Progetto di miglioramento dell alimentazione senza glutine Emilia Guberti direttore Servizio Igiene...
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Progetto di miglioramento dell’ alimentazione senza glutine
Emilia Guberti Emilia Guberti
direttore Servizio Igiene Alimenti e direttore Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Nutrizione Dipartimento Sanità Pubblica - Az. Dipartimento Sanità Pubblica - Az. USL BolognaUSL Bologna
Assemblea regionale AIC Emilia RomagnaAssemblea regionale AIC Emilia RomagnaMilano Marittima – 14 aprile 2011 Milano Marittima – 14 aprile 2011
LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA COLLETTIVA Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimenti Prevenzione D.P.C.M. 14/02/2001
Controllo igienico-sanitario nei settori di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti.
Prevenzione delle patologie collettive di origine alimentare.
Prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e quantitativi.
Un’alimentazione giornaliera equilibrata dovrebbe contenere : PROTEINE 15–20%
LIPIDI 25-30%CARBOIDRATI 50-60%
Legumi
Il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione Il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione garantiscegarantisce attraverso il concorso di diverse professionalità : medici, biologi, nutrizionisti, dietisti, tecnici della prevenzione, agronomi…
1. La sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmesse/connesse agli alimenti e la sorveglianza nutrizionale
2.La vigilanza e il controllo ufficiale che prevede:la valutazione di congruenza ed efficacia dei piani di autocontrollo; Il controllo diretto, mediante campionamento della qualità di materie prime, dei prodotti intermedi e di pasti pronti per il consumo
4. Punto di ascolto:
informazione all’utenza, ricevimento segnalazioni e verifica sul campo delle problematiche segnalate
5.L’Assistenza alle Imprese, Formazione, Educazione alla salute
La celiachia costituiva un vincolo nel consumo dei pasti fuori casa :
Nonostante il 94% degli intervistati per scelta o per necessità (impegno lavorativo/ scolastico) consumava mensilmente pasti fuori casa:
il 54% degli intervistati affermava di essere costretto a portarsi il cibo da casa o a rinunciarvi (2%)
le mense aziendali o pubbliche non fornivano prodotti dietetici senza glutine di norma garantiti dalle mense scolastiche oppure offrivano diete monotone
Il bar offriva pochi cibi adatti per il pranzo
I ristoranti offrivano una scelta limitata (52%)
Si lamentava la mancanza di alimenti freschi di produzione artigianale
In provincia di Bologna nel 2004 il consumo di pasti fuori casa per i celiaci era ancora
problematico : Indagine su consumo dei pasti fuori casa in persone affette da celiachia nella provincia di
Bologna 2004 ((Az. USL di Bologna ed AIC Emilia - Romagna )
Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia”protezione dei soggetti malati di celiachia”
Prevede una serie di interventi finalizzati a migliorare l’alimentazione Prevede una serie di interventi finalizzati a migliorare l’alimentazione dei celiaci per i quali un alimentazione senza glutine costituisce l’unico dei celiaci per i quali un alimentazione senza glutine costituisce l’unico trattamento efficace:trattamento efficace:
agevolare l'inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive agevolare l'inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative attraverso un e lavorative attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva;ristorazione collettiva;
nelle mense delle strutture scolastiche, ospedaliere e delle strutture nelle mense delle strutture scolastiche, ospedaliere e delle strutture pubblichepubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine.interessati, anche pasti senza glutine.
vanno previsti di appositi moduli informativivanno previsti di appositi moduli informativi sulla celiachia sulla celiachia nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionali rivolte aprofessionali rivolte a ristoratori e ad albergatori.ristoratori e ad albergatori.
