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PROGRAMMA REGIONALE STRAORDINARIO INVESTIMENTI
TRIENNIO 2017-2019 – DGR 5805/16 DEL 18/11/2016
AMBITO C (SISTEMI INFORMATIVI)
L’intervento proposto nella presente relazione può essere ricompreso nell’ambito
C (sistemi informativi) dell’allegato alla DGR 5805/16 .
RELAZIONE TECNICA
Contesto di Riferimento: il passaggio da Sistema informativo ospedaliero a Sistema
Informativo dell’ASST
1. Caratteristiche dell’architettura futura del sistema informativo aziendale
2. Finalità ed Approccio del piano investimenti
3. Risultati attesi
4. Stima dei costi
Contesto di Riferimento: il passaggio da Sistema informativo ospedaliero a Sistema
Informativo dell’ASST
A seguito dell’emanazione della L.R. 23/2015 e della conseguente trasformazione
dell’Azienda Ospedaliera in ASST, l’azienda ha analizzato come indirizzarne
l’applicazione in relazione agli scenari “to be” di evoluzione del Sistema
informativo della nuova ASST, anche alla luce delle indicazioni emanate dalla
Regione Lombardia e da Lombardia Informatica.
In prima istanza, lo sviluppo strategico dei sistemi informativi aziendali passa
attraverso una maggiore copertura funzionale dei processi clinico-sanitari. Lo
scenario attuale vede la presenza di molti processi non ancora “dematerializzati”
o “digitalizzati”, con la conseguente impossibilità di sostenere gli impatti della
Direzione Generale
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riforma del servizio sanitario così come definito nella Legge 23 e nelle sue
emanazioni attuative a causa dell’assenza di componenti applicative che
possano fare da base di partenza per lo sviluppo delle funzionalità a supporto dei
processi di “presa in carico”.
In particolare, le valutazioni effettuate “post emanazione” L.23 hanno permesso di
affrontare una revisione delle esigenze di tipo infrastrutturale ed applicativo
ponendo particolare attenzione a come affrontare il percorso di attuazione del
concetto di “presa in carico del paziente” per comprenderne le implicazioni
attuali e future e le ricadute sulle componenti di processo, organizzazione e
copertura applicativa. L’integrazione socio-sanitaria ed il dialogo tra più soggetti
(ASST, MMG\PLS, RSA, ADI, …) implica, tra l’altro, la necessità di sostenere
adeguatamente l’implementazione dei progetti regionali ai quali l’azienda ha
aderito (NPRI – nuova piattaforma regionale d’integrazione; …) e di gestire gli
impatti/vincoli collegati alla gestione della continuità di servizio ed alla
conduzione del progetto di consolidamento dei data center di cui l’azienda fa
parte.
I principali bisogni rilevati sono i seguenti:
- apertura dei sistemi verso il territorio in ottica di miglioramento dei servizi al
cittadino;
- copertura funzionale dei sistemi più ampia, in particolare per l’ambito
clinico (cartella clinica medico-infermieristica, terapia e gestione del rischio
clinico);
- capacità di integrare componenti applicative interne all’ASST (ad esempio:
CUP, Repository Documentale, …) ed esterne (ad esempio: Cartella Sociale
Informatizzata, Cartella Informatizzata MMG, Sistemi di gestione ADI, Sistemi
di Gestione RSA, …);
- estensione della capacità di gestione delle nuove informazioni socio-
sanitarie;
- implementazione delle logiche di “single sign-on” e di profilazione delle
utenze per segmentare l’accesso ai dati;
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- adeguamento progressivo alle indicazioni presenti nella normativa sulla
protezione dei dati, privacy e dossier sanitario.
1. Caratteristiche dell’ dell’architettura futura del sistema informativo aziendale
Il modello di architettura dei Sistemi Informativi di riferimento cui l’ASST di Cremona
vuole tendere è riportato nella figura seguente e prevede il disaccoppiamento
degli strati applicativi dai dati e dalle informazioni, consentendo nel tempo la
massima flessibilità nell’evoluzione funzionali del sistema e la massima stabilità e
tutela del patrimonio informativo ed anagrafico aziendale.
Tale modello rappresenta i tre livelli che raccolgono le diverse
“macrocomponenti” del sistema informativo aziendale:
- PORTAFOGLIO APPLICATIVO - Front End e Logiche applicative
- MIDDLEWARE - Componenti di Integrazione ed Orchestrazione
- PATRIMONIO INFORMATIVO – Contenuti, Informazioni, Dati unificati, condivisi e
protetti.
