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Anno XIV n.1 • Gennaio-Marzo 2013 Poste Italiane.spa - Sped. in A.P. - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Tassa Pagata/Tax Perceu - Aut. DCO/DCBA/138/2002 del 04/03/2002 Notiziario trimestrale della Fraternità Francescana di Betania 15 novembre 2011 – 15 novembre 2012: anno di ringraziamento per il trentesimo anniversario dalla fondazione della Fraternità; anno di “conversione e di santificazione” in cui alimentare lo spirito di radi- calità per camminare più speditamente; anno in cui riscoprire e vivere la fraternità, intesa come “comunione di cuori e d’intenti, visibilmente e concretamente vissuta” come ci ha esortato p. Pancrazio nell’omelia del 29 maggio. Anno arricchito dagli incontri organizzati tra i fratelli e le sorelle di tutte le Case con il nostro fondatore, il “cu- stode” del carisma che Dio ha donato alla Chiesa. Nell’incontro comunitario di maggio, abbiamo approfondito e riflettuto su questo dono che continua a svelarsi in modo pacato e discreto nelle pieghe del nostro tempo e nei luoghi in cui siamo chiamati a operare. In più occasioni – pensando allo sviluppo del nostro Istituto – p. Pancrazio ha detto: “Se avessi saputo…”. Lui non sapeva tutto, ma il Signore sì e ha voluto, ha operato silen- zioso e nascosto nella nostra storia, come lievito ha fermentato la massa della nostra povera umanità che in questi trent’anni è cresciuta a servizio di Dio e della Chiesa. Anno di benedizione, in cui significativo è stato l’incontro di p. Pancrazio con il Santo Padre Benedetto XVI il 4 ottobre a Loreto, in occasione del 50° anniversario della visita pastorale di Papa Giovanni XXIII, durante la quale Sua Santità incoronò la statua della Madonna. Fu proprio fra Pancrazio, custode della Santa Casa, agli inizi degli anni ’60, l’ispiratore e promotore del progetto di rifacimento delle corone. Un breve ma intenso in- contro, un saluto, uno scambio di battute che, pur nella sua semplicità, rappresenta il nostro affidamento nelle mani della Chiesa, il nostro esserci e camminare con Cristo nella Chiesa, sua sposa. Anno di festeggiamenti che si chiude, ma lascia vivo e forte lo stimolo a far tesoro delle ricchezze delle no- stre radici, per riflettere sul nostro presente e costruire, arricchire il domani, divenendo sempre più testimoni viventi dell’Amore di Gesù. Come ci ha esortato Sua Ecc.za Mons. Gualtiero Bassetti arcivescovo di Perugia - Città della Pieve il 10 dicembre 2011, siamo chiamati ad “indicare la direzione giusta, la direzione del Regno dei Cieli, ad essere questa segnaletica bellissima nella Chiesa […], uomini e donne che appartengono fino in fondo a Gesù: questo è il punto, questa è la scommessa”. Annunciare così, con la nostra vita quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme; unione in cui il Signore dona la benedizione e la vita, per sempre (cfr. Sal 132), e da questa comunione divenire veri annunziatori della forza prodigiosa del Vangelo, facendo – come ci ricorda spesso p. Pancrazio - “straordinariamente bene le cose ordinarie”e “con il piede sull’acceleratore nella strada in salita”, saper leggere i segni che Dio ci dà per com- piere la sua volontà. sor. Sarah Zanoni, FFB Nelle mani della Chiesa Chiusura del Trentesimo • Loreto: 50° Anniversario della visita pastorale di Papa Giovanni XXIII © L’Osservatore Romano

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Anno XIV n.1 • Gennaio-Marzo 2013Po

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Notiziario trimestrale della Fraternità Francescana di Betania

