Programma Camaiore 2012 2022

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OBIETTIVI E STRUMENTI PER GOVERNARE LA CITTA’ DI CAMAIORE 2012-2022 PROGRAMMA DI AMMINISTRAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO ALESSANDRO DEL DOTTO PRONTI AD ACCOGLIERLA AL MEGLIO!

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OBIETTIVI E STRUMENTIPER GOVERNARE LA CITTA’ DI CAMAIORE

2012-2022

PROGRAMMA DI AMMINISTRAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO

ALESSANDRO DEL DOTTO

PRONTI AD ACCOGLIERLA AL MEGLIO!

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Premessa

La caparbietà e l’impegno della gente del nostro Comune che ogni mattina parte da casa presto,

fa la fila in macchina sulle strade, studia, apre ombrelloni, entra nei turni d’albergo, fa la spesa, va

a fare le pulizie, apre il negozio o l’ufficio, timbra il cartellino in Comune o in azienda, lava e stende

i panni: ecco, questo deve essere il modello a cui si dovranno ispirare i prossimi amministratori nel

vivere l'esperienza amministrativa che si apre con le elezioni amministrative della prossima

primavera.

Il Comune non è un'azienda, una S.p.A., dove si spende e si spande e dove chi governa fa il

padrone di casa altrui: il Comune è una grande famiglia, dove conta il bilancio delle risorse ma

dove conta anche come si crescono i figli, come si mantengono i cittadini, come si curano i diritti

della persona, come si appoggia l'iniziativa di chi vuole creare lavoro e opportunità.

È con questa passione, questo spirito e questa tenacia che vogliamo costruire e realizzare,

insieme ai cittadini, la Camaiore del futuro: un orizzonte che mette le radici nei primi cinque anni

di amministrazione e che è pronto a slanciarsi verso i successivi anni ancora, con l'ambizione di

dare vita a un circuito politico amministrativo dove la pratica autolesionista del pregiudizio politico

la smette di privare la gente dei propri diritti e nel quale le scelte restano perchè fatte dalla gente,

ancor prima che dalla politica.

Un futuro nel quale il filo conduttore di ogni strategia è il benessere: lo star bene, il vivere bene e

sano, dai prodotti locali alla salute, dai ritmi di vita quotidiani ai servizi pubblici, dalla cultura alle

tradizioni popolari. Insomma, l'offerta di una qualità della vita unica, tra mare e monti, feste,

sentieri, oliveti e relax, nella consapevolezza che proprio il benessere e la qualità della vita sono i

caratteri di identità unici e originali che fanno e sempre più faranno della nostra città un modello

esemplare per chi cerca una vita sana, tranquilla e felice, garantita da una Amministrazione che la

smette di giocare sull'emergenza e sull'improvvisazione e che arriva a investire sul futuro della

propria gente perché crede, davvero, nel potenziale che ogni cittadino, ogni artigiano, ogni

impresa, ogni donna e ogni giovane è in grado di esprimere se messo in condizioni di farlo.

Anche per il nostro Comune, sta arrivando una nuova stagione.

Facciamo l'indispensabile perché tutti possano godersela.

Alessandro Del Dotto

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INDICE

LA NOSTRA VISIONE, IN 6 PUNTI ........................................................................................................... 4

I QUATTRO OBIETTIVI DEL NOSTRO MANDATO… E OLTRE ....................................................... 5

DAGLI OBIETTIVI ALLE AZIONI PER IL NOSTRO COMUNE: 13 DOMANDE E 13 RISPOSTE .......................................................................................................................................................................... 6

1. DEMOCRATICI, APERTI, TRASPARENTI...................................................................................................................62. ORGANIZZARE LA MACCHINA...............................................................................................................................83. SVILUPPO SOSTENIBILE......................................................................................................................................104. AMBIENTE E BELLEZZE NATURALI ......................................................................................................................135. NUOVO TURISMO.............................................................................................................................................166. MOBILITÀ .......................................................................................................................................................217. COLTIVARE......................................................................................................................................................248. BUON LAVORO..................................................................................................................................................269. SCUOLA E CULTURA.........................................................................................................................................2710. BENESSERE SOCIALE.......................................................................................................................................3011. SPORT E TEMPO LIBERO...................................................................................................................................3412. CAMAIORE SI-CURA.......................................................................................................................................3513. FISCO DI QUALITÀ...........................................................................................................................................37

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LA NOSTRA VISIONE, IN 6 PUNTI

1. Camaiore Comune che progetta, decide e agisce attraverso la partecipazione

2. Camaiore Comune che ricerca risorse e sinergie attraverso una seria progettualità

3. Camaiore Comune accogliente, che cura le persone ed il proprio territorio

4. Camaiore Comune dalla parte di chi lavora e di chi fa impresa

5. Camaiore Comune trasparente, aperto ed efficiente

6. Camaiore Comune che, partendo dalle proprie tradizioni, promuove la cultura e

l’innovazione

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I QUATTRO OBIETTIVI DEL NOSTRO MANDATO… E OLTRE

Vorremmo lasciare il nostro territorio un pò meglio di come lo abbiamo trovato: è per questo che lavoriamo alla realizzazione di quattro obiettivi strategici capaci di svilupparsi anche oltre la durata del mandato elettorale

1. Mettere nero su bianco un Piano Strategico che coordini i diversi strumenti di

programmazione urbanistica, economica, sociale e culturale. Un Piano condiviso con i cittadini, le

associazioni e le categorie economiche e sociali del nostro territorio che – promuovendo la

partecipazione – faccia della sostenibilità economica, sociale, ambientale e della valutazione

continua i suoi punti nodali. Un Piano comunale elaborato con un occhio rivolto al contesto

versiliese, che coinvolga – per quanto possibile – le altre Amministrazioni e tutti i possibili attori del

nostro Comprensorio sui temi naturalmente sovra-comunali come la mobilità, la gestione dei rifiuti,

le gestioni associate di servizi e degli uffici oltre a quella delle aree produttive-artigianali-

commerciali. Un Piano che faccia capo ad un unico centro di responsabilità e di operatività il quale,

una volta stabilite le priorità, si attivi per trovare le risorse per la sua realizzazione.

2. Programmare la manutenzione e la cura del territorio e delle sue infrastrutture in cui

definire i cicli di manutenzione dei beni pubblici (immobili, strade, reti, servizi, aree verdi, ecc.) e le

risorse da destinargli (quante e dove reperirle), costruendo un'anagrafe dei beni pubblici e dei beni

comuni. Un Programma delle Manutenzioni nel quale saranno individuate le priorità, i tempi (breve

e medio periodo) e la giusta distribuzione sul territorio, con un occhio di riguardo per le frazioni e

per un uso del patrimonio immobiliare pubblico che sia produttivo per la gente e per il Comune.

3. Realizzare un Piano di Crescita delle Risorse Umane che aiuti a superare e prevenire le

varie forme di disagio sociale, per promuovere la crescita professionale e l’innovazione, per creare

pari opportunità per giovani, donne, categorie svantaggiate, per sviluppare una rete dei servizi

finalizzati alla promozione della cultura e alla formazione umana in ogni sua fase della vita.

4. Mettere in atto un Piano operativo perché partecipazione, trasparenza ed efficienza non

restino parole vuote. Crediamo e realizzeremo il Bilancio Sociale, il Bilancio di Genere ed il

Bilancio Partecipativo. Ci impegneremo per acquisire Certificazioni di qualità realizzando Carte dei

servizi comunali ed indagini di gradimento dei servizi e delle prestazioni offerte dal comune.

Lavoreremo per realizzare un serio sistema di controllo della qualità e dei risultati delle attività di

pubblico interesse, dai servizi pubblici alle attività locali.

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DAGLI OBIETTIVI ALLE AZIONI PER IL NOSTRO COMUNE: 13 DOMANDE E 13 RISPOSTE

1. Democratici, aperti, trasparentiLa democrazia non si esaurisce nel voto, ma significa partecipazione attiva dei cittadini alle scelte

che riguardano la città. Le forze politiche, la base sui cui poggia la democrazia rappresentativa,

non riescono a dar voce a tutti e nemmeno gli eletti, pur rappresentativi, esauriscono del tutto la

voce diretta della gente. Per dare concretezza a questa voglia di partecipazione, realizziamo Un

patto tra cittadinanza e Amministrazione comunale perché dalla qualità della macchina

amministrativa dipendono la qualità dell’attuazione dei programmi e delle politiche pubbliche e la

qualità dei servizi dati ai cittadini. Questo obiettivo implica una grande innovazione nella gestione e

nella pratica della azione amministrativa.

La sentita esigenza di una democrazia più effettiva e l'abolizione delle circoscrizioni impongono la

creazione di nuovi strumenti di partecipazione. Abbiamo oltre 32mila abitanti, 13mila famiglie,

distribuite su 24 frazioni che aspettano di avere voce in capitolo sulle scelte che le riguardano.

Il consiglio comunale deve ritornare ad essere il luogo ove si confrontano, con continuità e serietà,

diverse visioni dell'interesse pubblico e proposte di governo della città, ponendo fine ad una

stagione di decadenza e di svilimento del ruolo dell'assemblea cittadina, prodotta dall'idea

sbagliata che chi governa sia il padrone indiscusso e indiscutibile della città.

Il nostro DNA rifiuta forme di concentrazione del potere e conflitti di interesse. Queste situazioni

bloccano la discussione e l’azione politica e amministrativa e non la rendono autentica. La

macchina amministrativa (la cui struttura è ancora, sostanzialmente, quella di 14 anni fa) necessita

di “un tagliando” per essere adeguata ai bisogni che la città ha oggi: assumiamo il principio di

imparzialità, attraverso una dirigenza selezionata con principi trasparenti, che operi sulla base

della competenza tecnica, resti distinta dagli indirizzi politici. L’obiettivo è quello di

un’amministrazione che sia al servizio di tutti e che non sia piegata, ad esempio, alle esigenze dei

cicli elettorali. Le oltre 200 lavoratrici e lavoratori del nostro Comune sono una risorsa

fondamentale sul quale investire in formazione, dignità e professionalità. La riorganizzazione ha

come principio ispiratore non la punizione dei dipendenti, ma unicamente la creazione di una seria

offerta di funzione e servizio amministrativo da parte del Comune a fronte della domanda del

cittadino o dell'impresa.

AZIONI

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1. “Gente in Comune” - Istituzione del portavoce di quartiere e assemblea di quartiere

che, a partire dalla valorizzazione di forme di aggregazione come i comitati locali, rappre-

sentino istituzionalmente le varie zone del nostro Comune e siano punto di riferimento per

l’Amministrazione. Costruiremo, confrontandoci con i cittadini, una proposta di modifica del-

lo Statuto Comunale.

2. “Ad ognuno il suo” - Sarà esclusa l'attribuzione di più incarichi alla stessa persona così come ai consiglieri e agli assessori comunali: gli incarichi saranno attribuiti a persone dotate delle competenze necessarie e che non siano stati condannate o rinviati

a giudizio per reati gravi o contro la P.A.. Daremo pubblicità alla situazione patrimoniale e

alle pendenze giudiziarie di tutti gli eletti e nominati in organismi del Comune.

Pubblicheremo in modo facile da reperire sul sito internet del Comune, l'elenco degli

organismi e degli incarichi da ricoprire, le delibere di nomina e l'elenco degli incarichi e dei

compensi corrisposti anche nelle aziende partecipate.

3. “Partecipiamo” - Aderiremo da subito al Protocollo d'intesa Regione - Enti locali (legge regionale 69/2007sulla partecipazione dei cittadini alle scelte che li interessano.

Crediamo infatti nel Bilancio partecipativo ed in tutte le forme di partecipazione diretta,

anche deliberativa, alle scelte che riguardano la comunità. A questo proposito, utilizzeremo

gli strumenti di E-democracy: forme di contatto e consultazione diretta dei cittadini tramite

internet, anche con raccolta di firme e voto on-line con certificato elettorale digitale.

Aderiamo alla Rete “Agenda 21”, consapevoli che le autorità locali devono giocare un ruolo

chiave nell'educare, mobilitare e rispondere al pubblico per la promozione di uno sviluppo

sostenibile e che, dunque, debbono intraprendere un processo consultivo con la gente,

nella lotta alla povertà, nel cambiamento dei modelli di produzione e consumo, nelle

dinamiche demografiche, nella conservazione e gestione delle risorse naturali, nella

protezione della biodiversità, nella prevenzione della deforestazione, nella promozione di

un' agricoltura sostenibile.

4. “Comune, casa di vetro” - Ogni cittadino deve poter vedere cosa succede nel Comune.

L'accesso agli atti amministrativi deve essere garantito celermente ad ogni cittadino che ne

abbia diritto e deve essere garantito al massimo grado che la legge consente. Il Consiglio

Comunale tornerà in onda sulle frequenze locali.

5. “Sapere per scegliere” - Vogliamo promuovere la realizzazione del Bilancio Sociale

ponendo al suo interno una serie di strumenti di indirizzo come il Bilancio di genere ed il

Bilancio Partecipativo: in questa direzione ci serve un quadro di regole e di risorse tecniche

e umane che promuova la comunicazione e l'informazione dei cittadini .

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2. Organizzare la macchinaFissare chiari obiettivi è importante e qualificante per chi si propone di guidare una città verso i

futuri approdi, ma non è sufficiente. Non vogliamo un apparato asservito alla politica e agli

interessi, bensì garantiamo un'Amministrazione votata alla soddisfazione dell'unico e solo

interesse del cittadino e della nostra comunità. Per i dipendenti comunali premiante non sarà la

fedeltà politica: la qualità della funzione del servizio reso al cittadino sarà l'unico metro di

valutazione dell'impegno e del lavoro degli uffici.

