Progetto Acqua Bolivia Progetto Acqua Fonte di Pace e ...

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Sudan La pace recentemente firmata fra le autorità di Khartoum e i rappresentanti delle forze presenti nelle regioni meridionali costituisce un’occasione preziosa ed irrinunciabile per il rilancio sociale, economico e politico del paese. Lo sviluppo della regione passa lungo due direttrici: l’utilizzo efficiente delle scarse risorse presenti in loco ed il rafforzamento delle competenze operative locali nelle attività economiche di base. Il progetto prevede la creazione di una scuola professionale nei settori agricolo e meccanico, con particolare riguardo alle tecniche per un corretto impiego delle risorse idriche e per la perforazione di pozzi. Progetto Acqua Bolivia Questo progetto triennale, promosso dalle quattro ONG regionali ACCRI, CeVI, CVCS e Solidarmondo PN, intende promuovere una gestione partecipativa e sostenibile delle risorse idriche per usi agricoli e domestic in alcune tra le zone più povere del Paese, attraverso la costruzione di alcune opere ingegneristiche, nonché attraverso un processo di formazione e di accompagnamento che porti ad un maggior coinvolgimento dei cittadini nella gestione del proprio territorio La strategia dell’intervento complessivo mira al rafforzamento della società civile e degli organismi che la compongono (in particolare i cosiddetti Comités de Agua) realizzando una serie di attività di mobilitazione, a a sensibilizzazione e formazione tecnica per promuovere una gestione responsabile dei servizi idrici e per un corretto impiego degli impianti esistenti o in corso di realizzazione. Per contribuire a garantire concretamente l’accesso all’acqua potabile in ambito urbano si sta ultimando un acquedotto che servirà la popolazione del Capoluogo del Comune di Tapacarí, mentre a Cochabamba si prevede di installare un pozzo per approvvigionare una scuola ed un centro medico. In ambito rurale (Dipartimenti di La Paz e S.ta Cruz) viene invece sostenuta l’adozione di tecnologie per l’approvvigionamento idrico compatibili con l’ambiente e con la morfologia del terreno. Nel Dip.to di S.ta Cruz in particolare si sta creando un sistema integrato di gestione del bacino del fiume S.Isidro, articolato attorno alla realizzazione di interventi per la tutela ambientale (forestazione per il ripristino della vegetazione ripariale), per un impiego sostenibile dell’acqua per usi irrigui, per l’accesso all’acqua potabile ed il trattamento degli scarichi. Il progetto, prevede anche occasioni di scambio di esperienze e buone prassi tra le realtà boliviane e il territorio della Regione FVG. La realizzazione di attività di interscambio tra le scuole e gemellaggi sono infatti una preziosa occasione di riflessione e crescita della partecipazione popolare, mentre i modelli di gestione pubblica e partecipativa sperimentati in Bolivia a livello cittadino e nazionale, forniscono interessanti spunti di confronto e scambio di buone prassi anche con gli amministratori locali e i gestori del servizio idrico presenti sul nostro territorio regionale. Progetto Acqua Fonte di Pace e Diritti Umani In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, rappresentando quindi, per molte popolazioni, un fattore limitante dello sviluppo. Questa ambiziosa iniziativa triennale intende coordinare quattro interventi per contribuire a garantire l’accesso all’acqua in Burkina Faso, Niger, Repubblica Democratica del Congo e Sudan. I promotori regionali del progetto sono la Provincia di Gorizia e le associazioni CVCS, Via Montereale, Missión onlus e Sudin, rispettivamente capofila e coordinatori dell’intervento per area geografica. Burkina Faso L’iniziativa intende contribuire alla sicurezza alimentare delle popolazioni di alcuni villaggi della provinc dello Yatenga migliorando l’accesso all’acqua potabile e per usi agricoli. Per garantire la partecipazion comunitaria i beneficiari sono coinvolti fin dalla costruzione delle infrastrutture idrauliche (pozzi e degli sbarramenti antierosivi) che, una volta ultimate saranno gestite da appositi comitati di villaggi già costituitisi nelle fasi di avvio dell’intervento. Repubblica Democratica del Congo Il progetto interviene nella regione del Sud Kivu confinante con il Burundi ed il Ruanda, una tra le zone più povere e martoriate del Congo, per garantire un migliore accesso all’acqua per uso domestico, attraverso la costruzione di un acquedotto e la ricostruzione di alcune opere idrauliche andate distrutte durante il periodo bellico. Tali interventi sono accompagnati da un processo di mobilitazione, sensibilizzazione e formazione tecnica per garantire un maggior coinvolgimento dei cittadini nella gestione del proprio territorio. Niger L’intervento prevede la perforazione di 15 pozzi e la realizzazione di un sistema idrico che sostenga lo sviluppo agricolo del territorio e soddisfi il fabbisogno d’acqua per uso domestico nella zona di Abardac.

