Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

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PROGETTO DI UN INSEDIAMENTO TEMPORANEO NEL SAHARA OCCIDENTALE CORSO DI PERFEZIONAMENTO ‘HABITAT TECNOLOGIA SVILUPPO’ Alberto Clerici - Paola Inversetti - Matteo Perin

description

The project aims to provide to the Saharawi people a building technology studied for the moment when the geo­political situation will allow them to return to their legitimate lands. The analysis of the Saharawi community’s social structure took consideration of the camps where tribes are at the moment, deducting a well defined aggregative pattern by the spatial point of view, reflecting the hierarchical structures of their society. Based on a complex relationships’ diagram that determines the aggregation systems, it has been developed a complex geometric matrix assumed as an archetype for the housing module study.

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PROGETTO DI UN INSEDIAMENTO TEMPORANEO NEL SAHARA OCCIDENTALECORSO DI PERFEZIONAMENTO ‘HABITAT TECNOLOGIA SVILUPPO’

Alberto Clerici - Paola Inversetti - Matteo Perin

Page 2: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

SAHARA OCCIDENTALE . RASD 24º30’N, 13ºW

(DZ)

(MA)

(RIM)

01 I

NQ

UAD

RAM

ENTO

TERRITORIO A STATUS CONTESO

dhiram marocchinadhiram sahrawidinaro algerino

POPOLAZIONE

TOT AREA

DENSITA’

COMPOSIZIONE ANAGRAFICA

ETA’ MEDIA

CRESCITA POP.

TASSO DI NASCITE

TASSO DI DECESSI

URBANIZZAZIONE

POP. URBANA

MORTALITA’ INFANTILE

ASPETTATIVE DI VITA

GRUPPI ETNICI

LINGUA

RELIGIONE

VALUTA

GDP PRO.CAPITE

DISTRIBUZIONE FORZA LAVORO

REPUBBLICA ARABA SAHARAWI DEMOCRATICA

266.000 Kmq

1,8 ab./Kmq

3,169 %

491.519~385.000~106.000~200.000

0-14 44,9%15-65 52,8%>65 2,3%

19,7 20,6

32,56 / 1000 ab.

9,13 / 1000 ab.

4%

81%

61,97 / 1000

60,74arabi, berberi

arabo - hassaniyaberberospagnolomusulmana

2,500 $

agricolturaservizi/industria

marocchinisahrawisahrawi rifugiati

Page 3: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

02 E

VOLU

ZIO

NE

STO

RICA

OCCUPAZIONE SPAGNOLA

OCCUPAZIONE MAROCCHINA

INVASIONE MAROCCHINAINVASIONE MAURITANA

L’ESODO

LA STRATEGIA DEI MURI TERRITORI OCCUPATI: REPRESSIONE/INTIFADA

la Spagna, a cui era stata riconosciuta l’ egemonia sul territorio del Sahara Occiden-tale durante la conferenza di Berlino del 1884,occupa militarmente il territorio.

scoperta degli enormi giacimenti di fosfati di Bou-Craa. Il territorio acquista per la Spagna una grande importanza economica tanto da venire diviso in due province del tutto equiparabili a quelle spagnole: Rio de Oro e Saguia el Hamra

l'Assemblea Generale dell'ONU adotta la prima risolu-zione sul Sahara Occidentale, chiedendo alla Spagna di ritirarsi dal territorio richiamandosi al diritto all'autode-terminazione del popolo Saharawi.

l'Assemblea Generale dell' ONU chiede alla Spagna di organizzare un referendum nel Sahara Occidentale per permettere alla popolazione autoctona di esercitare il diritto all'autodetermina-zione.

10 maggio: nasce il Fronte PO. LI. SA. RIO ovvero Fronte popolare di liberazione del Saguia el Hamra e Rio de oro che fa dell’indipendenza il suo obiettivo principale.

la Spagna annuncia il parere favorevole ad effettuare il referen-dum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi, riconosce il POLISA-RIO. Il Marocco si oppone all’indipendenza del Sahara occidentale.Vengono censiti 74.000 Saharawi aventi diritto al voto

ha inizio l’invasione con la “ marcia verde” di 350.000 marocchini che avanzano verso il Sahara Occidentale. La Spagna firma un accordo clandestino: il Sahara Occiden-tale viene diviso fra il Marocco e la Mauritania. Inizia la guerra del POLISARIO contro questi due stati. Centinaia di migliaia di Saharawi lasciano il loro paese e si trasferiscono in campi di fortuna nel deserto algerino vicino Tindouf.

la Spagna si ritira dal Sahara Occidentale.L'aviazione marocchina bombar-da i centri abitati e le colonne dei fuggiaschi. 27 febbraio: il Fronte ed il Consiglio Nazionale Saharawi proclamano la Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD); Arrivano i primi riconoscimenti internazionali. -aprile: si concludono le opera-zioni di trasferimento dei profughi.

il Fronte POLISARIO proclama il cessate il fuoco con la Mauritania.

