PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 2016/2017 IL GIARDINO...

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ISTITUTO SANTA GIOVANNA ANTIDA PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 2016/2017 IL GIARDINO SEGRETO La Scuola dell'Infanzia, in quanto comunità educante, valorizza da un lato la singolarità dell'identità culturale di ciascun bambino e dall'altro, l'appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l'intento di formare i futuri cittadini del mondo ( Dalle Indicazioni Nazionali 2012)

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ISTITUTO SANTA GIOVANNA ANTIDA

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO 2016/2017

IL GIARDINO SEGRETO

La Scuola dell'Infanzia, in quanto comunità educante, valorizza da un lato la singolarità dell'identità culturale di ciascun bambino e dall'altro, l'appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l'intento di formare i futuri cittadini del mondo

( Dalle Indicazioni Nazionali 2012)

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Il progetto educativo ipotizzato per il corrente anno scolastico, si pone come finalità generale la riscoperta del sé in relazione con gli altri, la conoscenza del mondo che ci circonda, l’interiorizzazione di valori universalmente condivisi quali la libertà, il rispetto, la condivisione e l’impegno ad agire per il bene comune. MOTIVAZIONI DEL PROGETTO In questa ottica si utilizzerà una storia che verrà proposta ai bambini attraverso momenti di narrazione ed animazione. Il percorso permetterà ai bambini di vivere esperienze concrete all’interno di una cornice fantastica: la proposta, così strutturata, sarà per i bambini convincente, risponderà ad una loro modalità di rapportarsi al reale ed offrirà una motivazione affettiva che li stimolerà a procedere nell’itinerario conoscitivo. Sullo sfondo di tutta la progettualità troviamo l’attenzione alle diversità, le proposte di integrazione, la considerazione delle relazioni, della cura, degli aspetti affettivi e valoriali, le competenze trasversali che arricchiscono l’esperienza e la connotano di espressività, fantasia, comunicabilità, piacere di fare e di essere.

C’era una volta una piccola città, uguale a tante altre. I suoi abitanti però amavano moltissimo i fiori e li coltivavano ovunque. Finché un giorno il sindaco, convinto che la loro fosse una gran perdita di tempo, ordinò di far sparire tutte le piante, e persino le farfalle! La città divenne allora grigia e triste. Ma un giorno, due bambini scoprirono il giardino segreto dove tutte le piante erano state nascoste. I due aprirono il grande cancello e liberarono i fiori e le farfalle. Poi ci pensò un temporale a spargere i semi dei fiori su tutta la città. Presto cominciarono a spuntare i primi germogli. E, con i fiori e le farfalle, tornarono nella città anche i colori e l’allegria.

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METODOLOGIA La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Pertanto si delineano le seguenti metodologie:

Individuare “eventi” da cui prende vita l’esperienza. Dare al bambino la possibilità di “essere protagonista” attivo dell’esperienza. Garantire agli alunni di ogni fascia d’età un momento di “vissuto globale” o

“esperienza” da cui far scaturire i percorsi di apprendimento. Fare nascere i momenti di festa dal percorso e dal vissuto del/la bambino/a

rendendoli il più significativi possibili. Creare situazioni stimolo favorendo osservazioni, riflessioni, dialoghi e

confronti. Attivare strategie diversificate ed individualizzate per i bambini diversamente

abili o/e con bisogni educativi speciali. Operare per gruppi in situazioni di laboratorio. Favorire l’apprendimento cooperativo (cooperative learning) all’interno di

piccoli gruppi. L’insegnante, attraverso un’appropriata regia pedagogica, stimola e sostiene il

percorso di apprendimento del bambino.

AMBIENTE EDUCATIVO “L’ambiente educativo ” si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine ( l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc..) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e sollecitazioni.” (Indicazioni Nazionali 2012) L’ambiente scuola deve essere accogliente e comunicativo per le famiglie e i bambini. Nello specifico le nostre scuole si impegnano a :

Comunicare, cioè rappresentare l’immagine stessa della scuola e il “clima” che in essa si respira;

Informare, cioè mettere a disposizione delle famiglie le notizie più importanti e significative sulla vita della scuola, sulle attività che vi si svolgono e sulle regole della vita comune;

Suggerire, cioè invitare bambini e genitori ad assumere iniziative, a sviluppare le proprie inclinazioni e a seguire i propri interessi;

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Stimolare l’azione, cioè favorire la possibilità e la libertà di esplorazione diretta, di gioco e di attività didattica in genere.

