Progetto Fisarmonica, un marchio di qualità Queimadas · 2019. 2. 22. · “sua” Berben....

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Mensile d’informazione dell’amministrazione comunale OTTOBRE 2005 - Anno XXXVII - N. 438 www.comune.castelfidardo.an.it “Poste Italiane - Tariffa pagata Pubblicità Diretta Non Indirizzata DCO/DCI AN Aut. N°10 del 20.02.03” Alle famiglie Consiglio comunale del 26 settembre: il saluto dell’ammininistrazione al cap. Azzolini Revisione al programma delle opere pubbliche La seduta di C.C. del 26 settembre scorso si è aperta con il saluto al cap. Andrea Azzolini, comandante della compagnia carabinieri di Osimo, pro- mosso ad altro incarico fuori regione dopo cinque anni di lavoro nel nostro territorio. Il Sindaco Marotta ha conse- gnato all’ufficiale da parte del- l’Amm.ne Comunale una targa ricordo in segno di stima e riconoscenza. La lunghissima discussione degli argo- menti all’odg ha toccato i seguenti argomenti. Interrogazione presentata dal consi- gliere Cangenua (Udc) in ordine allo scarso rispetto delle normative di legge che riguardano l’igiene pubblica in molti panifici con vendita diretta al pubblico, dove il medesimo addetto accede contemporaneamente al denaro e agli alimenti. L’assessore Chitarroni ha ricordato il regolamento vigente, impegnandosi ad inviare una lettera a cura dell’Amministrazione a tutti i tito- lari dei panifici pubblici per sollecitar- ne l’ottemperanza e dotarsi di una pinza alimentare. L’assessore Gerilli ha illustrato la variazione al bilancio di previsione 2005 che ha comportato un prelievo dal fondo di riserva (4800 ) destinandolo a spese per servizi vari. Ha votato a favore la maggioran- za, astenuti Mircoli (An) e Cangenua, contrari Delsere e Moschini (DS) e Canali (Margherita). Lo stesso assesso- re ha esposto, limitatamente alle voci principali, la variazione al BP 2005 e al pluriennale 2005-2007, descrivendo le fonti delle maggiori entrate (161.000 ) e la loro destinazione. Critica l’op- posizione che ha chiesto chiarimenti in merito a diverse voci: Moschini (DS) ha notato come si approvi un bilancio per poi trovarsene un altro. Votazione: a favore la maggioranza, astenuto Mir- coli, contrari i Ds, Cangenua, Canali e Catraro. L’assessore Gerilli ha inoltre Segue a pag. 5 U n’esperienza personale non può rimanere nei confini delle pro- prie emozioni, specie se maturata in realtà che fanno parte della nostra società e attualità. Dopo otto stagioni da “sindaco”, sempre preso da mille urgenze e scadenze, mi sono infatti deciso a visitare due località dove operano due “nostri” sacerdoti. Due viaggi simili nello spirito: nell’arida terra di Bandera Bayada nel nord dell’Argentina dove si vive di stenti, presta servizio da 25 anni Don Sergio Marinelli che si è speso anima e corpo in progetti di comunicazione e promozione sociale, portando, oltre all’evangelizzazione mezzi prima sco- nosciuti come la radio. In Brasile, ho invece toccato con mano l’attività missionaria di Don Carlo Gabbanel- li, attuale parroco di S.’Agostino. Posti diversi, ma stessa povertà e urgenti necessità, davanti a cui non possiamo far finta di nulla. Il “prete- sto” era l’inaugurazione di quattro scuole - frutto di donazioni raccolte da famiglie di Castelfidardo e dintor- ni - intitolate a cari defunti. La città di Queimadas si trova nello stato di Bahia, 12 gradi a sud dell’equatore, nel triangolo della secca: un territo- rio grande quanto la provincia di Ancona, 25.000 abitanti di cui il 40% in età scolare. Don Carlo c’è stato ininterrottamente dal 1966 all’81, rispondendo all’appello di Papa Gio- vanni in aiuto dell’America Latina e vi torna ancor oggi 3 volte l’anno. Una vocazione maturata in un semi- nario specifico di Verona, poi, dopo l’ordinazione e un anno a Torrette, è partito. Quando si parla di “missio- ne” riusciamo forse ad immaginarne i contorni, ma non la sterminata mole di lavoro in un Paese che non sa cosa sia il progresso. Don Carlo ha studia- to per un anno la situazione: davanti all’infinità di cose da fare, ha stabili- to le priorità. La prima era l’educa- zione. Lui stesso ha fatto il professore di materie che mai avrebbe pensato di insegnare, dando supporto a quel che c’era in città, tra cui la scuola nottur- na per adulti. Poi, grazie a fondi spontanei (dalla Caritas e tante offer- te di italiani nei cui confronti la gente locale è immensamente grata), ha ini- ziato a costruire materialmente labo- ratori, piccole aziende, scuole colla- borando con le Amministrazioni loca- li. Scordiamoci le lungaggini buro- cratiche italiane: a Queimadas, le squadre formate assumendo uomini per la strada, lavorano giorno e notte. E in un mese l’edificio è fatto. Ecco perché, Don Carlo ne ha inau- gurate 22. Ma un conto è fare le mura, un altro educare. Il settore del- l’edilizia è solo un ramo dell’attività. L’altro è quello che consta nell’ado- zione a distanza, che tutti possiamo sottoscrivere facendo in modo che giungano pacchi alimentari a bambi- ni in condizioni di emergenza, e nel- l’attività dello “chalet”. Lo chalet è una costruzione antica, dove i volon- tari danno assistenza ad adolescenti tra i 12 e i 16 anni insegnando loro a vivere con il duplice scopo di formali ad un mestiere e ricavare fondi per l’autosostentamento. Tecniche di lavorazione innovative, semina del terreno, impianti elettrici: cose per noi scontate, sono per loro una con- quista enorme. Artigianato, cucina, musica, lavoro agricolo, allevamento di pesce e di mucche: è in questo ambiente, che nessuna foto o filmato può documentare efficacemente, che ho trascorso i miei giorni “brasilia- ni”, a contatto con gente straordina- riamente semplice e generosa che – usando un dire comune – non è nata con la camicia. Ma con le camicie possiamo aiutarli, perché “Queime- das-eleganza” è l’ultimo progetto che dà una prospettiva concreta al futuro di queste giovani popolazioni. Grazie al finanziamento della Regione e in pic- cola parte del nostro Comune, sono stati acquistati i macchinari necessari e due ragazze brasiliane hanno fatto pratica in una nota camiceria camera- nense per riprodurla in patria. Il passo successivo sarà la commercializzazio- ne, per la quale ci vogliamo impegna- re. Perché – la morale è questa – il nostro poco può essere tanto per chi ne ha bisogno. Ed anche ad 8000 km di distanza, nonostante cultura, lingua e colore della pelle diversi ma con un grande rispetto gli uni per gli altri, ci si può tendere la mano. Tersilio Marotta E’ una metà che sognavamo di rag- giungere da sempre: ora è realtà”. In un percorso lungo 143 anni, Castelfi- dardo – e chi senò … - ha celebrato un’altra tappa miliare nella storia della fisarmonica. Anzi due in una, perché la semplice ma intensa cerimonia svoltasi l’11 ottobre scorso presso il Salone degli Stemmi ha in realtà segnato una doppia svolta, illustrata dal direttore del Museo Beniamino Bugiolacchi, dal maestro Gervasio Marcosignori, dal Sindaco Marotta e dal giornalista Lucio Martino. Nella settimana clou per il simbolo che contraddistingue la nostra città nel mondo, è stato infatti presenta- to a cura del consorzio Music Marche Accordions il “certificato di origine e qualità” della fisarmonica marchigiana; nel contempo è stata inaugurata uffi- cialmente la sala dedicata al maestro “Bio Boccosi” presso il Museo della Fisarmonica, dove ha preso corpo il progetto del Nuovo Centro Didattico Musicale Italiano. L’uno assicura il marchio e l’origine dello strumento, l’altro assurge a punto di riferimento per circa 200 scuole musicali private italiane e 3000 allievi. Più che legitti- mo, dunque, l’orgoglio degli “addetti ai lavori” o meglio dei cultori della fisar- monica, testimoni eccellenti della capa- cità fidardense di leggere i segni dei tempi mantenendosi costantemente all’avanguardia. Il consorzio Music Marche raggruppa 23 aziende della regione, 21 dell’anconetano, 2 del maceratese: il marchio ne garantisce il “pedigree” in un’epoca di contraffazio- ne “selvaggia” da parte di Paesi che fanno concorrenza sul prezzo grazie al basso costo della manodopera e a mate- riali scadenti. Il “bollino” made in Mar- che certifica che la manodopera è al 100% italiana, la voce (da cui dipende il suono) è al 100% marchigiana così come l’85% del materiale utilizzato per costruire le infinitesimali parti che compongono la fisarmonica nel suo insieme. E una delle possibilità offerte dal Nuovo Centro Didattico Musicale Italiano è proprio quella di sapere tutto dello strumento, persino di smontarlo pezzo per pezzo. Significativa, in tal senso, la “dedica” ad un uomo vulcani- co ed appassionato come il maestro Bio Boccosi (di cui alla cerimonia erano presenti le nipoti), editore di una rivista antesignana dalla levatura internaziona- le come “Strumenti & Musica”, di cui ha donato la raccolta completa, unita- mente alle partiture musicali edite dalla “sua” Berben. “Boccosi – ha sottolinea- to Lucio Martino – aveva intuito già 20 anni fa le evoluzioni del settore e si è sempre battuto per l’insegnamento della fisarmonica nelle scuole. Ci fa piacere constatare che oggi lo strumen- to entra ovunque dalla porta principa- le”. Nella foto Nisi, il Sindaco appone il primo bollino di qualità. Doppia inaugurazione per il Centro Didattico Musicale Italiano e la sala “Bio Boccosi” Fisarmonica, un marchio di qualità Con il mese di ottobre l’assessorato all’ambiente ha attivato una nuova tipologia di raccolta differenziata. Duplice l’obiettivo: agevolare il con- ferimento dei rifiuti derivanti dagli imballaggi onde incentivare il riciclo. Il servizio interessa: carta, cartone, plastica, legno, metallo, materiali compositi e misti. L’Amministrazione Comunale ha provveduto a dislocare nelle vie cittadine 50 appositi conteni- tori bianchi posizionati accanto ai tra- dizionali cassonetti destinati ai rifiuti solidi urbani. Lo svuotamento avviene con frequenza bisettimanale e al fine di agevolare il servizio è importante che i cittadini collaborino riducendo preventivamente il volume dei rifiuti. Al senso civico di ciascuno facciamo inoltre appello rammentando alcune “norme” di carattere generale da osservare per il decoro e per mantene- re distinti i conferimenti. Raccoman- diamo, in particolare, di non abbando- nare i rifiuti a terra e di evitare di mischiare le tipologie. Per poter effet- tuare il riciclo e il compattamento dei materiali nei nuovi contenitori ricono- scibili dal colore bianco, non devono infatti essere collocati: rifiuti solidi urbani, rifiuti organici di mense e cucine, olii esausti, toner, rifiuti ingombranti o inerti, pneumatici, scar- ti vegetali come sfalci e potature né quei materiali per i quali è già attiva sul territorio la raccolta differenziata. Anna Salvucci Assessore all’ambiente Un nuovo servizio: conferimento nei contenitori bianchi Raccolta differenziata per imballaggi misti Progetto Queimadas

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  • Mensile d’informazione dell’amministrazione comunaleOTTOBRE 2005 - Anno XXXVII - N. 438 www.comune.castelfidardo.an.it

    “Poste Italiane -Tariffa pagata

    Pubblicità DirettaNon IndirizzataDCO/DCI ANAut. N°10 del 20.02.03”

    Alle famiglie

    Consiglio comunale del 26 settembre: il saluto dell’ammininistrazione al cap. Azzolini

    Revisione al programma delle opere pubblicheLa seduta di C.C. del 26 settembre

    scorso si è aperta con il saluto al cap.Andrea Azzolini, comandante dellacompagnia carabinieri di Osimo, pro-mosso ad altro incarico fuori regionedopo cinque anni di lavoro nel nostroterritorio. Il Sindaco Marotta ha conse-gnato all’ufficiale da parte del-l’Amm.ne Comunale una targa ricordoin segno di stima e riconoscenza. Lalunghissima discussione degli argo-menti all’odg ha toccato i seguentiargomenti.