15 novembre 2011 – 15 novembre 2012: anno di ringraziamento per il trentesimo anniversario dallafondazione della Fraternità; anno di “conversione e di santificazione” in cui alimentare lo spirito di radi-calità per camminare più speditamente; anno in cui riscoprire e vivere la fraternità, intesa come “comunionedi cuori e d’intenti, visibilmente e concretamente vissuta” come ci ha esortato p. Pancrazio nell’omelia del 29maggio.Anno arricchito dagli incontri organizzati tra i fratelli e le sorelle di tutte le Case con il nostro fondatore, il “cu-stode” del carisma che Dio ha donato alla Chiesa. Nell’incontro comunitario di maggio, abbiamo approfonditoe riflettuto su questo dono che continua a svelarsi in modo pacato e discreto nelle pieghe del nostro tempo enei luoghi in cui siamo chiamati a operare. In più occasioni – pensando allo sviluppo del nostro Istituto – p.Pancrazio ha detto: “Se avessi saputo…”. Lui non sapeva tutto, ma il Signore sì e ha voluto, ha operato silen-zioso e nascosto nella nostra storia, come lievito ha fermentato la massa della nostra povera umanità che inquesti trent’anni è cresciuta a servizio di Dio e della Chiesa. Anno di benedizione, in cui significativo è stato l’incontro di p. Pancrazio con il Santo Padre Benedetto XVIil 4 ottobre a Loreto, in occasione del 50° anniversario della visita pastorale di Papa Giovanni XXIII, durantela quale Sua Santità incoronò la statua della Madonna. Fu proprio fra Pancrazio, custode della Santa Casa, agliinizi degli anni ’60, l’ispiratore e promotore del progetto di rifacimento delle corone. Un breve ma intenso in-contro, un saluto, uno scambio di battute che, pur nella sua semplicità, rappresenta il nostro affidamentonelle mani della Chiesa, il nostro esserci e camminare con Cristo nella Chiesa, sua sposa. Anno di festeggiamenti che si chiude, ma lascia vivo e forte lo stimolo a far tesoro delle ricchezze delle no-stre radici, per riflettere sul nostro presente e costruire, arricchire il domani, divenendo sempre più testimoniviventi dell’Amore di Gesù. Come ci ha esortato Sua Ecc.za Mons. Gualtiero Bassetti arcivescovo di Perugia -Città della Pieve il 10 dicembre 2011, siamo chiamati ad “indicare la direzione giusta, la direzione del Regnodei Cieli, ad essere questa segnaletica bellissima nella Chiesa […], uomini e donne che appartengono fino infondo a Gesù: questo è il punto, questa è la scommessa”.Annunciare così, con la nostra vita quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme; unione in cui il Signoredona la benedizione e la vita, per sempre (cfr. Sal 132), e da questa comunione divenire veri annunziatori dellaforza prodigiosa del Vangelo, facendo – come ci ricorda spesso p. Pancrazio - “straordinariamente bene le coseordinarie”e “con il piede sull’acceleratore nella strada in salita”, saper leggere i segni che Dio ci dà per com-piere la sua volontà.

sor. Sarah Zanoni, FFB

Nelle mani della Chiesa

Chiusura del Trentesimo • Loreto: 50° Anniversario della visita pastorale di Papa Giovanni XXIII

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A Terlizzi, in occasione del compleanno di p.Pancrazio, abbiamo festeggiato la conclu-sione dell’anno celebrativo per i trent’annidi vita della Fraternità.

Che ne pensi della nostra missionarietà incampo sociale (scuole, ospedali, etc.)? È un’eccezione per il Brasile o vedi per il fu-turo altre opere sociali?

Il nostro san Francesco diceva: “Tutto secondo itempi, i luoghi e i freddi paesi” (FF 87); bisognaavere un cuore apostolico, sempre pronto a cap-tare qual è la volontà di Dio, trasmessa attraversoi superiori... tutto deve convergere nella preghierasoprattutto attorno all’altare durante la Celebra-zione eucaristica, attorno al quale si fa unità, e inquesta unità parla lo Spirito Santo. Secondo te sarà necessaria una formazionespeciale missionaria previa per altri territoridi missione?Dopo i pionieri tutto sarà meno difficile, voi avete

tracciato il sentiero e ora ci illuminate sulle diffi-coltà, per cui chi sarà chiamato, e vorrei che fos-sero tanti, sarà più agevolato. “Tutto posso in Coluiche mi dà la forza” (Fil 4,13).Quali sono le caratteristiche e le qualità chedeve avere un missionario che va in Brasile?

Non tanto doti tecniche (servono anche quelle!),ma soprattutto un cuore apostolico, avere sete dianime, captare il grido di Cristo sulla croce e farloproprio, soprattutto quando siamo presi da valuta-zioni troppo umane. Dobbiamo essere la continuità diCristo in mezzo agli uomini e chiederci: “Cosa fa-rebbe, cosa direbbe, come reagirebbe Lui al mioposto?” Dobbiamo mettere in preventivo le difficoltà:è inutile voler scrollarsi di dosso le croci che spessocreiamo da noi stessi ma che Lui ci chiede di portare!

