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Istituto Comprensivo Camigliano “Le premesse dello STAR BENE A SCUOLA” Principi essenziali della progettazione curricolare Dr.ssa Chiara Torrigiani

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Istituto Comprensivo Camigliano

“Le premesse dello STAR BENE A SCUOLA”

Principi essenziali della progettazione curricolare

Dr.ssa Chiara Torrigiani

Indice1- I “punti fermi” del processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

2- Principi essenziali della progettazione curricolare

3- Competenze essenziali

4- Teoria e pratica: dalle riflessioni di sistema alle esemplificazioni

5- Certificazione delle competenze

1- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

Autonomia e successoformativo

Progettazione,progettualità,

curricolo

Centralità delle

competenze

1.1- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

Autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi (…) mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo (...) (DPR 275/99, art.1, comma 2)

Garantire il successo formativo =

• Realizzare percorsi formativi che tengano conto delle caratteristiche degli allievi, valorizzando le doti e gli interessi di ciascuno

• Stimolare il piacere di apprendere in un clima sereno e fiducioso, favorendo lo “star bene a scuola”

• Formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale rendendo ciascuno capace di affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali

1.2- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

Sapere Accademico

Programma

Programmazione

Apprendimento

(conoscenze disciplinari)

Apprendimento

Progettazione (scelta dei saperi e delle attività)

Competenze

Analisi dei bisogni

(soggetto/contesto)

Logica del programma Logica del curricolo

1.3- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

La formazione di base si riferisce ad una significativa gamma di competenze chiave che consentono di affrontare efficacemente richieste e compiti complessi e comporta (…) anche l’uso di strategie adeguate alla loro utilizzazione nei diversi contesti e il loro padroneggiamento ai diversi livelli di scolarità dell’intero percorso dell’obbligo

Le impostazioni metodologiche e didattiche non possono essere prescritte centralisticamente, ma è evidente che le diverse scelte possibili, e che attengono al campo della libertà didattica e della ricerca, devono essere orientate a promuovere le competenze chiave proprie della scuola dell’apprendimento

Non è pertanto vincolante l’adozione di una particolare forma progettuale rispetto ad altre possibili e diverse, ma è vincolante che le progettazioni dei percorsi didattici siano orientate a sviluppare le competenze fondamentali

Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico 31.08.2006

1.4- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze- posti al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

Obiettivi di apprendimento-definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.

Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione decreto 31.07.2007

1.5- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale,

nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche

Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva

Decreto Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122. Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni

La valutazione concorre, con la sua finalità, anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno (…) al

successo formativo

1.5- I “punti fermi” nel processo di trasformazione del sistema scolastico

(1997-2010)

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti

dal POF

Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado (…) nonché al termine del secondo ciclo di istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di

sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi

percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro

Decreto Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122. Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni

2- Principi essenziali della progettazione curricolare

Dalla programmazione dell’insegnamento alla progettazione dell’apprendimento

Traguardi e obiettivi per ampi cicli pluriennali di istruzione e non anno per anno

Sviluppo verticale e continuo degli apprendimenti, aree disciplinari coerenti e non solo rigide distinzioni disciplinari

Proposte diversificate e progressive

Percorsi in sintonia con le diverse modalità di apprendimento degli allievi

Possibilità di “integrare” le diverse offerte formative presenti nel territorio

Lavoro collegiale per la determinazione condivisa delle competenze da raggiungere

2.1- Principi essenziali della progettazione curricolare

Progettare per competenze significa definire, per ogni percorso formativo quali competenze ci si attende che l'allievo debba possedere attraverso

lo studio, l'esercizio, la pratica delle attività, delle discipline, dei saperi che fanno parte del suo curricolo; non basta dire: "deve imparare la storia" oppure deve "sapere il teorema di Pitagora" e via dicendo; bisogna definire "cosa deve essere in grado di fare come effetto dell'aver studiato questa o quell'altra cosa";

quali sono gli indicatori che permettono, prima, di mostrare agli allievi (e se necessario, negoziare con essi) gli obiettivi da raggiungere e, poi, di verificare il loro livello di padronanza di questa o quella competenza;

con quali modalità si fa in modo che le competenze via via acquisite, siano "possedute" in maniera sufficientemente stabile e "trasferibile" nella continuazione del corso di studi e siano, quindi, utilizzabili dopo la conclusione di un dato percorso.

