Prisma 2/2012 Sport e movimento

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www.prisma-online.ch Sport e movimento Come fare uno sgambetto all’ipoglicemia Tipo 1: anche gli sport estremi sono possibili Quanti passi fate al giorno? ISSN 1423-9949 La rivista un po’ diversa per persone con diabete. 2 | 2012

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Si può benissimo fare sport anche con il diabete!Yann Curat (38), un’appassionato di sport estremiLouise Jeckelmann (17) gioca a calcio conun microinfusoreAccu-Chek Mobile. Senza strisce. Semplice. Geniale. In caso di domande ed

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Sport e movimentoCome fare uno sgambetto all’ipoglicemia

Tipo 1: anche gli sport estremi sono possibili

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1423

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editoriale indice

Care lettrici, cari lettori,

i giochi olimpici e i campionati europei di calcio saranno le star dell’anno sportivo 2012. E allora perché non dichiarare il 2012 anno di esercizio fisico anche per voi? Questo numero di Prisma intende fornirvi uno spunto proprio in questo senso.

Fare sport con il diabete di tipo 1 o 2? Certo che sì, lo sport è salutare per chiunque. I diabetici di tipo 1 devono però adat-tare le dosi di insulina alla durata e all’intensità dell’attività fisica. Il dottor Patrick Meyer dà consigli preziosi al riguardo nel suo articolo di fondo.

I sistemi di autocontrollo della glicemia e i microinfusori Accu-Chek danno da anni ottimi risultati anche per lo svol-gimento di attività fisiche e sono compagni fidati quando si partecipa a una maratona ciclistica o quando si gioca a calcio. Leggete le storie di vita vissuta di Yann Curat e di Louise Jeckelmann.

Più piccolo, più leggero, ma sempre completo! Ecco che è arrivato il nuovo sistema di autocontrollo della glicemia, l’Accu-Chek Mobile, con i suoi 50 test su nastro continuo e il suo comodo pungidito integrato. Il test della glicemia non è mai stato così semplice!

In che cosa si distinguono i sistemi Accu-Chek dai prodotti simili più a buon mercato che vi vengono proposti con insistenza in certi centri? La rubrica «valore aggiunto» vi presenta di volta in volta un servizio che potrete ottenere gratuitamente da Accu-Chek. In questo numero cominciamo la serie col presentarvi le Hotline Accu-Chek.

Vi auguriamo un mondo di divertimento con l’esercizio fisico!

Peter Jäggi

Cos’è un codice QR?QR significa Quick Response (risposta rapida) e viene attualmente impiegato soprattutto per ottenere maggiori informazioni direttamente tramite la videocamera integrata di uno smartphone.

Come funziona? Cercate «QR» nell’App-Store dell’operatore del vostro Smartphone, installate un’App gratuita, apritela e scandite il codice QR con la videocamera a distanza ravvicinata. Il vostro Smartphone aprirà il browser e visualizzerà il sito di Prisma.

salute 4 Si può benissimo fare sport anche con il diabete!

reportage 8 Yann Curat (38), un’appassionato di sport estremi

14 Louise Jeckelmann (17) gioca a calcio con

un microinfusore

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Senza strisce. Semplice. Geniale.

valore aggiunto 12 In caso di domande ed emergenze:

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impressum La rivista un po’ diversa per persone con diabete.

Organo ufficiale del Gruppo di interessi per persone con diabete. Anno XIII – N. 2/2012 – ISSN 1664-4786

Frequenza di pubblicazione 4 numeri all’anno in tedesco, in francese e in italiano

Tiratura in tedesco: 32 830 copie per membri e donatori + 5 633 copie a distribuzione gratuita in francese: 7 622 copie per membri e donatori + 5 671 copie a distribuzione gratuita in italiano: 2 419 copie per membri e donatori + 1 286 copie a distribuzione gratuita tiratura certificata da REMP

Redazione «PRISMA», Postfach 96, CH-6343 Rotkreuz, [email protected], www.prisma-online.ch

Editore Gruppo di interessi per persone con diabete.

Segreteria di redazione Franziska Bachl, «PRISMA», Postfach 96, 6343 Rotkreuz, tel. 041 799 62 79, fax 041 799 65 63

Equipe redazionale Peter Jäggi (Redattore capo), Tina Ackermann (TA), Franziska Bachl (FBA), Freddy Karrer (FKA), Christian Vitorino (CVI), Bruno Candrian (BCA)

Vendita inserzioni Axel Springer Schweiz AG, Fachmedien, Postfach, 8021 Zürich tel. 043 444 51 04, fax 043 444 51 01, [email protected], www.fachmedien.ch

Casa editrice Distribuzione Pubblicità LABOLIFE-Verlagsgemeinschaft, c/o DEGRA AG, Grundstrasse 16, CH-6343 Rotkreuz, Mail [email protected]

Produzione DEGRA AG, Grundstrasse 16, CH-6343 Rotkreuz, Mail [email protected]

Traduzioni SCRIBE, CH-2500 Biel 4, tel. 032 342 77 77, fax 032 342 43 67

Prezzi di vendita abbonamento annuale CH/FL: CHF 10.– numero singolo: CHF 3.– (più spese postali e spese di spedizione)

Cambiamento d’indirizzo Inviare una cartolina al servizio abbonati oppure consultare il sito www.prisma-online.ch o telefonare allo 0800 803 303

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4 salute

salute

Si può benissimo fare sport anche con il diabete!

ma di glicogeno) si esauriscono e, di conseguenza, i muscoli tendono a richiedere un maggior apporto di zuccheri al sangue. La conclusione è che, per un diabetico di tipo 1, più lo sforzo è intenso o prolungato, più aumenta il rischio di ipoglicemia.