AZIONI

1. “Semplifichiamo” - Vogliamo semplificare la struttura Amministrativa, trasformandola

in organizzazione per obiettivi e progetti, sulla base della chiara attribuzione degli obiettivi

politici e amministrativi. Saranno assicurate forme di controllo interno di legalità, la verifica

e la diffusione dei risultati programmati: gli 8 settori più la polizia municipale e lo staff del

sindaco, esistenti oggi, sono oggettivamente troppi per un comune della nostra dimensione.

Lavoriamo perché il nostro Comune promuova la costituzione del “distretto turistico versiliese” e perché sia attribuita anche al nostro Comune la possibilità di diventare “zona a Burocrazia Zero”. Istituiremo una Commissione per la verifica e il controllo degli atti

prodotti dal Comune, con lo scopo di elevare la qualità della produzione dei provvedimenti

e dei documenti amministrativi della PA locale. Vogliamo, nei primi cento giorni,

semplificare le procedure che regolano il rilascio di autorizzazioni, ampliando il ricorso

all’autocertificazione, garantendo tempi certi e brevi e lo svolgimento in formato elettronico

delle pratiche.

2. “Sotto il controllo di tutti” - Vogliamo sottoporre a rigorosa verifica tutte le

esternalizzazioni e le partecipazioni, che non devono riguardare i servizi fondamentali per

la missione del Comune e le funzioni strategiche di programmazione e controllo. La regola,

per noi, è la valorizzazione delle risorse che già abbiamo, o nell'amministrazione o,

comunque, sul territorio comunale. Basta coi costosi incarichi esterni: lavorando

sull'organizzazione del Comune, creeremo un Ufficio di Progettazione e un Ufficio Legale per ridurre drasticamente il ricorso alle professionalità esterne e le relative spese,

da limitare a casi eccezionali in cui siano richiesti un grado di professionalità o di

specializzazione per il quale non si può non rivolgersi a un nome prestigioso.

3. “Formo e assumo” - Vogliamo superare il precariato del lavoro, che genera precarietà dei

servizi. Adegueremo la pianta organica coerentemente con lo sviluppo di una buona occupazione, nei limiti dei vincoli di legge, ed investiremo sulla formazione e

l'aggiornamento dei dipendenti (oltre che degli amministratori) come leva per

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l’innovazione e la costruzione di una amministrazione moderna in continua evoluzione, in

grado di stare al passo coi tempi e le novità che di anno in anno prendono forma nel

nostro Paese. Istituiremo l'Albo per gli Stage, suddiviso per settori e livello di difficoltà, in

modo da consentire ai giovani studenti di Scuole Medie Superiori e dell'Università di poter

conoscere e vivere l'Amministrazione facendo tesoro dell'esperienza acquisita per riportarla

in dote nel bagaglio formativo con il quale si affacceranno sul mondo del lavoro, anche a

servizio della medesima Amministrazione locale.

4. “Qualità a tutto tondo” - La qualità, oltre che la quantità, la salubrità e la sostenibilità dei

servizi forniti dall’amministrazione entrerà gradualmente a far parte dell’azione

amministrative spingendosi fino ai capitolati di concessione e di affidamento;

lavoreremo per la diffusione delle pratiche eco-compatibili e per fare del Comune il primo

attore e il buon esempio degli acquisti verdi. Coinvolgeremo, a questo scopo, le altre AAPP

e le associazioni dei consumatori e degli utenti. Istituiremo, senza costi aggiuntivi per la

macchina comunale, un organismo qualificato e imparziale di controllo della qualità che,

con i risparmi ottenuti in sede di gara d’appalto o attraverso specifiche voci del capitolato,

svolgeremo sistematiche rilevazioni su continuità, puntualità e qualità dei servizi offerti.

5. “Contratti pubblici” - Le gare d’appalto, improntate alla massima trasparenza, tramite

capitolati e contratti di servizio, dovranno ridurre al minimo il ricorso al massimo ribasso, e

dovranno prevedere, in modo rigoroso, il rispetto dei contratti di lavoro e premialità per chi

utilizza occupazione stabile, per chi fa lavorare donne e giovani, per chi adotta rigorosi

controlli di qualità, chi utilizza materie prime del territorio, materiali riciclati e riciclabili,

inserendo una rilevazione effettiva della soddisfazione degli utenti e che comportino penali

molto severe in caso di violazione. Chi sbaglia un’opera pubblica o non esegue

doviziosamente un servizio, deve pagare.

6. “Se sono inadempiente, pago” - Provvederemo a realizzare un regolamento sui

procedimenti amministrativi che preveda il risarcimento, anche forfetario per ritardi ed

inadempimenti della macchina comunale e che individui in modo puntuale la ripartizione

delle responsabilità negli uffici, diffondendo la cultura della decisione come sistema diffuso

e non subordinato a incertezze.

7. “Servizio in Comune” - Il Comune si dota di un “Ufficio Ricerca Fondi e Finanziamenti”: nel 2012 è impensabile che un importante territorio come il nostro non partecipi a bandi e

concorsi per l'assegnazione di risorse comunitarie, regionali o provinciali. Serve un ufficio

apposito che non si lasci scappare le occasioni e, oltre a favorire la partecipazione del

Comune, sia a disposizione del Comune stesso che al servizio delle imprese, delle aziende

locali e di tutte quelle iniziative private che hanno bisogno di essere guidate e assistite con

il coordinamento e la partnership del Comune.

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8. “Pagare!” - Alcuni enti pagano in circa 30 giorni. Come amministrazione ci impegneremo

affinché il Comune rispetti la direttiva dell’Unione Europea sull’adempimento delle

obbligazioni di pagamento nei confronti delle aziende fornitrici dell’ente entro 60 giorni. In

ogni caso, è necessario che il Comune, in tutti i modi possibili, si faccia da garante sui

pagamenti in attesa, obbligandosi verso il maggior numero possibile di istituti di credito.

3. Sviluppo sostenibileIl futuro del nostro Comune, non diversamente da altri territori, si gioca sulla qualità. In materia di

governo del territorio, questo significa porre fine ad una crescita giocata interamente sull’aumento

delle quantità e iniziare, invece, ad intraprendere la strada della valorizzazione delle risorse

ambientali, paesaggistiche e storiche. Il patrimonio edilizio, le strade e le reti sono sottoposte ad un

continuo logorio soprattutto nelle nostre frazioni. È, quindi, importante percorrere la strada della

manutenzione, della rinaturalizzazione e della riqualificazione, in un'ottica di sviluppo e crescita

sostenibili. Le politiche di pianificazione territoriale devono avere un respiro versiliese. Lo sviluppo

edilizio, oggi, va letto nella chiave del riuso del territorio, delle demolizioni e ricostruzioni qualificate

nonché di un serio piano di abbattimento delle barriere architettoniche.

L’artigianato, che nel nostro comune rappresenta la declinazione del modo di fare impresa, deve

trovare, utilizzando strumenti di cooperazione e integrazione nuove occasioni di sviluppo e

riposizionamento sul mercato come, ad esempio, i contratti di rete. Negli ultimi anni la crisi

edilizia ha colpito duramente le quasi 1.200 imprese che operano nel settore e le 164 agenzie

immobiliari: quasi 2.700 addetti. All’elevata quantità di abitazioni invendute in alcune parti del

territorio fa da contraltare la mancanza di abitazioni a prezzi contenuti in altre. A Camaiore il 50%

delle 19.000 abitazioni hanno più di 50 anni: si tratta di più di 2.000.000 di mc di patrimonio edilizio esistente da riqualificare. La nostra proposta, l’unica realisticamente percorribile, è

quella di offrire ai nostri artigiani e alle nostre imprese nuove opportunità puntando sul recupero e

la ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato esistente con un ottica di

sostenibilità energetica.

AZIONI

1. “Dico Camaiore, penso Versilia” – Lavoriamo per un coordinamento dei Piani Strutturali

della Versilia e, in questo quadro, attribuire all’Unione dei Comuni di funzioni di

pianificazione e programmazione; la nostra Amministrazione porrà le basi per avviare la

Versilia ad un comune progetto di governance dello sviluppo locale, per condividere le

strategie di amministrazione del bene “territorio”, per condividere lo sviluppo infrastrutturale

e valorizzare le esperienze e le risorse locali.

2. “Completare e preservare” - Nel rispetto del perimetro fondamentale tracciato nel piano

strutturale, siamo favorevoli all'individuazione di aree di completamento e trasformazione

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nelle quali realizzare nuovi alloggi destinati a dare attuazione al diritto alla prima casa: con

lo strumento dell’edilizia residenziale pubblica e dell'edilizia convenzionata consentendo la

vendita o l'affitto a prezzi calmierati, anche attraverso la previsione di ambiti di

valorizzazione che completino il disegno degli spazi e dei beni pubblici della città. Siamo

contrari a nuove e ulteriori lottizzazioni in aree libere che producono scarsi effetti di

interesse generale ed un effetto di aumento della spesa pubblica (strade, servizi,

illuminazione, opere di urbanizzazione) e dei fenomeni di inquinamento. Vogliamo che il

reale fabbisogno di prima abitazione, per i giovani in particolar modo, trovi una risposta che coinvolge le garanzie dell'ente pubblico e il patrimonio dei privati, attraverso formule contrattuali trilaterali.

3. “Valore a ciò che ho” - Siamo favorevoli agli interventi di miglioramento del patrimonio

edilizio esistente e dei borghi sparsi, con interventi di ampliamento, sopraelevazione e l’adeguamento igienico e funzionale degli alloggi: l'obiettivo è rendere possibile offrire

risposte alle domande delle famiglie (la stanza in più per il nascituro, l’appartamento per i

figli che si sposano, l’appartamento per gli anziani) e alle particolari esigenze che

emergono dal tessuto sociale con un limitato consumo di suolo. Interverremo, nel corso del

primo anno, sugli strumenti urbanistici affinché questo sia possibile. Inoltre, il Comune sarà

promotore di un grosso progetto di manutenzione ordinaria e straordinaria del proprio

patrimonio edilizio. Riusare e riqualificare devono diventare i due verbi di base per

rispettare l'ambiente, valorizzare la bellezza e generare occasioni di lavoro.

4. “Comune di bio-edilizia” - Vogliamo studiare, con il contributo degli esperti del settore e

dei cittadini, strumenti (sgravi sugli oneri di urbanizzazione, tariffe, ecc.) e norme, da

inserire in un nuovo regolamento edilizio, che privilegino l’utilizzo della bioedilizia,

dell’utilizzo dei materiali bio-compatibili delle tecniche di risparmio energetico, tenendo

conto del contesto urbano in cui gli immobili sono inseriti.

5. “Non solo mare” - Vogliamo realizzare, di concerto con i tecnici ed i cittadini, un piano

programmatico degli interventi nelle singole frazioni che sia allegato alla pianificazione

strategica del nostro Comune: le frazioni e i borghi storici costituiscono elementi identitari

del nostro territorio e dobbiamo valorizzarne il ruolo, prima di tutto, con l'attenzione per le

cose semplici e per la loro manutenzione. Il buon mantenimento diventa la base di

partenza perché, contemporaneamente, le frazioni, rese funzionali e presentabili,

costituiscono un importante centro di accoglienza del turismo della collina e della

montagna. Il Piano dei Servizi deve inoltre garantire una distribuzione strategica dei centri e

degli uffici (Poste, Uffici Comunali decentrati, Polizia Municipale, Biblioteche Pubbliche,

etc.) in modo da costituire una omogenea rete utile a soddisfare le esigenze degli abitanti.

6. “Piazze al centro” - L'aggregazione e la creazione di luoghi dove sia possibile accogliere

mercati, socializzare, intrattenersi, e far giocare un figlio o un nipotino è

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importantissimo. Vogliamo recuperare e riqualificate in breve tempo le piazze della nostra

città, senza seguire l’esempio delle piazze Matteotti (parte a mare) e Lemmetti. Piazza

Brodolini a Lido di Camaiore come spazio per l'intrattenimento; Piazza degli Alpini e Piazza

Romboni a Capezzano Pianore come luoghi di aggregazione del paese, puliti, attrezzati e

rinaturalizzati; Piazza XXIX Maggio a Camaiore come punto di accoglienza nella città di

Camaiore.

7. “Gioielli di famiglia” - Vogliamo recuperare i centri storici con misure che incentivino il

restauro e la ristrutturazione degli edifici e penalizzino la decadenza del patrimonio edilizio

esistente; intendiamo valorizzare il pedone, aumentando le zone pedonali e incrementando

i percorsi sicuri e protetti, a partire da una cura costante della segnaletica pedonale e

ciclabile e con la installazione delle protezioni. Le regole urbanistiche ed edilizie devono

integrarsi con i progetti di sviluppo sociale ed economico di tutto il Comune (eventi,

luoghi di produzione della cultura, luoghi dell'intrattenimento), finalizzando il tutto al

benessere e alla qualità della vita dei cittadini nei centri storici e nei borghi, recuperati alla

bellezza e alla vitalità che sono beni comuni di tutti i cittadini.

8. “Tutti in rete” - Nei primi cento giorni l'Amministrazione lavorerà alla copertura, con

sistema wireless, della passeggiata di Lido di Camaiore, di Piazza Romboni a Capezzano,

del Centro Storico di Camaiore, del centro di Capezzano, delle piazze e strade abitate nelle

frazioni. L'accesso a internet è un bene comune che l'amministrazione comunale deve

garantire al pari dei servizi essenziali per l'istruzione scolastica obbligatoria.

9. “Il pontile ci piace, il parcheggio blu no” - E’ necessaria una seria ri-negoziazione del

Piano Economico e Finanziario del project financing esistente che tenga conto delle

giuste ragioni del pubblico e del privato. Fra le varie, proponiamo l'istituzione della sosta gratuita di almeno 30 minuti con relativi dispositivi automatici e l'istituzione dei permessi temporanei a tutte le mamme in gravidanza e a tutti i genitori con bambini fino a due anni.

