Progetto di Ricerca N - Benvenuto in ReLUIS 6.3 Stabilità dei Pendii Attività 1 Anno: •...
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coord. nazionale
Sebastiano Rampello
Progetto di Ricerca N.6
Metodi innovativi per la progettazione di opere di sostegno e la valutazione della stabilità dei pendii
Linea 6.3 Stabilità dei pendii
Unità di ricerca partecipanti
• Università di Roma La Sapienza - Rampello
• Università della Calabria - Silvestri
• Università di Catania - Maugeri
• Politecnico di Bari - Amorosi
• Università di Firenze - Madiai
• Università di Messina - Cascone
• Università di Napoli Federico II - Pagano
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Attività 1° Anno:
• definizione banca dati accelerometrica nazionale• Keq da equivalenza tra metodo pseudostatico e metodo degli
spostamenti
Attività 2° Anno:
• effetto della deformabilità del corpo di frana sugli effetti indottiUR CosenzaUR Cosenza –– condizioni 1Dcondizioni 1DUR Napoli Federico IIUR Napoli Federico II –– condizioni 2D condizioni 2D –– cinematismi rotazionalicinematismi rotazionaliUR Roma La SapienzaUR Roma La Sapienza –– condizioni 2D condizioni 2D –– cinematismi traslativicinematismi traslativi
•definizione di relazioni empiriche per la stima dello spostamento attesoUR FirenzeUR Firenze
• valutazione degli spostamenti in pendii con s.d.s. mistilineeUR Messina e CataniaUR Messina e Catania
• valutazione delle condizioni di stabilità con analisi dinamiche avanzateUR Politecnico di BariUR Politecnico di Bari
riduzione di amax:• variabilità temporale dell'azione sismica • variabilità spaziale dell'azione sismica
ga
ga
k maxs
maxeq,sh ⋅α⋅β=⋅β=
− βs → funzione degli spostamenti:equivalenza tra metodo pseudostatico e metodo degli spostamenti per fissati valori di spostamento
− α → funzione della deformabilità dei terreni:tiene conto dei fenomeni di moto asincrono nella massa di terreno potenzialmente instabile
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
metodi pseudostatici – coefficiente sismico equivalente
Modello geotecnico del pendio
accelerazione massima (ag), periodo medio (Tm)durata significativa(D5-95)
coefficiente sismico critico (Kc)spessore della massa di frana (H)velocità media delle onde S (VS)
Parametri sintetici del moto
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
UR CosenzaUR Cosenza – riduzione coefficiente sismico – analisi 1D
analisi risposta sismica 1D :• 21 sottosuoli virtuali (3 litotipi e 7 spessori)• 124 accelerogrammi
1. coefficiente di risposta non lineare: SNL = as/ag = f (terreno, ag)2. max accelerazione equivalente: aeq,max
coefficienti di riduzione per:• spostamenti ααUU = = ff ((uuammamm, , probabprobab. non super., . non super., TTmm··DD55--9595, , aagg))• deformabilità corpo frana ααFF = = ff ((TTss//TTmm))• effetto combinato ααFUFU = = f f ((uuammamm,, probabprobab. non super., . non super., ααFF, S, SNLNL,,TTmm··DD55--9595,, aagg))
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Fα
ms TT0 1 2 3 4 5 6 7 8
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
EC8
Curva mediana (Bray et al., 1998) Curva mediana (Ausilio et al., 2007a) 16% e 84% probabilità di superamento