2.2- Principi essenziali della progettazione curricolare

Le competenze, senza i saperi, sono categorie vuote I saperi, senza le competenze, sono esercizi sterili La progettazione curricolare richiede la definizione, il perseguimento e la

verifica di obiettivi di competenza La scelta dei saperi da utilizzare è strumento per raggiungere migliori

livelli di competenza ed impone una drastica riduzione della quantità di nozioni a favore della qualità delle prestazioni

Le “competenze” sono un Le “competenze” sono un insieme complesso di conoscenzeinsieme complesso di conoscenze (sapere), (sapere), abilità abilità (fare) e (fare) e comportamenticomportamenti (essere) trasferibili ed utilizzabili anche in (essere) trasferibili ed utilizzabili anche in

contesti diversi dagli ambienti di apprendimento in cui si sono inizialmente contesti diversi dagli ambienti di apprendimento in cui si sono inizialmente acquisite. acquisite.

Le competenze comprendono, quindi, conoscenze e abilità. Mentre le Le competenze comprendono, quindi, conoscenze e abilità. Mentre le conoscenze sono anche disciplinari, le competenze sono sempre trans-conoscenze sono anche disciplinari, le competenze sono sempre trans-

disciplinari.disciplinari.

3- Competenze “essenziali”

Si possono definire essenziali quelle competenze per le quali ogni processo formativo deve fare il massimo sforzo affinché ciascuno possa raggiungere il più alto livello possibile di

padronanza, rispetto alle proprie capacità, alle proprie potenzialità

Le competenze essenziali non sono acquisite una volta per tutte nella formazione iniziale, vengono potenziate ed adattate in

continuazione per tutta la vita, e sono anche lo strumento che permette, come ormai si sostiene ovunque, di "imparare ad

imparare".

comunicazione, in termini di comprensione dei ed espressione coi vari linguaggi (linguaggi verbali, scritto e orale, linguaggi non verbali dell’espressione corporea, artistica, musicale).

gestione e utilizzo delle risorse intellettuali, in termini di capacità di elaborazione logica, di argomentazione, di

elaborazione operativa.

competenze relazionali, la relazione con sé e con gli altri, quindi in primo luogo la fiducia in se stessi, la capacità di avere una corretta relazione con gli altri, capacità di autocontrollo e di assumere e accettare ruoli in un’organizzazione, la capacità di

lavorare in gruppo

3.1- Competenze essenziali 1-continua

4- 4- Teoria e pratica: dalle riflessioni di sistema alle esemplificazioni

Progettazione curricolare per competenze secondo il modello ARISTEIAONLINE

Insegnanti scuola dell’infanzia

Insegnanti scuola

primaria

Insegnanti scuola Secondaria di I°

grado

Obiettivi comuni Identico protocollo di lavoro

4.1 Pianificazione attività

4.1.1- Definizione delle aree di competenza ritenute essenziali e trasversali scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado

1. Comunicazione efficace 1.1 Comprensione1.2 Espressione

2. Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali

2.1 Elaborazione logica2.2 Elaborazione operativa

3. Competenze relazionali 3.1 Conoscenza di sé, autostima3.2 Lavorare con gli altri

Aree di competenza Indicatori/Componenti

Competenza Indicatori Descrittori I° anno Infanzia

Descrittori 2° anno Infanzia

Descrittori 3° anno Infanzia

1. Comunicazione efficace

1.1 Comprensione 1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici comunicazioni orali con un’unica indicazione

1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici comunicazioni orali con almeno due indicazioni

1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici comunicazioni orali che comprendano almeno tre indicazioni

