PROGETTARE PER COMPETENZE Alessandra Cenerini presidente ADi.

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PROGETTARE PER COMPETENZE

Alessandra Cenerini presidente ADi

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Le “competenze”competenze” sono uno tsunami per i docenti

e la loro identità rimasta immodificata per secoli. Le cause di questo cambio di paradigma sono molte, ne ricordiamo 3…..

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1-Economia della conoscenza e lifelong learning

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1. ECONOMIA CONOSCENZA 1. ECONOMIA CONOSCENZA passaggio storico come quello fra economia agricola e industrialepassaggio storico come quello fra economia agricola e industriale

1) 12.000 anni fa l’avvento dell’ economia agricola che modificò profondamente la vita umana con insediamenti stabili

2) Dalla 2^ metà del 1700 inizia l’era industriale, durata circa 200 anni: un altro sconvolgimento epocale

3) Negli ultimi 30 anni del XX secolo inizia l’era dell’economia del conoscenza: la conoscenza diviene fonte primaria della produzione. (es. Microsoft di Bill Gates o la Apple di Steve Jobs)

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1. LIFELONG LEARNINGLIFELONG LEARNING

L’apprendimento dura tutta la vitaL’apprendimento dura tutta la vita non è più confinato agli anni della scolarizzazione, non c’è più bisogno di imparare tutto a scuola, ma bisogna imparare ad imparare.

Esigenza di limitare la “quantità” e di andare in profondità (l’inglese Tom Bentley, all’inizio di questo secolo, consigliava di dimezzare i programmi)

Si riconoscono diverse modalità e contesti di

apprendimento: Apprendimento formale, Apprendimento formale,

informale, non formale informale, non formale (v.DL 13 del16/01/2013)

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2- CRISI ANTICA ORGANIZZAZIONE DEL SAPERECRISI ANTICA ORGANIZZAZIONE DEL SAPERE

superamento dei confini tradizionali fra le discipline

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2. UNA NUOVA FASE NELLA STORIA 2. UNA NUOVA FASE NELLA STORIA DELL’ORGANIZZAZIONE DEL SAPEREDELL’ORGANIZZAZIONE DEL SAPERE

1) TRIVIO, QUADRIVIO1) TRIVIO, QUADRIVIO

Nell’universita’ medievale, TrivioTrivio (grammatica,retorica,

dialettica), Quadrivio Quadrivio (Aritmetica,geometria, astronomia,

musica) ( questa ripartizioneè fatta risalire al IV-V secolo)

2) SUDDIVISIONE IN DISCIPLINE2) SUDDIVISIONE IN DISCIPLINECon le università tedesche del XIX secolo, il sapere, sotto l’influenza dello sviluppo scientifico, è ripartito in discipline, con propri metodi e contenuti, sempre più specialistici

3) CRISI DELLA SUDDIVISIONE DELLE DISCIPLINE 3) CRISI DELLA SUDDIVISIONE DELLE DISCIPLINE

TRANSDISCIPLINARITÀ, SISTEMI COMPLESSITRANSDISCIPLINARITÀ, SISTEMI COMPLESSIDalla metà del XX secolo entra in crisi la classica

ripartizione disciplinare. La ricerca si orienta alla

transdisciplinarità e studio dei sistemi complessi

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2.L’ARTIFICIALE SEPARAZIONE DELLE 2.L’ARTIFICIALE SEPARAZIONE DELLE DISCIPLINE E LA NUOVA FASEDISCIPLINE E LA NUOVA FASE

• La separazione delle discipline è un fatto di convenienza umana, un fatto del tutto innaturale.

