Priebke, il no della Chiesa - Movimento 5 Stelle Fanoforme strutturali, come la...

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-MSGR - 14 PESARO - 1 - 13/10/13-N: €1,20* ANNO 135- N˚ 279 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Domenica 13 Ottobre 2013 • S. Benedetto IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT ROMA Europa in campo per chiede- re all’Italia di stabilizzare i precari della scuola. Lo fa, per il momen- to, con delle "osservazioni" della Commissione Ue inviate alla Corte di giustizia europea: sotto tiro è la legge 106 del 2011, che sarebbe in contrasto con la direttiva europea 70 del 1999, direttiva che due anni dopo è stata recepita anche dal- l’Italia. La legge 106 viene ritenuta una legge che discrimina i precari della scuola, escludendoli dai re- quisiti di stabilizzazione validi per le altre categorie di lavoratori. Trentasei mesi di lavoro dovrebbe- ro essere sufficienti, anche per gli insegnanti, a diventare di ruolo. Camplone a pag. 12 Le misure Legge di stabilità per il 2014 manovra da 12-13 miliardi L’emergenza Immigrazione tra problema e risorsa c’è differenza Letta: «Missione militare nel Mediterraneo Reato di clandestinità, abolire la Bossi-Fini» Il racconto I superstiti: «I libici ci hanno sparato, uccisi due di noi» L’ultimo giudizio Anche la pietas deve avere i suoi confini BARI «Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso errore, un auto- gol. Interveniamo prima su ri- forme strutturali, come la cu- stodia cautelare». Matteo Ren- zi lancia la campagna per le primarie del Pd e lo fa, come di consueto, con toni netti: «L’Italia ha perso tempo in questi ultimi venti anni, un in- tero establishment politico ha fallito. Ora serve una rivolu- zione». Oranges e Pezzini a pag. 5 ` Il Vaticano nega i funerali a Roma per il boia delle Ardeatine: «Darebbe scandalo ai fedeli» ` L’ipotesi della tomba in città bocciata da Prefettura e Campidoglio. Martedì il video choc Si aggirerà sui 12-13 miliardi di euro la legge di stabilità per il 2014. Enti locali, un mi- liardo per gli investimenti. Franzese a pag. 11 ROMA La posizione della Chie- sa: niente funerali a Roma per Erich Priebke. Il boia delle Ar- deatine, mai pentito, «dareb- be scandalo ai fedeli». Ma an- che Comune e Prefettura riget- tano le istanze del legale del- l’ex capitano delle Ss e boccia- no senza appello l’ipotesi di una tomba nella Capitale. In- tanto è atteso per martedì un video choc in cui Priebke riba- direbbe il suo odio per gli ebrei e parlerebbe anche delle Fosse Ardeatine. De Cicco, Del Vecchio, Giansoldati e Mangani alle pag. 2 e 3 Massimo Adinolfi I n questo mondo, vi sono poche cose chiare come il diritto canonico. E sulle esequie il diritto canonico lo è ancor di più. Continua a pag. 18 L’intervista Redford: «Nella tempesta in solitudine mai controfigure» Satta a pag. 24 Amnistia e indulto Renzi all’attacco: clamoroso autogol ` Partita la campagna per le primarie del Pd ` «Vent’anni buttati, serve una rivoluzione» Viaggi Tangeri, porta dell’Africa amata da artisti e scrittori Solito a pag. 20 MOMENTO D’ORO PER IL SAGITTARIO Scuola, la Ue richiama l’Italia: stabilizzare i docenti precari Priebke, il no della Chiesa Le stragi di migranti. Il premier critica la legge, altolà di Alfano Il libro I luoghi della leggenda, le meraviglie di Umberto Eco Sala a pag. 23 Oscar Giannino Buona domenica, Sagittario! Venere nel segno si incontra con Luna in Acquario, aspetto positivo per le questioni di affari, ma più ancora per chiarire i rapporti di collaborazione. Vivrete i prossimi due giorni con entusiasmo e ardore, vostre principali qualità, che sapete donare a tutti quando siete innamorati. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 ROMA Prima l’annuncio di una missione militare umanitaria nel Mediterraneo da domani, poi una chiara presa di posizio- ne sulla legge Bossi-Fini: «Da cit- tadino e da politico la abolirei e ho sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità». Enrico Letta ammette poi che nella maggioranza che sostiene il suo governo non tutti la pensano co- me lui: «È una grande coalizione nella quale è normale che ci sia- no delle contraddizioni». E in ef- fetti sulla Bossi-Fini è arrivato l’altolà di del suo vice, Angelino Alfano. Telefonata del presiden- te Napolitano al sindaco di Lam- pedusa: il governo sia presente sull’isola. Carretta, Cirillo e Stanganelli alle pag. 6 e 7 Rossellini a pag. 7 P urtroppo continua il flus- so di disperati verso le co- ste italiane, in fuga dagli «Stati falliti» africani e mediorientali: al Corno d’Afri- ca e all’Africa subsahariana si aggiungono siriani e afghani. La pessima novità è che il fe- nomeno, classicamente esti- vo, non si ferma neanche da- vanti ai marosi autunnali. E le vittime aumentano. La que- stione dell’immigrazione rie- splode a ogni dramma, figuria- moci davanti a tragedie come quelle attuali, con centinaia di vittime in un giorno solo. Ogni volta bisogna porsi un limite che dovrebbe essere fer- reo: evitare la demagogia, gli scontri di bandiera, le parole d’ordine contrapposte. I temi epocali del nostro tempo su queste materie – i migranti, il diritto di asilo, quello di citta- dinanza, la sicurezza di un' idea sempre più labile come quella delle frontiere, il respin- gimento e l'espulsione, l'inte- grazione nei diritti civili e am- ministrativi, le necessità dell' economia e la sua capacità in tempi di crisi – non si risolvo- no a colpi di slogan. Per tantissimi versi, è uno slogan anche quello molto po- liticamente corretto: l'abroga- zione del reato di clandestini- tà introdotto dalla Bossi-Fini. Anche se, a dirlo, si corre il ri- schio inevitabile di essere in- capsulati nella camicia di Nes- so di ogni confronto pubblico italiano, quello tra destra e si- nistra che viene prima di ogni merito delle cose. Qualche riflessione di meri- to, appunto, per dare sostanza a un paio di conclusioni diver- se da quelle più ricorrenti. Continua a pag. 18 SCOPRI I VANTAGGI

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-MSGR - 14 PESARO - 1 - 13/10/13-N:

€1,20* ANNO 135- N˚ 279ITALIA

Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 RomaPesaro

Domenica 13 Ottobre 2013 • S. Benedetto IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT

R O M A Europa in campo per chiede-re all’Italia di stabilizzare i precaridella scuola. Lo fa, per il momen-to, con delle "osservazioni" dellaCommissione Ue inviate alla Cortedi giustizia europea: sotto tiro è lalegge 106 del 2011, che sarebbe incontrasto con la direttiva europea70 del 1999, direttiva che due annidopo è stata recepita anche dal-l’Italia. La legge 106 viene ritenutauna legge che discrimina i precaridella scuola, escludendoli dai re-quisiti di stabilizzazione validi perle altre categorie di lavoratori.Trentasei mesi di lavoro dovrebbe-ro essere sufficienti, anche per gliinsegnanti, a diventare di ruolo.

Camplone a pag. 12

Le misureLegge di stabilitàper il 2014 manovrada 12-13 miliardi

L’emergenza

Immigrazionetra problemae risorsac’è differenza

Letta: «Missione militare nel MediterraneoReato di clandestinità, abolire la Bossi-Fini»

Il raccontoI superstiti: «I libicici hanno sparato,uccisi due di noi»

L’ultimo giudizioAnche la pietasdeve averei suoi confini

B A R I «Affrontare oggi il temadell’amnistia e dell’indulto èun clamoroso errore, un auto-gol. Interveniamo prima su ri-forme strutturali, come la cu-stodia cautelare». Matteo Ren-zi lancia la campagna per leprimarie del Pd e lo fa, comedi consueto, con toni netti:«L’Italia ha perso tempo inquesti ultimi venti anni, un in-tero establishment politico hafallito. Ora serve una rivolu-zione».

Oranges e Pezzini a pag. 5

`Il Vaticano nega i funerali a Roma per il boia delle Ardeatine: «Darebbe scandalo ai fedeli»`L’ipotesi della tomba in città bocciata da Prefettura e Campidoglio. Martedì il video choc

Si aggirerà sui 12-13 miliardidi euro la legge di stabilitàper il 2014. Enti locali, un mi-liardo per gli investimenti.

Franzese a pag. 11

R O M A La posizione della Chie-sa: niente funerali a Roma perErich Priebke. Il boia delle Ar-deatine, mai pentito, «dareb-be scandalo ai fedeli». Ma an-che Comune e Prefettura riget-tano le istanze del legale del-l’ex capitano delle Ss e boccia-no senza appello l’ipotesi diuna tomba nella Capitale. In-tanto è atteso per martedì unvideo choc in cui Priebke riba-direbbe il suo odio per gliebrei e parlerebbe anche delleFosse Ardeatine.

De Cicco, Del Vecchio,Giansoldati e Mangani alle

pag. 2 e 3

Massimo Adinolfi

In questo mondo, vi sonopoche cose chiare come ildiritto canonico. E sulleesequie il diritto canonico

lo è ancor di più.Continua a pag. 18

L’intervistaRedford:«Nella tempestain solitudinemai controfigure»Satta a pag. 24

Amnistia e indultoRenzi all’attacco:clamoroso autogol`Partita la campagna per le primarie del Pd`«Vent’anni buttati, serve una rivoluzione»

ViaggiTangeri, portadell’Africaamata da artistie scrittoriSolito a pag. 20

MOMENTO D’OROPER IL SAGITTARIO

Scuola, la Ue richiama l’Italia:stabilizzare i docenti precari

Priebke, il no della Chiesa

Le stragi di migranti. Il premier critica la legge, altolà di Alfano

Il libroI luoghidella leggenda,le meravigliedi Umberto EcoSala a pag. 23

Oscar Giannino

Buona domenica, Sagittario!Venere nel segno si incontra conLuna in Acquario, aspetto positivoper le questioni di affari, ma piùancora per chiarire i rapporti dicollaborazione. Vivrete i prossimidue giorni con entusiasmo eardore, vostre principali qualità,che sapete donare a tutti quandosiete innamorati. Auguri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’oroscopo a pag. 35

R O M A Prima l’annuncio di unamissione militare umanitarianel Mediterraneo da domani,poi una chiara presa di posizio-ne sulla legge Bossi-Fini: «Da cit-tadino e da politico la abolirei eho sempre ritenuto sbagliato ilreato di clandestinità». EnricoLetta ammette poi che nellamaggioranza che sostiene il suogoverno non tutti la pensano co-

me lui: «È una grande coalizionenella quale è normale che ci sia-no delle contraddizioni». E in ef-fetti sulla Bossi-Fini è arrivatol’altolà di del suo vice, AngelinoAlfano. Telefonata del presiden-te Napolitano al sindaco di Lam-pedusa: il governo sia presentesull’isola.

Carretta, Cirilloe Stanganelli alle pag. 6 e 7

Rossellini a pag. 7

Purtroppo continua il flus-so di disperati verso le co-ste italiane, in fuga dagli«Stati falliti» africani e

mediorientali: al Corno d’Afri-ca e all’Africa subsahariana siaggiungono siriani e afghani.La pessima novità è che il fe-nomeno, classicamente esti-vo, non si ferma neanche da-vanti ai marosi autunnali. E levittime aumentano. La que-stione dell’immigrazione rie-splode a ogni dramma, figuria-moci davanti a tragedie comequelle attuali, con centinaia divittime in un giorno solo.

Ogni volta bisogna porsi unlimite che dovrebbe essere fer-reo: evitare la demagogia, gliscontri di bandiera, le paroled’ordine contrapposte. I temiepocali del nostro tempo suqueste materie – i migranti, ildiritto di asilo, quello di citta-dinanza, la sicurezza di un'idea sempre più labile comequella delle frontiere, il respin-gimento e l'espulsione, l'inte-grazione nei diritti civili e am-ministrativi, le necessità dell'economia e la sua capacità intempi di crisi – non si risolvo-no a colpi di slogan.

Per tantissimi versi, è unoslogan anche quello molto po-liticamente corretto: l'abroga-zione del reato di clandestini-tà introdotto dalla Bossi-Fini.Anche se, a dirlo, si corre il ri-schio inevitabile di essere in-capsulati nella camicia di Nes-so di ogni confronto pubblicoitaliano, quello tra destra e si-nistra che viene prima di ognimerito delle cose.

Qualche riflessione di meri-to, appunto, per dare sostanzaa un paio di conclusioni diver-se da quelle più ricorrenti.

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

IL CASOC I T T À D E L V A T I C A N O «Non sonopreviste esequie per ErichPriebke in una chiesa di Roma».La voce che aveva diffuso l'avvo-cato del criminale nazista, PaoloGiachini, che si sarebbe celebra-ta una funzione funebre nella Ca-pitale ha trovato l’immediatasmentita da parte del portavocedel Vicariato, don Walter Insero.La posizione della Chiesa è nettaed è frutto di una meditata rifles-sione tenendo conto dei motividi opportunità e probabilmenteanche per non creare sconcertotra i fedeli, visto che Priebke finoall'ultimo, sia negli scritti che halasciato, che nelle affermazioniraccolte poco prima di morire,non ha dato segni di pentimento,non ha arretrato di un millime-tro dalle sue tesi negazioniste.

LA FUNZIONE FUNEBREIn ogni caso di richieste espliciteal Vicariato da parte dei familia-ri per il funerale fino a ieri pome-riggio non ne erano arrivate.Niente di niente. Tuttavia quellodel Vicariato, precisano dall'in-terno, non va inteso come un ri-fiuto ai funerali in sé, semmai èuna sorta di chiarimento ispira-to dal quadro complessivo dellasituazione. Il che significa cheuna semplice preghiera funebrepuò essere sempre autorizzatain altri luoghi al di fuori dellechiese, magari in un piazzale, inun obitorio o in una stanza diuna abitazione privata.

Infine, altra cosa che fanno no-tare in Vicariato, è che il funeralepotrebbe avvenire al di fuori delterritorio diocesano di Roma do-ve la competenza non è più delcardinale Vallini. Allo stato at-tuale nessuna chiesa di Romaospiterà le esequie e chissà se al-la base della riflessione avvenutaal Laterano c'è il canone 1184 chestabilisce il divieto ai funerali cri-stiani per coloro che non si sonopentiti prima della morte e checoi loro peccati manifesti potreb-bero dare “pubblico scandalo aifedeli”. La questione tuttavia re-sta scivolosa e dibattuta ancheper i canonisti. La linea della co-munità ebraica è in sintonia conquella del Vicariato. «La decisio-ne presa dal Vicariato è unicanella storia», ha commentatoRiccardo Pacifici, presidente del-la comunità ebraica di Roma.«Credo lasci il segno di non rima-nere indifferenti davanti alle tra-gedie umane. Non si può essereanti-semiti se cattolici», ha ag-giunto.Don Davide Scito, esperto di Di-ritto canonico all’Università Pon-tificia della Santa Croce, peresempio, fa notare che «la mise-ricordia di Dio è per tutti ed èsempre più grande. Non siamo

noi a dover giudicare». Il Codicecontempla tutti i casi atipici neicanoni 1183-1185. Le norme stabi-liscono che hanno diritto alla ce-rimonia funebre i bambini mortiprima di essere battezzati, i bat-tezzati iscritti alla Chiesa noncattolica; mentre permane il di-vieto in assenza di pentimentoda parte di apostati o eretici. «Apatto che il diretto interessatonon abbia espresso parere con-trario in punto di morte. Ma neldubbio la funzione non si nega anessuno».Dopo l'annuncio del legale di

Priebke, ieri mattina, è arrivato ildivieto del questore di Roma, Fu-Della Rocca, d'intesa col prefettoPecoraro, per «qualsiasi formadi celebrazione in forma solenneo pubblica». Sull'argomento ilsindaco di Roma, Ignazio Mari-no, ha aggiunto che potrebbe da-re il permesso per un rito «stret-tamente privato» ma non nelcentro della Capitale, perché Ro-ma è una città antifascista che hamolto sofferto». Il sindaco si èdetto nettamente contrario allasepoltura di Priebke a Roma, de-cisione che troverebbe anchel’appoggio del prefetto Pecoraro.

LA SEPOLTURANel frattempo il legale di Priebkeha informato che l'ex criminalenazista sarà sepolto in Argenti-na accanto alla moglie, a SanCarlo de Bariloche. Resta da ve-dere cosa farà il governo argenti-no che nel frattempo ha reso no-to che non permetterà l'ingressodelle spoglie di Priebke in territo-rio argentino. «Il Vicariato sirimangerà quello che ha detto –afferma l'avvocato Giachini - Ildiritto al culto è per tutti. Il fune-rale ci sarà e sarà a Roma. Al mo-mento manca ancora una datama semplicemente per un fattoburocratico perché non è ancorastata accertata la causa del de-cesso». Priebke non ha ricevutol’estrema unzione. «Non si è fat-to in tempo ma nelle prossimeore ci sarà la benedizione dellasalma». Il legale spiega chePriebke aveva «due sacerdoticonfessori». Uno di questi, donCurzio Nitoglia, sul cui blog rac-coglie scritti e tesi assai critichenei confronti degli ebrei.

Franca Giansoldati© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX SS Erich Priebke, morto all’età di 100 anni

IL CARDINALE George Cottier

C’È SOLO DA SPERARECHE QUEST’UOMOSI SIA PENTITOALL’ULTIMO ISTANTENOI NON LO SAPREMOMA DIO SÌ

NEGARE LA SEPOLTURAA CHI HA FATTOTANTO MALE IN VITASAREBBE COMEANTICIPAREIL GIUDIZIO DIVINO

IL VICARIO DI ROMA Agostino Vallini

L’INTERVISTAC I T T À D E L V A T I C A N O CardinaleGeorge Cottier, perché la Chie-sa potrebbe accordare il fune-rale cristiano a Erich Priebke,nonostante le sue posizionifortemente antisemite e finoall'ultimo negazioniste?«Beh, iniziamo col dire che esi-ste la misericordia anche per igrandi peccatori. In questo casosi tratta di peccati avvenuti nelpassato, peccati gravissimi in-tendiamoci, orrendi, esecrabili;semmai c'è solo da sperare chequest'uomo si sia pentito nelprofondo del suo cuore, nell'ulti-mo istante di vita, prima di chiu-dere gli occhi e spirare. Noi nonsapremo mai se questo è avve-nuto, ma Dio sì».Solo due giorni fa Papa France-sco, ricevendo i vertici dellacomunità ebraica romana,aveva affermato che un cristia-no non potrà mai essere anti-semita..«Se una persona muore com-

piendo un atto criminale parti-colarmente nefando, allora ci sipuò porre l'interrogativo se ac-cordargli o meno il funerale, an-che perché potrebbe apparirequasi come una approvazione almale fatto. In questo caso si trat-ta di crimini orrendi e gravissi-mi ma avvenuti lontano nel tem-po. Tutti gli uomini hanno biso-gno delle preghiere.Ovviamente in casi simili siprendono però alcune precau-zioni, come quella di evitare unasepoltura solenne, garantendomagari un rito semplicissimo,sobrio, senza creare scandalotra i fedeli».Eppure Priebke fino alla fineha affermato che l'Olocaustonon esiste e che a Mauthausennon c'erano le camere a gas ealtre cose del genere. Non mipare si sia pentito...«Quello che ha fatto in passatonon trova parole sufficienti peresprimere il dolore causato. Eanche le posizioni negazionistesono un errore grave. Gravissi-mo. Ma per la Chiesa e per Dio,

siamo tutti peccatori. Spero soloche nell'ultimo istante della suavita quest'uomo abbia avuto mo-do di ricredersi e pentirsi. Solocosì Dio lo può perdonare».Al momento non sono previstifunerali nelle chiese romanema potrebbe essere autorizza-ta una semplice preghiera al difuori delle chiese...«La morte non è scandalosa inquesto caso. Priebke sappiamoche ha commesso peccati gravis-simi che non trovano parole.Penso che si dovesse rifiutare lasepoltura a tutti quelli che han-no fatto tanto male in vita sareb-be come anticipare il giudizio diDio. Chi perdona è Dio.La sepoltura cristiana, comun-que, non è un sacramento mauna preghiera per i morti. Senon l'hanno autorizzata nellechiese di Roma ci sarà un moti-vo. In ogni caso si deve pregare».

Se a lei personalmente avesse-ro chiesto di celebrare le ese-quie a Priebke, cosa avrebbe ri-sposto?

«Io avrei rifiutato, ma per il sem-plice fatto che sono un cardinalee come tale rivesto una posizio-ne nella Chiesa. Questo partico-lare non è secondario, poiché seun cardinale celebrasse un fune-rale del genere darebbe un certorisalto alla cerimonia, una spe-cie di solennità non dovuta.

Fra. Gia.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cardinale Cottier: «Misericordiaanche per i grandi peccatori»

I FEDELI CONCORDI:«SE CI FOSSE STATANON AVREMMOPIÙ PORTATOI NOSTRI FIGLIIN QUESTO LUOGO»

Priebke, il nodel Vaticano«Niente funeraliin chiesa a Roma»`Il legale dell’ex capitano Ss: «Tutti hanno diritto al culto»La soddisfazione della comunità ebraica: «Una scelta storica»

IL SINDACO MARINOSI È DETTO CONTRARIOALLA SEPOLTURANELLA CAPITALE, SCELTACHE TROVEREBBE ANCHEL’APPOGGIO DEL PREFETTO

IL QUARTIERER O M A La parrocchia di santa MariaImmacolata di Lourdes ha sede acinquecento metri dalla casa diErich Priebke, quartiere Aurelio. Èqui che i familiari del capitano del-le Ss ieri mattina si sono rivolti perchiedere di celebrare il funerale.La data proposta è stata martedì,alle 16.30, con richiesta di disponi-bilità per la sala grande, da 220 po-sti. Ma ogni ipotesi di cerimonia èsaltata dopo che il Vicariato ha de-ciso di vietare a tutte le chiese ro-mane di celebrare una funzione re-ligiosa per il boia delle Fosse Arde-atine. Alza le spalle Padre Antonio,il parroco della chiesa, che non ne-ga di essere stato contattato dallafamiglia di Priebke ma davanti agliordini dei superiori, spiega, «noipossiamo solo eseguire. Il Vicaria-

to ha detto chiaramente che questifunerali non possono essere cele-brati in chiesa e noi ci atterremo aqueste disposizioni. Qui non saràcelebrata nessuna cerimonia».«Questo è un caso eccezionale - ag-giunge il vice parroco, Padre Paolo- se la Chiesa ha deciso così è evi-dente che ci sono dei motivi fonda-ti. Se conoscevo Priebke? Qui danoi non si faceva vedere, ma in pas-sato siamo andati a fare delle bene-dizioni nel suo palazzo e a casa sua

abbiamo pregato insieme. Ma, perquanto ne so io, qui non venivamai, né a messa né a confessarsi».

Il funerale mancato fa tirare unsospiro di sollievo anche ai fedelidella parrocchia di Boccea. «Quic'è uno splendido oratorio - rac-conta un papà accanto al campo dicalcetto, subito dietro la chiesa -sarebbe stato difficile vedere que-sto posto con gli stessi occhi e an-cora di più portare mio figlio a gio-care nel luogo in cui c'è stata la ce-rimonia funebre di un criminalenazista». La decisione di non farcelebrare le esequie è approvatada tutti. «È vero che la Chiesa per-dona - dice Cristina, 72 anni, men-tre esce dalla messa delle sette disera - ma gli orrori commessi daquest'uomo sono stati troppo smi-surati».

Lorenzo De Cicco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il parroco: gli abbiamo benedetto casama da noi nessuna cerimonia funebre

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

IL RETROSCENAdal nostro inviato

B A R I Sul volo charter che da Bari ri-porta l’allegra brigata a Firenze,Renzi si spaccia per il comandan-te: «Il candidato sindaco di Prato,Matteo Biffoni, è pregato di nonmolestare le hostess». Risate, at-mosfera distesa, aria di casa. Sul-l’aereo ci sono solo i suoi cento-venti fedelissimi che renziani losono da quando nel Pd il suo co-gnome era quasi una parolaccia.Di loro si fida. Sono quelli che nonstanno su questo aereo a farlo sta-re sul chi va là. Facce che all’im-provviso si scoprono amiche, diri-genti divenuti repentinamentesupporter del sindaco. «Sul carrodel vincitore non si sale» dice luidal palco della Fiera del Levante«il carro o lo si tira o lo si spinge».La platea applaude e ride comefosse una battuta, invece è una sor-ta di programma, per non dire unaminaccia.

NON CAMBIEREMOO per lo meno un segnale di pe-

ricolo lanciato alle sue truppe. Ariflettori spenti e a microfoni lon-tani lo dice così: «L’importante og-

gi era far capire che non è cambia-to niente, che non dobbiamo lusin-gare nessuno per farlo venire connoi. Io sono quello di sempre, chici vuole stare bene, ma non cam-bio il mio modo di pensare per al-largare il consenso». I sondaggi di-cono che il congresso non avrà sto-ria: il 70 per cento di chi andrà avotare per eleggere il nuovo segre-tario del Pd sta con lui. Ovvio, vistii canoni abituali della politica no-strana, che adesso ci sia una granagitarsi di gente che tenta di saliresul treno. «Ma sono loro che vo-gliono venire, non siamo noi a cer-carli» è il suo ragionamento. Chein pubblico diventa l’ostentazionedella linea dura contro la vecchiaguardia. Come a dire che il rotta-matore non ha moderato i toni.Anzi: «Siamo stati fin troppo genti-li a usare la parola rottamazione».

POSTI IN PIEDINel grande salone della fiera di Ba-ri non ci sono posti in prima fila ri-servati ai notabili. Scelta meditataper mostrare che i privilegi dellanomenklatura sono in ricordo.Meglio: che la nomenklatura stes-sa è un ricordo. Così l’ex dalemia-no Latorre deve trovare una seg-giola in decima fila come fosseuno qualsiasi, il governatore della

Liguria Burlando - anche lui da po-co folgorato sulla via del renzismo- sta ancora più indietro, France-sco Boccia arriva un po’ tardi e ri-schia di rimanere in piedi. Anchegli osservatori di Sel mandati daVendola devono sgomitare per se-dersi. Gli uomini di Renzi la spie-gano così: «Cambiare un partitovuol dire anche smetterla con gliaccordi sottobanco, con i patti se-greti». Dicono che con Franceschi-ni, per esempio, non c’è stata nes-suna partita giocata di nascosto:un giorno li ha chiamati per an-nunciare che il giorno dopo avreb-be reso publico il suo appoggio alsindaco di Firenze: «Tante grazie,ed è finita lì». Adesso Franceschi-ni lo chiama, a comizio finito, soloper sapere i dettagli della bocciatu-ra di Renzi alla proposta di indultoe amnistia: «Sai, lo vuole sapereLetta». Sono tanti i lettiani chestanno passando con Renzi. E nonci sono solo loro. Nella sala delcongresso si aggirano consiglieriregionali e imprenditori «di areaPd» che hanno guai in corso con lagiustizia. Fino a qualche giorno faerano segnalati «in quota D’Ale-ma», il quale da queste parti godeancora di una certa celebrità.Adesso si aggirano sorridenti eostentanto familiarità con Anto-nio Decaro, renziano della primaora che ricambia con un po’ di im-barazzo: «Del resto, mica possia-mo mandarli via».

Re. Pez.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INIZIATIVAR O M A «A primavera serve un votodemocratico che possa cambiarela faccia del Paese. So che sonoisolato ma lo dico perché il Paeseè allo stremo»: a lanciare l’appel-lo al ritorno al voto in tempi bre-vi, ieri è stato Goffredo Bettini,durante la convention del CampoDemocratico, la sua creatura po-litica per la quale rifugge l’eti-chettatura di corrente, preferen-do quella di laboratorio politico.Con l’obiettivo di cambiare il Pd,proclamato proprio all’avvio del-la battaglia congressuale: «Ab-biamo cambiato quattro volte lalinea strategica, fino al governocon Berlusconi. Osservo la dina-mica dei fatti: il gruppo dirigenteè tecnicamente irresponsabile,nel senso che non sente la re-sponsabilità di chi rappresenta,gli notifica solo le decisioni as-sunte. Non ci sono alternative, senon scegliere apertamente laconservazione. Serve una classedirigente nuova del Pd a cui affi-dare la rinascita della nostra de-mocrazia».

Nessun endorsement a questoo a quel candidato, tutti invitati adire la loro, anche se pare che il

cuore di Bettini batta un po’ dipiù per il grande assente, MatteoRenzi, che stava volando versoBari per aprire la sua campagnadelle primarie, proprio mentre isuoi contendenti dicevano la loroin Campo democratico.

STOCCATAA cominciare da Gianni Cuperlo(che ha incassato l’appoggio delsegretario regionale del Lazio En-rico Gasbarra), principale com-petitor del sindaco di Firenze,che non gli ha risparmiato qual-che stoccata: «Serve un partito incui credere, per chiudere la sta-gione in cui la direzione politicaè stata il trampolino per farequalcosa di diverso, o più impor-tante. Noi siamo la sinistra, e lasinistra è nata per cambiare lostato delle cose, dare a milioni dipersone la coscienza di sé. Se alla

politica togli la profezia e l'uto-pia, le togli tutto».

Poi è toccato a Pippo Civati:«Vorrei che il Pd le cose le dicesseforti e chiare, che cercassimo,davvero, insieme una via d'usci-ta; che sviluppassimo davveromisure decisive. E che quando di-ciamo legge elettorale e legge distabilità subito, fosse davvero su-bito». Infine, l’appello ad aprire icircoli di Gianni Pittella e alla tra-sparenza: «Oltre alle primariefacciamo anche le 'doparie', i no-stri eletti presentino un rendicon-to di quello che hanno fatto. Vo-glio un Pd combattente per cam-

biare l'Europa di oggi, per cam-biare il patto di stabilità».

CORRENTIIn prima fila, ad ascoltarli, c’era ilvertice delle amministrazioni lo-cali capitoline, tutte a guida Pd.«La nostra ossessione deve esse-re quella di essere vicini e utiliagli interessi delle persone, e nonquella correntizia di vedere sod-disfatti gli interessi di gruppi ogruppetti», ha detto il governato-re del Lazio Nicola Zingaretti.Mentre il sindaco di Roma Igna-zio Marino ha invitato i candidatia seguire il suo esempio: «In cam-pagna elettorale il mio avversa-rio diceva che ero un marziano.Io lo voglio essere rispetto allavecchia politica inconcludente espero che i tanti che sono qui og-gi, compresi i candidati, siano unpo' marziani che vogliono rico-struire la politica». Tra gli inter-venti, anche quello del ministrodegli Affari regionali GrazianoDelrio: «Io non voglio le correnti,io non sono 'renziano'. Io sono iocon la mia storia, non devo stareattaccato all'uno o all'altro candi-dato perché mi darà un incari-co».

Sonia Oranges© RIPRODUZIONE RISERVATA

I sostenitori di Renzi

Bettini: a primavera si torni al voto. E Cuperlo attacca Matteo

`«Questa classe dirigente ha fallito, il governo si giudica dai risultati»Letta: difendo l’azione dell’esecutivo, e sul tema della clemenza sbagli

`Al via a Bari la campagna per la corsa alla segreteria dei democrat«Affrontare così la questione delle carceri è un gigantesco errore»

Goffredo Bettini

Il rottamatore frena i neorenziani«Non salite sul carro dei vincitori»

L’EX SENATORE LANCIALA CONVENTIONDI CAMPO DEMOCRATICOIL RIVALE DEL SINDACO«L’ITALIA CAMBIA VERSO?DIPENDE DOVE VA»

LA SINISTRAdal nostro inviato

B A R I Dice che alle primarie di unanno fa era l'uomo da «abbattere«.Adesso comincia la sua campagnaper la segreteria del Pd con l’aureo-la dell’uomo da battere. Lui, Mat-teo Renzi, fa gli scongiuri, però sa esente che la sua vittoria ha un chedi ineluttabile: «Fanno bene a te-merci perché se vinciamo noi saràuna rivoluzione». La rivoluzione,per l’intanto, comincia con unoschiaffo che in qualche modo col-pisce pure il Quirinale: «Affronta-re così il tema dell'amnistia e dell'indulto è un clamoroso autogol».