1.2 Espressione 1.2.1 E’ in grado di raccontare semplici esperienze vissute

1.2.1 E’ in grado di raccontare esperienze vissute e storie ascoltate

1.2.1 E’ in grado di raccontare con frasi di senso compiuto e in modo chiaro e corretto attività ed esperienze vissute

2. Gestione e utilizzo delle

risorse intellettuali

2.1 Elaborazione logica

2.1.1 E’ in grado di stabilire una semplice relazione di causa-effetto

2.1.1 E’ in grado di riconoscere le successioni temporali utilizzando semplici concetti temporali (prima-dopo).

2.1.1 E’ in grado di utilizzare concetti temporali, prima-ora-dopo, e spaziali, vicino-davanti-alto-basso

2.2 Elaborazione operativa

2.2.1. E' in grado di manipolare materiali diversi.

2.2.1 E' in grado di manipolare e dare forma a materiali diversi.

2.2.1 E' in grado di realizzare un progetto utilizzando materiali diversi.

3. Competenze relazionali

3.1 Conoscenza di sé, autostima

3.1.1 E’ in grado di sperimentare le proprie possibilità motorie

3.1.1 E’ in grado di avere la percezione delle varie parti del corpo iniziando a controllare la coordinazione motoria

3.1.1 E’ in grado di muoversi usando gli schemi motori di base in modo coordinato

3.2 Lavorare con gli altri

3.2.1 E’ in grado di relazionarsi almeno con un compagno ed un adulto

3.2.1 E’ in grado di relazionarsi serenamente con coetanei ed adulti

3.2.1 E’ in grado di stabilire rapporti corretti con i compagni e con gli adulti.

4.1.2- Cosa vi aspettate che i vostri allievi siano in grado di sapere e saper fare al termine di ciascuno degli anni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della

scuola secondaria di primo grado, in ordine alle competenze essenziali?

4.1.3- Definizione obiettivi specifici di ciascun campo di esperienza e disciplinaCome contribuisce ciascuna disciplina al raggiungimento delle

competenze essenziali?

Descrittori3a media

Ob. specifici ITALIANO

Ob. specifici MATEMATICA

Ob. specifici INGLESE

Ob. SpecificiARTE E IMMAGINE

1.1.1 E’ in grado di comprendere in modo interattivo messaggi orali, scritti e grafici individuandone gli elementi chiave

1.1.1.a Riconosce, analizza e contestualizza varie tipologie testuali (diario, lettera, autobiografia, saggi, articoli)

1.1.1.a Comprende e seleziona, in autonomia, le informazioni utili per la risoluzione di un problema o per l’interpretazione di una rappresentazione grafico simbolica

1.1.1.a Comprende, in un testo in L2, il significato di elementi nuovi, deducendoli dal contesto

1.1.1.a Comprende il contenuto di un messaggio in relazione al contesto per cui è stato prodotto

1.2.1 E’ in grado di esprimersi oralmente e per iscritto in modo chiaro, corretto e appropriato ai diversi contesti comunicativi

1.2.1.a Espone con lessico ricco e vario i diversi contenuti di un testo proposto (letterario, saggio, relazione,..)

1.2.1.a Espone, con linguaggio corretto, le regole e le proprietà relative alle operazioni con i numeri relativi, con le lettere e le figure solide

1.2.1.a Formula messaggi orali in L2, relativi alla vita sociale, con intonazione e pronuncia corrette

1.2.1.a Utilizza gli elementi (volume, luce, superficie, spazio,…) e la struttura (modulare, simmetrica, radiale, ..) del linguaggio visivo in modo coerente

2.1.1 E’ in grado di classificare, analizzare e sintetizzare informazioni provenienti da fonti diverse

2.1.1.a Opera collegamenti tra aree disciplinari diverse ampliando le proprie conoscenze relative alla storia della letteratura, alle diverse correnti letterarie ed artistiche

2.1.1.a Riconosce analogie e differenze tra operazioni algebriche, figure geometriche solide e procedimenti operativi utilizzati

2.1.1.a Analizza le informazioni in L2 provenienti da fonti diverse, individuandone l’argomento e le informazioni specifiche

2.1.1.a Individua, in un’opera d’arte, informazioni riguardanti il contesto storico di una determinata epoca

2.2.1 E’ in grado di applicare e trasferire le abilità acquisite in contesti diversi

2.2.1.a Manipola testi relativi alle tipologie testuali proposte, operando transcodifiche (da un genere all’altro, da un racconto ad un testo teatrale, …)

2.2.1.a Individua il percorso risolutivo più opportuno, formulando diverse ipotesi

2.2.1.a Collega elementi di civiltà in L2 con elementi di civiltà di altri contesti linguistici

2.2.1.a Sceglie ed applica, in modo personale, strumenti e tecniche diverse per la realizzazione di un lavoro

Il modulo è una unità di insegnamento/ apprendimento abbastanza ampia (30/40 ore), nella quale sono ben definiti le competenze e gli obiettivi da raggiungere, i contenuti da erogare, la metodologia ed i materiali utilizzati ed i criteri di valutazione sia formativa che sommativa.