Relativamente ai processi di accoglienza, assistenza e cura dei pazienti nell’area
clinico-sanitaria, il modello recepisce il paradigma, introdotto dalla L.23, definito
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come “presa in carico”, caratterizzata dall’integrazione delle modalità di risposta
ai bisogni delle persone in condizione di cronicità e fragilità, per garantire la
continuità nell’accesso alla rete dei servizi e l’appropriatezza delle prestazioni
sanitarie, sociosanitarie e sociali, attraverso idonee soluzioni tecnologiche che
consentano la pianificazione, gestione e controllo attuativo del percorso clinico-
assistenziale personalizzato (nella figura presentata definiti come: “Piattaforma di
Presa in carico e gestione del Progetto Individuale Assistenziale”).
A differenza del ciclo prestazionale, che si completa nell’ambito di un singolo ente
erogatore (ospedale, laboratorio, poliambulatorio, ecc.), la presa in carico
prevede infatti una committenza integrata fra più enti organizzati “in filiera” (ASST;
MMG; RSA; ADI, …) per assicurare l’attuazione, completa e senza discontinuità,
del ciclo di assistenza e cura.
L’applicazione del modello presso l’ASST di Cremona potrà essere condizionata,
inoltre, dalle gare centralizzate in corso relativamente a:
- HR
- NPRI
La trasposizione del modello sopra descritto nell’architettura logica dei sistemi
informativi futuri è rappresentata nella figura seguente:
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L’area dei processi di presa in carico è caratterizzata dalla presenza di
componenti applicative e funzionali che gestiscono l’intera filiera del percorso di
cura, sia mettendo a disposizione funzionalità proprie e tipiche della nuova
modalità assistenziale, sia interconnettendo le varie componenti applicative già
esistenti nel percorso erogativo delle prestazioni sia interne agli ospedali sia sul
territorio dove si deve fare particolare riferimento al ruolo e all’integrazione dei
MMG\PLS sia nella loro connotazione individuale, sia nella loro eventuale
organizzazione in cooperative (es: CREG e PRESST).
Gli strati di “middleware” e di gestione “patrimonio informativo” (“repository
multistandard” ovvero capace di gestire una molteplicità di tipologie di
documenti sia da un punto di vista fisico – natura del documento e archiviazione -
sia da un punto di vista logico – contenuto informativo - ) faranno logicamente da
punto di appoggio delle applicazioni esistenti e delle nuove applicazioni.
Per avviare l’evoluzione dei sistemi informativi verso il modello di riferimento sopra
riportato, l’ASST ha individuato gli ambiti di intervento prioritari, di cui si riporta nel
seguito una descrizione maggiormente dettagliata, relativamente sia alle
componenti applicative (sistema di presa in carico del paziente, cartella clinica
elettronica e portale aziendale) sia alle componenti infrastrutturali necessarie a
supportare tali nuove componenti (rete LAN, wifi, …).
Sono stati inoltre evidenziati alcuni interventi sulle componenti di architettura dei
sistemi informativi che sono ritenuti abilitanti (raccolta informatizzata consenso e
single sign on) alla corretta implementazione delle nuove componenti.
1.1. L. 23/2015 - Componenti applicative
Sistema presa in carico del paziente
Nel nuovo assetto proposto dalla L.23 sono ancora in fase di consolidamento le
funzioni di presa in carico “extra ospedaliera” ed i relativi processi volti alla
continuità ospedale-territorio.
La governance di tali processi porta elementi manageriali ed operativi
sostanzialmente nuovi per i quali il percorso di completa implementazione,
consolidamento e diffusione delle procedure, anche se non ancora completato,
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è sicuramente dipendente dalla capacità del sistema informativo di aprirsi ai
concetti dell’interoperabilità funzionale ed informativa.
Nello specifico sono state rilevate le seguenti criticità che possono rendere difficile
lo sviluppo di una visione integrata del processo di presa in carico:
- settorialità delle funzioni aziendali e delle unità organizzative che verrà
superata con l’adozione del POAS;
- compartimentalizzazione delle competenze (e conseguenti diseconomie e
limitazioni gestionali);
- sostanziale frammentazione delle basi dati e conseguente impossibilità di
visione e monitoraggio dei percorsi assistenziali (in particolare di attività già in
itinere e con potenziale concomitanza/interferenza/sovrapposizione di ulteriori
servizi) ovvero di accesso a reporting condiviso;
- sostanziale assenza di cooperazione applicativa (eccezion fatta – per i
principali applicativi- per l’accesso all’anagrafica assistiti centralizzata);
- diversi ambiti di servizio non hanno robuste soluzioni applicative (ricorrendo a
soluzioni di office automation o database sviluppati internamente ai servizi
aziendali - si pensi a tutta l’area consultoriale ad esempio).
