Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

10

Click here to load reader

description

Breve articolo inttroduttivo sull'utilizzo del web 2.0 nei contesti di emergenza.

Transcript of Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Page 1: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0in contesti di emergenza

Page 2: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

ABSTRACT

In questo breve articolo verrà fatta una panoramica sul concetto di WEB 2.0 per capirne le potenzialità, verranno visti i principali settori dove è già sviluppato con alcuni esempi pratici e inoltre verrà analizzata l'efficacia di tale modo di comunicare nei contesti di emergenza sia per dare che per ricevere informazioni in modo rapido.

Page 3: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Introduzione

Cosa è il web 2.0

Ad oggi non esiste una definizione unanime di WEB 2.0, noi per semplicità e chiarezza possiamo definirlo come termine utilizzato per indicare il primo stadio dell'evoluzione del Word Wide Web, rispetto a una condizione precedente. Indichiamo come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione e partecipazione tra il sito web e l'utente ,come i blog, le chat , i forum, e le piattaforme di condivisione di media come Youtube,YouReporter e i social network come facebook, Twitter ,Google+, ecc. ottenute tipicamente attraverso opportune tecniche di programmazione del Web dinamico in contrapposizione al cosiddetto Web statico o Web 1.0.

Con il Web 2.0 l'utente non è più passivo ma diventa parte del sistema di comunicazione della rete web, ogni singolo utente da e riceve informazioni.Questo stadio del web come facilmente immaginabile apre un mondo nuovo nella frontiera della Comunicazione che ancora è poco utilizzato.

Page 4: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Parte prima

Comunicazione con il web 2.0

Alcuni settori del web 2.0 già operativi

-Finanza: alcune istituzioni finanziarie utilizzano il web partecipativo per fare microcredito(Kiva)-Shop: effettuare acquisti online interagendo con il sito di vendita in modo attivo attraverso feedback sui prodotti acquistati.(e-bay)-Protezione civile: alcune realtà danno informazioni e ricevono informazioni tramite i social network(American Red Cross o Comune di Firenze)-Socializzazione: con i social network è possibile raggiungere persone che altrimenti con altri sistemi di comunicazione sarebbe impossibile contattare costantemente.(Facebook)

Page 5: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Comunicazione su larga scala con il WEB 2.0-social network-

L'effetto moltiplicatore

Con il web 2.0 si riesce a raggiungere moltissime persone, questo perchè in particolare con i social network abbiamo un forte effetto moltiplicatore delle nostre comunicazioni in uscita.Cosa è questo effetto moltiplicatore cosi importante? Proviamo a spiegarlo con un esempio.

Persona “A” ha due amici “B” e “C” che a loro volta hanno 5 amici diversi da “A” cioè , D E F G H sono amici di B e I L M N O sono amici di C.Se “A” pubblica una notizia B e C che sono suoi amici possono vedere tale notizia se loro condividono la notizia scritta da A, tale notizia sarà visibile anche ad D E F G H che sono gli amici di B e agli amici di C che sono I L M N O quindi con 3 semplici “click” abbiamo raggiunto 12 persone.Se questo processo di condivisione continua capiamo bene che se ogni amico di B e C ha a sua volta 5 amici, riusciamo a raggiungere altre 50 persone se loro condividono la notizia e ,se a loro volta condividono, arriviamo a 250 persone e via dicendo...

Alcuni dati sui Social network e su Internet

1.000.000.000 circa di persone che utilizzano Facebook(dato del nov.2012)22.000.000 di utenti in Italia che utilizzano Facebook(dato nov.2012)1.000.000.000 di smartphone a livello mondiale800.000.000 di utenti internet mobileInternet è il 3° canale utilizzato per ricevere informazioni in emergenza.Facebook viene utilizzato dal 18% delle persone per informarsi in emergenza.

Da questi numeri ci possiamo rendere conto che il potenziale per creare una comunicazione efficace e rapida tramite il web è molto elevato.