    Interrogazione presentata dal consi-gliere Cangenua (Udc) in ordine alloscarso rispetto delle normative di legge

    che riguardano l’igiene pubblica inmolti panifici con vendita diretta alpubblico, dove il medesimo addettoaccede contemporaneamente al denaroe agli alimenti. L’assessore Chitarroniha ricordato il regolamento vigente,impegnandosi ad inviare una lettera acura dell’Amministrazione a tutti i tito-lari dei panifici pubblici per sollecitar-ne l’ottemperanza e dotarsi di unapinza alimentare. L’assessore Gerilliha illustrato la variazione al bilanciodi previsione 2005 che ha comportatoun prelievo dal fondo di riserva (4800€) destinandolo a spese per servizivari. Ha votato a favore la maggioran-

    za, astenuti Mircoli (An) e Cangenua,contrari Delsere e Moschini (DS) eCanali (Margherita). Lo stesso assesso-re ha esposto, limitatamente alle vociprincipali, la variazione al BP 2005 eal pluriennale 2005-2007, descrivendole fonti delle maggiori entrate (161.000€) e la loro destinazione. Critica l’op-posizione che ha chiesto chiarimenti inmerito a diverse voci: Moschini (DS)ha notato come si approvi un bilancioper poi trovarsene un altro. Votazione:a favore la maggioranza, astenuto Mir-coli, contrari i Ds, Cangenua, Canali eCatraro. L’assessore Gerilli ha inoltre

    Segue a pag. 5

    Un’esperienza personale non puòrimanere nei confini delle pro-prie emozioni, specie se maturata inrealtà che fanno parte della nostrasocietà e attualità. Dopo otto stagionida “sindaco”, sempre preso da milleurgenze e scadenze, mi sono infattideciso a visitare due località doveoperano due “nostri” sacerdoti. Dueviaggi simili nello spirito: nell’aridaterra di Bandera Bayada nel norddell’Argentina dove si vive di stenti,presta servizio da 25 anni Don SergioMarinelli che si è speso anima ecorpo in progetti di comunicazione epromozione sociale, portando, oltreall’evangelizzazione mezzi prima sco-nosciuti come la radio. In Brasile, hoinvece toccato con mano l’attivitàmissionaria di Don Carlo Gabbanel-li, attuale parroco di S.’Agostino.Posti diversi, ma stessa povertà eurgenti necessità, davanti a cui nonpossiamo far finta di nulla. Il “prete-sto” era l’inaugurazione di quattroscuole - frutto di donazioni raccolteda famiglie di Castelfidardo e dintor-ni - intitolate a cari defunti. La cittàdi Queimadas si trova nello stato diBahia, 12 gradi a sud dell’equatore,nel triangolo della secca: un territo-rio grande quanto la provincia diAncona, 25.000 abitanti di cui il 40%in età scolare. Don Carlo c’è statoininterrottamente dal 1966 all’81,rispondendo all’appello di Papa Gio-vanni in aiuto dell’America Latina evi torna ancor oggi 3 volte l’anno.Una vocazione maturata in un semi-nario specifico di Verona, poi, dopol’ordinazione e un anno a Torrette, èpartito. Quando si parla di “missio-ne” riusciamo forse ad immaginarnei contorni, ma non la sterminata moledi lavoro in un Paese che non sa cosasia il progresso. Don Carlo ha studia-to per un anno la situazione: davantiall’infinità di cose da fare, ha stabili-to le priorità. La prima era l’educa-zione. Lui stesso ha fatto il professoredi materie che mai avrebbe pensato diinsegnare, dando supporto a quel chec’era in città, tra cui la scuola nottur-na per adulti. Poi, grazie a fondispontanei (dalla Caritas e tante offer-te di italiani nei cui confronti la gentelocale è immensamente grata), ha ini-

    ziato a costruire materialmente labo-ratori, piccole aziende, scuole colla-borando con le Amministrazioni loca-li. Scordiamoci le lungaggini buro-cratiche italiane: a Queimadas, lesquadre formate assumendo uominiper la strada, lavorano giorno enotte. E in un mese l’edificio è fatto.Ecco perché, Don Carlo ne ha inau-gurate 22. Ma un conto è fare lemura, un altro educare. Il settore del-l’edilizia è solo un ramo dell’attività.L’altro è quello che consta nell’ado-zione a distanza, che tutti possiamosottoscrivere facendo in modo chegiungano pacchi alimentari a bambi-ni in condizioni di emergenza, e nel-l’attività dello “chalet”. Lo chalet èuna costruzione antica, dove i volon-tari danno assistenza ad adolescentitra i 12 e i 16 anni insegnando loro avivere con il duplice scopo di formaliad un mestiere e ricavare fondi perl’autosostentamento. Tecniche dilavorazione innovative, semina delterreno, impianti elettrici: cose pernoi scontate, sono per loro una con-quista enorme. Artigianato, cucina,musica, lavoro agricolo, allevamentodi pesce e di mucche: è in questoambiente, che nessuna foto o filmatopuò documentare efficacemente, cheho trascorso i miei giorni “brasilia-ni”, a contatto con gente straordina-riamente semplice e generosa che –usando un dire comune – non è natacon la camicia. Ma con le camiciepossiamo aiutarli, perché “Queime-das-eleganza” è l’ultimo progetto chedà una prospettiva concreta al futuro diqueste giovani popolazioni. Grazie alfinanziamento della Regione e in pic-cola parte del nostro Comune, sonostati acquistati i macchinari necessarie due ragazze brasiliane hanno fattopratica in una nota camiceria camera-nense per riprodurla in patria. Il passosuccessivo sarà la commercializzazio-ne, per la quale ci vogliamo impegna-re. Perché – la morale è questa – ilnostro poco può essere tanto per chi neha bisogno. Ed anche ad 8000 km didistanza, nonostante cultura, lingua ecolore della pelle diversi ma con ungrande rispetto gli uni per gli altri, ci sipuò tendere la mano.

    Tersilio Marotta

    “E’ una metà che sognavamo di rag-giungere da sempre: ora è realtà”. Inun percorso lungo 143 anni, Castelfi-dardo – e chi senò … - ha celebratoun’altra tappa miliare nella storia dellafisarmonica. Anzi due in una, perché lasemplice ma intensa cerimonia svoltasil’11 ottobre scorso presso il Salonedegli Stemmi ha in realtà segnato unadoppia svolta, illustrata dal direttore delMuseo Beniamino Bugiolacchi, dalmaestro Gervasio Marcosignori, dalSindaco Marotta e dal giornalista LucioMartino. Nella settimana clou per ilsimbolo che contraddistingue la nostracittà nel mondo, è stato infatti presenta-to a cura del consorzio Music MarcheAccordions il “certificato di origine equalità” della fisarmonica marchigiana;nel contempo è stata inaugurata uffi-cialmente la sala dedicata al maestro“Bio Boccosi” presso il Museo dellaFisarmonica, dove ha preso corpo ilprogetto del Nuovo Centro DidatticoMusicale Italiano. L’uno assicura ilmarchio e l’origine dello strumento,l’altro assurge a punto di riferimentoper circa 200 scuole musicali privateitaliane e 3000 allievi. Più che legitti-mo, dunque, l’orgoglio degli “addetti ailavori” o meglio dei cultori della fisar-monica, testimoni eccellenti della capa-cità fidardense di leggere i segni deitempi mantenendosi costantementeall’avanguardia. Il consorzio Music

    Marche raggruppa 23 aziende dellaregione, 21 dell’anconetano, 2 delmaceratese: il marchio ne garantisce il“pedigree” in un’epoca di contraffazio-ne “selvaggia” da parte di Paesi chefanno concorrenza sul prezzo grazie albasso costo della manodopera e a mate-riali scadenti. Il “bollino” made in Mar-che certifica che la manodopera è al100% italiana, la voce (da cui dipende ilsuono) è al 100% marchigiana cosìcome l’85% del materiale utilizzato percostruire le infinitesimali parti checompongono la fisarmonica nel suoinsieme. E una delle possibilità offertedal Nuovo Centro Didattico MusicaleItaliano è proprio quella di sapere tuttodello strumento, persino di smontarlo

    pezzo per pezzo. Significativa, in talsenso, la “dedica” ad un uomo vulcani-co ed appassionato come il maestro BioBoccosi (di cui alla cerimonia eranopresenti le nipoti), editore di una rivistaantesignana dalla levatura internaziona-le come “Strumenti & Musica”, di cuiha donato la raccolta completa, unita-mente alle partiture musicali edite dalla“sua” Berben. “Boccosi – ha sottolinea-to Lucio Martino – aveva intuito già 20anni fa le evoluzioni del settore e si èsempre battuto per l’insegnamentodella fisarmonica nelle scuole. Ci fapiacere constatare che oggi lo strumen-to entra ovunque dalla porta principa-le”. Nella foto Nisi, il Sindaco apponeil primo bollino di qualità.

    Doppia inaugurazione per il Centro Didattico Musicale Italiano e la sala “Bio Boccosi”

    Fisarmonica, un marchio di qualità

    Con il mese di ottobre l’assessoratoall’ambiente ha attivato una nuovatipologia di raccolta differenziata.Duplice l’obiettivo: agevolare il con-ferimento dei rifiuti derivanti dagliimballaggi onde incentivare il riciclo.Il servizio interessa: carta, cartone,plastica, legno, metallo, materialicompositi e misti. L’AmministrazioneComunale ha provveduto a dislocarenelle vie cittadine 50 appositi conteni-tori bianchi posizionati accanto ai tra-dizionali cassonetti destinati ai rifiutisolidi urbani. Lo svuotamento avvienecon frequenza bisettimanale e al finedi agevolare il servizio è importante

    che i cittadini collaborino riducendopreventivamente il volume dei rifiuti.Al senso civico di ciascuno facciamoinoltre appello rammentando alcune“norme” di carattere generale daosservare per il decoro e per mantene-re distinti i conferimenti. Raccoman-diamo, in particolare, di non abbando-nare i rifiuti a terra e di evitare dimischiare le tipologie. Per poter effet-tuare il riciclo e il compattamento deimateriali nei nuovi contenitori ricono-scibili dal colore bianco, non devonoinfatti essere collocati: rifiuti solidiurbani, rifiuti organici di mense ecucine, olii esausti, toner, rifiuti

    ingombranti o inerti, pneumatici, scar-ti vegetali come sfalci e potature néquei materiali per i quali è già attivasul territorio la raccolta differenziata.

    Anna Salvucci Assessore all’ambiente

    Un nuovo servizio: conferimento nei contenitori bianchi

    Raccolta differenziata per imballaggi misti

    Progetto Queimadas

  • 2 il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 www.comune.castelfidardo.an.it

    ATTUALITÀ

    Il nuovo piano di classificazione acustica delterritorio, i suoi aspetti tecnici e l’impatto sulleattività economiche: è il tema del seminariopromosso dall’Amministrazione Comunale diCastelfidardo sotto l’egida della Regione Mar-che e della Provincia di Ancona il 21 ottobre,una data che volutamente precede di dieci gior-ni il termine ultimo per la presentazione delleeventuali osservazioni al piano stesso. L’intentoè infatti quello di presentare lo strumento nellesue varie sfaccettature onde permetterne lacomprensione e la conoscenza. L’argomentoviene sviscerato a partire dalla disciplina che loha introdotto stabilendo i limiti dell’inquina-mento acustico tollerato, vale a dire “l’introdu-zione di rumore nell’ambiente abitativo o nel-l’ambiente esterno, tale da provocare fastidio odisturbo al riposo ed alle altre attività umane,pericolo per la salute umana, deterioramento ditali ambienti e interferenza con le legittime frui-zioni di tali ambienti”. Gli interventi dell’asses-sore all’ambiente e urbanistica della ProvinciaPatrizia Casagrande, del direttore generale del-l’Arpam Gisberto Paoloni, della responsabiledel servizio rad-rumore dell’Arpam Mirta Lom-bardi, del dott. Tommaso Lenci del serviziotutela ambientale Regione Marche e del diri-gente del settore ambiente della Provincia di

    Ancona ing. Massimo Sbriscia, definiscono lacornice entro cui il piano di Castelfidardo siinserisce. Nella seconda parte, il convegno èconcentrato sulla realtà fidardense grazie allerelazioni dell’assessore Salvucci (“le politichedi tutela ambientale nel Comune”), dell’ing.Bocchini (“le nuove procedure autorizzativecomunali”) e dell’assessore alle attività econo-miche Marco Chitarroni. Il dott. Paolo Carotti el’ing. Elvio Muretta, della Tca associati che hamaterialmente redatto il piano, spiegano i crite-ri adottati per la classificazione. Una classifica-zione che ha preso spunto dal piano regolatorecomunale e dalle destinazioni d’uso delle aree,passando poi alla fase di caratterizzazione delterritorio (la misurazione del clima acusticogenerale con il fonometro) e al piano di risana-mento laddove sono emerse situazioni critiche.

    Considerando che le fonti di maggiore inqui-namento sono le strade e le linee ferroviarie, neè scaturita una “mappatura” della città in areeomogenee sotto il profilo acustico, per le qualila legge prevede limiti di emissione delle sor-genti sonore che si dilatano nel passaggio dallaclasse “uno”, che racchiude le zone particolar-mente protette in cui la quiete è un elementobase, alla “sei”, area esclusivamente industria-le priva di insediamenti abitativi.

