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1 PROGRAMMA DEL MESE DI OTTOBRE presso l'autodromo del Mugello (pista di go-kart "Il Mugellino") si terrà la gara Endurance di Go-Kart come da programma inviato ai Soci. Ricordiamo che il ritrovo è fissato alle ore 11,30 presso il paddock dell'autodromo. Per facilitare il buon svolgimento della gara si raccomanda la massima puntualità. Sabato 6 ottobre Endurance GoKart dalle ore 11,30 Autodromo del Mugello (Scarperia -FI) Riunione conviviale serale in interclub con il R.C. Prato "Filippo Lippi". Relatore sarà il prof. Giampiero Nigro, che terrà una conferenza su "il sacco di Prato". Martedì 9 ottobre Conviviale serale ore 20,15 Hotel Palace Riunione conviviale diurna; relatore sarà il dott. Carlo Vannucchi, del R.C. Prato "Filippo Lippi", che presenterà la lodevole iniziativa promossa dal suo sodalizio relativa alla pubblicazione e divulgazione di un libro a fumetti sulla storia di Prato, redatto in 4 lingue a beneficio delle principali comunità straniere che vivono nella nostra città. Martedì 16 ottobre Conviviale diurna ore 13,00 Hotel Palace Ospiti della serata, dal titolo "Buon compleanno James Bond!", saranno il dott. Federico Berti e la dott.ssa Elisangelica Ceccarelli, che ci intratterranno su storia, curiosità e aneddoti della saga cinematografica dedicata al più famoso agente segreto del mondo. Martedì 23 ottobre Conviviale serale ore 20,15 Hotel Palace Il R.C. "Marino Marini" di Pistoia-Montecatini ci invita alla Conviviale per i soci, consorti e familiari presso "Grand Hotel & La Pace", Via Della Torretta 1 a Montecatini su argomento vicino alla nostra città ed alla quale partecipa importante personalità correlata al nostro "museo del tessuto". Ospite e Relatore sarà il Prof. Josè Luiz Santoro, tema della serata : LUSSI E FRIVOLEZZE nella moda del Settecento Martedì 30 ottobre Conviviale serale ore 20,15 Grand Hotel & La Pace (Montecatini Terme) L'invito a tutti i predetti eventi è esteso alle gentili signore ed agli amici del Rotaract O T T O B R E 2 0 1 2

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PROGRAMMA DEL MESE DI OTTOBRE

presso l'autodromo del Mugello (pista di go-kart "Il Mugellino") si terrà la ggaarraa EEnndduurraannccee ddii

GGoo--KKaarrtt come da programma inviato ai Soci. Ricordiamo che il ritrovo è fissato alle ore 11,30 presso il paddock dell'autodromo. Per facilitare il buon svolgimento della gara si raccomanda la massima puntualità.

Sabato 6 ottobre

Endurance GoKartdalle ore 11,30

Autodromo del Mugello(Scarperia -FI)

Riunione conviviale serale in interclub con il R.C. Prato "Filippo

Lippi". Relatore sarà il prof. Giampiero Nigro, che terrà una

conferenza su "iill ssaaccccoo ddii PPrraattoo".

Martedì 9 ottobre

Conviviale seraleore 20,15 Hotel Palace

Riunione conviviale diurna; relatore sarà il dott. Carlo Vannucchi, del R.C. Prato "Filippo Lippi", che presenterà la lodevole iniziativa promossa dal suo sodalizio relativa alla pubblicazione e divulgazione di un libro a fumetti sulla storia di Prato, redatto in 4 lingue a beneficio delle principali comunità straniere che vivono nella nostra città.

Martedì 16 ottobreConviviale diurna

ore 13,00 Hotel Palace

Ospiti della serata, dal titolo "BBuuoonn ccoommpplleeaannnnoo JJaammeess BBoonndd!!", saranno il dott. Federico Berti e la dott.ssa Elisangelica Ceccarelli, che ci intratterranno su storia, curiosità e aneddoti della saga cinematografica dedicata al più famoso agente segreto del mondo.

