Prime Osservazioni Geografiche Sulla VariabilitÀ Fenotipica del Lobulo Auricolare in Italia

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This article was downloaded by: [The Aga Khan University] On: 10 October 2014, At: 07:12 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Caryologia: International Journal of Cytology, Cytosystematics and Cytogenetics Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tcar20 Prime Osservazioni Geografiche Sulla VariabilitÀ Fenotipica del Lobulo Auricolare in Italia Enrico Messeri Published online: 31 Jan 2014. To cite this article: Enrico Messeri (1959) Prime Osservazioni Geografiche Sulla VariabilitÀ Fenotipica del Lobulo Auricolare in Italia, Caryologia: International Journal of Cytology, Cytosystematics and Cytogenetics, 12:1, 179-185, DOI: 10.1080/00087114.1959.10797074 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/00087114.1959.10797074 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content.

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Caryologia: InternationalJournal of Cytology,Cytosystematics andCytogeneticsPublication details, including instructions for authorsand subscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tcar20

Prime Osservazioni GeograficheSulla VariabilitÀ Fenotipica delLobulo Auricolare in ItaliaEnrico MesseriPublished online: 31 Jan 2014.

To cite this article: Enrico Messeri (1959) Prime Osservazioni Geografiche SullaVariabilitÀ Fenotipica del Lobulo Auricolare in Italia, Caryologia: InternationalJournal of Cytology, Cytosystematics and Cytogenetics, 12:1, 179-185, DOI:10.1080/00087114.1959.10797074

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ENRIOO MESrSERI

PRIME OSSERVAZIONI GEOGRAFICHE SULLA VARIABIUTA

FENOTIPICA DEL LOBULO AURICOLARE IN ITAUA * (con 1 figura nel testo)

In 1·eda.::ione: il 16 marzo 1959.

Come e ormai noto i earatteri 3illbropologici si presentano nei sog­getti di un grll{Ppo etnico con modalita o intensita diver:se, vale a dire con una « vari·abilita fenotipica >> per qua.nto rigua.rda le manirfestazioni mo:r.fologiC'he td.i ciruscun carattere cons1derato. La variabilita esprime l'attitudi•ne di un carattere quantitativa, o comunque espre$SO numeri­camente anche se qualitativo, rud assumere rdiverse intensita (GINI). Tale variabilita puo essere continua o discontinua: tutti i caratteri antro­pologici misurabili sono in genere dotati 1di variabilita continua (PA­

RENTI). Il numero degli individui che :risultano di·st:ribuiti i'1 una classe di valori, ne costitui·scono la f:requenza assoluta, e le ~uccessioni dei nu­meri ohe esprimono quanti inldividui wppartengono a ciascuna classe {:Ostituiscono la « distribuzione delle freq uenze >>·

Anziche considerare ·la frequenza numerica dei portatori di una data modalita, qualllido si desidera confl'lontare fra loro rdistribuzioni relative a gruppi o a campioni di diverso nll'Illero ,di inrdi•vidui, e utile con&de­ra.re le <drequenze percentuali >> o relati~'e (KoLLER) BARBENsrJ PARETh.'TI).

Il patrimonio ereditario non e il solo a determirrare il fenotipo, rna costitui~e soltanto una noi'IIII.a di reazione dell'ol'lganismo con l'ambien­te, determinando i confini enti'o i quali l'ambiente puo indurre le sue vari·azioni (KUHNNJ Mo~'TALEN'ri). D'altra parte l'indi·viduo e essenzial­mente costituito •da un insieme di no11me genetiche reagenti con l'rum­biente ohe assorbono e orienta;no i materiali plastici assunti neUe forme definitive 1del fenot:iJpo, c-osti1mendosi cosi conUnui .rarppor:ti dinamici fra eredita ed ambiente (DOBZHANSKY). La norma genetiea .si :scinde e si smont.a nel llliomento delle meiosi, e. qua•si mai si ricostituisce in rna-

* Istituto di Fisiologia Generale dell'Pniversita di :.\Ies.sina.

