profili e ricordi XXXiV - Società Nazionale di Scienze ... Aldo Vallone... · Dante di Nicola...

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PROFILI E RICORDI XXXIV

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profili e ricordi XXXiV

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con il contributo dell’istituto Banco di Napoli fondazione,del MiUr Ministero dell’istruzione dell’Università e della ricerca e del Ministero per i Beni e le attività culturali culturali

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corrado caleNda

aldo ValloNe

società NazioNale di scieNze, lettere e artiVia MezzocaNNoNe, 8

Napoli

la commemorazione è stata tenuta, a classi riunite, il xxxxxxxxx

foto

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la lunga, laboriosissima attività culturale e didattica di aldo Vallone può essere inquadrata in due prospettive com-plementari, entrambe in grado di dar conto legittimamente, per quanto non coincidenti, della complessa fisionomia dello studioso e dell’ appassionato docente. Basti anche una rapida scorsa alla sua bibliografia: quella che introduce, a cura di leonardo sebastio, il volume Dante e il Rinascimento1, ag-giornata e integrata dal figlio di Aldo, Giancarlo Vallone, per la raccolta postuma di Scritti salentini e pugliesi2.

Ben 55 fitte pagine per 758 titoli che, anche facendo la tara delle sovrapposizioni e riproposte inevitabili in rassegne di questo genere, depongono per una capacità di lavoro e una latitudine di interessi molto al di fuori del comune. I campi di ricerca sono numerosissimi e a parecchi di questi Vallone ha dedicato volumi di grosso impegno: dal romanzo italiano tra otto e Novecento, a foscolo, a leopardi, alla letteratu-ra rinascimentale, ai crepuscolari e alla poesia italiana con-temporanea in generale, a Vico, alla condizione impiegatizia nel romanzo italiano contemporaneo, alla storia della cultura meridionale e salentina in particolare (nell’intervento di aper-tura all’ Xi congresso dell’ a.i.s.l.l.i. intitolato Modello e

1 P. Sabbatino, L. Scorrano, L. Sebastio, R. Stefanelli, Dante e il Rinascimento. Rassegna bibliografica e studi in onore di Aldo Vallone, firenze, olschki, 1994.

2 a. Vallone, Scritti salentini e pugliesi, a cura di Giancarlo Vallone, Galatina, Congedo, 2003.

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anti modello nella narrativa napoletana: Napoli e Firenze3, di particolare rilievo anche metodologico, Vallone riprende i suggerimenti più fecondi delle grandi riflessioni di Carlo Dio-nisotti per caratterizzare contrastivamente, con rara efficacia, i rapporti tra centro e periferie nello varie fasi dello sviluppo culturale nazionale).

Questo dunque il mero e solo approssimativo elenco dei campi di ricerca di aldo Vallone, per citare solo i più vistosi e più assiduamente frequentati entro una rete di interessi che copre in pratica l’intero svolgimento della cultura letteraria del nostro paese, con qualche inflessione specifica che mette in risalto curiosità intellettuali e radicamenti territoriali che andrebbero approfonditi. Si tratta, come accennavo, della pri-ma delle due prospettive entro cui può essere inquadrata la figura di Vallone. Quella dell’ italianista di solidissima cultura generale, formatosi nei severi licei e nelle prestigiose facoltà umanistiche delle nostre Università (firenze e torino) della prima metà del secolo scorso, con una lunga pratica di inse-gnamento scolastico superiore (ad asti, nella natìa e amatissi-ma Galatina, a Roma), poi affiancata da rilevanti responsabi-lità di gestione a livello locale e ministeriale. Un importante tirocinio, di cui lui stesso vantava il ruolo-chiave nella costru-zione della propria fisionomia umana e intellettuale e che cer-to collaborò a ispirargli o, meglio, a confermare e valorizzare quel tratto di signorile affabilità e di cordiale comunicativa di cui hanno fatto esperienza tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo, anche dopo la svolta rappresentata dall’ inizio dell’ insegnamento universitario. che avvenne relativamente tardi, nel 1955 con il conseguimento della libera docenza in letteratura italiana e l’assunzione dell’incarico nella stessa materia presso la facoltà di Magistero dell’Università di lec-

3 Cfr. A. Vallone, Nuovi studi di storia letteraria napoletana, Napo-li, ferraro, 1982.

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ce. Dieci anni dopo, nell’a.a. 1967-68, Vallone è titolare della cattedra di lingua e letteratura italiana a Bari, avendo nel frattempo vinto il concorso a cattedra di Filologia dantesca; infine, alla morte di Salvatore Battaglia, dall’a.a. 1972-73 a fine carriera, passa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro ateneo, cattedratico di letteratura italiana.

L’accenno alla specificità disciplinare del concorso in cui Vallone risultò vincitore (filologia dantesca) introduce na-turalmente al secondo e certo principale versante della sua attività culturale, quello in cui egli ha lasciato una traccia di grande rilievo nel panorama degli studi storico-letterari italia-ni del Novecento. È appunto la seconda delle due prospettive cui si faceva cenno in apertura.

in progresso di tempo ma, occorre precisare, non dagli inizi assoluti (almeno ufficiali) della sua attività di ricerca, incentrata principalmente su temi di narrativa otto-novecen-tesca (i suoi due primi libri sono Il romanzo italiano dalla Scapigliatura alla Ronda4 e la Bibliografia critica del ro-manzo e dei romanzieri dalla Scapigliatura all’ermetismo5) e su un volume foscoliano (Genesi e formazione letteraria dei “Sepolcri”6), già recensito in modo lusinghiero da stu-diosi autorevoli7; in progresso di tempo dunque il tema dan-tesco, declinato in tutte le sue possibili inflessioni ma, come vedremo, soprattutto indagato in tutte le articolazioni di una immensa, quasi ingovernabile tradizione interpretativa, pola-rizza e concentra le ricerche valloniane. la primissima rac-coltina ha un titolo quasi profetico, almeno nella misura in cui segnala l’inizio di un’avventura destinata a protrarsi sul

4 Genova, Emiliano degli Orfini, 1942.5 Galatina, Marra, 1946. Si tratta del primo di quattro repertori bi-

bliografici pubblicati tra il ’46 eil ‘486 asti, arethusa, 1946.7 Tra i quali M. Marti, C. F. Goffis, R. Ramat.

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lungo periodo: Prime noterelle dantesche8, serie di interven-ti puntuali su luoghi specifici del poema. Ma già nell’anno successivo (1948) comincia la collaborazione di Vallone ai supplementi bibliografici della vallardiana Storia lettera-ria d’Italia (di cui particolarmente significativa quella per il Dante di Nicola zingarelli9); e del 1950 è il volume Gli studi danteschi dal 1940 al 194910. È l’inizio di un filone di ricerca che, come si è accennato, a partire da interessi francamente bibliografici, si specifica e si allarga in sistematica e appassio-nata ricostruzione dell’intera tradizione interpretativa del po-ema e di dante in genere. tale ricostruzione non ignora, come vedremo, scansioni in canoniche periodizzazioni secolari, in cui cioè non si esitano a riprodurre, per esigenze di chiarezza e di immediata collocazione, impostazioni manualistiche an-che un po’ convenzionali. Ma ambisce a farsi ricostruzione della civiltà letteraria italiana sub specie Dantis, o meglio sub specie lecturae Dantis, assumendosi fino in fondo e con piena consapevolezza l’impegno onerosissimo di

Seguire, età per età, fase per fase, le correnti di pensiero, le vicende storiche, le tendenze di gusto, le prevaricazioni pole-miche, la partecipazione «straniera» e così via, per quel molto o poco che hanno inciso nella esegesi dantesca (e in preva-lenza nella Commedia), stimolando nuove aperture o creando reazioni a catena.

La serie di titoli in cui si realizza questo filone negli anni successivi è impressionante: La critica dantesca contempora-

8 Galatina, Stabilimento Tipografico Ed. Mariano, 1947.9 Cfr. Bibliografia in N. zingarelli, Dante, Milano, Vallardi, 1948.10 firenze, olschki.

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nea11, La critica dantesca dell’Ottocento12, La critica dante-sca del Settecento e altri saggi danteschi13, Aspetti dell’ese-gesi dantesca nei secoli XVI e XVII attraverso testi inediti14, Dantismo romagnolo nel secondo Ottocento attraverso testi inediti15, Capitoli pascoliano-danteschi con inediti16, L’inter-pretazione di Dante nel Cinquecento17, Antidantismo politico nel XIV secolo con inediti18, La critica dantesca nel Nove-cento19, Profili e problemi del dantismo otto-novecentesco20, Antidantismo politico e dantismo letterario21.

Studi in larga misura confluiti e adeguatamente riconte-stualizzati, nel 1981, nella monumentale Storia della critica dantesca dal XIV al XX secolo, due massicci tomi della val-lardiana Storia letteraria d’Italia che, in ogni caso, non esau-riscono o interrompono gli studi valloniani in questo campo, come dimostrano gli ultimi due titoli elencati, pubblicati dopo tale data.

Il valore ed i meriti di questo ricchissimo filone d’indagi-ne, e di quest’ opera in particolare, risultano evidenti a tutti. e soprattutto a chi deve, per ragioni professionali, quasi quoti-dianamente misurarsi con la selva intricata e foltissima della bibliografia dantesca, in cui gli interventi di Vallone offrono un orientamento imprescindibile. l’attenzione dello studioso, in conformità ai tratti più propri della sua personalità critica,

11 Pisa, Nistri-Lischi, 195312 firenze, olschki, 1958.13 ivi, 1961.14 lecce, Milella, 1966.15 ravenna, longo, 1966.16 Ravenna, Longo, 196717 firenze, olschki, 1969.18 Napoli, Liguori, 1974.19 Firenze, Olschki, 1976.20 Napoli, liguori, 1985.21 roma, Bonacci, 1988.

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che meglio si chiariranno qui di seguito, si dirige preferen-zialmente all’illustrazione dei tagli interpretativi, delle grandi e distinte opzioni esegetiche che caratterizzano aree e perio-di complessivi della fruizione dantesca, nonché alla raccolta di un ricco, tendenzialmente esaustivo corredo bibliografico. Naturale dunque che lo studioso si accosti con maggior pro-fitto e più piena solidarietà, anche psicologica, alle fasi più re-centi della lettura del poema. in ciò si tradisce probabilmente anche quella preferenza per la cultura sette-otto-novecentesca gia verificabile nella consultazione della parte non dantesca delle sue pubblicazioni. la ricostruzione di una linea interpre-tativa, di un profilo critico, anche a costo di qualche forzatura, prevale sempre su quei dettagliati e complessi accertamenti biografici e soprattutto su quelle indagini tecniche sulla tra-smissione testuale rese tanto più necessarie quanto più ci si accosta alla fase antica e antichissima dell’interpretazione del poema, dove preliminare a ogni giudizio o inquadramento è l’accertamento del dato testuale. Nelle fasi aurorali ma deci-sive del secolare commento, in effetti, problemi paleografici e codicologici, delicate questioni attributive e di datazione, so-spetti o accertate evidenze di doppie e triple redazioni, scon-certanti conguagli persino letterali conseguenti anche a un di-sinteresse radicale per la caratterizzazione “autoriale” dei vari interventi, imporrebbero approfonditi scandagli filologici, sulla base dei quali solo si giustificano quadri generali e ve-rifiche di tendenze. Il fatto è che, come Vallone lucidamente riconosce, la rappresentazione della prima esegesi del poema vi è svolta sinteticamente e, posto di fronte, nella trattazione complessiva, a quei problemi di periodizzazione cui si faceva già cenno, lo studioso dichiara:

scartata la distribuzione rigorosamente temporale, in ca-denze secolari, perché, anche se comoda, esterna e contraria proprio alle ragioni di fondo, si è creduto opportuno adottare un’altra strettamente legata alla vicenda culturale e alla rap-

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presentazione che di Dante è stata fatta...La periodizzazione pertanto, che più pare utile e logica sotto ogni aspetto, è quel-la di presentare la vicenda della critica dantesca secondo le grandi linee degli avvenimenti culturali e in vaste epoche sto-riche, che comprendono e segnano soprattutto tutto il vario e mutevole cammino della «fortuna» del poeta.

di qui la partizione del quadro complessivo in tre grandi blocchi: dalla Scolastica all’Umanesimo, dal Rinascimento all’illuminismo, dal romanticismo allo strutturalismo. con l’importante precisazione però che

il taglio più netto avviene... tra dante e l’esegesi secolare, tra lui e i suoi lettori a qualsiasi secolo appartengano, se con-siderati nel loro insieme, e non certo nelle singole parti.

Bella dimostrazione del fatto che l’autore è perfettamente consapevole di dover integrare sempre la considerazione delle complessive tendenze culturali, magari già fissate ad etichet-te di maniera, con l’analisi, che può risultare sorprendente, dei contributi personali che alle rispettive “tendenze” rischie-rebbero di essere pigramente omologati e ridotti. si spiegano così le analisi sempre strenuamente individualizzate, in cui alla verifica del ruolo centrale dell’oggetto (Dante e soprat-tutto, com’è ovvio, il suo poema), si affianca una disamina puntuale e dettagliatissima della personalità dei lettori stori-camente determinati. I quali finiscono quasi, per così dire, per vivere di vita propria, nelle diramazioni e nei prodotti della loro lettura del testo dantesco. al punto che di ognuna delle già innumerevoli voci scrutinate la rassegna valloniana fini-sce per tracciare natura, esiti e destino storico, corredandola a sua volta di ampie, talora circostanziate e ragionate bibliogra-fie, in una trama serrata di intrecci e rimandi che ripagano ad usura l’attenzione senz’altro richiesta al fruitore che intenda sfruttare tutte le risorse offerte dal metodo.

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in realtà, agganciato lo sterminato territorio dantesco, le direzioni di ricerca e le modalità di approccio valloniani si impegnano a sondarne ogni possibilità di tragitto. Nell’in-dice degli autori dell’ imponente Bibliografia analitica de-gli scritti su Dante 1950-197022 di enzo esposito, che pure copre solo, grosso modo, il primo ventennio delle ricerche di Vallone, il suo nome è di gran lunga il più rappresenta-to. Ma il dato quantitativo, già di per sé non privo di valore, va integrato con la considerazione della varietà dei contributi offerti: studi su temi specifici della cultura dantesca (La ‘cor-tesia’ dai Provenzali a Dante23, Studi su Dante medievale24, Ricerche dantesche25, Cultura e memoria in Dante26, Percorsi medievali e cultura dantesca27; ma qui metterei in evidenza soprattutto i Percorsi danteschi usciti nel 1991 nella serie dei fiorentini “Quaderni degli «Studi danteschi»”28, all’indomani del conferimento della Medaglia d’oro della Città di Firenze e della Società Dantesca Italiana); edizioni commentate (La Vita Nuova29 e soprattutto il commento alla Commedia scritto in collaborazione con luigi scorrano30), saggi complessivi su tutti gli aspetti del poema (Studi sulla “Divina Commedia”31, Strutture e modulazioni nella “Divina Commedia”32); ana-lisi della prosa delle opere cosiddette minori (La prosa del-

22 Firenze, Olschki, 1990.23 Palermo, Palumbo, 1950.24 firenze, olschki, 1965.25 Lecce, Milella, 1967.26 Napoli, Guida, 1988.27 Napoli, accademia di archeologia, lettere e Belle arti, 1994.28 firenze, le lettere.29 Cfr. Dante, Vita Nuova, a cura di a. V., torino, caula, 1966.30 Cfr. Dante Alighieri, La Divina Commedia. Inferno. Purgatorio,

Paradiso, voll. 3, a cura di A. V. e L. S., Napoli, Ferraro, 1985-87. 31 firenze, olschki, 1955.32 Ivi, 1990.

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la “Vita Nuova”33, La prosa del “Convivio”34); una Lettura interna delle “Rime” di Dante35 (che riguarda la fase delle grandi canzoni mature). per limitarci, beninteso, ai volumi, senza contare cioè la sparsa, ricchissima produzione di saggi e la lunga attività di recensore (né è possibile dimenticare, in sede di complessiva ricostruzione del legame strettissimo col suo autore, la direzione de “L’Alighieri” e l’impulso fornito, con la consueta generosità, alla romana “casa di dante” e alle sue tradizionali lecturae).

anche l’attività più propriamente critico-interpretativa di Vallone nell’ambito degli studi danteschi precipita, se così si può dire, in un’ambiziosa, memorabile sistemazione (è un tratto proprio dello studioso, e non solo in rapporto a dante, l’attitudine alla grande sintesi, in cui sono fatti rifluire anche gli esiti di innumerevoli sondaggi analitici). Mi riferisco na-turalmente al Dante della vallardiana Storia letteraria d’Italia del 1971, riedita nell’ ‘82 (lo stesso anno, cioè, della Storia appena ricordata) con molti emendamenti e con l’aggiun-ta di un capitolo su Tecnica e formazione della poesia dal-le «Rime» alla «Commedia». Vallone puntualizza in limine, con qualche giustificato orgoglio, la distanza che lo separa dai due precedenti autori degli omologhi volumi danteschi della stessa serie vallardiana, Nicola zingarelli (1912) e Ma-rio apollonio (1951), rappresentanti illustri di orientamenti nient’ affatto trascurabili, ma insomma datati. Rispetto al pri-mo - puntualizza l’autore - sono “limitati ai dati essenziali ... gli aspetti biografici e storici”; rispetto al secondo “quelli riportabili alla interpretazione mistico-religiosa” (chiamata altrove, con definizione più propria, “lettura allegorica”). La precisazione, certo suggerita se non imposta dalle concrete

33 Firenze, Le Monnier, 196334 Ivi, 1967.35 Roma, Signorelli, 1972.

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circostanze editoriali, può tuttavia introdurci a un tentativo di inquadramento del volume valloniano entro pertinenti coordi-nate di lettura e di metodo, che certo sottostanno a un lavoro di questa mole e di queste ambizioni. in cui, per intenderci, l’autore è costretto in qualche modo a fare i conti con le ragio-ni interpretative, soprattutto le più recenti e dominanti, non più solo in termini di referto o di bilancio, ma di personale confronto, di consapevole assunzione di responsabilità. E sia pure, come si addice alla personalità dello studioso, piutto-sto tra le righe del discorso e per sobrie sottolineature, che in esplicite dichiarazioni di schieramento. È dall’incrocio tra l’ impianto esegetico generale e le linee della ricostruzione critico-bibliografica sempre fedelmente praticata, che è pos-sibile pervenire a riconoscere (senza rigoristiche collocazioni per così dire “militanti”) la posizione occupata, o la posizione che Vallone ambisce ad occupare, nel quadro del dantismo a lui contemporaneo.

l’ispirazione in senso lato “umanistica” del dantismo di Aldo Vallone, soprattutto alle prese con l’impegno di forni-re un ritratto “a tutto tondo” del grande poeta nazionale, fu subito esattamente segnalata da antonino pagliaro. il quale, ponendo l’accento sul sostanziale “ottimismo” (l’ espressio-ne è di Vallone) dallo studioso acutamente individuato come tratto caratteristico dell’atteggiamento morale e della pratica culturale dantesche, notava come

il nostro secolo [si tratta ovviamente del Novecento], nel quadro di un indirizzo critico che cominciò ad affermarsi ne-gli ultimi decenni del precedente, ha “storicizzato” dante, facendo oggetto di rinnovata attenzione e più scaltrito meto-do la sua opera, sia per fissare meglio l’identità genuina dei testi, sia per entificarli, cioè interpretarli nel loro valore. Ma, al tempo stesso, ha lasciato nell’ombra quel valore umano essenziale, che conferisce al messaggio di Dante e alla sua figura quel carattere di universale eticità, che si aggiunge al

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pregio impareggiabile della poesia. il merito, per dire così, di base dell’opera [appunto il Dante di Vallone], ... è, a mio pa-rere, quello di avere riconosciuto il principio esistenziale uni-tario, nel quale affondano le proprie radici così la vita come l’opera del poeta: una concezione della quale ogni atto e ogni creazione appaiono manifestazione necessaria.36

A partire da questo giudizio è forse possibile circostan-

ziare, sia pur a grandi linee, le condizioni storico-culturali su cui l’intervento valloniano si innesta e la collocazione che, se leggo bene, intende assumervi.

partiamo da qualche notazione sulla struttura del libro. Vallone prosegue e conferma, come era prevedibile, la fedeltà ad un metodo che privilegia, o almeno considera imprescindi-bile, il riferimento costante alla tradizione interpretativa. Ne deriva di conseguenza che:- in realtà il suo Dante sono per dir così due libri in uno: il

primo è quello che contiene la trattazione distesa della ma-teria, l’altro quello che raccoglie lo straordinario apparato di note, per la felicità di qualsiasi studioso di Dante, vera miniera inesauribile di riferimenti bibliografici ordinati sì da costituire una vero e proprio resoconto generale della critica dantesca settore per settore (qualcosa di tipologica-mente diverso, si badi, dai due volumi della Storia di cui abbiamo già parlato);

- non solo, ma, di quasi tutti i capitoli in cui il libro si arti-cola, è parte integrante, in quella che abbiamo chiamato la trattazione distesa della materia, un paragrafo esplicita-mente dedicato alle “tesi” o alle “interpretazioni” dei cri-tici; di modo che la storia della critica vi è riproposta due volte: come fittissimo, inesauribile sostegno allo svilup-

36 Cfr. A. Pagliaro, rec. al Dante valloniano in “la rassegna puglie-se”, VII (1972), pp. 4-6.

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parsi del discorso; e come capitolo indipendente ritenuto, con ogni evidenza, indispensabile alla persuasività di quel discorso.il rilievo costantemente attribuito alle varie tradizioni in-

terpretative, sempre ricostruite nell’intera genealogia da un capostipite alle diramazioni posteriori, non mira, come si po-trebbe sospettare, a nessuna “deriva ermeneutica”, del tutto estranea agli interessi culturali e teorici, e alla responsabilità di giudizio di Vallone. si è già avuto modo di notare che il secolare itinerario esegetico ripercorso dallo studioso ha una sua non esibita ma inequivocabile finalizzazione nel confron-to di metodi che, proprio nella lettura di dante, trova un terre-no privilegiato di attuazione nel corso di quasi tutto il secolo appena concluso. Quell’ incrocio, di cui si è or ora dichiarata la necessità e insieme l’inevitabilità in quanto imposto dalla struttura stessa dei procedimenti valloniani, quell’ incrocio tra storia dell’interpretazione e rilettura autonoma di dante, tra suggestione delle auctoritates e contributo personale, induce a collocare l’esperienza del dantismo valloniano sul crinale che separa e insieme congiunge i modi della cosiddetta scuola storica (soprattutto nel suo versante linguistico-filologico) e quelli dell’interpretazione idealistica, in riferimento primario all’esperienza crociana.

È l’incontro/scontro tra queste due fondamentali tendenze, nelle loro più alte formulazioni e nelle possibilità che offrono di reciproca integrazione e soprattutto di aggiornate specifi-cazioni, che, scrive Vallone mette in crisi, irrefrenabilmente, interpretazioni psicologiche e spiritualistiche, simbolico-mo-rali e politico-civili, formulismi estetici, analisi e prosopopee dello spirito italiano:

che sono proprio i territori cui si mostra maggiormente aliena la sua laica probità critica. Nella sequenza davvero alluvionale dei nomi evocati sulla base di un’ informazione sterminata, campeggiano come incontestabili teste di serie, ma convocati in uno sforzo tenace di aggregazione, France-

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sco de sanctis, Michele Barbi, Benedetto croce. a valle, le-gati all’autore anche da importanti sodalizi personali, le più defilate figure di Bruno Nardi e Antonino Pagliaro. Su tutti, vigila la presenza capitale di Giambattista Vico, vero turning point della tradizione culturale italiana anche in riferimento all’interpretazione di dante.

Non solo la critica estetica – scrive Vallone – nella sua lun-ga e proficua stagione (da Croce-Fubini fino ai giorni nostri), ma anche la critica stilistica (da Spitzer e Alonso ad Hatzfeld e Malagoli), la critica semantica (con pagliaro soprattutto) e in qualche modo la critica “verbale” (con contini, e suoi al-lievi: e Contini e Pagliaro sono stati studiosi attenti di Vico e Croce) possono riconoscersi nei semi vichiani e nei fermenti che, generati, si rigenerano nel tempo.

l’assortimento è prestigioso ma proponibile solo a pat-to di delicate mediazioni e, come dire, “resecando le ali” di schieramenti che spesso, com’è noto, si sono affrontati con intenzioni non del tutto pacifiche. Qui di seguito proporrei perciò, piuttosto che esempi di nette prese di posizione teori-che, in quanto tali assenti, qualche minimo esempio concreto, neanche troppo vistoso, della volontà da parte di Vallone di muoversi con agilità tra diverse sollecitazioni critiche, mante-nendo soprattutto un invidiabile equilibrio tra coloro che, per usare le sue stesse parole, “snaturano” la filologia in “filologi-smo”, e quelli che esasperano l’ estetica in “estetismo”.

Né il Croce – scrive Vallone – seppe mai rinunciare all’ indagine storica e filologica, che poneva a fondamento di ogni cosciente lettura (il de sanctis era stato ben più polemico, consigliando di leggere Dante senza aiuto alcuno); né il Bar-bi si nascose la necessità di “giungere ad una interpretazione unitaria del mondo dantesco, alla ricerca dello spirito anima-tore dell’ opera, dunque della poesia”.

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ricorderei dunque innanzitutto le dettagliate perizie stili-stico-retorico-grammaticali sulla prosa della Vita nuova e del Convivio e sul latino di dante, che integrano, in una misura e con modalità analitiche sconosciute a trattazioni del genere, i vasti capitoli dedicati alle cosiddette “opere minori”, indagate peraltro in tutta la loro entità culturale, i loro valori letterari, il loro ruolo nell’evoluzione intellettuale e spirituale di dan-te. L’impegno tecnico dello studioso vuole affermarsi persino a costo di qualche provocatoria liquidazione (che è in realtà salutare ridimensionamento) di abitudini di lettura vulgate, ma forse non per questo inammissibili o illegittime. È il caso della Vita nuova di cui si dice che “vale essenzialmente per il suo impegno narrativo” (nell’ accezione, si badi, più letterale della parola: di qui la minuziosa ricognizione linguistico-re-torica), escludendo addirittura ogni “lettura in chiave psico-fisica, simbolica e teologica”, pura invenzione dell’ “industria di taluni critici”. che mi pare un caso tipico in cui l’ ogget-tività della descrizione “grammaticale”, tipicamente storico-erudita, rischia di sopraffare livelli di senso la cui percezione è altrettanto necessaria per un integrale inquadramento stori-co dell’oggetto.

più complesso risulta l’atteggiamento dell’autore nei con-fronti di tematiche in cui assume maggior rilevanza il dato filologico-testuale in senso stretto. Citerei a proposito la que-stione, certo capitale, della costituzione del testo della Com-media. Non so se si tratti di una mia personale impressione, ma ritengo che Vallone mostri qualche circospezione nei con-fronti delle operazioni che portarono, intorno al settimo cen-tenario della nascita di dante, alla ormai celebre (e, a mio pa-rere, sostanzialmente insuperata) Commedia secondo l’antica vulgata di Giorgio Petrocchi, giudicato non a torto esito più o meno diretto del “buon sangue della filologia «fiorentina»”. Non mi pare casuale il grande spazio concesso da Vallone alle intuizioni pionieristiche, sì, ma tutto sommato fortunate di carlo Negroni in merito al rilievo dell’ “antica vulgata”, cioè

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della testimonianze manoscritte che precedono l’intervento decisivo ma anche perturbatore di un copista/editore d’ecce-zione come Giovanni Boccaccio, intorno alla metà del XIV secolo; intuizioni che si muovono ancora, contrariamente alle procedure rigorose di petrocchi, nell’alveo della convinzione, per esempio foscoliana, che la ricostruzione del testo “vero” del poema fosse integralmente una “questione storica”. Ma forse ancor più sintomatica è la perentoria dichiarazione di Vallone secondo cui la vigorosa affermazione dell’ interpreta-tio “come elemento-base dell’ emendatio” “sta come sostanza nella critica e nella filologia (...) degli studiosi d’ oggi”, dove, se non m’ inganno, pare di poter leggere anche una sorta di garbata, quasi sfuggente autodefinizione.

concludo questa minima rassegna ricordando le pagine valloniane sulla questione del Fiore e allargando lo sguar-do oltre i limiti del grande volume monografico. si tratta, a mio parere, del caso più emblematico tra i pochissimi che ho ritenuto di citare a dimostrazione della complessa matrice culturale del dantismo valloniano. Gli interventi di Vallone sulla questione possono ridursi essenzialmente a due: il denso capitolo compreso nel volume monografico, in cui tra l’altro si nega l’attribuibilità a Dante da Maiano e che fu molto lo-dato in una autorevole recensione di André Pézard; e il suc-cessivo saggio Il «Fiore» come opera di Dante, apparso sugli “studi danteschi”37 e ripubblicato nei Percorsi danteschi del ‘91. Si badi alle date. All’ uscita del primo contributo, Contini ha fatto conoscere solo una breve ma già importante scheda sull’argomento nel numero monografico di “Cultura e scuola” del ‘65. Il 1984 invece è l’anno della sua memorabile edizio-ne Il “Fiore” e il “Detto d’Amore” attribuibili a Dante38. la posizione di Vallone è nettamente favorevole all’attribuzione

37 LVI (1984), pp. 141-67.38 Milano, Mondadori.

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del Fiore a Dante, per la quale è in grado di fornire, e poi di aggiungere, molti lemmi al versante “interno” della celebre expertise continiana. Eppure si noti:- i fitti collegamenti intertestuali esibiti da Vallone tra il Fio-

re e le opere di sicura paternità dantesca ignorano la pecu-liarità dei dati più significativi della dimostrazione interna continiana, in cui il valore indiziario dei collegamenti è graduato secondo una scala molto sottilmente tarata, ben al di là delle pure analogie letterali;

- la paternità dantesca viene postulata per il Fiore, ma non per il Detto; laddove, com’ è noto, nella perizia conti-niana l’ unicità dell’autore delle due opere è un a priori reso perentorio dall’analisi interna, linguistico-stilistica, a prescindere dal problema della paternità: chiunque ne sia l’autore, insomma, le due opere, entrambe anepigrafe nel celebre manoscritto di Montpellier, escono dalla stessa penna: “L’uguaglianza di mano tra i due poemetti - scrive contini - è da considerare alla stregua di una premessa che sarebbe ozioso ridiscutere”.Quest’ultimo punto è molto significativo. Per Vallone

l’analisi stilistica, la perizia tecnica sono strumenti necessari ma non sufficienti per dirimere una questione di tale impor-tanza. il Fiore è di dante non tanto o non solo per le numerose prove interne che lo apparentano alle opere certe di lui, ma perché è un’opera organizzata dal centro, ben al di là del gusto e della splendida vicenda del frammento (o della mentalità del frammento), che utilizza esperienze, temi culturali, moti-vazioni e moduli espressivi, variamente sperimentati, in fun-zione circolare e in un quadro di vaste proporzioni, così come capita a dante, e solo a dante, in ogni sua opera... [il Fiore] vale, sotto certi aspetti, la Commedia, se a questa si tolgano (per gioco di fantasia) il profetismo, la problematicità tra pas-sato e presente, lo scherno aristocratico, la tensione morale e spirituale, il forte protagonismo (...); e al loro posto (e anche questo per gioco di fantasia) si introducano la volubilità bor-

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ghese, lo scherzo e la beffa, l’ironia del presente e quel tanto di pessimismo che sempre le si accompagna e, infine e soprat-tutto, un coerente spirito di razionalismo averroistico.

