Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo della agronomia...

33
Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo della agronomia territoriale Laboratorio di Ricerca “Land Lab”, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa piazza Martiri della Libertà, n.33 – 56127 Pisa Davide Rizzo*, Mariassunta Galli**, Tiziana Sabbatini°, Enrico Bonari°° * dottorando, ** assegnista post-doc, ° tecnico, °° professore ordinario "I NUOVI PAESAGGI" L’ecologia del paesaggio di fronte alle novità e alle sorprese ambientali Pesaro, 22-23 giugno 2006 Pesaro, 22-23 giugno 2006

Transcript of Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo della agronomia...

Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei:il ruolo della agronomia territoriale

Laboratorio di Ricerca “Land Lab”,

Scuola Superiore Sant’Anna di PisaScuola Superiore Sant’Anna di Pisa piazza Martiri della Libertà, n.33 – 56127 Pisa

Davide Rizzo*, Mariassunta Galli**, Tiziana Sabbatini°, Enrico Bonari°°

* dottorando, ** assegnista post-doc, ° tecnico, °° professore ordinario

"I NUOVI PAESAGGI" L’ecologia del paesaggio di fronte alle novità e alle sorprese ambientali

Pesaro, 22-23 giugno 2006 Pesaro, 22-23 giugno 2006

2

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Land Lab: chi siamo

MissioneStudiare con un approccio inter- e multidisciplinare l’ottimizzazione delle relazioni tra attività agricole, relazioni tra attività agricole, ambiente e territorioambiente e territorio, adottando e sviluppando metodologie di analisi e tecniche di valutazione innovative.

Tecnologie innovative per lo studio dei sistemi agricoli a scala territoriale

Agricoltura multifunzionale e agronomia territoriale

Agricoltura biologica e

agrobio-diversità

Aree di ricerca

Sistemi colturali

3

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Paesaggio: una definizione

“Landscape” means an area, as perceived by people, whose character is the result of the action and interactioninteraction of natural and/or human factors.

European Landscape Convention Art.1

4

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Paesaggio agrario

« Gli agricoltoriagricoltori gestisconogestiscono la gran parte del territorio, determinando così il livello di godimento e di sicurezza della cornice della nostra esistenza; essi determinano altresì lo stato [di conservazione] delle risorse naturali….

La qualità della vita dipende dunque largamente dalla loro azione »

AndréAndré CauderonCauderon Secrétaire perpétuel honoraire de l'Académie d'agriculture de France,

Directeur de recherche honoraire à l’INRA

5

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

La genesi dei paesaggi agrari

La realizzazione di un sistema organizzativo orientato alla produzione agraria richiede azioni tra cui:

• opere di drenaggiodrenaggio ed altre sistemazioni idraulico-agrarie (p.e. reti di fosse e canali, livellamenti, terrazzamenti, ecc.),

• l’impianto di siepi come frangiventofrangivento, • il tracciamento di viabilitàviabilità ed altre infrastrutture di accesso, • la costruzione di edificiedifici “dedicati” (fienili, magazzini, cantine, ecc.), • l’impianto di fruttetifrutteti od altri sistemi di colture permanenti (oliveti,

vigneti, agrumeti, ecc.).

Tali azioni sedimentano sul territorio diventando “segni” (in inglese “ landmarkslandmarks”) fissati nel paesaggio in modo più o meno permanente

(Antrop, 2005)

6

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

I paesaggi terrazzati

L’uomo vi ha agito come “cleverclever predatorpredator”, interpretando i vincoli ed ottimizzando l’uso delle risorse a fini produttivi(Pinto-Correira e Vos, 2002)

7

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

I paesaggi terrazzati/2

“il più importante sistema di organizzazione nell’area del Mediterraneo”

InterrelazioniInterrelazioni mediate dall’attività agricola in grado di modellare un intero sistema

8

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

La problematica

I paesaggi terrazzati, ed in particolare quelli in area mediterranea, hanno risentito della frammentazioneframmentazione e diversificazionediversificazione delle pratiche gestionali di cui si faceva cenno in apertura.

La marginalizzazionemarginalizzazione e l’abbandonol’abbandono che hanno interessato intere porzioni di paesaggi collinari e montani, e tra questi, di paesaggi terrazzati, hanno finito con il rendere esplicite le complesse relazioni che permettevano ad essi di funzionare in modo efficace.

Ne è conseguito, inoltre,un deterioramentodeterioramento delledelle funzionalitàfunzionalità agro-ambietali che questi sistemi agricoli garantivano implicitamente, e che si è manifestato in modo ricorrente negli ultimi anni.

9

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Obiettivo

L’obiettivo generale della ricerca qui presentata è la definizione di linee guida per la gestione linee guida per la gestione modernamoderna del paesaggio terrazzato del Monte Pisano, enfatizzando la comparabilità delle dinamiche che accomunano questa area ad altre in ambito mediterraneo.

La ricerca è stata realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa.