179] [Caryologia, Vol. XII, n. I, 1959

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180 :MESSER I

niera identica; la razza pertanto e rapp.resentata, per ogni carattere, dal proprio allelotipo, che esprime il modo di combina~si dei geni che. lo c·.ompongono. L'essenza della razza e rapp~esent.a.ta da una specie di «tur­bine» che combina e scombina incessantemente i geni omologhi. conser­vando nel suo insieme inalte:rata la ,morfologia raziale (CUVIER). Natu­ralmente perche la forma raziHle si possa m31Iltenere costante occorre che il patrimonio dei geni agita1i lda questo «turbine>> cooservi la stessa eostituzione perce11tuale ~p:ressa dagli •a.Uelotipi, senza pei"dite ne in­tl'usi.oni, cio che presuwone l'esisrtenza di .barriere genetiche, socia.li o geografiche, ch·e siano eaipaci di operare l'i.solrumento relativo dd nn dato grnppo etnico (DAHLBERG).

Oio premesso veni·amo brevemente a descr]vere i dati sperimentali da noi raccolti in alcUine regioni d'Italia. Gia abbiamo riferito sul mecca­ni:smo di tra~smi'ssione ereditaria della momologia del lobulo a·uricolare nelle sue es:pressioni est,reme (penduncolato e sessile) in uno studio par­ticola:reggiato di 2'2 genoologie, con un collettivo di 153 soggetti, e nei ~;ingoli sessi (M:ESSERI, Oa.ryologia, Vol. XI: 368-381; 1959), e a quel pro· posito abbia.mo jprospettato la eventualita ehe la frequenz.a fenotipica e genica del carattere in esame possa esprime:rsi nelle varie popolazioni regionali in maniera assad diver:sa, e che questa. eventuale Yariabilita possa assumere un valore di interesse raziale.

Ctio abbiamo argomentato anche partendo dai risultati riferiti dal l\IARTI~ (Lerhbueh der Anthropologie, pa.g. 574) a proposito ·di inchieste antropologiehe eseguite su varie iPOpolazione europee ed ext.raeuropee. Rivortia.mo neUa tatbella 1 i ya.Jori delle freqruenze pell'centuali fenotipiche del lobulo auricolare alderente (sessile) in alcuni paesi.

TABELLA N. 1

Poline;;iani 15% Russi 35%

n.avaresi 20% Negri 36%

Filippini ::!3% Cinesi 38%

Ainu 24,4% Base hi 41,9%

TedeS{'hi Z;j,U% Lapponi 5()01 /O

Italiani . 26,U~{, Calmuc-chi 56% )licrone~iani 27,2% Babinga 10%

Papua 2901 :'o

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L4.RIABILITA. PE?WTIPICA DEL LOBULO AFRIOOLARE IN ITALIA 181

Come e fadlmente osservaibile, la frequenza relativa di questo carat­tere morfologico, che non e almeno apparentemente legato a nessuna spe­ciale funz.ione per il port<atore, e quanto mai Y'ari'abile nelle popolazioni saggiate, come succede per a1tri Ci!Jratteri, morfologici, fisiologici o pato­logici (sens:i!bil!ita ;I?.T.C., colore degli occhi, della pelle, gruppi sa.ngui­gni, diabete, epilessia, ecc.) gia rstudiati. L'mmpiezza della variabilita raziaJe .se.mbra oscillare f,ra un minimo del15% (Polinesiani) e un m3t8Si­mo del 70% (Balbinga). Pro.babilmente le oscillazioni registrate potreb­bero rhmltare ancora pill ampie qualora l'indagine veniese estesa siste­maticamente in tutte le popolaz.ioni e le razze del mondo.

Questo rstato di cose puo p:restrul'Si a tre interpretazioni di~verse:

1°. Differenze di tecniche usate, per quanto none probabile chela cernifta dei portatori del lo.bulo sessile possa prestarsi facilmente a un drubbio riconosdmento. 2". Differente frequenza etmico-geogrrufica del fattore re­cessivo di sessilita dellobulo. 3". Presenza di recessi:vi:ta Lncompleta, nel senso che il gene e dotato in genere di pene.tranza 0, o p,rossitma a.llo 0 (<recessiiVo), per cui in patrimoni genetiei (razriali) diversi, si verLfica.no penet,ra,nze diverse.