Una volta ripagata la costruzione del Pontile (che è già stato acquisito al patrimonio dello

Stato e non del Comune) è necessario che la gestione dei parcheggi a pagamento ritorni in

mano alla nostra comunità.

10. “Aree in sviluppo” - Nel corso del primo anno vogliamo mappare, definire la destinazione,

e infine utilizzare le aree dimesse. Il Comune favorirà la ricollocazione delle aziende

artigianali in aree deputate, proseguendo il lavoro di riorganizzazione e completamento

dell’area delle Bocchette oltre ad altre microaree artigianali. Le nostre zone artigianali-

industriali (in primo luogo le Bocchette) vanno qualificate, puntando sulla crescita della

qualità dei servizi pubblici offerti, su politiche fiscali che favoriscano gli investimenti e

l’innovazione, con interventi di riqualificazione urbana e ambientale e con progetti di

integrazione dei servizi per l'impresa e per i lavoratori.

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4. Ambiente e bellezze naturali Il territorio e i beni naturali sono risorse finite che non possono essere sprecate. Vogliamo

perseguire politiche di tutela e valorizzazione ambientale che eliminino o riducano sensibilmente i

vari rischi di inquinamento a cui è sottoposto il nostro territorio (acustico, elettromagnetico,

dell’aria, dell’acqua). I cambiamenti climatici esigono anche risposte locali: dobbiamo promuovere

e diffondere gli obiettivi contenuti nel programma di “Agenda 21”, il Documento delle Nazioni Unite

per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo. La gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia vanno

affrontate con ottica lungimirante e non solo di breve periodo. La messa in sicurezza del territorio

da frane e allagamenti è un obiettivo primario e indispensabile.

AZIONI

1. “Una politica certificata” - Vogliamo dotarci di una politica ambientale a tutto tondo con

l’obiettivo di ottenere per tutto il nostro territorio la certificazione di qualità ambientale del

Sistema di Gestione Ambientale: una garanzia di benessere per tutti e fattore competitivo

delle nostre attività economiche che si inserisce, ad esempio, nel conseguimento del

riconoscimento della Bandiera Blu e che si deve arricchire con altri e più folti momenti di

valutazione della qualità e dell'efficacia delle politiche ambientali.

2. “Addio inceneritore” - L’epoca dell’incenerimento è definitivamente tramontata.

L’inceneritore di Falascaia, che ha dato cattiva prova di se, non deve essere riaperto. Il

Comune tutelerà i cittadini, in ogni sede, per i danni subiti nel corso della gestione

dell’impianto. Per uscire dal ciclo dell'incenerimento aderiremo al programma “Rifiuti Zero nel 2020”. La sfida è quella di produrre meno rifiuti, raccogliere in modo differenziato sia

porta a porta che in isole ecologiche, recuperare i rifiuti e rigenerarli; non di meno,

questo servizio deve raggiungere anche le frazioni e i borghi storici del nostro Comune.

Promuoveremo una campagna informativa per ridurre la produzione dei rifiuti e per fornire

ogni famiglia e ogni scuola di uno o più composter, diffondendo anche i composter di quartiere. Vanno privilegiate, nella definizione della tariffa della TARSU (o della nuova

RES), le famiglie e le imprese che producono meno rifiuti: vale il principio europeo chi più

inquina più paga e, comunque, il Comune garantirà l'avvio di un percorso tecnico per

l'adozione di un sistema “paghi quanto produci” (SIRV) nel quale il cittadino sia caricato

dei costi per quanto davvero produce e non più sulla base di indici presuntivi. Il percorso

“Zero Waste” va completato anche con impianti di compostaggio la cui realizzazione passa

da una politica comune versiliese.

3. “... e il cassonetto non c'è più” - Estenderemo la raccolta differenziata a tutto il territorio

comunale, cominciando dai centri urbani e dalle frazioni di maggiori dimensioni. In questo

modo la raccolta differenziata arriverà rapidamente al 65%: obiettivo indicato dall’Unione

Europea. Laddove le economie di servizio non consentano il porta a porta, il Comune

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garantisce campane e cassonetti in numero idoneo e sufficiente per dare l'opportunità a

tutti di pratica la raccolta differenziata.

4. “Teniamo pulito” - Il contratto di servizio con l’azienda che si occupa della raccolta dei

rifiuti e della pulizia sul nostro territorio dovrà garantire una più capillare e frequente pulizia

in tutte le località e frazioni raccogliendo, grazie ad un ecofurgone da portare a tutti i

mercati settimanali, alcuni rifiuti come l’olio esausto, RAEE, le batterie ed i medicinali

scaduti. Coinvolgeremo anche le associazioni del territorio. Precederemo con

l’organizzazione di nuovi centri di raccolta per rifiuti ingombranti o di difficile smaltimento.

Per le aree collinari, per le case sparse del territorio Comunale, o in altri casi particolari,

possono essere previsti anche sistemi di controllo e monitoraggio continui, specie per la

lotta alle discariche abusive.

5. “La salute prima di tutto” - Il Comune dovrà dotarsi di adeguati regolamenti a tutela della

salute (inquinamento acustico, elettromagnetico, dell’aria, dell’acqua) e dovrà concertare le

scelte di governo delle situazioni con i residenti, coordinandosi con le altre istituzioni (ASL,

ARPAT, Provincia, altri comuni) e attrezzandosi autonomamente per garantire azioni

preventive e controlli scrupolosi. L'Amministrazione dovrà, inoltre, intervenire per

monitorare le situazioni critiche esistenti e per dislocare quegli impianti che costituiscono

preoccupazione o, addirittura, pericolo per la salute delle persone.

6. “Acqua per tutti” - Siamo, nel rispetto delle norme di legge, favorevoli a difendere la

gestione pubblica del servizio idrico oltre che la pubblica proprietà del bene acqua: ci

vogliono politiche tariffarie che aiutino i soggetti più deboli e progetti per l’erogazione di

acqua pubblica ad uso alimentare. Realizzeremo di una rete di 10 eco-fontane con

“l'acqua del Sindaco” e promuoveremo, compatibilmente con gli assetti normativi esistenti,

gestioni no-profit delle risorse idriche (azionariato popolare, etc.). Il nostro sguardo si

estende anche alla garanzia della qualità delle acque superficiali di corsi d'acqua, fiumi e

mare, con un protocollo di monitoraggio che tenga conto dell'obbligo di garantire acque

sane e non inquinate, anche a servizio dell'agricoltura.

7. “Il verde non è solo un colore” - Vogliamo, per i cittadini e per il nostro turismo, uno

sviluppo delle aree attualmente a verde fornendole di parcheggi, attrezzandole,

munendole di piccole attività di ristoro o ludiche ma soprattutto collegandole tra loro con

percorsi pedonali e ciclabili dal mare alla collina fino alla nostra montagna. Da subito va

realizzato un percorso pedonale e ciclabile che consenta la fruizione semplice

dell'insieme delle aree verdi esistenti come il Magazzeno, la “167” ed il Secco.

Realizzeremo con investimento a progetto il nuovo Parco della Badia a Camaiore:

vogliamo collegare, con un percorso pedonale e con il verde, il parco della Rimembranza

con il complesso monumentale della Badia. Torneremo a piantare un albero per ogni

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nuovo e piccolo cittadino camaiorese che nasce, partendo dal rimboschimento delle aree

pubbliche.

8. “Comune deplastificato” - Accordi con le associazioni degli esercenti e la GDO per la

riduzione della produzione dei rifiuti promuovendo l’acquisto alla spina di tutto quello che è

possibile; in ogni caso, l'Amministrazione si impegna a dar vita a centri di distribuzione di

detersivi (saponi, etc.) e bevande (latte) alla spina e, comunque, ad agevolare chi investa

nel settore della distribuzione “senza plastica”.

9. “Risparmiamo energie” - Dobbiamo dotarci, all’interno dell’Amministrazione e per il

progetto di certificazione ambientale, di una figura che indichi le strade da percorrere per il

risparmio energetico: un Energy Manager. Questa figura ci serve per guidare le evoluzioni

e le innovazioni della green economy anche nel nostro territorio, soprattutto in

compartecipazioni pubblico-private che rendano l'agricoltura le attività turistiche e le attività

artigianali del nostro Comune un'eccellenza nel panorama del risparmio energetico, a

beneficio della comunità e con risparmi per le aziende.

10. “Puliti e sicuri” - Vogliamo individuare, assieme all’Università di Pisa e altri centri di

eccellenza e di Ricerca a noi vicini, 20 progetti concreti che consentano alle imprese -

oltre che a tutti gli edifici pubblici - di dotarsi di sistemi alternativi come pannelli fotovoltaici

e solari negli impianti sportivi senza utilizzare a questo scopo aree vergini ma i tetti e le

coperture delle nostre case e delle aziende. Anche la pubblica illuminazione dovrà

prevedere l’uso di tecnologie per ridurre il consumo elettrico in linea con le direttive

sull’inquinamento luminoso. Vorremmo investire la nostra azienda comunale Azienda Pluriservizi di questo compito, fungendo da sportello per la cittadinanza, attivando accordi

con l’Università e mettendo a disposizione, ogni anno, 5 borse di studio da 3.000 euro, per

realizzare questi progetti.

11. “Amianto addio. Benvenuto fotovoltaico” - Vogliamo che Azienda Pluriservizi funga da

primo sportello e si occupi dei progetti di rimozione e smaltimento dell'amianto,

ponendosi a servizio di chi intende sostituire le vecchie coperture con nuove, dotandole di

impianti fotovoltaici. Inoltre, intendiamo investire progressivamente nell'autonomia energetica degli edifici pubblici (scuole, palazzi comunali, strutture sportive) con l'ausilio

delle più avanzate tecniche scientifiche.

12. “Comune solido” - La messa in sicurezza del territorio è una priorità della nostra

Amministrazione. Le frane e i dissesti devono essere censiti e, partendo dal Piano di

Assetto Idrogeologico (P.A.I.) il nostro Comune si metterà al lavoro per monitorare e

avviare un percorso di prevenzione dal rischio idrogeologico e dai rischi idraulici, a partire

dalla progettazione e programmazione della manutenzione del territorio. Riavvieremo nei

primi cento giorni il piano di investimenti per i luoghi oggi più critici, raccordandoci

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fortemente con Provincia, Regione e Protezione Civile. Torneremo ad alimentare progetti di

recupero dei boschi e delle coltivazioni di olivi quali presidio, insieme alle attività agricole

e alle attività sportive (trekking, caccia, mountain bike, etc.), di un territorio solido e sicuro.

13. “Tocca a noi” - La cura del territorio e delle sue bellezze passa attraverso l'esempio che il

Comune offre ai cittadini con la propria attività e la propria ordinaria amministrazione dei

beni: daremo il buon esempio ripulendo tutte le proprietà comunali abbandonate. Serve

però una forte consapevolezza che specialmente il privato ha una responsabilità pubblica

che passa dal ben tenere i propri beni immobili, i propri terreni, i propri boschi, castagneti,

pinete od oliveti: non se ne può più di fronde sporgenti sulla strada, rovi che invadono le

carreggiate, terreni incolti che diventano discariche abusive. Nei primi cento giorni,

lavoreremo ad un pacchetto di misure (regolamento, progetti, iniziative) che

responsabilizzino i proprietari del nostro territorio al mantenimento e alla cura delle

bellezze naturali e storiche.

14. “Vivimi” - Non tutte le attività umane sono incompatibili con l'ambiente e l'ecosistema. Il

vasto Comune di Camaiore, peraltro, si confronta con un territorio eterogeneo,

caratterizzato da una pluralità di sistemi ecologici nei quali flora e fauna costituiscono una

cosa sola, integrandosi con le storiche attività umane. Vivere e tornare a stare sul

territorio è l'obiettivo che dovrà ispirare ogni politica amministrativa, abbandonando una

ostilità pregiudiziale alle attività umane con l'ambiente e con la consapevolezza che l'uomo,

per vivere, non deve necessariamente distruggere la natura, ma si trova dinanzi ad attività

che la presuppongono e che non possono farne a meno (la caccia, la pesca).

5. Nuovo Turismo

Il turismo, stante la crisi, sta vivendo un momento difficile. Le aree degradate o eccessivamente

urbanizzate sono poco attrattive per il turista. E’ sul Ben Essere che si gioca la nostra capacità

attrattiva e la sopravvivenza delle 83 imprese balneari, delle 87 dedite all’ospitalità, delle 140 della

ristorazione e dei 90 bar che, complessivamente, impiegano circa 2.200 persone. Da noi, chi viene

sa di essere accolto in un Comune dove la qualità della permanenza o dell'abitare passa

attraverso la cura per il benessere, la garanzia di un ritmo di vita unico, l'attenzione per le cose

semplici e l'interesse per una vita quotidiana sana e tranquilla. La nostra ricchezza collettiva, di

Camaiore e della Versilia, sono le risorse ambientali straordinarie, la nostra storia e la nostra

cultura, la possibilità di offrire città e borghi dove si viva bene. Siamo favorevoli alla riqualificazione

e allo sviluppo delle attività ricettive e guardiamo con preoccupazione alle politiche di svincolo

alberghiero intraprese dall’Amministrazione in carica e, a causa della crisi, non hanno avuto il

successo sperato. Vogliamo sviluppare, accanto al tradizionale turismo balneare, la cui

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dimensione socioeconomica, messa in discussione dal rischio delle aste per l’assegnazione dei

tratti di arenile, va difesa con forza perché rappresenta un tratto identitario della nostra proposta

turistica, un’offerta più diversificata che attragga tutto l’anno nuovi flussi turistici per la marina così

come per Capezzano, Camaiore e le sue bellissime frazioni.

