Progetto “Un SESSO, L'UOMO CHE GIOCA A CALCIO LO FA … · rischio per la fertilità o la...

8
Anno IV Numero 854 Mercoledì 13 Aprile 2016, S. Martino AVVISO Ordine 1. ORDINE:Corsi ECM 2. Ordine: Sussidio per i Colleghi disoccupati 3. Ordine: Progetto “Un Farmaco per Tutti” 4. Assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Sesso, l'uomo che gioca a calcio lo fa meglio 6. Vecchi antibiotici per combattere la resistenza batterica 7. La carenza di sonno è come alcol per il cervello: stessi effetti dellʼ ubriachezza Prevenzione e Salute 8. Come mantenere il colesterolo ldl al di sotto dei famigerati 70 mg/dl 9. Quando il ginocchio ha bisogno di una attenta manutenzione Meteo Napoli Mercoledì 13 Aprile Variabile Minima: 19°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 46% Pomeriggio =45% SESSO, L'UOMO CHE GIOCA A CALCIO LO FA MEGLIO Giocare a pallone per 45 minuti due o tre volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce. Come dimostrano i dati raccolti dalla Società italiana di andrologia su 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni secondo cui Abbassa il rischio soprattutto rispetto a chi è sedentario e inoltre il calcio è più benefico anche a confronto con altri sport, soprattutto quelli potenzialmente più a rischio per la fertilità o la sessualità come il ciclismo, le arti marziali e la boxe. Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che si divertono con una partitella leggera. In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità. Per la disfunzione erettile resta a disposizione un ricco armamentario farmaceutico che, dopo la rivoluzione targata Viagra, oggi punta su una terapia tutta italiana, Avanafil (Spedra). «Il miglior funzionamento della circolazione - spiega Giorgio Franco presidente della Società italiana di andrologia - si ripercuote su una miglior funzionalità sessuale favorita anche dalla produzione di mediatori chimici come le endorfine e dall'incremento della sintesi di testosterone, un ulteriore elemento che concorre a modulare positivamente l'attività sessuale». (Salute, Il Mattino) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Doppo tant' anne che è mmuorto Pieto, mò se n' addòna d' 'o fieto Dopo tanti anni che è morto Pietro, ora se ne avverte il cattivo odore La pratica del calcio si associa ad un minore rischio di disfunzioni

Transcript of Progetto “Un SESSO, L'UOMO CHE GIOCA A CALCIO LO FA … · rischio per la fertilità o la...

Anno IV – Numero 854 Mercoledì 13 Aprile 2016, S. Martino

AVVISO Ordine

1. ORDINE:Corsi ECM

2. Ordine: Sussidio per i

Colleghi disoccupati

3. Ordine: Progetto “Un

Farmaco per Tutti”

4. Assistenza legale gratuita

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. Sesso, l'uomo che gioca

a calcio lo fa meglio

6. Vecchi antibiotici per

combattere la resistenza

batterica

7. La carenza di sonno è

come alcol per il

cervello: stessi effetti

dellʼubriachezza

Prevenzione e Salute

8. Come mantenere il

colesterolo ldl al di sotto

dei famigerati 70 mg/dl

9. Quando il ginocchio ha

bisogno di una attenta

manutenzione

Meteo Napoli

Mercoledì 13 Aprile

Variabile

Minima: 19°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 46%

Pomeriggio =45%

SESSO, L'UOMO CHE GIOCA A CALCIO LO FA MEGLIO

Giocare a pallone per 45 minuti due o tre volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce. Come dimostrano i dati raccolti dalla Società italiana di andrologia su 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni secondo cui

Abbassa il rischio soprattutto rispetto a chi è sedentario e inoltre il calcio è più benefico

anche a confronto con altri sport, soprattutto quelli potenzialmente più a rischio per la fertilità o la sessualità come il ciclismo, le arti marziali e la boxe. Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che si divertono con una partitella leggera. In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità. Per la disfunzione erettile resta a disposizione un ricco armamentario farmaceutico che, dopo la rivoluzione targata Viagra, oggi punta su una terapia tutta italiana, Avanafil (Spedra). «Il miglior funzionamento della circolazione - spiega Giorgio Franco presidente della Società italiana di andrologia - si ripercuote su una miglior funzionalità sessuale favorita anche dalla produzione di mediatori chimici come le endorfine e dall'incremento della sintesi di testosterone, un ulteriore elemento che concorre a modulare positivamente l'attività sessuale». (Salute, Il Mattino)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. Doppo tant' anne che è mmuorto Pieto, mò se n' addòna d'

'o fieto Dopo tanti anni che è morto Pietro, ora se ne avverte il cattivo odore

La pratica del calcio si associa ad

un minore rischio di disfunzioni

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854

SCIENZA E SALUTE

VECCHI ANTIBIOTICI PER COMBATTERE LA RESISTENZA BATTERICA

Si sta (forse) allontanando l'«apocalisse degli antibiotici».