È importante condividere con le altre frater-nità le nostre esperienze da “pionieri”, le fa-tiche e le gioie in terra straniera?Certamente, comunicare e condividere questo spi-

rito missionario con tutti, anche con chi non è con-cretamente in missione, è necessario per farcomprendere ed aiutare coloro che sono in primalinea... È bene renderci consapevoli della vita edelle difficoltà dei missionari: siamo tutti missio-nari, la vita consacrata è missione.Cosa ti sta più a cuore quando pensi alla no-stra missione in Germania e in Nord Europa?

Niente di grande, una piccola cosa, un po’ di lie-vito che fermenti tutta la massa... solo la testimo-nianza di una comunità che prega. Non dobbiamomai distaccarci da Lui... l’assistenza sociale è dap-pertutto: noi non agiamo per filantropia, ma èl’amore per Cristo che ci spinge come dice sanPaolo. Qual è la chiave per entrare nel cuore del po-polo tedesco e in particolare dei giovani?

Cominciare con incontri amichevoli, su qualcosache può interessare loro, e pian piano portarli a Cri-sto: ogni incontro va sempre finalizzato a lui. Dob-biamo avere l’ansia del Cristo e comunicare ciò cheattingiamo nella preghiera, mostrando la Fraternitànel quotidiano, con i fratelli e le sorelle che lavo-rano e pregano insieme. E così le distanze si accorciano... perché ci amiamo,l’amore annulla le distanze. E ci unisce a Colui cheè l’Amore, Cristo Gesù. Alleluia!

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Sgorga zampillante dal cuore uninno di ringraziamento per que-sti trent’anni di vita comunitariaall’ombra della Beata VergineMaria, Ancella del Signore.Un grazie infinito per il dono di p.Pancrazio e di ogni fratello e so-

rella chiamati a camminare insieme in questa av-ventura. Sentiamo ancora l’eco dello stupore deinostri “sì”, lo slancio con cui abbiamo risposto aquesto dono impareggiabile della chiamata: “Mi haichiamato, eccomi Signore!” La chiamata è un donoche nasce nel cuore del Padre e si riversa nel Fi-glio: “Erano tuoi e li hai dati a me... Consacrali nellaverità” (Gv 17, 6.17).Quanta bontà, quanta misericordia abbiamo vistooperare nella vita di ognuno di noi!Solo radicati sulla roccia di questa chiamata siamoriusciti a superare varie tempeste e marosi che cer-cavano di abbatterci perché “la roccia del mio cuoreè Dio, è Dio la mia sorte per sempre” (Sal 72,26).Il desiderio sempre più profondo di rispondere aquella chiamata ci ha dato la forza di riprendereogni volta il cammino: un cammino di fede, umiltà,servizio, disponibilità, tra combattimenti, persecu-

zioni e speranze. La vita consacrata è una vita iti-nerante, che viaggia durante una fredda notte. Èfigura solitaria ma affascinante; la sua solitudineha uno splendore nascosto. Ella è terra di Dio;esclusiva eredità del Signore; soltanto Dio ha ac-cesso a questa terra e la domina con amore.É Lui che ha accolto e protetto i nostri ”sì”,anche piccoli, deboli e fragili, e li ha conse-gnati a Lei, la Madre, perché li facesse cre-scere e maturare per realizzare questo suoprogetto, la nostra Fraternità! E Lei ci ha presicon cura fra le sue mani - “Tutto tu guardi e prendinelle tue mani” (Sal 9,35) - siamo suoi figli, suaeredità, e ci guida con tenerezza materna. Siamostati “concepiti” nel silenzio della Sua casa, nonpotrà mai abbandonarci!Il Figlio ci chiede una forte unità perché il mondocreda: “Io in loro e tu in me, perché siano perfettinell'unità”(Gv 17,23). Il futuro? Sarà stupendo sesaremo capaci di aprire il cuore ad un amore sem-pre più grande e più puro, più vero, più autentico“perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essie io in loro”(Gv 17,26).

sor. Lorella Marsili, FFB

15 novembre 2012

Lungo la mattinata i fratelli e le sorelle missionari hanno rivolto a p. Pancrazio

alcune domande sul significato della mis-sione nel nostro carisma…

WürzburgAbbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore!

Chiusura del Trentesimo

Salvador

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23 settembre 1983:nasce l’associazione “Casa Beta-nia”. Firma di p. Pancrazio con ilnotaio Carmela Mongelli.

1985 – 1988: lavori di costruzione e amplia-mento della Casa di Terlizzi.

30 maggio 1982:Solennità di Pentecoste. Accompa-gnati dal gruppo di preghiera di Ci-vitanova Marche, il primo nucleodella Fraternità da inizio all’espe-rienza di vita comunitaria.

