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Insediamento e attrezzature Sommario sulla struttura dell'insediamento Stato 31 dicembre 2009 5.1 - 1 5 Insediamento e attrezzature 5.1 Sommario sulla struttura dell'insediamento A Situazione iniziale Il Cantone dei Grigioni è caratterizzato da un insediamento fortemente decentraliz- zato dovuto alla situazione topografica ed all'evoluzione storica. Lungo gli assi dei fondovalle si sono andate formando nel corso del tempo, nei punti nodali del traffico, delle località che assolvono nel tessuto socioeconomico delle funzioni importanti anche per i dintorni. Quali veri e propri centri, esse garantiscono in misura determinante l'approvvigionamento della popolazione indigena e degli ospiti con i beni di prima necessità e le altre prestazioni di servizio pubbliche e private. Tali funzioni vengono assunte in parte anche dai Comuni vicini (p.es. Grono-Roveredo). Oltre alla funzione riguardante l'approvvigionamento, le suddette località costitui- scono dei veri e propri baricentri occupazionali. Ilanz rientra ad esempio tra le poche località svizzere ad avere più occupati che abitanti. La svariata offerta di posti di lavoro torna a vantaggio della popolazione dei dintorni, caratterizzati in genere da attività di carattere agricolo e artigianale. Un'analoga funzione viene assunta dai centri turistici, che mettono a disposizione, oltre all'offerta di posti di lavoro e alle possibilità d'alloggio per gli ospiti, anche una parte dell'approvvigionamento con le prestazioni di servizio pubbliche e private per la popolazione residente. La rete attuale, costituita dai centri e dagli altri insediamenti, è la premessa per l'ul- teriore sviluppo dello spazio vitale ed economico dei Grigioni (vedi ill. 5.2.). Importante è pure il collegamento di questa rete con i centri economici dell'Alto- piano svizzero (p.es. Zurigo) e quelli dei Paesi confinanti (p.es. Tirano/Sondrio). Con un potenziamento mirato e coordinato dei centri, che costituiscono i nodi più importanti della suddetta rete, è possibile evitare o contenere la perdita delle funzioni centrali e l'emigrazione delle forze lavorative qualificate verso i grandi centri dell'Altopiano. Ne va anche dell'attrattiva economica e della competitività dell'intero Cantone. Esistono svariate strutture insediative particolari (insediamenti sparsi, insediamenti temporanei, edifici tipici del paesaggio, piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale, ecc.), che si riscontrano anzitutto nello spazio rurale, nonché località caratteristiche particolari e oggetti culturali. Esse riflettono l'immagine dello sviluppo storico-culturale dell'insediamento, conferiscono un'impronta caratteristica al quadro del Cantone dei Grigioni in senso estetico e ideale e contribuiscono a cre- arne l'identità e una parte essenziale dei suoi valori culturali. Per il turismo, le strut- ture insediative particolari, le località caratteristiche e i monumenti culturali contri- buiscono all'attrattiva. In futuro occorre conservare e proteggere le strutture insedia- tive particolari, le località caratteristiche e i monumenti culturali. L'illustrazione 5.1 mostra le «strutture insediative particolari» trattate nell'ambito del piano direttore e le diverse forme di «località e oggetti degni di protezione», nonché le rispettive relazioni. Per quanto riguarda le strutture insediative particolari, si tratta in primo luogo dell'utilizzazione; per quanto attiene invece alle località e agli oggetti degni di protezioni ne va, seppure in misura diversa, della conservazione e della sal- vaguardia, senza trascurare l'aspetto dell'utilizzazione. Un bisogno particolare di «posti d'insediamento» si riscontra per i nomadi. Il loro particolare modo di vivere e di operare richiede la determinazione di posti di stazio- namento e di transito. Il Cantone dei Grigioni, in collaborazione con i Comuni e le 5.4 5.5 3.5.2, 5.4, 5.5.2 «Nomadi e pia- nificazione» vedi spiegazioni

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Insediamento e attrezzature Sommario sulla struttura dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.1 - 1

5 Insediamento e attrezzature 5.1 Sommario sulla struttura dell'insediamento A Situazione iniziale Il Cantone dei Grigioni è caratterizzato da un insediamento fortemente decentraliz-zato dovuto alla situazione topografica ed all'evoluzione storica. Lungo gli assi dei fondovalle si sono andate formando nel corso del tempo, nei punti nodali del traffico, delle località che assolvono nel tessuto socioeconomico delle funzioni importanti anche per i dintorni. Quali veri e propri centri, esse garantiscono in misura determinante l'approvvigionamento della popolazione indigena e degli ospiti con i beni di prima necessità e le altre prestazioni di servizio pubbliche e private. Tali funzioni vengono assunte in parte anche dai Comuni vicini (p.es. Grono-Roveredo).

Oltre alla funzione riguardante l'approvvigionamento, le suddette località costitui-scono dei veri e propri baricentri occupazionali. Ilanz rientra ad esempio tra le poche località svizzere ad avere più occupati che abitanti. La svariata offerta di posti di lavoro torna a vantaggio della popolazione dei dintorni, caratterizzati in genere da attività di carattere agricolo e artigianale. Un'analoga funzione viene assunta dai centri turistici, che mettono a disposizione, oltre all'offerta di posti di lavoro e alle possibilità d'alloggio per gli ospiti, anche una parte dell'approvvigionamento con le prestazioni di servizio pubbliche e private per la popolazione residente.

La rete attuale, costituita dai centri e dagli altri insediamenti, è la premessa per l'ul-teriore sviluppo dello spazio vitale ed economico dei Grigioni (vedi ill. 5.2.). Importante è pure il collegamento di questa rete con i centri economici dell'Alto-piano svizzero (p.es. Zurigo) e quelli dei Paesi confinanti (p.es. Tirano/Sondrio). Con un potenziamento mirato e coordinato dei centri, che costituiscono i nodi più importanti della suddetta rete, è possibile evitare o contenere la perdita delle funzioni centrali e l'emigrazione delle forze lavorative qualificate verso i grandi centri dell'Altopiano. Ne va anche dell'attrattiva economica e della competitività dell'intero Cantone.

Esistono svariate strutture insediative particolari (insediamenti sparsi, insediamenti temporanei, edifici tipici del paesaggio, piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale, ecc.), che si riscontrano anzitutto nello spazio rurale, nonché località caratteristiche particolari e oggetti culturali. Esse riflettono l'immagine dello sviluppo storico-culturale dell'insediamento, conferiscono un'impronta caratteristica al quadro del Cantone dei Grigioni in senso estetico e ideale e contribuiscono a cre-arne l'identità e una parte essenziale dei suoi valori culturali. Per il turismo, le strut-ture insediative particolari, le località caratteristiche e i monumenti culturali contri-buiscono all'attrattiva. In futuro occorre conservare e proteggere le strutture insedia-tive particolari, le località caratteristiche e i monumenti culturali.

L'illustrazione 5.1 mostra le «strutture insediative particolari» trattate nell'ambito del piano direttore e le diverse forme di «località e oggetti degni di protezione», nonché le rispettive relazioni. Per quanto riguarda le strutture insediative particolari, si tratta in primo luogo dell'utilizzazione; per quanto attiene invece alle località e agli oggetti degni di protezioni ne va, seppure in misura diversa, della conservazione e della sal-vaguardia, senza trascurare l'aspetto dell'utilizzazione.

Un bisogno particolare di «posti d'insediamento» si riscontra per i nomadi. Il loro particolare modo di vivere e di operare richiede la determinazione di posti di stazio-namento e di transito. Il Cantone dei Grigioni, in collaborazione con i Comuni e le

5.4 5.5 3.5.2, 5.4, 5.5.2 «Nomadi e pia-nificazione» vedi spiegazioni

Sommario sulla struttura dell'insediamento Insediamento e attrezzature

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corporazioni regionali, ha creato diversi posti di stazionamento e di transito. In base allo studio «Nomadi e pianificazione del territorio», al momento attuale mancano ancora dei posti di transito nella regione di Landquart e Davos, come pure un posto di transito nella Bassa Mesolcina.

B Idee direttrici

Obiettivo

Il complesso delle decisioni di incidenza territoriale deve orientarsi a una struttura dell'insediamento decentralizzata e interconnessa.

Punti strategici fondamentali

Orientare la struttura dell'insediamento sui nodi e gli assi L'approvvigionamento della popolazione residente e degli ospiti con beni e servizi pubblici e privati si effettua mediante una rete di connessione fra i centri e i Comuni limitrofi e lo spazio rurale. Nelle attività d'incidenza territoriale occorre badare a ogni livello in particolare: - a investimenti dell'ente pubblico nelle attrezzature; - all'allestimento di nodi di coincidenza dei mezzi pubblici di trasporto; - alla salvaguardia della qualità dell'insediamento e delle aree di svago a distanza

ravvicinata negli spazi urbani/agglomerati e negli spazi turistici.

Rafforzare i centri e i Comuni limitrofi quali pilastri dello sviluppo economico I centri e i loro Comuni limitrofi sono i pilastri dello sviluppo economico (ill. 5.1). Spetta ad essi rendere possibile – salvaguardando nel migliore dei modi la qualità dello spazio vitale – l'utilizzazione economica delle migliori ubicazioni, garantire una sufficiente offerta di abitazioni e garantire il collegamento esterno. Le attività d'incidenza territoriale espletate ai vari livelli devono rafforzare i centri: - assicurando e mettendo a disposizione in tempo utile le ubicazioni più idonee per

l'economia e l'approvvigionamento; - coordinando gli investimenti pubblici e privati, in particolare per quanto con-

cerne le infrastrutture per la comunicazione e le nuove tecnologie; - coordinando fra di loro la pianificazione del territorio, la promozione economia e

la protezione dell'ambiente.

Illustrazione 5.1: Rete di centri e Comuni limitrofi, nonché insediamenti nello spazio rurale

6.1 «Attrezzature», «Nodi di coinci-denza dei tra-sporti pubblici» vedi spiegazioni R: 4.1 «Agglomerati / Comuni limi-trofi» vedi spie-gazioni 5.2.2 / 5.2.3 «spazi in evolu-zione» vedi spie-gazioni

Insediamento e attrezzature Sommario sulla struttura dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.1 - 3

Collegare gli insediamenti rurali agli spazi in fase di sviluppo Il mantenimento dell'insediamento negli spazi rurali richiede il collegamento degli insediamenti rurali agli spazi in evoluzione dal punto di vista economico. Ciò facendo è possibile promuovere un'urbanizzazione adeguata e un approvvigiona-mento efficiente degli insediamenti negli spazi rurali, nonché creare sul posto le premesse per la salvaguardia e l'incremento dei posti di lavoro anche nei settori della produzione e dei servizi.

C Ambiti di responsabilità A complemento del piano direttore cantonale le corporazioni regionali designano le strutture regionali dell'insediamento e - nel caso di Regioni di ampie dimensioni - le ulteriori ubicazioni di edifici e impianti che necessitano di coordinamento a livello sovralocale.

Responsabili: Corporazioni regionali

Nei centri designati nel piano direttore vanno create, nell'ambito della pianificazione delle utilizzazioni, le premesse affinché essi possano assolvere le funzioni centraliz-zate e assicurare le ubicazioni idonee a tale scopo.

Responsabili: Comuni

Nei centri turistici va coordinata e adeguata l'offerta di attrezzature turistiche da parte dell'ente pubblico con quella dell'economia privata.

Responsabili: Comuni

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Nomadi e pianificazione: la fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» ha allestito una perizia

che illustra le necessità dei nomadi per quanto riguarda i posti di transito e di stazionamento e intende favorire la presa di coscienza da parte delle autorità e della popolazione. Essa contiene una strategia sommaria riferita al territorio per quanto riguarda i posti di transito e di stazionamento in Svizzera. I posti di stazionamento servono alla permanenza stanziale, in particolare d'inverno, e quale base per tutto l'anno. I nomadi sono annunciati nei comuni nei quali si trovano i posti di sta-zionamento e i bambini vi frequentano la scuola. I posti di transito servono alla permanenza di breve durata fino a un mese, soprattutto durante l'attività itinerante estiva. In particolare per i posti di stazionamento, si tratta anche di adottare i necessari provvedimenti di diritto pianificatorio ed edilizio. Cfr. al riguardo l'illustrazione 5.2 più avanti in questo capitolo.

• Le attrezzature comprendono, oltre agli impianti infrastrutturali dell'urbanizzazione – come le strade, gli impianti di approvvigionamento idrico e le fognature o gli impianti della comunicazione – anche altre attrezzature nel campo dell'amministrazione, della salute pubblica, della formazione, della cultura e del tempo libero. Il genere e il numero delle infrastrutture necessarie dipendono dalla funzione del singolo insediamento e dalla sua centralità. Gli investimenti mirati dell'ente pubblico, così come la conservazione e l'ampliamento delle attrezzature, rappresentano un apporto determi-nante per il raggiungimento del tipo d'insediamento auspicato per il Cantone.

• Punti nodali dei mezzi pubblici di trasporto: un punto nodale dei mezzi pubblici di trasporto deve rispondere almeno parzialmente ai seguenti requisiti (vedi anche cap. 6.3.1):

Sommario sulla struttura dell'insediamento Insediamento e attrezzature

5.1 - 4 Stato 31 dicembre 2009

− I treni e le linee di autobus dei servizi pubblici di trasporto di ordine superiore, si incrociano di regola nei nodi di coincidenza o nelle immediate vicinanze e permettono in tal modo il coordinamento degli orari con le linee subordinate tanto in partenza quanto in arrivo da tutte le direzioni.

− Il punto nodale è il capolinea di una linea di collegamento di ordine superiore dal quale par-tono i collegamenti delle linee subordinate.

− Nel punto nodale si incontrano le varie linee dei mezzi pubblici di trasporto (ferrovia e auto-bus) e sono garantite le coincidenze tra ferrovia e autobus.

• Agglomerati/Comuni limitrofi: Gli agglomerati sono costituiti da aree di insediamento caratteriz-zate da una connessione architettonica o da una concentrazione serrata di pendolarismo (nesso fun-zionale) fra i centri e i rispettivi Comuni limitrofi. Un agglomerato comprende il Comune che funge da nucleo (centro) e quelli limitrofi. Esiste una definizione di agglomerato dell'Ufficio federale di statistica, valida per tutta la Svizzera. Non è qui opportuno, nonostante la definizione, procedere a un'attribuzione definitiva dei singoli comuni a un Comune che funge da centro nel Cantone, poiché è determinante il tipo di relazione funzionale tra il Comune che funge da centro e il comune limitrofo. Con il tipo di relazione funzio-nale si intende p.es. il settore sanitario (ospedale, assistenza agli anziani), l'istruzione (organizza-zione dei diversi gradi scolastici) o le relazioni per i pendolari tra luogo di abitazione e luogo di lavoro. Questa considerazione funzionale deve trovarsi in primo piano. Ad esempio, la nuova poli-tica regionale si concentra maggiormente sui comuni che fungono da nucleo, dei quali fanno parte in particolare i centri regionali, quali principali attori dello sviluppo economico.

• Spazi in evoluzione: Vengono definiti come tali quegli spazi in cui si riscontra un potenziale di sviluppo. I fattori che determinano tale potenziale sono p.es. la raggiungibilità, l'attrezzatura, la disponibilità di forze lavorative qualificate, nonché buone possibilità di svago a distanza ravvici-nata. Di regola gli spazi in evoluzione sono i centri e i relativi Comuni limitrofi (spazi urbani/ agglomerati, nonché spazi turistici), come pure in parte gli assi ubicati fra i centri.

E Oggetti N. Comune/area Categoria Stato di coordinamento 01.SX.01 Chur Hauptzentrum Festsetzung 01.SX.02 Igis-Landquart Zentrum Festsetzung 02.SX.01 Ilanz Zentrum Festsetzung 02.SX.02 Flims – Laax Touristisches Hauptzentrum Festsetzung 02.SX.03 Disentis/Mustér – Sedrun Touristisches Zentrum Festsetzung 02.SX.04 Breil/Brigels – Waltensburg/Vuorz – Andiast Touristisches Zentrum Festsetzung 02.SX.05 Obersaxen – Vella Touristisches Zentrum Festsetzung 03.SX.01 Thusis Zentrum Festsetzung 04.SX.01 Splügen – San Bernardino Centro turistico Dato acquisito 05.SX.01 Lenzerheide – Valbella Touristisches Hauptzentrum Festsetzung 05.SX.02 Savognin Touristisches Zentrum Festsetzung 06.SX.01 Arosa Touristisches Hauptzentrum Festsetzung 07.SX.01 Schiers Zentrum Festsetzung 07.SX.02 Klosters – Davos Touristisches Hauptzentrum Festsetzung 08.SX.01 Davos Zentrum Festsetzung 09.SX.01 Scuol Zentrum, Touristisches Zentrum Festsetzung 09.SX.02 Samnaun Touristisches Zentrum Festsetzung 09.SX.03 Zernez Touristisches Zentrum Festsetzung

Insediamento e attrezzature Sommario sulla struttura dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.1 - 5

N. Comune/area Categoria Stato di coordinamento 10.SX.01 Sta. Maria – Müstair Zentrum Festsetzung 11.SX.01 Samedan – St. Moritz Zentrum Festsetzung 11.SX.02 Oberengadin Touristisches Hauptzentrum Festsetzung 12.SX.01 Stampa – Vicosoprano Centro Dato acquisito 13.SX.01 Poschiavo Centro Dato acquisito 14.SX.01 Grono – Roveredo Centro Dato acquisito

Sommario sulla struttura dell'insediamento Insediamento e attrezzature

5.1 - 6 Stato 31 dicembre 2009

Illustrazione 5.2: Effettivo e necessità di posti di stazionamento e di transito per nomadi (situazione 2005)

Insediamento e attrezzature Programmi d'agglomerato

Stato 26 Gennaio 2015 5.2 - 1

5.2 Programmi d'agglomerato Le città e i comuni degli agglomerati forniscono importanti impulsi sociali ed eco-nomici. La Confederazione intende perciò considerare maggiormente le esigenze degli agglomerati. Nel rapporto "Politica degli agglomerati della Confederazione", a fine 2001 il Consiglio federale ha definito una strategia al riguardo. Nel settore inse-diamento e trasporti viene sostenuto il finanziamento di infrastrutture di trasporto, la relativa base legale è costituita dalla legge federale concernente il fondo infrastruttu-rale, entrata in vigore il 1° gennaio 2008. I presupposti per la concessione di contri-buti federali secondo questa legge sono:

- Un programma d'agglomerato. Si tratta di un piano di misure per il trasporto e l'insediamento che coinvolge tutti i vettori di traffico e i mezzi di trasporto, nonché lo sviluppo dell'insediamento e che comprende sia infrastrutture locali e regionali, sia infrastrutture sovraordinate che si trovano all'interno dell'agglomerato.

- L'ancoraggio del programma d'agglomerato nel piano direttore cantonale. - La determinazione di un organo responsabile che funge da interlocutore per il

finanziamento e la realizzazione di progetti di traffico concreti.

I mezzi federali vengono sbloccati ogni quattro anni. Nel 2007, per il primo sblocco di fondi, è stato elaborato un cosiddetto programma d'agglomerato di prima genera-zione, che è stato sottoposto alla Confederazione. All'inizio del 2011 questo pro-gramma ha ricevuto la garanzia dei contributi federali e da allora vengono realizzate le singole misure.

Affinché l'agglomerato di Coira venga considerato in occasione del secondo sblocco di mezzi federali (presumibilmente a partire dal 2015), il programma d'agglomerato di prima generazione è stato rielaborato in un processo cooperativo e iterativo. Que-sto "Programma d'agglomerato di seconda generazione" si basa sul primo e lo sosti-tuisce. Con il capitolo 5.2.1, la parte del programma d'agglomerato dedicata all'inse-diamento viene fissata al giusto livello, ovvero nel piano direttore cantonale.

"Programma d'agglomerato di prima genera-zione" vedi spie-gazioni

5.2.1 Agglomerato di Coira A Premesse Il comprensorio del programma d'agglomerato di Coira della seconda generazione si estende da Trin e Rhäzüns, lungo l'asse del Reno fino a Fläsch. Il territorio dispone di una fitta rete di vie di comunicazione e dal profilo funzionale si distingue dai territori circostanti in primo luogo per il chiaro riferimento con il centro Coira e con il centro regionale Landquart. Il comprensorio elaborato comprende i 16 comuni seguenti: Trin, Tamins, Bonaduz, Rhäzüns, Domat/Ems, Felsberg, Coira, Haldenstein, Trimmis, Untervaz, Zizers, Landquart, Malans, Jenins, Maienfeld e Fläsch. Insieme essi coprono una superficie di circa 37'835 ha in cui vivono quasi 74'000 persone. Circa il 45 % degli abitanti vive nella città di Coira. Nell'intero agglomerato lavorano circa 40'000 persone, circa il 65 % delle quali nella città di Coira. Ciò corrisponde a circa il 38 % della popola-zione grigionese e a circa il 46 % dei posti di lavoro nel Cantone.

Programmi d'agglomerato Insediamento e attrezzature

5.2 - 2 Stato 26 Gennaio 2015

Illustrazione 5.3: Comprensorio elaborato del programma d'agglomerato di Coira

Il territorio dell'agglomerato presenta un'elevata dinamica, ciò che risulta dal forte sviluppo dell'insediamento e del traffico negli ultimi anni. I baricentri dello sviluppo sono costituiti dai centri Landquart e Coira, nonché dai siti lavorativi e industriali Landquart - Zizers, Coira ovest e Domat/Ems.

L'agglomerato di Coira è interessante sia quale luogo in cui vivere, sia quale piazza lavorativa. Quale piazza economica, è estremamente importante per il Cantone dei Grigioni. I comuni dell'agglomerato e il Cantone mirano a incrementare ulteriormente questa attrattiva. Lo sviluppo territoriale auspicato, nonché le premesse relativamente buone di cui dispone l'agglomerato porteranno a un ulteriore aumento del numero di abitanti e di persone occupate.

Gli studi svolti nel quadro del programma d'agglomerato (vedi rapporto "Programma d'agglomerato di Coira" e "Raum+") mostrano che nell'area dell'agglomerato vi sono ancora importanti riserve di terreno edificabile all'interno delle zone residenziali e per posti di lavoro. In considerazione dell'evoluzione della popolazione e dell'occupa-zione osservata negli ultimi anni, nonché degli sforzi menzionati in precedenza di Cantone e comuni, ci si deve tuttavia attendere un perdurare della grande richiesta di superfici residenziali e commerciali. Senza un aumento degli sforzi per un insedia-mento densificato, a lungo termine le riserve di terreno edificabile dovrebbero perciò scarseggiare. In particolare in zone ben collegate, la pressione sulle riserve insediative esistenti dovrebbe aumentare considerevolmente. Aumenterà inoltre sensibilmente anche la pressione sulle superfici al di fuori del territorio urbanizzato. Continuerà quindi a inasprirsi il conflitto tra la volontà di preservare la risorsa suolo, in partico-lare le superfici adatte all'agricoltura, e la necessità di mettere a disposizione terreno edificabile per futuri sviluppi.

Alla crescita della popolazione residente e dei lavoratori è associato un crescente carico per le infrastrutture esistenti. Le difficoltà già oggi esistenti per quanto riguarda il traffico rischiano di inasprirsi, ciò che avrà effetti negativi sulla qualità e

"Rapporto pro-gramma d'ag-glomerato di Coira", "Raum+" vedi spiegazioni

Insediamento e attrezzature Programmi d'agglomerato

Stato 26 Gennaio 2015 5.2 - 3

sull'attrattiva dell'agglomerato di Coira quale luogo in cui vivere e lavorare.

B Idee direttrici

Obiettivi

L'agglomerato di Coira deve crescere a lungo termine rimanendo attrattivo e competi-tivo quale luogo in cui vivere e lavorare. Le superfici necessarie per lo sviluppo ven-gono rese disponibili in primo luogo con un aumento della densità della sopraedifica-zione orientato alla qualità e in secondo luogo con un'estensione puntuale delle zone edificabili esistenti, nonché attraverso il coordinamento tra sviluppo dell'insediamento e sviluppo del traffico. Al contempo vengono preservati il paesaggio non ancora sopraedificato e gli spazi per lo svago di prossimità.

Punti strategici fondamentali

Sviluppo verso l'interno prima dello sviluppo verso l'esterno Lo sviluppo dell'insediamento verso l'interno dell'insediamento esistente è prioritario rispetto allo sviluppo verso l'esterno. A questo scopo vengono rilevati in tutto l'agglo-merato i potenziali per una densificazione verso l'interno. Questi potenziali vengono valutati e sviluppati in considerazione del contesto globale della pianificazione dell'in-sediamento e del traffico. Lo sviluppo dell'insediamento verso l'interno e sviluppi puntuali verso l'esterno sono associati a un aumento della qualità dell'insediamento e abitativa. Sfruttare ubicazioni lavorative a elevata densità Nelle ubicazioni lavorative si mira a un valore aggiunto possibilmente elevato, nonché per quanto possibile a un elevato numero di posti di lavoro per superficie e a un'elevata densità edilizia. Quale aiuto viene allestito un insieme di strumenti (insieme di stru-menti ubicazioni lavorative).

5.3.2, 5.3.3 "Insieme di strumenti ubica-zioni lavorative" vedi spiegazioni "Ubicazioni la-vorative" vedi immagini del futuro

Principi

Densificazione differenziata per tipologia edilizia Le zone d'insediamento esistenti nell'agglomerato di Coira vanno densificate in modo differenziato in base alle strategie di sviluppo. La priorità nello sviluppo va data alle ubicazioni ben collegate con i trasporti pubblici (secondo classi TP). I fondi abbando-nati vanno destinati a una nuova utilizzazione. I quartieri particolarmente degni di essere conservati o protetti vanno trattati con particolare cautela ed eventualmente esclusi da una densificazione.

Aree con aumentato bisogno di coordinamento

Nelle aree dai grandi potenziali di sviluppo e nelle quali esiste già un elevato carico dovuto al traffico vi è un aumentato bisogno di coordinamento. Il traffico supplemen-

"Strategie di sviluppo inse-diamento e traf-fico", "Classi TP" vedi spiegazioni "Aree con au-mentato bisogno di coordina-mento" vedi carta immagini del

Programmi d'agglomerato Insediamento e attrezzature

5.2 - 4 Stato 26 Gennaio 2015

tare provocato dal futuro sviluppo dell'insediamento va stimato e adeguato alla capa-cità del sistema di traffico, nonché al limite di carico nell'area dell'insediamento per quanto riguarda l'inquinamento fonico e ambientale.