a eq /(
S NL a
g)
fattore di riduzione per la deformabilitfattore di riduzione per la deformabilitàà : : αF = aeq,max/as = f (Ts/Tm)
coefficiente sismico (Kh) = fattore di riduzione (α) . S . ST . ag
815.0
m
s
NL
maxeq,
s
maxeq,F 4199.0
−
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛⋅=
⋅==α
TT
aSa
aa
g
Ts = 4·H/Vs
SNL = as/ag = f (terreno, ag)
coefficiente sismico (Kh) = fattore di riduzione (α) . S . ST . ag
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
fattore di riduzione globalefattore di riduzione globale
prob. di non superamento = 90%
237.07.0
log349.1410.3
7.0+
⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
⋅⋅⋅−−⋅
⋅=
DaSuS
gNL
ammNLFUα
corpo di frana deformabile
aeq = αF·as= αF·SNL·ag
con :
αF = cost = 0.7 (Ts/Tm = 0.5)
Tm·D5-95 = 2.5 · s2
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
UR Napoli Federico II UR Napoli Federico II – riduzione coefficiente sismico – analisi 2D
-0.5-0.4-0.3-0.2-0.1
00.10.20.30.40.5
0 5 10
Tempo (sec)
Acce
lera
zion
e (g
)
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0 10 20 30 40
f (Hz)
Am
piez
za
2.73
4.986.54
9.96
magnitudo = 6 , Dist. Epicentro = 18km
• geometria pendioH = 10 m ; H = 10 m ; αα = 25= 25°°
• comp. elastico lineareE' = 1 E' = 1 ––200 200 MPaMPa
• 4 cinematismi di collasso(4 coppie di (4 coppie di cc'' e e ϕϕ''))
CA
RR
ELLI VER
TICA
LICA
RR
ELLI
VER
TIC
ALI
CARRELLI VERTICALI + SMORZATORI VISCOSI
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
-1.0
-0.8
-0.6
-0.4
-0.2
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
t (sec)
a/g
Traccia in ingresso - valore massimo -0.505Nodo alla base del pendio - valore massimo -0.479Nodo alla sommità del pendio - valore massimo -0.859Kh(t) - valore massimo 0.065
sΔt=8.1 sec
Δt=0.8 sec
superficie S1: E=1 superficie S1: E=1 MPa MPa (V(VSS = 13.7 m/s)= 13.7 m/s)
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
1.6
1.8
2.0
0 50 100 150 200
E (MPa)
(a/g
)max
Traccia in ingressokh superficie s1kh superficie s2kh superficie s3kh superficie s4
Modello rigido
S1: c′= 0 ϕ′=25°
S4: c ′= 50kPa ϕ′=15°S3: c ′= 50kPa ϕ′= 0
S2: c ′=1kPa ϕ′=25°
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
KKheqheq,,maxmax al variare della rigidezza del pendioal variare della rigidezza del pendio
t
a(t)
ISommità
Base
II
IIIIV
ag(t)
t
t
G
[ ]∑ Δ⋅σ+Δ⋅τ=n
yxF1
iixixyh )t()t()t( iΔyi
Δxi
τxyi(t)
σxi(t)
aeq(t) = Fh(t)/M
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
approccio originario :a(t) costante nello spazio
approccio modificato:aeq (t) da analisi della risposta sismica
CUNEO PIANO – PARAMETRI GEOMETRICILinea 6.3 Stabilità dei Pendii
UR UR Roma La Roma La SapienzaSapienza – analisi 2D – cinematismi traslativi
D, m c', kPa5 010 015 05 2.37510 4.7515 7.1255 4.7510 9.515 14.25
c'/γD = 0
c'/γD = 0.025
c'/γD = 0.05
α = 10°, 20° (2)
D = 5, 10, 15 m (3)L = 5D, 10D = 25, 50, 75, 100, 150 m (5)zw = 0, Dmax = 0, 15 m (2)H = 8, 16, 24, 42 m (4)
αzw
D
Dw
H
L/2
L
caratteristiche geometriche caratteristiche meccaniche
γ = 19 kN/m3 ; ϕ' = 21°, 28°
procedura di analisi
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
• stato tensionale iniziale (K0 = 0.8) – SIGMA/W (3) per acc.
