Programma Lumezzane 5 Stelle

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Programma Elettorale

2014-2019

Può darsi che non siamo responsabili per la situazione in cui ci troviamo.

Ma lo diventiamo se non facciamo nulla per cambiarla”

[Martin Luter King]

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Il Nostro metodo di Lavoro

COME NASCONO LE NOSTRE PROPOSTE

Siamo un Movimento che nasce dal basso e proprio per questa nostra caratteristica il primo passo per noi è stato quello di confrontarci con i nostri concittadini. L’ascolto è una delle fasi che caratterizzano il nostro percorso di formulazione delle proposte.

Ci sono tante diverse realtà che formano la nostra società, ognuna degna di nota. Ciascuna di queste realtà ha i suoi problemi e i suoi desideri per il migliore funzionamento della comunità. Noi vogliamo raccogliere la voce di tutti, confrontarci con loro, siano essi singoli individui oppure riuniti in associazioni, gruppi, comitati.

Nessuna verità calata dall’alto, ma una puntuale raccolta di quello che ci suggerisce chi ci sostiene e chi ci critica, perché spesso è proprio dalle critiche che si cresce. Ab-biamo iniziato questo percorso anni fa, con la nascita del Movimento. Ci siamo trovati per strada, organizzando banchetti di raccolta firme o di divulgazione delle nostre idee, ma anche eventi e attività di vario genere.

Nel frattempo abbiamo continuato a riunirci per analiz-zare le varie istanze che ci venivano presentate. Abbia-mo costituito gruppi di studio per approfondire ogni si-tuazione, vagliando pregi e difetti delle varie soluzioni normative e cercando di formulare le nostre proposte il più possibile aderenti alle necessità della popolazione.

Alla base del nostro progetto c’è un profondo cambia-mento culturale, assolutamente necessario per noi e per la nostra città.

Basti pensare alle (tristementi) famose vicende delle so-cietà partecipate, all’ormai annoso problema di inquina-mento del nostro fiume Gobbia e a tante altre situazioni,

Noi coltiviamo una visione del futuro in cui a Lumezza-ne si possa creare un ambiente urbano e ambientale in grado di migliorare la qualità della vita di noi Cittadini, elemento portante della vita quotidiana che troppe volte nel nostro territorio è stata accantonata a discapito di scelte politiche e di interesse privatistico.

La nostra città dunque è da reinventare e da vivere sen-za preclusioni, a misura di bambino, di giovane, di adul-to e di anziano. Noi crediamo che questo sia possibile.

NESSUNA PROMESSA FARAONICA, ‘MA SEMPLICI IMPEGNI PER LA NOSTRA

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SOMMARIO

ISTITUZIONI e TRASPARENZA………………………..………………………………………pag. 5

AMBIENTE e RIFIUTI……………………………………………..……………………………….pag. 7

IMPRESA e LAVORO……………………………………………………………………………..pag. 12

COMMERCIO………………………………………………………………………………………..pag. 13

BILANCIO……………………………………………………………………………………………..pag. 14

EDUCAZIONE CIVICA…………………………..………….…………………………………….pag. 15

RETI SOCIALI……………………………………………………………………………………..….pag. 17

IMMIGRAZIONE e INTEGRAZIONE…………………………………………………….....pag. 19

ENERGIA…………………………………………………………………………………………..….pag. 20

CONNETTIVITA’………………………..…………………………………………………….…...pag. 21

SALUTE………………………………………………………………………………………………...pag. 22

SCUOLA…………………………..……………………….……………………………………….….pag. 23

CULTURA…………………………..……………………………………………………………...…pag. 24

SICUREZZA………………………………………………………………………………………..….pag. 25

URBANISTICA………………………………………………………………………………..……..pag. 26

MOBILITA’……………………………………………………………………………………..…….pag. 30

SPORT………………………………………………………..……………………...………………..pag. 32

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Istituzioni e Trasparenza

Il termine Comune racchiude in sé il senso profondo di comunità, condivisione e partecipazione che il MoVimento Cinque Stelle ha fra le sue prerogative sin dalla sua nascita. Secondo il dizionario etimologico, esso deriva dal latino ‘Commùnem’ (composizione di ‘com’=‘cum’= insieme, e di ‘im-mùnem’ = libero da prestazioni); il suo significato

originario era “obbligato a partecipare”, ovvero a dare e offrire qualche prestazio-ne, unitamente ad altri, con il diritto di ricevere qualche beneficio. Il Comune deve perciò tornare ad essere la casa di tutti i lumezzanesi e riabilitare l’univer-sale funzione che gli compete, ovvero rappresentare e soddisfare le necessità dei cittadini, tutelarne i diritti acquisiti e ricordarne i doveri. La casa di TUTTI i cittadini, dunque, di qualunque estrazio-ne sociale, sesso, religione e nazionalità, e non solo dei pochi potenti e delle lobby di partito che in passato sono sembrati essere gli unici destinatari dell’azione di governo. E dovrà farlo assumendo con

decisione, autorevolezza e piena responsabilità il ruolo di mediatore che per natura istituzionale gli è riconosciuto, svincolandosi in modo netto e definitivo dai legami – in particolare economici e privatistici – che gli impediscono di guardare ai reali bisogni della cittadinanza.

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Istituzioni e Trasparenza

Le nostre Proposte.

• Riduzione ad un massimo di due mandati per i consiglieri comunali e per qualunque altra carica pubblica, al

fine di consentire un ricambio di forze ed idee nella gestione della res publica, evitando che la prolungata con-centrazione di potere nelle mani di pochi “professionisti della politica” generi nuove clientele, consorzi e lob-by, divenendo fine a sé stesso e lontano dai bisogni collettivi.

• Pubblicazione online di tutta la documentazione messa a disposizione dei Consiglieri Comunali per far si che il cittadino possa approfondire le tematiche discusse in Consiglio Comunale PRIMA del voto.

• Riprese video e in streaming del Consiglio Comunale, dei lavori di Giunta e delle Commissioni Consiliari.

• Gestione trasparente delle società partecipate, con pubblicazione sul sito del comune di tutti i documenti, bi-lanci e atti e nomine svincolate dai partiti e fatte in base alla competenza, magari anche con bando pubblico.

• Istituzione di un periodico Consiglio Comunale aperto in cui i cittadini possano intervenire e partecipare. Tale strumento è già normato dallo Statuto, noi chiediamo che sia calendarizzato dal Consiglio Comunale stesso.

• Istituzione di periodiche “Assemblee di frazione”, con la presenza della Giunta, per poter permettere ai cittadi-ni di verificare l'operato svolto e proporre eventuali istanze.

• “Speakers Corner”, ovvero istituzione di banchetti, con la presenza della Giunta e dei Consiglieri Comunali, nei mercati e nelle manifestazioni per raccogliere idee e istanze.

• Creazione di una piattaforma interna al sito del Comune in cui il cittadino (previa registrazione con carta di identità) può esprimere il proprio parere sulle delibere.

• Realizzazione del “Bilancio Partecipato”, attraverso il quale i cittadini potranno dare il loro contributo alla linea programmatica del Comune.

• Orari di ricevimento degli Assessori ampliati verticalmente e/o orizzontalmente e pubblicazione degli indirizzi personali di posta elettronica per comunicare con essi.

• Pubblicazione periodica di un Giornalino, stampato su carta riciclata, in cui esporre le attività del Comune, i temi trattati in Consiglio Comunale, le delibere di Giunta, e in cui tutti i gruppi politici avranno a disposizione uno spazio.

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Ambiente e Rifiuti

Lumezzane è collocata in una delle cinque aree più inquinate al mondo. Come si vede dalla cartina geografica, la no-stra zona è segnalata con un rosso accesso, segno inequivocabile di pericolo massimo.

Dati recenti di Legambiente collocano la provincia di Brescia al settimo posto in Italia per l’inquinamento con 106 giorni nei quali i parametri rilevati di pm 2,5 nell’aria, sono superiori al consentito. Si ricorda che nei restanti gior-ni, i parametri sono semplicemente a norma di legge, ma ciò non vuol dire che non siano dannosi per i cittadini. Tutto questo significa che bisogna diminuire considerevolmente l’inquinamento in tempi brevi, partendo dal fatto che in Lombardia sono presenti sul territorio il doppio degli inceneritori che servirebbero per smaltire i rifiuti che produciamo. La situazione ambientale di Lumezzane presenta molte criticità: il torrente Gobbia, l'inquinamento aziendale e, giusto per non farci mancare nulla, un bunker dove sono stoccate scorie radioattive (Cesio 137). Tutto questo nel cuore del paese, a contatto con la vita quotidiana di tutti noi.

Ambiente e rifiuti sono due tematiche strettamente correlate fra loro, considerato che in Italia per lo smaltimento dei rifiuti si adottano ancora due modalità altamente inquinanti: DISCARICHE e INCENERITORI.

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Ambiente e Rifiuti

RIFIUTI

I rifiuti sono sempre stati un problema. Come soluzione, sono stati costruiti inceneritori sempre più grandi, che inquinano, co-stano e, vogliamo sottolinearlo, non eliminano i rifiuti ma ne riducono solamente il volume, lasciando il 20/30% di ceneri che finiscono nelle discariche, contenenti sostanze pericolose quali diossine, furani e metalli pesanti. Noi diciamo “NO” agli ince-neritori e “SI” al piano alternativo per la raccolta dei rifiuti che da problema diventano una risorsa da cui trarne profitto per la comunità. Questo piano alternativo di corretta gestione dei rifiuti è già stato sperimentato in altre realtà grandi e piccole italia-ne, con ottimi risultati, essendo più economico e rispettoso verso l’ambiente che ci circonda. La normativa europea 98/2008 impone che “tutto quello che può essere recuperato in materia, non può essere sottoposto al recupero energetico e quindi in-cenerito.” Fra i nostri rifiuti, il 90/95% di essi può essere recuperato in materia e, lo vogliamo sottolineare, una normativa eu-ropea prevale su tutte le successive leggi nazionali che contrasti in toto o in parte la stessa normativa, che risulta preminente. La stessa Regione Lombardia, già nel 2003 con la legge n. 26 del 12/12/03 prevedeva che fosse “di norma” questo concetto, ma proprio per la mancanza di sanzioni per la trasgressione di tale legge, questa direttiva non è mai stata presa seriamente in considerazione. Il Movimento 5 Stelle di Lumezzane si pone come obiettivo, in tema di rifiuti, di realizzare la cosiddetta “Strategia Rifiuti Zero”. Per attuare questo progetto ci vogliono tre componenti fondamentali:

♦ Volontà Politica, ovvero una presa di posizione attua a gestire lo smaltimento dei rifiuti nel solo interesse della Cittadi-nanza, e non in quello di società come Aprica o A2A.

