Prof. Monti – a.s. 2018-2019 La svolta dell’anno Mille · Alcune innovazioni tecniche...
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La svolta dell’anno Mille
Dall’XI secolo ha inizio un incremento demografico che prosegue sino al XIII secolo
Non è possibile fornire numeri molto precisi relativi a questa crescita...
Prof. Monti – a.s. 2018-2019
Il popolamento dell’Europa
Lo studio della popolazione è oggi oggetto di quella disciplina che si chiama demografia.
Oggi è assai importante il tasso di fecondità, ovvero la media dei figli avuti da ogni donna...
Rilevanti sono anche i periodici censimenti.
Il popolamento dell’Europa
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Lasciando perdere la precisione, la popolazione europea passò dai 23 milioni dell’anno Mille ai circa 55 milioni del 1300.
La popolazione attuale supera i 500 milioni!
Quali furono le cause della crescita?Anche su questo punto gli storici non hanno fatto piena chiarezza...
Il popolamento dell’Europa
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Il medesimo fenomeno può essere interpretato come causa o come effetto: fra la crescita della popolazione e la crescita dell’economia,
qual è la causa e quale l’effetto?
I pareri sono, a riguardo, contrastanti!
Il popolamento dell’Europa
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Risulta quindi più prudente parlare di cause concomitanti.
- Mutazioni climatiche: clima più mite e secco.- Fine delle invasioni in Europa.- Consolidamento del sistema feudale che garantiva una relativa
sicurezza.- Cambiamenti nella condizione giuridica dei servi.
Il popolamento dell’Europa
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Curtis e condizione giuridica dei servi
Nella curtis, “l’azienda agricola” medievale, la pars dominica si ridusseprogressivamente a favore del massaricio.
Questo fece sì che molti servi si trovarono in condizioni del tutto similia quelle dei contadini liberi.
Il popolamento dell’Europa
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Non appena la popolazione prese ad aumentare, fu necessario mettere a coltura nuovi terreni
Ovunque in Europa la foresta e la palude arretrarono a favore dellecoltivazioni.Spesso i Signori cercarono, proprio per questo, di limitare il diritto allacaccia.
Si formano moltissimi nuovi villaggi: piccoli centri di nuova fondazioneche attiravano coloni grazie all’esenzione fiscale.Spesso erano ordini religiosi a farsi carico della colonizzazione.
Il popolamento dell’Europa
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Nell’Europa del Centro-Nord, molti Signori spinsero i coloni a trasferirsianche oltre i confini dell’Impero, verso Nord e verso Est.Le popolazioni già presenti suoi nuovi territori venivano costrette allaconversione religiosa.
I numeri cui abbiamo prima accennato potrebbero farci pensare adun’Europa sostanzialmente spopolata, ma attenzione:“sovrappopolazione” e o “spopolamento” sono concetti relativi.
La popolazione raggiunta in Europa nel XIII secolo costituiva un limitequasi insuperabile.
Il popolamento dell’Europa
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Quasi l’intera popolazione viveva in campagna.La terra era non solo il bene principale, la miglior forma di“investimento”, ma anche la fonte del rango.
Alcune innovazioni tecniche favorirono l’aumento della popolazione:
- Aratro pesante, con puntali in ferro e versoio (la cui diffusione eraostacolata dal costo dello strumento e da quello degli animali da tiro).
- Energia animale: buoi e cavalli erano preziosissimi. In questo campo fuessenziale il nuovo collare rigido a spalla.
Il cavallo dava maggior resa e aveva un mantenimento meno oneroso, ma erapiù facilmente vittima di malattie.
Il progresso delle tecnicheagrarie
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Alcune innovazioni tecniche favorirono l’aumento della popolazione:- Passaggio dalla rotazione biennale a quella triennale (frumento e segale –
avena, orzo, piselli – maggese).- Il mulino ad acqua e mulino a vento (meno carne, più pane).- Progressi nella metallurgia.
Rotazione triennale, mulini,produttività
Rese agricoleNon abbiamo risposte precise, ma è probabile che le rese fossero di 1:4 o 1:5(oggi sono dieci volte superiori). All’epoca di Carlo Magno era comune una resadi 1:2 o 1:3.
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Rotazione triennale, mulini,produttività
Tutto ciò costituì un reale progresso?
Forse si può rispondere affermativamente, ma solo in senso relativo: più persone vivono in condizioni precarie...
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Dopo aver parlato di demografia e di questioni riguardanti il mondo contadino, affrontiamo alcuni elementi riguardanti il mondo urbano, le città...
PRODUZIONE URBANA COMMERCI
STUDI E CULTURA
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Le città si ingrandiscono e tutte le attività commerciali e produttive che ivi si svolgono hanno un forte incremento.