Concentrazione e sviluppo delle ubicazioni lavorative Nelle ubicazioni lavorative di importanza cantonale e regionale vengono mobilitati i potenziali di sviluppo verso l'interno, in particolare i fondi inutilizzati vengono desti-nati a una nuova utilizzazione. Viene inoltre garantita la disponibilità di terreno edifi-cabile. Per quanto opportuno, alle ubicazioni viene attribuita un'utilizzazione specifica e la loro occupazione viene suddivisa in tappe. Ampliamenti delle ubicazioni lavora-tive vanno preparati in modo tale che all'occorrenza sia rapidamente possibile un azzonamento.

Rossboden: un'area particolare

Appena vi sarà chiarezza riguardo alla questione se l'esercito abbandonerà o meno la piazza d'armi e se l'area Rossboden potrà quindi essere destinata a un'altra utilizza-zione, l'area andrà sottoposta a una pianificazione globale. Mantenere libere le fasce di separazione tra gli insediamenti e il paesaggio di pianura Tra le zone insediate, il paesaggio viene preservato. Il paesaggio di pianura va mante-nuto libero in particolare per l'agricoltura. Rafforzare la collaborazione tra le regioni Lo sviluppo territoriale sostenibile viene garantito da un organo responsabile istituzio-nalizzato (piattaforma di cooperazione), che serve allo scambio di informazioni, assi-cura il coordinamento e stabilisce la procedura per edifici e impianti con effetti sovra-locali sul territorio: esame della compatibilità con gli obiettivi, qualità delle basi, biso-gno di pianificazione e determinazione delle modalità di coordinamento e dei flussi di informazione. Progetti di valenza sovraregionale vengono coordinati tra loro all'in-terno della regione e tra le regioni interessate.

futuro, "inqui-namento fonico", "inquinamento ambientale" vedi spiegazioni 5.3.3 "Situazione Rossboden" vedi spiegazioni "Paesaggio di pianura e fascia di separazione tra gli insediamenti" vedi immagini del futuro e spie-gazioni "Collaborazione tra le regioni", "coordinamento sovralocale" vedi spiegazioni

C Ambiti di responsabilità

I comuni elaborano per il comune stesso o per singole sue parti una strategia di svi-luppo per il coordinamento del futuro sviluppo dell'insediamento e del traffico. Sulla base della strategia di sviluppo vengono rielaborate le pianificazioni delle utilizza-zioni. Con una politica del suolo e del terreno edificabile attiva, i comuni provve-dono a fare in modo che le ubicazioni attrattive siano urbanizzate e disponibili.

Responsabili: comuni

"Strategie di sviluppo inse-diamento e traf-fico" vedi spie-gazioni

In collaborazione con le regioni e con i comuni, il Cantone dei Grigioni elabora uno studio di densificazione regionale quale base per le strategie di sviluppo comunali e per la pianificazione delle utilizzazioni.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

"Studio di densi-ficazione regio-nale" vedi spie-gazioni

Insediamento e attrezzature Programmi d'agglomerato

Stato 26 Gennaio 2015 5.2 - 5

Il Cantone sostiene i comuni nello sviluppo delle ubicazioni lavorative. In stretta collaborazione con i comuni, le regioni e l'Ufficio dell'economia e del turismo, l'Uf-ficio per lo sviluppo del territorio elabora un insieme di strumenti che serve quale ausilio nel lavoro di sviluppo dell'ubicazione.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

"Insieme di strumenti ubica-zioni lavorative" vedi spiegazioni

Le corporazioni regionali interessate partecipano a un organo responsabile (piatta-forma di cooperazione) per il coordinamento dello sviluppo dell'insediamento e del traffico, nonché per importanti progetti con effetti regionali o interregionali.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

"Collaborazione tra le regioni" vedi spiegazioni

Per garantire un coordinamento completo, i comuni informano tempestivamente le corporazioni regionali in merito a progetti con effetti territoriali importanti.

Responsabili: comuni

"Coordinamento sovralocale" vedi spiegazioni

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Programma d'agglomerato di prima generazione: negli anni 2006 e 2007 è stato elaborato un

primo programma d'agglomerato, presentato all'Ufficio federale dello sviluppo territoriale e realiz-zato nel piano direttore. I mezzi federali per il traffico d'agglomerato nel quadro della prima tranche di finanziamento (2011-2014) sono stati versati all'inizio del 2011. Da allora vengono rea-lizzate le misure del programma d'agglomerato. Affinché vengano sbloccati i mezzi a partire dal 2015, il programma d'agglomerato presentato va rielaborato e ripresentato quale "programma d'agglomerato di seconda generazione".

• Rapporto programma d'agglomerato di Coira: il programma d'agglomerato di Coira di seconda generazione consiste in fin dei conti nel rapporto di sintesi con quattro immagini del futuro e con le schede delle misure, che descrivono dettagliatamente ogni misura per quanto riguarda conte-nuto, opportunità e organizzazione.

• Raum+: il programma d'agglomerato di seconda generazione si basa in misura determinante sul rilevamento delle basi del progetto "Raum+ Agglomeration Chur". Con l'ausilio dell'approccio metodologico "Raum+", nel 2011, nel quadro dei suoi lavori di ricerca e di cooperazione, la catte-dra di sviluppo del territorio del Politecnico di Zurigo ha allestito una panoramica delle riserve di superfici d'insediamento disponibili.

• Insieme di strumenti ubicazioni lavorative: l'Ufficio per lo sviluppo del territorio elabora in-sieme all'Ufficio dell'economia e del turismo, alle regioni e ai comuni dell'agglomerato un insieme di strumenti inteso a sostenere i comuni nello sviluppo delle loro ubicazioni lavorative, più con-cretamente nell'adeguamento delle loro pianificazioni locali, nello sviluppo di aree, nonché nella messa a disposizione di parcelle. Esso contiene ad esempio strumenti sotto forma di contratti modello o di esempi di riferimento, nonché modelli di procedure e processi.

• Strategie di sviluppo insediamento e traffico: le strategie di sviluppo sono vincolanti per le autorità. Il loro scopo è in primo luogo il coordinamento del futuro sviluppo dell'insediamento e del traffico. A seguito delle diverse situazioni di partenza in cui si trovano i comuni, trattano diffe-

Programmi d'agglomerato Insediamento e attrezzature

5.2 - 6 Stato 26 Gennaio 2015

renti aspetti dello sviluppo dell'insediamento e del traffico (cfr. cap. 4.4.2 del rapporto di sintesi sul programma d'agglomerato di Coira). Le schede delle misure S 03a – e fissano i contenuti minimi delle strategie. Per ogni area nella quale il bisogno di coordinamento tra insediamento e traffico è particolarmente elevato ("Aree con aumentato bisogno di coordinamento") esiste una scheda delle misure separata.

• Classi TP: la suddivisione in classi TP si conforma alla norma VSS 640 290, utilizzata dalla

Confederazione per i suoi geodati. Le classi sono definite nell'annesso 5 del programma d'agglo-merato. Un'analisi delle riserve di zone edificabili per classi TP si trova nel capitolo 3.6.6.4 del programma d'agglomerato. La classe di un fondo si basa sulla distanza dalla prossima fermata dei trasporti pubblici, sul tipo di mezzo di trasporto che circola a partire dalla stessa (nodo ferroviario, linea ferroviaria, bus regionale, bus locale) e sulla cadenza delle corse dalla fermata.

• Inquinamento ambientale: nell'agglomerato esistono superfici di riserva per il futuro sviluppo dell'insediamento. All'interno di queste superfici non vi sono aree nelle quali lo sviluppo dell'inse-diamento risulterebbe limitato o andrebbe particolarmente favorito per motivi legati all'inquina-mento ambientale. Si deve inoltre partire dal presupposto che la maggior parte degli inquinanti non risulterà dalla futura utilizzazione delle superfici di riserva, bensì dal traffico associato alla loro utilizzazione. Ciò significa che le aree di sviluppo vanno in primo luogo collegate in modo otti-male ai trasporti pubblici. Se l'insediamento si sviluppa nelle posizioni centrali e ben collegate, vengono creati i presupposti per un insediamento che genera meno traffico e che si adatta meglio a un collegamento con i trasporti pubblici. Ciò contribuisce in generale a sgravare il carico ambien-tale.

• Inquinamento fonico: in caso di densificazione edilizia e del conseguente traffico supplementare, nel quadro delle strategie di sviluppo si deve indicare per quali aree saranno presumibilmente necessarie misure di risanamento fonico. Il rispetto dei valori limite determinanti conformemente all'ordinanza contro l'inquinamento fonico va in seguito dimostrato nel quadro della pianificazione delle utilizzazioni.

• Situazione Rossboden: il futuro a lungo termine della piazza d'armi di Coira è incerto. Se l'eser-cito abbandonerà la piazza d'armi, all'interno della zona edificabile (caserma) e al confine con l'attuale insediamento (Rossboden) vaste superfici in posizione ottimale saranno libere per nuove utilizzazioni. Qualora si profilasse un abbandono della piazza d'armi di Coira da parte dell'esercito, quest'area andrà sottoposta a una pianificazione globale. Nel fare questo andranno concretamente coordinati tra loro e illustrati gli sviluppi auspicati per quanto riguarda posti di lavoro, spazi abita-tivi, svago e natura.

• Paesaggio di pianura e fasce di separazione tra gli insediamenti: il paesaggio e gli spazi liberi rendono attrattivo l'agglomerato quale luogo in cui vivere e lavorare. Le fasce di separazione tra gli insediamenti presentate nell'immagine del paesaggio futuro vanno conservate. Il paesaggio di pianura aperto va mantenuto libero per l'agricoltura.

• Collaborazione tra le regioni: la riforma territoriale per il Cantone dei Grigioni prevede tra l'altro nuovi confini per le corporazioni regionali. Conformemente al messaggio del Governo al Gran Consiglio del 28 febbraio 2012, in futuro l'agglomerato di Coira sarebbe territorialmente composto dalle tre corporazioni regionali Landquart, Plessur e Imboden. In considerazione degli stretti in-trecci funzionali all'interno dell'agglomerato e per un'attuazione coordinata del programma d'ag-glomerato, tra le regioni interessate è necessario un regolare scambio sotto forma di piattaforma di

Insediamento e attrezzature Programmi d'agglomerato

Stato 26 Gennaio 2015 5.2 - 7

cooperazione. La responsabilità spetterà in un primo tempo all'Ufficio per lo sviluppo del territo-rio. Quando, tra alcuni anni, la collaborazione tra le regioni sarà ben collaudata, sarà possibile delegare la responsabilità a una regione.

• Coordinamento sovralocale: il coordinamento sovralocale all'interno delle singole regioni

avviene nel quadro del compito in comune della pianificazione direttrice regionale (cfr. cap. 5.3.2, Concetti regionali degli insediamenti).

• Studio di densificazione regionale: con uno studio di densificazione regionale si intende illu-

strare insieme ai comuni dove esistano potenziali per densificazioni (aumenti dell'intensità di uti-lizzazione) e modifiche d'utilizzazione. La relativa base è costituita tra l'altro dal rilevamento inte-grale dei potenziali di sviluppo verso l'interno (metodo "Raum+"). Sotto forma di esempi tipici e di visualizzazioni si intendono sviluppare prime idee riguardo al possibile aspetto di un'utilizza-zione densificata. In questo modo viene creata una base sovralocale per le strategie di sviluppo comunali per insediamento e trasporti.

E Oggetti Aree con un aumentato bisogno di coordinamento nel settore insediamento e trasporti

N. Comune/area Area Stato di coordinamento 01.SV.01 Chur Chur West Festsetzung 01.SV.02 Chur Chur Nord Festsetzung 01.SV.03 Domat/Ems Domat/Ems Festsetzung 16.SV.01 Landquart Landquart Festsetzung Per gli oggetti rimanenti nel settore insediamento vedi elenchi degli oggetti nei capitoli 5.1, 5.3.2 e 5.3.3. Per oggetti relativi ai trasporti vedi elenchi degli oggetti nei capitoli 6.3.2, 6.4.1, 6.4.2 e 6.5.

Insediamento e attrezzature Area dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.3.1 - 1

5.3 Area dell'insediamento e attrezzature 5.3.1 Area dell'insediamento A Situazione iniziale Lo sviluppo dell'insediamento nel Cantone dei Grigioni è stato caratterizzato negli anni 70 ed 80 del secolo scorso da un aumento della popolazione e dei posti di lavoro e, negli spazi turistici, da una considerevole richiesta di abitazioni secondarie. L'utilizzazione delle superficie in continuo aumento negli anni 90 del secolo scorso è stata causata in primo luogo dai mutamenti strutturali registrati nella popolazione e nell'economia. Tali mutamenti causano tuttora una crescente richiesta di superficie da destinare alle abitazioni, al lavoro, al tempo libero e alla mobilità. Dal 2000, la discussione sullo sviluppo degli insediamenti è stata caratterizzata dalla costruzione di residenze secondarie, segnatamente nei centri turistici.

L'evoluzione degli scorsi anni e il crescente bisogno per quanto riguarda il rinnovo degli edifici esistenti indicano chiaramente che non occorre badare in primo luogo a un ampliamento delle aree degli insediamenti, ma piuttosto quanto sia necessario seguire in modo adeguato le modifiche strutturali in corso nell'economia e nella popolazione nelle aree già considerevolmente edificate. Per quanto concerne la pia-nificazione del territorio, assume sempre maggiore importanza il modo di gestire e di rinnovare le aree insediate. Si ricordi ad esempio che gli edifici costruiti tra la Seconda Guerra Mondiale e gli anni 70 del secolo scorso sono quelli più inefficienti dal profilo energetico. Il complesso degli strumenti pianificatori, che risulta tuttora basato sul concetto dell'ampliamento delle aree insediate, deve pertanto essere ade-guato alle nuove esigenze.

Le aree degli insediamenti nel piano direttore comprendono le superficie edificate e quelle non ancora edificate, ma vincolanti dal punto di vista legale secondo i disposti della legge sulla pianificazione del territorio (LPT), nonché le zone non edificabili che contribuiscono a strutturare gli insediamenti (p.es. le zone verdi e i parchi).

Sulla scorta delle previsioni relative alla futura richiesta, sul piano cantonale le aree degli insediamenti esistenti sono generalmente sufficienti per coprire il fabbisogno complessivo. Non va dimenticato che negli anni futuri sarà necessario rinnovare una parte considerevole dell'attuale sostanza edilizia. Utilizzando meglio e ristrutturando gli edifici esistenti, è possibile coprire in gran parte il fabbisogno di superficie all'interno delle zone già edificate. Facendo capo alle riserve d'utilizzazione disponi-bili, è quindi possibile stabilizzare verso l'esterno l'area degli insediamenti. A tale scopo è necessario rinnovare anzitutto gli insediamenti esistenti e ampliarli solo nella misura indispensabile. Gli ampliamenti indispensabili possono essere realizzati solo sulla scorta delle necessità di aree edificabili adeguatamente definite sul piano locale.

«modifiche strutturali» vedi spiegazioni «rinnovamento dell'insediamento e gestione dell'insedia-mento» vedi spiegazioni «richiesta previ-sta», «riserve di utilizzazione» vedi spiegazioni

B Idee direttrici

Obiettivo

Le aree degli insediamenti sono da separare in modo coerente da quelle non insediate. La funzionalità degli insediamenti e il fabbisogno di superficie utile vengono garantiti a lungo termine da uno sviluppo verso l'interno dell'insediamento, da un utilizzo ottimizzato dell'insediamento e dal suo rinnovo.

3.11

Area dell'insediamento Insediamento e attrezzature

5.3.1 - 2 Stato 31 dicembre 2009

Punti strategici fondamentali

Dirigere verso l'interno lo sviluppo dell'insediamento Nel limite delle possibilità e dell'opportunità lo sviluppo dell'insediamento deve essere diretto verso l'interno. È pure necessario salvaguardare a lungo termine i valori della sostanza edificata e delle infrastrutture, mantenendo e migliorando nel contempo la qualità degli insediamenti e promuovendo la disponibilità di terreno edi-ficabile Ampliare l'area degli insediamenti in modo mirato e valutarla con criteri diffe-renziati L'ampliamento delle aree degli insediamenti va realizzato dove è possibile ottenere degli effetti sinergetici con gli investimenti già effettuati nelle infrastrutture, dove può essere migliorata o mantenuta la qualità degli insediamenti e dove esiste una comprovata necessità. L'ulteriore carico ambientale va complessivamente limitato al minimo indispensabile. Gli ampliamenti delle aree degli insediamenti sono vincolati ai seguenti presupposti: • linee direttive, intenzioni circa gli obiettivi • negli spazi urbani/agglomerati e negli spazi turistici: adeguamento al concetto

regionale degli insediamenti • comprova della necessità (riserve d'utilizzazione, necessità future) • concetto sulle strutture e sull'urbanizzazione • rispetto degli interessi preponderanti • comprova della disponibilità di terreno edificabile

Principi

Dove necessario, raggiungere a lungo termine una delimitazione stabile degli insediamenti A lungo termine la delimitazione degli insediamenti va fissata laddove essa risulta necessaria per ragioni che riguardano l'ordinamento territoriale regionale e la con-servazione di importanti corridoi paesaggistici, nonché per motivi relativi al quadro paesaggistico, alle località caratteristiche e alla protezione dei monumenti. L'area dell'insediamento non può essere ampliata al di fuori di tale delimitazione.

Rinnovare secondo concetti globali le aree estese e strutturate unilateralmente I progetti di rinnovo con conseguenze sul complesso dell'insediamento o gran parte di esso vanno realizzati secondo un concetto globale. Ciò vale anche per il rinnovo di parti dell'insediamento strutturate in modo unilaterale, come p.es. insediamenti costituiti da case e appartamenti di vacanza. Il rinnovo deve mirare anche al mante-nimento della qualità dell'insediamento esistente; la qualità dello stesso va migliorata dove essa risulta carente.

5.3 «Necessità d'am-pliamento» vedi spiegazioni 5.3.1 «Delimitazione stabile degli insediamenti» vedi spiegazioni 3.8

Insediamento e attrezzature Area dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.3.1 - 3

C Ambiti di responsabilità Vengono messi a disposizione strumenti di lavoro al fine di sostenere gli sforzi volti allo sviluppo degli insediamenti verso l'interno e al rinnovo degli stessi. Ciò vale in particolare per quanto attiene ai progetti di rinnovo, di ristrutturazione, di nuova uti-lizzazione e di concentrazione, ma anche per quanto riguarda il miglioramento della disponibilità di aree edificabili. Al fine di migliorare la disponibilità di terreno edifi-cabile, va esaminata l'opportunità di adottare dei provvedimenti fiscali e delle misure attinenti all'economia di mercato.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

«Provvedimenti fiscali e misure attinenti all'eco-nomia di mer-cato» vedi spie-gazioni

Ai Comuni vanno messe a disposizione le basi per determinare le riserve d'utilizza-zione. Spetta al Cantone provvedere all'aggiornamento permanente delle informa-zioni statistiche relative al territorio e alle riserve d'utilizzazione.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Negli spazi urbani/agglomerati e negli spazi turistici va elaborato per la Regione o per parti di essa un concetto dell'insediamento al fine di coordinarne lo sviluppo. In tale concetto sono da definire l'evoluzione regionale degli insediamenti e da determi-nare gli spazi liberi atti a strutturarli; sono inoltre da localizzare i potenziali e i bari-centri di sviluppo e da illustrare sommariamente il fabbisogno relativo alle aree d'utilizzazione e alle infrastrutture supplementari.

Responsabili: Corporazioni regionali

«Concetti regio-nali degli inse-diamenti» vedi spiegazioni

Nella rielaborazione della pianificazione delle utilizzazioni va verificata, e se neces-sario adeguata, l'idoneità degli strumenti pianificatori per quanto attiene alle finalità dello sviluppo dell'insediamento verso l'interno. I Comuni determinano le riserve d'utilizzazione nelle aree in gran parte già edificate e designano quelle che necessi-tano di rinnovo. Nel caso in cui i Comuni intendano ampliare l'estensione dell'inse-diamento, essi devono fornire la prova dell'ulteriore necessità di terreno edificabile, regolarne la disponibilità e provvedere a una buona strutturazione dell'insediamento.

Responsabili: Comuni

5.3.1

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Modifiche strutturali: negli anni 90 del secolo scorso l'utilizzazione crescente di aree edificabili è

stata causata in primo luogo dalle modifiche strutturali avvenute in campo sociale ed economico. Fattori determinanti di quest'aumentata richiesta di aree da destinare all'abitazione sono stati in primo luogo i mutamenti nella struttura demografica della popolazione e nel ciclo di vita delle famiglie. Queste cause hanno portato a una trasformazione delle economie domestiche (numero maggiore di economie domestiche di una sola persona, numero minore di economie domestiche con bambini). A ciò si sono aggiunte nuove forme di vita e di nuclei familiari, nonché altri svi-luppi in campo sociale che hanno permesso un miglioramento della situazione salariale. Anche in futuro il fabbisogno di superficie abitabile per persona è destinato ad aumentare. Di fronte a queste prospettive diventa sempre più importante la riutilizzazione e l'adattamento delle aree e degli edifici divenuti liberi. Nell'economia lo spostamento delle attività dal settore produttivo a quello maggiormente orientato verso i servizi ha provocato già da tempo una modifica delle aree utilizzate. L'ambiente di lavoro è

Area dell'insediamento Insediamento e attrezzature

5.3.1 - 4 Stato 31 dicembre 2009

destinato a diventare sempre più flessibile e causerà un'ulteriore modifica per quanto riguarda l'utilizzazione del territorio. Occorre quindi creare, mediante una strutturazione flessibile degli edi-fici, nuovi spazi utilizzabili anche nel caso in cui le esigenze si fossero modificate.

• Necessità di rinnovamento della sostanza edilizia: circa due terzi delle abitazioni realizzate negli anni 60 del secolo scorso nel Cantone non sono state rinnovate. Ciò rappresenta un notevole potenziale di rinnovamento; un corretto intervento su questo elevato numero di edifici permette, da un lato, di perseguire l'obiettivo che mira alla stabilizzazione delle aree insediate e, dall'altro, di adeguare la sostanza edificata esistente alle mutate esigenze della popolazione e dell'economia. Negli ultimi anni, con la discussione relativa al riscaldamento climatico e all'aumento dei prezzi dell'energia, ha acquisito importanza anche il concetto di «efficienza energetica» in relazione al rinnovo della sostanza edilizia. In particolare nel caso del rinnovo di edifici inefficienti dal profilo energetico costruiti tra la fine della Seconda guerra mondiale e gli anni 70 del secolo scorso, que-sto aspetto riveste grande importanza ecologica ed economica.

• La gestione dell'insediamento comprende il rinnovamento e l'adeguamento continui dell'effettivo degli edifici, nonché la manutenzione e il rinnovo delle infrastrutture urbanistiche esistenti.

• Il rinnovamento dell'insediamento comprende il risanamento o la sostituzione della sostanza edificata esistente, collegato al cambiamento dell'utilizzazione e/o la concentrazione edilizia. A ciò si accompagna spesso anche una nuova strutturazione degli spazi esterni e delle aree verdi e la protezione contro i rumori molesti intesa a migliorare la qualità dell'insediamento (5.3). Si pre-senta inoltre la possibilità di strutturare gli spazi pubblici in modo più attrattivo, segnatamente negli spazi urbani/agglomerati e negli spazi turistici densamente popolati. I progetti di rinnova-mento vanno pertanto valutati in un contesto più ampio, in modo speciale quando ne va di interi tracciati stradali, di parti di quartieri o di unità insediative ancora maggiori.

• Richiesta prevista: con l'ausilio di proiezioni sono stati elaborati scenari del futuro sviluppo della popolazione. I risultati di questi calcoli possono essere visualizzati su www.are.gr.ch > Documentazione > Basi > Pubblicazioni. I vari sviluppi della popolazione possono essere visualizzati secondo diverse unità territoriali (circolo, distretto, tipi di spazio, ecc.). Per via delle incertezze statistiche, i risultati sono validi solo limitatamente per i piccoli comuni. Riassumendo si può osservare che sparse per il Cantone vi sono sufficienti superfici utili per sod-disfare la richiesta in relazione allo sviluppo della popolazione calcolato. Nella maggior parte delle Regioni le riserve di utilizzazione superano la richiesta prevista. In alcune Regioni le riserve sono invece appena sufficienti. Con riferimento ai tipi di spazio, si può ritenere che, segnatamente in quelli rurali, sono disponibili importanti aree di riserva.

• Riserve di utilizzazione (stato 2005): All'interno delle zone edificabili si riscontrano aree non ancora edificate, così come terreni ed edifici mal utilizzati o non utilizzati affatto. Nel Cantone la zona edificabile misura quasi 7'300 ha, di questi circa 6'100 ha (84%) erano sopraedificati e poco meno di 1'200 ha (16%) non lo erano. I quasi 1'200 ha di zona edificabile non sopraedificata si suddividono in circa 430 ha negli spazi urbani/agglomerati, circa 410 ha negli spazi turistici e circa 340 ha nello spazio rurale. In questa tavola sinottica cantonale non sono considerate le riserve di utilizzazione interne nelle zone edificabili già sopraedificate, risultanti a seguito di una sottoutilizzazione. La tavola sinottica delle riserve di utilizzazione viene periodicamente aggior-nata ed è consultabile su www.are.gr.ch > Servizi > Piano direttore > Fondamenti della pianifica-zione direttrice.

• Necessità di ampliamento: la necessità di ampliamento risulta dalle prospettive e dalle possibilità di sviluppo dei prossimi 15 anni, tenendo conto delle riserve di utilizzazione e della richiesta prevista (vedi sotto). Per le aree utilizzate in modo più intensivo (spazi urbani/agglomerati, nonché spazi turistici) le intenzioni relative allo sviluppo vengono illustrate in modo plausibile e motivate in linee direttive. Le prospettive della popolazione sono state paragonate alle riserve di

Insediamento e attrezzature Area dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.3.1 - 5

utilizzazione esistenti. Questa base viene utilizzata per valutare la necessità di ampliamento di zone edificabili nel quadro della procedura dell'ordinamento base (art. 47 segg. LPTC). La pre-sentazione avviene per tipi di spazio, regioni e circoli. Il senso di una presentazione solo a livello di comune sarebbe soltanto limitato, per via dei molti piccoli comuni presenti nel Cantone e delle incertezze statistiche a ciò associate. Le corrispondenti presentazioni possono essere visualizzate su www.are.gr.ch > Documentazione > Basi > Pubblicazioni.