♦ Creazione di una Società Pubblica, che gestisca la raccolta dei rifiuti, facendosi garante della qualità del servizio, “istruendo” i cittadini con assemblee pubbliche e con la creazione di un eco-sportello informativo.

♦ Collaborazione e senso civico della Cittadinanza, perché a fronte di un impegno diretto, essa potrà vedere una riduzione non indifferente della Tassa sui Rifiuti, e potranno vivere in un paese più pulito e più civile.

La nostra proposta per la Raccolta dei Rifiuti, è il sistema della “Raccolta Porta a Porta”, con la quale la Raccolta dei rifiuti verrà effettuata a domicilio, in giorni prestabiliti (normalmente sono tre le raccolte settimanali per tutte le tipologie di rifiuti). Ogni utenza avrà il suo contenitore contrassegnato da un “trasponder”, mediante il quale il gestore potrà annotare il numero di svuotamenti, la data e l'ora del conferimento. La conseguenza immediata di questo sarà l'applicazione della “Tariffa Puntua-le” al posto della consueta TARES: una nuova metodologia per calcolare l'importo dovuto, che avrà una quota fissa per il ser-vizio a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare, (e non più a seconda dei metri quadrati) e una quota variabi-le che dipenderà dall'ammontare del conferimento del rifiuto NON differenziato. Tutti quanti saranno incentivati a selezionare i materiali riciclabili in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire. In sintesi, più si riducono i conferi-menti dei rifiuti indifferenziati, più possibilità si avranno di ottenere riduzioni sulla tariffa, calcolata su quanto effettivamente consumato e prodotto. Solo in Lombardia, ben l’80% dei comuni ha già attuato una raccolta di questo tipo, in quanto esso è il sistema MIGLIORE per gestire la raccolta , a differenza di quanto la nostra amministrazione uscente vuole farci credere. Il “Piano Regionale dei Rifiuti” (PRGR) di Regione Lombardia, indica inequivocabilmente che “Per raggiungere l’obiettivo del 65% (e oltre) di differenziata, regione Lombardia ritiene che il miglior modo sia l’applicazione del modello di raccolta domi-ciliare porta a porta” e che esso sia economicamente più vantaggioso rispetto al sistema “a calotta”. Infatti, nella “Valutazione statistico-economica dei modelli di gestione dei rifiuti urbani” del PRGR si legge che “Il risultato dell’analisi evidenzia me-diamente un maggior costo attribuibile al modello a cassonetti nella misura di circa un +7% rispetto ai costi attribuibili al sistema porta a porta.”

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Ambiente e Rifiuti

Le nostre Proposte.

• Adesione alla “Strategia Rifiuti Zero”.

• Pressione sulle autorità per applicazione del metodo di raccolta “Porta a Porta”.

• Applicazione della Tariffa Puntuale in sostituzione della Tassa sui Rifiuti.

• Creazione di una società Pubblica per la gestione della raccolta.

• Promozione di incontri aperti alla cittadinanza, diffusione di materiale informativo, al fine di sensibilizzare la popolazione sul tema della raccolta differenziata e della separazione alla fonte dei rifiuti.

• Obbligo di pubblicazione di un “Anagrafica dei Rifiuti”, dove viene indicata la quantità dei rifiuti raccolti, l'e-satta percentuale dei rifiuti riciclati e la loro destinazione.

• Sviluppo della Raccolta differenziata dei Pannolini, pannoloni e assorbenti.

• Applicazione e sviluppo della raccolta differenziata porta a porta anche nelle scuole nelle rispettive mense.

• Obbligo, da parte dei supermercati, di vendere prodotti alla spina e prodotti della filiera locale, per ridurre l'im-patto degli imballaggi e dei trasporti.

• Introdurre, nei supermercati, un angolo di acquisto “last minute” per i prodotti in scadenza, possibilmente con un prezzo diverso.

• Attuazione del “Rigustami a casa” per ristoranti e trattorie: Cibi avanzati che invece di finire nel rifiuto umido vengono posti in eco-vaschette per dare modo ai cittadini di mangiare anche il giorno dopo ciò che hanno re-golarmente pagato. I ristoratori avranno cosi meno rifiuto umido da dover smaltire.

• Obbligo, per Bar e locali pubblici, di esporre raccoglitori differenziati per la clientela.

• Obbligo, nelle feste di Paese e in tutte le manifestazioni pubbliche, di fare la Raccolta differenziata e di sosti-tuire le stoviglie usa e getta con stoviglie biodegradabili e riciclabili.

• Valutazione di installazioni di attrezzature di “Reverse Vending”

• Promozione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un centro di separazione del residuo, anche in collaborazione con il resto della Val Trompia, ove recuperare materiali non differenziati ma pur sempre rici-clabili; incentivazione e sviluppo di un Centro di Ricerca Rifiuti Zero, di concerto con l'Università degli Studi di Brescia e l'Istituto di Istruzione Superiore di Lumezzane (e della Val Trompia), al fine di studiare nuovi ma-teriali non impattanti e nuove e più lungimiranti metodologie di progettazione industriale, in grado di rendere re- cuperabili i beni di consumo nella loro inte-rezza alla fine del ciclo di vita.

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Ambiente e Rifiuti

AMBIENTE

I dati a disposizione riguardanti la qualità delle acque superficiali nel territorio di Lumezzane confermano una situazio-ne di forte criticità, con un giudizio complessivo di "scarso", a seguito dei monitoraggi del triennio 2011-2014. Guar-dando a una serie temporale più lunga (a partire dai monitoraggi del 1988), emerge come non si tratti di una situazione momentanea, quanto, piuttosto, di una situazione ormai cronica, che non manifesta particolari discontinuità e che è ov-vio riportare, visto l'andamento dei macrodescrittori, all'assenza di un sistema di depurazione delle acque reflue. Oltre al carico inquinante di natura organica, si è ritenuto opportuno guardare anche alla contaminazione da metalli, la cui presenza rimanda alle numerose e caratteristiche attività manifatturiere della lavorazione dei metalli. Significativi, a questo proposito, anche i dati dei campionamenti, effettuati nel 2005, dalla Provincia di Brescia e dal Comune di Lu-mezzane, che hanno riscontrato la presenza di metalli superiore ai limiti normativi in più punti e in più occasioni.

La situazione particolarmente complessa del sistema di raccolta delle acque reflue e del reti-colo idrico, rende problematica l'individuazio-ne di possibili strategie di intervento per conte-nere l'impatto sulle acque superficiale derivan-te dagli scarichi urbani, che potrà essere risolto solo con un unico sistema di collettamento del-le acque reflue esterno e indipendente dal reti-colo idrico e dal Gobbia.

Diversa la situazione indotta dagli scarichi de-rivanti dalle attività produttive, a cui si ritiene possa essere ricondotta la presenza di inqui-nanti come i metalli, che non potranno essere accettati nella rete fognaria se non a condizio-ne di un pieno e costante rispetto dei limiti nor-mativi. Nel novembre 2011 la UO Monitorag-gi Ambientali del Dipartimento di Brescia ha avviato nel Comune di Lumezzane la speri-

mentazione del monitoraggio in continuo del torrente Gobbia e dei suoi immissari più significativi per mezzo di sen-sori di misura dotati di modulo wireless. Complessivamente, nell’arco della settimana i giorni più critici per gli scarichi abusivi sono risultati il venerdì (nel 42% dei casi) ed il sabato (nel 30% dei casi). Gli inquinanti solitamente riscontrati sono risultati i metalli, rame, zinco, ferro, cromo (trivalente ed esavalente), l’alluminio ed i tensioatti-vi. L’analisi dei campioni ufficiali ha generato 6 comunicazioni di ipotesi di reato all’A.G. con contestazione dello smaltimento abusivo di rifiuti. Molto più recente è invece la questione della presenza di Cesio 137 nel territorio Cittadino: Il problema nasce a fine 2008, quando 150 tonnellate di materiale radioattivo sono stati stipati in un bun-ker, costruito in una posizione, a nostro avviso, ben poco rassicurante, in virtù del fatto che dovranno rimanere “tombate” in quel luogo per più di 300 anni. Pur sapendo che le azioni di contrasto a tale stoccaggio sono ormai inin-fluenti, sarà nostro compito effettuare monitoraggi continui e trasparenti, per controllare tale situazione, ma soprattutto per evitare che non si ripresenti in futuro un altro “caso” Cesio 137.

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Ambiente e Rifiuti

Le nostre Proposte.

• Realizzazione di un “DOSSIER GOBBIA”, ovvero di un'analisi approfondita per la riqualificazione del baci-

no fluviale.

• Interrogazione Parlamentare per poter portare a conoscenza l'Italia intera dell'annoso problema del torrente Gobbia.

• Potenziamento del sistema, già in uso, delle sonde, per rilevare gli scarichi abusivi nel Gobbia.

• Processo per “Reato Ambientale”, appena introdotto grazie al Movimento 5 Stelle, e costituzione del Comu-ne di Lumezzane come “Parte Civile” all'interno dello stesso, contro chi verrà trovato a sversare qualsiasi so-stanza all'interno del torrente Gobbia.

• Pubblicazione online dei dati, in tempo reale, rilevati dalle sonde, con relativa cartina di posizionamento.

• Organizzazione, a carico del Comune, di campagne di sensibilizzazione verso i danni ambientali all'interno del nostro territorio.

• Realizzazione di uno Sportello Amianto dove poter censire l'amianto ancora presente nel nostro territorio e provvedere ad una sua graduale, ma totale, riduzione, sfruttando i fondi stanziati dagli enti regionali e sovrana-zionali. In nessun luogo, di lavoro, di istruzione o unità abitative, dovrà essere più presente questo killer che continua indisturbato a mietere vittime, anche all'interno della nostra città.