10

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

L’area di studio

NN

11

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

L’area di studio/2

• estensione totale: 16.000 ettari; • 3 Comuni selezionati, versante SO

(circa 6.200 ha)

• quotaquota massima: Monte Serra, 917 m • clivometria media pari al 37%; oltre

l’80% dell’area ha valori > 20%• piovositàpiovosità media annua: circa

1000÷1300 mm, • temperaturatemperatura media annua: da

14,5°C (pianura dell’Arno) a 10,2°C (M.te Serra), con gradiente termico verticale annuo di 0,5°C/100m

12

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

L’area di studio/3

Profilo agronomico: sistema agro-silvo-pastoraleGrande equilibrioequilibrio (benché forzato)

Uso del suolo

Sistemazioni idraulico-agrarie

Paesaggio terrazzato

gestione

13

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

L’area di studio/4

Profilo agronomico: sistema agro-silvo-pastoraleGrande equilibrio (benché forzato)

NuoveNuove relazionirelazioniUso

del suoloSistemazioni

idraulico-agrarie

Paesaggio terrazzato

Uso del suolo Sistemazioni

idraulico-agrarie

Paesaggio odierno

14

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Le fasi della ricerca

Definizione dellemodalità di manutenzione delle sistemazioni idraulico-agrarie

Acquisizione di un quadroquadro conoscitivoconoscitivo preliminare

CaratterizzazioneCaratterizzazione della copertura del suolo, delle sistemazioni e della gestione

Identificazione delle areearee fragilifragili e quantificazione del livello di rischio di dissesto

1

2

3

4

SITSIT

strutturazione

analisi dei dati

creazione banca dati

supporto alle decisioni

15

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

sopralluoghi e verifiche in campo

sopralluoghi e verifiche in campo

Caratterizzazione territoriale

densità dei terrazzamenti

densità dei terrazzamenti

digitalizzazionea schermo

digitalizzazionea schermo

calcolo per unità di areacalcolo per unità di area

geodatabasetopografico

geodatabasetopograficofoto aereefoto aeree

ortofotoortofoto

terrazzamentiterrazzamenti

stato delle sistemazioni idraulico-agrarie

stato delle sistemazioni idraulico-agrarie

sistemazioni idraulico-agrarie (aree)

sistemazioni idraulico-agrarie (aree)

stato delle colturestato delle colture

copertura del suolocopertura del suolo

stereo-restituzionestereo-restituzione

16

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Le sistemazioni idraulico-agrarie

direzione di deflusso

pianta di olivo

sistema radicale

sezione buca di impianto

strato impermeabile

drenaggio

“fognolo”(drenaggio

sotterraneo)

17

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

L’individuazione delle fragilità

parametri strutturalistrutturali

parametri agronomici agronomici gestionaligestionali

Strutturazione secondaria

FRAGILITÁFRAGILITÁ

esposizione

Strutturazione primaria

Predisposizione all’instabilità

pericolosità geomorfologica

altimetria

Strutturazione secondaria

Vulnerabilità gestionale

agro-pedologia

categorie di sistemazioni idr.-agr.

densità dei muretti a secco

copertura del suolo

gestione delle colture

(1) disponibilità di condizioni edafiche idonee alla coltivazione,

(2) contenimento dell'erosione(3) gestione del deflusso delle acque superficiali.

FragiltiàFragiltià: propensione al degrado delle sistemazioni idraulico-agrarie in relazione alle funzionalità agro-ambientali da esse espresse:

18

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Copertura del suolo

Distribuzione delle principali tipologie di copertura del suolo

colture attive

abbandoni totali

urbanizzato

bosco

19

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Copertura del suolo/2

20

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Sistemazioni idraulico-agrarie

terrazzamenti

ciglionamenti

lunettamenti

gradonamenti

estensive

Principali tipologie di sistemazioni idraulico agrarie e forestali

21

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Sistemazioni idraulico-agrarie/2

22

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Sistemazioni idraulico-agrarie/3

23

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e colture

Colture per tipologia e stato gestionale

olivetiabbandonati

coltiviabbandonati

vigneti

urbanizzato

bosco

24

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e colture/2

25

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e colture/3

26

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e sistemazioni

Sistemazioni per tipologia e stato gestionale

terrazzamentiabbandonati

ciglionamentiabbandonati

lunettamenti

gradonamentiabbandonati

estensive

27

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e sistemazioni/2

28

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Gestione e sistemazioni/3

29

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

La fragilità

fragilità strutturalestrutturale

fragilità agronomica agronomica gestionalegestionale

FRAGILITÁFRAGILITÁintegraleintegrale

30

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Abbandono e nuovi paesaggiEsplicita centralità delle sistemazioni idraulico-agrarieL’abbandono sta disegnando nuovenuove relazionirelazioni tra le risorse suolo ed acqua e l’uso e la gestione che ne vengono fatti; esso sta disegnando, dunque, nuovinuovi paesaggipaesaggi.

Uso del suolo Sistemazioni

idraulico-agrarie

Paesaggio odierno

problema risorsa

Nuovi paesaggi

31

ConclusioniRisultatiMetodoArea di studioContesto

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Abbandono e nuovi paesaggi/2

L’abbandono dei paesaggi terrazzati può essere trasformato dada problemaproblema inin risorsarisorsa nel momento in cui venga concepito come uno degli aspetti attraverso cui interpretare l’evoluzione delle interrelazioni tra fattori umani e naturali, rispetto alla quale individuare nuovenuove forme di “equilibrio”.forme di “equilibrio”.

problema risorsa

Nuovi paesaggi

Rizzo, Galli, Sabbatini e Bonari

Grazie per l’attenzione!

33

referente : Davide Rizzo

[email protected] Land Lab, Scuola Superiore Sant’Anna

Via S.Cecilia, 3 – 56127 PISAtel.: 050.883.503 fax: 050.883.512