Ne consegue che il Detto d’Amore, cui lo studioso non riesce ad attribuire le qualità appena elencate del Fiore, deve scontare il veto posto dal giudizio del critico. il quale non intende farsi ricattare dagli esiti dell’ analisi ed è capace di rivendicare, se necessario, con dovizia di argomenti e col con-forto di un’ insuperabile informazione, una libertà di movi-mento a tutto campo, che può mostrarsi riluttante ad accettare, se non giungere a sovvertire, le risultanze dell’analisi interna e delle evidenze materiali:

A confronto il Detto d’Amore (...) si presenta come una filastrocca di bisticci e rime equivoche, a margine, sì del Fiore in quanto ambedue le opere sono riferibili ad un’unica matri-ce, la Rose (...), ma presumibilmente steso da mano diversa (...) e certo in anni e con esperienze diversi. Nel Detto tutto è più spento: l’ironia non è pensata dal centro, né è creatrice, non si nutre di profondi umori storico-sociali (o li rivive let-terariamente), né si apre a vari registri. Prevale il puro, anche se sottile e divertito, gioco della rima: essa stessa poi vuota di risonanze, costretta com’è a slegarsi di continuo per dar posto ad altra coppia. Non c’è fluidità-felicità narrativa: l’endecasil-labo del Fiore è il mezzo per crearla; il settenario del Detto la mortifica e la svaga o la svuota. Stilemi e clausole sembrano riferirsi più alla lingua poetica tra siciliani e stilnovisti, che a quella tra stilnovisti e Dante: anzi quando si affacciano (...), lo stento prende il posto della naturale eleganza.

Mi sembra una pagina esemplare per molti versi: non solo perché rappresentativa dell’ elegante energia argomentativa così propria dello stile di Vallone, ma per le implicazioni che è possibile ricavarne in ordine alla piccola inchiesta che sta-

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vamo conducendo. tutto il saggio sul Fiore dell’ ‘84 andrebbe attentamente riletto. ci accorgeremmo, mi pare, che, al di là delle apparenze, non è lecito affatto leggervi una sorta di mo-ralistica resistenza da parte dell’ autore ad attribuire a dante un prodotto giudicato non all’altezza della figura sublime del poeta della Commedia (come, poniamo, chi ancora si ostina più o meno in buona fede a negare la paternità dantesca della “laida” Tenzone con forese donati). la valutazione del Det-to d’Amore vale invece, forse proprio perché più liberamente espressa in rapporto ad una questione laterale della critica e della filologia dantesca, dove meno stringenti possono farsi le cautele del sobrio autore, in quanto sancisce la subordina-zione degli strumenti tecnici, pur adeguatamente posseduti e maneggiati, alla comprensività e direi definitività del giudizio estetico. La parola finale spetta, per intenderci, al competente iudicium dell’interprete, decisissimo a far valere i diritti ma-turati in una frequentazione assidua e in uno studio appassio-nato e informatissimo del testo inteso come insieme organico di valori tecnici e spirituali.

Questo dato, trasferito e dilatato al territorio immensa-mente più vasto dell’intera opera di dante e della nostra com-plessiva storia letteraria, credo esprima la cifra più autentica dell’esperienza culturale e dell’insegnamento di Vallone, che continua a essere operante per chi è seriamente interessato alla vigile tutela della nostra tradizione.

Corrado Calenda

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BIBLIOGRAFIA CRONOLOGICA DEGLI SCRITTI DI ALDO VALLONE

Questa bibliografia, aggiorna e integra, seguendone i cri-teri, quella fondamentale edita da Leonardo Sebastio in P. Sabbatino, L. Scorrano, L.SebaStio, r. StefaneLLi, Dante e il Rinascimento. Rassegna bibliografica e studi in onore di Aldo Vallone (Firenze, Olschki, 1994, pp. 7-74). In quest’ ul-tima revisione del giugno 2005 sono presenti diverse aggiunte (che per non turbare l’ ordine numerico generale inserisco con l’indicazione bis) e oltre cento correzioni.

all’interno dell’ordinamento annalistico della bibliogra-fia, s’è proceduto a disporre i titoli secondo la scansione: vo-lumi, saggi (di qualunque estensione), prefazioni, recensioni. in ogni sottogruppo si è seguito l’andamento cronologico de-gli argomenti trattati.

Dalla presente bibliografia sono stati esclusi in genere i titoli degli interventi su quotidiani e settimanali (come “il Mattino”, “Il Giornale di Napoli”, “Il Tempo”, “Il Quotidiano”, “Tribuna del Sud”, ecc.; della “Gazzetta del Mezzogiorno” si riportano solo alcuni articoli), e, spesso, anche quelle recen-sioni, che, apparse in varie riviste, sono sembrate di carattere informativo e cronachistico.

Sono escluse dalla bibliografia anche le poesie giovanili di aldo Vallone. anzitutto Cantilena errante (casa editrice Ideal, Stab. tip. V. Ferri, Roma 1935, pp. 76): versi scritti tra il 1932 e il 1934, e recensiti a stampa da Giovanni Papini, Francesco Pastonchi, Alfredo Baccelli, Lucio d’Ambra e in

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lettere private da F.T. Marinetti, Roberto Bracco, Guido da Verona, Cesare Giulio Viola, ed altri. Dopo la notorietà di questo volume Vito Vallone affida al nipote le lettere di Pietro siciliani. alcune poesie e prose vengono edite nell’antologia Voci di poesia. Aneliti di gloria (a c. di M. Moles, Napoli, Studio di propaganda editoriale, 19372, pp. 14-40). Ed ancora nell’antologia Poeti contemporanei (i, casa edit. “Quaderni di poesia”, Milano 1938, ma 1937, pp. 127-138).

due sono le raccolte manoscritte citate e parzialmente usate in queste antologie: L’inganno dell’anima e Visioni co-smiche di terre bonificate (scritta a frigole, nelle estati dal 1933 al 1935). Di un più che giovanile racconto a stampa ( Tecla donna di bistrò degli 1932-1933) c’è memoria, ma non riscontro d’archivio.

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SIGLE*

aa - atti e Memorie dell’arcadia.aBi - accademie e Biblioteche d’italia.abl - abruzzo letterario.abr - abruzzesistica.acit - the american citizen.acN - rendiconti dell’accademia di archeologia, lettere e Belle

arti di Napoli.ad - l’adriaticoAgi - Archivio Glottologico Italiano.AHp - Archivum Historiae pontificiae.ait - annali d’italianistica.Al - L’Alighieri. Rassegna bibliografica dantesca.aN - antico e Nuovo.apg - archivio storico pugliese.api - annali della pubblica istruzione.apn - archivio storico per le province Napoletane.ar - ariel.are - l’arena - Veronaascl - archivio storico per la calabria e la lucania.asnsp - archivio scuola normale superiore di pisa.aus - ausonia.auta -aut aut.av -avvenire.ava - avanti.aVi - antologia Viesseux.BA - Books Abroad, University of Oklahoma Press.Bab - Bollettino della deputazione abruzzese di storia patria.BAssGB - Bulletin de l’Association Guillaume Budé (Suppl.

“Lettres d’Humanité”).BFLStr - Bulletin de la Faculté des Lettres de Strasburg.Bibl - Bibliografía.BSEDCM - Bulletin de la Sociètè d’études dantesque du Centre

Universitaire Méditerranée.Bsto - Bollettino storico di terra d’otrantoBsv - Bollettino del centro di studi vichiani.

28

BThAM - Bullettin de Théologie ancienne et médiévale.cal - corriere di alessandriacap - la capitanata.CdG - Corriere del Giorno.cdN - corriere di Napoli.cds - corriere della sera.ce - cenacolo.cen - cenobio.civ - civitas.cl - comparative literature.cn - cultura neolatina.cont - contenuti.contr - contributi.crl - critica letteraria.crsc - cronache scolastiche.cs - cultura e scuola.cv - convivium.ddJ - deutsches dante Jahrbuch.dial - dialoghi.did - didaskalos.Dizbio - Dizionario Biografico degli Italiani, istituto dell’enciclo-

pedia italiana.dst - dante studies.d.u. - dispense universitarie.ec - echi e commenti.el - esperienze letterarie.em - l’emancipazione.Encdant - Enciclopedia dantesca, istituto della enciclopedia

italiana.eur - europa.fK - filològiai Közlöny.fi - forum italicum.file - la fiera letteraria.fl - filologia e letteratura.fr - filologia romanza.fs - festa. roma.Gaz - Gazzettino.

29

GCFI -Giornale critico di Filologia Italiana.GdM - Giornale del Mattino.GdP - Gazzetta di Parma.GF - Giornale italiano di Filologia.GG - Giornale di Genova.GI - Il Giornale d’Italia.GM - Gazzetta del Mezzogiorno.GN - Il Giornale di Napoli.GP - Il Giornale del popolo. Bergamo.GPo - Gazzetta del Popolo.GSLI - Giornale Storico della Letteratura Italiana.H - Humanitas.ia - ianuarius.id - idea.Ig - Il Galatino.ip - illustrazione del popolo.iQ - italian Quaterly.is - l’italia che scrive.iso - italia socialista.ita - italica.ital - italianistica.Itp - Istruzione tecnica e professionale.Js - Journal des savants.KN - Kwartalnik Neofilologiczny.lc - la città.ld - lectura dantis - Università della Virginia.leg - leggere.lf - la ferali - lettere italiane.ln - rendiconti dell’accademia Nazionale dei lincei.lm - letterature Moderne.ln - lingua Nostra.lp - annuario del liceo palmieri di lecce.lr - libri e riviste.ls - lingua e stile.lV - libera voce.M - il Mondo.

30

Mat - il Mattino.Matr - il Mattino di roma.Mc - Misure critiche.Md - il Meridionale.Mes - il Messaggero.MG - Mondo grafico. Roma.Mez - il Mezzogiorno.Mlr - Modern language review.Moe - Moebius. architettura Urbanistica arte.Mr - Meridiano di roma.MV - Messaggero Veneto.Na - Nuova antologia.Naz - la Nazione.Nc - il Nuovo corriere.NG - Il Nuovo Giornale.NM - Nuovo Mezzogiorno.NMitt - Neuphilologische Mitteilangen.NN - Napoli Notte.Nrs - Nuova rivista storica.Ns - Nord sud.Nsc - Notiziario della scuola e della cultura.Nt - Nostro tempo.oN - otto-Novecento.opl - osservatore politico letterario.or - osservatore romano.ord - ordine. comoORP - Odrodzenie I Reformacja w Polsche.os - l’ora del salento.p - il popolo.pa - la palabra y el hombre. Universidad de Veracruz.pai - paideia.pan - panorama.par - parnavsso”.pdi - popolo d’italia.pdr - il popolo di roma.pers - persona.pic - il piccolo.

31

pl - la parola e il libro.ple - la provincia di lecce.pon - il ponte.pont - atti dell’accademia pontaniana.pp - il pensiero politico.pr - il presente.ps - il piccolo della sera.pt - presenza taurisanese.pro - il problema.Q - il Quotidiano.Qi - Quaderni italianistica. toronto.r - roma.Rac - Il Raccoglitore (in GdP)rars - rassegna degli archivi di stato.ras - la rassegna.Rass - Rassegna. Genova.rBphH - revue Belge de philologie et d’Histoire.rccm - rivista di cultura classica e Medievale.rcVs - rassegna di cultura e Vita scolastica.REI - Revue des études Italiennes.rf - romanisches forschungen.ri - riscontri.rl - ragguaglio librario.rli - rassegna della letteratura italiana.rN - renaissance News.rNa - rassegna Nazionale.rp - rassegna pugliese.rph - romance philology.rsc - rivista di studi crociani.RSR - Revue des Sciences Religieuses. Université de Strasbourg.sclitz - sovr. cudoz. lit. za ruberom.scr - scrinium. fribourg.sd - studi danteschi.sec - il secolo d’italia.sf - salento film.si -studi italici.smv - studi Mediolatini e Volgari.

32

so - sophia. roma.sp - sud-puglia.spct - studi e problemi di critica testuale.spe - studi petrarcheschi.spo - la sicilia del popolo (popolo).sr - studi romani.ssa - studi salentini.sse - studi secenteschi.ssM - studi storici Meridionali.st - stampa.stud - studium.sym - symposium.t - il tempo.tde - the dante encyclopedia.tn - terra nostra.tp - tempo presente.tr - la tribuna.ts - tribuna del salento.UBa - annali della facoltà di Magistero dell’Università di Bari.Ul - Uomo libero.Ula - annali della facoltà di Magistero dell’Università di lecce.UNa - annali della facoltà di lettere dell’Università di Napoli.Vc - Vita cattolica.Vca - la Voce di calabria.Vi - Vita italiana.Vic - Vichiana.Vm - Vedetta mediterranea.Vp - Vita e pensiero.Vpo - la Voce del popolo. taranto.Vr - Voce repubblicana.Vs - Voce del sud. lecce.Vt - la Vecchia torre.zag - la zagaglia.ZPh - Zeitscrift für Romanisches Philologie.

1933

33

1. Intorno alla religione cristiana, con l’introduzione dell’avv. l. fedeLe, Galatina, Marra e Lanzi, pp. 35.

19372. Machiavelli in Oriente, “Quadrivio”, 11 lug.

19383. Guido da Verona poeta orientale con nota bibliografica,

“Vulcania”, 2, pp. 1-3.4. Lucio d’Ambra o del romanzo italiano, ivi.5. Livio d’Andria poeta, “Quaderni roma” (studio di propaganda

editoriale, Napoli), pp. 29-32.6. Una società letteraria intitolata a Pirandello a Firenze, “l’ora”,

febb.6 bis Scrittori nostri, “GM” 16 ago.

19397. Alfredo Baccelli o della tradizione poetica italiana, “rNa”,

genn., e, ridotto, “ad”, 22 mag.1940

8. A proposito di bibliografia, “Mr”, 24 mar.9. Per una bibliografia, “Mr”, 11 ago.

194110. Infanzia e poesia, “Mr”, nov.11. A. Panzini, “Vm”, 29 dic.12. Rec. a a. bacceLLi, Quarantotto celebrità attraverso i loro au-

tografi (lanciano, carabba, 1941) “turismo d’italia”, luglio, p. 63.

194213. Il romanzo italiano dalla Scapigliatura alla Ronda, Genova,

Emiliano degli Orfini, pp. 300 (“Biblioteca della Nuova Cultura” dir. da A. Farinelli, 20: data edit. 1941).

Sommario: Introduzione. 1. Il verismo nel romanzo. 2. Il roman-zo psicologico e il decadentismo del romanzo. 3. Il romanzo mi-nore o di contaminazione. 4. Appendice bibliografica. Indice.

recensito da: GM, in “Ord” e “L’Italia”, 17 gen. 42; M. e. Vidotto in “Rass”, gen. 1942; D. S. in “GI” 27 gen. 1942; “FS”, 31 gen. 1942; F. Bruno in “MR” 1 febb. 1942, poi in “FS”, 5 dic. 1942, e in “Tr”, 5 giug. 1943; A. BacceLLi in “ec” 5 febb. 1942; F. L. in “Vm” 9 feb. 1942; M. SaLeMi in “Bollettino tecnico”,

34

mar. 1942; P. Iannuzzi in “Vm” 29 mar. 1942, poi in “sf” i, 1-2, 1951, pp. 10-11; P. aPoStoLiti in “GG” 5 apr. 1942 e in “Mr”, 5 apr. 1942; FER, in “OR”, 12 apr. 1942; Q. Veneri in “cal” 25 apr. 1942; S. Benco in “Ps” 11 giu. 1942; E. F. in “GPo”, 11 lug. 1942; C. Martini in “PdI” 2 sett. 1942; e. faLqui, in “MatR”, 30 dic. 1947.

14. Bibliografia del Romanzo contemporaneo, “Vm”, 26 gen. e 9 febbr.

15. Aspetti del romanzo d’oggi. La narrativa di Dessì, “Vm”, 7 dic. e 14 dic.

194316. Una leggenda toscana intorno alla Contessa Matilde, pistoia,

Tipografia pistoiese, pp. 19 (in collaborazione con N. MiniSSi). Recensito da: L. Gigli in “IP” 22 aprile.17. Narrativa di Dessì, “MR”, VIII, 14, del 4 apr., p. 7.18. Incontro con Farinelli, “Vm”, 21 giu.

194519. Gioacchino Toma, Ricordi di un orfano. introduz., note e biblio-

grafia per A. VaLLone, Galatina, Mariano, pp. 95 (Pubblicazioni sotto gli auspici del r. liceo “p. colonna” a c. degli amici del libro, 2).

Sommario: 1. Introduzione. 2. Ricordi di un orfano. 3. Appendice bibliografica.

Recensito da: f. GabrieLi in “GM” 2 dic.; StacciaVento [V. cuccuruLLo] in “Ul” 31 dic.; N. d’aMato in “lV” 1-15 febb. 1946; “AN” nov.-dic. 1945, pp. 59-60; N. Vacca in “GM” 15 apr. 1946; in “MG” apr.-mag. 1946; L. anceSchi in “ava” 9 giu. 1946; AR in “Puglia”, lugl. 1946; G. L. MeSSina in “is” dic. 1946; G. petrocchi in “FiLe” 1 mag. 1947; R. f[rattaroLo] in “PL” apr.-mag. 1947; F. ULiVi in “ISo” 5 ago. 1948; a. Petrucci, in “Mes” 24 ago. 1950.

20. Classe 1912, “ple”, 25 nov.1946

21. Bibliografia critica del romanzo e dei romanzieri dalla Scapigliatura all’Ermetismo, I, Galatina, Mariano, pp. 166 (alcu-ne parti di questa bibliografia furono pubblicate su “Quadrivio” tra il 1938 e il 1940).

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Sommario: P. I. Bibliografia critica del romanzo. P. II. Bibliografia critica dei romanzieri: A-B.

Recensito da: G.C. in “Agorà”, marzo 1946; r. f[rattaroLo] in “PL” dic. 1946, pp. 467-468; f. GabrieLi, in “AN”, III, 1947 pp. 98-99.

22. Genesi e formazione letteraria dei “Sepolcri”, asti, arethusa, pp. 173 (“Collana di critica”, 1: I ed. 30 mag. 1946; II ed. 20 nov. 1946).

Sommario: Prefazione. 1. Momento sentimentale. 1.1. Questionario critico. 2. formazione critica. 2.1. Questionario critico. 3. I Sepolcri e il mondo della prosa. 3.1. Questionario critico. 4. entro i Sepolcri. 4.1. Questionario critico. 5. la poetica del carme. 5.1. Questionario critico. 6. i Sepolcri e le Grazie. 6.1. Questionario critico. 7. Prosopopea foscoliana. 7.1. Questionario critico.

recensito da: M. Marti in “Is” XXX, 1947, ott., p. 203; C.f. GoffiS in “AN” IV, 1948, pp. 53-54; R. raMat in “pon” iV. 1948, p. 474; G. Petrocchi in “ISo”, 21 dic. 1947 e in “H”, gen. 1948, p. 104; R. F. in “PL”, apr. 1947; R. Van NuffeL in “RBPhH” XXVII, 1949 pp. 197-200.

23. La polemica Foscolo-Lampredi. Con due inediti del Lampredi, Galatina, Tip. Vergine, pp. 42.

Recensito da: Sim. in “Puglia” del 31 ott; c. f. GoffiS in “aN” iV, 1948, pp. 55.

24. Francesco Brundu, “lV”, 1-15 dic.25. Carlo Levi, “LV”, 16-31 dic.

194726. Prime noterelle dantesche, Galatina, Stab. Tip. Ed. Mariano, pp.

45. Sommario: 1. Canto I Inf. part. v. 63. 2. Canto I Pur., vv. 13-21.

3. Canto I Par., vv. 13-28 (anticipato come Noterella dantesca in “AN” III pp. 3-4). 4. Canto I Par., vv. 112-115, 119; 125-126. 5. canto iii Par., vv.16 e 33 (e Inf. I, 30). 6. Canto IV Pur., vv. 38-39, 51. e vari.

recensito da: V. locateLLi in “Pai”, 4, 1949 p. 242; M. N. in “rsr”, 82, mag.-ott. 1948, V. locateLLi, Note sulla fortuna di Dante nel Novecento, Varese 1968, pp. 73-75.

36

27 .Bibliografia critica del romanzo e dei romanzieri dalla Scapigliatura all’Ermetismo, II, Galatina, Mariano, pp. 103.

Sommario: Bibliografia critica dei romanzieri: C-F. Recensito da: [G. Vecchi] in “rivista di letture”, 44, 2, maggio,

p. 25; in “Is”, dic. 1946; in “GM”, 26 gen. 1947; M. F. in “So”, apr. 1947; in “FiLe” 21 ago; in “Cv”, giu. 1948, p. 472; J. G. fuciLLa, in “Sym”, II, 1948, pp. 122-123.

28. Bibliografia critica del romanzo e dei romanzieri dalla Scapigliatura all’Ermetismo, III, Galatina, Mariano, pp. 54.

sommario: Bibliografia critica dei romanzieri: G-L. recensito da: F. GabrieLi in “AN” III, 1947, pp. 98-99 AP

in “GP”, 17 mar; in “Is”, feb. 1948; Sereno in “r”, 26 apr. 1948.

29. Appunti sulle bibliografie e biografie dantesche dal 1940 al 1947, “AN”, III pp. 110-116. Ed. anche in “PL”, III, 4, pp. 216-221, col titolo Appunti sui critici di Dante dal 1940 al 1947.

recensito da: “FiLe”, 3 apr. 1947; GA. in “Is” apr. 1947; V. locateLLi, Note sulla fortuna di Dante nel Novecento, Varese 1968, pp. 73-75.

29 bis. R. Bacchelli in “LV” del 21 feb. (a. V nr. 6).30. rec. a G. PrezzoLini, Repertorio bibliografico della storia

e della critica della letteratura italiana dal 1933 al 1942, “AN”, III, pp. 19-20.

194831. Bibliografia critica del romanzo e dei romanzieri dalla

Scapigliatura all’Ermetismo, IV, Galatina, Mariano, pp. 103 (con pref. di G. prezzoLini).

Sommario: Bibliografia critica dei romanzieri: M-N. recensito da: G. Vecchi in “Cv”, 1948, p. 472; C. curto

in “GSLI” CXXVII (1950), pp. 373-74; G. Petrocchi in “FiLe”, 17 ott. 1948; f. M[ontanari] in “stud”, XlV, 1949, p. 451; J. JiMeMez in “Bibl”, I, 1, 1950, p. 141; V. caMerani in “ABI”, XIX, 1951 (2-3) pp. 76-78.

32. Fede e arte nel Filicaia, “AN”, IV, 1 (gen.-giu.), pp. 24-33. Recensito da: c. di biaSe, Arcadia edificante, Napoli, 1969,

pp. 192-194.

37

33. N. zinGareLLi, Dante, Milano, Vallardi. Bibliografia, a c. di a.VaLLone pp. Xii con successivi aggiornamenti e ristampe.

recensito da: V. LocateLLi, in “Pai”, 4, 1949, p. 242; R. Van NuffeL in “RBPhH”, XXIX, 1951, pp. 862-63.

34. Rassegna di studi danteschi, “file”, 18 apr.35-43. (1, Gli studi sulla Letteratura italiana del Duecento; 2, … del

Quattrocento; 3, … del Cinquecento; 4, … del Seicento; 5, … del Settecento; 6, … dell’Ottocento; 7, … del Novecento: supplementi bibliografici ai trattati di G. Bertoni, V. roSSi, a. BeLLoni, G. Toffanin, G. NataLi [2 voll.], G. Mazzoni [2 voll.], A. GaLLetti, della collana “storia letteraria d’ita-lia”, Milano, Vallardi. I supplementi bibliografici vengono ristampati, con aggiornamenti, nelle successive edizioni del-la “storia” vallardiana).

Recensito da: a. Petrucci (Gli studi ... Quattrocento) in “Vpo”, 14 ott. 1950, e altrove; L. fiuMi (Gli studi ... Novecento) in “are”, 19 mar. 1952.

44. Ariosto e il Cinquecento, “FiLe”, 7 nov.45. Il ‘48 nella stampa d’oggi I, “Is”, mag.-giu., pp. 97-98 e 121.46. Rassegna foscoliana, “file”, 6 giu.47. Cesira Pozzolini - Siciliani e Carducci, “GM”, 8 mag.; poi in 246 e

in 759.48. Farinelli uomo, “GM”, 28 lug.49. Giuseppe Dessì, “GM”, 12 nov.50. Riccardo Bacchelli, “GM”, 1 set.51. Rec. a G. Petrocchi, Pietro Aretino tra Rinascimento e

Controriforma (Milano, 1948), “Is”, mag.-giu.; e col titolo Un nuovo Aretino, “GM”, 24 dic.

194952. La ‘cortesia’ nella “Divina Commedia”, “li”, 4-6, apr.-giu.53. Croce e la critica stilistica su Dante, “GM”, 24 sett.54. Pomponazzi, Ariosto e la magia, “Ita”, XXVI, pp. 198-204;

poi, elaborato, in 164.55. La commedia erudita di Lorenzino de’Medici, “id”, 19 giu.56. Il Gelli commediografo, “Id”, 10 lug.57. La commedia erudita fiorentina, “Id”, 18 set. e in “GM” 17

sett (La commedia fiorentina).

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58. La poesia di Emilio Praga, “GM”, 8 ott.59. Il ‘48 nella stampa d’oggi II, “Is”, feb., pp. 27-28.60. Il ‘48 nella stampa d’oggi iii, “is”, mar., p. 52.61. Pietro Siciliani (1832-1885), “APg”, I-II, pp. 147-158.62. Letterature comparate, “GM”, 19 febbr. e in “FiLe”, febbr.63. Croce e le mode, “GM”, 17 giug.64. Rec. a f. BiondoLiLLo, Poetica e poesia di Dante (Messina,

1949), “is”, 4-5, apr.-mag.1950

65. Gli studi danteschi dal 1940 al 1949, firenze, olschki, pp. XVI-141 (“Biblioteca di Bibliografia Italiana”, 19).

Sommario: Introduzione. Indice orientativo della critica dan-tesca. Indice-spiegazione delle sigle. 1. Biografie e biblio-grafie. 2. Testi, edizioni, commenti. 3. Movimenti, contrasti e idee nel Medio Evo (pensiero politico, filosofico-religioso). 4. studi sulla Divina Commedia. 5. opere minori. 6. dante e la lingua. 7. Motivi e forme in Dante. 8. Studi comparati. 9. I critici di Dante. 10. La fortuna di Dante. 11. Varia (musica, arti, polemiche). 12. aggiunta e appendice per il 1949.