• Report periodici e dettagliati sul monitoraggio del bunker contenente il Cesio 137.

• Censimento di tutte le aziende “a rischio” di Lumezzane, per evitare che il problema dello stoccaggio di mate-riale radioattivo si ripresenti in futuro.

• Creazione, in Comune, di uno spazio dove poter effettuare delle denunce anonime riguardati i reati ambientali.

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Impresa e Lavoro

La crisi economica che perdura ormai da anni ha messo in ginocchio imprese, lavoratori, famiglie. La congiuntura di molteplici fattori quali una pressione fiscale schiacciante, la concorrenza giocata sui prezzi, una finanza sempre più speculativa e non più al sostegno dell’economia reale e la difficoltà di accesso al credito, giocano un ruolo decisivo. Abbassare i costi per poter far fronte alla concorrenza dei prezzi crea una spirale che nuoce negativamente alle imprese e ai lavoratori in quanto il lavoro fini-sce per essere considerato un costo e non una risorsa. Se vogliamo trovare soluzioni al problema lavoro dobbiamo innanzitutto mettere in atto politiche economiche ed industriali lungimiranti: investire in innovazioni volte a diminuire gli sprechi nei pro-cessi produttivi significa diminuire i costi delle imprese. A Lumezzane abbiamo delle eccellenze riconosciute in tutto il mondo che vanno (ri)valorizzate. L’impresa deve essere vista come PATRIMONIO SOCIALE in quanto valore aggiunto per il pae-

se. E’ indispensabile inoltre dare alle imprese garanzie di trasparenza nella concessione degli appalti e tempi certi dell’esigibilità del credito verso le pubbliche amministrazioni. L’ammi-nistrazione pubblica ha, infine, il dovere di mantenere un dialogo costante con le imprese del territorio con le associazioni, i commercianti, enti di formazione e scuole, con l’obiettivo di individuare i problemi e studiare soluzioni efficaci, assistere ed informare le imprese in tema di lavoro, sicurezza, formazione. Tutt’oggi l’economia Lumezzanese verte sulle micro, picco-le e medie imprese, sia manifatturiere che contoterziste. Quando il mondo produttivo era obe-rato di lavoro, sia le aziende che gli amministratori non sono riusciti, se non con poche ecce-zioni, a “guardare oltre”, a cercare di capire quale fosse la direzione da intraprendere per ave-re un futuro , approcciandosi con una miopia grave verso il mondo esterno, sia esso inteso commercialmente, sia culturalmente: Lumezzane bastava al lavoro, come il lavoro bastava

a Lumezzane. Ora che la situazione economica è peggiorata, ci si trova a dover fare i conti con un Paese POVERO di lavoro, privo di infrastrutture adeguate e di una rete di imprese capace di “vendere” il MADE IN LUMEZZANE in Italia e nel Mondo. L’obiettivo che ci prefiggiamo è tornare a valorizzare l'impresa locale, coinvolgendo ATTIVAMENTE le aziende Cittadine, sostenendole nell'importante progetto di rilanciare il MADE IN LUMEZZANE in Europa e nel Mondo.

Le nostre Proposte.

• Sostegno ai giovani che desiderano avviare un’attività, attraverso accordi con istituti di credito, associazioni ed altri sog-getti che possano finanziare le spese di start-up; eventuale assunzione, da parte del Comune, del ruolo di garante per la concessione di finanziamenti a tassi agevolati.

• Promozione e valorizzazione delle imprese e delle attività commerciali virtuose che attuano misure volte a diminuire il consumo energetico, la produzione di scarti/rifiuti, il consumo di materie prime.

• Ridare slancio al MADE IN LUMEZZANE, brand apprezzato in tutto il mondo, con la creazione di una FIERA locale (o in alternativa estesa all’area della Valtrompia) in cui promuovere e fare business attraverso i prodotti creati a Lumezza-ne. Così facendo si avrebbe uno sviluppo della “rete” tra imprese, vendendo il “pacchetto completo” e quindi coinvol-gendo anche le imprese contoterziste.

• Creazione di una borsa del lavoro come spazio fisico e di un portale online, nuovi canali tramite i quali favorire l’incon-tro diretto fra giovani e imprese, così da mettere in contatto idee e progetti con possibili imprese interessate.

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Commercio

Il settore del commercio svolge un ruolo non di secondaria importanza nello sviluppo del sistema economico Lumezzanese: gli ultimi dati aggiornati al 2012 della Camera di Commercio di Brescia, contano circa n. 487 attività commerciali tra ingrosso, dettaglio e ristorazione che, particolare non da poco, impiegano circa 1050 addetti. Il commercio è inoltre un fattore fondamen-tale per le politiche del miglioramento della qualità di vita nelle città, in quanto elemento qualificante dei processi di trasforma-zione, riconversione e mantenimento del tessuto urbano. In questo contesto una funzione cruciale viene svolta dai negozi di vicinato che, animando le varie frazioni di Lumezzane , costituiscono un primario fattore di organizzazione degli spazi e dei ritmi urbani. La valorizzazione del commercio urbano, tuttavia, non può realizzarsi solo per iniziativa del singolo operatore commerciale, ma richiede l’adesione degli operatori a una visione strategica e di investimento comune, così come una capacità di regia e di coerente sostegno da parte dell’ente di governo del territorio, cioè del Comune.

Le nostre Proposte.

• Pieno appoggio e collaborazione al progetto del distretto del commercio della Valle Trompia. Un progetto che però se-condo noi , non deve essere fine a sé stesso, ma che sia un vero bacino di clienti per i nostri commercianti.

• Corsi gratuiti o previo un piccolo contributo, per colmare quel gap generazionale in merito all'uso delle nuove tecnolo-gie, (App, Pec, etc.)

• Istituzione di uno sportello del distretto del commercio all'interno municipio, per supportare le varie categorie di com-mercianti nel disbrigo di pratiche burocratiche, sanzioni o semplici consigli nella richiesta di bandi pubblici.

• Pieno sostegno al “Comitato commercianti di Lumezzane”, in modo che possa agire nella più totale libertà di intenti e cercando anche di invogliare la totalità dei commercianti all'adesione di tale iniziativa. Crediamo che solo una vera si-nergia tra l'assessorato competente e la rappresentanza di categoria, possa veramente incidere e dare adito a importanti risultati.

• Sostenere i comportamenti virtuosi con la Carta del cittadino. La carta è progetto che lega sistemi di valutazione del vir-tuosismo del cittadino (premiato con punti) e attività commerciali locali (che aderiscono all’iniziativa) o servizi comuna-li (es. ingressi gratuiti alla piscina comunale, biglietti gratuiti per spettacoli ecc…). Al fine di invogliare ad aderire a que-sto servizio sono previsti dei “bonus“ una tantum, ovvero dei punti extra ai commercianti che si sono distinti per l’utiliz-zo della carta del cittadino, verranno inoltre inseriti in una vetrina virtuale sul sito del comune di Lumezzane in ordine di punteggio.

• Questione Sagre e Feste Patronali: trovare il giusto equilibrio tra attività di volontariato e di profitto. Crediamo che le due cose se ben bilanciate possano essere di aiuto ad entrambi. Da un lato perché le feste portano i cittadini all'aria aper-ta sentendosi parte di una comunità e dall'altra perché i negozi stessi potrebbero giovare di tale bacino di utenza.

• Pedonalizzazioni “una tantum” nei giorni festivi o prefestivi di alcune vie con caratteristiche prettamente commerciali del nostro paese (ad es. Via Matteotti o zona di p.zza Portegaia) dove poter PERIODICAMENTE svolgere mostre all'a-perto piuttosto che gare di modellismo o concerti o artisti di strada o esposizione di prodotti di altre attività proprio per creare aggregazione sociale e quindi mantenere in città i Lumezzanesi stessi.

• Progetto “Lumezzane Open”: ridare vita ai negozi sfitti arredando i locali con temporanee esposizioni, trasformandoli così da simboli di crisi e degrado a immagini di luce e speranza.

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Bilancio

Il bilancio non è solo un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti: esso influisce sul vivere quotidia-no dei cittadini, dà l’impronta alla comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi: dagli aiuti sociali, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche e culturali ecc.

Si avverte la necessità che l’Amministrazione informi il proprio elettorato sugli obbiettivi che persegue e con quali spese vuole raggiungerli. Insieme a questa esigenza di trasparenza si accrescono le preoccupazioni dei cittadini e de-gli organi di controllo. Ci si preoccupa che il denaro pubblico sia speso bene, senza sprechi e in modo utile. Si avver-te il bisogno che non solo gli organi deputati al controllo possano valutare, ma anche i destinatari finali: associazioni, giovani, anziani, diversamente abili, sportivi, cittadini, stranieri (stakeholder).

Dal 2014, sarà adottato un nuovo sistema contabile e nuovi schemi di bilancio armonizzati in ambito europeo. Que-sta riforma, in fase di sperimentazione presso alcuni Enti, modificherà profondamente i contenuti e le scelte dei bi-lanci comunali.

In attesa di questi cambiamenti, si cercherà di accompagnare i bilanci con dati e informazioni extra contabili, con lo scopo di renderle comprensive a tutti, per quei motivi di chiarezza, trasparenza e comunicazione di cui l’Ammini-strazione deve occuparsi nella sua funzione di dialogo costante con i cittadini.

Le nostre Proposte. • Riduzione degli sprechi. • Riduzione delle consulenze esterne se non necessarie. • Realizzazione del “Bilancio Partecipato” • Avviare un’analisi organizzativa approfondita con snellimento delle procedure dell’attuale organizzazione. • Tracciabilità di tutti i passaggi burocratici e messa on-line della stessa da parte del responsabile unico del pro-

cedimento. • All’interno della macchina comunale verranno attivati progetti ottenuti grazie all’ascolto dei dipendenti comu-

nali volti alla riduzione degli sprechi e al miglioramento della qualità dei servizi erogati dai cittadini puntando esclusivamente alla valorizzazione delle risorse umane attraverso investimenti sulla formazione del personale.