• Delimitazione stabile dell'insediamento: l'obiettivo di mantenere stabili a media e lunga sca-denza i limiti dell'insediamento sta in relazione con l'uso parsimonioso del suolo (consumo del suolo disponibile) e con il fatto che il nostro spazio vitale è limitato. Usare parsimonioso il suolo significa anzitutto utilizzare meglio le aree d'insediamento disponibili, prima di determinarne in continuazione delle nuove. L'ampliamento delle aree edificabili ha raggiunto inoltre in vari luoghi i limiti consentiti; ciò significa che tale situazione tocca altri interessi importanti riferiti all'utiliz-zazione (protezione di località caratteristiche o del paesaggio, svago, terreno pregiato a scopo agricolo, corridoi importanti per la selvaggina o aree gravate da immissioni).

• Provvedimenti fiscali e misure attinenti all'economia di mercato: in futuro occorre aumentare la disponibilità di terreno edificabile. A tale scopo sono ipotizzabili vari provvedimenti intesi come incentivi: urbanizzazione tempestiva con obbligo di contribuzione al momento in cui l'im-pianto è utilizzabile, coerente imposizione fiscale secondo il valore commerciale attuale, ecc. Nel quadro della revisione della legge cantonale sulla pianificazione territoriale va perlomeno garan-tito che in caso di nuovi azzonamenti sia assicurata la disponibilità delle rispettive aree. Con tali provvedimenti è possibile favorire un uso parsimonioso del suolo e ottenere a lunga scadenza delimitazioni stabili delle aree edificabili. Ulteriori basi al riguardo sono consultabili su www.bvr.ch > Documenti > esempi di esonero.

• Concetti regionali degli insediamenti: in futuro la valutazione dello sviluppo dell'insediamento in un'ottica regionale rivestirà sempre maggiore importanza. Ciò non significa che la pianifica-zione delle utilizzazioni debba essere realizzata a livello regionale. Gli obiettivi sono lo sfrutta-mento ottimale delle attrezzature comunali e regionali esistenti, la raggiungibilità qualitativamente adeguata (collegamento alle vie di comunicazione e urbanizzazione), la salvaguardia del paesaggio e la riduzione al minimo degli effetti negativi sullo spazio e sull'ambiente. Oggetto dei concetti regionali degli insediamenti deve essere la definizione di baricentri di sviluppo, che determinano le località o gli spazi adeguatamente idonei per l'economia, le attrezzature e la residenza dal punto di vista regionale, che fissano degli spazi liberi atti a strutturare gli insediamenti e che mirano anche ad armonizzare le esigenze del paesaggio, dello svago e del traffico. Negli spazi turistici sono oggetto di un tale concetto degli insediamenti anche temi quali alloggi, resort, grandi impianti per il tempo libero e utilizzazioni per il tempo libero.

E Oggetti Nessuno

Insediamento e attrezzature Attrezzature

Stato 31 dicembre 2009 5.3.2 - 1

5.3.2 Attrezzature A Situazione iniziale Nei campi della formazione, della salute pubblica, dell'amministrazione, dello sport e del tempo libero, nonché della cultura, il Cantone dei Grigioni dispone in generale di una buona offerta di attrezzature tanto per la popolazione indigena quanto per gli ospiti. Nei settori della formazione, della salute pubblica, dell'amministrazione e degli impianti sportivi esistono concetti elaborati su base cantonale.

Per conservare a lungo termine i valori degli edifici e degli impianti, come pure per finanziarli, è necessario procedere all'ottimizzazione delle attrezzature. Ciò può cau-sare tanto la rivalutazione quanto la svalutazione di determinate località e/o la loro unione. In futuro si dovranno armonizzare fra di loro in maggior misura i vari con-cetti e i piani settoriali del Cantone in funzione dell'auspicata struttura degli inse-diamenti; inoltre sarà opportuno provvedere alla tutela delle località facilmente accessibili con i mezzi pubblici di trasporto; ciò per garantire in particolare l'ap-provvigionamento di base in ambito sociale nei settori della salute pubblica e della formazione, nonché dei rifornimenti degli spazi rurali con i beni di prima necessità per la popolazione residente. Con la Concezione degli impianti sportivi di impor-tanza cantonale (CISIC), nel settore degli impianti sportivi si assiste a una promo-zione mirata dell'infrastruttura sportiva adatta alle esigenze.

La conservazione delle attrezzature esistenti, così come la scelta dell'ubicazione di nuovi edifici e impianti facenti parte delle attrezzature, sono fattori determinanti per realizzare gli obiettivi che, a lungo termine, mirano al rafforzamento dei centri e alla salvaguardia e alla promozione dell'insediamento negli spazi rurali.

«Attrezzature» vedi spiegazioni cap. 5.1 «Approvvigio-namento di base in ambito so-ciale», «CISIC» vedi spiegazioni 5.1

B Idee direttrici

Obiettivo

La garanzia di un approvvigionamento sociale di base della popolazione negli spazi rurali e i vantaggi dei centri dal profilo del traffico, costituiscono la base per la rea-lizzazione, la conservazione e l'ottimizzazione degli edifici e degli impianti di rifor-nimento.

Principi

Rendere possibile la raggiungibilità con i mezzi pubblici di trasporto Le installazioni più importanti per l'approvvigionamento e il tempo libero con forte affluenza di pubblico devono poter essere raggiunti anche con i mezzi pubblici di trasporto.

Adeguare gli impianti agli effetti desiderati Nella pianificazione e nella realizzazione degli impianti per lo sport, la cultura e il tempo libero, gli effetti prospettati sono da adeguare ai potenziali esistenti (popola-zione, raggiungibilità, specializzazione). Qualora si ponga in primo piano l'utilizza-zione di sinergie, gli impianti vanno pianificati così da poter essere utilizzati in modo polivalente. Qualora si ponga in primo piano la specializzazione, occorre orientare in tale direzione gli impianti e le necessarie qualità richieste. Gli impianti con

5.2.3, 6.3 4.4, 5.2.3 «Specializza-zione» vedi spiegazioni

Attrezzature Insediamento e attrezzature

5.3.2 - 2 Stato 31 dicembre 2009

determinate specializzazioni nel campo dello sport, della cultura e del tempo libero vanno ubicati di preferenza negli spazi urbani/agglomerati.

C Ambiti di responsabilità I concetti e i piani settoriali nei campi della salute pubblica, della formazione, dell'amministrazione, delle attrezzature per lo sport, il tempo libero e la cultura sono da riesaminare per quanto riguarda la loro conformità con gli obiettivi dello sviluppo territoriale. Allo stesso tempo vanno tenuti in considerazione i concetti e i piani settoriali attinenti all'ambiente (p.es. piani dei provvedimenti per l'igiene dell'aria). Se necessario, i concetti e i piani settoriali vanno aggiornati, stabilendo le eventuali necessità di intervento.

Responsabile: Ufficio competente

5.3.2

I concetti e i piani settoriali del Cantone sono da armonizzare con il piano direttore e con le corporazioni regionali, determinando sommariamente le potenziali ubicazioni in caso di ulteriori necessità. Il coordinamento va attuato in funzione di un'utilizza-zione ottimale degli edifici e degli impianti esistenti, delle aree già designate e delle aree di riserva esistenti.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

5.1

Le attrezzature medico-sanitarie per la lungodegenza (case di cura e case per anziani) vanno coordinate con i servizi per la cura e l'assistenza domiciliare (Spitex).

Responsabili: Corporazioni regionali

La realizzazione e l'ampliamento di grandi impianti per lo sport e il tempo libero a carattere regionale avviene sulla base della Concezione cantonale degli impianti sportivi (CISIC). Viene tenuta una tavola sinottica di tutte le costruzioni e gli impianti (elenco CISIC). La richiesta di inserimento di nuovi impianti nell'elenco CISIC va indirizzata all'Ufficio dell'economia e del turismo, che provvederà al coor-dinamento con le attrezzature esistenti nelle Regioni limitrofe.

Responsabile: Ufficio dell'economia e del turismo

«CISIC» vedi spiegazioni

Nel quadro della pianificazione delle utilizzazioni sono da designare le ubicazioni per gli edifici e gli impianti regionali riferiti alle attrezzature, lasciando aperte le possibilità di rinnovo e di ampliamento. Le nuove ubicazioni sono da localizzare in modo tale da rafforzare i nuclei delle aree urbane o le aree designate dalle corpora-zioni regionali.

Responsabili: Comuni

5.2.3

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Approvvigionamento di base in ambito sociale: l'approvvigionamento di base in ambito sociale

comprende le attrezzature indispensabili per una comunità di paese o per uno spazio insediativo (scuola popolare, approvvigionamento di base in campo medico-sanitario, negozi, posta, ristoranti,

Insediamento e attrezzature Attrezzature

Stato 31 dicembre 2009 5.3.2 - 3

ecc.). Esse costituiscono la colonna portante di una vita comunitaria funzionale all'interno di un paese o di uno spazio. Tali attrezzature sono minacciate in misura sempre maggiore per ragioni di economia aziendale o altre e non sono assicurate per il futuro. La pianificazione del territorio non è in grado di garantire da sola l'approvvigionamento di base in ambito sociale; la sua funzione è tuttavia quella di creare in tale contesto le migliori premesse (strade sicure ed efficienti verso i baricentri degli insediamenti, offerta sufficiente per il traffico pubblico, sostegno di combinazioni delle attività lucrative in campo professionale, risp. delle attrezzature, promozione della disponi-bilità di terreno edificabile, ecc.).

• Specializzazione: una determinata specializzazione e l'orientamento verso utilizzazioni polivalenti possono escludersi a vicenda. Una sala di teatro o di concerto non può p.es. garantire anche l'utilizzazione come palestra o struttura multifunzionale.

• Concezione degli impianti sportivi di importanza cantonale (CISIC): in virtù della legge cantonale sullo sviluppo economico, nel 2006 il Governo ha approvato la Concezione degli impianti sportivi di importanza cantonale (CISIC). L'obiettivo principale della CISIC è la promo-zione mirata di un'infrastruttura sportiva adeguata alle esigenze nei Grigioni che consideri le esi-genze della promozione dello sport (allenamenti e competizioni), nonché lo sviluppo economico (attrattiva dell'ubicazione e turismo). Con la CISIC si mira inoltre a impiegare in modo ottimale le risorse disponibili e a sfruttare sinergie. In particolare si prevede di sfruttare al meglio gli impianti sportivi esistenti, prima di realizzare ampliamenti o costruire nuovi impianti. I criteri per l'inseri-mento nell'elenco CISIC corrispondono in ampia misura a quelli della Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN; cfr. illustrazione 5.5).

E Oggetti Nella lista degli oggetti figurano solo Comuni e attrezzature d'importanza cantonale, nazionale o internazionale. Non vi figurano attrezzature di tipo amministrativo o culturale. Per i singoli settori valgono i seguenti criteri: Sanità: ospedali (ospedali acuti) Formazione: università, istituti di ricerca, scuole specializzate superiori, scuole professionali, scuole medie, scuole professionali Sport: impianti sportivi d'importanza cantonale, nazionale o internazionale (Coira, Davos, St. Moritz, Flims-Laax [pista FIS]). Gli altri centri rimanenti dispongono di un'offerta d'impianti sportivi e per il tempo libero d'importanza regionale. Essi non sono riportati nella carta tematica «Insediamento e attrezzature» e nella lista degli oggetti. Congressi: sono riportate solo le località per congressi e convegni che dispongono di un'offerta spe-ciale (ampiezza e attrezzature) di conseguente richiamo. Accanto ad esse sono inoltre disponibili in molte località alberghi e sale utilizzabili per congressi e convegni. N. Comune Attrezzatura Stato di

coordinamento Categoria

01.SA.01 Chur Bildung Festsetzung Mittelschule, Berufsschule, Fachschule/Höhere Fachschule/Forschung, Hochschule/Forschung

Gesundheit Spitalzentrum Sport Kongress-, Tagungseinrichtung

Attrezzature Insediamento e attrezzature

5.3.2 - 4 Stato 31 dicembre 2009

N. Comune Attrezzatura Stato di coordinamento

Categoria

01.SA.02 Igis Bildung Festsetzung Berufsschule Kongress-, Tagungseinrichtung 01.SA.03 Maienfeld Bildung Festsetzung Fachschule/Höhere

Fachschule/Forschung 02.SA.01 Ilanz Bildung Festsetzung Mittelschule, Berufsschule Gesundheit 02.SA.02 Disentis/Mustér Bildung Festsetzung Mittelschulen 03.SA.01 Thusis Gesundheit Festsetzung 03.SA.02 Cazis Kongress-, Tagungseinrichtung Festsetzung 05.SA.01 Savognin Gesundheit Festsetzung 06.SA.01 Arosa Bildung Festsetzung Forschung 07.SA.01 Schiers Bildung Festsetzung Mittelschule, Berufsschule,

Bildungszentrum Palottis Gesundheit 08.SA.01 Davos Bildung Festsetzung Mittelschule, Berufsschule, Forschung Gesundheit Sport Kongress-, Tagungseinrichtung 09.SA.01 Scuol Gesundheit Festsetzung 09.SA.02 Zernez Bildung Festsetzung Forschung 09.SA.03 Ftan Bildung Festsetzung Mittelschule 10.SA.01 Sta. Maria V.M Bildung Festsetzung Berufschule Gesundheit 11.SA.01 St. Moritz Sport Festsetzung 11.SA.02 Samedan Bildung Festsetzung Mittelschule, Berufsschule,

Hochschule, Forschung Gesundheit 11.SA.03 Pontresina Kongress-, Tagungseinrichtung Festsetzung 11.SA.04 Zuoz Bildung Festsetzung Mittelschule 12.SA.01 Promontogno Salute Dato acquisito 13.SA.01 Poschiavo Formazione Dato acquisito scuola professionale Salute

Insediamento e attrezzature Attrezzature

Stato 31 dicembre 2009 5.3.2 - 5

Illustrazione 5.5: Impianti della Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN) e della Concezione degli impianti sportivi di importanza cantonale (CISIC)

Insediamento e attrezzature Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale

Stato 29 agosto 2012 5.3.3 - 1

5.3.3 Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale

A Situazione iniziale Una premessa per garantire la competitività economica del Cantone dal punto di vista dell'ubicazione, è la messa a disposizione dell'economia di aree adeguatamente attrezzate nelle località maggiormente idonee. Le aree economicamente più deboli possono essere rafforzate mediante buone vie di comunicazione.

Le attrezzature centralizzate per l'approvvigionamento e le utilizzazioni con un importante potenziale di clientela sono ubicate generalmente nei nuclei o in zone molto ben raggiungibili dei centri. I centri dispongono di infrastrutture ben svilup-pate e, come punto d'incrocio dei trasporti pubblici, sono facilmente raggiungibili sia per i clienti, sia per il personale di servizio. In questo contesto sono di particolare importanza i nuclei dei centri, che si caratterizzano per le infrastrutture e per una vasta offerta di servizi. Esse sono adatte per le utilizzazioni con un alto fabbisogno di posti di lavoro. I nuclei delle aree urbane celano spesso un alto potenziale di rin-novamento anche a seguito della dinamica di tipo economico.

Nei centri o sugli assi importanti del traffico si trovano delle vere e proprie aree riservate alle utilizzazioni con alto fabbisogno di posti di lavoro e con grande afflu-enza di pubblico. Queste ubicazioni sono contraddistinte dalla presenza di un colle-gamento diretto alla rete stradale di ordine superiore e/o alla rete ferroviaria. Nei Grigioni queste aree si trovano in primo luogo lungo la strada nazionale, nonché le linee delle Ferrovie federali svizzere e della Ferrovia retica. Esse dispongono per lo più d'importanti riserve d'utilizzazione o di possibilità di ampliamento e sono adatte in primo luogo per le utilizzazioni che comportano una considerevole densità di traf-fico individuale o per utilizzazioni che generano un elevato volume di emissioni. Negli spazi urbani/agglomerati esse sono adatte per installazioni con elevato fabbi-sogno di superficie e con grande afflusso di pubblico, come i centri commerciali e le attrezzature per il tempo libero (impianti per l'approvvigionamento regionale). Quale complemento vengono designate altre importanti aree destinate ai posti di lavoro, a favore dell'insediamento decentralizzato e dello sviluppo economico regionale.

5.1 R:5.1 «Installazioni centralizzate» vedi spiegazioni «Utilizzazioni con elevato fab-bisogno di posti di lavoro» vedi spiegazioni «Utilizzazioni con elevato fab-bisogno di su-perficie» vedi spiegazioni

Illustrazione 5.6: Aree prioritarie per l'economia

N

N

PL PL

PL

uPL

Centro

Centro

Linee dei trasporti pubblici

Rete stradale sovraordinata

N Nucleo delle aree urbane

PL Area dei posti di lavoro per utilizzazioni e installazioni con elevato fabbisogno di uPL Ulteriore importante area dei posti di lavoro

Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale Insediamento e attrezzature

5.3.3 - 2 Stato 29 agosto 2012

B Idee direttrici

Obiettivo

Designando le aree più importanti per l'economia, nonché la sua promozione attiva da parte del Cantone, delle Corporazioni regionali e dei Comuni, si creano le pre-messe per lo sviluppo economico e l'approvvigionamento delle ubicazioni più ido-nee.

Punto strategico fondamentale

Assicurare, utilizzare e sviluppare in modo differenziato le ubicazioni migliori

Spetta al Cantone, alle Corporazioni regionali e ai Comuni promuovere e assicurare l'ulteriore sviluppo degli spazi in cui si trovano le ubicazioni migliori dal punto di vista economico a livello cantonale. In caso di ampliamento delle aree d'insedia-mento in tali ubicazioni, l'utilizzazione a scopo economico è prioritaria rispetto alla conservazione del terreno utilizzato a scopo agricolo. Mediante la pianificazione e la coordinazione in tempo utile vanno armonizzati fra di loro i settori della promozione economica e della politica nei campi dell'ambiente, del traffico e delle finanze; va pure garantita la disponibilità delle aree necessarie.

Principi

Pianificare e sviluppare il nucleo delle aree urbane come area complessiva Nelle attività per lo sviluppo dei nuclei delle aree urbane vanno rilevate e armoniz-zate l'utilizzazione, le attrezzature, la strutturazione, l'urbanizzazione e lo scaglio-namento a tappe, badando nel contempo anche a realizzare delle utilizzazioni miste e, dove possibile, delle strutture di base flessibili per quanto riguarda gli edifici. Nei limiti delle sue possibilità finanziarie, l'ente pubblico contribuisce allo sviluppo di queste aree con degli investimenti nelle attrezzature e nelle infrastrutture.

Sviluppare ulteriormente le aree esistenti per le utilizzazioni con grande fabbi-sogno di superficie Sviluppando le aree dei posti di lavoro con grande fabbisogno di superficie è neces-sario rilevare e armonizzare l'utilizzazione, l'urbanizzazione, lo scaglionamento a tappe e la strutturazione. Nel caso in cui si intenda ampliare le aree o l'intensità delle utilizzazioni, occorre badare ai seguenti criteri: - capacità delle strade d'accesso esistenti rispetto alla rete stradale di ordine supe-

riore - binario industriale per il traffico delle merci - possibilità d'accesso alla rete dei mezzi pubblici di trasporto - installazioni infrastrutturali esistenti

Orientare le attrezzature per l'approvvigionamento e il tempo libero fortemente frequentate sulle strutture già esistenti L'ubicazione dei centri commerciali, dei mercati specializzati e di altre simili instal-lazioni per lo smercio di beni di consumo e per le attività del tempo libero, va scelta tenendo conto delle reti d'approvvigionamento esistenti e della loro raggiungibilità con i mezzi pubblici di trasporto. Per le utilizzazioni che generano un considerevole

5.2.2/5.3 5.2.2/5.3 «Edifici e im-pianti con grande affluenza di pub-blico» vedi spie-gazioni 6.3

Insediamento e attrezzature Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale

Stato 29 agosto 2012 5.3.3 - 3

volume di traffico motorizzato, vanno scelte delle ubicazioni che permettano, per quanto possibile, un accesso diretto alla rete stradale d'ordine superiore. La realizza-zione di nuove importanti installazioni o l'ampliamento di quelle esistenti devono servire al miglioramento della rete di approvvigionamento già esistente. I nuovi edi-fici per l'utilizzazione di attrezzature fortemente frequentate non vanno realizzati – per quanto possibile – negli spazi liberi, ma nelle ubicazioni alternative esistenti (cambiamenti di destinazione).

Considerare globalmente le esigenze ambientali I nuclei delle aree urbane, le aree dei posti di lavoro e le installazioni più importanti per l'approvvigionamento e il tempo libero sono da pianificare in modo tale da ridurre al minimo, nel loro complesso e a lungo termine, le conseguenze negative per l'ambiente. È compito degli enti responsabili della pianificazione armonizzare fra di loro le esigenze derivanti dal genere e dall'intensità delle utilizzazioni in rapporto con il traffico. I carichi ambientali sono da valutare globalmente e da ridurre al minimo indispensabile.

C Ambiti di responsabilità Il Cantone finanzia nei limiti delle sue possibilità finanziare l'ulteriore sviluppo dei nuclei delle aree urbane e delle aree dei posti di lavoro, sostenendo nel contempo anche l'ulteriore sviluppo dei centri dei servizi e delle aree artigianali e commerciali designate dalle Corporazioni regionali.

Responsabile: Ufficio dell'economia e del turismo

È necessario effettuare una procedura di piano direttore per la pianificazione dei centri commerciali, dei mercati settoriali e di altre simili installazioni per il consumo e il tempo libero ubicati al di fuori dei centri designati e dei baricentri, così come per quelle attività che causano una modifica considerevole delle strutture regionali per l'approvvigionamento.

Responsabili: Corporazioni regionali

«Modifica consi-derevole delle strutture regio-nali per l'approv-vigionamento» vedi spiegazioni

Le Corporazioni regionali possono designare altre aree per le prestazioni di servizio e le utilizzazioni artigianali e commerciali a livello regionale; ciò va attuato in con-formità con i rispettivi concetti di sviluppo e nel rispetto dei centri e dei nuclei delle aree urbane predefiniti.

Responsabili: Corporazioni regionali

I Comuni con nuclei delle aree urbane o aree dei posti di lavoro verificano i loro strumenti pianificatori per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo di tali aree. Essi ne regolano la strutturazione architettonica, l'utilizzazione (genere, intensità, scaglio-namento a tappe), l'urbanizzazione, l'ulteriore infrastruttura, nonché la disponibilità delle singole aree. Ciò vale anche per nuove utilizzazioni o per i cambiamenti della destinazione relativi ad aree di notevole estensione.

Responsabili: Comuni

Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale Insediamento e attrezzature

5.3.3 - 4 Stato 29 agosto 2012

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Installazioni centralizzate: si tratta di installazioni (per beni e servizi) che esulano dall'ambito

locale (p.es. amministrazione, centri commerciali con p.es. un'offerta particolarmente ampia di prodotti, mobili, do-it-yourself, ecc., vari servizi bancari e assicurativi). Le località in cui esse sono ubicate vengono definite località centrali. Finora queste installazioni si trovavano general-mente nei centri; in seguito all'aumentata mobilità, esse sono state trasferite anche in località più periferiche. La netta separazione fra centri e aree limitrofe si va quindi sempre più cancellando.

• Utilizzazioni con elevato fabbisogno di posti di lavoro sono p.es. le utilizzazioni per gli uffici e le amministrazioni in cui si concentrano numerosi posti di lavoro su un'area limitata (assicurazioni, banche, amministrazioni, ecc.).

• Le utilizzazioni con elevato fabbisogno di superficie sono caratterizzate da un notevole fabbiso-gno di superficie per ogni posto di lavoro (p.es. capannoni, superficie di vendita di mobilifici, di regola produzione industriale).

• Edifici e impianti con grande affluenza di pubblico: la modifica delle strutture in campo economico e sociale ha fatto aumentare considerevolmente l'importanza di determinate installa-zioni, come i grandi centri commerciali (empori), i mercati specializzati e i parchi per il tempo libero. Tali installazioni generano spesso un'elevata intensità di traffico. Il loro numero è in conti-nuo aumento, specialmente per quanto riguarda gli impianti per il tempo libero e i divertimenti. Questi mutamenti rispecchiano precise esigenze di tipo sociale. La realizzazione di queste installazioni al di fuori dei centri, o in località non sufficientemente collegate con i mezzi pubblici di trasporto, provoca delle notevoli ripercussioni sull'ambiente, sul traffico ed eventualmente anche sui siti caratteristici e il quadro paesaggistico. È compito della pianificazione del territorio designare o garantire preventivamente delle ubicazioni idonee per un inserimento ottimale di nuove installazioni nelle strutture già esistenti e funzionanti.

• Modifica considerevole delle strutture regionali per l'approvvigionamento: le installazioni per l'approvvigionamento non adeguatamente ubicate possono incidere negativamente sulla rete d'approvvigionamento esistente. Qualora le installazioni per l'approvvigionamento risultino mal raggiungibili (p.es. per il traffico pubblico), la parte meno mobile della popolazione (p.es. le per-sone anziane) risulta svantaggiata. Modifica considerevole della struttura per l'approvvigiona-mento significa

− che una parte della popolazione non è in grado di raggiungere facilmente l'ubicazione,

− che vengono realizzate superfici di vendita in esubero rispetto alla forza d'acquisto del poten-ziale bacino d'utenza e che modificano pertanto l'esistente struttura dell'approvvigionamento e dei negozi.