Martedì 23 ottobreConviviale serale

ore 20,15 Hotel Palace

Il R.C. "Marino Marini" di Pistoia-Montecatini ci invita alla Conviviale per i soci, consorti e familiari presso "Grand Hotel & La Pace", Via Della Torretta 1 a Montecatini su argomento vicino alla nostra città ed alla quale partecipa importante personalità correlata al nostro "museo del tessuto". Ospite e Relatore sarà il Prof. Josè Luiz Santoro, tema della serata : LLUUSSSSII EE FFRRIIVVOOLLEEZZZZEE nneellllaa mmooddaa ddeell SSeetttteecceennttoo

Martedì 30 ottobreConviviale serale

ore 20,15 Grand Hotel & La Pace

(Montecatini Terme)

L'invito a tutti i predetti eventi è esteso alle gentili signore ed agli amici del Rotaract

OOTTTTOOBBRREE

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18 settembre 2012: ""DDaall mmoolliinnoo aallllaa ppeennttoollaa""

Ospiti della serata i fratelli Antonio, Marco e Lucia Morelli, titolari dell' "Antico Pastificio Morelli 1860" di San Romano (PI), con i quali andremo alla scoperta dei sapori e dei segreti della grande pasta artigianale italiana.

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Ferdinando Martini (1841 – 1928), scrittore prolifico e gustosissimo, ricoprì vari incarichi di governo : Ministro della Pubblica Istruzione nel 1892, Commissario per l’Eritrea nel 1897 e poi Ministro per le Colonie. Si legge in uno dei Diari che passando un giorno per le campagne vicino a Monsummano vede uno dei suoi mezzadri seduto fuor dall’uscio con in mano un libro, aperto ma alla rovescia. Il Martini glielo fa notare e il contadino, analfabeta ma arguto, ribatte prontamente Chi sa leggere, sa in tutti i modi.

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MALAPARTE SCRITTORE, GIORNALISTA E … PIROMANE !

CURZIO MALAPARTE è il nome d’arte di Kurt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma 19 luglio 1957), noto scrittore e giornalista. Fra i suoi libri di maggior successo Maledetti Toscani, Kaputt e La Pelle . Della sua vasta e complicata biografia riporto qui pochi cenni.

Volontario nella prima guerra mondiale, si iscrive nel 1920 al Partito Fascista e nel 1922 partecipa alla marcia su Roma. La sua opera prima Viva Caporetto ! dal contenuto fortemente critico sul comportamento degli alti gradi militari nelle vicende belliche non trova un editore e viene stampata a Prato a sue spese nel 1921. Gli viene sequestrata, ma trova il modo di ripubblicarla con un altro titolo, La rivolta dei santi maledetti. Il regime gli riconosce un ruolo di ideologo, ma ben presto egli si allontana dal fascismo deluso nelle speranze di rivoluzione sociale che lo avevano originariamente attratto. Nel 1931 pubblica Tecnica del colpo di stato, un attacco a Hitler e Mussolini che gli vale il confino nell’Isola di Lipari e la perdita della direzione del quotidiano La Stampa di Torino. Solo per l’intervento di Galeazzo Ciano, Ministro degli Esteri, rimastogli amico, riesce a riacquistare la libertà. Si fa costruire a Capri “Villa Malaparte”, vera e propria maison d’artiste arroccata su una