La corsa verso la guida del Parti-to Democratico non può iniziarein modo più rumoroso. Ma - spiegapoi lo stesso Renzi - «le cose che di-ce il Presidente non possono esse-re considerate sempre legge delloStato, altrimenti salta tutto il siste-ma». Lui sostiene che indulto e am-nistia non risolvono alcun proble-ma, tantomeno quello del sovraf-follamento delle carceri. EnricoLetta («Difendo quello che stiamofacendo senza fare polemiche») dalontano prova a stopparlo: «Noncondivido il pensiero di Matteo suquesto punto, anche perché l’am-nistia non c’entra niente con la po-sizione di Berlusconi». Nel pingpong di giornata al sindaco va l’ul-tima parola: «Io infatti non ho maiparlato di Berlusconi». E spiegache per liberare i penitenziari pri-ma bisognerebbe abolire la Bos-si-Fini, poi la legge Giovanardi, emagari rivedere i criteri della cu-stodia cautelare: «Ma che idea digiustizia possiamo mai dare seogni sei o sette anni facciamo uncondono senza andare alla radicedella questione?».

A comizio finito, prova a smor-zare. In fondo quello sull'indultoera «soltanto uno dei tanti passag-gi». Un passaggio, però, che più dialtri restituisce l’idea di una pervi-

cace volontà di cambiare il versodelle cose, come del resto recita loslogan di questa sua campagna perla conquista del partito. «Abbiamoperso vent’anni dietro alle chiac-chiere, l'unica novità della politicasono stati i talk show, parole su pa-role mentre si precipitava».

IL PORCELLUMCe n’è anche per chi, a destra e a

sinistra, cincischia da mesi, pernon dire da anni, sulla questionedella legge elettorale. «A novem-bre presenteremo una proposta dilegge per abolire il porcellum. Esia chiaro da subito: siamo per unsistema che favorisca il bipolari-smo. Il giorno stesso dello spogliodev'essere chiaro chi vince, e dev'essere altrettanto chiaro che chivince sia sicuro di governare».

Nel salone della Fiera del Levan-te i duemila e rotti posti a sederesono tutti occupati. Renzi parla abraccio su un palco circolare alle-stito nel centro della platea. Peruna volta l'attenzione non è con-centrata sulla sopravvivenza delgoverno Letta. Del resto, in sala cisono molti dirigenti che stanno colpremier, non è il caso di alzare bar-ricate. Anzi: «Se il governo fa le co-se non lo sosteniamo». Altro nondice e non aggiunge. Non è giorna-ta. Semmai è il momento propizioper puntare il dito contro i vecchidirigenti del Pd poiché, sostiene,«quando abbiamo usato la parolarottamazione siamo stati fin trop-po teneri».

Sulle regole congressuali e sulledinamiche interne, tuttavia, prefe-risce sorvolare. Punta il faro sullasituazione disastrata del Paese,con toni a metà fra l’apocalittico eil messianico: «Se non c'è la faccia-mo noi, non rimane che il magoOtelma». Dice che bisogna riparti-re dalla scuola, guarda all'Europae sostiene che l'Italia deve tornarea essere credibile per chiedere dicambiare regole vecchie di vent'an-ni (come il tetto del 3 per cento nelrapporto deficit-pil) che non han-no più senso, invoca regole sul la-voro uguali per tutti i Paesi dell'Unione Europea. Che sembra unprogramma di governo più che undecalogo per guidare un partito:«Ma senza mai dimenticare cheprima di tutto bisogna cambiare ilPd».

Renato Pezzini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi: «Amnistia? Clamoroso autogol»

Matteo Renzi ieri a Bari

«L’ITALIA HA PERSO20 ANNI, SERVEUNA RIVOLUZIONERADICALE, A NOVEMBREPROPOSTA SULLALEGGE ELETTORALE»

IL SINDACO NONNASCONDE TIMORIPER L’ONDATADI CONSENSOCHE STA RISCUOTENDOFRA I DIRIGENTI PD

I numeri del Pd

ANSA

GLI ISCRITTI

2012201120102009

500.163609.667620.000

831.042

ALLE URNE % voti ottenuti

0,0

33,2% 26,1%

25,4%

Politiche 2008 Europee 2009 Politiche 2013

IN PARLAMENTO

293 108Deputati Senatori

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

Hannes Swoboda

SI DEVE LOTTAREINSIEME CONTROLE BANDE CRIMINALIIN AFRICAHannes SwobodaGruppo socialisti e democratici

IL CASOR O M A «Da cittadino e da politicoabolirei la Bossi-Fini e ho sem-pre ritenuto sbagliato il reato diclandestinità». L’affermazione -non da poco viste le polemiche diqueste ore nella maggioranza - èdi Enrico Letta che partecipa aMestre, assieme al presidentedell’Europarlamento Schulz, alFestival delle idee di Repubblica.Interpellato sulle palesi differen-ze che, sul tema, lo separano daimportanti partner di governo, ilpremier ha riconosciuto che l’at-tuale «è una grande coalizionenella quale è normale che ci sia-no delle contraddizioni»

Il presidente del Consiglio, giàal corrente di affermazioni insenso contrario rese in mattina-ta dal suo vice Angelino Alfano,sostiene tuttavia che «non c’èdubbio che il nostro Paese debbaadottare una nuova normativasul diritto d’asilo». In trasparen-te polemica con la Lega, che ieriteneva una manifestazione an-ti-immigrati a Torino, Letta sot-tolinea anche che «alcune forzepolitiche, in particolare una,hanno costruito la loro fortunasulla paura dell’immigrazione,facendo non solo la faccia feroce,

ma tenendo su il tema in tutti imodi». Il premier rivendica poi,tra le cose fatte dal governo sulterreno dell’immigrazione, la no-mina, in primo luogo, di «unodei migliori ministri, il ministrodi colore Cecilie Kyenge». E an-nuncia che da domani «prende-rà il via una missione umanita-ria aeronavale italiana per rende-re il Mediterraneo il mare più si-curo possibile e non, come è di-ventato in questi giorni, una tom-ba. Bisognerà spendere molti sol-di - aggiunge Letta - perché sa-ranno messi in campo tre volte lenavi e gli aerei attualmente uti-lizzati, ma che sono indispensa-bili per affrontare l’emergenza».

EMERGENZAEmergenza che, in particolare, èstata al centro di una telefonatadi Giorgio Napolitano con il sin-daco di Lampedusa, Giusi Nicoli-

ni, nel corso della quale si è con-venuto che nell’isola «occorreanche una presenza di coordina-mento e di gestione dell’emer-genza da parte di un nucleo di in-viati del governo che fiancheggile autorità locali». Il capo delloStato ha preso anche atto della«massima urgenza presentatadal problema della destinazionedelle bare delle vittime del nau-fragio e del rapporto con le lorofamiglie». Parimenti urgente èconsiderato dal Colle «il trasferi-mento in altri centri siciliani deisopravvissuti a cui l’isola nonpuò garantire civile assistenza».Si diceva della diversità di opi-nioni al vertice dell’esecutivo intema di leggi sull’immigrazione .Il vicepremier Alfano ha infattisostenuto ieri che «cancellare laBossi-Fini è una declamazionedemagogica. Non è che abolendola legge si salvano i morti del no-stro mare». Secondo il ministrodell’Interno bisogna piuttosto«combattere i mercanti di mor-te, che è il solo modo per blocca-re questo spregevole traffico diesseri umani». E questo, secon-do Alfano, lo si potrà fare «raffor-zando la cooperazione tra l’Euro-pa e gli Stati del Nord Africa». Anon vedere connessioni tra laBossi-Fini e il ripetersi delle tra-gedie in mare sono in parecchinel Pdl. Tra questi Cicchitto, Ga-sparri e Bondi, con quest’ultimoche avanza il sospetto che Letta,proponendo l’abolizione dellaBossi-Fini, «pensi ad una nuovamaggioranza». Ma i campionidel fronte anti-immigrati resta-no i seguaci di Bossi e di Maroni,il quale, da Torino, definisce«una sciocchezza ideological’idea della sinistra di cancellarela Bossi-Fini. I barconi - sostienel’ex ministro dell’Interno - non sifermano con le chiacchiere. E seAlfano non sa come fermare iclandestini, mi faccia una telefo-nata che glielo spiego». Agli anti-podi la visione della ministraKyenge: «Nessuna legge è eternae anche la Bossi-fini va rivista».

Mario Stanganelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVISTAB R U X E L L E S Hannes Swoboda, au-striaco, è il presidente del gruppodei socialisti e democratici al Par-lamento europeo. Di fronte all'en-nesima tragedia al largo di Lam-pedusa, è convinto che l’Europadeve dare una risposta.Quale?«Non c'è una soluzione semplice.Ma questo è un chiaro segnaleche serve più Europa. Sono neces-sarie più risorse per monitorarele frontiere. Dobbiamo aiutare ipaese di origine dei migranti a mi-gliorare la loro situazione econo-mica e i paesi di transito a con-trollare le loro frontiere. Abbia-mo anche bisogno di un sistemadi solidarietà tra tutti i membridell'Ue per ripartirsi i rifugiati».La Commissione chiede una

missione Frontex per sorveglia-re tutto il Mediterraneo. Il pre-sidente del Consiglio, EnricoLetta, ha annunciato un'opera-zione umanitaria-militare. E'sufficiente per l'emergenzaLampedusa?«Sicuramente Frontex ha biso-gno di più sostegno, anche finan-ziario. Ma dobbiamo lottare con-tro le bande criminali che sfrutta-no la miseria di alcune persone inAfrica. E dobbiamo combatterlein Africa, non quando arrivano ainostri confini. Servono accordicon paesi come Libia e Egitto perrafforzare le loro capacità di con-trollare i flussi».L'Italia continua a chiedere piùsolidarietà dall'Europa. La que-stione sarà affrontata dal pros-simo vertice europeo di fine ot-tobre. Che cosa si aspetta?«L'immigrazione non è un pro-

blema che si risolve in una notte.E la questione non riguarda soloLampedusa: gli sbarchi colpisco-no Malta, le isole della Grecia e lecoste spagnole. C'è il problemadel confine dalla Turchia con Gre-cia e Bulgaria. Dobbiamo aumen-tare gli sforzi per coordinare lenostre politiche. Sulla ripartizio-ne dei rifugiati, i paesi che nonfanno il loro dovere devono con-tribuire di più. Anche in terminifinanziari».L'Austria, il suo paese, nel 2012ha accolto più rifugiati dell'Ita-lia. Eppure il governo italianochiede più solidarietà, che nepensa?«L'Austria è al quarto posto pernumero di richiedenti asilo ri-spetto alla sua popolazione. Ed èuna situazione pesante. Quantoall'Italia, ci vuole solidarietà alsuo interno. Lampedusa è in una

situazione drammatica, ma le al-tri regioni italiane possono acco-gliere molti più rifugiati».Il reato di clandestinità in Italiava abolito?«I veri criminali sono i trafficanti:bisogna smettere di criminalizza-re i rifugiati. Quanto accaduto in

Italia dopo la tragedia della scor-sa settimana è paradossale: le per-sone che sono morte hanno avutola cittadinanza onoraria, ma i so-pravvissuti sono indagati e i soc-corritori rischiano un'ammenda.E' totalmente inaccettabile. Lalegge italiana deve essere cambia-ta: l'UE deve dirlo chiaramente».Candiderebbe Lampedusa peril Premio Nobel per la Pace?«E perché non a un'isola greca?L'idea giusta è di aiutare Lampe-dusa a risolvere i suoi problemi.Se l'anno prossimo vince il Pre-mio Nobel per la Pace, e poi ognianno continuano a arrivare mi-gliaia di rifugiati, non si risolvenulla. Credo che avere una politi-ca europea dell'immigrazione sa-rebbe molto meglio per Lampe-dusa del Premio Nobel».

David Carretta© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Noi del Nord Europa dobbiamo essere più solidali»

LE RISORSEB R U X E L L E S «Dopo aver riallocatogli ultimi due milioni del nostrobudget per estendere l'operazio-ne Hermes, ora stiamo seria-mente lavorando assieme allaCommissione europea per trova-re fondi aggiuntivi da destinareal rafforzamento dell'attività,nel breve periodo. Gli altri anniavevamo una riserva da destina-re a questo tipo di emergenze,ma nel budget 2013 non è statoprevisto a causa della crisi eco-nomica», è quanto spiegano al-cune fonti interne al Frontex. I

fondi in dotazione all’agenziaeuropea che contrasta l’immi-grazione illegale sono infatti ter-minati. E i vertici stanno cercan-do le strade da percorrere perriuscire ad ottenere quei diecimilioni che, secondo l'agenziache monitora le fontiere dellaUe, creata nel 2004 con un de-creto del Consiglio europeo, sa-rebbero necessari «per conti-nuare con le operazioni in corsoe migliorarle anche dal punto divista tecnico».

Il dato positivo, almeno secon-do il vice direttore esecutivo diFrontex, è che «la situazione del-le partenze, apparentemente,

non dovrebbe cambiare nel bre-ve termine». A condizionarenuove ondate migratorie dalNord Africa è piuttosto il clima,dice il vice direttore dell'agen-zia, Arias-Fernandez, che moni-tora le frontiere esterne della Uesul fronte dell'immigrazione.«Nelle prossime settimane, conil peggioramento della situazio-ne meteorologica, ci aspettiamouna diminuzione delle partenze.Ma siamo in allerta permanente- spiega - per fronteggiare unanuova eventuale ondata di mi-granti».

R. I.© RIPRODUZIONE RISERVATA50 anni dalla strage del Vajont. Letta a Erto con Mauro Corona

Frontex a caccia di fondi: servono 10 milioni

Vajont, il presidente: mettere in sicurezza il territorio

ImmigrazioneCosa dice la Bossi-Fini

Il Presidente del Consiglio decide, con uno o più decreti annuali, l'entità delle quote massime di immigrati lavoratori

Flussi di ingresso

L' extracomunitario che rientra in Italia clandestinamente dopo un'espulsione compie un reato punito con la reclusione

Ingresso clandestino

Viene concesso solo allo straniero che ha già un contratto di lavoro. Il permesso dura 2 anni; se nel frattempo lo straniero perde il lavoro deve tornare in patria, altrimenti diventa irregolare

Permesso di soggiorno

Il clandestino viene trattenuto in Centri di permanenza temporanea per un massimo di 60 giorni per essere identificato. Se l'identificazione non dà risultato, gli viene "intimato" di lasciare l'Italia entro 3 giorni

Clandestino

L'irregolare (chi ha i documenti manon il permesso di soggiorno) viene espulso con "accompagnamento alle frontiere", cioè viene materialmente messo su un aereo o una naveche lo riporta in patria

Irregolari

Chi aiuta i migranti a entrare nel Paese rischia l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato punito con la reclusione fino a 3 anni e con una multa fino a 15mila euro per ogni persona “favorita”

Favoreggiamento

Legge 30 luglio 2002, n. 189. Sostituisce la legge Turco-Napolitano e prende il nome dai primi firmatari Gianfranco Finied Umberto Bossi che nel governo Berlusconi II erano, rispettivamente, vicepresidente del Consiglio e ministro per le Riforme istituzionali e la Devoluzione

AN

SA

PALAZZO CHIGI:TRIPLICARE NAVIE AEREI NELLA ZONALA LEGA: SCIOCCHEZZAPRENDERSELA CON LANOSTRA LEGISLAZIONE

L’anniversario

Clandestini, Letta«Abolire la legge»Da domani missionenel Mediterraneo`Iniziativa del premier dopo i naufragi. Alfano: resti la Bossi-FiniNapolitano al sindaco di Lampedusa: il governo sia presente sull’isola

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

Beppe Grillo

Stefano Rodotàalla manifestazione di ieri

LA MANIFESTAZIONER O M A Con Stefano Rodotà eMaurizio Landini e tanti altri,da piazza della Repubblica apiazza del Popolo. Sfila per lestrade della Capitale e riempieuna delle sue piazze più presti-giose la manifestazione in dife-sa della Costituzione, registran-do un presenza inattesa forseanche dagli stessi promotori.«Non c' e' da cambiare la Costi-tuzione ma il Paese attraversola Costituzione», rivendica il se-gretario Fiom. E il giurista glifa eco: «Stare intorno alla Costi-tuzione significa in questo mo-mento evitare un rischio per lademocrazia».

I PROMOTORIOltre a Rodota' e Landini, in

prima fila ci sono gli altri pro-motori: Lorenza Carlassarre,Gustavo Zagrebelsky e DonLuigi Ciotti che tuona dal pal-co: «La Costituzione e' stata tra-dita! Sennò non saremmo qui».Interpellato sulle recenti paro-le del presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano, Lan-dini afferma: «Io non devo ri-spondere niente a nessuno. Intanti dovranno rispondere aquesta piazza». E il leader diSel Nichi Vendola, sullo stessotema, risponde: «Ho rispettoper il presidente della Repub-blica anche quando non sonod' accordo con lui, ma non cre-do che questo Parlamento sipossa arrogare il diritto di cam-biare la Costituzione, ancheperchè e' figlio di una leggeelettorale incostituzionale».

Tanti gli esponenti politicipresenti in piazza del Popolo:da Paolo Ferrero, a GiuseppeCivati fino ad Antonio Di Pietro

e Antonio Ingroia. Ma nella fol-la di attivisti, studenti, cittadi-ni, sventolano anche bandieredel M5S, dei No Tav, del movi-mento per l'acqua pubblica, ol-tre alla maggior parte che fan-no riferimento alla protagoni-sta della giornata: la Costituzio-ne.

BELLA CIAOSulle note di Bella Ciao, i ma-

nifestanti ascoltano gli inter-venti dal palco e l'attesa chiusu-ra di Rodotà, acclamato sin dalsuo arrivo al corteo. «Vorrei

che il presidente del Consigliousasse parole di verità, mentreusa una sottile forma a metàtra la distorsione e il terrori-smo psicologico, dice Rodotà epoi spiega: «Non deve dire chenoi ci opponiamo alle riforme,noi siamo d'accordo. Se avesse-ro presentato quei disegni dilegge avrebbero avuto tutto ilnostro consenso. Hanno crea-to un meccanismo molto con-torto, per non dire altro, per farpassare ciò che non e' condivi-so».

I PARLAMENTARI«Per ridurre il numero dei

parlamentari, per far funziona-re meglio il Parlamento non c'e' bisogno di derogare all'art.138 - dice anche Landini -.La descrizione che viene datache noi saremmo conservatorie' una doppia sciocchezza». Se-condo Rodota' «Si sta facendoun' operazione assai piu' diffici-le della creazione di un partiti-no. E' qualcosa di molto piu'impegnativo, e' il tentativo direstituire a tutti uno spazio po-litico. La domanda e': possia-mo mettere insieme una coali-zione dei vincenti per essereprotagonisti? Una coalizionedei vincenti che devono esserecapaci di far massa critica».

PRETESTIDal governo, il ministro Gae-

tano Quagliariello commenta:«Credo di avere il dovere dellapiu' grande attenzione e dispo-nibilita' nei confronti di tutti.Ma credo anche di dover direcon altrettanta chiarezza chele argomentazioni effettive sa-ranno piu' forti se non si rivele-ranno dei pretesti».

B.L.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Costituzione, migliaia in piazza a RomaRodotà: «Ritroviamo la strada maestra»

LA POLEMICAR O M A Grillo e Casaleggio controgli eletti che non vogliono farsicomandare a distanza. Gli eletticontro Grillo e Casaleggio, epronti a votare in Aula l’emenda-mento della discordia, quelloche depenalizza il reato di immi-grazione clandestina scomunica-to dai due leader.

È una maionese impazzita.Tutti contro tutti. Ma tutti uniticontro stampa e giornalisti. Nelmirino questa volta sono finiti i«falsi amici» del Fatto quotidia-no, «che ha sostituito l'Unità co-me organo del Pd (menoelle,ndr), ricca di battute e insulticontro Beppe Grillo (nuovo le-ghista...) e parte della rete M5Sche non si prostra alle gonnellepiddine e all'ipocrisia del mo-mento sul tema immigrazione».La firma è di Tinazzi, al secoloErnesto Leone, leader romanodel Forum 848. Ma non tutti han-no apprezzato l’attacco a freddo.Sul blog la base si dissocia: «Ba-sta vittimismi: imparate ad ac-cettare le critiche». E altro scon-tro, altro impazzimento.

Il coccio ancora tiene. Seimploderà andra in mille pezzi.Ma Grillo vira a destra: non vuo-le mettere in discussione latrasversalità dei 5 Stelle, la capa-

cità di cogliere consensi ovun-que. «Se vuole che il progetto ar-rivi lontano, Beppe deve aprire lamano e lasciarlo andare», è l’in-vito che gli rivolge via FacebookFrancesco Campanella. «Il so-gno del M5S è rimasto lo stessoma la sua consistenza - ammetteil senatore siciliano - si evidenziacome diversa».

SALOTTI GRILLINI«Siamo stanchi di questi parla-mentari che hanno imparato afrequentare i salotti romani estanno diventando esattamentecome tutti gli altri. Sanno soloandare alla cene importanti, par-tecipare agli aperitivi e farsi levacanze gratis», spara con il ba-zooka Gianluca Bardelli.

Non è un eletto. Ma la sua nonuna voce qualunque emersa dalweb, Bardelli è un altro esponen-te di punta dello storico Forum848, nonché uno dei 10 “infuen-cer miner” certificati dalla Cy-

bion, società specializzata nel-l’analisi della reputazione onli-ne. Roba che si calcola con gli al-goritimi, setacciando le conver-sazioni e classificando gli utenti.Ancora Bardelli: «Beppe e Gian-roberto hanno fatto benissimo adissociarsi da quell’emendamen-to, hanno detto quello che moltidi noi pensavano sull’immigra-zione clandestina».

VIA IL SIMBOLOBardelli, come Ernesto Leone,detto Tinazzi - il firmatario delpost che attacca Travaglio e & -rappresenta un’ala del Movimen-to. Nella Capitale lo scontro tragrillini è durissimo. Non ha ri-sparmiato la senatrice Paola Ta-verna. Fino a ieri apprezzata perle sua rime baciate poeticamen-te pubblicate su Facebook e oracapogruppo al Senato. Ai 5Stellelaziali è stato ritirato il simbolo, imilitanti hanno dovuto derubri-carsi in semplici «Amici di Bep-pe». Insomma, aspettando l’arri-vo dei leader la frattura non si ri-margina. «Se il blog dice una co-sa non dobbiamo percepirla co-me un diktat, è solo un’opinio-ne», butta acqua sul fuoco il vicepresidente della Camera Luigi DiMaio. Uno dei pochi a mantene-re la calma.

Claudio Marincola© RIPRODUZIONE RISERVATA

TANTI STUDENTIAL CORTEO CON LANDINIE DON CIOTTI. VENDOLA«SERVE UNA SINISTRACHE NON TEMEDI GOVERNARE»

I Grillini in Parlamento

SENATO

50106

CAMERA

36%Donne

64%Uomini

318630

I VOTI ALLE POLITICHE 2013ITALIA ESTERO TOTALE

8.689.458 7.285.850 95.041 89.562 8.784.499 7.375.412

ANSA

IMMIGRAZIONEPARLAMENTARIIN RIVOLTA: BEPPECI LASCI LIBERISI SPACCA ANCHEIL M5S A ROMA

R O M A «La politica dovrebbecorreggere la legge elettoraleprima della Corte costituzio-nale.Ma non bisogna confon-dere questo intervento dimessa in sicurezza con la leg-ge elettorale a regime che do-vrà arrivare insieme alle ri-forme istituzionali e alla nuo-va forma di governo». il mini-stro delle Riforme costituzio-nali, Gaetano Quagliariello,chiarisce il percorso che ilgoverno intende fare per cor-reggere e poi eliminare il Por-cellum. Lo ha fatto prenden-do la parola durante un fo-rum italo-francese a Cogne.

«Per troppo tempo - ha ag-giunto il ministro - si è com-messo l'errore di credere chela sola legge elettorale fossesufficiente a cambiare il si-stema. Tornare al voto inquesta situazione, senzaaver riformato le istituzioni,sarebbe una vittoria di Pirroper chi vince e una disfattaper il Paese». E la manifesta-zione a Roma? «Credo di ave-re il dovere della più grandeattenzione e disponibilità neiconfronti di tutti. Ma credoanche di dover dire con al-trettanta chiarezza che le ar-gomentazioni effettive saran-no più forti se non si rivele-ranno dei pretesti». «L'artico-lo 138 - ha continuato Qua-gliariello - in questo caso vie-ne modificato in modo moltomeno incisivo di quanto siaaccaduto in passato». Con-clusione: «La Costituzione èdi tutti e tutti devono poterintervenire in questo proces-so con la loro forza parla-mentare e la loro forza di mo-bilitazione».

Legge elettoralee riformeil pressingdel governo

M5S, tutti contro tuttiLa base attacca Grilloe bacchetta i deputati`Il leader prende di mira il «Fatto quotidiano»: falsi amiciI militanti però non ci stanno e sul blog è guerra aperta

silcla
Casella di testo
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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

Silvio Berlusconi con Angelino Alfano

IL RETROSCENAR O M A «Resto in campo e non mol-lo, non ci sarà alcun passaggio ditestimone. Sarò ancora io, neiprossimi anni, il leader del cen-trodestra». Silvio Berlusconi, rac-contano, nelle ultime ore ha ritro-vato un po’ dell’antico piglio. Mapiù per sopravvivenza che perpassione politica. «Il ruolo di lea-der del centrodestra», dice un suofedelissimo, «è l’ultimo e unicoscudo che è rimasto a Silvio perprovare ad arginare l’assalto giu-diziario».

L’IMPOTENZA DEL CAVALIEREIl problema del Cavaliere, però, èche il partito - dopo la resa sul vo-to di fiducia al governo Letta - gliè sfuggito di mano. E solo l’azze-ramento di tutte le cariche, invo-cato dai lealisti capitanati da Raf-faele Fitto, potrebbe riportare lasituazione a suo favore. Ma que-sto vorrebbe dire rompere conAngelino Alfano & C.

L’altro problema di Berlusconiè Alfano che non molla. Non arre-tra di un millimetro. Ha cuciti ad-dosso i galloni di segretario delPdl e sa che nessuno può toglier-glieli. «E’ in carica fino al luglioprossimo e lì fino a quel momen-to resterà», chiosa il ministroMaurizio Lupi.

Tant’è, che all’incontro dell’al-tra sera in via del Plebiscito, Alfa-no si è presentato «super sicuro

di sé», come racconta uno osser-vatore. Dicono che abbia chiestodi nuovo la testa del direttore del“Giornale” Alessandro Sallusti,che stia meditando un avvicenda-mento alla presidenza del gruppodella Camera e che abbia pretesouna pubblica smentita degli in-sulti di Berlusconi ai ministri.Smentita arrivata ieri mattina:

«Non ho mai pronunciato quellefrasi, io lavoro per l’unità del par-tito». Di più. Alfano ieri ha riferi-to che Berlusconi gli avrebbe det-to: «Io l’unità del partito la vogliocostruire intorno a te». Nelloschema di presidente e vicepresi-dente o presidente e segretario,com’è adesso. Tant’è, che poi An-gelino ha dichiarato pubblica-

mente: «Mi intendo con Berlusco-ni, con lui ci si capisce bene». Daqui l’alzata di scudi dei lealistiche per tutta la giornata sono tor-nati a invocare l’azzeramento diogni incarico.

LA SPERANZAIn realtà al Cavaliere, che ha tele-fonato a Fitto, non dispiacerebbeaffatto di riprendere tutti i poteri,”cancellando” Alfano. La provaarriva da un suo stretto collabora-tore: «Il Pdl deve trasformarsi inForza Italia, come è stato annun-ciato milioni di volte. E il presi-dente del nuovo movimento saràSilvio che poi, di volta in volta, af-fiderà le deleghe operative. Sol-tanto dopo ci saranno le prima-rie, come vuole Alfano, oppure sicelebrerà il congresso come invo-cano Fitto e i lealisti. Del resto èsempre stato così e così sempresarà: un solo uomo al comando.La nomina di Alfano a segretarioavvenne in una situazione ecce-zionale...».

Inutile dire che questo schemanon piace ad Angelino. Secondo

Maria Stella Gelmini, il vicepre-mier «ha lanciato un’Opa sul go-verno e sul partito e non mettenulla a disposizione di Berlusco-ni. Anzi, si tiene ben stretti i suoipoteri». Gelmini è avversaria diAlfano, ma la sua analisi non è di-stante dal vero: il segretario delPdl non ha alcuna intenzione dirimettere il mandato nelle manidel Cavaliere.

IL PIANOLa strategia di Alfano è attendi-sta: aspettare la decadenza di Ber-lusconi da senatore e l’interdizio-ne dai pubblici uffici che ne de-creterà l’incandidabilità alle ele-zioni. E vedere cosa accadrà. Lasperanza, nonostante i ripetutiappelli all’unità, è che alla fine si-ano i lealisti ad andarsene fon-dando la nuova Forza Italia. Que-sto approdo, Fabrizio Cicchitto loindica senza equivoci: «E’ eviden-te che prima di procedere al pas-saggio da Pdl a Forza Italia biso-gna chiarire molte cose...». Dellaserie: noi restiamo attestati nelpartito attuale e ce lo teniamoben stretto con Alfano segretario.

Insomma, altro che pacifica-zione o armistizio. La giornata diieri ha riportato l’orologio indie-tro ai giorni (recentissimi) del tut-ti contro tutti. Con Berlusconi chesbanda: una mezza promessa adAlfano, una strizzata d’occhio aFitto.

Alberto Gentili© RIPRODUZIONE RISERVATA

`Pld, Il segretario chiede consultazioni per tutti i livellie promette la pace: chiuderò in gabbia rapaci e colombe

`Fitto: per ritrovare l’unità del partito c’è un solo modoazzerare gli incarichi e mettere tutto nelle mani di Silvio

ROTTA LA TELECAMERACHE SORVEGLIAVALA SUA ABITAZIONEE CHE AVREBBE RIPRESOALCUNE VISITEAL FACCENDIERE

Berlusconi: comando io. E strizza l’occhio ai lealisti

MA NELL’INCONTROCON ANGELINOHA PROSPETTATODI DARELA VICEPRESIDENZADI FI AL SEGRETARIO

IL CENTRODESTRAR O M A Primarie o congresso? Que-sto il dilemma che agita il Pdlmentre Berlusconi assicura di«non aver mai dato del traditoreai suoi ministri e di non essereaffatto furente. Io lavoro proprioper la coesione e per l’unità delmovimento», assicura. Conforta-to dal confronto notturno conl’ex premier, che definisce «otti-mo e costruttivo», Angelino Al-fano, che molti danno come si-curo vice del Pdl, ossia bracciodestro di Berlusconi, annuncia«primarie a tutti i livelli», men-tre Raffaele Fitto, alfiere dei co-siddetti lealisti, continua a ripro-porre «l’azzeramento di tutti gliincarichi di partito che vanno ri-consegnati nelle mani di Berlu-sconi. E’ questa l’unica condizio-ne per ritrovare l’unità».

LE FAZIONICon l’ex governatore della Pu-glia si schierano la Gelmini, laCarfagna, la Biancofiore, la Mus-solini, la Polverini, Nitto Palma,Capezzone. Ma Alfano, forte delclima collaborativo ritrovatocon Berlusconi, segue tuttaun’altra strada.

«La legge elettorale va cam-biata, in Parlamento deve anda-re chi ha i voti. A livello di parti-to ci devono essere primarie atutti i livelli. E ovunque chi vincegoverna e chi perde resta nelpartito», chiarisce una volta dipiù. E per quel che riguarda le ri-forme delle istituzioni, spiegache «il Pdl sostiene un sistemabipolare, da una parte il centro-destra e dall’altra la sinistra-cen-tro. Sulla presidenza della Re-pubblica siamo perché, come inFrancia e negli Stati Uniti, il pre-sidente sia eletto direttamentedal popolo e possa avere poteridi Governo».

