Progetto Conca - Un invaso di biodiversità

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Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU onlus Delegazione E.R. Associazione la Selva Oscura onlus Rimini reforestation lab Un invaso di biodiversità Progetti per il Conca 2014 Proposte per la valorizzazione ecologica dell'Invaso artificiale presso la diga del Fiume Conca nell'Oasi faunistica del Fiume Conca e nel PNSP del Fiume Conca Introduzione La Provincia di Rimini, fra le tante ricchezze naturalistiche e paesaggistiche che ospita, dal mare all'alta collina, vanta la presenza di due importanti corridoi ecologici, il Fiume Marecchia e il Fiume Conca con le relative vallate. Questi due fiumi hanno caratteristiche peculiari di natura geologica, idrogeologica e geomorfologica e rappresentano ricchezze naturalistiche di inestimabile valore per le tante e insostituibili funzioni ecosistemiche, economiche, sociali e culturali che essi assolvono. Essi sono veri e propri serbatoi di biodiversità, dissetano il territorio e ne hanno fornito il primario sostentamento lungo tutto il corso della sua storia millenaria. Si può affermare senza esitazione che la storia, la cultura e forse l'identità della gente che abita questo angolo di Romagna, oltre che grazie al mare, abbiano avuto origine e culla proprio nell'alveo di questi fiumi. La bellezza di questi luoghi si è però dovuta confrontare con un modello di sviluppo economico devastante, una pianificazione del territorio miope e una gestione delle risorse spesso insostenibile. L'antropizzazione e lo sfruttamento sfrenato di queste aree nella maggior parte dei casi non sono stati infatti in grado di vincere la sfida della tutela e della conservazione della natura a danno delle fonti di sostentamento che essa assicura a di chi abita questo territorio. 1

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LIPU e la Selva Oscura insieme in un progetto ambizioso: dare all'Oasi faunistica e all'invaso artificiale sul fiume Conca una nuova valenza ecologica per le migliaia di gli uccelli acquatici e migratori che popolano la diga.

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Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU onlusDelegazione E.R.

Associazione la Selva Oscura onlusRimini reforestation lab

Un invaso di biodiversità Progetti per il Conca 2014Proposte per la valorizzazione ecologica dell'Invaso artificiale presso la diga del Fiume Conca nell'Oasifaunistica del Fiume Conca e nel PNSP del Fiume Conca

Introduzione

La Provincia di Rimini, fra le tante ricchezze naturalistiche e paesaggistiche che ospita, dal mareall'alta collina, vanta la presenza di due importanti corridoi ecologici, il Fiume Marecchia e il Fiume Concacon le relative vallate. Questi due fiumi hanno caratteristiche peculiari di natura geologica, idrogeologica egeomorfologica e rappresentano ricchezze naturalistiche di inestimabile valore per le tante e insostituibilifunzioni ecosistemiche, economiche, sociali e culturali che essi assolvono.

Essi sono veri e propri serbatoi di biodiversità, dissetano il territorio e ne hanno fornito il primariosostentamento lungo tutto il corso della sua storia millenaria. Si può affermare senza esitazione che la storia,la cultura e forse l'identità della gente che abita questo angolo di Romagna, oltre che grazie al mare, abbianoavuto origine e culla proprio nell'alveo di questi fiumi.

La bellezza di questi luoghi si è però dovuta confrontare con un modello di sviluppo economicodevastante, una pianificazione del territorio miope e una gestione delle risorse spesso insostenibile.

L'antropizzazione e lo sfruttamento sfrenato di queste aree nella maggior parte dei casi non sonostati infatti in grado di vincere la sfida della tutela e della conservazione della natura a danno delle fonti disostentamento che essa assicura a di chi abita questo territorio.

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In questa era “post-industriale”, sulle ceneri di un modello di sviluppo quantitativo e insostenibileche è collassato su sé stesso lasciando sul territorio molte cicatrici di abbandono, vogliamo provare adavanzare idee e proposte per cogliere nuove opportunità, risolvere problemi da anni inevasi e trasformarecicatrici e relitti del passato in leve di rinascita, riscoperta e valorizzazione sostenibile del territorio abeneficio della natura e della popolazione locale che da essa dipende.