Operativamente lo spazio dovrebbe:

Essere immediatamente leggibile, in modo che tutti – bambini e adulti – possano sempre comprendere quale sia la funzione particolare di un determinato ambiente (quali attività vi si possono svolgere ecc.);

Poter contenere più attività in contemporanea, in modo che i bambini possano impegnarsi in gruppi diversi;

Poter contenere diversi tipi di aggregazione: per grandi e/o piccoli gruppi; Rispondere alle esigenze di tutti i frequentanti la scuola (bambini, educatori,

genitori); Essere flessibile e modificabile nel tempo; Salvaguardare e consentire momenti di privacy per i bambini.

La possibilità di esplorare, sperimentare, confrontare, manipolare, in una parola AGIRE, in una dimensione ludica, è garanzia di apprendimento per i piccoli alunni. La sezione resta l’unità principale in cui si organizza lo spazio-scuola e costituisce il luogo privilegiato per la relazione educativa e lo sviluppo psico-sociale del bambino. Per questo occorre pensare alla sezione come al luogo in cui i bambini e gli educatori vivono il senso di appartenenza al gruppo, condividendo le esperienze comuni e le vicende personali. Gli spazi attrezzati (atelier, laboratori, biblioteca, ecc.) sono costituiti come spazi differenziati per creare un ambiente articolato e plurifunzionale adatto a una stimolazione strutturata e adeguata ai bisogni dei bambini e alle finalità del progetto educativo. Il tempo educativo scolastico per l’azione educativa, didattica e per il gioco deve essere disteso e deve consentire “ al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.”

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PATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA Nella nostra scuola si offrono diversi momenti ed opportunità di scambio con la famiglia proprio perché si riconosce la valenza estrema del lavoro collaborativo. Costruire un legame con la famiglia basato sulla fiducia reciproca, fatto di semplici scambi comunicativi nel momento dell’incontro quotidiano ma che fanno capire al genitore la propria presenza ed attenzione nei confronti del bambino e di quello che lo riguarda è prerogativa di ogni singolo docente. IL BAMBINO COME PROTAGONISTA Il progetto evidenzia che ciascun bambino sia protagonista attivo dell’esperienza in quanto “i bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e , al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte” (Indicazioni Nazionali 2012). E’ proprio con la sperimentazione, il gioco, la manipolazione, la scoperta del corpo e delle proprie potenzialità, che il bambino può strutturare un’immagine positiva di se stesso, che costituisce una base fondamentale per la crescita del “futuro adulto”. Questa riflessione si contestualizza nella qualità dell’Offerta formativa di Istituto e del plesso verso l’arricchimento del PEI dei singoli alunni certificati e nell’avviare una ricerca metodologica e contenutistica per la formulazione del Progetto educativo personalizzato, richiesto dalle recenti disposizioni normative, quale risposta ai bisogni educativi speciali (BES). IL VISSUTO GLOBALE Ciascun alunno vivrà l’esperienza attraverso un momento di “vissuto globale”. Ciò che definiamo “vissuto” ha le seguenti caratteristiche:

È un momento che offre la possibilità ai bambini di viversi nella loro globalità, ossia nell’interazione mente-corpo-emozione.

Il tempo da dedicare ad ogni vissuto deve essere ampio, per “vivere intensamente e pienamente” esperienze che sono di per sé garanzia di acquisizioni permanenti ed autentiche.

Viene “annunciato” da rituali che predispongono il bambino a vivere i momenti proposti, quali una musica che si ripete, una campanella che suona, il raccogliersi in cerchio dicendo il proprio nome, ecc…

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Il momento di chiusura prevede alcuni rituali che scandiscono il trascorrere del tempo, rendono il bambino cosciente del cambiamento che sta per affrontare e lo predispongono a separarsi dall’esperienza in maniera armonica:

raccolta di una piccola porzione di materiale vissuto; rappresentazione grafica nel medesimo spazio in cui si è

realizzata l’esperienza; verbalizzazione collettiva dell’esperienza in cui sia

possibile individuare con chiarezza il soggetto attivo della comunicazione, e i soggetti in ascolto.

