Progetto di fattibilità tecnica ed economica Rifacimento ... · Telecabina monofune 8 posti ad...

LAVORO IMPIANTO LOCALITA’

: CHA-102a : Champoluc - Crest : Ayas

Doc. n°: Rev.: Data: Pag.

2 0 30.09.2017 1 di 32

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA

Ch-Cr progetto fattibilità relazione illustrativa 1

Progetto di fattibilità tecnica ed economica Rifacimento telecabina

Champoluc – Crest e opere connesse

Relazione illustrativa e tecnica

Progettista: ing. Franco Torretta Ordine ingegneri provincia Milano n. 20249 Route Ramey 69 11020 Champoluc – Ayas (AO)

0 30.09.17 Prima emissione FT FT

Rev. Data Descrizione Preparato Approvato




2 0 30.09.2017 2 di 32



INDICE

1 GENERALITÀ .................................................................................................................. 4

2 ANALISI DELLE ALTERNATIVE ......................... ....................................................... 4

3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO ................................................................................ 5

3.1 IMPIANTO FUNIVIARIO .................................................................................................... 5

3.2 STAZIONE DI VALLE , UFFICI E BIGLIETTERIE .................................................................... 7 3.2.1 Interventi comuni a tutti i locali ............................................................................. 7 3.2.2 Aree esterne ............................................................................................................ 7 3.2.3 Piano rialzato – piano imbarco.............................................................................. 9 3.2.4 Piano terra - biglietteria ........................................................................................ 9 3.2.5 Piano rialzato - ufficio commerciale .................................................................... 10

3.2.6 Piano primo - ufficio amministrativo ................................................................... 11

3.2.7 Piano secondo - ufficio tecnico ............................................................................ 11 3.3 STAZIONE DI MONTE ..................................................................................................... 12

3.3.1 Magazzino veicoli ................................................................................................. 12 3.3.2 Cabine elettriche .................................................................................................. 12 3.3.3 Cabina comando ................................................................................................... 13 3.3.4 Piano imbarco ...................................................................................................... 13

3.4 LINEA ........................................................................................................................... 14 3.5 PISTE ............................................................................................................................ 15 3.6 RIMESSA MEZZI BATTIPISTA ......................................................................................... 17

3.7 ATTUALE FABBRICATO DI ARRIVO TELECABINA CHAMPOLUC – CREST ........................ 18 3.8 RISTRUTTURAZIONE RIMESSA MEZZI BATTIPISTA ATTUALE .......................................... 19

3.8.1 Bar - ristorante ..................................................................................................... 19 3.8.2 Bagni pubblici ...................................................................................................... 20 3.8.3 Scuola sci .............................................................................................................. 20

3.9 STRADA CREST - OSTAFA ............................................................................................. 20

3.10 DISPONIBILITÀ DELLE AREE E PIANO PARTICELLARE ................................................. 20

3.11 SERVIZI PUBBLICI E ALLACCIAMENTI ......................................................................... 21 3.12 CRONOPROGRAMMA DI PROGETTO ............................................................................ 22

4 ANALISI DEI VINCOLI E DEGLI STRUMENTI URBANISTICI . ........................ 23

4.1 PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE ................................................................. 23 4.1.1 Varianti al PRGC ................................................................................................. 27

4.2 REGOLAMENTO EDILIZIO .............................................................................................. 27

4.3 INDAGINI ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI...................................................................... 28 4.4 AMBITI INEDIFICABILI SECONDO LA L.R. 11/1998 ........................................................ 28




2 0 30.09.2017 3 di 32



4.4.1 Art. 33 aree boscate .............................................................................................. 28 4.4.2 Art. 34 zone umide e laghi .................................................................................... 28 4.4.3 Art. 35 comma 1 frane .......................................................................................... 28 4.4.4 Art. 35 comma 2 studi di bacino approvati .......................................................... 29

4.4.5 Art. 36 inondazioni ............................................................................................... 29 4.4.6 Art. 37 valanghe o slavine .................................................................................... 29 4.4.7 Demanio idrico ..................................................................................................... 29

4.5 SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA (SIC) E ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS) ...... 29

5 STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE ............... ........................................ 30

5.1 DISCARICHE ................................................................................................................. 31

6 ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI .................... ................................................ 32

6.1 CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA E QUADRO ECONOMICO DELL’OPERA .................... 32 6.2 SINTESI DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO ..................................................................... 32




2 0 30.09.2017 4 di 32



1 GENERALITÀ La linea Champoluc – Crest è oggi realizzata tramite impianto monofune del tipo telecabina a 6 posti ad ammorsamento temporaneo dei veicoli. L’impianto è stato costruito nel 1983 arri-vando alla soglia dei 35 anni di funzionamento con più di 75.000 ore di esercizio e più di 12.000.000 di passeggeri trasportati. L’impianto svolge funzioni di arroccamento al compren-sorio sciistico trasportando quasi il 45% dei primi ingressi del carosello principale del Monte-rosa Ski ed inoltre realizza secondo la L.R. 21/97 la funzione di Trasporto Pubblico Locale tra Champoluc e le frazioni in quota nella conca del Crest. Questa seconda funzione dell’impianto viene svolta secondo una convenzione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta che prevede il funzionamento per 334 giorni l’anno anche in servizio notturno. Inoltre, visti gli insediamenti in quota e le necessità che lo sviluppo urbanistico e commerciale richiedono, vista la difficoltà oggettiva di percorrenza della pista di rientro, vista l’elevata percentuale di pedoni trasportati, particolare attenzione deve essere posta ad aspetti quali l’esercizio notturno, la capacità di tra-sporto di merci e rifiuti ingombranti, la maggior insensibilità alle condizioni atmosferiche (vento), la flessibilità di trasporto tra le condizioni di pieno carico sciistico e di TPL, l’adeguatezza al trasporto disabili, l’adeguatezza della portata (capacità di smaltire picchi di afflusso concentrati in poche ore) e, poiché la linea su cui si sviluppa l’impianto è molto com-plicata dal punto di vista orografico, geologico e idrico, la corretta definizione della posizione e del numero dei sostegni di linea e l’impostazione del soccorso dell’impianto.

2 ANALISI DELLE ALTERNATIVE Ovviamente, gli oneri di manutenzione di quest’impianto riflettono la vetustà dello stesso ar-rivando a sommare 2.200 h contro le 1.000 h della vicina e più moderna telecabina Crest-Alpe Ostafa III. Inoltre, dal punto di vista delle manutenzioni straordinarie, si è ormai arrivati, dopo anni di proroga, a non poter più rimandare i previsti interventi di revisione generale che si pro-spetterebbero inutilmente troppo onerosi se applicati ad un impianto in queste condizioni. Inoltre, grazie a investimenti alberghieri in corso in Champoluc e alla sempre maggior gestio-ne delle seconde case come “letti caldi”, si prevede nei prossimi 3-4 anni un aumento dei pri-mi ingressi da questo impianto di arroccamento del 10% rendendo auspicabile una maggiora-zione della portata dell’impianto stesso. Tutto ciò evidenziato si ritiene che l’impianto attuale abbia raggiunto sia dal punto di vista tecnico che da quello del servizio un limite che ne impone la sostituzione escludendo la possi-bilità di una revisione generale dello stesso. Si propone la costruzione di un impianto monofune del tipo telecabina a 8 posti ad ammorsa-mento temporaneo dei veicoli in modo che la stazione di monte si avvicini all’impianto suc-




2 0 30.09.2017 5 di 32



cessivo evitando lo scomodo (150m) e anacronistico raccordo a piedi tra i due impianti. In tal modo il ricovero mezzi battipista verrebbe realizzato nei pressi della nuova stazione di monte allontanando le macchine operatrici e il relativo inquinamento dalla zona turistica. Così fa-cendo l’attuale ricovero mezzi battipista verrebbe ristrutturato a locali commerciali; tali locali verrebbero ad avere un pregio elevato vista la posizione e il numero di passaggi in questa zona del comprensorio garantendo a Monterosa un introito dalla gestione ovvero dalla locazione dello stesso. Inoltre, si rende necessario realizzare i raccordi e le modifiche di pista per il nuo-vo impianto, per migliorare l’attuale pista principianti e per realizzare il raccordo con le fra-zioni abitate oggi intercluse dalle piste. Infine, per quanto riguarda la stazione di valle che come sopra evidenziato rappresenta la porta del comprensorio, è necessaria una profonda ristrutturazione volta a rendere funzionale l’accesso dei clienti oggi costretti a risalire una scomoda scala metallica fino alla biglietteria per nulla accogliente e ospitale e per garantire la necessaria agibilità sismica degli uffici socie-tari. I vincoli imposti dal tessuto urbanistico già presente (fabbricati lungo la linea, fabbricati attorno alla stazione, locali commerciali a fianco delle scale di accesso) e il dislivello tra la strada e il piano imbarco rendono assai complicata la soluzione per la gestione dei flussi, la posizione della biglietteria, la posizione dell’impianto. La soluzione di dislocare l’impianto in destra orografica del torrente Evancon è stata scartata appunto per motivi legati ai servizi or-mai già presenti nei pressi dell’attuale partenza. La soluzione di abbassare la stazione al piano Route Ramey sfruttando le zone inedificate tra la strada e il torrente ha lo svantaggio di dover gestire il fine pista del Bosco tramite una passerella al di sopra della sede stradale e ha un maggior impatto visivo della linea dell’impianto. La soluzione di mantenere l’attuale di par-tenza sito (attuale stazione di valle ovvero spostata di 30m verso est) è quella che tutto som-mato presenta i maggiori vantaggi.