In un soggetto non diabetico, la gli-cemia si mantiene su livelli normali anche durante uno sforzo, grazie a diversi meccanismi: se da un lato la secrezione di insulina diminu-isce durante lo sforzo, gli ormoni cosiddetti di controregolazione (glucagone, cortisolo, adrenalina e ormone della crescita) aumen-tano, in maniera tale da favorire la produzione di glucosio da parte del fegato. Questi glucidi potranno essere utilizzati dai muscoli anche in presenza di piccole quantità di insulina, dato che è lo sforzo stesso a far penetrare il glucosio nei mu-scoli, come fa appunto l’insulina. Questo fatto ha delle conseguenze in un soggetto diabetico di tipo 1,

che produce una minor quantità di glucagone e si inietta regolarmente dosi di insulina. Ne consegue che il fegato produce meno zuccheri destinati ai muscoli e la captazione dei glucidi da parte dei muscoli au-menta per effetto dello sforzo che si aggiunge all’effetto dell’insulina. Di conseguenza, in presenza di uno sforzo in un soggetto diabetico di tipo 1, viene a determinarsi un ec-cesso di insulina, che può provocare episodi di ipoglicemia.

Il rischio di ipoglicemia… e di iperglicemiaIl rischio di ipoglicemia sussiste quindi nel corso dello sforzo e su-bito dopo, ma anche diverse ore più tardi, o addirittura durante la notte. Questo si spiega in particolare con l’effetto dello sforzo sulla captazio-ne del glucosio da parte dei musco-li, effetto che prosegue anche ore dopo la fine dello sforzo. Ma anche per il fatto che il fegato resta senza riserve sufficienti di carboidrati,

L’organismo dispone essenzialmen-te di due tipi di «carburante» per produrre energia: i glucidi, chiama-ti anche carboidrati (zuccheri), e i lipidi (grassi). I glucidi, e in partico-lare il glucosio, sono essenziali dal momento che forniscono un rapido apporto di energia ai muscoli. Pur-troppo le loro riserve sono limitate e per questo motivo i muscoli trag-gono una parte dell’energia di cui necessitano dai grassi, le cui riserve sono ben più abbondanti.

Qualche principio fondamentaleCi sono due concetti di grande im-portanza: innanzitutto, più intenso è lo sforzo, più i muscoli tenderan-no a utilizzare glucidi anziché grassi per produrre energia. Questo signi-fica che quando si corre i nostri muscoli consumano più glucosio che quando si cammina. D’altra parte, più lo sforzo è prolungato, più le riserve di carboidrati esistenti nei muscoli e nel fegato (sotto for-

Se è vero che l’esercizio fisico fa parte integrante del trattamento del diabete di tipo 2, non è così per

le persone affette da diabete di tipo 1, per le quali il fatto di praticare uno sport di solito non consente di

migliorare il valore di HbA1c. Tuttavia anche per i diabetici di tipo 1 lo sport ha un effetto benefico, così

come per la popolazione in genere, allo scopo di mantenersi in forma, perdere peso in eccesso, condividere

piacevolmente del tempo con altri o anche migliorare la propria performance.

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5Si può benissimo fare sport anche con il diabete!

che sono state consumate nel corso dell’attività fisica.

Come abbiamo costatato in pre-cedenza, l’organismo, durante uno sforzo fisico, secerne degli ormoni, cosiddetti di controregolazione, che sono iperglicemizzanti. In occasio-ne di uno sforzo intenso o violento, ad esempio nel caso di sport che richiedano sprint, questi ormoni possono far salire la glicemia a li-velli superiori a 10 – 15 mmol/L. In genere questo effetto si rivela transitorio e, una volta cessato lo sforzo, è spesso seguito da una di-minuzione, talvolta anche notevole, della glicemia. È dunque possibile che si verifichi una iperglicemia in occasione di uno sforzo, senza che

questo impedisca necessariamente il sopraggiungere di una ipogli-cemia pochi minuti o anche ore più tardi. Allo scopo di limitare il rischio di ipoglicemia, debbono essere adottate due misure, come illustrate più basso.

Primo, un apporto sufficiente di carboidratiLa tavola 1 illustra la quantità di carboidrati consumata in un’ora di sforzo, come può accadere durante lo svolgimento di diverse attività fisiche. Come si può osservare, più lo sforzo è intenso, più questo con-sumo risulta elevato. Teoricamente, per evitare l’insorgenza di ipogli-cemia, bisognerebbe compensare questo consumo di carboidrati con

l’assunzione regolare di zucchero per la durata dello sforzo. Stupisce constatare che in genere si tende a sottostimare la quantità di carboi-drati necessaria.