La Mauritania si impegna al ritiro dal Sahara Occidentale. Il Marocco, in spregio ad ogni regola di diritto internazionale invade la zona del Sahara Occidentale occupata dalla Mauritania e se ne impadronisce.

Le Forze Armate Reali (FAR) marocchine subiscono una serie di gravi rovesci militari.Per uscire dall'impasse militare Hassan II fa costruire, aiutato dalla Francia, Gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita, un muro lungo 2400 chilometri preceduto da campi minati, sistemi d’intercettazione e 135.000 soldati marocchini per protegge-re, illegalmente, un territorio ricco di fosfati, coste pescosissi-me e petrolio.

il Parlamento Europeo adotta una risoluzione secondo la quale il problema del Sahara Occiden-tale è un problema di decolonizzazione che deve essere risolte in funzione dell'inalienabile diritto del popolo Saharawi all'autode-terminazione ed all'indipendenza.

Il segretario generale dell’ONU presenta il piano di pace definitivo.Viene istituita la “ Missione Interna-zionale delle Nazioni Unite per il Referendum del Sahara Occidenta-le” ( MINURSO).

si diffonde una protesta generaliz-zata, che si esprime attraverso manifestazioni pubbliche e non-violente che gli stessi Saharawi chiamano Intifada. La protesta muove, sia dalla, mancata libertà, che dalla rivendicazione d’indipendenza.

la durata della missione ONU nel paese è stata prorogata per consentire l'esame di una nuova proposta di pace, che dovrebbe portare al referendum per l’autodeterminazione.Continua la repressione dei Saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte delle autorità marocchine.

Nonostante le condanne e i moniti dell’ONU e della Corte dell’Aia, continua la repressio-ne dei Saharawi nei territori occupati.8 Novembre:un campo di 22.000Saharawi nelle vicinanze di El Aiunviene sgomberatocon la forza dalle autorità marocchine.

1934 1958 1965 1966 1973 1974 1975 1976

1978 1979 1981 1989 1991 1999 2005 2010

RASD

RASD.UNA REPUBBLICA DI SABBIA IL PIANO DI PACE

INVASIONE MAROCCHINAINVASIONE MAURITANA

occupazione militare spanola

occupazione militare marocchinaoccupazione civile marocchina

occupazione militare mauritana

esodo saharawi

fronte liberazione saharawi

missione MINURSO

Page 4: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

la RASD è riconosciutada più di 80 paesi

5 campi vicino Tindouf200.000 profughi

2.720 km di muri

240 batterie di artiglieria pesante

20.000 km filo spinato

milioni mine antiuomo

160.000 soldati

87% del territoriosotto il controllo del Marocco

LA STRATEGIA DEI MURI

I PIANI DI PACE

INVASIONE MAROCCHINA

ESODO

03 I

L SI

STEM

A D

EI M

URI

MINURSO Team Site (Airfield)

UNHCR presence

campi profughi

zona minata

19821982198219821982

1984

genn. 1985

sett. 1985

1987

UNHCR sub office

M

GLI INTERESSI ECONOMICI DEL MAROCCO

M

M

M

M

M

M

M

M

M

(MA)(DZ)

(RIM)

EL AIUN

BOJDOUR

DAKHLA

BIR GANDUS

AGWANIT

AWSERD

OUM DREYGA

SMARA

BU CRAA

MEHAIRES TIFARITIBIR LAHLOU

MAHBAS

TINDOUF

El Aiun

Smara

Bu Craa

bombardamenti

IL TRIANGOLO D’ORO

saguia el hamra

capitale economica SaharaOccidentale

miniere fosfatipiù grandi del mondo

Page 5: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

Tindouf

Mijek

Awsard

Tichla

Agwanit

Oum Dreyga

Dakhla

Bir Gandus

Nouadhibou

Bojdour

Laayoune

Bu Craa (miniere)