Il nuovo sistema informativo di supporto ai processi della ASST, oltre a superare gli
elementi di criticità presentati fino ad ora, deve sostenere adeguatamente il
percorso del paziente che può essere sinteticamente riassunto in tre “momenti”:
1. il momento “informativo e di istanza della presa in carico” (che potrebbe ad
esempio prevedere il rilievo dei bisogni prevalenti e “triage”);
2. il “momento di valutazione multidimensionale, di stesura di un Piano
Individuale Assistenziale multidisciplinare e Caratterizzazione dei “Domini
della Presa in Carico (caratterizzazione dei bisogni, attribuzione degli
obiettivi, indicazione degli interventi e identificazione degli indicatori di
monitoraggio degli outcomes clinico-socio-assistenziali). In questa fase
diventa cruciale l’integrazione con le soluzioni di informatizzazione degli
ambulatori di medicina generale che rendono possibile la continuità di cura
“ospedale-territorio” e permettono di adempiere correttamente sia allo
scambio informativo “ospedale – MMG – paziente”;
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3. il “workflow” di erogazione, con il coinvolgimento collaborativo delle diverse
figure professionali e operatori di servizio secondo agende operative
coordinate.
I tre momenti devono essere necessariamente integrati in termini informativi, sia
nella sequenza di presa in carico sopra descritta, sia ai fini di rendicontazione e
retroazione per le eventuali necessità di rimodulazione dei servizi.
La Piattaforma di presa in carico dovrà essere costituita da componenti
applicative e da funzionalità che permettano di gestire l’intera filiera del percorso
di cura, sia mettendo a disposizione funzionalità proprie e tipiche della nuova
modalità assistenziale (Gestione valutazione multidimensionale del bisogno,
stesura del Progetto Individuale (PI), Stesura del Piano Assistenziale Individuale
(PAI), monitoraggio dell’erogazione del PAI, rendicontazione e remunerazione), sia
interconnettendo le varie componenti applicative già esistenti nel percorso
erogativo delle prestazioni sia interne all’Ospedale sia sul territorio (processi di
accoglienza e di cura e processi di assistenza territoriali).
Tale piattaforma dovrà essere integrata con i sistemi di gestione dell’Accoglienza
(CUP e ADT) sia per recepire la “presa in carico” effettuata tramite tali sistemi, sia
per pianificare tutte le attività di gestione e cura del paziente e verificarne
l’attuazione.
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Come descritto nello schema logico precedente, la nuova soluzione deve offrire
una adeguata interconnessione informativa tra i differenti “ambiti di intervento” e
tra i diversi “soggetti coinvolti”: per taluni percorsi (ambiti di bisogno degli assistiti) è
infatti essenziale la disponibilità informativa condivisa e collaborativa tra differenti
figure professionali e di case management sanitario e socio-sanitario (es.
MMG\PLS, percorso materno infantile, follow-up oncologico a seguito di
dimissione protetta, ecc..).
Cartella clinica Elettronica (CCE)
La Legge 23/2015 pone come obiettivo un maggiore raccordo tra i servizi sanitari
di area ospedaliera e quelli socio sanitari di area territoriale, promuovendo logiche
di aggregazione e di standardizzazione dei processi a livello di ATS/Regione.
Questo obiettivo di informatizzazione dei percorsi clinici e socio-sanitari, insieme al
naturale completamento informativo della Piattaforma di presa in carico, rendono
chiaro quanto siano fortemente necessari degli strumenti che permettano ai clinici
e agli operatori sanitari una gestione informatica più completa, che permetta di
avere sempre a disposizione, in tempo reale, le informazioni necessarie per gestire
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in modo appropriato il percorso di diagnosi e cura del paziente che avviene sia
all’interno dei diversi presidi ospedalieri sia sul territorio.
Il disegno della nuova architettura informatica dell’ASST dovrà quindi
implementare anche una soluzione integrata comprendente:
- una componente applicativa (Clinical Information System) in grado di
programmare e rilevare tutti i processi clinici e le informazioni che si
sviluppano in ambito di ricovero ospedaliero, ambulatoriale e assistenziale,
evolvendo dalla concezione della Cartella Clinica relativa ad un singolo
episodio verso la logica del Processo di Cura e di alimentazione del “Dossier
Clinico Assistenziale” del paziente.
- una componente applicativa (Clinical Portal), basata sui protocolli standard
adottati dalla PA (Web Services, repository IHE, ecc.) per consentire
l’accesso, da parte di tutti gli attori che partecipano al processo di cura e
assistenza, alle informazioni e ai servizi applicativi esposti dal Clinic
Information System (Repository Socio/Sanitario integrato dell’ASST),
implementando una modalità di dialogo comune tra l’ASST e tutti i suoi
utenti siano essi interni (dipendenti, figure professionali, etc.) siano essi esterni
(MMG\PLS, cittadini-pazienti, stakeholder istituzionali, etc.).
Clinical Information System
Il Clinical Information System sarà implementato anche per seguire il paziente
secondo logiche di gestione delle cronicità, consentendo una visione univoca e
integrata di ogni accesso alle sue informazioni da parte dei diversi operatori
sanitari e assistenziali, in un contesto di continuità della cura, garantendone la
riservatezza in base alle vigenti normative.
