PROGETTO FARO Istituto di Formazione Politica “Pedro ...€¦ · OVERVIEW • Perché le ......
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Chiara Giubilaro Università di Milano-Bicocca [email protected]
PROGETTO FARO Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”
MIGRAZIONIRappresentazioni
OVERVIEW
• Perché le rappresentazioni • Parole • Immagini
Carlos Spottorno e Guillermo Abril, La crepa, 2017 Ghali, rapper
PERCHÉ LE RAPPRESENTAZIONI
“Se il pensiero critico ha qualcosa da offrire alla situazione attuale, il campo della rappresentazione, dove umanizzazione e de-umanizzazione costantemente accadono, costituisce il luogo più appropriato.”
Judith Butler, Vite Precarie, 2004
UN ESEMPIO
“I accept that, because you have got a swarm of people coming across the Mediterranean, seeking a better life, wanting to come to Britain because Britain has got jobs, it's got a growing economy, it's an incredible place to live”
David Cameron, 30 luglio 2015
PAROLE I
“Il linguaggio è una cosa viva […] e in quanto tale quando diviene oppressivo non si limita a rappresentare la violenza, ma è la violenza.
Toni Morrison, Discorso Nobel per la Letteratura, 1993
Il linguaggio non dice, il linguaggio fa
PAROLE II
“O una società è razzista o non lo è [...]. Dire per esempio che il nord della Francia è più razzista del sud, che il razzismo è opera di subalterni e dunque non investe per nulla l’élite, che la Francia è il paese meno razzista del mondo, è cosa da uomini incapaci di riflettere correttamente”
Frantz Fanon, I dannati della terra, 1961
(Non) sono razzista però…
Codroipo, Proposta di modifica del regolamento degli asili nido
PAROLE III
clandestino - migrante - rifugiato - migrante economico - richiedente asilo - vu cumprà - immigrato - profugo - migrante irregolare - straniero - extracomunitario - […]
clandestini/migranti/rifugiati
PAROLE IV
• conoscere un po’ di più il mondo della comunicazione e i suoi meccanismi; • verificare – quando possibile – la fonte di un’informazione (o almeno controllare se essa sia stata esplicitata); • leggere in profondità i testi indagandone la coerenza, la solidità argomentativa; • rigettare gli slogan fini a se stessi, i mantra che stordiscono senza dire nulla; • essere consapevoli degli altrui e dei propri argomenti; • ricorrere a un lessico ricco, articolato, sorvegliato, ma senza isterismi censori e nomenclatori; • rifiutare nomi e categorie generiche e totalizzanti; • chiedersi quali dettagli siano utili e necessari alla comprensione di una notizia (e quelli «razziali» generalmente non lo sono, se non per rimarcare una
distinzione razzista); • non fermarsi ai luoghi comuni, non stancarsi di imparare, non vergognarsi di rivedere le proprie posizioni.
Federico Faloppa, Per un linguaggio non razzista, 2015
che fare?
SMONTARE LE PAROLE
• Chi ha prodotto il testo? • Chi lo legge? • È un testo che tutti possono leggere/capire nello stesso modo? • Perché è stato prodotto? • In quale altro modo avrebbe potuto essere scritto? • Che cosa manca nel testo? • In quale misura il contenuto del testo riflette il discorso pubblico? • Che cosa possiamo fare se dissentiamo sul piano del contenuto e soprattutto del metodo?
esercitazione