• Elevare al massimo l’imposta municipale unica (IMU ex ICI) a tutti gli immobili no prima casa, privi di un contratto di locazione non registrato. In modo da spingere i grandi proprietari di più immobili ad affittarli o a vendere gli immobili di minor pregio. La maggior disponibilità d’immobili in affitto comporterebbe un abbas-samento del costo di locazione. Gli affitti in nero che passerebbero a contratti regolari comporterebbero inoltre un rientro dal nero per l’erario.

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Educazione Civica

L’educazione civica è il pilastro portante perché sia possibile la piena realizzazione del programma del Movimento 5 Stelle. Infatti, il cittadino informato che partecipa attivamente alla vita politica della sua città, regione e stato, è l’anti-corpo che protegge la società da derive quali quelle che attualmente stiamo vedendo, non solo in Italia, ma in molte parti del mondo. La competenza sui processi democratici, sul funzionamento dello Stato e, non ultimi, sui propri dirit-ti e doveri, deve essere il primo obiettivo che uno stato deve porsi nella gestione della cosa pubblica. Primo in ordine temporale, cioè un’acquisizione che inizia dalla primissima infanzia; primo in ordine d’importanza perché ritenuto garanzia di tenuta democratica della società. I bambini sono il punto di partenza per ricostruire le competenze “civiche” che sono state sottratte al cittadino medio. Agendo sulla loro educazione non si pone solo la base di una mi-gliore società futura, ma si agisce indirettamente sui genitori stessi. E‘ sicuramente chiaro a tutti coloro che hanno fi-gli, come questi ultimi mal sopportino l’ignoranza dei propri genitori su questioni che toccano il loro futuro e come il rapporto con i figli, stimoli spesso i genitori a interessarsi ad argomenti “tralasciati”. La scuola è il naturale veicolo per l’apprendimento, ma il comune stesso deve essere la palestra dove esercitare quanto si apprende. I docenti e gli alunni devono avere nel comune un interlocutore, non solo per vedere risolte le proprie problematiche, ma soprattutto per avere la possibilità di partecipare alla vita pubblica come primi attori. Se il giovane acquisisce come normale il frequentare, per esempio, il consiglio comunale, sarà un adulto competente e interessato a quanto avviene nel suo co-mune. Contemporaneamente chi gestisce la macchina comunale, si trova a rispondere del suo operato oltre che a elet-tori veri e propri, anche a elettori in erba. Le reti sociali sono la prova del nove della buona amministrazione di una città: la loro numerosità è indice del grado di partecipazione della cittadinanza; la loro propositività misura la maturità politica dei cittadini e il loro coinvolgimento nella gestione del comune, oltre alla capacità di ascolto e autocritica de-gli amministratori del comune. Se le reti sociali ottengono risultati, motivano alla partecipazione i cittadini che comin-ceranno a trovare utile il trovarsi a discutere dei beni comuni, dal momento che sanno di essere ascoltati da chi può dare seguito alle loro istanze. Le reti sociali devono essere conosciute e riconosciute dal comune che deve agevolare l’incontro tra i cittadini (messa a disposizione di luoghi attrezzati) e riconoscerle come interlocutori eticamente cogen-ti nelle decisioni da prendere

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Educazione Civica

Le nostre Proposte. • Ampliamento dei momenti destinati all'educazione civica nell'ambito scolastico, attraverso l’introduzione di

corsi di educazione e formazione del buon cittadino, in convenzione con il provveditorato agli studi. Corsi di educazione stradale in collaborazione con i vigili, progetti per incentivare la raccolta differenziata e creazioni di orti didattici con la collaborazione della cooperativa “La Fontana” nelle strutture scolastiche per sensibilizzare e responsabilizzare i bambini ad una cultura eco-sostenibile, progetti di educazione alimentare, progetto “il giro del mondo” per favorire la conoscenza delle varie culture.

• Promozione del rapporto con le istituzioni e della partecipazione alla discussione politica educando i giovani a interessarsi della cosa pubblica, coinvolgendo periodicamente le classi nei consigli comunali, chiedendo loro di elaborare richieste, che verranno poi discusse dal consiglio stesso.

• Organizzazione ad intervalli regolari di una consultazione generale dei giovani della città per chiedere a loro quali sono le esigenze, le necessità e le priorità della città.

• Promozione di iniziative di formazione dei cittadini adulti al funzionamento della res publica che aumentino la capacità, oltre che la voglia, di partecipazione; anche con intense campagne di sensibilizzazione al rispetto reci-proco ed alla cura dei luoghi pubblici e condivisi dalla collettività.

• Istituzione nella biblioteca comunale di un punto di partecipazione dal basso, dove i cittadini possano trovare informazioni sui temi in discussione in Consiglio Comunale, partecipare ed essere consultati.

• Organizzazione di centri pubblici per i giovani, destinando locali comunali in disuso ad attività artistiche, mu-sicali, creative e culturali.

• Incentivare l'associazionismo per la raccolta delle eccedenze di cibo dalle mense aziendali e scolastiche per ri-fornire gratuitamente mense per persone e famiglie bisognose.

• Maggiore impegno per le attività interculturali in accordo con rappresentanti di gruppi etnici stranieri .

• Ampliamento ed organizzazione delle opportunità di volontariato civico per gli anziani in attività utili alla col-lettività, dalla sorveglianza del traffico davanti alle scuole, piedibus e manutenzione di spazi verdi e locali civi-ci.

• Promozione di opportunità di formazione continua per gli anziani (università degli anziani), compresa l'alfabe-tizzazione informatica e l'educazione all'uso delle nuove forme di partecipazione e di interazione con il comune.

• Attraverso il coinvolgimento di artigiani in pensione, organizzazione di corsi di "arti e mestieri" coi quali tra-mandare il loro "sapere" e fornire nuove opportunità lavorative ai giovani.

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Reti Sociali

Lo Stato sociale tipico degli anni sessanta (welfare state), che si può riassumere in un assistenzialismo calato dall'alto (dallo Stato) su tutti i cittadini, a partire dagli anni ottanta ha iniziato a perdere efficacia; i motivi sono differenti, pos-siamo citare la globalizzazione, l'invecchiamento della popolazione e, in generale, un impoverimento delle finanze della Pubblica Amministrazione. In questa situazione la politica sociale deve procedere nella direzione del Principio di sussidiarietà: valorizzare la "cittadinanza attiva" (l'associazionismo, il volontariato e tutte le organizzazioni senza fine di lucro che operano per beni di pubblica utilità), coadiuvarla con la Pubblica Amministrazione e gli enti privati. Si deve passare da un "welfare di stato" a un "welfare della società". I principi fondamentali ispiratori delle politiche sociali del Comune devono essere quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della continuità, della centralità della persona, dell’efficienza, dell’efficacia e della trasparenza. Per quanto riguarda le persone disabili, l’obiettivo principale è mi-gliorarne la qualità della vita, favorirne una vita indipendente e la piena partecipazione alla società.Ancora troppi mar-ciapiedi sono impraticabili per una carrozzella perché troppo stretti o troppo alti e privi di rampe, molti edifici pubbli-ci e privati sono inaccessibili, il servizio di trasporto pubblico è spesso carente in tema di accessibilità. Compito prio-ritario dell’amministrazione comunale è differenziare progettualità e sostegni, soprattutto nei confronti dei soggetti disabili in stato di gravità, valorizzando al massimo le famiglie che li hanno in cura. Il Comune deve fare propri i principi e le indicazioni della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione ed il miglioramento delle politiche sociali. “Nulla su di noi senza di noi” è il principio che racchiude il senso della Con-venzione e che mette le persone con handicap al centro di tutte le decisioni, politiche, amministrative o di qualsiasi altro genere, che riguardano la loro vita. Non un peso dunque, ma una risorsa, un vero valore aggiunto per il tessuto sociale. Da qui la necessità di superare le logiche di un assistenzialismo che crea dipendenza e richiesta continua di risorse. Dell’importanza del recepimento di questi principi dovranno tenere conto non solo i rappresentanti politici del Comune ma anche i dipendenti e i dirigenti. Per quanto concerne i servizi per l’infanzia, essi sono strumenti oggi più che mai indispensabili per conciliare le esigenze familiari e occupazionali dei genitori lavoratori.

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Reti Sociali

Le nostre Proposte. • Istituzione della Consulta per l’handicap composta anche da persone diversamente abili.

• Riconoscimento della famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi, e equiparazione dei servizi come per le coppie spostate. (coppie di fatto) . Si propone di garantire alle persone, senza discriminazione di sorta, i diritti civili e sociali di cui agli articoli 2 e 3 Cost. ai sensi della legge anagrafica vigente. Pertanto si propone che il Comune di Lumezzane si doti di un ufficio competente per il rilascio del Certificato di famiglia anagrafica basato sul vincolo affettivo, inteso come reciproca assistenza morale e materiale ai sensi dell’art. 4 del regolamento anagrafico. Tale impegno deve portare l’amministrazione comunale ad adottare delibere volte ad elimina-re le discriminazioni e le disparità di trattamento nei settori di competenza della medesima amministrazione, fra le coppie unite dal vincolo matrimoniale e le coppie di fatto.

• Verifica dello stato delle barriere architettoniche e della mobilità dei disabili nella nostra città coinvolgendo come avviene altrove qualche persona disabile nella pianificazione, nella verifica e nel collaudo post-lavori.

• Finanziamento di progetti, a vario livello, miranti alla formazione e all’integrazione dei soggetti disabili, nell’ottica dello sviluppo di ogni potenzialità per la vita indipendente, con specifico riferimento ad appartamenti di edilizia pubblica accessibile e con implemen-tazione di progetti di vivibilità della casa per persone in stato di gravità.

• Destinazioni area cani in zone contrapposte di Lumezzane, garantendo la disponibilità dei sacchetti compostabili e cestini per le deiezioni.

• Controlli più stretti e campagne educative sul rispetto delle regole d’igiene relative agli animali negli ambienti pubblici. (escrementi lasciati per strada).

• Massimo sostegno alla rete pubblica dei nidi e delle scuole dell’infanzia, potenziandola attraverso nuovi investimenti ( ristrutturazio-ni, formazione).

• Censimento di tutte le strutture scolastiche e valutazione delle priorità di eventuali interventi per la loro messa in sicurezza (asilo di Valle, barriere di protezione).