• La natura non è affatto interessata alle nostre separazioni artificiali, e i fenomeni più interessanti sono quelli che rompono e travalicano le barriere tra i vari campi del sapere. (Richard Feynman)

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• Questa nuova fase di organizzazione del sapere è entrata nella scuola e ha a che fare con la multi-inter-trans-disciplinarità, le competenze e la didattica per progetti

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1.MULTI-DISCIPLINARITA’ 1.MULTI-DISCIPLINARITA’ 2. INTER-DISCIPLINARITA’ 2. INTER-DISCIPLINARITA’ 3. TRANS-DISCIPLINARITA3. TRANS-DISCIPLINARITA

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3- Irruzione delle tecnologie digitalitecnologie digitali nella costruzione e diffusione del sapere

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3.La creazione di un nuovo ordine dei sensi 3.La creazione di un nuovo ordine dei sensi e la modificazione dello stile cognitivoe la modificazione dello stile cognitivo

• Dopo secoli di primato della visione visione alfabeticaalfabetica (avanzata,impegnativa e faticosa), torna a dominare la visione non alfabeticavisione non alfabetica ( vedere immagini e udire)

Si tratta del passaggio:• dall’intelligenza “sequenzialedall’intelligenza “sequenziale”

(quella usata nella lettura e scrittura) all’intelligenza all’intelligenza “simultanea“simultanea” (trattare nello stesso tempo più info, senza stabilire un ordine o gerarchia). La usiamo quando guardiamo un quadro

• dall’apprendimento simbolico simbolico ricostruttivoricostruttivo all’apprendimentoapprendimento esperienzialeesperienziale

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3. L’APPRENDIMENTO SIMBOLICO-RICOSTRUTTIVO3. L’APPRENDIMENTO SIMBOLICO-RICOSTRUTTIVO

IMPARARE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIOIMPARARE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO::I VANTAGGII VANTAGGI

• Il canaleIl canale tradizionale dell’apprendimento e della trasmissione del sapere è il linguaggio verbale ( apprendimento simbolico ricostruttivo)

• I contenuti del sapere sono descritti e spiegati a parole, e i ragazzi imparano ascoltando (lezioni) o leggendo (libri)

• Il linguaggio offre ovvi vantaggi dal punto di vista dell’apprendimento, vantaggi per quanto riguarda il pensare, l’astrarre e il generalizzare, l’interagire e il discutere con gli altri

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3.IMPARARE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO I LIMITI

I limiti del linguaggioI limiti del linguaggio riguardanoriguardano:

- la capacità di capire la capacità di capire quello che viene ascoltato o letto (imparare attraverso il linguaggio presuppone che si possegga bene il linguaggio)

- la capacità di ricordare la capacità di ricordare ciò che si è ascoltato o letto

- la capacità di utilizzare la capacità di utilizzare quello che si è ascoltato o letto e di metterlo in collegamento con quello che già si sa anche al di là della scuola

- la motivazione a impararela motivazione a imparareIl RISULTATO:

NON SIAMO RIUSCITI A FAR SI’CHE TUTTI IMPARINOOCCORRE DOSARE APPRENDIMENTO SIMBOLICO-

RICOSTRUTTIVO ED ESPERIENZIALE

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3.APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE VS SIMBOLICO-RICOSTRUTTIVO

• Non c’è solo l’apprendimento simbolico-ricostruttivo, è sempre esistito anche l’apprendimento esperienziale. Basti riandare alla nostra storia e ricordare le botteghe rinascimentali

• o molto prima: le complesse conoscenze dell’ingegneria romana, necessarie a progettare opere di statica e di idraulica, ancor oggi funzionanti, venivano trasmesse attraverso il “fare esperienza”

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3.IMPARARE VEDENDO E FACENDO3.IMPARARE VEDENDO E FACENDOATTRAVERSO LE TICATTRAVERSO LE TIC

• Le nuove tecnologie digitaliLe nuove tecnologie digitali con gli ambienti interattivi, le simulazioni, i serious games, permettono un apprendimento esperienzialeapprendimento esperienziale

1) vedendovedendo le cosele cose, e non ascoltando o leggendo descrizioni e spiegazioni verbali delle cose,

2) agendo sulle coseagendo sulle cose e

3) osservando le conseguenze osservando le conseguenze delle proprie azioni

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COSA HA A CHE FARE TUTTO COSA HA A CHE FARE TUTTO QUESTO CON LE COMPETENZE?QUESTO CON LE COMPETENZE?