Per semplicità, si può stimare che l’apporto di carboidrati dovrebbe essere dell’ordine di 15 – 30 grammi per ogni periodo di 30 minuti di sforzo. Dato che le esigenze va-riano in funzione dell’intensità e della durata dello sforzo, la tavola 2 propone uno schema di apporto di carboidrati più dettagliato.

Si osservi che, se la glicemia prima dello sforzo è 7 mmol/L, è pre-feribile assumere subito 15 grammi di zucchero per evitare che soprag-giunga rapidamente un’ipoglicemia fin dall’inizio dell’attività fisica. Durante lo sforzo bisogna poi pri-vilegiare un apporto di carboidrati ad assorbimento rapido e di facile digestione, ad esempio sotto forma di bevande zuccherate/energeti-che, che offrono al tempo stesso un apporto sufficiente di acqua per limitare il rischio di disidratazione

Durata < 20 m 20 – 60 m > 60 m

Intensità

< 60% della FCM – 15 g 30 g/ora

60 – 75% della FCM 15 g 30 g 75 g/ora

> 75% della FCM 30 g 75 g 100 g/ora

Tavola 2: Apporto (in grammi) di carboidrati consigliato in funzione della durata e dell’intensità dello sforzo.

FCM = Frequenza Cardiaca Massima. Si può calcolare mediante la formula: 220 – età (p.e. per una persona di 30 anni, la FCM è di 220 – 30 = 190 pulsazioni/minuto)

Fonte: Grimm JJ et al, Diabetes Metab 2004

Grammi di carboidrati per ora di attività per persone del peso di

Attività 45 kg 70 kg 90 kg

Badminton 24 28 32

Basket 49 58 67

Corsa (8 km/h) 38 45 52

Corsa (11 km/h) 60 70 81

Corsa (14 km/h) 80 94 108

Danza 31 36 41

Calcio 51 60 69

Giardinaggio intenso 30 35 40

Marcia (4,5 km/h) 18 21 24

Nuoto (20 m/mn) 24 28 32

Escursione in montagna 38 45 52

Sci 43 50 58

Sci di fondo (10 km/h) 89 105 121

Giocare a Tennis 32 38 44

Lavori domestici 10 12 14

Ciclismo (8 km/h) 17 20 23

Ciclismo (16 km/h) 38 45 52

Ciclismo (24 km/h) 60 70 81

Tavola 1: Quantità (in grammi) di carboidrati consumata in un’ora per diverse attività fisiche in funzione del peso della persona

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salute

6 salute

conseguente alla traspirazione. Nel caso di sforzi prolungati e di inten-sità moderata (come, ad esempio, per un’escursione), un apporto di carboidrati solidi (frutta fresca o secca, barrette di cereali) rappre-senta un eccellente complemento.

È opportuno insistere, infine, su quanto è importante che il pasto consumato dopo lo sforzo contenga zuccheri lenti, allo scopo di ricosti-tuire le riserve di glucidi. Questo consentirà di limitare i rischi di

ipoglicemia, specie nel corso della notte. In quest’ottica, può rivelarsi utile anche uno spuntino prima di coricarsi.

Secondo, ridurre le dosi di insulinaCome seconda misura da adottare, bisogna ridurre le dosi di insulina. Prima di affrontare il modo in cui aggiustarle caso per caso, conviene precisare alcuni concetti di base: � bisogna evitare di iniettare l’in-sulina negli arti sollecitati dallo

sforzo (per esempio, la coscia prima di una corsa o il braccio prima di giocare a tennis);

� bisogna evitare di compiere uno sforzo durante il picco d’azione dell’insulina (ad esempio, durante le prime 2 ore dopo l’assunzione di insulina prandiale);

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Dr Patrick MeyerMedico Assistente Servizio di endocrinologia, diabetologia e nutrizione Ospedali Universitari di Ginevra [email protected]

Figura 3: Esempi di aggiustamento dell’insulina in funzione dell’attività fisica (da adattare caso per caso!)

*salvo insulina glargina (Lantus®)

Insulinoterapia intensiva multi-iniettiva

Un’ora di jogging alle 09.00:Insulina basale*:mattina: æ ridurre del 10 – 30% sera: nessun cambiamento microinfusore: æ ridurre del 20 – 50%

durante lo sforzo, poi del 10 – 30% per 2 a 3 ore

Escursione di una giornata in montagna:Insulina basale*:mattina: æ ridurre del 20 – 50%sera: æ ridurre del 20 – 50%microinfusore: æ ridurre del 20 – 50%

durante lo sforzo e la notte

Insulina prandiale: mattina: ridurre del 50%mezzogiorno: ridurre del 25 – 50%sera: nessun cambiamento

Insulina prandiale: mattina: æ ridurre del 50 – 75%mezzogiorno: æ ridurre del 50 – 75%sera: æ ridurre del 50 – 75%