• Assegnazioni di posti comunali agevolati all’interno dei nidi con costituzione di una graduatoria a punteggio , non dipendente solo dal reddito ma da una moltitudine di requisiti come accade in altri comuni.

• Concessione di contributi alle famiglie e adeguamento delle tariffe di tutte le strutture scolastiche pubbliche alle reali capacità reddi-tuali dei singoli e dei nuclei familiari.

• Studio di fattibilità per asili nido con orari ampliati e adatti alle reali esigenze del territorio.

• Insegnamento obbligatorio della lingua inglese dalla scuola dell’infanzia anche attraverso il gioco con personale qualificato.

• Censimento di tutti gli immobili comunali sfitti e abbandonati. Laddove saranno individuati immobili di proprietà privata idonei a uso abitativo, si avvieranno trattative con i proprietari per ottenere un affitto degli immobili a canone agevolato. Per gli immobili che comunque rimarrebbero sfitti e non utilizzati si potrebbe prevedere il pagamento dell'aliquota massima dell'IMU.

• Fornire supporto di tipo tecnico e burocratico alle associazioni per agevolare il reperimento di fondi e finanziamenti, mettendo a loro disposizione strumenti utili per la partecipazione ad appositi bandi regionali ed europei, favorendo la realizzazione delle loro attività, spesso di grande rilievo sociale.

• Promozione di un programma di trasporto pubblico notturno da e per i maggiori luoghi di interesse (centro città, fermata metropoli-tana), magari in accordo con altri comuni limitrofi, al fine di prevenire gli incidenti notturni.

• Misure contro le Slot Machine e il gioco d’azzardo.

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Immigrazione e Integrazione

Fin dagli ultimi anni ottanta, il comune di Lumezzane registra flussi considerevoli di forza lavoro straniera attirata dal tessuto produttivo locale. L'immigrazione è diventata quindi un fenomeno considerevole e di forte impatto socia-le; una risorsa paragonabile ad una “materia prima” sulla quale investire.

In un'epoca di globalizzazione e di tecnologie che permettono di fatto il contatto con vari Paesi e la riduzione delle distanze geografiche e culturali, tale risorsa rappresenta una ricchezza dalla quale trarre il meglio attraverso l'integra-zione e il rispetto delle regole della convivenza civile e delle leggi del nostro Stato, sia da parte degli immigrati che da parte dei cittadini italiani. Tale risorsa non include solo la forza lavoro ma tutto il tessuto sociale, comprende ben 61 paesi di provenienza per un totale di XXXX L'integrazione è un'azione che si estende a più ambiti attraverso pro-grammi rivolti alle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria, e alla collettività in generale.

Le nostre Proposte. • Corsi di Educazione Civica obbligatori per gli stranieri, perché il primo passo verso l'integrazione è conoscere

sia i propri diritti, ma anche e sopratutto, i propri doveri.

• Pieno sostegno e supporto all'Ufficio Immigrati del Comune di Lumezzane, attivo dal 1998 e unico esempio in tutta la Valle Trompia.

• Promozione di programmi di alfabetizzazione nella scuola dell'infanzia, che prevedano l'apprendimento della lingua italiana da parte dei bambini stranieri attraverso il gioco. Tale programma potrà essere svolto dalle stes-se maestre o da volontari esterni, possibilmente bilingue.

• Istituzione di ore di supporto, per i bambini stranieri della scuola primaria, per lo svolgimento dei compiti e per l'insegnamento della lingua italiana (servizio già attivo a livello Parrocchiale)

• Incontri, per gli studenti delle scuole secondarie, con lavoratori stranieri che possano portare testimonianze di integrazione e problemi di emarginazione incontrati.

• Istituzione della “Giornata dell'Integrazione”, durante la quale, coinvolgendo soprattutto le scuole, verranno create iniziative in cui i protagonisti sono gli usi ed i costumi altrui.

• Incremento delle ore del corso di italiano per stranieri che si svolge attualmente presso la scuola di S.Apollonio, e estensione di tale corso anche nelle altre frazioni, per permetterne la partecipazione anche a chi non dispone di mezzi di trasporto.

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Energia

L' energia è prodotta per lo più da fonti fossili ed è quindi evidente che i crescenti costi dell’energia sono dovuti alla sempre più scarsa quantità disponibile delle suddette fonti. Il raggiungimento del picco del petrolio non è una fantasia, e tutti noi ci rendiamo conto di quanto questo influisca sui nostri consumi. Sappiamo anche che la quasi totalità degli edifici disperde, a causa delle cattive tecniche costruttive, quasi il 70% dell’energia utilizzata. Il quadro normativo, in

materia di Risparmio Energetico, è vincolato in Lombardia dalla Legge Regionale n. 17 del 20 marzo 2000, (Misure urgenti in tema di risparmio energetico e lotta all'inquinamento luminoso). Questa legge è considerata tra le più avanzate del settore, che, oltre a disciplinare il corretto orienta-mento delle lampade, prevede una riduzione entro le ore 24.00 dell’emis-sione di luce in misura non inferiore al 30%, a condizione di non compro-mettere la sicurezza.

Le norme regionali, varate da 18 regioni su 20 (fanno eccezione la Sicilia e la Calabria) disciplinano in generale le caratteristiche degli impianti da installare, l'orientamento delle lampade e l'intensità del flusso luminoso nelle varie tipologie di strade.

Le nostre Proposte. • Stesura del “Piano Energetico”, in cui verificare la situazione del Comune di Lumezzane, definirne le priorità di

intervento, partendo dalla progressiva sostituzione dell’attuale illuminazione pubblica e delle lampade votive con lampade ad elevata efficienza quali le lampade ad “Induzione”.

• Installazione di regolatori di flusso e di tutte le tecnologie che permettano una riduzione dei consumi ed un al-lungamento della vita media dei corpi illuminanti, al fine di ottenere un risparmio sia sulla bolletta energetica che sulle manutenzioni.

• Regolamentazione del servizio di illuminazione con apposite fotocellule crepuscolari, in modo da utilizzare l'e-nergia in maniera corretta.

• Affievolire le luci in tarda notte, quando il traffico è limitato.

• Verifica energetica obbligatoria degli edifici pubblici.

• Creazione di uno “Sportello Energia” in cui vengono periodicamente informati i cittadini e le imprese, su incen-tivi e fondi pubblici disponibili per riqualificare i propri possedimenti.

• Valutazione economica della riconversione Elettrica del parco auto in dotazione al Comune e installazione di una colonnina pubblica per la ricarica delle stesse.

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Connettività

Internet è sinonimo di libertà di informazione e strumento di aggregazione. Essere connessi significa attingere alle informazioni in modo rapido e funzionale e poter usufruire di tutta una serie di servizi direttamente dal proprio pc o dal proprio smartphone. La connettività rappresenta l'infrastruttura base su cui far viaggiare idee, opinioni, servizi e numerose altre attività. L’accesso all’informazione attraverso la Rete è un modo intelligente per portare cultura e ser-vizi da una parte all’altra del pianeta in modo veloce ed efficace. Internet permette la comunicazione tra persone e la trasmissione di documenti, ne consegue un risparmio di carta e tempo e la possibilità di offrire moltissimi servizi che ancora oggi necessitano di lunghe code agli sportelli.

Le nostre Proposte. • Sostituire, ove possibile, all’interno degli uffici comunali, i sistemi proprietari con sistemi Open Source.

• Creazione di un piano antenne per tutto il territorio Comunale con diffusione di punti WI-FI gratuiti.

• Adozione di un programma per la pubblicazione semplice ed immediata dei documenti Comunali, di modo da costruire un archivio sempre di facile e immediata consultazione. (Open Data)

• Estensione dei Servizi Comunali ai quali è possibile accedere via web.

• Promozione di corsi di informatica per over 65.

• Adozione di un software che permetta ai cittadini di segnalare problemi di ogni ordine e seguirne lo stato risolu-tivo (es. DECORO URBANO)

• Utilizzo di una piattaforma per incentivare il CAR POOLING (modalità di trasporto che consiste nella condivi-sione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto) in par-ticolare per le persone dirette verso le zone lavorative, sia in Lumezzane (zona industriale) che verso altre desti-nazioni.

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Salute

L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo che può vantare un sistema sanitario pubblico ad accesso universale. Da un decennio inoltre, per usare in maniera più efficiente le risorse e per superare le clientele dei vecchi comitati di ge-stione delle ASL, si è puntato ad organizzare la sanità come un’azienda. Questa impostazione ha portato spesso a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di salute e di qualità dei servizi. La crisi economica anche a Lu-mezzane ha prodotto un aumento delle domande di aiuto e sostegno ma ha colpito pesantemente anche il sistema di protezione impoverendolo di risorse con il paradosso che, di fronte all’aumento delle situazioni di disagio, è aumen-tata la difficoltà nel dare risposte concrete ai cittadini bisognosi. L’allungamento della vita media sta comportando un incremento dell'età della popolazione, con la conseguente necessità di attivare più specifiche modalità utili alla cura e all’assistenza dei nostri anziani (in strutture residenziali o a domicilio). fiore all'occhiello di Lumezzane è si-curamente la Croce Bianca, un'associazione di volontariato di pronto soccorso e pubblica assistenza operante nell'ambito della regione Lombardia dal 1973, che vanta più di 500 volontari e offre una molteplicità di servizi: Emergenza medica 118, trasporti programmati, trasporto dializzati, telesoccorso, servizi sociali sportivi, trasporto sangue, medicinali urgenti ecc. ecc. Questa realtà deve essere appoggiata e sostenuta, rendendola partecipe e respon-sabile di politiche e iniziative organizzate da parte del Comune per la Cittadinanza. Importantissima è anche la pre-senza dell'auto medica, che riesce a garantire a Lumezzane un presidio medico mobile in assenza di un vero e pro-prio pronto soccorso. La presenza di questo mezzo a Lumezzane è stato in questi anni, più per questione di apparte-nenza politica, poco difeso e tutelato, a discapito delle esigenze della nostra Città.Il comune, attraverso strumenti di misurazione dell'inquinamento ambientale sui tre comparti, aria - acqua - suolo, pubblichi su internet tutti i dati rac-colti, a sostegno di un serio piano di prevenzione e valutazione del rischio sulla salute. L'inquinamento ambientale è una delle piaghe che attanaglia il nostro paese ormai da diverso tempo: secondo l'ASL, rispetto a tutto il distretto provinciale, a Lumezzane abbiamo un +135% di casi di tumori al fegato, +31% di tumori al polmone, +58% per morte da malattie epatiche e un +81% per malattie ischemiche del cuore

Le nostre Proposte. • Promozione di una politica sanitaria nel territorio comunale di tipo culturale, per promuovere stili di vita salu-

tari e scelte di consumo consapevoli.