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LE COMPETENZA SECONDO L’EQF (2008)LE COMPETENZA SECONDO L’EQF (2008)

• La competenzacompetenza è un insieme di conoscenzeconoscenze e abilitàabilità, di saperesapere e di saper faresaper fare e anche di e anche di attitudiniattitudini e e interazioniinterazioni: : responsabilità e responsabilità e

aautonomiautonomia

• COMPETENZA=comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifichele competenze sono descritte in termini di

responsabilità e autonomia. (UE, EQF,2008(UE, EQF,2008 )

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LE COMPETENZA SECONDO LE COMPETENZA SECONDO OCSE/DESECOOCSE/DESECO

La competenza si sviluppa in un contestoLa competenza si sviluppa in un contesto.

Dipende dall’ esistenza di un ambiente che le favorisce. (Bobby Fischer non sarebbe diventato il più competente giocatore di scacchi in una società senza scacchi!!)

La competenza è trasferibiletrasferibile

Si fonda sulla comprensione profondacomprensione profonda

(saper utilizzare ciò che si è appreso in situazioni inedite) e non sulla semplice riproduzione di nozioni e concetti, restituiti in modo ritualistico come sono stati presentati dall’insegnante, come spesso avviene a scuola

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LE COMPETENZA SECONDO L’EQF (2008)LE COMPETENZA SECONDO L’EQF (2008)

La competenzacompetenza è un insieme di conoscenzeconoscenze e abilitàabilità, di saperesapere e di saper faresaper fare e anche e anche di di attitudiniattitudini e e interazioniinterazioni: : responsabilità e responsabilità e autonomiaautonomia (UE, EQF,2008) (UE, EQF,2008)

si sviluppa in un contestosi sviluppa in un contesto. Dipende dall’ esistenza di un ambiente che le favorisce. (Bobby Fischer non sarebbe diventato il più competente giocatore di scacchi in una società senza scacchi!!)

La competenza è trasferibiletrasferibile Si fonda sulla comprensione profondacomprensione profonda

(saper utilizzare ciò che si è appreso in situazioni inedite) e non sulla semplice riproduzione di nozioni e concetti, restituiti in modo ritualistico come sono stati presentati dall’insegnante, come spesso avviene a scuola

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LA NOZIONE DI “COMPETENZA CHIAVE O ESSENZIALE”

Secondo l’OCSE/DeSeCo

Le competenze chiave sono tali se sono necessarie e indispensabili per TUTTI.

Le competenze che si rapportano a un settore specifico, (per esempio suonare il piano) non sono essenziali, anche se importanti.

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LE COMPETENZE CHIAVE UE- 2006

1) Comunicazione in lingua madre

2) Comunicazione in una lingua straniera

3) Consapevolezza ed espressione culturali (letteratura, musica, arti visive, arti dello spettacolo)

4) Cultura informatica (TIC)

5) Competenze di base in matematica, scienza e tecnologia

6) Competenze sociali e civiche

7) Imparare ad imparare

8) Spirito d’iniziativa

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COMPETENZE CHIAVE UE- ITALIA

UE 2006

1) Comunicazione in lingua materna

2) Comunicazione in lingua straniera

3) Sensibilità culturale (letteratura, musica, arti visive,arti dello spettacolo)

4) Competenza digitale (TIC)

5) Competenza matematica e competenza di base in campo scientifico tecnologico

6) Competenze sociali e civiche

7) Imparare ad imparare

8) Senso d’iniziativa e imprenditorialità

ITALIA 2007(FIORONI-NUOVO OBBLIGO)

1) ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGIASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI

Lingua italiana

Lingua straniera

Patrimonio artistico e letterario

TIC

2) ASSE CULTURALE MATEMATICOASSE CULTURALE MATEMATICO

3) ASSE CULTURALE SCIENTIFICO-ASSE CULTURALE SCIENTIFICO-TECNOLOGICOTECNOLOGICO

4) ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALEASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE

8 COMPETENZE CHIAVE CITTADINANZACOMPETENZE CHIAVE CITTADINANZA1)Imparare ad imparare, 2) Progettare, 3) Comunicare, 4) Collaborare e partecipare 5) Agire in modo autonomo e responsabile, 6) Risolvere problemi, 7) Individuare collegamenti e relazioni, 8) Acquisire ed interpretare l’informazione

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LA DIFFICILE COESISTENZA FRA NUOVO OBBLIGO E NUOVI CURRICOLI LICEALI

Schizofrenia fra gli Assi dell’obbligo e le Linee Guida dei licei, ma dagli Assi occorre partire

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ES. NEGLI ASSI DELL’OBBLIGO: LA LETTERATURA E’ PARTE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E LETTERARIO

• La letteratura fa parte del patrimonio artistico e letterario

• La letteratura non dovrebbe costituire più la parte esclusiva privilegiata delle espressioni artistiche

• Mozart (1756-1791) non dovrebbe essere meno importante di Leopardi (1798-1837)

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LA LETTERATURAnel 1°biennio dei licei

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LETTERATURA PER 14-16 Anni

(4 ORE SETTIMANALI PER LINGUA E LETTERATURA)• OPERE E AUTORI SIGNIFICATIVI DELLA CLASSICITÀOPERE E AUTORI SIGNIFICATIVI DELLA CLASSICITÀ:

- i poemi omerici, - la tragedia attica del V secolo, - l’Eneide, - e qualche altro testo di autori greci e latini • LA BIBBIALA BIBBIA• AUTORI DI EPOCA MODERNA ANCHE STRANIERIAUTORI DI EPOCA MODERNA ANCHE STRANIERI• I PROMESSI SPOSI DI MANZONII PROMESSI SPOSI DI MANZONI• PRIME ESPRESSIONI DELLA LETTERATURA ITALIANAPRIME ESPRESSIONI DELLA LETTERATURA ITALIANA:

- la poesia religiosa, - i Siciliani, - la poesia toscana prestilnovistica.

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VALUTARE LE COMPETENZE

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LA SVOLTA DI PISALA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

PISA (Programme for International Student Assessment) è l’indagine internazionale dell’OCSE sulle competenze degli studenti di 15 anni, che si svolge ciclicamente ogni 3 anni ( iniziata nel 2000) su:

La lettura 2) la matematica 3) le scienze

2)L'attenzione non si focalizza sui contenuti curricolari, ma su come gli studenti sanno utilizzare conoscenze e abilità apprese a scuola per affrontare e risolvere

questioni della vita quotidiana.

3) Nella costruzione di un test c’è sempre prima la descrizione di una situazione reale (COMPITO DI

REALTA’)

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LA VALUTAZIONE DEL SNVLA VALUTAZIONE DEL SNV AL 2° ANNO SECONDARIA 2° GRADO

• L’estensione delle prove del SNV anche al 2° anno della scuola secondaria di 2° grado tiene conto del termine obbligo di istruzione

• Quindi prove uniche per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici e professionali), su 2 ambiti fondamentali:

• 1) la comprensione di testi scritti di varia natura e la riflessione sulla lingua e

• 2) la matematica. • Riferimenti: meno PISA e più TIMSS (Trends in

International Mathematics and Science Study 4^ primaria e 3^ sec. 1° grado)

