Progetti_Ricerca
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RICERCA , SVILUPPO,
novembre 2010
RICERCA , SVILUPPO, INNOVAZIONE, TRASFERIMENTO
TECNOLOGICOAUTOMOTIVE
2222
L’innovazione
L’innovazione è l’insieme delle attività scientifiche, tecnologiche,industriali, organizzative, finanziarie ecommerciali che sfociano nell’introduzione di un prodotto nuovo e/o di un nuovo processo di produzione.L’innovazione non è un aspetto dell’impresa, riconducibile appena alla ricerca e sviluppo o alle nuovetecnologie.È una dimensione che riguarda ogni area dell’impresa e la natura stessa dell’impresa: creatività, rischio,conoscenza, fiducia, complessità, ecc.Esistono tre tipologie di innovazione:• le innovazioniinnovazioniinnovazioniinnovazioni tecnologichetecnologichetecnologichetecnologiche incrementaliincrementaliincrementaliincrementali, dovute a piccoli miglioramenti delle prestazioni di prodotto
prof. Dragoni Fondazione Politecnico di Milano
• le innovazioniinnovazioniinnovazioniinnovazioni tecnologichetecnologichetecnologichetecnologiche incrementaliincrementaliincrementaliincrementali, dovute a piccoli miglioramenti delle prestazioni di prodottodeterminati da una evoluzione delle competenze e delle conoscenze tecnologiche dell’impresa, ovvero dauna crescita organica delle capacità dell’azienda;• le innovazioniinnovazioniinnovazioniinnovazioni tecnologichetecnologichetecnologichetecnologiche discontinuediscontinuediscontinuediscontinue, consistono invece in «salti» nelle prestazioni dei prodotti e deiprocessi, determinati da una disgregazione, e da una successiva ricostruzione, delle competenze e delleconoscenze tecnologiche dell’impresa, ovvero da un cambiamento delle capacità dell’azienda di tiporivoluzionario.• le innovazioniinnovazioniinnovazioniinnovazioni tecnologichetecnologichetecnologichetecnologiche radicaliradicaliradicaliradicali, che possono invece essere ricondotte a «salti» nelle prestazioni diprodotti e di processi, determinati da una evoluzione delle competenze e delle conoscenze tecnologichedell’impresa, ovvero da una crescita delle capacità che si innesta in maniera organica sul patrimonio dirisorse dell’azienda.
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Il capitale umanoIl capitale umanoIl capitale umanoIl capitale umano
Il successo aziendale non verta più sulla produzione, sul capitale finanziario o sulla proprietà, masui cosiddetti «valori intangibili», quali la conoscenza derivante dai rapporti con i partner, laclientela, i fornitori e i centri di ricerca.«Il capitale fisso oggi necessario per creare ricchezza non è né la terra né il lavoro fisico né lemacchine utensili né gli stabilimenti: è un capitale fatto di conoscenza » (Rifkin).Le risorse intangibili sono presenti da sempre all’interno delle attività produttiveDue forze dominanti: i radicali cambiamenti strutturali delle imprese e le profonde innovazioniinformatiche e tecnologiche.
prof. Dragoni Fondazione Politecnico di Milano
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informatiche e tecnologiche.IlIlIlIl fattofattofattofatto nuovonuovonuovonuovo didididi questiquestiquestiquesti annianniannianni èèèè lalalala centralitàcentralitàcentralitàcentralità delladelladelladella conoscenzaconoscenzaconoscenzaconoscenza nonnonnonnon solosolosolosolo perperperper lolololo sviluppo,sviluppo,sviluppo,sviluppo, mamamama ancheancheancheanche perperperperlalalala capacitàcapacitàcapacitàcapacità didididi sopravvivenzasopravvivenzasopravvivenzasopravvivenza didididi moltemoltemoltemolte impreseimpreseimpreseimprese....Per far fronte a queste necessità, esistono sistemi organizzati di knowledge management che sonodiffusi nelle grandi aziende, dove sono più facili l’attivazione di nuovi meccanismi organizzativi, laristrutturazione dei processi aziendali, i meccanismi di incentivazione e la formazione delle personeche devono rendere disponibile e utilizzare la conoscenza.Oggi è però importante diffondere questa conoscenza anche a livello di PMI.