Guelta Zemmur

Smara

MehairesTifariti

Mahbas

Bir Lahlou

Sahara Occidentale

22°

24°

26°

28°

18° 16° 14° 12° 10° 8°

Tindouf

Mijek

Awsard

Tichla

Agwanit

Oum Dreyga

Dakhla

Bir Gandus

Nouadhibou

Bojdour

Laayoune

Bu Craa (miniere)

Guelta Zemmur

Smara

MehairesTifariti

Mahbas

Bir Lahlou

AREOPORTI

Laayoune: 2 piste asfaltate 2.490 m - 2.820 m

Smara: 1 pista asfaltata 3.050 m

Dakhla: 1 pista asfaltata 2.980 m

Tindouf: 2 piste asfaltate 2.900 m - 3.100 m

PISTE DI ATTERRAGGIO

Bojdour: 1 piste sterrata 1.280 m

Awsard: 1 pista sterrata 1.200 m

Bu Craa: 1 pista sterrata 1.420 m

Tifariti: 1 pista sterrata 1.280 m

strada principale

strada secondaria

porto

muro marocchino

Algeria

CLIMA desertico caldo precipitazioni rareventi di scirocco durantela primavera e l’invernoharmattan haze alimentatedal vento si formano il 60%del tempo

AREA

CONFINI

COSTE

266000 Kmq

1100 Km

algeria 42 Kmmarocco 443 Kmmauritania 1561 Km

hamada

LEGENDA

ALTIMETRIA

carbonati

250 - 500 m slm

500 - 750 m slm

fosfati

0 - 250 m slm

sali

bacini idrici principali

muro marocchino

HAMADA

Dall’arabo hamid, morte, senza vita, estinto.E’ un tipo di deserto con aree consistenti in terreni aridi, brulli, altopiani rocciosi con presenza di pietrisco dalle forme aguzze.Ha le escursioni termiche più elevate tra i vari tipi di deserto. La vegetazione, salvo la presenza di acqua super�ciale è fatta di sterpaglie e cardi. La natura dell'hammada lo porta ad essere meno umido degli altri tipi e lo porta ad essere quasi certamente il più ostile alla vita umana. La struttura del terreno è permeabile e l'acqua viene assorbita velocemente.

04 A

NAL

ISI T

ERRI

TORI

ALE

Page 6: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

strutture mobili (tende)

area “pubblica” centrale

BAIRRO - QUARTIERE

E’ il primo cluster aggregativo che compone un campo saharawi. Si sviluppa a partire da due direttrici ortogonali che si incontrano in uno spazio “pubblico”, libero dalle strutture e dalle tende che accolgono le abitazioni.

05 M

OD

ELLO

INSE

DIA

TIVO

: IL

BAI

RRO

Tindouf

Dakhla

Smara

Rabouni

- sede amministrativa RASD- centro stoccaggio/distribuzioni aiuti umanitari UNHCR

UNHCR headquarter

Awserd

El Aiun

10

22

20

30

45

135

40

I CAMPI NELLA REGIONE DI TINDOUF

Page 7: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

B1

B2 B3

B4

DAIRA - COMUNE

Quattro barrios formano una daira, una cellula che ha una sua struttura politica ed amministrativa rappresentata da un consiglio e da un sindaco eletto dal popolo. I comitati delle donne gestiscono invece la distribuzione degli aiuti umanitari all’interno dei barrios. In ogni daira sono presenti: uffici amministrativi, un dispensario, una scuola primaria e centri di aggregazione.

servizi pubblici

area “pubblica” centrale

organi amministrativi (consiglio, comitati ...)

mercato

allevamento (capre, cammelli)

06 M

OD

ELLO

INSE

DIA

TIVO

: LA

DAI

RA

Page 8: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

07 M

OD

ELLO

INSE

DIA

TIVO

: LA

WIL

AYA

D1

D2

D3D4

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D6

WILAYA - PROVINCIA

Sei o sette daire formano una wilaya, retta da un governatore nominato dal Presidente della RASD o da un consiglio di wilaya. Nel centro si trovano gli edificie la residenza del sindaco, le sedi istituzionali con rappre-sentanti dei vari ministeri, la stazione radio, la sede della polizia, il protocollo (la reception delle delegazioni straniere in visita ufficiale) e l’ospedale centrale.

servizi pubblici

area “pubblica” centrale

organi amministrativi (consiglio, comitati ...)

mercato

allevamento (capre, cammelli)