Questo approccio innovativo consentirà all’Azienda di attuare modelli
organizzativi in linea con la legge di riordino della riforma sanitaria, puntando alla
piena integrazione dei processi e delle informazioni fra presidi ospedalieri e
territorio.
Il Clinical Information System risponderà inoltre alle seguenti esigenze:
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- Gestione dei processi Clinici secondo una logica integrata fra tutte le unità
operative cliniche e ambulatoriali afferenti l’organizzazione territoriale e che
partecipano al processo di cura dei cittadini;
- Condivisione della conoscenza Clinica e standardizzazione dei percorsi
clinici, ambulatoriali e riabilitativi in funzione della patologia, al fine di
promuovere la consultazione delle informazioni e l’ottimizzazione dei
processi, anche ai fini dell’eccellenza aziendale, sia all’interno del
perimetro territoriale proprio che in ambito regionale, nazionale e
internazionale;
- Omogeneizzazione ed integrazione delle informazioni cliniche dei pazienti
trattate nei diversi ambiti, sia per valutazioni di efficienza gestionale che
outcome clinico;
- Dematerializzazione completa della documentazione
clinico/assistenziale/sociale anche ai fini della produzione di Cartelle
Cliniche/Ambulatoriali Elettroniche, di Certificazioni socio assistenziali e di
Consensi informati a valenza medico legale provvedendo altresì
all’alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) del cittadino
Il Clinical Information System sarà costituito da una piattaforma integrata
finalizzata alla gestione dei processi clinici/ambulatoriali del paziente, con
funzionalità di supporto, in particolare, ai processi operativi di reparto
(Inquadramenti, programmazione bisogni assistenziali e terapie, rilevazione
parametri vitali, somministrazione e attiviità infermieristiche sul paziente, gestione
delle scorte, dei pasti, ecc.), completamente interoperabile con tutti i software
applicativi dipartimentali.
Il Clinical Information System rende disponibile un insieme di servizi e funzioni
chiave, uniformando in ogni reparto/ambulatorio la modalità di presa in carico e
la gestione dei diversi percorsi di cura dei pazienti, consentendo la registrazione di
ogni azione compiuta e di ogni informazione clinica prodotta. Nello schema
sottoriportato si illustra l’architettura generale e le interazioni con i diversi sistemi
dipartimentali ospedalieri:
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Il Clinical Information System espone inoltre strumenti di acquisizione, gestione e
rapido accesso alle informazioni riguardanti:
- Anagrafe paziente
- Storia clinica del paziente
- Percorso degenti
- Inquadramento clinico
- Consensi e modulistica varia informatizzati (anche da documenti cartacei
esterni)
- Diario clinico assistenziale
- Programmazione e rilevazione parametri vitali e bisogni assistenziali
- Richiesta/prenotazione servizi di servizi ad altre unità operative
interne/esterne
- Produzione facillitata Refertazioni e certificazioni cliniche
- Ricettario elettronico secondo le norme vigenti (NRE)
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- Movimentazione interna/esterna degenti
- Produzione facilitata lettere di dimissione
- Cartella Clinica Elettronica dematerializzata
- Dossier Clinico del paziente
- Archiviazione sostitutiva a valenza legale della documentazione clinica
- Percorso ambulatoriale
- Programmazione prestazioni ambulatoriali, diagnostiche, ecc.
- Prenotazione “leggera”
- Visite “a parere” per interni
- Produzione facilitata Referti ambulatoriali
- Cartella ambulatoriale dematerializzata
Il Clinical Information System implementa un approccio innovativo in ottica di
funzionamento per intensità di cura e per specialità, consentendo altresì di
supportare gli assetti organizzativi e logistici tipici del nuovo concetto di ASST
definito nella riforma regionale.
Clinical Portal
Il Clinical Portal rappresenta un unico front-end intelligente che, garantendo
elevati standard di sicurezza delle informazioni e dei dati, consente di
omogeneizzare e standardizzare l’aspetto grafico (“User Experience”) e le logiche
applicative attualmente presenti, o che saranno utilizzate in futuro nell’ambito dei
processi di cura.
L’enorme vantaggio nell’utilizzo di un’unica piattaforma di accesso (unico “Front-
End”), risiede nel fatto che essa permette di utilizzare i contenuti utili, dati ed
informazioni, presenti nel patrimonio informativo, a tutto il personale abilitato al
trattamento degli stessi, a prescindere dal ruolo organizzativo, e dal luogo da cui
viene effettuato l’accesso (Intranet in azienda o Internet da remoto), realizzando
un vero e proprio punto di accesso accesso, personalizzabile per ciascun utente e
per ogni specifica esigenza.
