PROGETTO PRELIMINARE DI DEMOLIZIONE E … · progetto preliminare di demolizione e ricostruzione...
Transcript of PROGETTO PRELIMINARE DI DEMOLIZIONE E … · progetto preliminare di demolizione e ricostruzione...
MUNICIPIO DI MESSINA AREA COORDINAMENTO DIPARTIMENTI TECNICI
DIPARTIMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONI PRIMARIE E SECONDARIE INDAGINI GEOGNOSTICHE – ARREDO URBANO
PROGETTO PRELIMINARE DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEL PONTE DI GALATI
MARINA VIA NAZIONALE
PROGETTO PRELIMINARE Importo Progetto € 514.000,00
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA Gruppo di Progettazione Interno: Ing. Salvatore Bartolotta
Geom. Marco Mancuso
P.I. Riccardo Contestabile
Geom. Agatino Triolo
Consulenza geologica Interna: dott. Geologo Carmelo Gioè
Il R.U.P.
MESSINA, Marzo 2012 Dott. Ing. Salvatore Bartolotta
2
1. PREMESSA
Il villaggio di Galati Marina è ubicato nella fascia ionica del comune di Messina (zona Sud) ed è
attraversato dalla vecchia SS.114 che, all’interno del Villaggio, prende il nome di Via Nazionale ed
era l’unica via di collegamento tra Messina e Catania fino ai primi anni ‘60.
Il ponte oggetto del presente progetto attraversa l’alveo del Torrente Galati in prossimità della foce,
a circa 110 metri dal mare. L’epoca di costruzione risale quasi certamente al periodo pre-bellico.
A seguito di varie segnalazioni e note da parte della Protezione Civile comunale, dell’ Ufficio del
Genio Civile di Messina dell’Aprile 2009, e sopralluoghi di questo Ufficio, è stato evidenziato lo
stato di degrado strutturale del ponte della Via Nazionale Villaggio Galati Marina sul Torrente
Galati
Pertanto questo Dipartimento, in base al protocollo di intesa tra il Comune e l’università del
09/10/2002 titolato <<STUDIO FINALIZZATO AL CONTROLLO DELLE OPERE D’ARTE (PONTI
E VIADOTTI) DELLA RETE STRADALE COMUNALE>> approvato con delibera di g.m. n.1003
del 31/12/2003 divenuta esecutiva il 16/01/2003, ha incaricato il Dipartimento di Costruzioni e
tecnologie avanzate della facolta’ di Ingegneria della Universita’ degli Studi di Messina, di
effettuare il controllo di affidabilita’ strutturale del ponte in argomento e la residua capacità
portante effettuando una analisi delle strutture su basi scientifiche e non solo visive.
Con nota prot. 3612 del 30/04/2009 si chiedeva all’Università: Dopo la ricognizione generale delle strutture del ponte, non essendone reperibile il
progetto originario, dovrà essere eseguito un rilievo dello stato di fatto per desumere le caratteristiche geometriche e statiche delle strutture, necessario per la modellazione strutturale e la successiva verifica statica e dinamica.
Da parte dei Tecnici dell’Università dovranno essere anche desunti gli altri parametri necessari per la definizione della residua capacità portante e indicare se è possibile un consolidamento strutturale con l’impiego dei nuovi materiali e tecnologie oggi disponibili.
L’Università Dipartimento Ingegneria Civile ha inviato la nota prot. 6922 del 21/09/09 a firma
dell’Ing. Giuseppe Ricciardi, che testualmente recitava:
<<Con riferimento alla verifica di cui in oggetto, il Dipartimento di Ingegneria Civile ha effettuato un
sopralluogo per la valutazione dello stato di dissesto del manufatto. Da una analisi condotta su
basi visive, si sono potute riscontrare notevoli carenze strutturali. Essendo tale valutazione in fase
di approfondimento su base più rigorosa (individuazione del modello, calcolo di verifica e
valutazione della capacità portante) e allo scopo di ridurre il rischio, nelle more di una più precisa e
completa conoscenza del livello di vulnerabilità del manufatto, si suggerisce Codesta
Amministrazione di attivare tutte le procedure necessarie per consentire il traffico sul ponte
soltanto agli autoveicoli di massa non superiore a 35 quintali, approntando sulle due estremità dei
3
varchi di ingresso di larghezza pari a 2.50m (ad es. mediante impiego di barriere New Jersey in
plastica) ed avendo l’accortezza di non applicare ulteriori carichi sul ponte>>.
