Progetto autostima
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Autostima benessere successo Autostima benessere successo formativoformativo
Ordine degli Psicologi della CampaniaRelatore Dott. Carmine Acheo
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Cos’è l’autostima?
Il valore che si attribuisce a sé come persona
Risponde alla domanda:
“quale è il mio valore come persona?”
Mi reputo una persona di valore.
Mi capita di pensare che sono un/a buono/a a nulla.
Ho un atteggiamento positivo nei riguardi di me stesso/a.
Self esteem questionnaire (Rosenberg, 1997)
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Classificazione multidimensionale
•Ambito sociale
•Ambito scolastico
•Ambito familiare
•Ambito corporeo
Classificazione di HarterClassificazione di Harter
Il self-concept – concetto di sé
•Il sentimento personale di competenza nei domini che
ognuno sente di particolare importanza•La quantità di supporto sociale che uno riceve dagli altri
Competenza scolasticaCompetenza scolastica Competenza atleticaCompetenza atletica Accettazione sociale*Accettazione sociale* Aspetto fisico*Aspetto fisico* Condotta comportamentaleCondotta comportamentale Amicizia intimaAmicizia intima Romantic AppealRomantic Appeal Competenza nel lavoro Competenza nel lavoro Autostima globaleAutostima globale
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L’autoefficacia percepitaCostrutto introdotto da Bandura:
Valutazione della propria capacità di perseguire un obiettivo specifico
La valutazione della propria capacità di realizzare un compito è determinante per la sua riuscita
Quanto sono capace di …Avere amiciImparare la matematicaRiuscire nello sportControllare la rabbia Ecc.
L’autoefficacia percepita
Un elevato livello di autoefficacia ci porterà ad affrontare compiti nuovi e stimolanti, lievemente al di sopra delle nostre capacità e ci proteggerà in caso di insuccesso.
Un basso livello di autoefficacia ci spingerà ad affrontare compiti semplici e ripetitivi con conseguenze catastrofiche in caso di insuccesso.
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Promuovere il senso di autoefficacia
Come migliorare l’autoefficacia:
• Persuasione (…sei bravo, ce la puoi fare!)• apprendimento osservativo (…ce l’ha fatta lui che
è meno capace di me posso farcela anche io!)• verifica dei risultati (…ho preso sette
all’interrogazione!)• regolazione delle emozioni che accompagnano il
comportamento (… mi sento tranquillo, allora ce la posso fare!)
Il modello I/E di Marsh
processo esternoprocesso esterno (normativo): (normativo): il soggetto valuta i propri risultati scolastici confrontando se stesso con i suoi compagni di corso o in rapporto ad alcuni criteri generali di valutazione.
Pertanto se il soggetto si percepisce migliore dei Pertanto se il soggetto si percepisce migliore dei suoi compagni allora tenderà a formare un sé suoi compagni allora tenderà a formare un sé accademico positivo in quella specifica materia.accademico positivo in quella specifica materia.
Confronto esterno (E)
Il modello I/E di MarshConfronto interno (I)
Processo interno: Processo interno: il soggetto valuterà i suoi risultati in una specifica materia con i suoi stessi risultati ottenuti in altre materie.
Se la materia in cui è più bravo è la matematica, Se la materia in cui è più bravo è la matematica, svilupperà un concetto di sé più elevato svilupperà un concetto di sé più elevato nell’ambito matematico, mentre avrà un nell’ambito matematico, mentre avrà un concetto accademico verbale meno positivo.concetto accademico verbale meno positivo.
Big fish little pond effect
“pesce grande in una piccola pozza”
Big fish little pond effect
Questo modello è particolarmente importante per
•La scelta della scuola da frequentare
•inserimento dei soggetti con disabilità / e dei soggetti particolarmente dotati.
Big fish little pond effect
Studenti con abilità medie che frequentano
scuole molto prestigiose (dove la media
generale degli altri studenti è alta)
svilupperanno un concetto di sé accademico
sotto la media.
Big fish little pond effect
Studenti con abilità medie che frequentano
scuole poco prestigiose (dove la media
generale degli altri studenti è bassa)
svilupperanno un concetto di sé accademico
sopra la media.
Big fish little pond effect
Pertanto, il concetto di sé dipende non solo dai
propri risultati accademici, ma anche dai risultati
generali dei compagni di classe e in generale dei
pari che frequentano la stessa scuola.
Fronteggiare l’insuccesso
3 principali strategie:
•Le attribuzioni causali
•La fuga dal compito
•I meccanismi compensativi
1. Fronteggiare l’insuccessoAttribuzione interna – stabile : il successo-fallimento
scolastico viene interpretato in termini di abilità. In caso di
successo si rafforza l’autostima, in caso di insuccesso si abbassa
l’autostima (vergogna- depressione- svalutazione di sé e del
compito) e si attiva un processo di allontanamento dal compito.
NON CONTROLLABILE – AUTOSTIMA IN BILICO
Attr ibuzione interna-instabile: il successo-fallimento scolastico
viene interpretato in termini di impegno. Il fallimento può attivare
vissuti di colpa e movimenti riparatori (devo impegnarmi di più).
