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Martedì 21 febbraio 2017

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verso le elezioniPresentati i simboli. Giambrone: già 120 candidati, probabile quarta squadra

Il sindaco Leoluca Orlando con i simboli delle prime tre liste che lo accompagneranno nella sua quinta candidatura (*FOTO FUCARINI*)

Giancarlo Macalusotwitter @giancamacaluso

OOO In una città che rischia di friggere icandidati nell’olio di un entusiasmoesausto perché costretta ad assisterecon troppo anticipo alla campagnaelettorale, Leoluca Orlando tiene abattesimo i loghi delle prime tre liste asostegno della sua (ri)candidatura aPalazzo delle Aquile. Forse convocareuna conferenza stampa solo per dif-fondere «marchi» non era l’obiettivoprincipale degli organizzatori; proba-bilmente è stato il pretesto per lancia-re un segnale di apertura al Partito de-mocratico, nel momento di maggioredifficoltà e quasi in contemporaneacon quella direzione provinciale demchiamata a fissare o abbandonare unalinea di dialogo col Professore.

«Il mio partito si chiama Palermo -ha spiegato Orlando -, esistono partitiche hanno crisi e dibattiti interni e li ri-spetto. Al tempo stesso, però, io chie-do rispetto per Palermo. Vorremmoprovare a stare insieme senza per que-sto essere travolti dalle logiche deipartiti. È un modello che rappresentala novità di questa esperienza».

Il tono del sindaco questa volta nonè sbrigativo, ultimativo, quasi sprez-zante. Ma vuole essere tranquillo, se-reno, conciliante. «Mi meraviglia mol-to - spiega - che le varie sensibilità delpartito democratico non si debbanoriconoscere nell’azione amministra-tiva delle mia esperienza».

«Mosaico Palermo», «Movimento139», «Palermo 2022». Questi i nomidelle prime tre liste. «Già abbiamo su-perato i 120 candidati - ha spiegato ilcoordinatore Fabio Giambrone -, cisono molti che premono per entrare.Stiamo valutando di comporre unanuova lista a sostegno. L’obiettivo è didistribuire bene i candidati per fare inmodo che ciascuna lista superi ab-bondantemente il 5 per cento (la so-glia di sbarramento per ottenere con-

siglieri, ndr)». Giambrone poi confer-ma il dialogo col Pd: «Giovedì ci incon-treremo, ne ho parlato anche con ilsegretario Miceli». Torniamo alle liste.Il «mosaico» indica le diverse espe-rienze che stanno insieme, Mov139 èil riconoscimento del gruppo che a Sa-la delle Aquile ha formato maggioran-za nel nome degli articoli della costi-tuzione («per noi - spiega Orlando - ècome la République per i francesi, su-pera le divisioni»), il 2022 fa riferimen-to alla fine della sindacatura targataOrlando e si pone come manifesto perla ricerca della leadership del futuro.

Fra gli uomini e le donne che si so-no messi in gioco, oltre agli uscenti, cisono new-old entry come Ninni Ter-minelli e Pippo Russo. Spazio ancheper il trasversalismo. Torna in pistal’ex Udc Filippo Fraccone, così comeMimmo Russo (ex An, ex Mpa...), Pao-lo Porzio (era nella lista Amo Paler-mo), Sandro Terrani (ex Forza Italia).E poi ci sono figli d’arte, come Giovan-ni Apprendi (figlio del parlamentareregionale del Pd), Severino Moschetti(figlio dell’ex consigliere di Forza Ita-lia Nunzio), Fiorella Campagna, avvo-cato (figlia di Alberto, ex presidentedel Consiglio Comunale di FI). Coop-tati anche Gino Madonia, coordinato-re regionale degli avvocati Inps, Ales-sandra Calistro, proveniente dal cen-trodestra, Rosalba Vitale, dell’asso -ciazione Ruggero Settimo, ilcommerciante Umberto Scalia, l’anti -quaria Emanuele Tortorici, il medicoCalogero D’Amico, Santina Pellitteri,moglie dell’attore Lollo Franco. E an-cora Beatrice Filangeri, Linda Grasso,Isidoro Farina, Loredana Novelli, Lo-renzo Catalano, Marcello Capetta, Ni-no Bongiovanni, Valentina Bruno, Fa-brizio Ferrara, Giuseppe Marchello.