LE ESPERIENZE DI LABORATORIO

La divisione in esperienze di laboratorio ed esperienze di sezione consente agli insegnanti di operare in modo molto chiaro rispetto alle mete relative alle acquisizioni delle competenze previste per ciascuna fascia d’età. Le esperienze che gli alunni operano all’interno dei laboratori hanno un carattere essenzialmente espressivo; attraverso l’esplorazione, la sperimentazione, la scoperta, si consente un primo approccio corporeo ed emozionale ed una prima forma di conoscenza empirica. La presenza di materiali ed ambienti appropriati, di tempi definiti, aiuta il bambino nei processi di attenzione/concentrazione ed a fissare l’esperienza. All’interno della sezione si giungerà ad una rielaborazione a livello logico-cognitivo delle esperienze vissute.

VALUTAZIONE e DOCUMENTAZIONE Parlando di valutazione nella Scuola dell’Infanzia, si colgono segnali di ampia condivisione nel considerarla non più come un momento di giudizio e misurazione di ciò che i bambini sanno o non sanno fare, ma piuttosto come strumento di “autovalutazione regolatrice” del processo formativo. In altre parole, i destinatari della valutazione sono, oltre gli alunni, anche e soprattutto, l’azione esercitata dalla scuola, ossia l’insieme delle procedure, climi, relazioni, metodologie che nel loro intreccio caratterizzano la qualità della didattica. Per documentazione si intende tutto ciò che serve a informare, sui progetti e sulle esperienze educative, tutto ciò che contribuisce a valorizzare le attività dei bambini e dei loro processi di apprendimento e di socialità. Ogni forma di documentazione (immagini, foto, testi, disegni e lavori dei bambini) viene organizzata e proposta in modo ordinato e rispettoso delle modalità di lavoro dei bambini durante le attività scolastiche.

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Viene proposta al bambino, in piccolo gruppo, un’esperienza globale, ossia che coinvolga sul medesimo piano mente, corpo ed emozioni, attraverso la messa a disposizione di diversi materiali percettivi in un contesto che abbia il bambino come protagonista. Il bambino ha qui la possibilità di costruire la propria “storia” aprendosi ai bisogni esperienziali secondo le sue individuali necessità.

Questo spazio è inteso come creazione di un ambiente capace di rispondere ai bisogni specifici di apprendimento del bambino diversamente abile -avendo ben presenti limiti e potenzialità- e al bisogno di relazione di tutti gli alunni.

L’ambiente educativo è finalizzato al raggiungimento delle potenzialità dell’alunno offrendo ogni possibile opportunità formativa. Questo spazio vuole essere occasione di arricchimento e ampliamento di tutte quelle attività che già si fanno all’interno del gruppo classe e che qui si realizzano attraverso la dotazione di attrezzature tecniche e di sussidi didattici specifici.

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Il bambino potrà esprimersi sul piano del libero movimento vivendo esperienze corporee e percettive attraverso l’uso di attrezzature idonee. Parteciperà a giochi guidati e socializzanti, imparerà ad esprimersi attraverso il gioco dramma ed il gioco simbolico utilizzando forme di comunicazione personali ed efficaci.

MATERIALI: Palestra Tunnel Tappeto schema corporeo Corde Cerchi Palle Birilli Stoffe colorate di grandi dimensioni Tappeti Specchi

Sono raccolti ed elaborati a livello manipolativo e cognitivo diversi materiali: il bambino può misurarli, pesarli, sezionarli, trasformarli, assemblarli. Stimola la creatività, soddisfa il bisogno di fare e creare. L’adulto assume il ruolo di regista proponendo l’uso di tecniche diverse. MATERIALI: Materiali di recupero Forbici Colle Scotch Cucitrici Carta, cartone, cartoncini Carta colorata, velina, crespa, varia Pongo Didò Materiale per misurazione Lenti di ingrandimento Tavoli rotondi Sedie

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Il bambino può fare una ricerca di immagini relative alle sue scoperte. In questo spazio sarà favorito lo sviluppo linguistico, si eserciteranno le capacità comunicative riferite al linguaggio orale attraverso l’ascolto, l’invenzione di storie, racconti, filastrocche e poesie, giochi di parole, conversazioni. Ci sono a disposizione tanti libri da toccare, guardare, sfogliare, “leggere”.

MATERIALI: Libri Librerie a vista Tappeto Videocassette

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Verrà offerta l’esperienza delle rappresentazioni grafico-pittoriche delle diverse esperienze vissute, nonché la scoperta di tecniche grafico-espressive che ampliano le possibilità comunicative del bambino. Questo laboratorio considererà tutte quelle attività che introducono ai linguaggi della comunicazione ed espressione visiva; sviluppa la creatività ed attiva la produzione, fruizione , utilizzazione e scambio di segni, tecniche e prodotti. Si gioca con i colori, si sperimentano tecniche espressive diverse.