Page 6: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

PARTE SECONDA

Web 2.0 in contesti di Emergenza

L' importanza della comunicazione efficace in contesti di emergenza

Durante un' emergenza di qualunque tipo le persone colpite, ma anche i soccorritori, hanno bisogno di comunicare in modo efficace tra di loro e di comunicare anche con le persone colpite dal disastro.Alcuni esempi in cui ci possiamo trovare a dover comunicare in contesti di emergenza:

-La persona colpita dal disastro cerca di richiedere soccorso o informazioni.-Gli Enti preposti vogliono dare informazioni velocemente e al maggior numero di persone(es.rischio esondazione di un fiume)-Gli Enti di soccorso vogliono informazioni chiare della situazione sul luogo del disastro.-Diffusione informazioni all'interno del sistema di emergenza(es. Tra i vari livelli di sale operative)

Come vediamo negli esempi sopra riportati abbiamo casi in cui si necessita di dare informazioni e altri in cui vogliamo ricevere informazioni.

Abbiamo visto che il Web 2.0 è caratterizzato da uno spiccato livello di interazione tra utente e sito web e quindi può essere uno dei modi per fare una comunicazione rapida, efficace e in grado di raggiungere moltissime persone.

Page 7: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Esperienze nell' utilizzo dei social network in contesti di emergenza.

-6 Aprile 2009 terremoto dell'Aquila

Alcune delle foto che circolavano su Facebook sono state utilizzate dai tecnici degli Enti di soccorso per capire meglio la situazione sul luogo prima dell'arrivo dei nuclei Valutazione.

-Emergenza Costa Concordia 2012(nave in avaria all'isola del giglio).

Le immagini scattate dagli abitanti dell'isola e postate su Facebook sono servite per mettere in pre-allerta i volontari e enti della toscana sul fatto in oggetto.Come ben noto l'attivazione dei soccorsi è stata ritardata a causa dell'allarme abbandono nave dato svariati minuti dopo l'impatto della nave contro lo scoglio.

-American Red Cross with Digital operations Center

La Croce Rossa Americana ha da poco istituito, in accordo con il governo americano, una sala operativa che ha l'obiettivo di dare informazioni ai cittadini sui luoghi dei disastri tramite i social network e di ricevere informazioni preziose dai luoghi del disastro utili per una migliore risposta all'emergenza.Durante l'uragano Sandy l'ARC ha fatto una “campagna” di prevenzione per i cittadini che dovevano affrontare il passaggio dell' uragano utilizzando appunto i principali social network attraverso la loro sala operativa Digital operations Center.

-Comune di Firenze Ufficio Protezione Civile.Il comune di Firenze tramite la sua pagina di Protezione Civile di Facebook e Twitter ha iniziato ad utilizzarla per dare informazioni alla popolazione anche in caso di emergenza imminente, infatti durante la piena del 27 novembre 2012 il comune, oltre ad inviare squadre con megafoni per far evacuare la zona interessata dall'ondata di piena, pubblica anche il seguente post sulle sue pagine nei social network

Page 8: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

-L'Esperienza della sala operativa regionale CRI Toscana

La sala operativa regionale CRI Toscana ha creato un profilo su facebook chiamato “Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale Toscana-Attività d'emergenza” con il quale si prefigge l' obiettivo di tenere costantemente in aggiornamento i Volontari e tutte le persone interessate alla materia, alle principali novità normative, corsi di Formazione e attività in emergenza di carattere principalmente Regionale,Nazionale e Internazionale.Questo canale di Comunicazione si affianca ma non sostituisce il canale delle comunicazioni ufficiali gerarchiche che l'associazione ha come da suo regolamento ma appunto ha l'obiettivo di facilitare la diffusione delle comunicazioni che alle volte si possono perdere o arrivare in ritardo.

Durante l'emergenza alluvioni dello scorso novembre in toscana, dal 11/11/2012 al 02/12/2012 i gestori della pagina (5volontari) si sono alternati nella gestione durante l'emergenza della pagina in oggetto effettuando i seguenti aggiornamenti:

• Pubblicando costantemente foto del luogo che arrivavano alla sala operativa dagli operatori sul posto;

• Aggiornamenti sulle condizioni meteo;• Comunicazioni di servizio;• Comunicazioni sulle attività di soccorso che la CRI stava facendo;• Aggiornamenti sulle nuove attività che ci veniva richiesto di effettuare;• Risposta ai quesiti che venivano posti sulle modalità di partecipazione all'emergenza.