Gli allarmi, che da tempo arrivano dal mondo scientifico ("ormai i batteri sono diventati super resistenti agli antibiotici; fra un po' non avremo più farmaci efficaci; anche una banale chirurgia non potrà più essere praticata, per non parlare di interventi come i trapianti; i malati di tumore non potranno più essere curati con chemioterapie che li rendono immunodepressi e vulnerabili alle infezioni"), pare abbiano cominciato a smuovere le acque. Così, negli Stati Uniti, il Presidente Obama e il Congresso hanno stanziato parecchi milioni di dollari per prevenire e monitorare le infezioni da batteri resistenti e studiare nuovi farmaci. A Davos, durante l'ultimo World Economic Forum di gennaio, si sono raggiunti accordi per incentivare le aziende farmaceutiche a investire nella ricerca. E queste si stanno muovendo, non solo per trovare nuove molecole, ma anche per rispolverare vecchi antibiotici, magari in nuove formulazioni, che possono ridiventare efficaci nei confronti di batteri che, con il passare del tempo, hanno perso le loro capacità di resistenza. L'OMS da parte sua, oltre ai richiami verso i singoli Paesi perché affrontino con urgenza il problema. Ecco, davvero c'è bisogno di una maggiore consapevolezza della popolazione. Secondo un sondaggio dell'Oms, condotto nel 2015 su 10 mila persone di 12 Paesi, quasi due persone su tre usano antibiotici contro raffreddori e sindromi influenzali da virus, verso i quali non sono efficaci. E un terzo delle persone, interrompe la terapia appena vede un miglioramento dei sintomi (e anche questo aumenta le resistenze). (Salute, Corriere)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854

PREVENZIONE E SALUTE

COME MANTENERE IL COLESTEROLO LDL AL DI SOTTO DEI FAMIGERATI 70 mg/dL

Non riuscire a portare il colesterolo LDL al di sotto di 70 mg/dL è un problema piuttosto frequente tra i pazienti che hanno avuto un infarto, spesso legato a una non soddisfacente aderenza alle terapie.

A 12 mesi dalla dimissione, l'aderenza è già bassa, con una percentuale che è di circa il 24%: i pazienti con ridotta aderenza hanno un rischio di complicanze fino al 50% maggiore. Un elemento chiamato in causa nel mancato raggiungimento del target terapeutico riguarda i farmaci ipocolesterolemizzanti. Dosaggi elevati di statine possono indurre effetti collaterali in una percentuale di casi non trascurabile, contribuendo alla sospensione volontaria della terapia. «A tutti i pazienti viene prescritta una statina con evidenze di efficacia a raggiungere i valori target - ma circa il 10-20% dei pazienti è intollerante alle statine oppure non le tollera a dosaggi elevati. In questi pazienti si segue una diversa strategia prescrivendo ezetimibe, un farmaco ipocolesterolemizzante che agisce inibendo l'assorbimento del colesterolo a livello intestinale, in aggiunta ad una statina». Ezetimibe può essere usato in combinazione con una statina a basso dosaggio, come raccomanda la Nota 13 AIFA, per i pazienti ad alto rischio che non riescono a raggiungere i target terapeutici neanche con la dose massima di statine o per quelli intolleranti alle statine. (Salute, Avvenire)

“LA COLITE SI RISVEGLIA A PRIMAVERA”, vero o falso?

Molti credono che il risvegliarsi della colite sia dovuto all’arrivo della primavera o dell’autunno.

VERO O FALSO? Risponde il prof. Silvio Danese, resp. del Centro Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali di Humanitas.