MATERIALI: Carta di vari formati Tempere Colori a dita Acquarelli Gessi Pennarelli Pastelli a cera Matite colorate Pennelli Materiale per tecnica a spruzzo Rulli Spugne Carta velina Carta crespa Carta di diverso tipo Vasetti Piatti di carta Tavoli Sedie Fogli Grembiulini

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L’offerta della multimedialità diventa per i bambini ampliamento delle possibilità di comunicazione e arricchimento dell’intervento formativo della scuola in integrazione all’attività didattica e curricolare. La LIM è un mezzo tecnologico che cattura la naturale curiosità del bambino, che si sente attratto dalle novità . Oggi la scuola dell' infanzia permette a tutti i bambini che la frequentano di poter usufruire di questo strumento, diventando un sussidio didattico, una tecnologia al servizio della didattica tradizionale che diverte, affascina, è utile per stimolare la creatività, le funzioni logiche, di ragionamento e di

apprendimento del bambino. L’attività mira al rafforzamento e all' arricchimento dell' identità del bambino, attraverso l' uso di un linguaggio multimediale, contribuendo alla crescita del bambino nella sua totalità. La funzione del laboratorio sarà quella di far "scoprire" ai bambini il mondo multimediale attraverso giochi interattivi che propongono esercizi ludici con l' intento di potenziare le loro abilità visive, di concentrazione, di memoria, di conoscenza, di suoni e di rumori. MATERIALI:

P.C. CD-ROM Stampante per avere dei prodotti attraverso i quali ricordare, dialogare,

conservare. Radio-registratore Fotocamera televisione Carta etc.

Televisore

Videoregistratore

Lettore dvd

Lavagna LIM

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Il progetto nasce dalla constatazione che è sempre più diffuso un atteggiamento d'indifferenza rispetto all'ambiente ed agli eventi naturali, conosciuti, quasi esclusivamente attraverso la televisione od il computer. L'intervento progettato si propone le seguenti finalità:

avvicinare le bambine ed i bambini alla natura, sperimentando l'ambiente circostante attraverso i sensi le emozioni

rispettare gli esseri viventi e le loro condizioni di vita apprezzare gli ambienti naturali e impegnarsi attivamente per la loro

salvaguardia. OBIETTIVI DI COMPETENZA TRE ANNI

Sviluppare abilità di esplorazione, manipolazione ed osservazione con l'impiego di tutti i sensi

Percepire la successione temporale dei vari momenti della giornata scolastica Osservare e scoprire il mondo vegetale e animale Riconoscere e descrivere fenomeni ed aspetti delle quattro stagioni

QUATTRO ANNI

Essere in grado di esplorare, nominare, manipolare, distinguere oggetti con

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proprietà differenti Cogliere la successione temporale degli avvenimenti Osservare e descrivere alcune forme vegetali ed animali Saper descrivere situazioni e fatti riferiti al proprio vissuto Riconoscere e descrivere fenomeni ed aspetti delle quattro stagioni

CINQUE ANNI

Individuare ed osservare le caratteristiche degli elementi della natura Saper problematizzare la realtà, classificando, confrontando, mettendo in

relazione: materiali, fatti, fenomeni ed eventi rappresentandoli graficamente Comprendere l'aspetto ciclico della scansione temporale: le ore, i giorni, la

settimana, le stagioni Saper costruire e usare simboli ed elementari strumenti di registrazione Elaborare e verificare previsioni, anticipazioni Riconoscere l'errore e riformulare quesiti e nuove ipotesi Maturare una coscienza ecologica

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PREMESSA

Il laboratorio trova la sua primaria finalità in un apprendimento di tipo esplorativo, produttivo e creativo, questo grazie a strumenti, metodi, attività differenziate in rapporto all’età, ai diversi ritmi e tempi di comprensione, agli interessi e alle motivazioni di ogni singolo alunno. Il laboratorio offre al bambino, attraverso il provare, lo sperimentare, il cercare, in modo immediato e diretto, la possibilità di essere soggetto attivo nell’educazione. Il laboratorio rappresenta l’opportunità di materializzare un pensiero astratto e formale. Qui qualunque sia

l’oggetto e il materiale da esplorare, esso favorisce soluzioni alternative rispetto a quelle più convenzionali, stimolando perciò il pensiero creativo. Il laboratorio di pittura viene realizzato con lo scopo di avvicinare i bambini all’arte e di approfondire la conoscenza dei colori, i bambini, sensibili e ricettivi, non solo capaci di capire le opere di artisti ritenuti difficili, ma sono anche in grado di produrre, esprimendosi da “artisti”. Utilizzando una grande varietà di materiale e impadronendosi di varie tecniche, riusciranno a dare forma alla loro spontaneità e alla loro fantasia.