Questo Ufficio pertanto scriveva immediatamente al Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità:
“date le notevoli carenze strutturali visivamente riscontrate, ed in attesa delle risultanze delle
analisi più rigorose in corso, suggerisce le seguenti limitazioni di carico e di sagoma per gli
autoveicoli transitanti, in massimo rispettivamente:
3.5 ton, 2.50m
Pertanto si ritiene opportuno che codesto Ufficio emetta relativa ordinanza che contempli anche la
limitazione della velocità a 30 Km/h”
La Viabilità Comunale emette l’ordinanza Dirigenziale n.1153 e 1158 del 08/10/2009 che recepisce
le limitazioni di carico, di sagoma e di velocità massima e istituisce l’interdizione della sosta e la
circolazione veicolare a senso unico alternato.
In data 03 Agosto 2011 l’ Università -Dipartimento Ingegneria Civile ha depositato presso questo
Dipartimento la relazione di VERIFICA DI AFFIDABILITA’ STRUTTURALE DEL PONTE IN VIA
NAZIONALE SUL TORRENTE GALATI dalla quale si evince che il ponte “non garantisce
sufficienti livelli di sicurezza per i valori dei carichi di progetto previsti dalla normativa”. Inoltre
conclude che è opportuno dismettere la struttura del ponte e di sostituirla con una nuova, in quanto
non risulta economicamente conveniente consolidare la struttura esistente.
In data 21/12/2011, facendo seguito alla nota prot. 220929 del 11/08/2011, questo Dipartimento
chiede la chiusura totale al transito pedonale e veicolare del ponte per ragioni di sicurezza.
In data 02 gennaio 2012 prot. 134 il Dirigente incarica il sottoscritto Ing. Salvatore Bartolotta di
redigere un progetto preliminare di demolizione e ricostruzione del ponte.
In data 20 gennaio 2012 prot. 44968 l’Assessore allo Sviluppo Economico e LL.PP. incarica il
sottoscritto Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell’intervento in questione.
La Viabilità Comunale emette l’ordinanza Dirigenziale n.64 in data 30 gennaio 2012 per la chiusura
totale del ponte.
2. OGGETTO DELL’INTERVENTO Il presente progetto preliminare di <<DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEL PONTE DI
GALATI MARINA VIA NAZIONALE>> viene redatto per consentirne l’inserimento nel
“Programma Triennale della OO. PP” 2012/2014, nel rispetto del Regolamento di esecuzione ed
attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture coordinato con le norme della legge regionale 02.08.2002 n. 7 e
sue modifiche ed integrazioni.
Il progetto preliminare dovrà essere posto a base di gara di un appalto di cui all'articolo 53,
comma 2, lettera c), del codice e pertanto il contratto ha ad oggetto: la progettazione esecutiva e
4
l'esecuzione di lavori sulla base dello stesso progetto preliminare dell'amministrazione
aggiudicatrice, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta.
a) sono effettuate, sulle aree interessate dall'intervento, le indagini necessarie quali quelle
geologiche, idrologiche, idrauliche,geotecniche, nonche' archeologiche e sulle interferenze e
sono redatte le relative relazioni ed elaborati grafici nonche' la relazione tecnica sullo stato di
consistenza degli immobili da ricostruire;
b) e' redatto un capitolato speciale descrittivo e prestazionale;
c) e' redatto uno schema di contratto.
Il progetto preliminare stabilisce i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei
successivi livelli di progettazione, ed è composto dai seguenti elaborati, salva diversa motivata
determinazione del responsabile del procedimento ai sensi dell'articolo 15, comma 3, anche
con riferimento alla loro articolazione:
(art. 17 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 ottobre 2010, n. 207)
a) relazione illustrativa;
b) relazione tecnica;
c) studio di prefattibilita' ambientale;
d) studi necessari per un'adeguata conoscenza del contesto in cui e' inserita l'opera, corredati
da dati bibliografici, accertamenti ed indagini preliminari - quali quelle storiche archeologiche
ambientali, topografiche, geologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche e sulle interferenze e
relative relazioni ed elaborati
grafici - atti a pervenire ad una completa caratterizzazione del territorio ed in particolare delle
aree impegnate;
e) planimetria generale ed elaborati grafici;
f) prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
per la stesura dei piani di sicurezza con i contenuti minimi di cui al comma 2;
g) calcolo sommario della spesa;
h) quadro economico di progetto;
i) piano particellare preliminare delle aree o rilievo di massima
degli immobili.
