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RELAZIONE OPERE ELETTRICHE R.02 data: maggio 2012 Rev 00 REGIONE CAMPANIA PROVINCIA DI AVELLINO COMUNI DI CONZA DELLA CAMPANIA E SANT'ANDREA DI CONZA proponente: WESTWIND S.r.l. Via Santa Lucia, 90 80132 Napoli (NA) progettisti: Ing. Luigi Marano Arch. Serena Femiano PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCO EOLICO NEI COMUNI DI CONZA DELLA CAMPANIA E SANT'ANDREA DI CONZA

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RELAZIONEOPERE ELETTRICHER.02

data: maggio 2012

Rev 00

REGIONE CAMPANIAPROVINCIA DI AVELLINO

COMUNI DICONZA DELLA CAMPANIAE SANT'ANDREA DI CONZA

proponente:WESTWIND S.r.l.Via Santa Lucia, 9080132 Napoli (NA)

progettisti:Ing. Luigi Marano

Arch. Serena Femiano

PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCO EOLICO NEI COMUNI DI CONZA DELLA CAMPANIA E SANT'ANDREA DI CONZA

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RELAZIONE OPERE ELETTRICHE - Parco eolico di Conza della Campania e Sant’Andrea di Conza (AV)

Sommario

1. PREMESSA .................................................................................................................... 1

2. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO EOLICO ...................................................................... 1

3. OPERE IMPIANTISTICHE ............................................................................................... 2

4. OPERE ELETTRICHE ....................................................................................................... 7

4.1 GENERALITÀ ............................................................................................................................................ 7

4.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ............................................................................................................... 7

4.3 AEROGENERATORI ................................................................................................................................. 7

4.4 RETE ELETTRICA INTERNA AL PARCO ................................................................................................... 8

4.5 CALCOLI ELETTRICI E DIMENSIONAMENTI ........................................................................................ 15

4.6 DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE ....................................................................................... 15

4.6.1 scelta dei cavi in relazione alle correnti nominali ....................................................................... 15

4.6.2 Rete di terra del parco ..................................................................................................................... 16

4.6.3 Stazione elettrica di trasformazione 30/150 kV ............................................................................ 16

4.6.4 Servizi ausiliari ...................................................................................................................................... 17

4.6.5 Rete di terra ........................................................................................................................................ 17

4.6.6 Edificio quadri MT .............................................................................................................................. 17

4.7 OPERE DI SISTEMAZIONE E RIFINITURA............................................................................................... 18

4.8 CAMPI ELETTROMAGNETICI E RUMORE ........................................................................................... 19

4.9 TERRE E ROCCE DA SCAVO ............................................................................................................... 19

4.10 DESCRIZIONE FASI OPERATIVE ....................................................................................................... 19

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WESTWIND S.r.l.

1. PREMESSA

La WESTWIND S.r.l., con sede in Napoli, intende realizzare un parco di produzione di energia elettrica da

fonte eolica, nel territorio dei Comuni di Conza della Campania e Sant’Andrea di Conza (AV) costituito da 11

aerogeneratori tipo da 3 MW, per una potenza complessiva di 33 MW.

L’impianto in esame ha lo scopo di migliorare sia la disponibilità energetica, sia la qualità del servizio

elettrico al fine di fronteggiare le crescenti richieste di energia da parte della clientela pubblica e privata. In

tale ottica, l’impianto contribuirà al raggiungimento degli obiettivi minimi di sviluppo delle fonti rinnovabili sul

territorio, definiti dalla programmazione di sviluppo sostenibile nel settore energetico sia a livello europeo

che locale.

Il progetto definitivo è redatto secondo quanto disposto dal D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di

esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici

relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”.

La presente relazione illustra le opere elettriche da realizzare per il collegamento tra gli aerogeneratori in MT

e il convogliamento dell’energia elettrica prodotta alla RTN.

La Soluzione Tecnica Minima Generale proposta da Terna e accettata dalla WESTWIND prevede il

collegamento della centrale in antenna a 150 kV su una nuova stazione elettrica di smistamento in doppia

sbarra a 150 kV della RTN da collegare in entra –esce sulla linea 150 kV “Calabritto – Calitri”, previa

realizzazione :

del nuovo elettrodotto RTN a 150 kV “CP Goleto S. Angelo – Castelnuovo di Conza”, per il collegamento

dell’esistente linea “Calabritto – Calitri” alla “CP Goleto S. angelo” di proprietà di ENEL Distribuzione ;

dei nuovi raccordi per il collegamento dell’esistente linea RTN a 150 kV “Calitri - Bisaccia” in entra – esce

sulla sezione a 150 kV della costruenda stazione RTN a 380/150 kV di “Bisaccia”.

2. DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO EOLICO

Il parco eolico si sviluppa tra la parte sud-orientale del territorio comunale di Conza della Campania, a sud

nel nuovo centro abitato ricostruito dopo il sisma del 1980 e la parte settentrionale del territorio comunale di

Sant’ Andrea di Conza (Fig.3).

Il progetto ricade tra le località Fontana dei Fiori, Monte Travaglio, Zampa di Cavallo, Fontana di Vauza,

Masseria Giorgio, Piano dell’incoronata.

Il sito, caratterizzato da una morfologia “dolce”, si distribuisce su una serie di pianori che si elevano ad una

quota compresa tra i 500m e gli 750m s.l.m.

L’orografia del sito è segnata da un’alternanza di rilievi e depressioni poco incisi che rendono predominante

l’azione eolica e consentono l’installazione di aerogeneratori. Tale fenomeno risulta evidente nelle zone

direttamente esposte al vento, per la pronunciata deformazione degli alberi nella direzione prevalente del

vento.