• Programma di promozione della Medicina di Base e delle cure Domiciliari, attraverso campagne informative rivolte ai cittadini.

• Programma di prevenzione delle malattie cardio/cerebro vascolari e degli abusi di alcool/sostanze attraverso l’educazione sanitaria al fine di ridurre l’incidenza di malattie dovute ad abitudini o stili di vita errati è possi-bile attraverso programmi di educazione sanitaria capillari.

• Programma di corsi specifici ad insegnanti delle materne sulla manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso per rimuovere un'ostruzione delle vie aeree.

• Tutte le promozioni e campagne sull'informazione sanitaria, verranno organizzate nella sede del centro forma-tivo della Croce Bianca Lumezzane.

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Scuola

L’istruzione deve essere in grado di sviluppare nei giovani un pensiero critico ed autonomo, perciò libero, in grado di convogliare energia e volontà per il bene comune. Lo Stato si può definire come la somma del livello di istruzione dei suoi cittadini. L’istruzione è un investimento su noi stessi che ha un altissimo tasso di ritorno: è il nostro stesso futuro. Il Movimento Cinque Stelle lotta per una scuola aperta a tutti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (come previsto nell’art. 3 della Costituzione Ita-liana).

Le nostre Proposte. • Potenziare la collaborazione tra l’amministrazione comunale, gli istituti scolastici,le agenzie formative del

territorio per attuare progetti educativi condivisi.

• Coordinare l’attività degli assessorati competenti, delle scuole,degli operatori socio-sanitari per affrontare le problematiche giovanili e situazioni di svantaggio ed emarginazione.

• Sviluppare gli interventi per gli alunni portatori di handicap

• Considerare l’accoglienza e l’integrazione scolastica e sociale degli alunni stranieri come occasione di arric-chimento culturale e umano

• Ampliare l’offerta dei percorsi formativi per gli adulti

• Salvaguardare la differenziazione del costo dei servizi ( rette,trasporto,mensa) in base alla situazione econo-mica delle famiglie

• Facilitare progetti di collaborazione tra istituti scolastici e mondo del lavoro

• Valorizzare e premiare il merito scolastico( borse di studio..)

• Organizzazione e sostegno di Piedibus (accompagnamento a piedi dei bambini sul percorso casa-scuola) per tutte le scuole elementari comunali, anche in sinergia con associazioni ed anziani del quartiere sul modello “nonno civico”. A tale proposito dovrà essere messa in sicurezza la viabilità pedonale (es: marciapiedi, ripri-stino dei vecchi sentieri di raccordo tra le località, sottopassi, semafori…).

• Trasporto pubblico: Verifica periodica con gli interessati dell’adeguatezza del servizio.

• Interventi sull’edilizia scolastica e sicurezza degli alunni.

• Programmazione a breve,medio e lungo termine degli interventi necessari alla manutenzione e alle migliorie necessarie alla sicurezza, alla funzionalità e al decoro degli edifici e pertinenze scolastiche di competenza co-munale.

• Coinvolgere studenti, operatori scolastici, genitori in progetti e attività tesi a rendere” bella e familiare “ la scuola intesa come bene comune.

• Censimento di tutte le strutture scolastiche con ancora la presenza di eternit e attuazione di programmi per la rimozione in tempi brevi.

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Cultura

E’ necessario avere a cuore la salute culturale della nostra città e dedicarle attenzione pari a quella dedicata ad altri ambiti amministrativi come ad esempio ai lavori pubblici e alle infrastrutture; la Cultura, le sue varie espressioni ar-tistiche e sociali sono l’infrastruttura principale della nostra collettività, da tempo è stata considerata una spesa o peggio ancora un costo, soprattutto a Lumezzane, invece è un investimento, continuo e necessario, che come l’ossi-geno alimenta, dà carattere, coscienza e per vocazione aiuta la crescita etica e morale di una città; se le modalità am-ministrative saranno trasparenti e condivise ci permetteranno di annullare favoritismi e pratiche clientelari, sprechi enormi e mancanza di reali competenze nella conduzione delle politiche culturali, e così si avrà la possibilità di dare nuova energia al denaro investito. Per ridare vitalità e prospettive al comparto culturale cittadino bisogna puntare ad un intreccio tra le varie virtù e arti, dei singoli e dei gruppi organizzati, che racchiudono esperienze transgenerazio-nali, ottimizzando spazi e realtà, valorizzando qualità a discapito dell'evento fine a se stesso;

Le nostre Proposte. • Creazione di un museo del lavoro all’interno di un fabbricato industriale dismesso e così riqualificato, che di-

venti anche un centro di formazione per adulti, con corsi professionalizzanti su modello ex. ISFOR 2000.

• Gli incarichi attinenti ai servizi culturali comunali devono essere assegnati a seguito di bandi pubblici, pubbli-cati sul sito del Comune;

• Utilizzo teatro Odeon attraverso chiari sistemi di gestione degli spazi e servendosi di un registro dei permessi d’utilizzo, semplice reperibilità delle chiavi, ottimizzazione del servizio sicurezza, aumentare utilizzo del bar per incrementare il ritorno economico;

• Ricollocazione ed ampliamento della biblioteca esistente in un fabbricato inutilizzato e così riqualificato, illu-minata da luce naturale e data di un ambiente esterno di pertinenza. La distribuzione interna dovrà consentire una separazione degli ambienti in funzione degli utenti (area bambini, area lettura, area studio di gruppo, etc..);

• Creazione della casa delle associazioni all’interno di un fabbricato industriale dismesso e così riqualificato;

• Progetti di “cultura diffusa”, che consistono nell’utilizzo di luoghi di aggregazione presenti nelle varie frazio-ni (cinema, oratori, teatri, scuole, sale conferenze) per effettuare presentazioni dal vivo, performance artisti-che, proiezioni di video “TED Talks” internazionali, per incrementare la conoscenza della cittadinanza su vari temi di attualità, stimolando il dialogo tra i partecipanti e favorendo la costruzione di nuove relazioni interper-sonali.

• Censimento dei laureati residenti sul territorio comunale, al fine di poter creare gruppi di lavoro che possano contribuire, in base alle proprie competenze e a titolo volontario, alla realizzazione dei progetti di “cultura dif-fusa”.

• Realizzazione di uno spazio gestito da e per i Giovani, al cui interno ricollocare l’Associazione Musicale “All’Unisono” e altre Associazioni o gruppi (teatrali e culturali), mettendo a disposizione DIGNITOSI spazi di Studio e di Didattica, unitamente a spazi di svago e divertimento, con l’organizzazione periodica di concerti, spettacoli teatrali e manifestazioni culturali aperte a tutti.

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Sicurezza

Il Movimento Cinque Stelle Lumezzane promuove la sicurezza pubblica nel suo significato nobile e completo. La pubblica sicurezza riguarda l’individuo, la collettività, la proprietà privata, il bene pubblico, gli animali, l’ambiente.

Le nostre Proposte.

• Coordinamento tra le forze di Polizia presenti sul territorio e in sinergia con le forze di polizia della Valle Trompia e della Prefettura di Brescia.

• Rafforzamento dell’organico dei Vigili Urbani: il rapporto ottimale Vigile Urbano/abitanti è di 1/1000; il per-sonale è quindi sottostimato e si rende necessaria l’integrazione di nuove unità.

• Studio di fattibilità sul servizio di pattugliamento e di vigilanza del territorio comunale 24 ore al giorno: così facendo il servizio di vigilanza notturno potrebbe essere svolto dalla Polizia Comunale, il che potrebbe com-portare, oltre che ad un ulteriore ingresso economico, anche un più rapido intervento in caso di criticità, a dif-ferenza degli istituti di vigilanza privati.

• Sviluppo del sistema di Telesoccorso per le persone disabili, diversamente abili e prive di custodia.

• Sicurezza Ambientale: programmazione di analisi chimiche periodiche e a campione di aria e acqua, con parti-colare attenzione ai fumi di scarico delle aziende.

• Istituzione di cassette denunce anonime nelle quali i cittadini potranno segnalare eventuali inosservanze in materia di ambiente e di criminalità. L’apertura delle cassette sarà effettuata da pubblici ufficiali e da un colle-gio di cittadini. Tale servizio sarà reso disponibile anche online.

• Promozione di corsi di autodifesa e gestione dei conflitti, soprattutto per donne.

• Promozione di corsi di educazione stradale e corsi di primo soccorso.

• Creare una rete tra i vari enti che si occupano di sicurezza nella nostra città: vigili del fuoco, protezione civile, croce bianca, ecc.

• Collaborazione con le associazioni animaliste (A.mici, ecc.) e con i veterinari per la messa in sicurezza dei fenomeni di randagismo e prevenzione dei fenomeni di avvelenamento degli animali, soprattutto nelle nostre montagne.