5
3. RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA
3a. Descrizione dell’intervento da realizzare La soluzione progettuale oggi proposta, contempla:
- la demolizione del vecchio ponte esistente costituito da due strutture reticolari principali in
acciaio inglobate nel calcestruzzo, gravemente ammalorate e sede di una corrosione
diffusa e pronunciata, come descritto nella Relazione Tecnica della Facoltà di Ingegneria
prima citata e facente parte integrale della presente relazione.
6
- la realizzazione del nuovo attraversamento aereo su ponte a unica campata di circa 21 m. di
luce a 110 metri a monte della foce del Torrente Galati. La larghezza c complessiva di 8,60 m con
una carreggiata pari a 6.00 m e due marciapiedi di larghezza 1.00 m;
Il ponte esistente da demolire, di larghezza m.6.30 senza marciapiedi, era dotato di un appoggio
intermedio su una pila realizzata a posteriori in un periodo successivo alla data di costruzione del
ponte.
Tale pila centrale verrà demolita e non più ricostruita, migliorando così le condizioni di deflusso
idraulico con l’aumento della sezione idraulica in corrispondenza del nuovo ponte. Il ponte sarà
transitabile da carichi per strada di Ia categoria.
Per quanto riguarda la classe d’uso della strada, a parere di questo Ufficio, occorre riferirsi alle
<<Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade (D.M.n.6792 del 5 novembre
2001 e s.m.i.)>> Al Cap.2 “Reti stradali” la classificazione delle strade viene così riportata:
7
8
Non vi è alcun dubbio che la Via Nazionale in questione sia classificabile come appartenente alla
categoria B-rete principale essendo una strada interquartiere in ambito urbano.
E’ per queste considerazioni che l’ opera in questione è classificabile come appartenente alla
classe d’uso IV delle Norme Tecniche 2008 e può considerarsi
opera strategica al fine della protezione civile.
- La demolizione delle vecchie spalle di appoggio in muratura e la realizzazione di due nuove
spalle in c.a. fondate su platea con sottostanti pali 600 di 10,00 m. di lunghezza.
- La riprofilatura dell’alveo in corrispondenza al nuovo manufatto, che garantisca un franco
idraulico di almeno m.3.00 con la regolarizzazione, senza alterarle, delle naturali pendenze
dell’alveo torrentizio.
- La realizzazione di una struttura in acciaio con due travi reticolari di bordo longitudinali, travi
trasversali e soprastante soletta in c.a. collaborante con la struttura in acciaio.
3b. - NORMATIVA da ADOTTARE Nei calcoli esecutivi si devono adottare le seguenti norme :
- D.M. 04.02.2008
Norme Tecniche per le costruzioni
- Circolare 02.Feb.2009 n.ro 617
Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni
- C.N.R. n.ro 21 del 25.6.1971 - UNI n.ro 10018
Istruzioni per il calcolo e l'impiego di appoggi in gomma. 3c. - RESISTENZE DI CALCOLO DEI MATERIALI
Di seguito si riportano alcune relazioni che sono utili per la determinazione di parametri utili nelle
calcolazioni successive.
Resistenza caratteristica cilindrica (11.2.10.1) La resistenza del calcestruzzo é individuata dalla resistenza caratteristica cubica Rck. Dalla
resistenza caratteristica cubica si ottiene la resistenza caratteristica cilindrica fck con la relazione
fck = 0.83*Rck
La resistenza cilindrica media é ottenuta con la relazione fcm = fck + 80 (kg/cmq)
Modulo Elastico (11.2.10.3) Il modulo elastico si può assumere pari a
Ecm = 22000*(fcm/10)^0.30
per i calcestruzzi non maturati a vapore. Per i calcestruzzi maturati a vapore si ritiene applicabile la
relazione Ec = 18000*√(Rck)
essendo Rck la resistenza caratteristica cubica del calcestruzzo espressa in kg/cmq.