28 aprile - 1 maggio 2007:A Loreto, presentazione e conse-gna dello Statuto dei Familiari dellaFraternità Francescana di Betania.

23-27 maggio 2007: Tutti i membri della Fraternità siraccolgono a Terlizzi per festeg-giare il 25° anniversario dalla fon-dazione.

22 settembre 1987:rito di benedizione della prima pie-tra della chiesa. Nella foto p. Leo-nardo Lotti e p. FerdinanoMaggiore dei Cappuccini di Pugliacon p. Pancrazio firmano la perga-mena posta nella prima pietra.

6 dicembre 1992: durante il riti della Professione Re-ligiosa tutti i consacrati indossanoper la prima volta il saio ricevutodalle mani di Sua Ecc.za Mons. An-tonio Bello nostro vescovo.

10 dicembre 2007: chiusura dell’anno giubilare dellaFraternità alla presenza di S. Em.zaCard. Franc Rodé, allora Prefettodella Congregazione per gli Istitutidi Vita Consacrata e Società di VitaApostolica; qui con p. GiulioD’Oronzo ex Provinciale dei Cap-puccini di Puglia.

Nascono le prime missioni al-l’estero. La prima in Svizzera nel2000; nell’ ottobre 2009 in Germa-nia a Würzburg (foto sopra)...

...nell’ottobre 2010 in Brasile a Sal-vador - Bahia (BR).

4-7 luglio 2011:Elezione Capitolare del primo Su-periore Generale dopo il Fondatore.

Trent’anni da ricordare... ripercorriamo alcuni momenti salienti della nostra storia

8 dicembre 1998: la comunità “Casa Betania” divental’Istituto di vita consacrata “Fra-ternità Francescana di Betania”.Sua Ecc.za Mons. Donato Negro,autorizzato dalla Santa Sede, firmale Costituzioni.

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Beatissimo Padre,

voglia benevolmente perdonare ad un umile fratello laico Cap-

puccino, addetto da dodici anni al decoro materiale della S.

Casa, se osa rivolgere alla S.V. una fervente filiale preghiera.

Quante volte ho avuto il dolce incarico di trattare con le mie

mani la S. Statua della Vergine Lauretana! E mi sentivo strin-

gere il cuore, mirando la povertà delle corone della Madonna e

di Gesù Bambino, specialmente durante l’Anno Mariano. Mi

nacque così nel cuore il desiderio di procurare due nuove, belle

e preziose; e questo desiderio, approvato da S.E. Mons. Prin-

cipi, diventò proposito e impegno.

Un gruppo di anime di Roma e di Prato, che per mezzo di p. Pio

hanno ritrovato la luce spirituale e che attingono da lui l’amore

per la S. Casa ove spesso vengono a pregare, hanno accolto l’in-

vito di sacrificare i loro gioielli per ornarne “la Signora della S.

Casa”. […]

Le preziose corone saranno artisticamente lavorate dal prof. Um-

berto Bartoli di Firenze, che unisce la capacità alla santità di

vita. I modelli, tra cui scegliere il preferito, saranno pronti tra

breve.

BEATISSIMO PADRE! Nel mio e nel cuore dei donatori c’è un

grande desiderio filiale, che non trovo le parole adatte per espri-

mere. Oh! Quanto saremmo felici se nelle nuove corone ci sarà

anche un segno dell’amore del nostro S. Padre verso la Ma-

donna, e poi fosse il nostro S. Padre a benedirle!

Voglia la S.V. perdonare alla semplicità, con cui oso umiliare

ai Suoi piedi la nostra implorazione, mentre tutti prostrati al

bacio del S. Piede invochiamo l’Apostolica Benedizione;