Anche se non esiste una spiegazione scientifica sul perché la colite si risvegli a primavera, oppure in autunno, e inizi a dare problemi, è certo che chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile può andare incontro a riacutizzazioni all’avvicinarsi del

cambio di stagione. Nonostante la colite possa essere talvolta un problema passeggero causato da un virus oppure da un cibo particolare, in tutti gli altri casi la colite, conosciuta anche come colite nervosa, è un disturbo frequente meglio noto come sindrome del colon irritabile. Tale patologia colpisce circa il 15% della popolazione con una probabilità di circa il doppio per le donne rispetto agli uomini. Dolore addominale, stitichezza e diarrea, spesso alternate, crampi, sensazione di gonfiore, muco nelle feci sono i sintomi che spesso possono essere tenuti sotto controllo da una corretta alimentazione. Alcuni studi osservazionali condotti su persone affette da sindrome del colon irritabile suggeriscono che fattori di rischio come il cambiamento di stagione, il freddo e l’inquinamento atmosferico, potrebbero stimolare le riacutizzazioni. In attesa di ulteriori conferme, durante la primavera, per prevenire o ridurre i sintomi della colite è consigliabile arricchire la dieta con acqua, evitare bevande zuccherate, e soprattutto fare attività fisica con regolarità.” (Salute, Humanitas)

VERO

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854

PREVENZIONE E SALUTE

QUANDO IL GINOCCHIO HA BISOGNO DI UNA ATTENTA MANUTENZIONE

Una fitta al ginocchio, improvvisa, oppure un dolore sordo che non passa mai.

Parliamo di un'articolazione complessa, anche se il movimento è uno solo, avanti e indietro (flessione e estensione), composta da molte parti. Le più conosciute sono la rotula, osso di forma più o meno rotonda, i menischi, strutture fibrocartilaginee posizionate sopra la tibia

che fanno da cuscinetto nei movimenti di flessoestensione, i legamenti.

Ciascuna parte può creare qualche problema: ecco perché tutti, prima o poi, proviamo almeno un fastidio al ginocchio. C'è una sottile linea rossa che divide i traumi gravi da quelli non gravi, che si misura in termini di intensità del dolore, gonfiore e tempo. Le strutture "portanti" sono all'interno della capsula articolare, una membrana che, stressata da un trauma importante, produce una reazione infiammatoria che dà gonfiore. In questi casi è bene chiedere subito una valutazione. Tutto può risolversi con terapie e riposo, ma può anche trattarsi di uno stiramento o peggio ancora della rottura di un legamento, o di una lesione meniscale. Sarà lo specialista a valutare la situazione, chiedendo, se è il caso, una risonanza magnetica o una Tac, per togliere qualsiasi dubbio. Una radiografia, invece, serve solo quando si sospettano fratture o microfratture. Se invece il ginocchio non si gonfia e il dolore è debole oppure acuto ma permette di camminare, possiamo iniziare con una terapia fai da te: borsa del ghiaccio (mai caldo sul ginocchio!), gel o cerotti anti-infammatori da mettere freddi, dopo averli tenuti in frigorifero, stando il più possibile a riposo. Che non significa stare immobili, ma soltanto evitare carichi eccessivi e lunghe camminate. Possiamo aiutarci con un bastone, tenendolo dalla parte opposta del dolore: con la mano sinistra se il ginocchio traumatizzato è il destro, in modo da scaricare un po' il peso.

Se entro tre giorni il dolore diminuisce parecchio o scompare, non è successo niente di grave. Altrimenti, bisogna rivolgersi al medico.

Ci sono poi condizioni meno evidenti ma molto importanti da valutare: quelle relative al consumo delle cartilagini che proteggono la testa della

tibia e quella femore. Possono deteriorarsi con il tempo, per esempio se hanno subito traumi o

carichi sbagliati, compromettendo ciò che faremo in futuro, nella vita quotidiana e nello sport perché, a differenza di altri tessuti, non si rigenerano. Per questo è fondamentale diagnosticare al più presto un'eventuale degenerazione, evitando poi di sovraccaricare eccessivamente l'articolazione e scegliendo un'attività fisica adeguata. Altrimenti, il rischio è una protesi. Un intervento che peraltro oggi è quasi di routine e dà buoni risultati. Ma se si può evitare con una buona "manutenzione", è meglio. (Salute, Sette)

COME EVITARE UNA PROTESI

SEMBRA CHE SI STIA BLOCCANDO E, PEGGIO ANCORA, CHE NON CI SORREGGA PIÙ: Oltre al male e alle difficoltà di movimento, i problemi al ginocchio spesso comportano

questa brutta sensazione di insicurezza perché minacciano una struttura portante

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854

SCIENZA E SALUTE

LA CARENZA DI SONNO È COME ALCOL PER IL CERVELLO: STESSI EFFETTI DELLʼUBRIACHEZZA

Secondo lʼUniversity of Oxford, dopo 17 ore di veglia, il nostro calo di attenzione è simile a quello causato da un tasso alcolemico nel sangue dello 0,05%

