifica ed anche molto attiva) una triplice sfida: approcciare con determinazione spazi di contaminazione e presenza fino ad ora poco percorsi; assistere e sostenere le imprese della trasformazione in particolare nell’acces-so alle risorse per innovazione e nei progetti di agrofiliera; valorizzare in senso biunivoco

le reciproche competenze settoriali. A ciò si aggiunga un altro dato oggettivo e cioè quello per cui il Fondo dedicato al PSR è di gran lunga il più capiente, con ben 1.184 ML di euro, corrispondenti a poco meno del 7% delle risorse nazionali e così ripartite: 43% UE, 40% Stato, 17% Regione.Proprio perché terreno per il nostro sistema di rappresentanza in buona parte “nuovo “, l’illustrazione dei contenuti di questo piano necessitano di pur brevi e sinteticissime nozioni di inquadramento (che invece risultano superflui per i più “trafficati” FESR e FSE).All’interno della Strategia Europa 2020, il PAC (Politica Agricola Comune) in chiave 2020, ha declinato le tre modalità di crescita (intelligente, sostenibile, inclusiva) previste per tutti i fondi SIE, al settore primario; nel fare ciò ed accanto ad altre priorità-obiettivo specifiche, si prevede come abbia grande rilevanza il “migliorare la competitività dell’agricoltura ed aumentare il suo valore nella filiera alimen-tare”; dando così riscontro a più o meno infinite forme di collaborazione ed iniziativa tra il mondo agri-colo e quello di altri settori. Lo stesso Accordo di Partenariato cerca di inserire tali priorità all’interno degli 11 obiettivi tematici caratterizzanti la programmazione in chiave 2020 e non a caso prevede che il miglioramento della competitività del sistema agricolo si articoli in due componenti: il sostegno all’evoluzione strutturale ed organizzativa delle singole imprese dell’agricoltura e dell’agroalimentare; il potenziamento degli investimenti nelle filiere agricole ed agroalimentari. La declinazione poi di tutto questo nel Documento Strategico regionale, contenente le priorità per il Veneto ed il cui percorso era per la verità iniziato ancora nel 2011, ha prodotto l’attuale PSR, articolato in 3 obiettivi generali (com-petitività; gestione risorse naturali; sviluppo territoriale equilibrato), 6 priorità e 18 focus area.

4.3 IL PSR-FEASR VENETO

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Per ciò che qui ci interessa ed anche per quanto ci hanno comunicato le imprese ,le due tematiche chiave espresse nel documento sono quelle del promuovere l’innovazione ed il trasferimento di cono-scenze e il promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo. E non a caso la Regione esplicita in un passaggio d’inquadramento come “ l’attenzione Veneta sta nello spostarsi verso le fasi a valle della filiera, come il post raccolta, la trasformazione, l’aggrega-zione e l’integrazione nella filiera”.

La posizione di Confindustria fin dalle prime fasi della concertazione regionale è stata volta a richiede-re, tra l’altro: il rafforzamento dei legami tra agricoltura, agroindustria e nuovi settori dell’economia; la promozione di una forte integrazione tra gli attori della filiera agroalimentare, sia nel campo della ricerca e dell’innovazione che nel campo degli investimenti produttivi e dell’internazionalizzazione; il prevedere sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extraagricole, così come alla creazione di reti ed aggregazioni tra settori; il prevedere altresì il sostegno ad azioni e progetti di valorizzazione e promozione delle eccellenze produttive e delle relative filiere o distrettualità, anche in modalità di co-branding con le destinazioni turistiche e tematiche del territorio veneto; l’implementare e migliorare le misure in materia di formazione per gli operatori. Consci inoltre di approcciare un ambito tematico avente per destinatari principali imprese di base e perfino più proprio di altre organizzazioni di rappresentanza, in ogni momento del confronto partenariale si è richiesto con determinazione di evitare disequilibri, quantomeno nell’accesso e nella gestione dei bandi, che favorissero alcune ca-tegorie di imprese rispetto ad altre. Il fatto di disporre di bandi che non sacrificano e/o limitano la partecipazione ad imprese anche di settori diversi da quelli del primario è e resta per noi una sorta di condizione ex ante al giudizio positivo sulla manovra programmatoria.