E Oggetti Nuclei delle aree urbane

N. Comune/area Area Stato di coordinamento 01.SK.01 Chur City und Bahnhofgebiet Festsetzung 01.SK.02 Landquart Bahnhof/Bahnhofstrasse Festsetzung 02.SK.01 Ilanz Bahnhof Festsetzung 03.SK.01 Thusis Bahnhof - Neudorf Festsetzung 08.SK.01 Davos Davos Platz - Davos Dorf (entlang Promenade und

Talstrasse) Festsetzung

11.SK.01 St. Moritz Zentrum Festsetzung

Insediamento e attrezzature Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale

Stato 29 agosto 2012 5.3.3 - 5

Aree dei posti di lavoro per utilizzazioni con elevato fabbisogno di superficie

N. Comune/area Area Stato di coordinamento 01.SW.01 Chur Chur-Süd - Kleinbruggen - Grossbruggen Festsetzung 01.SW.02 Igis-Landquart - Zizers Tardis Festsetzung 01.SW.03 Zizers - Untervaz Station Untervaz - Ceres - Heurütenen Festsetzung 01.SW.04 Domat/Ems Raum Ems - Bonaduz Festsetzung 01.SW.05 Maienfeld Anschluss Maienfeld Festsetzung 02.SW.01 Ilanz-Schluein Isla/Schluein, California, Ilanz-West Festsetzung 03.SW.01 Thusis Cazner Wiesen - Löser Festsetzung 03.SW.02 Cazis Anschluss Rothenbrunnen Festsetzung 11.SW.04 Samedan Cho d’Punt, Erweiterungsetappe Zwischenergebnis

Abstimmungsbedarf Sachplan Infrastruktur der Luftfahrt

14.SW.01 San Vittore Zona lavorativa Dato acquisito

Ulteriori importanti aree dei posti di lavoro

N. Comune/area Area Stato di coordinamento 02.SW.02 Disentis/Mustér - Festsetzung 02.SW.03 Trun - Festsetzung 04.SW.01 Andeer - Festsetzung 05.SW.01 Raum Surava - Alvaneu - Festsetzung 07.SW.01 Grüsch - Festsetzung 07.SW.02 Schiers - Festsetzung 07.SW.03 Fideris - Festsetzung 08.SW.01 Davos - Festsetzung 09.SW.01 Scuol - Festsetzung 09.SW.02 Zernez - Festsetzung 11.SW.02 Sils i.E. Föglias Festsetzung 11.SW.03 Zuoz Resgia Festsetzung 13.SW.01 Poschiavo - Dato acquisito

Aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale Insediamento e attrezzature

5.3.3 - 6 Stato 29 agosto 2012

Illustrazione 5.7: Tavola sinottica delle aree importanti per l'economia e l'approvvigionamento regionale

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

Stato 31 dicembre 2009 5.3.4 - 1

5.3.4 Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici A Situazione iniziale Le abitazioni secondarie e gli alloggi turistici sono da anni un tema molto discusso nel Cantone dei Grigioni, per il quale il turismo è molto importante. Le abitazioni secondarie sono inoltre ripetutamente state oggetto di interventi in Gran Consiglio. Nella risposta dell'ottobre 2007 a quello che per ora è stato l'ultimo intervento, il Governo si è espresso a favore di una politica cantonale delle abitazioni secondarie sostenibile, che consideri il problema nel suo insieme e che tenga conto anche delle diverse esigenze locali e ha annunciato un relativo piano direttore cantonale.

Le abitazioni secondarie sono una parte significativa dell'alloggio turistico. Circa la metà dei pernottamenti nei Grigioni avviene in abitazioni secondarie. Il turismo è un elemento estremamente importante dell'economia grigionese. Circa un posto di lavoro su due nei Grigioni è direttamente o indirettamente legato al turismo. Nella discussione relativa alle abitazioni secondarie vanno perciò considerati anche temi quali l'alloggio turistico e il numero di pernottamenti. Nella discussione relativa alle abitazioni secondarie e all'alloggio turistico sono importanti la distinzione seguente e quindi le definizioni a essa associate:

A livello cantonale, la quota di abitazioni secondarie non gestite sul totale delle abi-tazioni secondarie è stimata intorno al 60 – 85 %. A questo proposito esistono importanti differenze da un comune all'altro e tra i singoli spazi turistici. Le abita-zioni secondarie non gestite rappresentano fondamentalmente un notevole potenziale di alloggio. Una mobilizzazione di questo potenziale è di grande importanza per il turismo nei Grigioni.

Finora, le abitazioni secondarie venivano rilevate ogni 10 anni con il censimento della popolazione. Per il periodo dopo il 2000 non esistono dati aggiornati e compa-rabili a livello cantonale. A seguito del nuovo metodo introdotto (censimento basato sui registri), in futuro il rilevamento differenziato tra abitazioni primarie e secondarie non avverrà più tramite il censimento della popolazione.

Nel 2000 i Grigioni disponevano di circa 48'000 abitazioni secondarie, con il 37,1% il tasso più elevato di abitazioni secondarie in Svizzera. Le abitazioni secondarie si trovano principalmente negli spazi turistici. Nello spazio rurale la loro quota si trova più o meno nella media cantonale. Nelle aree urbane essa è per contro nettamente inferiore. Tra il 1980 e il 2000 la quota di abitazioni secondarie è rimasta stabile sia a livello cantonale sia per quanto riguarda i singoli tipi di spazio. In termini assoluti ciò significa che delle circa 38'000 abitazioni realizzate tra il 1980 e il 2000, circa 14'000 sono abitazioni secondarie. Un'impennata dal 24 % al 37 % della quota di abitazioni secondarie si è avuta tra il 1970 e il 1980 e si suppone un aumento importante anche tra il 1960 e il 1970.

«Definizioni» vedi spiegazioni

Abitazioni sfruttate

Abitazioni primarie (AP) Abitazioni secondarie

con obbligo di sfruttamento quale

senza obbligo di sfruttamento quale

gestite a scopo turistico / privato

non gestite

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 2 Stato 31 dicembre 2009

Il fatto che la quota di abitazioni secondarie sia rimasta stabile tra il 1980 e il 2000 va ricondotto tra l'altro alle misure per la gestione dello sviluppo di abitazioni secondarie adottate dai comuni nel quadro della pianificazione locale, nonché alle basi a ciò associate.

«Misure», «basi» vedi spiegazioni

Le abitazioni secondarie sono un importante fattore economico in particolare negli spazi turistici e rurali. Tra gli aspetti positivi vi sono in primo luogo: - le abitazioni secondarie sono un segmento importante degli alloggi turistici e

generano ca. 6 mio. di pernottamenti, ossia circa tanti quanti il settore alberghiero; - gli utenti regolari di abitazioni secondarie forniscono un contributo allo sfrutta-

mento di base dell'infrastruttura turistica in bassa stagione; - la costruzione e la manutenzione di abitazioni secondarie contribuiscono

all'occupazione nel settore edilizio, immobiliare e fiduciario, nonché nell'industria turistica, in particolare nelle aree periferiche dove la creazione di posti di lavoro è comunque molto limitata;

- occasionalmente, dopo il pensionamento i proprietari di abitazioni secondarie trasferiscono il loro domicilio civile, e quindi anche fiscale, nel comune in cui si trova la loro abitazione di vacanza;

- le abitazioni secondarie generano oggi un gettito fiscale di ca. 72 mio. di franchi (imposte sul reddito e sulla sostanza).

Alle abitazioni secondarie sono tuttavia associati anche svantaggi che riducono il valore aggiunto creato (distruzione di valore). Eccone alcuni: - elevato consumo di territorio e compromissione dei siti caratteristici e del quadro

paesaggistico; - accesso più difficile (fino all'esclusione) al mercato dell'alloggio per la popola-

zione locale, a causa dell'aumento del prezzo dei terreni; - spese elevate per i comuni a seguito della necessità di potenziare le infrastrutture

per far fronte a punte di occupazione durante poche settimane all'anno; - concorrenza al settore alberghiero per quanto riguarda le possibilità di alloggio; - perdita di attrattiva della località turistica a causa delle persiane chiuse per mesi e

della sostanza edilizia non rinnovata/invecchiata delle abitazioni secondarie.

L'equilibrio tra conseguenze positive e negative delle abitazioni di vacanza va costantemente verificato e garantito. Nei Grigioni la situazione territoriale è molto diversificata e necessita di una considerazione specifica. Per uno sviluppo econo-mico positivo e a lungo termine e una politica d'assetto del territorio sostenibile sono necessarie misure coordinate. Vi è necessità di agire principalmente per ciò che riguarda i punti seguenti: - Creare un'analisi attuale in rapporto alle abitazioni primarie e secondarie, queste

ultime suddivise tra abitazioni gestite e non gestite; osservare gli sviluppi. - A causa dell'elevata richiesta di abitazioni secondarie, in determinati centri turistici

e nei rispettivi comuni limitrofi i prezzi delle abitazioni primarie hanno raggiunto

Abitazioni 1970 Abitazioni 1980 Abitazioni 2000 Totale AS Quota

% Totale AS Quota

% Totale AS Quota

% dei Grigioni 62'038 15'106 24,35% 91'707 33'862 36,92% 129'338 47'902 37,04% Spazi/agglom. urbani 25'002 1'800 7,20% 32'309 3'273 10,13% 46'379 5'374 11,59% Spazi turistici 24'087 9'866 40,96% 42'942 24'582 57,24% 61'650 34'643 56,19% Spazi rurali 12'949 3'440 26,57% 16'456 6'007 36,50% 21'309 7'885 37,00%

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

Stato 31 dicembre 2009 5.3.4 - 3

livelli difficilmente sostenibili o insostenibili per la popolazione indigena. Mancano spazi abitativi a prezzi convenienti per la popolazione locale (abitazioni in locazione e di proprietà).

- Promuovere una migliore occupazione delle abitazioni secondarie attuali, rinnovo della sostanza edilizia/riattazione/maggiore occupazione/intermediazione da parte di offerenti professionisti.

- Dirigere la prassi d'autorizzazione di nuove abitazioni secondarie in modo tale da non ripetere gli «errori» del passato.

B Idee direttrici

Obiettivi

a) Consolidamento dell'economia turistica locale (sviluppo sostenibile). b) Aumento dell'offerta di abitazioni primarie economicamente vantaggiose. c) Controllo dello sviluppo delle abitazioni secondarie e migliore sfruttamento del

loro effettivo.

Orientamento strategico

Freno alle abitazioni secondarie non gestite La costruzione di nuove abitazioni secondarie non gestite in zone edificabili esistenti viene frenata. In caso di nuovi azzonamenti si garantisce che non sorgano nuove abitazioni secondarie non gestite o che ne sorgano in misura contenuta.

Creazione di spazi abitativi per indigeni Nei principali centri turistici, nonché in altri comuni nei quali gli indigeni vengono allontanati dal mercato dell'alloggio a causa della richiesta di abitazioni secondarie da parte di forestieri facoltosi, tramite misure promozionali dei comuni viene au-mentata l'offerta di spazi abitativi economici per i residenti.

Mirare a soluzioni rispettose delle peculiarità e della dinamica di uno spazio

turistico e osservare l'evoluzione – Il Cantone stabilisce i requisiti per le pianificazioni delle regioni e dei comuni e

sostiene entrambi con un insieme di strumenti e con progetti pilota. Negli spazi turistici, il Cantone definisce i comuni che devono adottare misure a livello di pia-nificazione locale (vedi capitolo E): a) centri turistici principali con comuni circostanti in spazi turistici b) principali comuni degli altri spazi turistici c) comuni nei quali vi è una pressione nel settore delle abitazioni primarie e

secondarie causata dallo spostamento da altri comuni. – In base a un'analisi, le regioni definiscono negli spazi turistici altri comuni che

devono adottare misure a livello di pianificazione locale. Esse definiscono inoltre i comuni nei quali viene osservata l'evoluzione delle abitazioni secondarie (status di osservatore). Nell'ambito dell'analisi, le regioni possono esonerare dall'obbligo di agire i comuni che il Cantone ha sottoposto a tale obbligo, se ciò risulta opportuno in considerazione dell'analisi turistica specifica della regione. Le regioni attuano le idee direttrici del Piano direttore cantonale.

– Le regioni stabiliscono a quali condizioni i comuni «sotto osservazione» devono

«obiettivi» vedi spiegazioni «spazio turistico» vedi spiegazioni

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 4 Stato 31 dicembre 2009

adottare misure a livello di pianificazione locale. – Un monitoraggio crea basi affidabili per osservare l'evoluzione e per verificare il

raggiungimento degli obiettivi. Mirare a uno sviluppo economico sostenibile a lungo termine Le relazioni nel settore delle abitazioni primarie e secondarie e degli alloggi turistici sono complesse. È perciò importante che negli spazi turistici e nei comuni venga elaborato con la necessaria accortezza un equilibrato assortimento di misure a favore di uno sviluppo economico a lungo termine. Il Cantone sostiene con progetti pilota l'elaborazione di relativi pacchetti di misure in spazi turistici dalle caratteristiche diverse.

Principi

Ridurre al 30 – 50 % dell'attuale crescita annua il numero di abitazioni secon-darie non gestite Per controllare lo sviluppo di nuove abitazioni secondarie non gestite vengono for-mulati i seguenti obiettivi:

- La crescita annua di abitazioni secondarie (AS) non gestite per spazio turistico viene limitata al 30 – 50 % delle AS non gestite sorte in media negli ultimi 5 – 10 anni.

- Il valore concreto (tra il 30 e il 50 %) per spazio turistico viene determinato e fis-sato dalle regioni, così come compito delle regioni è anche la distribuzione del valore globale corrispondente tra i singoli comuni che devono adottare misure nella pianificazione locale. Le regioni hanno la possibilità di tenere conto di parti-colarità specifiche dello spazio turistico e del comune. Queste particolarità ven-gono indicate nel piano direttore regionale per l'approvazione da parte del Governo, qualora l'obiettivo superi il valore del 30% dello sviluppo attuale di AS non gestite.

- Per i comuni che hanno già introdotto contingenti o altre misure, ci si riferisce a una situazione di partenza corrispondente all'evoluzione di abitazioni secondarie non gestite che si sarebbe probabilmente avuta senza contingenti o altre misure.

- Il piano direttore regionale può prevedere la possibilità per i comuni di esonerare dall'obbligo del contingentamento le abitazioni secondarie non gestite che, nell'ambito di un progetto, sono comprovatamente necessarie per il finanziamento (trasversale) di progetti di alloggio turistico o di progetti per spazi abitativi primari a prezzi vantaggiosi, se le abitazioni secondarie non gestite sono presenti in misura contenuta e se i contingenti annui non sono sufficienti a questo scopo. Il presuppo-sto è costituito dal fatto che si tratti di progetti di particolare importanza regionale e che i comuni svolgano a questo scopo una pianificazione delle utilizzazioni spe-cifica per il progetto. I criteri per la particolare importanza regionale sono definiti nel piano direttore regionale.

- I comuni riprendono nella propria pianificazione locale il contingente loro attri-buito dalla regione ed emanano le disposizioni complementari necessarie per l'at-tuazione. Se e nella misura in cui i comuni dispongono già di normative in tal senso, le adeguano alla pianificazione direttrice regionale.

- Delimitando nuove zone edificabili nella pianificazione locale si garantisce che in

«particolarità specifiche dello spazio turistico e del comune» vedi spiegazioni «contingenti / misure già intro-dotti» vedi spiegazioni «particolare importanza regionale» vedi spiegazioni «in misura conte-nuta» vedi spie-gazioni

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

Stato 31 dicembre 2009 5.3.4 - 5

esse sorgano abitazioni primarie e abitazioni secondarie gestite. In presenza di particolarità specifiche dello spazio turistico e del comune, il piano direttore regionale può prevedere che i comuni possano ammettere in misura contenuta anche abitazioni secondarie non gestite.

Considerare gli effetti sulle «abitazioni primarie di diritto previgente» esistenti Le misure nel settore delle abitazioni secondarie possono avere effetti sulle abita-zioni primarie esistenti (effetto di trasferimento all'interno della località). A seconda della località, la pressione sulle cosiddette abitazioni primarie di diritto previgente che spinge verso una modifica dell'utilizzazione può essere molto forte. Di ciò si deve tenere conto nella determinazione degli obiettivi e delle misure. L'insieme di strumenti comprende misure a livello di pianificazione locale miranti a gestire questa pressione. Nella determinazione delle relative misure si bada affinché l'auspicato rinnovo dell'insediamento non ne soffra.

Le regioni provvedono all'analisi differenziata per i singoli spazi, alla formula-zione degli obiettivi e alla determinazione delle misure Le misure adottate senza coordinamento e armonizzazione con i vicini all'interno di uno spazio turistico esplicano effetti inferiori e portano a un effetto di «fuga». La re-gione provvede alla pianificazione e al coordinamento sovralocali e li definisce in modo vincolante. Il piano direttore regionale soddisfa i seguenti requisiti minimi:

In una prima fase si effettua un'analisi che tenga conto almeno dei punti seguenti: – determinazione dell'effettivo di abitazioni, con distinzione tra abitazioni primarie

e secondarie – determinazione delle abitazioni secondarie, con distinzione tra abitazioni gestite e

non gestite – offerta di letti nel settore alberghiero – tavola sinottica del territorio urbanizzato diviso per categoria di utilizzazione e

stato di edificazione – tavola sinottica delle misure già adottate nei comuni – considerazione delle prospettive demografiche – tavola sinottica e contenuto delle linee guida turistiche/delle attese di sviluppo già

presenti nello spazio turistico.

In una seconda fase vengono stabiliti in modo vincolante gli obiettivi per lo sviluppo territoriale, con differenziazione tra spazi turistici (p.es. orientamento e valori di riferimento relativamente all'offerta di alloggi turistici, gestione delle riserve di zona edificabile esistenti, definizione delle aree/dei territori strategicamente più importanti per l'alloggio e le infrastrutture turistici).

In una terza fase vengono stabilite le misure comunali e sovracomunali per raggiun-gere questi obiettivi. Le regioni definiscono eventuali altri comuni che devono adottare misure a livello di pianificazione locale e stabiliscono a quali condizioni i comuni «sotto osservazione» debbano in un secondo momento adottare delle misure.

Attuazione su misura da parte dei comuni interessati Nel rispetto degli obiettivi vincolanti all'interno dello spazio turistico e in accordo con i comuni vicini, i comuni stabiliscono i propri obiettivi e le proprie strategie in materia di politica delle abitazioni secondarie in considerazione delle basi disponibili (sviluppo demografico, prezzi dei terreni e degli immobili, struttura economica,

«abitazioni pri-marie di diritto previgente» vedi spiegazioni «coordinato a livello sovralo-cale nella pianifi-cazione diret-trice» vedi spiegazioni «tavola sinottica» vedi spiegazioni «obiettivi vinco-lanti» vedi spiegazioni «art. 47 OPT» vedi spiegazioni

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 6 Stato 31 dicembre 2009

attività edilizia, ecc.) ed emanano, anzitutto nel quadro della pianificazione locale, le necessarie misure ad hoc. Se necessario, adottano provvedimenti per creare spazi abitativi a prezzi convenienti per la popolazione locale. Nel rapporto a destinazione dell'autorità preposta all'approvazione (art. 47 OPT) i comuni illustrano gli obiettivi, le strategie e le misure.

Monitoraggio e controllo del raggiungimento degli obiettivi da parte di comuni e regioni Lo sviluppo delle abitazioni secondarie viene tenuto sotto osservazione, in partico-lare distinguendo tra abitazioni gestite e non gestite. I comuni aggiornano annual-mente i dati rilevati nell'ambito dell'analisi regionale e informano la regione, che controlla periodicamente il raggiungimento degli obiettivi. Essa fissa nel piano direttore regionale il periodo di rilevamento. Nel corso della primavera, la regione trasmette al Cantone la documentazione contenente i dati dell'anno precedente.

Resort/residenze turistiche con abitazioni secondarie gestite La realizzazione di resort/residenze turistiche con abitazioni secondarie gestite cor-risponde di principio agli obiettivi del piano direttore. A seconda dell'offerta a cui si mira, viene dato un peso differente ai requisiti naturalistici e infrastrutturali. Requisiti naturalistici: − elevata attrattiva paesaggistica; i resort necessitano di elevate qualità paesaggisti-

che e sfruttano il capitale naturale «bel paesaggio» − idoneità del terreno edificabile per quanto riguarda altitudine, clima, esposizione,

geologia Requisiti infrastrutturali: - buona raggiungibilità d'estate e d'inverno - posizione in prossimità di un centro turistico principale o di un altro centro - svariate possibilità di attività di svago d'estate e d'inverno - infrastrutture esistenti o possibilità di costruire le necessarie infrastrutture con un

buon rapporto costi-benefici Requisiti istituzionali: - terreno disponibile nella misura necessaria - ubicazione all'interno dell'insediamento esistente o nelle vicinanze, altrimenti

comprova della necessità di un'ubicazione che esula dall'ambito locale - assenza di motivi di esclusione per la creazione di una nuova zona edificabile e

delle infrastrutture di urbanizzazione Requisiti riferiti al progetto: - accurato inserimento nel sito caratteristico e nel quadro paesaggistico - buona strutturazione architettonica del complesso - soddisfazione delle norme e degli standard attuali - le spese per la costruzione e l'esercizio dell'infrastruttura di urbanizzazione del

resort sono a carico di chi le provoca, sono tuttavia possibili sussidi dell'ente pub-blico per la costruzione dell'infrastruttura di urbanizzazione.

«resort/residenze turistiche» vedi spiegazioni «raggiungibilità», «attività di svago» vedi spiegazioni «motivi di esclu-sione» vedi spiegazioni «norme e stan-dard» vedi spiegazioni

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

Stato 31 dicembre 2009 5.3.4 - 7

C Ambiti di responsabilità In virtù dell'art. 17 LPTC, le regioni elaborano entro il 2011 la pianificazione diret-trice regionale in collaborazione con i comuni. Gli obiettivi e i principi indicati nelle idee direttrici vengono tenuti in considerazione ai sensi di requisiti minimi. Le regioni sono responsabili per il monitoraggio e il controllo del raggiungimento degli obiettivi a livello regionale.

Responsabili: Corporazioni regionali

Nel quadro della pianificazione locale, entro metà 2013, i comuni indicati nel capi-tolo E (oggetti), nonché eventuali altri comuni designati dalla regione emanano norme per controllare la costruzione di abitazioni secondarie ai sensi degli obiettivi e dei principi della pianificazione direttrice. Possono emanare norme in tal senso indipendentemente dall'esistenza della pianificazione direttrice regionale; in questo caso devono, se necessario, adeguarle alla pianificazione direttrice regionale entro metà 2013. Ogni volta che ciò è possibile ricorrono a strumenti dell'insieme di stru-menti messo a disposizione. I singoli strumenti possono essere impiegati secondo combinazioni diverse, a seconda della problematica e degli obiettivi specifici. Nel rapporto secondo l'art. 47 OPT viene illustrato come la pianificazione locale sia conciliabile con i principi del piano direttore e come sia coordinata con eventuali misure di diritto tributario o di altra natura. I comuni attuano immediatamente le direttive per le abitazioni secondarie non gestite in caso di nuovi azzonamenti, non-ché i provvedimenti per la creazione di spazi abitativi a prezzi convenienti per la popolazione locale.

Responsabili: Comuni

Il Cantone sostiene i comuni seguendoli nel quadro della pianificazione locale e mettendo loro a disposizione un insieme di strumenti. Questo insieme di strumenti viene riesaminato e aggiornato periodicamente.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Viene allestita una semplice scheda per l'analisi relativa alle abitazioni primarie e secondarie, con distinzione tra gestite e non gestite. Questa scheda viene messa a disposizione delle regioni e dei comuni per l'analisi e per il monitoraggio.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Con il foglio di rilevamento, attraverso le regioni il Cantone raccoglie i dati rilevati annualmente dei comuni con l'obbligo di agire, nonché dei comuni sotto osserva-zione e li pubblica ai sensi di una presentazione trasparente (internet).

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Se un comune che nel Piano direttore cantonale è stato sottoposto all'obbligo di agire viene esonerato da tale obbligo nell'ambito dell'approvazione della pianificazione direttrice regionale, il Piano direttore cantonale (elenco degli oggetti, capitolo E) viene aggiornato di conseguenza. Questo aggiornamento viene trasmesso per cono-scenza alla Confederazione nell'ambito della procedura di approvazione di adegua-menti del piano direttore.

Responsabili: Dipartimento dell'economia pubblica e socialità/Ufficio per lo svi-luppo del territorio

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 8 Stato 31 dicembre 2009

Il Cantone sostiene con progetti pilota l'elaborazione di equilibrati assortimenti di misure a favore di uno sviluppo economico sostenibile a lungo termine in differenti spazi turistici. Questi progetti pilota vengono conclusi entro il 2010 e fungono da base per l'analisi regionale.

Responsabili: Ufficio per lo sviluppo del territorio/Ufficio dell'economia e del turi-smo

Se l'ubicazione per un resort o per una residenza turistica soddisfa i requisiti del piano direttore, in particolare i requisiti relativi all'area dell'insediamento (nell'inse-diamento stesso o nelle vicinanze), l'ubicazione viene stabilita nel quadro della pia-nificazione delle utilizzazioni. La regione valuta l'adempimento dei requisiti (in par-ticolare di quelli infrastrutturali) riguardo a un'ubicazione potenziale (concreta) e informa il Cantone in merito alla propria valutazione. Se un'ubicazione non si trova nell'insediamento esistente o nelle sue vicinanze, essa viene stabilita nel quadro dei piani direttori regionali secondo i requisiti di qualità di pianificazione territoriale (inserimento nella regione, bisogno, valutazione dell'ubicazione, coordinamento con qualità del territorio, ecc.). Requisiti e obiettivi complementari relativi ai resort pos-sono venire ancorati nel concetto regionale di sviluppo dell'insediamento.

Responsabili: Corporazioni regionali/Comuni

Se un comune indicato nel capitolo E (oggetti) o un altro comune designato dalla regione non adempie alla pianificazione direttrice entro metà 2013 oppure lo fa in modo insufficiente, il Governo si riserva la facoltà di emanare un ordinamento sostitutivo.

Responsabile: Governo

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Definizioni: le definizioni seguenti sono importanti per capire il piano direttore e l'insieme di

strumenti. In entrambi i documenti vengono utilizzate le medesime definizioni. Le definizioni nell'insieme di strumenti sono un po' più dettagliate (note a piè di pagina quale precisazione).

• Abitazioni primarie (AP): sono considerate abitazioni primarie (chiamate anche abitazioni principali) le abitazioni che vengono effettivamente utilizzate da persone residenti nel luogo.

• Abitazioni secondarie (AS): sono considerate abitazioni secondarie le abitazioni che vengono effettivamente utilizzate da persone non residenti nel luogo. Tutte le persone diverse dai residenti nel luogo sono considerate non residenti nel luogo. Sono considerate residenti nel luogo le persone che hanno il loro domicilio civile ai sensi dell'art. 23 CC nel comune in questione (vedi sopra), nonché le persone attive in questo comune.

• Quota di abitazioni secondarie: percentuale delle abitazioni secondarie sull'effettivo totale di abitazioni (incl. abitazioni vuote).