AUTOSTIMA POCO COINVOLTA
1. Fronteggiare l’insuccesso
Attribuzione esterna-stabile : il successo-fallimento scolastico
viene interpretato in termini di facilità/difficoltà del compito (es.
sono andato bene perchè il compito era facile; sono andato male
perché la prova era troppo difficile). In caso di fallimento questa
spiegazione preserva l’autostima.
Attr ibuzione esterna-instabile : il successo-fallimento
scolastico viene interpretato in termini di fatalità. è andata male,
andrà meglio la prossima volta.
2. Fuga dal compitoDINAMICA FRUSTRAZIONE-STIMA DI SE’:
prestazione scolastica negativa
sentimento di essere rifiutato nell’ambiente scolastico
svalutazione del sistema scolastico
ricerca di altri campi in cui rinforzare la stima di sé
(Modello di Fynn) DINAMICA PARTECIPAZIONE- IDENTIFICAZIONE:
disaffezione progressiva al sistema scuola con cui non ci identifica (ruolo importante delle
attività extracurriculari)
3. I meccanismi di compensazione
L’autostima accademica viene dissociata dall’autostima globale
Mancata identificazione con il sistema scuola
Perché uno scarso rendimento non porta necessariamente a una bassa autostima?
“un individuo sarà disposto a valorizzare quelle cose in cui egli stesso ritiene di essere capace e di svalutare quelle in cui si considera incapace” (Rosenberg, 1982).
L`uso di strategie compensative da parte di individui accademicamente meno dotati può aiutare a spiegare perché possono, in alcuni casi, avere una maggiore autostima rispetto ai loro coetanei che hanno risultati scolastici migliori.
In altre parole, essi attribuiscono poca importanza alla scuola (perché in questa attività si sentono incapaci) e in tal modo i fallimenti non vanno ad intaccare il loro livello di autostima.
3. I meccanismi di compensazione
Il pessimismo difensivo è definito una strategia di problem
solving (Leahy, 2002), così come l’evitamento ed il ritiro:
nascondersi ed evitare per paura di fallire.
“meglio aver paura che buscare” (proverbio toscano)
PARTE OPERATIVA
LE PRATICHE CHE FAVORISCONO AUTOSTIMA E BENESSERE E
SUCCESSO FORMATIVO
Strategie di rinforzo autostima
Gli studenti, per maturare un atteggiamento positivo verso lo studio, devono poter fare esperienza di essere competenti. L'insegnante può intervenire dicendo: "Dimmi dove ti senti maggiormente in difficoltà. Quali sono le cose che ti sembrano più complesse?... " deve consentire allo studente di fare un'analisi accurata dei problemi, per arrivare a riconoscere zone di competenza e zone di incertezza: "qui mi sento bravo, qui no". Lavoro con lo studente su ciò che sa fare meglio (es. l`italiano), spingendolo gradualmente verso gradini più alti (difficili ma raggiungibili) e ipotizzo che questa carica motivazionale possa spingersi nelle altre discipline.
Riconoscere e accogliere le difficoltà
Strategie di rinforzo autostima
Valorizzare le aree in cui lo studente è maggiormente competente
Role playing o altri esercizi che consistono nel far assumere un punto di vista positivo ai soggetti per incrementare la sensazione di fiducia (SELF-CONFIDENCE). Può essere utile chiedere agli allievi di raccontare le esperienze che costituiscono per loro un motivo di orgoglio e soddisfazione personale, evidenziando le caratteristiche positive, le doti personali.
Strategie di rinforzo autostima
“Prendersi cura dell’allievo!”
Valorizzare le abilità di competenza sociale e le relazioni fra pari.
Ridurre la distanza tra attività curriculari ed extracurriculari
Valorizzare le competenze in campo atletico
Valorizzare i prodotti degli allievi
Presentazione pubblica dei prodotti
Ridimensionare ideali irreali
modificazione l’autopercezione negativa
Potenziare le abilità
Conoscere noi stessi attraverso l’osservazione dei nostri comportamenti
• Motivazioni intrinseche ed estrinseche
La motivazione intrinseca consiste nel desiderio di intraprendere delle attività perchè ci diverte o perchè la troviamo interessante; la motivazione estrinseca è il desiderio di intraprendere un’attività in riferimento alle ricompense o alle pressioni esterne.
Conoscere noi stessi attraverso l’osservazione dei nostri comportamenti
• Motivazioni estrinseche e intrinseche
L’effetto della sovragiustificazione ha luogo quando le persone tendono a sovragiustificare il loro comportamento concentrandosi su cause esterne sottostimando le motivazioni interne ed intrinseche.
Perdita di motivazione
Conoscere noi stessi attraverso l’osservazione dei nostri comportamenti
• Motivazioni intrinseche ed estrinseche
QuandoQuando si può ridurre l’effetto sovragiustificazione:
1) Conoscere la motivazione (intrinseca) iniziale, se l’interesse iniziale al compito è basso, la motivazione estrinseca è utile,
2) Se la ricompensa è legata alla prestazione (basata sulla qualità) piuttosto che al compito (basata semplicemente sulla prestazione);
3) Ricordando alle persone che esse possono svolgere dei compiti per motivazioni intrinseche anche se ricevono delle riconpense estrinseche.
