PROGRAMMA DI RICERCA Analisi del fenomeno delle MGF sotto il profilo medico, psicologico,
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Mutilazioni Genitali Femminili e donne immigrate. Progetto di
formazione per un sostegno integrato alla persona
PROGRAMMA DI RICERCA
Analisi del fenomeno delle MGF sotto il profilo medico,
psicologico, socio-antropologico
IRCCS Burlo Garofolo S.C. Patologia Ostetrica e
Ginecologica
IPOTESI DA VERIFICAREIPOTESI DA VERIFICARE1. La presenza di MGF è correlata a una
serie di problemi di salute e di conseguenze sulla salute delle donne
2. L’emarginazione sociale favorisce il mantenimento del modello tradizionale e la reiterazione della pratica
3. Un rapporto positivo dell’utente con le strutture sanitarie contribuisce a modificare i modelli di comportamento tradizionale
IPOTESI 1 (SALUTE)IPOTESI 1 (SALUTE)
Complicanze ginecologiche- breve termine
- medio termine
- lungo termine
Complicanze ostetriche- maggiore probabilità taglio
cesareo
- emorragie post-partum
- Travagli più prolungati
- lacerazioni perineali
- morte perinatale
IPOTESI 2 IPOTESI 2 (EMARGINAZIONE SOCIALE)(EMARGINAZIONE SOCIALE)• Fattori sociali: La dipendenza
economica delle donne, la solitudine, l’abbandono sociale o un ambiente ostile facilitano il mantenimento della tradizione o sviluppano nuove forme di tradizione
• Fattori psicologici: la depressione, la paura, la nostalgia impediscono il cambiamento della tradizione o provocano l’avvicinamento a nuove forme di tradizione
IPOTESI 3 IPOTESI 3 (AZIONE STRUTTURE (AZIONE STRUTTURE
SANITARIE)SANITARIE)L’esperienza di protezione e
sicurezza all’interno delle istituzioni sanitarie produce l’identificazione nel sistema sociale
Il rapporto con il personale sanitario e la comunicazione producono modificazioni della percezione del sé
STRUMENTI DI RILEVAZIONESTRUMENTI DI RILEVAZIONE
Metodi di rilevazione di tipo quantitativo e qualitativo
- CARTELLE CLINICHE
- INTERVISTE IN PROFONDITA’ (30)
- QUESTIONARI (100)
- FOCUS GROUPS
Caratteristiche del Caratteristiche del campionecampione
Donne provenienti da Paesi a rischio MGF che entrano nell’ospedale Burlo Garofolo o presenti sul territorio regionale
Paesi: Benin (12.9), Burkina Faso (76.6), Camerun(1.4), Ciad (44.9), Costa d’Avorio (36.4), Egitto (95.8), Eritrea (88.7), Etiopia (74.3), Gambia (78.3), Ghana (3.8), Gibuti (93.1), Guinea (95.6), Guinea-Bissau 844.5), Kenya (32.2), Mali (85.2), Mauritania (71.3), Niger (2.2), Nigeria (19.0), Repubblica Centroafricana (35.9), Senegal (28.2), Sierra Leone (94.0), Somalia (97.9), Sudan nord (90.0), Tanzania (14.6), Togo (5.8), Uganda (0.6), Yemen (38.2)
DHS – Demographic and health survey (sondaggi a campione con indicatori multipli)
Traccia per Traccia per intervistaintervista in in profondità a donne straniere profondità a donne straniere
provenienti da un paese a provenienti da un paese a rischio MGFrischio MGF
1. Origini culturali, tradizioni e società
2. Processo migratorio3. Mutilazione dei genitali femminili
4. Rapporto con la salute e le istituzioni sanitarie
Questionario Questionario strutturatostrutturato
Somministrazione ad almeno 100 donne africane provenienti da Paesi a rischio MGF
Prima somministrazione (TEST) Distribuzione al Burlo, altri ospedali, comunità e
centri di riferimento (associazioni, Centri culturali islamici, ecc)
Attivazione di un Attivazione di un protocollo di prevenzione protocollo di prevenzione
MGFMGF Nei confronti delle donne presenti in ospedale provenienti da Paesi a rischio MGF sono previste azioni, conformi alle Linee Giuda del Ministero, miranti a sviluppare in loro la consapevolezza della necessità di abbandonare la pratica MGF
1. Fase individuazione, avvicinamento2. Fase incontro e intervista3. Fase comunicazione su aspetti medici,
giuridici e sociali
Programma di Programma di formazioneformazione
“Mutilazioni genitali femminili e donne immigrate. Percorso di formazione per un sostegno
integrato alla persona”
OBIETTIVO diffusione di una conoscenza approfondita del tema MGF sia dal punto di vista medico/sanitario, sia dal punto di vista socio-culturale, psicologico e normativo, al fine di sviluppare le competenze mediche e le abilità di comunicazione transculturale necessarie alla cura e alla prevenzione della pratica
METODOLOGIA DI FORMAZIONE relazioni sul tema e confronto/dibattito tra i discenti e i relatori