Il commercio al dettaglio è un altro elemento distintivo del nostro territorio. Le circa 480 le imprese

ed gli oltre 1.200 lavoratori che operano in questo comparto, soprattutto il negozio di vicinato,

stanno soffrendo della crisi dei consumi interni e di quelli turistici. L’obiettivo dell’amministrazione

sarà da un lato di fornire certezze dal punto di vista della programmazione delle attività e dall’altro

sostenere, di concerto con i Centri Commerciali Naturali e con gruppi di imprese, le iniziative che

portano a valorizzare e far vivere le varie parti del nostro territorio.

A Lido di Camaiore saranno nuovi punti di forza, oltre al balneare, il sistema delle aree verdi

attrezzate e lo spettacolo, e nell’interno il verde ma anche la cultura, la gastronomia e le tradizioni.

Dobbiamo, più in generale, realizzare eventi che non siano ad uso e consumo dei residenti ma

diventino momenti di attrazione di importanti flussi turistici soprattutto fuori stagione. La cultura,

l’enogastronomia e i prodotti dell’agricoltura, con la cultura della buona alimentazione e della cura

del territorio che vi stanno dietro, possono valorizzare molte frazioni che non dobbiamo e non

vogliamo veder travolte da un turismo di massa ma che, invece, vogliamo siano conosciute e

vissute in modo equilibrato.

AZIONI

1. “Turismo: scopriamoci insieme” - Costruire nel giro di un anno, assieme alle categorie

e alla cittadinanza, un progetto complessivo per la valorizzazione del turismo e della cultu-

ra del comune all’interno della Versilia. Un progetto che tenga conto delle vocazioni di cia-

scun territorio/frazione. In questo progetto, oltre alla realizzazione, è importante fare un’a-

deguata campagna di promozione, una cartellonistica stradale, materiale (multimediale

e non), per valorizzare i punti di forza del nostro territorio ed evitare che le cose si facciano

ma non le conosca o le utilizzi nessuno. Vogliamo costruire un patto con le categorie di

tutti i settori che includa la programmazione e le tariffe locali con attenzione a sostenere le

attività economiche che offrono maggiori occasioni di lavoro e sostenibilità ambientale. At-

torno a questo tavolo sarà data vita, con un programmazione di lungo termine, a un even-to culturale annuale di portata nazionale, da coordinare con le iniziative eno-gastrono-

miche (come Prim'olio Primo vino e la Festa PIC), l’importante Fiera d’Ognissanti, la

Via degli Orti e la Manifestazione di Demetra. Dobbiamo innovare sapientemente, intrec-

ciando le manifestazioni storiche con l'attenzione per il turista e per il cittadino versiliese:

ripensiamo con approccio progettuale a eventi come la Notte Blu o le Follie di Ferrago-sto, da caratterizzare e rilanciare investendo sulla qualità e recuperandone la storia in

chiave innovativa.

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2. “Montagna&Collina, avanti tutta!” - La valorizzazione a tutto tondo delle aree collinari e

montane passa attraverso la progettazione di un circuito di visita che valorizzi le diverse

offerte (trekking, free climbing, bicicletta), a partire dalla zona di Candalla (con il recupero

ad uso turistico della rete di opifici) e dall'accoglienza nel capoluogo di Camaiore. A tal fine

vogliamo attivare progetti ed interventi di recupero e messa in rete dei sentieri e della

viabilità storica (Francigena) anche con percorsi ciclabili, dei manufatti e degli edifici di valore (come cascinali, opifici, edifici storici), dei siti archeologici, attraverso l’utilizzo di

Fondi Regionali e dei Fondi Comunitari, studiando forme di collaborazione con i cittadini

ed il Parco delle Alpi Apuane attraverso lo strumento della perequazione (tengo pulito il

sentiero, mi tengo la legna).

3. “La Passeggiata dei camaioresi” - Vogliamo realizzare il parco fluviale, e relativo percor-

so ciclo-pedonale-ippico, fin dalle sorgenti del Lombricese passando sotto il Monte Mone-

ta, per Capezzano, fino a riallacciarsi al lungomare di Lido di Camaiore. L'argine, consoli-

dato e ripulito, diventa un percorso in terra battuta, attrezzato con piccole aree di sosta nel

verde per lo sportivo o per il semplice passeggiatore.

4. “Turismo HiTech” - Proponiamo il recupero dell'area occupata dall’ex Arlecchino e dalle

due piazze contigue - oggi in pieno degrado – per accogliere una struttura polifunzionale (edificio, spazi aperti, verde pubblico) che unisca l'orientamento e il booking turistico dell'intera Versilia (coordinando la promozione turistica di tutti i Comuni

nell'unico disegno di un Palazzo del Turismo dove si possono prenotare treni e aerei),

l'alta tecnologia e la cultura (musica, libri), da definire attraverso un concorso di

internazionale idee con risorse pubbliche e private.

5. “Una Villa tutta da vivere e... da studiare” - L’affitto di Villa Le Pianore costa alle casse

del Comune oltre 190mila euro l’anno: con quella cifra, valutando attentamente la

possibilità di ricorrere a strumenti finanziari pubblici che ci consentano di approdare a un

simile investimento, pensiamo di acquisire al patrimonio pubblico il Parco e Villa, per

inserirla in un circuito visitabile delle Ville della Versilia (Le Pianore, Villa Borbone a

Viareggio, La Versiliana a Pietrasanta, Villa Bertelli al Forte, Palazzo Mediceo a

Seravezza). Candideremo la struttura di Villa Le Pianore (adeguata e rivista allo scopo)

come campus per gli studenti universitari stranieri Erasmus o di altri programmi di

scambio culturale che vengono a studiare nella vicina Università di Pisa; la Villa, inoltre,

deve essere sede di centri studi sulla biodiversità.

6. “Archeologia a Capezzano” - A Capezzano vogliamo recuperare l’area archeologica dell’Acquarella, realizzando un vero e proprio Parco Archeologico creando un

collegamento diretto con l’area della Villa Le Pianore e una fattoria didattica, attraverso il

percorso storico della via Francigena e mettendo in rete questi luoghi con il Museo

Archeologico del Comune: l'area archeologica dovrà essere il Museo all'aperto di

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Capezzano, diventando luogo di formazione degli studenti di scuole elementari e medie

sulla storia antica e sulla storia dei nostri luoghi.

7. “Il mare davanti” - Vogliamo regole chiare, condivise a livello versiliese, per l’utilizzo degli

arenili; la funzione di gestione del demanio marittimo deve essere curata all'interno di un'u-

nica struttura d'Ufficio che, gradualmente, potrebbe trovare spazio in una gestione asso-ciata fra i Comuni della Versilia. Tutte le attività che il turista richiede (abitazioni, ristoro e

wellness) devono poter essere realizzate, con pari dignità e rispetto delle regole, dagli sta-

bilimenti e tenute aperte tutto l’anno; c'è spazio per la ristorazione sul mare che rispetti le

norme e le regole previste per il settore.

8. “Tutti al mare!” - Vogliamo una spiaggia libera attrezzata e continueremo a stipulare le

convenzioni per far accedere al mare le persone meno abbienti. Le ordinanze e le regole

di comportamento dovranno essere esposte, in più lingue, sia sulla passeggiata che sulla

spiaggia. Non solo: il mare in inverno diventa una risorsa per percorsi a cavallo e passeg-

giate a piedi, con facoltà per gli stabilimenti balneari di contribuire alla capacità ricettiva del

territorio affittando tutto l’anno le case di guardianaggio che, altrimenti, sarebbero chiuse.

9. “Ma dove vai, bellezza in bicicletta?” - La bicicletta è particolarmente amata nel nostro

territorio: vogliamo continuare a valorizzare il Gran Premio Città di Camaiore

affiancandolo ad una prova almeno di livello nazionale di mountain bike su un percorso

collinare da recuperare supportando l’impegno delle tante associazioni che operano sul

nostro territorio. Realizzare, nel primo anno di amministrazione, il percorso ciclabile che

colleghi il capoluogo con il mare. Inoltre, studieremo e pianificheremo il collegamento fra le diverse località e quartieri ai centri di interesse pubblico come le Scuole e gli uffici

pubblici, aree dei mercati ed i centri commerciali naturali.

10. “Turismo tuttigusti” - Vogliamo sostenere la nascita una serie di prodotti di nicchia come

il turismo archeologico, quello gastronomico, quello sportivo, quello religioso, il ciclo-

turismo e l'ippoturismo, affidandone la realizzazione ad esperti del settore dopo averne

valutato la sostenibilità economica. Non solo: le tradizioni popolari della nostra terra – da

quelle culinarie a quelle religiose (alle quali ultime va, comunque, garantito il rispetto, per

evitarne la mercificazione) – sono una leva fondamentale di caratterizzazione

dell'originalità camaiorese che vanno esportate e valorizzate. Fondamentale, dunque,

diventa il ruolo della memoria, come risorsa da mettere a frutto sviluppando, nei primi

cento giorni, il circuito dei luoghi della cultura contadina (Candalla, La Fattoria ex-Benelli

a Lido e alcuni luoghi di Capezzano dei poderi Borbonici) e della lavorazione del ferro (Gombitelli, Candalla).

11. “Benvenuto!” - L'accoglienza sul territorio diventa uno straordinario motore di

rivitalizzaizone e sviluppo del nostro Comune. Vogliamo farci catalizzatori di un progetto

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per immettere le seconde case nel mercato dell’affitto a fini turistici soprattutto nelle

frazioni collinari, anche con la previsione di regole comunali più snelle e semplici; le attività

di affittacamere, oltre al bed&breakfast, dovranno rappresentare un sistema di

accoglienza e differenziazione dell'offerta ricettiva. Individueremo e realizzeremo uno

spazio attrezzato per i camperisti a Lido di Camaiore, nella Piana di Camaiore e in alcuni

dei borghi storici del nostro Comune. Per ridurre il fenomeno della chiusura delle strutture

ricettive, porremo regole incentivanti e premiali per chi investe per tenere aperto il proprio

albergo.

12. “Il negozio sotto casa” - Daremo gambe alla Pianificazione Funzionale e alla

Pianificazione del Marketing Urbano (arredo, percorsi, servizi, promozione), di concerto

con i Centri Commerciali Naturali e le associazioni di impresa, con norme che –

compatibilmente con il panorama normativo vigente – valorizzino con assoluta priorità il

piccolo commercio ed il commercio di vicinato, tutelando la qualità dei prodotti e la

libera scelta del consumatore. L’obiettivo è quello di garantire la presenza delle piccole

attività commerciali e di artigianato tipico locale soprattutto nei centri storici e nelle frazioni,

partendo col decollo dei centri storici e dei borghi sotto il profilo della funzionalità, del

decoro e della semplificazione della vita delle attività e degli abitanti delle zone dove

esse si inseriscono. Lavoreremo per conseguire la “bandiera arancione” del Touring Club

Italiano per il centro storico di Camaiore e per i borghi storici delle frazioni.

13. “Bello è pulito” - Porremo grande attenzione agli arredi urbani, decoro e pulizia,

definendo le priorità e programmando gli interventi. I contratti pubblici del Comune, in

questo settore, dovranno essere applicati e ben garantiti da serie clausole e penali: il

legame contrattuale con la Società di servizio pubblico di pulizia dovrà essere rispettato

scrupolosamente. Doteremo il Comune, nei primi cento giorni, di nuovi cestini, di nuovi

posacenere e di una rete di bagni pubblici dotati dei dispositivi di sicurezza e

antidegrado che la moderna tecnica ha collaudato.

14. “Il mercato nei luoghi di mercato” - Ricollocheremo, nel giro di un anno, i mercati nei

luoghi di mercato, passeggiata e centri storici, sperimentando nuovi sistemi di gestione

della mobilità urbana collegata ai mercati rionali, con patti e regole reciproche che siano

chiare: con la nostra amministrazione, il mercato ha una finalità anche aggregativa e di

socializzazione, oltre che commerciale.

15. “Ti sposo a Camaiore” - La capitale Toscana dei matrimoni: da mare a monti, il Comune

di Camaiore attrezzerà i propri spazi pubblici per farne case comunali e accogliere, oltre

ai cittadini di Camaiore, tutti coloro che vogliono sposarsi. Nella baita, nella villa,

nell'oliveto o sul mare, lavoreremo per realizzare un progetto di creazione di opportunità di lavoro, turismo e accoglienza delle future famiglie.

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16. “Divertiti!” - Vogliamo recuperare l’area dell’ex-Cavalluccio con un progetto di

valorizzazione turistica che si inserisca nella risistemazione complessiva della

passeggiata. Il nostro sarà il Comune delle Feste sostenibili: approveremo un

regolamento che imponga l’uso di materiali comportabili o bio-degradabili.

17. “Versiliesi nel mondo” - Lavoreremo per progettare e realizzare il centro dell’emigra-

zione versiliese: valorizzazione, implementazione, collegamento con gli altri centri, so-

prattutto con il Cresci; collegamento con i Lucchesi nel Mondo e con i Toscani nel mondo,

sia a fini culturali che turistici promuovendo così anche i gemellaggi.

18. “Una nuova Bussola” - Il nostro punto di forza sarà il ben essere, su questo aspetto si

fonda l'identità di una rete di strutture da recuperare nel parco pubblico della pineta a mare

di Lido di Camaiore, per cure d'acqua marina, cure termali, centro benessere e sport. Il cli-ma mite e il bellissimo contorno ambientale, faranno di questo investimento un importan-

te polo di attrazione per il turismo della salute, inserito in un percorso di umanizzazione del servizio sanitario presente a Lido, il quale costituisce la più importante azienda sia sot-

to il dato occupazionale che sotto quello delle presenze. La salute è ricchezza per i singoli

e per la comunità intera ed è tutto: mettiamone a frutto il potenziale; gastronomia, sport, in-

trattenimento, spettacolo, percorsi, insomma, tutto su progetti ritagliati intorno a chi ci chie-

de un Comune che cura corpo e anima.