Recensito da: L. caretti in “NG”, 20 febb. 1951; G. Grazzini in “Pon”, VII, 1951, pp. 540-41; E. li Gotti, in “lm” ii, 1951, pp. 708-709; G. BeLLonci, in “GI”, 2 mar. 1951; R. MaSSano, in “Li” 1951, pp. 170-173; P.f. p[aLuMbo], in “Eur”, VII, 1951, p. 97 (già in “Id” 24 dic. 1950); e.aLLodoLi, in “Id”, 29 apr. 1951; f. Schneider, in “DDJ”, 29-30, 1951, p. 250; r. frattaroLo in “FiLe”, 25 feb. 1951 e in “CdG”, 10 feb. 1951 e in “ABI”, XIX, 2-3, 1951, pp. 179-180; r. Van nuffeL in “RBPhH”, XXIX, 1951, pp. 862-863; G. P., in “Scr” 6, 1952; e. f[aLqui] in “T”, 14 gen. 1953 e 21 dic. 1955.

66. La ‘cortesia’ dai Provenzali a Dante, palermo, palumbo, pp. 107 (“Biblioteca di cultura moderna”. Coll. dir. da E. Santini, 20).

Sommario: Introduzione. 1. Della poesia provenzale e Dante in relazione al concetto di ‘nobiltà’. 2. Il motivo della ‘cor-tesia’ dai provenzali a Dante. 3. La ‘cortesia’ nella Divina Commedia. 4. La ‘cortesia’nel Purgatorio. 5. Note e postille.

39

indice dei nomi. recensito da: a. frattini in “OR” 4 febb. 1951; M. Marti

in “Is” XXXIV, 1951, pp. 79-80; A. BoceLLi, in “M”, 24 mar. 1951, p. 6; F. ULiVi, in “RCVSc”, V (2) 1951, p. 5; E. BottaSSo in “GSLI”, CXXVIII, 1951, pp. 327-28; P.G. ricci in “Sd”, XXX, 1951, pp. 341-43; G. Petrocchi, in “Nsc”, V, 21-22, 1950 p. 44; B. Maier in “Em”, 5 gen., 1952; G.e. sanSone in “GF”, V (2), 1952, pp. 184-86; R. Van NuffeL in “RBPhH”, XXX, 1952, pp. 563-64; R. BuLtot, in “rl”, VII (1953), pp. 421-22; Ch. sPeroni, in “Ita”, XXX, 1953, pp. 175-76; f. Schneider in “DDJ”, 31-32, 1953, p. 215; D. Vittorini, in “CP”, VI, 1954, pp. 370-72.

67. La ‘cortesia’ nelle rime petrarchesche, “Spe”, III, pp. 205-213.68. Dante e Brunetto Latini, “Li”, 4, apr. (e “Id”, 30 sett.).69. Dante e Goethe, “Is”, XXXIII, 1-2, gen.-feb., pp. 12-13.70. L’interpretazione filologico-tecnica della poesia dantesca,

“RCVs”, gen., pp. 3-4.71. Recente critica dantesca, “Id”, 10 set. e col titolo Studi dan-

teschi, “GM”, 21 sett.72. Cecco Angiolieri e la critica recente, “Id”, 20 dic.73. Un nuovo Boccaccio, “id”, 9 lug.74. Bembo critico, “Id”, 6 ago e “GM”, 11 ago.75. Avviamento alla commedia fiorentina del Cinquecento, asti,

Arethusa, pp. 64; poi in 548, pp. 71-106. recensito da: a. BorLenGhi in “file” 12 ago. 1951 (e in

“AutA”, 14, 1953, pp. 176-78, e in “Rac” 16 apr. 1953); R. Van NuffeL, in “RBPhH”, XXXI, 1953, pp. 290-291.

76. Commediografi del Cinquecento, “id”, 12 nov.77. Avviamento alle Commedie del Firenzuola, “id”, 2 lug.78. La vocazione al racconto del Cecchi, “H”, mar., pp. 303-

313. Recensito da: c. c[urto] in “GSLI”, 128, 1951, p. 134.79. Poesia del Chiabrera, “id”, 15 ott.80. Galileo scrittore, “Id”, 5 feb.81. Segneri scrittore, “Id”, 16 apr. e “GM”, 26 mar.82. L’Ossian nella nostra letteratura e i rilievi critici del Torti,

“Siculorum Gymnasium”, gen.-dic., pp. 149-154.

40

83. Preromanticismo italiano, “id”, 1 genn.84. Preromanticismo e critica, “GM”, 3 giu.85. L’Alfieri di Levi, “Is”, nov.-dic. (sul vol. di G.a. leVi,

Brescia, 1950).86. Verri e Pindemonte, “Id”, 10 dic.87. Motivi e problemi del “Caffé”, “Studium”, genn., pp. 22-31.88. Avvii, fermenti e idee in letterati e poeti tra il “Caffé” e il

“Conciliatore”, “Li”, feb.-mar., pp. 127-141.89. Foscolo minore, “is”, mar. (sul volume omonimo di M.

fubini, roma, 1949).90. Introduzione al Romanticismo, “id”, 21 mag.91. Lucrezio e Leopardi, “id”, 19 giu.92. L’opera di Antonio Cesari, “atti dell’accademia di scienze

e Lettere di Palermo”, X, p. II, pp. 191-213.93. Carducci maestro, “Id”, 30 lug. e “GM”, 22 lug. 94. Letture di poeti dell’ultimo Croce, “id”, 22 ott. (sul volume

crociano Letture di poeti e riflessioni sulla teoria e sulla cri-tica della poesia, Bari, 1950).

95. Canti di Puglia, “GM”, 5 ago. (sulla poesia di Alfredo Petrucci); poi in 756.

96. Fermento di voci nuove in Varano, Cerretti e Mazza, “id”, 5 nov.

97. Poeti senza antologie, “GM”, 19 nov. (su G. F. Romano); poi in 756.

98. “Nel giardino di Candido” di Pietro Pancrazi, “Id”, 3 set.99. Tra racconti e romanzi del Novecento, “is”, nov.-dic. (sul

volume di e. faLqui, Messina-Firenze, 1950).100. “Il cielo delle Grazie” di Mario Luzi, “is”, mar.101. Rec. a f. aLLeVi, Urbisaglia e il canto XVI del “Paradiso”

(Falerone, 1948), “Is”, 7, lug.102. Rec. a U. coSMo, Vita di Dante (Bari, 1949), “Is”, 7, lug.103. Rec. a l. MaLaGoLi, Linguaggio e poesia nella “Divina

Commedia” (Genova, 1950), “Sd”, XXIX, pp. 197-202.104. Rec. a a. la piana, Dante’s American Pilgrimage. A

Historical Survey of Dante Studies in the United States. 1800-1944 (New Haven, 1948), “Sd”, XXIX, pp. 215-220.

105. Rec. a G. paPini, Vita di Michelangelo nella vita del suo tem-

41

po (Milano, 1949), “is”, mag.-giu.106. Rec. a G. toffanin, La religione degli umanisti (Bologna,

1950), “Is”, magg.-giu.107. Rec. a i. sadoLeto, Elogio della sapienza, a c. di a. aLtaMura

(Napoli, 1950), “Is”, lug.108. Rec. a G. petrocchi, Matteo Bandello. L’artista e il novellie-

re (firenze, 1949), “is”, lug.109. Rec. a c.f. GoffiS, La poesia del “Baldus” (Genova, 1950),

“is”, ott.110. Rec. a Il giornalismo letterario del ‘700, a c. di l. piccioni

(torino, 1949), “is”, magg.-giu.111. Rec. a G. citanna, Il Romanticismo e la poesia italiana dal

Parini al Carducci (Bari, 1949), “is”, mar.112. Rec. a f. ULiVi, Il Manzoni lirico e la poesia del rinnovamen-

to (Roma, 1950). “Paideia”, mag., pp. 348-350.

1951113. Intorno ai due tempi della composizione della “Divina

Commedia”, “Li”, 2-3, pp. 143-151.114. La nobiltà in Dante e nei Provenzali, “id”, 21 gen.115. La ‘cortesia’ nella “Divina Commedia”, “Id”, 25 feb.116. Studi danteschi, “Is”, XXXIV, 3-5, mar.-mag. e “GM”, 3 ago.117. Dante e Gramsci, “GM”, 17 ago.118. La critica dantesca del Ferretti, “id”, 18 nov.119. Cecco Angiolieri e la Musa bizzarra, “GM”, 28 apr.120. Franco Sacchetti, “id”, 19 ago.121. Per un centro di documentazione umanistica, in La docu-

mentazione italiana, roma, consiglio Naz. ricerche, pp. 149-151.

122. Invito al Tasso “Id”, 10 giu.; e “GM”, 7 lug.123. Metastasio, “id”, 28 gen. (sul vol. di c. Varese, firenze

1950).124. Aspetti del preromanticismo, “id”, 16 dic.125. Il pensiero del Cesari, “id”, 22 april.126. Il trapasso dall’Illuminismo al Romanticismo nel

“Conciliatore”, in Studi sul Berchet, Milano, liceo-ginnasio Berchet, pp. 361-385.

42

127. ‘La lirica’ del Fusco, “Id”, 7 genn. (sul vol. di E. M. FuSco, Milano, 1950).

128. Favole e Poesie (sulla poesia di l. sciascia e di c. serricchio), in “GM”, 21 mar; poi in 756.

129. Rec. a W. p. friederich, Dante’s Fame Abroad (1350-1850) (Roma, 1950), “GSLI”, CXXVIII, 1951, pp. 340-347.

130. Rec. a G. i. loPriore, Saggio sull’“Aristodemo” di Carlo de’Dottori (Pisa, 1950), “Is”, gen.-feb.

131. Rec. a G. Getto, Interpretazione del Tasso (Napoli, 1951), e di t. taSSo, Il mondo creato, a c. di G. petrocchi (firenze, 1951), “H”, lug., pp. 778-780.

132. Rec. a a. aLtaMura, Jacopo Sannazaro. Con appendice di documenti e testi inediti (Napoli, 1951), “is”, set.

133. Rec. a c. caLcaterra, Poesia e canto. Studi sulla poesia me-lica italiana e sulla favola per musica (Bologna, 1951), “is”, nov.

134. Rec. a G. lo curzio, Ottocento minore. Incontri e pretesti (palermo, 1951), “is”, dic.

135. Rec. a V.a. beLLezza, Bibliografia degli scritti di G. Gentile, “Pai”, 4; e (col titolo: L’opera d’un maestro) “G.M.” 5 giu-gno; e “Id” 13 mag.

1952136. Orientamento sulla critica dantesca d’oggi in Germania,

“Cv”, 6, pp. 905-913; poi in 156, pp. 235-248.137. Gli studi danteschi in Francia, “NSC”, 13-14, pp. 7-9.138. Orientamenti di critica dantesca, “GM”, 2 ago.139 .Interpretazioni dantesche, “GM”, 29 ago.140. Lo sviluppo morale del mondo dantesco e Luigi Pietrobono,

“Id”, 31 ago.141. Flora dantista, “GM”, 2 ott.142 .Fubini e gli studi danteschi, “file”, 19 ott.143. La ‘fortuna’ di Dante, “Id”, 30 nov.144. Petrarca cortese, “Id”, 3 feb.145. Scritti politici di Vittorio Alfieri, “Id”, 27 gen.146. La chioma di Berenice, “id”, 2 mar.147. Poeti e traduttori, “id.”, 22 giu.

43

148. Petrucci poeta, “GM”, 9 feb; poi in 756.149. Filologia e critica, “Id”, 10 feb.150. Rec. a M. aPoLLonio, Dante (Milano, 1951), “GSLI”,

CXXIX, pp. 224-230.151. Rec. a e. scuderi, Verga (Catania, 1950), “Is”, giu.152. Rec. a t. roSina, Saggi dannunziani (Genova, 1952), “Is”,

ott.153. Rec. a B. Maier, Profilo della critica su Italo Svevo (trieste,

1951), “Is”, feb.-mar.154. Rec. a f. chiaPPeLLi, Langage traditionnel et langage per-

sonnel dans la poésie italienne contemporaine (Neuchâtel, 1951), “is”, giu.

155. Rec. a p. MazzaMuto, Rassegna bibliografico-critica della letteratura italiana (firenze, 1952), “is”, dic.

1953156. La critica dantesca contemporanea, pisa, Nistri-lischi, pp.

302 (2ª ed. 1957) (“Saggi di varia umanità”. Coll. dir. da F. flora, 5).

Sommario: 1. La critica idealistica. 2. La critica filologico-stilistica. 3. La critica storica. 4. La critica filologica. 5. l’interpretazione spiritualista e morale. 6. la critica dante-sca nel mondo.

recensito da: r. frattaroLo in “File”, 3 gen. 1954, pp. 12-14; f. cerutti, in “PdR”, 11 dic. 1953 (e “FiLe”, 2 mag. 1954); B. fattori, in “La Rassegna”, XXII (11-12), 1953, pp. 12-14; L. caretti in “NC”, 8 dic. 1953; O. zecca, in “P”, 24 dic., e “GP”, 6 gen. 1954 e altrove; O. S. in “GdM”, 25 feb. 1954; E. eSPoSito, in “Dial”, II, 1954, pp. 173-74; A. Mauro, in “GF”, VII, 1954, pp. 91-93; G. NataLi, in “Is”, XXXVII, 1954, p. 35; E. li Gotti, in “Lm”, 1954, p. 232; G. G[razzini], in “pon”, X, 1954, pp. 1041-42; A. ricoLfi, in “NRS”, XXXVIII, 1954, pp. 225-27; P. renucci, in “BFLStr”, XXXII, 1954, pp. 277-78; J.G. fuciLLa, in “CL”, VII, 1955, pp. 68-73; A. frattini, in “H”, X, 1955, pp. 209-211 (e in “Il Fuoco”, III, 1955, pp. 43-44); e. f[aLqui] in “T”, 22 mar. 1957; A. seroni, in Leggere e sperimentare, firenze 1957, pp. 29-34 (già in “Sd”); A. Buck, in “ZRPh”, 74, 1958, pp.

44

365-66; f. Schneider Dante. Sein Leben und sein Werk, Weimar, 19602, p. 38; R. frattaroLo, in Dal volgare ai moderni, roma 1962, pp. 21-25; U. leo, in “DDJ”, 41-42, 1964, pp. 212-220; e. M. fuSco in Diario e schede, Bologna 1964, p. 228.

157. Dal “Caffé” al “Conciliatore”. Storia delle idee, lucca, Lucentia, pp. 104 (“Poeti e prosatori. Letteratura Italiana. letture per saggi. problemi letterari” dir. da U. Bernardini Marzolla); poi in 548, pp. 107-203.

Sommario: 1. Motivi e problemi del “Caffè”. 2. L’Ossian nella nostra letteratura e i rilievi critici del Torti. 3. Avvii, fermenti e idee in letterati e poeti. 4. La Chioma di Berenice del foscolo. 5. la polemica foscolo-lampredi, con tre inediti del L. 6. Botta, Colletta, Cuoco e Lomonaco. 7. Il “conciliatore” come testo romantico.

recensito da: H. H[atzfeLd], in “CL”, IV, 1952, pp. 377-78; P. caLandra, in “ACit”, XXX, 7 set. 1953; B. Maier, in “file”, 27 set. 1953; F. pieMonteSe, in “Stud”, XXXXIX 1953, p. 724; W. Binni, in “RLI”, 57, 1953, pp. 557-58; E. eSPoSito, in “GF”, VII, 1954, pp. 94-96 e in “Sec”, 1 nov. 1953; a. frattini, in “Id”,1 nov. 1953; G. Petrocchi in “GI”, 29 apr. 1953; A. Noyer-Weidner, in “AnS”, 190, 1954, p. 381; C.f. GoffiS, in “rli”, 1958; e. GianneSSi Illuminismo e Romanticismo, in Le Correnti, Milano 1956, ii, pp. 661-662.

158. Una vita per Dante, “GM”, 25 mar.159. Il pascolismo allegorico-morale e la “Divina Commedia”,

“Iniziative”, II, 5-6, pp. 28-32; poi in 156, pp. 202-211.160. Lectura del canto VIII del “Purgatorio”, Napoli, conte, pp.

16; poi in 193, pp. 71-89. Recensito da: f. Schneider in “DDJ”, 33, 1954, p. 239.161. Luigi Pietrobono, “Id”, 15 feb.162. L’influsso del latino sulla prosa italiana del ‘400, “GF”, 3,

mar., pp. 221-232; poi in 295.163. Lorenzo de’Medici nella cultura tra Trecento e Quattrocento,

“H”, lug., pp. 720-727 e, ridotto, in “GM” 20 ott.164. Ariosto e la magia, “Biblioteca de “Lo frutto” (Accademia

diStudi “Cielo d’Alcamo”)” III (1952-1954), pp. 174-187; poi in 295.

45

165. Le “Grazie” del Foscolo, “GM”, 8 lug.166. Cultura e poesia in Leopardi, “dial”, 2, pp. 6-16 e in “H”,

gen. 1953, pp. 84-100. Recensito da: a. frattini, in “H”, IX, 1954, p. 833.167. Poesia dialettale del Novecento, “is”, apr.-mag.168. La strada del prosatore, “FiLe”, 10 mag. (su C. Govoni).169. Contemporaneità di Flora, “GM”, 14 gen.170. Rec. a JacoPone da todi, Laudi, trattati e detti, a c. di f.

aGeno (Firenze, 1953), “Is”, gen.171. Rec. a V. aLfieri, Vita scritta da esso, a c. di l. faSSò; (asti,

1951), “dial.”, 4-5, apr.-mag., pp. 96-98.172. Rec. a M. fubini, Romanticismo italiano (Bari, 1953), “Is”,

giu.-nov.173. Rec. a G. Mariani, Gli umili nella narrativa degli epigoni

manzoniani (Roma, 1952), “Is”, feb.-mar. 1954

174. dante, La Vita nuova, a c. a.VaLLone, roma, ausonia, pp. 120 (2ª ed. Torino, Caula, 1966, pp. XXIII-61: cfr. 326).

Sommario: 1. Introduzione alla V.N.: a) Il problema critico della V.N.; a) Il sentimento animatore della V.N.; c) Nota bi-bliografica. 2. Vita Nuova. 3. Appendice: Per la datazione della Divina Commedia.

Recensito da: G. di pino, in “SPo”, 19 mag. 1954; R. Bertacchini, in “Lm”, VII, 1957, pp. 228-29; P. caLandra in “Crsc” 10-20 set. 1954; e. MazzaLi, in “lm” gen. 1954 p. 120; “VCa” 12 feb. 1954. N. coSSu, in “NA”, ago.1967, pp. 546-47.

175. Del Veltro dantesco, Alcamo, Accademia di Studi ‘Cielo d’Alcamo’, pp. 26 (‘Lectura Dantis Siciliana’ diretta da G. Cottone, A. Vallone, P. Calandra: data edit. 26 mag. 1954; compare anche la data mag. 1955); poi in 314, pp. 127-142.

Recensito da: f. Schneider, in “DDJ”, 34-35, 1957, p. 198; in “aus”, X, 5, 1955, p. 92.

176. G. leoPardi, Poesie e prose, con introduzione e note di a. VaLLone, roma, signorelli, pp. 244.

Sommario: Introduzione alla lettura del Leopardi. Prospetti cronologici. Bibliografia. Bibliografia particolare dei Canti.

46

i. dai Canti. ii. dalle Operette morali. iii. da Poesie varie e Traduzioni. IV. Momenti e figure della storia letteraria nella critica del l. (da Zibaldone, Lettere, Prose varie). Append.: leopardi nella critica più recente.

Recensito da: P. caLandra, in “Crsc”, 10 giu. 1954, p. 138; a. frattini, in “H”, IX, 1954, p. 833.

177. Caratteri linguistici della poesia d’oggi. Note e appunti, Roma, Ediz. del Fuoco, pp. 20, poi in 261.

Recensito da: en[nio] bo[nea], in “Vs”, 5 mar. 1955.178. Problemi delle origini, “GM”, 21 agost.179. Note dantesche, “Na”, 1844, ago., pp. 545-548.180. Le letture dantesche d’oggi, “Cn”, XIV, 2-3, pp. 217-227;

poi in 193, pp. 39-68.181. Trecento minore, “GM”, 27 mag.182.I l concetto di nobiltà e cortesia nei secc. XIV e XV, “ln”, iX,

pp. 8-20; poi in 194, pp. 43-79; poi in 548, pp. 23-40.183. Motivi e sviluppo della poesia govoniana, “iniziative” iii,

3-4, pp. 14-18; poi in 261.184. Novella e critica, “id.”, 25 apr.185. Rassegna della letteratura italiana, “id.”, 4 lugl.186. Una lettera di A. Vallone, “la rassegna”, Vi, 6-8, pp. 24-25.187. Rec. a a. schiaffini, A proposito dello ‘stile comico’ di Dante

(in Momenti di storia della lingua italiana, Roma, 1953); a G. contini, Sul XXX dell’“Inferno” (in “paragone”, iV, 1953, 44, 3-13); a C. MarcheSi, Orazio e l’Ulisse dantesco (in “Quaderni ACI”, 7, 1952, pp. 31-45), “NA”, 1844, ago., pp. 545-548.

188. Rec. a p. carLi, Saggi danteschi, ricordi, scritti vari (firenze, 1954), “La Rassegna”, XXIII, 9-12, pp. 25-27.

189. Rec. a M. Marti, Cultura e stile nei poeti giocosi del tempo di Dante (Pisa, 1953), “GF”, VII, pp. 186-187.

190. Rec. a a. deL Monte, Studi sulla poesia ermetica medieva-le (Napoli, 1953); a A. roncaGLia, Poesia d’amore spagno-la d’ispirazione melica popolaresca (Modena, 1953); a C. VioLante, Motivi e carattere della “Cronica” di Salimbene (estr. da “annali della scuola Normale superiore di pisa”, s. ii, XXII, 1-2, 1953); a A. PaGLiaro, Il contrasto di Cielo d’Alcamo

47

e la poesia popolare (estr. da “Bollettino Centro Studi filologici e linguistici Siciliani”, I, 1953); a M. Marti, Cultura e stile nei poeti giocosi del tempo di Dante (Pisa, 1953); a G. di pino, La polemica del Boccaccio (Firenze, 1953), “GF”, VII, 2, pp. 183-185.

191. Rec. a G. PrezzoLini, Macchiavelli anticristo…, “id”, 2 giu.192. Rec. a b. Maier, La critica di A. Bertola (Bologna 1953) e a f.

uLiVi, Galleria di scrittori d’arte (Firenze 1953), in “GF”, VIII, pp. 85-86.

1955193. Studi sulla “Divina Commedia”, Firenze, Olschki, pp. 175

(“Biblioteca dell’“archivum romanicum””, 42). Sommario: 1. Per la datazione della Divina Commedia. 2. il

dialogo nella Vita nuova e nel Purgatorio. 3. Con Dante tra commenti e lecturae d’oggi. 4. ‘Cortesia’ e stile in tre canti della Commedia (Purg. VIII e XXVI; Par. Xi). 5. dante e la Commedia come tema letterario dell’ottocento. indice dei luoghi discussi. indice dei nomi e dei personaggi.

recensito da: l. MaLaGoLi, in “ras”, XXiV (11-12), 1955, pp.22-23; G. nataLi, in “Mes” 12 gen. 1956; a. ciotti, in “cv” IV, 1956, pp. 593-595; V. caJoLi, in “FiLe”, 28 set. 1958; G. paPareLLi, in “VI”, 5(45), 1956, p. 21; A. frattini, in “H”, Xi, 1956, pp. 689-90 (e in “Mes”, 20 apr. 1956); M. MeSSina, in “PdP”, 1957, pp. 13-15; H. H[atzfeLd], in “CL”, IX, 1957, p. 185;. M. MeSSina, in “Sd”, XXXV, 1958, pp. 290-291; F. schneider, Dante. Sein Leben und Sein Werk, Weimar 1960, 2ª ed. p. 38 e in “DDJ”, 34-35, 1957, pp. 210-211.

194. Cortesia e nobiltà nel Rinascimento, Asti, Aretusa, pp. 79 (“Collana di Studi Filologici e Storici”); poi in 548, pp. 40-70.

Sommario: Introduzione. 1. La ‘cortesia’ nelle rime petrar-chesche. 2. Il concetto di ‘nobiltà’ e di ‘cortesia’ nei secoli XIV e XV. 3. ‘Nobiltà’ e ‘cortesia’ dal Boiardo al Tasso.

recensito da: r.e. tayLor, in “RN”, IX, 1956, p. 87; C.F. GoffiS, in “RLI”, 1, 1957; A. scaGLione, in “ita”, XXXiV, 1957, pp. 58-59; TrinkauS, in “RN”, X (2) 1957, pp. 91-93;

48

K. ariSato, in “SI”, VIII, 1959, pp. 103-108 (in giapponese); e. Garin, La cultura filosofica del Rinascimento italiano, Firenze, Sansoni, 1979 p. 415.

195. Prima meta. Antologia italiana (in collaborazione con f. faSciotti), Milano, A. Garzanti, I, pp. 319 (rist. nel 1962); II, pp. 368; III, pp. 340.

196. La preghiera di S. Bernardo in Dante, “H”, X, 8, pp. 775-788; poi, ampliato, in 254, pp. 83-109.

Recensito da: f. Schneider, in “DDJ”, 34-35, 1957, p. 211.197. Rassegna di letture dantesche, “Cn”, XV, 3, pp. 243-258.198. Un nuovo Boccaccio, “is”, lug., p. 146 (sull’edizione later-

ziana del Decameron curata da ch. sinGLeton).199. Pietro Bembo, “Id”, VII, 9 del 27 febbr.200. Lettere d’amore del Bembo, “Id”, VII, 13.201. Ascanio Grandi e i poemi sacri del Seicento, “fr”, ii, 2, pp.

156-174, poi in 246.202. La prosa di Gioacchino Toma, pittore, “la rassegna”,

XXIV, 11-12, nov.-dic., pp. 13-14 e “Il Mezzogiorno” IV, 3, pp. 42-45; poi in 756.

recensito da: c.f. GoffiS, in “ras”, 11-12, 1956.203. Il linguaggio del Fallacara, “stagione”5, 1955 (Omaggio a

Fallacara), poi in “GM”, 1 lugl. 1956, poi in 261.203 bis. La prosa d’oggi:Pagliaro in “Vs” 8 dic.204. Leggere e commentare, “GM”, 16 lugl.205. Rec. a G.J. fuciLLa, An Early American translation of the

Count Ugolino Episode. Studies and Notes (Napoli 1953), “API” I, 1, pp. 75-76.

206. Rec. a G. beLLonci, Sette secoli di novelle italiane (roma, casini, 1954), “api” i, 2, pp. 81-82.

1956207. Con Dante tra i commenti d’oggi, “Lm”, VI, 6, pp. 730-741;

poi in 270, pp. 196-210.208. Pascoli lettore di Dante, “Dial.”, IV, 3-4-5, pp. 94-105, e,

ridotto, Pascoli dantista, “Id”, 20 mag. recensito da: G.a. p[aPini], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 357.209. Un nuovo Boccaccio, “GM”, 15 lugl.

49

210. Sulle rime inedite di Scipione Ammirato, “fr”, iii,2, pp. 216-222; poi in 246 e, con correzioni e aggiunte, in 534 (2).

211. Per l’edizione delle “Rime” di Scipione Ammirato…, “ssa”, I, pp. 176-195; poi in 246 e, con correzioni ed aggiunte, in 534 (2).

211bis.Poetica e poesia diScipione Ammirato petrarchista, “spe”, VI pp. 177-187, poi in 246 e, con correzioni e aggiunte, in 534 (2)

212. L’unità dei ‘Sepolcri’, “Id”, 5 feb.213. La poesia delFoscolo fino alla ‘Chioma di Berenice’, “id”, 6

mag., 13 mag., 20 mag., 27 mag.214. Il cammino dell’“Ortis”, dal 1802 al 1817, “cv”, Vi, 4, pp.

677-685; poi, elaborato, in 220. recensito da: c.f. GoffiS, in “RLI”, 3-4, 1956; e. MazzaLi

in “Tp” II, 1, 1957, p. 66.215. Lettura delle “Grazie” foscoliane, “Dial”, IV, 6, pp. 167-

222; poi, elaborato, in 220.216. Poetica dell’ermetismo, “Is”, XXXIX, 8, p. 133.217. Vittorini narratore, “GM”, 28 set.218. Lingua poetica d’oggi, “GM”, 13 ott.219. Rec. a G. Petrocchi, Ascesi e mistica trecentesca (firenze,

Le Monnier 1955); e a G.b. Marino, Anversa liberata, a c. di f. SaLSano (Bologna 1956). Rec. a M. SanSone, Premesse a b. croce, La letteratura italiana (Bari, Laterza 1956, 3 voll.) in “La Rassegna”, XXV, 1-3, 1956 p. 34-35.

