Prime tre liste per Orlando Segnali di apertura per il Pd · delle prime tre liste. Gi¿ abbiamo su...

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© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate Martedì 21 febbraio 2017 PAGINA15 verso le elezioni Presentati i simboli. Giambrone: già 120 candidati, probabile quarta squadra Il sindaco Leoluca Orlando con i simboli delle prime tre liste che lo accompagneranno nella sua quinta candidatura (*FOTO FUCARINI*) Giancarlo Macaluso twitter @giancamacaluso OOO In una città che rischia di friggere i candidati nell’olio di un entusiasmo esausto perché costretta ad assistere con troppo anticipo alla campagna elettorale, Leoluca Orlando tiene a battesimo i loghi delle prime tre liste a sostegno della sua (ri)candidatura a Palazzo delle Aquile. Forse convocare una conferenza stampa solo per dif- fondere «marchi» non era l’obiettivo principale degli organizzatori; proba- bilmente è stato il pretesto per lancia- re un segnale di apertura al Partito de- mocratico, nel momento di maggiore difficoltà e quasi in contemporanea con quella direzione provinciale dem chiamata a fissare o abbandonare una linea di dialogo col Professore. «Il mio partito si chiama Palermo - ha spiegato Orlando -, esistono partiti che hanno crisi e dibattiti interni e li ri- spetto. Al tempo stesso, però, io chie- do rispetto per Palermo. Vorremmo provare a stare insieme senza per que- sto essere travolti dalle logiche dei partiti. È un modello che rappresenta la novità di questa esperienza». Il tono del sindaco questa volta non è sbrigativo, ultimativo, quasi sprez- zante. Ma vuole essere tranquillo, se- reno, conciliante. «Mi meraviglia mol- to - spiega - che le varie sensibilità del partito democratico non si debbano riconoscere nell’azione amministra- tiva delle mia esperienza». «Mosaico Palermo», «Movimento 139», «Palermo 2022». Questi i nomi delle prime tre liste. «Già abbiamo su- perato i 120 candidati - ha spiegato il coordinatore Fabio Giambrone -, ci sono molti che premono per entrare. Stiamo valutando di comporre una nuova lista a sostegno. L’obiettivo è di distribuire bene i candidati per fare in modo che ciascuna lista superi ab- bondantemente il 5 per cento (la so- glia di sbarramento per ottenere con- siglieri, ndr)». Giambrone poi confer- ma il dialogo col Pd: «Giovedì ci incon- treremo, ne ho parlato anche con il segretario Miceli». Torniamo alle liste. Il «mosaico» indica le diverse espe- rienze che stanno insieme, Mov139 è il riconoscimento del gruppo che a Sa- la delle Aquile ha formato maggioran- za nel nome degli articoli della costi- tuzione («per noi - spiega Orlando - è come la République per i francesi, su- pera le divisioni»), il 2022 fa riferimen- to alla fine della sindacatura targata Orlando e si pone come manifesto per la ricerca della leadership del futuro. Fra gli uomini e le donne che si so- no messi in gioco, oltre agli uscenti, ci sono new-old entry come Ninni Ter- minelli e Pippo Russo. Spazio anche per il trasversalismo. Torna in pista l’ex Udc Filippo Fraccone, così come Mimmo Russo (ex An, ex Mpa...), Pao- lo Porzio (era nella lista Amo Paler- mo), Sandro Terrani (ex Forza Italia). E poi ci sono figli d’arte, come Giovan- ni Apprendi (figlio del parlamentare regionale del Pd), Severino Moschetti (figlio dell’ex consigliere di Forza Ita- lia Nunzio), Fiorella Campagna, avvo- cato (figlia di Alberto, ex presidente del Consiglio Comunale di FI). Coop- tati anche Gino Madonia, coordinato- re regionale degli avvocati Inps, Ales- sandra Calistro, proveniente dal