Obiettivi di competenza Tre anni

Esplorare e manipolare con serenità i materiali Essere capaci di tracciare segni e forme e di dare un significato Discriminare, conoscere, utilizzare i tre colori fondamentali

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Quattro anni

Utilizzare con spontaneità e correttezza i materiali espressivi Saper organizzare lo spazio del foglio Saper rappresentare l’omino con la testa, tronco, arti e particolari del volto Scoprire i colori derivati, tramite la combinazione dei fondamentali

Cinque anni

Rappresentare con il disegno elementi della realtà, personaggi vissuti Descrivere e spiegare le proprie elaborazioni grafico-pittoriche Scoprire la funzione dei colori bianco e nero (tonalità) Realizzare una produzione di gruppo Sperimentare creativamente tecniche diverse, a livello grafico, pittorico,

plastico Distinguere grafici, fotografie e opere d’arte.

SPAZIO

Laboratorio del colore

TEMPO

Ottobre-Giugno

DOCUMENTAZIONE

Foto Riprese audio-video Raccolta materiale prodotto dai bambini

VERIFICA Gli strumenti utilizzati per le verifiche saranno: dei singoli bambini/e durante le attività

osservazione delle dinamiche relazionali tra bambini/e nel piccolo gruppo

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dell'evoluzione grafica – manipolativa e del livello di coinvolgimento raggiunto dai bambini/e

giochi di ruoli

PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE

Il progetto ha come contesto di riferimento il rapporto bambino – ambiente e offre situazioni di riferimento aperte agli sviluppi determinati dagli interessi e dalle risposte dei bambini. Si proporranno interventi volti ad educare alla consapevolezza ed al rispetto dell’ambiente e delle sue risorse intesi come beni fruibili dall’intera comunità. Particolare attenzione sarà posta nel sottolineare l’importanza della raccolta differenziata attraverso esempi significativi ed impegno attivo per una sempre

maggior tutela della natura e salvaguardia dell’ambiente.

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OBIETTIVI DI COMPETENZA

Comprendere e verificare, attraverso l’esperienza, le trasformazioni prodotte dall’inquinamento e maturare un comportamento di rispetto verso l’ambiente.

Focalizzare l’attenzione sul concetto di “rifiuto”, di “spreco”, di “riciclaggio”, “di risparmio energetico”

Favorire la cura autonoma della propria persona, degli oggetti, dell’ambiente e dei materiali comuni

Imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente comprendendo l’opportunità di vivere, svolgere le attività e giocare in un luogo ordinato, pulito e personalizzato

Acquisire comportamenti di rispetto e cura dell’ambiente contribuendo, con le proprie capacità, alla raccolta differenziata

Comprendere l’importanza di produrre meno rifiuti limitando lo spreco

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COMPORTAMENTI DA ASSUMERE

Conoscere i rifiuti Operare una raccolta differenziata Favorire il riciclo di alcuni materiali Conservare il materiale didattico con cura Differenziare la raccolta degli avanzi in modo corretto secondo indicazioni

fornite Organizzare il riassetto dei tavoli dopo il pranzo Spegnere le luci quando non sono necessarie Chiudere i rubinetti per non sprecare l’acqua Lasciare puliti, secondo le proprie capacità, gli spazi utilizzati.

