PRINCIPI GENERALI DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA€¦ · Energia dissipata durante la sollecitazione...
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PRINCIPI GENERALIDI PROGETTAZIONEANTISISMICACon riferimento alle parti aggettanti dell’edificio
Dott. Dimitris Mouratidis
EDIFICIO come
SISTEMA VIVENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEL’edificio è un complesso organico costituito da parti strutturali, architettoniche efunzionali, così come un essere vivente è costituito da ossa, muscoli ecaratteristiche estetiche.
Sistema funzionale
Sistema strutturale
Dott. Dimitris Mouratidis
Dott. Dimitris Mouratidis
Vita nominale dell’edificio
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTE
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
CLS non confinato
CLS confinato
Armatura longitudinale
Armatura trasversale
Dott. Dimitris Mouratidis
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Acciaio - B450C
• Completa la resistenza strutturale dell’elemento in c.a. assorbendo gli sforzi di trazione e di taglio.
• Gli acciai strutturali si dividono per categorie di sensibilità alla corrosione: non vanno mai messi in contatto acciai diversi.
• Il tipo di armatura viene stabilito in funzione dei fattori ambientali
• Rapporto di incrudimento:𝝈𝒎𝒂𝒙
𝒇𝒚≥ 𝟏, 𝟏𝟑
• Rapporto di snervamento:𝒇𝒚,𝒆𝒇𝒇𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒐
𝒇𝒚,𝒅≥ 𝟏, 𝟑
duttilità
incrudimento
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Calcestruzzo – CLSeffetto del confinamento
Dott. Dimitris Mouratidis
• Incide sensibilmente sulla resistenza finale del CLS, cheessendo di fatto un conglomerato (cementizio), vedeincrementata la sua resistenza a compressione quandoesiste un sufficiente livello di confinamento.
• Aumentare la resistenza del CLS vuol dire diminuire la sua duttilità: la deformabilità del materiale si riduce quindi in favore dell’aumento di resistenza.
• L’aumento di resistenza implica l’aumento di elasticità.• È fondamentale progettare la posizione delle armature di
confinamento, per ridurre danni da espansione.
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Calcestruzzo – CLS - effetto del confinamento
Dott. Dimitris Mouratidis
• Il pieno confinamento si ha negli angoli, poiché sui lati la pressione del CLS fa inflettere i bracci verso l’esterno: l’utilizzo delle spille ed una buona distribuzione dei ferri longitudinali incrementano il confinamento.
• L’effetto del confinamento è tanto migliore quanto minore è il passo delle staffe: tale fattore influenza anche la stabilità dell’equilibrio delle barre longitudinali.
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Calcestruzzo – CLS - effetto del confinamento
Dott. Dimitris Mouratidis
Sismo-resistente
Ordinaria
SE siamo fortunati
42%
22%12%
8%7% 4% 5%
CLS non adeguatamenteconfezionatoquantità di CLS inadatta
Errori di progettazione
Sovraccarichi inadeguati all'uso
Fondazioni non adeguate
Incendi
Altro
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Durabilità e degrado del CLS
Dott. Dimitris Mouratidis
È la capacità del CLS di durare nel tempo, resistendo alle azioni aggressive dell’ambiente, agliattacchi chimici, all’abrasione o ad ogni altro processo di degrado che coinvolga, oltre allapasta cementizia, anche le eventuali armature metalliche.
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
Cause del degrado:
• Chimiche• Solfati: presente nei terreni e negli ambienti umidi sotto forma di sale o acido• Anidride carbonica: effetto carbonatante• Ossigeno• Agenti non naturali: acidi e basi organici e inorganici, acque reflue, ambienti industriali
• Fisiche• Variazioni termiche: cicli di gelo e disgelo, incendi• Ritiro: fenomeno osservabile in fase di stagionatura del CLS• Sali disgelanti
• Meccaniche• Urti, scoppi, cavitazione• Erosione, abrasione• Sisma, vibrazioni• Fatica: carichi ciclici a frequenze più o meno elevate• Carichi straordinari: accidentali o non previsti
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
COPRIFERRO
• È la distanza tra la superficie esterna dell’armatura e la superficie esterna del conglomerato.