La ragione di t~ale comportrumento e, come vedrenw pill oltre, vero­~~imilmente da imputare aJI'i>solamento raziale o geografico, aile freq:uen­~e mutazionali, ai « .drilfts », e anche aHa sel:ezione a.mbientaJe.

Dopo queste consil(}erazioni etnogenetiche, abbiamo voluto osserva.re se le g~randi osciUazioni notate n~l moodo fra popolazioni assai differenti fra loro, raz:Lalmente o per isolamento geogmfico, quali per es. i Poline­siani (15%) e i Lapponi (50%), possono sussistere anche in seno ad una stessa razza e aJd una stessa popolazione, etnicamente assai omogenea, quaJe e a:ppunto la pMte meditel'II'Ianea d:el nostro Paese. A tale scopo a•bbiamo condotto l'indrugine in Cala,bria, in Sicilia, e in due localita della. Toscruna, e come ri:sulta dalla ta-bella 2, rubbia.mo tro'V'ato notevoli variaz.ioni fenatipiche percentuali nei singoli ca.si.

TABELLA N. 2

Provincia Collettivo Lobulo %

Lobulo ol peduncolato sessile /O

F!renZ(' 150 112 75 38 25 Livorno 186 153 81,7 33 17,13 Reggio Calabria 153 1:1Al 78,50 33 21,58 Messina 200 163 81,50 37 18,50

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182 MESSER!

La nostra. indagine ha me$SO a confronto, due a due, popolazioni a.b­ba·stauza vidne fl!'a· loro per ra•gioni .~o-mfiohe eld etniche : F1renze e Di'Vorno; annbedue toscane ed eredi ·della aiJltica etnia etrusca; Reggio e l\Iessima., divise dallo stretto, che invece di sepaT'are e spesso servito a te­nere a mut.uo contatto da millenni le due popolazioni ohe prosperano a poohi chilomet·ri di distanza fra loro. Malgrado queste condizioni di con­tatto e di scambio c.he da •secoli ·hanno libe!ramente opemto, il carattere i·n esame denota una. vaTiabili.ta abbaJSta.nza sensibile specie :Ln Toscana f·ra Firenze (25%) e Livorno (17,3%), e un p0 meno accentuata, rna sem­pre rea.le, ne1le due opposte rive dello stll'etto caJabro-siculo : Reggio

% 25

20

15

10

5

0 _.___....,___......._ __

Fig. 1. - Frequenze fenotipiehe del Iobulo aurico)are sessile nelle province di Mes­

sina, Reggio 0., Livorno e Fircnze.

(21,50%) e Messina (18,50%). (Fig. 1). ·Se l'inchiesta venisse estesa a tutta la popolazione italiana, molto veros:Lmilmente le oscillazioni osser­vate sa.rebbero piu ampie, analogamente a quanto e stato notato a propo­sito di una. inchiesta. nazionale operata con il test genetico della P.T.C. (MESSERI, Caryologia, Vol. XII: in stampa). Anche in questa occasione e stato notato che popolazioni vicine fra loro, regionalmente finitime, hanno denunziato frequenze fenotipiche relative, talvolta 3Jssai diverse, come peres. fra Piemonte (P.'T.C.- =58%) e Lombardia (25,6%), e fra ('_,a,labria. (18%) e Sicilia (30%). E da .oonsiderare inoltre, che il caratte­re morfologico del lobulo auricolare, come quello delle sensibilita alia P.T.C. citato sopra, sono tali da non essere conosciuti ne dai portatori