umil.mo figlio in Cristodalla lettera di fra Pancrazio a Sua Santità Pio XII

Le corone auree

All’origine della storia della nuova corona, con laquale il Sommo Pontefice Giovanni XXIII ha inco-ronato la statua della Vergine di Loreto, c’è unumile fratello laico cappuccino (fra Pancrazio NicolaGaudioso, ndr), da vari anni addetto alla custodiadella S. Casa. […]Ed ecco, in breve, i precedenti della bella realizza-zione. Molte persone, ritornate alla fede o alla pratica diuna vita più cristiana a contatto con p. Pio, di ri-torno da S. Giovanni Rotondo, passavano a Loreto,spesso dietro consiglio ed esortazione del Cappuc-cino, assai devoto della Vergine Lauretana. A costoro, per lo più uomini di affari e industriali, ilfrate custode della S. Casa manifestò per primo ilsuo desiderio. La proposta li trovò unanimi ed en-tusiasti, si svelò il disegno ardito all’Ecc.mo Ammi-nistratore Pontificio. E così si prese l’impegnodefinitivo, non più di arricchire, ma rifare addirit-tura ex novo due corone: una per la Vergine e unaper il Bambino. […] I donativi più vistosi sono stati, senza dubbio, lepietre preziose. Ebbene, esse sono state offerte colpreciso impegno di non riacquistarne altre, pur po-tendolo fare, affinché il dono materiale fosse ac-compagnato da quello più prezioso e accetto allaMadonna del sacrificio e della rinunzia alla vanità oa cari ricordi di famiglia. […]E accanto a questi vistosi donativi, l’umile offertadel povero che ripete il gesto della vedova evange-lica. Maria Mò, una ammalata del Cottolengo di Torino,anch'essa della cerchia dei figli spirituali di P. Pio,non fu messa a parte dell'iniziativa, avendo essa

stessa bisogno di aiuti. Venuta a Loreto col trenoammalati piemontese, si mostrò addolorata sen-tendosi esclusa dalla bella opera. Proprio in queigiorni le giunse un'offerta di 5 mila lire, e piena digioia la destinò per la corona. […] Un dono alta-mente simbolico è stato quello di un notissimo at-tore del cinema italiano, che ha gettato a fonderenel crogiuolo, tra gli altri doni, diverse medaglied'oro, conquistate nella sua carriera artistica.Anche il Papa Pio XII, informato del progetto, vollecontribuire al diadema di Maria e inviò un lingot-tino d’oro, che è l’equivalente delle due crocettealla sommità delle corone. [...]Nel maggio del '58 le corone erano pronte e il Ret-tore della Basilica le recava in Vaticano. La celeritàdella esecuzione era motivata da una segreta spe-ranza. Nel settembre dello stesso anno, Pio XIIavrebbe dovuto procedere al rito solenne dell'inco-ronazione. La data fu rimandata, ma il santo Pon-tefice neppure un mese dopo veniva a morire. Siapprofittò del ritardo per completare e arricchireancora la corona. Nuovi offerenti facevano istanzaper concorrere all' opera. Ma soprattutto caro fu ildono del nuovo Pontefice Giovanni XXIII, inviatoper mezzo di Mons. Principi. Il suo rubino preziososi staglia, nel vivace bagliore di fuoco, al centrodella corona, alla sommità delle montagne, comeun rosso tramonto. […] Tra le squallide mura della S. Casa, la BeataVergine si definì la serva del Signore: «Ecce ancillaDomini». In risposta, nello stesso luogo, ora vieneda Dio, per le mani del Suo Vicario, proclamata Re-gina.

P. Raniero da Colli (oggi p. Raniero Cantalamessa) in "Il Papa del Concilio pellegrino a Loreto"

Ed. "Annali della Santa Casa" 1963.

Madre e ReginaLe attuali corone della statua della Vergine Lauretana con il bambino Gesù poste da Papa GiovanniXXIII il 4 ottobre 1962 furono create per iniziativa di p. Pancrazio e il contributo di tantissimi fedeli.Ecco la storia…

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Foto Archivio della Congregazione Universale della Santa Casa

Foto Archivio Storico della Santa Casa:

Umberto Bartoli - Firenze

Loreto 12 settembre 1957

Rapporti epistolari con i Sommi Pontefici:Pio XII rispose affermativamente alla lettera di fra Pancrazio (riportata sopra) inviando il 10 dicembre 1957 una lettera aMons. Primo Principi - allora Amministratore Apostolico di Loreto - tramite il suo maestro di camera Nasalli Rocca.Nel frattempo, morto Pio XII, fra Pancrazio sempre tramite Mons. Principi, fece pervenire a Giovanni XXIII una lettera, conla quale gli comunicò l’iniziativa, chiese un suo contributo e la sua visita a Loreto per incoronare la statua. Il Papa risposeverbalmente tramite il Maestro di camera Nasalli Rocca confermando la sua venuta; impose, tuttavia, il silenzio dicendo chelui stesso avrebbe rivelato ufficialmente la sua venuta tre giorni prima del suo arrivo a Loreto.6 7

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4 Ottobre 2012:cronistoria della giornata a Loreto