• Consente la trasmissione delle forze di aderenza delle armature• Protegge l’armatura dagli agenti degradanti
Deve essere dimensionatoin funzione dell’aggressivitàdell’ambiente
𝒄𝒅 = 𝜹𝒎𝒊𝒏 + 𝜟𝜹𝒓𝒆𝒍
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
Classi di esposizione ambientale – UNI EN 206-1
• Nessuno rischio di corrosione o di attacco al CLS – XC0
• Corrosione indotta da carbonatazione – XC1, XC2, XC3, XC4
• Corrosione indotta da cloruri – XD1, XD2, XD3
• Corrosione indotta da cloruri marini – XS1, XS2, XS3
• Attacco da cicli gelo/disgelo – XF1, XF2, XF3, XF4
• Attacco chimico – XA1, XA2, XA3
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
COPRIFERRODeve essere dimensionato in funzione dell’aggressività dell’ambiente
Copriferro minimo richiesto, per Vn=50 anni (mm) – [EC2]
Classe strutturale
Classi di esposizione ambientale
X0 XC1
XC2XC3XA1XA2XA3
XC4XF1XF3
XD1XS1
XD2XS2XF2
XD3XS3XF4
II 10 15 25 30 35 40 45
𝒄𝒅 = 𝜹𝒎𝒊𝒏 + 𝜟𝜹𝒓𝒆𝒍
Dott. Dimitris Mouratidis
Performance-based design
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
COPRIFERRO
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLSCOPRIFERRO
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLSCOPRIFERRO
EDIFICIO COME SISTEMA VIVENTEMateriali
Dott. Dimitris Mouratidis
Durabilità e degrado del CLS
Sollecitazioni sismiche
Le vibrazioni ad alta frequenza provocano stati alternati di trazione, nei quali i CLS non reagisce e si lesiona. Le sollecitazioni biassiali provocano le classiche lesioni a Croce di S. Andrea
PRINCIPI DI PROGETTAZIONESISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
D . M . 1 4 / 0 1 / 2 0 0 8Norme Tecniche per le Costruzioni
NTC 08
Verifica Locale Verifica Globale
Carattere Prescrittivo Carattere Prestazionale
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Progettazione per azioni sismicheCAP. 7
• Eliminazione delle zone sismiche e conseguente sistematico riferimentoad ag∙S
• Chiarimento su comportamento dissipativo e non dissipativo e relativifattori di comportamento
• Chiarimento del concetto di progettazione in capacità
• Riorganizzazione delle verifiche per elementi strutturali, non strutturalied impianti e per tipologia di verifica (rigidezza, resistenza e duttilità)
• integrazioni sui dettagli costruttivi per la duttilità e possibilità di eseguirele verifiche in maniera esplicita nelle zone dissipative dei pilastri di base
• Possibilità di impiego del confinamento del calcestruzzo nell’analisistrutturale, in coerenza con quanto introdotto al cap. 4
REVISIONE2 0 1 5
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Costruzioni esistentiCAP. 8
• Verifiche delle fondazioni, per scongiurare le condizioni che possonoportare a fenomeni di instabilità globale
• Esplicito riferimento alla verifica di liquefazione del terreno
• Livello di sicurezza inferiore all’unità (80%) per l’adeguamento sismico
• Criteri per l’adeguamento in caso di soprelevazione
• Obbligatorietà del collaudo statico per soli interventi di adeguamento emiglioramento
• Obbligatorietà di verifiche preliminari di stabilità e di interazione nelcaso di modifiche strutturali
REVISIONE2 0 1 5
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Il decalogo della progettazione strutturale
La struttura deve essere leggera
Le componenti non strutturali devono essere leggere
L’edificio e la sua struttura portante deve essere semplice, simmetrico e regolare
L’edificio e la sua struttura portante deve avere una distribuzione uniforme e continua di massa, rigidezza e resistenza
La struttura deve avere luci contenute e devono essere evitati lunghi sbalzi
Vitelmo Bertero
1
2
3
4
5
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Gli elementi non strutturali possono essere separati dalla struttura portante, in mododa non interagire con essa o, al più possono essere integrati con essa
I dettagli strutturali devono essere progettati in modo che le deformazionianelastiche siano delimitate (e controllate) sono in determinate regioni all’internodella struttura, secondo definite gerarchie
La struttura deve possedere il maggior numero di linee di difesa (ridondanza)
La struttura deve mostrare un bilanciamento tra rigidezza e resistenza
La rigidezza e la resistenza di una struttura devono essere compatibili con quelle delterreno di fondazione
6
7
8
910
Il decalogo della progettazione strutturaleVitelmo Bertero
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Il Progetto sismo-resistente
definizione dei requisiti prestazionali richiesti
definizione dei livelli di verifica
strutturale
determinazione delle azioni sismiche corrispondenti a ciascun livello di verifica
definizione degliobiettivi
definizione dei criteri di progetto
tipo di modellazione
strutturale
tipo di analisi strutturale
procedure di verifica
fase tecnica
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Il Progetto sismo-resistenteRichieste della progettazione
1. Proteggere le vite umane
2. Proteggere le strutture strategiche
3. Limitare quanto possibile i danni alle strutture
Salvaguardia della Vita
Criterio Economico
Sicurezza strutturale
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Il Progetto sismo-resistenteValutazione del progetto
Requisito 1: a fronte dei terremoti di più elevata intensità , e quindi rari, la costruzione deve resistere senza raggiungere il collasso.
