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Recensione a cura della Rivista BOE' - Promotore di Creatività Periodico Bimestrale di informazione artistica e cultura - n°3 Maggio-Giugno 2009 "Maria Teresa Stasi ci colpisce per la sua dimestichezza con il segno e il colore. Animo incline al romanticismo ci racconta di una barca che naviga a forza di braccia alla foce di un fiume. Simbolo del confine tra il mondo conosciuto e familiare e tra l'ignoto, ampio e misterioso come il mare. Linguaggio artistico di metafore e simboli che ci inducono alla riflessione lasciandoci trasportare dalla bellezza dell'arte." Dino Marasà PREMIO AMBIENTE - Stresa 5 Dicembre 2009 MOTIVAZIONI: Il suo paesaggio è ancora quello sognato dai romantici, per nulla contaminato dalla realtà incombente. Le digressioni che prendono il visitatore delle opere di Maria Teresa Stasi portano al problema della "relatività" nell'arte. Relatività dei valori, dei tempi, dei significati, intesa non in senso einsteiniano, ma pour cause, fatto di relazione, rapporto, tramite, fra il tempo in cui il fatto d'arte avviene, lo spazio in cui ha luogo e i suoi contenuti simbolici. Il concetto, per minimi termini come in un'espressione aritmetica, chiede se l'arte abbia un luogo e un tempo, sempre diversi, in cui sorge ed alligna e che valenza possiamo dare - nel rapporto spazio-tempo - al suo portato narrativo. Ovvero, se per caso, il tempo e lo spazio, non siano due "variabili indipendenti" dell'espressione e della tecnica artistica e dunque di quel valore aggiunto che è la fantasia. All'assioma di cui sopra, la Stasi aggiunge non solo il valore aggiunto F di fantasia, ma anche il fattore T di tecnica che definire solo iperreale è poco. C'è un aprirsi dialogico, che ci porterebbe lontano, tra immagine a mano ed emulsione, che è stato il raffronto-confronto del secolo scorso, ancora pervadente: è arte la ripetizione del visto o la sua interpretazione? E' arte la fotografia e la sua ripetizione? E' arte lo specchio? Donat Conenn Critico d'arte Direzione "Moneyart"

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prime recensioni per Maria Teresa Stasi

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Recensione a cura della Rivista BOE' - Promotore di CreativitàPeriodico Bimestrale di informazione artistica e cultura - n°3 Maggio-Giugno 2009

"Maria Teresa Stasi ci colpisce per la sua dimestichezza con il segno e il colore. Animo incline al romanticismo ci racconta di una barca che naviga a forza di braccia alla foce di un fiume. Simbolo del confine tra il mondo conosciuto e familiare e tra l'ignoto, ampio e misterioso come il mare. Linguaggio artistico di metafore e simboli che ci inducono alla riflessione lasciandoci trasportare dalla bellezza dell'arte."

Dino Marasà

PREMIO AMBIENTE - Stresa 5 Dicembre 2009

MOTIVAZIONI:

Il suo paesaggio è ancora quello sognato dai romantici, per nulla contaminato dalla realtà incombente.

Le digressioni che prendono il visitatore delle opere di Maria Teresa Stasi portano al problema della "relatività" nell'arte. Relatività dei valori, dei tempi, dei significati, intesa non in senso einsteiniano, ma pour cause, fatto di relazione, rapporto, tramite, fra il tempo in cui il fatto d'arte avviene, lo spazio in cui ha luogo e i suoi contenuti simbolici. Il concetto, per minimi termini come in un'espressione aritmetica, chiede se l'arte abbia un luogo e un tempo, sempre diversi, in cui sorge ed alligna e che valenza possiamo dare - nel rapporto spazio-tempo - al suo portato narrativo. Ovvero, se per caso, il tempo e lo spazio, non siano due "variabili indipendenti" dell'espressione e della tecnica artistica e dunque di quel valore aggiunto che è la fantasia. All'assioma di cui sopra, la Stasi aggiunge non solo il valore aggiunto F di fantasia, ma anche il fattore T di tecnica che definire solo iperreale è poco. C'è un aprirsi dialogico, che ci porterebbe lontano, tra immagine a mano ed emulsione, che è stato il raffronto-confronto del secolo scorso, ancora pervadente: è arte la ripetizione del visto o la sua interpretazione? E' arte la fotografia e la sua ripetizione? E' arte lo specchio?