• Abitazioni primarie con obbligo di utilizzazione sono abitazioni che a seguito di una prescri-zione legale o di una condizione corrispondente contenuta in una licenza edilizia devono essere utilizzate da persone residenti nel luogo o da persone attive nel comune. Sono considerate residenti nel luogo le persone che hanno il loro domicilio civile ai sensi dell'art. 23 CC nel comune in questione, nonché le persone attive in questo comune. Queste ultime sono persone che si tratten-gono nel comune in questione per lavoro o per motivi di formazione e che dispongono di un'auto-

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

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rizzazione di soggiorno. Secondo gli art. 23 segg. CC il domicilio di una persona è nel luogo dove essa dimora con l'intenzione di stabilirvisi durevolmente. Nessuno può avere contemporaneamente il domicilio in più luoghi. Una volta stabilito, il domicilio di una persona continua a sussistere fino a che essa non ne abbia acquistato un altro. Qualora una persona si intrattenga regolarmente in due o più luoghi, è determinante il luogo con il quale ha i legami più stretti e nel quale si trova il centro dei suoi interessi di vita. Quest'ultimo si determina sulla base dell'insieme delle circostanze oggettive esterne dalle quali sono riconoscibili gli interessi di vita e non sulla base dei desideri e delle aspettative soggettive. Tra gli interessi oggettivi rientrano in particolare i legami familiari e le relazioni sociali con uno dei luoghi, le condizioni abitative, nonché il soggiorno effettivo. L'annuncio e il deposito dei propri atti, l'autorizzazione di acquisto secondo la Lex Koller e simili costituiscono certamente degli indizi, ma non sono decisivi per determinare il centro degli interessi di vita (cfr. insieme di strumenti a pag. 11, diverse DTF). Per agevolare il compito ai comuni, l'onere della prova relativo al centro dei propri interessi incombe ai proprietari o agli utenti delle abitazioni primarie (cfr. definizioni e modello che si trova tra gli strumenti).

• abitazioni secondarie gestite/non gestite: la definizione di abitazioni secondarie «gestite» e «non gestite» si fonda indirettamente sulla coppia letti «caldi» e «freddi». È stato scelto il concetto di «prova della gestione commerciale» poiché questo concetto può venire associato alla licenza edili-zia e a un'iscrizione nel registro fondiario (atto unico) e poiché la «possibilità di prenotare» è rela-tivamente facile da dimostrare. È stato abbandonato il legame tra il concetto di «gestione» e un numero di pernottamenti (p.es. 100 all'anno), siccome ciò sarebbe difficilmente verificabile da parte del comune, a meno che l'onere della prova non venisse accollato ai proprietari (p.es. modello Zermatt). Si differenzia tra abitazioni secondarie gestite da strutture turistiche e da privati. - Sono considerate abitazioni secondarie gestite da strutture turistiche le abitazioni che, a pre-

scindere da un utilizzo minimo proprio definito a priori, sono esclusivamente e permanente-mente messe a disposizione di un'organizzazione di vendita commerciale, di un sistema di pre-notazione di un'organizzazione turistica o di un'altra struttura adeguata per l'utilizzo a scopi turistici commerciali (settore paralberghiero/abitazioni di vacanza). L'occupazione deve avve-nire nei periodi usuali per il settore alberghiero. Unità abitative cedute a ospiti per un uso a lungo termine non sono considerate gestite. Per garantire questo utilizzo, all'inizio dell'utilizzo vanno presentati all'autorità edilizia i relativi contratti con le organizzazioni e le strutture men-zionate (condizione posta nella licenza edilizia).

- Sono considerate abitazioni secondarie gestite da privati le abitazioni secondarie che appartengono a persone residenti nel luogo, le quali le gestiscono autonomamente per scopi turistici. Vengono riconosciute quali abitazioni secondarie gestite da privati anche le abitazioni secondarie che appartengono a persone non residenti nel luogo, se è ugualmente garantito l'o-biettivo dell'occupazione massima delle abitazioni secondarie (promuovere letti caldi/evitare letti freddi). Unità abitative cedute a ospiti per un uso a lungo termine non sono in nessun caso considerate gestite da privati.

• Misure dei comuni: per controllare lo sviluppo delle abitazioni secondarie sono ipotizzabili diverse misure. Il tipo di misura dipende dalla situazione di partenza concreta nel comune (effet-tivo di abitazioni secondarie, richiesta, ecc.) e dagli effetti auspicati. Gli strumenti a disposizione prevedono cinque tipi di misure: - Misure strategiche: modifica dell'azzonamento/azzonamento strategico; modifica dell'azzona-

mento/azzonamento riferiti a un progetto; politica del terreno edificabile attiva; sostegno alla costruzione di spazi abitativi a prezzi convenienti per la popolazione residente.

- Promozione delle abitazioni primarie: regolazione della quota di abitazioni; zona per la popola-zione residente.

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

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- Sostegno agli esercizi ricettivi e alle AS gestite: zona per AS gestite, soluzione speciale per alberghi ed esercizi simili; agevolazione di utilizzazione per alberghi ed esercizi ricettivi; incentivi alla gestione di AS; Lex Koller.

- Controllo delle abitazioni secondarie: contingentamento (semplice, differenziato, con tassa d'in-centivazione, con incanto pubblico); tetto massimo; zone con divieto di AS non gestite.

- Tributi: tassa d'incentivazione; imposta sulle abitazioni secondarie. - Gestione della pressione sulle abitazioni primarie tramite misure per controllare le abitazioni

secondarie.

• Basi (selezione): - Credit Suisse Economic Research, Spotlight: abitazioni secondarie e abitazioni di vacanza in

Svizzera, novembre 2005 - Raum und Umwelt VLP-ASPAN, Heidi Haag: Massgeschneiderte Lösungen im

Zweitwohnungsbau, gennaio 2006 - Zweitwohnungsbau im Kanton Graubünden, Studie zur Regelung der Zweitwohnungen, Ufficio

per lo sviluppo del territorio dei Grigioni (UST-GR), dicembre 1997 - Neue Wege in der Zweitwohnungspolitik, Forum economico dei Grigioni, settembre 2006 - Bevölkerungsperspektive Graubünden 2006 bis 2030, Wüest & Partner AG (su incarico

dell'UST-GR) - Immobilienmonitoring, Wüest & Partner, UST Geostat/swisstopo - Rating der Gemeinden, Wüest & Partner, UST Geostat/swisstopo - dati statistici dal censimento popolare, statistica delle costruzioni, ecc., dell'Ufficio federale di

statistica (UST) - Ferienresorts – Nachhaltigkeit und Anforderungen an die Raumplanung, Rütter +

Partner/Arcalpin/Università di Berna, su incarico dell'ARE, novembre 2008 - Abitazioni secondarie, Guida alla pianificazione direttrice cantonale, ARE, bozza dell'aprile

2009

• Obiettivi: - Consolidamento dell'economia turistica locale: il paesaggio è considerato «capitale naturale»

del turismo. Ciò non basta tuttavia per lo sviluppo di una destinazione turistica. Quale «motore» sono altresì importanti il «nucleo commerciale» o la «economia turistica locale» di una destina-zione. Si tratta qui del settore alberghiero, degli impianti di risalita, del commercio, delle possi-bilità di fare acquisti, ecc. Quanto più sono interessanti i servizi e le infrastrutture offerti da questo nucleo, tanto più interessante risulta essere la destinazione turistica. Anche i proprietari di abitazioni secondarie cercano destinazioni turistiche interessanti e sono disposti a pagare prezzi sensibilmente più elevati per un'ubicazione interessante (con vita turistica intatta = nucleo commerciale). Se si osservano le tendenze di sviluppo di diverse destinazioni grigionesi, si constata che queste si trovano oggi sul confine tra un «abbandono del turismo commerciale» (concentrazione su abitazioni secondarie) e la «rivitalizzazione delle attività commerciali della destinazione» (aumento dell'occupazione dei letti offerti, costruzione e insediamento di nuovi alberghi/forme ibride di alloggio). Da una prospettiva orientata alla creazione di valore aggiunto, a lungo termine la rivitalizzazione rappresenta la variante più interessante.

- Aumento dell'offerta di abitazioni primarie economicamente vantaggiose: in alcune aree dei Grigioni, l'elevata richiesta di abitazioni secondarie ha spinto i prezzi degli immobili (acqui-sto e locazione) a un livello tale da escludere dal mercato la popolazione locale. Adottando misure a livello di legge edilizia è possibile suddividere il mercato fondiario (mercato per abita-zioni primarie e mercato per abitazioni secondarie). Per controllare lo sviluppo delle abitazioni secondarie possono inoltre venire riscossi tributi da utilizzare per la creazione di abitazioni primarie. I comuni possono partecipare attivamente al mercato fondiario per ampliare l'offerta di abitazioni primarie a prezzi convenienti.

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

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- Controllo dello sviluppo delle abitazioni secondarie/migliore sfruttamento del loro effet-tivo: le abitazioni secondarie non sfruttate rappresentano un enorme potenziale per generare pernottamenti. In futuro le abitazioni secondarie andranno sfruttate meglio e messe maggior-mente al servizio dell'economia turistica locale. Si devono perciò creare in misura maggiore abitazioni secondarie gestite, anche rendendo prenotabili le abitazioni secondarie già esistenti. Per sostenere questo obiettivo, nel piano direttore vengono definiti direzione di marcia e para-metri indicativi.

• Spazio turistico: nel Piano direttore cantonale gli spazi turistici sono stati descritti e rappresentati come tipo di spazio. Gli spazi turistici sono spazi funzionali, caratterizzati da una vasta e diversi-ficata offerta di alloggio e infrastrutture. Questi si distinguono in base alla domanda e alle funzioni da considerare (dimensione degli alloggi, impianti turistici, ecc.). Ad esempio per quanto riguarda il tema delle abitazioni secondarie vi sono in primo piano l'alloggio turistico e gli effetti territoriali a ciò associati, inclusi eventuali effetti di trasferimento e di allontanamento. Indicazione particolare: a causa della topografia e della situazione territoriale in rapporto alle abitazioni secondarie e agli alloggi turistici, non si attendono effetti di fuga da Arosa verso il confinante spazio turistico Lenzerheide – Valbella e viceversa. Lo stesso vale per Samnaun e Scuol. Questi spazi turistici e questi comuni vengono perciò indicati separatamente nell'elenco degli oggetti.

• Particolarità specifiche dello spazio turistico e del comune: i presupposti per le «particolarità specifiche dello spazio turistico e del comune», nonché il relativo contenuto concreto vanno defi-niti più in dettaglio dalle regioni e segnalati dai comuni nella pianificazione delle utilizzazioni (rapporto secondo l'art. 47 OPT). Il riferimento è costituito dagli obiettivi del Piano direttore cantonale. Le particolarità devono essere motivate dagli eventi e dalle strutture dello spazio turi-stico in questione e dei relativi comuni, nonché rientrare nell'interesse di uno sviluppo economico sostenibile a lungo termine, come p.es.: - abitazioni secondarie non gestite comprovatamente necessarie per il finanziamento trasversale

di abitazioni secondarie gestite o di alberghi. - abitazioni secondarie non gestite comprovatamente necessarie in relazione alla creazione di

spazi abitativi a prezzi convenienti per la popolazione locale. - esistenza di una particolare struttura d'alloggio, vuoi perché per tradizione nel luogo non è attivo

il settore alberghiero, oppure perché per tradizione questo settore è associato a una funzione particolare del luogo (p.es. luogo di tappa lungo un asse di transito storico), oppure perché già oggi la quota di abitazioni secondarie gestite sul totale delle abitazioni secondarie è particolarmente elevata, oppure perché esiste un settore alberghiero molto marcato e forte.

- l'effettivo di abitazioni secondarie è già stato rinnovato/risanato e il comune può dimostrare di aver intrapreso degli sforzi per migliorare la gestione delle abitazioni secondarie.

Non è intesa la mera creazione di commesse per l'edilizia allo scopo di ridurre gli effetti dell'ade-guamento strutturale.

• Contingenti/misure già introdotti: se i comuni che hanno già optato per dei contingenti venis-sero trattati come quelli che non dispongono ancora di norme in tal senso, i primi verrebbero ugualmente «puniti» per le misure già adottate. Ciò non sarebbe sensato. Per questi comuni si deve perciò considerare un parametro indicativo che corrisponde a un terzo dello sviluppo che si sarebbe avuto qualora non fossero stati adottati contingenti.

• Particolare importanza regionale: i presupposti per la «particolare importanza regionale», non-ché il relativo contenuto concreto vanno definiti più in dettaglio dalle regioni e segnalati dai comuni nella pianificazione delle utilizzazioni riferita al progetto (rapporto secondo l'art. 47 OPT). Il riferimento è costituito dagli obiettivi del Piano direttore cantonale. I progetti in questione devono dare origine a impulsi di sviluppo nella regione o almeno nello spazio turistico; cosa vada inteso con ciò viene stabilito nel piano direttore regionale.

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 12 Stato 31 dicembre 2009

• Misura contenuta: al massimo il 30% dell'entità di utilizzazione realizzabile nella rispettiva zona.

• Abitazioni di diritto previgente: sono considerate tali tutte le abitazioni primarie e secondarie legalmente costruite nel comune in questione, prima dell'emanazione di prescrizioni relative alla pianificazione delle utilizzazioni per la promozione della costruzione di abitazioni primarie e/o per la limitazione della costruzione di abitazioni secondarie, che non sono soggette all'obbligo di fungere da abitazione primaria (definizione = abitazioni primarie senza obbligo di utilizzazione). Si tratta della maggior parte delle abitazioni nei Grigioni. Nelle attuali norme comunali e regionali, questa categoria di abitazioni è esclusa dall'obbligo della quota di abitazioni primarie e dall'obbligo di contingentamento. La «pressione» sulle abitazioni di diritto previgente (vendita e modifica della destinazione in abitazioni secondarie) menzionata nelle idee direttrici è particolar-mente forte in centri turistici attrattivi, poiché in quei luoghi esiste una grande domanda di abita-zioni secondarie. Nell'insieme di strumenti sono indicate diverse misure, con relativi vantaggi e svantaggi, per contenere questa pressione. Sono particolarmente raccomandate due norme da inse-rire nella legge edilizia (vedi anche insieme di strumenti): - i provvedimenti edilizi ad abitazioni di diritto previgente che superano un'entità da definire in

dettaglio (p.es. una determinata percentuale del valore attuale) danno origine a un assoggetta-mento alle prescrizioni emanate per le nuove costruzioni (p.es. alla norma concernente la quota di abitazioni primarie, al contingentamento, alla tassa d'incentivazione o a una combinazione di queste misure)

- introduzione di una tassa sulle abitazioni secondarie per abitazioni secondarie nuove e per quelle di diritto previgente.

Queste misure non devono intaccare la garanzia della proprietà acquisita e non devono rendere oltremodo difficoltoso l'auspicato rinnovo dell'insediamento.

• Coordinato a livello sovralocale nella pianificazione direttrice: il concetto di «sovralocale» si basa sull'art. 3 cpv. 2 della legge cantonale sulla pianificazione territoriale. Nella maggior parte dei casi sono sensati il coordinamento materiale e formale sovralocale, nonché la sua determinazione vincolante nel piano direttore regionale. Nel Cantone vi sono tuttavia anche situazioni territoriali nelle quali la regione può assumere un ruolo meno determinante. Ad esempio è poco sensato coinvolgere la regione in situazioni nelle quali è interessato un solo comune «isolato» o ev. una sola frazione (Comuni di Mesocco e di Stampa). Un'altra situazione si presenta nel caso in cui sono interessati singoli comuni che si trovano ai margini della regione (Comuni di Klosters e di Davos): in questi casi un coordinamento sovraregionale è addirittura necessario. È opportuno un inserimento nei concetti regionali degli insediamenti (capitolo 5.2.1 PDC 2000). Le regioni devono perciò esaminare la possibilità di un'elaborazione del piano direttore regionale abitazioni secondarie e alloggi turistici coordinata nella tempistica con i concetti regionali di sviluppo degli insediamenti.

• Tavola sinottica: presso l'Ufficio per lo sviluppo del territorio è possibile consultare e richiedere tavole sinottiche relative al territorio urbanizzato (periodicamente aggiornate), una tavola sinottica relativa alle misure già adottate nei comuni, nonché alle prospettive demografiche.

• Obiettivi vincolanti: nello spazio turistico, sovente sinonimo di destinazione, vengono stabiliti in modo vincolante gli obiettivi relativi alle abitazioni secondarie e agli alloggi turistici. Di principio a questo scopo viene utilizzato il piano direttore regionale. La regione (piano direttore regionale) e i comuni (pianificazione locale) possono lavorare anche in parallelo. Al più tardi con l'esame preliminare del piano direttore regionale viene illustrata la conciliabilità con il presente piano direttore cantonale e per la pianificazione locale esiste un'analisi a livello sovralocale. Spetta ai comuni determinare, in coordinamento temporale con i comuni limitrofi, le misure di pianifica-zione locale o tributarie sulla base della situazione comunale.

Insediamento e attrezzature Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici

Stato 31 dicembre 2009 5.3.4 - 13

• Art. 47 OPT: «L'autorità che emana i piani di utilizzazione informa l'autorità cantonale preposta all'approvazione (art. 26 cpv. 1 LPT) su come i piani di utilizzazione tengano conto degli scopi e dei principi della pianificazione del territorio (art. 1 e 3 LPT), dei suggerimenti provenienti dalla popolazione (art. 4 cpv. 2 LPT), dei piani settoriali e delle concezioni della Confederazione (art. 13 LPT), del piano direttore (art. 8 LPT).... »

• Sono numerose le definizioni di resort/residenza turistica. Viene utilizzato anche il concetto di «case gestite come alberghi». Una definizione basata sul numero di letti e su altri aspetti quantita-tivi non è utile nella prassi. Sono piuttosto gli aspetti qualitativi a fare la differenza. Lo studio Rütter (cfr. basi) fornisce una differenziazione del concetto basata sui servizi offerti, applicabile alla situazione locale: - Resort turistici complessi: offerta ampia e molto diversificata di servizi, consistente in albergo

e in appartamenti gestiti. Vendita di appartamenti a diversi proprietari. Il management che si occupa della gestione degli appartamenti è unitario. La locazione degli appartamenti e il relativo servizio sono parte integrante del concetto e sono disciplinati contrattualmente (carattere vincolante e durata variabili). Di norma gli appartamenti non sono ammobiliati individualmente. Il diritto d'utilizzazione dei proprietari è limitato. P.es. Resort Andermatt.

- Hotel resort (servizio alberghiero): grandi alberghi a 4 o 5 stelle con offerte come wellness o strutture per congressi. Sovente annesse abitazioni secondarie vendute a terzi allo scopo di finanziare l'investimento (costruzione o rinnovo). Su richiesta, servizio alberghiero per i pro-prietari delle abitazioni secondarie. Di norma la gestione delle abitazioni secondarie non rientra nel concetto. Le abitazioni secondarie sono perlopiù arredate individualmente, sovente è dato un diritto d'utilizzazione illimitato dei proprietari. P.es. Stillipark a Davos; Hotel Prätschli ad Arosa; Terme di Vals.

- Apartment Resort (su richiesta, servizio simile a quello alberghiero): le edificazioni hanno sovente carattere di villaggio, vengono pianificate e gestite da sviluppatori di progetti turistici, i singoli appartamenti vengono venduti in parte o interamente a terzi. In questo tipo di resort, la locazione degli oggetti è determinante per il buon funzionamento del concetto. Gli appartamenti hanno perciò una struttura unitaria e i proprietari hanno soltanto diritti di utilizzazione e di decisione limitati. Esistono relative norme contrattuali. P.es. The Rocks a Laax.

- Villaggi e parchi vacanze: servizio ristorante, ev. offerta sportiva e di giochi, per il resto gli ospiti provvedono ai propri bisogni. Vasti complessi (chalet, grandi case, interi insediamenti) di appartamenti di vacanza locati professionalmente. Da piccoli a medi per quanto riguarda il numero di letti, si basano sull'offerta esistente del comune di ubicazione. Sovente sviluppati anche in collaborazione con il comune di ubicazione, per una migliore occupazione dell'infra-struttura turistica esistente. P.es. Reka a Disentis; Vitget Alpin a Flims; Aclas Beverin a Oberurmein; Surses Alpin a Savognin.

- Resort di abitazioni secondarie (servizio portineria, spazi comuni, eventualmente piscina coperta): rappresentano la forma «classica» di edificazione turistica praticata un tempo. Le unità appartengono a diversi proprietari, sovente in forma di proprietà per piani e con poco servizio organizzato. Non sono noti progetti di questo tipo recenti e di grandi dimensioni, siccome si basano esclusivamente su abitazioni secondarie non gestite. P.es. Residenza Plaz a Bivio.

• Raggiungibilità: allo scopo di permettere agli ospiti di un resort di sfruttare l'offerta di attività di svago di uno spazio turistico anche senza utilizzare un mezzo di trasporto individuale, sono importanti l'allacciamento del resort alla rete di trasporti pubblici, la vicinanza alle fermate dei trasporti pubblici oppure un'eventuale prassi di servizio su chiamata o simili.

• Sono attività di svago ad esempio: sci, sci di fondo, escursioni con racchette da neve, discese in bob, discese in slitta, escursioni invernali, escursionismo, mountain bike, ciclismo, sport acquatici, ecc.

Abitazioni primarie e secondarie e alloggi turistici Insediamento e attrezzature

5.3.4 - 14 Stato 31 dicembre 2009

• Motivi di esclusione: cosiddetti «no-goes» – ossia motivi non accessibili a una ponderazione degli interessi o a una valutazione globale dell'ubicazione. I «no-goes» risultano dalla legislazione (p.es. art. 18 LPN) e dalla pianificazione. Sono motivi d'esclusione: aree IFP, zone palustri, territori inseriti nella pianificazione direttrice quali zone di protezione della natura e del paesaggio, territori inseriti nella pianificazione delle utilizzazioni quali zone di protezione della natura e del paesaggio, zone di protezione delle acque S1 e S2, nonché aree di protezione delle acque, zone di protezione della selvaggina, zone di pericolo 1 e vaste superfici boschive. Zone di protezione fis-sate nel piano direttore possono essere adeguate se è possibile effettuare una ponderazione degli interessi.

• Norme e standard: i resort sono anche «biglietto da visita» e «immagine» per il turismo. Sono perciò importanti le norme e gli standard ai quali vengono associati tali resort. Ad esempio, il rispetto di standard particolari per quanto riguarda il consumo energetico ha effetti d'immagine positivi.

E Oggetti Comuni che secondo il Cantone devono adottare misure a livello di pianificazione locale

a) centri turistici principali con comuni circostanti in spazi turistici Spazio turistico Flims – Laax: Flims, Laax, Falera, Sagogn Spazio turistico Lenzerheide – Valbella: Vaz / Obervaz, Churwalden (incl. Parpan e Malix),

Lantsch/Lenz Spazio turistico Arosa: Arosa Spazio turistico Klosters – Davos: Davos, Klosters Spazio turistico Engadina Alta: St. Moritz, Silvaplana, Sils / Segl, Celerina / Schlarigna,

Pontresina, Samedan, Bever, Madulain, Zuoz, La Punt-Chamues-ch, S-chanf

Spazio turistico Scuol: Scuol, Ftan, Tarasp, Sent Spazio turistico Samnaun: Samnaun b) principali comuni degli altri spazi turistici Spazio turistico Disentis/Mustér – Sedrun: Disentis/Mustér, Tujetsch Spazio turistico Breil/Brigels: Breil/Brigels Spazio turistico Obersaxen – Val Lumnezia: Obersaxen Spazio turistico Splügen: Splügen Spazio turistico Savognin – Bivio: Savognin Spazio turistico San Bernardino: Mesocco c) Comuni nei quali vi è una pressione nel settore delle abitazioni primarie e secondarie

Zernez (in particolare richiesta di abitazioni primarie), Bregaglia (in particolare richiesta di abitazioni secondarie nella frazione di Maloja)

Anche i comuni che non figurano nell'elenco degli oggetti possono esaminare e adottare misure nel settore delle abitazioni secondarie e degli alloggi turistici. Essi verranno sostenuti nei loro sforzi.

Insediamento e attrezzature Struttura dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.4.1 - 1

5.4 Qualità dell'insediamento 5.4.1 Struttura dell'insediamento A Situazione iniziale La qualità dell'insediamento si ripercuote sul benessere fisico della popolazione, dei clienti e degli ospiti. Le esigenze di tipo diverso richiedono anche qualità diverse. Nel caso in cui in una zona residenziale si debba in primo luogo garantire un'elevata qualità di vita, occorre promuovere anzitutto la vita comunitaria mediante un'ade-guata strutturazione degli spazi pubblici (p.es. sentieri, piazze, possibilità d'incontro) e la messa a disposizione di sufficienti installazioni per l'approvvigionamento e le attività culturali. Se a questo proposito sono prioritarie esigenze turistiche, sono eventualmente molto importanti altri accenti, p.es. una strutturazione dei nuclei.

Gli insediamenti originari del Cantone dei Grigioni, che erano perlopiù di tipo rurale, sono stati considerevolmente modificati a partire dagli anni 60 del secolo scorso in seguito ai mutamenti di tipo economico e sociale. In generale, questi insediamenti vengono trasformati e ristrutturati già in ampia misura, anche a seguito di modifiche delle utilizzazioni. I villaggi ancora «tradizionali» hanno già qualità particolari, poiché trasmettono ancora verso l'esterno dei valori non più comuni.

Negli ultimi 40 anni è stato costruito, rispettivamente abbattuto, un numero maggiore di edifici di quanto non fosse mai stato il caso in tempi anteriori. Il traffico occupa gran parte degli spazi pubblici. Ne consegue tra l'altro una diminuzione della qualità dell'insediamento, che deriva a sua volta dalla perdita dei rapporti di spazio all'interno dell'insediamento stesso, nonché la scomparsa di strutture insediative pre-giate e di angoli caratteristici.

La strutturazione dell'insediamento deve rivolgere la propria attenzione tanto alla parte preesistente dello stesso, quanto a quella attualmente in crescita. Tenuto conto della necessità di rinnovare almeno parzialmente la sostanza edificata esistente e determinate parti dell'insediamento, sarà in primo luogo la sua strutturazione attuale l'elemento decisivo per determinare se sia possibile realizzare uno sviluppo dell'in-sediamento verso l'interno e creare nuove strutture riconoscibili e fruibili.

La struttura dell'insediamento è determinata da svariati fattori. Essa non è solo il frutto di una «buona» architettura degli edifici; essa risulta piuttosto dall'effetto d'as-sieme generato da edifici e spazi esterni all'interno di una struttura insediativa rico-noscibile e vivibile nella sua essenza. Ne fa parte la strutturazione degli spazi liberi, delle aree stradali e delle piazze pubbliche, nonché un'organizzazione del traffico adeguata e commisurata all'insediamento. Le corrispondenti misure concrete riguar-dano soprattutto il piano locale.

La strutturazione dell'insediamento costituisce un compito pubblico di notevole importanza, poiché essa contribuisce alla formazione dell'identità, al benessere della popolazione (qualità della vita) e alla realizzazione di una specifica cultura locale.