Sembrerebbe tutto risolto, an-che perché Berlusconi ad uso in-terno chiarisce che «nessunovuol sentir parlare di contrasti edi frizioni, se non i nostri avver-sari». Tuttavia, le sue parole ri-schiano di perdersi nei continuibattibecchi tra gli alfaniani e icosiddetti lealisti. Sarà perchéAlfano, reduce dall’incontro conl’ex premier, ostenta grande si-curezza perché «quando si parlacon Berlusconi ci si capisce be-

nissimo». Il colloquio, duratopiù di tre ore, a suo dire, «è anda-to benissimo. Si è parlato del fu-turo del partito e del Paese, ossiadella legge di stabilità». Insom-ma, basta sgomberare il campoda quanti soffiano sul fuoco del-le polemiche e tutto, garantisceAlfano, «si risolve e si possonoingaggiare le battaglie care alfondatore del Pdl. «Saremo lesentinelle anti tasse», promette.E ancora: «In questi venti anniBerlusconi ha subito una perse-cuzione giudiziaria. Ma il Pdnon ha titolo per dire che siamoalla fine di un ventennio. Saran-no gli elettori a stabilire se è fini-to un ciclo. E, a quanto pare, lanostra coalizione è ancora invantaggio proprio per gli obietti-vi che ci siamo posti».

LE TENSIONITuttavia, Alfano non convinceFitto e i suoi quando dichiara:«Non sono appassionato di orni-tologia e per questo farò di tuttoper chiudere in gabbia falchi e

colombe. Resteremo uniti, nonci divideremo». Inevitabile la re-azione dei lealisti che rilascianodichiarazioni a raffica e insisto-no nel rivendicare «l’azzeramen-to delle cariche». E se Cicchittoavverte che «in questo contestoè evidente che prima di procede-re al passaggio da Pdl a ForzaItalia bisogna chiarire molte co-se», Gasparri si spende per tro-vare una mediazione «al più pre-sto». Ma è l’alfaniano AndreaAugello che chiarisce bene la de-riva in cui si sta avvitando il Pdl.«Questa polemica senza fine,che prosegue nonostante le di-chiarazioni distensive di Alfano,produce un inutile logoramentodell’immagine del partito, che èinvece in recupero nei sondaggidopo la scelta di votare la fiduciaal governo - ammonisce - non soquanto i colleghi che la stannoalimentando siano consapevoliche questa è l’ultima cosa di cuiha bisogno Berlusconi».

Claudia Terracina© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alfano rilancia le primarie, ira dei falchi

IL CAVALIERE: LAVOROPER UNIRE. E NEGADI AVER BACCHETTATOI MINISTRI. L’ALA DURAALL’ATTACCODEL VICEPREMIER

IL PROCESSOR O M A Torna a Regina Coeli, dopoesserne uscito appena cinque mesifa. E rischia una nuova accusa, sta-volta a Roma, per evasione dagliarresti domiciliari ma anche perdanneggiamento, visto che la tele-camera piazzata davanti a casasua per controllare chi andava atrovarlo - e gli incontri sarebberostati diversi - è stata danneggiatamentre lui assisteva allo spettaco-lo. Insomma ci sono nuovi guai perl’ex direttore dell’Avanti Valter La-vitola, protagonista di molti pro-cessi che coinvolgono anche Berlu-sconi e fino a ieri ai domiciliari suindicazione della corte di appellodi Napoli che deve processarlonuovamente per la tentata estor-sione ai danni dell’ex premier. LaGuardia di finanza che aveva posi-

zionato una telecamera su un palodella luce non lontano da casa suaha scoperto che lo scorso 9 agosto,il faccendiere è uscito di casa perfermarsi nel cortile dell’abitazio-ne: «Il Lavitola portandosi neglispazi condominiali dell’edificio haviolato le prescrizioni degli arrestidomiciliari concernenti il divietodi non allontanarsi dall’abitazione- si legge nel provvedimento che lorispedisce in carcere - Dalla comu-nicazione in atto si evince che il La-vitola ha avuto contatti con i pro-pri vicini che gli avrebbero riferitodelle telecamere installate nelle vi-cinanze dell’abitazione».

LA TELECAMERA ROTTALe immagini del 9 agosto sono leultime che la telecamera nascostaha ripreso: si vede Lavitola cheguarda fisso in alto, verso l’occhioluminoso a 20 metri di altezza su

un palo della luce, e poi l’immagi-ne che diventa sfocata e si spegne.Quando sono arrivati sul posto, gliuomini delle fiamme gialle hannotrovato la telecamera a terra, di-strutta dalla caduta. Tutti elementiche fanno pensare che assieme al-l’ex direttore dell’Avanti ci fossequalcuno capace di arrivare all’al-tezza della telecamera e buttarlagiù e che sono finiti nell’informati-va trasmessa per competenza a Ro-ma dove ora Lavitola rischia una

doppia accusa di danneggiamentoe evasione.

LA BERLINA NERAPiù che a sorvegliare i domiciliaridi Lavitola, le telecamere e i micro-foni nascosti sarebbero serviti acontrollare le visite che Lavitolaavrebbe ricevuto, sebbene il tribu-nale gli avesse vietato qualunqueincontro. In più di una occasione,invece, la finanza ha registrato del-le visite, in una in particolare unaberlina nera si è fermata per diver-se ore davanti alla palazzina in zo-na Corso Francia a Roma, per poiripartire.

LA DIFESAL’avvocato di Lavitola, Gaetano Ba-lice, è in ogni caso pronto a fare ri-corso: «La singolarità del provvedi-mento è che questa uscita rientranella tolleranza del braccialetto

elettronico che gli era stato affida-to - spiega - infatti non è scattatol'allarme». Tra una decina di gior-ni a Napoli ripartiranno le udienzepreliminari del processo che vedeLavitola indagato insieme a Berlu-sconi per la cosiddetta ”compra-vendita” dei parlamentari. Ed è unfatto che proprio nel periodo in cuil’ex premier dice di essere preoccu-pato dalle inchieste di Napoli sulsuo conto, Lavitola ha incassato ie-ri la solidarietà del coordinatoredel Pdl Sandro Bondi - «Ci trovia-mo di fronte a metodi che ricorda-no i tribunali dell’Inquisizione» - edi Fabrizio Cicchitto, capogruppodello stesso partito alla Camera deiDeputati - «Se è vero quello che di-ce l’avvocato di Lavitola siamo dav-vero davanti ad un episodio che èdei più inquietanti».

Sara Menafra© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavitola torna in carcere, ha violato gli arresti domiciliari

Valter Lavitola

I numeri del Popolo della Libertà

*Fi+An

DEPUTATI

SENATORI

Pol.

1996*

Eur.

1999*

Pol.

2001*

Eur.

2004*

Pol.

2006*

Pol.

2008

Pol.

2013

Eur.

2009

Pol.

1994*

Eur.

1994*

43,1

36,2 35,5

41,6

32,4

36,137,4

35,234,5 21,6

Così alle urne Dati in % - Politiche (Camera), Europee (Italia esclusa circ. estero)

96

91

SegretarioAngelino Alfano

PresidenteSilvio Berlusconi

PortavoceDaniele Capezzone

CoordinatoriSandro BondiDenis Verdini

ANSA

Page 7: Priebke, il no della Chiesa - Movimento 5 Stelle Fanoforme strutturali, come la cu-stodiacautelare».MatteoRen-zi lancia la campagna per le primarie del Pd e lo fa, come di consueto,

-TRX IL:12/10/13 22:56-NOTE:

-MSGR - 20 CITTA - 11 - 13/10/13-N:

11

Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

Cessioniper ridurreil debito

La crisi cambia lo stile di vitadegli italiani e la necessità dirisparmiare impone svoltedrastiche nelle abitudini dispesa. Si torna a mangiare acasa e si rinuncia anche al ritodomenicale delle «pastarelle»,dopo aver già tagliato sugliacquisti di automobili,vestiario, scarpe e viaggi. Solosull’ultimo modello ditelefonino e tablet gliitaliani sembrano nonaccettare sacrifici erinunce. Lo rivelaun’indagine dellaConfcommercio sul«paniere di spesa»delle famiglie italianetra il 1992 e il 2012.In questi venti anni le speseche hanno subito i maggioritagli (-2%) riguardanol’abbigliamento, i mezzi ditrasporto, l’alimentazionedomestica e il benesserepersonale. Intanto la spesa pertelecomunicazioni è più chequadruplicata, passando dallo0,8% al 3,3%. Gli acquisti dibeni per la telefoniaaumentano del 77%, quelli percomputer, televisori, hi-fi eaccessori di quasi il 21%. Di

contro, la spesa per i mezzi ditrasporto segna il risultatopeggiore con un calo dioltre il 45 per cento.Con il picco della crisi sitagliano anche pranzi e cene alristorante. Gli italiani tornanoa mangiare in casa. E anche idolci adesso chi può li preparanel proprio forno: in base ai

calcoli della Coldiretti, gliitaliani hanno ridotto

del 10% gli acquisti inpasticceria, per unaspesa media diappena 147 euronell'ultimo anno.

Intanto cambia anchela modalità di approccio

al contante. Cresce la spesadegli italiani con carta dicredito. CartaSi segnala,diffondendo i datidell'Osservatorio di ottobre,«un ritorno alla spesa che nonci aspettavamo». Un buonsegnale dunque ma legato soloalle spese elettroniche con un+2,9% nel 2014, e un +2,6% nel2015, portando il totale spesocon carta a 81,7 miliardi dieuro (erano 76,3 miliardi a fine2012), il 17,2% dei quali arriveràdall'e-commerce.

Enrico Giovannini

Per le aliquoteprontoil riordinoLe tre aliquote saranno riordinatetotalmente. Non è chiaro se ainvarianza di gettito o con unincremento. Sicuramente alcunibeni che oggi si trovanonell’aliquota superagevolata del4% passeranno a quella superioredel 10%. Verranno comunquesalvaguardati i generi di primanecessità come il latte e altriprodotti alimentari. Anche unaserie di servizi che oggi si trovanoal 10% (per esempio laristorazione) potrebbero passareall’aliquota ordinaria passata dalprimo ottobre dal 21 al 22%.Sembra perdere invece quotal’ipotesi di una quarta aliquotaintermedia del 7-8%.

La legge di stabilità conterràanche un piano di dismissioni concui avviare l’opera di riduzione deldebito pubblico. Possibile lacessione di alcune quote di societàpartecipate dal Tesoro. Perquanto riguarda gli immobili sipotrà usare la sgr del TesoroInvimit che ha un capitale socialedi 8 milioni di euro. La manovraconterrà anche un’operazione diriduzione della spesa pubblica. Ilcommissario nominato dalgoverno a questo scopo, CarloCottarelli, inizierà a lavorareeffettivamente dal 22 ottobre . Mala legge di stabilità conterràl’entità della spesa pubblica che ilgoverno intende tagliare.

Fisco piùleggerosul lavoro

Addio Imue Tares: eccoil nuovo tributo

Arrigo Sadun

Imposte Iva Casa

Le misure per ridurre il cuneofiscale - la differenza tra quantocosta all’azienda un lavoratore equello che percepisce in bustapaga - saranno «il cuore» dellalegge di stabilità. Su questa voce ilgoverno conta di stanziare 4-5miliardi di euro. I benefici sarannosuddivisi tra lavoratori e imprese.Non tutti, però. Saranno interessatidalla misura i dipendenti conredditi fino a 55.000 euro. Costoro,attraverso maggiori detrazioniIrpef, si ritroveranno la busta pagadi giugno o luglio aumentata di unacifra intorno ai 200-250 euro. Perle aziende sono previste maggiorideduzioni Irap e agevolazioni pergli utili reinvestiti.

Dismissioni

L’INTERVISTAdal nostro inviato

W A S H I N G T O N Mettere mano al cu-neo fiscale, è la strada obbligatain attesa delle rifome, per ArrigoSadun, presidente di Tlsg Inter-national Advisors. E da ex diret-tore esecutivo del Fmi per l’Italiasa bene che spingere sulle impo-ste indirette come Iva e Imu puòessere la via per alleggerire il ca-rico fiscale sulla produzione.L’Italia sembra aver messo iconti a posto, eppure è sempreun po’ indietro nella crescita ri-spetto al resto d’Europa. Cosamanca per essere sulla stradagiusta?

«Le riforme strutturali. Qual-cosa di importante è stato fatto,vedi le pensioni, ma tanto restaancora da fare. Anche rispetto

ad altri Paesi in difficoltà, comePortogallo e Spagna, l’Italia è cer-tamente in ritardo».

Quali sono secondo lei lepriorità, nel breve?

«L’economia italiana ha biso-gno innanzitutto di riattivare ilcircuito di finanziamento, so-prattutto alle piccole e medie im-prese. Inoltre, la domanda inter-na andrebbe sostenuta sia attra-verso programmi di investimen-to per infrastrutture sia ripristi-nando il potere d’acquisto attra-verso una riduzione del cuneo fi-scale. Purtroppo lo spazio fiscalenon c’è, quindi si tratta di riordi-nare le risorse riducendo le spe-se correnti a favore di quelle chepossono assicurare la crescita».Anche l’Fmi si è espresso piùvolte con contrarietà rispettoall’abolizione dell’Imu, da com-pensare con altre misure. Cosa

ne pensa?«La ricetta tradizionale del

Fondo in situazioni come quellaattuale dell’Italia predilige la ri-duzione delle imposte diretteper incentivare la produzionecompensate da un incrementodelle imposizioni indirette. Tral’altro, misure quali l’inaspri-mento dell’Iva e dell’Imu vannoanche nella direzione di favorirela cosiddetta svalutazione inter-na che significa rendere maggio-ri risorse disponibili alle esporta-zioni piuttosto che ai consumi in-terni. Questa è la strategia perse-guita con determinazione daSpagna, Portogallo e anche dallaGrecia e che già comincia ad ap-portare risultati apprezzabili».

Il nostro Paese ce la farà adagganciare la crescita nono-stante sconti un po’ l’instabili-tà politica?

«Molto probabilmente anchein Italia la recessione finirà en-tro la fine dell’anno. Purtroppola ripresa che si preannuncia peril 2014 sarà comunque relativa-mente modesta e ben più deboledi quella prevista per l’Europa».

Si continua a parlare di de-bolezza delle banche italiane.Ma loro si difendono dicendoche a parità di criteri di valuta-zione i crediti deteriorati sonoin linea con l’Europa. Non c’èun pregiudizio sugli istituti ita-liani?

«L’incongruenza tra le defini-zioni contabili e i criteri di bilan-cio tra i vari Paesi dell’euro è unarealtà. Detto questo, sembra cheil processo di rafforzamento pa-trimoniale di molti istituti italia-ni debba essere ulteriormenteportato avanti. Del resto, i bilan-ci delle banche scontano una re-cessione eccessivamente lunga.E le imprese, oltre ad avere ac-cesso limitato al mercato dei ca-pitali, sono troppo dipendentidai finanziamenti bancari».

Roberta Amoruso© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal 2014 ci sarà una nuova tassache sostituirà e accorperà leattuali Tares (tassa sui rifiuti) eImu (imposta sugli immobili). Laservice tax è ancora in via didefinizione. Finora il governo hachiarito che si comporrà di unaparte legata ai servizi (a carico dichi abita l’immobile) e di unacomponente patrimoniale (acarico del proprietario).

La legge fisserà l’aliquotamassima e non la minima,cosicché i sindaci saranno liberi diazzerarla per determinatetipologie di immobile. Anchel’eventuale esenzionedell’abitazione principale è unadecisione che spetterà ai Comuni.

LE MISURER O M A Difficilmente potrà supera-re i 12-13 miliardi di euro nel 2014.Sarà questo il perimetro della leg-ge di stabilità che il governo vare-rà martedì prossimo. Ed è quindiall’interno di questo perimetroche i tecnici stanno tentando la di-visione dei pani e dei pesci. Lavo-ro alquanto arduo, visto il nume-ro dei commensali e la loro ”fa-me”. Lavoro che dovrà necessaria-mente passare per una mediazio-ne politica e che, quindi, fino al-l’ultimo momento utile potrebbesubire delle modifiche.

Ieri il presidente Letta ha volu-to rassicurare alcuni di questicommensali: gli enti locali e i sin-daci in particolare. «Martedì - hadetto il premier - ci saranno buo-ne notizie. Dobbiamo sapere chesiamo tutti dalla stessa parte. Ro-ma non è contro i sindaci». In arri-vo c’è l’allentamento del patto distabilità interno che vincola gli en-ti locali a rispettare un obiettivo disaldo finanziario. Il nuovo mecca-nismo prevede di escludere daltetto alcune spese per investimen-to. Finora il governo si stava orien-tando a indicare anche i settori didestinazione ammessi (ediliziascolastica, dissesti idrogeologici),ma non è escluso che venga lascia-ta maggiore libertà di scelta agliamministratori. La misura do-vrebbe valere circa un miliardo dieuro.

Per i Comuni, però, c’è anchel’altra importante voce: la servicetax, ovvero quell’imposta che do-

vrà accorpare e sostituire Tares(tassa sui rifiuti) e Imu.

LE IMPOSTE SULLA CASAPer fare in modo che alla fine delgiro il tutto non si risolva con unaggravio di imposizione per i cit-tadini, ai Comuni sarà trasferitauna dotazione finanziaria. La ser-vice tax, infatti, si comporrà diuna parte legata ai servizi e di unalegata alla componente patrimo-niale. Il pagamento dell’impostaspetta per la parte dei servizi a chiabita la casa (proprietario o inqui-lino), per la seconda sempre alproprietario. Il governo è orienta-to a fissare un’aliquota massima(di modo che la tassa non superil’attuale somma tra Imu e Tares),ma non un’aliquota minima. I Co-muni potranno decidere se esen-tare dal pagamento della compo-nente patrimoniale le prime caseed eventualmente aumentare ilcarico fiscale su immobili non re-sidenziali, seconde case e alloggiaffittati. Nel 2012 il gettito sull’abi-tazione principale fu di 4 miliardidi euro. Una cifra praticamenteimpossibile da recuperare all’in-

terno della legge di stabilità. Fino-ra si è parlato di circa due miliar-di, ma il quantum finale dipende-rà dalle trattative all’interno dellamaggioranza.

PIÙ SOLDI IN BUSTA PAGAIl cuore della legge di stabilità -Letta negli ultimi tempi non sistanca di ripeterlo - saranno le mi-sure per tagliare il costo del lavo-ro. Un capitolo sul quale il gover-no difficilmente riuscirà a stanzia-re più di 4-5 miliardi (consideraticomunque assolutamente insuffi-cienti sia da parte degli imprendi-tori che dai sindacati). L’interven-to nel 2014 sarebbe però solo il pri-mo passo che continuerebbe conulteriori stanziamenti nel bienniosuccessivo (fino a un totale di 10miliardi di euro). Resta in campol’ipotesi di dare nel 2014 ai lavora-

tori (detrazioni Irpef in busta pa-ga, in un’unica tranche a metà an-no) la parte maggiore (70-60%).La ripartizione sarebbe poi inver-tita negli anni successivi. Nel 2014le aziende si dovranno acconten-tare del potenziamento delle de-duzioni Irap e delle agevolazioniper gli utili reinvestiti. In forse iltaglio dei contributi relativi aglioneri non previdenziali.

C’è poi il capitolo spese indiffe-ribili (ad esempio il 5 per mille, iltrasporto pubblico locale, l’avan-zamento dei lavori di alcune gran-di opere come il Mose e la Tav)che assorbirà quattro miliardi. Ilresto servirà per gli interventi a fa-vore della sostenibilità sociale,dal fondo per i disabili alla cassain deroga.

Giusy Franzese© RIPRODUZIONE RISERVATA

Manovra da 12-13 miliardimeno vincoli per i Comuni

`Ai sindaci la scelta su come modularela service tax sull’abitazione principale

Solo il telefonino si salva dalla crisi

BISOGNA RIDURRELE SPESE CORRENTIA FAVORE DI QUELLECHE POSSONOASSICURARELA CRESCITA

Sadun: «Subito meno tasse sul lavoro, poi le riforme»

Indagine ConfcommercioOPERAZIONE TRIENNALEPER IL CUNEO FISCALENEL 2014 IN ARRIVO4-5 MILIARDI: IL 70%RIMPOLPERÀ I REDDITIDEI DIPENDENTI

`Gli enti locali avranno a disposizioneun miliardo di euro per gli investimenti

Page 8: Priebke, il no della Chiesa - Movimento 5 Stelle Fanoforme strutturali, come la cu-stodiacautelare».MatteoRen-zi lancia la campagna per le primarie del Pd e lo fa, come di consueto,

-TRX IL:12/10/13 22:56-NOTE:

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPrimo Piano

Cessioniper ridurreil debito

La crisi cambia lo stile di vitadegli italiani e la necessità dirisparmiare impone svoltedrastiche nelle abitudini dispesa. Si torna a mangiare acasa e si rinuncia anche al ritodomenicale delle «pastarelle»,dopo aver già tagliato sugliacquisti di automobili,vestiario, scarpe e viaggi. Solosull’ultimo modello ditelefonino e tablet gliitaliani sembrano nonaccettare sacrifici erinunce. Lo rivelaun’indagine dellaConfcommercio sul«paniere di spesa»delle famiglie italianetra il 1992 e il 2012.In questi venti anni le speseche hanno subito i maggioritagli (-2%) riguardanol’abbigliamento, i mezzi ditrasporto, l’alimentazionedomestica e il benesserepersonale. Intanto la spesa pertelecomunicazioni è più chequadruplicata, passando dallo0,8% al 3,3%. Gli acquisti dibeni per la telefoniaaumentano del 77%, quelli percomputer, televisori, hi-fi eaccessori di quasi il 21%. Di

contro, la spesa per i mezzi ditrasporto segna il risultatopeggiore con un calo dioltre il 45 per cento.Con il picco della crisi sitagliano anche pranzi e cene alristorante. Gli italiani tornanoa mangiare in casa. E anche idolci adesso chi può li preparanel proprio forno: in base ai

calcoli della Coldiretti, gliitaliani hanno ridotto

del 10% gli acquisti inpasticceria, per unaspesa media diappena 147 euronell'ultimo anno.

Intanto cambia anchela modalità di approccio

al contante. Cresce la spesadegli italiani con carta dicredito. CartaSi segnala,diffondendo i datidell'Osservatorio di ottobre,«un ritorno alla spesa che nonci aspettavamo». Un buonsegnale dunque ma legato soloalle spese elettroniche con un+2,9% nel 2014, e un +2,6% nel2015, portando il totale spesocon carta a 81,7 miliardi dieuro (erano 76,3 miliardi a fine2012), il 17,2% dei quali arriveràdall'e-commerce.

Enrico Giovannini

Per le aliquoteprontoil riordinoLe tre aliquote saranno riordinatetotalmente. Non è chiaro se ainvarianza di gettito o con unincremento. Sicuramente alcunibeni che oggi si trovanonell’aliquota superagevolata del4% passeranno a quella superioredel 10%. Verranno comunquesalvaguardati i generi di primanecessità come il latte e altriprodotti alimentari. Anche unaserie di servizi che oggi si trovanoal 10% (per esempio laristorazione) potrebbero passareall’aliquota ordinaria passata dalprimo ottobre dal 21 al 22%.Sembra perdere invece quotal’ipotesi di una quarta aliquotaintermedia del 7-8%.

La legge di stabilità conterràanche un piano di dismissioni concui avviare l’opera di riduzione deldebito pubblico. Possibile lacessione di alcune quote di societàpartecipate dal Tesoro. Perquanto riguarda gli immobili sipotrà usare la sgr del TesoroInvimit che ha un capitale socialedi 8 milioni di euro. La manovraconterrà anche un’operazione diriduzione della spesa pubblica. Ilcommissario nominato dalgoverno a questo scopo, CarloCottarelli, inizierà a lavorareeffettivamente dal 22 ottobre . Mala legge di stabilità conterràl’entità della spesa pubblica che ilgoverno intende tagliare.

Fisco piùleggerosul lavoro

Addio Imue Tares: eccoil nuovo tributo

Arrigo Sadun

Imposte Iva Casa

Le misure per ridurre il cuneofiscale - la differenza tra quantocosta all’azienda un lavoratore equello che percepisce in bustapaga - saranno «il cuore» dellalegge di stabilità. Su questa voce ilgoverno conta di stanziare 4-5miliardi di euro. I benefici sarannosuddivisi tra lavoratori e imprese.Non tutti, però. Saranno interessatidalla misura i dipendenti conredditi fino a 55.000 euro. Costoro,attraverso maggiori detrazioniIrpef, si ritroveranno la busta pagadi giugno o luglio aumentata di unacifra intorno ai 200-250 euro. Perle aziende sono previste maggiorideduzioni Irap e agevolazioni pergli utili reinvestiti.

Dismissioni

L’INTERVISTAdal nostro inviato

W A S H I N G T O N Mettere mano al cu-neo fiscale, è la strada obbligatain attesa delle rifome, per ArrigoSadun, presidente di Tlsg Inter-national Advisors. E da ex diret-tore esecutivo del Fmi per l’Italiasa bene che spingere sulle impo-ste indirette come Iva e Imu puòessere la via per alleggerire il ca-rico fiscale sulla produzione.L’Italia sembra aver messo iconti a posto, eppure è sempreun po’ indietro nella crescita ri-spetto al resto d’Europa. Cosamanca per essere sulla stradagiusta?

«Le riforme strutturali. Qual-cosa di importante è stato fatto,vedi le pensioni, ma tanto restaancora da fare. Anche rispetto

ad altri Paesi in difficoltà, comePortogallo e Spagna, l’Italia è cer-tamente in ritardo».

Quali sono secondo lei lepriorità, nel breve?

«L’economia italiana ha biso-gno innanzitutto di riattivare ilcircuito di finanziamento, so-prattutto alle piccole e medie im-prese. Inoltre, la domanda inter-na andrebbe sostenuta sia attra-verso programmi di investimen-to per infrastrutture sia ripristi-nando il potere d’acquisto attra-verso una riduzione del cuneo fi-scale. Purtroppo lo spazio fiscalenon c’è, quindi si tratta di riordi-nare le risorse riducendo le spe-se correnti a favore di quelle chepossono assicurare la crescita».Anche l’Fmi si è espresso piùvolte con contrarietà rispettoall’abolizione dell’Imu, da com-pensare con altre misure. Cosa

ne pensa?«La ricetta tradizionale del

Fondo in situazioni come quellaattuale dell’Italia predilige la ri-duzione delle imposte diretteper incentivare la produzionecompensate da un incrementodelle imposizioni indirette. Tral’altro, misure quali l’inaspri-mento dell’Iva e dell’Imu vannoanche nella direzione di favorirela cosiddetta svalutazione inter-na che significa rendere maggio-ri risorse disponibili alle esporta-zioni piuttosto che ai consumi in-terni. Questa è la strategia perse-guita con determinazione daSpagna, Portogallo e anche dallaGrecia e che già comincia ad ap-portare risultati apprezzabili».

Il nostro Paese ce la farà adagganciare la crescita nono-stante sconti un po’ l’instabili-tà politica?

«Molto probabilmente anchein Italia la recessione finirà en-tro la fine dell’anno. Purtroppola ripresa che si preannuncia peril 2014 sarà comunque relativa-mente modesta e ben più deboledi quella prevista per l’Europa».

Si continua a parlare di de-bolezza delle banche italiane.Ma loro si difendono dicendoche a parità di criteri di valuta-zione i crediti deteriorati sonoin linea con l’Europa. Non c’èun pregiudizio sugli istituti ita-liani?

«L’incongruenza tra le defini-zioni contabili e i criteri di bilan-cio tra i vari Paesi dell’euro è unarealtà. Detto questo, sembra cheil processo di rafforzamento pa-trimoniale di molti istituti italia-ni debba essere ulteriormenteportato avanti. Del resto, i bilan-ci delle banche scontano una re-cessione eccessivamente lunga.E le imprese, oltre ad avere ac-cesso limitato al mercato dei ca-pitali, sono troppo dipendentidai finanziamenti bancari».

Roberta Amoruso© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal 2014 ci sarà una nuova tassache sostituirà e accorperà leattuali Tares (tassa sui rifiuti) eImu (imposta sugli immobili). Laservice tax è ancora in via didefinizione. Finora il governo hachiarito che si comporrà di unaparte legata ai servizi (a carico dichi abita l’immobile) e di unacomponente patrimoniale (acarico del proprietario).

La legge fisserà l’aliquotamassima e non la minima,cosicché i sindaci saranno liberi diazzerarla per determinatetipologie di immobile. Anchel’eventuale esenzionedell’abitazione principale è unadecisione che spetterà ai Comuni.

LE MISURER O M A Difficilmente potrà supera-re i 12-13 miliardi di euro nel 2014.Sarà questo il perimetro della leg-ge di stabilità che il governo vare-rà martedì prossimo. Ed è quindiall’interno di questo perimetroche i tecnici stanno tentando la di-visione dei pani e dei pesci. Lavo-ro alquanto arduo, visto il nume-ro dei commensali e la loro ”fa-me”. Lavoro che dovrà necessaria-mente passare per una mediazio-ne politica e che, quindi, fino al-l’ultimo momento utile potrebbesubire delle modifiche.

Ieri il presidente Letta ha volu-to rassicurare alcuni di questicommensali: gli enti locali e i sin-daci in particolare. «Martedì - hadetto il premier - ci saranno buo-ne notizie. Dobbiamo sapere chesiamo tutti dalla stessa parte. Ro-ma non è contro i sindaci». In arri-vo c’è l’allentamento del patto distabilità interno che vincola gli en-ti locali a rispettare un obiettivo disaldo finanziario. Il nuovo mecca-nismo prevede di escludere daltetto alcune spese per investimen-to. Finora il governo si stava orien-tando a indicare anche i settori didestinazione ammessi (ediliziascolastica, dissesti idrogeologici),ma non è escluso che venga lascia-ta maggiore libertà di scelta agliamministratori. La misura do-vrebbe valere circa un miliardo dieuro.

Per i Comuni, però, c’è anchel’altra importante voce: la servicetax, ovvero quell’imposta che do-

vrà accorpare e sostituire Tares(tassa sui rifiuti) e Imu.

LE IMPOSTE SULLA CASAPer fare in modo che alla fine delgiro il tutto non si risolva con unaggravio di imposizione per i cit-tadini, ai Comuni sarà trasferitauna dotazione finanziaria. La ser-vice tax, infatti, si comporrà diuna parte legata ai servizi e di unalegata alla componente patrimo-niale. Il pagamento dell’impostaspetta per la parte dei servizi a chiabita la casa (proprietario o inqui-lino), per la seconda sempre alproprietario. Il governo è orienta-to a fissare un’aliquota massima(di modo che la tassa non superil’attuale somma tra Imu e Tares),ma non un’aliquota minima. I Co-muni potranno decidere se esen-tare dal pagamento della compo-nente patrimoniale le prime caseed eventualmente aumentare ilcarico fiscale su immobili non re-sidenziali, seconde case e alloggiaffittati. Nel 2012 il gettito sull’abi-tazione principale fu di 4 miliardidi euro. Una cifra praticamenteimpossibile da recuperare all’in-

terno della legge di stabilità. Fino-ra si è parlato di circa due miliar-di, ma il quantum finale dipende-rà dalle trattative all’interno dellamaggioranza.

PIÙ SOLDI IN BUSTA PAGAIl cuore della legge di stabilità -Letta negli ultimi tempi non sistanca di ripeterlo - saranno le mi-sure per tagliare il costo del lavo-ro. Un capitolo sul quale il gover-no difficilmente riuscirà a stanzia-re più di 4-5 miliardi (consideraticomunque assolutamente insuffi-cienti sia da parte degli imprendi-tori che dai sindacati). L’interven-to nel 2014 sarebbe però solo il pri-mo passo che continuerebbe conulteriori stanziamenti nel bienniosuccessivo (fino a un totale di 10miliardi di euro). Resta in campol’ipotesi di dare nel 2014 ai lavora-

tori (detrazioni Irpef in busta pa-ga, in un’unica tranche a metà an-no) la parte maggiore (70-60%).La ripartizione sarebbe poi inver-tita negli anni successivi. Nel 2014le aziende si dovranno acconten-tare del potenziamento delle de-duzioni Irap e delle agevolazioniper gli utili reinvestiti. In forse iltaglio dei contributi relativi aglioneri non previdenziali.

C’è poi il capitolo spese indiffe-ribili (ad esempio il 5 per mille, iltrasporto pubblico locale, l’avan-zamento dei lavori di alcune gran-di opere come il Mose e la Tav)che assorbirà quattro miliardi. Ilresto servirà per gli interventi a fa-vore della sostenibilità sociale,dal fondo per i disabili alla cassain deroga.

