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389 1 - Introduzione Il termine beach rock indica un sedimento litificato, formatosi nella zona intertidale per cementazione del sedimento che costituisce la spiaggia entro cui esso si trova. La granulometria della beach rock può, di conse- guenza, essere compresa tra quella delle psammiti o delle psefiti, con dif- ferenti proporzioni del materiale silicoclastico o carbonatico. I più importanti affioramenti attuali di beach rock sono stati individuati e descritti in tutte le fasce climatiche, da quelle umide (Moore, 1973; Hanor, 1978) a quelle aride o semiaride (Neumeier, 1999), eccezional- mente in quelle climatiche fredde (Kneale e Viles, 2000). I processi responsabili della cementazione dei sedimenti di spiaggia sono oggetto di intensi dibattiti; la maggior parte degli studiosi accetta che il processo principale sia fisico-chimico, (i) di mixing di flussi di acqua mari- na e meteorica (Moore 1973), (ii) di supersaturazione di CaCO 3, attraver- so la diretta evaporazione dell’acqua marina (Scoffin, 1970) indotta dal- l’alternanza di ripetute fasi di sommersione ed emersione dei sedimenti, (iii) di degassamento della CO 2 nella zona vadosa (Hanor, 1978). Neumeier (1999) sostiene che il processo più importante nella precipita- zione del cemento delle beach rock sia, invece, la diretta o indiretta atti- vità degli organismi. Gischler e Lomando (1997), infine, prendono in considerazione, per spie- gare la presenza dei livelli cementati, le recenti fluttuazioni del livello del mare o la persistenza di locali movimenti tettonici Bain (1988) enfatizza l’importanza degli affioramenti di beach rock a pro- tezione di una spiaggia nei confronti di accelerati fenomeni di erosione e/o per la progradazione. In questo lavoro sono stati studiati i primi affioramenti di beach rock, marker deposizionali correlati con il livello attuale del mare lungo il siste- ma spit-beach di Marinello (Golfo di Patti, Sicilia nord-orientale). PRIMI DATI SULLE BEACH ROCK AFFIORANTI LUNGO IL SISTEMA COSTIE- RO DI MARINELLO (GOLFO DI PATTI, SICILIA NORD-ORIENTALE) Carmela Martino 1 Marcella Ruta 2 Angiola Zanini 3 1 Dipartimento Economia e Territorio, Università degli Studi di Catania 2 Dipartimento Scienze Ambientali, Università degli Studi di Siena 3 Dipartimento Scienze Geologiche, Università degli Studi di Catania

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11 -- IInnttrroodduuzziioonnee

Il termine beach rock indica un sedimento litificato, formatosi nella zonaintertidale per cementazione del sedimento che costituisce la spiaggiaentro cui esso si trova. La granulometria della beach rock può, di conse-guenza, essere compresa tra quella delle psammiti o delle psefiti, con dif-ferenti proporzioni del materiale silicoclastico o carbonatico.I più importanti affioramenti attuali di beach rock sono stati individuati edescritti in tutte le fasce climatiche, da quelle umide (Moore, 1973;Hanor, 1978) a quelle aride o semiaride (Neumeier, 1999), eccezional-mente in quelle climatiche fredde (Kneale e Viles, 2000).I processi responsabili della cementazione dei sedimenti di spiaggia sonooggetto di intensi dibattiti; la maggior parte degli studiosi accetta che ilprocesso principale sia fisico-chimico, (i) di mixing di flussi di acqua mari-na e meteorica (Moore 1973), (ii) di supersaturazione di CaCO3, attraver-so la diretta evaporazione dell’acqua marina (Scoffin, 1970) indotta dal-l’alternanza di ripetute fasi di sommersione ed emersione dei sedimenti,(iii) di degassamento della CO2 nella zona vadosa (Hanor, 1978). Neumeier (1999) sostiene che il processo più importante nella precipita-zione del cemento delle beach rock sia, invece, la diretta o indiretta atti-vità degli organismi.Gischler e Lomando (1997), infine, prendono in considerazione, per spie-gare la presenza dei livelli cementati, le recenti fluttuazioni del livello delmare o la persistenza di locali movimenti tettoniciBain (1988) enfatizza l’importanza degli affioramenti di beach rock a pro-tezione di una spiaggia nei confronti di accelerati fenomeni di erosionee/o per la progradazione. In questo lavoro sono stati studiati i primi affioramenti di beach rock,marker deposizionali correlati con il livello attuale del mare lungo il siste-ma spit-beach di Marinello (Golfo di Patti, Sicilia nord-orientale).