    Una giornata di studio per presentarne gli aspetti e l’impatto

    Conoscere il piano di classificazione acustica

    Quaranta candeline per la ditta “Taddei Bruno”officine meccaniche. “Dopo un’ esperienza conla meccanica per strumenti musicali e il lavoroin Svizzera come metalmeccanico, nel ‘65 hodeciso di aprire un azienda artigiana - ricorda ilfondatore Bruno Taddei -. Decisivo è stato l’ap-porto delle ditte di Castelfidardo, cui va tutta lamia riconoscenza: non hanno esitato ad offrirmilavoro permettendo la crescita di un’attivitàappena nata”. Negli anni ’70 l’azienda ha inizia-to a costruire capannoni industriali in acciaio e

    impianti galvanici. Undecennio più tardi, “conl’assunzione dell’ing. Oli-vio Corvetta abbiamoinstaurato un rapporto colgruppo Nuova Pignone diPorto Recanati e Firenze: lacollaborazione con questeaziende ci ha permesso erichiesto un accrescimentodella capacità e della qualitàproduttiva fino a raggiunge-re la certificazione ISO9001 e diventare partner

    della General Electric per la quale attualmenteproduciamo convogliatori e condotti di aspira-zione e scarico per turbine a gas”. Prodotti chevengono esportati in tutto il mondo continuandoa lavorare allo stesso tempo con le ditte limitro-fe. Oggi l’azienda conta 60 dipendenti e 4 stabi-limenti in un’area di 10000 metri quadri. “Rin-grazio tutti per il loro prezioso contributo: dipen-denti, collaboratori e familiari” (nella foto), con-clude il titolare, seguito in azienda dai figli Gio-vanni e Stefania.

    La ditta di officina meccaniche festeggia con i propri dipendenti

    40° compleanno per la “Bruno Taddei”

    Buone pratiche sociali: riconoscimento del Ministero del lavoro

    So.Mi. Group e Spring Color danno l’esempioLe buone pratiche sociali delle imprese non

    sono buone azioni dovute di imprenditori filan-tropi o particolarmente amanti della natura, mavariabili algebriche imprescindibili nei processiproduttivi: Unica via possibile per uscire indennida un periodo critico ed un prezioso investimentoper il futuro. E’ un fatto, poi, che i comportamen-ti aziendali socialmente responsabili - che abbia-no a cuore, cioè, prima di tutto le persone, ilrispetto dell’ambiente, la qualità delle condizio-ni di lavoro, la centralità dei territori collegati almondo - convengono.

    Lo dimostra l’esperienza di Somi.Press e SpringColor, realtà fidardensi che lo scorso 15 settem-bre hanno ricevuto presso la Loggia dei Mercantidi Ancona il riconoscimento del Ministero delLavoro, che le ha incluse fra le 30 eccellenze nelrapporto sulle “buone pratiche” attuate dalleaziende italiane. Quattro quelle complessive otte-nute nella provincia di Ancona, considerando ilgruppo Loccioni e la Box Marche spa. Un ottimosegnale dall’economia locale, “un esempio e unaconferma: uscire dalla fase di stallo lavorandoinsieme con entusiasmo, puntando su qualità,risorse umane, tecnologia è ancora possibile”,come ha detto il presidente della Camera di Com-mercio Giampaolo Giampaoli.

    Alla premiazione erano presenti Armando Eliseiper la So.Mi. Group spa e Roberto Mosca per laSpring Color srl. La prima si occupa come notodella costruzione di stampi e realizzazione di

    pressofusi in alluminio, investendo continuamen-te nel miglioramento ambientale e nelle condizio-ni di lavoro, tanto da essere dotata di un sistemaintegrato certificato della qualità, dell’ambiente,della sicurezza. La Spring Color - la più piccolafra le 30 imprese italiane che vantano la segnala-zione del Ministero del Lavoro - produce finitureecologiche per l’edilizia e ha attuato una corag-giosa riconversione passando dalla produzione dimalte e vernici convenzionali a quelle bioedilisenza sostanze di sintesi petrolchimica, comeillustrato in passato su queste stesse pagine.Seguendone l’esempio, si può fare a meno delpetrolio: il profitto non ne risente, i polmoni …ringraziano.

    › Seminario di orientamento sulla responsa-bilità sociale d’impresa – Lunedì 24 ottobre (ore9.00-13.00) presso la sede della Spring Color invia Jesina, la Cna in collaborazione con la CCIIAe il consorzio Marche Eque, organizza un semi-nario che ha come relatore il prof. Antonio Ten-cati della Space Bocconi. Introduzione al concet-to di sviluppo sostenibile e alla responsabilitàsociale d’impresa (vantaggi e opportunità per leimprese; come implementare la corporate socialresponsibility, strumenti di gestione, rendiconta-zione e comunicazione della responsabilità socia-le) e costruzione del social statement (individua-zione degli stakeholder, illustrazione e costruzio-ne dei 20 indicatori comuni, esempi e approfon-dimenti), i temi in agenda.

    Al fine di redigere la variante al piano particolareggiato esistente

    Case coloniche, partita la verificaL’Amministrazione Comunale di Castelfidardo

    – servizio urbanistica – ha avviato all’inizio delmese di ottobre il procedimento di verifica dellecase coloniche e dei manufatti rurali di interessestorico siti nel territorio comunale. Le operazionidi rilievo topografico e fotografico riguardano gliedifici già schedati dal piano particolareggiatoapprovato con delibera di consiglio comunale nel‘95 e i nuovi edifici di particolari rilievo storico-architettonico. Il procedimento si concluderà nelsettembre 2006 ma nel frattempo appositi manife-sti e pubblicazioni renderanno noto il periodo disessanta giorni entro cui i cittadini potranno avan-

    zare osservazioni e/o proposte alla variante. L’uf-ficio competente è quello “tecnico-comunale” sitoin via Mazzini 6 e aperto al pubblico nei seguentiorari: lunedì 9:00 – 13:30; mercoledì 10:00 –13:00; giovedì 16:00 – 19:00; venerdì 10:00 –13:00; tel. 0717829354-322-321.

    Ai sensi della legge sulla privacy, si precisa chei rilievi e le foto effettuate saranno utilizzate soloper scopi di redazione della variante urbanistica enon sarà rilasciata copia degli atti a persona diver-sa dal proprietario o suo delegato. Al termine delprocedimento, le schedature degli edifici potrannoessere pubblicate sul sito internet del Comune.

    Emigranti del terzo millennioCominciò una sera a tavola quando mia moglie,

    ad un mese dalla scadenza del contratto, disse: “Mihanno proposto un lavoro in Germania”. La noti-zia, certo, é di forte impatto, tanto emotivo quantofisico e ammetto che la cena mi rimase sullo sto-maco!

    Qual era la decisione migliore? Di sicuro tra lefantasie di ambite mete lontane, la Baviera non erala prima...e poi la casa, la lingua e il lavoro per me?Comunque ridendo (per non piangere) e scherzan-do (per non pensarci), sono passati ormai diecimesi; e non mi si venga a dire che chi lascia lacosa vecchia per la nuova sa quel che perde e nonsa quel che trova, altrimenti mi vedo costretto arispondere che tentar non nuoce!

    Monaco è una gran bella città piena di verde e divita: peccato solo che tutto questo dura molto pococonsiderando che la neve ricopre ogni cosa fino adaprile, poi fino a luglio piove, si ferma ad agosto ea settembre ricomincia. Se ne sconsiglia la perma-nenza ai metereopatici!

    Allontanandosi da casa, quella vera, si percepiscesubito il valore delle cose che si lasciano dietro, ipiccoli gesti che le abitudini e la quotidianitànascondono. L’impatto con una realtà totalmentediversa, nella quale ti ritrovi catapultato quasi dipunto in bianco, lascia spazio, soprattutto all’ini-zio, allo scoraggiamento … a preoccupazioni eunghie da mordicchiare! Vogliamo poi parlaredella lingua tedesca? O del “calore”che trasmetto-no gli abitanti germanici? E’ una strana sensazionequella di ritrovarsi soli di sabato pomeriggio nellapiù grande stazione metropolitana di Monaco, sen-tire una miriade di voci ma non ascoltarne neancheuna, constatare di persona quello avevo sempresentito dire: testardaggine e pignoleria fanno partedel loro DNA: ce lo aveva detto nonno Sisto, luiche i tedeschi li ha conosciuti in guerra! Ma allafine, non importa quanto durerà: resta il fatto chele esperienze temprano, rendono le persone inte-ressanti e ricche; sì, ricche, l’unica ricchezza chenessuno potrà mai portarti via! Voglio ringraziarele nostre famiglie che ci hanno aiutato molto e cisono vicine, ma soprattutto mia moglie Simona.Auf Wiedersehen!!!

    Emanuele Gasparetti

    Diamo a “Bruno”... quel che è di “Bruno”

    Spett. le Mensile di Castelfidardo, in questi giorni la Croce Verde sta distribuendo in

    tutte le abitazioni della nostra città un piccolo opu-scolo in cui viene descritta e raccontata la sua vita,dalla fondazione ai nostri giorni. La grande mag-gioranza dei cittadini è a conoscenza di come taleorganizzazione benefica sia nata e come nel temposi sia sviluppata, ma molti giovani e militanti cheoffrono il loro tempo libero per coloro che nehanno necessità non ne sono al corrente.

    Leggendo con molta curiosità il libretto io e miamadre notiamo, con molto rammarico ed amarez-za, che tra i nomi dei fondatori della Croce Verde,non viene citato il nome di mio padre CrispinoBaiocco. Io e mia madre ricordiamo benissimo cheBruno, così chiamato da quanti lo conoscevano, nefu uno dei principali promotori. Mia madre ricordache alcune riunioni furono addirittura svolte nellacasa di campagna che mio padre aveva in affittonella contrada Laghi perché non si riusciva adavere un locale disponibile. Tiriamo fuori il suoportafogli dal cassetto dei ricordi: tra tante tesseree biglietti scritti di suo pugno, tra i quali risaltanoappunti per evitare la chiusura del nostro ospedale,salta fuori anche la tessera della Croce Verde: n. 6.

    Oltre a questo, vorrei citare alcune iniziative dicui mio padre è stato promotore:

    - socio fondatore della Pro Loco; - organizzatore del Carnevale per molti anni; - presidente della banda musicale Coletta; - promotore delle attività e manifestazioni contro

    la chiusura dell’ospedale cittadino, andata purtrop-po fallita per lo scarso interesse dell’allora Ammi-nistrazione Comunale;

    - ideatore e promotore dei parcheggi di viaRoma.

    Penso che tutto ciò, metta in evidenza le grandidoti di altruismo e comunicazione sociale espressanella sua breve vita, rimarcata dal fatto che Castel-fidardo non è nemmeno il suo luogo di nascita. Perquesta città, per quanti lo hanno conosciuto, pertutti gli abitanti ha sempre dato il massimo, anchepiù di quanto gli era disponibile. La gente lo ricor-da ed io ne sono orgogliosa. A chi di dovere, nondimenticare. Con stima.

    Orietta Baiocco Risponde Marino Cesaroni - assessore alla

    partecipazione democraticaAlla lettera di Orietta Baiocco rispondo non solo

    come assessore, ma anche come uomo e cittadino.Io sono un “immigrato” e debbo dire che i castel-lani sono generosi con gli immigrati. Appena giun-to qui nel 1978, di fede politica democristiana,venni catturato da Galeano Binci per un impegnocivile che ancora dura. Proprio per questa respon-sabilità sono stato “costretto” a conoscere tutti ipersonaggi che come me si impegnavano in politi-ca e nella società civile. Il mio difetto era quello dinon conoscere a fondo le situazioni, il mio pregioera quello di non avere pregiudizi. Crispino oBruno - come lo chiamavamo - era comunista,quindi, alternativo alla mia proposta politicaeppure ci siamo trovati spesso a ragionare concompostezza e grande rispetto con progetti socialicomuni. In fondo tutti e due cercavamo di costrui-re una società più giusta e più partecipata. Cisiamo riusciti? Tutto sommato possiamo dire di sì,pagando il prezzo di trascurare talvolta gli affettipiù cari (la famiglia) per dedicarci a costruire unmondo adatto a tutti. E non parlo solo di me, madi Bruno. Certo, si è dato da fare per la CroceVerde e per la banda cittadina in modo solidale,cioè mettendo del suo, tirando fuori dalle tasche ilportafoglio e chiedendo a qualche amico e paren-te industriale di fare altrettanto sia per la CroceVerde, sia per la banda. Come possiamo dimenti-care la soluzione data ai parcheggi di via Roma:tutti riconoscono a Bruno questo merito e glienesiamo grati. Può darsi che anche se avessi usato laprosa più affascinante del mondo, per Oriettasarebbe cambiato poco perché ciò che è statoscritto è stato scritto. Purtroppo quest’epoca maci-na le generazioni troppo in fretta. Si parla dellamorte della prima Repubblica ed in questi giornidella morte della seconda, ma chi scrive deveavere sempre un grande rigore morale, una gran-de capacità professionale, una particolare severitàper la ricerca storica. Anche per questo esistel’Ordine dei Giornalisti.

    La paura Stetti zitto nell’ombra,per non farmi scovar dalla paura,ma poi mi accorsi che la pauravista da me come la cosa più brutta,non mi venne più in cerca e così miaccorsi che senza aver quel pizzico di paura non potevo diventare uomo.