LIPU, Lega italiana protezione uccelli onlus, associazione nazionale riconosciuta dal Ministerodell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare, assieme a la Selva Oscura onlus – Riminireforestation lab, progetto associativo locale che aggrega giovani e cittadini del riminese attorno ai temidella rinascita del territorio mediante il recupero e la tutela della biodiversità e della natura, presentano quidi seguito, un progetto orientato a valorizzare un sito specifico, ovvero l'invaso artificiale del fiume Concache è un importante bacino idrico che serve tuttora la riviera riminese e che è uno fra i siti più significativi ditutta l'asta fluviale del fiume Conca. Il nostro è un progetto semplice, poco oneroso, quasi elementare per lasua facilità d'attuazione, ma nello stesso tempo è un progetto ambizioso e degno di nota proprio perchéconiuga la tutela della biodiversità e la rinascita ecologica del territorio allo sviluppo sociale, economico,culturale e ambientale di un intero territorio. Saremo grati a coloro che vorranno addentrarsi nel merito dellenostre proposte e considerazioni, fiduciosi che il nostro contributo possa essere uno spunto utile e fecondoper una presa di coscienza fattiva di criticità e punti di forza dell'area e per l'adozione di scelte strategicheconcrete per il bene il futuro di tutta la Valconca.

Analisi del contesto

Nell'ultimo tratto del fiume Conca primadella sua foce a mare, nel cuore dell'Oasifaunistica del Conca e del Paesaggionaturale e semi-naturale protetto delFiume Conca sorge la diga del Conca.

Tale opera artificiale, che haprofondamente cambiato i connotatigeomorfologici del Fiume Conca dagli annisettanta in poi, ha generato unatrasformazione profonda nel paesaggio, macontrariamente a quanto accade di solito aseguito degli stravolgimenti artificiali degliassetti naturali, tale trasformazione haassunto un valore ecologico enorme,perché in un contesto regionale didiradamento generalizzato e preoccupantedelle aree umide fra le quali, paludi e bacinilacustri con acque basse e aree umide diprossimità delle foci fluviali, in particolarmodo con il restringersi progressivo dellaaree concesse alla naturalità dei deltafluviali maggiori della regione, il bacinoidrico venutosi a creare con la realizzazionedell'invaso su tale tratto di fiume dicarattere altrimenti torrentizio, ha assunto apieno titolo le caratteristiche di un'areaumida di grande preziosità per il contestoprovinciale e regionale.

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Già l'INFS, l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggiISPRA, aveva documentato e accertato per i due corridoi ecologici delConca e del Marecchia, la sussistenza di due corridoi migratori diimportanza strategica di livello comunitario per l'avifauna, così che èstato naturale l'insediamento nelle aree umide artificiali sorte su entrambi i

fiumi (le ex cave abbandonate e rinaturalizzate sul Marecchia e l'invaso artificiale presso la diga sul Conca) diimportantissimi ambienti di sosta migratoria, nidificazione e svernamento per le più svariate specieavifaunistiche di importanza comunitaria.

Tali corridoi ecologici in particolare rappresentano il canale preferenziale delle rotte migratorie chedapprima transitano presso il delta del Po per poi valicare la catena appenninica in direzione dell'Africa o indirezione contraria verso il Nord-est europeo.

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La Regione Emilia Romagna ha identificatoentrambe le aree, nei propri strumenti di pianificazione territoriale,ovvero il Piano paesistico regionale e Piano triennale delle areeprotette, come aree strategiche meritevoli e bisognose di tutela.

La Provincia di Rimini, pur confermandonee recependone il valore naturalistico, ecologico edecosistemico nel proprio PTCP del 2007, ha fino adora applicato dal punto di vista conservazionistico,forme di tutela minime, ovvero l'istituzione del SICTorriana Montebello Valmarecchia in bassaValmarecchia, facente parte della Rete Natura 2000e del Paesaggio Naturale e seminaturale protettodel Fiume Conca di recente istituzione con laDelibera 33 del 28-06-2011.