Page 9: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

TENDA STRUTTURA PERMANENTEV S

- la famiglia coniugale è la più piccola cellula sociale rappresentata dalla tenda- tenda: primo quadro sociale della vita quotidiana, la donna ne assume la gestio-ne - tenda: perimetro 4x8m, costituito da 6-12 pezzi di stoffa, entrata principale situata in direzione dell’oceano, apertu-re laterali per ventilazione naturale- all’ interno della tenda (haima) si trova una seconda tenda (benia) che permette la privacy della donna- la cottura dei pasti avviene all’esterno della tenda, sul lato riservato alla donna.- pavimento composto da stuoie e tappeti- i materassi per dormire e per sedersi sono disposti lungo i lati

Muri di mattone in terra cruda circondano una corte su cui si affacciano le camere, la cucina, il wc alla turca,il deposito. Le finestre, sono piccole e incorniciate di intonaco bianco. I muri di terra offrono buona protezione dal grande caldo del sud o dal freddo, capace, di notte, di scendere sotto lo zero per una parte dell’anno. La corte serve come riparo dal vento e, durante il giorno, offre sempre una zona d’ombra. Le piccole finestre proteggono dall’irraggiamento solare ma assicurano comunque una giusta illumina-zione, diffusa dal colore bianco dell’ incorni-ciatura. Esse sono posizionate nellaparte bassa delle pareti perché è lì che, all’interno, è più utile indirizzare la ventila-zione, all’altezza cioè della persona seduta o distesa. La copertura in lamiera rappresenta una forte criticità per il bilancio termico 5m 5m

DAL NOMADISMO ALLA STANZIALITA’

1976_ la tenda di fortuna è il primo rifugio per i profughi che arrivano nei campi

‘80s_ gli aiuti umanitari introducono la tenda “pakistana”. Intorno alla tenda nascono i primi nuclei in muratura per ospitare i servizi

‘90s_ la tenda si sposta al lato. La casa gravita intorno ad una corte che protegge dal vento

‘2000s_ l’abitazione cresce con l’aggiunta di altri locali in muratura. La tenda, spostata all’esterno, viene utilizzata in estate e per le cerimonie

08 A

BITA

RE IL

DES

ERTO

Page 10: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

I SAHARAWI

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

- mix di tre tipi di tribù- 40 tribù nomadi(tributarie, guerriere, letterate-religiose)- base tribale- società acefala- mobilità fra tribù- consiglio democratico- valori comunitari, civili e egualitari- alla base di ogni qabila(tribù)c’erano la khaina(famiglia coniugale) e aial(famiglia allargata)- matrimoni endogamici- poligamia moderata- nomadismo- tenda è il primo quadro sociale della vita quotidiana nomade- tribù aveva una funzione difensiva verso l’esterno- struttura interna della tribù basata su appartenenze parentali patrilineari- all’interno di ogni qabila (tribù) c’era un’assemblea di notabili (potere legislativo, giuridico e giudiziario)

- non volontà di creare un esercito professionista- volontà di reinserire il soldato nella società- idea di comunità non più di stato- volontà di mantenere vivi le caratteristiche dominanti del popolo - cooperazione fra gruppi - condivisione delle infrastrutture primarie- tenda_bairros_daira_wilayas

PRE

ESO

DO

POST

ESO

DO

STRU

TTU

RA S

OCI

ALE

ISTRUZIONE

- 5% di afabetizzazione per le donne- divieto per le bambine di frequentare scuole superiori estere- la dona era il punto di riferimento per l’educazione scolastica e morale dei fligli insieme alla scuola coranica e alla mahadra superiore- educazione ed istruzione basate sulla conoscenza della lingua araba e sulle materie inerenti alla religione- educazione della donna limitata all’ambiente domestico e alla scuola coranica- il maschio si può muovere più liberamente per studio, gioco e lavoro

- dall’inizio dell’esilio è stato pensato un sistema d’istruzione valido e adatto ai bisogni della popolazione- 95% di alfabetizzazione- scuole d’infanzia, primarie e secondarie- possibilità di frequentare scuole superiori e univeristà all’estero- programmi scolastici sono a base nazionale - insegnamento obbligatorio dello spagnolo dalla terza elementare- educazione pre-scolare affidato alle donne- finalità del sistema scolastico è quello di rendere il più autonomi possibili i giovani saharawi- sistema scolastico cerca di istruire i ragazzi partendo dai temi della realtà quotidiana della vita nei campi- insegnanti giovani e con diverse formazioni