Gli aerogeneratori verranno posizionati lungo i crinali tale da favorirne l’accessibilità mediante idonee strade

sterrate ricadenti su aree ad uso prevalentemente agricolo. L’installazione di un impianto eolico impegna

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WESTWIND S.r.l.

solo una minima parte dell’area interessata, lasciando libere agli usi precedenti le zone non direttamente

interessate dalle strutture degli aerogeneratori.

3. OPERE IMPIANTISTICHE

Una fase delicata dell’attività di costruzione di un parco eolico è rappresentata dal trasporto e montaggio

degli aerogeneratori.

Come accennato in precedenza, viste le grandi dimensioni dei componenti degli aerogeneratori saranno

previsti dei trasporti di tipo eccezionale, programmati preventivamente. L’indagine esplorativa delle arterie

viabilistiche, condotta in collaborazione con la società fornitrice degli aerogeneratori, ha lo scopo di rilevare

le diverse criticità che potrebbero ostacolare il trasporto, quali:

⋅ Limite di carico su strade e ponti

⋅ Curvature di svincoli e curve

⋅ Interferenza con cavi dell’alta tensione

⋅ Capacità di carico del manto stradale.

L’aerogeneratore è una macchina che converte l’energia del vento in energia elettrica, ed è

sostanzialmente costituita da:

a) Rotore

b) Mozzo

c) Moltiplicatore di giri

d) Generatore

e) Sistemi di controllo e orientamento

f) Navicella

g) Torre di sostegno

h) Cabina di trasformazione

i) Fondazione

j) Cavi elettrici

La torre di sostegno, di tipo tubolare, è ancorata al terreno mediante idonea fondazione e sulla sua sommità

è ancorata la navicella; costituita da un basamento e da un involucro esterno.

Nella navicella sono contenuti tutti i meccanismi necessari al suo funzionamento, quali: l’albero di

trasmissione a basso numero di giri, il moltiplicatore di giri, l’albero di trasmissione ad elevato numero di

giri, il generatore elettrico, il freno e i sistemi di controllo.

Il rotore è fissato all’estremità dell’albero di trasmissione a basso numero di giri, ha lo scopo di catturare

l’energia cinetica del vento e convertirla in energia rotazionale, si compone di un mozzo a cui sono montate

le pale.

L’energia cinetica del vento catturata dal rotore è trasmessa ad un generatore di corrente collegato ai

sistemi di controllo e trasformazione tali da regolare la produzione di elettricità e l’eventuale allacciamento

alla rete.

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WESTWIND S.r.l.

Sintetizzando, quando spira il vento il rotore gira ed aziona il generatore elettrico tramite un moltiplicatore di

giri. L’energia prodotta viene convogliata a terra e portata al punto di consegna della RTN attraverso cavi

elettrici interrati.

Il rotore, il mozzo e il generatore sono di fondamentale importanza, in quanto regolano e garantiscono un

flusso di energia quasi continuo.

La potenza erogata dall’aerogeneratore aumenta al crescere della velocità del vento, fino a raggiungere il

massimo valore nominale, arrivato al quale ogni ulteriore aumento di velocità del vento lascia inalterata la

potenza erogata. Superato un valore limite della velocità del vento si ha il blocco dell’aerogeneratore (cut-

off) per motivi di sicurezza; durante il cut-off, le pale offrono al vento la minore superficie possibile, in modo

da ridurre le sollecitazioni della struttura.

La regolazione della potenza erogata da ciascuna macchina si ottiene variando la superficie delle pale

esposta al vento, ruotandole mediante apposito servomotore “passo pala”.

L’energia elettrica, prodotta in bassa tensione, viene raddrizzata e successivamente convertita in energia

alternata alla frequenza di rete, mediante appositi inverter. Alla base della torre è ubicato un trasformatore

BT/MT che eleva la tensione fino a 30kV.

L’energia elettrica prodotta dagli aerogeneratori e trasformata in MT a 30 kV, viene convogliata alla

stazione elettrica mediante cavi interrati, dove dopo esser stata elevata a 150 kV mediante un trasformatore

MT/AT, viene immessa nella RTN.

La complessità dei componenti di un aerogeneratore complica le fasi di montaggio che possono essere

sintetizzate in:

1. Montaggio gru.

2. Trasporto e scarico materiali

3. Preparazione Navicella

4. Controllo delle torri e del loro posizionamento

5. Montaggio torre

6. Sollevamento della navicella e relativo posizionamento

7. Montaggio del mozzo

8. Montaggio della passerella porta cavi e dei relativi cavi

9. Sollevamento delle pale e relativo posizionamento sul mozzo

10. Montaggio tubi per il dispositivo di attuazione del passo

11. Collegamento dei cavi al quadro di controllo a base torre

12. Spostamento gru tralicciata.

13. Smontaggio e montaggio braccio gru.

14. Commissioning.

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WESTWIND S.r.l.

Fig. 3.1 montaggio pala

Ogni aerogeneratore è topograficamente, strutturalmente ed elettricamente indipendente dagli altri, anche

per quanto riguarda il sistema di controllo e protezione. Gli aerogeneratori sono collegati tra di loro a gruppi,

in modo da formare dei sottocampi, che a loro volta si connettono alla cabina di impianto mediante dei

quadri MT. All’interno della cabina stessa è presente il sistema di monitoraggio, comando e supervisione

dell’impianto, che consente di valutare in modo complessivo il funzionamento e le prestazioni dell’impianto

ai fini della sua gestione.

La suddivisione in sottocampi consente in caso di disservizio di uno di essi, di continuare a produrre

energia con la parte restante degli stessi, con perdite totali di produttività relativamente ridotte.