Giusy Franzese© RIPRODUZIONE RISERVATA

Manovra da 12-13 miliardimeno vincoli per i Comuni

`Ai sindaci la scelta su come modularela service tax sull’abitazione principale

Solo il telefonino si salva dalla crisi

BISOGNA RIDURRELE SPESE CORRENTIA FAVORE DI QUELLECHE POSSONOASSICURARELA CRESCITA

Sadun: «Subito meno tasse sul lavoro, poi le riforme»

Indagine ConfcommercioOPERAZIONE TRIENNALEPER IL CUNEO FISCALENEL 2014 IN ARRIVO4-5 MILIARDI: IL 70%RIMPOLPERÀ I REDDITIDEI DIPENDENTI

`Gli enti locali avranno a disposizioneun miliardo di euro per gli investimenti

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Domenica 13Ottobre 2013

REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931

Giornata variabile e asciuttaMassimiliano Fazzini

Quella di eri è stata una giornataprefestiva climaticamente“estrema” su diversi settori dellanostra penisola. L’affondo “arti-co” ha determinato condizionimeteorologiche tipicamente in-vernali, con precipitazioni diffu-se, nevose sino a quote inferioriai 1000 metri con venti freddisettentrionali che hanno acuitola sensazione di disagio biocli-matico. Ma come si scende appe-na di latitudine, il respiro dellecorrenti mediterranee miti eumide ha determinato tempo va-riabile e clima termico molto mi-

te al centro mentre al sud è statol’ennesimo giorno di tarda esta-te. E bastano due dati per sinte-tizzare il tutto. La temperaturamassima di Aosta si è fermatasui 9˚C mentre quella di Paler-mo ha superato i 30˚C. Sulla no-stra regione le vicende climati-che sono state più equilibrate esi è vissuta una mite giornata au-tunnale. Come previsto, passag-gi nuvolosi intermittenti, pilota-ti dalle correnti sudoccidentaliin quota, hanno determinatoqualche piovasco significativosolo lungo il crinale spartiacque

appenninico mentre nelle areecostiere e collinari, i fenomenisono stati sporadici. Le tempera-ture si sono mantenute nei valo-ri diurni decisamente sopra lasoglia dei 20˚C nelle aree pia-neggianti e collinari. Ora il tem-po va migliorando, sotto l’azio-ne di venti nord-occidentali piùsecchi anche se abbastanza fre-schi vista la stagione e le regionesorgente. Il tempo della domeni-ca sarà quindi piuttosto variabi-le ma molto probabilmenteovunque asciutto. I venti saran-no deboli di maestro con qual-che rinforzo sui rilievi, il maresarà poco mosso. Le temperatu-re odierne saranno compresetra 11 e 21˚C; le minime della not-te oscilleranno tra 5 e 14˚C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fosso SejoreMuore travolto dal trenoNuovo dramma sui binariLa vittima è un cinquantenne. È il terzo episodio dall’inizio del meseNei giorni scorsi a Fano aveva perso la vita un giovane immigratoA pag.41

Giorno & NotteA Sant’Angeloin Vado e Pergolaè la domenicadel tartufo biancoPerini a pag. 43

VECCHIA PESAROIl 27 e 28 maggio 1956 furono in-dette le elezioni amministrativein quasi tutti i comuni e provin-ce italiane. Ad aiutare la Demo-crazia Cristiana intervenne an-che Papa Pio XII che rivolgendo-si alle donne italiane ricordò lo-ro che «la scheda elettorale eranelle mani della donna cattolicaun mezzo importante per adem-piere il suo rigoroso dovere dicoscienza». Anche Pesaro, gui-data da una Giunta di sinistra, siapprestava ad andare alle urnee, secondo un’informativa pre-fettizia, «non era esclusa unavittoria dei partiti democraticiin quanto vi era fra la gente unforte malcontento perché il pro-gramma, presentato dal Sinda-co, era stato attuato soltanto inminima parte». In aiuto dellaDemocrazia Cristiana interven-ne il Cif (Comitato Italiano Fem-minile). «Il Filo», notiziario pe-sarese del Cif, rivolgendosi alleproprie iscritte, scriveva nelmaggio 1956: «In questa vigiliaelettorale vorremmo richiama-re ogni donna del Cif al solenneimpegno che proviene dal no-stro Statuto, ma più ancora dal-la sua coscienza. Noi siamo cer-te che le donne della provincia

di Pesaro, che non hanno maimancato di dare indubbie provedel loro equilibrio e della lorosensibilità sociale e politica, og-gi, seriamente preoccupate perl’avvenire delle proprie fami-glie, dimostreranno anche nelleprossime competizioni ammini-strative la propria saggezza. Maesse hanno anche un altro com-pito: quello di esercitare un effi-cace apostolato di parole e diopere a favore delle donne chesono state intossicate dal velenodi una propaganda falsa e bu-giarda». Il giornale si sofferma-va a spiegare cosa occorreva aogni donna per votare e votarebene. Non badare alle amicizie,parentele, interessi personali,ma solo alle esigenze del benepubblico e della religione, percui il voto andava dato a perso-ne serie, in grado di governare ilComune con onestà e in confor-mità ai principi cristiani. Dare ilvoto a liste che non avevano pro-babilità di vittoria, era come di-sperdere i voti, sarebbe stato co-me non votare. Il giornale inol-tre ricordava che il settarismo ela faziosità russa delle ammini-strazioni social-comuniste era-no evidenti ovunque. Lo spogliodei voti, fatto il 29 maggio, deter-minò ancora una volta la vitto-ria dei partiti della sinistra.

Dante Trebbi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il meteorologo

CULTURASi celebra oggi la prima edizionedella Giornata nazionale delle fa-miglie al museo. In tutta Italiamusei, fondazioni ed esposizionitemporanee si apriranno alle fa-miglie con attività didattiche, gio-chi a tema e offerte speciali. Il Co-mune di Pesaro partecipa all'ini-ziativa con due proposte decisa-mente interessanti che coinvol-geranno alcuni dei luoghi cultu-rali più importanti della città. Laprima tappa è prevista alle 10 allaFondazione Pescheria. Da quipartirà «Walkscape. Camminare

per conoscere la città», un per-corso curato dall'associazioneEtra per rileggere il nostro pae-saggio urbano ed entrare in con-tatto con luoghi da riscoprire. Ipartecipanti, infatti, potrannopercorrere le vie del centro stori-co raccogliendo (fotograficamen-te, materialmente o graficamen-te) tutto ciò che gli è più conge-niale: forme plastiche, piante perun personale erbario, segni, scrit-ture, luci, ombre. Il cammino du-rerà circa un'ora, con alcuni pun-ti di osservazione segnalati daglioperatori, e si concluderà allaFondazione Pescheria dove letracce raccolte saranno sistema-te in una mappa. La partecipazio-ne è gratuita (prenotazione obbli-gatoria al 349/8068441 oppure al329/7236551). Alle 16, invece, ap-puntamento ai Musei civici con ilpercorso «Sogni senza sonno diun viaggiatore addormentato»dove i più piccoli insieme ai lorogenitori potranno trascorrere unpomeriggio tra laboratori e visitetematiche a cura di Sistema Mu-seo. Si parte con una visita «spe-ciale» alle collezioni permanentie alla mostra «Oltre il territorio»di Franco Bucci, Massimo Dolci-ni e Gianni Sassi mentre, al ter-mine, ci sarà un laboratorio percostruire insieme centri abitati.La partecipazione è gratuita per ibambini e per i genitori o accom-pagnatori titolari della card Pesa-ro Cult (info www.pesaromusei.it).

Anche il Comune di Fano ade-risce alla Giornata invitando a vi-sitare gratuitamente il Museo ar-cheologico e la Pinacoteca di Pa-lazzo Malatestiano (9-13, 15-18).

METEO

Fermo

Ascoli P.

Macerata

PesaroANCONA

AutostradaRazzienei camionSgominatala bandaA pag.41

Sono bastate due giornate di piog-gia per scoprire uno stallo che nonpiacerà ai cittadini, studenti e pen-dolari. Riguarda il parcheggio die-tro la stazione, quello vicino al sot-topasso, all’ingresso del parco Mi-ralfiore. Basta farsi un giro pernotare buche, fanghiglia ovunque,pozzanghere più o meno grandi,ghiaia. Le macchine continuanoad andare e venire, continuano asporcarsi e gli automobilisti, unavolta scesi, fanno slalom per cerca-re di non infangarsi. C’è chi sbotta:«E’ una vergogna» e chi taglia cor-to: «Lasciamo perdere, ma sonocostretto a parcheggiare qua se vo-glio andare in stazione senza paga-

re». Il parcheggio era già stato og-getto di annunci e delibere che la-sciavano ben sperare. Ma ora ci siè messo più di un bastone fra leruote. L’assessore alla Mobilità,Andrea Biancani, spiega comestanno le cose: «Abbiamo votatouna delibera che impegna il Co-mune ad acquisire quell’area perpoi poterla sistemare e renderefruibile, ma le cose si sono compli-cate. L’acquisizione doveva avve-nire tramite una permuta, ma nonriusciamo a trovare l’accordo conil privato che possiede l’area. Sem-brava fatto e invece ci sono statidei ripensamenti».

Benelli a pag. 39

Stazione, parcheggio vergogna`Salta l’accordo con il proprietario, il Comune non riesce né ad acquisirlo nè a sistemarlo`Automobilisti indignati per buche e fango, l’assessore ammette: «Brutta vetrina per la città»

I consiglialle donneper il votodel ’56

La «Leopolda» a LoretoNel Pd sono tutti con Renzi

Vuelle, un debutto da brividi

Il parcheggio

La Fondazione Pescheria

Genitori e figliuna domenicainsieme al museoIniziative nelle istituzioni di Pesaro e Fanoper la Giornata nazionale dedicata alle famiglie

Si risincronizzano gliorologi nella sala delPalacongressi. Non ci sonorenziani della prima edella seconda ora allaLeopolda Marche, ma «unacomunità politica aperta einclusiva», così il deputatoPiergiorgio Carrescia,presidente di AdessoMarche, da sempre

schierato con il sindaco diFirenze. Ma all'occhio nonsfugge che tra la plateariunita ieri a Loreto perdare il via alla corsa allasegreteria del Pd di Renzi -che intanto ufficializzavala sua candidatura a Bari -sono seduti molti exbersaniani.

Carnevali a pag.38

Debutto durissimo per la Vuelle sul campo di Avellino. Coach Dell’Agnello conta sui suoi giovani comeAnosike (Foto TONI) Cataldo a pag.51

Basket. I biancorossi ad Avellino

COSÌIL COMITATOITALIANOFEMMINILESI MOBILITÒA FAVOREDELLA DC

IN MATTINATA ANCHEUNA PASSEGGIATAIN CENTRO PARTENDODALLA FONDAZIONEPESCHERIA, LABORATORINEL POMERIGGIO

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itMarche

IL VERTICEA N C O N A Marche al centro di stra-tegie di levatura europea. Il ter-zo vertice italo serbo non si svol-gerà a Roma, né a Belgrado, co-me ci si aspetterebbe in questicasi, ma ad Ancona, nella sededella Regione. Palazzo Leopardimartedì vedrà sfilare, uno dopol'altro, il premier Enrico Letta eben sette ministri: Angelino Al-fano (Interno), Emma Bonino(Esteri), Anna Maria Cancellieri(Giustizia), Mario Mauro (Dife-sa), Flavio Zanonato (SviluppoEconomico), Maurizio Lupi (In-frastrutture) e Maria ChiaraCarrozza (Istruzione). Insieme,i ministri serbi loro omologhi eil premier Ivica Dadic. Il vertice,non solo è importante per le re-lazioni commerciali tra i due go-verni, ma guarda ben oltre, ver-so il centro dell'Unione Europeaa Bruxelles. L'Italia, infatti, è ilprimo partner economico dellaSerbia e forte sponsor dell'in-gresso di Belgrado nella Ue. Pro-prio ieri, l'Ambasciatore d'Italiaa Belgrado, Giuseppe Manzo, hasottolineato il forte appoggiodell'Italia al cammino europeodella Serbia, dove l'Italia ha unamassiccia e radicata presenzadi imprese che danno lavoro amigliaia di persone. Il ConsiglioEuropeo ha appena deciso a giu-gno l'apertura dei negoziati diadesione con la Serbia. Il pas-saggio di Ancona si rivela quin-di cruciale, in vista dell'allarga-mento dell'Unione.

Già questo basterebbe a com-porre i contorni di un verticesenza precedenti per la città diAncona e per i confini regionali.Ma non basta. Domani, nel ca-poluogo, si terrà la prima riu-nione europea di consultazionenell'ambito della predisposizio-ne del Piano di Azione per laStrategia Macroregionale Adria-tico Ionica. Incontro a cui parte-ciperanno gli stakeholders. Peril riconoscimento della Macro-regione Adriatico-Ionica l'impe-gno delle Marche è stato fonda-mentale. L'iniziativa coinvolgeotto Paesi (Italia, Grecia, Slove-nia, Croazia, Albania, Bosnia Er-zegovina, Montenegro e Serbia)con l'obiettivo di fare "massa cri-tica" e ottenere più facilmentedall'Ue finanziamenti su specifi-ci progetti, in particolare per leinfrastrutture. Di recente, ilConsiglio Europeo ha dato man-dato alla Commissione di elabo-rare il Piano d'azione della Stra-tegia macroregionale AdriaticoIonica che sarà approvato defi-nitivamente nel semestre di pre-sidenza italiana dell'Ue nel2014. Domani ad Ancona il pri-mo punto.

G. Cio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rating, Fitch incoraggia le Marche«Nel 2014 possibile la ripresa»

`L’establishment democrata Loreto per “Leopolda”Spacca: serve una riflessione

Italia e SerbiaDomanisi parla diinfrastrutture

MARCOLINI«SIAMOSTATI INSERITIALLO STESSOLIVELLODI VENETOE LOMBARDIA»

VERSO LE PRIMARIEL O R E T O Si risincronizzano gli oro-logi nella sala del Palacongressi.Non ci sono renziani della prima edella seconda ora alla LeopoldaMarche, ma «una comunità politi-ca aperta e inclusiva», così il depu-tato Piergiorgio Carrescia, presi-dente di Adesso Marche, da sem-pre schierato con il sindaco di Fi-renze. Ma all'occhio non sfuggeche tra la platea riunita ieri a Lore-to per dare il via alla corsa alla se-greteria del Pd di Renzi - che intan-to ufficializzava la sua candidatu-ra a Bari - sono seduti molti ex ber-saniani. Il deputato Lodolini, la se-natrice Amati, l'ex senatrice Magi-strelli, il presidente della provin-cia di Pesaro Urbino Ricci, il segre-tario regionale Ucchielli. Il leaderPd non ha ancora deciso chi vote-rà il prossimo 8 dicembre al Con-gresso. Non ha dubbi invece Magi-strelli: «Voto Renzi senza essererenziana», con lei anche tutto ilgruppo "ulivista" della provinciadi Ancona, perché «Renzi garanti-sce di più la continuità del pensie-ro originario dell'Ulivo». Per Ricciè «la figura più forte per aprireuna pagina nuova nel Paese». Bre-ve apparizione per lui al meetingrenziano, prima di partire per Baridove pare sia stato chiesto nel Co-mitato nazionale accanto a Stefa-no Bonaccini.

Renziano convinto, dopo aversostenuto Bersani nel 2012, Lodoli-ni. «Con le Politiche di febbraio siè chiusa una fase. Sarebbe sbaglia-to riproporre uno schema che ciha portato alla sconfitta». Nonprende una posizione netta il Go-vernatore delle Marche Gian Ma-rio Spacca, che pure in un'intervi-

sta al Messaggero aveva detto diRenzi «può innovare il Pd». Dalpalco di Loreto Spacca parla del«bisogno di una riflessione nel Pdche sia fuori da quel conformismoche sta impoverendo la vita dellanostra comunità. Abbiamo biso-gno - continua - di un dibattito co-me quello di oggi (ieri, ndr), cheporti a definire percorsi, obiettivi,azioni di governo per uscire dallerendite di posizione, dalle logichedi appartenenza. Dobbiamo ritro-vare insieme, in un confronto an-che serrato, una prospettiva diprogetto per il Paese e per le Mar-che, forte anche delle tante cosebuone fatte e che ci hanno consen-tito di resistere in una fase dram-matica. Dobbiamo saper interpre-tare il cambiamento. Restare fer-mi porta alla decadenza e nelleMarche non vogliamo decadere».

Porta aperta a Leopolda Mar-che dove ieri hanno preso la paro-la sessanta persone. Tempi e ritmida show per discutere di econo-mia, lavoro, istruzione, sanità edel "Pd che vorrei". Ad intervenireprofessionisti e imprenditori, me-dici, registi, amministratori, do-centi e studenti. «Vogliamo avvici-nare la gente alla politica e vederefinalmente concretizzarsi il Pd -afferma Carrescia -. Vogliamo es-sere una realtà inclusiva. Pensia-mo a un nuovo modello di svilup-po delle Marche perché non esistepiù l'operaio di una volta, ma ab-biamo nuove risorse». Comunitàaperta sì anche per Eliana Maioli-ni, coordinatrice regionale dei Co-mitati 2012 per Renzi, che però in-tima: «Chi è qui deve avere la con-vinzione di condividere la coeren-za di un percorso. Un progetto po-litico nuovo, fatto di più strada emeno palazzi, costruito in mezzoalla gente e non nelle stanze aspartire poltrone. Una politica fat-ta di costi ridotti e che valorizzi gliamministratori». Tra gli interven-ti anche il braccio destro di Renzi,Eugenio Giani, presidente del Con-siglio comunale di Firenze, EttoreRosato, segretario del Gruppo Pdalla Camera. Tra il pubblico, l'as-sessore regionale al Lavoro Luc-chetti, i consiglieri regionali Comie Scapichetti, il sindaco di Senigal-lia Mangialardi e quello di Numa-na Carletti, l'intellettuale SilvioMantovani.

Agnese Carnevali© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un momento di “Leopolda Marche”, laconvention dei renziani ieri a LoretoA sinistra Eliana Maiolini, coordinatricedei comitati marche. Sotto, l’interventodel governatore Gian Mario Spacca

VALUTAZIONIA N C O N A L'Agenzia internazionaledi rating Fitch ha assegnato per laprima volta alla Regione Marche ilrating di lungo termine, pari a'BBB+', e il rating di breve termine,pari a 'F2', con outlook negativo.Secondo la metodologia di Fitch, ilrating della Regione Marche, co-me quello di tutte le Regioni italia-ne a statuto ordinario, è limitatodal rating di lungo termine dellaRepubblica italiana, BBB+. Tra leRegioni italiane a statuto ordina-rio, collocate nella fascia più altadel rating di Fitch, si trovano an-che la Lombardia e il Veneto. Per ilpresidente Gian Mario Spacca,«una valutazione positiva».

Uno dei principali fattori che ca-ratterizzano le finanze della Regio-

ne Marche, evidenziati da Fitchper l'attribuzione del rating, è ilbasso livello del debito, che l'Agen-zia prevede rimarrà stabile fino al2015, anche grazie a un disavanzoeffettivo di amministrazione con-tenuto.

Fitch evidenzia, poi, che il bilan-cio della Regione Marche è tradi-zionalmente in equilibrio, anchecon specifico riferimento al setto-re della sanità. D'altro canto,l'Agenzia prevede una diminuzio-

ne del margine operativo e degli in-vestimenti, e ritiene che il calo deiconsumi privati e della spesa pub-blica porteranno a una contrazio-ne del Pil delle Marche nel 2013, se-guito da una lieve ripresa nel 2014.«Una valutazione positiva, da par-te di Fitch, che conferma come laRegione stia operando con rigorenella gestione del bilancio che si ri-vela sempre più problematica perla scarsità di risorse pubbliche di-sponibili e per il drastico taglio deitrasferimenti da parte dello Stato»afferma Spacca. Per l'assessore alBilancio Pietro Marcolini, «Fitch,pur consapevole della debolezzadel contesto economico e finanzia-rio in cui opera la Regione, ricono-sce la solidità delle finanze regio-nali e colloca le Marche tra le Re-gioni più virtuose, come la Lom-bardia e il Veneto».

Pd, tutticon Renzi«Si apre unafase nuova»

SI UNISCE ANCHELA MAGISTRELLI:«NON SONO RENZIANAMA L’ULIVO È QUI»MATTEO RICCINEL COMITATO NAZIONALE

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itPesaro Urbino

MONDOLFOGIORNATAANMILSi terrà oggi a Mondolfo la63esima edizione dellagiornata Anmil dedicata allevittime sul lavoro.Un’edizione chel’organizzazione provincialeAssociazione nazionalemutilati e vittime del lavoro,guidata da Fausto Luzi, hafortemente voluto si tenessenel borgo cesanense. Lagiornata dicommemorazione prenderàil via con una messa solennea Sant’Agostino. Alle 10,30 lacerimonia civile nel saloneAurora con la premiazionedel quinto concorsoscolastico Il destino nonc’entra e la consegna deidistintivi d’onore.

GABICCESI CHIUDE IL SEMINARIOSU SOCIETA’ E POLITICAChiude oggi a Gabicce ilseminario Società e Politicacon l’atteso intervento diOliviero Toscani.

S.ANGELO IN VADOCAMPAGNAAMICALa prima Bottega Italianamobile, un maximercato diCampagna Amica e unminizoo con gli animali difattoria. Sono le iniziativepromosse dalla ColdirettiPesaro Urbino in occasionedell’inaugurazione della50esima Mostra nazionaledel Tartufo di Sant’Angelo inVado. L’appuntamento è peroggi dalle 9 nel centro delpaese.

URBINOCONVEGNOAVULSSUn’occasione di incontro,confronto e formazione perle associazioni Avulss dellaprovincia di Pesaro e Urbino.L’appuntamento per tutti ivolontari è oggi dalle 9presso la Pieve di S. Cassianoa Castelcavallino di Urbino,dove è in programma ilconvegno zonale Marche 2dell’Avulss intitolatoDall’assistenza allaPromozione, promosso conil sostegno del CSV, e rivoltoappunto alla partecipazionedelle associazioni Avulss diFano, Cagli, Urbino,Urbania, Pergola,Monteporizio, Mondolfo,Lucrezia e Fossombrone.Alla tavola rotondainterverranno, tra gli altri,Franco Belluigi, Vicepresidente Federazionenazionale Avulss, GiovanniSantarelli, DirigenteProgrammazione socialeRegione Marche e SfreddaAgasucci, Delegata regionaleAvulss Marche. A seguire nelpomeriggio, dopo il pranzo,il programma dei lavoriprevede alcunetestimonianze di volontari,le conclusioni dell’incontro ela santa messa.

`Muore a Fosso Sejoretravolto dal trenoTre episodi in pochi giorni

Il luogo dell’incidente a Fosso Sejore (Foto TONI)

Il deputato Cecconi

Il Tribunale di Pesaro

`Cecconi chiede chiarezzasul progetto di Colbordoloe Sant’Angelo in Lizzola

PESARODramma sulla linea ferroviariafra Pesaro e Fano dove ieri matti-na un uomo è morto travolto daltreno in corsa. E’ il terzo, grave,episodio che accade dall’iniziodel mese di ottobre e che si ag-giunge ai due casi successi lascorsa settimana alla stazione diFano dove un giovane senegale-se ha perso la vita urtato da unconvoglio mentre attraversava ibinari e un medico dell’ospedaleSanta Croce è rimasto feritomentre era in attesa sulla pensili-na. Un tragico crescendo che è fi-nito anche in Parlamento. E ieriil bilancio si è aggravato di un’al-tra vittima.L’investimento è accaduto nellazona di Fosso Sejore lungo latratta parallela alla spiaggia e al-la statale Adriatica, dove più vol-te in passato sono avvenuti inci-denti tanto da spingere l’Ente fer-rovie a innalzare massicciata erecinzione che impedissero l’at-traversamento dei binari.Erano circa le 10 quando il mac-chinista del treno merci in tran-sito fra le stazioni di Pesaro e Fa-no ha dato l’allarme e sul postosono immediatamente interve-nuti i vigili del fuoco, i poliziottidella squadra volante, gli uominidel 118 e gli agenti della polizia

municipale. Purtroppo nono-stante il repentino accorrere deisoccorritori per l’uomo investitonon c’era più nulla da fare.Poco dopo la Polfer ha accertatole generalità della vittima, un52enne di Cattolica, che avevaraggiunto in auto - trovata par-cheggiata nei pressi - Fosso Sejo-re per poi attendere il passaggiodel convoglio. Pare che l’uomostesse attraversando un periododifficile e di sconforto. Stando al-la ricostruzione delle forze del-l’ordine e a quanto dichiaratodai testimoni non si sarebbe trat-tato di un incidente.L'uomo, dopo aver lasciato l’au-to a ridosso della linea ferrovia-ria, ha scavalcato la recinzione eall’arrivo del treno si è parato da-

vanti al convoglio. Il macchini-sta però non è riuscito a fermarsiin tempo in quanto il 52enne so-lo all’ultimo momento ha rag-giunto il binario, poi la velocitàdel convoglio non gli ha lasciatoscampo.In seguito all’investimento la cir-colazione sulla linea ferroviariaadriatica è rimasta bloccata perbuona parte della mattinata ri-prendendo su un solo binariosoltanto poco prima di mezzo-giorno. I treni che hanno subitoritardi e rallentamenti sono statiquattro Frecciabianca (dai 20 ai100 minuti), due Intercity (45 e60 minuti), quattro regionali (trai 30 e i 90 minuti). Altri due re-gionali non hanno completato ilpercorso.

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Sventato furto in un’azienda

FANOErano specializzati in furti a dan-no di autotrasportatori, che nel-la sosta notturna, si vedevanosvuotare i loro autoarticolati dal-le merci che trasportavano. Lapolizia stradale di Fano dopo al-cuni controlli nelle aree di servi-zio e piazzole dislocate lungol’autostrada A14, ha tratto in ar-resto cinque pugliesi, fra i 27 e i57 anni e già noti alle forze del-l’ordine. Il gruppo in occasionedi tre colpi verificatesi all’iniziodi questo mese all’area di servi-zio Metauro, nel corso dei qualierano stati razziati dai Tir in so-sta un carico di scarpe da ginna-stica, 400 pneumatici e del mate-

riale elettronico, avevano utiliz-zato un autocarro per allonta-narsi con la merce rubata e unRenault come staffetta, mezziche non sono sfuggiti però alletelecamere di sorveglianza dellestesse aree di servizio che nehanno inquadrato le targhe. Cosìintorno alle 4 dell’altra notte gliagenti della Polstrada di Fano,hanno notato nell’area di servi-zio Chienti Ovest, l’autocarro ela vettura già segnalate dandoinizio ad un lungo pedinamentoconcluso nell’area di servizio diVomano dove sono scattati gliarresti. La banda aveva appenarubato da un camion polacco 19televisori da 55 pollici. Gli arre-sti sono stati tutti convalidati e icinque restano in carcere.

L’APPUNTAMENTO«Urbino per Esempio» fa scalo aPieve di Cagna per la terza tappadel suo tour. Organizzato per do-mani all’interno del centro di ag-gregazioni in via Ligi, alle 21, l’in-contro verterà sulle tradizionidella piccola frazione di Urbino,gioiello rurale della città del du-ca. L’incontro è organizzato dal-l’associazione «Urbino 2020», vi-cina al consigliere comunale PdScaramucci, impegnata «nel pro-muovere la partecipazione civileper ripensare al futuro di Urbinoe del suo territorio». Sarà un mo-mento - spiegano i promotori - incui le tradizioni e le storie che dasempre appartengono al vissutodella frazione ducale rivivranno

nei racconti di chi quelle tradi-zioni non le ha abbandonatemai. Pieve di Cagna infatti è pri-va di una zona industriale, e an-che di un centro urbano, ma labellezza del suo paesaggio è di-ventata una risorsa per il turi-smo rurale. Negli ultimi anni sisono sviluppati diversi agrituri-smo e country house e non man-cano neppure attività artigianelegate all’agricoltura, segno con-creto che la gente di questo pic-colo centro non ha mai smessodi credere nelle risorse del pro-prio paese. «In questa serata–fanno sapere dall’associazione-scopriremo come è riuscita Pie-ve di Cagna a rinnovarsi tenendofede alle sue tradizioni».

An.Pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Urbino per esempio»domani a Pieve di Cagna

Ancora un drammasui binari della ferrovia

IL PROCESSOL'8 ottobre scorso è stata fissatal'udienza in Tribunale a Pesarosulla vicenda, denunciata dallaCgili, con un esposto presentatoalla Procura nel gennaio 2011, ri-guardante un presunto reato diestorsione e caporalato a dannodi alcuni lavoratori dei cantieriper la costruzione della terzacorsia dell'A14 nel tratto pesare-se. La Cgil di Pesaro fece ancherichiesta di costituirsi come par-te civile nel processo.Il giudice non solo ha accolto larichiesta della Cgil, che saràquindi parte lesa nel processo,ma ha anche disposto il rinvio agiudizio di tutti e tre gli imputaticon fissazione dell'inizio del pro-cesso a loro carico per il 12 di-cembre prossimo.

«Per noi, nonostante i tempi lun-ghi trascorsi dagli eventi che nonabbiamo esitato a denunciare –dichiarano a questo proposito lasegretaria generale Simona Ric-ci e il segretario Fillea FaustoVertenzi - è comunque un rico-noscimento importante di unascelta che sempre va fatta, ancheassumendosi tutti i rischi del ca-so, e cioè quella di denunciarechi rende le persone, i lavoratori,oggetto di scambio, di ricatti,merce da utilizzare, calpestandodiritti e dignità. Continueremo -proseguono - in questo senso avigilare, a fare il nostro mestiere,in particolare in tutti quei settoricome le opere pubbliche che, co-me è noto, è uno di quelli più a ri-schio infiltrazioni da parte dellacriminalità organizzata e conti-nueremo a sollecitare le autoritàdi vigilanza a fare altrettanto».

Capolarato, la Cgil sarà parte civile

ENTI LOCALII 5 Stelle contro la fusione diSant’Angelo in Lizzola e Colbor-dolo. Il deputato grillino AndreaCecconi interviene così sul pro-getto di accorpamento dei dueComuni. Una scelta legata al me-todo «poco trasparente» adotta-to dalle due amministrazioni co-munali. Ecco perché i penta stel-lati locali non appoggerannol’iniziativa. «In linea di massimail Movimento 5 Stelle è forte-mente a favore della fusione marimangono una serie di puntiimprescindibili prima che lostesso possa fornire, così comepreteso, il proprio sostegno poli-tico - spiega Cecconi - Siamo laprima forza politica della pro-vincia e non ci fidiamo dei pro-getti fumosi a firma Pd che finoad ora hanno solo portato all’as-segnazione di benefici ai solitinoti. È contrario alla nostra filo-sofia fornire sostegno politico al-la cieca, a progetti composti solodi slogan accattivanti. Perciò,ferma restando la nostra buonafede ed assoluta disponibilità,insistiamo nel richiedere i chia-rimenti doverosi del caso cui,eventualmente, potrà far segui-to il nostro sostegno debitamen-te motivato». Cecconi non com-prende neppure i motivi chehanno portato al fallimento delprogetto Pian del Bruscolo: unComune da 30 mila abitanti chesarebbe dovuto nascere dalla fu-sione oltre che di Sant’Angelo inLizzola e Colbordolo anche diTavullia, Montelabbate e Monte-ciccardo. «Il processo di fusionevede la sua genesi nella preesi-

stente Unione Pian del Brusco-lo, ufficialmente costituitasi nel2003 - ricorda Cecconi - L’Unio-ne attualmente gestisce in for-ma associata i servizi scolastici,la Polizia municipale, le Attivitàeconomiche e tutta una serie dialtri servizi per i cinque Comuniche la compongono. Viene natu-rale, alla luce di ciò, interrogarsisulle motivazioni che hannocondotto alla fusione solo duedei cinque enti sopracitati. Qua-li sono le logiche di ripartizionedelle risorse su cui si svilupperàil progetto di fusione? Allo statoattuale non è dato saperlo».Insomma il grillino Cecconi vuo-le vederci chiaro. Da qui il man-cato sostegno dei grillini alla fu-sione. «Non possiamo che evi-denziare la grave carenza di in-formazione della popolazioneche porta inevitabilmente aduna scarsa trasparenza - conclu-de Cecconi - Troppe ombre etroppe domande mancano di ri-sposta e l'atteggiamento omerto-so nei nostri confronti sollevaun legittimo sospetto che questafusione seppur doverosa e utileper il paese nasconda comporta-menti e scelte politiche non ac-cettabili».