cen- trodestra, Rosalba Vitale, dell’asso- ciazione Ruggero Settimo, il commerciante Umberto Scalia, l’anti- quaria Emanuele Tortorici, il medico Calogero D’Amico, Santina Pellitteri, moglie dell’attore Lollo Franco. E an- cora Beatrice Filangeri, Linda Grasso, Isidoro Farina, Loredana Novelli, Lo- renzo Catalano, Marcello Capetta, Ni- no Bongiovanni, Valentina Bruno, Fa- brizio Ferrara, Giuseppe Marchello. «Noi ci siamo, noi ci saremo - ha in- citato il capogruppo uscente Aurelio Scavone -, abbiamo bisogno di prose- guire l’esperienza e non lasceremo la città nelle mani di chi non la ama». Orlando sorvola sul rivale, Fabrizio Ferrandelli. Alla domanda glissa, chiedendo «quella di riserva». E trova il tempo di prendersela con i giornali: «Ogni volta che si parla di temi dove Palermo è capitale subiamo una rimo- zione sulla stampa nazionale». gli altri candidati. Sabato il M5S presenterà anche gli aspiranti consiglieri. Si muovono pure Ciro Lomonte e Ismaele La Vardera. A destra ancora tutto da decidere Ferrandelli incontra gli industriali Forello si concentra sul programma OOO Giri in città, incontri con le imprese, ritocchi alle liste, pro- grammazione dei lanci elettorali. I candidati a sindaco si muovono, prendono appuntamenti e mo- strano un attivismo notevole sul fronte della ricerca del consen- so. Ieri Fabrizio Ferrandelli, redu- ce dalla convention all’ex cinema Imperia con oltre mille parteci- panti, ha proseguito con la sua agenda la lista degli incontri. Ieri ha incontrato Sicindustria ai qua- li ha voluto illustrare il suo pro- gramma. «Un proficuo scambio di idee per lo sviluppo della città - ha detto il candidato -. Siamo consa- pevoli che il futuro delle prossime generazioni passi attraverso la creazione di un canale privilegia- to e strategico con l’imprendito- ria locale e, allo stesso tempo, dall'attrazione di investimenti in- ternazionali, così da fermare l’emorragia dei tanti giovani che oggi sono costretti ad abbando- nare la città». Sempre secondo Ferrandelli «l’occasione è servita per presentare la nostra visione di governo: quella di chi immagina di aprirsi agli investimenti privati, avviando un'interlocuzione isti- tuzionale e amministrativa, stabi- lendo inoltre una task-force per l’efficientamento della macchina comunale, così da garantire pro- cedure snelle e certe in favore del tessuto produttivo». Ugo Forello, candidato del Mo- vimento 5 Stelle, con i suoi soste- nitori sta dettagliando il pro- gramma di sabato prossimo. Giornata in cui alle 10 del matti- no, all’istituto «Casa lavoro e pre- ghiera» fondato da padre Giovan- ni Messina, in piazza Sant’Era- smo, si presenterà la candidatura dei grillini alla guida della città. Saranno presenti i 40 candidati al Consiglio comunale, oltre ovvia- mente al candidato sindaco. È previsto l’intervento del portavo- ce all’Ars Giancarlo Cancelleri. L’evento elettorale sarà introdot- to da una performance dell'attore Paolo Briguglia. Nel frattempo si muove anche Ismaele La Vardera, il giovane pubblicista che ha rifiutato l’ap- poggio della Lega di Matteo Salvi- ni dicendo che la sua idea di ac- coglienza sostanzialmente non gli consente di accettare quel tipo di sostegno da una forza dichia- ratamente contro l’immigrazio- ne. Dopodomani, giovedì, alle 16,30 all’hotel Wagner, La Varde- Fabrizio Ferrandelli ieri ha incontrato gli industriali Le liste si chiamano «Mosaico Paler- mo», «Movimento 139», «Palermo 2022». Fra gli uomini e le donne che si sono messi in gioco, oltre agli uscenti, ci sono new-old entry come Ninni Ter- minelli e Pippo Russo. ra terrà una