    Mattia Frapiccini

  • CULTURA

    il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 3www.comune.castelfidardo.an.it

    Dalle “Armonie e Luci” alla “Notte bianca”regalando emozioni. Dopo il successo ottenuto inoccasione del concerto al parco delle rimembran-ze per l’inaugurazione del nuovo impianto di illu-minazione, i maestri Valentino Lorenzetti e Vin-cenzo Paolini sono stati tra i protagonisti dell’ini-ziativa del 17 settembre scorso in piazza dellaRepubblica ad Ancona. L’avv. Fabiani - presiden-te di Anconambiente sponsor della manifestazio-ne - era tra gli spettatori che a Castelfidardo neaveva ammirato il talento, rimanendo così entu-siasta da invitarli e proporli per la speciale seratanella città dorica. Il maltempo – come ricorderete– ci ha messo lo zampino sotto forma di una piog-gia insistente, che tuttavia non ha impedito al m°.Lorenzetti (nella foto) di eseguire alla fisarmoni-ca una serie di brani di autori vari, tra i quali Ros-sini, Morricone, Rota e De Curtis, richiamandouna grossa partecipazione di pubblico e l’elogiodel Sindaco di Ancona Fabio Sturani, intervenutoappositamente. Ma se Lorenzetti, con grandedisponibilità, è riuscito a “garantire” lo spettaco-

    lo spostandosi sotto il loggiato del teatro delle“Muse”, non altrettanto ha potuto fare Paolini alpianoforte: la pioggia battente lo ha costretto adinterrompere l’esibizione. Ma l’apprezzamento ela stima nei confronti dei musicisti “nostri” con-cittadini, chiamati ad animare la più importante,pubblicizzata e partecipata manifestazione del-l’anno, è un fatto che ci inorgoglisce.

    I maestri Lorenzetti e Paolini protagonisti ad Ancona

    Note fidardensi alla notte bianca

    Si spengono le luci sul palco del teatro Astra,cala il sipario sull’edizione numero 30 del premioe concorso Internazionale Città di Castelfidardo ese nei “muscoli” di quanti hanno tenuto a pienigiri il motore dell’organizzazione lungo i cinqueestenuanti giorni della manifestazione c’è un po’di stanchezza, il “cuore” è riscaldato dallo straor-dinario successo ottenuto. In termini di partecipa-zione (concorrenti e pubblico) e di qualità. I circa400 musicisti ripongono nelle voluminose valigiei loro strumenti, qualcuno improvvisa un concertoin piazza, tutti si salutano in modo cordiale inquell’ intreccio di lingue, razze e culture che ha

    reso Castelfidardo cen-tro di un mondo davveroglobale. L’equipe diassessorato alla cultura ePro Loco cura gli ultimidettagli e sa già che laprossima sarà un’altrasfida “estrema”, perchéfare meglio – quando sifa così bene – è semprepiù impegnativo. “Unagrandissima soddisfa-zione – sono parole delvicesindaco MircoSoprani – perché nono-

    stante le orchestre avessero già goduto di una pro-pria ribalta, l’adesione è stata eccezionale conl’arrivo di tanti concorrenti stranieri che in pas-sato non erano riusciti a valicare le frontiere. Illivello musicale si è rivelato talmente alto da met-tere la giuria in serio imbarazzo: in molti casi ledifferenze tra primo, secondo e terzo classificatosono state infinitesimali e la valutazione si è pro-tratta per più di un’ora” . In un panorama mon-diale di crisi, Castelfidardo va controtendenza: ilComune investe, il concorso cresce. E i germidella novità sono già lanciati. “In virtù di una scel-ta precisa - sottolinea il direttore artistico Paolo

    Picchio - questo è stato l’anno delle band, con ciòintendendo formazioni di una certa grandezza,perché è da loro che vengono le sonorità più inte-ressanti. Gli stessi concerti serali hanno propostoband di grandissimo spessore e l’entusiasmo conil quale è stato accolto dal pubblico il brasilianoRiccardo Borghetti è un segnale importante. Epossiamo anticipare che la prossima sarà l’edi-zione della musica da film, inserita nel regola-mento 2006 con ben quattro categorie”. Dodici,invece, quelle ascoltate fino al 16 ottobre scorso,fortissimo il vento dell’est: i russi hanno preso ilpremio più prestigioso – quello per concertistisolisti con Victor Semenkin (foto in alto a destra)- nel segno della continuità e della validità dellascuola da cui provengono; serbi, ucraini e tedeschisi sono rivelati antagonisti preparatissimi e l’Italia“festeggia” l’exploit nella musica leggera di Anto-nio Mancini (solisti fino a 18 anni), che ha prece-duto un altro italiano, Mario D’Amario, terzo.

    Gli spettacoli - studiati per ogni genere di gusto- hanno poi fatto registrare una escalation: oltre3000 le presenze complessive, frutto di un “tuttoesaurito” costante. Dall’armonica di Franco DeGemini (foto in alto a sinistra) con il quartettMaulus alle provocazioni di Alessandro Haber(foto a destra), che ha sollevato un polveroneanche per le esternazioni (certo poco opportune)politiche; dal carisma di Borghetti (foto a lato) aiQuadro Neuvo, passando per gli istrionici Polyet-nic Muzac. Tradizione e innovazione, internazio-nalità e organizzazione: Castelfidardo e la fisar-monica sono sempre un passo avanti. Nella sim-bolica “sfilata” dei vincitori avvenuta nella gior-nata conclusiva di domenica 16, quando è interve-nuto anche il regista Alessandro Valori e il cast delcortometraggio “La fisarmonica”, c’è l’orgogliodi una città intera e dello staff in particolare: orga-nizzazione, sponsor, musicisti (nella foto a sini-stra). Servizio fotografico Nisi Audiovisivi.

    Cinque serate da tutto esaurito al teatro Astra: dalle provocazioni di Haber alla “scoperta” di Borghetti

    Il premio per solisti e concertisti parla ancora russo

    Grande successo perla “Fisorchestra mar-chigiana città diCastelfidardo” direttadal maestro MarcoGuarnieri di scena alteatro Cristallo diCesano Boscone(Milano), in occasionedelle due “giornatemarchigiane”. Note-vole interesse ha susci-tato la mostra - allestita nel medesimo teatro - difisarmoniche offerte gentilmente dalle ditte costrut-trici fidardensi di fama mondiale e dal Museo dellaFisarmonica. La realizzazione del tutto è stata pos-sibile grazie alla collaborazione dell’assessoratoalla cultura e della Pro Loco. L’iniziativa ha inoltresapientemente coniugato l’aspetto culturale di pro-paganda del “nostro” strumento e dell’immaginedella città, con uno più prettamente sociale. I ragaz-zi componenti la “Fisorchestra” hanno infatti suo-nato anche nei vari reparti di una casa di curaambrosiana per malati psichici e diversamente

    abili, portando una nota di allegria. Questa espe-rienza è stata significativa sia per i musicisti che peri degenti, che hanno accolto con entusiasmo lemelodie della fisarmonica, un entusiasmo visibil-mente percepibile nei loro occhi e nei loro gesti. Ladirezione della clinica ha ringraziato il presidenteMarcello Borselli per la professionalità dell’orche-stra perché nessun artista in precedenza era entratonel nosocomio, dando appuntamento ad una futuraesperienza onde effettuare verifiche sugli stimoliche il suono della fisarmonica genera negli ospitidel centro.

    Nel milanese, due giornate marchigiane di successo per la fisarmonica

    Fisorchestra tra musica e sociale

    Sala della musica: concerti e rassegna cinematografica

    Onstage, il calendario di novembre e dicembreProsegue l’attività dell’Onstage, dove si alterna-no proposte in musica, cinema e (molto presto)teatro con l’allestimento di propri spettacoli.Questo il calendario dei concerti:5 novembre: Almanacer (dub reggae & co.); 19 novembre: tributo Ben Harper;3 dicembre: Qun (progressive rock);17 dicembre: tributo Janis Joplin (acid queen);26 dicembre: The Wonkas;30 dicembre Mad Adam (grunge - hard rock).

    …e inoltre ogni sabato aperitivi con dj e ognidomenica a partire dalle ore 18,30 concerti acu-stici. Continua inoltre la rassegna cinematografi-ca del lunedì (ore 21.15). Il tema del mese dinovembre è: “una finestra sul mondo di JacquesTatì”, dedicata al grande attore e mimo francese. 7 novembre: Le vacanze di Monsieur Hulot;14 novembre: Mon Oncle;21 novembre: Play time”.Info: www.dreamsfactory.it.

    Istituto S. Anna: avviso agli ex alunniSe sei un ex alunno dell’Istituto S.Anna e conservi qualche fotografia della tua vecchia classe, ci

    puoi aiutare !!! Stiamo organizzando una mostra sulla storia dell’Istituto S. Anna a Castelfidardo, eabbiamo bisogno anche di vecchi quaderni, pagelle e materiali vari che parlano della tua vita distudente. Potrai consegnarli presso l’Istituto stesso. Per eventuali informazioni potrai chiamare aiseguenti n. telefonici: 3473318215 (Andrea Bugari); 071780633 (Suor Concetta Amodio).

    Tempo di “Musica Ribelle”: dopo la presentazio-ne del progetto a palazzo Mordini a cura del cura-tore Gianluca Parnoffi, l’iniziativa dedicata allamusica rock (e non solo) vive nel mese di novem-bre il suo periodo-clou. Il calendario che qui viriportiamo sfocia nel gran finale di venerdì 18 (ore21.00), quando il teatro Astra ospiterà il concertodelle bands appositamente selezionate, che esegui-ranno un programma estremamente interessanteripercorrendo i brani che hanno fatto la storia delrock. Planetanon (Recanati), Exp-Orts (Recanati),Psicodem (ex Ala Bianca, Amandola) e Stato Idea-le (Osimo) le protagoniste della serata che avrà nelbatterista Piero Trotta, professionista che ha lavora-to soprattutto all’estero e ora partner di Joe Galullo,l’ospite d’eccezione.

    venerdì 4 novembre ore 17.30: Drugs’n’roll:rapporti tra musica e droghe - relatore: dott.

    Roberto Pagliara; sabato 5 novembre ore 17.30: Tra musica ed

    immagini: l’estetica del videoclip - relatore: dott.Valerio Corzani;

    venerdì 11 novembre ore 17.30: Gli anni settan-ta: trenta album per raccontare un decennio dora-to del rock” - relatore: Gianluca Parnoffi;

    sabato 12 novembre ore 17.30: Heavy metalthunder: il rock pesante e i suoi eroi negli anni ‘80”- relatore: Gianluca Parnoffi;

    venerdì 18 novembre ore 17.00: La stagione piùbella del rock tricolore e analisi degli aspetti stori-ci politici, sociali e culturali degli anni ‘70” - rela-tori: Gianluca Parnoffi e Dr. Antonino Varvarà.

    Tutti gli incontri si svolgono a Palazzo Mordini,con ingresso (ovviamente) gratuito. Le note biogra-fiche dei relatori ed altre notizie, possono essereconsultate sul sito www.arsoficina.it.

    Chiusura del progetto dedicato al rock; concerto all’Astra il 18/11

    L’Ars Oficina suona la musica ribelle

  • Siamo quasi giunti al termine di un ciclo legisla-tivo che ha visto l’attuale amministrazione impe-gnata nel compiere numerose opere pubbliche. Ditutto questo siamo consapevoli ed è giusto dar-gliene atto. Ma girando per la nostra città è possi-bile notare che molte delle opere pubbliche di cuil’amministrazione comunale si fa vanto, risultano,per così dire, ancora in corso d’opera. L’esempiopiù eclatante riguarda il Monumento Nazionale.Da tempo il nuovo look del Monumento (cosìchiamato dal sindaco) viene inneggiato come unasorta di “trofeo di guerra” di cui andare fieri. Inrealtà tutto ciò che è possibile vedere sono solo icantieri rimasti ancora aperti in quanto i lavori difognatura e recupero delle acque sono ancora daportare a termine. E soprattutto ci chiediamo dovesia andata a finire la tanto inneggiata maggior uti-lità per i cittadini visto che si diceva potesserousufruire del parco anche nelle ore notturne. Ineffetti il parco è stato utilizzato anche di notte, maesclusivamente per manifestazioni organizzate eche per giunta si possono contare sulle dita di unamano. A questo punto è lecito pensare che i servi-zi offerti dal “nuovo look” non siano proprio ade-guati ai costi sostenuti (più di 1.000.000 €). Altragrande opera non completamente portata a termi-ne fa riferimento ai nuovi locali dell’ITIS. Comeapparso nel precedente mensile, l’amministrazio-ne comunale dice di voler investire molto sull’i-struzione e sulla scuola. Stando alla realtà dei fattiforse non ha investito abbastanza visto che sono

    bastati alcuni acquazzoni autunnali per allagarel’istituto e rendere così inagibili alcuni locali.Inoltre a noi risulta che per quanto riguarda l’ac-cesso e l’uscita dal complesso scolastico, sia statadata disposizione di usare esclusivamente viaRizzo in quanto l’accesso da via Montessori èconsiderato altamente pericoloso. Ciò non fa altroche confermare la notevole pericolosità di quellastrada e quindi l’inopportunità di collocarvi uncomplesso scolastico. Altro progetto che a nostroavviso deve essere rivisto riguarda l’ampliamentodel cimitero. Stando alle dichiarazioni fatte daSol. Pop. nel precedente numero, è prevista lacostruzione di un’ulteriore stecca di loculi per lenormali esigenze di tumulazione. Vogliamo peròricordare a tutti, che la zona in cui si andrà costrui-re ha già avuto parere negativo dalla Provincia inquanto la pendenza del terreno, in quella zona,supera il 35%. Queste considerazioni, dovrebberoquindi far riflettere sull’opportunità di seguire omeno questo progetto. Un’ultima considerazionesul bilancio. Senza addentrarci nella spiegazionedelle molteplici voci che lo compongono, vorrem-mo far notare, a tutti voi, che per finanziare unaqualsiasi opera pubblica occorre accendere mutuiin quanto non ci sono risorse sufficienti, nono-stante siano aumentate le spese per alcuni servizicome lo smaltimento rifiuti che è aumentato dicirca il 25% nell’ultimo biennio.