1957220. Linea della poesia foscoliana, Firenze, Olschki, pp. 175

(“Biblioteca dell’“Archivum Romanicum””, 47). Sommario: Parte prima. 1. La poesia fino ai Sepolcri: versi

e traduzioni dell’adolescenza. 2. Tieste. 3. Le ultime lettere di Jacopo Ortis. 4. Sonetti. 5. Odi. 6. Le varie fasi dell’Or-tis. 7. Le note e considerazioni della Chioma di Berenice. 8. postilla. parte seconda. 1. lettura delle Grazie: il cammino verso il poema. 2. Le varie esperienze. 3. L’atmosfera delle Grazie. 4. Elementi caratteristici: gerundio, verbi di moto, parti narrative, aggettivi, ripetizione e richiami di parole,

50

particelle. 5. postille ai versi. 6. la posizione della critica. recensito da: p. MazzaMuto, in Rassegna bibliografico-critica

della Letteratura italiana, Firenze 1956, 3ª ed., s.v. (ed edd. segg.); C.f. GoffiS, in “RLI, 3-4, 1956; M. tondo, in “GM”, 9 giu. 1957; B. pento, in “API”, III, 1957, pp. 710-12; M. petrucciani, in “Pr”, 13, 1958, pp. 63-64 (e in “Is”, XLI, 1958, p. 174); A. piroMaLLi, in “NA”, f. 1885, 1958, pp. 120-121; G. sinicroPi, in “RF”, 70, 1958, pp. 408-13; P. MazzaMuto, in “H”, 1958, pp. 938-40; a. Petrucci in “Mez”, VII, 5, 1958, p. 40; c.f. GoffiS, in “RLI”, 1958; N. coSSu, in “Leg”, V, 1959, p. 43; a. frattini, in “Il Fuoco”, VII (2), 1959, pp. 43-44 (e in “OR”, 28 giu,. 1959); A. leone de caStriS, in “Cv”, XXVIII, 1960, pp. 103-106; P. MazzaMuto, Foscolo tra Omero e Vico, in Tra filologi e critici, Palermo 1968, pp. 226-30; A. frattini, Studi di poesia e di critica, Milano, 1972, pp. 78-80.

221. Note dantesche. Ancora del Veltro e della preghiera di S. Bernardo in Dante, “Lm”, VII, 6, pp. 735-738; poi in 270, pp. 85-89.

222. Rassegna di letture dantesche, “Cn”, XVII, pp. 209-233.223. Le riviste culturali e dantesche dell’Ottocento, “GF”, X, 4,

pp. 344-353; poi in 229, pp. 13-33.224. Pagliaro e la critica, “GM”, 31 ag.225. Aspetti e figure salentine nelle parti inedite delle “Memorie”

di S. Castromediano, “SSa”, II, pp. 1-40; anche come 236; poi in 246.

recensito da: c.f. GoffiS, in “rli”, 1958.226.S torie letterarie, “Id”, 27 ott.227. La ‘balaustrata’ di Ungaretti, “letteratura”, V, 25-26, pp.

127-128, poi in 261.228. Rec. a U. leo, Sehen und Wirklichkeit bei Dante. Mit

Nachtrag uber das Problem der Literaturgesichte (Frankfurt am Main, 1956), “sd”, XXXiV, pp. 256-261.

1958229. La critica dantesca nell’Ottocento, firenze, olschki,

pp. 237; 2a ediz. ivi, 1975 (“Biblioteca dell’“Archivum romanicum””, 54).

51

Sommario: Introduzione. Parte prima. Linee e motivi della critica dantesca nell’ottocento. parte seconda. l’età neoclas-sica. parte terza. l’età romantica. parte quarta. le correnti dell’ultimo trentennio.

recensito da: a. piroMaLLi, in “NA”, fs. 1894, 1958, pp. 266-67; V. Luciani, in “Ita”, XXXVI, 1959, pp. 298-300; P. caLandra, in “Pan” 1 mar. 1959; V. caJoLi, in “FiLe”, 7 feb. 1960 (e “Mes”, 26 mag. 1959, e “Leg”, IV, dic. 1958); M. M[eSSina], in “Sd”, XXXVII, 1960, pp. 319-20; G. fatini, in “Al”, I (2), 1960, pp. 65-67; G. Grana, in “cv”, XXiX, 1960, pp. 342-44; in “DDJ”, 38, 1960 pp. 214-215; U. leo, in “DDJ”, 41-42, 1964, pp. 212-220. r. SPineLLi ne radiodif-fuse una nota il 23 ott. 1958, nel programma per la Spagna (l. 21) di rai-onde corte.

230. Poesia giullaresca e poesia popolare, “GM”, 28 mag.231. Rassegna di letture dantesche, “Cn”, XVIII, pp. 249-267.232. Isidoro di Siviglia e “Purg.” XXVIII, 139-144, “sd”, XXXV,

pp. 259-262; poi in 270, pp. 77-79.233. Leopardi dantista, “GM”, 18 set.234. Francesco da Barberino e l’arte del narrare, “GM”, 18 gen.235. Tebaldeo poeta latino, “GM”, 31 gen.236. Il risorgimento salentino-napoletano nelle “Memorie” di S.

Castromediano, “rassegna storica del risorgimento”, XlV, 4, pp. 550-572; poi in 246.

237. Critica pascoliana, “GM”, 13 lug.238. ‘Ridere-riso’ nella poesia di Carducci, “fr”, V, 1, pp. 88-

101; poi in 261.239. Gozzano e la tecnica delle ripetizioni, “poesia nuova”, dic.,

pp. 3-11; poi in 261.240. Govoni prosatore, “GM”, 24 apr.241. Venti anni di storie letterarie, “GM”, 17 apr.242. Scuola e professori, “GM”, 24 sett.243. Scuola ed esami, “GM”, 3 ott.244. Scuola e famiglia, “GM”, 11 nov.244 bis. L. Pietrobono, “GM”, 28 dic.245. Rec. a f. da Barberino, Reggimento e costumi di donna, a c.

di G. e. sanSone (Torino, 1957), “Lm”, VIII, 5, pp. 637-639.

52

1959246.S tudi e ricerche di letteratura salentina, Galatina, Tip. editrice

A. Pajano e C., pp. 205 (“Monografie e contributi del Centro di studi salentini”, 3).

Sommario: Premessa. 1. Lineamenti della letteratura sa-lentina durante la preponderanza spagnola. 2. di alcuni aspetti del petrarchismo napoletano con inediti di scipione Ammirato. 3. Studi su Scipione Ammirato poeta. 3.1. Per l’edizione delle Rime di s.a. il ms. 948 del fondo Vitt. Emanuele della Bibl. Naz. Roma. 3.2. Sulle rime inedite di S.A. 3.3. Poetica e poesia di Scipione Ammirato petrarchista. 3.4. S. Ammirato dantista. 4. Ascanio Grandi e i poemi sacri del seicento. 5. il risorgimento salentino-napoletano nelle Memorie di s. castromediano. 6. cesira pozzolini siciliani e Giosuè Carducci.

Recensito da: L. M. PerSoné, in “GM”, 23 ago. 1960; G. VaLLone, Croce, Gramsci e la provincia pensante, lecce 1985, pp. 39-40.

247. Nota sul testo e sulla pubblicazione della “Commedia”, “GF”, XII, 1, pp. 46-55; poi in 270, pp. 65-76.

248. Il canto XVI dell’“Inferno”, Torino, SEI, pp. 35 (“Lectura Dantis Romana”); poi in 314, pp. 179-206.

249. Il canto XXIV dell’“Inferno”, Torino, SEI, pp. 35 (“Lectura Dantis Romana”); poi in 314, pp. 207-226.

recensito da e. eSPoSito, “Vr”, 29 gen.250. “Inf.” XXVII, 21, “Li”, XI, 2, pp. 224-227; poi in 270, pp.

80-84. recensito da: M. M[iGnon], in “BsedcM”, Viii, 1959, pp.

59-60.251. Lectura del canto VIII del “Paradiso”, “H”, XIV, pp. 277-

295; poi in 270, pp. 119-136. recensito da: G. t[oJa], in “Sd”, XXXVIII, 1961, pp. 391-

93.252. Dantismo di G. Gozzano, “GM”, 24 feb.; poi, elaborato, in

344253. Lineamenti della cultura letteraria salentina durante la pre-

ponderanza spagnola, “Ssa”, IV, pp. 239-255; poi in 246 e,

53

ridotto col titolo Il Salento sotto gli Spagnoli, “G.M., 15 e 16 ott.

254. Critica e bibliografia, “GM”, 21 nov.255. Scuola e realtà, “GM”, 18 ago.256. Il teppismo e la scuola, “GM”, 30 ago.257. Il Ginnasio superiore è una scuola in decadenza, “GM”, 27 ott.258. Rec. a c. caSSoLa, Il soldato (Milano 1958); M. LacaVa, Le

memorie del vecchio maresciallo (Torino 1958); M. brandon aLbini, I proletari del buon Dio (Caltanisetta 1958); Un re-quiem per Addolorata (Milano 1957); n. PaLuMbo, Il gior-nale (Milano 1958), “il Baretti” i, 1, pp. 152-154.

259. Rec. a G. caSSieri, I delfini sulle tombe (Firenze 1958); a. PiroMaLLi, La poesia di G. Pascoli (Pisa 1957), “Id”, ott., pp. 713-716.

1960260. I crepuscolari, Palermo, Palumbo, pp. 140. (“Storia della

critica”. Coll. dir. da G. Petronio, 30); 2ª ed. 1965; poi 384 e 414.

Sommario: 1. Prospettive del Crepuscolarismo. 1.1. Guido Gozzano. 1.2. Sergio Corazzini. 1.3. Altri crepuscolari. 2. Note e bibliografia. 3. Antologia della critica.

recensito da: N.f. ciMMino, in “GI”, 28-29 giu. 1960; E. eSPoSito, in “Gaz”, 11 ago 1960; G. c[aSSieri], in “leg”, VI (8-9), 1960, p. 22; S. paSquazi, in “Api”, VI, 1960, pp. 409-10; a. PiroMaLLi in “Is”, XLIV, 1961, p. 19; M. Proto in “TS”, 5 gen. 1961; M. VioLa, in “VR”, 22-23 feb. 1963.

261. Aspetti della poesia italiana contemporanea, pisa, Nistri-Lischi, pp. 250 (“Saggi di varia umanità”. Coll. dir. da F. Flora, 33).

Sommario: Premessa. Nota bibliografica. 1. ‘Ridere-riso’ nella poesia di Carducci. 2. ‘Vedere’ ‘udire-sentire’ ‘pian-gere’ nella poesia pascoliana. 3. ‘Fuoco-fiamma’ nella li-rica dannunziana. 4. ‘Piangere’ e ‘fuoco’ nella poesia di Corazzini. 5. Il dannunziano ‘odore’. 6. I tre ‘meglio’ del-la poesia italiana. 7. Gozzano e la tecnica delle ripetizio-ni. 8. Govoni tra poesia e prosa. 9. Tradizione e libertà: a.

54

Dantismo di Gozzano. b. ‘Balaustrata’ di Ungaretti. c. segni di transizione nei Canti spirituali di flora. d. il linguaggio di fallacara. e. Reminiscenze culturali. 10. Poesia religiosa e poesia del sud (linee). 11. caratteri linguistici della poesia d’oggi (Note e appunti).

recensito da: s. paSquazi, in “Api”, VI, 1960, pp. 409-10; A.I., “VS”, 23 lug. 1960; G. S[Gattoni], in “Leg” Vii, 3, 1961, p. 21; Lector in “aus”, XVi, 1, 1961 p. 88; p. ciMatti, in “FiLe”, 19 feb. 1961; G. Barberi squarotti, in “li”, Xiii, 1961, pp. 381-383; a. PiroMaLLi in “I” XLIV, 1961, p. 19; M. Proto, in”TS”, 26 gen. 1961; f. GoLfinG in “Ba”, wint. 1962; G. sinicroPi, in “Ita”, XLI, 1964, pp. 202-203; R. M[iGLiorini]]f[iSSi]] in “Sd”, XLIX, 1972, p. 312.

262. Il canto VII dell’“Inferno”, Firenze, Le Monnier, pp. 30 (“Lectura Dantis Scaligera”); poi in 314, pp. 143-160.

263. Il canto XII del “Purgatorio”, “Cv”, XXVIII, 4, pp. 385-396; poi in 270, pp. 104-118.

264. Linea della critica dantesca nel Settecento, “fr”, Vii, 25-26, pp. 169-228; poi in 270, pp. 3-64.

265. Sigismondo Castromediano storico e letterato, “ssa”, X, pp. 258-304; poi in 489 e in 759.

recensito da: M. Viterbo, Il Sud e l’Unità, Bari, 1966, pp. 318-22.

266. A proposito dei vv. 201-212 dei “Sepolcri”, in “lp”, pp. 61-63.

267. Schede sulla narrativa italiana 1958-59, “zag”, ii, 5-6-7,1960, pp. 3-11, estr.

268. Rec. a G. RabuSe, Der Kosmische Ahfbau del Jenseitsreiche Dantes. Ein Schlussel zur “Gottlichen Komodie” (Koln-Graz, 1958), in “T” e “Al”, I, 2, pp. 63-64.

269. Rec. a G. nataLi, Carducci (Firenze, La Nuova Italia 1960), “Il Sedicesimo” III, 3-4, pp. 24-25.

1961270. La critica dantesca nel Settecento e altri saggi danteschi,

firenze, olschki, pp. 245 (“Biblioteca dell’“archivum Romanicum””, 63).

55

Sommario: 1. La critica dantesca nel Settecento. 2. Nota sul testo e sulla pubblicazione della Commedia. 3. Isidoro di siviglia e Purg. XXVIII, 139-44. 4. Inf. XXVii, 21. 5. ancora del Veltro e della preghiera di san Bernardo. 6. ‘Cortesia’ e stile in altri tre canti della Commedia: 1) il VI dell’Inferno; 2) il XII del Purgatorio; 3) l’VIII del Paradiso. 7. Con Dante tra lecturae e commenti d’oggi. 8. Aspetti e problemi di dantisti d’oggi: L. Spitzer, U. Leo, A. Gramsci, p. carli. indice dei canti esaminati.

recensito da: G. Brunet, in”REI”, VIII, 1961, pp. 309-311; G. fatini, in “NA”, XCVI, f. 1930 (1961), pp. 256-58; V. caJoLi, in “FiLe”, 24 set. 1961 e “Mes” 12 sett.; C. Jannaco, in “NA”, XCVI, f. 1931 (1961), pp. 396-97; , in “API”, VIII, 1962, pp. 397-98; R. Bertacchini, in “lm”, Xii, 1962, pp. 299-302 (e in “Stud”, LVIII, 1962, pp. 63-68); A. pézard, in “REI”, IX, 1962-63, pp. 263-65; K. MorawSki, in “KN”, X (1), 1963, pp. 80-82; A. Buck, in “ZRPh”, 79, 1963, pp. 293-95; U. leo, in “DDJ”, 41-42, 1964, pp. 212-220.

271. La letteratura italiana del secolo XVIII, roma, studium, pp. 140 (“Universale Studium”, 72).

Sommario: 1. Sguardo al secolo. 2. Dante e il Settecento. 2.1. Il fondo storico. 2.2. Società e gusto. 3. I teorici della poesia e G.B. Vico. 4. L’Arcadia e Metastasio. 5. La commedia e C. Goldoni. 6. Gli storiografi: Muratore e Giannone. 7. La critica e la questione della lingua. 8. Il gusto della polemica: Bettinelli e Gozzi. 9. L’Illuminismo e il “Caffé”. 10. G. Parini. 11. V. Alfieri. 12. Il Preromanticismo nel secondo Settecento. 13.Il Neoclassicismo di fine secolo. 14. Appendice: Dall’Illuminismo al Romanticismo. 15. Bibliografia. 16. Indice.

recensito da: l. daLMaSSo, in “PL”, XLIV, 1961, pp. 422-23; f. bruno in “Aus” XVI, 3, 1961, p. 80; e. Maizza, in “civ”, Xii, 8-9, 1961, p. 194; P. da prati, in “H”, XVII, 1962, pp. 378-79; G. sinicroPi, in “Ita”, XLI, 1964, pp. 203-204.

272. A proposito di “Inf.” XXVI, 94 ss., “LP”, pp. 217-219. recensito da: r. M[iGLiorini]]f[iSSi],]in “Sd”, XLIX, 1972,

p. 302.273. Il canto XI del “Purgatorio”, Torino, SEI, pp. 34 (“Lectura

56

Dantis Romana”); poi in 314, pp. 227-246.274. ‘Spera’ in Dante, “GF”, XIV, 4, pp. 355-358, poi in 344.275 .Luigi Pietrobono, con appendice di lettere inedite, torino,

SEI, pp. 75. (“Lectura Dantis Romana”); poi, in parte, in 574.

recensito da: a. piroMaLLi, in “NA”, f. 1925, 1961, pp. 118-19.

276. Gli studi danteschi di Leo Spitzer, “Al”, II, 1, pp. 35-49; poi in 270, pp. 211-227.

277. Di taluni aspetti del petrarchismo napoletano, in Petrarca e il petrarchismo, Bologna, Minerva, pp. 355-375.

278. Giovanni Prati, in I minori, Milano, Marzorati, iV, pp. 2649-2667, poi in 295.

279. Aleardo Aleardi, in I minori, Milano, Marzorati, iV, pp. 2669-2681, poi in 285.

280. Rec. a f. di caPua, Scritti minori (roma, 1959), “sd”, XXXVIII, pp. 365-368.

281. Rec. a M. Marcazzan, Nostro Ottocento (Brescia 1961), “Id”, XVII, 1, pp. 42-43.

1962282. Profilo di Pirandello, Roma, Dialoghi, pp. 131 (ed. argen-

tina, Buenos Aires, collana ‘Hombres inquietos’ di M.F. Sciacca, Columba, 1962); poi in 548, pp. 273-369; due pun-tate furono edite in “Dial.” 9, 1961, pp. 270-290; 417-438.

Sommario: 1. L’uomo. 2. Il pensiero. 3. Pirandello nella let-teratura contemporanea. 4. il poeta. 5. il romanziere. 6. il commediografo. 7. Le didascalie. 8. Critica e bibliografia. 9. Nota.

recensito da: a. f[ranceSchini], in “api”, Viii, 1962, pp. 420-21; F. BiondoLiLLo, in “Is”, XLVII, 1964, p. 127.

283. “Inf.” XVI, 106-114, “al”, iii, 2, pp. 25-28.284. Un momento della critica dantesca nel tardo Cinquecento.

I., “FL”, VIII, 4, pp. 415-433; poi in 328, pp. 59-127. recensito da: G. c[erboni]-b[aiardi], in “rli”, lXVii, 2,

1963, p. 342; B. Maier, in “RLI”, LXVIII, 1964, p. 461-62; N. carducci, in La “Commedia” nel ‘500 e nel ‘600, in “is”,

57

XLIX (8-9), 1966, p. 136 (e in “GM” 31 ago 1966).285. Trifone Gabriele e Bernardino Daniello dinanzi a Dante,

“Smv”, X, pp. 263-298; poi in 328, pp. 15-58. recensito da: B. Maier, in “RLI”, LXVIII, 1964, p. 460-61;

N. carducci, in La “Commedia” nel ‘500 e nel ‘600, in “is”, XLIX (8-9), 1966, p. 136 (e in “GM” 31 ago 1966); M. boni, “Cv”, giugno; M.L.B., “Sd”, 43 del 1966.

286. Dante nel Seicento attraverso testi inediti, “sse”, iii, pp. 3-25.

recensito da: N. carducci, in La “Commedia” nel ‘500 e nel ‘600, in “Is”, XLIX (8-9), 1966, p. 136 (e in “GM” 31 ago 1966); e. eSPoSito, “al” 1, 1964.

287. Antonino Pagliaro, “Is”, XLV, 3.4, mar.-apr., pp. 53-60.288. Lettura delle “Rime” ariostesche (con particolare riguardo

ai sonetti), in Saggi e ricerche in onore di Ettore Li Gotti, palermo, Mori, iii, pp. 22 estr.

289. Lettura di canti leopardiani, “FL”, I, 29, pp. 97-108.290. Due luoghi manzoniani sulla scorta di inediti secenteschi,

“cv”, iV, pp. 25-29.291. ‘Vedere’, ‘udire-sentire’, ‘piangere-lagrimare’ nella poesia

pascoliana, in Studi per il centenario della nascita di G. Pascoli, Bologna, commiss. per i testi di lingua, ii, pp. 89-120.

292. Pascoli e Pietrobono nelle lettere di Mariù, “cv”, iV, pp. 458-477.

293. Rec. a K. MorawSki, Dante Alighieri (Warszawa, 1961), “Al”, III, 1, pp. 59-63.

1963294. La prosa della “Vita Nuova”, Firenze, Le Monnier, pp. 75

(“Bibliotechina del “saggiatore””. coll. dir. da B. Migliorini, 19).

Sommario: 1. Il problema sintattico-stilistico della prosa della Vita Nuova attraverso la critica. lisio. parodi. Bertoni. Schiaffini. Terracini. Segre. Commento e rilievi. 2. L’ufficio della prosa: natura, elementi. Rapporto prosa-poesia. La Vita Nuova come opera “scolastica”. dimensioni tra le opere di

58

Dante e incontri: Vita Nuova - Divina Commedia: Vita Nuova - Convivio. Caratteristiche generali (tecnificazione, fiorenti-nismo, culturalismo). 3. Principali aspetti grammaticali sin-tattici e stilistici. la ripetizione in ogni suo modo. Valore della ripetizione. Il pronome relativo (Landolfo e Guidotto): suo vario uso e applicazione. Ove, onde. dimostrativo e re-lativo. Le proposizioni: consecutive e altre. Il verbo: infini-to e gerundio. Avverbio. Superlativo. Sostantivo. Perifrasi. similitudine. parallelismo. altri accorgimenti stilistici. Momento incoativo. arte narrativa di dante.

recensito da: e. eSPoSito, in “Gaz”, 19 dic. 1963 (e in “Id”, dic. 1963); G. scaLaMandrè;, in “Is”, XLVI (12), 1963, p. 212; L.D. in “PL”, XLVI, 1963, pp. 519-520; K. MorawSki, in “KN”, XI (1), 1964, pp. 88-89; E. santini, in “al”, V (1), 1964, pp. 66-68; A. piPa, in “Ita”, XLI, 1964, pp. 37-42; A. ciotti, in “Cv”, XXXIII, 1965, pp. 651-54; t. G. berGin in “IQ”, IX, 33 (1965) pp. 28-29; G. HerczeG, in Atti del Conv. di Studi su aspetti e problemi della dantesca, Roma 1967, pp. 126-27 e passim; “Cinegiorno”, 3 nov..

295. Modi e testimonianze di cultura e di stile, palermo, palumbo, pp. 189 (“Biblioteca di cultura moderna”).

Sommario: 1. L’influsso del latino nella prosa italia-na del Quattrocento. 2. lorenzo de’ Medici nella cultu-ra del Quattrocento. 3. Ariosto e la magia. 4. Il paragone nell’Ossian di cesarotti. 5. il trapasso dall’illuminismo al romanticismo nel “conciliatore”. 6. tradizioni e contrasti in A. Cesari. 7. A proposito dei vv. 201-212 dei Sepolcri. 8. due luoghi manzoniani sulla scorta di inediti secenteschi. 9. Cultura e poesia in Leopardi. 10. Nota su Leopardi e Ossian. 11. Profilo del Prati. 12. Profilo di Aleardi.

recensito da: a. ciotti, in “Cv”, XXXI, 1963, pp. 733-35; p. Giannantonio, in “FL”, X, 1964, p. 112; A. piroMaLLi, in “NA”, XCIX, f. 1960, 1964, pp. 537-538; e “Id”, feb., p. 131; r. S(criVano) “RLI”, 69, 1, 1965, pp. 219-220.

296. “Purg.” IX, 1-3 e l’imitazione dei petrarchisti, in Studi di varia umanità in onore di F. Flora, Milano, Mondadori, pp. 283-288 del vol. I. Ivi anche a pp. 987-988, un’analisi della

59

critica dantesca del flora col titolo Il capitolo su Dante. recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi] in “Sd”, XLIX, 1972, p.

305-306; R.B. “Sd”, XLI, 1964, p. 271.297. Bambaglioli Graziolo, Dizbio, IV, Roma, pp. 640-642, poi in

344.298. Un momento della critica dantesca nel tardo Cinquecento.

II., “FL”, IX, 1, pp. 16-51; poi in 328, pp. 59-127.299. L’interpretazione filologica e morale di Dante attraverso te-

sti inediti del Seicento, “al”, iV, 1, pp. 18-42.300. “Progresso o dicasi processo” della “Disputa sopra la

Commedia di Dante”, “Sd”, XL, pp. 361-409; poi in 328, pp. 129-170.

recensito da: B. Maier, in “RLI”, LXVIII, 1964, p. 462; e. e(SPoSito), “al”, 2, 1964.

301. Mauro Ferranti dinanzi a Dante via Foscolo e Gioberti, “Dial”, XI, 1-2, pp. 36-52.

302. L’uomo di Dante e l’uomo di Sartre, “Id”, XIX, 9, pp. 613-622.

303. Linea della poesia pascoliana, “Ita”, XL, pp. 145-163.304. Rec. a M. Marti, Dal certo al vero. Studi di filologia e di

storia (Roma, 1963), “Al”,IV, 1, p. 80.

1964305. l. arioSto, Opere minori, a c. di a.VaLLone, Milano, rizzoli,

pp. 853 (“I Classici Rizzoli”. Collezione dir. da M. Vitale). Sommario: Introduzione. Nota bibliografica. Nota al testo. 1.

lirica latina. 2. Rime: a) Canzoni, b) Sonetti, c) Madrigali, d) Capitoli, e) Egloghe. 3. Commedie: a) La Cassaria, b) I Suppositi, c) Il Negromante, d) La Lena, e) I Studenti; f) La Scolastica; g) L’Imperfetta. 4. Satire. 5. lettere. 6. erbolato.

recensito da: f. BiondoLiLLo, in “Is”, XLVII, 1964, p. 127; E. eSPoSito, in “Gaz”, 27 ott. 1964 (e in “Id”, dic. 1964, pp. 772-73); N.f. ciMMino, in “GI”, 20-21 nov. 1964; G. Grazzini, in “Cds”, 15 nov. 1964; A. Manfredi, in “Gdm”, 18 nov. 1964; G. NataLi, in “GF”, XVIII, 1965, pp. 180-182; e “Mes”, 9 feb.; F. laLa, in “Dial”, XIII, 1965, pp. 530-32 (e in “Zag”, VIII, 1966, pp. 82-83; e “GM”, 19 ago.); R. scriVano, in “rli”, 69, 1965,

60

404; R. Bertacchini, in “Pers”, lug. 1965; “Stud”, mar., pp. 232-233; A. ciotti, in “Cv”, XXXIII, 1965, pp. 551-55; e “Il Giorno”, 7 dic. (sulla riduzione radiofonica delle lettere).

306. Il mito nel Medioevo e in Dante, “GF”, XVII, 1, pp. 1-13; poi in 314, pp. 63-83.

307. Personificazione, simbolo e allegoria del Medio Evo dinanzi a Dante, “FL”, X, 2, 189-224; poi in 314, pp. 23-61.

Recensito da: b. Maier, in “RLI”, 69, 2, 1965, pp. 388-389.308. Lineamenti dell’esegesi dantesca nei secoli XVI e XVII,

“Ausonia”, XIX, 4, pp. 9-13; poi in 328, pp. 7-14. recensito in “rli”, 69, 1, 1965, p. 128.309. Dante e Pascoli nelle lettere inedite di Ermenegildo Pistelli

a Luigi Pietrobono, “Ula”, ii, 1964-1965, pp. 99-122. recensito da: G.a. p[aPini], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 357.310. Nota su Leopardi e Ossian, in Atti del I Convegno Internaz.

Leopardiano (Recanati, 13-16 set. 1962), Firenze, Le Monnier, pp. 7 estr.

311. Il Foscolo di M. Fubini, “is”, mag., p. 52.312. Il capitolo XXII dei “Promessi Sposi”, “il Baretti”, V, pp.

37-52.313. Rec. a J. Vaquero turcioS, Trenta tavole della “Divina

Commedia” (Roma, 1963), “Al”, V, 1, p. 82.

1965314. Studi su Dante medievale, Firenze, Olschki, pp. 275

(“Biblioteca dell’“Archivum Romanicum””, 80). Sommario: Lineamenti di Dante medievale. Parte prima: 1.