FIGURA DELLA DONNA

- lavoro giornaliero: cucianare, filatura, tessitura, educazione dei figli, cura degli anziani, pratiche mediche, controllo degli animali al pascolo- la moglie del maalem ha il compito della rifinitura, cesellatu-ra e pittura degli oggetti grezzi- conoscenza femminile varia- donne creano sfere di influenza personale - donna rende possibile un rapido adattamento ad un contesto sociale e politico in evoluzione- non vi è una clausura totale della donna, al contrario di altre società conservatrici

- condizione della donna diversa dalle altre società islamiche- impegnata in tutti i campi delle attività produttive e della vita civile- istruzione militare- conservazione della della cultura saharawi e dell’educazione- alcune scuole gestite da donne- 1979: anno di fondazione dell’organizzazione popolare di utte le donne (UNFS)- obiettivi della UNFS: migliorare le condizioni di vita delle donne, dei minori e dei portatori di handicap;sensibilizzazione della popolazione straniera- compiti nei campi dell’UNFS: istruzione, formazione delle donne e della vita culturale- sito internet che permette loro di comunicare e avere un approccio differente con l’invasore marocchino- grazie all’esilio la figura della donna cambia: superamento della condizione delle donne durante il colonialismo- esilio: figura della donna rivalutata: ruolo determi-nante nella gestione dei campi e della società- partecipano alle organizzazioni di base, gestiscono le distribuzioni alimentari, determinanti nel campo educativo e saniatrio- ruolo mantenuto costante è quello di madre

cucinare

mansioni

�latura tessitura

tributarie

40 tribù

guerrieremix 3 tipi di tribù

società acefala

mobilità fra tribù

consiglio democratico

matrimoni endogamici

cooperazione

nomadismo

09 O

RGAN

IZZA

ZIO

NE

SOCI

ALE

moglie del maalem

ri�nitura oggetti grezzi

pittura oggetti grezzi

vita sociale ampia conoscenza

in�unze personali

adattamento al contesto

no clausura

condizione privileggiata

gestione dei campi

attiva nelle attività produttive

custodisce la cultura e l’educazione

gestione di alcune scuole

ruolo di madre

migliorare le condizioni di vita

formazione delle donne

istruzione delle donne

sito internet

UNFS

partecipazione organizzazioni di base

istruzione militare

letterate-religiose

qabila

khain

aial

religione

lingua araba

maschio si muove più liberamente

donna

istruzione

istruzione

5% di alfabetizzazione

no scuole estere

isturuzione nell’ambiente domestico

scuole

primarie

infanzia

secondarie

scuole superiori estere

95% di alfabetizzazione

prog. scolastici a base nazionale

prog scolastici a base nazionaleinsegnamento dello spagnoloeducazione pre-scolare_donnesi parte dai temi della quotidianitàinsegnanti con formazioni diverse

haima (tenda)

barrios (quartiere)

barrios (quartiere)

idea di comunità

idea di reintegrazione del soldato

cooperazione fra gruppi

condivisione infrastrutture primarie

wilayas (provincia)

Page 11: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

USI E COSTUMI

- mungitura dei cammelli di prerogativa maschile, latte raccolto in un ampia ciotola - mungitura delle capre di prerogativa femminile, latte raccolto in una piccola pentola- solo il padre può distribuire il latte fresco- mansioni femminili: costruire oggetti per la casa e a preparare e cucinare il cibo, macinatura, produzione di burro- gli uomini mangiano prima delle donne e dei bambini ma tutti da uno stesso piatto e da una ciotola per bere- altro alimento ricorrente è il tè e il suo consumo è una vera e propra cerimonia- stuoie e tappeti fungono da letto

I SAHARAWI

POLITICA ECONOMIA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE

- divisione delle funzioni economici-sociali su base tribale

- Repubblica Araba Democratica- carattere socilista limitato dai valori tradizionali- sistema semi-presidenziale- idea di comunità attraverso la solidarietà tra i membri della collattività, la suddivisione delle attività economiche e la condivisione dei beni comuni- complesso delle strutture politiche prevale sull’esercito- insistenza rispetto al dialogo pacifico tra le parti- ricorso alle armi vissuto come una costrizione dettata dall’invasore- valori comunitari, civili ed egualitari (nuova costituzione del ‘91)- nei campi profughi è vigente uno stato fondato su una Carta Costituzionale del 1976, rivista nel 1991- popolazione suddivisa in quattro province (wilayas) a loro volta suddivise in comuni (dairas)- daira=popolazione raggruppata in cellule di 10 membri- assemblea del popolo ogni due anni elegge il consiglio popolare (funz amm)- popolazione inserita in tre strutture: Congresso popolare di base_cellule_cinque Comitati popolari- Wilaya comprende un Consiglio popolare e un dipartimento di formazione ideologica- no distinzione fra personale della daira e della wilaya