Resistenze di calcolo dei materiali (4.1.2.1.1)
9
Le resistenze di calcolo fd dei materiali sono ottenute mediante l'espressione
fd = fk/γm in cui fk é la resistenza caratteristica del materiale e γm é il coefficiente parziale delle
resistenze che dipende dal materiale dal progetto e dalla verifica in esame.
Per gli stati limite ultimi la resistenza di calcolo a compressione del calcestruzzo fcd é pari a fcd =
αcc*fck/γc
in cui αcc é il coefficiente riduttivo per le resistenze di lunga durata ed é posto pari a 0.85, γc é il
coefficiente parziale di sicurezza relativo al calcestruzzo e si pone pari a 1.5 e fck é la resistenza
caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo a 28 gg.
La resistenza di calcolo a trazione fctd é pari a fctd = fctk/γc
in cui fctk é la resistenza caratteristica a trazione del calcestruzzo ottenuta conoscendo la
resistenza media data dall'espressione
fctm = 0.30*fck^(2/3)
Il valore medio della resistenza a trazione per flessione è assunto pari a
fcfm = 1.20*fctm
La resistenza caratteristica a flessione é data da
fcfk = 0.70*fcfm
La resistenza di calcolo dell'acciaio
fyd = fyk/γs
in cui γs é il coefficiente di sicurezza relativo all'acciaio pari a 1.15 e fyk per armature ordinarie é
la tensione caratteristica di snervamento Tens. max di compr. del cls in cond. di esercizio (4.1.2.2.5.1) Per gli stati limite di esercizio deve risultare che la massima tensione nel calcestruzzo a
compressione σc deve rispettare le seguenti limitazioni
- per la combinazione caratteristica (rara) σc < 0.60*fck
- per la combinazione quasi permanente σc < 0.45*fck
Tens. max. nell'acciaio in cond. di esercizio (4.1.2.2.5.2) La tensione massima nell'acciaio deve essere pari per la combinazione caratteristica (rara) σs <
0.80*fyk
Per l'acciaio armonico la tensione massima deve risultare σs < 0.80*fp(1)k
3d. MATERIALI ADOTTATI - Strutture in c.a. gettate in opera C25/30 Cls Rck = 300 kg/cmq (resistenza car. cubica)
Fck = 249 kg/cmq (resistenza car. cilindrica)
fcm = 329 kg/cmq (resistenza cil. media)
s.l.ultimo fcd = 170,00 kg/cmq (resistenza di calcolo a compr.)
fctm = 28,96 kg/cmq (resistenza media a trazione)
fcfk = 24,33 kg/cmq (resistenza car. traz. per fles.)
10
fctd = 16,22 kg/cmq (resistenza di calcolo a traz.)
s.l.eser. σc(ra) = 180,00 kg/cmq (tens. max compr. rara)
σc(qp) = 135,00 kg/cmq (tens. max compr. quasi perm.)
Ec = 314472 kg/cmq (modulo elastico cls)
Γca = 2500 kg/mc (peso specifico c.a.)
Acciaio B450C Ef = 2100000 kg/cmq (modulo elastico acciaio)
fyk = 4500 kg/cmq (tensione di snervamento)
ftk = 5400 kg/cmq (tensione di rottura)
s.l.ultimo fyd = 3913 kg/cmq (tensione di calcolo)
s.l.eser. σs(ra) = 3600 kg/cmq (tens. max comb. rara) - ACCIAIO PER STRUTTURE METALLICHE : Acciaio tipo S 355 acciaio per strutture metalliche del tipo S 355, con tensione di snervamento fyk=355 N/mmq e di
rottura ftk=510 N/mmq secondo le Nuove Norme Tecniche 2008 Tabella 11.3.IX – Laminati a
caldo con profili a sezione aperta
Bulloni secondo paragr. 11.3.4.6.1 classe 8.8
Le tensioni di snervamento fyb e di rottura ftb delle viti rispettivamente 649 e 800 N/mmq
3.e) Unioni delle membrature metalliche
In riferimento alle tipologie di unione adottate per le membrature metalliche occorre precisare che
sono previste in progetto sia giunzioni di tipo bullonato che giunzioni di tipo saldato.
Le caratteristiche dei materiali di apporto (tensione di snervamento, tensione di rottura,
allungamento a rottura e resilienza) devono, salvo casi particolari precisati dal progettista, essere
equivalenti o migliori delle corrispondenti caratteristiche delle parti collegate.