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L’accesso ai dati, infatti, avviene tramite autenticazione dell’utente mediante un
sistema di ID Access Management e Single Sign-On. Quest’ultimo permetterà la
propagazione delle credenziali personali a tutti i sistemi collegati, evitando
all’utente di digitare i propri codici ogni volta che accede a un diverso sistema
applicativo. La piattaforma, quindi, dialogherà sia con gli strati di accesso, sia con
gli applicativi comuni tra le diverse aree aziendali ed eviterà la replicazione di dati
ed informazioni. Il Clinical Portal System, completamente rispondente al modello di
integrazione della piattaforma regionale lombarda, permette altresì di esporre al
“cittadino-paziente” fuori regione, in modo sicuro e profilato, servizi di acquisizione
referti utilizzando modalità di comunicazione più moderne ed efficaci.
1.2. L. 23 - Adeguamento e sostegno Infrastrutturale
Ad oggi si evidenziano alcune delle criticità più importanti sulla infrastruttura di
RETE (LAN e WAN). E’ necessario infatti provvedere alla sostanziale sostituzione
degli apparati di rete al fine di avere una gestione omogenea dell’infrastruttura e
maggiori garanzie di affidabilità, superando le criticità connesse all’obsolescenza
tecnologica della attuale infrastruttura e semplificando e riducendo ad un’unica
console di gestione le attività di monitoraggio e conduzione.
Si ritiene, pertanto, necessario procedere ad acquisire nuove apparecchiature di
rete (switch, firewall, ...) con le seguenti caratteristiche:
- unica interfaccia drill-down che permetta di raggiungere il componente
dell’infrastruttura desiderato attraverso i successivi livelli di relazione (ad es.
LAN–Vlan–armadio–switch– porta);
- ampie funzionalità di monitoraggio, notifica via sms o email, reporting,
supportate da un repository che descrive i singoli componenti
dell’infrastruttura stessa e gli eventi rilevanti verificatisi nel tempo;
- funzioni di esecuzione in automatico di change e configuration
management supportate da un catalogo integrabile di comandi operativi
relativi ai dispositivi e ai sistemi operativi più diffusi.
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Corre l’obbligo di rammentare che la ASST di Cremona ha centralizzato il proprio
data center presso il Virtual Data Center di LISPA a seguito del primo progetto
sperimentale di consolidamento dei datacenter sanitari. Questo richiede che i
possibili scenari attuativi tengano conto delle specificità tecnologiche che ne
derivano (livello dell’hardware, logiche di indirizzamento, sistemi di monitoraggio,
etc.).
Infrastruttura rete wifi
A supporto dell’implementazione della Cartella Clinica Elettronica, che prevede
necessariamente l’impiego di dispositivi hardware (Smartphone, Tablet Pc,
Palmari, …) che devono poter essere utilizzati in totale mobilità all’interno dei
reparti, è necessario prevedere il potenziamento della infrastruttura WIRELESS sugli
ambiti di degenza oltre che sul territorio. Inoltre, l’erogazione di servizi al pubblico
di supporto all’orientamento e all’informazione, potrebbero ben giovarsi della
presenza di accessi WiFi dedicati a questo scopo anche presso le aree di
accoglienza.
Piattaforma Elaborativa e di archiviazione
A supporto dell’implementazione delle nuove componenti applicative è
necessario rivedere il fabbisogno di capacità elaborativa e di storage. Data la
particolare natura del servizio di elaborazione dati, oggi completamente gestito
da LISPA (come esito del progetto di consolidamento dei datacenter a cui
l’azienda ha aderito), l’azienda dovrà prevedere la richiesta di nuove macchine
virtuali e di nuovo spazio disco (storage) per l’archiviazione dei dati. Tali costi non
rientrano nel progetto d’investimento perché gestiti direttamente da RL secondo
le modalità previste dalla delibera di affidamento del progetto di consolidamento.
Saranno altresì sfruttate e favorite tutte le possibili sinergie di approccio e di
prodotto tra la scrivente e le altre aziende presenti sul data center LISPA cercando
di cogliere importanti contenimenti di costo e semplificazioni architetturali.
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1.3. Interventi sulle componenti di architettura dei sistemi.
Gestione raccolta Informatizzata consensi
Altra componente appartenente allo strato di architettura dei sistemi è quella
relativa alla gestione delle policy di accesso. La gestione del consenso
rappresenta una priorità assoluta; l’adozione di idonee tecnologie di gestione
dell’accesso alle informazioni archiviate secondo le linee guida del garante della
privacy è infatti una delle maggiori criticità alla quale dover far fronte nel prossimo
futuro. Il sistema deve prevedere anche la disponibilità di un “motore di gestione
delle regole di accesso” o modulo di Policy Enforcement che deve permettere:
- l’accesso in ricerca e in recupero delle informazioni contenute nel Repository-
Registry validate che, sulla base di una serie di informazioni di autorizzazione,
ritornerà la lista dei documenti e degli episodi visionabili.