Le opere elettromeccaniche relative ad un impianto eolico, possono essere schematizzate nel seguente

modo:

Cabina di Macchina

Come detto in precedenza è contenuta all’interno della torre di sostegno dell’aerogeneratore, ed ha il

compito di trasformare l’energia elettrica prodotta a bassa tensione in energia elettrica a media tensione.

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WESTWIND S.r.l.

Fig. 3.2 trafo della cabina di macchina

Cabina di centrale

È di norma situata all’interno del perimetro del campo eolico oppure all’interno della stazione di

trasformazione MT/AT. Si compone dei sistemi di ricezione dell’energia elettrica prodotta dal campo, dei

sistemi di misura fiscale dell’energia elettrica e di sistemi di supervisione e controllo dell’intero campo

eolico.

Sottostazione elettrica

Consente di trasformare l’energia prodotta dal campo eolico ad un livello di tensione tale da poter essere

immessa nella rete di trasmissione nazionale (RTN). La sottostazione sarà ubicata in prossimità della linea

ad alta tensione del gestore ed in essa sono presenti le apparecchiature elettriche di alta tensione e la

cabina elettrica di sottostazione, un manufatto il cui scopo è di contenere i quadri elettrici di media e bassa

tensione.

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WESTWIND S.r.l.

Fig. 3.3 sottostazione elettrica

Impianto di terra e di protezione dai fulmini

Ha il compito di minimizzare eventuali danni a cui possono essere soggetti gli aerogeneratori. Il sistema di

protezione contro i fulmini e quello di messa a terra, proteggono non solo il generatore eolico da

fulminazioni dirette, ma anche tutto l’impianto eolico dalle sovratensioni transitorie di origine atmosferica

che possono danneggiare in particolar modo i circuiti elettronici.

Su ogni aerogeneratore, in prossimità della torre di misura e in sottostazione, saranno presenti schede

elettroniche di acquisizione dati, dotate di ingressi e di uscite analogiche e digitali. Tali schede collegate con

attraverso un modulo di interfaccia alla rete di comunicazione interna al campo, garantiranno il

trasferimento dei dati rilevati in corrispondenza degli aerogeneratori alle postazioni di controllo

computerizzate della stazione di trasformazione.

Schematizzando il campo eolico avrà un sistema di comunicazione che raccoglie informazioni da:

− Aerogeneratore

− torre di misura

− sottostazione

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WESTWIND S.r.l.

per essere successivamente trattate dalle postazioni computerizzate, presenti nell’edificio della stazione di

trasformazione.

4. OPERE ELETTRICHE

4.1 GENERALITÀ

Il progetto prevede la realizzazione di opere di infrastrutture elettriche che rimarranno di proprietà della

WESTWIND s.r.l. che consentiranno l’immissione in rete dell’energia prodotta dalla centrale eolica in

esame.

In particolare tali opere (vedi tavole grafiche) consistono in:

− 11 aerogeneratori che al loro interno contengono ciascuno una cabina di trasformazione BT/MT

− Un elettrodotto in cavo interrato a media tensione a 30 kV per il collegamento tra i diversi

aerogeneratori interni al campo eolico e tra il campo eolico e la stazione di trasformazione 30/150

Kv

− una stazione di trasformazione 30/150 kV da collegare in antenna ad una nuova stazione di

smistamento a 150 kV che trasferisce l’energia elettrica sulla RTN di proprietà Terna.

4.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Regio Decreto 11 dicembre 1933 n° 1775 "Testo Uni co delle disposizioni di legge in merito alle acque ed

agli impianti elettrici.

- Legge 23 agosto 2004, n. 239, “Riordino del Settore Energetico nonché delega al Governo per il riassetto

delle disposizioni vigenti in materia di energie“.

- Legge 22 febbraio 2001, n. 36, "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici

ed elettromagnetici", (G.U. n. 55 del 7 marzo 2001).

- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, "Fissazione dei limiti di esposizione, dei

valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi

elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti", (GU n. 200 del 29-8-2003).

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 giugno 2001 n°327 "Testo unico delle disposizioni

legislative e regolamentari in materia di Pubblica Utilità.

- Legge 24 luglio 1990 n° 241, "Norme sul procedimento amministrativo in materia di conferenza dei servizi".

- Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n° 42 "Codice dei Beni Ambientali e del Paesaggio".

4.3 AEROGENERATORI

Per ogni aerogeneratore sarà ubicata, all’interno della torre, una cabina di trasformazione BT/MT. La

dimensione della stessa è pari esternamente al diametro del palo, evitando perciò superfici coperte esterne.

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WESTWIND S.r.l.

Essa sarà allocata in un vano generosamente dimensionato in modo da rendere agevoli operazioni di

manutenzione e di servizio, e sarà corredata di 3 scomparti in media tensione a 36 kV per il collegamento in

entra-esce della linea MT e per le misure, e di 1 scomparto in media tensione a 36 kV necessario sia per il

parallelo del gruppo di produzione con la rete sia per la protezione dello stesso.

Sono presenti, inoltre, un impianto interno di illuminazione, un impianto equipotenziale ed un impianto di

ventilazione forzata finalizzato al raffreddamento del trafo.

4.4 RETE ELETTRICA INTERNA AL PARCO

Gli aereogeneratori della nuova centrale eolica della WESTWIND s.r.l. saranno connessi alla cabina di

smistamento MT e da qui convogliati verso la stazione di trasformazione, mediante n. 5 linee in cavo

interrato, aventi tensione di esercizio di 30 kV, posati in apposite trincee in parte prevalente lungo la viabilità

esistente ed in parte nei terreni di privati privata classificati come aree agricole.