Lu.Fa© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fusione di due comunii grillini sono dubbiosi

`Tentano furto in un’aziendanella notte ma il prontointervento della vigilanzaprivata è riuscito a sventare ilcolpo e a mettere in fuga i ladriche sono dovuti scappare amani vuote. E’ successo nellanotte a cavallo fra venerdì esabato nella zona artigianale diFano, ai danni del Centro Dieseldi via dell'Industria 7. L’allarmeè scattato intorno alle tre allacentrale della Vigilar. Dopo unprimo sopralluogo sul postofatto la guardia giurata è poitornata al Centro Diesel, circa

un'ora dopo perchè l'allarmeera di nuovo scattato. A quelpunto il vigilante controllandolo stabile ha notato prima unvetro rotto, quindi dei segni dieffrazione in una porta e poi hasentito il rumore dall’interno,come di acqua corrente. A quelpunto ha chiamato i carabinieridi Fano che, insieme al titolaredell'azienda, hanno accertatoche dei ladri erano entratiall’interno - rompendo la vascadi scarico del wc per appoggiarei piedi nella fuga - ma che nonera stato rubato nulla.

A Fano

Razzie nei Tir, bandasgominata dalla polizia

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.it

Fax: 0721 370931e-mail: [email protected]

Fano

`L’assessore Mezzolanireplica alle critichesulla struttura Pesaro-Fano

La RoccaMalatestiana

IL PROGETTOIl campo d'indagine sui neonati siallarga a 50 malattie rare. La dia-gnosi tempestiva permetterà dicambiare la vita di tanti bambini,oggi 7.000 nelle Marche, e delle lo-ro famiglie, perché questo tipo dipatologie porta in genere alla mor-te oppure a pesanti invalidità. Sene occuperà la neuropsichiatria in-fantile di Fano, diventando il nuo-vo centro di screening regionale al-largato alle malattie metaboliche.Il servizio dell'azienda MarcheNord è stato presentato ieri matti-

na dall'assessore Almerino Mezzo-lani, che ha colto l'occasione per ri-spondere alle recenti critiche sullagestione della politica sanitaria esul progetto del nuovo ospedaleFano-Pesaro. «Capisco le proteste -ha detto nella sala riunioni di Fon-dazione Carifano - ma quasi 190milioni di tagli in due anni ci han-no posto di fronte alla necessità diuna riforma radicale, razionaliz-zando la sanità nelle Marche. Orasiamo invece riusciti a mettere insicurezza il sistema». Primum vi-vere, ha dunque sostenuto Mezzo-lani, aggiungendo che l'obiettivoimmediato è «scavallare il 2013»,anno orribile della sanità marchi-giana, e riprendere ossigeno dallacrescita dei finanziamenti stataliprevista per il prossimo anno. Nelfrattempo continua il lavoro alnuovo ospedale: «In tempi norma-li sarebbe già stato finanziato, macosì non è e di conseguenza ci con-frontiamo con cordate imprendito-riali disposte a costruire la struttu-ra anche in assenza di risorse sta-tali o di un loro limitato apporto. Ilnuovo ospedale è indispensabile alprogramma per mantenere l'attua-le livello qualitativo della nostrasanità. O semplifichiamo il siste-ma e lo teniamo in sicurezza o ne

pagheremo le ricadute». Intantonell'ospedale Santa Croce si è costi-tuito un nuovo centro di interesseregionale. Si vuole fare in modoche entro la fine del 2014 l'indagineper individuare circa 50 malattierare metaboliche sia effettuata sututti i neonati in regione. Secondole statistiche, afferma il direttoredel nuovo centro Vera Stoppioni,nelle Marche «è malato un neona-to su 1.750, quindi queste malattienon sono proprio così rare». All'in-contro ha partecipato Orazio Ga-brielli, direttore della Clinica pe-

diatrica ad Ancona, che ha finan-ziato con 250.000 euro il tandemmassa, strumento evoluto che per-mette la diagnosi precoce. Al tavo-lo dei relatori, inoltre, il direttoredi Marche Nord, Aldo Ricci, e Fa-bio Tombari di Fondazione Carifa-no, ente che ha attivato una borsadi studio per neuropsichiatria in-fantile e acquistato un software,un programma elettronico, checonsentirà di mettere in rete entroil 2014 tutti i punti nascita nelleMarche.

Osvaldo Scatassi

`Nel mirino il casodella Rocca Malatestiananegata alle associazioni

RICORRENZAI TRENT’ANNIDEL BIANCHINIQuesta sera alle 21.15 il trentennaledel Circolo Bianchini con ilconcerto Le canzoni della radio:storie e melodie dell'Italia del '900tra le due guerre. Lo spettacolo ècurato da Giorgio Zoffoli dellaMaramao Italian Swing Band.Leggono: Maria Flora Gianmariolie Marco Florio.

PAOLINIDIVIETODI PARCHEGGIOEntra in vigore a partire da staserail divieto di parcheggio nell'excaserma Paolini, a Fano in vialeGramsci, dove il Comune intendetracciare le strisce a terra perdelimitare meglio i posti auto. Lemacchine lasciate in sosta durantela notte saranno rimosse dal carroattrezzi. Il parcheggio internoall'ex caserma chiude un'oraprima del solito, quindi alle 20, perriaprire domani intorno alle 16,una volta terminato l'intervento.Era stato programmato per lunedìscorso, ma il maltempo ne haimposto il rinvio.

CULTURAMARATONADEL FAIFano è tra le 90 città italiane cheoggi concorrono alla maratonadella cultura. All’interno dellarassegna Fan(n)o Cultura, oggiappuntamento con la secondaedizione di «Faimarathon – Con ilGioco del Lotto e il Fai, l’unicamaratona che si corre con gliocchi», evento nazionale a curadelle Delegazioni e dei volontariFai e ideato e realizzato inpartnership con Il Gioco del Lotto,a sostegno della campagna diraccolta fondi «Ricordati disalvare l’Italia». La Faimarathon èuna passeggiata non competitiva,una «maratona culturale» a tappeche oggi dalle 10 si snoderà per dueore nei più bei palazzi del centrostorico.

Contestata la gestione della cul-tura attuata dalla vice sindacoMaria Antonia Cucuzza, ieri du-rante un incontro nel Municipiodi Fano. L'associazione Alterna-tiva Libertaria ha riaperto il casoestivo riguardante il Fuorisalo-ne e il repentino diniego dellarocca Malatestiana come sededell'iniziativa, sostenendo che lagiunta comunale discrimina fraassociazioni. E il filtro sarebbe lostrumento del patrocinio. «Èl'unico modo - ha detto MoniaAndreani di Alternativa Liberta-ria - per accedere ad alcuni spazipubblici senza pagare oneri e an-che una pratica che divide, per-ché permette alla giunta di sele-zionare iniziative di serie A, diserie B o di nessuna serie»Z. Nelcaso del Fuorisalone, Cucuzza silimitò a dire che il diniego erafrutto di un'incomprensione fragli organizzatori e la consultaculturale, astenendosi da ogni al-tra considerazione come ha fat-to anche ieri. «Quale accesso aglispazi pubblici è consentito alleassociazioni, ai cittadini e allecittadine della nostra città? Chidecide e come si decide l'uso de-gli spazi, perché non sono chiarele regole del gioco?», ha detto

Andreani di fronte a una settan-tina di persone. Una serie di do-mande che richiamava la nota dichiarimenti scritta oltre un an-no fa, cui però «non è stata dataalcuna risposta. E la vicenda del-la rocca Malatestiana ha pur-troppo evidenziato la scarsa pro-pensione dell'assessorato a man-tenere fede agli impegni presicon la consulta: al fatto cioè chelo spazio sarebbe stato disponi-bile alle associazioni organiz-zando un apposito calendario. Ilnodo è: vogliamo una cultura so-stenuta o calibrata dalla giuntacomunale o vogliamo la libertà ela norma che consenta ai fanesidi ottenere spazi e strumenti ne-cessari a fare cultura? Occorreevitare il rischio che la consultadiventi uno spazio capace diescludere».

L’assessore regionale Almerino Mezzolani

PER L’AMMINISTRATOREREGIONALE È IMPORTANTEMANTENERE IL LIVELLOQUALITATIVO E AMMETTE«L’IMPORTANTE È SUPERAREQUEST’ANNO ORRIBILE»

AMMINISTRATIVEIl segretario Stefano Marche-giani è il primo e unico candi-dato sindaco in lizza per la con-sultazione interna del Pd fane-se. Il suo nome sarà votato ascrutinio segreto dall'assem-blea comunale del partito, con-vocata per la serata di dopodo-mani. Il risultato sembra scon-tato, però Marchegiani inter-preta questo passaggio politi-co come ulteriore garanzia ri-spetto al proprio gradimento.Dovrà infatti essere superiorealle firme raccolte a sostegnodella candidatura. E mentrestringono i tempi del confron-to con i possibili alleati, Sini-stra Unita e lista civica del so-cialista Massimo Seri, lasciaaperto uno spiraglio di trattati-va con grillini e Bene Comune,che ieri ha celebrato la propriaassemblea degli iscritti. Unospiraglio non più agibile in pri-ma battuta, perché le Apette diBene Comune hanno scelto datempo l'alleanza con Fano a 5stelle, ma che sembra difficileanche in caso di ballottaggio.«Non è vero - argomenta Mar-chegiani - che il Pd non abbiapiù cercato Bene Comune, alcontrario di quanto sento dire.I nostri precedenti incontri sisono conclusi in modo cordia-le e anche se l'esito è stato ne-gativo, nessuna porta chiusanei loro confronti. Prendiamoatto del terzo polo nella politi-ca fanese, che non esclude unconfronto intelligente sul pro-gramma. Se Fano è una città ci-vile e dignitosa, ci sarà pure unmerito nell'operato del centro-sinistra. Piste ciclabili e Cittàdei bambini, solo per fare dueesempi». Mentre il Pd si con-

centra sulle possibili alleanzee si prepara a verificare se siapossibile ampliarle, Bene Co-mune fa altrettanto con i movi-menti della cittadinanza atti-va. «Siamo in difficoltà rispet-to all'attuale maggioranza,una destra brutta, tutt'altroche liberale, ma con il Pd vedoben pochi punti di contatto, seloro non cambiano in modo ra-dicale, oltre a una genericasensibilità analoga alla nostrasul sociale», ha detto Carlo DeMarchi, presidente della listacivica, al termine dell'assem-blea. Approvata a grande mag-gioranza (32 voti su 38 presen-ti) l'alleanza con i grillini e l'ac-cettazione del loro candidato,che sarà il capogruppo HadarOmiccioli. Ad alcuni, però, ilpassaggio è rimasto indigesto:quattro contrari e due uscitediplomatiche dall'aula.

O.S.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cultura, all’incontrocontestata la gestione

Il Pd cerca spiragliin Bene Comune

INTANTO MARCHEGIANIÈ L’UNICO CANDIDATOSINDACO IN LIZZAPER LE CONSULTAZIONIINTERNEAI DEMOCRAT

«L’ospedale unicosarà indispensabileper la sanità»

INTANTO L’AZIENDAMARCHE NORDAVVIERÀ LO SCREENINGNEONATALEPER LE MALATTIEMETABOLICHE RARE

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Casella di testo
Page 13: Priebke, il no della Chiesa - Movimento 5 Stelle Fanoforme strutturali, come la cu-stodiacautelare».MatteoRen-zi lancia la campagna per le primarie del Pd e lo fa, come di consueto,

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Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.it

MOSTREP E S A R O Si è inaugurata ieri, a Palaz-zo Gradari la Mostra Antologicadedicata a Franco Cacciaguerra:un'occasione per ricordare un arti-sta davvero originale con un fortedesiderio di ricercare e di ampliarela sua visione artistica, partendoda un vero e proprio talento natu-rale. Un personaggio davvero eclet-tico e particolare che, nonostante isuoi natali milanesi, è stato parteintegrante del nostro territorio siaper il matrimonio con Annie Nin-chi che per la sua formazione arti-stica come allievo di Anselmo Buc-ci. Le sue opere sembrano quasirappresentare tutta la storia del'900 in un'evoluzione pittorica cheva dal naturalismo di Bucci versoun'astrazione sempre più totale.Cacciaguerra è stato infatti capacedi superare la sua formazione ecatturare il «sentire» dei movimen-ti artistici di quegli anni grazie aisuoi continui spostamenti che lohanno portato a Parigi e a Romaproprio nel periodo della primatransavanguardia. La Mostra ri-marrà aperta fino al 10 novembre,tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e lemattine (dal martedì al sabato) dal-le ore 10 alle 12.

Si apre oggi alle ore 17, nello Spa-

zio-Nobili dello storico palazzo co-munale di Montelabbate una nuo-va mostra di fotografie «architetto-niche» dal titolo «Prelievi urbani»del recanatese Franco Cingolani,contemporaneamente alla presen-tazione del libro «Forse è solo per-ché non dovevo morire» delloscrittore Francesco Nicolini. Fran-co Cingolani, fotografo recanatese,cerca di astrarre l’architettura delpaesaggio urbano attraverso unlinguaggio che tramuta la realtà vi-siva: i suoi «Prelievi urbani» diven-tano lo strumento essenziale cheassedia e stravolge le cose con cuil’artista segna la sua presa di pos-sesso. Il libro di Francesco Nicoliniraccoglie i ricordi scritti per lui dalgiovane nonno Peppe (al secoloCermaria Elmo) che a 20 anni sitrovò buttato nella grande fornacedella Prima guerra mondiale. Ilnonno Peppe racconta i fatti cosicome li ha vissuti in prima perso-na, senza esprimere giudizi di con-danna verso i responsabili, anchese dal racconto emerge la consape-volezza del grande massacro a cuiha assistito. L'ingresso è gratuito.Per visitare la mostra nei prossimigiorni è necessario contattare il Co-mune di Montelabbate al numero0721/4731.

Elisabetta Marsigli© RIPRODUZIONE RISERVATA

MUSICANell’ambito delle iniziative dellasettimana dedicata alle associazio-ni culturali fanesi, con il coordina-mento della Consulta per la cultu-ra del Comune di Fano, gli Amicidel Teatro della Fortuna,attentinon solo alla musica colta, ma an-che a quella popolare e giovanile,hanno deciso di offrire uno spetta-colo oggi alle 16, nel bellissimo tea-tro della città. Si tratta di un con-cept-concert, un concerto a tema,come lo definisce il suo ideatore econduttore Umberto Bultrighini,che vuole riproporre all’attenzio-ne di giovani e meno giovani aspet-ti spesso dimenticati o banalizzatidella cosiddetta «era beat».Un’epoca, quella del beat, che harappresentato, sia in campo musi-

cale che in quello più generale del-la cultura e del costume, il primogrande momento di aggregazionegiovanile nel segno dell’indipen-denza dalle precedenti generazio-ni, tanto da imporre in manierairreversibile la categoriadel giovane come sog-getto autonomo. An-che se il movimentoè stato poi strumen-talizzato e in partesnaturato dall’indu-stria culturale, nonbisogna dimenticarel’universalismo pacifi-sta e individualista, colti-vato anche per suggestionedi grandi scrittori americani comeKerouac e Ginsberg. Anche per iragazzi italiani della metà degli an-ni ’60, la canzone beat ha veicolatoansie libertarie individuali e nuove

concezioni esistenziali che si rifa-cevano alla grande stagione lette-raria e poetica della beat genera-tion degli anni Cinquanta. Quellabeat è stata una musica che, attra-

verso la sintesi del blues e delrock’n’roll, ha gettato le ba-

si di tutti gli sviluppi suc-cessivi della musica

pop, di quella che vie-ne comunementedetta la musica gio-vane. Lo spettacoloideato da Bultrighini

propone un percorsotra note, racconto e re-

citazione che rievoca an-che i momenti più importanti

del beat italiano. Lo accompagna-no in questo percorso la band deiTubi Lungimiranti fondata nel1965, il poeta e cantautore GeneGugliemi e l’attore Marco Florio.

La cacciaal tesorodiventaletteraria

Adottal’autore

Tartufo bianco

GASTRONOMIA

Tartufo che passione. La do-menica all’aroma del pre-zioso tubero invade San-t’Angelo in Vado e Pergola.Tanti gli eventi organizzatiper oggi nelle due città. Nel-

la cittadina adagiate sulle rivedel Metauro la 50 Mostra Nazio-nale del Tartufo Bianco Pregiatodelle Marche scatta alle 9 con«Campagna Amica», manifesta-zione curata da Coldiretti, allapresenza del Capo dipartimentodel ministero delle Politiche agri-cole, Giuseppe Blasi, del presi-dente di Coldiretti Marche, Gian-nalberto Luzi, e del presidentedi Coldiretti Pesaro, TommasoDi Sante. Grande curiosità per laprima «Bottega italiana mobile»,lanciata dall'azienda agricola Lu-zi di Sant'Angelo in Vado che as-sieme a 14 produttori della pro-vincia comporranno il maxi mer-cato di Campagna Amica. PiazzaUmberto I, che da ieri e fino al 3novembre, è stata rinominata«Piazza del Tartufo» aprirà i bat-tenti alle 9,30 con stand dedicatial «Tuber Magnatum Pico». Ma èalle 11 che la 50esima Mostraprenderà ufficialmente il via alsuono della banda cittadina diSanta Cecilia. Visite guidate allebellezze storiche di Sant’Angelo,a quelle dell’antica Massa Traba-ria, alle tante mostre presenti, so-no organizzate per tutta la gior-nata. Il centro storico si riempirà

di curiosità, laboratori per bam-bini, spettacoli itineranti fino altardo pomeriggio. Chiusura del-la prima giornata al teatro Zuc-cari alle 21 con lo spettacolo«Musica e poesia al Tartufo».

A Pergola invece va in scena laseconda giornata della «FieraNazionale del tartufo di Pergola»con un ospite d’eccezione: PaoloCevoli con il suo spettacolo “Mu-sica Maestro”. Il famoso comicolanciato da Zelig si esibirà alle17,30 in piazza Battisti. L’apertu-

ra della seconda giornata del tar-tufo è prevista per le 9 con standespositivi e degustazioni di pro-dotti di qualità. Alle 9,30 scatteràla terza escursione cicloturistica«Città del Tartufo» in mountainbike. Intrattenimenti musicali eangoli per ragazzi saranno spaziper la città e ancora mostre arti-stiche e naturalmente visite aibronzi d’orati della città di Per-gola.

Andrea Perini© RIPRODUZIONE RISERVATA

P E S A R O Oggi alle nuovoappuntamento di«Adotta l’autore», ilprogetto promossodalla Provincia incollaborazione convari enti e con ilcoordinamento de «Lefoglie d’oro» di Pesaro.Sarà proprio dallalibreria, in via Morselli,che partirà una «cacciaal tesoro letteraria»,animata dagli attori delTeatro delle Isole edispirata alla storia inrima «Chiaroscuro» diGuido Quarzo.L’iniziativa ha un costodi 5 euro.

Historicamentea Gradarasi giocacon la storiaG R A D A R A Si terrà oggi aGradara«Historicamente, ilgioco nella storia, lastoria in gioco», lamanifestazioneslittata lo scorso finesettimana a causa delmaltempo. L'interopomeriggio saràanimato dalaboratori,animazioni, percorsitematici, ludotecastorica, tornei.L'ingresso è gratuito.L'evento, giunto allasua seconda edizionee organizzato daGradara Innova,rientra nella FestaInternazionale dellaStoria promossadall'Università diBologna. Infowww.gradarainnova.it.

Oggi pomeriggioiniziativaper i bambiniin centro storicoorganizzatadalla Provincia

In alto il conte Cacciaguerracon la sua Lambretta, a destrae sotto due suoi quadri

A Sant’Angelo in Vado e Pergola le tradizionali sagreTante le iniziative in programma, si ride con Cevoli

La domenica dei tartufi

A Fano la beat generation a teatro

Tra Cacciaguerrae i Prelievi urbani

PESAROLORETO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890

I Puffi 2 di Raja Gosnell; con Christina Ricci, Katy

Perry, Neil Patrick Harris, Jayma Mays (anima-

zione) 15.00-16.45

Emperor di Peter Webber; con Tommy Lee

Jones, Matthew Fox, Kaori Momoi (drammatico)

18.30-20.30

MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334

Sala1 Cattivissimo Me 2 2K di Chris Renaud; di Pierre

Coffin; (animazione)

14.30-16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 2 Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

14.30-16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 3 Anni Felici di Daniele Luchetti; con Kim Rossi

Stuart, Micaela Ramazzotti, Martina Gedeck,

Niccolò Calvagna, Samuel Garofalo (dramma-

tico) 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30

ODEON Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707

Chiusura estiva

SOLARIS Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615

A La grande bellezza di Paolo Sorrentino; con Toni

Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli (dramma-

tico) 21.00

B La grande bellezza di Paolo Sorrentino; con Toni

Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli (dramma-

tico) 16.30-18.45-21.00

C Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il mare dei

mostri di Thor Freudenthal; con Logan Lerman,

Nathan Fillion, Alexandra Daddario (avventura)

15.30-17.20

C Bling Ring di Sofia Coppola; con Emma Watson,

Taissa Farmiga, Israel Broussard (drammatico)

19.00-21.00

UCI CINEMAS PESARO Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960

Sala 1 Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

15.00-17.30-20.00-22.30

Sala 2 Gravity 3D di Alfonso Cuarón; con George Cloo-

ney, Sandra Bullock (fantascienza)

15.15-17.45-20.15-22.30

Sala 3 Il cacciatore di donne di Scott Walker; con Nico-

las Cage, John Cusack, Vanessa Hudgens (thril-

ler) 15.30-17.45

Sala 3 Cattivissimo Me 2 di Chris Renaud; di Pierre Cof-

fin; (animazione) 15.15-17.45

Sala 3 Bling Ring di Sofia Coppola; con Emma Watson,

Taissa Farmiga, Israel Broussard (drammatico)

20.15

Sala 4 Rush di Ron Howard; con Chris Hemsworth, Da-

niel Bruehl, Olivia Wilde (azione)

14.40-17.20-20.00-22.40

Sala 5 Cattivissimo Me 2 di Chris Renaud; di Pierre Cof-

fin; (animazione) 15.00-17.30-20.00-22.30

Sala 6 I Puffi 2 di Raja Gosnell; con Christina Ricci, Katy

Perry, Neil Patrick Harris, Jayma Mays (anima-

zione) 15.00-17.30

Sala 6 Oltre i confini del male - Insidious 2 di James

Wan; con Patrick Wilson, Rose Byrne, Barbara

Hershey (horror) 20.00-22.30

FANOCITYPLEX POLITEAMA

via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389

Sala 1 Cattivissimo Me 2 di Chris Renaud; di Pierre Cof-

fin; (animazione) 15.00-17.00-19.00-21.00

Sala 2 Anni Felici di Daniele Luchetti; con Kim Rossi

Stuart, Micaela Ramazzotti, Martina Gedeck,

Niccolò Calvagna, Samuel Garofalo (dramma-

tico) 15.00-17.00-19.00-21.00

Sala 3 Monsters University di Dan Scanlon; (anima-

zione) 15.00

Sala 3 Diana - La storia segreta di Lady D. di Oliver Hir-

schbiegel; con Naomi Watts, Naveen Andrews,

Douglas Hodge (biografico) 17.00

Sala 3 Rush di Ron Howard; con Chris Hemsworth, Da-

niel Bruehl, Olivia Wilde (azione) 19.00-21.00

MALATESTA via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677

Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

16.30-18.30-20.30

MASETTI Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244

Riposo

UCI FANO Via Einaudi, 30 - Tel. 892960

Sala 1 Cattivissimo Me 2 di Chris Renaud; di Pierre Cof-

fin; (animazione) 15.00-17.30-20.00-22.30

Sala 2 Cattivissimo Me 2 3D di Chris Renaud; di Pierre

Coffin; (animazione) 15.20-17.45-20.10

Sala 2 Bling Ring di Sofia Coppola; con Emma Watson,

Taissa Farmiga, Israel Broussard (drammatico)

22.30

Sala 3 Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

15.15-18.10-21.05

Sala 4 Oltre i confini del male - Insidious 2 di James

Wan; con Patrick Wilson, Rose Byrne, Barbara

Hershey (horror) 15.25-17.50-20.20-22.45

Sala 5 I Puffi 2 di Raja Gosnell; con Christina Ricci, Katy

Perry, Neil Patrick Harris, Jayma Mays (anima-

zione) 15.10-17.40

Sala 5 Il cacciatore di donne di Scott Walker; con Nico-

las Cage, John Cusack, Vanessa Hudgens (thril-

ler) 20.05-22.30

Sala 6 Gravity 3D di Alfonso Cuarón; con George Cloo-

ney, Sandra Bullock (fantascienza)

15.50-18.00-20.20-22.40

ACQUALAGNAA. CONTI P.zza Maffei - Tel. 328.1115550

Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

16.30-21.15

CANTIANONUOVO FIORE Via IV Novembre, 14

Riposo

URBINODUCALE Via Budassi, 13 - Tel. 0722.2413

Sala 1 Cattivissimo Me 2 di Chris Renaud; di Pierre Cof-

fin; (animazione) 16.00-18.00-20.00-22.00

Sala 2 Aspirante vedovo di Massimo Venier; con Fabio

De Luigi, Luciana Littizzetto (commedia)

16.30-18.30-20.30-22.30

NUOVA LUCE Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059

Chiuso

AL CINEMA SALA PER SALA

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-TRX IL:12/10/13 21:26-NOTE:

-MSGR - 14 PESARO - 52 - 13/10/13-N:

52

Domenica 13 Ottobre 2013www.ilmessaggero.itSport

MATELICAGIULIANOVA

CALCIO SERIE DPazzi fa il suo mestiere, di ex e digoleador incallito, la Civitanovesecapolista piazza lo scatto e il Fa-no, alla seconda sconfitta in fila,rischia l’avvitamento. Niente dimortificante, se giochi contro laprima e soprattutto una squadramolto più completa, ma la classifi-ca che langue e certi limiti struttu-rali non sono i migliori compagnidi viaggio. Del calcio il gol è il suc-co e di questo anticipo televisivoha rappresentato anche la sintesi.Buonaventura lavora una palla

morbida che la correzione fortui-ta di Torta aggiusta sulla testa diPazzi. Tocco di giustezza e Tonel-li, che da vice-Ginestra se l’è cava-ta, è troppo più in là per prender-la. Siamo a metà primo tempo ead un inizio senza timidezze deigranata ha già corrisposto la capa-cità della Civitanovese di lasciarepoco e, con poco, di ottenere tan-to. Davanti la qualità non manca egià all’11’ Tonelli s’era dovuto op-porre a un tiro cross di Buonaven-tura e alla girata troppo debole diPazzi. Alla squadra che Omiccioliha rimodulato a specchio, con Fa-tica davanti alla difesa, Lunardinida interno e Antonioni a ridossodi Stefanelli e Fabbri, ci vuole unpo’ per riprendersi dallo svantag-gio. Quando succede, siamo giàtornati al 4-3- 3 e per poco non ciscappa l’1-1. Con Fatica che si al-lunga senza trovare la precisionesull’angolo di Lunardini e soprat-tutto con il tap in di Antonioni rin-tuzzato da Schiavone, dopo cheCattafesta non aveva trattenuto lastilettata di Sassaroli. Troppo po-

co per scalfire le sicurezze dellaCivitanovese, che dopo l’interval-lo passa a giustificare un risultatosin lì premiante. Zanetti si appiso-la, Buonaventura gli scippa pallae Pazzi, dopo aver saltato ancheTonelli, incrocia l’esterno della re-te. E poi di nuovo Buonaventuradal fondo per Coccia il cui diago-nale anche deviato esce di niente.Ancora Pazzi da lontano e Tonellic’è, infine Buonaventura in mi-schia con buon riflesso ma senzamira. Tutto in meno di otto minu-ti, prima di corazzarsi per svuota-re sul nascere qualsiasi ipotesi diritorno del Fano. Fuori Buonaven-tura, dopo un’ora, e dopo l’espul-sione di Boateng, troppo irruento,anche Bolzan e infine Pazzi.Un’Alma lenta e senza il colpo digenio finisce inghiottita in unametà campo da ora di punta. Pocoo niente anche dai cambi e occa-sioni vicine allo zero, a meno dinon promuovere al rango uncross dal fondo di Antonioni chenessuno raccoglie e un tiro di con-trobalzo di Provenzano. In pienorecupero e un attimo dopo unapercussione solitaria di Trillini ar-ginata in qualche modo. Civitano-vese in brodo di giuggiole, Fanocostretto a passare ai rimedi. Il dgDe Leo promette un paio di inter-venti sul mercato, ma farli in fret-ta e per di più quelli giusti non èuno scherzo.

Andrea Amaduzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Carucci oggi torna inpanchina dopo la squalifica

CIVITANOVESE 1A. J. FANO 0

I COMEMNTIC I V I T A N O V A Acclamato a gran voce,Osvaldo Jaconi è corso sotto la gra-dinata per ricevere, da solo, il tri-buto degli ultras. «Li ringrazio, inme vedono qualcosa, forse un sim-bolo, però il merito è tutto degli at-tori che scendono in campo». Aiquali, però, non ha risparmiatouna tirata d'orecchi nell'intervallo.«Non ero affatto contento. Abbia-mo fatto un gol che è servito pervincere ma non può andarti sem-pre bene. Dovevamo, per le oppor-tunità avute, mettere il risultato alsicuro nel primo tempo. Il Fano hagiocatori importanti ed esprimeun buon calcio, ci sta che può fartiun gol. In più noi abbiamo giocato-ri come Pazzi e Buonaventura chenon hanno fatto la preparazione enon hanno quindi i 90'. Mettici il

campo pesante e le ingenuità degliunder, vedi le troppe ammonizioniprese per mancanza di malizia checi hanno costretto a giocare in die-ci, e poteva scapparci la frittata.Bravi, comunque, a non concedereoccasioni nella ripresa. La difesaha confermato le sue qualità. Oc-chio, però, domenica prossimamancheranno per squalifica Co-motto e Boateng». Inutile fargli no-tare la classifica. «Altra legna perl'inverno. Non posso dire altro per-chè non conosco ancora il pesospecifico di questa squadra. E unmomento che va così e ce lo pren-diamo». Tra i più soddisfatti, MaxTrillini che ha fatto il suo debuttoin campionato. Dieci minuti incampo e quasi ci scappava il rad-doppio. «Peccato, ho visto il portie-re in uscita con le gambe apertema è riuscito a respingere il miotocco. Se ho sofferto la panchina?

Certo vedere i compagni in campoe starsene sempre seduti non è ilmassimo. Ma io metto sempre ilgruppo davanti a tutti. Questo è ilprimo anno che non sono un un-der, sapevo che non potevo partiretitolare anche perchè nella Civita-novese ho davanti fior di giocatori.Ma ho deciso di mettermi in giococon questa squadra e con questomister. So che avrò le mie occasio-ni». Infine il match winner. «Garadura, vittoria importante -dice Paz-zi alla sua terza rete stagionale- ri-spetto agli scorsi campionati, i va-lori sono più alti. C'è equilibrio percui la differenza può farla solo ladeterminazione e la voglia di sacri-ficarsi. Abbiamo sofferto parec-chio, pur non concedendo occasio-ni nella ripresa. Sarà così ogni do-menica».

Emanuele Pagnanini© RIPRODUZIONE RISERVATA

OLYMPIA AGNONESERECANATESE

Il granata Nodari intervienein scivolata su Zivkov

MATELICA (4-2-3-1): Passeri; Gilar-di, Ercoli, D'Addazio, Tonelli; Scartoz-zi, Lazzoni; Martini, Moretti, Mangio-la; Cognigni.A disposizione: Spitoni, Rocchegiani,Lanzi, Silvestrini, Vitali, Jaschetta,Api, Staffolani, Scotini. All. Carucci.GIULIANOVA (4-3-3): Famè; DelGrosso, Venneri, D'Orazio, Lo Rosso;Fantini; Maschio, Berretti; Zouhri,Dos Santos, Esposito.A disposizione: Natali, De Sanctis, DiGioacchino, Di Sante, Broso, De Luca,Rinaldi, Puglia, Iachini. All. Ronci.Arbitro: Moretti di Foligno.

Omiccioli recrimina«Più giusto un pareggio»

`L’allenatore: «Controil Giulianova puntiamoal primo successo interno»

LE DUE SQUADREIN UN MOMENTO NOI LEOPARDIANIRECUPERANO GARCIANIENTE DA FAREPER BOLZAN

OLYMPIA AGNONESE (4-2-3-1):Biasella; Rolli, Litterio, Pifano,De Paulis; Wade, Partipilo; Da-metti, Ricamato, Pettrone; Kei-ta.A disposizione: Vescio, Patriarca,Vinciguerra, Zarlenga, Mancini,Sulmonetti, Orlando.Allenatore: UrbanoRECANATESE (4-3-1-2): Verdic-chio; Di Marino, Patrizi, Commi-tante, Brugiapaglia; Garcia, Mori-coni, Piraccini; Gigli; Galli, Noh-man.A disposizione: Cartechini, Seba-stiani, Severini, Agostinelli, Bar-tomeoli, Catinari, Curzi, Latini,Palmieri.Allenatore: PierantoniArbitro: Carella di Bari.