19. “Nelle strade” - Il Comune di Camaiore deve diventare protagonista in tutti i progetti e in

tutte le aggregazioni di enti che promuovono il turismo tramite reti e percorsi (Strada del

Vino e dell'Olio, etc.), facendo leva sui tratti identitari fondamentali quali l'attività fisica e sportiva, l'ambiente naturale, l'enogastronomia e l'agricoltura biologica o biodinami-ca.

6. Mobilità Circa il 20% della popolazione fuoriesce giornalmente dal Comune per motivi di lavoro e studio:

buona parte di questi utilizza un mezzo di trasporto privato. A Camaiore nel 2010 sono immatrico-

lati 29.568 veicoli (907 per mille abitanti) di cui 19.956 auto e 5.702 motoveicoli nel 2002 erano

25.188 di cui 18.356 auto e 3.260 motocicli.

Camaiore ha 5 km di strade statali, 21 km di provinciali, 340 km comunali, 150 km di vicinali oltre a

4 km di autostrade, un casello e una linea ferroviaria. Al questione della mobilità assume quindi un

importanza cruciale per il nostro territorio che deve avere una visione comprensoriale e contempe-

rare esigenze diverse tra frazione e frazione e tra stagione e stagione. Si tratta, in buona sostanza,

di affrontare i problemi di mobilità sul territorio sia sull’asse mare–monti sia sulla direttrice nord–

sud ma anche la manutenzione della viabilità prioritariamente nelle frazioni collinari. Ma non solo le

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questioni del traffico veicolare privato ma anche del trasporto medio-pesante per le imprese, del

trasporto pubblico locale fino a spingerci alle piste ciclabili e a nuove forme di mobilità come il car-

sharing o il car-pooling. Crediamo, prima di affrontare a pezzi e a bocconi le questioni, che si fac-

cia uno studio complessivo sulla viabilità che tenga conto delle esigenze presenti e future puntan-

do, in prima battuta, al rafforzamento dell’esistente, al minor consumo di territorio possibile e alla

riduzione dei fenomeni di inquinamento e di miglioramento della qualità della vita piuttosto che im-

pegnare fondi, che al momento non ci sono, per la costruzione di nuove strade.

AZIONI

1. “So dove vado” - Dobbiamo riscrivere il Piano del Traffico e il Piano della Sosta: la

nostra Amministrazione si impegna a lavorarci nel primo anno di vita, contestualmente alla

creazione di una pianificazione strategica che integri gli aspetti strutturali a quelli dei servizi

pubblici che una seria amministrazione pubblica.

2. “Da mare a monti” - Sull’asse monti–mare vogliamo completare il sistema delle rotatorie già previste dal precedente piano realizzando quella all’altezza della Carrozzeria Stadio

(incrocio Provinciale-Italica), a Capezzano Pianore quella al Ponte di Sasso e valutare la

fattibilità di una rotonda a Lido, all’altezza del mercato ortofrutticolo, sulla via Italica.

Misurati gli effetti sul traffico, va progettata e dimensionata rispetto alle effettive esigenze

una viabilità alternativa alla Provinciale, da realizzarsi preferibilmente sul lato nord della

strada, per salvaguardare il Parco Fluviale esistente a sud.

3. “Da nord a sud” - Sull’asse parallelo al mare, Lido di Camaiore merita di avere una

migliore viabilità e di non essere tagliata in due dall’Aurelia. Vogliamo realizzare le rotatorie

di via Arginvecchio (a fianco dell’Ospedale Versilia) e di via del Fortino, un percorso

pedonale e ciclabile, completare l’illuminazione pubblica assumendo ogni intervento utile a

ridurne i fenomeni di inquinamento e congestionamento.

4. “Le mie strade” - All’interno di uno studio sulla viabilità puntiamo ad adeguare la viabilità

esistente di via del Termine, via Macchia Monteggiorini, via del Paduletto e via Brasile, per

consentire una maggiore fluidità del traffico verso l’ospedale e la via Italica partendo da via

Fratelli Rosselli; ma anche la scacchiera delle vie Arginvecchio, Carraia e Italica (sull'asse

est-ovest) e delle vie Sarzanese, Masini-Antenna e Fiaschetto (sull'asse nord-sud) può

diventare strategica nel gestire meglio i flussi di traffico. Ogni azione deve tenere conto,

prima di tutto, dell'accoglienza di chi va a piedi o in bicicletta, collegandolo a un idoneo

sistema di urbanizzazione (marciapiedi, strisce, piste ciclabili o promiscue, dossi).

5. “Riparto da Capezzano” - E’ necessario dar vita al centro storico di Capezzano Pianore, decongestionandone il traffico e l’inquinamento, studiando soluzione della

gestione dei flussi di traffico che sia alternativa, almeno per i mezzi pesanti, alla Sarzanese.

Insieme alla cura del decoro e dell'urbanizzazione, intendiamo far sì che la gente di

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Capezzano recuperi, gradualmente, sempre maggiori spazi di aggregazione (giardini,

piazze, parchi attrezzati) che l'esplosivo sviluppo abitativo degli ultimi dieci anni non ha

sapientemente armonizzato.

6. “Variazioni all'Aurelia” - La questione della Variante Aurelia parallela al vecchio tracciato

è tra le più spinose. La soluzione del problema deve essere, ovviamente, comprensoriale.

Ci impegneremo, prima di tutto, nella ricerca di un accordo con la S.A.L.T. per agevolare

l’utilizzo dell’autostrada ai fini produttivi, escludere il traffico pesante nel tratto di

competenza del Comune di Camaiore e dare vita a un sistema autostradale integrato nel

tessuto della viabilità urbana, in compensazione con le scelte di ristrutturazione della sede

stradale di competenza S.A.L.T.

7. “Arrivo in treno” - Sfruttiamo al meglio le tratte ferroviarie che già abbiamo: l'aeroporto di

Pisa è già ampiamente collegato con la Versilia e Camaiore attraverso il servizio ferroviario. Dotiamo la nostra stazione, anche per il crescente numero di pendolari, di

maggiori servizi (biglietteria, cestini porta-rifiuti, rastrelliere per bici) di un più ampio

parcheggio, da realizzarsi nella parte degradata posta verso mare, mettendo una serie di

indicazioni per i turisti. Vogliamo presidiare la stazione attraverso la presa in carico,

mediante convenzione con RFI, portandovi le associazioni del nostro territorio che

potrebbero anche realizzarvi un piccolo punto di ristoro e accoglienza.

8. “Macchine intelligenti” - Vogliamo promuovere un progetto di car-sharing o taxi-collettivo che partendo da uno o più parcheggi di Camaiore e delle Frazioni consenta a

studenti, lavoratori e praticanti attività sportive e culturali di recarsi e ritornare alla Stazione

di Lido-Capezzano, alla terminal Autobus di Camaiore o Viareggio, al Mercato settimanale

del Lido e all’Ospedale Versilia. La nostra Amministrazione si doterà di strutture e regole

amministrative di car-sharing e car-pooling.

9. “Dritti alla méta” - Ci batteremo per la realizzazione di un sistema di linee pubbliche veloci, dotate di mezzi medio piccoli, sulla direttrice Lucca-Camaiore-Capezzano-Lido-

Viareggio.

10. “Mantenuti” - Vanno continuamente mantenuti, anche con interventi di messa in

sicurezza, i tracciati stradali nelle nostre frazioni collinari. Realizzato un piano di

manutenzione ordinaria e straordinaria, dovranno essere costantemente essere messe in

bilancio ricorse economiche; serve periodicità, classificata sulla base dell'uso e della

capacità della strada, oltre all'integrazione con la rete delle acque piovane, da governare

anche nell'ottica della messa in sicurezza del territorio.

11. “Più sicuri, a piedi” - Progetteremo, nel primo anno la realizzazione, a Camaiore, a Lido

di Camaiore e a Capezzano Pianore, nei quartieri residenziali e nelle zone di maggiore

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

pregio, zone pedonali, a traffico limitato e il posizionamento di dossi, che aumentino la

sicurezza e diminuiscano l’inquinamento acustico e dell’aria. Realizzeremo, assieme ad un

più ampio progetto per la viabilità, un progetto per mettere in sicurezza la viabilità di

accesso ai nostri plessi scolastici realizzando percorsi a misura di bambino appositamente

segnalati.

7. ColtivareBisogna cominciare a credere nell’agricoltura, ma a crederci davvero: non per nulla vogliamo

lavorare in quello che si chiama settore primario. Si tratta di oltre 304 imprese attive di piccolissima

dimensione a conduzione familiare che impiegano circa 500 addetti con un età del titolare che

attualmente è intorno a 70 anni. Si tratta di imprese che per decenni hanno garantito lavoro e

ricchezza a tanti piccoli imprenditori agricoli del settore orto-floro-vivaistico, concentrati per lo più a

Capezzano Pianore.

Pensiamo ad un’agricoltura che, così come altri settori, sia legata alla qualità e al valore del lavoro,

alla tipicità, alla valorizzazione della biodiversità, alla territorialità e alla sostenibilità sociale e

ambientale e all’integrazione con altre attività. Un’agricoltura che, per svilupparsi, ha bisogno di

spazi fisici, di qualificarsi, di creare occasioni per lavorare assieme e trovare indirizzi e risposte

rapide da parte della Pubblica Amministrazione. Intendiamo promuovere, anche utilizzando la leva

fiscale e gli strumenti di governo del territorio, la diffusione di tecniche produttive a basso impatto

ambientale e l’innovazione tecnologica, il recupero di aree abbandonate con particolare attenzione

a quelle con elevato degrado ambientale, le attività integrative del reddito aziendale (agriturismo),

le attività silvicolturali e di sistemazione idraulico forestale, la qualità delle produzioni tipiche

attraverso l’adozione di certificazioni di prodotto e di marchi di qualità, la salubrità dei prodotti.

AZIONI

1. “Terra per chi la lavora” – Tuteleremo la destinazione agricola di terreni inseriti in

contesti non urbanizzati negli atti di programmazione del territorio.

2. “Regole chiare e regole buone” - La macchina comunale, in concerto con le Associazioni

di Categoria, dovrà predisporre un regolamento o meglio un vademecum per rispondere

alle esigenze quotidiane delle imprese del settore.

3. “Progetto e difendo” - Porteremo avanti la manutenzione ed il recupero delle aree

agricole e boscose, dei castagneti e degli oliveti, delle pinete, dei sentieri, dei

terrazzamenti, dei corsi d’acqua e pianificheremo, anche insieme ad altre istituzioni e ai

Comuni versiliesi, un sistema di monitoraggio e prevenzione incendi nelle colline

attraverso il lavoro di cooperative forestali, e agevolando i semplici proprietari ed i cittadini

a tenere pulito con progetti tipo: tengo pulito ed il legname è mio ovvero lo conferisco per

riscaldare la mia frazione. Il recupero delle coltivazioni di olivi passerà anche da progetti

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

pubblici nei quali il Comune si farà promotore di progetti coinvolgendo anche coloro che

hanno proprietà abbandonate e che, però, vogliono metterle al servizio della comunità.

4. “Sostengo l’agricoltura” - Intendiamo contribuire a generare e orientare la domanda

verso consumi alimentari buoni e di qualità (cibi biologici e locali), attraverso l’imposizione

di specifici capitolati per gli acquisti del nostro comune, i pranzi di lavoro e di

rappresentanza ma anche attraverso apposite iniziative di informazione-promozione nelle

scuole, nei mercati e all’esterno del territorio comunale, oltre che in progetti di inserimento

dei prodotti agricoli nel circuito del turismo (ristorazione, stabilimenti balneari, alberghi,

strutture ricettive, bar) e della lavorazione dei cibi; il marchio comunale per servizi, si

estende anche ai prodotti della terra, con specifici protocolli di produzione e sistemi di

controllo in loco della qualità della produzione coperta dal marchio. Il Comune, infine, mette

in rete le aziende agricole e agrituristiche, per farle sviluppare in collina così come in

pianura.

5. “Apriamo gli orizzonti” - Il Comune, e l’Unione dei Comuni di cui facciamo parte, (di

concerto con le organizzazioni professionali agricole, i sindacati, le associazioni

ambientaliste e dei consumatori e la Camera di Commercio) deve: adoperarsi per ampliare i canali di vendita dei prodotti rendendo stabili i mercati contadini di vendita diretta di

prodotti agricoli legati al territorio (filiera corta), l’integrazione nei GAS e dei GAP; fare

pressione presso la GDO presente sul territorio comunale affinché garantisca almeno un

corner per la vendita dei prodotti locali; creare occasioni di scambio con la ristorazione e

la ricettività in genere; far partecipare le imprese ai mercati telematici già attivi; dare vita a

un marchio comunale e a marchi collettivi per i prodotti coltivati da aziende che

aderiscono ad un protocollo legato alla qualità, tipicità, rispetto dell’ambiente, sostenibilità.

6. “Demetra” - A coronamento della rivalutazione del ruolo dell'impresa agricola, “Demetra”

non può che trasformarsi da manifestazione per i consumatori a fiera per gli operatori di

settore: l'Amministrazione garantisce un progetto completo di struttura, mobilità, contatti,

sui quali lavorare congiuntamente con i lavoratori del settore e le sigle del comparto

agricolo.