Un’ora di badminton alle 18.00:Insulina basale*:mattina: nessun cambiamentosera: æ ridurre del 10 – 30%microinfusore: æ ridurre del 20 – 50%

durante lo sforzo, poi del 10 – 30% per 2 – 3 ore ± la notte

Insulina prandiale: mattina: nessun cambiamentomezzogiorno: nessun cambiamentosera: æ ridurre del 25 – 50%

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� non è consigliabile modificare l’insulina glargina (Lantus®) nel caso di sforzi occasionali. Trat-tandosi di insulina ultralenta, una diminuzione della dose la sera prima o al mattino, in previsione di uno sforzo, in genere non consente di ottenere una quantità di insulina adeguata al momento dell’attività. Nel caso, invece, di sforzi ripetuti su diversi giorni consecutivi (per esempio, nel caso di escursioni di montagna per un’intera settimana), è opportuno diminuire la dose di insulina glargina;

� per comodità, se si è soliti praticare frequenti attività sportive, può essere preferibile portare un microinfusore, che consente di regolare il rilascio di insulina basale ora per ora, cosa che risulta particolarmente comoda durante e dopo lo sforzo. Si osservi che per sforzi sufficien-temente brevi, come nel caso del nuoto, è possibile togliersi il microinfusore per tutta la durata dell’attività;

� bisogna evitare di assumere insulina rapida per correggere le iperglicemie, quando queste insorgono durante lo sforzo o subito dopo. Queste iperglicemie sono spesso transitorie e si correggono spontaneamente. Qualora persistano dopo alcune ore, si può intervenire, ma assu-mendo dosi di insulina inferiori a quelle utilizzate di solito;

� in caso di squilibri metabolici, caratterizzati da tassi glicemici troppo elevati da diversi giorni, e soprattutto in presenza di corpi chetonici, è necessario rinun-

ciare all’attività fisica, poiché la situazione potrebbe aggravarsi al momento dello sforzo.

Per quanto riguarda gli aggiusta-menti nel dosaggio dell’insulina, è assai difficile dare consigli di carattere generale. La riduzione dell’insulina basale e/o prandiale deve essere effettuata, caso per caso, in funzione dell’intensità, della du-rata e del tipo di sforzo, ma anche a seconda del tipo di insulina e dell’ora in cui si prevede di svolgere l’attività fisica. La figura 3 illustra alcuni esempi di attività fisica e gli aggiustamenti che si potrebbero ipotizzare nel dosaggio dell’insuli-na. Evidentemente si tratta soltanto di indicazioni di base, rispetto alle quali ogni diabetico dovrà determi-nare gli opportuni aggiustamenti individuali, in funzione delle pro-prie esperienze.

Anche l’attività agonistica è possibileIl diabete di tipo 1 non deve costi-tuire un motivo per rinunciare allo sport. Prova ne sia che alcuni atleti, che erano campioni olimpionici prima di sviluppare il diabete, sono riusciti a vincere nuovi titoli anche dopo aver contratto la malattia. Tuttavia saper gestire la glicemia in occasione dello svolgimento di un’attività sportiva non è cosa sem-plice e richiede impegno in termini di autocontrollo della glicemia e di aggiustamenti nel dosaggio dell’in-sulina. In conclusione, con un apporto sufficiente di carboidrati, una diminuzione del dosaggio di insulina e un po’ di esperienza, è possibile ridurre notevolmente il rischio di ipoglicemia. Il piacere e la soddisfazione di svolgere un’attività sportiva non potranno che avvan-taggiarsene!

Si può benissimo fare sport anche con il diabete!

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8 reportage

salutereportage

«Ho partecipato alla più lunga e difficile corsa di mountain bike al mondo!»

ostacoli di alcun genere. Allora mi han-no trasferito in un altro settore, così ho lavorato in tutto 18 anni per la Polizia cantonale. Circa cinque mesi fa, mi sono posto una nuova sfida: oggi lavo-ro per una compagnia di assicurazioni in qualità di esperto in sinistri.

In che modo il diabete ha modificato il

corso della sua vita?

Come ho già detto, all’inizio è stato un brutto colpo. Pensavo che la mia vita fosse finita. Credevo che tutto quello che mi faceva piacere non sarebbe più stato possibile. Era un sentimento assai negativo… Avevo bisogno di tempo. Poi, a poco a poco, ho imparato a co-noscere il diabete e ho scoperto come funzionava il mio corpo. Ho dovuto imparare a tener conto delle mie esi-genze e a prestarvi attenzione. E ho constatato che lo sport e il diabete pos-sono convivere perfettamente. Oggi mi sento in buona salute, anche se con un handicap.

Quindi è lo sport che le ha permesso di

ritrovare un atteggiamento positivo?

Sì, credo sia il caso di dirlo. Lo sport mi ha aiutato a non sentirmi frenato dalla malattia e a riprendere in mano la mia

TA. Prisma: Grazie di averci offerto la sua

testimonianza per la nostra rubrica «Ecco

come vivo con il diabete». Cosa l’ha spinto

a farlo?

Lo faccio semplicemente per dare coraggio ai giovani ai quali è stato diagnosticato il diabete. So per espe-rienza quanto possa essere depri-mente sentirsi d’un tratto colpito da una malattia incurabile.

Lei come ha reagito alla diagnosi?