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Nell'anno 2009 il fiume Conca è stato interessato inoltre dalprogetto provinciale partecipato denominato “Progetto Conca”, un lungoiter che ha portato alla stesura del Contratto di Fiume del Fiume Conca,strumento di pianificazione ispirato dalla Convenzione europea delPaesaggio del 2000 e siglato da Provincia di Rimini, Regione EmiliaRomagna, comuni della Valconca e MiBAC.

Tale processo partecipativo ha prodotto molto materiale analiticodi buona qualità anche approfondendone le criticità e avanzando alcune proposte di valorizzazionepaesaggistica e turistica dell'entroterra, ma non ha saputo essere la chiave di volta per avviare un processo divalorizzazione concreta, fattiva e visibile per l'area lasciando inevase le questioni principali e limitandosi apromuovere progetti legati alla sentieristica alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale sul fiume e alturismo naturalistico, sportivo e culturale legati ad essi.

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Nell'ambito della gestione faunistica dell'enorme patrimonio di biodiversità che insiste sull'area inoggetto, la zona dell'invaso è attualmente ricadente all'interno dell'Oasi faunistica del Conca della quale sipuò leggere sul Piano faunistico-venatorio provinciale 2008-2012 quanto segue:

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La diga, di proprietà dello stato, è attualmente nella disponibilità di Romagna Acque – Società delle fonti chene gestisce l'utilizzo e le risorse idriche. Romagna Acque ne presenta le caratteristiche in questo modo:

Tratto dal sito: http://www.romagnacque.it/fonti_idriche/rimini/diga_del_conca

Diga del ConcaLa diga, che prende il nome dal fiume Conca, venne costruita per andare incontro all’esigenza di

migliorare l’approvvigionamento idrico delle zone costiere della Romagna meridionale, a fronte della crescitadel turismo estivo degli anni ‘60 e dell’aumento demografico della popolazione locale.

La soluzione che i comuni di Riccione, Cattolica, Misano e Gabicce adottarono fu quella dellarealizzazione di uno sbarramento sul fiume Conca al fine di creare un serbatoio artificiale che, contenendoparte delle portate primaverili, integrasse le portate di magra estive e consentisse la ricarica naturale dellefalde del Conca da cui attingono i pozzi dei comuni interessati.

L’ubicazione della diga è tra i comuni di San Giovanni in Marignano e Misano Adriatico, a montedell’autostrada tra il colle di Montalbano e la piana di Santamonica.

La costruzione dello sbarramento, cominciata nel 1971, terminò nel 1973. La diga entrò in funzionenel 1983.

Nel territorio affiorano terreni appartenenti a due domini strutturali distinti, uno marchigiano-romagnolo e l’altro alloctono, suddiviso in “ligure” ed “epiligure”.

Al primo gruppo appartengono le formazioni più prossime alla costa, in particolare le ArgilleAzzurre, le Argille a Colombacci e i Flysch marnoso-arenacei, mentre al secondo sono associate le ArgilleVaricolori, i calcari e le marne della Formazione di Monte Morello, note localmente con il nome di “Alberese”.

Si segnalano inoltre i terreni miocenici appartenenti alla Formazione Gessoso-Solfifera, caratterizzatida gessi, argille bituminose e dai Tripoli ricchi di organismi fossili.

Le acque che confluiscono nello sbarramento provengono dal fiume Conca, la cui portata mediaannuale è di 65-70.000.000 m3. Il Conca nasce nella provincia di Pesaro-Urbino dalle pendici del MonteCarpegna, a 1415 metri sul livello del mare. Sfocia presso Cattolica dopo un percorso di 45 Km. Il corsod’acqua, avente una superficie di bacino imbrifero pari a 173 Km2, ha un regime prevalentemente torrentiziocon una portata altamente influenzata dalla piovosità e dalla scarsa permeabilità delle rocce checostituiscono il bacino imbrifero stesso. La sua conoide rappresenta, oggi come in passato, una insostituibilefonte di approvvigionamento idrico.