3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 3.1 Impianto funiviario A seguito di quanto premesso, si intende quindi procedere alla sostituzione dell’impianto con altro con caratteristiche adeguate di seguito descritto: Telecabina monofune 8 posti ad ammorsamento temporaneo dei veicoli Stazione motrice a monte (partenza telecabina Crest – Ostafa) Stazione di rinvio tenditrice a valle Ubicazione del magazzino veicoli a monte Senso di rotazione antiorario Quota stazione tenditrice di valle m 1.580,75




2 0 30.09.2017 6 di 32



Quota stazione motrice di monte m 1.979,20 Lunghezza orizzontale m 1.009,11 Dislivello m 398,45 Lunghezza sviluppata m 1.122,20 Velocità massima m/sec 6,0 Portata massima p/h 2.400 Numero totale veicoli 41 circa Tipologia veicoli 8 posti, portasci esterno, passeggeri seduti Cavo di segnalazione aereo + interrato Tipo di traffico sciatori e pedoni in entrambi i sensi di marcia (an-

che disabili) Tipo magazzino veicoli automatico, alla massima velocità L’impianto funge anche da servizio di Trasporto Pubblico Locale (T.P.L.) e quindi gli attrez-zamenti elettromeccanici e infrastrutturali devono essere adeguati a tale servizio. Con il nuovo impianto, considerate le possibilità del D.M. 11 maggio 2017, è da prevedere l’esercizio con parti di impianto non presidiate durante il servizio di T.P.L. (presenza del solo macchinista). E’ previsto l’esercizio notturno. E’ previsto il trasferimento con telecomando dalla stazione di rinvio a valle. E’ previsto l’esercizio con due grappoli di almeno tre veicoli all’equidistanza relativa alla por-tata massima in funzionamento (tipo pulsè) e con fermata a bersaglio. Vista la pendenza dell’impianto nella prima metà della linea dovrà essere posta particolare cura nella valutazione della forza frenante e delle modalità di intervento dei freni d’argano al fine di mantenere le oscillazioni entro limiti confortevoli e le decelerazioni entro i limiti nor-mativi. Al fine di limitare gli effetti dinamici della linea e l’effetto del vento trasversale alla linea stessa, dovrà essere valutato l’inserimento di rulliere a doppio effetto o dotate di rulli di con-trasto nella prima metà della linea. In particolare, sulla planimetria è indicata la posizione di un possibile sostegno 3bis aggiuntivo oltre a quelli necessari al fine di meglio vincolare la fu-ne nella campata 3-4 (si veda anche la relazione geologica e geotecnica, studio di compatibili-tà del geologo Vuillermoz (elaborato 3)). Viste la complessità del terreno al di sotto della linea e le difficoltà riscontrabili nell’evacuazione, è previsto che l’impianto abbia tutte le predisposizioni per avvicinarsi al concetto di “soccorso integrato” al fine di limitare se non escludere le possibilità di soccorso aereo. In particolare, dovrà essere possibile ricarrucolare l’impianto con veicoli carichi attra-verso l’utilizzo di attrezzature residenti sui sostegni stessi. In ogni caso è previsto un sentiero di soccorso realizzato in artificiale per le parti più impervie. Il Piano di Soccorso dovrà consi-derare le difficoltà orografiche e le misure (opere di difesa o parametri gestionali) che lo stu-dio geologico definitivo ed esecutivo evidenzieranno per eliminare i pericoli durante le opera-zioni di soccorso ascrivibili a fenomeni di dissesto.




2 0 30.09.2017 7 di 32



Dovrà essere fornito almeno un veicolo adeguato al di trasporto materiale / rifiuti e almeno un veicolo di trasporto infortunati attraverso una barella di tipo Spencer completa di carrello e materasso. I gruppi elettrogeni alla stazione motrice saranno quelli già in servizio per la telecabina Crest-Alpe Ostafa III (2 di tipo CAT 3508 - 1.100 kVA). Il calcolo di linea dovrà definire a quale velocità potranno essere eserciti i due impianti in caso di azionamento di riserva in mancanza Enel. Il gruppo elettrogeno alla stazione di rinvio sarà quello già in servizio (di tipo CAT 3116 - 90 kVA) per la telecabina attuale e dovrà essere ricollegato per alimentare l’impianto e la palaz-zina uffici. 3.2 Stazione di valle, uffici e biglietterie Attraverso la biglietteria e l’impianto di Champoluc accedono ogni anno circa 220.000 perso-ne. Risulta quindi indispensabile ristrutturare la stazione e gli uffici societari in modo da ac-cogliere i clienti in maniera consona agli standard attuali. L’aspetto esterno della palazzina uffici deve raccordarsi architettonicamente con la copertura della parte funiviaria utilizzando materiali durevoli e di scarsa manutenzione, privilegiando la massima illuminazione. 3.2.1 Interventi comuni a tutti i locali E’ prevista la coibentazione esterna al fine di qualificare energeticamente il fabbricato, la non più procrastinabile sostituzione della copertura del tetto ormai completamente deteriorata, la sostituzione dei serramenti esterni e delle porte interne, la sostituzione degli arredamenti delle postazioni di lavoro e delle armadiature degli archivi, la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con sistemi a led ove possibile ad incasso, il rifacimento degli impianti idraulici ed elettrici, il riposizionamento dell’attuale controllo accessi e timbratura, il riposizionamento dell’attuale sistema di allarme, ove necessario il rifacimento dei rivestimenti in cartongesso delle pareti e dei soffitti interni, la tinteggiatura di pareti e soffitto. 3.2.2 Aree esterne Oggi i clienti devono affrontare una scalinata di 38 gradini per coprire il dislivello di 5,70 me-tri tra il piano stradale e il piano della biglietteria e successivamente ancora una scalinata di 20 gradini e 3,20 metri per raggiungere il piano imbarco. Evidentemente, coprire questo tragitto con scarponi da sci ai piedi e l’attrezzatura sciistica tra le braccia è quantomeno anacronistico e contrario a qualunque principio di accoglienza del cliente. Pertanto, si prevede il raccordo tra le biglietterie e il piano stradale con 2 scale mobili affiancate da due scale fisse e 1 ascensore della capacità di 7 persone e di limitare il dislivello tra il piano biglietterie e il piano imbarco abbassando quest’ultimo compatibilmente con i limiti tecnici dell’impianto funiviario per quanto riguarda il raccordo con la linea. Dallo sbarco ascensore alla zona antistante alla bi-glietteria deve essere realizzata una passerella previa demolizione dell’attuale abbaino (altresì




2 0 30.09.2017 8 di 32



noto come “orologio”). Si prevede che la copertura delle scale mobili sia raccordata ed inte-grata con quella della zona antistante la biglietteria. Scale mobili:

− larghezza gradino 1.000 mm − velocità 0,5 m/s − balaustre in cristallo − pannelli, rivestimenti, profili, guide e finiture in AISI 316L − scala adeguate ad un traffico pesante e ad un servizio in condizioni severe − esecuzione semi-coperta in relazione alle condizioni atmosferiche prevedibili − riscaldamento traliccio e pettini − luci di direzione

Ascensore: − dimensioni vano 1650 x 1600 mm − velocità 1 m/s − sbarco PT e P1 stesso lato − porta e parete di fondo in vetro − pareti laterali in acciaio − struttura esterna di guida in vetro con zoccolo in cemento con copertina superiore e

raccordi in acciaio inox − adeguato ad un traffico pesante e ad un servizio in condizioni severe − esecuzione coperta in relazione alle condizioni atmosferiche prevedibili

La zona antistante alla biglietteria e i raccordi al piano imbarco devono avere una pavimenta-zione trattata con apposite resine antisdrucciolo, adatte per passaggi frequenti e carichi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli. Come si evince dall’elaborato 16 sistemazione stazione di valle, le scale mobili devono emer-gere alla stessa quota della biglietteria (1.578,58 m) e il piazzale antistante deve anch’esso es-sere sollevato a tale quota. Da detto piano fino al piano imbarco dovranno essere realizzati i raccordi in entrata sul lato sud-ovest e in uscita sul lato nord-est. L’uscita deve essere realizza-ta con una rampa di pendenza massima 8%, mentre l’entrata deve avere una rampa con pen-denza massima 8% che affianca una scalinata. Sarà necessario il raccordo e l’adeguamento altimetrico dei piazzali a nord-est della struttura utilizzati come parcheggio e come accesso per le operazioni di manutenzione dell’impianto e di carico / scarico merci. Il piazzale deve essere riasfaltato, deve essere spostato il serbatoio GPL e i sistemi di raccolta rifiuti tipo “molok” del Comune di Ayas e devono essere marcati i posti auto. Lungo il raccordo in uscita è presente una cisterna di gasolio di alimentazione del della centrale termica che devono essere preservate nella realizzazione delle opere. Come evidenziato nella relazione geologica e geotecnica, studio di compatibilità del geologo Vuillermoz, risulta che presso la stazione di valle e i primi due sostegni sono prevedibili in base alla cartografia regionale flussi prevalentemente liquidi. Per tale motivo è previsto pro-teggere i sostegni, come anche il fabbricato e il piano di imbarco della telecabina, predispo-nendo lungo tutto il lato sud un muro di contenimento in cemento armato con un’altezza di




2 0 30.09.2017 9 di 32



almeno 1.5 metri, in modo tale da deviare le eventuali code della colata nel settore prativo do-ve termina la pista di sci. Nel periodo invernale tale muretto può svolgere anche la funzione di contenimento della neve e protezione per la caduta degli sciatori. 3.2.3 Piano rialzato – piano imbarco La copertura dell’impianto funiviario dovrà alloggiare il piano imbarco, la cabina di comando, un deposito sci e scarponi per i dipendenti, un deposito a servizio della Monterosa, un locale di attesa per il soccorso, un deposito merci, una rimessa per 5 posti auto. Il piano imbarco, i depositi, i posti auto coperti, le rampe di accesso all’impianto e la zona antistante alla bigliet-teria devono avere una pavimentazione trattata con apposite resine antisdrucciolo, adatte per passaggi frequenti e carichi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli. Nella pavimentazione del piano imbarco, devono essere previsti allog-giamenti per 4 predisposizioni di tornelli del sistema di biglietteria di tipo Skidata (incasso della piattaforma, cavidotto e cavi). Deve essere fornita ed installata una cassa automatica programmabile utilizzabile sia con banconote che carte di credito collegata al sistema di emis-sione biglietti già presente sul comprensorio. Deve essere riposizionato e ricollegato il tabel-lone skirama oggi presente presso le biglietterie. La cabina comando deve essere realizzata in muratura, rivestita internamente in cartongesso, posizionata in modo tale da consentire un facile controllo del movimento dei passeggeri e del-la zona tornelli; deve essere isolata e l’intera struttura dovrà essere R30. I serramenti con ca-ratteristica di resistenza al fuoco R30 devono essere in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità del piano imbarco e dei tornelli. Al di sotto del pavimento deve essere realizzato un vuoto tecnico per i necessari cablaggi. Il locale di attesa per il soccorso deve essere realizzato in muratura, rivestito internamente in piastrelle; deve essere isolato e l’intera struttura dovrà essere R30. I serramenti con caratteri-stica di resistenza al fuoco R30 devono essere in alluminio con taglio termico ed i vetri do-vranno essere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. I depositi devono essere realizzati in muratura, rivestiti internamente in intonaco tinteggiato, devono essere isolati e l’intera struttura dovrà essere R30. I serramenti con caratteristica di resistenza al fuoco R30 devono essere in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno es-sere antisfondamento, doppia camera e specchianti. Per il deposito merci deve essere possibile l’accesso sia da lato piazzale che da lato piano imbarco. Nei depositi devono essere fornite scaffalature industriali per 80m lineari su 4 livelli; nel deposito sci devono essere forniti scal-dascarponi e rastrelliere portasci per 20 addetti. 3.2.4 Piano terra - biglietteria Il locale biglietteria deve essere ristrutturato prevedendo il rifacimento della pavimentazione con piastrelle gres porcellanato ad effetto pietra (eventualmente sovrapposte all’attuale pavi-mentazione). Il soffitto deve essere rivestito in cartongesso. I serramenti devono essere sosti-