I cavi interrati saranno del tipo tripolare cordato ad elica, con conduttori in rame, schermo metallico di

opportuna sezione e guaina in PVC, crescenti dagli aerogeneratori più lontani alla stazione di trasformazione

AT/MT.

Tuttavia le caratteristiche tecniche dei cavi saranno definite in fase di progettazione esecutiva.

Ogni linea, con criterio entra – esci, raccoglie una quota parte dell’energia globalmente disponibile e la

convoglia verso la stazione AT/MT.

Tutte le linee convoglieranno energia elettrica sotto forma di corrente alternata trifase alla tensione di 30 kV.

L’impianto sarà conforme in tutto alle norme C.E.I. vigenti di cui alla Legge del 28/06/1986 n° 339 ed al

Regolamento d’esecuzione approvato con decreto del Ministero dei LL.PP. del 21/03/1988 e successive

modificazioni, alle Norme CEI 11-17 ed. III relativa alla costruzione delle linee elettriche in cavo sotterraneo,

nonché alla legge del 22/02/01 n° 36 e DPCM del 8/07/03.

Il collegamento si svilupperà nei Comuni di Conza della Campania e Sant’Andrea di Conza.

Il tracciato dell’elettrodotto evita:

− l’impatto paesaggistico sul territorio essendo realizzato in cavo interrato;

− le masserie e le abitazioni esistenti sul territorio.

I cavi saranno posati in trincea ad una profondità non inferiore a 1.1 metri. Laddove sarà necessario i cavi

saranno posati in appositi tubi di PVC inglobati in un massello di calcestruzzo. Nella stessa trincea potrà

eventualmente essere posato un tritubo in PVC per contenere i cavi di telecontrollo, telesegnalazioni e

telecomunicazioni e sarà posato un nastro continuo, colorato secondo le norme vigenti, per la segnalazione

di presenza di cavi sotterranei. I collegamenti potranno essere suddivisi in tratte separate da giunti intermedi.

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WESTWIND S.r.l.

Fig. 4.1 Schema di posa cavo

Per quanto riguarda i campi elettrici e magnetici, le rare costruzioni esistenti lungo il percorso del cavo sono

di gran lunga esterne alla fascia di rispetto (art. 6 del DPCM 8/7/2003) e pertanto si presume soddisfatto, in

ogni condizione, il limite di qualità di 3 µ T previsto dall’art. 4 del DPCM 8/7/2003.

Collegamenti in cavo interrato MT tra gli aerogeneratori e la cabina di trasformazione AT/MT

Per motivi strettamente connessi alla collocazione delle torri e per una buona flessibilità di esercizio sono

state previste n. 5 linee che collegano diversi gruppi di aerogeneratori alla stazione di trasformazione

secondo il seguente schema:

− Linea 1, lunghezza 9,6 km per le torri 1,3

− Linea 2, lunghezza 11,1 km per le torri 4,2

− Linea 3, lunghezza 7,4 km per le torri 7,5,6

− Linea 4, lunghezza 0,4 km per la torre 8

− Linea 5, lunghezza 6,9 km per le torri 9,10 e 11

Le sezioni impiegate sono state dimensionate con il criterio termico utilizzando un cavo in cui la portata del

cavo non risulti, in alcun caso, inferiore alla corrente di impiego del circuito, in ottemperanza alle prescrizioni

della norma CEI; e utilizzando come criterio di verifica quello della massima caduta di tensione analizzando

che la cdt ottenuta sia inferiore al limite stabilito. La scelta dell’alluminio come materiale conduttore, è stata

dettata da considerazioni di natura esclusivamente economica.

Il percorso di ciascuna linea è stato individuato sulla base dei seguenti criteri:

− minima distanza;

− massimo sfruttamento degli scavi delle infrastrutture di collegamento da realizzare;

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WESTWIND S.r.l.

− migliore condizione di posa (ossia, in presenza di forti dislivelli tra i due lati della strada, contenendo,

comunque, il numero di attraversamenti, si è cercato di evitare la posa dei cavi elettrici dal lato più

soggetto a frane e smottamenti).

− Il cavidotto sarà interrato ad una profondità minima di 1,1 metro. I conduttori saranno posati su un

letto di sabbia vagliata e protetti superiormente da apposite protezioni copricavo. Completeranno la

struttura del cavidotto alcuni pozzetti di ispezione per le connessioni dei conduttori. Per gli

attraversamenti stradali i cavi saranno posati in tubo al fine di ridurre al minimo la presenza degli

scavi a cielo aperto sulla carreggiata stradale. Gli scavi ed i ripristini sulle eventuali carreggiate

stradali saranno eseguite secondo le prescrizioni degli enti proprietari e ripristinando nel miglior

modo possibile lo stato ante-operam.

I riempimenti dello scavo saranno effettuati riutilizzando il terreno vegetale prelevato dallo strato stesso, al

fine di ripristinare il più possibile lo stato ante-operam.

Lungo il cavidotto, saranno posati, oltre ai cavi di energia, sia quelli in fibra ottica per il controllo degli

aerogeneratori del parco eolico (superiormente rispetto ai cavi di energia), sia una corda di terra in rame

nudo, allo scopo di assicurare la continuità elettrica ed una efficace dispersione. I cavi in uscita dalla sezione

MT dell’unità di trasformazione degli aerogeneratori passeranno entro tubi inseriti nel plinto di fondazione

della torre e procederanno interrati lungo il bordo delle piazzole e delle strade del parco eolico.

Fig. 4.2 tubi corrugati inseriti nel plinto di fondazione

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WESTWIND S.r.l.