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VARIABILITA. FENOTIPICA DEL LOBULO AURIOOLARE IN /TAL/A 18:J

ne da quelli C1he li circondaillO, a differenza, di alcune manifestazioni che possono invece avere Tisonamm in se.no alla popolazione per 1ragioni ra­zi:ali e socia.li (colore della pelle, statura, lingua, casta, religione, ecc.). Le due moda,Jita (sessile e pe.duncolata) del lobulo au:ricolare, verosi­mHmente non comporta.no affatto una maggiore o minore resi:stenza alle ostdlita dell'a:mbiente, ~t meno cbe questo carattere non si·a h~gato ad altre norme funzionaH (per ora ignote) che verosimilmente trovino YaTio attrito con le esige.nze dell'ambiente. Il colore della pelle, degJi oc­chi, la forma del naso, la statura, la costituzione generale, ecc. infatti possono 31Vere oorrelazione con l'ambiente fisico (CooN) ed in particoJ.are eon )a luce, la temipe.rartJu;ra, il climra, l'aliJmentazione, ecc.

Bur tutrtavia il carattere da noi imda1gato dimostra. uilla variabilita relativa fenotilpica, a.nche in ambienti molto simili e vicini e i,n seno ad etnotipi omogenei ehe operano spontaneamente in prunmixda. Nel caso della sensi.bilita aJl.a P. T .C. e possibile tuttavia peJlJSare ad un nesso can­sale ambientale con gli aJimenti e di con~eguenza con il substrata pedo­logico Tegionale 1di questi e della popolazione che ne u'Sufruisce ; pero in conCII'eto non e risultata alcuna correlazione dallo studio regiona1e delle popolazioni ita.lirune (MESSER!).

Tutto cio e difficile ad in1quaidrare nelle cognizioni attuali sull'argo­mento, iJn quanto per la mo:rd'ologU.a del 1obulo au:ricolare non poS!Siamo neanche, come in altri casi, invoc81I'e la selezion·e eterofenica od omofe­nica (MONTAGU), ne quella sessua.le tdi tipo darwiniaillo (KEITH), ne quel­l'a socia.Je (MARTIN). La presenza degli effetti lootam.i dei «drifts» vale a dire dd addensamenti caus.ali di geni (Boro), opeTati da traiPia.nti etnrici amtichi che si sono mamtenuti attivi per un relativo ilsolamento, le pos­sibiJ.rita probabili, per quaillto lievi 1di determinate « frequenze mutazio­nal!i » (HAr,nANE) sono pure delle evemtuaJita reali gia dimostrate in caJSi analoghi di etnogenetim. Infine non possia.mo e'SCludere newnche la sele­zione naturale (fi,frica) attuata dall'ambiente esterno, che insensibi.lmoote agi1sce in mailliera favorevole, o me:no, sulJe varieta dei 'genoti~i, che ope­rruno sempre in virtu delle Telatdve « norme di reazione )}. l,n tal ca.so ba­sta una. pur lieve inte:rd'erenza cflra gene re·spm.1.sa,bile o lgi'UippO di geni col­legati (linkage) ed esigenze a;mbi'entali, per porre un freno alle frequen­ze ottimaJi dei fenotipi corrispondenti, e se a cio si a;ggiungooo le even­tualita surriferite di detemnill'ate frequenze mutazionali, o di drifts, si puo a1gevo1mente comprendere che le rv"ariabildta fenotipich·e osse;rvate rispo8ano molto verosimhlmemte anch'e su queste forze ecologiche di smi­staJmento spaziale (geografico).

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184 l\iESSERI

Nello studio geogra:fi.co dell'uomo e ·Utile perta.nto ricorrere alla << e(;o~ogia», intesa coone metodo scientr:fi.co che imia.ga a fondo i com­plessi e moltepldci ingr3Jll31ggi esi•s:tenti fm l'uo1mo e il paesa;g1gio che lo ospLta, per porter scrutalre sempre piu a fon!do Je cor.re1azioni an0he la­tenti fra. vita e aJmbiente.

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SUM.."\IARY

The Author has studied the phenotypic varia·blllty of the ear lobule I.n different ita­

lian regions, intel'IPreting the data in relation wit•h the selection mechanism.

RIASSUNTO

L'A. ha indagato sulla varlablllta fenot!Jpica relatlva della morfologia del lobuJo

auricolare in alcune regioni d'Italla, e ha commentato i dati raccolti ln relazione 111lle

forze selettive de)l'ambiente.

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