Requisito 2: a fronte dei terremoti che hanno una significativa probabilità di verificarsi nella vita nominale, la costruzione, comprese le apparecchiature rilevanti, non deve subire danni gravi e interruzioni d'uso.
Requisito 3: particolari costruzioni devono essere dotate di un livello di protezione sismica più elevato in funzione della loro importanza e del loro uso
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Progettazione per azioni sismicheCAP. 7
• Capacità di un elemento strutturale o di una struttura
l’insieme delle caratteristiche di rigidezza, resistenza e duttilità da essi
manifestate, quando soggetti ad un prefissato insieme di azioni
• Domanda di un elemento strutturale o su una struttura
l’insieme delle caratteristiche di rigidezza, resistenza e duttilità ad essi
richieste da un prefissato insieme di azioni
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Comportamento
FragileComportamento
Duttile
Energia dissipata durante la sollecitazione sismica
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Ordinario
Intermedio
Sismoresistente
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Dott. Dimitris Mouratidis
Fy
dy dmax
Per alti valori di accelerazione del
terreno, la forza di inerzia non può
comunque superare il valore Fmax
mentre la struttura potrà sopportare
valori di accelerazione al piede tanto
più grandi quanto maggiore è la sua
duttilità cioè la sua capacità di
assorbire le deformazioni imposte
dal moto del terreno senza pervenire
a situazioni di crisi.
Da non sottovalutare…
Dott. Dimitris Mouratidis
Performance-based design
Capacity Design - Gerarchia delle resistenze• Progettazione degli elementi strutturali fondata su un insieme di regole in
base alla funzione e all’importanza dell’elemento stesso nel complesso dellacostruzione.
• Permettere alla struttura di deformarsi oltre il limite elastico.
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Stato Limite di Esercizio – SLE
Stato Limite di Danno – SLD
Stato Limite di salvaguardia della Vita – SLV
Stato Limite di Collasso - SLC
Performance-based design
Dott. Dimitris Mouratidis
Performance-based design
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Capacity Design - Gerarchia delle resistenzeProgrammare la risposta strutturale sotto la sollecitazione sismica ed indurre laformazione di meccanismi di rottura in punti specifici e stabiliti.
Assegnare ad ogni elemento strutturale unaresistenza differenziata
Qualora sussista la possibilità di rotture alternative, devesempre avvenire prima quella caratterizzata da meccanismoduttile
Dott. Dimitris Mouratidis
Performance-based design
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Elementi primari• Elementi che devono assorbire le sollecitazioni orizzontali• In base all’orientamento varia la risposta in termini di rigidezza• Per garantire rigidezza in ogni direzione del sisma, è fondamentale
distribuire le rigidezze con regolarità
Dott. Dimitris Mouratidis
Regolarità nella distribuzione delle rigidezze
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Scarsa rigidezza8 pilastri
Ottima rigidezza16 pilastri
<
Dott. Dimitris Mouratidis
Performance-based design
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
• Duttilità del materiale
• Duttilità della sezione
• Duttilità dell’elemento strutturale
• Duttilità della struttura
Controllo della Duttilità
Dott. Dimitris Mouratidis
Progetto del nodo
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Il nodo trave/pilastro deve essere dotato
di elevata rigidezza
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Progetto del nodo
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
NODOORDINARIO
NODOSISMO-RESISTENTE
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Progetto della trave
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
• [B] 𝒔 ≤ 𝒎𝒊𝒏𝒉𝒘
𝟒; 𝟐𝟒𝒅𝒃𝒘; 𝟐𝟐𝟓; 𝟖𝒅𝒃𝒍
• [A] 𝒔 ≤ 𝒎𝒊𝒏𝒉𝒘
𝟒; 𝟐𝟒𝒅𝒃𝒘; 𝟏𝟕𝟓; 𝟔𝒅𝒃𝒍
𝒅 ≤ 𝟓𝟎𝒎𝒎
• 𝒃𝒘, 𝒎𝒂𝒙 ≤ 𝒎𝒊𝒏 𝒃𝒄 + 𝒉𝒘; 𝟐𝒃𝒄• 𝒃𝒘, 𝒎𝒊𝒏 ≥ 𝟐𝟎𝟎𝒎𝒎
•𝒃𝒘
𝒉𝒘≥ 𝟎, 𝟐𝟓
𝒆𝒎𝒂𝒙 ≤𝒃𝒄𝟒
𝒅𝒃𝒘 ≥ 𝚽𝟔
𝒍𝒃𝒘 ≥ 𝟏𝟎𝚽
𝟏𝟑𝟓°
• [B] 𝒍𝒄𝒓 ≥ 𝒉𝒘• [A] 𝒍𝒄𝒓 ≥ 𝟏, 𝟓𝒉𝒘
Dott. Dimitris Mouratidis
Stato Limite di Esercizio - SLE
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
Permettono di verificare, in condizioni di esercizio, che la struttura nonmanifesti danni che possono influire negativamente sulla sua funzionalità.