In Tab. 6.1 vengono riportati i valori di portata massima ammissibile, per le sezioni maggiormente utilizzate,

in corrispondenza di una temperatura massima in servizio permanente pari a 90 °C, applicando un fattore di

correzione pari ad 1:

Tabella 4.1 caratteristiche dei cavi tripolari

La portata di corrente indicata è da intendersi in regime permanente, ovvero rappresenta la corrente che il

cavo può trasmettere in via continuativa, senza che la sua temperatura superi il valore prefissato dalle

Norme.

Il dimensionamento delle linee è stato effettuato per consentire il trasporto dell’energia prodotta dal parco

eolico in condizioni nominali di funzionamento (funzionamento contemporaneo di ciascuno dei 9

aerogeneratori del parco alla massima potenza di 3 MW). La condizione nominale del singolo

aerogeneratore è riassunta nella tabella seguente

Potenza nominale

aerogeneratore Pn [MW] 3

frequenza nominale fN [Hz] 50

tensione nominale VN [kV] 30

fattore di potenza nominale cosφ 1

corrente nominale MT In [A] 58

Tabella 4.2 caratteristiche nominali aerogeneratore Vestas V 112 da 3 Mw

Le seguenti tabelle riepilogano, per ciascuna linea, le connessioni tra le coppie di aerogeneratori, la

lunghezza di ciascun tratto, la massima corrente in esso circolante, la sezione del cavo da utilizzare ed i

relativi parametri elettrici caratteristici della sezione considerata, il valore assoluto e percentuale della caduta

di tensione e delle perdite di potenza.

Sezione [mmq]

Portata [A]

R a 90°C [Ω/km]

X [Ω/km]

95 263 0,241 0,0762

120 297 0,19 0,074

150 332 0,156 0,0745

185 373 0,124 0,0742

240 429 0,0942 0,0752

300 481 0,075 0,075

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WESTWIND S.r.l.

LINEA 1

TRATTO TURBINE

COLLEGATE

POTENZA

(W)

In

(A)

S

(mm2)

Iz

(A)

L

(Km)

R

(Ω/km)

X

(Ω/km)

ΔV

(V)

Perdite

(W)

1-3 1 3000000 61 240 429 2,311 0,0942 0,0752 27,5 2.417,9

3-st 2 6000000 122 240 429 7,321 0,0942 0,0752 174,1 30.638,2

9,632

∆∆∆∆V 3

( V) 201,6

∆∆∆∆P3

(W) 33.056,1

∆∆∆∆V3

(%) 0,7

∆∆∆∆P3

(%) 0,6

LINEA 2

TRATTO TURBINE

COLLEGATE

POTENZA

(W)

In

(A)

S

(mm2)

Iz

(A)

L

(Km)

R

(Ω/km)

X

(Ω/km)

ΔV

(V)

Perdite

(W)

4-2 1 3000000 61 240 429 3,515 0,0942 0,0752 41,8 3.677,5

2-st 2 6000000 122 240 429 7,595 0,0942 0,0752 180,6 31.784,9

11,11

∆∆∆∆V 2

( V) 222,4 ∆∆∆∆P 2

(W) 35.462,4

∆∆∆∆V 2

(%) 0,7 ∆∆∆∆P2

(%) 0,6

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WESTWIND S.r.l.

LINEA 3

TRATTO TURBINE

COLLEGATE

POTENZA

(W)

In

(A)

S

(mm2)

Iz

(A)

L

(Km)

R

(Ω/km)

X

(Ω/km)

ΔV

(V)

Perdite

(W)

7-5 1 3000000 61 240 429 1,392 0,0942 0,0752 16,6 1.456,4

5-6 2 6000000 122 240 429 1 0,0942 0,0752 23,8 4.185,0

6-st 3 9000000 183 300x3 360 5 0,075 0,075 149,5 37.484,8

7,392

∆∆∆∆V 2

( V) 189,8

∆∆∆∆P 2

(W) 43.126,2

∆∆∆∆V 2

(%) 0,6 ∆∆∆∆P2

(%) 0,5

LINEA 4

TRATTO TURBINE

COLLEGATE

POTENZA

(W)

In

(A)

S

(mm2)

Iz

(A)

L

(Km)

R

(Ω/km)

X

(Ω/km)

ΔV

(V)

Perdite

(W)

8-st 1 3000000 61 240 429 0,4 0,0942 0,0752 4,8 418,5

0,4

∆∆∆∆V 2

( V) 4,8

∆∆∆∆P 2

(W) 418,5

∆∆∆∆V 2

(%) 0,0 ∆∆∆∆P2

(%) 0,0

LINEA 5

TRATTO TURBINE

COLLEGATE

POTENZA

(W)

In

(A)

S

(mm2)

Iz

(A)

L

(Km)

R

(Ω/km)

X

(Ω/km)

ΔV

(V)

Perdite

(W)

9 10 1 3000000 61 240 429 0,571 0,0942 0,0752 6,8 597,4

10 11 2 6000000 122 240 429 2,7 0,0942 0,0752 64,2 11.299,4

11 - st 3 9000000 183 300x3 360 3,6 0,075 0,075 107,6 26.989,1

6,871

∆∆∆∆V 2

( V) 107,6 ∆∆∆∆P 2

(W) 26.989,1

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∆∆∆∆V 2

(%)

0,4

∆∆∆∆P2

(%)

0,3

POTENZA

TOTALE

W

TURBINE Σ ∆Σ ∆Σ ∆Σ ∆Pi

(W)

∆∆∆∆P

(%)

33.000.000 11 139.052,2 0,4

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4.5 CALCOLI ELETTRICI E DIMENSIONAMENTI

Le Norme CEI 11-17 III edizione forniscono i criteri da adottare per la progettazione, per l’esecuzione, per le

verifiche e per l’esercizio delle linee di energia in cavo a corrente sia alternata sia continua.