• analisi 2D di risposta sismica – QUAKE/W (22) “
• calcolo accelerazione media lungo la s.d.s (88) “
• calcolo spostamento permanente (402) “
Spostamenti orizzontali e verticali impediti
Spostam
enti verticali impediti
-4
-2
0
2
4
a, m
/s2 -4
-2
0
2
4
a, m
/s2H
terremoto Umbria-Marche, staz. Borgo Cerreto-Torre
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
12
3
4
H
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2a,
g
0
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.6
-0.4
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
a, g
0 5 10 15 20 25 30
-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
minore amplificazione del moto in aave(t)
0 5 10 15 20 25 30t, s
0
0.005
0.01
0.015
0.02
0.025
d, m
inputsds L=25msds L=50m
kc=0.017
α= 20° ; zw = 15 m ; D = 5 m ; H = 16 mKc = 0.017
s.c.
• amplificazioni maggiori per H=42m• riduzione spostamenti per s.d.s. di lunghezza maggiore
amplificazione associata alla propagazione delle onde di taglio
riduzione associata alla deformabilità del corpo di franaeffetti
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
0 5 10 15 20 25 30t, s
0
0.04
0.08
0.12
0.16
d, m
sds L=150m
kc=0.017
n.c.H=42m
0 5 10 15 20 25 30t, s
0
0.04
0.08
0.12
0.16
d, m
kc=0.017
o.c.H=42m
75150
50
L = 25 m
L = 25 m
50
75
150
D = 5 m D = 5 m
D = 15 m D = 15 m
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Attività 3° Anno:
• estensione dello studio sull'effetto della deformabilità del corpo di franaa schemi di pendii rappresentativi, per geometria e caratteristichemeccaniche, di condizioni frequenti
• calibrazione dei metodi di diversa complessità su schemi di pendio
• analisi a ritroso di due frane ben documentate con metodi di analisi dicomplessità crescente
Sebastiano Rampello
Progetto di Ricerca N.6
Metodi Innovativi per la Progettazione di Opere di Sostegno e la Valutazione della Stabilità dei Pendii
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
slip surfaceβi
block 1
block i
block n
ui
un
u1
modello multi-blocco
• variazione di geometria del sistema• effetto delle pressioni interstiziali indotte
UR Messina / CataniaUR Messina / Catania - meccanismi caratterizzati da s.d.s mistilinee
s'j
α'j
u1
u1
u2
u2
Blocco 1
Blocco 2
J'
E''
E'
C'
C'' C
Area(J’CC’E’) = Area(J’CC’’E’’)
analisi degli spostamenti
Area (CC'C'') = Area (J'E'E'')
fenomeno fisicometodi degli spostamenti
- cinematismi traslativi- cinematismi rotazionali
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
kn
aa
0 OCRp
'pSpG
⋅⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛⋅=
βγ⋅α+=
γ1
1G
)(G
0
BOCRAv +−⋅= )1(γ
v
imax,*imax, logu
γγ
⋅β=Δ
(Rampello et al., 1994)
(Vucetic e Dobry, 1991 )
(Matsui et al., 1981)
0 10 20 30 40t (sec)
-0.4
-0.2
0
0.2
0.4
γ i (%
) (a)blocco 1
)(GG
G)t()t(
00γ⋅
τΔ=γ
0 10 20 30 40t (sec)
-0.4
-0.2
0
0.2
0.4
k c
(Δu = 0)
(Δu ≠ 0)
0 20 40 60 80 100x (m)
0
4
8
12
16
20y
(m)
γ = 20 kN/m3
c' = 0 φ' = 25°
1
2
3
( )
j
v,iN
1s sv
imax,
jv
imax,
*imax,j
*i
log
log
uu∑= ⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛γ
γ
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛γ
γ
⋅Δ=Δ
0 10 20 30 40t (sec)
0
0.03
0.06
0.09
0.12
u (m
)
blocco1blocco2blocco3
blocco1blocco2
blocco3
è proseguito lo studio relativo alla definizione di relazioni empiriche, valide per il territorio nazionale, per la stima dello spostamento atteso in funzione di alcuni parametri rappresentativi dell’accelerogramma di progetto, utilizzando il database di 196 registrazioni di terremoti italiani (Lanzo et al., 2007)