2 0 30.09.2017 10 di 32



tuiti con serramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamen-to, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibi-lità. Devono essere attrezzate 6 postazioni di biglietteria con tornelli tipo Bilexa, microfoni tipo Commend, arredamento con cassettiere, piano di lavoro e sedie regolabili in altezza. Deve essere realizzata una divisione tra front e back office. Devono essere fornite armadiature per archivio per 20m lineari. Deve essere spostata la scala di accesso sul lato sud-ovest. Il servizio igienico deve essere interamente rifatto (pavimentazione, rivestimenti, sanitari, ar-redi). Il locale atrio deve essere attrezzato con una postazione di lavoro (scrivania, 2 sedie, cassettie-ra) e armadiature per archivio per 5m lineari. I servizi pubblici devono essere interamente rifatti (pavimentazione, rivestimenti, sanitari, ar-redi, divisorie in muratura). Il locale di servizio deve essere attrezzato con scaffalature industriali per 25m lineari su 4 li-velli. La caldaia nella centrale termica deve essere sostituita con una di nuova fornitura mantenendo l’alimentazione a gasolio per il riscaldamento di tutta la palazzina uffici e dei locali chiusi del-la telecabina. Pavimentazione e pareti della centrale termica dovranno essere rivestiti in pia-strelle. La distribuzione e i radiatori devono essere sostituiti. 3.2.5 Piano rialzato - ufficio commerciale I locali uffici devono essere ristrutturati prevedendo il rifacimento della pavimentazione con piastrelle gres porcellanato ad effetto pietra (eventualmente sovrapposte all’attuale pavimenta-zione). I serramenti devono essere sostituiti con serramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con 3+4 postazioni di la-voro (scrivania, 2 sedie, cassettiera) e armadiature per archivio per 35m lineari. Il locale deposito deve essere ristrutturato rimuovendo l’attuale parete divisoria. I serramenti devono essere sostituiti con serramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno es-sere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con 2 postazioni di lavoro (scrivania, 2 sedie, cassettiera) e armadiature per archivio per 10m lineari. Il locale reception e uffici deve essere ristrutturato. I serramenti devono essere sostituiti con serramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con 2 postazioni di lavoro (scrivania, 2 sedie, cassettiera), un bancone per re-ception con finitura superiore in pietra e armadiature per archivio per 15m lineari. Il locale sala riunione deve essere ristrutturato. I serramenti devono essere sostituiti con ser-ramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con un tavolo riunioni e poltrone per 13 persone. Deve essere installato un televisore per videoconferenze di almeno 85” 4K collegabile in rete.




2 0 30.09.2017 11 di 32



La bussola di ingresso deve essere ristrutturata conformemente alla tipologia di rivestimento individuato per l’intera struttura. I serramenti devono essere sostituiti con serramenti in allu-minio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera e spec-chianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Il raccordo tra il pia-no imbarco e l’ingresso uffici deve essere modificato in relazione alle modifiche altimetriche previste avendo cura che al di sotto del piano di ingresso è presente una cisterna di gasolio per l’alimentazione del gruppo elettrogeno. I servizi igienici devono essere interamente rifatti (pavimentazione, rivestimenti, sanitari, ar-redi). Per quanto riguarda le scale di collegamento tra i vari piani, i mancorrenti devono essere sosti-tuiti con tipologia conforme e coordinata con l’arredamento proposto. 3.2.6 Piano primo - ufficio amministrativo I locali uffici devono essere ristrutturati prevedendo il rifacimento della pavimentazione con piastrelle gres porcellanato ad effetto pietra (rimuovendo l’attuale pavimentazione). Il soffitto deve essere rivestito in cartongesso. I serramenti devono essere sostituiti con serramenti in al-luminio con taglio termico ed i vetri dovranno essere antisfondamento, doppia camera, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con 1 po-stazione presidenziale, 9 postazioni di lavoro (scrivania, 2 sedie, cassettiera) e armadiature per archivio per 40m lineari. Deve essere realizzata una porta di uscita sul balcone sul lato sud-ovest dall’ufficio presidenziale. L’ufficio sul lato nord-est deve essere ampliato al di sopra della bussola di ingresso. I servizi igienici devono essere interamente rifatti (pavimentazione, rivestimenti, sanitari, ar-redi) e deve essere realizzata una porta di accesso sul lato sud-ovest. 3.2.7 Piano secondo - ufficio tecnico I locali uffici devono essere ristrutturati prevedendo il rifacimento della pavimentazione con piastrelle gres porcellanato ad effetto legno (rimuovendo l’attuale pavimentazione). I serra-menti devono essere sostituiti con serramenti in alluminio con taglio termico ed i vetri do-vranno essere antisfondamento, doppia camera, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità. Devono essere attrezzati con 1 postazione dirigenziale, 5 postazioni di lavoro (scrivania, 2 sedie, cassettiera), armadiature per archivio per 80m lineari e un tavolo riunione e relative poltrone per almeno 8 persone. L’ufficio deve essere ampliato al di sopra della reception e della sala riunioni avanzando la copertura alla quota dell’attuale tetto ed utilizzando il piano di calpestio già eventualmente sollevato al piano del pavimento del resto del locale. Qualora comporti una migliore integra-zione architettonica tra la palazzina uffici e la copertura del piano imbarco, sarà possibile avanzare maggiormente tale ampliamento. L’attuale sala server deve essere organizzata in modo da occupare una parte ridotta di spazio fornendo ed installando una serie di armadiature di contenimento di router e switch già presenti in modo da meglio organizzare i cablaggi e la distribuzione.




2 0 30.09.2017 12 di 32



I servizi igienici devono essere interamente rifatti (pavimentazione, rivestimenti, sanitari, ar-redi). 3.3 Stazione di monte La stazione motrice è prevista nei pressi della stazione di partenza dell’impianto Crest-Alpe Ostafa III in modo da annullare l’attuale distanza tra i due impianti e liberare la zona nevralgi-ca di intersezione delle piste a Crest (Belvedere, Baby, Ostafa I, Pistone del Bosco) delocaliz-zando il ricovero mezzi battipista nei pressi della stazione di arrivo dell’impianto. La stazione sarà realizzata nuova con struttura collegata alla struttura di valle dell’impianto Crest – Ostafa III diventando così un unico fabbricato. Il nuovo edificio alloggerà dunque il piano imbarco, il giro stazione, il locale comando della nuova telecabina, il locale comando della telecabina attuale Crest – Ostafa III, le attuali cabine elettriche e i locali gruppi, due nuovi locali di deposito merci e rifiuti. 3.3.1 Magazzino veicoli Nella parte posteriore verrà ricavato il nuovo magazzino veicoli dell’impianto Champoluc – Crest. Il magazzino sarà realizzato in calcestruzzo armato con additivi tipo Penetron per l’impermeabilizzazione; in ogni caso, vista la presenza di terreno umido, sarà prevista l’apposizione esterna di membrane bituminose protette da pannelli di polistirene espanso estruso (XPS) dello spessore di 10cm e blocchetti in cls. La pavimentazione deve essere di tipo industriale trattata con apposite resine antisdrucciolo, adatte per passaggi frequenti e cari-chi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli. Il tetto dovrà essere terminato a giardino verde. Dovrà essere previsto un portone comunicante con la rimessa mezzi battipista per poter estrarre le cabine. Nella parte a monte dovrà essere posizionato un binario manuale esterno al circolo veicoli dotato di pedane di manutenzione a livello morse e a livello attacco sospensione cabina, completo di postazione di manutenzione e prova morse (riscaldamento, illuminazione, piano di lavoro, quadro prese…). Analogamente, a livello del piano magazzino dovrà essere attrezzata una postazione di lavoro con banco e at-trezzature necessarie alle operazioni previste nel Manuale di Uso e Manutenzione. Il magazzi-no di manutenzione veicoli della telecabina Crest-Alpe Ostafa III dovrà essere smontato e do-vrà essere realizzato analoga postazione presso il magazzino veicoli in località Ostafa (even-tualmente riutilizzando parti del magazzino e delle pedane smantellate). Anche ad Ostafa do-vrà essere posta in essere la postazione di lavoro completa di riscaldamento, illuminazione, piano di lavoro, quadro prese… 3.3.2 Cabine elettriche Nello spazio precedentemente occupato dal magazzino di manutenzione veicoli di cui sopra, dovranno essere alloggiate la cabina MT/BT, il power center e i quadri principali, recupero e smistamento del nuovo impianto.