È stato davvero difficile. Avevo 24 anni, facevo molto sport, godevo di ottima salute sia fisica che mentale e da sei mesi facevo parte di un’unità speciale della Polizia cantonale friburghese. La nostra squadra si occupava soprattutto di interventi speciali o ad alto rischio. Prima di entrare, avevo dovuto supera-re diversi test di resistenza, di sport e di tiro. C’erano 12 candidati per un solo posto e sono stato selezionato io. Sei mesi più tardi mi hanno diagnosticato il diabete e allora è finito tutto.

A causa della malattia, ha dovuto

rinunciare al posto?

Sì. Ma lo capisco benissimo. In una squadra come quella bisogna essere pronti per l’azione al 100%, senza

Vi avevamo chiesto di parlarci della vostra vita con il diabete. Ora vi presentiamo il nostro primo

interlocutore, Yann Currat, 38 anni, del Canton Friburgo. È sposato, padre di due bambini e estremamente

appassionato di sport…

vita. Prima della diagnosi mi piaceva giocare a calcio, come dilettante. In seguito ho giocato con la mia squadra, la FC Sarine-Ouest, che è in seconda divisione. D’inverno faccio escursioni con gli sci e d’estate mi dedico alla mountain bike.

Escursioni con gli sci pur essendo

diabetico?

Sì. Nel 2008, con due colleghi, ho par-tecipato alla Patrouille des Glaciers, su un percorso di 53 km tra Arolla e Ver-bier. Abbiamo dovuto sottoporci a una

Page 9: Prisma 2/2012 Sport e movimento

Ecco come vivo con il diabete

Raccontateci la vostra storia!

Nella nostra nuova rubrica vi sveliamo dei ritratti personali che i nostri lettori hanno voluto proporci con grande disinvoltura: straordinari, quotidiani, capaci di motivare e di ispirare, ma soprattutto assolutamente autentici. Inviateci un’e-mail con le vostre coordinate, indirizzandola a [email protected]. Ci metteremo in contatto con voi per un’intervista.

Allora buon compleanno a Mélia e

grazie mille a lei per averci concesso

questa intervista!

È stato un piacere, ci tengo davvero a che i giovani capiscano una cosa importante: anche col diabete la vita continua, ed è proprio perché vi co-noscete così bene, anzi perché dovete conoscervi così bene, che potrete rag-giungere i vostri obiettivi.

9«Ho partecipato alla più lunga e difficile corsa di mountain bike al mondo!»

preparazione intensiva di cinque mesi. La Patrouille des Glaciers è una com-petizione militare internazionale di scialpinismo organizzata dall’Esercito svizzero. Possono parteciparvi anche delle pattuglie civili. In passato essa aveva lo scopo di verificare il livello di preparazione, la capacità di azione e la volontà di resistenza dei soldati alpini. Oggi, su questo percorso alpino in al-titudine, si mette alla prova la propria resistenza in quanto componenti di una cordata. La Patrouille des Glaciers è una prova estrema, per la particolare lunghezza, per le difficoltà del terreno alpino, per l’altitudine e per il profilo del percorso. Si trattava di un evento unico e sono fiero di aver superato la prova insieme alla mia squadra.

Come ha fatto a tenere al caldo il suo

misuratore di glicemia durante la gara?

Ho sempre tenuto il più possibile vici-no al corpo la mia penna per insulina e il mio Accu-Chek Mobile, del quale sono d’altronde assai soddisfatto, visto che è così comodo e compatto. Certo non era divertente dovermi misurare la glicemia con le dita gelate, senza parlare della stanchezza che avevo ad-dosso! Partivamo alle quattro di matti-na e sciavamo per sei ore. Con la mia mountain bike ho preso parte al Grand Raid, nel Vallese, che forse è conside-rata la corsa di MBT più difficile al mondo. Il percorso tra Hérémence e Grimentz era di 68 chilometri e sali-va fino a 2296 metri di altitudine. La prima volta mi ci sono volute otto ore e mezza, sotto la pioggia; la seconda volta mi sono bastate sei ore in tutto…

Lei chiede molto al suo corpo e si direbbe

che prova un vero piacere nel praticare

sport di resistenza. A che cosa presta par-

ticolare attenzione?

Sono molto ben organizzato e molto disciplinato. Per un ex poliziotto è normale… Per esempio, mi controllo la glicemia tra le cinque e le otto vol-te al giorno. Quando si conosce bene il proprio corpo, si è ben informati e ben preparati, neppure gli sport di resistenza rappresentano un problema. Il diabete mi accompagna sempre, ma sono io a tenere le redini.

E la sua famiglia come affronta il

suo diabete?

Molto bene. Certo, talvolta mi sento frustrato nel dover affrontare la ma-lattia. Ma mia moglie ormai si accorge anche prima di me del sopraggiungere di una ipoglicemia. Inoltre non per questo ci dimentichiamo di godere della vita, specialmente con nostra fi-glia Mélia, che fra l’altro oggi festeggia il suo sesto compleanno, e nostro figlio di due anni e mezzo, Ylann.