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Urbanistica

La sostenibilità di un insediamento urbano si ottiene salvaguardando l’integrità dell’ambiente naturale nella sua con-formazione orografica originaria, intervenendo per la realizzazione delle infrastrutture, delle reti tecnologiche e dei manufatti edilizi, con inserimenti poco invasivi e di qualità. Non è più giustificabile la scelta che spinge le Ammini-strazioni a rilasciare numerosi permessi edilizi, anche in presenza di edilizia non utilizzata, in aree incontaminate per “fare cassa”con gli oneri di urbanizzazione e finanziare la spesa corrente. Tale scelta (oggi contrastata ovunque) è alla base del consumo indiscriminato del suolo e dell’impoverimento generale delle risorse naturali. Basta con l’edi-ficazione speculativa con le sue torri vuote (vedi Brescia). Occorre ridurre la nuova edificazione alle reali necessità e costruire in modo nuovo, nel segno della modernità. Nella situazione attuale, notevolmente compromessa, soprattut-to a Lumezzane, ma un po’ ovunque, si tratta di individuare nuove forme di utilizzo dello spazio invertendo la ten-denza di uno sviluppo edilizio incontrollato a macchia d’olio, che comporta la distruzione di risorse ambientali. Oc-corre cambiare rotta, salvare le aree libere rimaste, puntando sul recupero del patrimonio edilizio esistente. Basta cemento! Il riuso e la riorganizzazione dell’esistente, mediante ricuciture del tessuto urbano, deve diventare la linea di condotta del futuro amministratore. Da qui nasce il modello di “crescita zero”, che non deve essere inteso come un atto di regressione, ma come la premessa per una più avanzata ricerca della qualità della vita. Promuovere inizia-tive ed incentivi che indirizzino le scelte degli interventi verso la massima utilizzazione delle fonti energetiche rin-novabili, in un quadro il cui obiettivo principale diventi l’autosufficienza energetica. La pianificazione territoriale (PGT piano di governo del territorio), in quanto strumento di programmazione della durata quinquennale, è fonda-mentale per determinare le scelte future sia per migliorare la qualità della vita, sia per promuovere ed indirizzare l’economia locale. Senza la Zona Industriale, frutto di felici scelte urbanistiche passate, molte aziende locali avreb-bero dovuto trasferirsi fuori dal comune o continuare ad intasare i centri abitati. Ma, affinché le scelte per il futuro della comunità siano condivise e sostenute, è necessario che tutti i cittadini siano coinvolti nelle decisioni che influi-ranno sul loro destino e su quello dei loro figli. La partecipazione deve essere effettiva e consapevole. L’esperienza passata ha dimostrato i limiti delle consultazioni previste dalla legge, in quanto si è vista la partecipazione solo della categorie e dei privati interessati alla loro istanza particolare. L’interesse pubblico va sostenuto attraverso la diffu-sione delle informazioni, andando nelle frazioni a spiegare ai cittadini in che modo lo strumento urbanistico può mi-gliorare la qualità della sua vita. Il peso dato alla cultura e alla valorizzazione del proprio patrimonio artistico segna il grado di civiltà di una comunità. Lumezzane ha un patrimonio artistico, architettonico poco conosciuto ai suoi cit-tadini, bisogna pertanto riconoscere il merito di chi ha diffuso la conoscenza delle opere d’arte contenute nelle chie-se, dei santelli, delle” ere”, dei borghi, delle case e delle fontane storiche, tramite calendari, mostre fotografiche ed articoli di giornale

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Urbanistica

Le nostre Proposte.

• Perseguire la completa separazione del bilancio comunale da quello degli oneri di urbanizzazione. Gli oneri non devono servire per “fare cassa” per gli usi più svariati, ma devono essere utilizzati per il loro compito specifico, creare servizi, verde, parcheggi, diversamente è meglio abolirli.

• Abbandonare anche la deleteria consuetudine di “monetizzare” le aree da cedere per verde e parcheggi. Le aree per urba-nizzazioni vanno acquisite al patrimonio pubblico, soprattutto se sono nelle zone centrali.

• Revisionare il PGT (Piano di Governo del Territorio), nella parte propositiva, ponendo come base alcuni obiettivi priori-tari: azzeramento del consumo del suolo; riduzione del consumo energetico degli edifici; ristrutturazione e recupero di edifici e aree esistenti secondo le pratiche della bioedilizia; nuova edificazione solo per esigenza documentata di prima casa o per compensazioni là dove il Comune ha bisogno di reperire aree per i servizi sociali, verde o parcheggi; valoriz-zazione dei centri storici, nei quali, sebbene lo stato di degrado attuale, la struttura urbana ha mantenuto la sua integrità e testimonia un modello consolidato di vita associata in grado di proporsi come esempio per la riorganizzazione di quanto è stato costruito in modo disordinato; vanno individuati percorsi pedonali culturali, adeguatamente pavimentati ed illu-minati, che mediante l’attraversamento di questi luoghi, permetteranno ai cittadini di conoscere ed apprezzare il nostro patrimonio storico e artistico, ripristino di vecchi manufatti demoliti (contrafforti, archi, portali desumibili dalla docu-mentazione fotografica); adozione di un Piano del Colore che salvaguardi e restituisca l’immagine storica dei borghi; arredo urbano di qualità, ampliando quanto già realizzato in alcune frazioni, (non si capisce perché la Pieve, il centro più antico di Lumezzane, ne sia rimasto escluso) e la promozione di iniziative di socializzazione di cui abbiamo avuto ap-prezzati esempi nelle notti bianche promosse dalla Pubblica Amministrazione e , in passato, dall’Associazione Musicale All’Unisono.

• Interventi mirati per un nuovo assetto urbano: individuare, delimitare e integrare con interventi di arredo urbano, albera-ture e luoghi di sosta a bordo strada, i centri con capacità di aggregazione storicamente consolidata, inserendoli in un sistema in cui si dia rilevanza alla pedonalità, realizzando, ad esempio, i seguenti collegamenti di servizi: Pieve: percor-so che collega la Chiesa parrocchiale, l’oratorio, il cimitero e la scuola media, integrandolo con i servizi del cinema lux, teatro all’aperto e palestra delle scuole medie, complesso sportivo (stadio-piscina-tennis) e area feste del piazzale pisci-ne. Piatucco: percorso che collega la scuola elementare, via Matteotti, piazza Diaz, parco Avogadro, Torre Avogadro, Asilo di Pieve; S. Sebastiano: percorso che collega il Municipio, via Monsuello, la Chiesa parrocchiale, piazza Roma, l’oratorio di S. Sebastiano, il centro Noal, la biblioteca e il teatro Comunale. S. Apollonio: percorso che collega la scuo-la elementare, la Piazza Portegaia, la Chiesa parrocchiale/oratorio e la piazza Paolo VI.

• Inserire nel PGT strumenti di perequazione urbanistica, in modo di poter distribuire a tutti i cittadini, anche proprietari di aree verdi, dei diritti edificatori da poter utilizzare in aree già urbanizzate del Comune. In questo modo chi è proprie-tario di aree verdi, e che quindi fornisce un servizio “ecologico” alla città, si vedrà riconosciuta la possibilità di edificare in altra area;

• Acquisizione da parte dell’Ente Pubblico di area da rendere edificabile ed utilizzare per le compensazioni. Per raggiun-gere questo obiettivo il Comune può richiedere la cessione del 30% dell’area contenuta nei Piani di Lottizzazione o di Recupero, come avveniva in passato nei comparti in cui una quota veniva ceduta al Comune gratuitamente per l’edilizia convenzionata.

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Urbanistica

• Censimento di tutti gli immobili esistenti sul territorio incompiuti, sfitti o inutilizzati. Il rilevamento può essere avviato per autodichiarazione dei proprietari. Laddove verranno individuati immobili inutilizzati di proprietà privata idonei ad un uso abitativo, si avvieranno delle trattative con i proprietari per ottenere la loro cessione in affitto a canone agevolato. Per incentivare questa operazione si potrebbe intervenire con aliquote IMU differenziate premiando i virtuosi. Per gli edifici non utilizzati o dichiarati non agibili da più di 15 anni il Comune dovrà farsi promotore per interventi di demoli-zione e/o recupero, intervenendo con risorse pubbliche laddove il proprietario non disponga o non intenda mettere a di-sposizione i mezzi necessari.

• Interventi per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio: premiare con incentivi sia volumetrici che econo-mici (riduzione oneri e IMU) le scelte costruttive improntate al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti alternative (impianti solari e fotovoltaici, pompe di calore e geotermico);

• Riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici e di quelli di proprietà delle società controllate;

• Obbligo del raggiungimento della "classe B" per tutte le nuove costruzioni, vincolante per il rilascio dell’agibilità;

• Promozione, mediante incentivi, di interventi attuativi per prime case (Lottizzazioni, Piani di recupero), realizzati sul modello delle “isole ambientali”, (quartieri autosufficienti a bassa densità abitativa costruiti secondo i principi della bioedilizia e della tecnologia più all’avanguardia, dotati di servizi , spazi verdi, isole energetiche, collegati in rete, im-pianti tecnologici interrati anziché aeree);

• Recupero dei capannoni dismessi, su modello Bilbao i dei Docks di Londra, dove edifici e infrastrutture industriali, pre-senti in pieno centro abitato, sono diventati nuovi centri residenziali, culturali e di aggregazione. In particolare, in analo-ghe presenti sul territorio lumezzanese (vedi ex G.S.), si potrebbe realizzare, un unico edificio aperto a tutti e sempre, con sistema di controllo degli accessi tramite badge elettronico, nel quale inserire i seguenti servizi:

• Spazio di co-working per start up o anche per giovani partite iva;

• La “casa delle associazioni”, ovvero un edificio che accolga in uno spazio rappresentativo le associazioni del territorio oggi sprovviste di spazi adeguat;

• La nuova biblioteca, su modello della biblioteca di Vobarno (http://www.comune.vobarno.bs.it/?q=node/422), spaziosa, luminosa e contemporanea, dotata di diverse aree suddivise in funzione delle diverse utenze (area bambini, area audio-video, area studio, etc..);

• Il Museo del lavoro e della produzione locale passata e presente, con formula “in progress”, ovvero con corsi di aggior-namento post-scolastico e di ricerca tecnologica e manageriale, sull’esempio dell’ISFOR2000 di Brescia.