Stato Limite Ultimo
Stato Limite di Esercizio Reversibile
Irreversibile
• Verifica alle TENSIONE di ESERCIZIO• Verifica di FESSURAZIONE• Verifica di DEFORMABILITA’• Verifica a FATICA• Verifica di VIBRAZIONE
Dott. Dimitris Mouratidis
SLE
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTEUSO EFFICIENZA ASPETTO DURABILITA’
FESSURAZIONE x x x
DEFORMAZIONE x x x
VIBRAZIONE x
FATICA x
CORROSIONE x x x
Tensioneacciaio
Diametro massimo delle barre [mm]
Spaziatura massimadelle barre [mm]
𝜎𝑠[𝑀𝑃𝑎]
𝑤𝑘
0.4 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.3 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.2 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.4 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.3 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.2 𝑚𝑚
160 40 32 25 300 300 200
200 32 25 16 300 250 150
240 20 16 12 250 200 100
280 16 12 8 200 150 50
320 12 10 6 150 100 -
360 10 8 - 100 50 -
Dott. Dimitris Mouratidis
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
50
cm
4 F 14
3 F 14
30 cm
• Ambiente aggressivo• Armature poco sensibili• 𝜎𝑠 = 238.83 𝑀𝑃𝑎
𝒘𝟐 = 𝟎. 𝟑 𝒎𝒎
Tensioneacciaio
Diametro massimo delle barre [mm]
Spaziatura massimadelle barre [mm]
𝜎𝑠[𝑀𝑃𝑎]
𝑤𝑘
0.4 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.3 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.2 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.4 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.3 𝑚𝑚𝑤𝑘
0.2 𝑚𝑚
160 40 32 25 300 300 200
200 32 25 16 300 250 150
240 20 16 12 250 200 100
280 16 12 8 200 150 50
320 12 10 6 150 100 -
360 10 8 - 100 50 -
ELEMENTOVERIFICATO
Esempio - SLE
Dott. Dimitris Mouratidis
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
USO EFFICIENZA ASPETTO DURABILITA’
FESSURAZIONE x x x
DEFORMAZIONE x x x
VIBRAZIONE x
FATICA x
CORROSIONE x x x
SLE
𝑳
𝒅< 𝒌𝜱 𝒇𝒄𝒌, 𝝆, 𝝆
′ 𝜶𝒔
Funzione del livello di tensione dell’acciaio allo SLE
Funzione della classe del CLS e dell’armatura
Funzione della tipologia del sistema strutturale
Dott. Dimitris Mouratidis
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE SISMO-RESISTENTE
𝑳
𝒅< 𝒌𝜱 𝒇𝒄𝒌, 𝝆, 𝝆
′ 𝜶𝒔
𝜎𝑠 = 310 𝑁 𝑚𝑚2
𝑓𝑐𝑘 = 30 𝑁 𝑚𝑚2
SBALZO: 𝑘 = 0.4
Esempio - SLE
ELEMENTONON
VERIFICATO
𝜌 = 1.5%
𝑳
𝒅<8
𝑳
𝒅= 𝟏𝟎
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Regole generali di analisi della lesione
• Fino a quando un quadro fessurativo, anche grave, intacca i muri ditamponamento e di tramezzatura, senza intaccare travi e pilastri, lacostruzione non corre alcun rischio di collasso
• Lesioni orizzontali e verticali nelle murature portate non devono esseremesse in connessione con deformazioni pericolose del telaio strutturale
• Lesioni inclinate a 45° nei muri sono sempre da addebitarsi ad anormalideformazioni della struttura portante
• Nel momento in cui i telai strutturali iniziano a lesionarsi, insorge unasituazione di pericolo e di non semplice prevedibilità
IL QUADRO FESSURATIVO è UNA CONSEGUENZA DEL DISSESTO E DELLECARATTERISTICHE DEI TELAI!