è stato reimplementato e perfezionato un pacchetto di programmi di calcolo automatico per la determinazione del coefficiente sismico critico e il calcolo dello spostamento di un pendio in condizioni geometriche e geotecniche complesse, sia con il metodo originario di Newmark, sia con metodi modificati che tengono conto della variabilità temporale del coefficiente sismico critico e/o della variabilità spaziale delle forze di inerzia sismiche all’interno del pendio
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
UR FirenzeUR Firenze – relazioni empiriche per la stima degli spsostamenti
max
ca1a1 a
aABslog ⋅+=
)a
a1(logA
aa
logBCslogmax
cb1
max
cb1b1 −⋅+⋅+=
max
ca2 a
aB
max
2max
a2 eavAs
⋅⋅⎟
⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛⋅=
b2b2 C
max
cB
max
c
max
2max
b2 )a
a()a
a1(avAs ⋅−⋅⎟
⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛⋅=
aa3c
a3a3 IlogAga
BCslog ⋅+⋅+=
ac
b3b3c
b3b3 Ilog)g
aAB(
ga
CDslog ⋅⋅++⋅+=
44 AcBD4 )
ga
()P(Cs ⋅⋅=
Definizione di correlazioni tra spostamento s del blocco di Newmark su un piano orizzontale vibrante e grandezze rappresentative del moto sismico: accelerazione massima (amax), velocità massima (vmax), intensità di Arias (Ia), potenziale sismico distruttivo (PD)
forma della regressione di letteratura
e modificata
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
correlazione 1a accelerogrammi non scalati - 0.1 < ac/amax < 0.9
0.001
0.01
0.1
1
10
100
1000
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
ac/amax
s [c
m]
terreno Aterreno Bterreno C e DTUTTI I TERRENIA&M
tutti i terreni: log s = -3.250 ac/amax + 0.875R2 = 0.665
correlazione 1b accelerogrammi non scalati - 0.1 < ac/amax < 0.9
0.001
0.01
0.1
1
10
100
1000
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
ac/amax
s [c
m]
terreno Aterreno Btereno C e DTUTTI I TERRENIA&M
tutti i terreni: log s = -0.313+2.228 log(1-ac/amax) -1.015 log(ac/amax) R2 = 0.670
correlazione 1a accelerogrammi non scalati
0.001
0.01
0.1
1
10
100
1000
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
ac/amax
s [c
m]
terreno Aterreno Bterreno C e DTUTTI I TERRENIA&M
tutti i terreni: log s = -3.739 ac/amax + 1.096 R2 = 0.747
correlazione 1b accelerogrammi non scalati
0.001
0.01
0.1
1
10
100
1000
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
ac/amax
s [c
m]
terreno Aterreno Bterreno C e DTUTTI I TERRENIA&M
tutti i terreni: log s = -0.217+2.260 log(1-ac/amax) -0.857 log(ac/amax) R2 = 0.670
Relazioni s-ac/amax proposte e di Ambraseys e Menu (1988)
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
correlazione 2baccelerogrammi non scalati
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
ac/amax
ln (s
.am
ax/v
2 max
)
terreno Aterreno Bterreno C+Dtutti i terreniW&L
tutti i terreni: s = 3.89 (v2
max/amax ) (1-ac/amax)2.57(ac/amax)-0.69
R2 = 0.948
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
2
-1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2
log(sstim [cm])
log(
s cal
c[cm
])
terreno Aterreno Bterreno C+D
Relazioni s - v2max/amax -ac/amax
proposte e di Whitman e Liao (1984)
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
2
-1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2
log(sstim [cm])
log(
s cal
c [c
m])
terreno A terreno Bterreno C+D
Relazioni s - Ia - ac : confronto tra spostamento calcolato e stimato
Relazioni s - PD - ac : confronto tra spostamento calcolato e stimato
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
analisi della risposta sismicaconfronto tra approcci di calcolo numerico di crescente complessità per individuare procedure di calibrazione da adottarsi in analisi dinamiche complete basate su ipotesi costitutive semplici
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
codici di calcolo utilizzati per l’analisi della risposta sismica:
• EERA = analisi lineare equivalente 1D
• QUAKE = analisi lineare equivalente 2D
• PLAXIS e SWANDYNE = analisi dinamica agli elementi finiti in tensioni efficaci, modello costitutivo visco-elastico lineare con smorzamento aggiuntivo alla Rayleigh
UR UR Politecnico di BariPolitecnico di Bari – analisi numeriche avanzate
Analisi della Risposta Sismica Locale
spettri di risposta a z = 15 m
Linea di Ricerca 6 - Unità Operativa del Politecnico di Bari
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4
1.6
1.8
2
0.01 0.1 1 10
periodo (s)
acce
llera
zion
e sp
ettr
ale
(g) EERA
QUAKE
PLAXIS
SWANDYNE
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
• Le ipotesi adottate per le condizioni ai contorni laterali e la distanza degli stessi dalla porzione oggetto di studio possono influenzare notevolmente i risultati delle analisi;
• Adottando condizioni al contorno adeguate al problema in esame i risultati di QUAKE risultano in buon accordo con quelli di EERA;
• La strategia proposta per la calibrazione dei parametri che controllano il comportamento visco-elastico lineare in PLAXIS e SWANDYNE consente di ottenere risultati in buon accordo con quelli di EERA e QUAKE;
p
03
v h
Caolino
I 25 30 %
29k 0.7
18 kN/mk k 1.5E 09 m/s
φ
γ
= ÷
′ = °=
== = −
Pendio ideale analizzato
Linea di Ricerca 6 - Unità Operativa del Politecnico di Bari
pendio ideale in argilla leggermente OC: analisi dinamica in tensioni efficaci con il codice SWANDYNE – modello elasto - plastico multisuperficie ad incrudimento misto isotropo - cinematico
• decadimento rigidezza a taglio con il livello di deformazione e dissipazione isteretica;
• limitazione dell’entità dello smorzamento viscoso (1÷2%)
• sviluppo di deformazioni plastiche e Δu all’interno del dominio di analisi;
• evoluzione dello stato deformativo per dissipazione delle Δu al termine della azione sismica.
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
isolinee deformazioni deviatoriche plastiche
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Pubblicazioni Linea 6.3 – Stabilità dei Pendii• Amorosi A., Elia G., Chan A.H.C., Kavvadas M.J. (2008) “Fully coupled dynamic analysis of a real earth dam overlaying
a stiff natural clayey deposit using an advanced constitutive model”, Proc. 12th Int. Conf. of International Association for Computer Methods and Advances in Geomechanics (IACMAG), Goa, India.
• Elia G., Amorosi A., Chan A.H.C., Kavvadas M. (2008) “Fully coupled dynamic analysis of an earth dam”, Géotechnique, sottoposto a revisione per la pubblicazione.
• Amorosi A., Elia G. (2008) “Analisi dinamica accoppiata della diga Marana Capacciotti”, Rivista Italiana di Geotecnica, in preparazione.
• Lollino P., Santaloia F., Amorosi A., Cotecchia F. (2008) “The role of post-excavation pore pressure equalization in the delayed failure of natural stiff clay slopes: the case of the Lucera landslide”, Canadian Geotechnical J., in preparazione.
• Ausilio E., Sivestri F., Tropeano G. (2007). Seismic displacement analysis of homogeneous slopes: a review of existing simplified methods with refernce to italian seismicity. Proc. 4th International Conference on Earthquake Geotechnical Engineering, Thessaloniki, Greece, paper n.1614.
• Ausilio E., Sivestri F., Tropeano G. (2007). Simplified relationships for estimating seismic slope stability. Proc. ISSMGE – ETC12 Workshop on “Geotechnical aspects of EC8”, Madrid, Spain.
• Rampello S., Cascone E., Biondi G. (2007). “Performance-based pseudo-static stability analysis of slopes”. Proc. 4th International Conference on Earthquake Geotechnical Engineering, Thessaloniki, Greece, paper n.1645.
