Progetto didattico «Scrivere bene»...nell’apprendimentodel gesto grafico, e delle regole...
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Progetto didattico«Scrivere bene»
a.s. 2018-2019
a cura dell’insegnante Vezzoli Simonetta
CLASSI 1° A – B
Scuola Primaria «A. Bettoni» Cazzago S.M.
Impariamo a … scrivere bene
Il lavoro didattico che voglio qui presentare è
nato dall’esigenza di preparare e di avviare in
modo graduale e mirato alla scrittura sia in
stampato maiuscolo che in stampatello
minuscolo.
Da diversi anni mi occupo dell’ambito linguistico
nella scuola primaria, ma nelle ultime due
generazioni ho notato nei bambini maggiori
difficoltà grafo-motorie legate sia a inadeguati
stimoli educativi di base (per esempio nelle
prassie quotidiane di vestirsi, usare un cucchiaio,
allacciarsi le scarpe..) che a difficoltà
nell’apprendimento del gesto grafico, e delle
regole complesse e convenzionali della scrittura
a mano che a volte si tende a dare per scontate,
come se scrivere fosse un’attività semplice e
spontanea.
Principi metodologici
La metodologia che ho utilizzato riguarda il modo di proporre le
attività grafiche.
1 SI PARTE DAL GESTO PER ARRIVARE ALLA FORMA
2 SI PROCEDE IN MODO GRADUALE
3 LE PROPOSTE DIDATTICHE SONO PRESENTATE IN MODO
SISTEMATICO E COERENTE secondo il seguente ordine:
• attività di motricità e di distensione degli arti coinvolti nella
scrittura;
• attività percettive e motorie ed esercizi di coloritura e cornicette;
• esercizi di pregrafismo per la preparazione allo stampato
maiuscolo;
• avvio alle singole lettere in stampatello maiuscolo/minuscolo,
suddivise in gruppi per affinità di gesti;
• copia delle singole lettere su supporto lucido/plastificato con il
pennarello magico;
• copia di brevi parole con le lettere precedentemente apprese;
• trascrizione di parole e di brevi testi dallo stampato maiuscolo
allo stampatello minuscolo;
• produzione libera in stampatello.
Il direttore
d’orchestraPalleggi Il cannocchiale
Ritaglio con le forbici
con presa corretta
-
• Nelle attività di pregrafismo e di avvio alle lettere in stampato e in
stampatello, ho presentato i tracciati e le lettere seguendo una
sequenza metodologica caratterizzata da lentezza e gradualità
che mi ha consentito di non trascurare alcun passaggio
dell’apprendimento e ha permesso a tutti i bambini, anche a quelli
con minori risorse iniziali, di acquisire crescente consapevolezza
percettiva e sicurezza esecutiva, rafforzando nel tempo le capacità
di metacognizione e di autonomia.
• OSSERVAZIONE: si stimola l’attenzione e l’analisi di
un tracciato di pregrafismo o di una lettera,
eseguiti dall’insegnante alla lavagna, ponendo
domande agli alunni a livello spaziale sui punti di
attacco e sulle direzioni.
• COMPRENSIONE DEL COMPITO
• MEMORIZZAZIONE: tutti gli alunni eseguono nell’aria
il movimento del tracciato o della lettera,
verbalizzando i gesti con dei suoni precisi (TAC-TIC-
OO)
• ESECUZIONE alla lavagna e AUTOCORREZIONE
• RIPETIZIONE: per creare un solco grafico e
sviluppare gli automatismi (ogni alunno ripassa
prima il modello e poi copia sul proprio quaderno il
tracciato di pregrafismo o la lettera analizzata alla
lavagna, migliorando gradualmente la produzione
grafica, passando così dal piano verticale a quello
orizzontale e dal grande al piccolo)
Direzioni Tracciati dritti Tracciati obliqui Tracciati curvi Figure e forme
Conclusioni
Dopo il lavoro proposto in queste pagine per i bambini non sarà
difficile accostarsi all’apprendimento del corsivo che proporrò fin
dai primi giorni della classe seconda prevedendo, anche per
questo carattere, un percorso graduale e sistematico, preceduto
da attività di macrografia, per incentivare la scioltezza e la
coordinazione grafo-motoria e per avviare alla gestione
armonica dello spazio grafico.