- la gestione di regole semplici basate su ruolo, tipo o confidenzialità del
documento, tipologia documento.
- la gestione di “regole di garanzia” che permettano, data la criticità di una
corretta implementazione delle regole (il mancato accesso in caso ve ne sia
effettivamente diritto e bisogno ha conseguenze gravi) che nelle fasi
sperimentali di messa a punto del sistema sia possibile il monitoraggio di accessi
e dinieghi e il by-pass di blocchi all’accesso giustificandolo. La soluzione deve
permettere la consultazione dei log al fine del controllo e della
pianificazione/tuning delle regole di accesso. Si raccomanda la costituzione di
un team interdisciplinare composto da direzione sanitaria, sistemi informativi,
altri ruoli organizzativi pertinenti per definire le regole della fase sperimentale e
analizzare le eccezioni provvedendo alla richiesta di aggiornamento delle
policy.
- La gestione di regole complesse a supporto di logiche avanzate di accesso,
che permettano la costruzione di regole dinamiche.
- La presenza di una Interfaccia amministrativa (ed eventualmente di self-care)
che permetta l’integrazione con il portale utente interno/esterno (es.: paziente)
in modo che il soggetto possa essere messo a conoscenza della visibilità dei
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propri documenti ma possa anche esercitare i suoi diritti alla scelta e
autodeterminazione.
Single sign on
Si ritiene importante in una organizzazione così vasta e complessa come quella di
una ASST disporre di un database globale e centralizzato di tutti gli utenti e di
centralizzare delle politiche di accesso agli applicativi e alle informazioni e della
sicurezza consentendo ad un utente di effettuare un'unica autenticazione valida
per più sistemi software o risorse informatiche alle quali è abilitato.
Gli obiettivi dell’implementazione di tale progetto sono molteplici:
- semplificare la gestione delle password: maggiore è il numero delle password
da gestire, maggiore è la possibilità che vengano utilizzate password simili le
une alle altre e facili da memorizzare, abbassando così il livello di sicurezza;
- semplificare la gestione degli accessi ai vari servizi;
- semplificare la definizione e la gestione delle politiche di sicurezza.
L’intervento necessario è quello di prevedere l’implementazione di un sistema di
“Single Sign On” che sia implementato in modo trasversale e standardizzato per
tutte le applicazioni. In questa fase dell’intervento dovranno essere definite e
consolidate le regole di utilizzo degli strumenti di Identity Access Management e di
Single Sign On e le procedure di gestione coinvolgendo tutti gli interlocutori
aziendali oggi preposti alla gestione/aggiornamento dell’anagrafica
organizzazione (personale amministrativo di risorse umane, Sitra per il personale
infermieristico e di supporto interno, infermieri di cooperativa, etc.).
2. Finalità ed Approccio del piano investimenti
Si ritiene pertanto necessario provvedere all’acquisizione delle componenti
necessarie all’evoluzione dei sistemi informativi sanitari per coprire l’intera filiera di
presa in carico, la gestione e la governance dei percorsi assistenziali, con
funzionalità coerenti con il nuovo modello erogativo, interconnettendo le varie
componenti applicative già esistenti ed inserendo una cartella clinica elettronica
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socio-sanitaria, come naturale punto di snodo tra ospedale e territorio. Si tratta, in
particolare, di procedere per:
l’introduzione di un modello organizzativo e tecnologico per la “Presa in
Carico” del paziente che consenta di gestire e coordinare l’assistenza resa
al paziente la gestione e di governare i percorsi assistenziali.
l’attuazione di una visione sistemica che incroci i bisogni del cittadino con i
processi di assistenza e cura territoriali ed intraospedalieri e con i sistemi
informativi a supporto.
il disegno di un nuovo modello architetturale dei Sistemi Informativi orientato
ai processi che valorizzi il patrimonio informativo, sostenga i modelli
emergenti di cura e sia orientato a nuovi modelli aggregati di condivisione
dei dati.
rispondere alle carenze relative all’informatizzazione dell’area clinico
sanitaria ospedaliera attraverso l’introduzione di una Cartella Clinica
Elettronica in grado di aprirsi alla gestione socio-sanitaria del paziente.
l’adeguamento del sostegno infrastrutturale a supporto della nuova
architettura applicativa.
Seguendo le indicazioni di riferimento dell’AGID in materia di “Riuso del software”
sviluppato dalle pubbliche amministrazioni, successivamente ad una attenta
valutazione tecnico funzionale, è stato identificato il sistema “Portale Clinico CCE”,
sviluppato internamente dall’ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda,
quale piattaforma applicativa rispondente ai requisiti per la realizzazione del
progetto.