La personificazione, il simbolo e l’allegoria. 2. Il mito. 3. La preghiera. 4. Il peccato e la pena. Parte seconda: 1. Il Veltro. 2. il canto Vii dell’Inferno. 3. Il canto IX dell’Inferno. 4. il canto XVi dell’Inferno. 5. il canto XXiV dell’Inferno. 6. il canto Xi del Purgatorio. 7. Il canto XV del Paradiso. indice dei nomi.

recensito da: a. piroMaLLi, in “NA”, lug. 1965, pp. 388-89; k. MorawSki, in “KN”, XIII (1), 1966, pp. 91-92; A. ciotti, in “Cv”, XXXIV, 1966, pp. 400-403; E. ViLLa, in “stud”, mag. 1966, p. 324; N. KotreLeV, in “SClitz”, 6, 1966, pp. 71-77; D.

61

d[iani], in “BSEDCM”, XVI, 1967, pp. 101-103; G. Bi[anchi], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 237-38; in “LR”, nov.; V. Vettori, “Il telegrafo”, 8 lug..

315. La prosa del “Convivio”, “Ateneo Veneto”, fasc. spec., pp. 95-144.

316. Il canto XII del “Purgatorio”, Torino, SEI, pp. 31 (“Lectura dantis romana”).

317. “Par”. XIII, 120, “rccm” (Studi in onore di Alfredo Schiaffini), VII, 1-3, pp. 1142-1144; poi in 344, pp. 109-113.

recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972, p. 308.

318. Il canto XV del “Paradiso”, Torino SEI, pp. 33 (“Lectura Dantis Romana”); e in 314, pp. 247-266.

319. La componente federiciana della cultura dantesca, in Dante e Roma. atti del conv. di studi, firenze, le Monnier, pp. 347-369; poi in 344, pp. 17-51.

320. La critica straniera: Spitzer, Auerbach, Pézard, “file”, 25 apr. 1965.

321. Indice orientativo della critica dantesca 1950-1964, in e. eSPoSito, Gli studi danteschi dal 1950 al 1964, roma, centro Editor. Intern., pp. 7-13.

322. Profilo della critica dantesca, in Dante. Mostra Nazionale Dantesca, Roma, De Luca, pp. 233-244.

323. Studi sulla fortuna e sulla storia dell’esegesi di Dante, “cs”, 13-14, pp. 226-237.

324. Il paragone nell’“Ossian” del Cesarotti, in Problemi di lin-gua e letteratura italiana del ‘700. atti della assoc. intern. per gli studi di ling. e letter. italiana (Magonza-colonia, 28 apr.-1 mag. 1962), Wiesbaden, F. Steiner, pp. 385-391.

325. Myricae in Pascoli. atti del convegno Naz. di studi pascoliani, (s. Mauro pascoli-s.arcangelo di romagna, 1965) pp. 247-268.

Recensito da: c. VareSe, in ‘RLI’, a. 69, sett. 1965, p. 499.

1966326. dante, Vita Nuova, a c. a.VaLLone, torino, caula. Sommario: Introduzione. Nota bibliografica. Vita nuova, cfr.

62

174.327. Correnti letterarie e studiosi di Dante in Puglia, foggia,

Biblioteca Provinciale, pp. 50; poi in 489 e 574, pp. 25-66. recensito da: p. de stefano, in “rp”, iii (1-2), 1968, pp.

80-82; R. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972, p. 283.328. Aspetti dell’esegesi dantesca nei secoli XVI e XVII attraver-

so testi inediti, Lecce, Milella, pp. 247 (“Collezione di studi e testi”, dir. da M. Marti e a. Vallone, 1).

Sommario: 1. Lineamenti dell’esegesi dantesca nei seco-li XVI e XVII. 2. Trifone Gabriele e Bernardino Daniello dinanzi a Dante. 3. Un momento della critica dantesca nel tardo cinquecento. 4. “progresso o dicasi processo” della Disputa sopra la “Commedia” di Dante. 5. postillatori se-centeschi della Commedia.

recensito da: f. BiondoLiLLo, in “GF”, XIX (3), 1966, pp. 283-85; B. porceLLi, in “Al”, VII (2) 1966, pp. 82-84; n. carducci, in “GM”, 31 ago. 1966 e “Is”, XLIX (8-9), 1966, p. 136; B. f., in “VP”, lug.-ago. 1967; P. Giannantonio, in “Vic”, V (3-4), 1968, pp. 352-55.

329. Dantismo romagnolo nel secondo Ottocento attraverso te-sti inediti, ravenna, longo, pp. 65 (“Biblioteca di lettere e arti “Il portico””. Coll. dir. da A. Piromalli, 9); e in Letture Classensi, I, Ravenna, Longo, pp. 171-221.

Sommario: 1. Ferrante Mauro. 2. Sambi Paolo. 3. Mariotti alessandro.

recensito da: M. p[eruGi], in “Sd”, XLVII, 1970, p. 303; G. a[nGeLi], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 325-26.

330. El canto IX del “Inferno” e los elementos murales del “Inferno”, “Pa”, 35, pp. 367-381.

331. Il canto IX dell’“Inferno”. Con appendice delle note inedite di Trifone Gabriele, in Nuove letture dantesche, firenze, le Monnier, pp. 237-260 (e, a parte, ivi, 1967, pp. 34).

recensito da: l. c[oGLierini], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 305-306.

332. Dante e Sofocle nell’episodio di Ulisse, “GF”, XIX, pp. 291-293; poi in 344, pp. 89-92.

recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972,

63

p. 302.333. Il latino di Dante, “RCcm”, VIII, pp. 119-204. recensito da: l. paoLetti, in “Al”, VIII (2), 1967, pp.

82-84; e. Paratore, Tradizione e struttura in Dante, Firenze, Sansoni, 1968 p. 157 e Nuovi Saggi danteschi, Roma,Signorelli, 1973, pp. 209-228.

334. ‘Baldanza’, ‘baldezza’dai Siciliani a Dante, in Dante e la Magna Curia, Palermo, Palumbo, pp. 315-33; poi in 344, pp. 51-74.

335. ∆H ∆Antivlhfi” th~” ajmartiva” kai; th~” poinh~” eij” to;n Ntante (La concezione del peccato e della pena in Dante), traduz. in greco di steLLa a. andrikidoy, “Hpo;ce””, 33, pp. 36-42.

336. Dante e Roma, “Sr”, XIV, pp. 342-351.337. Dante e fra Giordano da Rivalto, “GF”, XIX, pp. 260-272;

poi in 344, pp. 113-132. recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972,

p. 290.338. La linea esegetica Benvenuto, Landino, Vellutello, in Atti del

Congresso Int. di Studi danteschi, firenze, le Monnier, ii, pp. 283-305; poi in 344, pp. 133-164.

recensito da: G.a. p[aPini], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 325.339. Benvoglienti e i suoi scritti inediti su Dante, “al”, Vii, 2, pp.

36-40.340. Minori aspetti dell’esegesi dantesca nel Settecento attraver-

so testi inediti, “FL”, XII, estr. pp. 27; poi in 344, pp. 189-222.

recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972, p. 314.

341. Gli studi danteschi di Giovanni Gentile, in Dante e l’Italia Meridionale. atti del ii congresso Naz. di studi danteschi, Firenze, Le Monnier, pp. 71-81.

recensito da: V.a. BeLLezza, L’estetica e la critica letteraria del Gentile…, in “GCFI”, 3, 1969, pp. 460-61; L. l[azzerini], in “Sd”, XLVIII, 1972, pp. 326; e. Garin, Rinascite e rivoluzioni ... Bari, Laterza, 1975, p. 54.

342. Il vocabolario e le epoche di S. Battaglia, “Zag”, VIII, 32,

64

pp. 469-477.343. Rec. a dante, Oeuvres complètes, par a. pézard (parigi,

1965), “Al”, VII, 1, pp. 107-113; poi in 344.

1967344. Ricerche dantesche, Lecce, Milella, pp. 315 (“Collezione di

studi e testi”, dir. da a. Vallone e M. Marti, 5). Sommario: 1. La componente federiciana della cultura dan-

tesca. 2. ‘Baldanza’, ‘baldezza’ dai Siciliani a Dante. 3. Vita Nuova, XXV e la cultura di dante. 4. Inf. XXV, 94 ss. 5. Dante e Sofocle nell’episodio di Ulisse. 6. Purg. IX, 1-3 e l’imitazione dei petrarchisti. 7. Purg. XV, 1-3 e ‘spera’ in dante. 8. Par. XIII, 120. 9. Dante e fra’ Giordano da Rivalto. 10. La linea esegetica: Benvenuto, Landino, Vellutello. 11. l’Eneide di caro e la Commedia. 12. La filologia di Benvoglienti nei suoi scritti inediti. 13. Minori aspetti della interpretazione filologica dantesca nelSettecento attraverso testi inediti. 14. Dante in Gozzano. 15. La Commedia nella filologia d’oggi: a. L’interpretazione semantica di Pagliaro; b. Note all’“antica vulgata” di Petrocchi; c. La traduzione francese di Pézard. 16. Nota su Graziolo Bambaglioli.

recensito da: B. porceLLi, in “Is”, LI (4), 1968, p. 51; N. carducci, in “FL”, XIV(3), 1968, pp. 332-36 (e in “Zag”, IX, 36, 1967, pp. 450-56); A. PiroMaLLi, in “aus”, lug.-ago. 1968, p. 72; K. MorawSki, in “KN”, XVi (2), 1969, pp. 193-94; A. di petra, in “RLI”, 73 (2-3), 1969, p. 438; R. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972, p. 312-14.

345. La prosa del “Convivio”, firenze, le Monnier, pp. 85 (“Bibliotechina del “saggiatore””, dir. da B. Migliorini, 26).

Sommario: 1. Il problema sintattico-stilistico della prosa del Convivio attraverso la critica. 2. il cammino della prosa medie-vale. 3. La prosa della Vita Nuova e del Convivio: caratteri distin-tivi. 4. la concatenazione. esame di i, i, 1-7 e struttura di tutta l’opera. 5. particolarità stilistica. dal Convivio alla Commedia.

recensito da: l.M. perSoné, in “Pic” 10 set. 1967 (e in “GM”, 4 att. 1967); L. daLMaSSo, in “PL”, luglio 1968; F. roMano, in “Naz”, 12 set. 1967; f. biondoLiLLo, “is”, lug/

65

ag. 1967; n. coSSu, in “NA”, fs. 2000, ag. 1967, pp. 546-547; B. Mortara GaraVeLLi, in “Agi”, LII (2), 1967, pp. 176-79; M. ciraVeGna, in “Did”, LIV (1), 1968, pp. 1 e 5; a. piroMaLLi, in “Aus”, lug.-ago. 1968, p. 72; A. scaGLione, in “RPh”, XXV, 1971, p. 150 (replica in “Cn” XXXII, 2-3, 1972, p. 346).

346. Capitoli pascoliano-danteschi con inediti, ravenna, longo, pp. 247 (“Biblioteca di lettere e arti “Il portico”” Coll. dir. da A. piromalli, 5-6).

Sommario: Parte prima. 1. Pascoli lettore di Dante. 2. Dante e Pascoli nelle lettere inedite di Pistelli a Pietrobono. 3. pascoli e pietrobono nelle lettere di Mariù. parte seconda. 1. linea della poesia pascoliana. 2. Myricae. 3. ‘Vedere’ ‘udire-sentire’ ‘piangere-lagrimare’ nella poesia pascoliana. postilla.

recensito da: in “Pers”, gen. 1968, p. 36; F. deL Beccaro, in “Rassegna lucchese”, mag. 1968; G. Giardini, in “GN”, 23 ott. 1968; P. robuSchi roMaGnoLi in “RL”, mar. 1971.

347. “Vita Nuova”, XXV e la cultura di Dante, in Aspetti e proble-mi della critica dantesca. atti del convegno di studi, roma, De Luca, pp. 160-166; e in 285, pp. 75-84.

348. La preghiera in Dante, in La preghiera, a c. di r. BoccaSSino, Roma, Coletti, III, pp. 321-350.

349. Note all’antica Vulgata, “al”, Viii, 1, pp. 25-48.350. dante aLiGhieri, Il pensiero politico-civile. Passi scelti da

“Rime”, “Monarchia”, “Epistole”, “Commedia”, a c. di a. VaLLone (Dispense universitarie, a.a. 67-68), Lecce, Milella, pp. 119.

351. Premessa a c. troya, Del Veltro allegorico di Dante, n. ediz. a c. di a.VaLLone, Torino, Caula, (ma 1968), pp. XXX-114; poi in 489, e in 574, pp. 67-90.

352. “Mastro don Gesualdo” nel 1888 e nel 1889, in Studi in onore del Custode Generale Alfredo Schiaffini, vol. IV, f. 4, pp. 420-441; poi in 548.

353. Le didascalie nel teatro di L. Pirandello, in atti del congr. internaz. di studi pirandelliani, firenze, le Monnier, pp. 501-507.

66

354. “Capitoli dannunziani” di S. Comes, “Is”, giu.; e in “Cv”, XXXV, pp. 620-26.

355. Rec. a a paGLiaro, Ulisse. Ricerche semantiche sulla “Divina Commedia” (Messina-firenze, 1966), “al”, Viii, 1, pp. 89-99.

356. Rec. a N. saPeGno, Dante Alighieri (in Storia della Letteratura Italiana. Il Trecento, a c. di e.cecchi e N. saPeGno, II, Milano, 1965), “Al”, VIII, 1, pp. 110-111.

1968357. Il pensiero politico-civile di Dante e una possibile datazione

della “Monarchia”, “UBA”, VII, pp. 179-256. recensito da: in “AHP”, 19, 1981, p. 470; F. Mazzoni, in

Letture Classensi. IX-X, Ravenna, 1982, pp. 103-106.358. Bertoldi Giovanni, in Dizbio, Roma, IX, pp. 574-576.359. Per il ‘curriculum’ di Francesco Torraca, “al”, iX, 2, pp.

74-75; poi in AA.VV., Dante e la cultura sveva, firenze, le Monnier, 1970, pp. 391-393; cfr. 380.

360. Profilo di Pindemonte, “FL”, XIV, pp. 406-411.361. Rec. a e. paratore, Traduzione e struttura in Dante (firenze,

1968), “Al”, IX, 2, pp. 76-78.362. Rec. a Atti della giornata internazionale di studi per il VII

Centenario di Dante (Ravenna 6-7 mar. 1965) (Faenza, 1965), “RCcm”, X, 3, pp. 332-334.

1969363. L’interpretazione di Dante nel Cinquecento, firenze, olschki,

pp. 306 (“Biblioteca dell’“Archivum Romanicum””, 97). Sommario: 1. Linea della interpretazione dantesca nel tem-

po. 2. Il cammino delle poetiche. 3. L’interpretazione pla-tonica e linguistica. 4. L’interpretazione morale e filologi-ca dell’età dell’accademia fiorentina. 5. l’interpretazione retorico-ornamentale. indice dei nomi.

recensito da: f. BiondoLiLLo, in “NA” fs. 2019, marzo 1969, pp. 410-11; M. Lentzen in “RF”, 81(4), 1969, pp. 622-24; r. WIS in “NMitt”, LXXI, 1970, pp. 717-18; E. paratore in “RCcm, XII, 1970, pp. 254-60; R. DraGonetti, in “Bibliothéque d’Humanisme et Renaissance”, XXXII, 1970, pp. 156-161; J. chierici, in “Ita”, XLIX, 1972, pp. 81-82; E.

67

paratore, Dante nel Cinquecento. Postille, in Nuovi saggi danteschi, Roma 1974, pp. 207-28.

364. Il canto XXXIV dell’“Inferno” e l’estremo intellettualismo di Dante, in Nuove letture dantesche, iii, firenze, le Monnier, pp. 189-208.

365. Interpretazione del Virgilio dantesco, “Al”, X, 1, pp. 14-40. Recensito da: [b. Maier] in “RLI”, 74, 1970, pp. 148-149.366. Favarone de’ Favaroni e il suo inedito trattato “De prin-

cipatu Papae”, in Studi storici in onore di Gabriele Pepe, Bari, Dedalo Libri, pp. 499-507.

367. Carlo Troya dantista. Con inediti, in Studi di storia dell’ar-te, bibliologia ed erudizione in onore di Alfredo Petrucci, Milano-Roma, Bestetti, pp. 137-146.

368. Le lezioni inedite sul “De vulgari eloquentia” di N. Zingarelli, “GF” In memoriam E.V. Marmorale, XXI, pp. 411-427; poi in 574, pp. 249-272.

recensito da: r. M[iGLiorini] f[iSSi], in “Sd”, XLIX, 1972, p. 341-42.

369. N. Zingarelli dantista. Con appendici di scritti inediti, “cv”, XXXVII, pp. 579-648; poi in 466, pp. 387-461 e in 574, pp. 145-248.

370. Scheda leopardiana, “Vichiana”, VI, 3-4, pp. 386-389.371. Profilo ideologico del romanzo italiano, “cv”, XXXVii, pp.

454-462.372. Leo Spitzer, in I critici, Milano, Marzorati, IV, pp. 3067-

3079 (la I parte, Karl Vossler, è di a. schiaffini e l. ruSSo).373. Antonino Pagliaro, in I critici, Milano, Marzorati, iV, pp.

3195-3202 (la I parte è di T. de Mauro).

1970374. Il canto XI del “Purgatorio”, in Nuove letture dantesche, iV,

Firenze, Le Monnier, pp. 81-103.375. Il Dante perduto, “Al”, XI, 2, pp. 3-8.376. Beatrice, in Encdant, roma, i, pp. 542-551.377. Compagni Dino, ivi, pp. 120-121.378. Fiammazzo Antonio, ivi, pp. 850-851.379. Lineamenti del pensiero politico del XIV secolo, in Studi in

68

onore di Antonio Corsano, Manduria, Lacaita, pp. 777-786.380. Per il ‘curriculum’ di F. Torraca, in aa.VV., Dante e la cul-

tura sveva, Firenze, Le Monnier, pp. 391-393; poi in 574, pp. 141-144; cfr. 359.

381. Interpretazione delle “Grazie” di Foscolo (D.u., a.a. 1970-71), Lecce, Milella, pp. 268.

Sommario: P. I. Mondo giovanile e Chioma di Berenice: a) rottura tra l’Ortis, Sonetti e Sepolcri; primi componimenti e Ortis; mancanza di centro e di equilibrio; rottura di tono spirituale; i due periodi della prima produzione foscoliana; valore dell’“inerudito”; esame delle differenze tra mondo sentimentale e poesia maggiore; come e dove s’inserisca l’Epistolario; passaggio col sonetto A Zacinto. L’‘inerudita’ e la Chioma; evadere dal problema far propri i classici ; espe-rienza di cultura; la Chioma anima nuova dell’opera che pre-lude ai Sepolcri; nasce l’uomo, che diventa eroe e si eleva con le sue azioni, cantate dal poeta; in che senso poesia o religione popolare omerica; creazione del tipo , dal passa-to; spirito del contrasto ; posto dello sternismo; contatti tra il pensiero foscoliano e quello rinascimentale e classico. b) Ultime lettere di Iacopo Ortis, fase di composizione, rielabo-razione, ripensamenti filologici, riscontri. c) Altre prospetti-ve della Chioma; riesame della Chioma; riepilogo e riconsi-derazioni; diverso concetto dell’unità; il valore del ‘chiaro-scuro’; gli elementi della poesia. P. II. Lettura delle Grazie: a) Il cammino verso il poema; b) L’atmosfera delle Grazie; c) Elementi caratteristici; d) Postille ai versi; e) Profilo della critica. appendice di testi.

382. Galateo letterato, in Studi su A. De Ferrariis Galateo, Galatone, Edizioni della “Domus Galateana”, pp. 41-62; poi in 489, pp. 23-46; e in 756.

383. Cultura e poesia di G. Leopardi (D.u., a.a. 1969-70), Lecce, Milella, pp. 381.

Sommario: Introduzione. Prospetti cronologici. Bibliografia. Lettere; Zibaldone; Canti; Operette morali. Momenti e figu-re della storia letteraria nella critica del leopardi. leopardi nella critica recente. Appendice: Il paragone nell’Ossian di

69

cesarotti. Nota su leopardi e Ossian.384. I Crepuscolari, Palermo, Palumbo, pp. 156, 3ª ed. riveduta e

ampliata (“Storia della Critica” dir. da G. Petronio, 30).385. La città di notte nella letteratura, “Moe”, III, 3, pp. 74-76.386. Intervento sul barocco salentino, in Barocco europeo,

Barocco italiano, Barocco salentino, lecce, Milella, pp. 462-465; poi in 756.

387. Presentazione di Nuove Letture dantesche, ii, firenze, le Monnier, pp. iX-Xii.

388. Premessa a r. frattaroLo, Studi su Dante dal Trecento all’Età romantica, Ravenna, Longo, pp. 11-13.

389. Rec. a a. paGLiaro, Ironia e verità (Milano, 1970), “Al”, XI, 2, pp. 76-77.

1971390. Dante, Milano, Vallardi, pp. 626; 1ª ristampa con aggiorna-

mento bibliografico, ivi, 1973 (“Storia letteraria d’Italia”). Sommario: Premessa: 1. L’uomo di Dante e Dante uomo.

2. la Vita Nuova e le Rime. 3. La Vita Nuova come opera di prosa. 4. La cultura e la formazione di Dante dalla Vita Nuova al Convivio. 5. il Convivio come opera di prosa. 6. il De Vulgari Eloquentia. 7. La Monarchia, le Epistole po-litiche e il pensiero politico. 8. la Commedia. 9. Beatrice e Virgilio nello svolgimento delle opere. 10. Le altre opere minori. 11. il latino di dante. 12. il Fiore. 13. Profilo della critica dantesca.

recensito da: e. paratore, L’ombra di Dante, in “GI”, 5-6 nov. 1971; G. faLLani, Una summa dantesca, in “or”, 4 dic. 1971; G. Barberi squarotti, Dante libertino, in “st”, 24 dic. 1971; S. z[ennaro], in “PL”, LIV (set.-ott.), 1971, pp. 454-455; in “LR”, giu. 1971, p. 913; G. Marchetti, in “GdP”, 23 dic. 1971; V. branca, in “CdS”, 30 dic. 1971; V. caJoLi, Il “Dante” di Vallone. Una Commedia aperta, in “Mes”, 26 gen. 1972; E. eSPoSito, Conclusioni su Dante, in “Vr”, 14-15 mar. 1972; E. taddeo, Neva melevth peri; Davntou, in “Par”, 94, 1, 1972, pp. 96-102; R. Bertacchini, Quota Dante, in “GdP”, 29 apr. 1972 (e in “FiLe”, 3 set. 1972); E. eSPoSito,

70

in “Sr”, XX, 2, 1972, pp. 264-266; A. paGLiaro, Il “Dante” di A. Vallone, in “RP”, VII, n. 4-6, 1972, pp. 199-206; R. Bertacchini, Il “Dante” di A. Vallone, in “stud”, lXViii, 1972, pp. 405-410; L. scorrano, Il “Dante” di A. Vallone, in “Dial”, XX, 1-2, 1972, pp. 6-24; F. BiondoLiLLo, Il “Dante” di A. Vallone, in “Is”, LV, 8-9, 1972, p. 93; P.G. BeLtraMi, in “ASnsP”, II (2), 1972, pp. 991-1000; T. WLaSSicS, in “fi”, VI, 4, 1972, pp. 607-611; B. MartineLLi, in “ital” mag.-ago. 1972, pp. 354-56; A. pézard, Deux études sur Dante, in “JS”, 4, 1972, pp. 292-301 (e in “REI”, XVIII, 1972, pp. 255-60); K. MorawSki, in “KN”, XIX, 4, 1972, pp. 453-55; P. Giannantonio, in “FiLe”, 31 dic. 1972; A. JacoMuzzi, in “Li”, XXV, 1, 1973, pp. 130-34; M. Marti, in “GSLI”, CL, 1973, 470-71, pp. 421-24; J. Chierici, in “Ita”, 50, 4, 1973, pp. 589-90; M. Hardt, in “DDJ”, 48, 1973, pp. 139-46; R. frattaroLo, in “AB”, XLII, 1-2, 1974, pp. 151-56 (con bi-bliografia); R. franchini, in “RSc”, XI, 1974, p. 27; A. Buck, in “ZRPh”, 90 (1-4), 1974, pp. 420-425; N. ILieScu, in “dst”, 92, 1974, pp. 167-80; L. portier, in “BAssGB”, XXXIV, 4, 1975, pp. 559-62; c. annoni La lettura dantesca di M. Apollonio, in aa.VV. “Per correr miglior acque ....” Bilanci e prospettive degli studi danteschi, II (Roma 2001) p. 742.

391. Proposta di lettura: il canto VII del “Paradiso”, “al”, Xii, 2, pp. 51-68.

392. Dantismo calabrese: D. Mauro attraverso inediti, “UBa”, X, pp. 321-354; poi in AA.VV., Dante nel pensiero e nell’esege-si dei secoli XIV e XV, Firenze, Olschki, 1975, pp. 137-163; cfr. 452; poi in 489.

recensito da: p. p[ioVani], in “BSv”, VI, 1976.393. Giordano da Pisa, in Encdant, III, Roma, p. 174.394. Gratarolo Bongianni, ivi, p. 269.395. Lectura Dantis, ivi, pp. 606-609.396. Maffei Scipione, ivi, p. 763.397. Gaspary Adolfo, ivi, p. 98.398. La ‘vaga’ favolosità di A. Petrucci, “NA”, 2045, magg. pp.

63-75; poi in 756.399. Profilo di Luigi Corvaglia attraverso scritti inediti, “zag”,

71

XIII, 50, pp. 107-120; col tit. Un polemista tra due guerre, “NA”, 2052, dic., pp. 514-524; e col tit. Corvaglia meridio-nalista e polemista, in 534, pp. 279-296; poi in 756.

400.La critica italiana dinanzi al Manzoni, “pl”, liV, 11-12, pp. 555-559.

401. Presentazione di p. sorrenti, Repertorio teatrale pugliese dal 1500 a oggi, Bari, 1951, “rassegna pugliese”, Vi, 4, pp. 149-151; poi in 756.

recensito da l. a. saNtoro in Almanacco Salentino 2003 p. 38.

402. Rec. a G. contini, Varianti e altra linguistica (Torino, 1970), “Al”, XII, 1, pp. 78-81.

403. Rec. a G. faLLani, Dante e la cultura figurativa medievale (Bergamo, 1971), “Al”, XII, 2, pp. 90-91.

1972404. La “Vita Nuova” e la critica, Bari, Adriatica Ed., pp. 287

(in nuova ediz. col titolo: Interpretazione della “V.N.” Introduzione, testo, commento, antologia della critica da D’Ancona a Singleton, Napoli, Liguori, 1975, pp. 311).

Sommario: P.I. 1. Introduzione alla V.N.: a) Il problema cri-tico della V.N.; a) Il sentimento animatore della V.N.; c) Nota bibliografica. 2. Vita Nuova (testo e commento). p. ii. la Vita nuova e la critica: a) D’Ancona; b) Casini; c) Croce; d) Auerbach; e) Singleton; f) Maggini; g) De Robertis; h) Terracini; i) Sapegno; j) Montanari; k) Branca.

405. Lettura interna delle “Rime” di Dante, roma, signorelli, pp. 127 (“Bibliotechina di studi danteschi”, dir. da A. Vallone, 1).

Sommario: Premessa. 1. Voi che ‘ntendendo. 2. Tre donne intorno al cor.

recensito da: B. porceLLi, Le Rime di Dante, in “is”, lV (1), pp. 1-2 con bibliografia; H. HatzfeLd, in “FI”, VI, 4, 1972, pp. 606-607; G. caMbon, in “IQ”, XVII, 65, 1973, pp. 96-98.

406. Note sull’edizione mantovana della “Commedia” (1472), “Al”, XIII, 2, pp. 49-61 e XIV, 1973, 1, p. 88; poi 469.

407. Nota al sonetto dantesco “Se vedi li occhi miei”, “UNa”,

72

III, 1972-73, pp. 71-86.408. Dante e gli interpreti d’oggi, “NA”, 2060, ago., pp. 483-512.409. Cronache di poesia dialettale, “NA”, 2056, apr., pp. 506-513;

poi in 756.410. Contributo alla storia del meridionalismo repubblicano in

Puglia. Antonio Vallone, “UBA”, XI, pp. 552-604; poi, con aggiunte e correzioni in 534, pp. 231-278.

recensito da: e. Bonea, in “NS”, XX (168), 1973, pp. 102-103.

1973411. Antidantismo politico nel XIV secolo. Primi contributi,

Napoli, Liguori, pp. 143. Sommario: 1. Di alcuni aspetti del pensiero politico-civile nel

secolo XIV. 2. Agostino Trionfi e Guido Vernani da Rimini. 3 Guglielmo Amidani da Cremona e altri trattati minori. 4. favarone de’favaroni e il suo inedito trattato De principatu Papae.

recensito da: a. Marini, in “PP”, ago. 1973, pp. 281-82; R. franchini, in “LR”, XXVI, 1974, 289, pp. 327; S. Vazzana, in “Al”, XV, 2, 1974, p. 58; B. MartineLLi, in “ital”, ago. 1974, pp. 416-17.