A cura dei SIAN
Corsi di formazione/aggiornamento personale dei centri di produzione pasti personale addetto alla distribuzione personale scolastico
Controlli congruità ed attuazione autocontrollo rischio glutineprocedura gestione diete con intolleranze/allergiacampionamento pasti serviti
Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia L. 4 luglio 2005, n. 123L. 4 luglio 2005, n. 123
Ristorazione scolastica, ospedaliera e pubblicaoltre 3800 attività in Emilia Romagna
Impegni dal 2007 dei SIAN Emilia RomagnaImpegni dal 2007 dei SIAN Emilia Romagna
art.5 legge 4 luglio 2005 n.123 art.5 legge 4 luglio 2005 n.123
inserimento appositi moduli informativi sulla inserimento appositi moduli informativi sulla celiachia nella formazione e aggiornamento celiachia nella formazione e aggiornamento professionali rivolte di professionali rivolte di
Ristoratori ed Albergatori :Ristoratori ed Albergatori : dal 2007 in ogni Az USL dal 2007 in ogni Az USL almenoalmeno
1 corso teorico-pratico1 corso teorico-pratico di 5 ore di 5 ore
in collaborazione di AIC Emilia Romagnain collaborazione di AIC Emilia Romagna
A cura dei SIAN - AUSL dell’Emilia Romagna A cura dei SIAN - AUSL dell’Emilia Romagna dal 2007 al 2011 sono stati realizzatidal 2007 al 2011 sono stati realizzati più dipiù di 60 corsi 60 corsi di formazione teorico pratici che hanno di formazione teorico pratici che hanno coinvolto oltrecoinvolto oltre 1600 operatori 1600 operatori della ristorazione. della ristorazione.
Aggiornamento Professionale teorico-pratico Aggiornamento Professionale teorico-pratico da 2007da 2007
RISTORATORI e ALBERGATORI RISTORATORI e ALBERGATORI L. 4 luglio 2005, L. 4 luglio 2005, n. 123n. 123
2004 2004 eranoerano 5 5
20112011 sono sono 20 20
RistorantiRistoranti che offronoche offrono pasti senza glutinepasti senza glutine
in provincia di Bolognain provincia di Bologna
Oltre 120 in Emilia RomagnaOltre 120 in Emilia Romagna( fonte Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna).( fonte Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna).
Bologna 1 dicembre 2008Bologna 1 dicembre 2008Alimentarsi fuori casa senza glutine : esperienze a
confronto stato di attuazione della Legge 123/2005
Rappresentanti Regioni, Ass.i Celiaci, Ass.i di Categoria, Soc.Scientifiche
Proposta linee condivise requisiti strutturali e gestionali per le produzioni artigianali senza glutine ed il relativo controllo
Regione Emilia Romagna: Determina n° 16963 del 29
dicembre 2011
Linee guida regione Emilia Romagna per il controllo sulla produzione
e vendita diretta di alimenti privi di glutine
PREVENIRE LE COMPLICANZE DELLA CELIACHIA PREVENIRE LE COMPLICANZE DELLA CELIACHIA
attraverso dieta senza glutine
Interventi a Interventi a livellolivello
individualeindividuale
Azioni su contesto sociale Azioni su contesto sociale ed ambientaleed ambientale
Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia”protezione dei soggetti malati di celiachia”
Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la Legge L.4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia”protezione dei soggetti malati di celiachia”
Prevede inoltre interventi finalizzati a : Prevede inoltre interventi finalizzati a :
e) migliorare l'educazione sanitaria della popolazione e) migliorare l'educazione sanitaria della popolazione sulla malattia celiaca; sulla malattia celiaca;
f) f) favorire l'educazione sanitaria del cittadino celiaco e favorire l'educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia:della sua famiglia:
Progetto di miglioramento nutrizionale dell’alimentazione dei celiaci 2011-2012
Interventi di educazione alla salute
diretti ai celiaci ed ai loro famigliari nella
fase successiva alla diagnosi, per
supportare il cambiamento da una dieta con
glutine ad una dieta senza glutine da mantenere
nell’ambito di uno stile alimentare salutare.
(L.4 luglio 2005, n. 123 : favorire l'educazione
sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia)
Il GRUPPO DI PROGETTO
Costituzione di un gruppo di progetto Costituzione di un gruppo di progetto caratterizzato da una spiccata caratterizzato da una spiccata interdisciplinarietà interdisciplinarietà per lo sviluppo di per lo sviluppo di azioni integrateazioni integrate tra medici esperti in tra medici esperti in tema di celiachia, igienisti, nutrizionisti, tema di celiachia, igienisti, nutrizionisti, dietisti, psicologi, sociologi, dietisti, psicologi, sociologi, rappresentanti dei celiaci….rappresentanti dei celiaci….