Tale sistema, oltre a rispondere agli obiettivi strategici ed applicativi, sopra
descritti, che l’ASST di Cremona si pone per lo sviluppo del proprio sistema
informativo, risulta già in linea con i modelli di interoperabilità regionali e, pertanto,
consente un importante risparmio in termini di:
- acquisizione del Software senza oneri, in funzione del riuso dello stesso;
- disponibilità di integrazioni e interoperabilità con i sistemi dipartimentali
regionali;
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- condivisione del Known How e dei processi clinico/organizzativi con le aziende
già aderenti al “riuso” (Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Istituto
Neurologico Carlo Besta) che consente all’ASST di Cremona nuova modalità di
interscambio culturale sui processi e sulle tecnologie agli stessi collegate;
- possibilità di implementare e personalizzare la soluzione in tempi rapidi ed in
collaborazione con le altre Azienda già aderenti riducendo concretamente i
costi di avviamento;
- possibilità di accedere alla continua evoluzione funzionale e tecnologica, a
costi condivisi, partecipando al Board di sviluppo cooperativo fra tutte le
aziende aderenti alla procedura di “riuso” del sistema;
- possibilità di condividere costi e decisioni inerenti i prossimi sviluppi applicativi
del sistema finalizzati a supportare l’attuazione della Legge Regionale 23/2015
integrando le soluzioni di “Presa in carico” identificate e descritte in
precedenza.
3. Risultati attesi
L’impostazione prevista permette alla ASST di raccogliere importati benefici, in
particolare di natura tecnico organizzativo, ma anche economici nelle seguenti
aree:
- automazione dei processi clinici coerentemente con la normativa e le attuali
indicazioni di digitalizzazione e de materializzazione di RL e dell’Agid
- visione integrata delle informazioni intraospedaliere e territoriali a supporto dei
nuovi modelli di rimborso (es.: CReG-POT, erogazione a tariffa, etc…) a
supporto della Pianificazione Strategica e delle esigenze del Controllo di
gestione.
- governance dei processi secondo diverse prospettive (organizzazione,
risorse,..);
- condivisione dei dati tra i diversi professionisti che concorrono al processo di
diagnosi e cura al fine di ridurne i tempi e migliorarne gli outcome;
- gestione omogenea dell’infrastruttura e maggiori garanzie di affidabilità;
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4. Stima dei costi
Per gli interventi proposti è previsto un importo di spesa complessivo ammontante
ad € 2.228.940 cosi suddiviso:
L. 23 – Componenti applicative € 1.280.000,00
L. 23 – Componenti infrastrutturali € 257.000,00
Interventi sulle componenti di architettura dei sistemi € 290.000,00
Iva 22% € 401.940,00
TOTALE
€ 2.228.940,00
RELAZIONE STRATEGICA
Nel nuovo assetto proposto dalla L.R. 23/2015 sono in fase di consolidamento le
funzioni di presa in carico “extra ospedaliera” ed i relativi processi volti alla
continuità ospedale-territorio.
La governance di tali processi rimanda ad elementi manageriali ed operativi
sostanzialmente nuovi per i quali il percorso di completa implementazione,
consolidamento e diffusione delle procedure, risulta funzione anche della
capacità del sistema informativo aziendale di aprirsi ad una maggiore
interoperabilità funzionale ed informativa.
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Nello specifico sono state rilevate le seguenti problematiche e criticità che
possono rendere difficile lo sviluppo di una visione integrata del processo di presa
in carico:
- settorialità delle funzioni aziendali e delle competenze che verrà superata
con l’adozione del POAS;
- sostanziale frammentazione delle basi dati con conseguente impossibilità di
visione e monitoraggio dei percorsi assistenziali (in particolare di attività già
in itinere e con potenziale concomitanza/interferenza/sovrapposizione di
ulteriori servizi) ovvero di accesso a reporting condiviso;
- sostanziale assenza di cooperazione applicativa (eccezion fatta – per i
principali applicativi- per l’accesso all’anagrafica assistiti centralizzata).
Il nuovo sistema informativo di supporto ai processi della ASST, oltre a superare gli
elementi di criticità indicati, deve sostenere adeguatamente il percorso del
paziente che può essere sinteticamente riassunto in tre “momenti”:
1) il momento “informativo e di istanza della presa in carico” (che potrebbe ad
esempio prevedere il rilievo dei bisogni prevalenti e “triage”) ;
2) il “momento di valutazione multidimensionale, di stesura di un Piano Individuale
Assistenziale multidisciplinare e Caratterizzazione dei Domini della Presa in Carico”
(caratterizzazione dei bisogni, attribuzione degli obiettivi, indicazione degli
interventi e identificazione degli indicatori di monitoraggio degli outcomes clinico-
socio-assistenziali);
3) il “workflow” di erogazione, con il coinvolgimento collaborativo delle diverse
figure professionali e operatori di servizio secondo agende operative coordinate.