conferenza con cui presenterà il suo programma per la città. Anche Ciro Lomonte, architet- to, candidato del movimento «Si- ciliani Liberi», sabato dalle 9,30 alle 12, al teatro Lux di via Di Bla- si, terrà un incontro pubblico in cui spiegherà le ragioni della sua discesa in campo perché «Paler- mo sia fiera di Palermo», come recita il suo slogan. A destra ancora tutto in diveni- re. Fratelli d’Italia, per bocca del segretario cittadino, Raoul Russo, insiste: «L’unica certezza è che con Ferrandelli non andremo mai. Non ci piace il suo progetto e l’operazione di trasformismo che si sta potando avanti». Resta in campo l’idea di candidare il coordinatore regionale, Giampie- ro Cannella, anche se si stanno avviando interlocuzioni con pro- fessionisti della società civile. Stretto e costante il dialogo con «Diventerà Bellissima», movi- mento che fa capo a Nello Musu- meci, e con la Lega. Gi. Ma. OOO La direzione provinciale del Pd incamera l’apertura di Leoluca Or- lando e chiede ai suoi rappresentan- ti di andare a verificare i termini di questa novità nelle relazioni bilate- rali fra il sindaco uscente e il partito. Anche se c’è una nutrita pattuglia che darebbe immediatamente pic- che al sindaco in nome dell’orgoglio e sarebbe per avviare le primarie in- terne per la selezione del candidato, un’opzione prevista dallo statuto. «Difendiamo la dignità di un par- tito che ha tutte le carte in regola per esprimere una visione di città e una classe dirigente che sia all’altezza di interpretare un’idea riformista per Palermo», ha detto il responsabile regionale organizzazione dei dem Antonio Rubino. «Prendiamo atto che il sindaco Orlando ha prodotto due fatti: ha riconosciuto l’impor- tanza del Pd e il suo ruolo come sog- getto politico ed ha deciso di incon- trare il gruppo dirigente del partito palermitano. Giovedì andremo a sentire con le nostre orecchie quali saranno i termini di questa apertu- ra». C’è ancora molta incertezza sulla questione del simbolo. Il primo cit- tadino ieri ancora una volta, anche se con toni meno duri, ha ribadito che il suo progetto non prevede in- gresso di insegne di partito pur ri- spettando le specificità e la storia di ciascuno. Rubino insiste: «La difesa del simbolo non è soltanto la difesa di un tratto grafico, dietro quel simbo- lo ci sono storie, facce ed emozioni che intendiamo rappresentare e che siamo orgogliosi di mostrare alla cit- tà anche su una scheda elettorale». L’ex deputato nazionale dei dem Tonino Russo ha invitato a guardare i guasti interni. «Il Pd deve fare chia- rezza sulla permanenza nel partito di iscritti che sostengono altri can- didati a sindaco diversi da quelli che il partito deciderà di appoggiare o che decidono di candidarsi in liste diverse da quelle del Pd». Insomma, un accorato appello contro il «traffi- co» di candidature e di appoggi al di fuori del perimetro dei democrati- ci. Era presente anche il segretario regionale, Fausto Raciti, che ha dato sostanziale copertura alla linea emersa nel corso del dibattito. Il se- gretario provinciale, Carmelo Mice- li, ha ironizzato sull’attivismo del presidente Rosario Crocetta in dife- sa del simbolo: «Ci fa piacere che si interessi al partito, ma poi con capi- sco perché lancia movimenti alter- nativi al Pd». Gi. Ma. le reazioni. Direzione provinciale tiepida col primo cittadino: «Possiamo esprimere la nostra visione della città» I dem tentati dalle primarie: «Ma lo ascolteremo» Prime tre liste per Orlando Segnali di apertura per il Pd 0 Il sindaco: «Il mio partito resta Palermo». Ma il tono adesso è più conciliante