2 0 30.09.2017 13 di 32



La fornitura di energia elettrica in Media Tensione in località Crest è già presente nella cabina MT presso la telecabina Crest-Alpe Ostafa. Da tale punto dovrà essere realizzata la distribu-zione per il nuovo impianto e il ricovero mezzi battipista. L’attuale portone del magazzino manutenzione veicoli, dovrà essere sostituito con una porta a doppio battente di larghezza adeguata per l’estrazione per gli apparati elettrici ivi contenuti. La pavimentazione dovrà essere sopraelevata alla quota del piano imbarco e dovrà essere rea-lizzata con pavimentazione di tipo industriale trattata con apposite resine antisdrucciolo, adat-te per passaggi frequenti e carichi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli e di tappeti isolanti adeguati ai livelli di tensione. I cunicoli dei cavi dovranno essere alloggiati in canaline ricavate nel pavimento e dovranno essere dotati di co-perture adeguate ai carichi prevedibili. 3.3.3 Cabina comando La cabina comando del nuovo impianto dovrà essere alloggiata a fianco della cabina comando dell’impianto Crest-Alpe Ostafa e dovrà essere comunicante con la stessa. Vista la scarsa visi-bilità della linea dalla cabina comando, quest’ultima dovrà essere dotata di un adeguato siste-ma di telesorveglianza. La cabina comando deve essere isolata termicamente e rivestita inter-namente in cartongesso; l’intera struttura dovrà essere R30. I serramenti con caratteristica di resistenza al fuoco R30 devono essere in alluminio con taglio termico ed i vetri dovranno es-sere antisfondamento, doppia camera e specchianti, senza interruzioni in modo da permettere la più ampia visibilità del piano imbarco e dei tornelli. Al di sotto del pavimento deve essere realizzato un vuoto tecnico per i necessari cablaggi. Il pavimento della cabina comando deve essere realizzato con pavimentazione di tipo industriale trattata con apposite resine antisdruc-ciolo, adatte per passaggi frequenti e carichi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di botola di accesso al cavedio. 3.3.4 Piano imbarco L’attuale copertura del piano imbarco e la copertura degli argani della telecabina Crest-Alpe Ostafa III devono essere smantellati. Il piano imbarco della nuova telecabina e di quella esistente fino al limite della copertura de-vono essere realizzati con pavimentazione di tipo industriale trattata con apposite resine anti-sdrucciolo, adatte per passaggi frequenti e carichi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli. Nella pavimentazione del piano imbarco, devono essere previsti alloggiamenti per 5 predisposizioni di tornelli del sistema di biglietteria di tipo Skidata (incasso della piattaforma, cavidotto e cavi). Il tamponamento delle pareti dei piani imbarco e la copertura degli stessi dovranno essere rea-lizzati con materiali durevoli e di scarsa manutenzione, privilegiando la massima illuminazio-ne dei piani imbarco stessi. Ovviamente i piani imbarco dovranno essere dotati di illumina-zione normale e di emergenza e di fari esterni di illuminazione della linea e dei piazzali esterni sul lato sud. I varchi di accesso devono essere chiusi con serrande / porte automatiche.




2 0 30.09.2017 14 di 32



3.4 Linea La linea attuale sarà interamente smantellata. La nuova linea sarà leggermente ruotata verso nord e sarà allungata di qualche decina di metri per permettere di collegarsi con la stazione di partenza dell’impianto successivo Crest – Alpe Ostafa III. La linea dell’impianto in oggetto è molto articolata, si sviluppa in terreno impervio e risulta per la maggior parte irraggiungibile da normali mezzi meccanici. A tal proposito è stato redat-to un approfondito studio geologico (si veda la relazione geologica e geotecnica, studio di compatibilità del geologo Vuillermoz) per garantire l’immunità dei sostegni dal pericolo di crolli (zona F1). Tale studio individua alcune zone non o limitatamente interessate dalle pos-sibili traiettorie di crollo; pertanto, la posizione dei sostegni e l’eventuale protezione degli stessi, dovrà essere tale da tenere in conto di queste indicazioni. Al fine di limitare gli effetti dinamici della linea e l’effetto del vento trasversale alla linea stessa, dovrà essere adeguatamente dimensionato il carico sulle rulliere e dovrà essere valutato l’inserimento di rulliere a doppio effetto o dotate di rulli di contrasto nella prima metà della linea. Ovviamente, dovrà essere costruito un sentiero di soccorso che permetta di superare le asperità del terreno e dovranno essere adottate dal punto di vista funiviario tutte le precauzioni per av-vicinarsi al concetto di “soccorso integrato” al fine di limitare se non escludere le possibilità di soccorso aereo. La linea lambisce alcuni fabbricati esistenti in particolare alla progressiva 100 m circa e alla progressiva 800 m circa; ai fini della verifica dei franchi regolamentari di cui al D.M. 16/11/2012 (Decreto Infrastruttura), per i fabbricati alla progressiva 100, è necessaria la ri-chiesta di deroga delle distanze previste all’art. 51 del D.P.R. 753/80. La linea sorvola nei pressi della stazione di valle 2 strade private e nei pressi della stazione di monte 3 strade interpoderali e due piste da sci per le quali deve essere mantenuto il franco ver-ticale di cui al D.M. 16/11/2012 (Decreto Infrastruttura). Il rispetto dei franchi verticali com-porta che risulta pressoché impossibile procedere con la continuazione del tunnel di raccordo tra la sede stradale e il piazzale privato nei pressi degli uffici della Monterosa; pertanto tale tunnel dovrà essere terminato prima dell’intersezione con l’impianto a fune. Il cavo del circuito di sicurezza di linea dovrà essere prevista aerea tra la stazione di valle e il sostegno n. 6, comunque oltre l’attraversamento del torrente Fontaine. Da lì alla stazione di monte dovrà essere prevista interrata. Alle progressive 150 m e 950 m circa la linea è attraversata dall’impianto di innevamento del-la Monterosa. Alla progressiva 545 m circa la linea sorvola il torrente Fontaine; dovrà essere previsto l’attraversamento del sentiero di soccorso. Parallelamente all’attuale tracciato della telecabina si sviluppa una linea elettrica aerea MT di proprietà di Deval s.p.a. Tale linea dovrà essere spostata (a cura di Deval s.p.a.) andando ad




2 0 30.09.2017 15 di 32



occupare il varco dell’attuale impianto a fune e possibilmente utilizzando alcuni plinti di linea dell’attuale telecabina in modo da limitare il più possibile gli interventi sul versante. 3.5 Piste Sarà necessario rivedere le piste in base alla nuova dislocazione dei fabbricati, alla movimen-tazione dei flussi in zona Crest e all’interclusione dei villaggi di Cuneaz e Frantze causata dal-la presenza delle piste da sci. La pista Belvedere sarà rimodellata nella parte terminale per permettere un miglior rallenta-mento degli sciatori e per far si che possano arrivare alla zona di imbarco impianti posta a sud. Inoltre il livellamento interesserà una parte a destra della pista in modo da creare una zona di scivolamento e snow park dedicato alle numerose famiglie presenti tra la zona Cré Forné e il fabbricato della tavola calda di Crest (area giochi Cré Forné). A tal fine verrà realizzato un muro in calcestruzzo armato di sostegno della parte terminale che raccorderà il fabbricato del-la tavola calda e l’attuale ricovero mezzi battipista evitando l’attuale depressione della strada interpoderale. Tale muro sarà mascherato tramite l’apposizione di pietre a simulare una parete rocciosa in cui deve essere ricavata una scala di raccordo tra la zona sottostante e quella sopra-stante. Inoltre, verrà installato un tappeto di risalita di 75 metri di tipo Sunkid Blueye dotato di copertura a servizio dell’area, dovranno essere forniti 50.000,00 € di allestimenti per l’area giochi stessa (a scelta della Committente), dovrà essere installata una garitta di ricovero dell’agente architettonicamente integrata con la struttura di copertura funiviaria, con basamen-to spostabile e di dimensioni minime 1,5 x 1,5 m2 e dotata di ampie vetrature per il controllo del funzionamento del tappeto, di impianto di illuminazione e di riscaldamento elettrico. Do-vrà essere realizzato il necessario impianto di innevamento programmato realizzato in alta pressione con tubazioni in ghisa DN150 PN64 per acqua, PEAD DN200 PN10 per aria e 3 cavidotti in PEAD DN63 PN10 e con 3 postazioni attrezzate con innevatori tipo Rubis; tale impianto deve essere integrato nel sistema di gestione esistente (vedi tipico di posa sotto rap-presentato). Ove la condotta attraversa l’impianto a fune è necessario realizzare le cautele per gli attraversamenti tra impianti a fune e condotte in pressione (setto drenante, tubo camicia …) di cui al D.M 10 agosto 2004.




2 0 30.09.2017 16 di 32



La copertura a cubetti in cls dell’area tra il fabbricato della tavola calda e l’attuale ricovero mezzi battipista dovrà essere rimossa e sostituita con un tappeto a verde nel quale deve essere realizzato un ruscello e un laghetto (sponde e fondali impermeabilizzati e ricoperti in pietra-me) proveniente da una cascatella che si deve realizzare sul muro di cui sopra con acqua pro-veniente dallo scolo delle acque oggi intubato al di sotto del piazzale (durante il periodo in-vernale dovrà essere possibile convogliare tale scolo nell’attuale deflusso interrato). L’accesso al pistone Del Bosco verrà migliorato cambiando il tracciato iniziale fino alla loca-lità Frantze. In tale intervento verrà spostato anche l’innevamento programmato realizzato in alta pressione con tubazioni in ghisa DN200 PN64 per acqua, PEAD DN200 PN10 per aria e 3 cavidotti PAED DN63 PN10 e con 5 postazioni attrezzate con innevatori tipo Rubis; tale im-pianto deve essere integrato nel sistema di gestione esistente (vd tipico di posa). E’ necessario procedere ad un allargamento verso sud-ovest e ad una riprofilatura della pista Baby Crest e riposizionare i tappeti di risalita al suo servizio ottenendo al contempo una più omogenea distribuzione delle pendenze longitudinali. L’allargamento verso sud-ovest è da prevedersi a terre armate. Nella parte est a raccordarsi con la pista Ostafa 1 e a salire lungo la pista Ostafa 1 stessa (nei pressi della località Noez) è previsto un riporto di terreno secondo le indicazioni della D.L. per compensare eventuali esuberi di materiale di scavo risultante dalle operazioni indicate sulle altre piste. In tale intervento verrà spostato anche l’innevamento programmato realizzato in alta pressione con tubazioni in ghisa DN200 PN64 per acqua, PEAD DN200 PN10 per aria e 3 cavidotti PAED DN63 PN10 e con 9 postazioni attrezzate con innevatori tipo Rubis e devono essere predisposte due postazioni tra quelle in prossimità del Campo Scuola Crest per innevatori a BP a ventola ; tale impianto deve essere integrato nel sistema di gestione esistente (vd tipico di posa). Devono essere riposizionati i due tappeti di risalita sul lato sud dell’area lasciando il passaggio di un mezzo battipista rispetto al ciglio di scarpata; devono essere previsti i necessa-ri basamenti lignei, gli ancoraggi e i cablaggi elettrici. Le garitte di ricovero dell’agente devo-no essere di nuova fornitura architettonicamente integrate con la struttura di copertura funivia-