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Il capitale umano e l’innovazione nella PMI
II capitale umano è infatti l’asset fondamentale dell’innovazione.
Questo concetto può sembrare astratto, ma l’apprendimento sta alla base della capacità che ilsistema ha di continuare a innovare nel futuro.L’apprendimento, infatti, consiste nella capacità di far proprie le informazioni che la ragione assumedalla realtà e di coglierne le connessioni.
prof. Dragoni Fondazione Politecnico di Milano
dalla realtà e di coglierne le connessioni.Questo aspetto, insieme alla disponibilità e all’apertura a voler confrontarsi e a mettersi in gioco,consente di sviluppare idee innovative.
Per apprendere occorre conoscere lo svilupposvilupposvilupposviluppo didididi nuovinuovinuovinuovi materiali,materiali,materiali,materiali, lolololo svilupposvilupposvilupposviluppo delledelledelledelle tecnologie,tecnologie,tecnologie,tecnologie,osservareosservareosservareosservare lalalala propriapropriapropriapropria impresa,impresa,impresa,impresa, lelelele altrealtrealtrealtre impreseimpreseimpreseimprese delladelladelladella stessastessastessastessa filierafilierafilierafiliera eeee ilililil sistemasistemasistemasistema economicoeconomicoeconomicoeconomico ingenerale, le dinamiche sociali, e ascoltare i propri dipendenti, i propri clienti e i propri fornitori, oltrea interfacciarsi con università e centri di ricerca.
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Il capitale umano e l’innovazione nella PMI
Si può fare innovazione tecnologica radicale senza un laboratorio di Ricerca e Sviluppo.Esistono infatti svariati modi per integrare l’innovazione tecnologica radicale nelle attività correntidell’impresa.Si può ipotizzare infatti la possibilità per la PMI, oltre che di usufruire dei vari strumenti (fondiregionali, nazionali, comunitari, ecc.) per agevolare il trasferimento tecnologico, di utilizzare ondemand le competenze e le strutture dei centri di conoscenza.Le imprese possono fare innovazione senza necessariamente dotarsi di un enorme reparto diricerca, ma piuttosto interagendo con chi la ricerca la fa.
prof. Dragoni Fondazione Politecnico di Milano
Le imprese possono fare innovazione senza necessariamente dotarsi di un enorme reparto diricerca, ma piuttosto interagendo con chi la ricerca la fa.
Le PMI devono vincere la sua storica diffidenza ad aprirsi a forme di collaborazioni e fare «rete»creando cluster di imprese operanti in determinati campi che competono ma al tempo stessocollaborano.
IlIlIlIl sistemasistemasistemasistema delladelladelladella conoscenzaconoscenzaconoscenzaconoscenza svolge un ruolo fondamentale. La qualità del sistema scolastico e lasua capacità di interlacciarsi con il sistema produttivo sono fattori chiave.
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PROGRAMMA FILIERA AUTOMOTIVEMission
Obiettivo generale: sviluppare un sistema automotiverelativo ai veicoli commerciali e professionali leggeri (due/quattro ruote trasporto persone e merci), capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare la competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate in termini di:
- innovazione di prodotto;
- innovazione di sistema
- flessibilità di prodotto e dei relativi processi di fabbricazione;
- qualità dei prodotti- qualità dei prodotti
Il programma si propone di incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze nell’automotive e nel metalmeccanico per sostenere lo sviluppo integrando la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, la formazione e la cultura di impresa; favorendo l’interazione tra gli attori della filiera produttiva e la sinergia tra differenti settori industriali.