    Massimiliano CangenuaCapogruppo UDC

    Opere pubbliche, cantieri aperti, progetti da rivedere e bilancio

    Impegno o… immagine?LIBERTAS

    La nostra è una scelta dettata da un’idea di qua-lità della vita che sembra ormai dimenticata. Losviluppo di un territorio sembra essere ormaidiventato proporzionale allo spazio di edificabilità.Agenzie immobiliari, imprese edili, capannoniindustriali, centri commerciali, rotatorie. Mi sonochiesto quanti cittadini di Castelfidardo si sonovisti accettare la possibilità di realizzare una pro-pria casetta o il suo ampliamento al di fuori dellecategorie suddette. O per noi gente comune resta-no solo i 21 miliardi di lavori per l’ampliamentodel cimitero.

    Non vogliamo sembrare estremisti ne ingenui ecomprendiamo quanto sia importante dare lavoroalle imprese, creare nuovi posti di lavoro, racco-gliere gli oneri di urbanizzazione e quant’altro. Mac’è qualcuna delle forze politiche di questa cittàche vuol condividere con noi anche (ripetiamoanche e non solo) questioni quali la vivibilità, il

    risveglio del centro storico, lo sviluppo ediliziocompatibile, la salvaguardia dell’ambiente, la via-bilità, la via fognaria (più adatta a vomitare che aricevere), l’attività culturale (quasi fatiscente) inuna parola rendere più funzionale ed efficiente ciòche già esiste. Un territorio è più delle aree edifi-cabili, è anche la sua storia, la sua cultura, la vitasociale, i giovani, gli extracomunitari. Chi stacurando l’anima della nostra città?

    Il nostro territorio è limitato e non ci e stato“donato da Dio” per consumarlo tutto in questagenerazione, vogliamo lasciare qualcosa ai nostrifigli, e soprattutto vogliamo renderlo vivibile.Questo è ciò che noi Verdi ci sentiamo di fare perCastelfidardo tenere aperto un canale di sensibilitàche sembra essere ormai dimenticato da tutte (nonproprio tutte) le forze politiche.

    Stefano Longhi Ass. Verdi Bassa Valle del Musone

    Sviluppo del territorio e salvaguardia dell’ambiente

    Edificazione e qualità della vita

    4 il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 www.comune.castelfidardo.an.it

    Per Solidarietà Popolare è tempo di riflessioni: a10 anni dalla nascita e dopo 8 anni al governo dellacittà, il nostro gruppo ha avviato una serie diincontri e di confronti, con l’obiettivo di prendereimportanti decisioni riguardo il proprio futuro.

    Solidarietà Popolare per Castelfidardo nasce nel1995, in un periodo di profonda crisi dei partitipolitici tradizionali, su iniziativa di un gruppo dicittadini accomunati dalla passione per l’impegnonel sociale e nel volontariato e dalla voglia di met-tersi al servizio degli altri con umiltà. Dopo i primi2 anni di minoranza in Consiglio comunale, nel1997 il movimento si ripresenta al giudizio deglielettori, candidando a Sindaco Tersilio Marotta edaffermandosi al di là di qualsiasi previsione. Con leelezioni del 2001 avviene la riconferma e l’iniziodel 2° mandato amministrativo. Cambiano alcunivolti ma lo spirito rimane lo stesso: attuare il pro-gramma politico presentato ai castellani, garanten-do stabilità e mantenendo fede ai valori d’ispira-zione. Senza dubbio, in questi anni le difficoltànon sono mancate (basti pensare alla vicendaCigad) e, inevitabilmente, l’entusiasmo iniziale hadovuto fare i conti con la fatica dell’impegno quo-tidiano; crediamo, però, che molto sia stato fatto eche il nostro operato abbia risposto alle reali esi-genze della città. Ora, a meno di un anno dalleprossime consultazioni elettorali, previste per il 22maggio 2006, ci troviamo di fronte ad un’impor-tante scelta: “l’impegno intrapreso 10 anni fa vacontinuato oppure concluso?” E più in generale:“Ha ancora senso spendersi in politica all’interno

    di un movimento apartitico come il nostro oppureè giunto il momento di chiudere questa esperienzae lasciare la possibilità a chi vuole continuare adimpegnarsi di farlo all’interno dei partiti tradizio-nali?” C’è poi la questione di un eventuale allarga-mento del gruppo. In questi anni si è in parte veri-ficato un fisiologico avvicendamento di persone,dovuto alla stanchezza e alle motivazioni persona-li di qualcuno ed il turn over è avvenuto tra noi inmaniera spontanea. Ora, invece, sarebbe auspica-bile trovare energie nuove, perché comunqueamministrare richiede disponibilità ed impegno supiù fronti…ma in che modo farlo? Ed ancora:“continuare da soli o stringere alleanze con altreforze politiche?” Su questa questione saremmopropensi, per coerenza, a proseguire nella direzio-ne intrapresa fin dall’inizio e a rimanere slegati daipartiti, ma è giusto discutere e valutare. Su questiinterrogativi ma anche su altre problematiche,Solidarietà Popolare ha allora deciso di organizza-re una serie di confronti, sia al suo interno, convo-cando a più riprese la propria “base” ed i simpatiz-zanti, sia all’esterno, con tutte quelle associazioniche svolgono un ruolo importante nella società cit-tadina. Siamo certi che così facendo riusciremo adelineare il nostro futuro e i giusti passi da com-piere; a quel punto torneremo nei quartieri e neicentri sociali per rendere conto di quanto fatto edelle eventuali prospettive, in un’ottica di traspa-renza e condivisione comune.

    Tommaso MoreschiCapogruppo Solidarietà Popolare

    Base, simpatizzanti, associazioni: un tavolo di confronto

    Trasparenza, condivisione e prospettive

    SOLI

    DARIET

    A' POPOLARE

    PERCASTELFIDA

    RD

    O

    Aldilà del risultato elettorale delle prossime ele-zioni amministrative del 2006, il centrosinistra avràgrandi responsabilità. I partiti componenti l’Unionedovranno fare i conti con il loro passato e contem-poraneamente dovranno costruire il loro futuro. Per10 anni il centrosinistra si è diviso è spesso ha datovita a lotte interne che hanno portato, più o menopalesemente, a fratture politiche e personali. La listacivica che attualmente governa Castelfidardo è riu-scita ad arrivare al potere grazie a queste fratture. Lacittadinanza ha verificato con mano la scarsa tenutadella giunta Breccia e ha punito in maniera severatutti i partiti che avevano fatto nascere quella coali-zione. Oggi l’onere della prova spetta al centrosini-stra: l’Unione dovrà dimostrare di aver superatoquella fase di ambiguità conflittuale, di aver trovatouna sintonia politica, ma soprattutto una fiduciareciproca che permetta ai partiti di lavorare insiemesenza sotterfugi. Tutto questo potrà essere realizza-to attraverso la costruzione di un progetto politicolocale di una grande forza di governo unita e propo-sitiva: la costituzione della federazione dell’Ulivo.

    Dobbiamo trovare la forza di unirci, a prescinderedalle scelte romane dei 4 partiti componenti Unitinell’Ulivo. I maggiori partiti del centrosinistrafidardense non hanno altra scelta se non quella dicostruire una nuova forza democratica e riformatri-ce che faccia ritornare la fiducia nei tanti elettoridelusi dalla politica. L’unica strada perseguibile è,quindi, una unità nella diversità. I DS di Castelfi-dardo si impegneranno fino in fondo su questa stra-

    da, nella speranza di riuscire in un compito arduo enon privo di insidie.

    Questo grande obiettivo politico che il nostro par-tito persegue da quando sottoscrisse il comunicatocongiunto dello scorso settembre sul PRG potràessere realizzato a condizione che vi sia una mag-giore partecipazione della società civile. La politicanecessita di nuove idee, nuove forze, nuovi progettiche possono provenire solo dalla partecipazione deigiovani e dei tanti cittadini che, per colpa di partititroppo rigidi e poco accoglienti, non hanno mai tro-vato il coraggio di partecipare alla vita politicafidardense.

    La nuova federazione dovrà rappresentare unacasa accogliente per tutti coloro che vogliono impe-gnarsi in politica, fuori dai dogmatismi del passatoe con gli occhi rivolti ad una società cambiata, menoideologica e soprattutto più concreta.

    Il polo centrista ambiguo e costantemente indeci-so di Solidarietà Popolare non potrà incidere sulleprossime elezioni amministrative. Nonostante tutto,infatti, sarà ancora una volta la politica vera, nelbene o nel male, a decidere chi vincerà le prossimeelezioni. Se l’Ulivo farà la sua parte e si prenderà lesue responsabilità politiche; se l’Unione riuscirà aessere una coalizione vera, capace di parlare allagente e di costruire un programma di governo cre-dibile vinceremo le elezioni, altrimenti i nostri elet-tori ci abbandoneranno per l’ennesima volta.

    Andrea CantoriSegretario DS Castelfidardo

    Una nuova forza che superi le fratture del passato

    Unità nella diversità e responsabilità

    POLITICA

    A breve sarà dato corso al progetto che prevede lacostruzione di un grande centro commerciale inlocalità MonteCamillone. La sinistra, come al solito,senza approfondire per niente la materia, ha intesomostrare pollice verso decretando un possibile decli-no del commercio castellano e una congestione dellagià caotica viabilità.

    Purtroppo nel DNA della sinistra c’è sempre lanegazione assoluta di tutto ciò che vuol dire pro-gresso e ricerca del benessere, perché è solo ingene-rando malcontento che loro possono aggregare i votidi protesta, altrimenti se tutto andasse bene la sini-stra non saprebbe come giustificare la sua esistenza.Tutto ciò premesso, Forza Italia intende illustrare leragioni che la portano ad una condivisione, seppurcondizionata, del progetto.

    1. Solo per la costruzione della struttura sarannocoinvolte numerose imprese di Castelfidardo, conindubbi benefici di ordine economico. La manuten-zione, poichè si protrarrà nel tempo, sarà fonte ulte-riore di possibili commesse per le ditte castellane;

    2. L’impatto ambientale e visivo sarà fantastico. Lastruttura è avveniristica e il design modernissimo.Sarà quindi un sicuro richiamo turistico;

    3. Il progetto prevede uno spazio dedicato al foode molti negozi (offerti spazi a prezzi scontati a com-mercianti fidardensi interessati). Ciò consentirà l’oc-cupazione stabile di almeno 400 persone di Castelfi-dardo (privilegiate rispetto ad altri richiedenti) e lapossibilità ad alcuni produttori locali di configurarsicome fornitori abituali;

    4. In questi momenti di crisi, dove a breve ci saran-

    no chiusure di svariate fabbriche che hanno deciso didelocalizzare, una fonte alternativa di occupazione èindispensabile;

    5. La proprietà ha promesso di mettere a disposi-zione gratuitamente un grande spazio per la nostraPro-loco. Tutto ciò svilupperà, a costo zero, il turi-smo nel nostro paese. I visitatori, incuriositi, decide-ranno di far visita al nostro Monumento e al nostrocentro storico con evidenti ricadute positive anchesul commercio castellano.

    6. E’ risibile la teoria della sinistra secondo la qualela costruzione di questo nuovo centro commercialelederebbe gli interessi dei negozianti castellani. ConCarrefour, Auchan, Cargo Pier e Mercatone presen-ti in zona oramai il danno è stato fatto, se di danno sipuò parlare;

    7. Nessun problema per la viabilità, anzi la Pro-vincia ha approvato i lavori proposti dalla proprietàper migliorare la fluidità del traffico.

    Forza Italia pertanto è favorevole a questo nuovoinsediamento commerciale ma ad una condizione, ecioè che parallelamente parta un progetto che preve-da concrete politiche di sostegno per i commercian-ti castellani.

    Solo così il nuovo centro commerciale potrà esse-re considerato una opportunità e non una minaccia.E Forza Italia vigilerà affinché tutto proceda in que-sta direzione con l’intento che tutto ciò contribuiscaa soddisfare le aspettative e le speranze della citta-dinanza fidardense.