2 0 30.09.2017 17 di 32



ria, con basamento spostabile e di dimensioni minime 1,5 x 1,5 m2 e dotate di ampie vetrature per il controllo del funzionamento del tappeto, di impianto di illuminazione e di riscaldamento elettrico. Infine, si prevede l’allargamento verso sud della zona pianeggiante prospicente l’attuale ri-messa mezzi battispista per alloggiare una zona ludica con giochi statici per i bambini (area giochi Crest). In tale zona il riporto di terreno deve essere fondato su una scogliera nascosta al di sotto della copertura erbosa al fine di assicurarne la stabilità. Deve essere previsto lo scotico di tutte le aree in modo da preservare lo strato pregiato delle superfici erbose. Sono comprese le operazioni di scavo con mezzi meccanici, l’accumulo all’interno del cantiere e la successiva stesura del materiale stoccato. Lo scotico sarà eseguito a profondità variabili in funzione dello spessore del suolo vegetale e comunque ad una pro-fondità minima non inferiore a 30-40 cm e, nelle zone in cui lo strato di terreno adatto presenti spessori maggiori, si procederà, secondo le indicazione della D.L., ad uno scotico più profon-do. Si prevede la movimentazione in scavo di circa 55.000 m3. Analogamente, in riporto in modo da riutilizzare tutto il materiale proveniente dagli scavi nelle aree indicate come di lavo-ro. Al termine dei movimenti terra si deve procedere al livellamento e all’idrosemina delle su-perfici lavorate. I livellamenti devono prevedere i necessari raccordi con le parti circostanti e devono evitare la creazione di geometrie artefatte, ma devono il più possibile ripetere anda-menti naturali già presenti sul territorio. 3.6 Rimessa mezzi battipista La posizione dell’attuale garage gatti è inadatta in quanto si trova esattamente al centro della zona solarium / ristorazione del Crest. In tale posizione infatti è costantemente presente neve sporcata dalle macchine operatrici, rumore dovuto alle operazioni di manutenzione dei mezzi, odore di carburante e olio idraulico. Verrà, pertanto, realizzato una nuova rimessa battipista nei pressi del magazzino veicoli della stazione di arrivo della telecabina Champoluc – Crest con l’uscita dei mezzi in zona non turistica. Il ricovero deve alloggiare 4 mezzi battipista delle dimensioni di 9,1 x 5,5 m ciascuno; nella parte terminale del ricovero deve trovare alloggia-mento una zona di immagazzinamento dei pezzi di ricambio e di manutenzione oltre a una zona riservata agli addetti dotata di bagno e angolo cottura. Sul fronte sono previsti 2 portoni di larghezza 6,5 m. Il ricovero sarà realizzato in calcestruzzo armato con additivi tipo Pene-tron per l’impermeabilizzazione; in ogni caso, vista la presenza di terreno umido, sarà prevista l’apposizione esterna di membrane bituminose protette da pannelli di polistirene espanso estruso (XPS) dello spessore di 10cm e blocchetti in cls. La pavimentazione deve essere di tipo industriale trattata con apposite resine antisdrucciolo, adatte per passaggi frequenti e cari-chi pesanti e resistenti agli attacchi chimici di oli e carburanti e deve essere dotata di scoli e binari metallici di movimentazione delle macchine battipista (scatolati in acciaio 150x50x5




2 0 30.09.2017 18 di 32



mm da tassellare a pavimento). Deve essere realizzata una fossa di manutenzione lungo la cor-sia di destra. Per ogni singola macchina, la rimessa deve essere dotata di aspiratori fumi, ri-scaldatori, distribuzione aria compressa, distribuzione elettrica per la manutenzione, illumina-zione normale e di emergenza. Esternamente deve essere previsto un erogatore del carburante e le relative cisterne per gasolio della capacità complessiva di 80.000 m3 e un sistema di rac-colta e di disoleazione delle acque di scioglimento eventualmente contaminate da oli e carbu-ranti. A tal fine dovranno essere esperite le necessarie pratiche di prevenzione incendi. 3.7 Attuale fabbricato di arrivo telecabina Champoluc – Crest In relazione alle previsioni di ristrutturazione dell’attuale rimessa mezzi battipista di cui al successivo punto e alla necessità di rendere paesaggisticamente compatibile l’edificio che ospita attualmente la telecabina Champoluc-Crest, si prevede il risanamento dei solai (ad ec-cezione del tetto del ristorante) con il rifacimento delle guaine e il miglioramento architettoni-co dei particolari di facciata, la realizzazione di una centrale termica a gasolio e la creazione di una zona di kinderheim e di noleggio attrezzature per l’area giochi Cré Forné. Il volume che ospita la parte elettromeccanica dell’attuale telecabina verrà dedicato a deposito mezzi e attrezzature. Pertanto si prevede la rimozione del dislivello (46 cm) dell’attuale pavi-mentazione in prossimità dell’ingresso dei veicoli impostando un unico piano terminando la nuova parte con cubetti in cls provenienti dalla stazione di valle in modo da rendere identica la finitura. Dovrà essere previsto il posizionamento di 2 portoni automatici in corrispondenza dell’attuale ingresso veicoli (ciascuno largh. 5,3 m; alt. 5,0 m). Esternamente agli stessi, per circa 10 m dovrà essere realizzata un piazzale di manovra per mezzi pesanti realizzato con massetto stradale e finito con conglomerato bituminoso colorato (a scelta della D.L.); oltre tale limite il terreno dovrà essere raccordato con rampa a bassa pendenza all’attuale quota; in cen-tro dovrà essere realizzata una corsia sempre realizzata con massetto stradale e finita con con-glomerato bituminoso colorato (a scelta della D.L.). L’accesso alla parte di fabbricato che ospita l’impianto di innevamento prevede l’apertura di un varco in prossimità della vetrata prospicente le torre di raffreddamento, una segregazione con parete in blocchetti di cls intona-cati e verniciati, la realizzazione di due porte a doppio battente di accesso alla sala pompe (80 cm di dislivello da coprire con una scala metallica amovibile) e alla parte chiusa del magazzi-no. L’aspirazione aria compressori dovrà essere convogliata a soffitto fino alla costruenda pa-rete di cui sopra. Dovrà essere realizzato un bagno per gli addetti all’impianto di innevamento sfruttando l’attuale cabina comando dell’impianto di innevamento stesso (completi di rivesti-menti in piastrelle , sanitari e arredi). Dovrà essere realizzato un kinderheim utilizzando l’attuale locale già dedicato a tale scopo e ampliandolo andando ad occupare l’attuale cabina comando della telecabina e creando un nuovo accesso attraverso l’atrio di ingresso dell’attuale telecabina. Tale atrio deve essere con-




2 0 30.09.2017 19 di 32



diviso con l’accesso al locale di noleggio delle attrezzature per lo l’area giochi Cré Forné (bob, slittini). Il locale ospiterà una parte di vendita e una parte di deposito attrezzature sfrut-tando lo spazio oggi riservato ai bagni uomini (pavimentazione in gres porcellanato ad effetto pietra, pareti in cartongesso per la parte vendita e rivestite in piastrelle per la parte deposito, 20 m lineari di scaffalature di tipo industriale). Il kinderheim deve essere terminato con pavi-mentazione in parquet, pareti in cartongesso, arredamento adeguato per ospitare 10 bambini (armadietti per vestiario, tavolini e sedie, armadi per raccolta giochi, cucina, 5 lettini…). Il locale officina dell’attuale telecabina diverrà invece area di deposito per le attrezzature e i gio-chi per fase invernale ed estiva (20m lineari di scaffalature di tipo industriale). Esternamente dovrà essere realizzato un marciapiede in pietra tagliata con inserite griglie e scoli per la neve in corrispondenza degli ingressi. L’attuale porzione dei bagni pubblici riservata alla donne verrà dedicata alla centrale termica realizzata con caldaia a gasolio con accumulo di acqua calda. Il carburante sarà alloggiato nel-le attuali cisterne in prossimità dell’uscita dei mezzi battipista dall’attuale rimessa. Tale cen-trale termica dovrà essere dimensionata per riscaldare con riscaldamento a pavimento il kinde-rheim, il noleggio, i locali che verranno realizzati all’interno dell’attuale rimessa battipista (vd par. seguente) e con riscaldamento tramite ventilconvettori ad acqua l’attuale ristorante bar tavola calda Crest e il locale innevamento. Dovranno essere realizzati i necessari impianti di distribuzione dell’acqua calda. Pavimentazione e pareti della centrale termica dovranno essere rivestiti in piastrelle. 3.8 Ristrutturazione rimessa mezzi battipista attuale L’attuale rimessa battipista al Crest potrà così essere trasformata in locali commerciali che ospiteranno la scuola sci, i bagni pubblici e un bar ristorante. Il rivestimento esterno dovrà es-sere coordinato con le restanti progettazioni degli edifici. Per quanto riguarda il solaio occorre rimuovere la copertura, procedere con l’impermeabilizzazione con doppio strato di guaina bi-tuminosa di elevato spessore e riproporre il tetto a verde. 3.8.1 Bar - ristorante Internamente, dovranno essere scrostate mediante sabbiatura le pareti interne, deve essere ri-mossa l’attuale pavimentazione e deve essere impostato un sottofondo alla quota +30 cm ri-spetto all’attuale, devono essere realizzati gli impianti per un locale bar-ristorante (senza la fornitura di arredamenti, attrezzature e cucina). Per la sala ristorante devono essere previsti la coibentazione di soffitto e pareti, la finitura di soffitto e pareti in cartongesso, la posa di pavimentazione in pietra di tipologia adeguata ad un servizio di livello medio-alto sulle piste da sci.