DISSEMINAZIONE
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OBIETTIVIObiettivi
Ricerca e sviluppo
Adeguamento e sviluppo del PROGRAMMA
Le attività del programma mirano a diffondere la cultura della ricerca e dell’innovazione a tutti i livelli
della filiera produttiva, traducendosi in un sistema di disseminazione.I risultati delle attività programmate e realizzate devono essere rese note per innescare processi innovativi all’esterno, per coinvolgere i cittadini e
diffondere la cultura dell’innovazione anche in altri comparti
CAMPUS AUTOMOTIVERappresenta l’infrastruttura tecnologica
pubblica dove si realizzano molte attività
LABORATORI
SPECIALISTICI
INCUBATORE
SPIN-OFF
SALE EXPO
E AREA
TESTING
FORMAZIONE
Adeguamento e sviluppo del
capitale umano
Spin-off
Esposizioni-Test
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IMPRESE AUTOMOTIVE IN FORMA ASSOCIATA e
Altre imprese singole e Associazioni
(organizzazione e concentrazione della
domanda di ricerca e produzione di servizi
avanzati e qualificati)
(IAM Soc. Cons a r.l.)
PROGRAMMA
INNOVAZIONE
pubblica dove si realizzano molte attività
previste nel programma o in altri
programmi nazionali e comunitari (ricerca
e sviluppo sperimentale, ecc.)
Sviluppo filiera
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Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimen tale
Descrizione tematiche 2010 2011 2012 2013 2014 2015
PROGETTO1: Veicoli professionali ecosostenibili
PROGETTO2: Tecnologie di formatura eassemblaggio low-cost per veicoli 4 e 2 ruote
PROGETTO3: Tecniche e sistemi per il
monitoraggio, il controllo e la certificazione dellaqualita’ dei prodotti in lineaqualita’ dei prodotti in linea
PROGETTO4: Sviluppo integrato dei prodotti e
dei relativi processi produttivi vs il consumoenergetico globale e il fine vita
PROGETTO5: Nuove tecnologie di verniciatura e
verifica delle superfici trattate per componentimeccanici (chassis) e di carrozzeria
Polo innovazione
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INDUSTRIA 2015 INDUSTRIA 2015 INDUSTRIA 2015 INDUSTRIA 2015 –––– MOBILITA’ SOSTENIBILE MOBILITA’ SOSTENIBILE MOBILITA’ SOSTENIBILE MOBILITA’ SOSTENIBILE –––– PROGETTO MS01_00006 PROGETTO MS01_00006 PROGETTO MS01_00006 PROGETTO MS01_00006 “AUTOBUS ECO“AUTOBUS ECO“AUTOBUS ECO“AUTOBUS ECO----COMPATIBILE OTTIMIZZATO PER LA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILECOMPATIBILE OTTIMIZZATO PER LA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILECOMPATIBILE OTTIMIZZATO PER LA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILECOMPATIBILE OTTIMIZZATO PER LA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE”
Hynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUS: sviluppo space-frame alleggerito
ATTIVITA’:ATTIVITA’:ATTIVITA’:ATTIVITA’:1. Concept study: identificazione nodi per applicazione idroformatura da tubo; progettazione struttura
nodi (realizzazione geometrie, scelta materiali…); verifiche di prodotto (verifiche a calcolo missioniprincipali: rigidezza, fatica, urti) [RI-1/12]
2. Verifiche di processo (valutazione fattibilità tecnologica); analisi costi (fabbisogno materiale,investimenti); realizzazione dimostratore tecnologico; Test sperimentali (caratterizzazione a rigidezzae a fatica); Validazione concept innovativo. [SS-19/36]
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OUTPUTS:
1. Progetto di struttura ottimizzata vs. alleggerimento basa ta sulla tecnologia dell'idroformaturae relativa delibera tecnica virtuale .
2. Quadri di montaggio e formatura; Analisi costi: variabil i e investimenti; Rilascio conceptinnovativo per applicazione su veicolo; WBS Report "Lighten ed spaceframe development:piezoelectric actuators and noise and vibration supression systems“.