Il campo di applicazione delle Norme CEI 11-17 III edizione è rivolto agli impianti di produzione, trasmissione

e distribuzione di energia elettrica quando la tensione nominale è superiore a 1000 V in corrente alternata ed

a 1500 V in corrente continua.

Scelta dei cavi in relazione alle tensioni

Nel seguito si elencano i parametri elettrici più significativi della linea oggetto della presente relazione:

⋅ Tipologia del sistema: trifase;

⋅ Frequenza: 50 Hz;

⋅ Tensione nominale: 30 kV;

⋅ Tensione massima del sistema: 36 kV;

⋅ Tipo di messa a terra del neutro del sistema: isolato;

⋅ Massima durata permessa di funzionamento per ogni singolo caso di funzionamento con una fase a

terra, per ciascun guasto a terra: Categoria A fino ad 8 ore;

⋅ Tensione nominale di riferimento per l’isolamento a frequenza d’esercizio tra un conduttore isolato

qualsiasi e la terra: U0 = 18 kV;

⋅ Tensione di tenuta ad impulso atmosferico: Up non specificato, in quanto il cavo non è sottoposto a

sollecitazioni per sovratensioni di tipo atmosferico in quanto non è collegato a linee aeree;

⋅ Massima durata prevedibile di funzionamento con una fase a terra, complessiva per i guasti di un

intero anno: qualche minuto;

⋅ Modalità di posa: interrata ed in tubo ed in acqua.

4.6 DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE

Una corretta scelta delle condutture rappresenta uno dei punti principali della progettazione dell’intero

impianto elettrico. Per determinare la sezione ottimale di un cavo, una volta definita la corrente che sarà

destinato a trasportare attraverso l’analisi dei carichi applicati, occorre considerare una serie di aspetti

ulteriori. I conduttori devono essere scelti in modo da garantire sia una portata superiore alla corrente

richiesta dagli utilizzatori, sia delle cadute di tensione che non superino massimi valori imposti.

La portata del cavo, infatti, non dipende soltanto dalla sezione ma anche da diverse condizioni a contorno,

quali tipo di posa, temperatura ambiente, tipo di isolante, cavi unipolari o multipolari, presenza di cavi

raggruppati.

4.6.1 scelta dei cavi in relazione alle correnti nominali

Agli effetti delle Norme 11-17 vengono definiti i seguenti termini:

− Portata in regime permanente: massimo valore della corrente che, in regime permanente e in

condizioni specificate, il conduttore può trasmettere senza che la sua temperatura superi un valore

specificato.

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− Sovracorrente: corrente, di valore superiore alla portata in regime permanente, che si presenta in

caso di sovraccarico o di cortocircuito.

− Corrente di sovraccarico: corrente che si può verificare in seguito a condizioni anomale del carico

utilizzatore (sovraccarico) o in seguito a condizioni di guasto ad alta impedenza.

− Corrente di cortocircuito: corrente che si può verificare in seguito ad un guasto o ad un errato

collegamento ad impedenza trascurabile tra due punti del circuito a potenziale differente

(cortocircuito).

4.6.2 Rete di terra del parco

L’impianto di terra sarà unico per tutta l’area del parco eolico, ad esso dovranno essere connessi tutti i

conduttori che realizzano la messa a terra di funzionamento (scaricatori e sistemi per la protezione contro le

scariche atmosferiche ed elettrostatiche).

L’impianto di terra dovrà essere eseguito in modo da soddisfare le seguenti condizioni:

⋅ Efficienza garantita nel tempo

⋅ Dispersione delle correnti di guasto senza subirne danni.

L’impianto comprenderà, infine, la rete dei conduttori di protezione, installati negli stessi condotti dei cavi di

fase ed estesa a tutti gli utilizzatori.

4.6.3 Stazione elettrica di trasformazione 30/150 kV

La Stazione di trasformazione MT/AT consente di elevare la tensione dell’energia prodotta a 30 kV dal parco

eolico fino al valore di 150 kV della stazione di smistamento RTN.

La Stazione elettrica sarà predisposta per essere asservita all’impianto eolico installato nel territorio del

Comune di Conza della Campania e sarà ubicata nelle vicinanze di una nuova una nuova stazione RTN a

150 kV in doppia sbarra da collegare mediante due nuovi collegamenti RTN a 150 kV con la sezione a 150

kV di una futura stazione elettrica della RTN a 150 kV di Terna, nel Comune di COnza della Campania

occupando un’area di circa 40 x 60 metri.

L’area, di competenza di WESTWIND Srl, consiste in uno stallo di trasformazione 30/150 kV comprensivo

delle relative apparecchiature di sezionamento, del macchinario AT e del sistema di protezione, comando e

controllo, comprendente in sintesi le seguenti apparecchiature:

⋅ 1 sistema semplice a sbarre in aria a tre passi

⋅ 2 montanti trasformatore 150 kV

⋅ 1 montante misure fiscali e collegamenti con impianto di Terna

⋅ 2 trasformatori di potenza 30-40 MVA

⋅ 1 quadro MT 30 kV

Il quadro all’aperto WESTWIND Srl comprende inoltre:

⋅ un complesso di fondazioni per l’alloggiamento delle anzidette strutture, nonché delle paline per

l’illuminazione esterna ed emergenza; le fondazioni dei sostegni per le apparecchiature esterne

saranno realizzate in calcestruzzo armato gettato in opera;

⋅ cunicoli, tubazioni e pozzetti per cavi BT;

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⋅ un impianto di messa a terra

⋅ opere di completamento e rifinitura, quali recinzioni e pavimentazioni di strade e piazzali asfaltate e

ove previsto opportunamente delimitate da cordoli prefabbricati in cemento.