Lo scorso 4 ottobre, solennità disan Francesco d’Assisi, p. Pan-crazio è stato invitato a Loretoinsieme ad un gruppo di fratelli esorelle, per ricordare insieme alSanto Padre i cinquant’ anni dal-l’inizio del Concilio Vaticano II:

come cinquant’anni fa Giovanni XXIII aveva affi-dato alla Vergine Lauretana lo svolgimento delConcilio, così Benedetto XVI ha messo sotto la suamaterna protezione l’Anno della Fede.Prima della S. Messa p. Pancrazio, accompa-gnato da fra Angelo Tolardo, è stato ricevutopersonalmente dal Santo Padre e Sua Ecc.zaMons. Giovanni Tonucci - arcivescovo di Loreto - loha presentato come Fondatore della nostra Frater-nità e ideatore della corona che lo stesso PapaBuono pose sul capo della Vergine nel 1962. Eradal 1857, con Papa Pio IX, che un Sommo Ponte-fice non usciva dalla Città del Vaticano.Nel pomeriggio anche fra Stefano Vita e sor. Lui-gina Busani hanno avuto la grazia di incontrare ilPapa come membri della Delegazione Pontificia.La giornata si è conclusa con un momento di festain Fraternità nell’eco delle parole del Santo Padre:“…Dove abita Cristo, i suoi fratelli e sorelle nonsono più stranieri. Maria che è Madre di Cristo eanche nostra madre ci apre la porta della sua casa,ci guida ad entrare nella volontà del suo Figlio.”

fra Lorenzo Trevisanello, FFB8 9

Alcuni pensieri di p. Pancraziosulle corone e sulla giornata del 4 ottobre…

Maria è Regina del Cielo, della Terra e del marequindi la corona realizzata ha le stelle, al di sotto cisono le colline, nella parte inferiore sono rappre-sentate le onde del mare. […]

Anche p. Pio ha contribuito all’iniziativa. Quando gliho fatto sapere questo mio desiderio lui ha rispo-sto: “Come faccio, io sono povero, non ho niente”ma in quel momento un suo amico si è sfilatol’anello col brillante e gliel’ha dato così p. Pio l’haaffidato a fra Daniele Natale con una lettera. Que-sto brillante è stato messo nella crocetta che è incima alla corona. […]

Di corone d’oro se ne possono fare... ma la cosapiù importante è essere, in Paradiso, la sua coronadi anime, di cuori rinnovati e pieni di vera devo-zione alla Madonna. […]

E’ stato molto caloroso e commovente quandoho chiesto al Papa la benedizione per tutta laFraternità ed egli ha preso le mie mani e le hastrette tra le sue: in quel momento ho sentitoche nelle sue mani ha preso la Fraternità, per-ciò nella Chiesa che lui rappresenta.

p. Pancrazio N. Gaudioso, Fondatore

PartannaIl mese di ottobre ha avuto inizio con la settimana di preparazione per la Solennità di Maria S.S. della Libera,patrona del Santuario a noi affidato. Il primo giorno della settimana è stato dedicato alla memoria di Mons.Gaspare Caracci e la Celebrazione eucaristica è stata presieduta da Sua Ecc.za Mons. Mariano Crociata, se-gretario della C.E.I.Tutta la settimana si è svolta in un clima di preghiera con momenti di adorazione, di lode ed una breve rap-presentazione sacra, con canti e preghiere, avente come tema la presenza viva della Beata Vergine Marianella storia e nella vita di ciascuno. Abbiamo vissuto con grande gioia la grazia di questi giorni condividendolicon i nostri fratelli e sorelle provenienti da altre Fraternità e con tutti i pellegrini che si sono recati in visita alSantuario.

dopo...Cinquant’anni

SalvadorIl 4 novembre è nato il gruppo GdB Brasil! Qui si chiamano JB (si legge Jota Bé) ovvero Jovens Betânia. Alprimo incontro erano presenti dieci giovani di età compresa tra i dodici e diciotto anni: sono ragazzi molto re-cettivi e già alla fine dell’incontro lasciavano trasparire l’entusiasmo di essere dei JB!Il 28 ottobre, negli spazi della Fraternità, abbiamo festeggiato il venticinquesimo anno di sacerdozio del no-stro parroco padre Cristoforo con la parrocchia di São Cristóvão e il nuovo Vescovo ausiliare di Salvador SuaEcc.za Mons.Giovanni Crippa, nato in provincia di Lecco.