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Hynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUS: sviluppo space-frame alleggerito
DESCRIZIONE:Consiste nel formare sezioni chiuse mediante iniezioneacqua ad elevate pressioni.Il Tubo viene inserito in uno stampo e compressolongitudinalmente per compensare le deformazioni dellasezione
POTENZIALI VANTAGGI: Riduzione investimenti specificiIntegrazione di elementi:
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Integrazione di elementi: - riduzione costi (stampaggio, assemblaggio, gestion e matricole)- qualità dimensionale (riduzione catena delle tolle ranze)
Compatibile con tecnologie assemblaggio convenziona li e emergenti (laser)Semplificazione dei cicli e delle operazioni di ass emblaggioMiglioramento prestazioni (acustica)
Potenziali applicazioni
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Hynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUS: interni riconfigurabili per utenza estesa
ATTIVITA’:ATTIVITA’:ATTIVITA’:ATTIVITA’:
1. Sviluppo di arredi funzionali per l’utenza con le caratteristiche di modularità/riconfigurabilità: dedicatie personalizzati per le varie attività del passeggero e in particolare per l'accoglienza e la messa insicurezza di utenza estesa (bambini, anziani, diversamente abili,...) [RI-1/24]
2. Prototipazione e testing arredi funzionali. [SS-25/36]
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OUTPUTS:
1. Progetto interni riconfigurabili: CAD 3D, delibere virt uali (ergonomia e funzionalita')
2. Prototipo fisico interni riconfigurabili; WBS Report "C omfort and Ergonomics: internalcomponents design“
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Hynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUSHynnoveco BUS: interni riconfigurabili per utenza estesa
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OTTIMIZZAZIONE EASYOTTIMIZZAZIONE EASYOTTIMIZZAZIONE EASYOTTIMIZZAZIONE EASY----ENTRYENTRYENTRYENTRYSVILUPPO AREA “UTENZA ESTESA”SVILUPPO AREA “UTENZA ESTESA”SVILUPPO AREA “UTENZA ESTESA”SVILUPPO AREA “UTENZA ESTESA”
SICUREZZA & ABITABILITA’/COMFORTSICUREZZA & ABITABILITA’/COMFORTSICUREZZA & ABITABILITA’/COMFORTSICUREZZA & ABITABILITA’/COMFORT
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DEFCOM DEFCOM DEFCOM DEFCOM –––– COMPETITIVITÀ NELLA DEFORMAZIONECOMPETITIVITÀ NELLA DEFORMAZIONECOMPETITIVITÀ NELLA DEFORMAZIONECOMPETITIVITÀ NELLA DEFORMAZIONEObiettiviObiettiviObiettiviObiettivi
Il progetto DefCom è finalizzato all’innovazione del prodotto “macchina utensile per deformazionemacchina utensile per deformazionemacchina utensile per deformazionemacchina utensile per deformazione” made in Italy, per favorire concretamente la competitività di questo settore nell’ottica di un radicale incremento delle prestazioni in relazione a:I - produttività - gli obiettivi quantitativi identificati da DefCom sono relativi ad: 1) una riduzione del tempo di produzione per kg di prodotto pari al 15%; 2) una riduzione degli scarti di produzione del 50%;3) il miglioramento della manutenibilità del bene, riducendo il tempo di manutenzione del 50%3) il miglioramento della manutenibilità del bene, riducendo il tempo di manutenzione del 50%II - eco sostenibilità - gli obiettivi quantitativi identificati da DefCom sono relativi ad: 1) una riduzione del materiale grezzo utilizzato per kg di prodotto finito pari al 5%; 2) una riduzione dell’energia utilizzata per kg di prodotto finito pari al 20%; 3) una riduzione della quantità di sottoprodotti del processo per kg di prodotto finito pari al 60%; 4) una riduzione degli spazi occupati del 20%
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Linee di ricercaLinee di ricercaLinee di ricercaLinee di ricerca
Questi obiettivi, fondamentali per promuovere la competitività dei beni strumentali made in Italy, sono perseguiti da DefCom attraverso 4 linee di ricerca, che caratterizzano l’innovazione del progetto:1. Studio, definizione ed implementazione di nuove architetture di macchina2. Sviluppo ed implementazione di sorgenti di riscaldamento controllato3. Studio e sviluppo di nuove soluzioni sensoristiche4. Studio ed introduzione di servo motori elettrici ad alte prestazioni.La validazione delle attività di ricerca proposte si concretizza nella realizzazione di quattro dimostratori prototipali. I dimostratori sono di seguito brevemente presentati:• Demo1 – Stampaggio Lamiere• Demo2 – Piegature Lamiere• Demo3 – lavorazioni complesse di tubi• Demo4 – lavorazioni massive a caldo
Pag. Pag. Pag. Pag. 14141414
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Pag. 15
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Formazione ed inserimento in Aziende abruzzesi di Intermediari della Conoscenza Formazione ed inserimento in Aziende abruzzesi di Intermediari della Conoscenza Formazione ed inserimento in Aziende abruzzesi di Intermediari della Conoscenza Formazione ed inserimento in Aziende abruzzesi di Intermediari della Conoscenza POR FSE AbruzzoPOR FSE AbruzzoPOR FSE AbruzzoPOR FSE Abruzzo
• L’azione trova attuazione attraverso:• …………........• c)c)c)c) l’erogazione di almeno 40 Borse della durata minima di mesi 9 volte a realizzare attività di
trasferimento dei risultati della R&S alle PMI, da affidare a Dottori di Ricerca, a soggetti inpossesso del Master sub b), o a soggetti in possesso di Laurea specialistica in Disciplinecoerenti con la finalità specifica. EuroEuroEuroEuro 1111....000000000000....000000000000,,,,00000000 cat 62.