I tre momenti devono essere necessariamente integrati in termini informativi sia
nella sequenza di presa in carico sopra descritta, sia ai fini di rendicontazione e
retroazione per le eventuali necessità di rimodulazione dei servizi.
Il modello, dunque, supporta e consente la “presa in carico”, caratterizzata
dall’integrazione delle modalità di risposta ai bisogni delle persone in condizione di
cronicità e fragilità, per garantire la continuità nell’accesso alla rete dei servizi e
l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali, attraverso
idonee soluzioni tecnologiche che consentano la pianificazione, gestione e
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controllo attuativo del percorso clinico-assistenziale personalizzato (Piattaforma di
Presa in carico e gestione del Progetto Individuale Assistenziale).
A differenza del ciclo prestazionale, che si completa nell’ambito di un singolo ente
erogatore (ospedale, laboratorio, poliambulatorio, ecc.), la presa in carico
prevede infatti una committenza integrata fra più enti organizzati “in filiera” per
assicurare l’attuazione, completa e senza discontinuità, del ciclo di assistenza e
cura.
I principali bisogni rilevati, ai quali il modello proposto da riscontro sono i seguenti:
- apertura dei sistemi verso il territorio in ottica di miglioramento dei servizi al
cittadino;
- copertura funzionale dei sistemi più ampia, in particolare per l’ambito clinico
(cartella clinica medico-infermieristica, terapia, rischio clinico);
- maggiori possibilità di estrarre e consultare in autonomia le informazioni presenti
a sistema (reporting strategico, clinico, sanitario, amministrativo) e socio-
sanitari;
- accesso alle informazioni ed alle immagini anche in mobilità e/o da remoto e
al letto del paziente;
- adeguamento progressivo alle indicazioni presenti nella normativa sulla
protezione dei dati, privacy e dossier sanitario.
La Legge 23/2015 pone come obiettivo un maggiore raccordo tra i servizi sanitari
di area ospedaliera e quelli socio sanitari di area territoriale, promuovendo logiche
di aggregazione e di standardizzazione dei processi a livello di ATS e a livello
Regionale. In virtù di questo obiettivo, il naturale completamento informativo della
Piattaforma di presa in carico è uno strumento che permetta ai clinici ed agli
operatori sanitari di avere sempre a disposizione, in tempo reale, le informazioni
necessarie per gestire in modo appropriato il percorso di diagnosi e cura del
paziente che avviene all’interno dei diversi presidi ospedalieri e, a seguito della L.
23/2015, sul territorio.
La ASST di Cremona deve quindi avviare a tale scopo un percorso di integrazione
tra la componente ospedaliera e la componente di territorio al fine di assicurarsi
la massima funzionalità operativa. In particolare, si tratta di:
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- definire i percorsi del paziente e le interazioni funzionali-organizzative con tutte
le strutture erogatrici ospedaliere e territoriali;
- comunicare al paziente ed al caregiver dei percorsi definiti per diminuire
l’incertezza e la necessità di interagire con diversi interlocutori, agevolando
l’accesso alle risorse;
- condividere i dati tra i diversi professionisti che concorrono al processo di
diagnosi e cura al fine di ridurne i tempi e migliorarne gli outcome;
- monitorare l’attuazione del percorso di cura del paziente;
- ridurre gli errori umani e il rischio clinico;
- raggiungere la piena governance dei processi secondo diverse prospettive
(organizzazione, risorse, etc.);
- organizzare i dati in logiche multi-livello ai fini della loro reale fruibilità.
CRONOPROGRAMMA
Il cronoprogramma dell’intervento, di seguito riportato, è allegato alla
documentazione dell’istanza. I tempi indicati sono stati valutati a partire
dall’intervenuta approvazione regionale e con l’assunzione che le procedure di
gara vengano espletate direttamente dall’ASST. Nel caso di gare consorziate o
espletate da ARCA il cronoprogramma dovrà essere rivisto. Il Cronoprogramma si
riferisce all’ipotesi, in corso di approfondimento, di fruire del riuso della soluzione di
CCE e di Portale attualmente in uso presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano
Niguarda, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e la Fondazione
IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
AMBITO C Realizzazione informatizzazione modello di
presa in carico Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Progettazione
Bando, Gara, Affidamento
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Esecuzione,Collaudo e messa in esercizio
RELAZIONE TECNICA
IL Responsabile U.O. Controllo di Gestione e Sistemi Informativi Aziendali
Dott.ssa Valentina Brunelli
RELAZIONE STRATEGICA
f.to IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Camillo Rossi
Firma autografa sostituita con indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi del D.Lvo n. 39/1993 – art. 3 , comma 2.