412. Dante, Milano, Vallardi, (1ª ristampa, con aggiornamento bi-bliografico dell’ed. del 1971).

413. La condizione operaia nel romanzo italiano d’oggi. Antologia di testi letterari e critici per esercitazioni universitarie, Napoli, Loffredo, pp. 422.

Sommario: I.1. Il romanzo ottocentesco come ‘saggio’. lineamenti. 2. il romanzo-tesi dal neorealismo a oggi. ii. Esemplificazioni. III. Documentazione critica.

recensito da: p. sabbatino, in “Mat”, 22 ago. 1974.414. I Crepuscolari, palermo, palumbo, pp. 168, 4a ed. riveduta e

aumentata (“Storia della Critica” dir. da G. Petronio, 30).415. Gioacchino toMa, Ricordi di un orfano, a c. di a.VaLLone,

Galatina, Congedo, 2ª ed., pp. 125. recensito da: G. Barberi squarotti, in “St”, 5 ott. 1973; G.

MareSca, in “Mat”, 1 nov. 1973; M. l. tafuri, in “os”, 21

73

nov. 1973; S. adiuto putiGnani, in “Ce”, III, 1973, pp. 156-57; C. di BiaSe, in “CdN”, 18-19 gen. 1974 (e in “FiLe” 10 feb. 1974; in “MC”, 12-13, 1974, pp. 175-76).

416. Il canto IX del “Paradiso”, in Nuove letture dantesche, firenze, le Monnier, iV, pp. 45-68.

417. G. Amidani da Cremona ed altri trattatisti minori dinanzi a Dante, in Studi in onore di A. Chiari, Brescia, paideia, pp. 1359-1383.

Recensito da: G. MureSu in “RLI” 83, 1979, p. 370.418. Civiltà letteraria a Galatina nel sec. XVI attraverso testi

inediti, in Studi di storia pugliese in onore di G. Chiarelli, Galatina, Congedo, II, pp. 389-410; cfr. 432; poi in 756.

419. Pietro A. De Micheli editore-letterato, “NA”, 2065, gen., pp. 68-80.

recensito da: e. chiriLLi, in “Ital”, mag.-ago. 1973.420. Interpretazione di una comunità pugliese, “crl”, i, 1, pp.

111-129.421. Antonino Pagliaro interprete e filologo, “PL”, 12, pp. 3-6.

1974422. Antidantismo politico nel XIV secolo con inediti, Napoli,

Liguori, 2ª ed., (con pagine scelte della Monarchia di dante) pp. 185.

recensito da: H.B., in “BThAM”, t. XII (1366-69), 1979, pp. 497-98; u. cerroni, L’identità civile degli italiani, lecce, Manni, 1997, p. 172.

423. La condizione impiegatizia nel romanzo italiano contempo-raneo. Antologia di testi letterari e critici, Napoli, Loffredo, pp. 612.

Sommario: I. Introduzione. II. Esemplificazione. III. documentazione critica. 1. temi e problemi. 2. testimonianze giornalistiche. 3. Letteratura e mondo impiegatizio. 4. Presentazione e cenni biografici degli autori.

recensito da: M. c. petroLLo, in “Av”, 5 mag. 1974; P. sabbatino, in “Mat”, 21 giu. 1974 (e “Cont” mag.-giu.); r. franchini, in “LR”, XXVI, 288, 1974, pp. 172-73; N. paLuMbo, in “NA”, 2086, ott. 1974, pp. 261-63 (e “GM” 23

74

giu. 1974).424. Interpretazione della poesia leopardiana, Napoli, liguori,

pp. 457; cfr. 520. Sommario: 1. Introduzione. 2. Prospetti cronologici. 3.

Bibliografia. 4. Lettere. 5. Zibaldone. 6. Scritti puerili. 7. Canti. 8. Operette morali. 9. Momenti e figure della storia letteraria nella critica del Leopardi. 10. Leopardi nella critica recente. 11. appendice.

recensito da: N. MaStrantuono, in “Pro”, II, 1974, 1-2, p. 8.425. siGiSMondo caStroMediano, Pagine di narrativa risorgi-

mentale, a c. di a.VaLLone, Galatina, Congedo. recensito da: c. di BiaSe, in “CdN”, 28 mar. 1975.426. Il canto XIV dell’“Inferno” e la sperimentazione di Dante, in

“UNA”, IV, 1973-1974, pp. 81-101.427. Lettura interna della canzone “Così nel mio parlar voglio

esser aspro”, in Letteratura e critica. Studi in onore di Natalino Sapegno, Roma, Bulzoni, I, pp. 235-269.

recensito da: p. sabbatino, in “Mat”, 31 lug. 1975.428. Pagliaro Antonino, in Encdant, iV, roma, pp. 255-256.429. Parenti Marcantonio, ivi, pp. 296-297.430. Puglia. Fortuna di Dante in Puglia, ivi, pp. 735-736.431. Ariosto e l’ultima critica, “libri e riviste”, XXVi, 292, pp.

779-780.432. Venature religiose in un canzoniere galatinese del XVI seco-

lo, “Lares”, XL, 2-3-4, pp. 281-296; cfr. 418.433. Interpretazione di una comunità salentina, “Ns”, XXi, pp.

147-159; poi in 756.434. Manzoni e Puoti, “Pont”, XXIII, pp. 239-252; poi in 489.435. Poeti del Sud, “NA”, 2079, mar., pp. 357-364; poi in 756 (su

N. Buccellato).436. Fiore letterato e meridionalista, “NA”, 2082, giu., pp. 224-

238; poi in 489 poi ancora in 756; e, ridotto, in 729.437. La poesia di Riccardo Bacchelli, “AcN”, XLIX, pp. 203-

224.438. Prefazione a e. Marzano, Due momenti di poesia, Galatina,

Congedo, pp. 5-9; poi in 756.439. Rec. a Enciclopedia dantesca, IV (Roma, 1974), “NA”,

75

2082, giu., pp. 246-248.440. Rec. a e. paratore, Nuovi saggi danteschi (Roma, 1974),

“NA”, 2082, giu., pp. 269-270.441. Rec. a e. ceruLLi, Nuove ricerche sul “Libro della Scala” e

la conoscenza dell’Islam in Occidente (C.d.Vaticano, 1972), “Al”, XV, 1, pp. 56-57.

442. Rec. a V. troMofiMoVna, Dante Alighieri, Bibliograficeskij ukazatelj (Mosca, 1973), “Al”, XV, 1, p. 58.

443. Rec. a a. chiari, Letture dantesche (Bergamo, 1973), “Al”, XV, 2, p. 57; anche in “NA”, 2099, nov. 1975, pp. 286-287.

1975444. Interpretazione della “V.N.” Introduzione, testo, commento,

antologia della critica da D’Ancona a Singleton, Napoli, Liguori, pp. 311.

445. La critica dantesca nell’Ottocento, Firenze, Olschki, 2ª ed. (“Biblioteca dell’“archivum romanicum””, 54).

446. Il canto XXV del “Paradiso” e il posto della ragione, “ddJ”, 49-50, 1974-’75, pp. 36-52.

447. Interpretazioni del numero dantesco, “NA”, 2098, ott., pp. 227-235.

448. Genesi e formazione della tematica dantesca (a proposito di “Inf.” XII), “aa”, Vi, pp. 45-65.

449. Il fondo dantesco-petrarchesco della Biblioteca (prov.le di Foggia): Nicola Zingarelli (Premessa al Catalogo), “cap”, XIII, II, 1-6, pp. 48-50.

450. Il tema-Dante nel XIV secolo, “UNA”, V, pp. 109-121.451. Guido da Pisa nella critica dantesca del Trecento, “crl”, iii,

pp. 435-469.452. Dantismo calabrese: D. Mauro attraverso inediti, in

aa.VV., Dante nel pensiero e nell’esegesi dei secoli XIV e XV, Firenze Olschki, pp. 137-163; cfr. 392; poi in 489.

453. Masuccio Salernitano e la società napoletana, “apn”, XiV, pp. 51-66; poi in 489.

454. Basilio Puoti e il vocabolario domestico, “Ln”, XXXVI, 3, pp. 65-73.

455. Commemorazione di Antonino Pagliaro, in “pont”, XXiV, pp. 1-39; poi in 574, pp. 299-354.

76

456. Francesco Biondolillo: un critico-uomo, “opl”, XXi, mag., pp. 67-74.

457. Gaetano Martinez, “NA”, 2092, apr., pp. 583-589; poi in 756.

458. La poesia ‘pugliese’ di Maruotti, “cap”, Xiii, 1-6, p. ia, pp. 154-160; poi in 756.

459. Introduzione a r. siLVeStri Baffi, Parole e silenzi, Bari, la Bilancia, pp. 7-9; poi in 756.

460. La polemica latino-volgare e la posizione di Q.M. Corrado, “AcN”, L, pp. 169-209; poi in 489; cfr. 494; poi in 756.

Recensito da: e. Paratore, in “T”, 28 mag. 1979.461 bis. Luigi Manni amico, in “Corriere di Galatina” del 28 giu.461. Rec. a M. Hardt, Die Zahl in der “Divina Commedia”

(Frankfurt am Main, 1973), “Al”, XVI, 1-2, pp. 115-120.462. Rec. a e. saVona, Repertorio tematico del Dolce Stil Novo

(Bari, 1973); M.Marti, Storia del Dolce Stil Novo (lecce, 1973); E. Pasquini-A. E. Quaglio, Lo Stil Novo (Bari, 1975), “NA”, 2091, mar., pp. 396-399.

463. Rec. a f. GabrieLi, Uomini e volti (Galatina, 1974), “NA”, 2093, mag.-giu., pp. 122-125; poi in 695 e 756.

464. Rec. a p. coLuccia, Tradizioni auliche e popolari nella po-esia del regno di Napoli in età angioina (in “Medioevo ro-manzo”, II, 1975), “NA”, 2097, set., pp. 137-139 e “Mat”, 7 ago.

465. Rec. a G. contini, Esercizi di lettura (Torino, 1974), e Letteratura italiana. Otto-Novecento (Firenze, 1974), “NA”, 2099, nov., pp. 394-398.

1976466. La critica dantesca nel Novecento, Firenze, Olschki, pp. 478

(“Biblioteca dell’“Archivum Romanicum””, 133). Sommario: Premessa. I. La critica idealistica. II. La criti-

ca filologico-stilistica. III. La critica storica. IV. La critica filologica. V. L’interpretazione spiritualistica e morale. VI. correnti e interpreti d’oggi. Vii. la critica dantesca nel mondo. VIII Appendice: Luigi Pietrobono dantista attraver-so lettere inedite; Nicola Zingarelli dantista attraverso lettere

77

inedite. iX. indice dei nomi. recensito da: G. faLLani, in “OR”, 27 nov. 1976.; L.M. perSoné,

in “GM”, 4 dic. 1976 (e in “Pic”, 29 dic. 1976); P. sabbatino, in “Av”, 9 gen. 1977 (e in “Mat”, 12 mag. 1977); E. paratore, in “T”, 4 lug. 1977; L. scorrano, in “RSc”, XIV, II, 1977, pp. 198-202; E. Bonea, in “TS”, 13 giu. 1978; G. MureSu, in “RLI”, 83, 1979, pp. 372-373; J.a. scott, in “MLR”, Ott. 1980, p. 909;.

467. Altri aspetti della sintassi poetica di Dante, in Scritti in ono-re di Cleto Carbonara, Napoli, Giannini, pp. 996-1006.

468. Apparizioni e disdegno di Beatrice. “Vita Nuova”, I-IX, in Nuove letture dantesche, Firenze, Le Monnier, VIII, pp. 35-51.

Recensito da: G. MureSu, in “rLi” 81, 1-2, 1977 p. 147.469. Note sull’edizione mantovana della “Commedia” (1472), in

Letture Classensi, 5, Ravenna, Longo, pp. 257-274.470. Linee del dantismo napoletano del primo Ottocento: Dante e

Vico, “Bsv”, Vi, pp. 112-152. recensito da: a. BattiStini, in “SPCt”, 14, 1977.471. Venturi Pompeo, in Encdant, V, roma, p. 948.472. Zingarelli Nicola, ivi, pp. 1171-1172.473. Vincenzo Monti a Napoli, “NA”, 2112, dic., pp. 561-572; poi

in 489, pp. 125-141.474. Prefazione a N. paLuMbo, Il quadrifoglio e Allegro ma non

troppo, Bari, pp. 7-14; poi in “NA”, 2109, set., pp. 106-109; poi in 756.

475. Introduzione a c. caGGia, Cronache fra due secoli, Galatina, Congedo, pp. 7-15.

476. Rec. a H. rheinfeLder, Dante-Studien, a c. M. roddewiG (Koln, 1975), “Al”, XVII, 1-2, p. 103.

477. Rec. a V. fiore, Il male è dentro di noi (in Almanacco dello Specchio, 4, Milano, 1975), “NS”, XXIII, pp. 133-137; poi in 756.

1977478. Le “Grazie” nella storia della poesia foscoliana, Napoli,

Liguori, pp. 326. Sommario: 1. Mondo giovanile e Chioma di Berenice. 2. la

78

poesia delle Grazie. 3. Lettura delle Grazie. 4. antologia cri-tica.

recensito da: p. sabbatino, in “Ava”, 23 lug. 1978 (e in “ON”, III, 1, 1979, pp. 369-70).

479. Il canto XIV dell’“Inferno”, in “Inferno”. Letture degli anni 1973-76, Roma, Bonacci, pp. 361-384.

480. Aspetti della sintassi dantesca nella “Commedia”. Il ver-bo, in “atti del XiV congr. int. di linguistica e filologia Romanza”, Napoli-Amsterdam, IV, pp. 589-604.

481. Il biografismo dell’“Epistola XIII” e delle “Egloghe” di Dante, “RCcm”, XIX, 1-3, pp. 777-790.

482. Buti nella critica dantesca del Trecento, “aBi”, XlV, 6, pp. 428-437.

Recensito da: G. MureSu in “RLI” 83, 1979, p. 370.483. Il dantismo di Colomb de Batines in due lettere inedite,

in Studi filologici, letterari e storici in memoria di Guido Favati, Padova, Ed. Antenore, pp. 607-620; poi in 574, pp. 91-106.

Recensito da: G. MureSu, in “RLI”, 83, 1979 pp. 371-372.484. Dante in lingua slava, “al”, XViii, 1, p. 64.485. Settembrini letterato e professore, “UNA”, VII, pp. 247-270;

poi “ABI”, XLV, 1, pp. 23-40 e in 429, pp. 335-364.486. L’opera di Matilde Serao a cinquant’anni dalla morte, “is”,

LXI, lug.-ago., pp. 6-7.487. Un’idea per Contini, “ABI”, XLV, 4-5, pp. 309-313.488. Pensieri sottovoce. La poesia di C. Fornaro, “GM”, 25 ago

e “Mat” 3 sett. (Poesia di provincia); poi in 756.

1978489. Civiltà meridionale. Studi di storia letteraria napoletana,

Napoli, Giannini, pp. VIII, 505 (“Geminae ortae”, dir. da R. franchini, n.s. 8).

Sommario: Premessa. 1. Masuccio Salernitano e la società napoletana. 2. Galateo letterato. 3. La polemica latino-vol-gare e Q.M. Corrado. 4. Civiltà letteraria a Galatina nel se-colo XVI. 5. Vicenzo Monti a Napoli. 6. Manzoni e Puoti. 7. puoti e il Vocabolario domestico. 8. troya dantista. 9. linee

79

del dantismo napoletano nel primo Ottocento. 10. Dante in Calabria: D. Mauro. 11. Settembrini letterato. 12. Il vichismo di Settembrini. 13. Sigismondo Castromediano memorialista e letterato. 14. Un’idea di Matilde serao. 15. tommaso fiore letterato e meridionalista.

recensito da: f. GabrieLi, in “GM”, 19 gen 1979 e in “Mat” 8 mar. 1979; E. paratore, in “T”, 28 mag. 1979; E. Bonea, in “Q”, 19 set. 1979; P. sabbatino, in “Av”, 23 ott. 1979; M. Marti, in “GSLI”, CLVI, 495, 1979, p. 477; B. Moriconi, in “R”, 7 dic. 1979 (e in “NM”, XXIII, 3, 80, 1979, p. 26); F. teSSitore, in “BSv”, X, 1980, p. 260.

490. I biografi di Dante da Giovanni a Filippo Villani, in The two Hesperias. Literary studies in honor of Joseph G. Fucilla, Madrid, Bugliani, pp. 359-369.

491. Coluccio Salutati e l’Umanesimo fiorentino dinanzi a Dante, “zph”, 94, 1.2, pp. 69-82.

Recensito da: G. MureSu in “RLI” 83, 1979, p. 371.492. Gli studi danteschi, “ON”, II, 3-4, pp. 169-183 (su M.

apollonio).493. Modi di lettura del “Novellino”, in Masuccio. Novelliere sa-

lernitano dell’età aragonese. atti del conv. Naz. (salerno, 9-10 maggio 1976), a c. di P. Borraro e f. ePiScoPo, i, Galatina, Congedo, pp. 31-44; già in 453 e in 489, poi, in 537.

494. Tempi e temi dell’opera di Q.M. Corrado (con allegati), in Q.M. Corrado umanista salentino del ‘500, Galatina, Congedo, pp. 23-65; cfr. 460; poi in 756.

495. Un filosofo galatinese tra Napoli e Padova (su M. zimara), “GM”, 23 lug.; poi in 756.

496. Presentazione, di a. deL sordo, Vecchia Brindisi, Bari, Adda, pp. 5-7; poi in 756.

1979497. Il pensiero politico di Dante dinanzi ad A. Trionfi e a G.

Vernani da Rimini, in “atti del convegno intern. di studi danteschi”, Ravenna, Longo, pp. 173-201.

498. Boccaccio lettore di Dante, in Giovanni Boccaccio editore e

80

interprete di Dante, a c. della società dantesca ital., firenze, Olschki, pp. 91-117.

499. Gli studi danteschi di Ugo Foscolo, “Itp”, XVI, 57-58, pp. 26-37.

500. Il Foscolo e il ‘foscolismo’ nella cultura dell’Ottocento, “ABI”, XLVII, 5, pp. 331-354.

501. Presentazione di f. di GreGorio, Colonia Aternina di Velati (1816-1841), I, Roma, Palombi, VII-XVI; poi in 534, pp. 221-230.

502. Rec. a p. Boyde, Dante’s Style in his Lyric Poetry (traduz. it. di c. caLenda, Napoli, 1979), “RSc”, pp. 187-190.

503. Rec. a La “Commedia” di Dante Alighieri. Facsimile del-la prima edizione di Foligno 1472 a c. di s. raGazzini (Ravenna, 1978), “Al”, XX, 2, p. 70.

504. Rec. a Carteggio fra B. Croce e F. Torraca, a c. di e. Guerriero, e con Prefazione di G. PuGLieSe carrateLLi (Galatina, 1979), “Al”, XX, 2, pp. 68-69.

505. Rec. a M. faGioLo deLL’arco e s. carandini, L’effimero barocco. Struttura della festa nella Roma del ‘600 (roma, 1978), “ABI”, XLVII, 6, p. 482.

506. Rec. a r. de pacienza, Opere, a c. M. Marti (Lecce, 1978), “Ln”, 2-3, p. 93.

507. Rec. a a.M. Moricone, Dibattito su amore (Bari, 1979), “GM”, 13 lug.; cfr. 517; poi in 756.

1980508. Condizioni e condizionamenti nel romanzo italiano del

Novecento, Napoli, liguori, pp. 256. Sommario: Premessa. 1. La condizione operaia. 1.1. Il ro-

manzo ottocentesco come ‘saggio’. Lineamenti. 2. La con-dizione impiegatizia. 2.1. il romanzo a temi borghesi tra Ottocento e Novecento 2.2. Esemplificazioni. 3. La condi-zione ‘femminile’. 4. Interpretazione del romanzo napoleta-no del dopoguerra. indice dei nomi.

recensito da: G. GiGLiozzi, in “Av”, 15 feb. 1981; C. toScani, in “MV”, 8 apr. 1981; C. di BiaSe, in “or”, 19 lug. 1981 (e “NT”, 6 dic 1981); P. sabbatino, in “av”,

81

7 ago 1981 (e “ON”, mar-apr. 1981, pp. 376-78); R. frattaroLo, in “RCVs”, XXXV, 10-11, 1981, p. 5; M. priSco, in “Mat”, 21 feb. 1982.

509. Scheda per Fallani, “Al”, XXI,1, pp. 45-47.510. Aspetti dell’Illuminismo salentino, in Transactions of the

Fifth Intern. Congress on the Enlightenment, Oxford, The Voltaire Foundation, I, pp. 214-217.

511. Foscolo e i legislatori di norme, “Ln”, XLI, 2, pp. 68-75.512. Foscolo nella cultura letteraria napoletana dell’Ottocento,

in Foscolo e la cultura meridionale, a c. di M.co santoro, Napoli, SEN, pp. 121-142; poi in 534, pp. 187-220.

513. La narrativa napoletana del dopoguerra, “Abr”, 1, pp. 7-24; poi in La cultura italiana negli anni ‘30-’45. Omaggio ad A. Gatto. Atti del convegno (Salerno 21-24 apr. 1980), Napoli, ESI, 1983, t. I, pp. 217-39.

514. La condizione femminile nel romanzo italiano d’oggi, “oN”, IV, 1, pp. 143-174.

515. Rec. a Dante nelle letteratura italiana del Novecento (roma, 1979), “Al”, XXI, 1, pp. 58-59.

516. Rec. a M. d’andria, Beatrice simbolo della poesia con Dante dalla terra a Dio (Roma, 1979), “Al”, XXI, 2, p. 58.

517. Rec. a a.M. Moricone, Dibattito su Amore (Bari, 1979), “NS”, IX, pp. 228-29; cfr. 507; poi in 756.

1981518. Dante, Milano, Vallardi, 2ª ed., pp. XIV, 760 (“Storia lette-

raria d’italia”). con molti emendamenti, e con l’aggiunta del capitolo: Tecnica e formazione della poesia dalle “Rime” alla “Commedia”.

519. Storia della critica dantesca dal XIV al XX secolo, Milano, Vallardi, voll. 2, pp. iii, 1146 (“storia letteraria d’italia”).

Sommario: Vol. I. Introduzione generale. Prima parte: Dalla Scolastica all’Umanesimo. Seconda parte: Dal Rinascimento all’illuminismo.

Vol. II. Terza parte: Dal Romanticismo allo Strutturalismo. indice dei nomi.

recensito da: f. GabrieLi, in “M”, 25 gen. 1982; G. faLLani,

82

in “OR”, 3 feb. 1982; G. petrocchi, in “T”, 19 feb. 1982; E. paratore, in “T”, 10 lug. 1982; P. sabbatino, in “Av”, 31 lug. 1982; V. zaccaria, in “Li”, XXXIV, 3, 1982, pp. 426-33; E. paSquini, in “SPCt”, 25, 1982, pp. 198-200; M. Marti, in “GSLI”, CLIX, 508, 1983, p. 623; A. Buck, in “DDj”, 58, 1983, pp. 167-71; G. Marchetti, in “MV”, 11 dic. 1983; J. sLaSki, in “ORP”, XXVIII, 1983, pp. 247-50; D. Moro, in “ITP”, XX, 1983, pp. 283-86; G. MureSu, in “rli”, 88, 1-2, 1985; G.D.C., in “BCSV”, XVI, 1986, pp. 479-80.

520. Cultura e poesia in Leopardi, Napoli, Liguori, pp. 463 (nuo-va ed. ampliata di Interpretazione della poesia leopardiana, Napoli, Liguori, 1974); cfr. 424.

521. Il canto IV del “Purgatorio”, in “Purgatorio”. Letture degli anni 1976-79, Roma, Bonacci, pp. 79-99.

522. Il canto XXIX del “Purgatorio”, ivi, pp. 675-694.523. La processione del XXIX del “Purgatorio” e il medievalismo

di Dante, “DDJ”, 55-56, 1980-81, pp. 50-68.524. Nota per Jacopo Alighieri, in Letterature comparate.

Problemi e metodo. Studi in onore di Ettore Paratore, iii, Bologna, Patron, pp. 1237-1242.

525. L’età della crisi e il ‘Dante’ ufficiale: Ceva, Pastorini, Benvoglienti, in Studi in onore di Nicola Petruzzellis, Napoli, Giannini, pp. 367-379.

526. Ungaretti e Dante, in Giuseppe Ungaretti. atti del convegno internaz., II, Urbino, Quattro venti, pp. 1385-1387.

527. L’eccidio otrantino (1480) tra canoni retorici e invenzione narrativa dal XVIII secolo ad oggi, “Crl”, IX, 3, pp. 486-518; poi in 534, pp. 139-174, e in Otranto 1480, Galatina, Congedo, 1986, I, pp. 281-319; poi anche in 756.

528. Galateo, Venezia e il “De educatione”, in Vittorino da Feltre e la sua scuola, Firenze, Olschki, pp. 299-311; poi in 756.

529. Gallipoli, l’Illuminismo e la famiglia Briganti, “SSM”, I, 3, pp. 290-329.

recensito da: p. MaroLda, in “RLI”, 86, 3, 1982, p. 627.530. Un’idea di Pierro, in a. pierro, Dieci poesie inedite in dia-

letto tursitano, Lucca, Tipolito, pp. 141-144; poi in 756.531. Rec. a Testi e interpretazioni. Studi del seminario di Filol.

83

Romanza dell’Univers. di Firenze (Milano-Napoli, 1978), “Al”, XXII, 2, pp. 63-64.

532. Rec. a Letture Classensi, voll. VII e VIII (Ravenna, 1979), “al”, XXii, 2, pp. 65-66.

533. Rec. a Dizionario della letteratura mondiale del ‘900 (roma, 1980), “ABI”, 4-5, lug.-ott., p. 365.

1982534. Nuovi studi di storia letteraria napoletana, Napoli, ferraro,

pp. 325. (“Collana di Studi storici e letterari” dir. da A. Vallone, 2).

Sommario: 1. Modello e antimodello nella narrativa napole-tana: Napoli e Firenze. 2. Rime giovanili inedite di Scipione ammirato (poi in 759). 3. L’eccidio otrantino (1480) tra ca-noni retorici e invenzione narrativa dal XVii secolo ad oggi. 4. foscolo e i legislatori di norme a Napoli. 5. foscolo e la cultura laica dell’ottocento napoletano. 6. l’accademia aternina dei Velati in Abruzzo. 7. Contributo alla storia del meridionalismo repubblicano in puglia. 8. corvaglia meri-dionalista e polemista. 9. Bodini salentino-toscano.

recensito da: M. Marti, in “SPCt”, 27, ott. 1983, pp. 226-38; G. cuStodero, in “SSM”, IV, 2-3, 1984, pp. 291-92.

535. Gli studi danteschi di Luigi Pietrobono, in Luigi Pietrobono a vent’anni dalla morte, alatri, ist. di storia e di arte del Lazio meridionale, pp. 19-36.

536. Il federicismo, “ZPh”, 1-2, pp. 109-120; poi in Atti delle quinte giornate Federiciane (Oria, 10-12 ott. 1980), Bari, Puglia Grafica Sud, 1983, pp. 29-52.

537. Il “Novellino” di Masuccio Salernitano, in Jaime I y su epoca. X congreso de historia de la corona de aragon, iV, Zaragoza, Institution Fernando el Catolico, pp. 331-345.

538. Profilo di Filippo Briganti illuminista, “Crl”, X, 1, pp. 132-148.539. Memoria e invenzione dell’immagine, “aBi”, l, 4-5, pp.

437-440.540. La presenza di Vico in Settembrini attraverso testi inediti, in

Leggere Vico, Milano, Spirali Edizioni, pp. 205-222.541. L’Illuminismo tra Napoli e il Salento, “El”, VII, 1, pp. 3-39.542. Tommaso Briganti illuminista salentino attraverso testi ine-

84

diti, “Itp”, XIX, 70, pp. 113-124.543. Modello e antimodello nella narrativa napoletana, “Ns”,

XXIX, 18, pp. 115-129; poi in 534, pp. 9-24, e in Cultura me-ridionale e letteratura italiana. I modelli narrativi dell’età moderna, Napoli, Loffredo, 1985, pp. 11-24.

544. Presentazione di G. sandri, Tre canti per vivere, forlì, Forum, pp. 5-7.

545. Presentazione di l. tuccari, Il brigantaggio nelle provin-ce meridionali dopo l’Unità d’Italia (1961-1870), lecce, Istituto di Storia del Risorgimento italiano, 982, pp. 7-10; poi in 756.

546. Rec. a f. teSSitore, Profilo dello storicismo (torino, 1982), “al”, XXiii, 1, p. 66.

547. Rec. a “annuario delle biblioteche italiane”, “crl”, X, p. 480.

1983548. Dal Rinascimento al Romanticismo. Tempi. Tradizioni.

Inquietudini, Napoli, Liguori, pp. 370 (“Collana di testi e di critica” dir. da G. Petrocchi, 28).