7. “Vendo” - La creazione del centro agro-alimentare, dove si trasformano e

commercializzano i prodotti, va inserita, pensata e progettata nell’ambito delle reali

necessità e dell’individuazione di nuove forme di collaborazione tra le imprese agricole che

ne sono le principali beneficiarie. Se fino a qualche anno fa il rapporto era con la piccola

distribuzione, adesso la GDO e la vendita diretta la fanno da padrone. Oggi, abbiamo la

primaria necessità di dare uno sbocco ai prodotti agricoli locali e di mantenere in buono

stato le strutture esistenti, migliorandone la gestione anche in armonia con i Comuni della

Versilia: una volta incrementato il mercato della produzione agricola, è anche interesse

dell'amministrazione sviluppare un centro agroalimentare di caratura versiliese nella zona

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

delle Bocchette dove, nel rispetto dei protocolli europei di abbattimento della produzione di

plastica, i prodotti sono raccolti e distribuiti.

8. “Presidio” - Vogliamo gestire la tutela del territorio con riordino e gestione adeguata dei

fiumi e fossi, alberature, siepi ecc, valorizzando le tipicità (filari di salici, di frutti, di viti, di

uva) in stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica, l'Unione dei Comuni e il Parco

delle Apuane e con un ruolo di primo piano per l'imprenditoria agricola, da

responsabilizzare di funzioni di rilevanza sia per la stessa azienda che per la comunità

intera.

9. “Il Comune dalla tua” - Ci impegniamo nella modulazione della tassazione patrimoniale

comunale (IMU) evitando di tassare, o tassando al minimo, le strutture produttive come le

rimesse e le serre che sono in uso nei cicli produttivi dell'agricoltura locale.

10. “Geni sani” - Sosterremo, attraverso la concessione di 5 borse di studio in convenzione

con l’Università, la promozione di progetti complessivi di sostenibilità ambientale, di

conversione biologica e nuove concezioni produttive e di relazione con i mercati, la

mappatura delle aree incolte o coltivate ad olivo. Con apposita delibera, infine, il Comune si

deve dichiarare libero da O.G.M.

11. “Orti in Comune” - Vogliamo realizzare, specialmente nelle aree più densamente popolate,

orti urbani su proprietà pubblica o privati affidati, per la gestione, alle associazioni o anche

ai privati e coltivare la socialità attraverso il ritrovo sulla buona terra.

8. Buon lavoroLa questione lavoro è una delle maggiori difficoltà che stiamo affrontando in questo periodo di

profonda crisi delle strutture sociali ed economiche. Si tratta di un importante tema sul quale anche

l'Amministrazione locale avrà un ruolo nei prossimi anni: sviluppare politiche di lungo periodo, con

l’obiettivo di fondo di garantire buon e stabile occupazione puntino a fluidificare il mercato e offrire

più opportunità e occasioni per tutti è il nostro immediato obiettivo. L'investimento sul territorio e

sulla sua attrattiva verso coloro che sono pronti a creare imprese e ditte è il nostro mezzo

fondamentale: un Comune capace di modernizzarsi per dare credibilità a chi vuole fare impresa e

cerca credito presso gli istituti bancari; un Comune dove ci si adopera perché tutti coloro che

vogliono possano trovare occasioni e opportunità di lavoro nei vari settori del mercato.

AZIONI

1. “Precariato: no grazie” - Per quanto riguarda l’apparato comunale, intendiamo superare il

fenomeno del lavoro precario che mal si concilia con la crescita professionale e la qualità

delle prestazioni da offrire ai cittadini.

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

2. “In tempo” - Le politiche di programmazione dei giorni e degli orari di lavoro, verranno

individuate con il metodo della concertazione e nell’ottica di favorire la buona e stabile

occupazione.

3. “Bussola Comune” - Il comune dovrà inserirsi in un sistema capillare di primo orientamen-

to al lavoro attraverso la rete degli enti interessati (sportelli informa-giovani, URP, istituzioni

scolastiche, associazioni di categoria..). Il Comune di Camaiore investe nelle politiche di

formazione versiliesi che, in una dimensione di collaborazione tutti gli altri enti, sono un

punto di riferimento per chi cerca un occupazione: deve essere favorito l’incontro tra do-

manda ed offerta, l'orientamento delle future leve del mercato del lavoro (giovani e non)

sin dal momento delle scelte di studio, per poter porre le basi di un sistema nel quale vi

sarà uno sbocco sul mercato del lavoro.

4. “Investiamo insieme” - Vogliamo favorire e sostenere, con l’aiuto delle categorie, delle

istituzioni sovracomunali e della Camera di Commercio, attività di tutor nell’avvio d’impresa,

predisponendo un sistema di strumenti quali prestiti d’onore, sconti e incentivi fiscali, contributi in conto capitale o in conto interessi per avviare attività imprenditoriali

giovanili innovative e per dare spazio e ossigeno alle nuove professioni che svolgeranno le

loro attività sul nostro territorio.

5. “Un Comune che ti occupa” - Promuovere il sostegno ai giovani, ai disoccupati o a

persone inserite in programmi di recupero sociale non mediante assistenza ma attraverso

lavoro occasionale accessorio attraverso l’utilizzo di voucher di enti pubblici (ad esempio,

INPS).

6. “Lavoro e solidarietà” - Daremo incentivi, in termini di premialità per la partecipazione alle

gare dell’Amministrazione comunale, per inserimenti lavorativi dei disabili nelle aziende sot-

to i 15 dipendenti.

9. Scuola e CulturaLe opportunità crescono se cresce il capitale umano della nostra comunità. La cultura è l’elemento

principe che permette di far crescere nostro territorio socialmente ed economicamente. Dobbiamo

muoverci, partendo dalla valorizzazione di quello che abbiamo in termini di eventi (premio di

Poesia, Letteratura gialla, Festival organistico, Palio dei rioni) e strutture (Teatro, Cinema

moderno, galleria Europa, Stadio, Piscina) lavorando sulla programmazione e spingerci al di là dei

confini del nostro comune. Per far questo anche l’Amministrazione deve necessariamente

riorganizzarsi. L’impegno è quello di sfruttare sistematicamente le competenze e le conoscenze

degli artisti e degli operatori culturali che già adesso si trovano in Versilia e addirittura nel nostro

Comune per far acquisire al nostro territorio una prospettiva che vada ben oltre i confini comunali.

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AZIONI

1. “Cultura senza sprechi” - Nel primo anno passeremo tutte le competenze dei nove uffici e

della Fondazione Città di Camaiore, che gestiscono le attività culturali del nostro comune,

ad un solo soggetto dotato delle necessarie professionalità e risorse.

2. “Figli del Comune” - Creazione di un programma culturale ad hoc che coinvolga nella

progettazione delle attività culturali artisti Camaioresi, che abitano o meno a Camaiore, e

artisti che sono venuti qui ad abitare. Manterremo i progetti legati alla nostra tradizione e

che da anni coinvolgono il nostro comune, come il Premio Sport, il Premio di Letteratura Gialla, il Premio di Poesia ed il Premio Dezan, incentivando la progettualità in

coordinamento con enti sovracomunali.

3. “Ciak!” - A Camaiore vogliamo tornare a far vivere il Cinema Moderno: una struttura che si

trova in uno stato di abbandono e degrado per responsabilità di questa amministrazione. La

nascita di una sala, sul modello di quella di Pietrasanta, contribuirebbe a far vivere

Camaiore anche la sera. Ma non solo: anche Lido avrà il suo cinema con un Car Theater (cinema all'aperto con automobili) e le frazioni vivranno con proiezioni all'aperto nelle

piazzette e nei luoghi di comune disponibilità.

4. “Fabbriche per la cultura” - Vogliamo acquisire al patrimonio della città l’immobile dell'ex Palazzo Littorio che, progressivamente, dovrà diventare il palazzo della cultura

della città ed ospitare eventi di richiamo che valorizzino il Centro storico; parallelamente, ci

impegneremo nella valorizzazione dei Musei d’Arte Sacra ed Archeologico e nella

creazione di uno spazio dedicato alle arti e tradizioni popolari - come quella dei tappeti

di segatura, dell'infiorata e delle passioni camaioresi che hanno contribuito a fare la storia

della nostra città (archeologia) - lavorando perché il relativo mondo di associazionismo

culturale abbia un punto di ritrovo per le proprie attività oltre che per l'esposizione e il

pubblico riconoscimento dei propri meriti. La condivisione delle scelte

dell'amministrazione in questo settore deve vedere il fattivo coinvolgimento dei gruppi e

delle associazioni della cultura nelle istituzioni comunali e negli spazi istituzionali che

saranno creati con i progetti di partecipazione. Lo sviluppo di un progetto sulle scuderie Borbone in centro città, infine, sarà un elemento di completamento del disegno degli spazi

culturali.

5. “Scuola da vivere tutti e tutto l'anno” - La scuola deve vivere come centro di

aggregazione e formazione umana, anche oltre gli orari della didattica. Associazioni e

aggregazioni di cittadini devono poter disporre di spazi per attività anche facendo

riferimento alle nostre strutture, sulla base di apposite e precise regole di utilizzo degli spazi

(pulizia, ordine, responsabilità). Una nuova regolamentazione dovrà fare leva sulla

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

promozione dei progetti culturali (corsi di scrittura creativa, internet per la Terza Età,

etc.).

6. “Didattica di qualità” - L'amministrazione sostiene il controllo della qualità didattica nelle

scuole del proprio territorio: è determinante lavorare attorno a una scuola in grado di

garantire il massimo di offerta didattica per rispondere alle esigenze delle famiglie con

opzioni di orari e giornate di studio coordinate con i ritmi di lavoro e l'educativa dei ragazzi.

7. “Olivo Spazio Aperto” - Il Teatro Comunale deve costituire un punto di riferimento

essenziale di percorsi didattici e formativi sul teatro in collaborazione con le scuole del

nostro territorio. Non solo: deve diventare un centro di produzione teatrale, a disposizione

per le Compagnie, locali e nazionali, che vogliono cimentarsi nella produzione di spettacolo

e nella cultura teatrale. L'Assessorato alla Cultura deve occuparsi di promuovere accordi

con soggetti ed enti del mondo della recitazione e della performance teatrale, in modo da

creare e diffondere la cultura del palcoscenico di cultura.

8. “Spazi aperti” - E’ prioritario il pieno recupero e l’utilizzo culturale di casa Rosario

Murabito a Casoli e, più in generale, degli edifici pubblici abbandonati nelle frazioni (a

partire, per esempio, dall'antico Monastero di San Martino, a Gello) e dei poli scolastici

per recuperarli ad una funzione di aggregazione della vita di comunità. Con uno specifico

programma vogliamo censire una serie di spazi dove valorizzare la musica come forma di

comunicazione, portare la musica nelle piazze, liberare sale per i ragazzi che suonano,

valorizzare le diverse filarmoniche e le bande.

9. “Cervelli in ritorno” - Ci occuperemo, con progetti ad hoc, di censire e di premiare le molte

persone, giovani e non giovani, che danno lustro alla nostra terra con le loro ricerche, i

loro studi e le loro carriere di alto livello, nell'ambito letterario, teatrale, artistico e

scientifico. Il Comune deve creare una rete con Accademie, Centri per l'impiego, Camere

di Commercio e imprese per agevolare l'ingresso dei neolaureati nel mondo del lavoro,

10. “Ti porto a scuola” - Dal piedibus al trasporto comunale dei ragazzi, raggiungere le

scuole con sistemi più efficienti e adatti all'epoca in cui viviamo è essenziale. Rivedere il

piano del trasporto locale dei ragazzi è una priorità, così come creare percorsi protetti sul

territorio (marciapiedi, piste ciclabili) che accompagnino la famiglia sino alla porta della

scuola.

11. “Innovativi nella tradizione” - Lavoreremo ad un progetto di amministrazione che riscopra

le radici e le tante tradizioni popolari, investendo sull'ammodernamento e la

rivitalizzazione delle tante piccole manifestazioni che possono animare (come accadeva in

tempi lontani) la vita dei numerosi borghi e frazioni del nostro territorio. Si tratta, in questa

ottica, di lavorare alla valorizzazione del circuito delle mura castellane, recuperandone e

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valorizzandone il ruolo e gli spazi e per generare luoghi dove organizzare manifestazioni e

spettacoli all'aperto.

12. “Largo ai bambini!” - La crescente domanda di posti per bambini da inserire nell'educativa

degli asili nido e delle scuole materne è una priorità da risolvere con un progetto serio e

concreto. Serve una politica versiliese di gestione e condivisione delle strutture (magari,

agevolando il raggiungimento di strutture, oggi vuote, nei comuni limitrofi, con una

compartecipazione del Comune sullo spostamento) e un patto chiaro con i privati gestori di asili nido per fronteggiare il fabbisogno di posti i nostri bambini. Nel lungo periodo, va

coltivato un programma di accoglienza che, di pari passo con una precisa analisi

dell'andamento demografico, sia in grado di prevenire i problemi e le carenze sino ad oggi

riscontrate.

10. Benessere socialeLa domanda di servizi è in aumento e richiede una continua differenziazione: giovani, anziani,

disabilità, emergenza abitativa sostegno alle famiglie e accoglienza per gli stranieri. A margine di

un aumento dei bisogni e un conseguente ampliamento della spesa sociale non si sono registrati

in questi anni sforzi progettuali da parte dell'amministrazione. Si tratta di costruire un welfare locale

che non risponda soltanto alle emergenze o ai fenomeni di povertà eclatanti ma che dia una mano

a strati della popolazione, più deboli di altri, allo scopo di garantire i diritti fondamentali. La spesa

del Comune deve crescere intorno a nuovi servizi orientati alla promozione dell’autonomia dei

cittadini: dobbiamo uscire da una logica assistenziale e lavorare al superamento delle disparità

delle condizioni iniziali di partenza. Pensiamo alla realizzazione veri e proprio progetti

individualizzati, inseriti all’interno di una programmazione più ampia, che debbano essere concepiti

con e per le persone, come dei veri e propri percorsi di vita che vadano dalla “presa in carico”

all’obiettivo finale passando per obiettivi intermedi sempre da verificare. La rete e la sinergia fra i

diversi attori tra cui Assessori del settore sociale e pubblica istruzione, Società della Salute, ASL,

Dirigenti di settore e amministrativi, Servizi sociali, Associazioni, Valutatori professionali dovrà

diventare la prassi operativa. Il controllo e la verifica, attraverso strumenti certi di valutazione

dell’andamento, sarà la modalità operativa dei singoli servizi.