Il gol partita realizzato da Pazzi nel primo tempo. In basso: Torta e Lunardini intervengono su Bolzan (Fotoservizio FEDERICO DE MARCO)

CALCIO SERIE DR E C A N A T I Trasferta in Molise perla Recanatese (nella foto l’attac-cante Nohman) che cerca il ri-scatto sul campo (in sintetico co-me il Tubaldi) dell'Olympia Agno-nese. Garcia recupera dall'infor-tunio, niente da fare invece perBolzan e Iacoponi che si aggiun-gono agli ancora indisponibili Al-legrini e Cianni (l'argentino tornatra sette giorni contro il Mateli-ca). I granata allenati da CorradoUrbano, dopo un buon inizio ditorneo, si sono smarriti e nelle ul-time tre gare hanno rimediato al-trettante sconfitte. Se l'OlympiaAgnonese affronterà la partita dioggi con l'obbligo di riscattarsi,altrettanto è chiamata a fare laRecanatese che vuole riassapora-re il gusto della vittoria dopo undigiuno iniziato dallo scorso otto

settembre. Il pareggio serve a po-co ad entrambe le squadre, quin-di i ventidue in campo dovrannogiocare con l'unico obiettivo diconquistare l'intera posta in pa-lio. Più che mai determinato è iltecnico dei giallorossi GilbertoPierantoni. «Lasciamoci alle spal-le le partite perse con Celano, Ter-moli e Civitanovese. Lasciamocialle spalle anche il pareggio conla Renato Curi, errori, sfortuna,assenze, la stessa classifica, per-ché è bene che gli umori non en-trino con noi in campo. Dobbia-mo avere coraggio. Siamo all'ini-zio della stagione, la classifica haun valore relativo ma non vogliotrovarmi in zone poco rassicuran-ti. L'Agnonese è alla nostra porta-ta, le assenze non devono essereun alibi, pesano ma andiamo incampo in undici».

E. Fio.© RIPRODUZIONE RISERVATA

CIVITANOVESE (4-3-1-2): Cattafesta5.5; Boateng 5.5, Comotto 6.5, Morbi-ducci 6.5, Schiavone 6; Rovrena 6, Coc-cia 6.5, Zivkov 6; Bolzan 6 (32’ st Botti-cini sv); Pazzi 6.5 (40’ st Trillini sv),Buonaventura 6.5 (15’ st Tarantino5.5). Allenatore: Iaconi.A.J.FANO (4-3-1-2): Tonelli 6; Nodari6, Torta 5.5, Zanetti 5.5 (35’ st Proven-zano sv), Cesaroni 5.5; Lunardini 6, Fa-tica 6 (20’ st Cicino 5), Sassaroli 6; An-tonioni 5.5; Stefanelli 5, Fabbri 6 (22’ stMuratori 5.5). A disp.: Marcantognini,Clemente, Favo, Pistelli, Vitali, Ange-lelli. Allenatore: Omiccioli.Arbitro: Marchetti di Ostia LidoRete: 22’ pt Pazzi.

Matelica, mister Carucci«Vogliamo i tre punti»

Jaconi acclamato dai tifosi: «Il merito è di tutti»

Recanatese ad AgnoneIl pareggio non serveC I V I T A N O V A «La prestazione c'è sta-

ta. Però il calcio vive anche dimomenti particolari. Lo stessoJaconi ha ammesso che allaCivitanovese adesso gira bene.Per noi è il contrario». MircoOmiccioli non vede una squadraallo sbando nonostante le duesconfitte consecutive. «Tutt'altro,abbiamo giocato alla pari in casadella capolista e potevamo usciretranquillamente con un punto-dice- Meglio il primo tempo,però. Nella ripresa l'ansia dipareggiare ci ha giocato unbrutto scherzo. Abbiamo perso ledistanze e fatto troppaconfusione. L'esordio di Tonelliin porta? E' andato bene ma nonavevo dubbi. L'esperimentodell'under in porta si puòripetere. Però Ginestra per noi èun valore aggiunto»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti

CIVITANOVESE STENDEIL FANO CON PAZZI GOL`Continua la grande marcia dei rossoblù in vetta alla classifica. Granata battutiLa svolta decisiva nel primo tempo con la deviazione vincente di testa del bomber

CALCIO SERIE DM A T E L I C A Rompere il ghiaccio ela scia di pareggi con la primavittoria in casa. E' questo l'obiet-tivo del Matelica di mister Ca-rucci contro il Giulianova, squa-dra allestita per dar fastidio allegrandi. I locali provengono dauna serie positiva di quattro pa-reggi e vanno a caccia di trepunti fondamentali, sia per laclassifica che per dare una svol-ta ancora più forte ad un mora-le comunque alto. «Veniamo dauna serie utile di risultati - dicel'allenatore Carucci - e la vitto-ria ci serve per fare il salto. Vo-gliamo questo successo che sa-rebbe il primo in serie D davan-ti al nostro pubblico. La squa-dra è in crescita, il trend è posi-tivo e la vittoria ci proiettereb-be più in alto». «Gli ultimi risul-tati, anche se sono stati pareggima con tutte squadre di grossolivello - prosegue Carucci - cihanno dato fiducia ed ho vistola squadra a posto anche sotto ilprofilo mentale. Non bisognaabbassare la guardia, perché inD tutte le partite sono delicatis-sime. Inoltre, il Giulianova siavvale di giocatori di grossaqualità come Carrozzieri, Espo-sito, Dos Santos, Berretti. Chesono in grado di fare la differen-za in qualsiasi momento». Ma-telica che dovrebbe rispettarela squadra e l'assetto visto alDel Conero contro l'Ancona.Ancora fuori Cacciatore, Coraz-zi e Boria, fermi per infortunio,Staffolani potrebbe partire an-cora dalla panchina. L'unicodubbio riguarda Ercoli, per un

taglio alla caviglia, ma dovreb-be farcela. Confermato in difesaGilardi e Moretti dietro l'unicapunta Cognigni con Martini eMangiola sugli esterni alti. Bot-teghini chiusi per questioni diordine pubblico. Si entra solocol biglietto acquistato in pre-vendita.

Angelo Ubaldi© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALMA REAGISCE E CREADUE BUONE OCCASIONIMA NELLA RIPRESAI LOCALI SFIORANOIL RADDOPPIOESPULSO BOATENG

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•• 12 DOMENICA 13 OTTOBRE 2013

C’È UN PO’ di Fano nella serie tv«Gomorra», prodotta da Skysull’omonimo romanzo di Rober-to Saviano, che si sta girando damesi a Napoli e che andrà in televi-sione nel 2014. Maria Vittoria Ab-brugiati, fanese doc, è infatti la«Script supervisor» della produzio-ne internazionale diretta dal regi-sta Stefano Sollima.

Vittoria, spiega innanzituttoqual è il tuo ruolo

«Seguo tutto ciò che riguarda il co-pione durante le riprese e la conti-nuità della storia. Io cerco di evita-re quelli che comunemente vengo-no definiti errori di edizione (l’edi-zione è il montaggio del film). Latroupe è composta da tanti ruoli, at-tori, fotografia, scenografia, costu-mi ecc, il successo finale dipendedal lavoro di ognuno, ma se qualco-sa non torna nella continuità la

script è la persona che se ne deveaccorgere e porvi rimedio. Esem-pio: controllare come è stata giratauna scelta, il movimento degli atto-ri, che il livello del bicchiere corri-sponda alle scene precedenti, che icapelli siano uguali, gli abiti, in-somma un sacco di impicci. Mal’aspetto più interessante per meche amo il cinema è la regia, la tec-nica cinematografica».

Come sei arrivata fin qui?

«Ormai sono quasi 23 anni che la-voro nel cinema. Dopo la laurea alDams di Bologna, mi sono trasferi-ta a Roma agli inizi degli anni 90.Ho iniziato come assistente alla re-gia, poi durante una produzione ilregista mi ha proposto come scriptsupervisor e da lì è partita la miacarriera».

Hai lavorato via via con gen-te famosa e film importanti...

«Sì, è vero, in questo sono stata an-che fortunata a collaborare congrandi autori, come Mario Moni-celli, Marco Bellocchio, GabrieleMuccino, Roberto Andò».

E Fano l’hai dimenticata?«Assolutamente no. Fano mi man-ca, lì ho il mio cuore, la mia fami-

glia, i miei nipotini. Gli amici diun tempo, quelli di sempre. Consi-dero un privilegio viverci e appenaposso ci torno».

Adesso stai vivendo questabellissimaesperienzaconSer-gio Sollima...

«Quando mi ha chiamato per pro-pormi la serie di Gomorra ero grati-ficata e impaurita, nonostante 20anni di esperienza sulle spalle. Erala prima volta che incontravo Solli-ma, il regista di «Romanzo crimi-nale» e «Akab». Conoscevo PaoloCarnera, il direttore della fotogra-fia, ma erano passati tanti annidall’ultimo film insieme e cosa piùimportante affrontare un lavoro co-sì complesso a livello di scenecruente, efferati omicidi, attentati,esplosioni, mi intimoriva, anchese venivo dalla difficile lavorazio-ne del film di Daniele Vicari«Diaz» su Genova durante il G8.Ora affrontare Gomorra, si prospet-tava come un lavoro altrettanto dif-ficile e complesso a livello di effettispeciali. Siamo entrati nelle case digente che convive ogni giorno conquesta cruda realtà, spesso personebravissime vicino a storie terribili,ragazzini diventati subito adulti.Pensa: un giorno in uno dei tantiquartieri difficili dove andiamo agirare stavo per fare una foto a unabimba di 7/8 anni con in braccio lasorellina più piccola, erano moltocarine. Lei mi ha bloccato dicendo“ma che si scimunita?”. Ecco, an-che una foto in certe realtà diventauna minaccia. So di essere coinvol-ta in un progetto tra i più impor-tanti ora in Italia, insomma sonodavvero emozionata di far parte diquesto percorso».

Silvano Clappis

«Gomorra», c’è una fanese dietro la cinepresaMaria Vittoria Abbrugiati fa parte dello staff che sta girando la serie tv per Sky

STA DIVENTANDO unavera e propria corsa per ilprimo posto, il sondaggiolanciato dal nostro giornaleriguardante il gradimentodei candidati a sindaco. No-ve i pretendenti al tronoche Stefano Aguzzi lasceràfra pochi mesi. Una classifi-ca, dopo che sono stateespresse oltre 6mila prefe-renze, in continua evoluzio-ne. Dopo diversi giorni pas-sati in testa ieri pomeriggioMirco Carloni del Pdl è pas-sato al quarto posto; al pri-mo posto col 25% delle pre-ferenze c’è Samuele Masca-rin di Sinistra Unita, segui-to da Luca Stefanelli del Pdcon il 23%. Dopo giorni disilenzio sta risalendo la clas-sifica Stefano Marchegianidel Pd col 16%, mentre Del-vecchio dell’Udc è al 14 percento ad un solo punto per-centuale su Carloni. Pratica-mente bloccati sul fondoGiancarlo D’Anna, HadarOmiccioli, Massimo Seri eManuela Isotti che vestesempre la maglia nera.

«LAMIA CITTA’»

«Appenaposso tornoa casa: lì ho la famiglia,le nipotine e tutti gli amici»

ILSONDAGGIO

Mascarinal primo posto:secondo Stefanelli

ANCORA UN treno che uccide. Que-sta volta a morire sui binari è un 52ennedi Cattolica, Davide Valenzieri, che permotivi ancora sconosciuti è stato travol-to ieri mattina poco dopo le 10 da un tre-no merci in transito a Fosso Sejore e di-retto a sud. Per l’uomo non c’è stato nul-la da fare. La locomotiva lo ha scaraven-tato in avanti uccidendolo all’istante. Ilmacchinista ha riferito agli agenti dellaPolfer di aver visto l’uomo e di aver suo-nato per allontanarlo dai binari ma è sta-to tutto inutile. Il 52enne ha invaso i bi-nari attendendo di esser travolto e ucci-so. Il traffico ferroviario è rimasto bloc-cato per oltre un’ora, in modo da consen-tire ai soccorritori e ai vigili del fuoco dirimuovere la salma e mettere in sicurez-za il tratto ferroviario. Ora le indagini

della polizia potrebbero fare luce sui mo-tivi che hanno spinto l’uomo a gettarsisotto il treno. Rimane aperta anche l’ipo-tesi che possa essersi trattato di un im-

provvido attraversamento dei binari eche malgrado ci siano stati i fischi ripe-tuti del locomotore, il 52enne sia rima-sto come paralizzato dalla minaccia divenir travolto.

MA QUESTA tragedia è solo l’ultima

di una serie di episodi nefasti riguardan-ti il treno. Dieci giorni fa, alla stazionedi Fano, un treno in velocità ha risuc-chiato nei binari un medico che stavaaspettando sulla banchina l’arrivo delproprio convoglio. Non è morto per mi-racolo. Un ragazzo senegalese invece èmorto dopo esser stato risucchiato, men-tre attraversava i binari, da un «Freccia-bianca» in transito alla stazione. E ierimattina il «Frecciabianca» è rimastobloccato in stazione per oltre un’ora inattesa che venisse ripristinato il passag-gio a Fosso Sejore. Poi a Pesaro, l’inter-vento provvidenziale del commissariatodi Urbino Andrea Massimo Zeloni haevitato che un mendicante venisse tra-volto da un treno in arrivo sul binarioquattro.

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IL DOPO

AGUZZI

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Maria Vittoria Abbrugiati con gli attori Esposito (a sx) e D’Amore

Nozze d’oro

ACCERTAMENTI

L’uomo è di Cattolica: da stabilirese si è trattato di un incidenteo se voleva farla finita

NOZZE d’oro per i coniugiAlberta Giovanelli e PietroMengacci di Fano.Oggi i co-niugi Mengacci festeggeran-no con le figlie Orietta e Eli-sabetta e le famiglie.

TRAGEDIA INFINITA L’INCIDENTE NEL TRATTO DI FOSSO SEJORE. TRAFFICO FERROVIARIO BLOCCATO PER OLTRE UN’ORA

Un altro morto sotto il treno: la vittima è un 52enne

silcla
Casella di testo
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••13FANODOMENICA 13 OTTOBRE 2013

LA NEUROPSICHIATRIAInfantile di Marche Nord è ilnuovo centro di Screening Re-gionale Allargato di malattiemetaboliche. La struttura fane-se che da 40 anni effettua le in-dagini sui circa 14mila neonatidella Regione per individuarefenilchetonuria, l’ipotiroidi-smo congenito e la fibrosi cisti-ca, entro la fine del prossimo an-no allargherà il raggio d’azionea 50 malattie metaboliche rare,invalidanti e spesso mortali,che se riconosciute per tempopossono essere trattate annul-lando gli esiti negativi. «La To-scana (una delle poche regioniitaliane che ha attivato lo scree-ning, ndr) — spiega Vera Stop-pioni, direttore della Neuropsi-chiatria Infantile — ha rilevatoun neonato malato su 1750. Se-condo questo dato le malattierare non sono proprio così ra-re». A confermarlo anche Ora-zio Gabrielli, Direttore dellaClinica pediatrica degli Ospeda-li Riuniti di Ancona: «Solo nel-le Marche — spiega — vengo-no seguiti 7mila pazienti conmalattia rara. L’obiettivo è indi-viduare precocemente e su tuttii bambini della Regione la ma-

lattia in modo da poterli curaree modificare radicalmente lastoria della loro crescita. Eccoperché è necessario coinvolgerepediatri ospedalieri, medici dibase e pediatri di libera scelta».

I PROSSIMI mesi saranno de-dicati a mettere in rete tutti ipunti nascita della Regione, aconsolidare le modalità di rac-colta e invio dei campioni datutti gli ospedali, procedura giàattivata per le tre malattie rareattualmente obbligatorie, e acreare una rete che dalla diagno-si porti all’individuazione deicentri di riferimento per la cu-ra. A Fano lo screening avverràattraverso uno strumento, chia-

mato Tandem Massa, utilizzan-do gli stessi cartoncini impiega-ti attualmente per gli screeningneonatali obbligatori «che rap-presentano — conclude la Stop-pioni — l’unica vera azione diprevenzione secondaria in epo-ca neonatale. Diagnosticare al-la nascita una malattia rara si-gnifica per il bambino e la suafamiglia la possibilità di cam-biare la storia naturale della lo-ro condizione». La tecnologia,del costo di 250mila euro, è sta-ta acquisita grazie ai finanzia-menti che il direttore della Cli-nica Pediatrica di Ancona, Ora-zio Gabrielli, ha destinato alSanta Croce; finanziamentiche facevano parte delle risorseministeriali per le malattie ra-re. Segue un primo interventoeconomico della Regione pergli esami ed un supporto dellaFondazione Carifano per l’atti-vazione di una borsa di studio el’acquisto del software che con-sentirà la messa in rete di tutti ipunti nascita delle Marche. «Inquesto modo — ha concluso ildirettore di Marche Nord AldoRicci — ci candidiamo a diven-tare un punto di riferimento an-che per le regioni limitrofe».

Tiziana Petrelli

COMUNE IL CANDIDATO SINDACO OMICCIOLI TIRA FUORI IL GIRO D’ITALIA, LA FONDAZIONE TEATRO ED ANCHE I RIMBORSI BENZINA

Il grido di dolore di Aguzzi non commuove i Grillini: «Non si risparmia»«IL GRIDO di dolore» del sindaco Stefa-no Aguzzi, per i vincoli imposti dal Pattodi Stabilità, non commuove il consiglierecomunale di Fano 5 Stelle e candidato sin-daco, Hadar Omiccioli. Per il grillino sonotante le occasioni mancate dalla giuntaAguzzi di risparmiare risorse pubbliche odi sfruttare i finanziamenti dell’Unione eu-ropea. «In questi anni il Comune — fa nota-re Omiccioli — si è comportato come unacicala piuttosto che fare la formica. Con

una mozione, non ancora discussa, chiedia-mo una diversa regolamentazione dei rim-borsi chilometri per assessori e consigliericomunali. In base alla normativa nazionalechi non è residente dentro la città di Fano(vedi le frazioni di Marotta, Bellocchi-Fal-cineto o in Sicilia) può chiedere il rimbor-so spesa del viaggio che lo porta da casa allasede del Comune, per impegni istituziona-li. E così circa mille euro a consiglio comu-nale se ne vanno via per i rimborsi di viag-

gio. Parliamo dei consiglieri Gresta, Santi-ni, Sanchioni e Stefanelli provenienti dallazona di Marotta. Parliamo del sindaco cheviene da Falcineto, in questo caso, quasitutti i giorni (circa 3.700 euro di rimborsiannuali) e infine di Oscardo Ferri, residen-te ad Augusta in Sicilia».Di scelte della giunta Aguzzi da metteresotto la lente d’ingrandimento, Omiccioline ha diverse. La più recente riguarda lapartecipazione del Comune alla società Fa-

num Fortunae.«Partecipazione — afferma Omiccioli —non giustificata, visto che la società nonsvolge un servizio pubblico, in quanto l’ae-roporto è gestito dall’Enac, ma solo dei ser-vizi commerciali». E ancora: «A cosa sonoserviti i 120 mila euro spesi nel 2012 per latappa del giro d’Italia? Perchè non è statariscossa la fidejussione della nuova pisci-na? Perché Fano non ha progetti finanzia-to dall’Unione Europea?».

SANITA’ LA STRUTTURA ALL’INTERNO DEL CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA DEL S. CROCE

Fano capitale per le malattie rareIl direttore Aldo Ricci: «Diventeremo un punto di riferimento»

Vera Stoppioni, responsabile del Centro di NeurospichiatriaInfantile che opera all’interno del Santa Croce

«UN SINDACO nervoso, forseperché non gli tornano i conti nellasua maggioranza». Così dai banchidell’opposizione descrivono ilsindaco Stefano Aguzzi nella sedutamonografica del consiglio comunaledi venerdì dedicata alla gestionedella raccolta differenziata.Incalzato da Bene Comune e Fano 5Stelle, di fronte ad un pubblicopiuttosto numeroso per gli standarddel consiglio comunale, «il sindaco— fa notare il consigliere comunaledel Pd, Cristian Fanesi — si èinnervosito più volte, diventandopaonazzo».

PROPRIO Fanesi sarebbe statooggetto di ironia da parte di Aguzzi(«se scrivete quello che mi ha detto,querelo»), mentre Torriani nonavrebbe gradito l’appellativo di«comunista» tanto da aprire con ilsindaco un vero confrontoricordandogli che lui comunista nonera mai stato.Grave, secondo il consigliere di BeneComune, Luciano Benini, che nellaseduta del consiglio dedicata allaraccolta differenziata non fosseropresenti né il presidente di Aset spa,Federico Romoli, né alcun dirigentedella società.

STRUMENTIFondi dalla Clinicapediatrica di Anconae dalla Fondazione

CONSIGLIO COMUNALE

Differenziata:seduta calda

silcla
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•• 14 FANO DOMENICA 13 OTTOBRE 2013

STOP DEL MINISTERO della Salute al-la sperimentazione del metodo Staminache utilizza cellule staminali del midollo os-seo, conosciuto in città soprattutto per labattaglia legale ingaggiata dalla famigliaMezzina. Dopo la bocciatura conseguenteal parere negativo che il comi-tato scientifico per la speri-mentazione del metodo haconsegnato al ministro setti-mane fa, infatti, ora il timoredi Tiziana Massaro (mammadel piccolo Federico affettoda morbo di Crab in cura agliospedali Riuniti di Brescia)«è che la Lorenzin possa com-mettere qualche altro atto diforza».Qualche “altro”? «Sì, perchéla legge permette la sperimen-tazione. Lei è andata contro quello che haprevisto il parlamento, il quale non le davala possibilità di scegliere se fare o meno lasperimentazione, ma solo di verificare sec’erano o meno i presupposti. Con qualecompetenza ora la blocca? Oggi a RaiNewsha detto che Brescia fa le cure compassione-voli senza neanche fare la Fase 1 di speri-mentazione. Ma le cure compassionevolisono fatte al di fuori di ogni sperimentazio-ne. Un ministro della salute almeno questodovrebbe saperlo». Come avete accolto ieri

la notizia?

«SIAMO solidali con quelle associazionicome L’osservatorio antimafia dell’Abruz-zo della sezione di Vasto ha già presentatoun esposto presso la Procura di Napoli; Mo-vimento Base Italia ha presentato un altroesposto; Movimento Vite Sospese, SiciliaRisvegli Onlus e Viva la Vita presenteran-no altri esposti per capire cosa è successo equali interessi ci sono in gioco. Perché i tremilioni di euro che dovevano andare alla

sperimentazione, sono stati tolti all’assi-stenza domiciliare integrata con l’unico fi-ne di fare la sperimentazione con Stamina.Adesso sono sicura che andranno nelle ta-sche di qualche altro sperimentatore che siè espresso in maniera contraria a Stamina».Cosa cambia ora per Federico? «In praticanulla. Perché mio figlio non è nella speri-mentazione, ma uno dei 36 pazienti sotto-posti alle cure compassionevoli negli ospe-dali di Brescia (altri 120 sono in lista di atte-sa, ndr). La sperimentazione è una cosa che

bisogna fare su un tot (ancora non hannodeciso quanti) di pazienti con una certa me-todica. Le cure compassionevoli invece so-no cure che si fanno al di fuori della speri-mentazione quando ci sono malattie gravi,degenerative, che portano sicuramente alla

morte, senza altra possibilitàdi cura. Queste continuano».La Lorenzin ora vuole le car-telle cliniche dei pazienti... «Imiglioramenti con il metodoStamina ci sono. Ma loro nonli hanno mai voluti vedere.Ora dicono che è pericoloso.Ma questa commissione nonha mai valutato nessuno dei36 pazienti in cura a Brescia.Questa commissione ha dettoche il metodo è pericoloso per-ché Vannoni non ha specifica-

to, presentandolo, che prima di fare le dona-zioni bisogna fare gli esami dell’Hiv edell’epatite. Una specificazione superfluadal momento che questi esami, per legge, sifanno sempre, non solo quando ci sono cel-lule da donatore, ma anche per le cellule au-tologhe. Ora io mi chiedo è normale questacosa? Si può dire che un metodo è pericolo-so per questo motivo? Di fronte ad un pos-sibile danno non provato loro hanno decre-tato la morte certa di 25mila persone».

Tiziana Petrelli

SANITA’ IL MINISTERO HA BLOCCATO IL METODO STAMINA

La mamma di Federico:«Commesso un grave errore»

L’INIZIATIVA

Si corre per la cittàvisitando i palazzi

DAVANTIALTRIBUNALEFederico e lamamma, loscorso inverno

ILGIORNO DELLA CULTURA

Porte aperte a genitori e bambiniall’Archeologico e alla Pinacoteca

FANO tra le 90 città italiane checon-corrono alla maratona della cul-tura. All’interno della rassegnaFan(n)o Cultura, stamane appunta-mento alle 10 alla corte Malatestianacon la seconda edizione di Faimara-thon la maratona che “si corre congli occhi”. Tanti Palazzi cittadiniaprono ai “maratoneti”.

OGGI si svolge la prima edizione di F@mu, la GiornataNazionale delle Famiglie al Museo.All’iniziativa, che ha visto l’adesione di numerosissimimusei in tutta Italia, aderisce anche il Comune di Fanoinvitando i bambini e i loro genitori a visitare gratuita-mente il Museo Archeologico e le Pinacoteca di PalazzoMalatestiano dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Occasioneda non perdere per chi non ha mai visitato questi 2 luo-ghi della cultura. Per informazioni 0721 - 887845

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il caffè 32 SPETTACOLI IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE DOMENICA 13 OTTOBRE 2013

2 31

NELLA CHIESA dei Cancellia Senigallia (ore 17)concerto di musicheverdiane organizzato dalRotaract e Rotary Club,a cura della CentenariaSocietà Concertisticae della Corale FrancescoTomassini.

SI CONCLUDE questa sera,dalle 18 in poi, nel quartiereascolano di Monticelli, la ‘Festadelle Ginestre’, che è stataorganizzata da Comune eassociazioni. Tanti gli appuntamentiideati per oggi. In serata siesibiranno gli allievi della scuoladi musica e di danza «Lizard».

DA NON PERDERE Inviate le vostre segnalazioni a: [email protected]

La corale Tomassinie le musiche verdiane

Esibizioni di danzastasera a Monticelli

SI CONCLUDE oggi (17.30-19.30),presso la Galleria Carifano di PalazzoCorbelli, in via Arco d’Augusto, aFano, la mostra “L’Accolta deiQuindici”. L’interessante rassegna diarti visive chiude così la sua 66ªedizione. L’ingresso è libero.

OGGI, dalle 10.30 alle 12,45, si svolgeall’Hotel Vittoria, in piazzale dellaLibertà 2, un convegno sul tema “Lapsicologia transgenerazionale”,organizzato dall’associazione Aipac.La prolusione è di Franco Nanettidell’Università degli studi di Urbino.

APPUNTAMENTO alle 16in piazza Umberto I per unapasseggiata alla scoperta dei tesoridel borgo. Organizza il Fai.I partecipanti potranno salire sullatorre castellana e visitare la chiesadella Madonna della Misericordia,che custodisce un affrescocon il Giudizio Universale.

·MACERATANELLE giornate delle BandiereArancioni va segnalato un pro-getto artistico che tende ad uni-re, nel segno del contempora-neo, tutti quelle splendide locali-tà che si fregiano di essere “unodei borghi più belli d’Italia”.Protagonista di tale progetto èl’artista maceratese Claudio Faz-zini. Si intitola “Il Viandante” econsiste nel dare vita a una figu-ra itinerante che – spiega l’auto-re – nell’arco di un anno, sostan-

do per un periodo nei luoghicorrispondenti alla mappaturadelle Bandiere Arancioni, si fer-ma e “lascia la propria orma”,vale a dire una sua opera. Dun-que un dipinto, una scultura, oun altro tipo di creazione artisti-ca, che si ispira al posto – allesue persone, alle sue architettu-re – e al borgo verrà donata.«Questo progetto – spiega Clau-dio Fazzini – mi è venuto inmente e l’ho perfezionato dopoaver esposto in alcune mostre in-ternazionali. Mi sono reso con-to che le gallerie sono tutte ugua-li, sono una struttura omologa-ta. Nei paesi invece si può svi-luppare un concetto di decentra-mento e la gente è più predispo-sta all’accoglienza. Nel paesel’ospitalità consente di creare,come per osmosi, un’opera chesia capace di raccogliere sugge-stioni locali, restituendole allacollettività».Il viandante, tra l’altro, non è so-lo lui, perché la proposta preve-de che dopo Fazzini arrivi nellostesso luogo un altro artista e co-sì via per dieci anni, con annessi

cataloghi per ogni mostra. E’ unprogetto che l’artista ha elabora-to insieme a Claudio Campogia-ni, ex assessore a Sarnano chegli ha consigliato il “mondo”delle Bandiere Arancioni, e Giu-liano Ciabocco, vicepresidentedell’associazione che le racco-glie.

IL VIANDANTE ha cominciatoil suo viaggio e finora ha toccatoSan Ginesio, «dove ho presospunto dall’ombra del crocifissosulla Collegiata» e a Mercatellosul Metauro, dove «mi sono ispi-rato a Santa Veronica Giuliani,mistica nata lì e poi operante aCittà di Castello». Il progettoproseguirà il 19 ottobre a Grada-ra, poi toccherà a Sarnano e Co-rinaldo, mentre l’anno prossi-mo, nelle intenzioni del suo ide-atore, sarà esteso a tutta Italia,per poi tentare di esportare ilformat all’estero. Claudio Fazzi-ni è un artista che si definisce“autodidatta”, anche se le basidel suo lavoro le ha apprese dastudente all’Istituto d’arte (oraLiceo artistico) di Macerata.«Fin dai miei esordi – racconta– ho mantenuto il modello isola-to, sentendo poi la necessità disuperare l’Io e il Soggetto, ma

non la figura e quindi senza ilsalto nell’astratto. Tutto ciò miha portato a sperimentare unatecnica che possa continuamen-te contraddire l’opera». Ha co-minciato a pubblicare su rivista,a Milano, nel ‘97, e da lì è parti-to per una lunga serie di mostre,molte all’estero, tra Arad, SanPietroburgo, Berlino, Parigi,Praga e Lisbona.

Pierfrancesco Giannangeli

Fano Accolta dei Quindici,ultimo giorno della mostra

Tour alla scopertadei tesori del borgo

SENIGALLIA h. 17

IL SEGNOIn ognuno viene lasciataun’opera:un’“orma” del passaggio

LA MAPPAI luoghi percorsi sonoquelli che hannola Bandiera Arancione

Pesaro La psicologiaspiegata da Nanetti

DALL’ALBA AL TRAMONTO

MONTELEONE h. 16

ILPERSONAGGIO

Claudio Fazzini,il viandante dell’arte

RITRATTOUn’immagine dell’artista che ha esordito a Milano nel 1997;per lui una lunga serie di mostre all’estreo: da Praga a Parigi

OSPITIIl regista PredragDelibasic (sopra)sarà presente oggia Perepepè, la rassegnaospitata in Pescheria(a fianco)

ASCOLI h. 18

·PESAROPEREPEPÈ, la rassegna dedicata all’arte sociale,propone oggi una domenica intitolata al cinemabalcanico e, in senso più generale, all’attuale situa-zione politica nell’ex Jugoslavia. Il tutto nell’ambi-to dell’iniziativa “Così vicini così lontani”, la rasse-gna cinematografica a cura di Valerio Vergari ePierpaolo Loffreda. Si comincia questa mattina al-le 11 con la proiezione di “Esame di maturità” diPredrag Delibasic (2005 57’). L’esame del titolo èquello affrontato nel 1947 dalla quinta classe licea-le di cui fa parte anche Predrag Delibasic, che oggisarà presente alla proiezione. Dopo i festeggiamen-ti del quarantennale del diploma (1987), Predrag ei suoi ex compagni decidono che il rito debba ripe-tersi ogni cinque anni. All’appuntamento del1992 però questo rito si interrompe a causa delconflitto: così Predrag deve attendere altri dodicianni prima di poter tornare a Sarajevo alla ricercadei suoi ex compagni superstiti e sottoporli a“un’interrogazione” di una sola domanda: «Avre-sti mai immaginato che la Jugoslavia si sarebbe

dissolta?». L’esame di maturità di un tempo diven-ta l’esame di coscienza di oggi e le risposte degliintervistati sono univoche e desolate: «Come pote-va venirci in mente una stupidaggine simile?».La prima risposta è però quella di Delibasic: «Hoattraversato conflitti e regimi diversi, ma l’espe-rienza di questa tragedia mi ha depresso più di tut-te le altre, perché poteva essere evitata. Conoscevola città e la mia generazione: non potevo credereche fossero disposti ad accettare tutto questo.Dall’incredulità è nato questo nuovo esame di ma-turità».