• L’intervento è progettato ed attuato dalla rete degli Atenei Abruzzesi. Tale rete ricercherà• L’intervento è progettato ed attuato dalla rete degli Atenei Abruzzesi. Tale rete ricercheràopportune sinergie e collaborazioni di altre Strutture universitarie pubbliche, di Strutture diRicerca nazionali in materia di Professioni, di Associazioni di Categoria datoriali, di Camere diCommercio etc. al fine di pervenire ad una ottimale progettazione degli interventi formativi edalla successiva standardizzazione della figura.
• A seguito di avviso pubblico dell’UNIVESITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA sono statecandidate, direttamente da IAM o trami due associati, diverse proposte
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IMPRESA TUTOR
AZIENDALE
TITOLO PROGETTOE DESCRIZIONE PROGETTO N.
BORSE
BORSISTA
CISI -
Consorzio
Imprese
Subforniture
Italia
Rosica
Pietro
PR 06) CISI 01
Sviluppo di nuovi processi di pretrattamento e verniciatura abilitanti alla produzione di veicoli
due/quattro ruote secondo criteri d’alta sostenibilità ambientale ( minimizzazione dei consumi
energetici e delle materie prime impiegate); in particolare verso analisi delle potenziali
applicazioni delle tecnologie individuate su veicoli di riferimento, in sostituzione dell’attualesoluzione SoTA, e la valutazione sperimentale dei risultati.
n. 1 Samuela Pezzi
PR 07) CISI 02
Sviluppo di nuove tecniche e sistemi real- time per il monitoraggio, il controllo e lacertificazione della qualità dei prodotti a fine linea.
n. 1 Luigi De Santis
INNOVAZIONE
AUTOMOTIVE
METALMECC
Trivilino
Raffaele
PR 12) Ottimizzazione delle prestazioni dinamiche, incremento della rigidezza e
diminuzione di pesi
Nuove tecnologie di formatura e di utilizzo di strumenti di modellazione per abbassare il
n. 1 Piero Rucci
Pag. 17
METALMECC
ANICA
IAM- SOC.
CONS. A R.L.
Nuove tecnologie di formatura e di utilizzo di strumenti di modellazione per abbassare il
livello di rischio ed accelerare la curva di apprendimento, con attenzione particolarmenterivolta alla piegatura delle lamiere e alle lavorazioni complesse semi lavorati tubolari.
PR 13) Virtual Testing Marketability
Verifica virtuale delle funzionalità del prodotto e per l’anticipazione di come alcune di queste
funzionalità potranno impattare sui prodotti finiti tramite utilizzo di tecniche di simulazione e/odi realtà virtuale per la valutazione dell’aspetto estetico dei componenti finiti.
n. 1 Luigi Giaccari
TECNOMEC
SUD Srl
Di Falco
Vitale
PR 15) Tecnomec sud 01
Integrazione nei processi produttivi esistenti di9nuove tecnologie:
• di stampaggio di materiali tradizionalmente difficili (leghe di alluminio, leghe di titanio,
nuove famiglie di acciai alto-resistenziali, captazione fumi in anime cave per getti difonderia);
• di piegatura delle lamiere e di lavorazioni complesse di tubi per la piegatura e stiratura disemi lavorati tubolari.
n. 1 Renza Santilli