• Scasserra G., Lanzo G., Mollaioli F., Steward J.P., Bazzurro P., Decanini L.D. (2006). Preliminary comparison of ground motions from earthquakes in Italy with ground motion prediction equations for active tectonic regions. Proc. of the 8th U.S. National Conference on Earthquake Engineering, San Francisco, Paper No. 1824.
Atti Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica - IARG• Amorosi A., Boldini D., Elia G., Lollino P., Sasso M. (2007) “Sull’analisi della risposta sismica locale mediante codici di
calcolo numerici”.• Fargnoli P., Rampello S., Callisto L. (2007). Analisi di stabilità dei pendii: valutazione del coefficiente sismico
equivalente. • Scasserra G., Lanzo G., Stewart J.P., (2007). Sviluppo di una nuova banca dati di accelerogrammi naturali italiani. • Tropeano G., Ausilio E., Silvestri F., Troncone A. (2007). - Analisi sismica di pendii omogenei: revisione di un metodo
semplificato esistente con riferimento alla sismicità italiana. • Biondi G., Cascone E., Maugeri M. (2006). “Equivalenza tra analisi pseudo-statica e metodo degli spostamenti”.
Rapporti di Ricerca ReLUIS (1° anno)
Rapporto Scientifico Attività 1° anno – 1° semestre- Biondi G., Cascone E., Frane indotte da terremoti in pendii in terreni coesivi- Lanzo G., Scheda della frana di Andretta- Madiai C., Scheda della frana di Calitri
Rapporto Scientifico Attività 1° anno – 2° semestre- Lanzo G., Database di accelerogrammi naturali italiani- Rampello S., Callisto L. e Fargnoli P. Valutazione del coefficiente sismico equivalente- Biondi G., Cascone E. e Maugeri M. Equivalenza tra analisi pseudostatica e metodo
degli spostamenti- Madiai C., Valutazione degli spostamenti con metodi semplificati- Silvestri F., Ausilio E., Troncone A. e Tropeano G., Influenza della deformabilità nella
valutazione del coefficiente sismico equivalente- Pagano L., Determinazione del coefficiente sismico equivalente- Amorosi A. e Elia G., Studio del comportamento dei pendii in condizioni sismiche
mediante analisi dinamiche avanzate
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Rapporti di Ricerca ReLUIS (2° anno)
Rapporto Scientifico Attività 2° anno- Madiai C., Definizione di relazioni empiriche per la stima dello spostamento atteso
- Cascone E. e Biondi G., Un criterio razionale per la scelta del coefficiente sismico equivalente nelle analisi pseudostatiche dei pendii
- Cascone E. e Bandini V., Analisi agli spostamenti per pendii con superfici di scorrimento mistilinee
- Ausilio E., Costanzo A., Silvestri F. e Tropeano G., Influenza della deformabilità e della duttilità su accelerazione equivalente e spostamenti di pendii omogenei
- Pagano L., Studio della risposta sismica di pendii caratterizzati da cinematismi di collasso rotazionali
- Rampello S., Callisto L. e Fargnoli P. Studio della risposta sismica di pendii caratterizzati da cinematismi di collasso traslativi
- Amorosi A. Elia G. e Germano V., Approcci numerici all'analisi di pendii in condizioni sismiche
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Sebastiano Rampello
Progetto di Ricerca N.6
Metodi Innovativi per la Progettazione di Opere di Sostegno e la Valutazione della Stabilità dei Pendii
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
obiettivi → definizione di metodi affidabili e semplificati
procedure di analisi basate su:
• metodi pseudostatici
• metodi degli spostamenti:- formulazione originaria corpo di frana corpo rigido- analisi disaccoppiata corpo di frana deformabile
• analisi numeriche avanzate in campo dinamico
calibrazione di metodi di analisi di diversa complessità
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• descrive gli effetti del sisma sul pendio• dipende dalle caratteristiche dell'accelerogramma e da quelle del pendio