Ad oggi non siamo attrezzati per rispondere a situazioni di indigenza che riguardano la realtà

abitativa perché la logica è sempre e soltanto quella emergenziale e non quella progettuale. Le

aree sulle quali vogliamo lavorare, in modo prioritario, sono minori, prevenzione e qualità della vita,

disabilità, anziani, emergenza abitativa, sostegno alle famiglie accoglienza degli stranieri.

AZIONI

1. “Sinergie” - Istituiremo un tavolo di coordinamento delle singole aree prioritarie di

intervento come strumenti progettuali operativi delle politiche sociali. Ad ogni singolo

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

tavolo parteciperanno i soggetti che lavorano attivamente impiegando spazi, risorse e

strumenti ma anche i soggetti che dovranno fruire del servizio come le famiglie.

2. “Sanità” - Ci impegniamo affinché la società della salute si traduca in un miglioramento nell’erogazione dei servizi (qualitativo e quantitativo) e non in una loro riduzione.

3. “Banca del tempo” - Vogliamo promuovere, nel primo anno di attività, la formazione di una

Banca del Tempo di livello comunale per scambiare servizi e saperi d’ogni tipo e attuano

l’aiuto basato sull’azione di reciprocità.

4. “Dati e informazione” - Intendiamo realizzare, assieme agli altri attori del territorio, una

completa informatizzazione del sistema, così da creare una banca dati che snellisca il la-

voro del servizio sociale territoriale.

5. “Luoghi adatti” - Ci impegniamo per varare un piano di interventi per la messa in sicurez-

za delle strutture come previsto dalla Legge Quadro sull’accreditamento 328/2000.

6. “Pronti, attenti, via!” - Vogliamo creare un servizio di urgenza capace di rispondere alle

emergenze, disabilità abitativa, minori, in un lasso di tempo di 24/48 ore. Per quanto riguar-

da le strutture l’attività potrebbe realizzarsi attraverso politiche di riqualificazione del patri-

monio immobiliare pubblico non utilizzato.

7. “Con la scuola... e oltre” - Per i minori intendiamo potenziare i servizi soprattutto nelle ore

pomeridiane, per la fascia d’età 3/16 anni, con l’apertura di laboratori di vario genere. I

servizi dovranno essere diretti a soddisfare i bisogni reali, che dovranno essere censiti e

selezionati.

8. “Eccoti!” - Per i minori vogliamo creare un servizio di operatori di strada, che lavorino so-

prattutto con la fascia adolescenziale e che possano fare da tramite con i servizi esistenti.

9. “Cura sportiva” - Per i giovani, di concerto con le varie realtà sportive, vogliamo attivare il

“Progetto Sport”, un servizio che miri all’inserimento di ragazzi con problemi familiari e/o

personali nelle associazioni sportive del Comune di Camaiore.

10. “Prevenire le dipendenze” - Per le attività di prevenzione e qualità della vita vogliamo lot-

tare contro l’uso di sostanze come droga, alcool o l’eccesso nell’uso della TV, del com-puter, del gioco d’azzardo, dell’alimentazione disarmonica (in eccesso o attraverso il ri-

fiuto del cibo) realizzando dibattiti ed incontri con le famiglie e le categorie interessate e la

realizzazione di specifici punti di ascolto in locali molto frequentati per perseguire una cre-

scita della consapevolezza.

11. “No alcool Party” - Per le attività di prevenzione e qualità della vita vogliamo realizzare an-

nualmente un grande evento aggregativi per i giovani, in cui si esalti il divertimento pulito realizzando un accordo con gli esercizi commerciali per non vendere alcoolici in quel conte-

sto e slogan pensati per far passare il messaggio che non c’è bisogno dello sballo per stare

bene.

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

12. “Ti accompagno” - Vogliamo provvedere, per quanto riguarda le grandi feste o i sabati

sera, a realizzare navette per raggiungere in sicurezza i luoghi della festa.

13. “Sempre attenti” - Per le attività di prevenzione e qualità della vita vogliamo limitare, con

l’accordo con le categorie, le promozioni alcooliche, tipo prendi 2 paghi 1.

14. “Liberi di camminare” - Per quanto concerne la disabilità vogliamo programmare, con le

aziende e le altre PPAA, l’abbattimento delle barriere architettoniche e far sì che la ma-

nutenzione delle strade preveda sempre progetti complessivi di urbanizzazione e sicurezza

dello spostamento per chi ha difficoltà nel muoversi.

15. “Più sensibili” - Per quanto concerne la disabilità vogliamo potenziare i servizi offerti, so-

prattutto per i minori. Per la disabilità programmeremo, di concerto con i vari attori, il poten-

ziamento del servizio di trasporto.

16. “Vicini” - Per i nostri anziani vogliamo creare servizi specifici per affrontare malattie dege-

nerative di cui cominciano a soffrire soffrono un numero importante di persone.

17. “Ti insegno” - Faremo nascere, con i nostri anziani, laboratori delle arti, dei mestieri e del

commercio da mettere a disposizione della collettività, con percorsi specifici e fruibile a tutti

specialmente a chi vuole iniziare un’attività; in questi percorsi, inseriremo momenti di con-

tatto con i più giovani, che potranno imparare da chi ha passato una vita intorno al lavoro.

18. “Si può dare di più” - Per gli anziani creare alcuni punti di ritrovo attrezzati e di aggrega-

zione (uno su tutti: Cascinale Mariotti, a Camaiore) per attività ricreative, ludiche e mo-torie in collaborazione con le parrocchie, le associazioni e la Società della salute e la ASL.

19. “Viver sani” - Vogliamo migliorare la situazione logistica ed abitativa degli anziani che

sono ospitati in struttura, con attenzione a incentivare la relazione e la progettualità animati-

va e riequilibrare il rapporto fra intervento sociale e sanitario.

20. “In casa” - Per quanto riguarda la questione dell’emergenza abitativa vogliamo aderire

alla Fondazione Casa che si occupa dell’acquisto, del recupero e l’assegnazione di immo-

bili per progetti di sostegno sociale da affidare a canone sostenibile.

21. “In casa, alla svelta” - Per quanto riguarda l’emergenza abitativa, vogliamo definire, di con-

certo con gli operatori, un piano di acquisizione da parte del Comune di alloggi ultimati o in

via di ultimazione con prezzi equivalenti a quelli dell’edilizia convenzionata, da proporre in

acquisto alle giovani coppie o altri soggetti, con rate agevolate, attraverso convenzioni con

istituti di credito e garanzia del Comune. Inoltre, utilizzeremo la leva fiscale comunale come

strumento di indirizzo della offerta e della domanda di alloggi a prezzi agevolati: nei primi

cinque anni di amministrazione ci proponiamo di trovare una casa per le 120 famiglie più in

difficoltà nel nostro Comune.

22. “Controlli” - Vogliamo creare un sistema di coordinamento e verifica di chi accede al

contributo in conto affitto per dare vita a una politica nuova che, col tempo, renda indipen-

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Programma Camaiore 2012-2022.doc

dente il soggetto dal circuito, così da uscire da questo tipo di interventi; inoltre, intendiamo

verificare se chi ne beneficia sia davvero chi ne ha bisogno.

23. “Nuova edilizia popolare diffusa” - È necessario evitare che le aree destinate all’edilizia

popolare diventino quartieri ghettizzati e/o ghettizzanti, con politiche di integrazione qualo-

ra se ne ravvisi la necessità.

24. “Housing sociale” - Vogliamo creare le condizioni per l’autocostruzione e il recupero di

alloggi, da parte di operatori pubblici o privati, con contributi o agevolazioni fiscali o urbani-

stiche, assegnando aree ed immobili in disuso.

25. “Patti Nuovi” - In ordine alle politiche abitative, vogliamo rivedere i patti territoriali, che ri-

salgono al 1999.

26. “C'è posto per te” - Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie intendiamo presentare il

progetto operativo di azzeramento, in due anni, delle liste d’attesa degli asili nido anche

promuovendo l’attivazione di asili domiciliari e coprendo anche il periodo estivo.

27. “Comune a misura di bambino” - Istituiremo, nel primo anno, una lista di baby sitter atti-

vabili attraverso l’acquisto di voucher tramite enti pubblici previdenziali (INPS).

28. “Genitori insieme” - Vogliamo supportare la genitorialità attraverso la creazione di punti di

ascolto sul territorio comunale.

29. “Manutenzione sociale” - Ci impegniamo a valorizzare gli appalti per lo svolgimento di ser-

vizi utili alla collettività, affidandoli anche a Cooperative di tipo B, ad esempio nella manu-

tenzione del verde urbano.

30. “Integrazione” - Per i cittadini stranieri, in collaborazione con gli istituti scolastici, intendia-

mo promuovere percorsi di alfabetizzazione per minori e famiglie con attivazione di media-tori culturali. Vogliamo attivare, con l’aiuto dei sindacati e delle cooperative, centri di ascol-

to per offrire un supporto concreto agli stranieri per quanto riguarda le informazioni, consu-

lenza legale, avviamento al lavoro.

31. “Altruisti” - Vogliamo valorizzare il ruolo del mondo del volontariato (associazionismo na-

zionale e internazionale, enti e organizzazioni ONLUS, servizi di protezione civile, ser-vizio civile) all'interno dei progetti che svilupperemo sul fronte del benessere sociale: in-

sieme agli attori del settore, lavoreremo alla costruzione di un sistema educativo e formati-

vo che mette al centro l'altruismo e l'uomo.

32. “Mano tesa” - Dobbiamo dotarci, con l’aiuto delle organizzazioni di volontariato, di servizi

docce per poter garantire la possibilità a chi non ha fissa dimora di lavarsi.

33. “Insieme” - Vogliamo creare, per gli stranieri, momenti concreti che rendano possibile una

partecipazione reale e piena alla vita e alle scelte del comune, visto che gli extracomunita-

ri non possono al momento incidere con il proprio voto. Le forme ed i modi di questa pre-

senza attiva saranno decisi all’interno del Forum stesso.

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34. “Investire sul futuro” - Fondo di garanzia per 20 giovani coppie finanziato dai risparmi sui

costi della politica per garantire i mutui e agevolare 20 giovani coppie.

35. “Niente tassa sulle sofferenze” - Camaiore deve promuovere un gesto di rispetto verso

chi frequenta l’Ospedale Versilia battendosi contro la messa a regime del parcheggio a

pagamento e trovando una soluzione concertata per risolvere la questione

dell’abusivismo.

11. Sport e tempo liberoVogliamo favorire, per i cittadini di tutte le età e condizioni sociali, l’accesso alle attività sportive

come forma di tutela della salute, come strumento di miglioramento della qualità della vita, con

azioni sempre più efficaci di integrazione dei diversamente abili e di recupero dei soggetti più

deboli. Investiremo quindi nell’impiantistica sportiva e nel coordinamento dell’offerta per dare

risposte concrete allo sport organizzato o meno.

AZIONI

1. “Anagrafe dello sport” - Realizzeremo, nel primo anno, un censimento completo di tutte le

società e strutture sportive che insistono sul nostro territorio, evidenziandone le

caratteristiche ed i bisogni.

2. “T'informo” - Realizzeremo, sul sito internet del comune, una bacheca informativa per le

famiglie ed i singoli utenti sulle attività, i luoghi, i prezzi, gli istruttori, i programmi delle varie

attività per poter far conoscere e scegliere ai tutti l’offerta sportiva, per tutte le età, sul

nostro territorio.

3. “Strutture sane” - Programmeremo un piano di investimenti e di azioni, in accordo con

tutte le associazioni sportive e degli utenti, garantendo una pari opportunità di utilizzo degli

impianti sportivi a tutte le società sportive del comune e per i cittadini con preferenza per

coloro che promuovono sezioni per disabili. A questo proposito ci avvarremo della

consulenza del CIP (comitato paraolimpico italiano).

4. “Gestire beni comuni” - Le società che gestiscono o gestiranno gli impianti dovranno

mantenere e valorizzare la struttura che sarà loro affidata destinando parte del tempo ai

fruitori spontanei: chiunque deve poter fare uno sport o un’attività fisica in una struttura

comunale anche se non è iscritto ad una società sportiva.

5. “Sport ovunque” - Vogliamo realizzare, all’interno di un progetto organico, aree per lo

sport nelle frazioni o di collegamenti sostenibili (attraverso una programmazione del car-

sharing) con gli impianti in altre parti del territorio è, per ovvie ragioni, una priorità.

Manterremo, nel limite delle risorse disponibili, le manifestazioni che utilizzano i circuiti di

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strada, con lo stretto controllo e la collaborazione dell'Amministrazione e con la massima

attenzione a che il disagio sia ridotto per luoghi, tempi e durata.