Rinaldo Burattin, Ritratto di Malaparte

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scogliera a strapiombo sul mare. Corrispondente di guerra per il Corriere della Sera da vari paesi europei, nel 1941 è in Jugoslavia come unico giornalista straniero al seguito delle truppe tedesche. Ma per le sue critiche al regime nazista gli viene proibito di avvicinarsi al fronte orientale che si stava spostando verso la Russia e trascorre oltre un anno in Finlandia dove, il 25 luglio 1943 lo raggiunge la notizia della caduta di Mussolini e torna a Capri. Trae dalla sua esperienza di inviato di guerra il materiale per la sua prima opera di successo, Kaputt (Napoli 1944). Viene reintegrato nell’esercito italiano come ufficiale di collegamento con il Corpo Italiano di Liberazione degli alleati. Questo periodo gli ispira il secondo libro di successo, La pelle (1949), che viene quasi immediatamente messo all’Indice dalla Chiesa. Chiede di essere iscritto al Partito comunista italiano, domanda che per molti anni gli viene respinta in ragione delle sue “giravolte” politiche. Finalmente ottiene la tessera e nel 1957 può andare in Unione Sovietica e in Cina, ma è costretto a interrompere il viaggio per una grave malattia polmonare che nel luglio di quell’anno lo porta alla morte.

È sepolto, secondo le sue volontà, in cima al Monte Le Coste, per i Pratesi "Spazzavento" Sulla sua tomba due frasi tratte da Maledetti Toscani :

"Io son di Prato, m'accontento d'esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non esser venuto al mondo" "...e vorrei avere la tomba lassù, in vetta allo Spazzavento, per sollevare il capo ogni tanto e sputare

nella fredda gora del tramontano".

Nel 1926 Malaparte scrive Don Camaleo, romanzo di un camaleonte che esce per un certo periodo a puntate sulla rivista La Chiosa, supplemento letterario del Giornale di Genova. Mancano ancora gli ultimi capitoli quando Mussolini ordina al Prefetto di Genova di far interrompere la pubblicazione e sequestrare il manoscritto. Una copia pronta per la stampa rimane però dimenticata presso i Poligrafici Riuniti di Bologna e nel 1946 un proto, frugando in un cassetto, trova il Don Camaleo in bozze già corrette e pronte per la stampa. Le manda a Leo Longanesi che lo apprezza e lo fa pubblicare dalla casa editrice Vallecchi di Firenze. Opera poco nota, forse marginale nella bibliografia malapartiana, è secondo me piena di arguzia e ironia, come sottolineano anche i quattro gustosi disegni satirici di Riccardo Magni che la ornano, primo fra tutti il Napoleone/camaleonte nel frontespizio. Vi propongo una parte del primo capitolo, dove si parla di salamandre. È utile ricordare che gli antichi ritenevano questo piccolo anfibio capace di vivere nel fuoco senza consumarsi. Plinio nella sua Storia naturale riferisce varie leggende su questo animale, fra le quali la sua facoltà di spegnere il fuoco : è tanto fredda che al suo contatto il fuoco si estingue. Per alcuni era la manifestazione stessa del fuoco e pensavano che di esso si nutrisse. I celti la chiamavano fata del fuoco.

Monte Le Coste o “Spazzavento” : sulla sommità vi è la tomba di Malaparte

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Appare nello stemma di Francesco I di Francia raffigurata tra le fiamme, con il motto Nutrisco et estinguo, come si vede in uno dei due grandi medaglioni sulla facciata di San Luigi dei Francesi a Roma. Lo stemma del Comune di Salsomaggiore ha una salamandra in mezzo alle fiamme. S. Agostino e molti altri Padri della Chiesa prendono la piccola salamandra come esempio probante della possibilità che i corpi risorti possano resistere in eterno ai tormenti del fuoco infernale. Nella simbologia medievale era associata alla fede che non cede a tentazioni e al coraggio di fronte alle sofferenze. Una conferma alla realtà delle qualità dell'animale sembrava potersi trovare nell'esistenza di certe "stoffe" incombustibili, che si dicevano prodotte dalla salamandra, o che venivano spacciate addirittura come pelli del rettile. L'apocrifa Lettera del Prete Gianni (mitico sovrano che nei testi medievali regna su un fantomatico paese dell’Asia) racconta che nei nostri domini si alleva il bruco chiamato salamandra. Le salamandre vivono nel fuoco e fanno bozzoli che le donne di palazzo dipanano ed impiegano per tessere tele e panni. Per lavarle e