→ non può assumere un valore costante
• effetti diversi sullo stesso pendio in virtù della diversa forma accelerometrica → spostamenti indotti
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0 5 10 15 20 25t (s)
-0.4
0
0.4
Kh
(t)
5 10 15t (s)
Castelnuovo Assisi Assisi
Kmax=0.25 Kmax=0.25
Kh,eq=0.5Kmax=0.125
metodi pseudostatici – coefficiente sismico equivalente
dipendenza dello spostamento dal prodotto amax. D5-95
. Tm
955max
"−⋅⋅
=DTa
UUm
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
( ) tU U ⋅+⋅−−= ′′log410.3349.1"log ση
maxaac=η
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 110-7
10-6
10-5
10-4
10-3
10-2
10-1
100
U ''
= U
/ (a
max
T mD
5-95
)
η = ac/a
max
curva mediana curve al 10% e 90% probabilità
di superamento
R2=0.970
maxaac=η
U''/
(am
ax. T
m. D
5-95
)
maxaac=η
U/ a
max
[s2 ]
T m. D
5-95
[s
2 ]
corpo di frana indeformabile
coefficiente sismico (Kh) = fattore di riduzione (α) . S . ST . ag
fattore di riduzione per gli spostamentifattore di riduzione per gli spostamenti : : αU = alim/ag
corpo di frana indeformabile amax = ag
237.0log349.1410.31
+⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛
⋅−−⋅=
Dau
g
ammUα
probabilità di non superamento = 90%
mediano] [valore s 5.2 2955m =⋅= −DTD
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t
a(t)amax
ag,max
ISommità
Base
II
III IV
ag(t)
t
t
G
a(t) variabile nello spazio: analisi 2D della risposta sismica
[ ]∑ Δ⋅σ+Δ⋅τ=n
yxF1
iixixyh )t()t()t( iΔyi
Δxi
τxyi(t)
σxi(t)
aeq(t) = Fh(t)/M
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
vengono analizzati solo i casi per i quali risulta 0 < Kc< 0.25
Parametri geometrici
(D, Dw, α)
Parametri di resistenza
(c', ϕ', γ)
'tantan1tan
'tantan1
'tan1
)'tantan1(cos'
2 ϕαα
ϕα
ϕγ
γ
ϕααγ +−
+
⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛ −
+=
DD
dcK
ww
c
<0
0.017-0.188
0.015-0.029
0.194-0.372
Kc
020
1520
010
1510
Zw (m)α (°)
mn
rrOCR
ppS
pG
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛=
''0
2 PROFILI DI G0
Terreni N.C. (OCR=1)
Terreni O.C. (OCR=10)G0 = f (p', OCR, …)
(Rampello, Silvestri, Viggiani 1994)
25.0m25%)(I 77.0)I( ln0914.04788.0n PP
=
==⋅+=
coefficiente S definito per argille ricostituite di media plasticità (Rampello, Silvestri, Viggiani 1994) :
S = 1200 (N.C.)
S = 1250 x 2 = 2500 (O.C.)
per tener conto degli effetti della struttura (rilevanti per terreni O.C.)
0
5
10
15
20
25
30
0 200 400 600 800Vs30 (m/s)
z (m
)
Terreni O.C.
Vs=360m/s
Terreni N.C.
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caratteristiche di rigidezza
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.001
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=4.5-5
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.001
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=5-5.5
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=5.5-6
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.01
0.1
1PG
A (g
)M=6-7
ASB96 mediaASB96 media +/- σ/2max PGA (comp. NS & WE)
17 x 2 registrazioni
accelerogrammi di ingresso: registrazioni su roccia che soddisfino la relazione di Ambraseys, Simpson e Bommer 1996
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=25minput
o.c.D=5m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=50minput
o.c.D=5m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=75minput
o.c.D=15m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=150minput
o.c.D=15m
deposito sovraconsolidato
Linea 6.3 Stabilità dei Pendii
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=25minput
n.c.D=5m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=50minput
n.c.D=5m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=75minput
n.c.D=15m
0 5 10 15 20 25 30
t, s-0.2
-0.1
0
0.1
0.2
a, g
sds L=150minput
n.c.D=15m
deposito normalmente consolidato