«Noi ci siamo, noi ci saremo - ha in-citato il capogruppo uscente AurelioScavone -, abbiamo bisogno di prose-guire l’esperienza e non lasceremo lacittà nelle mani di chi non la ama».

Orlando sorvola sul rivale, FabrizioFerrandelli. Alla domanda glissa,chiedendo «quella di riserva». E trovail tempo di prendersela con i giornali:«Ogni volta che si parla di temi dovePalermo è capitale subiamo una rimo-zione sulla stampa nazionale».

gli altri candidati. Sabato il M5S presenterà anche gli aspiranti consiglieri. Si muovono pure Ciro Lomonte e Ismaele La Vardera. A destra ancora tutto da decidere

Ferrandelli incontra gli industrialiForello si concentra sul programmaOOO Giri in città, incontri con leimprese, ritocchi alle liste, pro-grammazione dei lanci elettorali.I candidati a sindaco si muovono,prendono appuntamenti e mo-strano un attivismo notevole sulfronte della ricerca del consen-so.

Ieri Fabrizio Ferrandelli, redu-ce dalla convention all’ex cinemaImperia con oltre mille parteci-panti, ha proseguito con la suaagenda la lista degli incontri. Ieriha incontrato Sicindustria ai qua-li ha voluto illustrare il suo pro-gramma.

«Un proficuo scambio di ideeper lo sviluppo della città - hadetto il candidato -. Siamo consa-pevoli che il futuro delle prossimegenerazioni passi attraverso lacreazione di un canale privilegia-to e strategico con l’imprendito -

ria locale e, allo stesso tempo,dall'attrazione di investimenti in-ternazionali, così da fermarel’emorragia dei tanti giovani cheoggi sono costretti ad abbando-nare la città». Sempre secondoFerrandelli «l’occasione è servitaper presentare la nostra visione digoverno: quella di chi immaginadi aprirsi agli investimenti privati,avviando un'interlocuzione isti-tuzionale e amministrativa, stabi-lendo inoltre una task-force perl’efficientamento della macchinacomunale, così da garantire pro-cedure snelle e certe in favore deltessuto produttivo».

Ugo Forello, candidato del Mo-vimento 5 Stelle, con i suoi soste-nitori sta dettagliando il pro-gramma di sabato prossimo.Giornata in cui alle 10 del matti-no, all’istituto «Casa lavoro e pre-

ghiera» fondato da padre Giovan-ni Messina, in piazza Sant’Era -smo, si presenterà la candidaturadei grillini alla guida della città.Saranno presenti i 40 candidati alConsiglio comunale, oltre ovvia-mente al candidato sindaco. Èprevisto l’intervento del portavo-ce all’Ars Giancarlo Cancelleri.L’evento elettorale sarà introdot-to da una performance dell'attorePaolo Briguglia.

Nel frattempo si muove ancheIsmaele La Vardera, il giovanepubblicista che ha rifiutato l’ap -poggio della Lega di Matteo Salvi-ni dicendo che la sua idea di ac-coglienza sostanzialmente nongli consente di accettare quel tipodi sostegno da una forza dichia-ratamente contro l’immigrazio -ne. Dopodomani, giovedì, alle16,30 all’hotel Wagner, La Varde- Fabrizio Ferrandelli ieri ha incontrato gli industriali

Le liste si chiamano «Mosaico Paler-mo», «Movimento 139», «Palermo2022». Fra gli uomini e le donne che sisono messi in gioco, oltre agli uscenti,ci sono new-old entry come Ninni Ter-minelli e Pippo Russo.

ra terrà una conferenza con cuipresenterà il suo programma perla città.