Ciascun modulo può essere strettamente disciplinare o multidisciplinare. In caso di particolari carenze degli allievi in relazione alle aree di competenza essenziale o di base, è anche immaginabile un modulo transdisciplinare, cioè un modulo nel quale insegnanti diversi collaborano al miglioramento della padronanza di queste competenze

Un modulo si conclude con una valutazione sommativa Ogni modulo si articola, di norma, in unità didattiche Per “unità didattica” si intende la parte di un modulo che si concentra o su alcuni degli obiettivi previsti

dal modulo, o su apprendimenti preliminari in una sequenza interna al modulo stesso. Le unità didattiche si caratterizzano per forme di valutazione formativa e per una distribuzione dei contenuti di insegnamento funzionale agli obiettivi da raggiungere.

4.1.4- Progettare percorsi educativi attraverso lo sviluppo di moduli formativi coerenti per attività, contenuti e metodologie

4.1.5- Situazione iniziale della classe e divisione degli alunni in fasce

A. livello della classe legendamedio/alto/medio-

basso/basso

b. tipologia della classe legendavivace/tranquilla/collaborativi/poco

collaborativi/passiva/problematica

c. osservazioni

d. fasce di livello costituite sulla base delle informazioni dei docenti, dalle prove di ingresso e dalle osservazioni sistematiche

livello avanzato e/o intermedio

%

livello base %

livello con difficoltà % Motivazioni* Cause**

* LegendaA. Difficoltà di apprendimento per scarsa motivazioneB. Difficoltà di apprendimento per limitate risorse cognitiveC. Disturbi comportamentaliD. Portatore di HE. Altro (specificare)________________________________

Legenda**1. Ritmi di apprendimento lenti2. Difficoltà nei processi logico-analitici3. Lacune nella preparazione di base4. Svantaggio socio-culturale5. Situazione familiare difficile6. Difficoltà di relazione con coetanei e/o adulti7. Motivi di salute8. Altro (specificare)__________________________

4.1.6- Pianificazione

N° Titolo/tematica del modulo

Periodo di riferimento

TRAGUARDI DI COMPETENZA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

4.1.7- Sviluppo

MODULO N°

Titolo/tematica

Durata

Periodo di riferimento

UD Durata Obiettivi formativi specifici

Contenuti/Attività Metodologie, mezzi e strumenti

Verifiche

Eventuali variazioni apportate:

4.1.8- Valutazione degli apprendimenti

PROVA DI VERIFICA INTERMEDIA DI LINGUA ITALIANA – CLASSE QUARTA - PRIMO QUADRIMESTRE

OBIETTIVI PROVE INDICATORI SCALA DESCRITTORI DI PERFORMANCE

1.1.3.b Legge e comprende testi di genere diverso, individuandone lo

schema logico di riferimento

•Lettura del brano “Vita da gatti”