PRE

ESO

DO

POST

ESO

DO

STRU

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RA P

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STRU

TTU

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CON

OM

ICA

- Comitato dell’alimentazione è il pilastro dell’intera struttura organizzativa- alcuni saharawi ricevono una pensione dal governo spagnolo memori dell’epoca del colonialismo- sistema economico dipende dalla contingenza dei fatti e dagli aiuti umanitari, dal governo algerino e dalla solidarietà estera- moneta: dinaro algerino- pastorizia- coltivazione di sussistenza- artigianato (produzione di tappeti, tessuti)- commercio- allevamento di stato e e allevamento privato

- pesca- allevamento

divisione funzioni economico sociali su base tribale

allevamen-to

pesca

Repubblica Araba Democratica

sistema semi-presidenziale

suddivisione attività economichecondivisione dei beni comuni

valori comunirari, civili, egualitari

stato fondato su una Carta Costituzinale

strutture politiche > esercito

allevamento di stato e privato

commercio

artigianato

coltivazine di sussistenza

pastorizia

attività principali

pensioni dal governo spagnolo

aiuti umanitari

dipendenza/ assistenzialismo

cammelli_uomini

capre_donne

di�erenze

uomo a tavola si serve

per primosolo il padre distribuisce il latte fresco

donna

rito del the’

stuoie e tappeti=letti

dormno separati

cucinare

produzione oggetti per la casa macinatura

produzione burro

mungitura

10 S

ISTE

MA

POLI

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ECO

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O

Page 12: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

11 I

MM

AGIN

I DAI

CAM

PI

Page 13: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

Tifariti

Bir Lahlou 102 km

Tindouf 320 km

Mur

o Sa

hara

Occ

iden

tale

82

km

Mauritania 22 km

Smara 177 km

Navarra H

ospital

Olivo de el huerto

edificio

LEGENDA

rovina

area intervento

wadi

aeroporto

oasi

strada principale

strada bianca / pista

TIFARITI 26º09’N, 10º36’W - 469 m slm

TERRITORIO A STATUS CONTESO

POPOLAZIONE

REPUBBLICA ARABA SAHARAWI DEMOCRATICA

~3.000 ab

CLIMA

0jan feb mar apr may jun jul aug sep oct nov dec

5

10

15

20

25

30

35

40

45

tem

pera

tura

/ p

reci

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i / g

iorn

i um

idi

INFRASTRUTTURENavarra Hospital

pista sterratalunghezza 1.250 m

ospedale

campo atterraggio

RISORSE IDRICHE riserve acquiferea grandi profonditàcirca 400 m

FLORA E COLTIVAZIONI argania spinosaacaciaulivopalma da dattero

ALLEVAMENTO cammellidromedaricapre

WADI

E’ il letto di un torrente, quasi un canyon o canalone, in cui scorre o scorreva un corso d'acqua a carattere non perenne. In occasione di forti piogge - a sviluppo prevalen-temente locale e occasionale - lungo il suo bacino idrografico oppure alla sorgente, l'alveo del torrente si riempie in breve tempo di acque che assumono un regime acciden-tato e tumultuoso per un periodo determinato dall'esau-rimento della scorta d'acqua prodotta dalle condizioni climatiche originanti il fenomeno.

12 L

A SC

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DEL

LU

OG

O

Page 14: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

PROBLEMATICHE

surriscaldamentoambienti

precoce deterioramento murature

adobe

tetto in lamiera

TECNOLOGIE SAHARAWI

precipitazioni forti e concentrate

elevata temperaturadiurna

bassa temperaturanotturna

terreno sabbioso

CONDIZIONI AMBIENTALI

intonaco in terra elatte di calce

coltivazioni nei cortili

mattone pressatostabilizzato

cupole ad ogiva

ADEGUAMENTO TECNOLOGICO

pressa manualesmontabile

forma mattone

stabilizzante

compasso in metallosmontabile

MIGLIORAMENTO TECNOLOGICO

13 S

TRAT

EGIA

D’I

NTE

RVEN

TO

emergenza permanenzapost-emergenza

tenda UNHCR

cupola ad ogiva

STRATEGIA D’INTERVENTO

Page 15: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

a

a

b

b

c

c

1

2

3

4

5 6

1 - manico2 - leva di chiusura3 - coperchio4 - stampo5 - bulloni di regolazione6 - base