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© La riproduzione e la utilizzazione degli articoli e degli altri materiali pubblicati nel presente giornale sono espressamente riservate

Martedì 21 febbraio 2017

PAGINA15

verso le elezioniPresentati i simboli. Giambrone: già 120 candidati, probabile quarta squadra

Il sindaco Leoluca Orlando con i simboli delle prime tre liste che lo accompagneranno nella sua quinta candidatura (*FOTO FUCARINI*)

Giancarlo Macalusotwitter @giancamacaluso

OOO In una città che rischia di friggere icandidati nell’olio di un entusiasmoesausto perché costretta ad assisterecon troppo anticipo alla campagnaelettorale, Leoluca Orlando tiene abattesimo i loghi delle prime tre liste asostegno della sua (ri)candidatura aPalazzo delle Aquile. Forse convocareuna conferenza stampa solo per dif-fondere «marchi» non era l’obiettivoprincipale degli organizzatori; proba-bilmente è stato il pretesto per lancia-re un segnale di apertura al Partito de-mocratico, nel momento di maggioredifficoltà e quasi in contemporaneacon quella direzione provinciale demchiamata a fissare o abbandonare unalinea di dialogo col Professore.

«Il mio partito si chiama Palermo -ha spiegato Orlando -, esistono partitiche hanno crisi e dibattiti interni e li ri-spetto. Al tempo stesso, però, io chie-do rispetto per Palermo. Vorremmoprovare a stare insieme senza per que-sto essere travolti dalle logiche deipartiti. È un modello che rappresentala novità di questa esperienza».

Il tono del sindaco questa volta nonè sbrigativo, ultimativo, quasi sprez-zante. Ma vuole essere tranquillo, se-reno, conciliante. «Mi meraviglia mol-to - spiega - che le varie sensibilità delpartito democratico non si debbanoriconoscere nell’azione amministra-tiva delle mia esperienza».

«Mosaico Palermo», «Movimento139», «Palermo 2022». Questi i nomidelle prime tre liste. «Già abbiamo su-perato i 120 candidati - ha spiegato ilcoordinatore Fabio Giambrone -, cisono molti che premono per entrare.Stiamo valutando di comporre unanuova lista a sostegno. L’obiettivo è didistribuire bene i candidati per fare inmodo che ciascuna lista superi ab-bondantemente il 5 per cento (la so-glia di sbarramento per ottenere con-

siglieri, ndr)». Giambrone poi confer-ma il dialogo col Pd: «Giovedì ci incon-treremo, ne ho parlato anche con ilsegretario Miceli». Torniamo alle liste.Il «mosaico» indica le diverse espe-rienze che stanno insieme, Mov139 èil riconoscimento del gruppo che a Sa-la delle Aquile ha formato maggioran-za nel nome degli articoli della costi-tuzione («per noi - spiega Orlando - ècome la République per i francesi, su-pera le divisioni»), il 2022 fa riferimen-to alla fine della sindacatura targataOrlando e si pone come manifesto perla ricerca della leadership del futuro.

Fra gli uomini e le donne che si so-no messi in gioco, oltre agli uscenti, cisono new-old entry come Ninni Ter-minelli e Pippo Russo. Spazio ancheper il trasversalismo. Torna in pistal’ex Udc Filippo Fraccone, così comeMimmo Russo (ex An, ex Mpa...), Pao-lo Porzio (era nella lista Amo Paler-mo), Sandro Terrani (ex Forza Italia).E poi ci sono figli d’arte, come Giovan-ni Apprendi (figlio del parlamentareregionale del Pd), Severino Moschetti(figlio dell’ex consigliere di Forza Ita-lia Nunzio), Fiorella Campagna, avvo-cato (figlia di Alberto, ex presidentedel Consiglio Comunale di FI). Coop-tati anche Gino Madonia, coordinato-re regionale degli avvocati Inps, Ales-sandra Calistro, proveniente dal cen-trodestra, Rosalba Vitale, dell’asso -ciazione Ruggero Settimo, ilcommerciante Umberto Scalia, l’anti -quaria Emanuele Tortorici, il medicoCalogero D’Amico, Santina Pellitteri,moglie dell’attore Lollo Franco. E an-cora Beatrice Filangeri, Linda Grasso,Isidoro Farina, Loredana Novelli, Lo-renzo Catalano, Marcello Capetta, Ni-no Bongiovanni, Valentina Bruno, Fa-brizio Ferrara, Giuseppe Marchello.