nettarle le gettano nel fuoco. È Marco Polo a risolvere l'apparente incongruenza tra un animale, evidentemente combustibile e la sua

presunta pelle, o secrezione, incombustibile, spiegando che con il nome di “salamandra” si indica sia un animale che un minerale: « In queste montagne v'è un'altra vena onde si fa la salamandra. La salamandra non è bestia, come si dice, che vive nel fuoco, che nessun animale puote vivere nel fuoco; ma dirovvi come si fa la salamandra. [...] quella vena si cava e stringesi insieme e fa fila come di lana; e poscia la fa seccare e pestare in grandi mortai; poscia la fanno lavare, e la terra si ccade, quella che v'è apiccata, e rimane le fila, come di lana; e questa si fila e tessine panno da tovaglie. Fatte le tovaglie elle sono brune; mettendole nel fuoco diventano bianche come neve. E queste sono le salamandre, e l'altre sono favole». La sostanza di cui parla il veneziano nel suo Milione è evidentemente l'amianto. Ma nonostante la chiara spiegazione, la leggenda non muore, che anzi sono proprio i racconti di Marco Polo a rinforzare le favole dettate da una fervida immaginazione. Ma iniziamo a leggere il Don Camaleo :

“Vi sono fra noi molti animali, e non tutti politici, strani più per il clima

prezioso e arbitrario di questi ultimi cento anni italiani, che per natura loro.

Chi ha mai visto una salamandra, un basilisco, un drago, un camaleonte ? La gente

ne avrebbe perduto anche il ricordo, se ogni tanto i galantuomini, che hanno in

comune con quegli strani animali la rarità, non ne incontrassero qualcuno e non ne

potessero testimoniare. Mirabili casi. Eppure le cronache, se non le favole, son

piene di questi mirabili casi.

Quando seguivo i corsi di latino e di greco al Cicognini di Prato, città della

Toscana dove sono nato, ho avuto io stesso occasione più volte di incontrarmi con

queste rare specie di animali; e Dio sa di quanta ingenuità io non abbia avuto

bisogno per non metter superbia. I primi incontri, come sempre avviene, ebbero

Nel frontespizio del Don Camaleo, disegno di Riccardo Magni

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natura più che altro letteraria, poiché la vita si comincia, da noi, a sperimentar

dalle lettere; specialmente in Toscana, dove tutto è letterario, virtù, vizi e

passioni. Da buon pratese, il che significa essere tre volte toscano, ho sempre

avuto in grande onore le lettere e gli animali. La prima notizia che io ebbi, ad

esempio, delle salamandre, mi lasciò molto dubbioso della felicità di simili

conoscenze. Questo m’avvenne leggendo quel passo della Vita di Benvenuto Cellini,

dove si racconta di una salamandra e di una famosa ceffata.”

Malaparte si riferisce ad un curioso passo che si legge nella Vita di Benvenuto Cellini Orefice e scultore fiorentino e che cito dalla edizione curata da Gio. Palamede Carpani, Milano 1806 : Nella mia età di cinque anni in circa, essendo mio padre in una nostra celletta, nella quale si era fatto il bucato, ed era rimasto un buon fuoco di quercioli, Giovanni [il padre] con una viola in braccio cantava e suonava soletto intorno a quel fuoco, perché era molto freddo; e guardando in quel fuoco, a caso vide in mezzo a quelle più ardenti fiamme un animaletto come una lucertola, il quale si gioiva in quelle fiamme più vigorose. Subito avvedutosi di quel che era, fece chiamare la mia sorella e me, e mostratolo a noi bambini, a me diede una gran ceffata, per la quale io molto mi misi a piangere : ed egli piacevolmente racchetatomi, mi disse così : “Figliuolin mio caro, io non ti do per male che tu abbia fatto, ma solo perché tu ti ricordi che quella lucertolina, che tu vedi nel fuoco, si è una salamandra, animale raro” E così mi baciò e mi dette certi quattrini. Un vero anticipatore della Montessori questo padre … E di certo Benvenuto si ricordò della salamandra (e forse anche del ceffone) quando molti anni dopo, convocato alla corte di Francia, presenterà a Francesco I disegni e modellini di certe opere che il re gli ha commissionato, su molte delle quali ha messo in rilievo appunto la salamandra, scelta – come già detto – dal sovrano per il suo stemma.