La regolazione idraulica delle acque del Conca tramite la Diga consente da un lato la funzione diricarica della falda e dall’altro l’utilizzo delle acque invasate tramite un impianto di trattamento posto inprossimità della diga stessa.

Tale impianto, situato nel comune di S. Giovanni in Marignano, tratta acqua di superficie provenientedal fiume in questione.

Una volta potabilizzata, l’acqua viene accumulata in vasca e consegnata al cliente Hera.L’impianto è attivo durante il periodo estivo ed è sottoposto a un continuo monitoraggio.

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CriticitàSe le fonti di disturbo antropico non mancano all'area, che è vicinissima all'abitato, affiancata da un

autodromo che ad intervalli regolari diviene particolarmente rumoroso e delimitata a mare dallo scorrimentodell'A14, il valore naturalistico e ricreativo dell'area permangono quasi intatti, tanto che il percorso ciclo-pedonale che costeggia l'invaso è frequentato assiduamente da sportivi, famiglie, turisti o residenti inmaniera armonica e non impattante sulla fauna.

Sono invece altri i fattori che limitano fortemente lo sviluppo dell'area, fattori che si possonoricondurre alla gestione delle acque e a taluni interventi in alveo.

GESTIONE delle ACQUE:

Il fatto che l'invaso sia attivonella sola stagione estiva, segueuna logica inopinabile dal punto divista della gestione delle acque edelle falde, ma rappresenta unfattore di forte penalizzazionedell'area dal profilo faunistico.

Se infatti l'invaso è diventatouna risorsa preziosa e un polo diattrazione importante per la faunae soprattutto per gli uccelliacquatici e ripariali fra i qualilimicoli, ardeidi, rallidi, scolopacidie falacrocoracidi, svernanti masoprattutto migratori, il fatto chein primavera e autunno, l'invasosia prosciugato totalmente èfonte di “desertificazionefaunistica” costante dell'area cheperde ogni funzione ecologica edecosistemica per la biodiversità.

Durante questi due periodi dell'anno strategici per la migrazione di partenza o di arrivo, la presenzao l'assenza dell'acqua diviene un fattore decisivo per la qualità degli habitat. Prosciugando l'area per untempo così prolungato e mal sincronizzato con le esigenze della fauna, le garzaie stentano ad insediarsi, lepopolazioni tendono a disperdersi e a dover prediligere altri ambiti di alimentazione e/o di nidificazione, lavegetazione stessa tende a rallentare e perdere le caratteristiche ottimali degli habitat umidi limitandoenormemente l'espressione della potenzialità ecologica dell'invaso.

Il medesimo discorso si può fare in estate, quando l'invaso viene riempito e la diga utilizzata a pienoregime. In questo periodo dell'anno, la criticità riguarda la comunità ittica a mare del bacino idrico. Lamancanza di garanzie del deflusso minimo vitale del Conca è causa della distruzione periodica e ripetitiva dilarga parte delle popolazioni di ittiofauna presenti nel Conca, unitamente ad una serie di interventi di grandeimpatto, opere finalizzate alla gestione idraulica poste in opera senza i necessari accorgimenti per lasalvaguardia biologica del fiume ad opera di STB, fra le quali possiamo citare briglie, ostacoli e altre opere

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estremamente impattanti sulla biologia del fiume che hanno letteralmente annullato le possibilità diinsediamento e permanenza di popolazioni stabili e ben strutturate di ittio-fauna devastando la catenaalimentare trofica che assicura direttamente all'avifauna presente un luogo idoneo per sostentamentoalimentare della popolazione nidificante.

Affiancare alla vocazione legata alla gestione idrica e idrogeologica dell'invaso, la vocazioneecosistemica non può che rappresentare un valore aggiunto fino ad ora espresso solo teoricamente.

Tale mutamento di scelta politico-strategica di gestione, più volte sollecitata dalla Provincia di Riminie in particolare dall'Assessorato all'agricoltura e tutela faunistica, si è storicamente arenata sulla scarsasensibilità al problema dell'ente statale proprietario della diga che, di fatto lontano e non radicato alterritorio, non ha mai compreso realmente il valore e il potenziale sociale, turistico ed ecologico dell'invaso,vedendone univocamente la funzione idraulica.