6. “Timing” - Censiremo i percorsi sportivi (mountain bike, ciclismo sportivo, trekking,

camminate, corsa, etc.) e, nel primo anno di amministrazione, programmeremo la rete dei

percorsi e dei tempi di percorrenza, integrando i cammini con i punti di ristoro e di

accoglienza

7. “Offerta sportiva” - La zona del Magazzeno dispone già di alcuni impianti sportivi e, con i

dovuti interventi, vorremmo diventasse un centro di livello quantomeno regionale e

nazionale per lo sport tenendo in considerazione del fatto che l’area è, fino alla

realizzazione della messa in sicurezza del torrente Camaiore, destinata a cassa di

espansione. Capezzano e Lido, comunque, sono i nostri punto di riferimento, specie per

sviluppare aree collegate al mare nelle quali trovino casa le attività e le strutture dell'attività

fisica, anche nuove (piscina; spazi e strutture per nuovi sport come rugby, basket, etc.),

privilegiando la differenziazione dell'offerta sportiva.

8. “L’uomo sia amico del cane” - Vogliamo programmare e realizzare almeno uno

sgambatoio, ma il padrone del cane sia amico di tutti, partendo da bambini e disabili:

multe severe per chi non pulisce gli escrementi, rispetto rigoroso degli spazi per bambini.

È necessario realizzare anche un cimitero per gli amici dell’uomo.

9. “Mille piedi” - Vogliamo realizzare, sul territorio comunale, una serie di percorsi “10.000 passi” con l’installazione di totem di inizio e fine percorso. Il primo sarà realizzando

creando un circuito che parta dall’Ospedale Versilia utilizzando il Parco Benelli,

spingendosi fino sul Viale Europa.

10. “Corri tra le bellezze” - Vogliamo realizzare alcuni percorsi di footing e jogging con

l’installazione di totem di inizio e fine percorso, di circa un’ora, tra le meraviglie del nostro

comune.

12. Camaiore Si-CuraLa collettività manifesta una particolare sensibilità ed un senso di insicurezza dovuto a fenomeni di

illegalità e di utilizzo disordinato ed illecito di spazi pubblici, sintomatici di disagio sociale

(assembramenti rumorosi notturni, consumo di bevande e stupefacenti, danneggiamento di beni

pubblici e privati, imbrattamento degli edifici, della pubblica via, furti nelle case, sfruttamento della

prostituzione, spaccio, abusivismo commerciale, accattonaggio molesto, insediamenti abusivi e

altri casi di criminalità). Anche le questioni degli incendi dei nostri boschi e della sicurezza stradale,

devono essere affrontate in modo organico.

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Gli interventi di controllo del territorio, che certamente sono necessari, possono avere prospettive

ancor più efficaci se collocati nell'ambito di politiche sociali e di piani condivisi di riqualificazione del

tessuto sociale e urbano e programmi di ascolto dei cittadini e delle vittime di reati. Le politiche di

coesione sociale sono infatti lo strumento principale per evitare conflitti sociali, tensioni familiari ed

aumentare il grado di sicurezza dei cittadini. tessuto sociale e del contesto. Vogliamo intervenire,

senza ricorrere alle ronde o creare inutili cacce alle streghe, creando un sistema pubblico per la

sicurezza coordinato in collaborazione con la Prefettura, quale Autorità provinciale di pubblica

sicurezza, le altre amministrazioni comunali adottando nel contempo adeguate politiche sociali.

L'obiettivo è quello di creare un punto di riferimento per le politiche amministrative della sicurezza.

AZIONI

1. “Basta vetri rotti! Basta abbandono!” - Vanno investiti risorse e tempo su progetti di lotta

al degrado e di animazione del territorio, attraverso il coinvolgimento di associazioni e altri

attori locali in sempre crescenti occasioni di animazione degli spazi pubblici. L'obiettivo è

quello di creare le premesse per lo sviluppo di un ambiente, umano e territoriale, tranquillo

e decoroso, nel quale la frequentazione di spazi pubblici crea sorveglianza spontanea.

2. “Protocolli concreti” - Vogliamo sottoscrivere, nel corso del primo anno, un apposito pro-

tocollo d’intesa con la Prefettura che sancisca la progettazione di un “sistema sicurezza”.

Un protocollo che definisca progetti integrati in materia di polizia di prossimità, aumenti l’in-

tegrazione tra le Forze di polizia e la polizia Locale, aumentare l’incisività e l’aderenza alla

realtà locale, l’economicità e l’efficacia dei dispositivi di prevenzione, mettere in comune in-

formazioni e studi (furti, truffe sui pagamenti e agli anziani, e altri reati) attività formative,

coordinando gli interventi e attivando percorsi di ascolto e confronto con le diverse espres-

sioni del tessuto sociale.

3. “Più istituzioni, niente ronde” - Per quanto di competenza dell’Amministrazione comunale

vogliamo incrementare, il personale, la formazione ed i mezzi della Polizia locale, privile-

giando soprattutto il lavoro su strada.

4. “T'ascolto” - Vogliamo creare un punto di ascolto sui temi della sicurezza che serva per

raccogliere gli esposti e le segnalazioni debitamente sottoscritte dai cittadini relativi al de-

grado urbano ma anche per orientare e fornire una prima assistenza, tramite personale

adeguatamente formato, alle vittime di reati: ricezione delle denunce e risarcimento dei

danni messe in atto dalle istituzioni. Questa struttura dovrà rafforzare, a tutti i livelli, l'azione

di informazione sulle iniziative di prevenzione dei reati e promuovere il potenziamento dei

progetti di educazione civica e alla legalità.

5. “Sicuri per strada” - Per quanto riguarda la sicurezza stradale, saranno attuate specifiche

pianificazioni e mirati moduli operativi di intervento coordinato finalizzati al controllo della

circolazione stradale e alla prevenzione e contrasto delle condotte pericolose degli auto-

mobilisti, in particolare per quanto riguarda l'eccesso di velocità, specie nei fine settimana.

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6. “Antincendio” - Di concerto con le associazioni e la protezione civile, vogliamo predisporre

un piano per la prevenzione incendi. Il piano di protezione civile dovrà essere costante-

mente verificato e dovranno essere messe in atto periodiche simulazioni per verificare la

congruità delle soluzioni studiate, oltre a dover essere formati tutti i cittadini del Comune.

13. Fisco di qualitàUna vera azione amministrativa può essere condotta se vi sono risorse a disposizione. Il Bilancio

del Comune, a causa dei tagli imposti dalle diverse manovre che si sono succedute negli ultimi

mesi, ed una spesa che è stata sicuramente eccessiva si trova in una situazione di estrema diffi-

coltà. Nella RPP (relazione revisionale e programmatica, un documento che accompagna il bilan-

cio e ne espone le principali linee di intervento chiarendo le scelte attuate e le strategie che ne

sono alla base) 2011-2013 si dice a chiare lettere che con non poche difficoltà il patto di stabilità

potrà essere rispettato nel corso del 2011. Se nel 2011 gli impieghi erano di circa 93milioni di euro,

nel 2012 si passerà a 55milioni e nel 2013 addirittura a 43 milioni: tutto a causa della forte contra-

zione della spesa per investimenti. L’indebitamento del comune, alla fine del 2011, è di circa 53 mi-

lioni di euro. Le entrate correnti, tra il 2011 ed il 2010, sono in calo dell’1,4% a causa del 9,7% dei

trasferimenti e del 12,5% degli oneri di urbanizzazione: per riequilibrare il bilancio già nel 2011 l’ac-

censione dei mutui è raddoppiato rispetto alla media 2008-2009. Detto questo, la fiscalità non deve

servire a tappare i buchi dell'amministrazione o dei capricci della politica: utilizzeremo sapiente-

mente la fiscalità comunale come un ingrediente di una amministrazione progettuale e concreta,

dove si vede concretamente e utilmente speso (nei servizi, nei lavori, negli acquisti) ciò che si è

pagato con l'imposta comunale; il cittadino deve trovare corrispondenza fra quanto paga in tasse e

quanto gli viene restituito in termini di lavori, servizi, assistenza e qualità della vita.

AZIONI

1. “Mi dai quel che pago” - Stante questa situazione, l’amministrazione deve avere uffici in

grado di progettare per chiedere finanziamenti e verificare costantemente la situazione

debitoria. I progetti possono essere di vario tipo e livello: dalle infrastrutture al sociale, dal-

la cultura al turismo, ecc.. ci faremo trovare pronti per quanto riguarda un’eventuale riaper-

tura del fondo strutturale FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) per realizzare progetti

integrati di sviluppo sostenibile. Il Comune metterà a disposizione immobili e terreni e tecni-

ci per progetti di rigenerazione urbana sul territorio. Inoltre, contributi e finanziamenti ali-

mentati da risorse pubbliche saranno concessi solo a chi proponga seri e dettagliati pro-getti e programmi, con verifica e controllo, da parte del Comune, subordinati all'effettivo

rispetto degli impegni assunti con l'attribuzione delle risorse.

2. “Bilancio a progetto” - Il Bilancio comunale è attualmente appiattito sulla spesa storica,

con la quale ciascun assessore ha il diritto di spendere ogni anno, più o meno, quanto ha

speso l’anno precedente. Lo schema che vogliamo introdurre è quello del Bilancio a pro-

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getto, un sistema dove ciascun assessore, dovrà guadagnarsi le proprie risorse, di anno in

anno, progettando iniziative che danno risultati. Questo significa anche più efficaci mecca-

nismi di controllo e un’effettiva attività di rendicontazione ai cittadini degli obiettivi raggiunti

a fine anno.

3. “Spesa di qualità” - E’ necessario, in primo luogo, agire sulla spesa procedendo conte-

stualmente ad una spending review per arginare gli sprechi, a partire dal continuo ricorso

alle consulenze ed agli emolumenti connessi. Gli interessi, nel 2009, pesavano per circa

l’11% sulle spese correnti. Bisogna ottenere maggiore efficienza nella gestione del passi-

vo (minori interessi e ammortamento mutui). In merito a nuove forme d’indebitamento, sa-

ranno attentamente valutate le possibilità offerte dai BOC e dai cosiddetti bond di scopo

per finanziare specifici investimenti sul territorio. In ogni caso, è prioritario il controllo della

qualità della spesa pubblica, che dovrà ridursi a ciò che è essenziale per il funzionamento

della macchina amministrativa e a ciò che è necessario alla normale e dignitosa immagine

dell'istituzione comunale.

4. “Paghi di più se inquini” - Per quanto concerne le entrate vogliamo privilegiare il prelievo

sull’utilizzo/consumo della città e delle sue risorse, sullo svolgimento di attività inquinanti,

ecc. rispetto al prelievo sui redditi dei cittadini. Rimane comunque salvo il principio di chi più ha, più contribuisce: è con questo criterio che potremo modulare le addizionali IR-

PEF.

5. “Chiedo per investire” - Il Comune si avvarrà dei poteri di tassazione connessi all'introdu-

zione dell'IMU senza finalità di pura e semplice cassa: la fiscalità comunale sarà utilizzata

come leva di sviluppo e incentivo per rispondere alle politiche generali dell'Amministrazio-

ne sulla casa, sull'impresa, sull'agricoltura, sul turismo, sull'accoglienza, sullo sport, sull'in-

trattenimento, sul recupero e la ristrutturazione e sulla rivitalizzazione del settore dell'edili-

zia artigiana legata all'ammodernamento del patrimonio edilizio pubblico e privato. La paro-

la d'ordine è “detassare ciò che è fruttuosamente e produttivamente impiegato” (come

nel caso delle attività agricole).

6. “Evasione Zero” - Vogliamo recuperare l’evasione contributiva attraverso l’incrocio dei dati

catastali con quelli dei proprietari degli immobili e la TARSU, e l’analisi dei dati di “valenza

fiscale” di diversa provenienza, dal Comune, dalle Agenzia delle Entrate, dalla Camere di

Commercio e da altri enti, ai fini di contrastare l’evasione sia dei tributi sia locali sia erariali.

Il 50% dei proventi di questa attività convoglieranno in un apposito Fondo Sociale.

7. “Tariffe legate al reddito” - Le tariffe dei servizi, specie a domanda individuale, devono di-

minuire proporzionalmente alla diminuzione del rapporto tra reddito e carico familiare. In

linea di principio, per le fasce più disagiate e per quelle che vivono con grande difficoltà la

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situazione economica, si deve agire anche sul versante delle entrate attraverso l’esenzione

di ogni tipo di tributo comunale, finanziata dal progressivo recupero dell’evasione.

8. “Patrimonializzo” - Invece di alienare il patrimonio immobiliare comunale, si può costituire

con questi ed i diritti edificatori indicati, un Fondo immobiliare municipale. Oltre a far

emergere un attivo patrimoniale comunale ragionevolmente rilevante e rappresenterebbe

una riserva di valore con il quale creare partnership fra pubblico e privato.

9. “Meno carrozzoni” - Il Comune di Camaiore dovrà rivedere, in ottica strategica, la propria

partecipazione ai 6 Consorzi, alle 3 Fondazioni e le 7 Società di capitali. Tra queste appare

evidente la rilevanza strategica della Azienda Pluriservizi come soggetto catalizzatore di

progetti di innovazione e di raccordo tra istituti di ricerca ed il nostro territorio. Dobbiamo,

per questa azienda, sviluppare una funzione d’indirizzo strategico, gestionale e di controllo.

Fino ad ora il Comune non ha esercitato un indirizzo strategico verso le partecipate agendo

piuttosto come azionista silente, con interesse principale verso la distribuzione di dividendi

che in taluni casi ha intaccato i patrimoni aziendali o ne ha limitato l'utilizzo per la sviluppo

industriale. Vogliamo innanzitutto affermare buona amministrazione e gestione corretta.

10. “Sì alla residenza, no alla rendita” - Camaiore, specie al Lido, è piena di seconde case

sfitte. Vogliamo studiare e mettere in atto, con le associazioni del settore, un pacchetto di

incentivi-disincentivi (contribuiti, sgravi IMU, TARSU, ecc.) per favorire incontro di do-

manda e offerta, garantire proprietari ed inquilini e ridurre il numero degli alloggi sfitti:

mantenere il mercato bloccato non è interesse di nessuno.

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