In buona parte ci pare di rinvenire nei contenuti espressi dal PSR quanto richiesto, pur sempre con il beneficio d’inventario derivante dall’applicazione e soprattutto dalla gestione dei principi e delle misu-re che verranno poi prodotte dagli uffici regionali. Certo è che per le imprese di Confindustria, per tutto quanto sopra sostenuto, quello del FEASR può essere uno dei punti più sfidanti dell’intera program-mazione. Non solo, ma per la trasversalità di molteplici voci, quello del FEASR è un terreno che forse più di altri si presta ad una reale integrazione tra Fondi, dando vita effettiva a quel “plurifondo”, che per il legislatore UE costituisce uno dei maggiori punti di discontinuità con la precedente programmazione 2007-13.

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5. Appendice

All’alba di un nuovo periodo programmatorio, si ritiene utile fornire alcune indicazioni circa il materia-le consultabile per meglio approfondire e seguire nei prossimi mesi l’andamento delle risorse per la strutturalità impiegate in Veneto: ma anche, e più semplicemente per conoscere e meglio orientarsi in un vero e proprio ginepraio di posizioni comuni, norme, documenti, piani e rapporti di monitoraggio. Lo facciamo nel modo più discreto possibile: dando noi per primi una tabella di raffronto tra i vari Fondi SIE (elaborata dagli uffici di Confindustria Veneto e costantemente aggiornata) e proponendo poi un elenco dei principali siti internet dove trovare, a più livelli, informazioni ed approfondimenti. La bibliografia sulla programmazione in chiave 2020 è molto vasta ed al suo interno è assai facile per-dersi tra atti a carattere politico-programmatorio e norme vere e proprie: così come risulta per altro spesso difficile tenere il passo con la cronografia dei vari interventi che si sono succeduti in questi due anni e mezzo di preparazione normativa e documentale. Riteniamo risulti insomma utile ed importan-te avere a disposizione uno strumento di facile consultazione, accanto ad indicazioni su piattaforme ove, sia pure con provata chiarezza ed autorevolezza, Istituzioni ed esperti ci aiutano a meglio com-prendere ed approfondire.

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Programmazione UE 2014-2020: prove di lettura comparata

FSE FEASR FESR

Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio

POR FSE Veneto 2014/2020 linee guida

POR FSE Veneto 2014/2020 linee guida (slides)

POR FSE 2014-2020 approvato dalla Giunta Regionale in data 10.06.2014

Regolamento (UE) N. 1304/2013 [file pdf 1,1MB] - Regolamento FSE

POR-FSE 2014/2020. Programma Operativo Regionale. (68/CR). (Articolo 9, Comma 2, Legge Regionale 26/2011). 10/07/2014 Deliberazione n. 43

Regione del Veneto POR FSE VENETO 2014-2020

Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio

Agenda delle priorità strategiche regionali per il sistema agricolo e rurale (Febbraio 2011) (allegato 1 – allegato 2 )

L’avvio 2014: avvio della programmazione per lo Sviluppo Rurale 2014 della Regione del Veneto (allegato 1; allegato 2)

Verso il PSR 2014 -2020 (allegato 1 – allegato 2)

Disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale allegato 1; allegato 2;

allegato 3; allegato 4

Incontro partenariale sulla programmazione. POR FESR 2014 – 2020 (24/06/2013)

Quadro normativo e finanziario POR FESR 2014 – 2020 (24/06/2013)

Percorso per la stesura del POR FESR 2014 - 2020 e coinvolgimento del partenariato (24/06/2013)

Orientamenti per il Programma Operativo Regionale del Veneto - Parte FESR 2014 ‐ 2020 (5 settembre 2013)

Incontro partenariale sulla programmazione POR FESR 2014 2020 (23/09/2013)

Orientamenti per il POR del Veneto, parte FESR 2014 2020 (23/09/2013)

Primi risultati della Consultazione web del Tavolo di Partenariato FESR (23/09/2013)

Obiettivo tematico 3 “Competitivita’ dei sistemi produttivi”(promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acqua coltura) - position paper per la preparazione del POR FESR 2014-2020 del veneto - ottobre 2013

Italia accordo di partenariato 2014-2020 (versione 9/12/2013)

Workshop obiettivo tematico 1 “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione” (rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione) - position paper per la preparazione del POR FESR 2014-2020 (ottobre 2013)