Romagna Acque, ente gestore e soggetto espressione del territorio, può invece giocare un ruolofondamentale di intermediazione e in questo senso, dimostrarsi attore principale nella valorizzazione delleproprie fonti, sfruttandone le innumerevoli ricchezze, non solo sotto il profilo idrico, finalmente incollaborazione con i comuni, la Provincia, il Servizio tecnico di bacino e gli altri soggetti interessati.

INTERVENTI IN ALVEO:Briglie, ostacoli e opere ingegneristiche a monte o a valle dell'invaso, hanno devastato in più punti

l'habitat di riproduzione dell'ittiofauna ripercuotendosi in seconda battuta sulla catena trofica disostentamento dell'avifauna nella misura già illustrata, ma non sono solamente questi gli interventi in alveoda rendere sostenibili e armonici con l'ambiente che si intende tutelare.

Se la Provincia di Rimini è impegnata in opere di implementazione ambientale degli ambientiripariali vegetazionali e umidi come stagni, saliceti e boschi ripariali fondamentali alla rinaturalizzazionedell'area e all'insediamento di garzaie e habitat stabili, taluni interventi di manutenzione idraulica in alveo,soprattutto sul corso fluviale a monte dell'invaso, sono decisamente impattanti sull'integrità degli habitat.

Sfalci a raso di canneti e vegetazione ripariali, soprattutto se operati in momenti dell'annototalmente errati, possono rivelarsi fatali sulla capacità del fiume di ospitare la catena trofica adeguata allapresenza della vita. Tali interventi vanno resi compatibili e adeguati scientificamente ai ritmi biologici delfiume, ma è purtroppo chiara a riguardo, la mancanza di regia politica della gestione dell'area, una regia chepossa fungere da coordinamento fra STB, ente gestore dell'invaso (Romagna Acque) e Ufficio tutelafaunistica provinciale, il tutto a danno degli ambienti e della biodiversità dell'area.

Recupero di fauna ittica operata dalla Provincia durante lavori in alveo sul Fiume Conca ad opera di STB

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Punti di forza

Le peculiarità naturalistiche, le funzioniecologiche e la biodiversità presente nell'alveorappresentano un punto di partenzafondamentale ed esprimono una potenzialità dirichiamo per il turismo sportivo e naturalistico digrande rilevanza. In particolare, si potrebberoavviare con prevedibile successo molti progettinei seguenti ambiti:

• TURISMO NATURALISTICO –Un'attrazione naturalistica così prossimaall'abitato e alla costa più attrezzataturisticamente non può che fungere davalore aggiunto per un turismo e unafruizione “leggera” dell'area, quanto,

opportunamente attrezzata per tale scopo, può divenire un polo di attrazione per birdwatchers eappassionati naturalisti in genere. Già note sono le potenzialità legate al truismo sportivo e ricreativoche sull'area sono state già espresse mediante la realizzazione del percorso ciclo-pedonale.

• EDUCAZIONE AMBIENTALE – Enormi sono le potenzialità didattiche di questo luogo per tutte lescuole di ogni ordine e grado della provincia grazie alla estrema vicinanza e fruibilità dell'area ancheper gruppi.

• STUDIO SCIENTIFICO ORNITOLOGICO – In campo scientifico ornitologico, l'incremento dellecapacità ecologiche dell'invaso non possono che accrescerne ulteriormente il valore e l'importanzadivenendo meta di studi, censimenti e osservazione di livello scientifico della biodiversità presente.

La Provincia di Rimini ha inoltre posizionato nei primi anni duemila sugli argini dell'invaso unacasetta-osservatorio ora in gestione all'Associazione WWF Rimini, in dotazione all'area per ospitare visiteguidate, e fungere da punto di osservazione per il pubblico.