2 0 30.09.2017 20 di 32



Per la cucina, il magazzino e lo spogliatoio devono essere previsti la coibentazione di soffitto e pareti, la finitura di soffitto e pareti in piastrelle di gres porcellanato, la posa di pavimenta-zione in piastrelle di gres porcellanato. Esternamente alla parte dedicata alla ristorazione e ai bagni pubblici dovrà essere previsto un dehor in legno adeguato per l’utilizzo all’aperto in ambiente umido raccordato al piano del prato tramite due alzate. Si prevede di rimuovere il portone di accesso e sostituirlo con una parete in calcestruzzo. Si prevede il tamponamento in muratura della parete tra il magazzino e la scuola sci. Si prevede la fornitura e posa di due porte di ingresso a doppio battente. Si prevede la realizzazione degli impianti tecnologici per alimentazione elettrica ed idraulica e gli scarichi per cucina (70 kW elettrico), magazzino (impianto frigorifero) e spogliatoio. 3.8.2 Bagni pubblici Devono essere realizzati bagni pubblici e dedicati al ristorante (1 per uomini, 1 per donne, 1 per disabili). Le divisioni devono essere in muratura rivestite in piastrelle in gres porcellanato ad effetto pietra. Devono essere forniti e posati i sanitari e gli arredi. 3.8.3 Scuola sci L’interno di tali locali non è oggetto di progettazione / lavorazioni. Esternamente alla parte dedicata alla scuola sci dovrà essere realizzato un marciapiede in pie-tra tagliata con inserite griglie e scoli per la neve in corrispondenza degli ingressi. 3.9 Strada Crest - Ostafa Si prevede la modifica del tracciato della strada come da elaborati grafici. Si prevede che i tratti di strada tra il bivio per la frazione Crest e l’innesto nei pressi di Morelete con l’attuale viabilità da una parte e l’innesto con l’attuale viabilità per Frantze circa 50 m al di sotto del ristorante Edelweiss, siano realizzati con massetto stradale e finite con conglomerato bitumi-noso colorato a scelta delle D.L. per una larghezza di 3 m. 3.10 Disponibilità delle aree e piano particellare La stazione di partenza e quella di arrivo insistono su terreni di proprietà della Monterosa. La restante parte delle aree insiste prevalentemente su terreni di proprietà privata di terzi. Sarà necessario stringere accordi privatistici con i proprietari ovvero attivare le procedure espro-priative ammesse dalla L.R. 20/2008 capo III e dalle L.R. 9/1992 e 11/2014. Si vedano la tavola n. 6 di inquadramento catastale e l’elaborato 26 piano particellare.




2 0 30.09.2017 21 di 32



3.11 Servizi pubblici e allacciamenti La stazione di valle non subendo modifiche di posizione rilevanti ha già presenti gli allaccia-menti elettrici, idraulici e di scarico (acque bianche e acque nere) dell’attuale stazione. La stazione di monte, invece, viene dislocata in posizione più avanzata. Anche in questo sito sono presenti gli allacciamenti all’acquedotto comunale e alla fognatura della stazione della telecabina Crest-Alpe Ostafa. Per quanto riguarda l’alimentazione elettrica, la consegna in lo-calità Crest permette un vicino punto di allacciamento anche per la nuova stazione. Analoga-mente per la rimessa mezzi battipista. Per quanto riguarda la ristrutturazione e conversione dell’attuale rimessa battipista e dell’attuale stazione di monte dell’impianto, sono già presenti gli allacciamenti elettrici, idrau-lici e di scarico (acque bianche e acque nere) delle attuali strutture. Presso la stazione di valle sono presenti 6 sistemi di raccolta rifiuti tipo “molok” del Comune di Ayas. Deve essere previsto il loro spostamento dalla posizione attuale al lato nord-ovest del piazzale. Presso la stazione di valle è presente un serbatoio di GPL da 5.000 l. Deve essere previsto il suo spostamento dalla posizione attuale al lato nord-ovest del piazzale. Presso la stazione di valle lungo il raccordo in uscita è presente una cisterna di gasolio di ali-mentazione della centrale termica e presso l’ingresso uffici una cisterna di gasolio del gruppo elettrogeno che devono essere preservate nella realizzazione delle opere. E’ presente una linea elettrica MT di proprietà di Deval parallela all’attuale linea della teleca-bina. Tale linea dovrà essere spostata andando ad occupare il varco dell’attuale impianto a fu-ne e possibilmente utilizzando alcuni plinti di linea dell’attuale telecabina in modo da limitare il più possibile gli interventi sul versante. E’ presente una linea elettrica MT interrato di proprietà di Deval tra la cabina di consegna De-val a Crest e la linea aerea in prossimità dell’impianto Crest-Alpe Ostafa III. Tale linea dovrà essere spostata per l’esecuzione dei lavori e per la realizzazione dell’impianto e della rimessa battipista. E’ presente una linea di acquedotto comunale in località Crest. Tale linea deve essere spostata per la parte interferente con i lavori. E’ presente una linea di acquedotto privato tra la località Cré Forné e il ristorante Edelweiss a Crest. Tale linea deve essere riposizionata per la parte interferente con i lavori. E’ presente una linea di acquedotto privato tra la località Cré Forné e i fabbricati di proprietà di Monterosa a Crest. Tale linea deve essere riposizionata per la parte interferente con i lavori. Sono presenti un cavo MT e cavi BT di alimentazione dai gruppi elettrogeni tra il fabbricato Crest che ospita le cabine MT/BT della Monterosa e l’impianto Crest-Alpe Ostafa III. Tali li-nee dovranno essere spostate per la parte interferente con i lavori. E’ presente uno scolo delle acque intubato nei pressi del magazzino di manutenzione dei vei-coli dell’impianto Crest - Alpe Ostafa III. Tale scolo deve essere convogliato nei pressi del muro di collegamento tra l’attuale rimessa battipista e il fabbricato che ospita l’impianto di




2 0 30.09.2017 22 di 32



innevamento programmato in modo da formare una cascatella, un ruscello e un laghetto (sponde e fondali impermeabilizzati e ricoperti superiormente in pietrame; durante il periodo invernale dovrà essere possibile convogliare tale scolo nell’attuale deflusso interrato). Sono presenti allacciamenti alle fognature comunali in località Crest sia dal fabbricato che ospita i bagni pubblici, sia dalla rimessa battipista, sia dalla telecabina Crest – Alpe Ostafa III. Tali linee dovranno essere spostate per la parte interferente con i lavori e i locali nuovi e ri-strutturati dovranno essere collegati alla fognatura comunale. Si segnala l’attraversamento della linea dell’impianto a fune con le linee dell’impianto di in-nevamento alle progressive 150 m e 880 m circa. Si veda la tavola 8 Preesistenze e interferenze. 3.12 Cronoprogramma di progetto Qui di seguito, in forma tabellare, si riporta il cronoprogramma di progetto. Le stesse informazioni sono riportate in forma di diagramma nell’elaborato 28.

PA

RT

E A

MM

INIS

TR

AT

IVA

progetto di fattibilità tecnica ed economica 46 15/08/2017 30/09/2017

verifica progetto di fattibilità tecnica ed economica 5 01/10/2017 06/10/2017

verifica di assoggetabilità (LR 12/2009 art 17) 90 07/10/2017 05/01/2018

variante non sostanziale PRGC 90 07/10/2017 05/01/2018

Deval spostamento linea elettrica 120 01/10/2017 29/01/2018

capitolato d'appalto per progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione (appalto

integrato) 15 15/09/2017 30/09/2017

bando per progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione (appalto integrato) 46 15/08/2017 30/09/2017

pubblicazione bando di gara d'appalto per progettazione definitiva/esecutiva ed

esecuzione (appalto integrato) 87 10/10/2017 05/01/2018

lavori commissione tecnica - proposta di aggiudicazione 15 08/01/2018 23/01/2018

verifica requisiti e aggiudicazione 30 24/01/2018 23/02/2018

negoziazione 10 24/01/2018 03/02/2018

revisione progettazione definitiva e per la concessione 15 04/02/2018 19/02/2018

verifica progettazione definitiva e per la concessione 15 20/02/2018 07/03/2018

esame Consiglio Comunale e Commissione Edilizia (NTA art 69.2) 30 08/03/2018 07/04/2018

stipula contratto 35 24/02/2018 31/03/2018

progettazione esecutiva funiviaria 20 01/04/2018 21/04/2018

verifica progettazione esecutiva funiviaria 10 22/04/2018 02/05/2018

progettazione esecutiva opere civili 30 01/04/2018 01/05/2018

verifica progettazione esecutiva opere civili 10 02/05/2018 12/05/2018

autorizzazione progetto infrastruttura SIF 60 03/05/2018 02/07/2018

deposito progetto strutture ass. lav. pubb. 03/07/2018

autorizzazione paesaggistica D.Lvo 42/2004 art. 142 (art 146: comma 7):40 + com-

ma8): 45gg) 85 08/03/2018 01/06/2018

Fase Durata Inizio Fine




2 0 30.09.2017 23 di 32



autorizzazione ass. reg. lav. pubb. (LR 11/1998 artt 35 e 36 + DGR 2939/2008 + RD

3267/1923 vincolo idrogeologico) 30 08/03/2018 07/04/2018

autorizzazione ass. reg. agr. (RD 3267/1923 vincolo idrogeologico in aree di cui art

33 LR 11/1998) 30 08/03/2018 07/04/2018

autorizzazione giunta regionale (LR 11/1998 art 33 comma 3a)) 60 08/03/2018 07/05/2018

concessione costruzione ed esercizio SIF (LR 20/2008 art 8 comma 6): 90gg) 90 08/03/2018 06/06/2018

attività espropriativa 0 06/06/2018 06/06/2018

emissione permesso per costruire 30 02/06/2018 02/07/2018

durata parte amministrativa 321 15/08/2017 02/07/2018

OP

ER

E

lavori funiviari 195 03/07/2018 14/01/2019

lavori di pista 153 03/07/2018 03/12/2018

lavori civili - generali 195 03/07/2018 14/01/2019

lavori civili - uffici 140 03/07/2018 20/11/2018

lavori civili - finiture 170 15/01/2019 04/07/2019

collaudo statico opere funiviarie 07/01/2019

collaudo SIF 5 15/01/2019 20/01/2019

ottemperanza prescrizioni e atto apertura pubblico esercizio 5 21/01/2019 26/01/2019

Gli impianti di innevamento dovranno essere terminati entro il 15 ottobre 2018. Il servizio di Traporto Pubblico Locale reso con l’attuale telecabina Champoluc – Crest è re-golato da un contratto in scadenza il 30 arile 2018 pertanto non viene compromesso dall’interruzione del cantiere; in ogni caso, nell’eventuale reiterazione del contratto dovrà es-sere presa in considerazione l’impossibilità ad effettuare il servizio durante la fasi di cantiere. Inoltre, il servizio turistico reso con le telecabine Champoluc – Crest e Crest – Alpe Ostafa non potrà essere effettuato durante la fase di cantiere. Per l’accesso tramite impianti a fune alle valli laterali della sinistra orografica della val d’Ayas sarà possibile utilizzare la funicolare Frachey – Alpe Ciarcerio. Si evidenzia che l’apertura al pubblico esercizio dell’impianto a fu-ne è prevista oltre il normale inizio della stagione sciistica. Il gestore dovrà prendere atto di tale previsione e mettere in atto eventuali contromisure.