•Questionario di verifica della comprensione con cinque

domande aperte

Fornisce risposte complete ed esaurienti alle domande

proposte

4 Risponde in modo corretto ed esauriente a tutte le domande, rispettando le convenzioni ortografiche.

3 Risponde correttamente ed in modo esauriente ad almeno quattro domande.

2 Fornisce tra 2 e 3 risposte corrette.

1 Risponde correttamente ad almeno 2 domande.

0 Non fornisce più di una risposta corretta.

2.1.4.b Riflette sul lessico, sui significati e sulle relazioni tra le

parole

Spiegazione del significato di quattro parole attraverso

sinonimi

Ricava il significato di alcuni termini

desumendolo dal contesto e fornendo sinonimi

4 Ricava il significato di tutti i termini e fornisce sinonimi coerenti.

3 Ricava il significato di almeno tre termini e fornisce sinonimi coerenti.

2 Ricava il significato di almeno due termini e fornisce sinonimi coerenti.

1 Ricava il significato di almeno uno dei termini fornendone il sinonimo coerente.

0 Non ricava il significato dei termini e fornisce sinonimi non del tutto coerenti.

3.3.2.a Organizza il proprio tempo proficuamente

Rispetto del tempo assegnato per la prova

Esegue il compito assegnato entro un limite

di tempo assegnato e precedentemente

comunicato

4 Esegue il lavoro in modo esauriente e corretto prima del termine assegnato

3 Il lavoro corretto è completato nel termine assegnato

2 Il lavoro è completato nei termini assegnati ed è generalmente corretto

1 Il lavoro è completato nei termini assegnati

0 Il lavoro non è completato nel termine assegnato

Operazioni preliminari (Tempo: 15 min.)

L’insegnante si assicura che il tavolo di lavoro degli alunni sia sgombro da ogni materiale e soltanto dopo consegna il fascicolo, invitando gli alunni a non aprirlo.

Comunica ai bambini che procederà ad una prima lettura del brano e poi alla spiegazione delle singole prove contenute nel fascicolo.

L’insegnante legge il brano. Alla fine della lettura, invita gli alunni ad aprire il fascicolo e ad ascoltare con

attenzione la spiegazione delle singole prove poiché, una volta dato inizio al lavoro, non potranno essere fornite spiegazioni ulteriori.

L’insegnante spiega che nella prima prova ci sono cinque domande a cui potranno rispondere solo dopo aver ascoltato la lettura del brano da parte dell’insegnante e dopo aver riletto il brano individualmente con lettura silenziosa.

4.1.9- Procedura

Situazione di prova 1 Viene fornita una serie di 5 domande a risposta aperta di verifica della

comprensione del testo. Le domande sono già scritte sul foglio di lavoro per non incidere sul tempo di

esecuzione della prova. L’insegnante invita gli alunni a leggere con attenzione le domande, prima di

rispondere.

4.1.10- Procedura

Situazione di prova 2 Viene fornita agli alunni copia fotostatica di una scheda che presenta quattro

termini che nel testo sono stati evidenziati in giallo per favorirne l’individuazione rapida. Accanto ad ogni termine, l’alunno dovrà indicare un sinonimo corretto e coerente con il significato. L’insegnante invita gli alunni a ricavare il significato dal contesto del brano, se sono in difficoltà.

La valutazione “tradizionale” riesce a cogliere solo una piccola parte dell’apprendimento

Ciò è tanto più vero quando per valutare si utilizzano test o prove tradizionali che mirano ad analizzare quanto un soggetto sa

Le conoscenze non sono predittive delle competenze che un soggetto possiede, per questo motivo, per l’analisi delle competenze è opportuno avere una varietà di strumenti tra i quali” situazioni-stimolo” mediante le quali poter osservare quanto i soggetti sanno fare (abilità) grazie a quello che sanno (conoscenze)

5. Certificazione delle competenze

Verificabile in termini di unsingolo comportamento

Verificabile solo attraverso un insieme, non una semplice

somma di conoscenze,abilità e comportamenti

• Carattere sempre contestuale, situato e distribuito delle competenze• Impossibilità di esaurire tutto il contenuto delle competenze in algoritmi quantitativi e misurabili• Necessità, nel valutare le competenze, di integrare metodi analitici e quantitativi con strumenti qualitativi

La certificazione delle competenze è un documento che deve essere rilasciato al soggetto e deve potergli servire per “spenderla” o “utilizzarla” a suo vantaggio nella continuazione di altri e diversi percorsi formativi

Per questi motivi la certificazione attesta e descrive “in positivo” le caratteristiche e i livelli di competenza che il soggetto realmente possiede, soprattutto quando i risultati del suo apprendimento non sono sufficienti alla prosecuzione del percorso formativo in cui è inserito

Il risultato di uno scrutinio finale o di un esame ha infatti lo scopo di dimostrare se il soggetto è idoneo o meno a proseguire nel percorso pluriennale in cui è inserito oppure ad accedere, automaticamente, ad un altro percorso formativo nell’ambito della “carriera scolastica”.

5.1 Certificazione delle competenze vs Scrutinio finale

Esempio di certificazione delle competenze.lnk