Il posizionamento poco idoneo della struttura e il progressivo inglobamento della stessa nellavegetazione ripariale che nel corso degli anni ha rinaturalizzato gli argini dell'invaso, ne ha totalmenteprivato la funzione di punto di osservazione sulla garzaia, ma la struttura rimane una risorsa importantequale punto di appoggio centro visite e accoglienza per i visitatori. Tale vocazione è però ulteriormentelimitata dalla mancanza di servizi igienici e punti acqua che ne limitano la funzionalità in tale senso.

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Proposte e possibili soluzioni di breve termine

Per la soluzione o la mitigazione dei problemi ambientali dell'area che abbiamo fino ad ora illustratosiamo a proporre la seguente lista di interventi possibili e praticabili in breve termine:

1. La stesura e l'applicazione di un protocollo di intesa fra Romagna Acque - Società delle fonti,Provincia di Rimini – Ufficio tutela faunistica e Servizio tecnico di bacino al fine di provvedere aconcordare una pianificazione della gestione delle acque che sappia coniugare le vocazioniproduttive e gestionali della diga, la sicurezza idraulica del fiume e la vocazione naturalisticadell'Oasi faunistica, concordando i tempi di allagamento dell'invaso, mantenendo l'allagamentodell'invaso per lo meno nei periodi migratori (primavera e parte dell'autunno).

2. La progettazione di interventi di ingegneria naturalistica volti a realizzare un “sub invaso di minimaconservazione delle acque” ad allagamento perenne che assicuri, in tempo di prosciugamentodell'invaso grande, una piccolo bacino allagato residuo in prossimità della garzaia, in grado dimantenere in vita, anche se in misura ristretta, un ambiente umido adeguato alla vita della garzaia ealla conservazione degli habitat per il sostentamento dell'ittiofauna e di tutta la catena trofica che inesso può trovare rifugio.

3. La progettazione di alcune postazioni sopraelevate di osservazione della fauna (altane o torrette diosservazione) poste lungo il percorso ciclo-pedonale ad utilizzo di turisti, appassionati bird-watcherso studiosi per la fruizione naturalistica dell'invaso.

4. La dotazione della struttura utilizzata di centro visite, di servizi igienici e un punto acqua permigliorare la possibilità di accoglienza di scolaresche e gruppi in visita.

5. La schermatura tramite piantumazioni ripariali e ripristino ambientale di talune parti dell'invasotroppo vulnerabili o esposte e quindi fonti di disturbo diretto per l'avifauna.

Proposte e possibili soluzioni di medio termine e lungo termine

1. La rimozione progressiva o l'adeguamento a monte e a valle dell'invaso, di tutte le barriere artificialiche in alveo fluviale, in particolare nell'Oasi Faunistica, determinano la devastazione biologica delfiume e delle popolazioni ittiche (briglie, barriere invalicabili, ecc.)

2. L'avvio di una progettazione orientata all'educazione ambientale e alla fruizione guidata inserita inuna rinnovata offerta turistico-naturalistica a cui far partecipare comuni e soggetti privati delterritorio capace di identificare in Romagna Acque-Società delle Fonti e dei suoi partner, iprotagonisti di un ruolo attivo anche nel campo della promozione territoriale e nella educazioneambientale.

Prospettive ed effetti di una nuova politica di gestione dell'invaso

La rinascita ecologica di tale area non può che giovare al territorio per tutte le ragioni elencate, ma unimpegno concreto dell'Ente gestore Romagna Acque in tal senso non potrà che avere effetti di sicuroimpatto per il ruolo svolto dalla diga e da Romagna Acque -Società delle Fonti in Valconca e in Provinciadi Rimini.

IMMAGINE AZIENDALE: Un coinvolgimento visibile di Romagna Acque e Provincia di Rimini sulle opere realizzate, può mettere inluce e in forte risalto, una presenza che opera non solo sul profilo tecnico-gestionale sulla diga, ma potràtestimoniare il rinnovato ruolo di Romagna Acque – Società delle Fonti nel tessuto socio-economico delterritorio, in massima coerenza con la mission aziendale per l'impegno profuso in campo di sostenibilitàambientale e di contributo fattivo nel rendere la convivenza fra attività antropiche e aree naturali esempi disostenibilità e perfetta armonia, proprio nei territori in cui Romagna Acque è presente e opera attivamentecon le sue strutture.