5.2.1

B Idee direttrici

Obiettivo

La strutturazione dell'insediamento persegue il fine di mantenere, ripristinare, svi-luppare ulteriormente e creare delle strutture riconoscibili e fruibili in quanto tali.

«strutturazione dell'insedia-mento» vedi spiegazioni

Struttura dell'insediamento Insediamento e attrezzature

5.4.1 - 2 Stato 31 dicembre 2009

Principi

Strutturare secondo un'idea globale l'insediamento nelle sue parti esistenti e in quelle nuove La strutturazione dell'insediamento si occupa delle parti esistenti e di quelle nuove, così come delle sue immediate vicinanze. Gli interventi devono basarsi su analisi e concetti qualificati risultanti da: - una disposizione di edifici ben riconoscibili fra di loro e dalla loro relazione con

gli spazi esterni (ordinamento) - uno spazio pubblico accessibile a tutti e utilizzabile in modo multifunzionale

(p.es. sentieri, strade, piazze, piazze da gioco)

Migliorare la qualità in caso di rinnovamento I rinnovamenti e le ristrutturazioni dell'insediamento sono da realizzare nel rispetto delle esigenze qualitative che il caso impone, in modo speciale se gli interventi sono abbinati alla concentrazione della sopredificazione. La creazione di nuove strutture insediative deve tener conto delle esigenze attuali per quanto riguarda l'abitabilità, il lavoro e il tempo libero e comprende anche gli spazi esterni e le aree del traffico all'interno dell'insediamento.

Creare delle aree ecologiche adeguate alla struttura dell'insediamento Negli spazi urbani/agglomerati e negli spazi turistici sono da conservare, rivalutare o creare ex-novo all'interno degli insediamenti delle aree ecologiche al fine di miglio-rarne la qualità. Sono da conservare gli spazi vitali e gli oggetti pressoché naturali negli agglomerati.

Adeguare il traffico alle esigenze della popolazione La gestione del traffico deve puntare su una riduzione al minimo degli effetti nega-tivi e sulla creazione di spazi esterni attrattivi e facilmente utilizzabili. Il traffico va pertanto gestito in modo da limitare al minimo indispensabile le emissioni, favo-rendo in particolare i mezzi di trasporto che rispondono a questo criterio (mezzi pubblici, ciclisti, pedoni). Nella pianificazione delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali vanno considerate le esigenze relative alla sicurezza, puntando anche su collegamenti possibilmente diretti con le installazioni che garantiscono le prestazioni pubbliche di servizio e l'approvvigionamento. In modo particolare negli spazi insediativi intensamente uti-lizzati, va creata una rete di sentieri possibilmente attrattiva e collegata agli spazi per lo svago a distanza ravvicinata.

«Ordinamento» vedi spiegazioni «Concentrazione della sopredifca-zione» vedi spie-gazioni 5.2.1 6.1 6.2.2 6.4

C Ambiti di responsabilità Il Cantone sostiene gli sforzi volti a stimolare la discussione pubblica sulla struttura-zione degli insediamenti e a sensibilizzare gli enti e le persone responsabili in questo campo.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Insediamento e attrezzature Struttura dell'insediamento

Stato 31 dicembre 2009 5.4.1 - 3

Per quanto riguarda gli immobili e i fondi appartenenti al Cantone va promossa una strutturazione esemplare dell'insediamento.

Responsabile: Ufficio edile

Nella realizzazione di circonvallazioni occorre verificare se, mediante un'adeguata strutturazione dello spazio stradale, non sia possibile aumentare la sicurezza del traf-fico e migliorare la qualità di vita dei residenti.

Responsabili: Comuni

6.2.2

I Comuni designano le aree in cui va migliorata la qualità dell'insediamento. Essi provvedono affinché possa essere raggiunta con strumenti idonei (piani delle strut-ture, piani di risanamento o una consulenza in materia di strutturazione [consulenza in materia edilizia]) una buona qualità dell'insediamento. In tale contesto essi prov-vedono a un adeguato corredo di spazi liberi e di spazi verdi, nonché di superficie ecologiche e delle rispettive connessioni.

Responsabili: Comuni

5.2.1

LPTC Art. 22, 42f, 73

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Strutturazione dell'insediamento: la strutturazione dell'insediamento è un tema ricorrente negli

ultimi anni. Si tratta infatti di un tema importante anche in relazione al benessere degli abitanti, dei clienti e degli ospiti. La strutturazione dell'insediamento contribuisce anche in modo sostanziale alla qualità dell'insediamento, che a sua volta è un importante fattore di localizzazione soft. Le edizioni 3/99, 2/02, 1/05 e 1/08 di InfoARP/InfoARE si sono occupate degli aspetti della strutturazione dell'insediamento. Le pubblicazioni «Siedlungsgestaltung» e «Leitfaden für private Bauherren» possono essere consultate anche su www.siedlungsgestaltung.gr.ch.

• Ordinamento riconoscibile e fruibile: esso si compone di svariati elementi: percorsi e sentieri (dalle strade di ordine superiore ai sentieri), modelli d'insediamento (da quelli di grande estensione fino al livello di quartiere e di strade), elementi singoli o oggetti caratteristici (piazze, oggetti singoli o simili).

• Concentrazione della sopredificazione: si tratta generalmente di un'utilizzazione maggiore di terreni già sopredificati e di una migliore utilizzazione di superficie incolte nell'area degli inse-diamenti

• Consulenza in materia edilizia: la consulenza in materia edilizia può svolgere un'importante fun-zione nell'auspicata gestione qualificata dei valori edili-culturali esistenti nell'insediamento. L'As-sociazione grigionese per la pianificazione del territorio (AGP) costituisce una piattaforma per consulenti edili attivi nel Cantone.

E Oggetti Nessuno

Insediamento e attrezzature Immissioni (rumori, aria, radiazioni) e avarie (sinistri)

Stato 31 dicembre 2009 5.4.2 - 1

5.4.2 Immissioni (rumori, aria, radiazioni) e avarie (sinistri) A Situazione iniziale La legislazione federale sull'ambiente mira, fra altro, a proteggere l'uomo e l'am-biente dagli effetti nocivi provenienti dall'inquinamento dell'aria e dalle immissioni foniche e dalle radiazioni. La realizzazione di tali obiettivi si basa sul principio della prevenzione e della causalità. Da parte sua la pianificazione del territorio è in grado di contribuire a una migliore protezione dai rumori, dall'inquinamento dell'aria e dalle radiazioni mediante un'adeguata designazione e urbanizzazione delle zone edi-ficabili, il rinnovamento appropriato delle aree già edificate, la scelta ottimale delle ubicazioni per gli edifici e gli impianti più importanti e l'uso conveniente delle installazioni tecniche.

I carichi fonici si manifestano in vicinanza delle installazioni fisse per il traffico (strade, ferrovie, linee aeree) e possono essere causati anche da impianti e installa-zioni locali (poligoni di tiro, impianti artigianali, commerciali o industriali). Al fine di rilevare il carico fonico attuale, l'autorità competente di volta in volta (Confedera-zione, Cantone, Comune) allestisce, nelle zone interessate, il catasto dei rumori ed elabora, nei casi in cui risultino superati i limiti di tolleranza, i programmi di risa-namento.

Le emissioni di sostanze nocive sono causate soprattutto dal traffico, dagli insedia-menti industriali e artigianali, ma anche dalle economie domestiche. La misurazione delle immissioni documenta un elevato carico in modo particolare nelle regioni con un considerevole volume di traffico. Sono stati elaborati dei piani d'intervento per la Valle del Reno grigione, la Mesolcina e le località turistiche di Davos, Flims e Vaz/Obervaz.

Negli insediamenti risultano dei carichi supplementari (radiazioni elettromagnetiche) in seguito all'installazione di linee di trasmissione (incl. corrente di trazione) e degli impianti di ricezione e di trasmissione per la telefonia mobile. Le norme relative sono state emanate dalla Confederazione mediante l'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI).

Sulla scorta dell'ordinanza sulle avarie il Cantone ha allestito un catasto dei poten-ziali di pericolo ed ha emanato una immagine-guida sulla sicurezza, ivi inclusi gli obiettivi riguardanti la protezione. Il numero di aziende soggette a eventuali sinistri è rimasto più o meno costante dal momento del primo rilievo (40-50); fino al momento attuale non vi figurano aziende con microrganismi.

Il Cantone dei Grigioni dispone attualmente di un servizio avarie ben equipaggiato, costituito dai corpi pompieri locali, dal punto d'appoggio di Ems per la protezione da sostanze chimiche con propri periti chimici, da due punti d'appoggio per la prote-zione da olio e sostanze chimiche, da otto punti d'appoggio per la protezione da olio, dal servizio di picchetto 24 ore su 24 della polizia per la protezione delle acque e dell'ambiente (Ufficio per la natura e l'ambiente) e da altri servizi specializzati.

L'osservazione sistematica della situazione dal punto di vista ambientale (rumori, aria e radiazioni elettromagnetiche) contribuisce in misura determinante a pianificare e coordinare la prevenzione dagli effetti nocivi per l'ambiente.

«Influenze (immissioni) » vedi spiegazioni 5.2

Immissioni (rumori, aria, radiazioni) e avarie (sinistri) Insediamento e attrezzature

5.4.2 - 2 Stato 31 dicembre 2009

B Idee direttrici

Obiettivo

Mediante l'adozione di adeguate misure preventive di ordine pianificatorio, occorre evitare ulteriori carichi ambientali e i rischi di avarie e sinistri, nonché migliorare la situazione nelle aree particolarmente esposte ai rumori, all'inquinamento dell'aria e alle radiazioni.

Principi

Coordinare la pianificazione degli insediamenti e del traffico al fine di diminu-ire le fonti di rumore e l'inquinamento dell'aria La pianificazione degli insediamenti e del traffico va effettuata a tutti i livelli, in modo tale da evitare nel limite del possibile un aumento della mobilità. Al fine di non pregiudicare la qualità abitativa, la designazione delle ubicazioni per l'artigia-nato, il commercio e l'industria, delle aree utilizzate intensivamente o degli edifici e impianti con grande densità di traffico, va concentrata sui nodi stradali e ferroviari facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici di trasporto.

Determinante è il carico complessivo Carichi supplementari possono essere tollerati solo nelle aree intensamente utilizzate (nuclei delle aree urbane, aree dei posti di lavoro) nel caso in cui tali utilizzazioni vanno concentrate sulla base di una valutazione complessiva dello spazio disponi-bile. Ciò premette che vengano adottati dei provvedimenti per ridurre gli effetti dei carichi ambientali, come l'urbanizzazione con i mezzi pubblici di trasporto e altri provvedimenti collaterali di natura urbanistica, strutturale, tecnica e gestionale.

Limitare i rischi di avarie La totalità dei rischi attuali derivanti dalla civilizzazione non deve aumentare ulte-riormente nel Cantone. I rischi derivanti dalla civilizzazione non devono superare quelli naturali esistenti sul piano locale. La pianificazione degli insediamenti e quella del traffico vanno armonizzate fra di loro, in modo tale da minimizzare l'entità di possibili danni derivanti alla popolazione o all'ambiente in seguito ad avarie e sinistri.

Evitare le emissioni alla fonte Mediante l'impiego delle tecnologie e degli strumenti attualmente disponibili e l'uti-lizzazione delle energie rinnovabili, vanno ridotti al minimo i carichi atmosferici e le immissioni foniche.

5.2.3 5.3.1 5.2.3 «Avarie», «Rischi» vedi spiegazioni

C Ambiti di responsabilità La pianificazione degli insediamenti e quella del traffico vanno coordinate fra di loro a tutti i livelli nel quadro della procedura per la pianificazione del territorio.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

La Confederazione allestisce i catasti dei rumori e i relativi piani di risanamento per

Insediamento e attrezzature Immissioni (rumori, aria, radiazioni) e avarie (sinistri)

Stato 31 dicembre 2009 5.4.2 - 3

quanto riguarda gli impianti ferroviari, gli aerodromi e gli impianti militari. Per tutti gli altri impianti civili, a eccezione delle strade nazionali e cantonali, essi vengono allestiti dai Comuni.

Responsabili: Confederazione, Cantone, Comuni I Comuni vanno sostenuti nei loro sforzi per la messa in atto dei programmi di risa-namento fonico e dei provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico. È necessario rilevare la situazione ambientale e adottare i provvedimenti che si impongono per le aree soggette a nuovi carichi. L'elaborazione di nuovi piani d'intervento o la modifica di quelli esistenti va adeguata allo sviluppo auspicato per quanto attiene allo spazio.

Responsabile: Ufficio per la natura e l'ambiente

Nella gestione degli immobili e dei fondi appartenenti al Cantone vanno sfruttate tutte le possibilità di risparmio energetico e utilizzate maggiormente tanto l'energia locale rinnovabile, quanto l'energia dispersa proveniente dall'industria e dagli edifici e impianti pubblici.

Responsabile: Ufficio edile

7.2.1

Con adeguati incentivi va sostenuto il risanamento degli edifici e il loro riscalda-mento mediante impianti e materiali energetici che generano un minimo di emis-sioni.

Responsabile: Ufficio dell'energia

Spetta ai Comuni promuovere la creazione di nuclei e di aree dei posti di lavoro, provvedere alla designazione e all'urbanizzazione di nuove aree e al rinnovamento dell'insediamento e alla sua concentrazione in modo tale da evitare un ulteriore incremento della mobilità. Le rispettive aree sono da rendere accessibili, per quanto possibile dal punto di vista pratico ed economico, ai mezzi pubblici di trasporto.

Responsabili: Comuni

I Comuni e le corporazioni regionali tengono conto dei rischi di avarie e sinistri nelle rispettive pianificazioni. Essi provvedono a districare le utilizzazioni con elevata esigenza di protezione (utilizzazioni a scopo abitativo, aree di protezione dell'acqua freatica) e le utilizzazioni con elevato potenziale di pericolo. Se necessario vanno determinate delle cinture di separazione. In caso di edificazione di nuovi edifici e impianti, lungo il tracciato delle linee FFS va tenuta, nel limite delle possibilità, una distanza di 200 m.

Responsabili: Comuni e Corporazioni regionali

5.2.1, 5.2.3

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Influenze (immissioni) sono inquinamenti atmosferici o fonici, scosse, radiazioni (tra l'altro anche

radiazioni non ionizzanti [RNI]), inquinamenti dell'acqua o altri interventi nocivi sulle stesse, carichi del suolo, modifiche del materiale genetico di organismi, mutamenti della composizione naturale di biocenosi causati dalla costruzione e dall'esercizio di impianti, dall'uso di sostanze, organismi e rifiuti, o dalla coltivazione del suolo.

Immissioni (rumori, aria, radiazioni) e avarie (sinistri) Insediamento e attrezzature

5.4.2 - 4 Stato 31 dicembre 2009

• Quale avaria (sinistro) viene definito un evento straordinario in un'azienda o in una via di comunicazione, che genera notevoli influenze al di fuori dell'area aziendale, risp. sulla via di comunicazione o al di fuori della stessa.

• Il rischio è determinato dall'entità dei possibili danni alla popolazione o all'ambiente, in seguito ad avarie e sinistri e alla probabilità con cui essi possono verificarsi. Spetta all'autorità responsabile della messa in atto delle misure – nel Cantone dei Grigioni si tratta dell'Ufficio per la natura e l'ambiente – valutare e giudicare se i rischi provenienti da un'azienda o da un impianto del traffico siano o non siano accettabili. In caso di necessità, l'autorità responsabile ordina l'adozione di misure atte a diminuire i rischi.

E Oggetti Nessuno

Insediamento e attrezzature Aree d'insediamento sparso

Stato 31 dicembre 2009 5.5.1 - 1

5.5 Forme particolari d'insediamento 5.5.1 Aree d'insediamento sparso A Situazione iniziale Varie regioni del Cantone dei Grigioni sono caratterizzate da insediamenti sparsi tradizionali. Non si tratta di aree con singoli edifici dispersi nel territorio, ma di aree storicamente consolidate e insediate in permanenza. Le forme tradizionali di inse-diamento sparso si distinguono per il rapporto immediato fra l'edificio e la coltiva-zione del terreno circostante; ne sono esempio tipico gli insediamenti dei Walser. Gli insediamenti sparsi tradizionali rappresentano un genere particolare del paesaggio rurale.

Le aree di insediamento sparso tradizionale – come anche altre aree d'insediamento nelle regioni di montagna – sono spesso economicamente piuttosto deboli. Al fine di conservare l'insediamento negli spazi rurali, il Cantone intende far uso della possi-bilità legalmente statuita di designare delle aree di insediamento sparso. In tal modo è possibile migliorare le premesse per un insediamento permanente in quelle regioni in cui spesso manca un nucleo insediativo storicamente consolidato e chiaramente riconoscibile. Non si tratta di proteggere la parte dell'insediamento tradizionale tem-poraneamente utilizzata in passato, ma piuttosto di capire la dinamica di un ulteriore sviluppo dello spazio insediativo abitato in permanenza.

«Criteri», «Basi» vedi spiegazioni 3.5.2, 5.5.2

B Idee direttrici

Obiettivo

Le aree di insediamento sparso tradizionale vanno conservate e consolidate come spazio insediativo permanente. È quindi necessario creare delle premesse adeguate, che offrano le possibilità abitative ed economiche necessarie per mantenere nel migliore dei modi il carattere del paesaggio rurale.

Principi

Consolidare le aree d'insediamento sparso tradizionale mediante un'utilizza-zione flessibile degli edifici a scopo abitativo Le aree di insediamento sparso costituiscono un paesaggio utilizzabile. Gli edifici o i complessi agricoli che comprendono abitazioni non più necessari per l'agricoltura possono essere utilizzati, entro certi limiti, ad altri scopi: di regola è possibile il cambiamento di destinazione a scopo lavorativo e abitativo permanente fino alla metà del volume dell'edificio o del complesso, se il cambiamento di destinazione non comporta la necessità di edifici sostitutivi (cfr. disposizioni legislative concrete nell'art. 39 cpv. 1 OPT). Ulteriori cambiamenti di destinazione a scopi artigianali o abitativi non permanenti sono possibili anche nelle aree di insediamento sparso, solo nella misura in cui lo consentano le prescrizioni generali per gli edifici e impianti esistenti fuori delle zone edificabili non conformi alla destinazione della zona (art. 24 – 24d LPT, art. 40 – 43 OPT).

«art. 39 cpv. 1 OPT» vedi spie-gazioni

Aree d'insediamento sparso Insediamento e attrezzature

5.5.1 - 2 Stato 31 dicembre 2009

Conservare i poderi come elementi caratteristici dei paesaggi coltivati e garan-tire la coltivazione del suolo Gli edifici tradizionali vanno destinati ad altri scopi in modo tale da garantire il carattere del podere quale elemento portante del paesaggio rurale. Edifici nuovi con-formi allo scopo della zona edificati nelle immediate vicinanze del podere non pos-sono sminuirne il carattere tradizionale. In ogni caso la coltivazione del suolo va garantita indipendentemente dalla nuova utilizzazione.

C Ambiti di responsabilità I Comuni in cui si trovano aree d'insediamento sparso possono a loro volta designare nell'ambito della pianificazione delle utilizzazioni le aree di insediamento sparso tradizionale abitate in permanenza al fuori delle zone edificabili (informazione). Il carattere delle aree d'isediamento sparso tradizionale va conservato nel migliore dei modi con norme adeguate.

Responsabili: Comuni

Gli edifici con utilizzazione abitativa a scopi agricoli, la cui destinazione viene cam-biata a norma dell'articolo sugli insediamenti sparsi (art. 39 cpv. 1 OPT), vanno abitati tutto l'anno. Ciò va garantito mediante una menzione a registro fondiario. Una copia dell'iscrizione a registro fondiario va inviata all'Ufficio per lo sviluppo del territorio (annuncio d'esecuzione).

Responsabili: Comuni

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Criteri per la designazione delle aree d'insediamento sparso tradizionale: dal punto di vista sto-

rico gli insediamenti sparsi si trovano nei Grigioni tanto nelle regioni dei Walser, quanto in quelle di lingua romancia. Gli insediamenti sparsi con le caratteristiche fattorie singole (poderi) traggono la loro origine dalle premesse d'ordine naturale, dalla storia (colonizzazione) e dal modo di colti-vazione. Nelle regioni Walser, le forme d'insediamento sparso sono più frequenti e più pronunciate che non in quelle di lingua romancia. In taluni Comuni non si è verificata finora nessuna concentrazione dell'insediamento e la struttura tradizionale dell'insediamento rappresenta ancora oggi l'elemento che imprime sostanzialmente l'impronta al paesaggio. Nel piano direttore vengono designati quei Comuni in cui si riscontrano delle aree di insediamento sparso tradizionale e sul cui territorio non esiste nemmeno oggi un vero e proprio nucleo dell'insediamento o nei quali una parte preponderante della popolazione, o una parte di essa importante dal punto di vista storico-culturale, vive nei poderi caratteristici degli insediamenti sparsi.

• Base: le riflessioni riportate in questo capitolo del piano direttore sono fondante in gran parte sui risultati delle ricerche effettuate sui Walser (p.es. Hans Kreis: Die Walser – ein Stück Siedlungsgeschichte der Zentralalpen, Berna e Monaco 1966)

Insediamento e attrezzature Aree d'insediamento sparso

Stato 31 dicembre 2009 5.5.1 - 3

• Per le aree di insediamento sparso, l'art. 39 cpv. 1 OPT stabilisce quanto segue: in comprensori con abitati tradizionalmente sparsi, designati nel piano direttore cantonale, e nei quali l'insedia-mento duraturo dev'essere rafforzato in vista dello sviluppo auspicabile del territorio, i Cantoni possono autorizzare, siccome d'ubicazione vincolata:

• la modifica dell'utilizzazione di edifici esistenti che comprendono abitazioni, per scopi abitativi extra–agricoli, se dopo la modifica gli edifici sono abitati tutto l'anno;

• la modifica dell'utilizzazione di edifici o complessi di edifici esistenti che comprendono abita-zioni, per scopi del piccolo commercio locale (p. es. caseifici, aziende di lavorazione del legno, officine meccaniche, officine da fabbro ferraio, negozi di commercio al dettaglio, locande); la parte riservata all'esercizio del commercio non deve occupare di norma più della metà dell'edi-ficio o del complesso di edifici esistenti.

E Oggetti No. Cantone Comuni con area d'insediamento sparso tradizionale (permanentemente

abitati) Stato di coordinamento

02.SR.02 Teilgebiet Safien Festsetzung 02.SR.03 Teilgebiet Versam (Arezen) Festsetzung 02.SR.04 Teilgebiet St. Martin Festsetzung 07.SR.01 Teilgebiet Valzeina Festsetzung 07.SR.02 Teilgebiet Fanas Festsetzung 07.SR.03 Teilgebiet Schiers Festsetzung 07.SR.04 Teilgebiet Luzein Festsetzung 07.SR.05 Teilgebiet Furna Festsetzung 07.SR.06 Teilgebiet St. Antönien Festsetzung 07.SR.07 Teilgebiet St. Antönien - Ascharina Festsetzung 07.SR.08 Teilgebiet Grüsch Festsetzung

Aree d'insediamento sparso Insediamento e attrezzature

5.5.1 - 4 Stato 31 dicembre 2009

Illustrazione 5.8: Tavola sinottica delle aree d'insediamento sparso

Insediamento e attrezzature Insediamenti nel bosco

Stato 31 dicembre 2009 5.5.2 - 1

5.5.2 Insediamenti nel bosco A Situazione iniziale Gli insediamenti nel bosco sono delle aree particolari sviluppatesi all'interno del bosco a causa di specifiche circostanze. Negli anni 50 e 60 del secolo scorso sono state accordate a vari Comuni dei Grigioni delle autorizzazioni generali di dissoda-mento a titolo di promozione economica. Tali permessi hanno costituirono la base legale per vari dissodamenti singoli, per la designazione di zone edificabili e per il rilascio di licenze edilizie per la costruzione di case d'abitazione nel bosco. Negli anni 50 si intendeva incentivare in particolare le attività nel settore dell'edilizia for-temente colpita dalla crisi del dopoguerra; negli anni 60 si mirava per contro a creare un numero sufficiente di posti letto nelle aree sciistiche emergenti.

La designazione delle zone edificabili si effettuava allora principalmente mediante l'elaborazione di piani di quartiere e di sopredificazione e i vincoli edilizi erano generalmente molto restrittivi. La maggior parte degli insediamenti nel bosco è stata realizzata sulla base di autorizzazioni generali di dissodamento nelle aree boschive pascolate ai limiti dell'insediamento originario. L'urbanizzazione si è sviluppata gra-dualmente grazie agli investimenti effettuati dai proprietari dei fondi.

Nel 1995, due anni dopo l'entrata in vigore della nuova legge forestale, tutte le auto-rizzazioni generali di dissodamento sono state revocate; in tal modo è venuta a cadere la base legale per gli insediamenti nel bosco. Si è quindi rivelata necessaria la creazione di un ulteriore strumento giuridico per regolare la sopredificazione e l'uti-lizzazione degli insediamenti nel bosco, al fine anche di garantire a lungo termine la sicurezza dal punto di vista legale e pianificatorio. Nel frattempo essa è stata realiz-zata grazie alla collaborazione fra la Confederazione e il Cantone.

«Base» vedi spiegazioni

B Idee direttrici

Obiettivo

Va garantita la possibilità di rinnovare e di ampliare moderatamente gli edifici negli insediamenti nel bosco, mantenendo tuttavia il loro particolare carattere.

Principi

Premesse per la designazione di insediamenti nel bosco Di regola gli insediamenti nel bosco vengono designati sulla scorta di un'autorizza-zione generale di dissodamento. Solo in casi eccezionali essi possono essere desi-gnati in virtù di un'autorizzazione singola di dissodamento, ovvero quando la rispet-tiva area risulta in gran parte sopredificata e urbanizzata, si trova all'interno di una zona edificata compatta statuita secondo la pianificazione locale basata sul diritto precedente o su quello attuale, non risulta ubicata in zona di pericolo ed è garantito un suo inserimento armonioso nel paesaggio.

Ulteriore sviluppo differenziato secondo la località Sono ammesse la demolizione, la ricostruzione, il rinnovo e la sostituzione di edifici esistenti, nonché un loro ampliamento di modeste dimensioni. Il concetto di «mode-

Insediamenti nel bosco Insediamento e attrezzature

5.5.2 - 2 Stato 31 dicembre 2009

sto ampliamento» dipende dalla località e deve conformarsi alla struttura dell'inse-diamento e al tipo d'architettura. In linea di massima gli ampliamenti sono conside-rati «modesti» se risultano conformi alle norme del diritto federale relative alle ecce-zioni fuori delle zone edificabili (EFZ). Solo in casi eccezionali sono ammessi nuovi insediamenti; essi devono essere circondati da edifici esistenti e designati puntual-mente nella pianificazione come particelle residue delle zone edificate in larga misura a mente dell'art. 15 LPT.