Grand Raid, agosto 2009: Yann Currat sul Pas-de-Lona a 2800 metri di quota

Page 10: Prisma 2/2012 Sport e movimento

10 prodotti

prodotti

Accu-Chek Mobile.Senza strisce. Semplice. Geniale.

CVI. Grazie al nuovo sistema Accu-Chek Mobile, misurare la glicemia senza strisce reattive non solo è possibile, è anche facilissimo: bastano quattro semplici passi. Questo nuovo modo di controllare la glicemia è particolar-mente adatto ai diabetici insulinodi-pendenti, che debbono misurare con regolarità il proprio tasso glicemico. Con i suoi 50 test su nastro continuo e le sue 6 lancette integrate, i pazienti non hanno più bisogno di manipola-re singole strisce reattive o lancette.

Il nuovo sistema per misurare la glicemia Accu-Chek Mobile, con le sue ormai sperimentate funzionalità,

si presenta con un design più raffinato ed elegante ed è ancora più silenzioso.

21 3 4

Eseguire il prelievo Applicare il sangueAprire lo sportello Leggere il risultato e chiudere lo sportello

4 semplici passi per misurare la glicemia.

Questo permette di controllare la gli-cemia con discrezione, con un notevo-le risparmio di tempo e praticamente ovunque. Da notare sono anche le caratteristiche dell’innovativo pun-gidito Accu-Chek FastClix integrato nel sistema: caricamento e puntura si effettuano con un solo click, e la profondità di penetrazione può essere regolata su 11 diversi livelli, tra i quali scegliere secondo le proprie esigenze. Inoltre il prelievo di sangue risulta praticamente indolore.

Concetto integrato di smaltimentoIl sistema integrato, che include le cassette-test e i cilindri per lancette, ha il vantaggio che non c’è più bisogno di smaltire alcunché dopo il test. Le singole strisce reattive e le lancette

Page 11: Prisma 2/2012 Sport e movimento

11Accu-Chek Mobile. Senza strisce. Semplice. Geniale.

sporche di sangue appartengono de-finitivamente al passato. Dopo l’uso, le cassette da 50 test o i cilindri da 6 lancette possono essere smaltiti senza problemi insieme ai rifiuti domestici, in piena sicurezza e rispetto dell’igiene.

Ulteriori innovazioniLe innovazioni apportate al display ne hanno migliorato notevolmente la nitidezza e la leggibilità. Oltre alla na-vigazione semplificata sul menu, l’uti-lizzo dell’Accu-Chek Mobile risulta facile come un gioco. Lo sportello di protezione e l’alloggiamento della cassetta si aprono più facilmente, così come lo scomparto batterie. E nel

caso si intenda utilizzare il pungidito separatamente dall’apparecchio, risul-terà ancora più facile sganciarlo.

Anche il trasferimento di dati dall’ Accu- Chek Mobile al PC risulta più sem-plice. Ora è possibile utilizzare il cavo di connessione USB Micro-B standard, fornito con l’apparecchio.

Abbiamo risvegliato il vostro inte-resse? Il nuovo Accu-Chek Mobile è adesso disponibile in Svizzera. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.accu-chek.ch o chiamare gratuitamente la Hotline servizio diabete allo 0800 803 303.

1 kit Accu-Chek Mobile mmol/L, con 1 cassetta-test da 50 test (Pharmacode: 4048819)

al prezzo di CHF 42.00, pari all’importo massimo di rimborso!

Disponibile presso la sua farmacia, il suo medico o la sua associazione per il diabete.

Approfittate anche voi dell’offerta di lancio:

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Insulinodipendente?Abbonatevi subito alla eNewsletter e vincete: www.accu-chek.ch/eNewsletter

Durante colazione Durante le riunioni Durante una passeggiata

Nel pomeriggio Nel viaggio Facendo sport

Misurare quasi sempre e dappertutto.

Page 12: Prisma 2/2012 Sport e movimento

12 valore aggiunto

valore aggiunto

In caso di domande e emergenze: le Hotline Accu-Chek

gono accolte dal servizio clienti di Ro-che Diagnostics di Rotkreuz. Il team della Hotline riceve un’approfondita formazione e possiede competenze estese su tutti gli argomenti riguar-danti la misurazione della glicemia e i relativi apparecchi – più o meno nuo-vi. È davvero straordinario che anche dei colleghi del product management e del marketing operino regolarmen-te in questo servizio. Essi sono in con-tatto costante con i diabetici per ris-pondere alle loro domande e alle loro preoccupazioni. Le chiamate da parte di persone italofone o francofone ven-gono indirizzate alla Hotline europea di Roche, sita in Barcellona.

Servizio di guardia 24 ore su 24Le due Hotline di Accu-Chek sono soggette a orari di apertura solo nel senso che, prima delle 8 e dopo le 17, le chiamate vengono raccolte da un servizio di guardia. Durante i fine settimana e di sera, il servizio di gu-ardia per i microinfusori è prestato da un collaboratore o da una collaborat-rice del team. Raggiungibili al telefo-no cellulare in qualsiasi momento per emergenze tecniche, hanno ad esem-pio la possibilità di fare in modo che un microinfusore sostitutivo venga prontamente consegnato. Il collabo-ratore Patrick Schmid ricorda la chia-

mata preoccupata di una madre. La figlia aveva perso il microinfusore sul-la pista da sci in occasione di una set-timana bianca. Dato che il microin-fusore era risultato introvabile anche dopo le più attente ricerche, era sta-to necessario effettuare una sostitu-zione tramite corriere. Per le vacanze all’estero, durante le quali non è possi-bile garantire una rapida sostituzione, Roche mette gratuitamente dei micro-infusori di riserva a disposizione dei propri clienti.