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Carmela Martino1 Marcella Ruta2 Angiola Zanini3

1 Dipartimento Economia e Territorio, Università degli Studi di Catania2 Dipartimento Scienze Ambientali, Università degli Studi di Siena

3 Dipartimento Scienze Geologiche, Università degli Studi di Catania

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390 Convegno di Maratea

22 -- IIll ssiisstteemmaa ccoossttiieerroo ddii MMaarriinneelllloo ee llee beach rock

Il sistema costiero di Marinello, 38°lat N, è ubicato sul margine tirrenicodella dorsale peloritana. I Monti Peloritani e il Massiccio dell’Aspromonterappresentano la terminazione meridionale dell’Arco Calabro-Peloritano(fig. 1) costituito dalla Catena Kabilo-Calabride, Africa vergente, in totosovrascorsa sulle Unità della Catena Appenninico- Maghrebide.

Figura 1 - Schema tettonico del Mediterraneo centrale (Lentini et al, 1995)

Al tetto delle Unità Kabilo-Calabridi, affiorano in discordanza (i) la suc-cessione clastica ed evaporitica medio-supramiocenica, (ii) quella argil-loso-sabbioso-ghiaiosa plio-quaternaria e (iii) i depositi marini terrazzatidel Pleistocene medio-superiore. Seguono (iv) i depositi transizionali econtinentali del Pleistocene medio-superiore e quelli (v) recenti limoso-sabbiosi e ghiaiosi che bordano le fiumare e le pianure costiere, e, infine,(vi) i depositi olocenici di spiaggia.Al centro del Golfo di Patti, a 290 m s.l.m., scoscesa ed in condizioni diprecaria stabilità, si eleva la Rocca di Capo Tindari, alla cui base è anco-rata la radice del sistema (fig. 2) spit-beach di Marinello. Esso ha uno svi-luppo lineare di 3 km circa in direzione NO-SE, ed è costituito da uno spitsabbioso-ghiaioso, da un’insenatura poco profonda e da sei laghetticostieri. Il sistema costituisce la parte emergente, fino all’isoipsa di 5 m,di un banco sabbioso-ghiaioso con un un’unghia che si estende fino all’i-sobata di 20-30 m ad un miglio circa dalla costa.

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Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 391

Tra i 75 e i 90 m s.l.m., la falesia di Capo Tindari presenta una fascia fora-ta da Litodomi, con lembi di un conglomerato litorale. Tra i 6 e i 4 m s.l.m.,lungo il profilo verticale della falesia, è visibile un solco di battente, conalla base un deposito litorale di ghiaie e clasti carbonatici con fori diLitodomi e strutture erosionali da impatto. Il tetto del solco di battente diCapo Tindari è ubicato alla stessa quota di quelli segnalati a Taormina ea Sant’Alessio e datati 5.000 anni fa. Di conseguenza anche Capo Tindariè stato sollevato, come tutta la Sicilia nord-orientale.A partire dagli anni 2000, lungo la linea di costa che orla il sistema diMarinello, sono stati osservati i primi affioramenti di beach rock, distri-buiti irregolarmente ed esumati a causa di una forte erosione costiera,legata sia all’azione del moto ondoso e delle correnti longshore e beach-drifting, sia alla diminuzione delle portate solide del Timeto, delMontagnareale e dell’Elicona, i corsi d’acqua tributari al sistema costieroche, nel corso degli anni, hanno subito drastiche riduzioni nel trasportodi fondo, soprattutto per la realizzazione di opere di difesa. Esse, infatti,intercettando anche i sedimenti costituenti la barra fociale del Timeto,hanno attivato un processo erosivo disastroso, con arretramento dell’a-renile di circa 80 m rispetto alla linea di costa del 1967 (fig. 3) e la pro-gressiva diminuzione dell’area emersa del sistema limitrofo con conse-guente esumazione, nel corso dell’ultimo decennio, delle beach rock.

Figura 2 - Il sistema spit-beach di Marinello nel 2008

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392 Convegno di Maratea

Gli affioramenti (tab. 1) si presentano esposti in modo discontinuo lungola linea di costa (fig. 4), e nel tratto costiero meridionale, dove il proces-so erosivo è più intenso, i livelli cementati (figg. 5, 5a), leggermente incli-nati verso mare (<10°), con dimensioni massime del diametro maggioredei lastroni di circa 81 cm e spessori complessivi delle lamine in affiora-mento di 32 cm, si rinvengono entro i sedimenti di spiaggia, marcati dasporgenze parallele alla spiaggia, anche per diversi metri.Le beach rock sono composte soprattutto da granuli di quarzo, feldspatie da lamelle di miche. La mancanza di strutture organiche fa pensare che il meccanismoresponsabile della cementazione sia essenzialmente fisico-chimico, pro-babilmente legato all’evaporazione dell’acqua del mare intrappolatadurante le mareggiate.