    Stefano ZoppichiniCoordinatore Forza Italia Castelfidardo

    Le ricadute e la necessità di politiche di sostegno

    Centro commerciale, perché siamo favorevoli

    E’ necessario costruire un progetto per la nostracittà che si avvia ad avere 20.000 abitanti. Primadi parlare di altre cose, occorre lavorare sui servi-zi per consentire ad una comunità così ampia diavere un dignitoso livello di qualità della vita. Laviabilità appare come il problema più grande: cisono tre strozzature da risolvere in via prioritarialo sbocco della provinciale di San Rocchetto conla statale 16, la strettoia delle Fornaci da elimina-re, gli incroci della Figuretta e dell’Acquaviva,dove la poca avvedutezza degli amministratorihanno costretto ad intaccare il terreno di parte delgiardino della scuola. Occorre poi superare i cam-panilismi e rispolverare il progetto di collabora-zione tra i Comuni della bassa valle del Musone,in particolare Osimo, Loreto e Recanati per risol-vere i problemi di governo del territorio, di alcu-ni servizi ad area vasta quali ospedale di rete,

    gestione dei servizi acqua, gas e rifiuti, istituzio-ne di un parco tecnologico, di una sede del centroper l’impiego, rilancio del distretto industriale peril superamento dei problemi di alcune nostreaziende in particolare sul terreno della innovazio-ne e della internazionalizzazione, risoluzione deiproblemi di natura urbanistica con il Comune diRecanati per il rilascio delle autorizzazioni alleaziende nella zona del Cerretano. Vi sono poivere e proprie emergenze, come il sistema fogna-rio da rivedere e completare per le parti mancan-ti; al Cerretano occorre intervenire per risolvere ilproblema dell’acqua piovana che allaga la stradae le abitazioni circostanti. Per ragioni di spaziorinvio al prossimo numero la trattazione dei pro-blemi sociali, culturali ed ambientali.

    Ennio ColtrinariSegr. Prov.le Pop. Udeur -Ancona

    Viabilità, servizi, rilancio del distretto industriale

    Un progetto per Castelfidardo

  • Da un po’ di tempo si sta diffondendo la cattiva abitudine di annunciare le nozze di amici e parenti tap-pezzando segnali stradali, arredo urbano e pali della pubblica illuminazione, con manifesti più o menocolorati che poi rimangono affissi per intere settimane fin quando l’ufficio tecnico o le intemperie nonprovvedono alla loro rimozione. Ebbene, la cosa costituisce illecito amministrativo punito con la sanzionepecuniaria da € 35,00 a € 143,00 per ogni manifesto abusivamente affisso (come previsto dall’art. 15 delcodice stradale), per sfociare addirittura, in alcuni casi, con la connessione obiettiva di reato ex art. 635 delcodice penale (in tal caso la pena è della reclusione da 3 mesi a sei anni quando tale condotta si configuricome “danneggiamento” di cose mobili/immobili destinate a pubblica utilità e servizio). La ragione ditanta severità nel punire un comportamento che a prima vista potrebbe sembrare solo un simpatico scher-zo, sta nel fatto che tali manifesti spesso rendono poco visibili i segnali stradali (stop, dare precedenza ecc)o peggio ancora distraggono alla guida i conducenti con grave pericolo della sicurezza. Perché non trova-re, allora, un modo più originale (ormai questo è davvero trito e ritrito!) e soprattutto meno pericolosoanche per i novelli sposi che potrebbero vedersi contestare il verbale al ritorno dal viaggio di nozze?? Sottocon la fantasia ragazzi!

    Le Primarie sono un’occasione per una nuovafase di partecipazione alla vita politica. PerciòFORUM Villaggio Globale invita a partecipare es’impegna perché i progressisti che formano lapropria base partecipino numerosi. Siamo in pre-senza di fermenti politici importanti, di coalizioniche si preparano alla sfida delle primarie; il nostromovimento ha partecipato a questo sforzo consciodell’importanza dell’unità tra tutte le forze pro-gressiste e sapendo che con la sue forze può con-tribuire al successo di questo primo esperimento dipartecipazione. Questa nostra scelta vale anche peri successivi impegni elettorali, comprese le nonlontane elezioni amministrative: il nostro movi-mento contribuirà con le sue forze e la sua proget-tualità sia al successo delle Primarie sia, soprattut-to, al rilancio progressista della nostra città. In

    generale riteniamo che le elezioni, di qualsiasilivello, si possano vincere non contro qualcuno maper portare avanti idee, migliorare il Paese, dare unriferimento nuovo alle iniziative imprenditoriali eal lavoro, lavorare con tutti coloro che ritengonoche città come la nostra non possano essere lascia-te a sé stessa. Ecco perché alle elezioni ammini-strative il nostro movimento si presenterà comun-que: meglio sarebbe se ciò avvenisse in un quadrodi unità con le altre forze progressiste perché sap-piamo bene che quando si è uniti si vince e sigoverna meglio. Speriamo solo che questa consa-pevolezza si consolidi anche tra le altre forze pro-gressiste che si sono mosse unitariamente per ilsuccesso delle primarie..

    Giovanni DiniFORUM “Villaggio Globale”

    Per riportare i cittadini alla politica e discutere dei problemi

    Primarie, occasione da non sprecare

    POLITICA

    il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 5www.comune.castelfidardo.an.it

    Anche da Castelfidardo ci siamo messi in cammi-no sulla strada per Roma, per piazza del Popolo,ognuno con la propria bandiera, ma tutti insieme aProdi, per dire che è ormai un dovere patriotticoandare subito alle elezioni politiche per aprire unapagina nuova per l’Italia (noi, peraltro, con Prodi cisiamo stati nel 1996, nel 1998, nel 2001 e alle ele-zioni primarie del 16 ottobre scorso). L’economia èormai giunta ai livelli più bassi d’Europa, il potere diacquisto degli italiani si riduce continuamente, lefamiglie hanno crescenti difficoltà ad arrivare allafine del mese. Molte imprese sono in difficoltà, ilprecariato è aumentato, i giovani e in particolare ledonne vivono nel disagio e nell’incertezza. “Per laprima volta - ha detto Prodi da Piazza del Popolo -dalla fine della seconda guerra mondiale i giovaniguardano con invidia i padri, nella convinzione che

    la loro vita sarà peggiore. Per la prima volta i geni-tori guardano con ansia i figli nel timore per il loroavvenire”. Si sono persi cinque anni per il paese. E’ora di cambiare strada. E’ l’ora dell’unità e dellaresponsabilità. Noi del P.d.C.I. possiamo ben dire dinon avere commesso l’errore di indicare il megliofacendo intanto passare il peggio. Abbiamo sempredifeso il centrosinistra e l’unità della sinistra. ACastelfidardo come a Roma.

    Amorino CarestiaSezione P.d.C.I. Loris Baldelli

    P.S.: Continua intanto, l’iniziativa e la lotta delPdci in difesa dell’ambiente della vita del centro sto-rico e del commercio cittadino, contro il nuovo cen-tro commerciale di Monte Camillone, in continuitàcon l’iniziativa pubblica che abbiamo promosso loscorso 23 ottobre.

    In cammino con Prodi per aprire una nuova storia

    Tempo di responsabilità e di unità

    Il partito della Rifondazione Comunista diCastelfidardo-Loreto, in una lettera indirizzataai Sindaci dei Comuni di Castelfidardo, Loreto,Recanati, Osimo ed al presidente di “Conero-bus”, ha denunciato il grave stato di disagio pergli utenti della linea “R” della Conerobus, disa-gio causato dalla provvisoria chiusura per lavoridel tratto di strada statale che intercorre tra ilsemaforo di Osimo Stazione e la ex discotecaOdissea, direzione nord. Invero, gli autobus pro-venienti da Castelfidardo, giunti al semaforo diOsimo Stazione, vengono dirottati sulla “came-ranense” per poi innestarsi di nuovo sulla S.S.Adriatica all’altezza dell’Odissea. Questa devia-

    zione, sebbene sia di poche centinaia di metri,causa un rallentamento notevole del traffico dalmomento che si formano lunghe file di autovei-coli perché incontrano difficoltà nell’innestarsisulla cameranense.

    Il disagio per gli utenti dei mezzi pubblici èdoppio dal momento che gli autobus arrivano adAncona in ritardo e, di conseguenza, ripartonoin ritardo in direzione Recanati: nelle ore dipunta il ritardo accumulato arriva anche intornoai 35-40 minuti. Inoltre, questa situazione deter-mina l’incertezza più assoluta negli orari di arri-vo degli autobus alle fermate. Per questi motivie visto che i lavori sulla Statale, iniziati il 6 otto-bre, termineranno non prima di 45 giorni, abbia-mo chiesto alle amministrazioni in indirizzo diattivarsi presso le autorità competenti affinchè idisagi degli utenti della linea “R” della Conero-bus (e anche degli altri automobilisti) siano alle-viati: è necessario cioè facilitare l’innesto delleautovetture sulla cameranense con semaforioppure mediante l’ausilio della Polizia stradale.Speriamo che quando leggerete questo articolo idisagi siano terminati.

    Mario NovelliSegretario PRC Castelfidardo-Loreto

    La deviazione sulla cameranense genera gravi ritardi

    Disagi per gli utenti della Conerobus

    Affrontare l’argomento fisarmonica per me è piùche naturale anzi d’obbligo, in quanto da molti annisto vivendo tutte le sue evoluzioni. Le iniziative chemi hanno visto coinvolto in prima persona sono statetante ma ora è giunto il momento di elaborare unvero “progetto”. Per dare sempre più prestigio evalore alla fisarmonica nel mondo musicale e cultu-rale, riteniamo ci si debba muovere in varie direzio-ni in maniera professionale con iniziative efficaci emirate dove la qualità, l’internazionalità, l’organiz-zazione ed i programmi devono essere al massimo sesi vogliono raggiungere ambiziosi traguardi per ren-dere la fisarmonica uno strumento musicale popola-re e nobile. Il progetto, tradizionale ed innovativo,deve mirare ad una sensibilizzazione profonda eampia nei confronti della musica e della cultura,perché solo così possiamo porci all’attenzione delmondo musicale ed entrare anche nel linguaggio deigiovani. L’obiettivo principale è quello di far sì chela fisarmonica entri come materia di insegnamentonelle scuole elementari e medie italiane (oltre ai con-servatori) e successivamente in tutte le scuole dellaComunità Europea. Per fare questo occorre unafisarmonica standard da utilizzare in tutte le scuoleed il cui prezzo sia accessibile agli studenti. Non cisono dubbi sul valore e l’importanza che rivestono intale progetto le iniziative musico-promozionali alivello internazionale e in forme diverse, soprattuttoper aprire nuovi mercati per la fisarmonica in quan-to questa possibilità esiste concretamente. Sonoimportanti convegni del settore con relatori di livel-

    lo internazionale, politici con cariche specifiche,esperti qualificati, letteratura musicale per fisarmo-nica ed orchestra. Occorre istituire una scuola di liu-teria musicale in particolare per la fisarmonica, perragazzi che vogliono intraprendere il lavoro in que-sto settore con una scuola musicale gestita dalla“Fisorchestra città di Castelfidardo” (quella nata nel1950). Laboratori per riparare ed accordare gli stru-menti musicali con stage e corsi di aggiornamento.Tali iniziative devono camminare insieme ed esserepatrocinate dalla Regione Marche, dal Comune,dalla Provincia e finanziate dalla Comunità Europea.Castelfidardo dovrà avere una sede staccata del con-servatorio di Pesaro dove, oltre alla fisarmonica,siano inseriti altri strumenti musicali. Con la Regio-ne Marche si dovrà emanare una legge che salva-guardi quei lavori artigianali di elevata importanza evalore artistico-culturale dove occorre una manodo-pera altamente qualificata e specializzata comeappunto la costruzione di una fisarmonica, dove l’in-gegno, la creatività e le mani dell’uomo rappresenta-no il 70% del prodotto finito. Presso il Comune isti-tuzione di un apposito ufficio specializzato con l’e-stero con persone qualificate che conoscano almenotre lingue. Ecco dunque la necessità impellente diuna svolta politico-culturale di qualità che possa por-tare la città di Castelfidardo ad essere, nel mondo,degna ed incontrastata protagonista nel settore dellavoro tradizionale, della musica e della cultura.