http://www.ausl.bologna.it/news/archivio-2011/auslnews.2011-12-01.7468301261http://www.ausl.bologna.it/news/archivio-2011/auslnews.2011-12-01.7468301261
Progetto di miglioramento nutrizionale dell’alimentazione dei celiaci 2011-2012
Collaborazioni Collaborazioni
Assessorato Salute e Politiche Sociali Assessorato Salute e Politiche Sociali Regione Emilia Romagna – M. FridelRegione Emilia Romagna – M. Fridel
SIAN Az.USL di BO, RE, FO, PR SIAN Az.USL di BO, RE, FO, PR
AIC Emilia Romagna – D. AlverniAIC Emilia Romagna – D. Alverni
U.Volta Centro riferimento celiachia U.Volta Centro riferimento celiachia Ospedale S. Orsola MalpighiOspedale S. Orsola Malpighi
G.Marchesini UOS Dietologia ClinicaG.Marchesini UOS Dietologia Clinica Ospedale S. Orsola MalpighiOspedale S. Orsola Malpighi
Università di BolognaUniversità di Bologna
Centri di riferimentoCentri di riferimentoper la diagnosi dellaper la diagnosi dellaceliachia.celiachia.
Destinatari dell’interventoCeliaci neodiagnosticati
Famigliari
Previsione 1-2 corsi per AUSL : BO, FC, PR, RE
per 2012 ( fase sperimentale)
Reggio Emilia febbraio ( referente d.ssa A. Fabbri )
Bologna marzo ( referente d.ssa E. Guberti)
Parma aprile ( referente d.ssa S. Vattini )
Forlì maggio ( referente d.ssa C. Cortesi)
PERCORSO MOTIVAZIONALE DI GRUPPO
Per gruppi (max 15 persone) sono previsti 6 incontri a cadenza settimanale con il supporto di specialisti:
Igienista, nutrizionista, dietista, psicologo, medico dello sport, finalizzati ad aumentare conoscenza e consapevolezza del problema celiachia e far sperimentare graduali modifiche comportamentali verso un’alimentazione ed uno stile di vita idoneo allo stato di celiaco.
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
I incontro
• Illustrazione progetto:obiettivi e sviluppo
La malattia celiaca e possibili complicanze
La dieta come terapia
• La motivazione al cambiamento dalla dieta “con”
a quella “senza glutine”
II incontro
• La dieta senza glutine
• Suggerimenti per gli acquisti
• Leggere le etichette
• Come evitare la contaminazione
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
III incontro
• Supporto psicologico al celiaco neodiagnosticato: gruppo di lavoro guidato
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
IV incontroIV incontro
• Linee Guida per una sana alimentazione
• La piramide degli alimenti e le porzioni.
• Diario alimentare
( materiale informativo , schema diario alimentare)
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
V incontro
• Valutazione del Diario alimentare
• Bilancio energetico
• Importanza dell’esercizio fisico
• La piramide del movimento
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
VI incontro
Suggerimenti per acquisto, preparazione e cottura idonea ad una alimentazione senza glutine
Laboratorio di cucina
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
In tutti gli incontri
Le informazioni teoriche sono precedute da una raccolta di conoscenze già acquisite ed esperienze personali degli utenti e seguite da una riflessione/confronto circa l’effettiva possibilità di mettere in pratica la dieta senza glutine
Si conclude con gli accordi per il cambiamento ed Indicazioni per il follow-up
MODALITÀpercorso motivazionale di gruppo
Per i celiaci• impegni individuali osservanza dieta• impegni individuali per miglioramento
del contesto
Percorso occasione per i SIANraccolta suggerimentiutili a migliorare interventi a favore dei celiaci .
IMPEGNI PER CAMBIAMENTOpercorso motivazionale di gruppo
VII incontro follow up (3 mesi dopo)
Raccolta e condivisione di esperienze:
osservazioni, eventuali difficoltà incontrate
ed obiettivi raggiunti.
CONTENUTI percorso motivazionale di gruppo
Per mantenere il contatto
PUNTO D’ASCOLTO
Telefono
n. verde
Posta elettronica
Spazio web
…………….
Punti informativi e materiali di supporto
Materiali informativi cartacei , supporto
informatico , web :
http://www.saluter.it/in-particolare-per/celiachia
Rappresenta per i SIAN delle
Az. USL occasione raccolta segnalazioni /
suggerimenti utili a migliorare interventi
a favore dei celiaci .
Percorso motivazionale di gruppo
Grazie dell’attenzione !Grazie dell’attenzione [email protected]@ausl.bologna.it