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
a) Raggiungimento della capacità
portante della trave
b) Raggiungimento della capacità
portante del pilastro
c) Espulsione del copriferro nel nodo
d) Collasso per ancoraggio delle
armature della trave
e) Collasso a taglio del pannello nodale
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Nodi interni
Nodi esterni
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Cedimento di un pilastro
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Eccessiva deformabilità di un elemento
𝐿 > ℎ 𝐿 ≤ ℎ
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Carenza di armatura longitudinale
Carenza di armatura trasversale
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Taglio
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Collasso per schiacciamento
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Pressoflessione
Dott. Dimitris Mouratidis
Meccanismi di collasso
DANNO STRUTTURALE
Meccanismo diPiano soffice
Dott. Dimitris Mouratidis
Danno su sbalzi
La componente verticale della sollecitazione sismica può essere trascurata nellamodellazione della risposta; diventa obbligatorio valutare il comportamento adoscillazioni verticali:• Per elementi orizzontali di luce superiore a 20 m• Per elementi in c.a.p.• Per elementi a sbalzo di luce superiore a 4 m• Per elementi spingenti• Per pilastri in falso
Progettazione per azioni sismicheCAP. 7
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Danno su sbalzi
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Danno su sbalzi
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Danno su sbalzi
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Danno su sbalzi
DANNO STRUTTURALE
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Danno su sbalzi
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Metodi di intervento
DANNO STRUTTURALEVALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
• Analisi delle carenze strutturali locali e globali• Analisi storica della struttura• Rilievo strutturale• Rilievo del quadro fessurativo• Analisi dello stato dei materiali
• Creazione del modello di calcolo e verifica
PROGETTO DELL’INTERVENTO• Progetto dell’intervento locale e globale
• Riparazione• Miglioramento• Adeguamento
• Verifica della struttura post-intervento
Rendere evidenti gliinterventi che lastruttura ha subitonel tempo
Dott. Dimitris Mouratidis
Metodi di intervento
DANNO STRUTTURALEAumento della resistenza
Duttilità invariata
Aumento della duttilitàResistenza invariata
È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all’adeguamento dellacostruzione, a chiunque intenda:• Sopraelevare la costruzione• Ampliare la costruzione mediante opere strutturalemnte connesse alla costruzione• Apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione
superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi dellastruttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione
• Effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere cheportino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. In ogni caso il progetto dovrà essere riferito all’interacostruzione e dovrà riportare le verifiche dell’intera struttura post-intervento, secondo le indicazioni delpresentecapitolo. Una variazione dell’altezza dell’edifici, per realizzazione di cordoli sommitali, sempre che restiimmutato il numero di piani, non è considerata sopraelevazione o ampliamento, ai sensi dei punti a) e b). In tal casonon è necessario procedere all’adeguamento, salvo che non ricorrano le condizioni di cui ai precedenti punti c) o d)
Dott. Dimitris Mouratidis
Metodi di intervento
DANNO STRUTTURALE
8.4.1 - AdeguamentoCostruzioni esistentiCAP. 8
Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere lacapacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. È possibile eseguire interventi dimiglioramento nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificate al paragrafo 8.4.1. Il progetto e lavalutazione della sicurezza dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessateda modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme.
Dott. Dimitris Mouratidis
Metodi di intervento
DANNO STRUTTURALE
8.4.2 - MiglioramentoCostruzioni esistentiCAP. 8
In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura einteresseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essereriferiti alle ole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente aldanno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre partie della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni disicurezza preesistenti.
8.4.3 – Riparazione/rinforzo o intervento locale
Dott. Dimitris Mouratidis
C.F.R.P.
DANNO STRUTTURALECarbon Fiber Reinforced Polymer
Dott. Dimitris Mouratidis
Controventi orizzontali
DANNO STRUTTURALE
Dott. Dimitris Mouratidis
Isolatori sismici
DANNO STRUTTURALE
GRAZIEPER
L’ATTENZIONE!