Figura 3 - Erosione costiera a sud della Foce del Torrente Timeto (Patti, 2008)

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Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 393

SSAANNTTUUAARRIIOO TTiinnddaarrii 38°08’29.4’’ 15°02’45.3’’

RRAADDIICCEE ddeelllloo ssppiitt ((22000088)) 38°08’43.9’’ 15°02’52.2’’

11BB 38°08’40.2’’ 15°02’54.8’’ 29 19,3 4,622BB 38°08’40.5’’ 15°02’56.3’’ 37,3 36,7 533BB 38°08’41.2’’ 15°02’55.3’’ 36,5 22,6 6,844BB 38°08’41.4’’ 15°02’56.4’’ 46,63 41,31 5,755BB 38°08’41.5’’ 15°02’55.9’’ 76,95 45 8,466BB 38°08’41.6’’ 15°02’56.1’’ 27,81 24,34 3,477BB 38°08’41.9’’ 15°02’55.3’’ 58,12 36,19 3,888BB 38°08’41.9’’ 15°02’55.3’’ 53,86 41,52 32,9299BB 38°08’42.0’’ 15°02’54.5’’ 38,41 32,29 7,71100BB 38°08’42.6’’ 15°02’53.3’’ 28,33 25,69 4,61111BB 38°08’41.9’’ 15°02’56.0’’ 75,78 56,39 7,41122BB 38°08’41.9’’ 15°02’56.0’’ 81,23 64,94 6,11133BB 38°08’41.8’’ 15°02’56.2’’ 37,36 28,09 5,31144BB 38°08’41.6’’ 15°02’56.7’’ 25,3 18,83 5,41155BB 38°08’41.5’’ 15°02’56.8’’ 39,77 33,78 9,61166BB 38°08’41.3’’ 15°02’56.8’’ 61,37 45,14 9,11177BB 38°08’41.3’’ 15°02’57.3’’ 31,65 27,67 6,21188BB 38°08’41.2’’ 15°02’58.0’’ 22,51 13,89 7,31199BB 38°08’41.2’’ 15°02’58.1’’ 47,54 37,92 5,42200BB 38°08’41.0’’ 15°02’58.1’’ 44,87 29,62 3,32211BB 38°08’40.8’’ 15°02’59.1’’ 54,68 31,4 3,82222BB 38°08’39.3’’ 15°03’04.2’’ 40,86 19,91 5,72233BB 38°08’39.8’’ 15°03’02.8’’2244BB 38°08’18.9’’ 15°03’16.7’’2255BB 38°08’16.0’’ 15°03’17.3’’2266BB 38°08’12.4’’ 15°03’18.3’’ 108,12 57,42 7,82277BB 38°08’07.9’’ 15°03’18.9’’ 85,84 79,24 13,5

PPUUNNTTII CCEENNSSIITTII LLAATT LLOONNGG

DD ((ccmm))DDiiaammeettrroommaaggggiioorree

dd ((ccmm))DDiiaammeettrroo

mmiinnoorree

SSppeessssoorree ((ccmm))

Tabella 1 - Data-base degli affioramenti di Beach rock (2008)

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394 Convegno di Maratea

Figura 4 - Ubicazione degli affioramenti di beach rock (Marinello, 2008)

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Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 395

Figura 5 - Affioramenti di beach rock nel settore meridionale (2008)

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396 Convegno di Maratea

Le classi tessiturali che caratterizzano i depositi di spiaggia del sistemadi Marinello, e di conseguenza le beach rock, sono collegate a quelle geo-litologiche dei bacini tributari (tav. 1): il 78% del carico solido potenzialeè costituito da sedimenti ruditico-arenitici derivanti dalle rocce cristallinee dai depositi alluvionali recenti; il 13% è costituito dai sedimenti areniti-co-lutititci del Flysch di Capo d’Orlando e delle Calcareniti di Floresta, il9% è costituito da sedimenti pelitici (Amore et al. 1991), che non influi-scono sull’alimentazione del sistema perché vengono dispersi in nuvoletorbide verso il largo.Le beach rock sono costituite (fig. 6) da ghiaie e sabbie grossolane bencementate e moderatamente classate, i caratteri diagenetici indicano unarapida cementazione della beach rock in ambiente intertidale, sotto unacondizione marino-freatica. Esse costituiscono, con le altre evidenzemorfologiche, come i solchi di battente, marker morfologici per zone tet-tonicamente attive a partire dal Pleistocene, come la Sicilia nord-orienta-le (Monaco, 1997).

Figura 5a - Dettaglio fig. 5

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Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 397

Tavola 1 - Carta degli apporti solidi potenziali al sistema costiero (Amore et al., 1991)

Figura 6 - Settore costiero settentrionale

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398 Convegno di Maratea

I primi studi fin qui condotti sui caratteri morfologici e sedimentologicidelle beach rock saranno integrati da quelli sui diversi tipi di cemento, sulnotch recente a 6 m s.l.m., che rappresenta il livello relativo più elevatoraggiunto dal mare durante l’Olocene e sul notch attuale che si sta for-mando alla base della falesia (fig. 7), così da fornire ulteriori dati che pos-sano essere di supporto nella comprensione della tettonica dell’area.

Figura 7 - Notch attuale, in formazione alla radice dello spit (2008)

Bibliografia

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3 - cemented

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Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 399

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