Le giunzioni bullonate saranno, a seconda dei casi, del tipo flangiato, del tipo con squadrette
(costituite da angolari a lati uguali) o con fazzoletti; i bulloni impiegati sono tutti di classe 8.8
Le giunzioni saldate saranno realizzate a cordoni d’angolo o a completa penetrazione.
Per le unioni saldate con cordoni d'angolo si impiegheranno altezze di gola variabili in funzione
dello spessore minore degli elementi collegati (sempre di dimensione non inferiore al minimo degli
spessori degli elementi collegati); per le unioni saldate a completa penetrazione si impiegheranno
saldature di prima classe (Ia classe).
3f. Dislocazione dell’intervento
Come anzidetto, il ponte oggetto del presente progetto attraversa l’alveo del Torrente Galati in
prossimità della foce, a circa 110 metri dal mare.
11
3g. Illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta
L’intervento si rende necessario per motivi di pubblica incolumità in quanto il vecchio ponte è
fatiscente e occorre ricostruirlo in quanto costituisce irrinunciabile via di fuga e collegamento dei
villaggi della riviera Sud quali Mili Marina, Galati, S. Margherita, Giampilieri che sorgono lungo la
vecchia SS.114 Messina – Catania.
Tali villaggi sono popolati abbastanza intensamente e sono sede di numerosi nuovi complessi
edilizi, oltre le storiche abitazioni che si sviluppano a schiera continua fiancheggiando la vecchia
SS.114 (Via Nazionale).
La contemporanea migliore sistemazione idraulica, con la eliminazione della pila centrale, risulta
compatibile con lo stato dei luoghi, soddisfa le finalità dell’opera ed è il più indicato rispetto ad
altre soluzioni.
Il manufatto ponte ha la peculiarità, come poche altre tipologie strutturali, di essere
composto quasi esclusivamente dalla sua struttura, nella quale si condensa anche l’espressione
formale e la funzione infrastrutturale e logistica.
La soluzione ottimale perciò è la configurazione strutturale che meglio integra le quattro istanze
fondamentali della progettazione: concezione statica, funzionalità, aspetto estetico, economicità,
senza trascurare il fattore tempo di realizzazione che, per quanto sopra detto riveste importanza
primaria.
Nella fattispecie, dopo aver esaminato la soluzione di una struttura portante in c.a.p. a travi
accostate, si è indirizzata la scelta verso una struttura in acciaio con due travi reticolari di bordo
longitudinali, travi trasversali e soprastante soletta in c.a. collaborante con la struttura in acciaio.
In tal modo si è contenuta l’altezza della struttura verso l’alveo del torrente, in meno di 60 cm,
mentre se si fosse adottata una struttura in c.a.p. a travi accostate, l’altezza delle travi più la
soletta sarebbe stata di 150 cm. Il maggiore ingombro delle strutture, per mantenere la quota
stradale attuale, sarebbe andata a detrimento della sezione idraulica in corrispondenza del ponte.
Le strutture in acciaio, da realizzare in carpenteria metallica con profili aperti laminati a caldo tipo
HE, IPE,UNP di serie normalizzata, saranno protetti dalla corrosione data la vicinanza del mare
che espone la struttura alle azioni aggressive dell’atmosfera salina.
3g. Esposizione della fattibilità dell’intervento
L’intervento risulta fattibile; il sito non presenta vincoli di natura storica, artistica, archeologica e
boschiva, risulta interno al Piano per l’Assetto Idrogeologico di cui al D.P.R.S. del 12-12-2006.
E’ inoltre sottoposto a:
- vincolo paesaggistico per cui dovrà essere richiesto il N.O. alla Soprintendenza ai BB.
CC. e AA. di Messina;
- vincolo idraulico e legge sismica per cui dovrà essere richiesto N.O. del Genio Civile di
Messina ai sensi del T.U. delle acque.
12
accertamento in ordine alle interferenze con pubblici servizi presenti lungo il tracciato, la
proposta di soluzione ed i prevedibili oneri;
3h. Cronoprogramma delle fasi attuative
Attività di affidamento Il progetto può essere posto a base di gara di un appalto ai sensi dell’articolo 53, comma 2, lettera
c) del codice;
il contratto ha ad oggetto: la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori sulla base del
progetto preliminare dell'amministrazione aggiudicatrice previa acquisizione del progetto definitivo
in sede di offerta.