Sommario: 1. ‘Cortesia’ e ‘nobiltà’ nel Rinascimento. 2. Avviamento alla commedia fiorentina del ‘500. 3. Dal “Caffé” al “Conciliatore”. Storia delle idee. 4. Mastro don Gesualdo nel 1888 e 1889. 5. il romanticismo in puglia e Giovanni Bovio (poi in 756). 6. luigi pirandello.

recensito da: p. sabbatino, in “NN”, 28 gen. 1984; F. MonteroSSo, in “VC” 18 mar. 1984; L.M. perSoné, in “T”, 13 apr. 1984; A. frattini, in “P”, 26 giu. 1984; A. piroMaLLi, in “o”, 30 ott. 1985 (e in “RL”, LII, 3, 1985, p. 94; e in “Cr”, 3, 1985, pp. 49-50); B. porceLLi, in “Ital”, XIII, 3, 1985, pp. 434-35; A. frattini, Itinerari e metodo di Vallone critico, in “H”, 1, 1985, pp. 121-23; F. MonteroSSo, Studi valloniani, in “sudpuglia”, XIV, 2, 1988, pp. 137-39.

549. Illuministi e riformatori salentini. T. e F. Briganti e altri mi-nori, lecce, Milella, pp. 612 (“Biblioteca di cultura salenti-na”, dir. da M. Marti, 7).

Sommario: 1. Introduzione. 1.1. Il Settecento illuministico nel

85

Salento. 1.2. Gallipoli, l’Illuminismo e la biblioteca Briganti. 1.3. Fonti e bibliografia generale. 2. Tommaso Briganti di Gallipoli. 2.1. T. B. di G. e le sue opere. 2.2. Nota bibliografica e filologica. 2.3. Scelta dalle opere 3. Filippo Briganti di Gallipoli. 3.1. F.B. di G. e le sue opere. 3.2. Nota bibliografica e filologica. 3.3. Scelta dalle opere. 4. Giovanni Presta di Gallipoli. 4.1. G. P. di G. e le sue opere. 4.2. Nota bibliografica e filologica. 4.3. Scelta dalle opere. 5. cosimo Moschettini di Martano. 5.1. c. M. di M. e le sue opere. 5.2. Nota bibliografica e filologica. 5.3. Scelta dalle opere. 6. Giovanni Battista Gagliardi di Taranto. 6.1. G. B. G. di T. e le sue opere. 6.2. Nota bibliografica e filologica. 6.3. Scelta dalle opere. 7. Indicazioni esegetiche. 8. Indicazioni linguistiche. 9. indicazioni onomastiche.

recensito da: M. Marti, in “Id”, XXXIX, 10, 1983, pp. 44 e 48 (e in “SSM”, III, 1983, pp. 269 e ss.); N. carducci, in “Q”, 10 gen. 1984 (e in “Contr”, III, 2, 1984, pp. 77-79); P. sabbatino, in “NN”, 10 feb. 1984; E. paratore, in “t”, 2 mar. 1984; E. Bonea, in “GM”,10 mar. 1984; F. teSSitore, in “Mat”, 11 mar. 1984; M. Marti, in “GSLI”, CLXI, 513,1984, p. 154; P. luciani, in “AVi”, 75, lug.-set. 1985, pp. 130-31; r. coLaPietra, in “GCFI”, LXIII, II, 1985, pp. 274-77; E. pii, in “PP”, XVII, 3, 1985, 410-11; P. sabbatino, in “GNa”, 26 apr. 1985 (e in “Mc”, XV, 1985, pp. 84-86); F. roSSi, in “GM”, 31 mag. 1985; G. Martano, in “tn”, XiX, 59, 195, pp. 62-65; M. c[aMbi], in “Dis”, V, 2, 1985, pp. 404-405; M. deLL’aquiLa, in “Ital”, 2, 1985, pp. 318-19; M. fuiano, in “SSM”, VI, 1, 1986, pp. 102-104; P. Maroawa, in “RLI”, 90, 1-2, 1986, pp. 296-97; f. teSSitore, in Letture quotidiane, Napoli, 1989, pp 69-72.

550. A proposito di “Inf.” VIII: “Io dico seguitando”, in Dal Medioevo al Petrarca. Studi in onore di Vittore Branca, Firenze, Olschki, I, pp. 285-287; poi in 663.

551. Canto XXV dell’“Inferno”, Napoli, Loffredo, pp. 21 (“Lectura Dantis Neapolitana”); poi in “Inferno”, a c. di p. Giannantonio, Napoli, Loffredo, 1986, pp. 487-503.

552. Jacopo della Lana, in Dante, Petrarca, Boccaccio. Studies in the Italian Trecento in honour of C.S.Singleton, New York,

86

Medieval et renaissance textes et studies, pp. 151-182. recensito da: l. peLLeGrini, in “dst”, cii, 1984, p. 164.553. Grammatici e retori nel Seicento dinanzi a Dante, in Raccolta

di scritti in memoria di Alfonso Tesauro, Napoli, ist. Univ. s. Orsola, pp. 509-545.

554. De Sanctis e Dante, Napoli, Giannini, “Conferenze pubbli-che” della società Nazionale di scienze, lettere e arti, pp. 28; poi in 574.

555. L’interpretazione dantesca di F. De Sanctis, “cs”, 86, pp. 46-57.

556.Il “Cantico” nel secondo quarantennio del Novecento, in San Francesco e il francescanesimo nella Letteratura Italiana del Novecento, Atti del Conv. Naz. (Assisi, 13-16 maggio 1982), a c. di s. paSquazi, Roma, Bulzoni, pp. 329-346.

557. Commemorazione di Bruno Lucrezi, “pont”, XXXi, pp. 645-651; poi in 695 e 756.

558. Presentazione di N. pierri, La poesia è pazienza, Manduria, Lacaita, pp. 7-11; poi in 756.

559. Presentazione di a. deL sordo, Ritratti brindisini, Bari, Adda, pp. 7-8; poi in 756.

560. Rec. a G. petrocchi, Vita di Dante (Bari, 1983), “Al”, 2, p. 61.

1984561. Palmieri, Astore, Milizia e altri minori, lecce, Milella, pp.

556 (“Biblioteca di cultura salentina” dir. da M.Marti, 8). Sommario: 1. Giuseppe Palmieri di Martignano. 1.1. G. P.

di M. e le sue opere. 1.2. Nota bibliografica e filologica. 1.3. Scelta dalle opere. 2. Nicola Andria di Massafra. 2.1. N. A. di M. e le sue opere. 2.2. Nota bibliografica e filologica. 2.3. Scelta dalle opere. 3. Michele Arditi di Presicce. 3.1. M. A. di P. e le sue opere. 3.2. Nota bibliografica e filologica. 3.3. scelta dalle opere. 4. francesco antonio astore di casarano. 4.1. F. A. A. di C. e le sue opere. 4.2. Nota bibliografica e filologica. 4.3. Scelta dalle opere. 5. Ignazio Falconieri di Monteroni. 5.1. i. f. di M. e le sue opere. 5.2. Nota bibliogra-fica e filologica. 5.3. Scelta dalle opere. 6. Giovan Leonardo

87

Marugj di Manduria. 6.1. G. L. M. di M. e le sue opere. 6.2. Nota bibliografica e filologica. 6.3. Scelta dalle opere. 7. Francesco Milizia di Oria. 7.1. F. M. di O. e le sue opere. 7.2. Nota bibliografica e filologica. 7.3. Scelta dalle opere. 8. Indicazioni esegetiche. 9. Indicazioni linguistiche. 10. indicazioni onomastiche.

recensito da: r. coLaPietra, in “GCFI”, LXIV, I, 1985, pp. 160-62; L. M. PerSoné in “T”, 31 mag. 1985; P. Sabbatino, in “Ava”, 1 feb. 1986; C. saLVati, in “Q”, 28 gen. 1986 (e in ABI”, LIV, 1, 1986, pp. 71-73; e in “RArS”, 46, 1, 1986, pp. 224-26); M. fuiano, in “SSM”, VI, 1, 1986, pp. 102-104; e. bonea, in “Q”, 7-8 ago. 1993.

562. Il canto XI del “Paradiso”, in La dimensione umana e la pro-spettiva divina in Dante, a c. di p. sabbatino, pompei, Bibl. “l. Pepe”, pp.13-38.

563. Il “Fiore” come opera di Dante, “Sd”, LVI, pp. 141-167; poi in 663.

564. Modelli di interpretazione dantesca nel tempo, in Dante i Slavenski svijet, Zagreb, I, pp. 3-11 (ed anche in “Al”, XXV, 2, pp. 38-49); poi in 574, pp. 9-24.

565. Il concetto civile-politico di ‘educazione’in Galateo, in Sodalitas. Scritti in onore di A. Guarino, Napoli, Jovine, pp. 3765-3776.

566. Francesco Milizia nel Settecento illuministico, “itp”, XXi, 78, pp. 101-114.

567. Giovanni Prati nella critica dell’Ottocento, “aBi”, lii, pp. 185-198 e, col titolo Prati nella critica di De Sanctis e Carducci, in Giovanni Prati a cento anni dalla morte, in atti del convegno (“comune di lomaso. prov. auton. di Trento”), Trento, pp. 137-149; poi in 664.

568. G. Fortunato e B. Croce, “NA”, 2151, lug.-set. pp. 80-92; poi in 664.

569. Bodini salentino-toscano, in Le terre di Carlo V. Studi su Vittorio Bodini, Galatina, Congedo, pp. 491-508 (e già in 534), poi in 756.

570. Tensione morale e civile nella storia aquilana di Raffaele Colapietra, “Bab”, lXXiV, pp. 5-18.

88

571. Introduzione a r. caracci, L’ingorgo, Venezia, rebellato, pp. 7-9.

572. Prefazione a f. Bruno, Umanesimo e contro umanesimo..., Napoli, la Nuova cultura editrice, pp. i-iii.

1985573. dante aLiGhieri, La Divina Commedia. Inferno, a c. di

a.VaLLone e l. scorrano, Napoli, ferraro, pp. 492. recensito da:.a.errico, in “Q”, 13 apr. 1895; P.. sabbatino,

in “GNa”, 21 mag. 1985; E. paratore, in “T”, 20 set. 1985; S. accardo, in “Stud”, 81, 4, 1985, pp. 541-42; B. Bertacchini, in “GdP”, 17 ott. 1985; F. GabrieLi, in “GM”, 27 gen. 1986; R. WiS, in “NMitt”, lXXXVii, 1, 1986, pp. 155-56; L. sebaStio, in “GM”, 16 giu. 1986; M. roddewiG, in “DDJ”, 61, 1986, pp. 202-16.

574. Profili e problemi del dantismo otto-novecentesco, Napoli, Liguori, pp. 450 (“Collana di testi e di critica” dir. da G. petrocchi, 29).

Sommario: 1. Modelli di interpretazione dantesca. 2. Studiosi di Dante in Puglia. 3. Carlo Troya dantista. 4. Il dantismo di colomb de Batines in due lettere inedite. 5. de sanctis e dante. 6. de sanctis e l’idea della Storia letteraria d’Italia. 7. Per il curriculum vitae di f. torraca. 8. Nicola zingarelli dantista con appendice di lettere inedite. 9. Nicola zingarelli e le sue lezioni inedite sul De vulgari Eloquentia. 10. Croce e Dante. 11. Profilo di Antonino Pagliaro. 12. Bruno Nardi ‘lettore’ di Dante con appendice di lettere inedite. 13. La ‘commedia’ come ‘romanzo’ e il dantismo a Napoli.

recensito da: l..M. perSoné, in “T”, 17 gen. 1986; E. paratore, in “T”, 25 ott. 1986; P. sabbatino, in “ls”, XXi, 4, 1986, pp. 571-75; O. GiannanGeLi, in “Al”, XXVIII, 1, 1987, pp. 53-54, G. Güntert, in “DDJ”, 63, 1988, pp. 177-79.

575. L’esaltazione della poesia volgare. G. Guinizelli e A. Daniello, in Lectura Dantis Modenese, Modena, Banca pop. dell’Emilia, pp. 143-163.

576. Marco Lombardo, in L’uomo di Dante e Dante uomo, a c. di p. sabbatino, Pompei, Bibl. “L. Pepe”, pp. 13-33.

89

577. Carducci e Dante, in “Sd”, LVII, pp. 293-325. recensito da: M. curSietti, in “RLI”, 94, 3, 1990, p. 189.578. Croce e Dante, Napoli, Guida, pp. 54; poi in 574, pp. 273-

298. recensito da: M. loSco, in “ri”, Xiii, 1, 1991, pp. 119-22.579. Le sospensioni e l’arte narrativa di Manzoni, “oN”,iX,

pp. 5-18; e col tit. Silenzi e pause nell’arte manzoniana, in Omaggio ad Alessandro Manzoni, assisi, accad. properziana del Subasio, 1986, pp. 231-247; poi in 674.

recensito da: c. di BiaSe, in “Ia”, 67, 9, 1986, pp. 450 e 453; s. Buttò, in “RLI”, 90, 3, 1986, p. 644.

580. Il ‘grande’ e il ‘piccolo’ nella “Storia” di De Sanctis in aa.VV., Francesco De Sanctis un secolo dopo, a c. di a. Marinari, Bari, Laterza, pp. 539-547; poi in 574, pp. 129-140.

recensito da: p. de Marchi, in “GSLI”, CLXV, 529, 1988, pp. 38-39.

581. l romanzo impiegatizio e Piero Chiara, “NA”, 2153, gen.-mar., pp. 342-356.

582. Rec. a M. roddewiG, “Die Gottliche Komedie” (stuttgard, 1984), “Al”, XXVI, 2, pp. 59-60.

1986583. dante aLiGhieri, La Divina Commedia. Purgatorio, a c. di

a. VaLLone e l. scorrano, Napoli, Ferraro, pp. 508. recensito da: l. sebaStio, in “Q”, 2 apr. 1986; E. paratore,

in “T”, 25 ott. 1986; S. accardo, in “Stud”, 83, 2, 1987, pp. 297-98.

584. Leopardi: dagli ‘scritti puerili’alla “Ginestra”, Napoli, liguori, pp. 463 (ristampa di Cultura e poesia in Leopardi, Napoli, liguori, 1981).

585. Il canto XXX del “Paradiso” e la ‘luce intellettuale’, “al”, XXVII, 2, pp. 63-78.

586. Il ventennio 1965-1985 negli studi danteschi, “Na”, 2158, apr.-giu., pp. 472-480.

587. Classicismo e Umanesimo nell’Italia meridionale, “aBi”, LIV, 2, pp. 15-31 (per e.c. cfr. n. 3, p. 97; e “Itp”, LXXXVIII,

90

p. 225).588. G.L. Marugj di Manduria, “il ragguaglio librario”, liii,4,

pp.134-35, già in 561.589. Prisco e Rea e il romanzo borghese, in Ricerche letterarie e

bibliografiche in onore di R. Frattarolo, roma, Bulzoni, pp. 199-205.

590. Leandro Ugo Japadre, “Cultura e Libri”, III, 16, pp. 386-89.591. Manzoni nella critica di De Sanctis, in “UNa”, XXViii

(1985-86), pp. 331-46.592. Prefazione a p. inGuSci, L’ora di Nardò, Taviano, Graphosette,

pp. 7-20; poi, ampliato, in 695; poi in 756.593. Introduzione a M.a. taurino licci, Favole infinite, Galatina,

Congedo, pp. 7-8; poi in 756.594. Rec. a dante aLiGhieri, Vita Nuova, con traduz. inglese e

illustrazioni di d.G. roSSetti, a c. c. Gizzi (Milano, 1985), “NA”, 2167, gen.-mar., pp. 470-472.

595. Rec. a Il codice Perris. Cartulario amalfitano. Secc. X-XV, a c. di i. MazzoLeni e r. orefice (Amalfi, 1985), “ABI”, LIV, 1, pp. 65-66.

596. Rec. a c. saLutati, De fato et fortuna (firenze, 1985), “al”, XXVII, 1, pp. 67-68.

1987597. dante aLiGhieri, La Divina Commedia. Paradiso, a c. di

a.VaLLone e l. scorrano, Napoli, ferraro, pp. 525.598. Beatrice, in Realtà e simbolo della ‘donna’ nella

“Commedia”, a c. di p. sabbatino, pompei, Biblioteca “l. Pepe”, pp. 31-57.

599. Le citazioni dantesche negli scrittori legali, in “letture classensi” (ciclo curato da a.VaLLone), XVi, ravenna, longo, pp. 9-26.

600. Gli studi danteschi dal 1965 al 1985, “ddJ”, 62, pp. 195-212.

601. Dante oggi, “lettere dall’italia”, ii, 6, p. 14.602. Presentazione di “Purgatorio”, in G. Petrocchi, a.

VaLLone, G. faLLani, La “Divina Commedia” nella in-terpretazione degli artisti contemporanei, roma, ist.

91

Poligrafico dello Stato, pp. III-XIV.603. Il canto XXX del “Paradiso”, in “Paradiso”. Letture degli

anni 1980-82, Roma, Bonacci, pp. 785-803.604. L. Portier e la traduzione in francese della “Divina

Commedia”, in “Al”, XXVIII, 2, pp. 57-61.605. Rec. a “Den Gudomlica Komedin” trad. di i. BJörkeSon,

1984, in “Al”, XXVIII, 2, p. 78.606. Prefazione a t. santeLLi, “Poca favilla…”. Saggi danteschi,

roma, edizioni dell’accademia degli incolti, pp. 5-6.607. Ricordo di F. Biondolillo, “Al”, XXVIII, 1, pp. 45-50.608. Il Manzoni di F. De Sanctis, “NA”, 2161, gen.-mar., pp. 120-

133; poi in 664.609. Profilo biografico di P. Siciliani attraverso lettere familiari

inedite, in P. Siciliani (1832-1885) ed il rapporto Università-Scuola, a c. di G. BaLduzzi e V. teLMon, Bologna, clueb, pp. 39-55.

610. Leopardi nella critica di De Sanctis e Zumbini, Napoli, Giannini, “Conferenze pubbliche” della Soc. Naz. di Scienze Lettere e Arti, pp. 43; poi in 664 e ridotto in 611.

611. Leopardi nella critica di De Sanctis, in “NA”, 2163, giu.-lug., pp. 277-94.

612. I. Falconieri di Monteroni. Per la storia dell’Illuminismo salentino, in Rinascimento meridionale e altri studi. Studi in onore di M.Santoro, Napoli, società editrice Napoletana, i, pp. 463-72 già in 561.

613. Un secolo di cultura: la Casa Editrice Olschki (1886-1986), in “Libri e Riviste”, n. 443-46 (1987), pp. 13-15.

614. La terra d’Abruzzo e Paratore ‘romanziere’, in “provincia oggi”, IV (12, 1987), pp. 37-38.

615. Introduzione a l.U. JaPadre, La cetra metaforica. Poesie, teramo, eco-editrice, pp. 5-11.

616. Introduzione. Ricordo di M. Viterbo, in M. Viterbo, Gente del Sud, i, Bari, laterza, pp. Vii-XXiV, poi in 629, 653, 664 e 756.

617. Presentazione di a.M. ManGia, Paul Bourget e l’Italia, Galatina, Panico pp. 5-6; poi in 755.

618. Rec. a G. GabrieLi, Scritti pugliesi e greco-salentini (lecce,

92

1986), “NA”, 2162, apr.-mag., pp. 505-507; poi in 695 e 756.

1988619. dante aLiGhieri, La Divina Commedia. Antologia critica,

rimario, indice onomastico generale, a c. di a. VaLLone e l. scorrano, Napoli, Ferraro, pp. 467 (1ª ristampa 1990).

620. Antidantismo politico e dantismo letterario, roma, Bonacci, pp. 209.

Sommario: Premessa. I. Il Federicismo. II. Antidantismo politi-co nel XIV secolo: a) Di alcuni aspetti del pensiero politico nel secolo XIV. b) A. Trionfi e G. Vernani da Rimini. c) G. Amidani da cremona e altri trattatisti minori. d) f. de favaroni e il suo ine-dito trattato De principatu Papae. appendice. iii. le citazioni-presenze dantesche negli scrittori legali. iV. carducci e dante. Appendice di lettere. V. Gli orientamenti della critica dantesca dal 1965 al 1985.

recensito da: e. Bonea, in “Q”, 4-5 sett. 1988; E. sPeciaLe, in “LD”, V, 1989, pp. 151-53; S. Vazzana, in “al”, XXX, 1, 1989, pp. 67-69; C. di BiaSe, in “MC”, 70-71, 1989, pp. 158-59; (e in “Cen”, 2, 1990, pp. 191-192; e “Ital”, XIX, 1990, pp. 167-69); N. VerdiLe, in “LS”, XXV, 4, pp. 683-85.

621. Cultura e memoria in Dante, Napoli, Guida, pp. 121 (“Interventi”, coll. dir. da A. Villani) cfr. 714.

Sommario: 1. Memoria uditiva e visiva. 2. Par. XXXIII: la preghiera, l’uso della scuola e l’insufficienza della parola.

recensito da: l. de toMMaSi, in “Cit”, 3 giu. 1989, p. 13; N. VerdiLe, in “LS”, XXV, 4, pp. 681-83 e in “Ital”, XIX, 2, 1990, pp. 438-39; M. paLubinSkaS, in “ld”, 9, 1991, pp. 130-31; n. carducci in “Q” 26 mar. 1991.

622. Come si traduce Dante, in “lettere dall’italia” (enciclopedia Italiana), III, 9 (1-3, 1988), p 12.

623. Curiosità dantesche serie e facete ovvero gl’infortuni della fortuna di Dante, oggi, in “AA”, VIII (4, 1986-1987), pp. 1-30; poi in 663.

624. Omaggio a Beccaria, in “ABI”, LVI, 3, pp. 38-46; e, ridotto, in “GN”, 21 febb. 1987.

625. Foscolo e la cultura laica dell’Ottocento napoletano di-

93

nanzi a Dante, in Atti dei Convegni foscoliani, roma, ist. Poligrafico dello Stato, vol. III, pp. 517-46.

626. La tecnica del racconto [Nievo], in Ippolito Nievo nel-la cultura e nella storia del territorio: dall’Illuminismo al Romanticismo. Atti del Conv. Naz. (Udine 1-3 dic. 1988), Udine, Graf. Missio, vol. I, pp. 55-63; poi in 674.

627. Siciliani tra Galatina Firenze e Bologna con appendice di lettere inedite, in aa.VV., Rileggere Pietro Siciliani, a c. di G. inVitto e N. paPareLLa, cavallino, capone, vol. i, pp. 25-65; poi in 664.

628. Properzi e il teatro dannunziano, in III, 7, pp. 97-98; poi in Daniele Properzi nel primo centenario della nascita, roma, Ed. dell’Urbe, 1990, pp. 11-13; poi in 664.

629. M. Viterbo attraverso le lettere inedite di G. Salvemini e G. Fortunato, in aa.VV., La rivalutazione del Risorgimento pu-gliese e meridionale attraverso l’opera di M. Viterbo, Bari, Levante, pp. 25-38; poi in 655 e 664 e 756.

630. E. Fiore: “In purissimo azzurro”, in “cultura e libri”, V, 41, pp. 673-77.

631. Prefazione, a l. roMano, Alografie, Manduria, lacaita, pp. 5-8; poi in 756.

632. Prefazione, a G. l. caPitanio, Ricordi imprigionati, fasano, Schena, pp. 7-9; poi in 756.

633. Prefazione a a. daL Sordo, Toponomastica brindisina, Fasano, Schena, pp. 5-6; poi in756.

634. Rec. a l. scorrano, La fenice, la cenere. Saggi e note su G. D’Annunzio (Napoli, 1988), in “ABI”, LVI, 4, pp. 54-56; poi in “NA”, 2174, pp. 497-98.

635. Rec. a a. GentiLe, Carte campane del secolo decimo… (Caserta, 1988), in “ABI”, LVI (n. 2), pp. 79-82.

636. Rec. a p. BoSiSio, La parola e la scena, in “Ar”, III, 7, pp. 160-161.

1989637. Dante nelle incisioni degli artisti contemporanei, in “al”,

XXX, 1, pp. 55-63.638. Le città dell’esilio nel commento secolare, in Dante e le città

94

dell’esilio, Ravenna, Longo, pp. 75-89; poi in 663.639. Nuovi studi danteschi in USA, in “Al”, XXX, 2, pp. 71-72.640. Un’idea di Buccio di Ranallo, in “Abl”, 1, pp. 5-13.641. Lineamenti della prosa di F. Galiani, in “NA”, 7171, pp.

320-331; poi in 664. recensito da: r. Manfredi, in “SPCt”, XLI, ott. 1990, pp.

274-75.642. Prefazione a l. d’arPe, La quinta stagione, Firenze, pp. 7-8;

poi in 756.643. Rec. a Dantismo russo, .a c. di E. GuidubaLdi (firenze,

1988), in “Al”, XXX, 2, pp. 73-74.644. Rec. a p. sabbatino, La “scienza” della scrittura (firenze,

1989), in “NA”, 2172, pp. 487-488; e in “ABI”, LVIII, 3, pp. 73-75.

644 bis. Rec. A G. TRISOLINO La cravatta di Stolypin, “la Vallisa” Vii, 22 p. 45.

1990645. Strutture e modulazioni nella “Divina Commedia”, firenze,

Olschki (“Biblioteca dell’“Archivum Romanicum””, 234) pp. 226.

Sommario: 1. Inferno, Xii. 2. Inferno, XXV. 3. Inferno, XXVi. 4. Inferno, XXXiV. 5. Purgatorio, iV. 6. Purgatorio, XVI. 7. Purgatorio, XXVi. 8. Purgatorio, XXiX. 9. Paradiso, IX. 10. Paradiso, Xi. 11. Paradiso, XXV. 12. Paradiso, XXX.

recensito da: e. Bonea, in “Q”, 2 sett. 1990; G.Baroni, in “Av”, 6 ott. 1990 (e in “RL”, 2, 1991, p. 74 e in “GLF”, XLIX, 1, 1992); A.a. Jannucci, in “QI”, XI, 2, 1992, p. 332; r. Manfredi, in “MC”, XXI, 78-79, 1992, pp. 141-42; A. coMoLLo, in “Annali d’Italianistica” (Canadà), 10, 1992, pp. 339-41; P. Pettoruti PeLLeGrino in “rli” 98 (1-2, 1994) pp. 245-46.

646. La preghiera a Maria in Dante, in Ricerche e studi in Terra d’Otranto, a c. di p.a. VetruGno, campi salentina, cen. st. “A. Guerrieri-Magi”, pp. 33-60; e nella misc. dallo stesso tit., Galatina, Congedo,1991, pp. 35-56.

95

647. La “Divina Commedia” e l’“Apocalisse”, “aa”, iX (1988-1989), 1 pp. 21-56; e in “DDJ”, 65, pp. 107-45; poi in 663.

Recensito da: n. carducci, in “Q”, 26 mar. 1991.648. Noterella sul “Fiore”, in “Al”, XXXI, 1, pp. 67-68.649. La “Lettera a Dante” di Niccolò Franco, “cl”, XViii, 1-2,

pp. 187-204; poi in 663.650. La “lettura” dantesca di Vico, “NA”, 2175, pp. 348-356;

poi in Vico e il pensiero contemporaneo, a c. di a. Verri, Lecce, Milella, 1991, pp. 136-45; e in 663.

recensito da: P. coLonneLLo, in “Bollett. centro st. Vichiani”, XXII-XXIII 1992-1993, pp. 433-34.

651. Bruno Nardi lettore di Dante, in B. Nardi, “Lecturae” e altri studi danteschi, a c. di r. abardo con saggi introduttivi di f. Mazzoni e a. VaLLone, firenze, le lettere, pp. 23-37.

652. Pietrobono: l’uomo e lo studioso, in “tn”, XXiX, 11-12, pp. 11-13; poi ampliato in Per le nozze di corallo: E. Esposito - C. Mauro, Ravenna, Longo, 1991, pp. 151-159; poi in 666 e 742.

653. Mesini cultore della memoria dantesca, in Giovanni Mesini a vent’anni dalla morte. atti della giornata di studio. ravenna 8 maggio 1989, Ravenna, Centro culturale “G.M.”, pp. 81-104; poi in 663.

654. Naturalismo scientifico e realismo narrativo nell’Otto-Nove-cento napoletano, in Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Seduta inaug. a.a.1990, Napoli, Giannini, pp.21-42; poi in 664.

655. L’opera di M. Viterbo attraverso le lettere inedite di G. Salvemini e G. Fortunato, in Humanitas e poesia. Studi in onore di Gioacchino Paparelli, salerno, laveglia, vol. ii, pp. 909-920; poi in 664 e 756.

656. Ricordo di Giorgio Petrocchi, pgf. III, Gli studi su Manzoni e l’Ottocento, in “Al”, XXXI, 1, pp. 43-46.

657. Linea della poesia salentina. Primi appunti, in “oN”, XiV, 6, pp. 219-221; poi in 756.

658. Presentazione di p. Giannini, Poesie e frammenti, Galatina, Congedo, pp. 7-9; poi in 756.

659. Rec. a r. frattaroLo, Lungo tempo ungarettiano (roma,

96

1989), in “RCVs”, XLIV, 5-7, p. 14; poi in “ABI” (L’Ungaretti di Frattarolo), LVIII, 2, pp. 72-73.