Donat Conenn

Critico d'arte Direzione "Moneyart"

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A Maria Teresa Stasi

Mille grazie dei tanti fiori tuoi.Dotati d'un sorriso e d'un colorecosì piacente e così delicato,m'hanno davvero intenerito il cuore!Ma, anche a dirtelo, credermi non puoi:nel farne un mazzo e metterlo in un vaso,mi sono accorto ch'erano dipintie son rimasto con tanto di naso!

Da "Versi all'Agrodolce" di Pietro Putignano Pinto - Casa Editrice Menna - Avellino

L'artista è grata al Prof. Putignano per averle dedicato questi versi...

Recensione a cura della Rivista ARTE E COLLEZIONISMO 2010Annuario d'arte moderna e contemporanea - VIII Edizione - effeci edizioni d'arte - Francesco Chetta Editore

"Maria Teresa Stasi esprime nelle sue opere una naturale poesia naturalistica ricca di toni accesi che sprigionano un phatos di recondite emozioni. Nelle sue opere si legge il calore della pura espressione pittorica, opere caldamente rappresentate con naturalezza e gusto cromatico"

Francesco Chetta

Recensione a cura della Rivista BOE' - Promotore di CreativitàPeriodico Bimestrale di informazione artistica e cultura

"Il soggetto rappresentato è la maternità. Un voler riportare su tela un valore dai forti connotati comunicativi. Due madri diverse. Due madri dai sentimenti trasmessi quasi opposti. La madre in abito bianco che trasmette un senso di tranquillità. Tranquillità data anche dallo sfondo bucolico. Una madre invece dallo sguardo attento che tiene con forza un bimbo. Lo sfondo questa volta è tetro. Uno sfondo che prelude ad una situazione di non equilibrio. Il linguaggio cromatico in entrambe le opere appare ben ricercato e appropriato alla situazione comunicativa che si vule trasmettere"

Salvatore Russo

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CANARIAN TOUR 2009

Tenerife - Lanzarote - Gran Canaria - Fuerteventra - Playa de las Americas - La gomera - Las Palmas

Valutazione Critica dell'artista: Maria Teresa Stasi

Le opere dell'Artista Maria Teresa Stasi, al termine del Tour promozionale, curato da Gerard Argelier, sentite le varie fonti componenti, si possono commerntare come segue.

La sua è una ricerca artistica orientata verso la visione contemporanea del paesaggio e della natura, con studio appropriato del colore.

Le sue composizioni emanano sapori poetici dalla timbrica volutamente espressiva.

Il suo linguaggio segue una chiave sobria, sia dal punto di lettura dei collezionisti, sia dal fruitore neofita che osserva le sue opere.

In particolare riferimento alle opere presentate in questa scheda, si può dedurre che molta attenzione viene rivolta agli effetti della natura, alla poesia del linguaggio figurativo, alla trasformazione di ogni percezione della realtà.

La tecnica con la quale realizza le sue opere, diventa obbiettivo sufficiente per una valutazione indicativa, e sicuramente pone le sue opere in condizioni di ulteriori valutazioni, perchè la sua ricerca non si conclude con un dato ciclo, e tende a sviluppare e ad espandere nuove tecniche, nuovi messaggi e nuovi cromatismi, associando il tutto ad un sobrio ed essenziale alfabeto cromatico.

(Commenti desunti dalla visita di Argelier presso collezionisti,direttori di Musei, Galleristi, a Santa Cruz de Tenerife)

Gerard Argelier