4.6.4 Servizi ausiliari

I servizi ausiliari saranno alimentati tramite trasformatore MT/bt, derivato dalla rete locale MT di

distribuzione. Inoltre, è previsto un gruppo elettrogeno di emergenza della potenza di 15 kW avente una

autonomia di circa 40 ore di funzionamento.

Le principali utenze in c.a. saranno; motori interruttori e sezionatori, illuminazione esterna ed interna,

scaldiglie, etc.

Le utenze fondamentali quali protezione e comando, manovra interruttori e segnalazioni, saranno alimentate

in c.c. 110 Vc.c. tramite batterie al piombo ermetiche, tenute in tampone da un raddrizzatore.

Il dimensionamento delle batterie sarà effettuato tenendo conto della massima implementazione

dell’impianto.

4.6.5 Rete di terra

Il dispersore, ed i collegamenti alle apparecchiature, saranno realizzati ed in accordo alle Norme CEI 11-

1/99 e dimensionati termicamente per una corrente di guasto di 31,5 kA per 0,5 sec.

Il dispersore sarà costituito da una maglia realizzata in corda di rame 63 mq, interrata a profondità di ca 0,9

m, composta a sua volta da maglie regolari di minore dimensione, mentre i collegamenti alle

apparecchiature saranno in corda di rame da 125 mmq .

Per la vicinanza della stazione di Terna esso sarà collegato al dispersore della stazione di Terna.

4.6.6 Edificio quadri MT

All’interno dell’area di competenza WESTWIND verrà collocato l’edificio quadri AT/MT, dove verrà

posizionata l’attrezzatura strumentale e le apparecchiature. L’edificio Quadri è costituito da un corpo ad

unico piano fuori terra, avente pianta ad rettangolare e sarà destinato a contenere i quadri di protezione e

controllo, i servizi ausiliari, i telecomandi, servizi igienici ed il quadro MT a 30 kV.

La costruzione è destinata ad ospitare una sezione MT comprendente, l’arrivo MT del TR AT/MT, le celle di

arrivo delle linee MT, le celle per l’inserzione delle batterie di rifasamento, le batterie di condensatori di

rifasamento, le apparecchiature di comando e protezione, il trasformatore MT/BT dei servizi ausiliari e il GE

di emergenza; nella sezione BT sano alloggiate le batterie ed i quadri BT in c.a. e c.c. per le alimentazioni

dei servizi ausiliari, il metering e gli apparati di telecontrollo.

La struttura portante dell’edificio quadri è prevista di tipo intelaiato (travi e pilastri) in c.a.; le tamponature

perimetrali e i divisori saranno in laterizio, rivestite con intonaco di tipo civile; la copertura piana del tetto sarà

opportunamente coibentata ed impermeabilizzata; gli infissi saranno realizzati in alluminio anodizzato del

tipo antisfondamento.

Particolare cura sarà osservata ai fini dell’isolamento termico impiegando materiali isolanti idonei in funzione

della zona climatica e dei valori minimi e massimi dei coefficienti volumici globali di dispersione termica, nel

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rispetto delle norme di cui alla Legge n. 373 del 04/04/1975 e successivi aggiornamenti nonché alla Legge n.

10 del 09/01/1991 e successivi regolamenti di attuazione.

Le fondazioni dell’edificio quadri saranno realizzate con travi rovesce in conglomerato cementizio armato

gettato in opera; le coperture dei pozzetti, facenti parte delle fondazioni, saranno in PRFV o in ghisa. Le

porte di accesso e le finestre di aerazione saranno in alluminio preverniciato. Per le esigenze di acqua

potabile della stazione potrà essere utilizzato l'acquedotto comunale o ricorrendo a fonti alternative

(terebrazione di un pozzo e/o mediante stoccaggio di acqua in un il serbatoio interrato a riempimento

periodico).

4.7 OPERE DI SISTEMAZIONE E RIFINITURA

I piazzali sono costituiti dalla viabilità interna, da eventuali spazi per il parcheggio, dalle aree di manovra e

dalle aree attrezzate per l’installazione delle apparecchiature elettromeccaniche all’aperto.

La viabilità interna, sarà realizzata in modo da consentire agevolmente l’esercizio e manutenzione

dell’impianto, così come prescritto dalla Norma CEI 11-18.

Le strade, le aree di manovra e quelle di parcheggio saranno finite in conglomerato bituminoso mentre le

aree destinate alle apparecchiature saranno finite in pietrisco e delimitate da cordolo in muratura.

Per l’ingresso all’area di stazione sarà previsto un varco carrabile di luce adeguata, chiuso da cancello

metallico inserito tra pilastri in conglomerato cementizio armato.

Verranno inoltre realizzate recinzioni in conglomerato cementizio armato, che delimiteranno le aree di

diversa competenza e proprietà .

I cunicoli ed i pozzetti saranno realizzati in c.a. prefabbricato o gettato in opera, con coperture carrabili; le

tubazioni per cavidotti saranno in PVC o in corrugato pesante, con pozzetti ispezionabili ubicati in

corrispondenza di ogni cambio di direzione e comunque ad interasse non superiore a 15 m. Le coperture dei

pozzetti facenti parte delle fondazioni saranno in PRFV.

La recinzione perimetrale sarà composta da un muro in c.a. gettato in opera, con sovrastanti elementi

verticali prefabbricati in c.l.s., infissi in apposita dima prefabbricata.

La pavimentazione dei piazzali sarà realizzata in conglomerato bituminoso ( 7 cm di binder e 3 cm di

tappetino) , posato su uno strato di fondazione in misto calcareo di spessore pari ad almeno 20 cm.

La piazzole con apparecchiature verranno pavimentate con lastroni di cemento o con misto calcareo rullato.