Salvaguardare il carattere d'insediamento nel bosco Il carattere di insediamento nel bosco va salvaguardato mediante norme da fissare nei singoli strumenti pianificatori (piano delle zone, piano generale delle strutture, piano generale di urbanizzazione).

Adeguare l'urbanizzazione alla struttura dell'insediamento nel bosco L'urbanizzazione esistente può essere rinnovata, ma non ampliata. L'unica eccezione riguarda la creazione di piazzole di scambio per i servizi pubblici. Il rinnovamento e un modesto ampliamento degli impianti attuali d'urbanizzazione e delle attrezzature all'interno delle singole particelle sono possibili solo se essi risultano conformi agli obiettivi definiti per l'insediamento nel bosco.

C Ambiti di responsabilità Nel rispetto dei principi predefiniti sono da adeguare e aggiornare i mezzi pianifi-catori dei Comuni in cui sono stati designati degli insediamenti nel bosco.

Responsabili: Comuni

Spetta ai Comuni definire in forma appropriata le singole possibilità di ampliamento. Determinando il limite massimo d'utilizzazione, va tenuto conto della relazione con l'edificio esistente, del grado locale d'utilizzazione per edifici simili e del carattere dell'insediamento nel bosco. Il modesto ampliamento degli impianti d'urbanizzazione e delle attrezzature va adeguato ai bisogni effettivi e al carattere dell'insediamento nel bosco.

Responsabili: Comuni

«Attuazioni già avvenute» vedi spiegazioni

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Base: nell'ambito della collaborazione fra Confederazione e Cantoni sono state elaborate le

seguenti basi: − Ufficio per lo sviluppo del territorio/Ispettorato forestale/Ufficio per la protezione della natura e

del paesaggio, Insediamenti nel bosco, Attuazione dal punto di vista del diritto pianificatorio, Relazione finale del 29 aprile 1999. La relazione finale è stata approvata dalle competenti istanze cantonali (Ufficio forestale, Ufficio per la natura ed il paesaggio, Ufficio di pianifica-zione) e federali (Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio, Ufficio federale dello sviluppo territoriale). Sulla scorta di tale relazione p.es. l'insediamento nel bosco nel

Insediamento e attrezzature Insediamenti nel bosco

Stato 31 dicembre 2009 5.5.2 - 3

Comune di Trin, in località Bot Fiena, è stato escluso dall'area forestale ed è stato trasformato in una zona edificabile a tutti gli effetti legali nell'ambito della pianificazione delle utilizzazioni.

− Ufficio per lo sviluppo del territorio, Ordinamento territoriale dei Grigioni, Insediamenti nel bosco, Foglio informativo 1999/1

• Attuazioni già avvenute: gli ex insediamenti nel bosco di Flims, Laax, Trin, Arosa, Klosters, St.

Moritz e San Bernardino sono stati attuati nelle pianificazioni delle utilizzazioni. Non è ancora conclusa l'attuazione nel Comune di Davos.

E Oggetti Gli insediamenti nel bosco costituiscono delle aree speciali all'interno delle zone forestali sviluppatesi in seguito a speciali circostanze. Dal momento che queste aree speciali vengono assunte nella pianifi-cazione delle utilizzazioni (pianificazione locale), esse perdono lo status di insediamenti nel bosco e risultano come facenti parte della zona degli insediamenti. Gli oggetti – non appena assunti nella pianificazione delle utilizzazioni – vengono tolti dal piano direttore. Al momento in cui sarà assunto l'ultimo oggetto, l'intero capitolo relativo agli insediamenti nel bosco (nel piano direttore) sarà abolito. No. Cantone Comune Denominazione della località Stato di coordinamento 08.SG.01 Davos Dählenwald, Tschuggen-Seehöhe, Mattawald Zwischenergebnis

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 1

5.6 Località caratteristiche e oggetti degni di protezione 5.6.1 Località caratteristiche, vie di comunicazione, oggetti

singoli e monumenti culturali degni di protezione A Situazione iniziale Lo scopo della conservazione di particolari siti caratteristici, insediamenti minori e quelli sparsi o di loro parti, è quello di preservare non solo dei siti unici e singolari, ma anche gli esempi particolarmente pregiati di insediamenti tipici per la regione o di parti della stessa e di tramandarli quale eredità culturale conservata. Questi siti costituiscono degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali formatisi nel corso della storia e sono quindi delle testimonianze di epoche diverse dal punto di vista sociale, economico, politico e architettonico, ma anche di diverse tradizioni nel modo di costruire. Tali siti sono degni di protezione.

La caratteristica di una località risulta dal genere delle costruzioni, nonché dal rife-rimento degli edifici fra di loro e nel contesto dei dintorni. Sono pertanto soggetti a protezione non solo le strutture architettoniche ed gruppi di edifici pregiati, ma anche gli spazi esterni quali cortili, giardini, strade, piazze e aree libere dei dintorni. I provvedimenti per la conservazione di tali siti non riguardano solo l'aspetto esterno degli edifici, ma anche la loro sostanza storica.

Il Consiglio federale ha emanato l'inventario delle località degne di protezione della Svizzera (ISOS) per i Grigioni, dichiarandolo vincolante per i progetti della Confede-razione rilevanti per l'assetto territoriale. L'ISOS costituisce, come altri inventari della Confederazione, una base preziosa ai fini della pianificazione da parte del Cantone e dei Comuni. Le località caratteristiche sono minacciate in modo particolare dalle modifiche agli edifici, dai cambiamenti di destinazione e dalle esigenze di nuovi spazi. Dopo l'elaborazione dell'ISOS si sono registrate qua e là delle modifiche; inoltre l'inventario, per via della sistematica scelta, non è privo di lacune per quanto riguarda le parti degli insediamenti minori e gli insediamenti sparsi. Al fine di proteggere in modo vincolante le località più importanti ancora intatte, si impone quindi una verifica delle necessità di proteggere determinati siti secondo l'ISOS e di completarne i contenuti per quanto riguarda le parti degli insediamenti minori.

Nel Cantone dei Grigioni l'Inventario delle vie di comunicazione storiche della Sviz-zera (IVS) è concluso. L'IVS è, come l'ISOS, a disposizione dei Cantoni e dei Comuni quale mezzo ausiliare per le decisioni. Esso comprende un rilievo delle vie storiche di comunicazione degne di protezione, nonché degli elementi accessori in campo stradale (pietre miliari, cappelle, crocifissi-segnavia, locande, ecc.), e procura uno sguardo d'assieme sulla storia delle vie di comunicazione della Svizzera. L'IVS viene menzionato nella parte dedicata agli insediamenti, poiché la sua adozione può essere effettuate in modo analogo all'ISOS.

Oltre alle località caratteristiche si riscontrano vie di comunicazione, monumenti culturali, siti archeologici e storici quali ulteriori testimonianze dello sviluppo e delle attività di tipo culturale, sono importanti ai fini dell'identità culturale, come pure per il turismo (p.es. turismo culturale e formativo). Essi sono ubicati tanto all'interno quanto all'esterno delle aree insediate.

I monumenti culturali sono rappresentati da opere architettoniche straordinarie risa-lenti ai tempi e alle epoche trascorse. Ne fanno parte edifici singoli come chiese,

«Monumenti culturali, siti ar-cheologici e sto-rici» vedi spiegazioni «ISOS» vedi spiegazioni «IVS» vedi spiegazioni

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 2 Stato 31 dicembre 2009

cappelle, castelli, palazzi municipali, edifici rurali e popolari, nonché impianti del traffico e infrastrutture come stazioni ferroviarie, vie di comunicazione e impianti idroelettrici. In merito a tali edifici e impianti sono disponibili delle buone basi. La conservazione e la cura di questi edifici e impianti straordinari è importante per ragioni storiche, estetiche e turistiche e rappresenta un contributo essenziale nella creazione di valori culturali e nella formazione dell'identità. La protezione di tali oggetti comprende, oltre alla loro conservazione, alla cura qualificata e all'adeguata ulteriore utilizzazione, anche la protezione dei dintorni. In tal senso non sono toccati dalle modifiche architettoniche solo gli edifici stessi, ma anche le aree circostanti.

I luoghi di ritrovamento di reperti archeologici sono minacciati da interventi archi-tettonici in primo luogo nelle aree edificabili, ma anche al di fuori di esse. Mediante la determinazione di aree di probabile interesse archeologico è possibile evitare con-flitti fra le ricerche archeologiche e la coltivazione pianificata delle zone in que-stione.

B Idee direttrici

Obiettivo

Vanno conservati e protetti quali elementi dell'eredità culturale le località caratteri-stiche particolari, nonché i monumenti culturali e i loro dintorni. Nell'interesse delle future generazioni, i siti archeologici e storici vanno studiati ed esaminati nel migliore dei modi quali testimonianze storiche. In caso di cambiamento d'utilizzazione in connesso con interventi di natura edilizia, occorre conservare nel limite del possibile i siti archeologici e storici importanti.

Principi

Proteggere le località caratteristiche all'interno e all'esterno mediante interventi differenziati La protezione delle località caratteristiche comprende gli edifici e gli spazi intermedi, nonché i dintorni immediati e quelli ulteriori. La protezione deve adeguarsi alla situazione locale e distinguere fra conservazione, adattamento e rinnovamento.

Rendere possibile un ulteriore sviluppo delle località caratteristiche Proteggere le località caratteristiche non significa cementare lo status quo. Sono pos-sibili i cambiamenti di destinazione, così come i rinnovamenti, le aggiunte e gli edi-fici nuovi, purché siano adeguati al luogo. L'ulteriore sviluppo delle località caratte-ristiche deve avvenire mediante un riferimento vissuto e sentito alle qualità partico-lari, nonché nel rispetto della continuità della sostanza storica. Ciò vale per lo svi-luppo tanto delle parti già esistenti dell'insediamento, quanto di quelle nuove.

Proteggere integralmente i monumenti culturali Il monumento culturale e i suoi dintorni vanno considerati come un insieme. Le modifiche architettoniche vanno eseguite a regola d'arte e in modo adeguato all'og-getto, tenendo conto anche della necessità di conservare i valori degni di protezione. La protezione va realizzata sulla base di un sistema di incentivi.

«Sistema di incentivi» vedi spiegazioni

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 3

Abbinare la protezione dei monumenti alla tutela del paesaggio al di fuori delle aree insediate Al di fuori delle aree insediate la protezione del paesaggio rurale si abbina agli aspetti della protezione del paesaggio e dei monumenti; essa comprende, accanto agli edifici singoli, anche gli impianti importanti sia dal punto di vista agricolo e tecnico, sia dal profilo storico riferito al traffico.

Evitare i conflitti mediante determinazioni preventive Occorre salvaguardare la possibilità di rilevamenti e di scavi archeologici mediante la determinazione di aree di probabile interesse archeologico tanto all'interno quanto nelle vicinanze delle aree insediate.

C Ambiti di responsabilità Occorre verificare i concetti di strutturazione e i provvedimenti di protezione adottati dai Comuni per quanto riguarda le località caratteristiche degne di protezione, nonché determinare le necessità d'intervento e adeguare la lista degli oggetti (annesso 3.S5). I Comuni devono poter fruire di una consulenza in materia. In tale contesto è necessaria una stretta collaborazione con l'Ufficio monumenti.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Nel quadro della pianificazione delle utilizzazioni e a mente dei principi su enunciati, spetta ai Comuni la protezione e l'ulteriore sviluppo delle località caratteristiche, dei monumenti culturali, dei sentieri storici, nonché dei siti archeologici e storici presenti sul rispettivo territorio. Essi elaborano a tale scopo gli inventari degli insediamenti, nonché i concetti di strutturazione, risp. di protezione, e adottano le misure di prote-zione necessarie. Se necessario e auspicabile, va garantita un'adeguata protezione dei dintorni. I Comuni designano gli oggetti e le aree per le quali è necessaria una valu-tazione delle domande di costruzione da parte di consulenti qualificati in materia edilizia.

Responsabili: Comuni

La protezione dei monumenti va realizzata in modo integrale. A tale scopo il Cantone elabora un concetto sulla base di un sistema di incentivi. Esso allestisce una tavola sinottica degli oggetti culturali degni di protezione.

Responsabile: Servizio monumenti

I Comuni determinano in via preventiva le aree di probabile interesse archeologico nel quadro della pianificazione delle utilizzazioni.

Responsabili: Comuni

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Le basi per la determinazione di monumenti culturali e siti archeologici e storici sono gli inven-

tari, come p.es. l'inventario dei beni culturali, l'inventario delle vie storiche di comunicazione,

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 4 Stato 31 dicembre 2009

l'inventario del servizio archeologico e altri ancora. L'inventario dei beni culturali di importanza nazionale e regionale può essere visualizzato all'indirizzo www.bevoelkerungsschutz.admin.ch > Temi > Inventario dei beni culturali > KGS Inventario PBC.

• ISOS: l'inventario comprende gli insediamenti chiusi con almeno cinque edifici principali. Gli insediamenti sparsi e quelli piccoli non ne fanno parte. Oltre alla determinazione delle località caratteristiche d'importanza nazionale e regionale (= cantonale), l'ISOS contiene anche delle indi-cazioni relative alle località caratteristiche d'importanza comunale. L'ISOS per il Cantone dei Gri-gioni comprende complessivamente 24 classificatori con indicazioni e informazioni molto detta-gliate. Può essere preso in visione presso il Servizio monumenti cantonale o presso l'Ufficio per lo sviluppo del territorio; non è ancora disponibile una versione internet accessibile al pubblico. L'Ufficio per lo sviluppo del territorio tiene un documento relativo alle modalità secondo le quali i comuni attuano nell'ordinamento base (piano delle zone, legge edilizia, piano generale delle strutture) i siti degni di protezione. Questo documento può essere consultato su www.are.gr.ch > Servizi > Piano direttore > Fondamenti della pianificazione direttrice > Località degne di prote-zione.

• IVS: l'Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS) comprende, oltre a determinazioni di importanza nazionale e regionale (= cantonale), anche delle indicazioni su vie di comunicazione di importanza comunale. Si tratta di un inventario federale in via di allestimento per incarico dell'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (a contare da metà 1999 su responsabilità dell'Ufficio federale delle strade USTRA) in applicazione della legge fede-rale sulla protezione della natura e del paesaggio (art. 5 e 6 LPN).

• Sistema di incentivi: mediante un sistema di incentivi va aumentata la disponibilità ai fini della conservazione dei monumenti culturali. La conservazione dei monumenti culturali, che spesso sono di proprietà privata, rappresenta una prestazione di interesse pubblico. Grazie al sistema di incentivi l'ente pubblico è in grado di realizzare una controprestazione sotto forma di ben deter-minati aiuti e di facilitazioni che mitigano i vari oneri.

E Oggetti Monumenti storici, siti archeologici e storici: nessun oggetto. Determinazione degli insediamenti degni di protezione: La base della lista degli oggetti è l'inventario degli insediamenti degni di protezione della Svizzera (ISOS). L'ISOS è stato riesaminato nel corso del 2001 da rappresentanti del Servizio monumenti e dell'Ufficio per lo sviluppo del territorio per quanto riguarda le qualità e i potenziali attualmente riscontrabili: − gli insediamenti vengono classificati in una categoria inferiore, qualora l'evoluzione della località

caratteristica abbia seguito dal momento del rilievo ISOS un corso talmente negativo da compro-metterne la precedente classificazione;

− gli insediamenti vengono classificati in una categoria superiore, qualora ciò possa essere giustifi-cato da un lavoro esemplare di conservazione o dal riscontro di nuovi presupposti storico-architet-tonici;

− l'ISOS rappresenta un rilievo incompleto delle località caratteristiche, poiché esso si riferisce al rilievo degli insediamenti con almeno cinque edifici principali (di regola case d'abitazione o edifici sacri). La lista degli insediamenti degni di protezione del Cantone dei Grigioni non si attiene a questo limite inferiore; essa viene completata con gli insediamenti degni di protezione compren-denti meno di cinque edifici principali. Gli oggetti vengono determinati sulla scorta del riesame dell'ISOS.

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 5

Classificazione degli insediamenti degni di protezione: si è rinunciato a una classificazione al di là della distinzione in tre categorie valida per l'ISOS (nazionale/regionale/locale). La classificazione nell'ISOS viene indicata per informazione.

Aree da mantenere libere: Spesso un insediamento degno di protezione risulta tale non solo a causa degli edifici, ma anche in virtù del suo rapporto con il paesaggio. Le aree da mantenere libere vengono determinate laddove il valore di situazione dell'insediamento risulta determinante ai fini della protezione della località.

Le aree da mantenere libere vengono determinate: − laddove risulta necessario mantenere libera la vista sull'insediamento degno di protezione; − laddove il rapporto immediato dell'insediamento degno di protezione con il paesaggio è determi-

nante ai fini della protezione e va pertanto conservato (il relativo elemento del paesaggio figura fra parentesi nella lista degli oggetti quale segnalazione;

− laddove singoli oggetti degni di protezione come chiese o castelli risultano minacciati in seguito allo sviluppo dell'insediamento; vengono presi in considerazione oggetti nelle vicinanze degli insediamenti, che si distinguono per la loro autonomia appena al di fuori degli stessi.

L'area da mantenere libera contenuta nella lista degli oggetti si riferisce di volta in volta solo all'inse-diamento degno di protezione in essa contenuto e non all'intero insediamento (p.es. vista da ovest del nucleo storico significa mantenere libera la vista da ovest, p.es. rinuncia all'ampliamento della zona edificabile o spostamento dell'ubicazione di edifici fuori della zona edificabile). Dove non sono indi-cate delle aree da mantenere libere va esaminato nell'ambito dei progetti concreti se sia necessaria la determinazione di un'area limitata da mantenere libera e l'adozione di misure analoghe differenziate.

Tutte le località elencate nella lista degli oggetti vengono classificate come risultato intermedio. Nel frattempo è stato analizzato lo stato d'attuazione a livello di pianificazione delle utilizzazioni. Infor-mazioni in merito si possono trovare all'indirizzo www.are.gr.ch > Servizi > Fondamenti > Località degne di protezione . Da questa panoramica è possibile dedurre la concreta necessità di agire per garantire la protezione.

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

Bündner Rheintal 01.SO.01 Chur Altstadt und angrenzende historische

Quartiere bei konkreten Vorhaben prüfen national

01.SO.02 Domat/Ems Historischer Ortskern Domat/Ems bei konkreten Vorhaben prüfen regional 01.SO.03 Felsberg Historische Ortskerne Alt- und Neu-

Felsberg bei konkreten Vorhaben prüfen national

01.SO.04 Fläsch Historischer Ortskern Fläsch Südansicht national 01.SO.05 Haldenstein Historischer Ortskern Haldenstein und

Schlossbezirk bei konkreten Vorhaben prüfen national

01.SO.06 Jenins Historischer Ortskern Jenins Südansicht (Rebberge) national 01.SO.07 Maienfeld Historisches Städtchen und Vorstadt Nord- und Nordwestansicht national 01.SO.08 Malans Historischer Ortskern Malans Ost- und Westansicht (Rebberge) national 01.SO.09 Says Historischer Ortskern Says bei konkreten Vorhaben prüfen regional 01.SO.10 Says Valtanna bei konkreten Vorhaben prüfen regional 01.SO.11 Tamins Historischer Ortskern Tamins bei konkreten Vorhaben prüfen national 01.SO.12 Tamins Reichenau bei konkreten Vorhaben prüfen National

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 6 Stato 31 dicembre 2009

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

Surselva 02.SO.01 Breil/Brigels Capeder-Gliz bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.02 Breil/Brigels Dardin bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.03 Breil/Brigels Historischer Ortskern Breil/Brigels Ost- und Nordostansicht

(Ebene zum Stausee) regional

02.SO.04 Camuns Historischer Ortskern Camuns bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.05 Castrisch Historischer Ortskern Castrisch bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.06 Degen Historischer Ortskern Degen Umgebung St. Vetger, S. Bisgaun national 02.SO.07 Disentis/Mustér Cavardiras bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.08 Disentis/Mustér Disla bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.09 Disentis/Mustér Mompé Tujetsch bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.10 Disentis/Mustér Segnes bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.11 Duvin Historischer Ortskern Duvin bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.12 Ilanz Historisches Städtchen und Vorstadt von

Ilanz bei konkreten Vorhaben prüfen national

02.SO.13 Lumbrein Historischer Ortskern Lumbrein Westansicht bis Wohnturm Chisti; Bergseite hist. Ortskern

national

02.SO.14 Lumbrein Silgin bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.15 Lumbrein Surin bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.16 Medel (Lucmagn) Baselgia bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.17 Medel (Lucmagn) Curaglia bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.18 Medel (Lucmagn) Matergia bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.19 Medel (Lucmagn) Mutschnengia bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.20 Medel (Lucmagn) Drual bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.21 Medel (Lucmagn) Soliva bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.22 Luven Historischer Ortskern Luven bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.23 Pigniu Historischer Ortskern Pigniu bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.24 Pitasch Historischer Ortskern Pitasch bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.25 Riein Historischer Ortskern Riein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.26 Ruschein Historischer Ortskern Ruschein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.27 Safien Historische Hofweiler bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.28 Schlans Historischer Ortskern Schlans bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.29 Sagogn Historischer Ortskern Sagogn Südansicht national 02.SO.30 Sevgein Historischer Ortskern Sevgein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.31 Siat Historischer Ortskern Siat Umgebung Pfarrkirche regional 02.SO.32 Sumvitg Historischer Ortskern Sumvitg bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.33 Sumvitg Sogn Benedetg bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.34 Sumvitg Surrein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.35 Surcasti Historischer Ortskern Surcasti bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.36 Tenna Historisches Streusiedlungsgebiet bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.37 Tersnaus Historischer Ortskern Tersnaus Westansicht national

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 7

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

02.SO.38 Trin Digg bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.39 Trin Historischer Ortskern Trin-Vitg bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.40 Trun Historischer Ortskern von Trun bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.41 Tujetsch Historischer Ortskern Camischolas Ebene unterhalb der Siedlungen

Dieni bis Bugnei regional

02.SO.42 Tujetsch Selva bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.55 Tujetsch Rueras bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.56 Tujetsch Sedrun bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.43 Valendas Historischer Ortskern Valendas bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.44 Valendas Brün bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.45 Valendas Carrera bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.46 Vals Historische Ortskerne Vals bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.47 Vals Leis bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.48 Vella Historischer Ortskern Vella Südansicht einschliesslich Pleiv national 02.SO.49 Versam Historischer Ortskern Versam Umgebung der Kirche (Ebene) regional 02.SO.50 Vignogn Historischer Ortskern Vignogn Nordostansicht lokal 02.SO.51 Vrin Historischer Ortskern Vrin bei konkreten Vorhaben prüfen national 02.SO.52 Vrin Cons bei konkreten Vorhaben prüfen regional 02.SO.53 Vrin Vrin-Dado bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 02.SO.54 Waltensburg/ Vuorz Historischer Ortskern Waltensburg/Vuorz bei konkreten Vorhaben prüfen national

Heinzenberg - Domleschg 03.SO.01 Almens Historischer Ortskern Almens Süd- und Westansicht national 03.SO.02 Feldis/Veulden Historischer Ortskern Feldis/Veulden bei konkreten Vorhaben prüfen regional 03.SO.03 Flerden Historischer Ortskern Flerden Ostansicht regional 03.SO.04 Fürstenau Städtchen und Vorstadt von Fürstenau Süd- und Nordansicht national 03.SO.05 Masein Historischer Ortskern Masein Umgebung der Kirche regional 03.SO.06 Mutten Historischer Ortskern Mutten Umgebung der Kirche regional 03.SO.07 Mutten Obermutten West- und Südwestansicht national 03.SO.08 Paspels Historische Ortskerne Paspels Nordansicht (Hang), Umgebung der

Burgen Alt- und Neusins, Hügel von St. Lorenz

national

03.SO.09 Portein Historischer Ortskern Portein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 03.SO.10 Präz Dalin bei konkreten Vorhaben prüfen regional 03.SO.11 Präz Historischer Ortskern Präz bei konkreten Vorhaben prüfen national 03.SO.12 Sarn Historischer Ortskern Sarn bei konkreten Vorhaben prüfen national 03.SO.13 Scheid Historischer Ortskern Scheid bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 03.SO.14 Scharans Historischer Ortskern Scharans Südansicht national 03.SO.15 Sils i. D. Historischer Ortskern Sils i.D. bei konkreten Vorhaben prüfen national 03.SO.16 Sils i. D. Campi bei konkreten Vorhaben prüfen national 03.SO.17 Tartar Historischer Ortskern Tartar bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 03.SO.18 Thusis Alt- und Neudorf Südansicht Altdorf regional

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 8 Stato 31 dicembre 2009

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

03.SO.19 Tumegl/Tomils Historischer Ortskern Tumegl/Tomils Süd- und Westansicht (Baumgärten und Wiesen)

national

03.SO.20 Urmein Historischer Ortskern Urmein Ostansicht regional

Hinterrhein 04.SO.01 Andeer Historischer Ortskern Andeer bei konkreten Vorhaben prüfen national 04.SO.02 Avers Historische Hofweiler bei konkreten Vorhaben prüfen national 04.SO.03 Avers Campsut Nordwestansicht (Ebene) regional 04.SO.04 Avers Cresta Südostansicht; Umgebung Kirche regional 04.SO.05 Casti-Wergenstein Casti Nordansicht lokal 04.SO.06 Clugin Historischer Ortskern Clugin Südansicht bei der Kirche regional 04.SO.07 Donath Historischer Ortskern Donath Ostansicht (Ebene) regional 04.SO.08 Hinterrhein Historischer Ortskern Hinterrhein bei konkreten Vorhaben prüfen regional 04.SO.09 Lohn Historischer Ortskern Lohn Halde unterhalb des Dorfes national 04.SO.10 Mathon Historischer Ortskern Mathon Halde unterhalb des Dorfes regional 04.SO.11 Nufenen Historischer Ortskern Nufenen bei konkreten Vorhaben prüfen regional 04.SO.12 Pignia Historischer Ortskern Pignia Westansicht national 04.SO.13 Splügen Historischer Ortskern Splügen Nord- und Ostansicht;