Ciò ha permesso alle squadre che si stavano dirigendo sui luoghi del disastro di arrivare già con le idee chiare sulla situazione che si sarebbero trovati davanti così da ridurre l'impatto emotivo che solitamente porta i soccorritori a uno stato psicologico non ottimale per lavorare al meglio nelle prime ore dopo l'arrivo sul luogo dell' emergenza.Gli operatori che avevano dato disponibilità a partire, tramite la pagina in oggetto riuscivano a capire verso che genere di interventi e di scenari sarebbero andati incontro.Un aggiornamento costante delle condizioni meteo ha permesso agli utenti della pagina di capire se era il caso o meno di mettersi in circolazione.Effettuare Comunicazioni di servizio varie è servito per velocizzare e raggiungere rapidamente il personale migliorando la partecipazione all' emergenza.Inoltre è stato possibile ricevere alcune informazioni tramite post fatti dagli utenti sulla pagina utili per capire meglio la situazione sul posto del disastro.

.

Page 9: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

Comunicazione di Elite o no?

Il Web 2.0 può essere visto ad una prima analisi superficiale una comunicazione che interessa solo il ceto sociale benestante e con una cultura sufficiente per saper utilizzare un computer.In parte tale analisi è vera ma non del tutto in quanto con il web 2.0 ci possiamo accedere anche con un semplice smartphone e un abbonamento da pochi euro al mese, infatti registriamo che molti immigrati che vivono nella strada nonostante le loro condizioni di vita precarie, sono dotati di smatphone che hanno la possibilità di connettersi ad internet, inoltre nella “comunità” dei senza tetto le informazioni circolano molto velocemente pertanto anche se solo un numero di senza tetto fosse dotato di smartphone con abbonamento internet possiamo comunque riuscire a passare le informazioni tramite i social network a tutta la “comunità” dei senza fissa dimora. Ad esempio in caso di una nevicata straordinaria possiamo comunicargli i punti di accoglienza che sono stati allestiti, anche perchè altrimenti per le autorità sarebbe difficile riuscire a rintracciarli tutti in quanto dormono spesso in posti diversi.

Conclusioni

Da questo breve articolo che analizza le potenzialità del WEB 2.0 passando attraverso dei casi studio reali possiamo riassumere il web 2.0 con tre aggettivi INTERATTIVITA'-PARTECIPAZIONE-CONDIVISONE.Per uno sviluppo adeguato serve un Coordinamento e un controllo sulle informazioni messe in rete in quanto tutti gli utenti web potendo interagire potrebbero anche immettere informazioni fuorvianti, tale modo di comunicazione cambierà la vita di tutti noi nei prossimi anni riducendo le asimmetrie informative che insistono nei vari ambiti nei quali si può intervenire con il web per migliorare la diffusione delle informazioni.Si stima che entro il 2020 tutte le persone dotate di telefono mobile avranno uno smartphone e se li inseriamo tutti nel meccanismo del web partecipativo avremo miliardi di informazioni che ci possono arrivare in modo istantaneo da tutto il mondo riducendo in modo drastico i problemi di comunicazione e di asimmetrie informative.E infine abbiamo visto che può essere sfruttato anche per dare comunicazione anche ad alcune fasce vulnerabili della popolazione che ad una prima analisi potrebbero essere escluse da questo tipo di comunicazione.

Page 10: Primi passi nella comunicazione utilizzando il web 2.0 in contesti di emergenza

L'Autore

Jacopo Caridi nato a Grosseto il 5 gennaio 1989 studente presso l'Università degli studi di Firenze al corso Development Economics.Segue da anni il mondo del volontariato e del terzo settore con particolare riguardo allo sviluppo delle condizioni di vita dei soggetti vulnerabili in situazioni ordinarie e di emergenza.Appassionato di organizzazione del personale ha creato presso alcune associazioni di volontariato attività in ambito sociale, sanitarie, formazione in ambito sanitario e di risposta alle emergenze. -Ha partecipato a workshop sul tema Web.2.0 e la risposta alle emergenze a Roma nel 2012.-Ha partecipato alla realizzazione del regolamento organizzazione associazioni di volontariato in ambito di Protezione Civile del Comune di Firenze.-è stato docente di tematiche inerenti il soccorso laico presso importanti aziende nazionali e internazionali.-Istruttore ai corsi per soccorritori laico per l'Esercito Italiano Caserma Perotti Firenze e scuola allievi marescialli carabinieri Firenze.