La acque meteoriche delle strade e dei piazzali verranno allontanate mediante idonea rete fognaria ,

costituita da tubi interrati in PVC e pozzetti in cls, con recapito finale in fogna o in idoneo alveo naturale.

L’accesso alla Stazione di Trasformazione AT/MT, area di competenza del Produttore, sarà reso possibile

mediante un breve tronco di raccordo alla strada esistente.

Detto percorso, che consentirà anche il transito dei mezzi pesanti, destinati al trasporto dei macchinari:

trasformatori AT/MT, apparecchiature AT ed MT e quadri MT/BT.

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4.8 CAMPI ELETTROMAGNETICI E RUMORE

Il rumore generato dal trasformatore 30/150 kV è dovuto alla vibrazione dei lamierini magnetici costituenti il

nucleo dei trasformatori ed è contenuto, sulla recinzione della stazione stessa, entro i limiti di legge previsti

dal DPCM 1.3.91. e DPCM 14.11.97.

Le apparecchiature previste e le geometrie dell’impianto di AT sono analoghe a quelle di altri impianti già in

esercizio, dove sono state effettuate verifiche sperimentali dei campi elettromagnetici al suolo nelle diverse

condizioni di esercizio, con particolare attenzione alle zone di transito del personale (strade interne).

Essendo la stazione esercita in teleconduzione, la presenza di personale è limitata agli interventi di

manutenzione.

4.9 TERRE E ROCCE DA SCAVO

Con riferimento al Dlgs 152/2006 art.186 così come modificato dal successivo D.Lgs. n. 4/2008, le terre e

rocce da scavo saranno gestite secondo i criteri di progetto di seguito esemplificati.

L’area interessata è attualmente a destinazione agricola e non rientra nell’elenco dei siti inquinati.

Stante la natura prevalente pianeggiante del sito sono previsti movimenti terra oltre quelli dovuti allo scotico

superficiale, fino al raggiungimento del piano di posa delle fondazioni, (sino a ca 90 cm) .

Successivamente alla realizzazione delle opere di fondazioni (edifici, fondazioni macchinario,etc ) sono

previsti reinterri fino alla quota di 30 cm dal p.c. e trasferimento a discarica autorizzata del materiale in

eccesso.

Sulle terre e rocce provenienti dai movimenti di terra sarà eseguita una caratterizzazione dei cumuli

finalizzata alla classificazione di pericolosità del rifiuto (All. H parte IV D. Lgs 152/2006) e alla

determinazione della discarica per lo smaltimento intergenerale (DM 3/8/ 2005).

Il materiale proveniente dagli scavi sarà temporaneamente sistemato in aree di deposito individuate nel

progetto esecutivo e predisposte a mezzo di manto impermeabile, in condizioni di massima stabilità in modo

da evitare scoscendimenti (in presenza di pendii) o intasamento di canali o di fossati e non a ridosso delle

essenze arboree.

4.10 DESCRIZIONE FASI OPERATIVE

Per quanto riguarda la costruzione della stazione di trasformazione, essa è suddivisibile in quattro fasi:

⋅ opere civili preliminari quali viabilità esterna, sbancamenti e riporti, recinzione perimetrale , cancelli;

opere civili di stazione quali viabilità interna, recinzione di aree, edificio cunicoli per vie cavi,

fondazioni dei trasformatori e delle apparecchiature, vasca di raccolta olio, chioschi in modulo

prefabbricato,;

⋅ montaggi elettromeccanici (trasformatore, carpenteria metallica per sbarre e per tralicciatura,

apparecchiature quali interruttori, sezionatori , trasformatori di tensione e di corrente, ) paline

illuminazione;

⋅ l'installazione dei sistemi di comando e controllo ed apparati di telesegnalazione;

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Durante le attività di costruzione i mezzi che si utilizzeranno saranno soprattutto quelli relativi al trasporto dei

materiali (dumper, furgoni fuoristrada, etc.) e quelli più propriamente di cantiere (escavatori, betoniere,). Le

attività costruttive saranno diurne e localizzate all'interno del sito di cantiere.

Le attività di costruzione degli elettrodotti in cavo prevedono le seguenti fasi lavorative:

Scavo trincea

Con l'impiego di un escavatore si esegue lo scavo di trincea per singole tratte di lunghezza pari alla

pezzatura del cavo; agli estremi della tratta saranno eseguiti gli scavi delle buche idonee ad ospitare i

giunti. Allo stato, stante la modesta lunghezza delle pezzature non si prevede la necessità di effettuare

giunti. Il cavo verrà posizionato ad una profondità non inferiore a 1.1 metri dal piano campagna.

Il materiale scavato sarà collocato, fino alla fase di rinterro, lungo la trincea all'interno dell'area di lavoro

delimitata da apposita recinzione.

Posa cavi MT

Dopo aver opportunamente predisposto il letto di posa, con cement-mortar ove ritenuto necessario, vengono

opportunamente posizionati i rulli sui quali poggerà il cavo durante la fase di stendimento.

Agli estremi della tratta vengono posti da una parte l'argano di tiro per lo stendimento del cavo e dall'altra le

bobine dei cavi.

Dopo aver eseguito la posa dei tre cavi si provvede a rimuovere i rulli utilizzati per lo stendimento.

Rinterro trincea

Il rinterro della trincea sarà eseguito con il terreno di scavo, ove questo non presenti adeguate caratteristiche

termiche potrà essere effettuato con idoneo inerte; in tal caso il materiale di risulta sarà allontanato e portato

a discarica autorizzata.

Prima di completare il rinterro sarà posizionato il tritubo che ospiterà il cavo del telecomando e

telecomunicazioni.