«Noi ci siamo, noi ci saremo - ha in-citato il capogruppo uscente AurelioScavone -, abbiamo bisogno di prose-guire l’esperienza e non lasceremo lacittà nelle mani di chi non la ama».

Orlando sorvola sul rivale, FabrizioFerrandelli. Alla domanda glissa,chiedendo «quella di riserva». E trovail tempo di prendersela con i giornali:«Ogni volta che si parla di temi dovePalermo è capitale subiamo una rimo-zione sulla stampa nazionale».

gli altri candidati. Sabato il M5S presenterà anche gli aspiranti consiglieri. Si muovono pure Ciro Lomonte e Ismaele La Vardera. A destra ancora tutto da decidere

Ferrandelli incontra gli industrialiForello si concentra sul programmaOOO Giri in città, incontri con leimprese, ritocchi alle liste, pro-grammazione dei lanci elettorali.I candidati a sindaco si muovono,prendono appuntamenti e mo-strano un attivismo notevole sulfronte della ricerca del consen-so.

Ieri Fabrizio Ferrandelli, redu-ce dalla convention all’ex cinemaImperia con oltre mille parteci-panti, ha proseguito con la suaagenda la lista degli incontri. Ieriha incontrato Sicindustria ai qua-li ha voluto illustrare il suo pro-gramma.

«Un proficuo scambio di ideeper lo sviluppo della città - hadetto il candidato -. Siamo consa-pevoli che il futuro delle prossimegenerazioni passi attraverso lacreazione di un canale privilegia-to e strategico con l’imprendito -

ria locale e, allo stesso tempo,dall'attrazione di investimenti in-ternazionali, così da fermarel’emorragia dei tanti giovani cheoggi sono costretti ad abbando-nare la città». Sempre secondoFerrandelli «l’occasione è servitaper presentare la nostra visione digoverno: quella di chi immaginadi aprirsi agli investimenti privati,avviando un'interlocuzione isti-tuzionale e amministrativa, stabi-lendo inoltre una task-force perl’efficientamento della macchinacomunale, così da garantire pro-cedure snelle e certe in favore deltessuto produttivo».

Ugo Forello, candidato del Mo-vimento 5 Stelle, con i suoi soste-nitori sta dettagliando il pro-gramma di sabato prossimo.Giornata in cui alle 10 del matti-no, all’istituto «Casa lavoro e pre-

ghiera» fondato da padre Giovan-ni Messina, in piazza Sant’Era -smo, si presenterà la candidaturadei grillini alla guida della città.Saranno presenti i 40 candidati alConsiglio comunale, oltre ovvia-mente al candidato sindaco. Èprevisto l’intervento del portavo-ce all’Ars Giancarlo Cancelleri.L’evento elettorale sarà introdot-to da una performance dell'attorePaolo Briguglia.

Nel frattempo si muove ancheIsmaele La Vardera, il giovanepubblicista che ha rifiutato l’ap -poggio della Lega di Matteo Salvi-ni dicendo che la sua idea di ac-coglienza sostanzialmente nongli consente di accettare quel tipodi sostegno da una forza dichia-ratamente contro l’immigrazio -ne. Dopodomani, giovedì, alle16,30 all’hotel Wagner, La Varde- Fabrizio Ferrandelli ieri ha incontrato gli industriali

Le liste si chiamano «Mosaico Paler-mo», «Movimento 139», «Palermo2022». Fra gli uomini e le donne che sisono messi in gioco, oltre agli uscenti,ci sono new-old entry come Ninni Ter-minelli e Pippo Russo.

ra terrà una conferenza con cuipresenterà il suo programma perla città.