Conoscere se stessi attraverso Conoscere se stessi attraverso l’osservazione degli altri l’osservazione degli altri
• Ciò che gli altri ci dicono di noi costituisce una fonte molto importante di conoscenza di sè.
Conoscere se stessi attraverso l’osservazione Conoscere se stessi attraverso l’osservazione degli altridegli altri
• Conoscere noi stessi confrontandoci con gli altri
Sulla base della teoria del confronto sociale (Festinger, 1954), quando il nostro scopo è quello di cogliere informazioni su noi stessi, è plausibile che si proceda con il confronto sociale verso l’alto, ma se il nostro obiettivo è quello di sentirci bene, allora procederemo con un confronto verso il basso (strategia
di protezione e innalzamento del sè)
La socializzazione secondariaLa socializzazione secondaria
Occorre scoprire regole e norme esplicite e implicite della vita e dell’insegnamento e dell’apprendimento scolastico, individuare le routine che caratterizzano le pratiche quotidiane e appropriarsene
Dare loro significato e legittimità
La socializzazione secondariaLa socializzazione secondariaTre fasi Tre fasi
del processo di affiliazione:del processo di affiliazione:
Estraneità: lo studente entra in un mondo sconosciuto, a volte in rottura con il mondo precedente (famiglia, scuola)
Apprendistato: scoperta progressiva e adattamento conformista Affiliazione istituzionale: abilità a padroneggiare luoghi, tempi,
strumenti (aule, orari, segreterie, persone-chiave); utilizzazione dei ‘tempi morti’ (viaggi, intervalli fra le lezioni)
Affiliazione intellettuale: abilità nell’uso di strumenti (biblioteche, strumenti informatici, data base); prendere appunti utili, come studiare da soli o con compagni, come distribuire il carico di studio nel tempo; fare domande a lezione, utilizzare i docenti
I fattori da tenere sotto controllo
In ambito scolastico il rapporto con i pari può influire sulla formazione dell’autostima:
• vicinanza con i compagni durante il gioco• connessione reciproca tra profitto e stima di
sé;• L’interazione tra autostima, percezione
dell’intelligenza, prestazioni scolastiche e condizioni d’apprendimento
Condizioni che favoriscono autostima nel contesto scolastico
1. Soddisfazione dei bisogni evolutivi: spazio fra rapporti formali e informali;
2. Diminuire il giudizio e non esporre il ragazzo a facili umiliazioni pubbliche;
3. Facilitare il valore dell’apprendimento (motivazione intrinseca);
4. Il rendimento non è determinato dal confronto con i risultati degli altri ma in termini di miglioramento e acquisizione personale di capacità;
5. Non negare il carattere costruttivo del fallimento scolastico come base per rilevare le difficoltà d’apprendimento e miglioramenti futuri;
6. Non incentivare l'apprendimento attraverso motivazioni estrinseche, sottraendo allo studente la possibilità di un controllo autonomo del proprio impegno scolastico;
Condizioni che favoriscono autostima nel contesto scolastico
7. Creare un clima non competitivo che va a ostacolare lo sviluppo di un rapporto fiducioso tra insegnante e alunno;
8. Stabilire un senso di appartenenza, mantenere un senso di stima personale, essere accettati e accettarsi;
9. Apprendimento attivo che media le motivazioni intrinseche da quelle estrinseche.
Condizioni che favoriscono autostima nel contesto scolastico
Empowerment• un processo che permette agli individui, gruppi e comunità di accrescere le
capacità di controllare attivamente la propria vita (Rapaport)
Più specificatamente l'empowerment può indicare: - Una cultura e i valori che la distinguono - Un costrutto psicologico - Un processo con cui l'individuo accresce il suo livello di potere rispetto ad uno
specifico oggetto• Approccio applicativo che guida la metodologia del fare operativo
• empowerment psicologico come processo che porta dalla learned helpessness (passività appresa senso di sfiducia) alla learned hopefulness (acquisizione e utilizzo abilità di problem solving e conseguimento del controllo percepito) attraverso il raggiungimento della fiducia nelle proprie capacità derivante dal dominio degli eventi
• La teoria dell'empowerment collega il benessere dell'individuo al contesto sociale e politico al quale egli appartiene e sostiene che le comunità possono migliorare la vita dei propri abitanti offrendo loro occasioni di essere attivi e di partecipare ai processi decisionali della comunità
Empowerment
Conclusioni
Alcuni individui cercano l’approvazione da parte degli adulti. Altri sono motivati dal desiderio di conseguire un alto profitto
scolastico.Altri, infine, sono spinti dal proposito di evitare le
conseguenze del fallimento.
In ultima analisi emerge che scuola e famiglia possono aiutare bambini e ragazzi a costruire una buona percezione di sé.
Tale percezione avrà l’effetto di proteggerli da:comportamenti devianti, auto-distruttivi e/o auto-penalizzanti
e da sentimenti depressivi o svalutanti, favorendo un buon adattamento dell’individuo sia nel contesto scolastico sia nella vita.