660. Rec. a d. pietroPaoLo, Dante studies in the Age of Vico (ottawa, 1989), in “Bsv”, XX, pp. 245-246.

661. Rec. a l. sebaStio, Strutture narrative e dinamiche culturali in Dante e nel “Fiore” (firenze, 1989), in “al”, XXXi, 1, pp. 61-64; e in “Ital”, XIX, pp. 161-163.

662. Rec. a e. eSPoSito, Bibliografia analitica degli scritti su Dante (Firenze, 1990), in “NA”, 2174, pp. 486-490.

1991663. Percorsi danteschi, firenze, le lettere (Quaderni degli

“Studi danteschi”, 8), 1991, pp. 240. Sommario: 1. La Divina Commedia e l’Apocalisse. 2. il

Fiore come opera di Dante. 3. Beatrice e Vita Nuova (capp. III, XXVIII e XXIX). 4. “Inferno” VIII, “Io dico, seguitan-do”. 5. Inferno XXV,103-117 e Orazio “satiro”. 6. Dante e le città dell’esilio nel commento secolare. 7. La Lettera a Dante di Niccolò franco. 8. la “lettura” dantesca di Vico. 9. Pietro Paolo Parzanese “lettore” di Dante (con inediti). 10. Luigi Pietrobono fra Dante e Pascoli (con lettere inedite). 11. Il dantismo “romagnolo” di Giovanni Mesini (con lettere inedite). 12. Michele Barbi nelle Premesse a “Giornale dan-tesco”, “Bullettino della società dantesca italiana” e “studi Danteschi”. 13. Salvatore Battaglia nel dantismo fiorentino-napoletano (con lettere inedite). Appendice: Curiosità serie e facete della fortuna di Dante, oggi. Indici.

recensito da: e. Bonea, in “Q”, 1-2 mar. 1992; G. Baroni, in “RL”, LIX, nov. 1992, p. 356; C. di BiaSe, in “oN”, XVii, 1, 1993; e in “MC”, 82-83, 1992, pp. 163-64; M. corti, in “Cds” 6 apr. 1993.

664. Momenti e temi di cultura napoletana, Napoli, ferraro, pp. 227 (“Collana di Studi storici e letterari” dir. da A. Vallone).

sommario: 1. Lineamenti della prosa di F. Galiani. 2. Il Manzoni di F. De Sanctis. 3. Leopardi nella critica di F. De Sanctis e B. Zumbini. 4. Prati tra F. De Sanctis e G. Carducci. 5. Fortunato e B. Croce. 6. Properzi dannunziano. 7. Viterbo

97

attraverso lettere inedite di G. Salvemini e G. Fortunato. 8. Siciliani tra Galatina, Firenze e Bologna con appendice di lettere inedite. 9. siciliani e f. puccinotti attraverso lette-re inedite. 10. Naturalismo scientifico e realismo narrativo nell’otto-Novecento napoletano.

recensito da: c. di BiaSe, in “ON”, XV, 6, 1991, pp. 240-41 (e in “MC”, 78-79, pp. 164-65); P. Sabbatino, in “ls”, XXVII, 4, 1992, pp. 657-59.

665. Salvatore Battaglia nel dantismo fiorentino-napoletano, in “LD”, 8, pp. 3-19, e in aa.VV., Per S. Battaglia (1904-1971), Atti del Convegno diStudi (8-9 nov. 1991), Napoli, liguori, 1993, pp. 27-49; già in 663.

666. Luigi Pietrobono: l’uomo e lo studioso con lettere inedite, in L. Pietrobono e G. Fallani, roma “Quaderni fondazione Besso”, pp. 7-19; v. 652 e 742.

667. Ordine e disordine nelle rime galatinesi dei Vernaleone, in “BSTO”, I, pp. 15-21; poi in 756.

668. Croce e Prezzolini, in “ON”, XV, 1, pp. 129-131.669. Japadre poeta, in “la rassegna lucolana”, i, 1, pp. 8-9.670. Bonea prosatore, in “ON”, XV, 6, pp. 175-177; poi in 695; e

in 756.671. Introduzione a N. ViLLani, Dentro la “Monarchia”, Napoli, esi,

pp. 5-6.672. Rec. a W. Hardt, Wie Dante das Jenseits erfährt (Bonn,

1989), in “Al”, XXXII, 1 pp. 77-78.

1992673. Profilo della storia letteraria meridionale dalle Origini

all’Unità, in Storia del Mezzogiorno, a c. di G. GaLaSSo e r. roMeo, Napoli, Edizione del Sole, 1992, X (tomo 3), pp. 335-493; v. 724.

Sommario: Premessa. Storia dialettica della civiltà meri-dionale. Parte I (secc. XII-XII). 1. L’elemento federiciamo e religioso. 2. tradizioni classiche e testimonianze volgari. parte ii (secc. XiV-XV). 1. i volgarizzamenti. 2. la poesia religiosa. 3. La poesia lirica e il petrarchismo. 4. Classicismo e umanesimo. 5. prosa di meditazione e d’invenzione. parte

98

iii (secc. XVi-XVii). 1. il petrarchismo. 2. la questione latino-volgare e il classicismo. 3. Classicismo ed epica. 4. Le vie del dissenso: marinismo e letteratura dialettale. Parte iV (secc. XViii-XiX) 1. l’illuminismo metropolitano e pro-vinciale. 2. Teatro e letteratura. 3. Romanticismo storico e politico. 4. settembrini, de sanctis e la storia letteraria na-zionale.

Recensito da: r. coLaPietra in “ASCL”, LX, 1993, pp. 177-181; n. carducci, in “Q” 24 sett. 1994, pp. 29-30.

674. Livelli di critica e prosa. Studi da Baretti a Flora, Modena, Mucchi, pp. 190.

Sommario: Premessa. Nota. 1. Baretti tra dante e arcadia. 2. Silenzi e pause nell’arte manzoniana. 3. I. Nievo e la tecnica del racconto. 4. la poesia di r. Bacchelli “prosatore”. 5. il romanzo ‘tesi’. 6. G. Titta Rosa e il “ritratto critico”. 7. F. flora e il mito della parola. indice dei nomi.

recensito da: e. Bonea, in “Il Quotidiano”, 12-13 lug. 1992.; G. Baroni, in “Av”, 17 ott. 1992; C.di BiaSe, in “ON”, XVI, 6, 1992, e in “MC” 84-85, 1992, pp. 181-88; c. aScari in “ATZ” 11, 1993, pp. 321-24; e. eSPoSito in “RL”, 61 (7-8 1994), pp. 227-28; f. LanceLLotti, in “Nuovo Meridionalismo”, X, 94 (1994), p. 34.

675. Capograssi prosatore, Milano, Giuffré, pp. iV-87. (Fondazione ‘G. Capograssi’, Roma-Sulmona, 3).

Sommario: 1. Premessa. 2. “Lo Stato e la storia. Saggio sul realismo nel diritto pubblico” (1911). 3. “Pensieri a Giulia” (1918-24). caratteri della prosa. l’età del crepuscolarismo. senso e valore della “crisi”. 4. il cammino della prosa. 5. “Introduzione alla vita etica” (1953). 6. Conclusione.

676. Purg. XIV e l’“Apocalisse”, in “Ital”, XXI, 2-3, 1992, pp. 357-367, poi in “QI”, XIV, 1 (1993), pp. 5-16, e in Studi in memoria di G. Varanini. i. Dal Duecento alQuattrocento, Pisa, Giardini, 1993 (ma 1994), pp. 357-367.

recensito da r. G[entiLe] in “Al” XXXV, 1994, pp. 133-134.

677. Il ‘silenzio’ in Dante, in “DSt”, CX, pp. 45-56; poi in La retorica del silenzio,atti delconvegno internazionale (lecce

99

24-27 ott. 1991) a c. di c.a. auGieri, lecce, Milella 1994, pp. 206-219.

Recensito da: L. S[corrano], in “Al” XXXV, 1994, p. 134; e. b[ufacchi], in “Al” XXXVIII, 9, 1997, pp. 128-129; Chr. kLeinhenz in “DSt” CX, 1992, pp. 45-56; e “DSt” CXI, 1993, p. 293; S. eSPoSito in “RLI”, 100, 2-3, 1996, pp. 235-36.

678. Parzanese lettore di Dante, in “atti dell’accademia di scienze e lettere di palermo”, iX (1988-89, ma 1992) pp. 51-70; e in 663.

679. Teoria e stile di Bonghi prosatore, in “Ln”, LIII, 2-3, pp. 33-45; poi in 695.

680. Piovani prosatore, in “ON”, XVI, 5, pp. 57-78; poi in 695.681. La poesia di B. Marniti nell’area del Novecento, in “oN”,

XVI, 6, pp. 83-97; poi in 756.682. Introduzione a c.a. auGieri, Segni sui disegni del Caso,

Parabita, “Il laboratorio”, pp. 7-10; poi in 756.683. Postfazione a a. sodo, Amare per vivere, vivere per amare,

Cavallino, Capone; poi in 756.684. Rec. a p. sabbatino, L’Eden della nuova poesia (firenze,

1992), in “Al”, XXXIII, 2, pp. 65-71.

1993685. dante aLiGhieri, La Divina Commedia. Canti scelti e com-

mentati, a c. di a.VaLLone e l. scorrano, Napoli, ferraro, pp. 708.

686. “Inf.” XXV, 103-117 e Orazio ‘satiro’, in Mito e letteratura. Saggi offerti a A. Greco, Roma, Bonacci, pp. 403-406 e già in 663.

687. P.P.Parzanese e Inferno I, in Miscellanea diStudi Danteschi in memoria di S. Pasquazi, Napoli, federico e ardia, pp. 861-864.

688. Conversazione con d. arGaGni, Dante Alighieri e l’infinito dei canti, in “Il lettore di provincia”, XXV (87), pp. 11-15.

689. Brevi considerazioni sugli studi storici nel Salento, in “BSTO”, III, pp. 12-17; poi in 756.

690. P.M. Miccolis e il Salento, in “Crl”, 78, pp. 97-109; poi in 695, e

100

in 756.691. Rilettura di Montale, in “ON”, XVII, 5, pp. 121-127.692. Presentazione a l. serra, Meridiane d’ombra, firenze,

Libri, pp. 9-12; poi in 756.693. Prefazione a V. de PaScaLiS, Nardò e il suo territorio,

Galatina, Grafiche Panico, pp. 13-16; poi in756.

1994694. Percorsi medievali e cultura dantesca, Napoli, accademia

diArcheologia Lettere e Belle Arti, pp. 105. Recensito da: L. Scorrano, in “Q”, 9 ag. 1995, e “al”

XXXVI, 6, 1995 (ma 1996), pp. 118-120; J. Leeker, in “DDJ” 71, 1996, pp. 209-211; S. e[SPoSito] in “al” XXXV, 5, 1995, p. 137.

695. Prosa tra dottrina e invenzione ed altri saggi, Napoli, Ferraro, pp. 173 (“Collana diStudi storici e letterari” dir. da A. Vallone, 10).

Sommario: Saggi: 1. G. Palmieri (poi in 756). 2. r. Bonghi. 3. P. Piovani. 4. F.Tessitore. Ritratti: 1. P. Ingusci. 2. G. e F. Gabrieli. 3. B. Lucrezi. 4. P.M. Miccolis. 5. E. Bonea. 6. i.M.Malecore.

Recensito da: e. bonea, Subregione culturale. Il Salento, iii, 1, Lecce, Milella, 1996, pp. 347-49; 349-50; e III, 2, Lecce, Milella, 1997, pp. 207-208; L. Scorrano “oN” XiX (1, 1995), p. 267.

696. Il canto I dell’Inferno, “Al” XXXIV, 1-2, 1993 (ma 1994), pp. 27-40.

697. Beatrice e Vita Nuova cap. III, XXVIII e XXIX in Beatrice nell’opera diDante e nella memoria europea 1290-1990 (Atti delConvegno Internazionale 10-14 dic. 1990), a c. di M. Picchio Simocelli, Firenze, Cadmo, pp. 65-75.

698. Dante tra luci ed ombre nel Rinascimento, in “Na”, 2189, pp. 302-319.

Recensito da: e. b[ufacchi] in “al” XXXVi, 6, 1995 (ma 1996) pp. 148-149; G. tardioLa in “RLI”, 98, 3, 1994, pp. 190-191.

699. Amore e intrighi d’amore nel Cinquecento attraverso pre-

101

testi classici, in Storia poesia e pensiero nel mondo antico. Studi in onore di Marcello Gigante, Napoli, Bibliopolis, pp. 617-623.

700. P. Siciliani e F. Puccinotti attraverso lettere inedite, in Da Malebolge alla Senna. Studi letterari in onore di G. Santangelo, Palermo, Palumbo 1993 (ma 1994), pp. 829-840.

701. C. Pozzolini-Siciliani e V. Imbriani in “LF” 13, dic. 1994, p. 10.

702. Un’idea del crepuscolarismo, in Da Carducci ai contempo-ranei. Studi in onore di A. Piromalli, Napoli, e.s.i., pp. 269-278.

703. Croce e gli studi sull’Età barocca, in aa. VV., Croce e la cultura meridionale, a c. di G. PaPPonetti, fondazione Nazionale “G. Capograssi” - Istituto Nazionale di Studi cro-ciani, Roma-Sulmona, pp. 35-50.

704. G. Titta Rosa critico letterario in G. Titta Rosa (1891-1972) e la letteratura italiana del Novecento,atti delconvegno di-Studi (L’Aquila 6-8 dic. 1991), L’Aquila, pp. 9-29; già in 674.

705. La poesia diD. Moro e ilSalento, in “oN”, XViii, 5, pp. 241-248; poi in 756.

706. Lineamenti della prosa diF. Tessitore, in “oN”, XViii, 1, pp. 37-67, e in 695.

707. Ricordo di G.Spadolini, in “lc”, ii, sett. 1994, pp. 1 e 6.708. Presentazione di i.M. MaLecore, Il giardino, Napoli, Guida,

pp. 9-12, e in 695; poi in 756.709. Rec. a c. di biaSe, Il canto XII del Paradiso (Napoli, 1992),

in “al” XXXV, pp. 111-112.710. Rec. a L. SebaStio, Il poeta e la storia. Una dinamica dante-

sca (firenze, 1994), in “al” XXXV, pp. 112-114.

1995711. A proposito di Monarchia III, iii, 10, in “dst”, cXiii, pp.

167-173. Recensito da: c. kLeinheur in “DSt”, CXIV, 1996, p. 340.712. Verità ed errore nel III canto del Paradiso, in “crl” XXii,

102

1-2, pp. 181-193.713. Suggestioni dantesche nei “capitula” angioini, in

“Cuadernos de filología italiana (Universitad complutense Madrid), 2, pp. 231-234.

714. Auditory and visual memory in Dante, in Dante: summa medioevalis. Procedings of the Symposium of the Center for Italian Studies SUNY Stony Brook, a c. di ch. franco e L.MorGan, New York, Forum Italicum, pp. 19-39; tr. inglese di 621, cap. 1.

715. Dante e la scienza, a c. di p. Boyde e V. russo, ravenna, Longo: Tavola rotonda, pp. 384-387.

716. M. Barbi nelle premesse a “Giornale dantesco”, in “Bullettino della Società dantesca italiana” e “Studi dante-schi”, in La Società dantesca italiana 1888-1988, atti del-convegno internazionale (firenze 24-26 nov. 1988) a c. di r. abardo, Milano-Napoli, Ricciardi, pp. 177-189.

Recensito da: M.c[urSietti] in “Al” XXXVII, 7, 1996, pp. 146-147.

717. Gli studi danteschi in Italia dal 1965 al 1990: lo storicismo e Dante da Pagliaro a Contini, in Dalla bibliografia alla sto-riografia. La critica dantesca nel mondo dal 1965 al 1990, Ravenna, Longo, pp. 61-71.

Recensito da: r. GiGLiucci in “al” XXXVi, 6, 1995 (ma 1996), pp. 109-110; S. Vazzana in “Al” XXXVII, 7, 1997, p. 73.

718. Baretti antiarcade in III Centenario dell’Arcadia convegno diStudi (15-18 maggio 1991), “AA” vol. IX, 2-3-4, 1991-1994 (ma 1995) pp. 177-187.

719. La prosa ‘ortisiana’ di R. Vinella, medico, in “Bsto”, 5, pp. 7-21.

720. Prefazione a G. rocci LaSSandro, Donne e cultura tra Otto e Novecento, Napoli, Edizioni Scientifiche italiane, pp. 7-8.

721. Premessa in c. PiScoPo, Àpeiron [Casarano 1995], p. 2; poi in 756.

722. Il decennio francese a Napoli, rec. a M.s. corciuLo, Dall’Amministrazione alla Costituzione. I Consigli Generali e Distrettuali di Terra d’Otranto nel decennio francese

103

(1806-1815), Napoli, Guida, 1992, pp. 204, in “ON”, XIX, 3-4, 1995, pp. 139-143; poi in 756.

723. Rec. a L. Scorrano, Presenza verbale di Dante nella lettera-tura italiana del Novecento, longo, ravenna 1994, pp. 199, in “Al” XXXVI, 5, 1995, pp. 117-120.

1996724. Storia della letteratura meridionale, Napoli, cUeN, pp.

816, amplia il 673. Sommario: 1. Premessa. 2. Introduzione.Storia dialettica

della civiltà letteraria meridionale. I. Secoli XII-XIII: 1. L’elemento federiciano e religioso; 2. Tradizioni classiche e testimonianze volgari. II. Secoli XIV-XV: 1. I volgariz-zamenti; 2. La poesia epico-religiosa; 3. La poesia lirica e il petrarchismo; 4. Classicismo e umanesimo; 5 Prosa di meditazione e d’invenzione. III. Secoli XVI-XVII: 1. Il Petrarchismo; 2. La questione latino-volgare e il classicismo; 3. Tassismo ed epica; 4. Le vie del dissenso: marinismo e letteratura dialettale. IV. Secoli XVIII-XIX: 1. Illuminismo metropolitano e provinciale; 2. Teatro e letteratura; 3. Vico e il vichismo tra storici e letterati dinanzi a Dante; 4. Purismo e manzonismo; 5. Romanticismo storico-politico. V.Secoli XiX-XX. 1. settembrini, de sanctis e la storia letteraria na-zionale; 2. La prosa storico-politica: tempi e temi; 3. Poesia dialettale. Teatro; 4. Naturalismo scientifico e realismo nar-rativo. Derivazioni e percorsi; 5. Gli “ismi”. Decadentismo.crepuscolarismo. futurismo. d’annunzio e il dannunziane-simo.ermetismo.

Recensito da: c. di biaSe in “Mat” 19 sett. 1996; M. deLL’aquiLa in “GM” 17 ott. 1996 e “La nuova ricerca” IV-V (nr. 4-5) 1995-1996, pp. 278-280; L. Scorrano in “Q”, 3 ott. e in “Lc” IV, 8, 1996, p. 4; e. b[ufacchi] in “al” XXXViii, 10, 1997 (ma 1998) p. 127; L. Montonato, in “Pt” gen.-feb. 1997, p. 12; P. Sabbatino in “spct”, 56 (aprile 1998) pp. 157-64; e. b[ufacchi] in “Al” XXXIX, 10, 1997 (ma 1998) p. 126; C. DI BIASE in Silloge letteraria. Dal Novecento al Duemila, Napoli, ESI, 2004, pp.79-110.

104

All’opera fu dedicata il 29 apr. 1996, dall’Istituto Suor orsola Benincasa, la tavola rotonda “la letteratura meridio-nale dal Xii al XX secolo” con interventi poi editi nel volu-me Aldo Vallone e la storia della letteratura meridionale, Napoli, istituto suor orsola Benincasa, 1998, pp. 61.

Sommario: f.M. de SanctiS, Premessa. c.di biaSe, A. Vallone. Per un’idea globale della storia letteraria. G. GaLaSSo, Vallone, letteratura, Mezzogiorno. f. teSSitore, Omaggio ad A. Vallone, storico meridionale. a. VaLLone, Una chiave di lettura.

725. Paradiso III in “Sd”, LXII, 1990 (ma 1996), pp. 68-83. recensito da M. SarneLLi in “RLI”, 101, 1, 1997, pp. 242-

243.726. Paradiso XXVII in “DDI”, 71, pp. 23-44.727. Allegoria, metafora, simbolo inDante da Croce a Pagliaro,

in Simbolo, metafora e senso nella cultura contemporanea, Atti del Convegno internazionale (Lecce, 27-29 ott. 1994), a c. di c.a.auGieri, lecce, Milella, 1996, pp. 285-292.

Recensito da: L. S(corrano) in “al” XXXVii, 8, 1996 (ma 1997), p. 134.

728. Temi e radici della poesia di G.F. Romano, in “Bsto”, 6, pp. 5-8; poi in 756.

729. Testimonianza su t. fiore, in aa. VV. T. Fiore e la Puglia, Bari, Palomar, pp. 678-680.

730. Rec. a L’Ottimo commento della Divina Commedia… (Bologna, Forni 1995, 3 voll.: rist. anast. ed. Pisa 1827-1829), in “Al” XXXVII, 7, pp. 87-89.

731. Rec. a M. PaLMa di ceSnoLa, Semiotica dantesca. Profetismo e diacronia (Ravenna, 1995), in “Al” XXXVII, 7, pp. 95-96.

1997732. “Monstra”. Naturalità distorte: Tiresia, Scarmiglione,

Cagnazzo, in I “monstra” nell’Inferno dantesco: tradizione e simbologie. atti del XXXiii convegno storico internazio-nale (Todi 13-16 ottobre 1996), Spoleto,Centro italiano di-Studi nell’Alto Medioevo, pp. 277-288.

733. Inferno III, 59-60, in Bibliologia e critica dantesca.Saggi

105

dedicati a Enzo Esposito, II. Saggi danteschi, a c. di V. de GreGorio, Ravenna, Longo, pp. 127-132.

734. Rileggendo il “Dante vivo” di G. Papini, in “al” XXXVii, 8, pp. 102-105.

735. Attraverso lettere inedite di Vannucci e Gori. Pietrobono e Pascoli, in “NA” 2203, pp. 157-167.

Recensito da: e. b[ufacchi], in “Al” XXXVIII, 10, 1997 (ma 1998), pp. 126-127.

736. P. Siciliani e gli amici di Napoli attraverso lettere inedite, in Filosofia e storia della cultura. Studi in onore di F. Tessitore vol. ii L’età contemporanea, Napoli, Morano, pp. 777-783.

737. Fonti e ispirazione della poesia di S. Bello, in “BSTO”, 7, pp. 5-9; e come Presentazione di S. beLLo, Di giorno in gior-no. Poesie, Galatina, Edizioni Il Campanile, 1997, pp. 9-19; poi in 756.

738. Presentazione di p. fonte, Elegia fiorentina ed altre poesie, Galatina, Congedo, 1997, pp. 13-20; poi in 756.

739. Rec. a L. Scorrano, Tra il “banco” e “l’alte rote”.Letture e note dantesche, Ravenna, 1996, pp. 205, in “Al” XXXVII, 8, pp. 114-116.

1998740. Carlo d’Aquino, traduttore di Dante, in Sotto il segno di

Dante.Scritti in onore di F. Mazzoni, a c. di L. coGLieVina e d.de robertiS, firenze, casa editrice “le lettere”, pp. 321-329.

741. La “Lectura Dantis” di A. Pagliaro, in “DDJ”, 73, pp. 119-125.

742. Luigi Pietrobono: l’uomo e lo studioso, in “al” XXXViii, 10, pp. 7-22; e v. 652 e 666.

743. Appunti su “Gli amici del libro”, in “BSTO”, 9, pp. 7-8; poi in L. Vallone. Il dopoguerra a Galatina e nel Salento, Galatina, Panico, 1999, pp. 89-92; e in aa. VV., Scholae pa-trum. Per i cento anni del Liceo “P. Colonna” di Galatina, Galatina,Congedo, 1999, pp. 249-250.

744. Considerazioni critiche in L. GhineLLi, Pensieri e riflessioni, Lecce,Argo, pp. 9-10; poi in 756.

106

745. Prefazione a a. Gaudieri, Sulle onde della memoria, L’Aquila, Tip. Lussostampa, p. 7.

1999746. Pascoli Pistelli e Pietrobono (attraverso lettere inedite), in

Humanitas. Studi in memoria di A. Verri, a c. di a. quarta e P. PeLLeGrino, vol. II, Galatina, Congedo, pp. 453-464.

747. Presentazione di a. PaGLiaro, Commento incompiuto all’In-ferno di Dante. Canti I-XXVI, a c. di G. Lombardo, Roma, Herder editrice, pp. Vii-Xi.

2000748. Inferno XIV in “Sd”, LXV, pp. 73-85.749. Commedia in “tde”, editor r. lansing, New York and

london, pp. 181-184.750. Fubini M., ivi, pp. 427-428.751. Nardi B., ivi, p. 683.752. Petrocchi G., ivi, pp. 687-688.753. Pietrobono L., ivi, p. 701.754. Lettera (1978) a C. Piscopo (in foglio volante del 2 dic.); poi

in756.

2002755. B. Maier nelle letteratura triestina, in La civile letteratu-

ra. Studi sull’Ottocento e il Novecento offerti ad Antonio Palermo, vol. II, Napoli, Liguori, pp 369-371.

2003756. Scritti salentini e pugliesi. Galatina, Congedo pp. XCII, 484,

a cura e con introduzione di G. Vallone. Sommario: I. Radici (raccoglie saggi già editi, per ordine,

in: 382, 528, 495, 460, 418, 667, 527, 386, 401, 695 [1]). ii. Soste storiografiche (689, 722, 545, 433, 496, 559, 633, 693, 617). iii. Prosatori civili (202, 548[5], 399, 436, 616, 398, 148, 457, 592, 618+463, 557, 690, 670, 708, e ‘Le speranze del sud’ in “Q” 6 sett. 1991.). iV. Poeti di Puglia (261 [10], 95, ‘Le strade della poesia’ “Q” 14 sett. 1990, 657, ‘A pro-

107

posito d’un libro di e. Bonea’ [1996, ined.], 534 e 569, 488, 128, 477, 507, 558, 632, 692, 682, 409, ‘Lettera su S. G. Vacca’ in S. G. Vacca Seguito al poemetto ‘La uerra noscia’, Galatina, Ed. Salentina, 1978, pp. 28-29, 458, 681, 530, 435, 705, 631, 97, 728, 737, 658, 438, 459, 642, 683, 738, 474, 593, 721, 754, 744).

2004757. Lettera, in a. Mele A mio padre scrivo. roma, pieraldo,

p.7 ( già edita in “Ig” del 20 dic. 1991).

2005758. F. Di Gregorio: dalla provincia alla nazione ( in corso di

pubblicazione).759. Studi e ricerche di letteratura salentina. Galatina, Congedo,

pp.350. Seconda edizione a cura e con una nota di G. Vallone ( raccoglie i saggi già editi in 246, e con l’ aggiunta dei saggi indicati in 265 e in 534[2] : in corso di pubblicazione).

109

scritti coMplessiVi

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1 in inglese.2 Gli Studi offerti a A.V. pubblicati da l.s. olschki, firenze 1989, in

tre volumi, sono stati recensiti da e. bonea, in “Q”, 14-15 mag. 1989; Ig 28 aprile 1989; c. di biaSe, in “MC”, 70-71, pp. 160-61 (e in RL”, 10, 1990, p. 306); a. buck, in “DDJ”, 65, 1990, pp. 165-69; G. hoLtS, in “Italienisch”, 26, 1990, pp. 165-69; a. Mancini, in “Ita”, 67, 4, pp. 510-13; r. chiLLeMi, in “capys”, 22, pp. 221-22. in particolare, il vo-lume Filologia e critica dantesca è stato recensito da: k. Ley in “zph” 107, 5-6, 1992, pp. 142-145; in “RLI”, 1-2, 1992, pp. 204-207; M.h. SakiroGLu in “Erdem” 6 (18, 1990) pp. 949-951; a. coMoLLo in “ita”, 70, 3, 1993, pp. 394-401; h. feLten, in “RF”, 107, 1995, 1-2, pp. 242-243. La presentazione dei tre volumi avvenne il 12 aprile 1989 nell’Au-ditorium delDipartimento di linguistica, letteratura e filologia moderna della facoltà di Magistero di Bari. il dipartimento pubblicò anche un piccolo volume: In occasione della presentazione degliStudi offerti ad Aldo Vallone, sopra ricordato.

3 rec. d. Moro, in “Itp” 5, 3, 1994, pp. 67-71; b.f. in “Medioevo Latino” 15, 1995, p. 955; h. feLten in “RF”, 107, 1995, 1-2, pp. 244-245; S. e(SPoSito) in “al” XXXV, 6, 1995, p. 125.

Finito di stampare in Napoli presso leOfficine Grafiche francescO Giannini & fiGli s.p.a.

marzo 2011