4 ANALISI DEI VINCOLI E DEGLI STRUMENTI URBANISTICI 4.1 Piano regolatore generale comunale Come si evidenzia dalla tavola 9.2 le opere sono inserite Fa2*, Ba25*, Ec8*, Eb7* ed Eh1* del PRGC. Le opere relative alla stazione di valle sono interamente ricomprese nella zona Fa2*. Le previsioni delle Norme Tecniche di Attuazione per tale zona sono le seguenti:




2 0 30.09.2017 24 di 32



Nella sottozona sono ammessi usi ed attività di interesse generale (lettera m) art.12 delle NTA quali la realizzazione di nuovi impianti funiviari e relative strutture di servizio e di supporto: uffici direzionali, magazzini, biglietterie, toilettes pubbliche, locali di pronto soccorso ecc. I progetti relativi alle sopraccitate strutture dovranno essere sottoposti all'esame del Consi-glio Comunale e della Commissione Edilizia. E’ prevista la posa in opera, riorganizzazione e manutenzione di tutte le attrezzature tecnolo-giche legate alle attività ammesse e di tutte le reti (acquedotto, fognatura, illuminazione pub-blica, rete elettrica e telefonica). E' ammessa la demolizione totale e la ricostruzione a pari volumetria, anche non sullo stesso sedime, ma comunque all'interno della sottozona, degli edifici esistenti di proprietà della Monterosa s.p.a. La ricostruzione e vincolata ad usi ed attività turistico-alberghiere di tipo albergo tradizionale ed ai seguenti parametri: rapporto di copertura (mq/mq) 1/2 numero massimo di piani n. 3 + sottotetto Hmax 12,50 m distanza minima dai confini 5,00 m distanza minima tra i fabbricati 10,00 m posti auto per ciascuna camera n. 1,3 da ricavarsi in interrato Le disposizioni non si estendono alla parte di sottozona Fa2* prospettante Route Ramey, cosi come segnalata nella zonizzazione, per la quale prevalgono gli indirizzi e le norme relative all’art. 45 – Route Ramey –“Ristrutturazione urbanistica” delle presenti NTA. Nella porzione individuata con il retino LM – speciali limitazioni non e ammessa la nuova edificazione e la volumetria ivi realizzabile non può essere trasferita in altre aree della sotto-zona Fa2*. Le attività previste sono compatibili con lo strumento urbanistico, previa l’esame del Consi-glio Comunale. Le opere di linea sono ricomprese nelle zone Ba25*, Ec8*, Eb7* e Eh1*. La linea dell’impianto attuale già interessa tali zone. La linea dell’impianto in progetto, pur discostandosi di poco dalla linea esistente, interessa le stesse zone. Le attività previste sono compatibili con lo strumento urbanistico. Le opere relative alla stazione di monte sono interamente ricomprese nella zona Eh1* e in area sciabile. Le previsioni delle Norme Tecniche di Attuazione per la zona Eh1* sono le seguenti: Nella sottozona Eh1* è permessa la nuova edificazione ad usi ed attività connesse all’attività sciistica (scuola di sci; lettera l) art. 12 delle presenti NTA) e ad usi ed attività di tipo com-merciale (noleggi e vendita di attrezzature sportive; lettera f) art.12 delle presenti NTA) fino ad un massimo di Sua pari a mq 200 e nel rispetto dei seguenti parametri urbanistici: rapporto di copertura (mq/mq) 1/3 numero massimo di piani n. 2 + sottotetto




2 0 30.09.2017 25 di 32



Hmax 7,00 m distanza minima dai confini 5,00 m distanza minima tra i fabbricati 10.00 m Alla citata lettera l) dell’art. 12 delle NTA si riporta: destinazione ad attività sportive, ricreative e per l'impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificamente destinati ad attrezzature, impianti o servizi, o apposite infrastrutture; Comprendono: l1) impianti sportivi coperti l2) impianti sportivi all’aperto l3) impianti per pubblici spettacoli l4) impianti di risalita l5) attività ricreative e per l’impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificamente desti-nati ad attrezzature l6) attività ricreative e per l’impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificamente desti-nati ad attrezzature, impianti o servizi, o apposite infrastrutture Alla citata lettera f) dell’art. 12 delle NTA si riporta: destinazione ad usi ed attività commerciali di interesse prevalentemente locale: Sono da ricomprendere in questa categoria le attività commerciali che possono essere ritenu-te di interesse prevalentemente locale, tenuto conto delle definizioni di tali attività ai sensi della vigente normativa in materia e in particolare del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio) e della LR 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale) e relativi provvedimenti attuativi; sono al-tresì, in linea generale, da ricomprendere in questa categoria le attività legate alla sommini-strazione di cibi o bevande e gli uffici, anche se professionali o legati ad attività economiche se non compresi nell'abitazione principale, che, ai fini urbanistici, sono assimilabili alle atti-vità commerciali. Comprendono quindi: f1) esercizi di vicinato f2) medie strutture di vendita di minori dimensioni f3) commercio su aree pubbliche f4) uffici e agenzie f5) esercizi di somministrazione di cibi e bevande Le previsioni delle Norme Tecniche di Attuazione per le aree sciabili sono le seguenti: 1. Le aree sciabili, piste di sci nordico e altre attrezzature turistiche sono indicate nelle tavole prescrittive P2. 2. Fatto comunque salvo il rispetto della disciplina degli ambiti inedificabili oltre alle attività legate alla pratica dello sci, nelle aree sciabili e ammessa la compresenza delle seguenti atti-vità :




2 0 30.09.2017 26 di 32



a. attrezzature e servizi per equitazione e mountainbike; b. locali per ristorazione e somministrazione bevande; c. strutture in appoggio per la pratica del golf; d. rifugi alpini e bivacchi. 3. Nelle aree sciabili, oltre agli interventi ammessi nelle specifiche sottozone in cui le stesse di volta in volta ricadono, e ammessa la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo, la ristrutturazione, la demolizione e ricostruzione, delle strutture esistenti a servizio degli impianti, compresi anche gli ampliamenti ma solo per esigenze tec-nologiche ed impiantistiche. I fabbricati tecnologici già al servizio degli impianti e dismessi devono essere oggetto di demolizione, se non utilizzati come strutture di servizio alle attività ammesse nelle aree sciabili. 4. Nelle aree sciabili sono specificatamente consentiti anche i seguenti interventi: - esecuzione di impianti tecnologici del tipo stazioni di pompaggio, cabine elettriche, vasche e bacini di carico per impianti di innevamento programmato, bacini di accumulo, ricoveri per mezzi battipista o di soccorso, cabine per il cronometraggio; - la sostituzione ed il potenziamento di impianti esistenti, purché ciò comporti il miglioramen-to degli standards di sicurezza, la completa utilizzazione degli impianti posti a monte, la ridu-zione dei tempi di attesa complessivi per la fruizione delle aree sciabili e per il rientro a valle e purché vengano adottate misure gestionali atte a ridurre i sovraccarichi e gli effetti di con-gestione; - modifiche ai tracciati degli impianti e delle piste esistenti previo ottenimento di autorizza-zione degli uffici regionali competenti; - creazione di nuove piste previo ottenimento di autorizzazione degli uffici regionali compe-tenti; - costruzione di nuovi impianti di risalita, purché ciò comporti il miglioramento degli stan-dards di sicurezza, la completa utilizzazione degli impianti posti a monte, la riduzione dei tempi di attesa complessivi per la fruizione delle aree sciabili e per il rientro a valle e purché vengano adottate misure gestionali atte a ridurre i sovraccarichi e gli effetti di congestione; - opere ed infrastrutture tecnologiche, quali frangivento, paraneve, impianti tipo gasex, reti paramassi e reti fisse di protezione piste, ancoraggi per i mezzi battipista , ecc... - rimodellamenti del terreno funzionali a migliorare la sicurezza delle piste subordinati al parere delle strutture regionali competenti in materia di tutela del paesaggio. 5. I progetti relativi alle aree sciabili, alle piste e relativi impianti, alle attrezzature o vie di accesso devono comunque assicurare la riduzione degli impatti in essere e l'aumento della compatibilità con gli usi agropastorali e naturalistici. In particolare per quanto riguarda la nuova costruzione di impianti a fune o la sostituzione di impianti a fune esistenti si faccia ri-ferimento anche a quanto riportato al precedente art.23. 6. Nelle aree vincolate dai tracciati delle piste dello sci non e ammessa l’edificazione pur conservando le volumetrie della zona in cui sono inserite. 7. Lungo le piste di discesa e di fondo e individuata una fascia di rispetto di mt. 1 dal ciglio della pista stessa nella quale non e possibile edificazione alcuna.




2 0 30.09.2017 27 di 32



Pertanto, le opere relative all’impianto funiviario che migliora gli standards di sicurezza, per-mette la completa utilizzazione degli impianti posti a monte, riduce dei tempi di attesa com-plessivi per la fruizione delle aree sciabili e per il rientro a valle sono esplicitamente ammesse (art. 35 comma 4). Analogamente, per le opere di modifica e modellamento delle piste esistenti, relativi impianti di innevamento e la realizzazione della rimessa mezzi battispista. Il fabbricato che contiene l’attuale stazione motrice della telecabina può essere mantenuto es-sendone prevista la conversione in deposito mezzi e attrezzature e quindi come struttura di servizio alle attività ammesse nelle aree sciabili. Per quanto riguarda la conversione dell’attuale rimessa battipista in locali per la scuola sci e un bar ristorante, si evince dalla declaratoria della sottozona Eh1*, e dalla lettera f5) dell’art. 12 delle NTA che tale cambio di destinazione è ammesso. 4.1.1 Varianti al PRGC Si evidenzia che il progetto costituisce variante al Piano Regolatore nei seguenti termini:

− perimetrazione delle aree sciabili al fine di ricomprendere la modifica della pista del Bosco e l’area giochi Cré Forné che esuberano l’attuale cartografia;

− perimetrazione delle piste da sci; − zonizzazione del rumore in modo da adeguarsi alla nuova posizione dell’impianto a

fune e delle piste da sci. Poiché le opere si riferiscono al rifacimento di impianto esistente e alla lieve modifica plani-metrica di piste esistenti, si intende che tale variante sia non sostanziale. 4.2 Regolamento edilizio Si evidenzia la necessità di richiedere una modifica al regolamento edilizio comunale art. 16 ove si prevede che gli accessi a fabbricati interrati siano della larghezza massima definita in m 3,00 per accessi pedonali, in m 4,50 per accessi veicolari e in m 6,00 per accessi veicolari cor-redati da marciapiedi. Tale modifica attiene alla necessità di avere ingressi singolarmente più ampi per mezzi battipista il cui ingombro laterale supera le soglie fissate in Regolamento. Inoltre, ovvie necessità operative ed in questo caso anche vincoli orografici, richiedono la pos-sibilità di presentare due ingressi affiancati.