Prosegue Malaparte : “ Il bruciore di quella ceffata mi rimase sulla guancia fino al

giorno in cui mi capitò di leggere nel Petrarca questi due versi sorprendenti :

di mia morte mi pasco e vivo in fiamme

strano cibo e mirabil salamandra

ma miracol non è

[ sono i versi 40 e seguenti del canto 207 del Canzoniere : il Poeta arde di un fuoco interiore ma, come la salamandra, non muore. E in amore questo non è un miracolo]

La mia conoscenza delle salamandre non andò più oltre, ed io rimasi contento per

alcuni mesi; fino a quando, trovandomi una sera verso le Sacca [la residenza estiva dei

convittori del Cicognini, n. d. r.] mi venne in testa di dar fuoco al bosco per vedere se le

salamandre, che certamente vi si trovavano, si sarebbe comportate come la loro fama

vorrebbe.

Messo fuoco a certe frasche, subito il vento allargò la fiamma e in breve tutto il

poggio si illuminò. Avevo strappato un palo dalla vigna lì sotto, e andavo con

quello rovistando fra i tizzoni e menando gran botte sui cespugli in fiamme, tutto

curioso di vederne sbucar fuori qualcuna di quelle salamandre, della cui esistenza

il Cellini mi aveva dato una prova così convincente. E Dio sa quanto tempo sarei

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rimasto là, con la pertica in resta, a inseguir

l’incendio su per il poggio, se non mi fossi vista a

un tratto venire incontro irosa una serpicina, di

quelle che fischiano d’estate sotto i sassi per far

gelosia alle cicale. Buon per me che fui lesto a

pigliar la rincorsa verso le Sacca, perché già i

contadini di quei campi, armati di vanghe e di zappe,

venivan su correndo da tutte le parti, dietro ai cani

che abbaiavano al soccorso. Se mi avessero preso, mi

sarebbe certo passata la voglia della salamandra.”

Gianni Limberti

Festeggiano il compleanno

Giovanni Galli 2 Ottobre

Guglielmo Muratori 2 Ottobre

Riccardo Rossi 4 Ottobre

Mario Maselli 7 Ottobre

Aldo Facchini 15 Ottobre

Giuseppe Gori 18 Ottobre

Renzo Guazzini 26 Ottobre

Edoardo Albini 28 Ottobre

Domenico A. Mazzone 28 Ottobre

Ermanno Gatti 29 Ottobre

Roberto Pieraccini 31 Ottobre

Renato D'Ambra 31 Ottobre

..tanti auguri a tutti!

ROTARY INTERNATIONAL

SEDE MONDIALE: ONE ROTARY CENTER 1560 SHERMAN AVENUE EVANSTON, Illinois 60201 USA Presidente Internazionale: Sakuji Tanaka (Rotary Club di Yashio, Saitama, Giappone) Ufficio Europa-Africa: Rotary International Vitikonerstrasse 15 – CH 8032 ZURIGO - www.rotary.org Annata Rotariana 2012-2013 (56° anno) Distretto 2070 Governatore: Franco Angotti (R.C. Firenze Sud) Assistente del Governatore: Massimo Petrucci, R.C. Fucecchio S.Croce sull’Arno per i Rotary Club area Toscana 1: Prato – Prato “Filippo Lippi” – Empoli Fucecchio S.Croce sull’Arno, Pistoia Montecatini, Pistoia Montecatini “Marino Marini”, San Miniato.

Segreteria 2012 - 2013 del Distretto 2070°

Viale F.lli Rosselli, 47 – 50144, Firenze (FI) Tel. +39 055 3437608 Fax +39 055 3437608

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RIUNIONI CONVIVIALI: HOTEL PALACE - PRATO

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