Domande, domande e ancora domandeLe domande più frequenti rivolte alle Hotline riguardano l’utilizzo corret-to dei sistemi di misurazione della gli-cemia Accu-Chek. Ma non mancano gli ordini, ad esempio quando si ren-de necessaria la sostituzione di un vec-chio apparecchio. Le domande relati-ve all’utilizzo possono trovare risposta agevolmente al telefono. I problemi tecnici relativi agli apparecchi vengo-no acquisiti in un sistema centralizza-to. In questo modo, qualora un pro-blema si ripresenti frequentemente, vengono prese le contromisure neces-sarie. Questo procedimento consente di soddisfare gli elevati requisiti pos-ti dal legislatore riguardo ai farmaci e agli apparecchi sanitari (relativi al co-siddetto obbligo di segnalazione).

BCA. Per un’azienda come Roche Di-agnostics, la «relazione» con i clienti non finisce certo con la vendita di un prodotto, anzi è proprio allora che co-mincia, con un’ampia offerta di pres-tazioni gratuite di servizi e di assisten-za. Ne fanno parte le due Hotline per i misuratori di glicemia Accu-Chek e per i microinfusori Accu-Chek.10 000 chiamate – tendenzialmente in crescita – vengono indirizzate ogni anno alle due Hotline, a disposizione dei nostri clienti in qualsiasi momen-to. La maggior parte delle chiamate proviene dalla Svizzera tedesca e ven-

Nella rubrica «Valore aggiunto» vi presentiamo le numerose prestazioni di servizio e di assistenza di

Roche Diagnostics (Schweiz) AG. In questo primo contributo troverete informazioni relative alle due Hotline.

0800 803 303La Hotline gratuita per tutte le domande relative alla misurazione della glicemia

0800 11 00 11La Hotline gratuita per tutte le domande relative ai microinfusori per insulina

Patrick Schmid alla Hotline; ormai un fatto scontato praticamente per tutti i collaboratori del team di Roche Diabetes Care.

Page 13: Prisma 2/2012 Sport e movimento

Perché contare i passi?Per vivere sani e muoversi a sufficienza ogni giorno non c’è bisogno di fare delle camminate per ore attraverso i boschi o di allenarsi in palestra. Basta semplicemente andare a piedi, la cosa più naturale del mondo. Anche in una qualunque giornata trascorsa in ufficio, si fanno in media 2500 passi al giorno. Per meglio tutelare la salute sarebbero necessari da 6000 ad 8000 passi in più al giorno. L’ideale sarebbe dunque raggiungere i 10 000 passi al giorno, pari a 5-7 chilometri. Si raccomanda dunque di camminare dai 50 ai 70 minuti al giorno. Bastano infatti 50 minuti di marcia per attivare al meglio il metabolismo. Il podometro (detto anche pedometro o contapassi) è un compagno ideale per l’allenamento e la motivazione. È piccolo e sempre a por-tata di mano e può essere facilmente fissato al bordo dei pantaloni o della gonna.

Per chi e perché?Quest’offerta è rivolta a chiunque intenda muoversi di più ogni gior-no – quindi soprattutto alle persone che non praticano sport o non ne praticano abbastanza. Se, ad esempio, state seduti tutto il giorno per la vostra attività lavorativa o se passate molto tempo al volante, quest’offerta è l’ideale per voi.

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Il podometro

L’attività fisica è, accanto a un’alimentazione equilibrata, uno dei fat-tori di protezione più importanti per la vostra salute. Chi vuole muo-versi di più per rimanere in salute non deve necessariamente diven-tare un campione sportivo. Basta adottare alcuni piccoli accorgimenti nel comportamento di tutti i giorni per ottenere effetti più positivi e duraturi rispetto ai buoni propositi non rispettati. Ogni tipo di attività fisica fa bene al corpo. Il solo fatto di camminare regolarmente rappresenta un efficace allenamento alla resistenza.

Qualche dato sul nostro podometro· Clip più robusta per un miglior fissaggio al bordo di gonne

e pantaloni· Pulsanti di comando incassati per evitare il reset involontario· Cinturino di sicurezza collegato alla clip per evitare smarrimenti· Meccanica migliore e più precisa (contatore)· Batteria di qualità (con una durata di vita di 2 anni)

Con la presente acconsente a ricevere da noi periodicamente informazioni e offerte specifiche personalizzate. Il suo indirizzo non sarà divulgato a terzi. La dichiarazione completa sulla protezione dei dati può essere consultata alla pagina www.roche-diagnostics.ch/motivation.