Umgebung der Burg national

04.SO.14 Zillis-Reischen Historischer Ortskern Zillis bei konkreten Vorhaben prüfen national 04.SO.15 Zillis-Reischen Reischen Westansicht (Wiesen) national

Mittelbünden 05.SO.01 Alvaneu Historischer Ortskern Dorf Hügel von St. Antoni national 05.SO.02 Alvaschein Historischer Ortskern Alvaschein bei konkreten Vorhaben prüfen national 05.SO.03 Bergün/Bravuogn Historischer Ortskern Bergün/Bravuogn bei konkreten Vorhaben prüfen national 05.SO.04 Bergün/Bravuogn Latsch Südwestansicht (Hangkante) national 05.SO.05 Bergün/Bravuogn Stugl bei konkreten Vorhaben prüfen national 05.SO.06 Bivio Historischer Ortskern Bivio bei konkreten Vorhaben prüfen regional 05.SO.07 Brienz/Brinzauls Historischer Ortskern Brienz/Brinzauls bei konkreten Vorhaben prüfen national 05.SO.08 Churwalden Klosterbezirk Nordansicht regional 05.SO.09 Filisur Historischer Ortskern Filisur bei konkreten Vorhaben prüfen national 05.SO.11 Lantsch/Lenz Historischer Ortskern Lantsch/Lenz Westansicht; Umgebung alte

Pfarrkirche und Bot da Loz regional

05.SO.12 Mon Historischer Ortskern Mon Ostansicht regional 05.SO.13 Mulegns Historischer Ortskern Mulegns bei konkreten Vorhaben prüfen regional 05.SO.14 Parpan Parpan bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 05.SO.15 Riom-Parsonz Historischer Ortskern Parsonz Ostansicht regional 05.SO.16 Riom-Parsonz Historischer Ortskern Riom Westansicht und Umgebung der Burg national 05.SO.17 Salouf Del bei konkreten Vorhaben prüfen 05.SO.18 Salouf Historischer Ortskern Salouf Ost- und Südostansicht (Felder) national 05.SO.19 Schmitten Historischer Ortskern Schmitten Umgebung Kirchhügel regional 05.SO.20 Stierva Historischer Ortskern Stierva Ansicht Nordwest (Krete) national

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 9

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

05.SO.21 Sur Historischer Ortskern Sur bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 05.SO.22 Tiefencastel Historischer Ortskern Tiefencastel bei konkreten Vorhaben prüfen regional 05.SO.23 Tinizong-Rona Historischer Ortskern Tinizong Südwestansicht (Abhang, Ebene) regional 05.SO.24 Vaz/Obervaz Lain bei konkreten Vorhaben prüfen regional 05.SO.25 Vaz/Obervaz Muldain bei konkreten Vorhaben prüfen regional 05.SO.26 Vaz/Obervaz Solas bei konkreten Vorhaben prüfen 05.SO.27 Vaz/Obervaz Zorten Umgebung Kirche regional 05.SO.28 Wiesen Historischer Ortskern Wiesen bei konkreten Vorhaben prüfen regional

Schanfigg 06.SO.01 Calfreisen Historischer Ortskern Calfreisen Südansicht national 06.SO.02 Castiel Historischer Ortskern Castiel bei konkreten Vorhaben prüfen regional 06.SO.03 Lüen Historischer Ortskern Lüen bei konkreten Vorhaben prüfen regional 06.SO.04 Molinis Historischer Ortskern Molinis bei konkreten Vorhaben prüfen regional 06.SO.05 Pagig Historischer Ortskern Pagig bei konkreten Vorhaben prüfen regional

Prättigau 07.SO.01 Fanas Historischer Ortskern Fanas bei konkreten Vorhaben prüfen regional 07.SO.02 Fideris Historischer Ortskern Fideris Ansicht Nordwest und Nordost national 07.SO.03 Furna Historische Streusiedlung Furna bei konkreten Vorhaben prüfen 07.SO.04 Grüsch Historischer Ortskern Grüsch bei konkreten Vorhaben prüfen national 07.SO.05 Jenaz Historischer Ortskern Jenaz Nordansicht regional 07.SO.06 Klosters-Serneus Historischer Ortskern Serneus Südost- und Nordwestansicht regional 07.SO.11 Klosters-Serneus Monbiel, Melchati Bei konreten Vorhaben prüfen regional 07.SO.07 Luzein Historischer Ortskern Luzein Süd- und Westansicht national 07.SO.08 Luzein Putz bei konkreten Vorhaben prüfen national 07.SO.09 Schiers Schuders bei konkreten Vorhaben prüfen regional 07.SO.10 Seewis i. P. Historischer Ortskern bei konkreten Vorhaben prüfen national

Davos 08.SO.01 Davos Vor- und frühtourist. Siedlungsstrukturen bei konkreten Vorhaben prüfen 08.SO.02 Davos Sertig Dörfli bei konkreten Vorhaben prüfen 08.SO.03 Davos Unter Laret/Dörfli bei konkreten Vorhaben prüfen regional 08.SO.04 Davos Monstein bei konkreten Vorhaben prüfen national

Engiadina Bassa 09.SO.01 Ardez Historischer Ortskern Ardez Nordansicht (Felder und Wiesen) national 09.SO.02 Ardez Bos-cha bei konkreten Vorhaben prüfen national 09.SO.03 Ardez Sur En bei konkreten Vorhaben prüfen national 09.SO.04 Ftan Historische Ortskerne Ftan Südwestansicht Ftan-Grond 09.SO.05 Guarda Historischer Ortskern Guarda Süd- und Westansicht national 09.SO.06 Guarda Giarsun Nordwest- bis Südwestansicht lokal 09.SO.07 Lavin Historischer Ortskern Lavin bei konkreten Vorhaben prüfen national 09.SO.08 Ramosch Historischer Ortskern Ramosch Umgebung Burg und Friedhof regional

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 10 Stato 31 dicembre 2009

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

09.SO.09 Ramosch Raschvella bei konkreten Vorhaben prüfen 09.SO.10 Ramosch Seraplana bei konkreten Vorhaben prüfen regional 09.SO.11 Ramosch Vnà Südwest- bis Nordostansicht

(Abhang) national

09.SO.12 Scuol Historische Ortskerne von Scuol bei konkreten Vorhaben prüfen national 09.SO.13 Scuol S-charl bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 09.SO.14 Sent Historischer Ortskern Sent Südwest- bis Nordostansicht

(Gelände unterhalb des Dorfes) national

09.SO.15 Sent Sur En bei konkreten Vorhaben prüfen 09.SO.16 Susch Historischer Ortskern Susch Südwestansicht Surpunt regional 09.SO.17 Tarasp Historische Ortskerne Tarasp und

Schlossbezirk Umgebung Schloss und See; Nordwestansicht

national

09.SO.18 Tschlin Historischer Ortskern Tschlin Süd- und Südwestansicht (Abhang) national 09.SO.19 Tschlin Strada-Chaflur bei konkreten Vorhaben prüfen regional 09.SO.20 Zernez Historischer Ortskern Zernez Umgebung Kirchen national

Val Müstair 10.SO.01 Lü Historischer Ortskern Lü bei konkreten Vorhaben prüfen lokal 10.SO.02 Müstair Historischer Ortskern Müstair,

Klosterbezirk Nordostansicht Kloster (Abhang) national

10.SO.03 Tschierv Chasuras bei konkreten Vorhaben prüfen regional 10.SO.04 Tschierv Plaz bei konkreten Vorhaben prüfen 10.SO.05 Sta. Maria V. M Historischer Ortskern Sta. Maria Val

Müstair bei konkreten Vorhaben prüfen national

10.SO.06 Valchava Historischer Ortskern Valchava bei konkreten Vorhaben prüfen regional

Oberengadin 11.SO.01 Bever Historischer Ortskern Bever bei konkreten Vorhaben prüfen national 11.SO.02 Celerina/Schlarigna Historischer Ortskern Celerina Umgebung S. Gian regional 11.SO.03 Celerina/Schlarigna Historischer Ortskern Crasta bei konkreten Vorhaben prüfen 11.SO.04 La Punt-

Chamues-ch Historischer Ortskern Chamues-ch bei konkreten Vorhaben prüfen regional

11.SO.05 La Punt- Chamues-ch

Historischer Ortskern La Punt Nordwestansicht national

11.SO.06 Madulain Historischer Ortskern Madulain Südansicht regional 11.SO.07 Pontresina Historischer Ortskern Giarsun Umgebung Spantum 11.SO.08 Pontresina Pontresina frühtouristische Strukturen Westansicht Laret 11.SO.09 Pontresina Historischer Ortskern Laret bei konkreten Vorhaben prüfen national 11.SO.10 Samedan Historischer Ortskern Samedan Umgebung St. Peter national 11.SO.11 S-chanf Cinuos-chel bei konkreten Vorhaben prüfen regional 11.SO.12 S-chanf Historischer Ortskern S-chanf Südansicht Somvih national 11.SO.13 S-chanf Susauna Umgebung Hospiz Chapella lokal 11.SO.14 Sils i. E./Segl Historischer Ortskern Sils-Maria Ost- und Nordansicht (Ebene) 11.SO.15 Sils i. E./Segl Sils-Baselgia Ost- und Südansicht (Ebene) regional

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 11

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

11.SO.16 St. Moritz Bad, frühtouristische Strukturen bei konkreten Vorhaben prüfen 11.SO.17 St. Moritz Dorf, vor- und frühtouristische Strukturen bei konkreten Vorhaben prüfen regional 11.SO.18 Zuoz Historischer Ortskern Zuoz bei konkreten Vorhaben prüfen national

Bregaglia 12.SO.01 Bondo Nucleo storico Bondo vista da ovest nazionale 12.SO.02 Bondo Nucleo storico Promontogno vista da nord-est (campi fra Bondo e

Promontogno) nazionale

12.SO.03 Castasegna Nucleo storico Castasegna da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

12.SO.04 Soglio Nucleo storico Soglio vista da nord Palazzi (giardini) nazionale 12.SO.05 Soglio Spino vista da sud regionale 12.SO.06 Stampa Borgonovo da esaminare in caso di progetti

concreti nazionale

12.SO.07 Stampa Coltura dintorni del Castello nazionale 12.SO.08 Stampa Nucleo storico Stampa da esaminare in caso di progetti

concreti nazionale

12.SO.09 Stampa Maloja, Cadlägh dintorni Hotel Palace Maloja (piano)

12.SO.10 Stampa Maloja, Creista da esaminare in caso di progetti concreti

12.SO.11 Stampa Muntac da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

12.SO.12 Vicosoprano Casaccia vista da sud e da ovest regionale 12.SO.13 Vicosoprano Nucleo storico Vicosoprano da esaminare in caso di progetti

concreti nazionale

12.SO.14 Vicosoprano Roticcio da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

Valle di Poschiavo 13.SO.01 Brusio Nucleo storico Brusio da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

13.SO.02 Brusio Cavaione da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

13.SO.03 Brusio Viano da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

13.SO.04 Poschiavo Angeli Custodi vista da sud (piano) locale 13.SO.05 Poschiavo Borgo vista da sud nazionale 13.SO.06 Poschiavo Cantone vista da sud (piano) nazionale 13.SO.07 Poschiavo Pagnoncini da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

13.SO.08 Poschiavo Prada vista da nord ovest (piano) nazionale 13.SO.09 Poschiavo San Carlo da esaminare in caso di progetti

concreti nazionale

13.SO.10 Poschiavo

Somaino dintorni di Somaino

Località caratteristiche e oggetti degni di protezione Insediamento e attrezzature

5.6.1 - 12 Stato 31 dicembre 2009

No. Cantone

Comune Località (entro l'area dell'insediamento) Area da mantenere libera (riferita solo all'insediamento degno di protezione)

Categoria ISOS

Mesolcina 14.SO.01 Cama Grotti di Cama da esaminare in caso di progetti

concreti

14.SO.02 Grono Nucleo storico Grono da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

14.SO.03 Leggia Nucleo storico Leggia da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

14.SO.04 Lostallo Cabbiolo da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

14.SO.05 Mesocco Nucleo storico Mesocco da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

14.SO.06 Mesocco San Bernardino dintorni chiese locale 14.SO.07 Mesocco Andergia/Cebbia da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

14.SO.08 Mesocco Deira da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

14.SO.09 Roveredo Piazza da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

14.SO.10 Roveredo S. Fedele vista da ovest 14.SO.11 Roveredo S. Giulio vista da ovest 14.SO.12 San Vittore Nucleo storico San Vittore vista da sud nazionale 14.SO.13 San Vittore Monticello da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

14.SO.14 Soazza Nucleo storico Soazza dintorni chiesa e ospizio nazionale 14.SO.15 Verdabbio Nucleo storico Verdabbio da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

Calanca 15.SO.01 Arvigo Nucleo storico Arvigo da esaminare in caso di progetti

concreti regionale

15.SO.02 Arvigo Landarenca da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

15.SO.03 Braggio Nuclei storici Braggio da esaminare in caso di progetti concreti

nazionale

15.SO.04 Buseno Nucleo storico Buseno da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

15.SO.05 Cauco Nucleo storico Cauco Bodio vista da sud e da est nazionale 15.SO.06 Rossa Nucleo storico Augio da esaminare in caso di progetti

concreti nazionale

15.SO.07 Rossa Nucleo storico Rossa vista da sud e da ovest fino alla chiesa

nazionale

15.SO.08 Selma Nucleo storico Selma da esaminare in caso di progetti concreti

regionale

15.SO.09 Sta. Maria i.C. Nucleo storico Sta. Maria i.C. dintorni chiesa, castello/ospizio nazionale

Insediamento e attrezzature Località caratteristiche e oggetti degni di protezione

Stato 31 dicembre 2009 5.6.1 - 13

Illustrazione 5.9: Panoramica dei siti degni di protezione

Insediamento e attrezzature Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale

Stato 31 dicembre 2009 5.6.2 - 1

5.6.2 Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale (zone di conservazione)

A Situazione iniziale Per ragioni storiche nei Grigioni si trovano, oltre alle aree degli insediamenti abitati in permanenza, degli stabili abitati temporaneamente situati in piccoli insediamenti (per lo più insediamenti nella fascia dei maggesi e degli alpi). Questi stabili, utiliz-zati un tempo a scopi agricoli e alpestri e costituiti in parte anche da sostanza edifi-cata di valore storico, rappresentano degli elementi caratteristici del paesaggio rurale. Per ragioni storico-culturali esiste un preciso interesse di conservare questi gruppi di edifici in gran parte ancora intatti, anche se fosse necessario permettere una modifica dell'utilizzazione. A tale scopo esiste nel Cantone dei Grigioni lo strumento delle zone di conservazione. Una modifica dell'utilizzazione comporta tuttavia solo il cambiamento dello stabile e dei suoi dintorni, come pure generalmente un aumento del traffico lungo le strade alpestri e forestali. Determinante per il cambiamento di destinazione è un trattamento qualificato della sostanza edificata storicamente pregiata e dei dintorni; ciò richiede grande circospezione negli interventi sulle strutture, non esclusa l'adozione di misure preventive per non compromettere l'unità e il carattere dello stabile.

Nel Cantone circa 1500 stabili si trovano nelle zone di conservazione e altri gruppi di stabili - nel caso in cui risultassero adempite le premesse dal punto di vista quali-tativo – vi potrebbero essere attribuiti. Con la revisione della legislazione cantonale sulla pianificazione territoriale, per le zone di conservazione è stata inserita una disposizione corrispondente nell'art. 31 LPTC. In futuro lo sforzo principale non va attuato nella determinazione di ulteriori zone di conservazione, bensì nella gestione degli edifici tipici del paesaggio.

«Stabile» vedi spiegazioni

3.5.2

B Idee direttrici

Obiettivo

Devono poter essere conservati quali elementi storici del paesaggio rurale gli inse-diamenti nei maggesi con sostanza edificata pregiata dal punto di vista storico-cultu-rale costituita da gruppi di edifici.

Principi

Conservare i gruppi architettonici e la sostanza edificata pregiata dal punto di vista storico-culturale Determinante per la valutazione in merito all'importanza dal punto di vista storico-culturale e paesaggistico è la funzione originaria, lo stato edilizio attuale e l'aspetto esterno dei singoli stabili. Gli interventi edilizi devono adeguarsi alla tipologia esi-stente e vanno accompagnati da una consulenza qualificata in materia edilizia.

Limitare le zone di conservazione ai gruppi di stabili con una precedente utiliz-zazione a scopi abitativi Le zone di conservazione vengono designate di regola solo per gruppi di stabili con almeno cinque edifici, di cui almeno uno usato in precedenza a scopi abitativi. In via eccezionale possono essere attribuiti a una zona di conservazione anche dei gruppi

3.5.2 «Tipologia dell'edificio» vedi spiegazioni

Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale Insediamento e attrezzature

5.6.2 - 2 Stato 31 dicembre 2009

con quattro edifici o senza precedente utilizzazione a scopi abitativi. In tali casi è necessario che nel gruppo si trovino degli edifici che vantano eccellenti qualità in funzione del paesaggio. Possono essere tenuti in considerazione solo dei gruppi che presentano un aspetto compatto. Preservare la tipologia e l'unità dello stabile Nella designazione di zone di conservazione va garantito mediante la definizione di norme strutturali la realizzazione degli obiettivi predefiniti, senza che la nuova uti-lizzazione richieda un ampliamento dello stabile esistente. Gli elementi di disturbo che non si confanno al carattere tradizionale dell'edificio sono da migliorare o da eliminare. Mantenere la coltivazione dei terreni circostanti La modifica dell'utilizzazione degli stabili può essere attuata con il vincolo della coltivazione dei terreni che vi appartengono; la struttura degli immediati dintorni non può essere pregiudicata o straniata in nessun modo. Ciò vale in particolare per quanto riguarda le modifiche del terreno, le opere di recinzione, l'uso di materiali estranei al luogo, la piantagione o l'installazione di attrezzature fisse per lo svago all'aperto. Urbanizzare con moderazione le zone di conservazione È esclusa la realizzazione di nuove strade d'accesso, eccezion fatta per le strade rurali e quelle necessarie per la selvicoltura. Gli impianti di posteggio vanno rag-gruppati. Occorre pure rinunciare a nuovi allacciamenti elettrici, provvedendo a regolare con norme edilizie adeguate l'uso di energie alternative, la sistemazione di impianti tecnici e la trasformazione di impianti secondari (p.es. WC). I costi iniziali e ricorrenti d'urbanizzazione sono a carico del proprietario.

«Norme per le zone e le strut-ture» vedi spie-gazioni

C Ambiti di responsabilità I gruppi di edifici secondo i criteri di cui sopra sono da designare mediante l'elabo-razione di una base, in cui vanno rilevati anche gli aspetti riguardanti la tipologia delle costruzioni e fornite delle riflessioni sommarie in merito alla struttura. Al momento della designazione vanno definite eventuali misure per l'adeguamento dell'urbanizzazione e per il coordinamento con le esigenze riguardanti la protezione della natura e del paesaggio.

Responsabili: Corporazioni regionali

Spetta ai Comuni con zone di conservazione basate su strumenti pianificatori non ancora conformi ai principi generali adeguare, per quanto necessario, la pianifica-zione delle utilizzazioni (p.es. designazione degli elementi da adeguare nei piani generali delle strutture) non appena si presenta l'occasione. Nuove zone di conserva-zione vanno determinate di regola sulla scorta delle basi elaborate da parte delle Regioni (art. 31 LPTC).

Responsabili: Comuni

«Mezzi pianifi-catori» vedi spie-gazioni

Il Cantone allestisce una tavola sinottica relativa alle zone di conservazione.

Responsabile: Ufficio per lo sviluppo del territorio

Insediamento e attrezzature Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale

Stato 31 dicembre 2009 5.6.2 - 3

D Spiegazioni e ulteriori informazioni • Stabile: il termine «stabile» viene qui usato nel senso di edificio.

• Direttive sulla tipologia degli edifici: i tipi di edifici possono essere distinti in base a svariate caratteristiche: proporzioni, materiali, lavorazione, principi di costruzione, struttura interna, aperture, elementi decorativi.

• Norme per le zone e le strutture (zone di conservazione, art. 31 LPTC) − cambiamenti di destinazione all'interno della sostanza edilizia esistente sono autorizzate; − sono escluse esplicitamente dalla possibilità di cambiamento di destinazione i seguenti edifici:

– edifici che servono ulteriormente per l'agricoltura – edifici da proteggere integralmente – edifici che al momento della richiesta di cambiamento di destinazione non sono più utilizzabili secondo la destinazione originaria o sono diroccati (ruderi)

− le nuove costruzioni e gli ampliamenti non sono autorizzati − sopraelevazioni del tetto, lucernari, tagli nel tetto, balconi atipici per la località, antenne e spec-

chi parabolici visibili non sono compatibili con il carattere della zona di conservazione; − le norme per le strutture devono contenere delle indicazioni concernenti la grandezza e la

disposizione delle aperture per porte e finestre, la pendenza e le sporgenze dei tetti, i materiali, i camini e gli impianti solari, le aggiunte e gli annessi a scopi subordinati di piccoli edifici prin-cipali (toilette, legnaia e simili), le correzioni di precedenti interventi inopportuni, la struttura degli spazi liberi, ecc.;

− le recinzioni fisse, i giardini d'ornamento, gli alberi e i cespugli non adeguati alla zona, le modifiche del terreno attuate allo scopo di ottenere posti a sedere all'aperto, aste per bandiere, caminetti all'aperto e simili non sono elementi del paesaggio rurale tradizionale e sono pertanto contrari alle finalità della zona;

− vanno emanate delle disposizioni che, su richiesta, vincolino il proprietario a riattare gli edifici o le parti di essi che lo richiedono, o che autorizzino il Comune in caso di necessità ad attuare tali misure a spese del proprietario;

− una consulenza in materia edilizia è obbligatoria. Tabella 5.1 Tavola sinottica sulle zone di conservazione (incl. stato dei mezzi pianificatori): adeguare

Comune Nome Mezzi pianificatori Nome Mezzi pianificatori Bündner Rheintal Haldenstein Bantänja i. O. Herenberg i. O. Says Spundätscha i. O. Stams i. O. Surselva Lumbrein Sogn Andriu anpassen Pruastg Dadens anpassen Pruastg Dado anpassen Silgin anpassen Heinzenberg/Domleschg Scheid Plaun dils Mats anpassen Hinterrrhein Ferrera Cresta i. O. Starlera anpassen Donath Magun i. O. Pignia Bavugls anpassen Clugin Promischur anpassen Mittelbünden Alvaneu Aclas Dafora anpassen Aclas Davains Anpassen

Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale Insediamento e attrezzature

5.6.2 - 4 Stato 31 dicembre 2009

Comune Nome Mezzi pianificatori Nome Mezzi pianificatori Bergün/Bravuogn Tuors Davant anpassen Naz (Preda) anpassen Punt dAlps anpassen Runsolas anpassen Chants anpassen Bivio Capalotta adeguare Sur Ragn adeguare Bögia adeguare Churwalden Ober Grida i. O. Am Berg i. O. Unterhof i. O. Salez i. O. Am Joch i. O. Cunter Promastgel i. O. Filisur Curtins anpassen Mulegns Tgà anpassen Plang anpassen Arnoz anpassen Riom-Parsonz Radons 1 anpassen Tigias anpassen Plaz Fravesch anpassen Fotgs anpassen Monas Davains anpassen Lungatigia anpassen Tigia anpassen Radons 2 anpassen Salouf Som igls Mellens i. O. Ratitsch i. O. Cre digl Lai i. O. Munter i. O. Savognin Parnoz 1 anpassen Parnoz 2 anpassen Stierva Tiragn i. O. Narglesa i. O. Bargung i. O. Sur Cuorts anpassen Tigas anpassen Tgalucas 1 und 2 anpassen Salategnas anpassen Tga d‘Meir anpassen Surava Aclas anpassen Tinizong-Rona Proschen-Dafora anpassen Castelas anpassen Pensa anpassen Bartg anpassen Demat anpassen Alp Surnegn anpassen Tgasot anpassen Alp digl Plaz anpassen Plaz Beischen anpassen Spegnas anpassen Nascharegnas anpassen Davos Wiesen Wiesner Alp anpassen Schanfigg Langwies Strassberg i.O Medergen i. O. Meierhof i.O Schmitten i. O. Strassberg i.O Alpa-Fondei i. O. Uf em Hof i.O Chüpfen i. O. Dörfji Sapün i.O Nigglisch Hus /

Blackter Stafel i. O.

Prättigau St. Antönien Partnunstafel i.O Sunnistafel i. O. Lizistafel i.O Engiadina Bassa Ardez Munt i.O Oberengadin Sils i.E./Segl Blaunca i.O Grevasalvas i. O. Buaira i.O

Insediamento e attrezzature Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale

Stato 31 dicembre 2009 5.6.2 - 5

Comune Nome Mezzi pianificatori Nome Mezzi pianificatori Bregaglia Stampa Cavril adeguare Isola adeguare Orden Dora adeguare Splüga adeguare Mesolcina Mesocco Suossa adeguare Pradiron adeguare Forcola adeguare Pianez adeguare Forcola de là adeguare Quadea adeguare Forcola defora adeguare Stabi adeguare Fregeira dedent adeguare Ceta sura adeguare Fregeira defora adeguare Nasel sot adeguare Salvanei adeguare Calnisc adeguare Seda adeguare Soazza Poent i.o. Alp de Bec de Sora i.o. Saut de sot i.o. Alp de Lughezzon i.o. Alp de Crasteira i.o. Alp de Pindeira i.o. Calanca Arvigo Boliv i.o. Sora Cran i.o. Nei Pian i.o. Crosc i.o. Mondan di Sott i.o. I Pianun i.o. Splüga i.o. L'Ör di Sott i.o. Cant i.o. Mondan di Fora i.o. Buseno Monti di San Carlo i.o. Cauco Masciadon i.o. Lascial i.o. Cavaionc i.o. La Motta i.o. Ravé i.o. Rossa La Motta i.o. Salüdin i.o. La Piotela i.o. Valbella i.o. La Fontana i.o. Scandalasc i.o. Pro de Leura i.o. Selma Ronchin - Sot Borma i.o. Mont d'Auriglia i.o. Mont de Vecer i.o.

E Oggetti Nessuno. Le zone di conservazione secondo la tabella 5.1. figurano nella carta di sintesi e nella pano-ramica sulla prossima pagina.

Piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale Insediamento e attrezzature

5.6.2 - 6 Stato 31 dicembre 2009

Illustrazione 5.10: Panoramica dei piccoli insediamenti pregiati dal punto di vista storico-culturale (zone di conservazione)