1 PRESSA CINVA-Ram x 15-20 famiglie

Peso _ 63 KgDimensioni base _ 24x37x64 cmForza applicata dalla leva _ 36 KgDimensione del mattone _ 10x15x30 cmNumero di mattoni prodotti al giorno da due persone _ 300-500Numero di mattoni necessari per una cupola _ 2500-2800Costo della pressa _ $175

1 COMPASSO x 5 famiglie

Strumento di supporto per la costruzione della cupolafacilmente montabile e trasportabile costituitoda tre elementi

Materiale_ metalloPeso _ 63 KgCosto approssimativo _ $ 90/100

a_ base: elemento pentagonale, lato 50 cm costituito da 9 profilati sez. L e un core centrale tubolare cavo Ø 4 cm

b_ montante: struttura ad arco e tiranti in tondini metallici da carpenteria Ø 5 mm

c_ braccio telescopico lunghezza massima 6m costituito da 6 profilati metallici a sezione variabile profilo C

1 KIT BASE UNHCR x 1 famiglia

Telo pavimento:

Materiale: pvcPeso: 200 g/m2

Spessore: 0,20 mmLunghezza: 5 mLarghezza: 4 m

Telo per la copertura

Materiale: cotone impermeabilizzato,ignifuto e preformatoPeso: 200 g/m2

Spessore: 0,20 mmLunghezza: 5 mLarghezza: 4 m

Picchetti:

Materiale: acciaioSpessore: 2 mmLunghezza: 50 cm

Corda:

Materiale: nylonSpessore: 10 mmLunghezza: 40 m

Chiodi:

Materiale: acciaoDimensione corpo:75x3,6 mmDimensione testa: 22 mm

:

Pali:

Materiale: bambooDiametro: 80 - 100 mmLunghezza: variabile

14 I

L N

UO

VO K

IT

Page 16: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

effettuato lo scavo perimetrale si procede con la messa in opera delle fondazioni mediante l’utilizzo di gabbionate, realizzate con rete da pollaio, riempite di pietre di diversa granulometria.

i primi corsi della cupola si impostano sulla basein pietra a 40 cm da terra.Si definiscono i piedritti che sorreggeranno l’arcod’accesso e le bucature per la ventilazione/illuminazione

terminato il portale d’accesso la cupoola cresce. Gli ultimi due corsi verrannolasciati liberi

5/7 gg 10 ggT1_ FONDAZIONI / SOTTOFONDO T2_ IMPOSTAZIONE CUPOLA T3_ CHIUSURE

r= 35

0

600

7040

0

sc. 1: 100

GAB

ION

WAL

L

GAB

ION

WAL

Lpo

sa in

ope

ra

cost

ruzi

one

15 I

L M

OD

ULO

ABI

TATI

VO I

Page 17: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

tot

Fissato il tubo di ventilazione sul colmo si procede alle opere di rivestimento delle pareti esterne e interne per la protezione dei mattonie per incrementare la massa termica del pacchetto murario.

5/6gg 20/25 ggT4_ PROTEZIONE

vento predominante

1

1- fondazioni: gabion wall

2- sottofondo: pietrisco di media granulometria

3- piano di calpestio: terra battuta e stabilizzata

4- intonaco interno: fango + collanti naturali

5- compressed stabilised earth blocks

6- intonaco esterno: calce/gesso + terra + sabbia

7- impermeabilizzante esterno: latte di calce

8- camino di ventilazione: tubolare PVC Ø 15 cm

234

5

4

6

7

8

sc. 1: 50

sc. 1: 10

3010

15

COMPONENTE TECNOLOGICO - COMPRESSED STABILISED EARTH BLOCK

TECNICA TRADIZIONALE - GRIGLIA A “CLAUSTRA”i fori ottenuti dalla disposizione alterna dei mattoni funzionano come una griglia a claustra, accelerando la velocità dei flussi d’aria in transito