E' quanto emerge da uno studio condotto da University of Oxford e Royal Society for Public Health, in Gran Bretagna. Secondo gli esperti,

dopo 17 ore di veglia, il nostro calo di attenzione è simile a quello causato da un tasso alcolemico nel sangue dello 0,05%.

dopo 24 ore senza dormire, equivale a quella che si verifica con una concentrazione di alcol dello 0,1%, superiore ai limiti previsti per poter guidare negli

Stati Uniti. Gli scienziati inglesi si rivolgono in particolare a chi ha problemi importanti di sonno, come ad esempio coloro che soffrono di insonnia, che tradotto in termini pratici vuol dire "non riuscire a dormire per tre

notti a settimana per almeno tre mesi". Oltre ad alcuni farmaci come ad esempio le benzodiazepine (una classe di psicofarmaci), che però possono provocare dipendenza soprattutto se se ne fa uso per un lungo periodo, o la terapia cognitivo-comportamentale,

vi sono alcune piccole "strategie" che si possono adottare. Tra queste, ad esempio, una delle più raccomandate è quella di bere latte prima di andare a letto: recenti studi scientifici hanno infatti evidenziato l'effetto calmante e ristoratore esercitato da questo alimento sull'organismo, anche adulto. NON CONTARE LE PECORE - A nulla, invece, sembrano servire alcuni rimedi tramandati nella cultura popolare. Il più celebre tra questi, il metodo di "contare le pecore", potrebbe invece sortire l'effetto inverso, e cioè quello di tenere svegli. Molto importante è la tabella del "sonno giusto", che assegna a ogni fascia d'età il numero di ore di sonno raccomandato per godere di buona salute. (Salute, Tgcom24) Il numero di ore di sonno raccomandato per i primi tre mesi di vita è 14-17 ma si può anche scendere fino a 11 e salire fino a 19 ore di sonno al giorno, senza però eccedere questi che sono i limiti massimi. Da 4 a 11 mesi la finestra raccomandata è 12-15 ore, ma si può sforare entro il 'range' 10-18. Da uno a due anni si deve dormire 11-14 ore al giorno, si può sforare entro la fascia 9-16. Da 3-5 anni la finestra ottimale è 10-13 ore, ma si può sforare entro le 8-14 ore. Da 6 a 13 anni la finestra ottimale è 9-11 ore di sonno al giorno, quella consentita è 7-12. Da 14 a 17 anni l'optimum è 8-10, quello consentito è 7-11. Tra 18-25 anni l'optimum è 7-9, quello consentito 6-11. Tra 26-64 anni la finestra ottimale è 7-9 e si può spaziare dalle 6 alle 10 ore. Per gli over-65, infine, bisogna tenersi tra le 7-8 ore ma si può spaziare tra le 5 e le 9 ore.

La carenza di sonno può avere sul cervello gli stessi effetti dell’ubriachezza

Evitare i FARMACI,

meglio il LATTE

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854

ORDINE: Corsi ECM del Mese di APRILE

Corsi ECM per il mese di Aprile 2016

A tale proposito, anche quest’anno, quest’Ordine metterà a disposizione di tutti i propri iscritti a titolo completamente gratuito un’ampia ed articolata offerta formativa costituita da una serie di eventi ECM già calendarizzati. Per poter accedere a questa iniziativa, ogni iscritto all’Ordine di Napoli non dovrà più contattare gli Uffici per prenotarsi agli eventi formativi prescelti tra quelli proposti nel calendario ma può farlo comodamente mediante:

1. prenotazione online sul nostro sito web istituzionale www.ordinefarmacistinapoli.it 2. oppure recarsi direttamente in sede prima dell’evento

Tale funzione permetterà, oltre alla registrazione, anche la gestione della propria posizione ECM, consentendo anche di stampare eventuali certificati di partecipazione ai corsi.

ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in STATO di DISOCCUPAZIONE

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato anche per il 2016 uno specifico “Fondo di solidarietà”.

Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti: i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; modalità di partecipazione.

L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata

da: 1. Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 854

ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3.Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa. I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in

modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 6.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada

PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 854