• Salvaguardia delle nostre montagne, limitando gli interventi alla messa in sicurezza dei versanti ed al miglioramento dell’accessibilità pedonale;assuefazione indotti dai giochi ripetitivi offerti dai “parchetti attrezzati Creazione del “Comitato della Bellezza”, composto da tecnici e artisti, che venga consultato per poter esprimere il proprio giudizio su ogni nuova opera da realizzarsi, sia finanziata con denaro pubblico che da privati, ma che abbia una fruibilità comunque pubblica;

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Urbanistica

• Riqualificazione del verde urbano, mediante la creazione di un grande parco naturale che colleghi le aree verdi del colle Aventino con la Valletta della Brignasca, in modo da poter offrire un polmone verde alle aziende sani-tarie presenti in loco, oltre che alle scuole ed alla cittadinanza intera. Realizzare un parco analogo in Val de Put, con interventi poco invasivi e poco costosi, con minimo impatto ambientale e che salvaguardino l’integrità dei luoghi. Creare ambienti sani che rispettino la naturalità dei luoghi, risponde alle esigenze degli anziani e ha an-che un valore pedagogico per i bambini in quanto li costringe a inventarsi dei giochi creativi e così a socializza-re con gli altri bambini, diversamente dai comportamenti di assuefazione indotti dai giochi ripetitivi offerti dai “parchetti attrezzati “;

• Dotare almeno uno dei grandi parchi cittadini di un’”area cani”, sufficientemente grande per poter far giocare anche i cani di grossa taglia.

• Creazione del “Comitato della Bellezza”, composto da tecnici e artisti, che venga consultato per poter esprime-re il proprio giudizio su ogni nuova opera da realizzarsi, sia finanziata con denaro pubblico che da privati, ma che abbia una fruibilità comunque pubblica;

• Portare i grandi i progettisti e i grandi artisti a Lumezzane, sottoponendo a concorso di idee e/o di progettazione tutte le nuove opere pubbliche, o di fruibilità pubblica, in modo da sopperire al disordine urbanistico ereditato, mediante interventi innovativi e contemporanei; Il progetto deve coinvolgere anche gli operatori locali, che in un rapporto di collaborazione trarranno un utile aiuto alla propria crescita personale oltre al ritorno economico.

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Mobilità

La viabilità rappresenta l’armatura di un aggregato urbano. Come la circolazione sanguigna ha partenze, arrivi, dimensioni e percorsi differenziati a seconda delle funzioni. Guai se ci sono interferenze o sovraccarichi. Per la viabilità è fondamentale di-stinguere i ruoli e attrezzare i singoli elementi in base alla funzione che devono svolgere. Per il nostro Comune questo com-pito è molto arduo, in quanto il disordine generale dovuto alla crescita caotica e tumultuosa con sovrapposizioni e frammistioni tra industrie, residenze e servizi, rende impossibile individuare delle zone con caratteristiche omogenee ed è pertanto difficile distinguere una strada urbana di scorrimento da una di quartiere o interzonale. Se n’è accorto anche chi ha dovuto stendere il Piano del Rumore del Comune di Lumezzane. Non esiste un’area protetta (come dovrebbero essere gli ospedali e le scuole). Lo sforzo deve essere allora quello di distinguere le caratteristiche esistenti, confermare quelle compatibili, ricucire ove possibile e ricercare le alternative per quanto non è civilmente accettabile. Pensare a una società che superi l’uso dell’energia fossile (petrolio), e quindi riprogettare il trasporto locale con tecnologie rinnovabili, creare piste ciclabili sicure ed impostare una ra-zionale distribuzione dei servizi in funzione del pedone. La nostra politica sulla mobilità nasce nel rispetto della salute, del territorio e dell’ambiente, tramite la visione del tessuto urbano come intreccio di luoghi naturali e artefatti, per una qualità della vita migliore. Come prevede la costituzione (art.16), è necessario “garantire a tutti i cittadini la libertà di movimento nel terri-torio comunale ed extracomunale, in particolare per alcune categorie di abitanti quali anziani, bambini, disabili, indigenti, non patentati o non automuniti”.

Le nostre Proposte.

• Rafforzare i trasporti intercomunali accelerando e favorendo la realizzazione del tratto del Metrobus destinato a collega-re i paesi della bassa e media Val Trompia alla città. In questo contento si esigerà la realizzazione di una stazione a Cro-cevia di Sarezzo, che diventerà il luogo d’interscambio tra il traffico veicolare, e quello pubblico locale, proveniente da Lumezzane.

• Creare una rete di trasporto locale che consenta di raggiungere tutte le frazioni del Comune, i servizi e i luoghi di mag-giore interesse senza l’utilizzo di una vettura privata (Ospedale- Cimitero, Chiesa, Municipio, Biblioteca, Scuole, Asi-li ,Centri Commerciali, Stadio/Piscine, Parchi. Crocevia di Sarezzo sarà lo snodo di scambio con il sistema di trasporto pubblico provinciale e con la futura stazione del Metrobus ;

• Regolare la viabilità urbana di attraversamento e a servizio delle aree produttive, selezionando e potenziando i tracciati adeguati per dimensione, pendenza e non interferenti col traffico di quartiere;

• Realizzare un sistema efficiente di collegamenti pedonali protetti, sia verticali che orizzontali, che consentano ai cittadi-ni di raggiungere agevolmente i luoghi di maggior interesse. Tali percorsi dovranno essere sicuri (senza soluzione di continuità e interferenze col traffico veicolare soprattutto se pesante), panoramici (con zone di sosta nei punti di osserva-zione e attraversamenti dei luoghi di interesse storico/culturale ), piacevoli (progettati con cura e ben mantenuti) e inseri-ti nel verde, dove possibile. Prevedere una segnaletica ad hoc. Essi dovranno prioritariamente privilegiare i collegamenti casa/scuola nel tragitto più breve,sicuro e piacevole realizzando ove occorra collegamenti mediante rampe di scale;

• Piano mobilità per disabili e fasce deboli, che preveda la verifica dell’idoneità della rete esistente, troppe volte ci sono marciapiedi troppo alti e senza scivolo o assolutamente inadeguati e i semafori e le fermate bus non sono sempre attrez-zati con gli accessori necessari ai disabili;

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Mobilità

• Realizzare parcheggi di car-sharing, possibilmente di auto elettriche, in modo da poter garantire la possibilità di utilizzare un veicolo condiviso da tutti i cittadini, con acceso tramite carta e abbonamento, permettendo così a molti cittadini di andare al mercato o portare i figli a scuola con minima spesa e senza inquinare l’aria;

• Realizzare una carta dei trasporti locale, per l’uso di tutti i mezzi pubblici, bike-sharing e car-sharing, con un unico abbonamento;

• Incentivazione dei veicoli elettrici attraverso l’installazione di colonnine di ricarica pubbliche, e riservando posti per il posteggio nelle zone più congestionate.

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Sport

“La pratica sportiva è un microcosmo della vita fatto di sacrifici, applicazione nel lavoro, rispetto delle regole, suc-cessi e delusioni. Ma è soprattutto un modo sano di intendere la vita, a prescindere dai risultati che ciascuno può

ottenere.”

[C.t. Nazionale Cesare Prandelli]

Lo sport è educazione e dovrà essere uno dei mezzi per trasmettere ai nostri giovani i valori imprescindibili come lealtà, perseveranza, amicizia, condivisione e solidarietà. Attraverso la pratica sportiva si promuove l’apprendimento della tolleranza e della responsabilità (assumendo, per esempio, mansioni organizzative) essenziali della vita in una società democratica. In una società come la nostra in cui il benessere viene spesso considerato come l’accumulazione di beni, lo sport rimane uno dei baluardi della difesa del benessere reale fisico e mentale, perciò la pratica sportiva deve essere uno degli obiettivi fondamentali di un’amministrazione pubblica.

Le nostre Proposte. • Riconoscimento del fatto che il ruolo del Comune è primariamente quello di favorire la pratica sportiva di base,

prima che di sostenere lo sport professionistico; in questa direzione cooperazione tra comune, provincia e isti-tuti scolastici per favorire la pratica dello sport all’interno delle scuole anche al di fuori degli orari scolastici.

• Prevedere incontri periodici con le associazioni e società sportive del territorio e non, con l’obiettivo di ascolta-re le richieste e le necessità di chi gestisce lo sport e per promuovere soluzioni che valorizzino al meglio le atti-vità locali.

• Promuovere progetti dove si incentivi la pratica sportiva anche dei disabili.

• Giusta distribuzione delle risorse comunali per le varie società professionistiche locali.

• Evitare opere faraoniche, ma investimenti in piccoli centri di quartiere.

• Riqualificazione ove possibile di zone verdi in impianti per praticare sport all’aperto.

• Introduzione di un sistema di valutazione dell'uso degli impianti sportivi e ricreativi comunali dati in conces-sione, con possibilità di annullamento della concessione in caso di mancata valorizzazione o speculazioni.

• Cercare di far chiarezza sul progetto “Val de Put”, perché se ci fosse la possibilità di riqualificare il nostro Sta-dio Comunale sarebbe la scelta migliore.

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Il gruppo del MoVimento Cinque Stelle di Lumezzane è attivo da 2010. Da sempre abbiamo fatto della presenza sul territorio il nostro tratto distintivo, con periodici banchetti tra la gente, istanze al Comune e incontri formati-vi per la cittadinanza. I programmi elettorali di tutte le forze politiche per Lumezzane saranno molto simili, con elementi comuni a più schieramenti. La differenza sta tutta nella CREDIBILITA’. Come possono essere credibi-li i partiti sul tema Ambientale quando per più di 30 anni hanno permesso che nel nostro fiume Gobbia venisse sversato di tutto? Come possono essere credibili i partiti sul tema Ambientale dopo che hanno permesso la co-struzione di un bunker in centro del paese contenente 150 tonnellate di Cesio 137? Come possono essere credibi-li i partiti sul tema della Trasparenza dopo aver più volte bocciate le nostre richieste di riprese del Consiglio Comunale e di accesso agli atti? Come possono essere credibili i partiti in tema di Società Partecipate dopo aver realizzato con Lumenergia uno dei più grossi scandali della storia lumezzanese, con debiti di milioni di euro pubblici?

Il nostro obiettivo è portare un cambiamento radicale, intraprendere una Rivoluzione Culturale che abbia come suo punto focale il CITTADINO. Il cittadino dovrà tornare ad occuparsi della cosa pubblica ed essere partecipe di qualsiasi decisione che l’Amministrazione dovrà intraprendere. Non verremo mai meno ai nostri impegni, at-traverso continui feedback con la gente, mettendoci sempre la faccia. Per la prima volta a Lumezzane, avrete la possibilità di scegliere un percorso nuovo, scegliere di diventare parte attiva di quella Rivoluzione Culturale che sarà lenta, ma inesorabile.

VOTATE PER VOI.