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La psicomotricità, nella Scuola dell’Infanzia in modo particolare, non punta tanto, od esclusivamente, alla corretta esecuzione di gesti e movimenti quanto sulla possibilità di cogliere ed esprimere attraverso il corpo la valenza di alcuni indici della comunicazione non verbale, la loro

portata relazionale e creativa. Fin dalla nascita l’Io è innanzitutto corporeo ed è attraverso di esso che si sintonizza con il mondo; è impossibile non comunicare: i vissuti emotivi - positivi e non - trovano un’inevitabile traduzione a livello corporeo; tono muscolare, respirazione, gesto, sguardo, mimica, postura, prosodia, utilizzo dello spazio, del tempo e degli oggetti….costituiscono importanti indici di personalità da riconoscere e valorizzare. In una realtà in cui anche nell’Infanzia la gestualità, la corporeità, è sempre più ridotta, finalizzata e tecnicistica è bene che i bambini si riapproprino della possibilità di esprimere liberamente il loro piacere senso-motorio in un contesto di sicurezza, fiducia e protezione. E nelle nostre scuole, ad alto flusso migratorio, il linguaggio corporeo – che attinge ad una simbologia che appartiene all’intera umanità, ad ogni popolo e cultura – assume un ruolo di fondamentale importanza per riuscire a comunicare, entrare in relazione e coordinarsi agli altri. Nel corso delle loro esplorazioni, infatti, i bambini vengono gradualmente condotti ad una reciproca osservazione ed avvicinamento: dal semplice accordo/disaccordo giungono alla capacità di coordinare i propri movimenti, le proprie azioni, a quelle degli altri, verso una sintonia e complementarietà dei ruoli, all’ideazione di giochi collettivi a carattere collaborativi/competitivo, costruttivo e/o simbolico-fantastico. Procedendo per gradi i percorsi propongono stimoli mirati che portino da una prima fase di percezione ad una di conoscenza (di sé del mondo fisico e sociale e del rapporto con esso) per giungere ad una fase di presa di coscienza e rappresentazione. La proposta del laboratorio psicomotorio nasce dalla consapevolezza del fatto che la crescita armonica (psichica e sociale) del bambino avviene attraverso il corpo in relazione a sé e al mondo. Per il bambino il gioco senso-motorio e simbolico rappresenta la modalità privilegiata di espressione di sé. Egli dunque può mettere in scena attraverso il gioco le difficoltà, le paure, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività

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ma anche condividere momenti di piacere, di collaborazione e condivisione con i compagni, che altrimenti troverebbero difficilmente un canale di espressione spontaneo. La psicomotricità rappresenta quindi uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività corporea e punta ad attivare i suoi potenziali evolutivi utilizzando la dimensione del gruppo e la mediazione degli oggetti.

FINALITÀ GENERALI

Migliorare la coordinazione dinamica generale liberando il piacere senso-motorio

Potenziare le capacità espressive, creative e comunicative del corpo affinando l’utilizzo e comprensione dei diversi canali non verbali

Prevenire eventuali difficoltà che possano pregiudicare il normale sviluppo e benessere psicofisico, difficoltà di concentrazione ed apprendimento

Sviluppare una maggiore consapevolezza di sé nella percezione di limiti e competenze personali verso l’acquisizione di una crescente autostima

Favorire il senso di appartenenza al gruppo, fiducia e collaborazione e, parallelamente, l’espressione della propria individualità

Favorire la capacità di decentrarsi dal proprio punto di vista emotivo/cognitivo per vivere l’altro non solo come ostacolo ma come stimolo ed arricchimento personale, in una visione meno egocentrica della realtà

Affinare le potenzialità motorie, a livello globale e segmentario, e le proprie capacità prassiche per meglio finalizzarle allo scopo

Potenziare il desiderio esplorativo favorendo la capacità di porsi in relazione positiva con la novità ed affrontare con equilibrio eventuali frustrazioni

Migliorare l’orientamento spazio-temporale ed affinare le percezioni proprio//esterocettive in rapporto all’ambiente

Migliorare la percezione di sé, della propria immagine corporea e la rappresentazione dello schema corporeo

OBIETTIVI DI COMPETENZA PER BAMBINI DI 3-4-5 ANNI

Il Corpo e il movimento - esprimersi con il corpo

- sperimentare con il corpo varie forme di movimento - manipolare oggetti differenti riconoscendoli al tatto

I discorsi e le parole

- verbalizzare le esperienze provate durante il gioco motorio

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- fare ipotesi e progetti di gioco - trasformare messaggi verbali in comunicazioni mimico-gestuali

Immagini, suoni e colori -si sa muovere a ritmo insieme ai compagni

-esegue percorsi sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali. -utilizza materiali diversi per esprimersi

La conoscenza del mondo - discriminare forme e colori

- memorizzare forme e colori e le loro dimensioni nello spazio - Sa collegare i concetti grande-piccolo, lungo-corto, sopra-sotto, vicino-lontano all’esperienza di vita quotidiana. Il sé e l'altro