Anche Ciro Lomonte, architet-to, candidato del movimento «Si-ciliani Liberi», sabato dalle 9,30alle 12, al teatro Lux di via Di Bla-si, terrà un incontro pubblico incui spiegherà le ragioni della suadiscesa in campo perché «Paler-mo sia fiera di Palermo», comerecita il suo slogan.

A destra ancora tutto in diveni-re. Fratelli d’Italia, per bocca delsegretario cittadino, Raoul Russo,insiste: «L’unica certezza è checon Ferrandelli non andremomai. Non ci piace il suo progettoe l’operazione di trasformismoche si sta potando avanti». Restain campo l’idea di candidare ilcoordinatore regionale, Giampie-ro Cannella, anche se si stannoavviando interlocuzioni con pro-fessionisti della società civile.Stretto e costante il dialogo con«Diventerà Bellissima», movi-mento che fa capo a Nello Musu-meci, e con la Lega.Gi. Ma.

OOO La direzione provinciale del Pdincamera l’apertura di Leoluca Or-lando e chiede ai suoi rappresentan-ti di andare a verificare i termini diquesta novità nelle relazioni bilate-rali fra il sindaco uscente e il partito.Anche se c’è una nutrita pattugliache darebbe immediatamente pic-che al sindaco in nome dell’orgoglioe sarebbe per avviare le primarie in-terne per la selezione del candidato,un’opzione prevista dallo statuto.

«Difendiamo la dignità di un par-tito che ha tutte le carte in regola peresprimere una visione di città e unaclasse dirigente che sia all’altezza diinterpretare un’idea riformista per

Palermo», ha detto il responsabileregionale organizzazione dei demAntonio Rubino. «Prendiamo attoche il sindaco Orlando ha prodottodue fatti: ha riconosciuto l’impor -tanza del Pd e il suo ruolo come sog-getto politico ed ha deciso di incon-trare il gruppo dirigente del partitopalermitano. Giovedì andremo asentire con le nostre orecchie qualisaranno i termini di questa apertu-ra».

C’è ancora molta incertezza sullaquestione del simbolo. Il primo cit-tadino ieri ancora una volta, anchese con toni meno duri, ha ribaditoche il suo progetto non prevede in-

gresso di insegne di partito pur ri-spettando le specificità e la storia diciascuno.

Rubino insiste: «La difesa delsimbolo non è soltanto la difesa diun tratto grafico, dietro quel simbo-lo ci sono storie, facce ed emozioniche intendiamo rappresentare e chesiamo orgogliosi di mostrare alla cit-tà anche su una scheda elettorale».

L’ex deputato nazionale dei demTonino Russo ha invitato a guardarei guasti interni. «Il Pd deve fare chia-rezza sulla permanenza nel partitodi iscritti che sostengono altri can-didati a sindaco diversi da quelli cheil partito deciderà di appoggiare o

che decidono di candidarsi in listediverse da quelle del Pd». Insomma,un accorato appello contro il «traffi-co» di candidature e di appoggi al difuori del perimetro dei democrati-ci.

Era presente anche il segretarioregionale, Fausto Raciti, che ha datosostanziale copertura alla lineaemersa nel corso del dibattito. Il se-gretario provinciale, Carmelo Mice-li, ha ironizzato sull’attivismo delpresidente Rosario Crocetta in dife-sa del simbolo: «Ci fa piacere che siinteressi al partito, ma poi con capi-sco perché lancia movimenti alter-nativi al Pd». Gi. Ma.

le reazioni. Direzione provinciale tiepida col primo cittadino: «Possiamo esprimere la nostra visione della città»

I dem tentati dalle primarie: «Ma lo ascolteremo»

Prime tre liste per OrlandoSegnali di apertura per il Pd0 Il sindaco: «Il mio partito resta Palermo». Ma il tono adesso è più conciliante