Gradirei partecipare al programma «motivation»

Faccio già parte del programma «motivation»

Sono contento di fare più movimento ogni giorno e ordino pertanto un podometro a CHF 32.– (incluso IVA e spese di spedizione, fino ad esaurimento scorte)

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Inviare a: Prisma, «motivation», Postfach 96, 6343 Rotkreuz oppure ordinare sul sito internet www.prisma-online.ch

Cognome, nome

Via

CAP/Località

Telefono

E-mail

Data, firma

Data di nascita

Diabete? tip0 1 tipo 2

Quante volte alla settimana misurate la glicemia?

1–3 volte 4–6 volte 7–10 volte 11–20 volte più di 20 volte

Misuratore di glicemia usato?

Misuratore di glicemia desiderato mmol/L (solo per nuovi soci)

Accu-Chek Mobile Accu-Chek Aviva Accu-Chek Aviva Nano

Estrazione a sorte per attuali e nuovi iscritti al programma «motivation»

Page 14: Prisma 2/2012 Sport e movimento

reportage

14 reportage

Louise Jeckelmann ha 17 anni e gioca a calcio con un microinfusore

misuro la glicemia, calcolo rapida-mente quanta insulina mi occorre durante la partita e ne faccio rilasciare la quantità necessaria dal microinfuso-re. Altrimenti, a causa dell’adrenalina rilasciata durante la partita, il tasso glicemico salirebbe troppo.

In quale posizione giochi?

A centrocampo. Inizialmente avevo però cominciato con la danza…

Danza e calcio – sei piuttosto poliedrica.

Hai anche altri hobby?

Sì, amo suonare il pianoforte e leggo molto, preferibilmente romanzi e non i libri Fantasy di moda ora. Na-turalmente esco volentieri con le mie amiche del liceo.

Sono al corrente del tuo diabete?

Sì, lo sono, ho spiegato loro tutto quanto. Di solito parliamo però di altri argomenti. Non parlo molto del mio diabete. Tuttavia, in caso di un’i-poglicemia, porto sempre con me un succo d’arancia.

Come te la cavi con il microinfusore e i

test della glicemia?

Mi sento a mio agio con il microin-fusore, che, grazie ad una buona im-

postazione, mi consente di non dover cambiare spesso il mio programma. Inoltre, misuro la glicemia sei volte al giorno con il mio Accu-Chek Mobile.

I tuoi genitori ti aiutano?

No, hanno smesso da tempo. Sono disponibili e, magari, mi danno dei consigli, ma preferisco fare da sola. Sono abbastanza grande, ormai.

Al momento frequenti il liceo: hai già

un’idea di cosa vorresti fare dopo?

Sì: se tutto va bene, fra tre anni avrò finito il liceo e potrò iniziare a stu-diare all’università. Vorrei diventare insegnante di scuola elementare.

TA. Prisma: Louise, secondo te, chi

vincerà quest’anno il campionato euro-

peo di calcio?

Oh, non ne ho idea, non guardo mol-to spesso le partite di calcio, preferi-sco giocare io stessa. Penso però che probabilmente la Spagna, campione del mondo, diventerà anche campio-ne d’Europa.

Tu giochi a calcio in una squadra femmi-

nile. Come ti è venuta questa idea?

Stavo frequentando il decimo anno di scuola a Zurigo per imparare il tedesco. Allo stesso tempo volevo anche cono-scere altre persone e fare nuove amici-zie. Allora ho cercato un club sportivo e mi sono iscritta all’FC Blue Star di Zurigo. Adesso gioco nella 4ª divisio-ne, per la squadra di Villars-sur-Glâne. Siamo attualmente al 4° posto. Nel Canton Friburgo ci sono sette squadre femminili. Quindi abbiamo ancora la possibilità di scalare la classifica.

Sette anni fa ti è stato diagnosticato il

diabete di tipo 1 e da tre anni porti

un microinfusore. Come fai durante gli

allenamenti?

La cosa funziona senza troppi proble-mi. Per l’allenamento – e naturalmen-te anche durante le partite – tolgo il microinfusore. Prima di una partita,

Un’adolescente in gamba residente nel Canton Friburgo racconta a Prisma

della sua vita quotidiana con il diabete di tipo 1.

Page 15: Prisma 2/2012 Sport e movimento

Tutta la spensieratezza dei bambini…

Accu-Chek Combo – per coloro che amiamo di più!• Pratico: Il microinfusore è comandabile a distanza, anche mentre il

vostro bambino sta giocando.• Semplice: Supporta il calcolo del bolo con la semplice pressione di un tasto.• Flessibile: La comunicazione tra microinfusore e misuratore di glicemia

vi fornisce un’ottima visione d’insieme.• Vigile: Grazie agli allarmi automatici, ad esempio in caso di occlusione

del set d’infusione.

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ACCU-CHEK, ACCU-CHEK AVIVA COMBO, e ACCU-CHEK SPIRIT COMBO sono marchi di Roche.Il marchio e il logo Bluetooth® sono marchi registrati di proprietà di Bluetooth SIG. Inc. qualsiasi utilizzo di detti marchi da parte Roche viene effettuato su licenza. ©2012 Roche

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Page 16: Prisma 2/2012 Sport e movimento

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