- acquisire fiducia nelle proprie capacità - sa condividere spazi ed emozioni - rispettare le regole dei giochi

- chiedere e prestare aiuto ai compagni in difficoltà

SPAZIO Salone

TEMPO Ottobre - Giugno

ATTIVITÀ E CONTENUTI Giochi liberi e guidati in palestra; Giochi di imitazione e finzione; Drammatizzazioni; Movimenti e danze in accordo con brani musicali ascoltati; Riconoscimento delle parti del proprio schema corporeo; Attività libere e spontanee con materiali diversi (materassini, cerchi, cubi di

spugna, grandi teli, palle di varie dimensioni); Capacità di attraversare percorsi che prevedono

scivolamenti,salti,rotolamenti,capriole con e attraverso materiali diversi; Travestimenti individuali o in gruppo, rispecchiamenti e differenziazioni Giochi simbolici Giochi dinamici di gruppo

DOCUMENTAZIONE

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Foto Riprese audio-video Raccolta materiale prodotto dai bambini/e

VERIFICA

Gli strumenti utilizzati per le verifiche saranno: dei/delle singoli/e bambini/e durante le attività

osservazione delle dinamiche relazionali tra bambini/e nel piccolo gruppo

dell'evoluzione espressiva-grafica raggiunto dai/dalle bambini/e

conversazioni con i bambini/e sui loro vissuti

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L’ educazione di sicurezza nella scuola dell’infanzia costituisce un formidabile strumento per lo sviluppo di comportamenti corretti e responsabili, individuali e di gruppo, orientati ad intuire i rischi e a prevenire incidenti fin dalla più tenera età. I bambini, infatti, sono portati per loro stessa natura alla curiosità, alla sperimentazione e all’esplorazione degli spazi; pertanto,risulta fondamentale prevenire possibili incidenti sia incrementando la sicurezza degli ambienti di vita, sia

insegnando le norme e fornendo indicazioni per evitare insidie e pericoli.

OBIETTIVI FORMATIVI

Capacità di riconoscere pericoli reali e fantasticati.

Capacità di riconoscere e fronteggiare la paura.

Capacità di cercare aiuto in caso di necessità.

Capacità di orientarsi negli spazi della scuola.

Capacità di riconoscere e distinguere alcuni fattori di rischio (oggetti e

materiali pericolosi).

Conoscenza dei comportamenti da adottare in situazioni di emergenza

(evacuazione).

Conoscenza della segnaletica e di alcuni simboli (visivi, sonori), che

rappresentano pericoli reali.

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FINALITÀ GENERALI

Acquisire competenze che facilitino il bambino nel gesto grafico, nell’ottica di un lavoro di prevenzione alla disgrafia

Stimolare il bisogno di “fare” con le mani del bambino, con le braccia e con il corpo, per abituare il proprio cervello ad inviare stimoli alle braccia e alle mani

OBIETTIVI DI COMPETENZA PER I BAMBINI DI ANNI 5

IL CORPO E IL MOVIMENTO Maturare la percezione del proprio sé corporeo esprimere la propria corporeità

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sviluppare una sempre più precisa lateralità affinare la coordinazione oculo-manuale

sviluppare capacità di attenzione e mnemoniche sviluppare capacità di autocontrollo e rilassamento sviluppare la capacità di operare spostamenti secondo vari ritmi relazionati ad una fonte musicale

I DISCORSI E LE PAROLE prestare ascolto a nuove storie e situazioni

raccontare le proprie esperienze rielaborare il proprio vissuto tramite immagini e parole

IMMAGINI, SUONI E COLORI saper leggere le immagini, le forme e i colori ascolto e movimento della musica

leggere e interpretare le immagini dei diversi libri usare tecniche diverse

IL SÉ E L'ALTRO partecipare nel piccolo gruppo esprimere le proprie emozioni condividere un progetto comune

impegnarsi nell’attività sperimentare il proprio sé emotivo nella relazione con l’altro e con lo spazio, in un contesto libero e condotto

LA CONOSCENZA DEL MONDO Percepire lo scandirsi del tempo Relazionare con luoghi e ambienti nuovi sulla base delle loro caratteristiche Riconoscere le emozioni che vengono evocate da diversi ambienti fisici Percezione e attuazione di diversi segni grafici in relazione alle forme euclidee, alle dimensioni, alla direzionalità Sperimentazione del fenomeno di contrasto luce/ombra Sperimentazione del contrasto lentezza/velocità Sperimentazione del contrasto grande/piccolo Sperimentazione del contrasto vicinanza/lontananza Sperimentazione del contrasto movimento/immobilità Sperimentazione del contrasto durezza/morbidezza