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Sudan

La pace recentemente fi rmata fra le autorità di Khartoum e i rappresentanti delle forze presenti nelle regioni meridionali costituisce un’occasione preziosa ed irrinunciabile per il rilancio sociale, economico e politico del paese. Lo sviluppo della regione passa lungo due direttrici: l’utilizzo effi ciente delle scarse risorse presenti in loco ed il rafforzamento delle competenze operative locali nelle attività economiche di base. Il progetto prevede la creazione di una scuola professionale nei settori agricolo e meccanico, con particolare riguardo prevede la creazione di una scuola professionale nei settori agricolo e meccanico, con particolare riguardo alle tecniche per un corretto impiego delle risorse idriche e per la perforazione di pozzi.

P r o g e t t o A c q u a B o l i v i aQuesto progetto triennale, promosso dalle quattro ONG regionali ACCRI, CeVI, CVCS e Solidarmondo PN, Questo progetto triennale, promosso dalle quattro ONG regionali ACCRI, CeVI, CVCS e Solidarmondo PN, intende promuovere una gestione partecipativa e sostenibile delle risorse idriche per usi agricoli e domestici intende promuovere una gestione partecipativa e sostenibile delle risorse idriche per usi agricoli e domestici in alcune tra le zone più povere del Paese, attraverso la costruzione di alcune opere ingegneristiche, nonché in alcune tra le zone più povere del Paese, attraverso la costruzione di alcune opere ingegneristiche, nonché attraverso un processo di formazione e di accompagnamento che porti ad un maggior coinvolgimento dei cittadini nella gestione del proprio territorioLa strategia dell’intervento complessivo mira al rafforzamento della società civile e degli organismi che la compongono (in particolare i cosiddetti Comités de Agua) realizzando una serie di attività di mobilitazione, Comités de Agua) realizzando una serie di attività di mobilitazione, Comités de Aguasensibilizzazione e formazione tecnica per promuovere una gestione responsabile dei servizi idrici e per un corretto impiego degli impianti esistenti o in corso di realizzazione.Per contribuire a garantire concretamente l’accesso all’acqua potabile in ambito urbano si sta ultimando un acquedotto che servirà la popolazione del Capoluogo del Comune di Tapacarí, mentre a Cochabamba si prevede di installare un pozzo per approvvigionare una scuola ed un centro medico. In ambito rurale (Dipartimenti di La Paz e S.ta Cruz) viene invece sostenuta l’adozione di tecnologie per l’approvvigionamento idrico compatibili con l’ambiente e con la morfologia del terreno. Nel Dip.to di S.ta Cruz in particolare si sta creando un sistema integrato di gestione del bacino del fi ume S.Isidro, articolato attorno alla realizzazione di interventi per la tutela ambientale (forestazione per il ripristino della vegetazione ripariale), per un impiego sostenibile dell’acqua per usi irrigui, per l’accesso all’acqua potabile ed il trattamento degli scarichi.Il progetto, prevede anche occasioni di scambio di esperienze e buone prassi tra le realtà boliviane e il territorio della Regione FVG. La realizzazione di attività di interscambio tra le scuole e gemellaggi sono infatti una preziosa occasione di rifl essione e crescita della partecipazione popolare, mentre i modelli di gestione pubblica e partecipativa sperimentati in Bolivia a livello cittadino e nazionale, forniscono interessanti spunti di confronto e scambio di buone prassi anche con gli amministratori locali e i gestori del servizio idrico presenti sul nostro territorio regionale.

P r o g e t t o A c q u a F o n t e d i P a c e e D i r i t t i U m a n iIn Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, rappresentando quindi, per molte popolazioni, un fattore standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, rappresentando quindi, per molte popolazioni, un fattore limitante dello sviluppo. Questa ambiziosa iniziativa triennale intende coordinare quattro interventi per contribuire a garantire l’accesso all’acqua in Burkina Faso, Niger, Repubblica Democratica del Congo e Sudan. I promotori regionali del progetto sono la Provincia di Gorizia e le associazioni CVCS, Via Montereale, Missión onlus e Sudin, rispettivamente capofi la e coordinatori dell’intervento per area geografi ca.

Burkina Faso

L’iniziativa intende contribuire alla sicurezza alimentare delle popolazioni di alcuni villaggi della provincia L’iniziativa intende contribuire alla sicurezza alimentare delle popolazioni di alcuni villaggi della provincia dello Yatenga migliorando l’accesso all’acqua potabile e per usi agricoli. Per garantire la partecipazione dello Yatenga migliorando l’accesso all’acqua potabile e per usi agricoli. Per garantire la partecipazione comunitaria i benefi ciari sono coinvolti fi n dalla costruzione delle infrastrutture idrauliche (pozzi e degli comunitaria i benefi ciari sono coinvolti fi n dalla costruzione delle infrastrutture idrauliche (pozzi e degli sbarramenti antierosivi) che, una volta ultimate saranno gestite da appositi comitati di villaggi già costituitisi nelle fasi di avvio dell’intervento.