ALLE 16 è invece previsto un incontro con Mim-mo Candito, inviato di guerra de La Stampa e Ne-nad Prokic drammaturgo e fondatore del PartitoLiberale Democratico. Alle 17 ancora un film:“Cinema komunisto” di Mila Turajlic (2010 101’),un affresco originale e per certi versi inedito, inalcuni personaggi e nel modo complessivo di trat-tarlo, sul cinema “di regime” della Jugoslavia. Pe-repepè si svolge nei locali del centro d’arti visivePescheria, a Pesaro in corso XI Settembre.

NON SOLO FILM ALLA PESCHERIA DI PESARO

Il cinema balcanico a PerepepèCandito incontra Delibasic

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 il Resto del Carlino PESAROSPORT 5 •••

ANTICIPO SERIE DTERZA SCONFITTA STAGIONALE

Civitanovese 1

Alma Fano 0

CIVITANOVESE (4-4-2): Cattafesta,Boateng, Schiamone, Coccia,Com’otto, Morbiducci, Zivkov, Rovre-na, Pazzi (40’ st Trillini ), Bolzan (31’st Botticini ), Buonaventura (16’ stTarantino ). All. Jaconi.FANO (4-3-2-1): Tonelli, Nodari, Ce-saroni, Lunardini, Torta, Zanetti (35’st Provenzano ), Fabbri (29’ st Mura-tori ), Fatica (27’ st Cicino ), Stefanel-li, Antonioni, Sassaroli. All. Omiccio-li.Arbitro: Marchetti di Ostia Lido.Rete: 21’ pt Pazzi.Note — Spettatori 1.000 circa (uncentinaio ospiti); angoli 5-2; ammo-niti: Comotto, Schiavone, Zivkov eCoccia; espulso Boateng per doppiaammonizione.· Civitanova

I DERBY risultano indigesti al Fa-no in questa stagione. Tre partite,zero punti. La prestazione di Civi-tanova? Tutto meno che autorita-ria. La capolista — squadra di Ja-coni in tutto e per tutto, solida econcreta — ha fatto quanto bastaper vincere, l’Alma poco per nonperdere. Oltre al gol, i rossoblùhanno costruito altre azioni perico-

lose. Il Fano ha tentato di imbri-gliarne la manovra a centrocampoper poi sfruttare gli inserimenti,ma la difesa di casa si è dimostratasolida e compatta. Nella sostanza,pericoli pochi e prevalentementesu calci piazzati. Una squadra far-raginosa nella manovra, quella diOmiccioli, ancora alla ricerca diidentità, cosa peraltro comprensi-bile visti i ritardi che ne hanno li-mitato la preparazione.

I ragazzi di Osvaldo Jaconi nonhanno disputato la loro migliorpartita, tutt’ altro, ma la squadra èapparsa determinata, aggressiva alpunto giusto e forse anche oltre.Ne fanno testo l’espulsione di Boa-teng e cinque ammoniti: oltre aBoateng, Comotto, Schiavone,Coccia e Zivkov, in una partita ne-anche troppo cattiva. Una squadragrintosa, la Civitanovese, che bloc-ca le manovre altrui ma continua a

sbagliare troppo sotto porta. Co-munque sia, la Civitanovese conti-nuerà a guardare tutti dall’ alto an-che per questa settimana.

LA CRONACA. Partono subito inquarta i locali e all’8’, con Buona-ventura, impegnano il baby Tonel-li. Si ripete Buonaventura al 21’quando sulla destra strappa il pal-lone ad un avversario e spara unagran bordata. Tonelli ribatte mala-mente e Pazzi di testa non perdo-na. Il Fano tiene palla ma non inci-de. Può sfruttare meglio Cocciaun’azione dirompente partita dacentrocampo, ma passa palla inve-ce di andare a tiro e l’ azione sfu-ma. Al 40’ è Sassaroli a impegnareCattafesta che non trattiene. Gliospiti non ne approfittano.Nella ripresa Pazzi si rende perico-loso al 1’ e al 3’, poi la partita caladi interesse. L’ espulsione al 30’diBoateng mette le ali al Fano chespinge, ma la difesa rossoblù con-trolla bene. Unico pericolo vienenei minuti di recupero, dopo cheTrillini, subentrato a Pazzi, hamancato di poco il raddoppio. E’Provenzano a creare scompigliosulla sinistra ma il pallone si perdesul fondo.

· Civitanova

«E’ STATA una partita difficile,complicata anche dal terreno pe-sante. E’ importante avere inca-merato i tre punti, davanti aveva-mo una grande squadra». CosìOsvaldo Jaconi che esprime soloun rammarico: «Abbiamo dovutosoffrire fino all’ultimo perché nelprimo tempo abbiamo perso alcu-ne occasioni per raddoppiare».Altro rammarico in proiezione fu-tura: «Domenica ad Isernia dovre-mo fare a meno di Boateng, espul-so, e di Comotto che già diffidatoè stato ammonito». Jaconi, alla fi-ne, è stato acclamato a gran vocedalla curva, lui si…sdebita mapuntualizza: «Ringrazio i tifosiper la fiducia, ma ricordo loro chein campo i protagonisti sono loro,

i ragazzi, che vanno sempre soste-nuti perché lo meritano».

NON SI STRACCIA le vesti per lasconfitta Mirko Omiccioli. «Ab-biamo fatto un buon primo tem-po — commenta l’allenatore delFano — mentre nel secondo ci sia-

mo lasciati andare troppo all’an-sia del pareggio per cui non siamoriusciti a costruire un gran che.Davanti, comunque, avevamo lacapolista, una bella squadra. Sonocerto che verranno tempi miglio-ri. Non c’è da dimenticare che lasquadra è stata costruita in agostoe che anche la fortuna non ci hamolto assistito». MassimilianoTrillini era al debutto ed è entratonel momento più difficile. «Pecca-to — dice — quel goal del raddop-pio mancato per un soffio. La no-stra forza è il gruppo, per questonon mi pesa la panchina, sapendoche dinanzi a me ci sono ottimigiocatori». Christian Pazzi ha la-sciato ancora una volta il segno.«Importante era fare punti. Il cam-po pesante non ci ha aiutato».

Fano, l’ex Pazzi acuisce il mal di derbyUn gol dell’attaccante decide la sfida. Rossoblù arcigni: gestiscono la gara e rischiano poco. Granata inconcludenti

Montesilvano 12

B. Lucrezia 2

MONTESILVANO: Mazzocchet-ti, Palusci, Di Pietro, Bordi-gnon, Capitano, BUrato, Corre-ia, Giansante, Zulli, Calderoli,Junior, Pieragostino. All. Mar-zuoli.BULDOG LUCREZIA: Anselmi,Somaripa, Valente, Marino,Bacchiocchi, Solazzi, Mela, Ma-estrini, Eusepi, Peverini, DeSousa, Maggioli. All. Renzoni.Reti: Bordignon (2), Correia(2), Junior (3), Palusci, Di Pie-tro, Giansante, Calderolli (2);Solazzi (2).· Montesilvano (Pe)

E’ DI UN ALTRO pianeta ilMontesilvano. Primo tempo7-2, con il Buldog che si portasul 4-2 (doppietta di Solazzi),poi non c’è più storia. Sabatotrasferta a Bologna. Alma Fa-no a riposo.Risultati 2ª g.: Imola-C. An-cona 8-3; Montesilvano-Bul-dog Lucrezia 12-2; ReggioEmilia-Tollo Chieti 5-4; Por-to San Giorgio-Civitanova5-4; T. Castelfidardo-F. Bolo-gna 8-3. Classifica: Montesil-vano, Porto S. Giorgio, Castel-fidardo 6; Imola, Civitanova,Lucrezia, R. Emilia 3; Alma,Ancona, F. Bologna, Tollo 0.SERIE C1. Urbino corsaro aOsimo sale al primo posto. IlFano espugna Montegranaro(doppietta di Nespola, DiMaggio, Chiappori, Gramoli-ni e Bracci). Risultati 5ª g.: C.Macerata-Bocastrum 6-4; Co-rinaldo-Torrese 4-5; E. Fer-mo-R. Fabriano 6-2; Rivieradelle Palme-Città di Falcona-ra 2-7; Montegranarese-Fano3-6; Castelbellino-AudaxS.Angelo; Osimo-Urbino 1-3;San Crispino-Ascoli 3-3.Classifica: Urbino 12; Ascoli11; Fano, Bocastrum 10; Cori-naldo, S.Angelo, Fermo, Fa-briano 9; Macerata, Torrese,S. Crispino 7; C. Falconara,Osimo, Riviera Palme 4; Ca-stelbellino 3; Montegr. 0.SERIE C2. Risultati 5ª g.: Ar-cevia-Castelferretti 1-2; F. An-cona-A. Cagli 6-2; San Costan-zo-Pietralacroce 1-7; BrecceBianche-Chiaravalle 3-4; Eta-beta Fano-Tre Colli 2-3; Pia-naccio-Verbena 7-3; V. Fa-briano-Ankon 2-1; D. Falco-nara-CF Montecchio 2-7.Classifica (prime pos.): Mon-tecchio 13; Cagli 12; F. Anco-na 11; Fabriano 10.SERIE A2. Italservice a ripo-so. Risultati 2ª g.: Aosta-Lec-co 6-5; Cagliari-Sestu 3-6; Mi-lano-Carmagnola 0-4; Triden-tina-Belluno 3-3; Gruppo Fas-sina-Gorizia 4-7; B. Reggia-na-Forlì 3-0. Classifica (pri-me pos.): Reggiana, Gorizia,Sestu 6.

Allenatori L’ex Jaconi: «Abbiamo dovuto soffrire fino all’ultimo»

Omiccioli: «Verranno tempi migliori»L’ANCONA è subito chiama-ta a rispondere alla Civitano-vese nella 7ª giornata, manon sarà facile oggi a Scoppi-to sul campo di un’Amiterni-na capace di tutto. I dorici co-munque non possono lascia-re altri punti per strada. LaJesina tenta il colpo esternosul campo di un Bojano mal-messo. Compito arduo per ilMatelica contro il Giuliano-va dal temibile attacco. Cosìcome per la Recanatese in ca-sa dell’Agnonese. Fermanadi scena a Celano per tentaredi perfezionare la scalata aiposti che contano.• Programma di oggi (ore15): Amiternina-Ancona;Bojano-Jesina; Celano-Fer-mana; Matelica-Giulianova;Olympia Agnonese-Recana-tese; Renato Curi Angolana-Isernia; Termoli-Sulmona;Vis Pesaro-Maceratese.• Classifica: Civitanovese*15; Ancona (-1) e Jesina 11;Sulmona e Vis Pesaro 10;Giulianova. Amiternina eMaceratese 9; Termoli, Cela-no e Fermana 8; Matelica eOlympia Agnonese 7; Fan+6; Recanatese 5; Bojano 4;Isernia e Renato Curi Ango-lana 3.* una gara in più

Moto Rotto il radio nella caduta di Sepang. Nel 2014 su ‘Mahindra’

Tonucci si frattura e cambia il team

GOL PARTITA Christian Pazzi esulta dopo l’1-0. In alto Omiccioli

Calcio a 5 B-CLucrezia travoltoa Montesilvano

Osvaldo Jaconi a fine gara

Serie D 7ª giornataAncona in casadell’Amiternina

· Pesaro

BRUTTA caduta per Alessandro To-nucci sul circuito di Sepang. Il pilotafanese del team Tasca Racing è cadu-to a un minuto dal termine della qua-lifiche della Moto3 fratturandosi il ra-dio del braccio destro. Sembrava unascivolata senza conseguenze invece laradiografia ha evidenziato la fratturascomposta. Preso in cura dai medicidella Clinica Mobile al pilota è stataprima ridotta la frattura e quindi è sta-

to ingessato. Almeno venti i giorninecessari per la completa guarigionequindi Alessandro non gareggeràneppure domenica prossima a Phil-lip Island in Australia e quella succes-siva in Giappone. Nella tarda seratadi ieri il pilota è partito dalla Malesia,l’arrivo a Milano è previsto per oggi.Intanto ieri mattina il pilota aveva co-municato, prima dell’incidente, ilcambio di scuderia per il prossimo an-no: nel 2014 correrà in Moto3 per il‘Team CIP’ in sella alla Mahindra. Alessandro Tonucci

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µRiconoscimento dedicato ai migranti

Il ministro Cancellierial Premio Gentile..........................................................................

Fa b r i a n o“Sono colpita per questo rico-noscimento, perché mi ritengouna persona assolutamentenormale, ma sono anche moltocontenta di ricevere un premioa Fabriano, visto che avevo unnonno marchigiano doc. Inquesta città, insomma, mi sen-to un po’ a casa”. Accolta dalgovernatore Spacca, rimarca

subito con nettezza il propriolegame con la nostra regione ilministro della Giustizia AnnaMaria Cancellieri, nel momen-to in cui riceve il Premio nazio-nale Gentile da Fabriano per lasezione “Vite di italiani”. Conlei sono stati premiati, il registaPupi Avati, il musicista NicolaPiovani, l’imprenditore OscarFarinetti, la ricercatrice ChiaraDaraio e i fotografi del mani-festo “Passaggio di frontiera”.

Camilli A pagina XII

y(7HB5J0*QOTORO( +%!#!"!=!@Anno 153 Nº 278

Parà muore al primo lancioDramma all’aviosuperficie di Fermo: Michele Ciocia aveva 38 anni

µEra di Bitonto

Un allievodella scuolaFly Zone

A pagina 3

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Fe r m oTragico volo con il paracadute.Un trentottenne al suo primolancio si è schiantato al suolonei pressi dell’aviosuperficie diSan Marco alle Paludi di Fermo.Michele Ciocia, 38 anni, origi-nario di Bitonto aveva frequen-tato il corso di base della scuolaFlyzone Fermo. Levatosi in vo-lo con un Pilatus Porter intornoalle 16.30, Ciocia si è lanciatocon i due istruttori che lo hanno"accompagnato" in caduta libe-ra fino ad un’altitudine di 1.700metri. Poi il paracadute si èaperto, ma a quel punto qual-cosa non ha funzionato: forseun errore tecnico oppure unmalore. L’uomo è piombato alsuolo da un’altezza paragona-bile a quella di un edificio di trepiani, vicino a un canneto. Im-mediato il decesso.

Rotili A pagina 3

POLITICA

µSummit a Loreto

LeopoldaTutti i voltidei renziani

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LoretoMolti giovani e piccoli im-prenditori sul palco, a parla-re di scuola, lavoro che nonc'è, tasse e diritti. Tanto cetopolitico in platea: ammini-stratori in carica ed ex, par-lamentari, dirigenti di azien-de partecipate, sindaci. LaLeopolda Marche di ieri aLoreto era un micro-evento,l’ “E ve n t o ” vero essendo aBari, dove Matteo Renzi lan-cia la sua candidatura a se-gretario del Pd. Ma al palassono sfilati i volti dei renzianitout court, o “d i ve r s a m e n t e ”pronto a votare il sindaco diFirenze. Come l’ex senatriceMarina Magistrelli, prodia-na vicinissima a Rosi Bindi,che ai giornalisti spiega: “vo -to Renzi senza essere renzia-n a”, perchè “è quello che ga-rantisce di più la continuitàdel pensiero originariodell’U l i vo ”. Il segretario re-gionale del Pd Palmiro Uc-chielli: “mi hanno invitato,sono venuto a vedere”.

Falconi A pagina 5

L’ANALISI

Sul carrosi spinge

CRISTINA FERRULLI.....................................................................

Per cambiare il “ve r s o ” alPd, all’Italia e all’EuropaMatteo Renzi non sta più

in maniche di camicia sulpalco, indossa la giacca. Esmussa, nella cadenza dellavoce, i toni polemici. Ma ilrottamatore, che fino ad unanno si sentiva additato den-tro al Pd come un “sovversi -vo, un infiltrato” e ora devescremare i sostenitori, nonrinuncia, lanciando da Barila sua campagna per il con-gresso, ad annunciare la sua“rivoluzione radicale” dopo20 anni in cui “il paese haperso tempo e l’establi -shment ha fallito”. Il capo-luogo pugliese, scelto comeprima tappa...

Continua a pagina XI

µCorde attorcigliate

Erroretecnicoo malore

A pagina 3

S P O RT

µGiovanni Urriani tra le vittime

Un alpino ascolanonell’apocalisse Vajont........................................................................................................................................................

Ascoli PicenoUna toccante cerimonia per ricordare Giovanni Urriani, il gio-vane alpino ascolano inghiottito dall’acqua tracimata dalla digadel Vajont quella tragica serata del 9 ottobre 1963.

Santoni A pagina 2

I carabinieri vicino al corpo dello sfortunato paracadutista Michele Ciocia

La cerimonia ad Ascoli per i 50 anni dalla tragedia del Vajont

µIn azione carabinieri e polizia

Furti in autostradae all’IpercoopArrestati sette ladri

Nelle cronache di Pesaro e Fano

µGranata sconfitti nell’anticipo a Civitanova

Il Fano ancora a piccoOggi derby al Benelli............................................................................

C i v i t a n o vaSecondo ko consecutivo per ilFano, ieri al tappeto nell’anti -cipo televisivo anche contro laCivitanovese. Fatale ancorauna volta la prima disattenzio-ne difensiva che ha permessoall’ex Pazzi di firmare il gol dellavittoria. Oggi la Vis Pesaro ospi-ta al Benelli la Maceratese.

Quintabà-Barbadoro Nell’Inser to Il mister granata Mirco Omiccioli

µUn uomo di 52 anni si è parato davanti al convoglio in corsa. Fano sotto choc per il terzo incidente ferroviario

Salta la rete e si butta sotto il treno

µIl direttore Ricci a Scelta civica

“Rischio defaultUn allarmesenza fondamento”

Sinibaldi In cronaca di Pesaro

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Fa n oEnnesimo dramma sui binari. Ilterzo in due settimane, anchese per cause diverse. Ieri mat-tina Davide Balestrieri, 52 anni,è stato travolto da un treno intransito. Erano le 9.55 quandoun treno merci percorreva lastrada ferrata tra Fano e Pesaroed ha colpito in pieno l’uomocon un impatto che è stato ine-vitabilmente mortale. Imme-diatamente è stata bloccata lacircolazione di tutti i treni intransito lungo la linea Adriaticaper consentire gli accertamen-ti. Sul posto sono intervenuti gliuomini della polizia ferroviaria,del Commissariato.

Falcioni In cronaca di FanoVigili del fuoco nel tratto di ferrovia dove è avvenuto il suicidio

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6 Domenica 13 ottobre 2013

MARCHE Onlinew w w. co r r i e r e a d r i at i co . i t

LA VISITANELLE MARCHE

“La cultura per rilanciare l’e co n o m i a”Il ministro Bray a Fermo per il convegno nazionale di Italia Nostra: “Sfruttiamola, è la risorsa principale”

ROBERTO IACOPINI..............................................................................

Fe r m oVisita nelle Marche per il mini-stro dei beni e delle attività cul-turali Massimo Bray, giunto ierimattina a Fermo per il convegnonazionale di Italia Nostra. Temadell'incontro, svoltosi al teatrodell'Aquila, “La centralità dellacultura nell'azione di governo”.“In questo periodo di crisi – haaffermato l'onorevole Bray nelcorso del suo intervento – la cul-tura è la principale risorsa su cuil’Italia deve puntare per rilan-ciare la propria economia e l'oc-cupazione”.

Il ministro è arrivato a Fermointorno alle 11,30. Ad attenderloall'ingresso del teatro (dove ègiunto a piedi) c'erano il sindacoNella Brambatti, il presidentedella Provincia Fabrizio Cesettie il Prefetto Emilia Zarrilli. Da-vanti a taccuini e telecamere ilministro ha risposto sulla messain vendita di beni demaniali per

circa 500 milioni di euro, varatadal governo-Letta con la recentemanovra correttiva. “Nel decre-to vengono salvaguardati i beniculturali. Non svendiamo igioielli di famiglia”. L'ingresso inteatro del ministro è stata salu-tato dall'applauso dei numerosisoci di Italia Nostra, giunti a Fer-mo da tutte le regioni. Il conve-gno ha avuto inizio intorno alle10 con il saluto del presidentenazionale dell’associazioneMarco Parini, che ha aperto i la-vori. Durante i saluti delle auto-rità, tra cui anche gli assessoriregionali Antonio Canzian eMaura Malaspina, è stato piùvolte ricordato l'articolo 9 dellaCostituzione Italiana: “La Re-pubblica promuove lo sviluppodella cultura e la ricerca scien-tifica e tecnica. Tutela il paesag-gio e il patrimonio storico e ar-tistico della Nazione”.

Dopo il messaggio di benve-nuto del presidente della sezio-ne fermana di Italia Nostra, El-vezio Serena, hanno preso il viagli interventi dei relatori, tra cuii docenti universitari StefanoDella Torre, Armando Monta-nari, Massimo Montella e Giro-lamo Sciullo. Tutti hanno sotto-lineato l'importanza di riportarela cultura e il patrimonio artisti-co-ambientale, troppo spessonon sufficientemente curato oabbandonato, al centro dell'a-zione di governo.

Diverse le tematiche toccatenel corso della mattinata: la con-servazione delle opere pubbli-che, il recupero dei centri storici,

il sistema museale italiano, l'e-ducazione alla cultura delle nuo-ve generazioni, il turismo soste-nibile, i distretti culturali, lo svi-luppo locale, la sinergia tra enti eistituzioni e il rapporto con i pri-vati. Spunti raccolti dal ministroBray, che ha chiuso la serie degliinterventi. “Negli ultimi anni lacultura ha subito un doppio at-tacco – ha affermato – da un latola riduzione dei finanziamenti,

dall'altro la delegittimazione po-litica dettata dall'ideale secondocui con la cultura non si mangia.Invece è la risorsa più importan-te che abbiamo nel nostro Pae-se”. Il ministro ha ricordatoquanto fatto dal governo: “Ab -biamo reintrodotto nel Decretodel fare il termine di 5 anni piùuno per i lavori paesaggistici, ol-tre a disposizioni per le botteghestoriche e il decoro dei centri

storici”. Sotto questo aspetto èfondamentale il rapporto con iprivati. “Ci deve essere intera-zione, ma i beni culturali appar-tengono alla sfera pubblica. So-no beni comuni. L'apporto deiprivati non deve essere unosfruttamento commerciale, maindirizzato al bene pubblico”.

E' forte il richiamo fatto dalministro a una maggiore sensi-bilità e consapevolezza da parte

di tutti nei confronti della cultu-ra: “Ha un ruolo fondamentalenella costruzione del nostro sen-so civico. Un'attenzione che de-ve esserci anche verso le culturedi altre civiltà e popolazioni, co-me nella delicata questione del-l'immigrazione. La cultura, intutte le sue forme, è ciò che ren-derà questo Paese finalmentecoeso – ha concluso il ministro –difenderla è un dovere verso icittadini e verso chi verrà dopo dinoi”.

Al termine del convegno il mi-nistro Bray ha pranzato in città,per poi effettuare un tour neiluoghi storico-culturali più im-portanti di Fermo. Prima tappal'Archivio di Stato, a cui ha fattoseguito la visita alle Cisterne Ro-mane. Poi è stata la volta dellaSala del Mappamondo e di Pa-lazzo dei Priori, con la Pinaco-teca civica.

Il ministroBray a FermoAd attenderloin teatroil sindaco NellaB ra m b at t iil presidentedella ProvinciaFabrizio Cesettie il prefettoEmilia ZarrilliFOTO CAMPETELLI

Accolto dal sindacodal presidente della

Provincia e dal prefettoPoi l’incontro in teatro

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IL TRAGUARDO

µPer il governatore valutazione positiva di Fitch. Tra quelle collocate nella fascia più alta si trovano anche Lombardia e Veneto

Rating, il bilancio regionale merita le tre “B”............................................................................

A n co n aL’Agenzia internazionale di ra-ting Fitch ha assegnato per laprima volta alla Regione Mar-che il rating di lungo termine,pari a “BBB+”, e il rating di bre-ve termine, pari a “F2”, con ou-tlook negativo. Secondo la me-todologia di Fitch, il rating dellaRegione Marche, come quellodi tutte le Regioni italiane a sta-tuto ordinario, è limitato dal ra-ting di lungo termine della Re-pubblica italiana, “BBB+”. Trale Regioni italiane a statuto or-dinario, collocate nella fasciapiù alta del rating di Fitch, sitrovano anche la Lombardia e ilVeneto. Per il presidente GianMario Spacca, “una valutazio-ne positiva”.

Uno dei principali fattori checaratterizzano le finanze dellaRegione Marche, evidenziati da

Fitch per l’attribuzione del ra-ting, è il basso livello del debito,che l’Agenzia prevede rimarràstabile fino al 2015, anche gra-zie a un disavanzo effettivo diamministrazione contenuto.Fitch evidenzia, poi, che il bi-lancio della Regione Marche ètradizionalmente in equilibrio,anche con specifico riferimentoal settore della sanità. D’altrocanto, l’Agenzia prevede unadiminuzione del margine ope-rativo e degli investimenti, e ri-tiene che il calo dei consumi pri-vati e della spesa pubblica por-teranno a una contrazione delPil delle Marche nel 2013, se-guito da una lieve ripresa nel2014. Tuttavia riconosce che

l’export di mobili, abbigliamen-to e calzature, il tasso di occu-pazione stabile e il basso rap-porto tra debito delle famiglie ePil riescono a mitigare il deboleandamento economico.

“Una valutazione positiva, daparte di Fitch, che conferma co-me la Regione stia operandocon rigore nella gestione del bi-lancio che si rivela sempre piùproblematica per la scarsità dirisorse pubbliche disponibili eper il drastico taglio dei trasfe-rimenti da parte dello Stato - af-ferma Spacca -. Anche la posi-tiva valutazione dei conti riferitial sistema sanitario confermache la strada della riforma in-trapresa dalla Regione, rappre-senti l’unica percorribile percontinuare a garantire servizidi qualità, secondo le esigenzedelle comunità locali”. Per l’as -sessore al Bilancio Pietro Mar-colini, “Fitch, pur consapevoledella debolezza del contesto

economico e finanziario in cuiopera la Regione, riconosce lasolidità delle finanze regionali ecolloca le Marche tra le Regionipiù virtuose, come la Lombar-dia e il Veneto. Ciò ci conforta eci incoraggia nel proseguire inostri sforzi, per garantire altempo stesso gli equilibri di bi-lancio e un livello adeguato diser vizi”.

Fitch Ratings è un’agenziainternazionale di valutazionedel credito e rating (valutazio-ne), con due quartier generali, aNew York City e a Londra. Findal 1975, con la fondazione delNationally Recognized Statisti-cal Rating Organizations, Fitchfa parte delle tre agenzie di va-lutazione del credito, le altreerano Moody’s e Standard &Poor. A queste tre, nel 2003 siaggiunse la canadese Domi-nion Bond Rating Service, e nel2005 la statunitense A.M. Be-st.

Marcolini: “P ro s e g u i re m oa garantire la stabilità

dei conti e un livelloadeguato di servizi”

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................................... La sede della Regione Marche

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Domenica 13 ottobre 2013 V

FA N OT: 0721 31633 E: f a n o @ co r r i e r e a d r i at i co . i t F: 0721 67984

µAlla guida del suo furgone aveva invaso l’opposta corsia di marcia: non si esclude che possa essere stato vittima di un m a l o re

Camionista morto sulla rampa, disposta l’autopsia

µArrestati cinque pugliesi: sono autori di almeno tre colpi

Ripulivano i Tir in sostaSgominata la gang dell’autostrada

Nessun bigliettoma per gli inquirentinon ci sono dubbi

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Fa n o

Davide Balestrieri, nonostanteavesse solo 52 anni, soffriva diuna sindrome depressiva, daqualche tempo: secondoquanto ha potuto ricostruire lapolizia ferroviaria, l’uomo halasciato l’auto a ridosso dellalinea ferroviaria, ha scavalcatola recinzione e all’arrivo deltreno si è parato davanti alconvoglio. Il macchinista non èriuscito a fermarsi in tempo.Sebbene gli inquirenti non viabbiano trovato lettere oindicazioni di alcun genere,relative alla volontà di chiudereil suo percorso terreno, resta unsimbolo inequivocabile dellavolontà di morire dell’uomo cheha scelto anche un trattoferroviario di recente più voltecolpito da gravi incidenti. Unasorta di tragico richiamo cheBalestrieri può aver seguitopensando alla morte. Perquanto la notiziadell’investimento lungo i binarisi sia rivelata molto presto lanotizia di una morte volontaria,l’incidente ha comunque creatouna grande impressione.

Salta la rete e si getta sotto il trenoSi uccide un 52enne di Cattolica. Choc a Fano per il terzo incidente in pochi giorni

DRAMMASUI BINARI

µSecondo goloso weekend a Pergola

Fiera del tartufoC’è anche Marta Zoffoli

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Fa n oE’ stata disposta l’autopsia, chesi svolgerà probabilmente do-mani, sul corpo di Claudio Ber-tozzi, l’autotrasportatore dece-duto venerdì pomeriggio in unincidente stradale sulla rampadi accesso al casello autostrada-le dell’A14. L’autopsia è stata in-fatti disposta per cercare di ac-certare quali possono essere

state le cause della mortedell’uomo, 66 anni compiuti loscorso 2 agosto. Bertozzi eraappena uscito dall’autostradaalle 16.25 e stava facendo rien-tro nell’azienda per cui faceval’autotrasportatore, ma a Calci-nelli non è mai tornato. Nem-meno con il passare delle ore èstata chiarita la dinamicadell’incidente. Ciò che si è po-tuto sapere, anche grazie alle ri-

costruzioni fatte dagli agentidella Polizia Stradale di Fano, èche il furgone a bordo del qualela vittima viaggiava era uscitodalla sua carreggiata, andandoad invadere la corsia opposta,dove si trovava a transitare unautocarro Mercedes. Unoschianto inevitabile e fatale perBertozzi, che è morto sul colpo,tanto erano gravi le ferite ripor-tate all’addome, alla testa ed

agli arti.Si tratterà quindi ora di sta-

bilire se l’uomo, residente in viaIV Novembre, abbia accusatoun malore a cui sarebbe seguitala perdita di controllo del mez-zo, un Opel Movano, che nelloschianto è andato quasi com-pletamente distrutto. Non hariportato invece gravi ferite ilconducente dell’autocarro, un49enne residente a Senigallia,

che si trovava sotto shock. L’uo -mo è stato aiutato ad uscire dalveicolo dai vigili del fuoco ed èstato comunque trasportato alpronto soccorso dell’ospedale

S. Croce per accertamenti sulleferite riportate ad una gamba.Bertozzi, un ferroviere in pen-sione che per arrotondare face-va qualche trasporto per dittenella Vallata del Metauro, lasciamoglie e figli. Non è però la pri-ma volta che si verificano inci-denti anche gravi nella zona diraccordo tra il casello autostra-dale e l’ingresso della super-strada Fano Grosseto.

Ex ferroviere facevatrasporti per ditte della

vallata del MetauroLascia la moglie e figli

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SILVIA FALCIONI............................................................................