Newsdalle Case

RovioIl 21 ottobre, al termine della Celebrazione eucaristica trentuno fratelli e sorelle dei Gruppi Ancilla Dominihanno pronunciato la Promessa di Vita Evangelica mentre Marta Pagni ha espresso la Promessa come giovanedi Betania. La giornata ci ha visti tutti uniti in un clima di gioiosa fraternità. In occasione della Solennità di Tutti i Santi la Fraternità, assieme ai Giovani di Betania, ha vissuto una vegliadi preghiera dalle 22,00 alle 03,00 del mattino; durante il pranzo della festa, i giovani e i loro animatori, ve-stiti “in maschera” hanno presentato alla Comunità il santo da loro raffigurato.

RomaI mesi di ottobre e di novembre sono stati colorati di grazia e gioia!I Giovani di Betania hanno guidato l'Adorazione eucaristica nel giorno dedicato alla Solennità di Tutti i Santipregando con le famiglie e con noi consacrati: è stata una preghiera piena di speranza, di amore e di fede:un bellissimo esempio di unità in Cristo! Inoltre il 4 novembre, dopo una lunga attesa, è ufficialmente nato ilprimo gruppo Ancilla Domini in Roma con una grande e sentita partecipazione. Sono iniziati i lavori di ripristino delle intonacature esterne nella zona d’accoglienza della nostra Casa inmodo da rendere più confortevole l’ospitalità.Il nostro amico Alessandro Aguglia con la regia di Nadia Daffinà dell'associazione Lapis, ha organizzato duebrevi rappresentazioni teatrali, invitando la Fraternità a partecipare e a far conoscere al pubblico presente ilnostro carisma e la missione in Brasile alla quale è stato devoluto parte del ricavato.

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Oh Signore,Tu sei il Dio di bontà e di misericordia infinita, di fedeltà eterna...

Ti lodo e Ti ringrazio per esserti rivelato così a mein questi venticinque anni di vita a Te consacrata.

Oh buon Pastore,che mi hai tenuto sempre sulle spalle per non farmi mai allontanare da Te:grazie per la libertà che mi hai dato attraverso la quale mi permetti di sceglierTi

in ogni attimo come Sposo dell’anima mia rispondendo alla Tua immeritata chiamata;di avere la luce necessaria per capire la mia piccolezza e fragilitàe la spinta di affidarmi alla mano tesa del caro padre fondatore.

Così mi hai accompagnato lungo il corso della mia vita: con la presenza umile e forte, rispettosa ed elevatissima di p. Pancrazio

il quale si è fatto carico della mia anima ad esempio Tuo o mio buon Pastore...

e con il supporto continuo della preghiera dei miei buoni genitori e di tutta la famiglia.

E oggi rinnovo ancora il mio SÌ dolcissimo Signore...e per il Tuo Amore mi voglio spendere

per i miei fratelli e sorelle e tutti coloro che mi affidi.Santifica l’Istituto con tutti i suoi Familiari

e in particolare i giovani, braccio forte di testimonianza nel mondo.

Noi tutti insieme camminiamo grati per il Tuo immenso Amore,pieni di speranza di vivere uniti a Te

un giorno nella Patria Celeste, meta di ogni nostro volere, e dove incontreremo coloro che ci hanno preceduto.

Ti amo Gesù!

sor. Elisabetta Fazzi FFB, 8 dicembre 2012

Loreto

Terlizzi

Cella diNoceto

San QuirinoCondividiamo con voi la gioia nel vedere tra i nostri familiari un Oblato, Sandro Brunello, che partirà per unamissione in Ecuador: accompagniamolo con la nostra preghiera!Nel mese di novembre abbiamo ospitato per una giornata di ritiro i padri Comboniani di Cordenons. Inoltre, abbiamo accolto alcuni giovani dell' Azione Cattolica per gli esercizi spirituali annuali; in questa oc-casione abbiamo avuto la grazia di avere con noi il nostro Vescovo.

Nel corso del mese di ottobre abbiamo festeggiato il decimo anniversario dell’affidamento della parrocchiadella Santa Casa alla Fraternità nella persona del parroco fra Angelo Tolardo. Alla S. Messa ha partecipatoanche il Vicario della Prelatura, don Decio Cipolloni. In seguito, nei locali dell’oratorio, si è svolta la festa, conla presentazione di un video sui principali avvenimenti di questi anni ed un libro contenente alcune omelie ecatechesi di fra Angelo con la presentazione di Sua Em.za Card. Angelo Comastri che ne ha letto e apprez-zato i contenuti. Un’ulteriore esperienza di grazia è stata il dono dell’effusione dello Spirito Santo per dodici membri dei nostriGruppi Ancilla Domini.