Repubblica Democratica del Congo

Il progetto interviene nella regione del Sud Kivu confi nante con il Burundi ed il Ruanda, una tra le zone più povere e martoriate del Congo, per garantire un migliore accesso all’acqua per uso domestico, attraverso la povere e martoriate del Congo, per garantire un migliore accesso all’acqua per uso domestico, attraverso la costruzione di un acquedotto e la ricostruzione di alcune opere idrauliche andate distrutte durante il periodo costruzione di un acquedotto e la ricostruzione di alcune opere idrauliche andate distrutte durante il periodo bellico. Tali interventi sono accompagnati da un processo di mobilitazione, sensibilizzazione e formazione bellico. Tali interventi sono accompagnati da un processo di mobilitazione, sensibilizzazione e formazione tecnica per garantire un maggior coinvolgimento dei cittadini nella gestione del proprio territorio.

Niger

L’intervento prevede la perforazione di 15 pozzi e la realizzazione di un sistema idrico che sostenga lo sviluppo agricolo del territorio e soddisfi il fabbisogno d’acqua per uso domestico nella zona di Abardac.

T a v o l o R e g i o n a l e C a m p a g n a d i r i t t o a l l ’ a c q u aA S S E S S O R A T O R E G I O N A L E A L L ’ I S T R U Z I O N E , C U L T U R A , S P O R T E P A C E

ACCRIAiho Onlus

A SudAutorità di Bacino Regionale

Caritas GoriziaCaritas GoriziaCaritas Udine

Centro Missionario UdineCeVI

Comune di Udine - UrbalCRELPCVCS

Il NoceIscos

LaREA – ARPA FVG

Mission OnlusNaluggi Uganda OnlusOIKOSProvincia di GoriziaRessortissant de Gom Boussougou en Italie OnlusRessortissant de Gom Boussougou en Italie OnlusRessortissant de Zabrie en Italie OnlusRessortissant de Zabrie en Italie OnlusSolidarmondo PNSolidarmondo PNSpaesatiSpaesatiSudin OnlusSudin OnlusTerre OffeseTerre OffeseUCAI FVGUCAI FVGUniversità di Udine, Centro Rapporti InternazionaliUniversità di Udine, Centro Rapporti InternazionaliUniversità di Udine, Dipartimento di Economia, Società e TerritorioUniversità di Udine, Dipartimento di Economia, Società e TerritorioVia MonterealeVia Montereale

T a v o l o R e g i o n a l e C a m p a g n a d i r i t t o a l l ’ a c q u a

www.fvgsolidale.regione.fvg.it

Il Tavolo regionale per il Diritto all’Acqua è stato istituito nel 2004 sia su richiesta di alcuni soggetti del Friuli Venezia

Giulia attivi sul tema del diritto all’acqua nel Nord e nel Sud del mondo, sia da quanto previsto dalla legge regionale 19

del 2000 sulla Cooperazione decentrata. Obiettivo del Tavolo di concertazione è favorire la

partecipazione e la sinergia tra gli attori regionali (Enti locali, imprese pubbliche dell’acqua, AATO, scuole, Ong e associazioni), che muovono le proprie

azioni attorno al tema dell’acqua e della cooperazione. Infatti a partire dalla diverse esperienze già attive in questo campo, si è

sentita la necessità di mettere in rete le varie esperienze e trovare momenti di confronto e

sinergia negli interventi implementati al Sud e al Nord.A partire dal 2005 l’attenzione del Tavolo si è concentrata

sullo sviluppo di un articolato intervento in Bolivia. La Campagna Mondiale per il Diritto all’acqua trova infatti in questo Paese uno dei luoghi più signifi cativi di iniziativa

popolare per una gestione pubblica e partecipata di questa risorsa, ripubblicizzata dopo che nel 2000 Cochabamba,

una delle sue principali città, è stata teatro della cosiddetta Guerra dell’Acqua. La sperimentazione di questi modelli Guerra dell’Acqua. La sperimentazione di questi modelli Guerra dell’Acquadi gestione, in Bolivia ha poi trovato ulteriori sviluppi con l’istituzione di uno specifi co Ministero per l’Acqua ed il complesso di queste esperienze rappresentano quindi un importante ambito di confronto e di collaborazione orizzontale tra attori istituzionali, enti gestori e organismi

della società civile.Nell’ottica di contribuire a garantire l’accesso all’acqua nei Paesi maggiormente soggetti a defi cit idrico, a partire dal 2006 il raggio d’azione del Tavolo si è poi allargato al continente africano, prevedendo una serie di interventi fra loro coordinati in

Burkina Faso, Niger, Repubblica Democratica del Congo e Sudan. Pur considerando prioritario agire al fi ne di realizzare adeguate strutture idriche capaci di far fronte ai bisogni delle diverse realtà, le attività previste si orientano a promuovere politiche di contesto in grado di sviluppare progetti effi caci ed azioni concrete, sul medio e lungo periodo, incentrate sulle politiche di sostegno attivo alle popolazioni del luogo.