• L’importanza della restituzione alle scuole e dello studio dei dati

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VALUTAREVALUTARE CERTIFICARECERTIFICARE

= dare un valoredare un valore = validarevalidare

Atto pedagogicoAtto pedagogico che rimanda alla relazione insegnante/studente

Atto istituzionaleAtto istituzionale che responsabilizza chi certifica verso l’istituzione

Atto ripetutoAtto ripetuto che scandisce gli apprendimenti e che si inserisce nella pratica quotidiana della classe ( controlli, compiti, osservazioni)Permette la misurazione dei progressi e deve favorire la messa a punto di iniziative di recupero e sostegno

Atto definitivoAtto definitivo

COSA SPETTA ALLA SCUOLA

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LA CERTIFICAZIONE DELLE LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE A FINE OBBLIGOCOMPETENZE A FINE OBBLIGO

• LIVELLO BASELIVELLO BASE:: lo studente svolge compiti semplici in situazioni

note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO”, con l’indicazione della motivazione

• LIVELLO INTERMEDIOLIVELLO INTERMEDIO: :

lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

• LIVELLO AVANZATOLIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in

situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

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LE 8 COMPETENZE DI CITTADINANZA LE 8 COMPETENZE DI CITTADINANZA NON SI CERTIFICANO MA…..NON SI CERTIFICANO MA…..

Le competenze relative agli assi culturali sono acquisite con riferimento alle 8 competenze chiave di cittadinanza :1.1. imparare ad imparareimparare ad imparare;;2.2. progettare; progettare; 3.3. comunicare;comunicare;4.4. collaborare e parteciparecollaborare e partecipare;;5.5. agire in modo autonomo e agire in modo autonomo e

responsabile; responsabile; 6.6. risolvere problemi; risolvere problemi; 7.7. individuare collegamenti e relazioni;individuare collegamenti e relazioni;8.8. acquisire e interpretare l’informazioneacquisire e interpretare l’informazione

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I RISCHI E LE NECESSITA’

OCCORRE PARTIRE DA OCCORRE PARTIRE DA

CERTIFICAZIONE OBBLIGOCERTIFICAZIONE OBBLIGO perché è la modalità che più ci aiuta ad avvicinarci alle competenze, ma è forte il rischio che:

• gattopardescamente tutto cambi per tutto cambi per restare com’èrestare com’è

• si proceda alla media dei voti numericimedia dei voti numerici, senza fare prove specifiche né tentare un approccio metodologico diverso

• le competenze trasversali non siano le competenze trasversali non siano curatecurate perché non soggette a valutazione

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CHE FARE? COGLIERE LA SFIDA

E PROCEDERE A RITROSO

• Costruire il percorso a partire dai risultati di apprendimento

• Assumere come principio organizzatore alcuni chiari obiettivi di apprendimento

• Gli obiettivi sono le competenze attese ( cosa saper fare con le conoscenze acquisite)

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PROGRAMMAZIONE A RITROSO(Backward Design di Wiggins e Mctighe )

• E’ come programmare un viaggio: dobbiamo conoscere la destinazione per poterci preparare. Le competenze e le attrezzature che ci servono per fare surf nei Caraibi, sono diverse da quelle che occorrono per andare sulle Dolomiti

• Così le lezioni guidate dai risultati che ci attendiamo, non dai programmi

• Dovremmo procedere secondo 3 fasi3 fasi:

1) Identificare i risultati desiderati: in termini di comprensione profonda e duratura (operare scelte collegiali)

2) Stabilire le prove pertinenti per accertare se i risultati sono stati raggiunti (prove comuni)

3) Pianificare le attività di apprendimento (libertà di

insegnamento)

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POCO MA BENELESS IS MORE

• Lifelong learning

• L’apprendimento non si esaurisce negli anni della scolarizzazione

• Privilegiare la profondità non l’estensione

• Curare in particolare la lettura,impegno di tutti

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E NONOSTANTE TUTTOE NONOSTANTE TUTTOPENSATE POSITIVO!PENSATE POSITIVO!