L’evento più significativo dei mesi appena trascorsi è stato quello della Solennità di Tutti i Santi. Motto dellagiornata è stato: “In scena la santità”, con numerose e gradite sorprese. Al mattino, dopo la preghiera co-munitaria, gli amici Antimo e Cinzia Verrengia, già ballerini professionisti, ci hanno offerto un recital da lororealizzato per testimoniare l’importanza del cammino di santità e della trasmissione della fede all’interno dellafamiglia. Il recital è stato arricchito dalla proiezione di filmati sulla beata Chiara Luce Badano e Chiara Cor-bella, due testimonianze di “ordinaria santità” vissuta nell’accoglienza del progetto di Dio, anche quando è se-gnato dalla sofferenza.Nel pomeriggio infine i Giovani di Betania, in videoconferenza con gli altri giovani radunatisi in tutte le no-stre Case, si sono stretti intorno a p. Pancrazio per un momento di comunione.

Nel mese di ottobre si sono riuniti nellanostra casa i fratelli e le sorelle della Fra-ternità che svolgono il servizio di referentiper i Familiari; tema delle giornate di for-mazione è stato: “Referenti e familiari:responsabilità e missione”. Inoltre, dal 5al 10 novembre si è svolto l’incontro diaggiornamento per gli economi di tutte leCase mentre dal 12 al 14 novembre tuttii superiori delle Fraternità si sono riunitiper l’annuale settimana di incontri.Anche quest’anno abbiamo avuto la gioiadi ospitare per il pranzo di Natale il nostroVescovo Sua Ecc.za Mons. Luigi Martella.A questo momento hanno partecipatoanche tutti coloro che abitualmente acce-dono al servizio mensa della foresteria.

In settembre, in occasione del Convegno dei missionari cattolici italiani in Germania, fra Alberto Onofri è statonominato vice delegato dei missionari per la zona centrale della Germania. Il 21 ottobre ad Aschaffenburg abbiamo dato inizio agli incontri per un gruppo di famiglie di tutta la diocesiche si riunisce per pregare e meditare il Vangelo della domenica; questi momenti si alterneranno tra Aschaf-fenburg e Würzburg. Tra le varie attività della missione, abbiamo avuto anche la gioia di preparare alla prima comunione Edwarde Diana, due ragazzi che frequentano la missione italiana di Würzburg. La celebrazione si é svolta domenica28 ottobre con tutta la comunità italiana. Infine,in questi mesi, siamo stati chiamati anche dalle comunità di Bad Homburg e di Friolzheim per animaredelle giornate di ritiro sul tema della vita eterna e sull’anno della fede.

25° Anniversariodi vita consacrata...

VertigheFra Andrea Cardullo dal 15 al 19 ottobre ha partecipato al 47° Convegno Nazionale dei Rettori Operatori deiSantuari Italiani presso il Santuario Madonna del Divino Amore a Roma.Nel mese di novembre si sono tenuti nel salone della nostra Fraternità degli incontri di preparazione al ma-trimonio ai quali hanno partecipato numerose coppie di fidanzati della nostra diocesi.Domenica 28 ottobre il Movimento Apostolico Ciechi ha vissuto con noi una giornata di Fraternità iniziata conla S. Messa delle 11.30: al termine di questa alcuni di loro hanno testimoniato la propria esperienza di fedea tutti i presenti.

Würzburg

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Il giornale è stato chiuso in redazione il 03.01.2013

• Lunedì 3 dicembre, presso la cappelladella Casa Madre in Terlizzi, il Vescovodella diocesi Sua Ecc.za Mons Luigi Mar-tella ha ammesso agli ordini sacri fraArcangelo Ferente, fra Daniele Siciliani efra Giuseppe Siciliani; ha inoltre conferitoil ministero del lettorato a: fra MarcoCherubino, fra Alessandro Colauzzi, fraElishabele Coviello, fra Nicola Curcio, fraAntonio Surano, fra Salvatore Scaglione,fra Michele Zanet.Mercoledì 8 dicembre Sua Ecc.za Mons.Giuseppe Pellegrini Vescovo della diocesidi Concordia - Pordenone ha conferito afra Fabrizio Modica il ministero dell’acco-litato.

• Sabato 13 ottobre, dopo un lungo pe-riodo di malattia, è mancato ilnostro fratello Don GiovanniCremonesi, sacerdote delladiocesi di Fidenza (PR) eOblato della nostra Fraternità.

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Appuntamenti• L’annuale convegno dei Familiari della Fra-ternità Francescana di Betania dal tema “Lafede... prima di tutto!” si terrà anche que-st’anno a Loreto dal 26 al 28 aprile.

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