    Vincenzo Canali Capogruppo Margherita

    Qualità, internazionalità e organizzazione le priorità

    La fisarmonica e il suo futuro

    Credo sia doveroso, per una questione di onestàverso l’elettore, cercare di analizzare razional-mente da destra il periodo politico che stiamoattraversando in Italia. Sembra scontato che adaprile, quando si voterà, sarà inutile fare campa-gna elettorale tanto è grande il divario che c’è trai due schieramenti, per lo meno dai sondaggi. Asinistra hanno già vinto, si stanno già dividendo iposti che contano e nel frattempo si divertono adarsi battaglia con le primarie, una farsa pazzescache spero aumenti di molto la poca credibilità chehanno. Lo sanno tutti che Bertinotti non vinceràmai, che Mastella otterrà una percentuale da fararrossire, che Pecoraro Scanio si è dovuto candi-dare esplicitamente per rappresentare quella partedella società civile che da anni si batte per la tute-la dell’ambiente, per le droghe libere, per i dirittiagli omosessuali e per tutti gli altri “valori” in cuicredono: d’altronde, come diceva qualcuno, iVerdi sono come i cocomeri, verdi fuori e rossidentro. Chi voterà centrosinistra dovrà votareProdi, è palese da molto tempo. Comunqueponiamoci la questione che, per una serie di moti-vi, Prodi non venisse eletto candidato: a quelpunto, dopo che da cinque anni l’opposizioneosanna Prodi come il salvatore della patria, si tro-verebbero a dover rimescolare le carte in tavola.Certo, per gli amanti delle novità, sarebbe ecce-zionale, ma non scherziamo: le primarie dovran-no essere un plebiscito per Prodi, altrimenti sonoguai. Prodi, anche se non riesco a capire perché,riesce a mettere tutti d’accordo nelle lotta aldemone Berlusconi. Solo in questo, perché pertutte le altre tematiche sono divisi: l’ala cattolica,

    l’ala liberale, l’ala radicale, l’ala comunista chesta con Bertinotti e che vede per il futuro l’aboli-zione della proprietà privata e l’istituzione delMinistero dei beni comuni. Si critica aspramenteil centrodestra per i continui litigi, ma non ci sidomanda mai come faranno a mettersi d’accordosui PACS, sul diritto alla vita che sembra sia dive-nuto l’ultimo dei valori, sulla politica economicae via discorrendo. Per non parlare poi di quantocostino queste primarie: non oso immaginaredove possano essere presi tutti i soldi necessari,ma sicuramente ci sarà qualcuno pronto a giusti-ficarli con il fatto che a sinistra ci sono i militan-ti e che quindi tutti gli oneri gravano su di loro.Vorrei poi spostare il raggio d’azione sulla politi-ca locale, anche perché sono abbastanza incurio-sito da come reagirà la maggioranza di Sol. Pop.all’invito del segretario del PdCI Castelfidardo,apparso sulle colonne del mensile scorso. Cosìscriveva: “Mi auguro che ai partiti che sostengo-no Prodi si aggiungano sia il Forum che Solida-rietà Popolare. Ogni diserzione o tiepidezza è unregalo alla destra”. Questo è ciò che si auguraCarestia, mentre io mi auguro che la maggioran-za, sempre dichiaratasi apartitica, prenda ufficial-mente le distanza da queste posizioni: è un dove-re della lista civica, che non ci dimentichiamo, lascorsa tornata elettorale ha ottenuto 80% dei con-sensi: tra quegli elettori ci saranno anche coloroche hanno simpatie a destra, o no?

    Tra i consiglieri di maggioranza, ci sarannoalcuni che guardano con simpatia a destra, o no?

    Marco CingolaniDirettivo AN

    In vista delle elezioni: quale scenario ci attende?

    Politica: ideali cercasi…

    Mensile d’informazione dell’Amministrazione ComunalePiazza della Repubblica, 8

    Direttore Responsabile: Lucia Flaùto

    Grafica e Stampa: Tecnostampa s.r.l. Via Brecce - Loreto

    Autorizzazione Tribunale di Ancona n.16/68 R. Stampa del 17/09/1968Chiuso in redazione il 17/10/05

    relazionato sul riconoscimento del debitofuori bilancio formatosi per effetto dell’uscitadel Comune dal Cigad nei confronti della Castel-fidardo Servizi relativo al servizio di manuten-zione fognaria eseguito tra il luglio 2002 e l’ot-tobre 2003. All’onere di oltre 36.000 € si con-trappone una somma di 10.000 € dovuta dallastessa C.S. al Comune per lavori effettuati dopotale data. Ha votato contro l’opposizione: Ds,Catraro, Pigini, Cangenua. Stesso esito sul puntoriguardante la verifica degli equilibri di bilanciodell’esercizio finanziario 2005, atto dovuto aglieffetti del Tuel entro il 30 settembre dell’anno incorso. L’assessore Cesaroni ha illustrato il puntosulla variazione al programma triennale delleopere pubbliche ed approvazione dell’elenco2005. La revisione (in diminuzione) interessal’ampliamento del cimitero, ricalcolato (sullabase delle cappelline vendute ai privati) in4.850.000 € complessive rispetto ai 6.647.000€ originari, di cui 850.000 per il 1° e 2.000.000di Euro per il 2° e 3° stralcio. Il progetto non

    cambia e sarà subito funzionale, ma il finanzia-mento viene diluito. Contraria l’opposizione(Moschini, Delsere, Cangenua e Pigini) secondocui il progetto è fallito e va rivisto. Questa ope-razione ha determinato una variazione sia ilbilancio di previsione annuale che a quello plu-riennale, spiegata dall’assessore Gerilli. Moltolunga ed articolata la discussione sul pianourbanistico preventivo area residenziale ubica-ta in via Che Guevara di proprietà della dittaZannini immobiliare srl e dei sig. Zannini Gio-vanni e Fausto e della sig.ra Rita Cerquetella.L’adozione è stata votata dalla sola maggioranzainserendo un emendamento alla convenzioneproposto dal consigliere Moschini. La minoran-za, dopo aver chiesto invano il rinvio del puntoper ascoltare i tecnici e gli assessori che aveva-no avviato l’iter della lottizzazione che riportavaun errore materiale, ha abbandonato l’aula insegno di protesta: ha partecipato il solo Cange-nua esprimendo voto contrario e preannuncian-do di voler approfondire la questione.

    segue dalla I pagina: Consiglio Comunale Manifesti “selvaggi”: i Vigili informano sulle possibili sanzioni

    Auguri sì, ma nei giusti modi

  • 6 il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 www.comune.castelfidardo.an.it

    CRONACA

    Sono nati: Gabriele Leandrini di Stefano ed Elisabetta Galeazzi; Daniele Tila di Eduart e Etleva; Marti-na Olivastrelli di Roberto e Patrizia Bartoli; Alessio Casagrande di Leonello e Marilena Accattoli; Ales-sandro Borbotti di Davide e Sabina Belli; Matteo Borgognoni di Mirco e Tania Casali; Sofia Gobbi diPeppino e Emanuela Luccarini; Christian Mengucci di Marco e Rosalinda Chiaramonte; Giulia HermesAmici di Maurizio e Daniele Settecasi; Alice Brera di Paolo e Emanuela Fioretti; Giorgia Lucchese diMarco e Pierangela Greco; Asya Sampaolesi di Marco e Samanta Antonelli; Julia Toccaceli di Sandro eSimona Cocchia. Si sono sposati: Giuseppe Guastella e Carmela Murganti; Omer Sonmezates e Emanuela Ventura; Cor-rado Campana e Ilenia Cappella; Giuliano Giorgetti e Emanuela Paolini; Moreno Montali e Monia Gio-vagnoli; Alberto Gobbi e Milena Angelelli; Roberto Costarelli e Cecile Pirchio; Massimo Ottavianelli eFederica Pirani; Eros Mazzocchini e Stefania Palmieri; Christian Mazzucchelli e Michela Diodovich;Luciano Stagnari e Michela Delsere; Fausto Martorello e Maria Gioia Squadroni. Sono deceduti: Gilda Diodovich (di anni 79); Mario Marinelli (88); Ida Campanari (81); Silvio Guerri-ni (86); Alda Burini (83); Mario Malizia (57); Romeo Bacchiocchi (83).Immigrati: 45, di cui 26 uomini e 19 donne.Emigrati: 56, di cui 25 uomini e 31 donne.Variazione rispetto ad agosto 2005: decremento di 5 unità Popolazione residente: 18050, di cui 8893 uomini e 9157 donne, in base ai dati in possesso dell’ufficioanagrafe del Comune.

    Settembre 2005Settembre 2005

    Una cantante che ha fatto storia sbocciata nei mitici anni sessanta

    Aura Lancioni, l’ugola d’oro di Castelfidardo Ricordate la Cantinaccia, la sala da ballo in voga

    negli anni sessanta collocata nei locali sottostantil’attuale ristorante Pippo? O l’affascinante Con-chiglia Verde di Sirolo, dove nello stesso periodoandavano di moda i Flipper, in cui un certo LucioDalla suonava il clarinetto? Avete presente leseguitissime trasmissioni Rai legate alla lotteriaItalia? Una di esse, Gran Premio, nel 1963-1964 sicollegò in diretta dagli studi di via Teulada con ilMetropolitan di Ancona, dove Ave Ninchi presentòi cantanti selezionati per rappresentare le regioniMarche e Umbria. Prendiamo spunto da questoaneddoto per parlare dell’artista che interpretò lostile della musica leggera: era una giovane ragazzadi Castelfidardo, appena 16 anni ma una gran voce,Aura Lancioni. A tutt’oggi la possiamo ammirarein occasioni speciali, cerimonie e feste private. Maforse non tutti sanno che la signora Aura è statauna delle prime artiste a dare lustro a Castelfidar-do, dove è nata nel “palazzone” di via Buozzi e cuiè rimasta legatissima pur vivendo da 37 anni aLoreto. La sua è la storia di grande passione (ilcanto), scandita da tante tappe e ricordi che acca-vallano, come le esibizioni nei locali storici di cuisopra. “Fin da piccola - racconta Aura - ho inizia-to a cantare in un teatrino viaggiante al campoBoario: avevo appena sette anni. Sono stati i pri-missimi passi, proseguiti con sacrificio, perché glistudi costavano. Ma il mio carattere testardo mi haspronato a non mollare: studiavo canto e solfeggioad Ancona dal maestro Curzi assieme a Mia Mar-tini. Dopo tanti vocalizzi adatti alla nostra tonalità,sono arrivate le soddisfazioni: la vittoria al festivaldi Malta, quella al festival di Cupramontana pre-

    sentato daCorrado, letournèe con“celebrità”come GianniM o r a n d i ,Rita Pavone,Nico Fiden-co. A Mimìsono legatain manieraparticolare:grazie alnostro comune impresario, Giorgio Galeazzi, par-tivamo spesso assieme, andando a cantare ancheall’estero”. Quella volta non c’erano sponsor pron-ti a sobbarcarsi le spese: impossibile incideredischi propri; ogni gioia era costruita dietro lequinte grazie il contributo di tutti, “al punto che lasarta Carla mi aiutava ad attaccare le pailletes suivestiti con la colla!” Un ricordo tira l’altro ed eccoallora che la proposta di un contratto con i Noma-di, all’epoca sulla cresta dell’onda, venne rifiutata“perché mamma Cesira non voleva”. L’incontrocon il marito Albenio (da cui ha avuto tre figli edue nipoti) diventa alla fine degli anni 70 lo spar-tiacque, la classica scelta - senza rimpianti - tracarriera e famiglia. Ma la passione e la stoffarimangono. Perciò, oltre all’impegno nel sociale,le occasioni per tornare a cantare Aura le coglie: lecapita persino al “Costanzo-show”, dove vienenotata tra il pubblico e invitata sul palco. Opportu-nità che non si fa scappare per parlare con orgogliodella “sua” Castelfidardo.

    Chissà se era lì per fare “scorte”prima della partenza per l’Isola deifamosi dove notoriamente (almenodicono) i viveri scarseggiano… Celo chiediamo ammirando Al BanoCarrisi in questa foto scattata alCityper Sma alla fine di settembre.Sappiamo però che in realtà il popo-lare cantante si trovava in zona perimpegni professionali e ne ha appro-fittato per salutare gli amici. Così,accompagnato da Vittorio Palpaceli,titolare del “panificio aggiornato delConero”, si è recato a sorpresa nelpunto vendita di Castelfidardo, accolto dal diret-tore Luciano Falappa. E’ bastato poco perchéfosse riconosciuto dalla clientela e si diffondessela voce: Al Bano si è rivelato esemplare in fatto dicortesia, sottoponendosi con affabilità agli auto-

    grafi di rito e a numerosi scatti fotografici di chidesiderava farsi immortalare con lui. Un po’diverso dall’immagine che sta emergendo nelreclamizzato reality, di cui (in un modo o nell’al-tro) è indiscusso personaggio protagonista…

    Visita lampo del cantante che ha salutato alcuni amici marchigiani

    Al Bano al Cityper Sma prima dell’Isola dei famosi

    Scienza e musica, astronomia e spartiti, ricerca e insegnamentoRoberto Bugiolacchi, un castellano a LondraSembrerebbe difficile poter svolgere la propria

    attività contemporaneamente in due campi, a primavista così diversi: l’uno la scienza, che richiedeapprofondita applicazione, razio-nalità e lavoro di ricerca e l’altro,la musica, che è fantasia, istinto emolto spesso poesia.

    Questi due settori sono statiaffrontati ed esplorati da un gio-vane nato a Castelfidardo, doveconserva le sue radici e la suafamiglia, ma che risiede inInghilterra dal 1985. E’ RobertoBugiolacchi (foto) il quale, dopoaver conseguito il diploma diragioniere presso l’istituto tecnico commerciale diOsimo, entra come ausiliario nell’arma dei Carabi-nieri e, terminato il servizio di leva, si reca inInghilterra sia per ragioni di studio che perapprofondire le sue conoscenze musicali. Nel 1985,suona la chitarra con il gruppo jazz della BBC delloYorkshire. Quindi, dopo aver fatto esperienza conaltri gruppi musicali si dedica alla composizione dicanzoni, una delle quali (You) entra a far parte delrepertorio di cantanti conosciuti, tra i quali BillyOcean ed Ola.