2 0 30.09.2017 28 di 32



4.3 Indagini archeologiche preliminari In relazione agli aspetti archeologici preliminari si evidenzia che le opere non interessano aree di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico e vincoli ad esse relativi di cui all’art. 22 delle NTA del PRGC. Inoltre, dai dati di archivio e bibliografici reperibili, dall'esito delle ricognizioni volte all'os-servazione dei terreni, dalla lettura della geomorfologia del territorio, nonché dalle fotointer-pretazioni non sono emerse evidenze tali da richiedere specifici approfondimenti archeologici. Peraltro, trattandosi di opere di rifacimento di edifici o impianti esistenti o costruite in adia-cenza a fabbricati già esistenti per l’edificazione dei quali si è già proceduto a scavi in profon-dità uguale o superiore all’attuale oppure, infine, opere di lieve variazione delle piste esistenti si ritiene superfluo un ulteriore approfondimento archeologico. 4.4 Ambiti inedificabili secondo la L.R. 11/1998 4.4.1 Art. 33 aree boscate Come si evidenzia dalla tavola 10.1, una parte della linea dell’impianto a fune insiste su area boscata. In tali zone è prevista l'esecuzione di opere direttamente attinenti al soddisfacimento di interessi generali (art. 33 comma 3 a)) qual è l’impianto in progetto. Si prevede il taglio di circa 50 alberi per l’interferenza con l’impianto a fune e circa 100 alberi per l’interferenza con la linea elettrica. Si prevede la richiesta agli uffici regionali competenti delle autorizzazioni in merito. 4.4.2 Art. 34 zone umide e laghi Come si evidenzia dalla tavola 10.2, le opere in progetto non ricadono in tali zone. 4.4.3 Art. 35 comma 1 frane Come si evidenzia dalla tavola 10.3, le opere insistono su terreni di individuati in F1, F3 ed F3. Le opere alla stazione di valle e alla stazione di monte insistono su terreni in zona F3 ad esclusione di una porzione della rimessa mezzi battipista che insiste su terreni in zona F2. L’attenzione maggiore va posta alla parte di linea interessata da terreni in zona F1. Per tale frazione dell’opera è stato redatto un dettagliato studio geologico al fine di determinare le pos-sibili traiettorie di crollo ed individuare così eventuali zone immuni dagli eventi indagati ov-vero definire tipologia ed estensione di eventuali opere di difesa dei sostegni. Si veda anche la relazione geologica e geotecnica, studio di compatibilità del geologo Vuillermoz (elaborato 3).




2 0 30.09.2017 29 di 32



4.4.4 Art. 35 comma 2 studi di bacino approvati Come si evidenzia dalla tavola 10.4, le opere alla stazione di valle insistono su terreni di indi-viduati in zona DF3. Per tale frazione dell’opera è stato redatto un dettagliato studio idro-geologico al fine di determinare l’entità degli eventi attesi e definire tipologia ed estensione di eventuali opere di difesa. Si veda anche la relazione geologica e geotecnica, studio di compa-tibilità del geologo Vuillermoz (elaborato 3). 4.4.5 Art. 36 inondazioni Come si evidenzia dalla tavola 10.5, una parte della linea dell’impianto a fune sorvola una zo-na FA. Trattandosi di sorvolo senza interazione possibile tra le strutture in progetto e gli even-ti attesi, si ritiene ammissibile tale intersezione. Le opere alla stazione di valle sono cartografate come zone FC. Come descritto nella D.G.R. 2938/2008 capitolo IV, nelle aree della fascia C e consentito ogni tipo di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall’evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, conte-nente, altresì, la verifica dell’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle con-seguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fab-bricati e nella ristrutturazione o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limita-re gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli pro-venienti dalla rete viabile. Si veda anche la relazione geologica e geotecnica, studio di compatibilità del geologo Vuil-lermoz (elaborato 3). 4.4.6 Art. 37 valanghe o slavine Come si evidenzia dalla tavola 10.6, le opere in progetto non ricadono in tali zone. 4.4.7 Demanio idrico Come si evidenzia dalla tavola 10.7, le opere in progetto non ricadono in tali zone se non per il sorvolo del torrente Fontaine. Tale sorvolo dovrà essere regolarizzato con l’Assessorato Ter-ritorio Ambiente e Opere Pubbliche. 4.5 Siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) Le opere in progetto non ricadono in tali zone.




2 0 30.09.2017 30 di 32



5 STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE L’opera in oggetto consiste nel rifacimento di edifici o impianti esistenti o di lieve variazione delle piste esistenti. Dal punto di vista della tutela delle componenti strutturali del paesaggio di cui all’art 18 delle NTA del PRGC così come dettagliata negli elaborati 9.5 e 9.6, si tratta di opere ricomprese in paesaggi di conche d’alta quota. Per quanto riguarda l’impianto funiviario, la stazione di valle si inserisce in un tessuto urbano fortemente infrastrutturato ed insiste sul sedime dell’attuale stazione della telecabina occu-pando sommariamente la stessa superficie. Non si ritiene pertanto significativa la variazione proposta. La linea si inserisce nel varco occupato dalla linea elettrica e dall’attuale telecabina; i sostegni diminuiscono da 13 a 11 e la linea si allunga da 1.018 m a 1.123 m (10% di aumento) allonta-nandosi dai villaggi di Crest e Frantze di particolare pregio. Nonostante il limitato aumento di lunghezza, si ritiene che la diminuzione dei sostegni e l’allontanamento dalle zone di tutela sia migliorativa rispetto allo stato attuale. La stazione di monte si accosta alla stazione di valle della telecabina Crest-Alpe Ostafa III creando un’unica struttura; in ogni caso, la zona di arrivo è già interessata da tutta una serie di infrastrutture per lo sci: telecabina di Crest-Alpe Ostafa, stazione di innevamento, rimessa bat-tipista e 4 piste da sci. Anche in questo caso, andando a creare un polo tecnico nei pressi della stazione della telecabina Crest – Alpe Ostafa III e lasciando la zona prospicente i villaggi di Crest e Frantze alla sola fruizione pedonale di ospiti e turisti senza il passaggio di transito de-gli sciatori che si spostano tra le due telecabine, si ritiene che la soluzione proposta sia miglio-rativa rispetto allo stato attuale. Per quanto riguarda la modifica delle piste, dal punto di vista planimetrico, la situazione per le parti oggetto di lavorazioni è la seguente: Pista Stato di fatto [m2] Stato di progetto [m2] Belvedere – Cré Forné 10.000 3.700 + 5.700 = 9.400 * Del Bosco 5.200 + 7.700 = 12.900 ** 7.300 Snow park Crest 11.000 15.500 Ostafa 1 15.500 8.300 TOTALE 49.400 40.500




2 0 30.09.2017 31 di 32



* Si sono raggruppati gli interventi di modifica pista Belvedere e dello snow park Cré Forné in quanto insistono sul precedente di pista Belvedere ** Si prevede la dismissione della variante della pista del Bosco cosiddetta “variante Prola”. Si evidenzia che la differente organizzazione delle piste di discesa permette una diminuzione di circa il 20% del territorio assoggettato a pista da sci nella zona Crest. Per quanto riguarda i lavori di realizzazione delle piste, si prevede lo scotico di tutte le aree in modo da preservare lo strato pregiato delle superfici erbose. Sono comprese le operazioni di scavo con mezzi meccanici, l’accumulo all’interno del cantiere e la successiva stesura del ma-teriale stoccato. Lo scotico sarà eseguito a profondità variabili in funzione dello spessore del suolo vegetale e comunque ad una profondità minima non inferiore a 30-40 cm e, nelle zone in cui lo strato di terreno adatto presenti spessori maggiori, si procederà, secondo le indicazio-ne della D.L., ad uno scotico più profondo. Si prevede la movimentazione in scavo di circa 55.000 m3. Sono previsti in riporto altrettanti 55.000 m3 in modo da riutilizzare tutto il mate-riale proveniente dagli scavi nelle aree indicate come di lavoro. Al termine dei livellamenti si deve procedere al livellamento e all’idrosemina delle superfici lavorate. I livellamenti devono prevedere i necessari raccordi con le parti circostanti e devono evitare la creazione di geome-trie artefatte, ma devono il più possibile ripetere andamenti naturali già presenti sul territorio. 5.1 Discariche I materiali originati da demolizioni devono essere conferiti presso la più vicina discarica auto-rizzata. La discarica prevista è quella sita in comune di Brusson (AO) a circa 14 km da Cham-poluc. I materiali ferrosi e nobili derivanti dalla demolizione della parte elettromeccanica devono es-sere correttamente avviati alla filiera del riciclo.




2 0 30.09.2017 32 di 32



6 ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI 6.1 Calcolo sommario della spesa e quadro economico dell’opera Si veda l’elaborato 2.1. 6.2 Sintesi delle fonti di finanziamento L’opera in progetto è finanziabile ai sensi della L.R. 4/2008 fino al 70% del costo (imponibi-le). Monterosa ha presentato domanda di finanziamento ai sensi della citata normativa il 20 giugno 2017 ed è in attesa della delibera di giunta regionale che sancisca l’ammissibilità e il finanziamento. La quota mancante, pari al 30%, è a carico della Monterosa stessa.

Progetto di fattibilità tecnica ed economica Rifacimento ... · Telecabina monofune 8 posti ad...

Documents

Transcript of Progetto di fattibilità tecnica ed economica Rifacimento ... · Telecabina monofune 8 posti ad...