Workshop obiettivo tematico 2 “Agenda digitale” Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nonché l’impiego e la qualità delle medesime - position paper per la preparazione del POR FESR 2014-2020 (16/10/2013)

Workshop obiettivo tematico “Città e territorio” linee strategiche per la preparazione del POR FESR 2014-2020 della Regione Veneto

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FSE FEASR FESR

PARTENARIATO PSR – FEASR 2014-2020. Position Paper di Confindustria Veneto

Regolamento (UE) N. 1305/2013 [file pdf 1,6MB] - Regolamento FEASR

Proposta di Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014/2020 ai sensi del regolamento (UE) del 17 dicembre 2013, n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul Sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del FEARS. 9/07/2014 Deliberazione n. 41

Obiettivo Tematico POR FESR 2014 – 2020 Città e territorio - Linee strategiche per la preparazione del POR FESR 2014-2020 Regione del Veneto 4/12/2013

Workshop Energia 30/10/2013-Obiettivo tematico POR FESR 2014-2020 - Energia sostenibile e qualità della vita

Workshop obiettivo tematico Energia POR FESR 2014 – 2020 Energia strategia e azioni Linee strategiche

Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17/12/2013 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006

Position Paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014-2020) 09/11/2012

Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020 Roma, 27 dicembre 2012

Politica di coesione post 2013 e obiettivi di Europa 2020Regione del Veneto – Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali Direzione Programmazione

Programmazione Comunitaria 2014-2020 prime proposte di intervento per obiettivo tematico di Confindustria Veneto (document in progress)

Programmazione Comunitaria 2014-2020 prime proposte di intervento per obiettivo tematico di Confindustria Veneto (document in progress 2)

Bozza Documento Energia

Presentazione Italia-Austria 25.2.2014

Slide Tavolo di partenariato dei programmi CTE 25.2.2014 Zuccon

Presentazione Tavolo di partenariato dei programmi CTE Alpine-Space 25.2.2014

Tavolo di partenariato programmi CTE Central Europe 25.02.2014

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FSE FEASR FESR

DOCUMENTO UE 30 20/02/2013 GANNT - Futura-cooperazione

DOCUMENTO UE 31 SLIDE RIASSUNTIVA ASS CIAMBETTI

Avanzamento PO Regioni Centro Nord FONDI EUROPEI 2014-2020

Accordo di Partenariato per la programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei - versione 7 aprile 2014 (Allegati.zip)

POSIZIONE COMUNE CENTRO NORD SU DOCUMENTO CONFINDUSTRIA Favorire il rapido avvio della programmazione 2014-20 (Posizione comune Centro Nord su documento Confindustria su AdP 2014-2020.doc, FondiStrutturali_Confindustria attuazione AP 2014.pdf)

Programma Operativo regionale Fesr 2014-2020 CR n. 77/2014

Presentazione Cecchinato POR Fesr 2014/2020

Regolamento (UE) n. 1303/2013 [file pdf 2.2MB] - Regolamento disposizioni comuni fondi FEI

Regolamento (UE) n. 1301/2013 [file pdf 1,1MB] - Regolamento FESR Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione"

Regolamento (UE) N. 1299/2013 [file pdf 1,2MB] - Regolamento FESR Obiettivo di cooperazione territoriale europea

DGR 657 del 13 maggio 2014 Documento programmazione Unitaria (DGR 657 – Allegato A)

Proposta del POR - FESR del Veneto 2014/2020 ai sensi del regolamento (UE) n. 1301/2013 e del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio - 10 /07/2014 Del. n. 42, CR 77 (Emendamenti)

OSSERVAZIONI della Commissione UE al POR Veneto parte FESR 2014-2020

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Fonti e link utili

• Sito Associazione Europa 2020: http://www.associazioneeuropa2020.eu/news-dall-europa/Politiche-europee-settore-turismo.cfm • Sito Programmi comunitari – Formez: http://programmicomunitari.formez.it/lista_programmi_2014_2020_per_settore?page=4 • Sito del documento Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020: http://www.anci.it/Contenuti/Allegati/Metodi-e-obiettivi-per-un-uso-efficace-dei-fondi-comunitari-2014-20.pdf • Sito del Governo Italiano: http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=73329 • Sito Politica Regionale UE: http://ec.europa.eu/regional_policy/information/legislation/index_it.cfm