    Nel 1990 inizia la collaborazione con il cantanteLeslie George e, sotto l’etichetta della WarnerBrothers, co-produce un cd nel quale è anche ese-cutore come chitarrista e bassista. Nei primi anninovanta allarga la collaborazione con altri famosimusicisti e nello stesso tempo compone un albumdi musica italiana, collaborando anche con le can-

    tanti Amra e Terry Walker. In questi anni, non tra-lascia gli studi che lo hanno sempre appassionato,cioè l’astronomia. Viene accettato da una delle uni-

    versità più prestigiose d’Inghil-terra (la UCL) e nel 1999 conse-gue la laurea in scienze planeta-rie e partecipa a vari simposi constudi specifici sul suolo lunare.Mentre nel campo musicale ini-zia la collaborazione con la can-tante Baz, con cui registra undisco insieme a Guy Sigsworth,tastierista e collaboratore diMadonna; si iscrive poi al presti-gioso Institute of Education di

    Londra, dove consegue l’abilitazione all’insegna-mento delle scienze nelle scuole medie superiori,mentre all’UCL ottiene il dottorato sulla geologialunare e un master di insegnamento. La sua ricercaè in parte sponsorizzata da LPI, centro di ricercaplanetaria di Houston nel Texas. Nel contempo, isuoi dischi ottengono un discreto successo e parte-cipa ad una serie di concerti dal vivo nelle princi-pali emittenti inglesi, mentre riscuotono consensi inFrancia ed in Australia i dischi co-prodotti con lacantante Baz.

    Nel 2004 ha l’onore di esporre una parte delle suericerche alla conferenza planetaria internazionaleindetta dalla Nasa a Houston nel Texas. Nel prossi-mo mese di agosto discuterà la tesi di dottorato;intanto, terminato il cd promozionale con Baz, è inattesa della conclusione di un contratto con unaditta discografica americana.

    In vacanza con padre QuartoE’ stata una bella e fresca settimana

    trascorsa sulle alte cime del TrentinoAlto Adige (passo Lavazè). Tra le garedi pesca, le passeggiate nei sentieri mon-tuosi e la raccolta dei funghi i dieci gior-ni sono passati velocemente.

    Il gruppo è stato accompagnato da unaguida eccellente: il grande padre Quarto.Crediamo possa essere stato il saluto piùgrande che potevamo dare al nostro caroparroco. Cogliamo così l’occasione perporgergli un grande e caloroso abbraccioin vista del suo nuovo incarico e per rin-graziarlo della favolosa settimana tra-scorsa insieme.

    Il saluto del circolo ricreativo pensionatiDopo 30 anni di felice attività, per mancanza di locali idonei, il circolo ricreativo pensionati di via

    Mordini 15 … ha chiuso. Tutti gli iscritti hanno deciso di donare, in ricordo e memoria dei tanti cariamici scomparsi, la somma di 1500 Euro in beneficenza e perciò è stato consegnato un assegno di500 Euro ciascuno alle seguenti associazioni:

    - Croce Verde Onlus di via Lumumba in Castelfidardo;- Avis volontari donatori di sangue di via Matteotti 19 di Castelfidardo;- Ass. di volontariato “Raoul Follereau” di Castelfidardo.Il presidente del circolo Giovanni Storti ed il segretario Mario Mengozzi ringraziano tutti gli

    iscritti per il loro operato ed esemplare comportamento e salutano tutti molto cordialmente.

    Notizie dal Milan ClubIl Milan club Castelfidardo dopo aver organizzato 3 pullman per seguire il “diavolo” ad Ascoli ed un

    pullman strapieno per l’esordio a San Siro col Siena, comunica l’elenco dei pullman che allestirà nelcorso della stagione. Avendo il club acquistato più di 50 abbonamenti per i settori più belli dello stadio,in occasione di ogni partita ufficiale del Milan in qualsiasi competizione potrete rivolgervi a noi perrichiedere i biglietti, compatibilmente con le esigenze organizzative del club e con la disponibilità deitagliandi. Si consiglia sempre di prenotare con ragionevole anticipo.

    23 ottobre: Milan - Palermo; 29 ottobre: Milan - Juventus; 27 novembre: Milan - Lecce; 11 dicembreInter - Milan; 8 gennaio: Milan - Parma; 29 gennaio: Milan - Sampdoria; 26 marzo: Milan - Fiorenti-na; 15 aprile: Milan - Inter; 15 maggio: Milan - Roma. L’elenco è pubblicato anche su www.castelfi-dardo.net/milan. Info: Luca 335-6021756; Gilberto 338-2628336. Daniele 340-5110845.

    Classe del ‘65: la festa dei “primi” 40 anniIl 9 settembre

    scorso i 40enni(castellani ed ex) sisono riuniti perfesteggiare la ricor-renza. I partecipantisi sono ritrovati nelgiardino del risto-rante “Anton” perscattare la fotoricordo e poi è ini-ziata la festa. In unatmosfera goliardi-ca e familiare sisono riviste personeche da molto temponon si incontravanoed è stata l’occasio-ne giusta per scambiare quattro chiacchiere e rinsaldare vecchie amicizie. La serata è stata organizzatain ogni minimo dettaglio, dalla foto di gruppo alla pergamena ricordo per tutti i 153 partecipanti, dallefoto di “come eravamo alle scuole medie” alla musica dei Lavori in corso che hanno coinvolto tutti finoa tarda notte. Un ringraziamento è doveroso a Davide e Marco della profumeria beauty and fashion peri simpatici omaggi; inoltre, una somma è stata donata all’Avis Comunale. L’idea di organizzare la sera-ta è partita da un gruppetto di attivi quarantenni (Milena Andreani, Roberto Brandoni, Andrea Bugari,Marco Chitarroni, Germana Cola, Mariella Coppari, Daniela Longhi, Giordano Magnaterra, PatriziaOttiavanelli, Lori Pizzichini, Giordano Prosperi) che non avevano l’intenzione di far passare inosser-vato questo traguardo. Ora, per la classe del 1965, l’appuntamento è ai “cinquanta”.

  • Il gatto ritratto nella foto sotto,nonostante il volantinaggio a tappe-

    to e le ricerche effettuate negli ultimi due mesidai volontari dell’associazione Qua la Zampa,non ha ancora ritrovato il padrone. E’ un bellissi-mo maschio, di circa 2 o 3 anni, molto docile e in

    ottima salute. E’ steri-lizzato ed è abituatoalla vita dome-stica. Anche Ringo(foto a destra) cercacasa: è un cagnolino

    di taglia medio-piccola, dal carat-tere tranquillo edaffettuoso, adattoper stare anche coni bambini. Chifosse interessato adadottarli e/o voles-se avere informa-zioni, può contat-tarci al numero3481033042.

    Guida ai servizi: uno strumento utile e chiaro

    La Croce Verde arriva nelle vostre case

    CRO

    CEVERDE

    CA

    STELFIDAR

    DO

    Dovrebbe essere stata distribuita ormai a tutte lefamiglie fidardensi la guida ai servizi della CroceVerde. Questo documento vuole esse-re un tentativo (speriamo il più possi-bile riuscito) di aprire le porte dell’as-sociazione a tutta la cittadinanza. L’in-tento che ha animato la redazionedella guida è quello di rendere chiaro ecomprensibile a tutti il modo di opera-re della “Verde” e far sì che questadiventi ancora più accessibile agliutenti. Al suo interno si trova infattiuna descrizione completa dell’associazione, la suastoria, i servizi che offre, gli automezzi a suadisposizione e i dati aggiornati relativi all’attivitàquotidianamente svolta. Diverse sono infatti letipologie di servizi: primari di emergenza, coordi-nati dalla centrale 118 di Ancona, secondari, ovve-ro trasporti programmati per ricoveri e dimissioni,visite, terapie di vario genere e dialisi, che rappre-sentano la maggior parte della nostra attività, assi-stenza a manifestazioni e protezione civile. Inoltresono state schematizzate le procedure da compiereper attivare il soccorso in caso di bisogno e per

    prenotare servizi di trasporto secondari presso lanostra sede. Alla fine della guida un piccolo “rega-

    lo” per tutti: una pagina con i numeriutili da comporre in caso di emergen-za e i recapiti di ospedali e farmacie dizona da staccare e tenere sempre aportata di mano. Ci teniamo a sottoli-neare che il documento è stato realiz-zato interamente con risorse interne,vale a dire dalle ragazze che hannosvolto il servizio civile volontariopresso la Croce Verde nell’anno

    2004/2005 e vuole rappresentare un ideale passag-gio di consegne con i nuovi volontari, entrati inservizio il primo settembre e che con il temposapranno anche loro farsi conoscere e apprezzareper le loro attività. Ci sembra doveroso conclude-re ringraziando tutti i volontari che, zaino in spal-la, hanno percorso praticamente a piedi tutta lacittà, affinché la guida giungesse in ogni casa. Sepoi questo opuscolo vi ha incuriosito e vi ha fattovenire voglia di venirci a trovare e magari provarea diventare volontari dell’associazione, noi viaspettiamo a braccia aperte.

    SOCIALE

    il Comune di Castelfidardo / ottobre 2005 7www.comune.castelfidardo.an.it

    Con momenti emozionanti come la SantaMessa presso il Parco della Rimembranza(per il primo anno senza pioggia!), la pre-miazione dei donatori benemeriti e la conse-gna della borsa di studio alla memoria diSimona Roganti ed attimi decisamente piùludici come il buonissimo pranzo al ristoran-te “Regina”, è stata archiviata anche l’edi-zione 2005 della festa del donatore. Un annoimportante per l’Avis, considerati i risultatiraggiunti. Dal 1° gennaio 2005 al 22 set-tembre 2005 l’Avis ha raccolto 944 sacchedi sangue, 20 in più rispetto allo stessoperiodo dello scorso anno. Le donazionisono così suddivise: 730 di sangue intero,180 plasmaferesi e 32 piastrinoferesi. Que-sti dati sono stati raggiunti grazie ai 593 donato-ri attivi e tra questi ci sono ben 21 nuovi dona-tori rispetto al 2004. “Risultati sicuramente inco-raggianti – ha precisato il presidente AndreaBugari (nella foto con Grazia Magnaterra e gliassessori Nardella e Salvucci) nel corso della suarelazione morale – ma che andrebbero incremen-tati, soprattutto considerato il fatto che, pressol’ospedale regionale di Torrette sono iniziati itrapianti di organi. Noi come Avis Comunale diCastelfidardo crediamo che per incrementare ledonazioni, non dobbiamo rivolgerci ai donatoriper aumentare il numero di salassi l’anno madobbiamo aumentare il numero degli iscritti”.Per questo motivo, il consiglio direttivo nell’ulti-ma riunione ha deciso di lanciare una campagnacon il nome di “Avvicina un amico”. A tal finesarà realizzato un volantino con tutte le informa-zioni che l’Avis invierà a tutti i donatori e saràdisponibile nelle farmacie e negli studi medici. Iltutto sarà pronto per fine anno.

    Non mancherà il lavoro, dunque per gli attivis-

    simi componenti del direttivo e per i donatoriche sono chiamati attivamente a collaborare.Doverosi i ringraziamenti per l’ottima riuscitadella festa: tra tutti vogliamo segnalare conprofonda riconoscenza, il servizio prestato dalnegozio “Balflor” di Ballarini che ha gentilmen-te offerto gli omaggi e l’intero servizio floreale.

    Offerte: Euro 500 da parte del circolo pensio-nati di via Mordini; Euro 100 dalla classe del1965; Euro 100 da parte di Mario e Carlo Sal-vucci; Euro 26 da parte di Onorio Magrini; Euro26 da parte di Armando Camilletti.

    Eccellenti risultati, ma occorrono nuovi “amici”

    Un brindisi a donatori e donazioniper Castelfidardo

    La Croce Verde ringrazia quanti hanno donato in memoria di ... - Le sorelle Dora e Maria in memoria di Elena e Cesare Baiocchi € 50,00- Famiglia Campanari in memoria di Campanari Giovanni € 50,00- Cipolletti Socrate in memoria di Doriana € 50,00- Famiglia Rossetti cognata e suoceri in memoria di Seresi Maria Teresa € 100,00- I colleghi di lavoro Mirco, Loris, Franco, Fabrizio, Dario, Silvana, Sergio, Marcello, Giancarlo,

    Davide, Mirco, Sandro, Renzo, Giorgio, Mauro, Sandro, Giancarlo, Andrea, Luciano, Alfio, Claudioin memoria di Mario Malizia € 210,00

    - Cesaretti Giancarlo in memoria di Bacchiocchi Romeo € 30,00- Fam. Piatanesi Giuseppe in memoria di Malizia Mario € 25,00- Chiesa S. Rocchetto in memoria di Marinelli Mario € 160,00.

    Agosto, tempo di ferie e di riposo, ma non per imasters dell’Atletica Amatori Avis Castelfidardoche hanno partecipato in tredici (dieci uomini etre donne) al campionato regionale individuale edi società di corsa in montagna svoltosi a Rape-gna di Castelsantangelo sul Nera, all’interno delParco Nazionale dei Monti Sibillini. Ben 206atleti/e provenienti da tutte le province marchi-giane, immersi in un suggestivo e incantevolepaesaggio naturale