La progettazione definitiva ed esecutiva dovrà essere preceduta dalla effettuazione delle indagini
geognostiche e geotecniche sui terreni.
Attività di progettazione ed approvazione
L’attività di progettazione definitiva potrà essere svolta nel tempo di gg. 20 da professionista
esterno, quella esecutiva in ulteriori gg. 10.
Per l’approvazione del progetto sono richiesti i seguenti pareri:
N.O. del Genio Civile di Messina ai fini idraulici e sismici;
N. O. della Soprintendenza ai BB. CC. e AA. di Messina;
Approvazione del progetto da parte del Comune di Messina in linea tecnica, urbanistica ed
amministrativa.
Attività di esecuzione e collaudo I lavori potranno essere svolti nel tempo di mesi quattro e collaudati entro gg. 60 dalla fine dei
lavori.
Lo svolgimento completo delle varie attività comporterà un tempo di mesi sette.
3i. Forme e fonti di finanziamento per la copertura della spesa
Il progetto sarà finanziato attraverso fonti di finanziamento pubbliche.
Il compenso professionale relativo alla progettazione definitiva, esecutiva, ecc. sarà liquidato
attraverso lo stesso finanziamento.
4. STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE L’intervento che consiste in una demolizione e ricostruzione di una struttura (ponte) preesistente,
determina interventi nel rispetto dell’ambiente attraverso adattamenti spontanei alla morfologia del
13
sito, ripristino di opere esistenti e realizzazione di nuove opere in analogia con altre esistenti, per
cui non vi saranno sostanziali modifiche nell’aspetto prospettico già consolidato del torrente.
Le modificazioni all’assetto morfologico e paesaggistico prodotte dall’intervento saranno pertanto
assai modeste, pure modesto sarà l’impatto ambientale nel suo complesso, e in ogni caso sarà di
segno positivo, in quanto viene eliminata una struttura fatiscente e degradata sostituendola con
un’altra completamente nuova.
5. INDAGINI GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE PRELIMINARI A corredo del presente Progetto Preliminare, da parte del Geologo Comunale Dott. Carmelo Gioè,
è stata redatta una Relazione Geologica-Tecnica-Idrologica Preliminare che si intende qui
richiamata come facente parte integrale del progetto.
Vengono riportati dati riguardanti la climatologia, le precipitazioni e la termometria.
Vengono riportati dati di geologia generale circa l’orogenesi dell’area e la stratigrafia delle varie
tipologie di terreni.
Dal punto di vista geomorfologico, l’area presenta una pendenza mediamente intorno al 4,5%, il
relativo stadio viene definito poco evoluto determinante una attività erosiva intensa, sviluppata in
occasione di eventi meteorici, che esalta la degradazione dei suoli da parte delle acque incanalate
e selvaggie.
L’esame geologico generale dell’area in studio fa rilevare che trattasi di una alternanza di materiali
coerenti o lapidei (gneiss granitidi e occhialini), con materiali incoerenti di tipo sabbioso-limoso e
sabbioso –ghiaioso abbastanza drenanti.
Dal punto di vista idrologeologico il bacino della fiumara di Galati ha una Superficie S=3.59 Kmq
l’asta principale, lunga 5.59 Km è stata sottoposta a verifica idraulica nello “studio generale per il
riassetto idrogeologico delle aste torrentizie gravanti sull’abitato di Messina” valutando le sezioni di
deflusso per portate corrispondenti a tempi di ritorno a 10, 50, 100 anni.
L’alveo è di tipo incassato nella zona di testata e caratterizzato da ripidi versanti; diventa a livello
nella zona a valle oggetto di progettazione.
Il Tempo di corrivazione medio applicabile tc1=54,35 min pari a 0,91 h .-
E’ stata valutata, tramite l’applicazione del modello probabilistico TCEV l’altezza di pioggia di
durata pari a 60 minuti e tempo di ritorno di 50-100-200-500 anni.
Analogamente è stato effettuato il calcolo della portata che è risultata, nella sezione del ponte:
Q50=72,31 m3/sec Q100=81,71 m3/sec Q200=91,06 m3/sec Q500=103,43 m3/sec
Dal punto di vista sismico secondo le Nuove Norme Tecniche 2008 trattasi di suolo di tipo C con
Vs30 compresa tra 180 e 360 m/sec; Il Geologo inoltre fornisce i parametri sismici (g, Fo TC*) con
periodo di rifer. Pari a 50 anni (vita nominale) per i vari Tempi di ritorno TR .