Anche Ciro Lomonte, architet-to, candidato del movimento «Si-ciliani Liberi», sabato dalle 9,30alle 12, al teatro Lux di via Di Bla-si, terrà un incontro pubblico incui spiegherà le ragioni della suadiscesa in campo perché «Paler-mo sia fiera di Palermo», comerecita il suo slogan.

A destra ancora tutto in diveni-re. Fratelli d’Italia, per bocca delsegretario cittadino, Raoul Russo,insiste: «L’unica certezza è checon Ferrandelli non andremomai. Non ci piace il suo progettoe l’operazione di trasformismoche si sta potando avanti». Restain campo l’idea di candidare ilcoordinatore regionale, Giampie-ro Cannella, anche se si stannoavviando interlocuzioni con pro-fessionisti della società civile.Stretto e costante il dialogo con«Diventerà Bellissima», movi-mento che fa capo a Nello Musu-meci, e con la Lega.Gi. Ma.

OOO La direzione provinciale del Pdincamera l’apertura di Leoluca Or-lando e chiede ai suoi rappresentan-ti di andare a verificare i termini diquesta novità nelle relazioni bilate-rali fra il sindaco uscente e il partito.Anche se c’è una nutrita pattugliache darebbe immediatamente pic-che al sindaco in nome dell’orgoglioe sarebbe per avviare le primarie in-terne per la selezione del candidato,un’opzione prevista dallo statuto.

«Difendiamo la dignità di un par-tito che ha tutte le carte in regola peresprimere una visione di città e unaclasse dirigente che sia all’altezza diinterpretare un’idea riformista per

Palermo», ha detto il responsabileregionale organizzazione dei demAntonio Rubino. «Prendiamo attoche il sindaco Orlando ha prodottodue fatti: ha riconosciuto l’impor -tanza del Pd e il suo ruolo come sog-getto politico ed ha deciso di incon-trare il gruppo dirigente del partitopalermitano. Giovedì andremo asentire con le nostre orecchie qualisaranno i termini di questa apertu-ra».

C’è ancora molta incertezza sullaquestione del simbolo. Il primo cit-tadino ieri ancora una volta, anchese con toni meno duri, ha ribaditoche il suo progetto non prevede in-

gresso di insegne di partito pur ri-spettando le specificità e la storia diciascuno.

Rubino insiste: «La difesa delsimbolo non è soltanto la difesa diun tratto grafico, dietro quel simbo-lo ci sono storie, facce ed emozioniche intendiamo rappresentare e chesiamo orgogliosi di mostrare alla cit-tà anche su una scheda elettorale».

L’ex deputato nazionale dei demTonino Russo ha invitato a guardarei guasti interni. «Il Pd deve fare chia-rezza sulla permanenza nel partitodi iscritti che sostengono altri can-didati a sindaco diversi da quelli cheil partito deciderà di appoggiare o

che decidono di candidarsi in listediverse da quelle del Pd». Insomma,un accorato appello contro il «traffi-co» di candidature e di appoggi al difuori del perimetro dei democrati-ci.

Era presente anche il segretarioregionale, Fausto Raciti, che ha datosostanziale copertura alla lineaemersa nel corso del dibattito. Il se-gretario provinciale, Carmelo Mice-li, ha ironizzato sull’attivismo delpresidente Rosario Crocetta in dife-sa del simbolo: «Ci fa piacere che siinteressi al partito, ma poi con capi-sco perché lancia movimenti alter-nativi al Pd». Gi. Ma.

le reazioni. Direzione provinciale tiepida col primo cittadino: «Possiamo esprimere la nostra visione della città»

I dem tentati dalle primarie: «Ma lo ascolteremo»

Prime tre liste per OrlandoSegnali di apertura per il Pd0 Il sindaco: «Il mio partito resta Palermo». Ma il tono adesso è più conciliante