Artigianato e manifattureurbane
L’Italia settentrionale era la regione europea dove tutto questo risultava più evidente.
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La città attraeva molte persone dalle campagne e non solo per le possibilità di lavoro: molti servi, trasferendosi, ottenevano la libertà.
Artigianato e manifattureurbane
Le attività artigianali, concentrandosi nelle città, divenneromaggiormente specializzate.Il settore guida era indubbiamente quello tessile.Una novità essenziale fu la produzione e lavorazione della seta.
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La specializzazione portò alla formazione di associazioni di mestiere, chiamate Arti o Corporazioni.
Artigianato e manifattureurbane
Esse, in una data città, riunivano tutti i maestri di una certaprofessione.Il maestro era il proprietario della bottega e dirigeva il lavoro dei socii(operai) e dei discipuli (apprendisti).
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L’Arte controllava orari e condizioni di lavoro, vietava la concorrenza, decideva la quantità di merce da produrre e le sue caratteristiche,
stabiliva i prezzi del prodotto finito.
Artigianato e manifattureurbane
Essa era, inoltre, anche una associazione di mutuo soccorso.
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Dopo il Mille, ci sono più motivi per viaggiare!
I commerci
A muoversi, infatti, non erano più solo soldati, pellegrini e vagabondi, ma anche numerosi mercanti, ceto sociale che inizia qui la sua
ascesa.
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Il commercio genera anche nuove forme di associazione fra persone, come la societas maris.
I commerci
Si trattava di un contratto commerciale: una persona, detentrice di uncapitale, si assumeva i rischi finanziari di una spedizione commercialevia mare, mentre una seconda persona, il mercante, effettuava ilviaggio.
Si trattava di un investimento davvero rischioso, ma molto redditizio!
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Le principali vie marittime riguardavano il Mediterraneo orientale, ma anche il Mare del Nord e il Mar Baltico.
I commerci
Anche gli scambi via terra aumentarono. Alcune vie carovaniereunivano le regioni meridionali dell’Europa a quelle settentrionali. Lungoquesti percorsi sorgevano delle fiere.
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Il commercio stimola il conio di moneta …
I commerci
A partire dal XIII secolo riprese anche la coniazione di monete d’oro: l’augustale di Federico II il Fiorino aureo di Firenze e il ducato d’oro
di Venezia sono esempi importanti.
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... E lo sviluppo delle attività bancarie!
I commerci
All’inizio furono semplici banchi di cambio valuta, ma presto divenneroveri e propri depositi utilizzati per offrire prestiti a interesse o perinvestire in grandi imprese commerciali.Per trasferire fondi da una città all’altra nacquero le lettere di cambio.
In Italia, regine del commercio furtono le repubbliche marinare: Amalfi,Genova, Pisa e Venezia.
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Gli studi superiori
Le università
La nuova vitalità si manifesta anche con la nascita delle primeuniversità.
Si trattava di corporazioni, che spesso univano in società studenti edocenti, il cui sviluppo fu un fenomeno tipicamente urbano.
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Alcune università
Le università
La scuola di medicina di Salerno era attiva già nell’XI secolo e venneriordinata da Federico II.
L’università di Bologna nacque nel XII secolo per iniziativa degli studentidi diritto.
Altre importanti università erano quella di Parigi (1200), Oxford (1170)e Cambridge (1240).
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Cultura e politica
Le autorità politiche e religiose erano molto interessate a queste istituzioni e, non di rado, cercavano di controllarle e di dirigerle.
Le università
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Libertà di insegnamento?
Quello della libertà di insegnamento era un grosso problema. Nella concezione medievale, la cultura era inscindibile dalla fede: ecco
che i programmi di studio dovevano essere approvati dalla Chiesa!
Le università
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Libertà di insegnamento?
Per parte loro, gli universitari si rendevano sempre meglio conto di rappresentare una sorta di “terzo potere”, accanto a quello politico
e quello religioso, e spesso cercavano di imporsi attraverso strumenti come lo sciopero.
Le università
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Facoltà
Organizzazione degli studi
Come accade anche oggi, gli studi universitari erano organizzati indiverse facoltà, certo assai meno numerose di quelle attuali.
L’insegnamento era impartito in latino e si basava sulla lectio (lettura) esulla quaestio (commento) dei testi delle auctoritates.A seguire, c’era la disputatio (discussione) su un tema proposto dalmaestro secondo il metodo della dialettica.
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I libri
Organizzazione degli studi
I libri continuarono ad essere assai rari e preziosi, ma la loro funzioneprese a cambiare.
Essi cominciarono a perdere la loro funzione sacra, per diventarestrumenti di lavoro.
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