Un impegno, quello di Romagna Acque, profuso per l'ambiente anche al di là della mera gestionesostenibile delle fonti idriche, bensì con uno sguardo a tutto tondo sui valorizzazione ambientale delterritorio che non potrà fare altro che apportare un sicuro ritorno di immagine per Provincia di Rimini eRomagna Acque sugli organi di stampa e di informazione in generale, nonché nella popolazione residente.

La collaborazione con i cittadini, le associazioni di tutela ambientale presenti sul territorio riminese ein particolare in Valconca saranno una conferma sicura del valore aggiunto apportato da tale politicaaziendale.

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AVVIO DI VOLANI ECONOMICI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO PROGETTAZIONE DI UNA OFFERTA DIDATTICA AMBIENTALE DI LIVELLO: In continuità con l'esperienza di promozione dell'educazione ambientale maturata da Romagna Acque, chesviluppa la sua ricca offerta formativa soprattutto presso l'invaso di Ridracoli e in altri territori con lapartnership di Coop Soc. Atlantide, si aprono molteplici orizzonti di sviluppo di progetti legati anche allaValconca e in provincia di Rimini proprio partendo dalle risorse presenti (l'osservatorio ornitologico gestitodal WWF in primis) alle quali si possono unire le importanti esperienze di natura professionale di soggetticome Coop Atlantide appunto, per poi procedere ad una integrazione effettiva dell'offerta formativaproposta da Romagna Acque anche in Provincia di Rimini per l'Oasi faunistica del Conca con relativoosservatorio.

Soggetti coinvolti o di possibile coinvolgimento

Per la stesura dei protocolli di intesa di gestione delle acque all'interno dell'invaso e all'interno dell'Oasi faunistica:

• Romagna Acque – Società delle Fonti• Provincia di Rimini• Servizio tecnico di bacino Romagna• Ministero delle infrastrutture e e dei trasporti• LIPU onlus – Lega Italiana protezione uccelli• Associazione la Selva Oscura onlus – Rimini reforestation lab

Per la progettazione, la realizzazione e il finanziamento delle opere:

• Romagna Acque – Società delle Fonti• Provincia di Rimini• Servizio tecnico di bacino Romagna• Ministero delle infrastrutture e e dei trasporti• Comune di Misano• Comune di San Giovanni in Marignano

Per l'avvio di una rinnovata progettazione dell'offerta turistico ambientale dell'area:

• Romagna Acque – Società delle Fonti• Provincia di Rimini• Comune di Misano• Comune di San Giovanni in Marignano• Coop Soc. Atlantide• Coop. Soc. Il Millepiedi• Associazione WWF Rimini• Altri enti di promozione turistica

ConclusioniA conclusione di tale documento di proposte per la gestione dell'invaso artificiale del Conca, come

associazioni proponenti possiamo infine aggiungere qualche considerazione sulle proposte avanzate. Enormiinfatti sono le potenzialità dell'invaso ma come da noi indicato, sono invece poche e semplici le misure daadottare perché tutte queste potenzialità possano esprimersi appieno e significative sono le ricadute sulterritorio e sugli attori partecipanti al progetto di valorizzazione ecologica.

Investire nella rinascita ecologica e biologica del Fiume Conca partendo proprio dall'invaso artificialepuò essere una scelta decisiva e strategica, LIPU lega italiana Protezione Uccelli onlus e la Selva OscuraRimini reforestation lab onlus si augurano che gli stimoli forniti siano la leva di un percorso fattivo e concretoche di qui a poco tempo possa divenire una visibile realtà per il territorio della Valconca.

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LIPU – Delegazione Emilia Romagna la Selva Oscura – Rimini reforestation lab Mario Pedrelli – Delegato regionele E.R. Maria Cristina Gattei Fabio Re - Delegato LIPU Consulta faunistico-venatoria Provincia di Rimini

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