TEMPO Gennaio- Maggio

ATTIVITÀ E CONTENUTI Attività motorie e psicomotorie in piccoli gruppi

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Esercizi grafici sul piccolo e grande spazio Ascolto della lettura di storie e immagini Riproduzione con tecniche varie delle esperienze vissute Ascolto di musiche per favorire le emozioni nella loro più completa

espressione Riproduzione di immagini con video proiettore Raccontare le proprie esperienze stimolando le proprie memorie Tecniche di rilassamento Prestare attenzione durante le attività

DOCUMENTAZIONE Foto Raccolta materiale prodotto dai bambini/e in un Libro

VERIFICA Gli strumenti utilizzati per le verifiche saranno: dei singoli bambini/e durante le attività

osservazione delle dinamiche relazionali tra i bambini/e nel piccolo gruppo

dell'evoluzione espressiva e del livello di coinvolgimento raggiunto dai bambini/e

conversazioni con i bambini/e sui loro vissuti

compilazione schede di pregrafismo

rielaborazione personale dei vissuti

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n

LA CITTA’ DEI FIORI

1a FASE (Ascolto) Novembre Dicembre

Organizzazione dell’evento

In ogni classe arriva un cantastorie che racconta la prima parte della storia

“LA CITTA’ DEI FIORI”

Racconto della storia con modalità diverse ed

adeguate ad ogni gruppo omogeneo per età

IL NATALE

Realizzazione di

addobbi per il

tradizionale albero

natalizio e presepe

Drammatizzazione

natalizia nel teatro

del paese

Memorizzazioni di

canti e filastrocche

legate al tema

natalizio

Espressione di

sentimenti-emozioni

legati alla festa del

Natale

Realizzazione di elaborati con

materiali e tecniche varie

Conversazioni e rielaborazioni verbali e grafico-pittoriche

Allestimento atrio e spazi

comuni con case realizzate

dagli alunni in

collaborazione con le

famiglie: lo spazio scuola si

trasformerà in città colorata

Io e la città: io chi sono, la

mia famiglia, il mio

quartiere, le regole

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Organizzazione dell’evento

Allestimento dello spazio vissuti

1. Esperienza di vissuto globale

IL GRIGIO

finalizzato all’esplorazione

senso-prcettiva del materiale

proposto (carta di giornali

quotidiani)

2.

Conversazioni e rielaborazioni verbali e grafico-pittoriche

IL CARNEVALE

Partecipazione alla festa con:

- Giochi organizzati

- Drammatizzazioni

- Canti e filastrocche

Racconto della seconda parte della storia con modalità diverse ed adeguate ad ogni gruppo omogeneo per età

2a FASE (Ascolto/Esploro) Gennaio Febbraio Marzo

Allestimento atrio e spazi comuni: la città colorata si trasformerà in città grigia

Organizzazione dell’evento

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3a FASE (Ascolto/Conosco)

Marzo Aprile Maggio Giugno

FESTA DI FINE ANNO

Festa d’istituto

con canti e giochi

Saluto ai bambini che inizieranno

la frequenza alla Scuola Primaria

Racconto della terza ed ultima parte della storia con proiezione di immagini adeguate ad ogni gruppo omogeneo per età

Conversazioni e rielaborazioni verbali e grafiche.

LA SEMINA

Percezione del piacere corporeo,

mentale ed emozionale derivante dal

contatto con la terra, i semi, l’acqua,….

Scoperta delle caratteristiche del

materiale esperito

Esperienze scientifiche relative alla

trasformazione della natura

Esperienze con semina finalizzate alla

conoscenza del ciclo vitale delle

piante

Allestimento dello spazio vissuti

1. Esperienza di vissuto globale

IL TEMPORALE E IL VENTO

finalizzato alla stimolazione globale dei sensi e delle emozioni

dei bambini

2. Esperienza di vissuto globale

I COLORI

finalizzato alla percezione delle

differenze cromatiche

Allestimento atrio e spazi comuni: con fiori, colori, farfalle. La città grigia torna colorata

Condivisione di regole del vivere sociale con le famiglie