Coeff. Topografico T1=1,00 ; l’area potrebbe essere sede di fenomeni di liquefazione per cui
occorre una verifica in sede di progetto definitivo.
14
I terreni vengono caratterizzati dal punto di vista geotecnico per i due strati significativi di terreno:
1) Materiale di riporto da q.00 a q.-3.00 dal p.d.c. =1.90 t/m3 = 26°28° c’ = 0
2) Deposito alluvionale =1.97 t/m3 = 29°33° c’ = 0
Tali dati dovranno essere verificati con le indagini da eseguire nel successivo grado di
progettazione.
6. SCHEMI GRAFICI
I grafici allegati consistono in:
Corografia;
Catastale scala 1:2000;
Planimetria generale a curve di livello, scala 1:2000 di progetto;
Profilo del torrente;
Sezione del torrente ;
Particolari del ponte;.
I disegni esprimono le caratteristiche spaziali e tipologiche dell’opera da realizzare.
7. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI
DI SICUREZZA Nel piano di sicurezza e coordinamento, da redigere ai sensi del D.lvo 81/2008, dovranno
essere indicate tutte le lavorazioni con i relativi rischi e le relative misure di prevenzione e
protezione.
L’Amministrazione Appaltante dovrà prevedere, nella fase di progettazione dell’opera, la
stima dei costi delle misure preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e salute dei
lavoratori per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere; i costi della sicurezza
così individuati, saranno compresi nell’importo totale dei lavori ed individueranno la parte
del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese concorrenti.
Ai sensi dell’art. 31 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, coordinato con le norme della
legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, entro trenta giorni dall'aggiudicazione e comunque
prima della consegna dei lavori, l'Appaltatore dovrà redigere un Piano Operativo di
Sicurezza (POS), per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità
nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da considerare come piano
15
complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento e dell'eventuale
piano generale di sicurezza, quando questi ultimi siano previsti, ovvero del piano di
sicurezza sostitutivo.
Il piano di sicurezza e di coordinamento, ovvero il piano di sicurezza sostitutivo nonché il
piano operativo di sicurezza, formeranno parte integrante del contratto di appalto; i relativi
oneri, come già detto, dovranno essere evidenziati nei bandi di gara e non saranno
soggetti a ribasso d'asta.
8. QUADRO ECONOMICO
8) QUADRO ECONOMICO DEI LAVORI
Denominazione delle voci Importi Euro A. Importo Lavori 380.220,00 380.220,00
di cui oneri per la sicurezza € 13.564,39 non soggetti a r.a. A.1 Progettazione definitiva Professionisti Esterni compresi oneri fiscali 22.870,00 A.2 Coordinatore sicurezza in fase di progettazione Professionisti Esterni
compresi oneri fiscali 6.340,39
A.3 Progettazione esecutiva Professionisti Esterni compresi oneri fiscali 14.600,00 A.4 Sommano 43.810,39 43.810,39 A.5 Totale generale appalto A+A.4 424.030,39 B. B. Somme a disposizione dell'amministrazione B.1 Oneri di accesso in discarica 7.000,00 B.2 Imprevisti e spostamenti impianti compreso IVA 18.243,81 B.3 Spese tecniche per personale dipendente (progettaz. Preliminare, R.U.P.,
attività di supporto, direz.Lavori, sicurezza in fase D.L.) 5.703,80
B.4 Pubblicazione bando di gara 14.000,00 B.5 collaudo tecnico-amm.vo compreso CNPAIA e IVA 2.000,00 B.6 collaudo statico in c.o. compreso CNPAIA e IVA 4.500,00 B.7 IVA sui lavori 10% 38.022,00 B.8 Contributo Autorità di vigilanza 500,00
Totale somme a disposizione 89.969,61 89.969,61 TOTALE COMPLESSIVO (A.5+ B.) 514.000,00
Gruppo di Progettazione Interno: Consulenza geologica Interna: Ing. Salvatore Bartolotta dott. Geologo Carmelo Gioè
Geom. Marco Mancuso
P.I. Riccardo Contestabile
Geom. Agatino Triolo