Materiali_

Forma_

terra + stabilizzante + acquaTerra: composizione del suolo prevalentemente di tipo roccioso/sabbioso.Estratta a 50 cm di profondità, viene setacciata e disposta in cumuliStabilizzante: per questo tipo di sulo gli stabilizzanti migliori sono il Gesso, la Calce e il Cemento Portland presenti in percentuali che oscillano tra il 4% e l’8% una volta miscelati, ai due componenti viene aggiunta l’acqua necessaria per ottenere un impasto umido.Usciti dalla pressa i mattoni devono riposare 3-4 giorni in un ambiente dove possano preservare l’umidità interna, per poi passare a naturale essica-zione durante un periodo di 3/4 settimane

Preparazione

la sezione “a scalino” data dallo stampo della pressa,rende il mattone autobloccante, facilitando la posa in opera e consentendo un minore consumo di malta.

16 I

L M

OD

ULO

ABI

TATI

VO II

Page 18: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

17 E

VOLU

ZIO

NE

MO

DU

LO A

BITA

TIVO

DRY VIP LATRINE

La “dry ventilated improved latrine” è una tecnologia a basso impatto ambientale sviluppata e impiegata da anni nelle aree rurali o in contesti difficili delle aree urbanizzate dove è assente una rete fognaria. La latrina non ha bisogno di alcuna connessione alla rete e, sfruttando il naturale processo di decomposozione aerobica, trasforma le deiezioni in humus eliminando il rischio di contaminazioni batteriche pericolose.Il processo che normalmente impiega circa 9 mesi viene velocizzato implementando il sistema con un metodo di separazione delle feci dalle urine che una volta raccolte e diluite con acqua possono essere utilizzate come fertilizzante e attraverso l’incrementazione dell’azione aerobica:un camino composto da una parete di lamiera pitturata di nero velocizza il moto convettivo dell’aria proveniente dalla toilette creando un flusso continuo che elimina anche il problema dei cattivi odori.

1

2

3

4

vasca contenimentofondazioni in cls

muratura in mattoni pressati in terra cruda stabilizzata

sostegno copertura in assi da cantiere spess. 2,5 cm

5 completamento muratu-ra e realizzazione camino di ventilazione in lamiera dipinta di nero

soletta cls spessore 8,5 cm preparata e assemblata in loco

FASE 1

1. Delemitazione lotti

2. Montaggio tenda

3. Costruzione dry vip latrine

FASE 2

1. Costruzione muro di cinta

2. Costruzione modulo abitativo principale Ø 6 m

FASE 3

1. Costruzione moduli secondari di Ø variabile

2. Costruzione ulteriore modulo abitativo principale Ø 6 m

3. Creazione orto per produzione agricola e mitigazione microclima

1° MESE 3° MESE

sc. 1: 500 sc. 1: 500 sc. 1: 500

Page 19: Progetto di un insediamento temporaneo nel Sahara Occidentale

230 m

320 m

CAMPO TIFARITI popolazione: 1000 ab

SUP. MIN. RICHIESTA45 mq infrastruttureincluse

3,5 mq eccetto condizioni estreme

15

MAX 200

MAX 100 m opochi minutidi camminata

h edifici x 2

30 m ogni 300 mqdi sup. costruita

SUP. DI CAMPOA PERSONA

SUP. COPERTAA PERSONA

DISTANZA MIN.TRA EDIFICI

QUANTITA’ MIN. (LITRI) A PERSONA PER GIORNO

PERSONE PER PUNTO DI APPROVIGGIONAMENTO

DISTANZA MAX.RUBINETTI / ABITAZIONI

15

MAX 50 m

MAX 100 m

opochi minutidi camminata

40 persone

NUM. MAX. PERSONEPER LATRINA

DISTANZA LATRINE / ABITAZIONI

DISTANZA MAX.RUBINETTI / ABITAZIONI

NUM. PERSONE PERPUNTO DI RACCOLTA

DISTANZA MIN.TRA CLUSTER

THE SPHERE PROJECT (2004) indicators &UNHCR (2007) standards

PREVENZIONE INCENDIO

APPROVIGGIONAMENTO ACQUA

se utilizzati materialifacilmente infiammabili:h edifici x 3/4

SERVIZI IGIENICI

RIFIUTI

18 I

L CA

MPO

DI T

IFAR

ITI

B1

B2 B3

B4

scuola

LEGENDA

centro civico e smistamento

mercato

mercato

spazio pubblico

aprovigionamentoacqua

vip latrine

comunità

strada principale

bairrodaira

centro raccoltarifiuti

sc. 1: 2000