Fa n oEnnesima tragedia sui binari.La seconda in una sola settima-na, anche se per cause molto di-verse. Ieri mattina un uomo,Davide Balestrieri, 52 anni, èstato travolto da un treno intransito. Erano le 9.55 quandoun treno merci percorreva lastrada ferrata tra Fano e Pesaroed ha colpito in pieno l’uomocon un impatto che è stato ine-vitabilmente mortale. Imme-diatamente è stata bloccata lacircolazione di tutti i treni intransito lungo la linea Adriaticaper consentire gli accertamen-ti. Sul posto sono intervenuti gliuomini della polizia ferroviaria,del Commissariato di Fano di-retti da Stefano Seretti, dei vigilidel fuoco di Pesaro ed un’am -bulanza del 118. L’impatto è av-venuto all’altezza di Fosso Se-jore, di fronte all’Hotel Mari-nella, ma il treno ha percorsoalcuni metri prima dell’arrestodefinitivo, avvenuto nei pressidel distributore Q8. In un primomomento non si è esclusa nes-suna motivazione dell’accadu -

to, ma con il passare delle ore hapreso sempre più corpo l’ipote -si che si sia trattato di un sui-cidio. Secondo una prima rico-struzione della Polizia Ferro-viaria che conduce le indaginiinfatti Balestrieri si trovava giàsui binari prima del passaggiodel treno. Stava camminandosulle rotaie e quando il mezzo siè avvicinato, l’uomo sembra es-sergli andato incontro. Nessunincidente quindi, ma, molto piùprobabile, l’intento di farla fini-ta. Non si conoscono i motivi delgesto, né se l’uomo abbia datosegnali che lasciassero pensaread un’azione tanto disperata.Ciò che lascia pensare invece è ilfatto che Balestrieri, nonostan-te fosse residente a Cattolica,senza alcun motivo lavorativo opersonale per trovarsi a Fano, sitrovasse proprio sugli stessi bi-nari che la settimana scorsahanno fatto molto discutere perun episodio simile. Risale infattiappena al 4 ottobre scorso l’in -cidente mortale nel quale haperso la vita un 21enne senega-lese, travolto proprio da un tre-no in corsa. Un episodio terri-bile che quanto avvenuto ierinon può fare a meno di richia-mare alla mente, dato che en-trambe le vittime hanno trova-to la morte sulle rotaie. Salgonocosì a tre i casi di incidenti allastazione ferroviaria di Fano, innemmeno due settimane. Ladifferenza però sta nelle causedei vari accaduti: se nei due casi

della settimana scorsa si sareb-be trattato di terribili incidenti,dovuti, secondo Ferrovie delloStato, alla disattenzione degliutenti e secondo i passeggeriall’eccessiva velocità dei treni,nella morte di Balestrieri ci sa-rebbe stato un preciso intentosuicida e di episodi di suicidiosotto un treno, se ne contano fintroppi. Indipendentementedalle cause però quel che è cer-to è che la stazione è tornata allaribalta delle cronache e pur-troppo per casi che destanopreoccupazione.

Polizia e vigili del fuoco sul tratto di ferrovia dove è accaduto il drammatico incidente

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Fa n oErano il terrore di tutta l’auto -strada A14. Cinque uomini diorigine pugliese erano soliticompiere furti nelle aree di ser-vizio durante la notte. Si trattadi D.E. di 27 anni, S.G. di 28 an-ni, I. C. di 47 anni, L.M. di 56anni e di C.F. di 57 anni, già notialle forze dell’Ordine. Il sistemaera semplice: quando gli autistifacevano la sosta notturna perriposare, il gruppo ripuliva imezzi del loro contenuto cheveniva caricato su un autocarroe poi si dava alla fuga. I malvi-venti però non sono passatiinosservati agli agenti della po-lizia stradale di Fano, dove è av-venuto il primo furto. Solo nelmese di ottobre i colpi messi asegno sono stati tre e dai mezziin sosta sono stati asportati ungrosso carico di scarpe di unanota marca, 400 pneumatici edel materiale elettronico. Una

volta presa la merce veniva ca-ricata in una vettura Renault,utilizzata come “s t a f f e t t a” pertrasportare gli oggetti rubatiall’interno dell’autocarro per lafuga finale. I mezzi però non so-no sfuggiti alle telecamere di vi-

deosorveglianza installate nellearee di servizio, da cui si è riu-sciti a risalire alle targhe dei dueveicoli che nella notte tra vener-dì e sabato scorso sono stati av-vistati dagli agenti della poliziaSsradale di Fano nell’area di

servizio Chienti Ovest. Eranocirca le 4 di notte quando le cin-que persone son partite in di-rezione sud. E’ così iniziato unpedinamento, attuato in colla-borazione con il compartimen-to polstrada di Ancona e dellasezione di Ascoli Piceno, che èterminato in Abruzzo. A Tera-mo infatti gli agenti hanno bloc-cato il gruppetto nell’aerea diservizio Vomano Ovest. Alla vi-sta degli agenti i cinque hannotentato di fuggire a piedi ma so-no stati bloccati ed arrestati.All’interno dell’autocarro sonostati infine trovati 19 televisorida 55 pollici, rubati da un mez-zo polacco poco prima dell’ar -resto.

Gli arresti sono stati conva-lidati dall’Autorità Giudiziaria,che ha disposto la custodia cau-telare per tutti i componenti delgruppo ad eccezione di S.G.,che è stato invece messo agli ar-resti domiciliari. L’arresto è av-venuto anche grazie al fatto chela polizia stradale di Anconaaveva già attivato un dispositivoper combattere i furti in auto-strada con controlli presso learee di servizio e piazzole dovesi erano verificati furti ai dannidi autotrasportatori.

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Pe r g o l a"Sono felice di trascorrere duegiorni di vacanza e relax a Per-gola per gustare dell'ottimotartufo e la bellezza della città".Era stata ospite della Fiera delTartufo nel 2010, Marta Zof-foli, attrice di tanti film e serietv di successo, come I Cesaronie Carabinieri tanto per citarnealcune, e oggi tornerà nella cit-tà dei Bronzi dorati per la se-conda giornata dell’evento na-zionale dedicato al tartufobianco pregiato di Pergola. LaZoffoli sta girando in questigiorni a Catania, Squadra An-timafia 6 che andrà in ondasulla rete ammiraglia di Me-diaset. E tra una ripresa e l’al -tra, per staccare un attimo hascelto Pergola dove tre anni fasi era trovata benissimo. “Faenormemente piacere – sotto -linea il sindaco – che un’attriceche sta riscuotendo da anni un

grandissimo successo decidadi tornare a Pergola perché ri-masta colpita dalla bellezzadella città e dall’accoglienza.E’ uno spot per il nostro ter-ritorio! Con Marta avremo connoi anche il bravissimo PaoloC e vo l i ”. L’attesissimo spetta-colo “Musica Maestro” di Ce-voli è in programma alle 17.30in piazza Battisti. La Fiera par-tirà alle 9 con l’apertura distand e punti degustazione deiprodotti di qualità. Agli oltre120 presenti la prima domeni-ca si aggiungeranno l’itineran -te vetrina di prodotti alimen-tari e artigianali dell’associa -zione Buongiorno Italia, e le ti-picità degli amici tedeschi diGernsbach, città gemellatacon Pergola. Nella Piazza delGusto si cimenterà lo chef Lui-gi Sartini del Ristorante Righidi San Marino. Dopo il pranzoun susseguirsi di iniziative pertutti i gusti.

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VI Domenica 13 ottobre 2013

FANO • VA LC E S A N O Onlinew w w. co r r i e r e a d r i at i co . i t

N OT I Z I EF L AS H

STRUTTURAAL S. CROCE

Centro di screening regionaleEntro il 2014 ai neonati verrà effettuata l'indagine per scovare 50 malattie metaboliche

MASSIMIO FOGHETTI.............................................................................

Fa n oEntro la fine del 2014 a tutti ineonati della regione Marcheverrà effettuata l’indagine perindividuare circa 50 malattierare metaboliche. La Neuropsi-chiatria Infantile dell’aziendaMarche Nord , che da 40 annieffettua lo screening sui circa14mila neonati della RegioneMarche per individuare fenil-chetonuria, l’ipotiroidismo con-genito e la fibrosi cistica, entrola fine del prossimo anno allar-gherà l’ indagine a malattie mol-to gravi, invalidanti e spessomortali, ma che se riconosciuteper tempo - attraverso lo scree-ning - possono essere trattateannullando gli esiti fortementeinvalidanti. La struttura fanese,diretta dalla dottoressa VeraStoppioni, dopo il via libera del-la Regione, sarà il centro di ri-ferimento per lo screening al-largato di malattie metabolichee consentirà alle Marche di en-trare a far parte delle poche re-gioni che hanno attivato tale ti-po di indagine. L’iniziativa è sta-ta presentata ieri nella sede del-la Fondazione Carifano dall’as -

sessore regionale alla Sanità Al-merino Mezzolani, dal direttoregenerale dell’Azienda MarcheNord Aldo Ricci, dal responsa-bile della Clinica pediatrica diAncona dottor Orazio Gabrielli,dal padrone di casa Fabio Tom-bari e dalla dottoressa VeraStoppioni, visibilmente soddi-sfatta per il traguardo raggiun-to. Del resto si deve molto allesue insistenze (Ricci e Mezzola-ni hanno usato benevolmente laparola “testardaggine”), se allafine il centro di screening regio-nale è venuto alla luce. Del restol’obiettivo della ricerca merita-va ogni sforzi per essere rag-giunto e ridare alle famiglie col-pite dalla malattia, la speranzain una qualità della vita miglio-re. Saranno infatti una cinquan-tina le malattie rare che attra-verso gli esami condotti sui neo-nati potranno essere scoperte;malattie che poi tanto rare nonsono, se è vero – come ha atte-stato il dottor Gabrielli - che solonelle Marche vengono seguiti7mila pazienti affetti da tali pa-tologie. Ecco perché è necessa-rio coinvolgere pediatri ospeda-lieri, medici di base, pediatri dilibera scelta e operatori addettialla riabilitazione. Nel dettaglioi prossimi mesi saranno dedicatia mettere in rete tutti i punti na-scita della Regione, a consolida-re le modalità di raccolta e inviodei campioni da tutti gli ospe-dali, procedura già attivata perle tre malattie rare attualmenteobbligatorie, e a creare una reteche dalla diagnosi porti all’indi -viduazione dei centri di riferi-mento per la cura. Lo screeningavverrà attraverso uno stru-mento, chiamato Tandem Mas-sa, utilizzando gli stessi carton-cini impiegati attualmente per

gli screening neonatali obbliga-tori che rappresentano l’unicavera azione di prevenzione se-condaria in epoca neonatale.Con la Tandem Massa si fa unnuovo passo in avanti. La tec-nologia, del costo di 250mila eu-ro, è stata acquisita grazie ai fi-nanziamenti che il professorGabrielli, ha destinato al SantaCroce; finanziamenti che face-vano parte delle risorse ministe-riali per le malattie rare. Segueun primo intervento economicodella Regione per gli esami edun supporto della FondazioneCarifano per l’attivazione di unaborsa di studio e l’acquisto delsoftware che consentirà la mes-sa in rete di tutti i punti nascitadelle Marche. Ed entro la finedel 2014, il futuro dei nuovi natisarà un po’ meno misterioso.

La presentazione del servizio ieri in Fondazione Carifano. Al centro Almerino Mezzolani e Aldo Ricci

Fano Anche i privati coinvoltinell’educazione el’intrattenimento dei bambini.Si presenta questopomeriggio alle 16.30 al DamaNera in via San Paterniano 20“Progetto Bimbo”,u n’iniziativa ideata da CristianBuzzelli e Lucia Lucarelli chepunta a coinvolgere i piccoli intante attività divertenti edoriginali. Tutti i mercoledì e ledomeniche pomeriggio dalle15 alle 20 ogni bambino potràstudiare, giocare e divertirsi.Ogni settimana si affronteràun tema diverso e si potràdisegnare, cucire, cantare,imparare a fare i dj e tantoaltro, per concludere conu n’idea originale e a sorpresa.

Montemaggiore Inoccasione della festa Fiori eSapori in programma oggi ilsindaco Tarcisio Verdiniintende “qualificare semprepiù la storica coltivazione delcrisantemo a cui, negli anni’60 e ’70 si è aggiunto ilmercato della produzione diprodotti tipici come vino,formaggio e miele senzadimenticare, in un’ottica diintegrazione territoriale,anche le altre specialità deiComuni limitrofi come l’olio diCartoceto e i tartufi deiComuni dell’entroterra. Lamanifestazione vede lapresenza stand confloricoltori, commercianti difiori e produttori di prodottitipici dell’e n o g a s t r o n o m i a”.

“Avanti con l’ospedale unico”L’ASS E SS O R E

Il governo Spaccaha stabilito che il servizio

fanese sarà il punto diriferimento marchigiano

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Fa n o

L’assessore Mezzolani haparlato anche delle difficoltàche incontra il sistemasanitario regionale che si trovain una complessa fase ditransizione, aggravata in più daulteriori tagli dei trasferimentistatali, pari a 100 milioni di euronel 2012 e 88 milioni di euro nel2013. “Ciò non toglie –ha detto–che ci mancherà la volontà direalizzare l’ospedale unicoPesaro –Fano, un progetto cheporteremo avanti anche in

assenza di risorse pubbliche,anche se nel corso degli ultimiincontri ministeriali, abbiamochiesto al Governo almeno ilsegno della sua presenza inu n’opera che rivoluzioneràl’assistenza sanitaria nellaprovincia di Pesaro”. Almomento sono ancora in corso icontatti con le ditte disponibili.Lati positivi della riforma,nonostante le sofferenzestrutturali dell’e n t r o t e r ra ,sono: il rafforzamentodell’emergenza nel territorio ela realizzazione delle reticliniche che coordineranno lepotenzialità esistenti.

Fiori e saporia Montemaggiore

Progetto Bimboal Dama Nera

silcla
Casella di testo
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4 Domenica 13 ottobre 2013

S P O RT Onlinew w w. co r r i e r e a d r i at i co . i t

CALCIO SERIE DL’ANTICIPO

Pazzi spinge in alto la CivitanoveseFano ko: i rossoblù vincono un altro derby e provano la prima fuga del campionato

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C i v i t a n ove s e 1................................................................

Fano 0................................................................

CIVITANOVESE (4-3-1-2): Cattafesta 6;Schiavone 6, Comotto 7, Morbiducci 7,Boateng 6; Rovrena 7, Coccia 6,5, Zivkov6,5; Bolzan 6,5 (31’st Botticini 6); Pazzi 7(40’st Trillini ng), Buonaventura 6 (15’stTarantino 6). ( A disp. Chiodini,Caporaletti, D’Ancona, Diamanti, Sako,Squarcia). All. Jaconi 7

FANO (4-3-1-2): Tonelli 6.5 ; Nodari 5.5,Torta 6.5, Zanetti 5.5 (35’stProvenzano ng), Cesaroni 5.5;Lunardini 5, Fatica 6 (20’st Cicino ng),Sassaroli 5.5; Antonioni 6.5; Fabbri 6(21’st Muratori ng), Stefanelli 5. (A disp.Marcantognini, Clemente, Favo,Pistelli, Vitali, Angelelli). All. Omiccioli5.5

ARBITROMarchetti di Ostia Lido 7RETE22’pt PazziN OT E espulso al 30’st Boateng per doppia

ammonizione; ammoniti Cesaroni,Fatica, Schiavone, Zivkov, Coccia eComotto; recupero 1’+5’; spettatori1000 circa

ALESSANDRO QUINTABÀ...............................................................................

C i v i t a n o vaLa Civitanovese, dopo i derbycon Jesina, Maceratese e Reca-natese, si aggiudica anche quellocontro il Fano nell’anticipo dellasettima giornata del girone F diSerie D, trasmesso ieri in direttasu Rai Sport e mantiene la vettadella classifica. Anzi adesso è a+4 dalle seconde in graduatoriaAncona e Jesina, le quali oggi do-vranno vincere fuori casa per te-nere il passo della Jaconi band. Ilmatch viene deciso nel primotempo da Cristian Pazzi che, alsuo terzo sigillo in campionato,punisce la sua ex squadra con uncolpo di testa. Tre punti pesantiper la Civitanovese che difendetenacemente il gol del vantaggiopur giocando gli ultimi venti mi-nuti in inferiorità numerica. IlFano non ha demeritato, ha di-sputato nel complesso un buonincontro ma non è riuscita mai

ad essere incisiva sotto rete.L’avvio del derby è di marca ros-soblù. Al 5’discesa sulla destra diBoateng che mette al centro, iltiro di Bolzan è debole. All’11’ èancora pericolosa la Civitanove-se prima con Buonaventura e poicon Pazzi ma Tonelli, che sosti-tuiva lo squalificato Ginestra, sioppone egregiamente per duevolte. Al 22’ i padroni di casa pas-sano e la rete la firma il rientran-te Pazzi. L’azione parte da Buo-naventura che tenta la conclu-sione. Il tiro è ribattuto, sulla pa-rabola alta interviene l’ex bom-ber della Samb che di testa nonperdona. Al 32’ si fa vedere il Fa-no con Fatica che però calciamaldestramente da posizionefavorevole. Tre minuti dopo i ros-soblù non sfruttano una buonaoccasione per raddoppiare. Coc-cia conquista palla e nonostantegli si apra un varco centrale pre-ferisce appoggiare a Pazzi cheviene fermato in extremis da Za-netti. La gara è vivace. Il Fano vavicino al pareggio. Conclusioneinsidiosa da lunga distanza diSassaroli, Cattafesta respinge al-la meglio. La sfera scavalca Ste-fanelli ma termina nei pressi diAntonioni. Il tiro a botta sicura è

murato da Morbiducci. Sul ca-povolgimento di fronte molto ra-pido della Civitanovese intervie-ne provvidenzialmente Nodariche salva in angolo. Primadell’intervallo calcio piazzato diSassaroli fuori misura. La ripre-sa si apre con una doppia oppor-tunità per i locali. La difesa ospi-te pasticcia in fase di disimpe-gno, il cuoio viene arpionato daBuonaventura che lancia Pazzi, ilquale evita il portiere ma da po-sizione defilata riesce solo a tro-

vare l’esterno della rete. Al 47’ ildiagonale di Coccia lambisce ilpalo. Ancora Civitanovese: Pazziimpegna severamente Tonelliche ci mette i pugni rifugiandosiin angolo. Sul corner seguenteBuonaventura manca il tap-in.La prima sostituzione la effettuaJaconi che inserisce Tarantino alposto di un esausto Buonaventu-ra. Poco dopo anche Omiccioliinserisce Cicino e Muratori cherilevano Fatica e Fabbri. Al 75’ irossoblù restano in dieci. Il gha-

nese Boateng rimedia il secondocartellino giallo che lo costringead abbandonare il campo. Jaconicorre ai ripari e getta nella mi-schia Botticini sacrificando Bol-zan. Intanto anche a Comottoviene estratto il cartellino giallo:essendo diffidato, salterà il pros-simo match. Nei cinque minuti direcupero il neo entrato Trillini vavicino al raddoppio ma troval’opposizione di Tonelli. L’ultimosussulto è del Fano ma il diago-nale di Provenzano è fuori.

Cristian Pazzi esulta dopo il golvittoria. A destra Matteo Cocciae Lorenzo Fatica. A lato i tifosicivitanovesi che hanno espostouno striscione contro i continuidivieti di trasferta FOTO COGNIGNI

Un gol del bomber al 22’decide l’anticipo della

settima giornata trasmessoin diretta su Rai Sport

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IL PUNTODELLA DOMENICA.........................................................

GUIDO MONTANARI

O s va l d onon sbagliaun colpo.....................................................................

Adesso neanche il buonOsvaldo Jaconi potràpiù tenere nascoste o

ridimensionare le potenzia-lità della Civitanovese. Il “co -mandante” dall’alto dellasua esperienza infatti dopoogni vittoria fa sembrare tut-to annacquato e fa bene a vo-lare basso dal suo punto divista. Ma non si vincono der-by a raffica (Jesina, Macera-tese, Recanatese, Fano) enon si fanno 15 punti in settepartite, se non c’è la stoffa.La Civitanovese ha grinta davendere, è ordinata, ha unadifesa robusta e un attaccan-te, Cristian Pazzi, che èu n’autentica volpe per que-sta categoria (già 3 i gol se-gnati). Non si vedono chissàquali giocate ma tanta corsa,cattiveria agonistica, e qual-che bella invenzione del fan-tasista Marcos Bolzan. Madel resto come si vincono lepartite (e i campionati) in se-rie D? Risposta esatta... Lavittoria dei rossoblù spostal’asticella in avanti del grup-po delle inseguitrici: l’Anco -na, candidata numero unoalla promozione, si trova adover inseguire e oggi aScoppito con l’Amiterninadovrà già vincere in manieraquasi obbligata, a meno chenon voglia mandare la Civi-tanovese in fuga (ora è a +4).Stesso discorso per la Jesinaimpegnata a Bojano e cheappaia i dorici al secondo po-sto: ma è ovvio che le aspet-tative tra le due squadre sonoradicalmente diverse. Oc-chio anche a Vis-Macerate-se, derby di alta classifica edal quale potrebbe uscire ilterzo incomodo per la lottapromozione. A propositouna bella notizia: alla presi-dente Tardella è tornata laparola.

PAGELLE CIVITANOVESE

µRovrena è inesauribile, tra i migliori anche Coccia e Zivkov

Comotto e Morbiducci granitici

Cattafesta 6 Svolge lavorodi normale amministrazionequando esce in presa alta.Schiavone 6 Acquisisce piùsicurezza nei propri mezzi di-stricandosi benino. Ingenuoquando si fa ammonire allon-tanando la palla a gioco fermo.Comotto 7 Altra prova con-vincente del centrale difensivo.L’unico neo il cartellino gialloche lo costringerà a saltare latrasferta di Isernia.Morbiducci 7 Preziosoquando mura una conclusionegranata nel primo tempo de-stinata probabilmente in rete.Boateng 6 Spinge come unforsennato e chiude bene in unpaio di occasioni. I due cartellinigialli (soprattutto il secondo) gli

inficia il voto.Rovrena 7 Nel finale è predadei crampi ma il suo lavoro èinesauribile sia in fase di in-terdizione che di impostazione.Coccia 6,5 Nel primo temposulla linea mediana la fa dapadrone. Lotta su ogni pallone egioca una miriade di palloni.Nella ripresa si limita a coprire.Zivkov 6,5 Vivace il babyserbo-austriaco, anche se deverispettare gli obblighi tattici. Nelfinale è prezioso quando va afare l’at t a cc a n t e .Bolzan 6,5 L’argentino, purnon trovando il gol, sciorina unaprestazione soddisfacente.Botticini (dal 31’st) 6 En-tra per dar manforte dietrodopo l’espulsione di Boateng.Pazzi 7 Il suo colpo di testaregala tre punti ai rossoblù e la

sicurezza del primato. Sfiora ladoppietta.Trillini (dal 40’st) ng Get-tato nella mischia nei minutifinali sfiora il 2-0.Buonaventura 6 Dal suopiede nasce l’azione del gol. Gio-ca con la consueta generosità.Lascia il campo stremato.Tarantino (dal 15’st) 6 ilsuo compito è di garantire mag-gior ermeticità dietro. Nel finalecon il forfait dei tre punteros vaa fare l’at t a cc a n t e .Jaconi (all.) 7 Con la par-tenza veemente della sua squa-dra getta le basi per la vittoria.Decide di rischiare Pazzi che loripaga con il gol vittoria.Marchetti (arb.) 7 La suadirezione è sicura e di perso-nalità. Corrette quasi tutte lesue decisioni.

PAGELLE FANO

µTorta fa bene in difesa, Lunardini non lascia mai il segno

Solo Antonioni accende l’attacco

Tonelli 6.5 Al debutto as-soluto al posto di Ginestra, nonsi fa tradire dall’emozione. Po-teva leggere meglio la situa-zione sul pallone rimpallato cheorigina l’1- 0.Nodari 5.5 Dirottato dacentrale a terzino privilegia ilpresidio della propria zona, sulgol si fa precedere da Pazzi.Torta 6.5 Si alterna conZanetti in marcatura su Pazzi eBuonaventura senza concede-re chiare occasioni ai due te-muti attaccanti di casa.Zanetti 5.5 Prova accortanel primo tempo quando piazzapure una chiusura decisiva suPazzi, da brividi l’avvio di ri-presa senza che la Civitanovesene approfitti.

Provenzano (dal 35’st )ngCesaroni 5.5 Si proponespesso a sinistra, qualche er-rore di concetto in fase di-fensiva di cui uno rischia difavorire il raddoppio rossoblu.Lunardini 5 Il modulo scel-to da Omiccioli lo porta moltomeno nel vivo dell’azione, fi-nisce per non lasciare il segnolui che invece dovrebbe essereun punto di riferimento.Fatica 6 Promosso a sor-presa titolare da play-makerbasso, dai suoi piedi passanotanti palloni. Rammarico perl’errore sottoporta al 33’.Cicino (dal 20’st) ngSassaroli 5.5 Si vede per laprima volta al 41’ con un grantiro da fuori, un passo indietroconsiderando che la domenica

prima era stato tra i migliori.Antonioni 6.5 E’ l’unico asupportare l’attacco e provocala seconda ammonizione diBoateng, peccato per il tap-indel possibile 1-1.Fabbri 6 Dà un po’ di brioalla prevedibile manovra offen-siva con le sue improvvise ac-celerazioni, costringendo an-che al primo giallo Boateng.Muratori (dal 21’st) ngStefanelli 5 Scarsi rifor-nimenti e viene servito sola-mente con palle alte, sulle qualiperò Morbiducci e Comottofanno buona guardia.Omiccioli (all.) 5.5 Iniziacon una formazione inedita ap-portando poi diversi aggiusta-menti e il suo Fano perde il filodel discorso non sapendo sfrut-tare neanche l’uomo in più.

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Domenica 13 ottobre 2013 5

S P O RTOnlinew w w. co r r i e r e a d r i at i co . i t

CALCIO SERIE DL’ANTICIPO

Jaconi: “Abbiamo sprecato troppo”Il tecnico e il primato: “Calma, non conosco ancora il peso specifico della mia squadra”

ALESSANDRO QUINTABÀ............................................................................

C i v i t a n o vaLa Civitanovese incamera altritre punti preziosi che le per-mettono di mantenere il co-mando della classifica con l’at -tuale +4 su Ancona e Jesina cheoggi però scenderanno in cam-po rispettivamente in Abruzzocontro l’Amiternina e in Molisecontro il Boiano. Il tecnicoOsvaldo Jaconi, pur elogiando isuoi ragazzi, nel post partitanon è soddisfatto del tutto dellaprestazione fornita dalla Civita-novese. “Abbiamo sprecatotroppo - esordisce il Coman-dante -. Dopo la rete del van-taggio, potevano trovare in di-verse occasioni il raddoppio maabbiamo sciupato troppe op-portunità favorevoli. Su tuttil’azione di Coccia che dovevaprovare la conclusione perso-nale avendo lo specchio dellaporta libero piuttosto che ser-vire il compagno. Ai ragazzi l’hodetto negli spogliatoi. Non puòandarci sempre bene anche seci sono state delle conferme inpositivo. Sono stati bravi a con-tenere la reazione del Fano li-

mitandoli molto in fase offen-siva. Il nostro portiere si è mes-so in evidenza solo per qualcheu s c i t a”.

La vittoria di ieri però è mol-to pesante perchè ottenuta con-tro un avversario che non me-rita una classifica così deficita-ria e soprattutto perchè con-sente di restare al primo postoin classifica. “Sapevamo che ilFano dispone di un’ottimasquadra, che gioca bene al cal-cio e che è scesa in campo de-siderosa di riscattarsi dopo il kointerno di domenica scorsa - di-ce ancora Jaconi -. Con l’infe -riorità numerica e con qualche

giocatore ancora non al megliodella condizione per via dellapreparazione non fatta nel pe-riodo estivo, complice pure ilterreno assai allentato, siamoandati in sofferenza. Questosuccesso serve per immagazzi-nare altra legna. Sinceramentenon conosco ancora il peso spe-cifico della mia squadra”.

Sulle troppe ammonizioni ri-

mediate anche in maniera in-genua, Jaconi sottolinea lamancanza di malizia da partedegli under. “In alcuni frangen-ti potevamo gestire meglio cer-te situazioni, vedi Schiavone eBoateng. Invece l’ammonizio -ne di Comotto, costretto a farfallo, è pesante perché lo co-stringerà a saltare la trasferta diIsernia. Peccato perché è ungiocatore importantissimo nelnostro assetto difensivo - dice ilmister -. Si trova bene con Mor-biducci, anche stavolta graziealla loro esperienza hanno gio-cato senza frenesia bloccando ilreparto offensivo dei granata”.

I tifosi, al termine del match,hanno chiamato Jaconi e tuttala squadra sotto la gradinata.“Li ringrazio - dice il tecnico -ma gli attori principali sono igiocatori che vanno incitati per-ché si impegnano mettendoci ilcuore”.

Il presidente Attilio Di Stefa-no si gode il quarto successo insette gare e il primato. “Belloessere primi ma il campionato èancora lungo. Un passo alla vol-ta, noi dobbiamo affrontare gliostacoli domenica dopo dome-nica - ha dichiarato il patrondella Civitanovese -. La squadraha dimostrato ancora una voltadi essere tosta, ha saputo sof-frire denotando compattezza.L’unico rammarico è che pote-vamo chiudere prima il match,avendo avuto a disposizione di-verse occasioni da rete che nonsiamo riusciti a concretizzare. IlFano comunque è una squadraben organizzata e con vari ele-menti molto validi. Nel com-plesso abbiamo corso pochi pe-ricoli. Il portiere Cattafesta èstato poco impegnato".

Osvaldo Jaconi, 66 anni, tecnico della Civitanovese FOTO COGNIGNI

“Dopo la rete del vantaggiopotevano trovare

in diverse occasioniil gol del raddoppio”

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Di Stefano: “Il gruppoha dimostrato ancora

una volta di essere tostoCampionato ancora lungo”

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I GRANATA

µIl tecnico del Fano: “Non era facile trovare spazi perché loro si sono messi a difendere tutti dietro la linea della palla”

Omiccioli: “Generosi ma anche confusionari”MASSIMILIANO BARBADORO............................................................................

C i v i t a n o vaSeconda sconfitta consecutivaper l’Alma, che dopo il ko beffacon la Fermana resta al tappetoanche contro la Civitanovese.Fatale ancora una volta la pri-ma disattenzione difensiva, chedomenica scorsa aveva premia-to il fortunato tiro dell’indomitoex di turno Giorgio MarinucciPalermo e al Polisportivo ha sa-ziato la fame di gol di un’altravecchia conoscenza granata co-me Cristian Pazzi. Il Fano rima-ne così di nuovo a mani vuote edè ovvio che ne risenta anche laclassifica, che lo vede pericolo-samente impantanato nei bas-sifondi con appena sei punticonquistati nelle prime settegiornate di campionato. Con igialloblu di Fenucci, la squadrafanese aveva stentato nel primotempo crescendo nel secondo,mentre con i rossoblu di Jaconiè avvenuto il contrario con unaprima frazione tutto sommatopositiva ed una ripresa piutto-sto anonima nonostante il ge-neroso tentativo di raddrizzarela partita. “A mio modo di ve-dere nel primo tempo abbiamogiocato molto bene, mentre alrientro dagli spogliatoi lì per lìabbiamo un po’ sbandato ma

più che altro per degli errori in-dividuali dettati dalla fretta divoler cercare il pareggio - com-menta abbacchiato il tecnicodell’Alma, Mirco Omiccioli, chein questo derby si è trovato difronte l’allenatore che lo avevafatto esordire in C2 da calcia-tore con la maglia granata nel1984 a diciassette anni ancorada compiere centrando anchela promozione in C1 proprio ascapito della Civitanovese nellospareggio di Perugia -. Supera-to quel momento siamo stati in-vece confusionari nei nostri at-tacchi, però è anche vero chenon era facile trovare spazi per-ché loro si sono messi a difen-dere tutti dietro la linea dellapalla. La Civitanovese si è infattichiusa bene a protezionedell’1-0, affidandosi al contro-piede per tenerci in apprensio-ne e tentare di chiudere il mat-ch. Noi abbiamo provato a farbreccia con varie soluzioni, masempre in maniera caotica equindi senza riuscire a crearedei veri e propri problemi allaloro retroguardia. Ci sono statiinoltre parecchi falli e altre per-dite di tempo, furbizie che co-munque fanno parte del calcioe che hanno fatto sì che il giocorisultasse particolarmentespezzettato a tutto vantaggio dichi doveva amministrare il ri-sultato. Resta il rammarico perquel primo tempo, che non me-ritavamo di terminare sotto diun gol”.

Omiccioli invita poi alla cal-ma, nonostante sia consapevo-le che occorra un cambio dimarcia a livello di risultati:

“Non siamo degli incoscienti equindi ci rendiamo conto dellapericolosità della posizione incui ci troviamo, però secondome non abbiamo sfigurato nécontro la Fermana né a Civita-nova al cospetto di squadre co-struite per vincere. Dobbiamomigliorare, ma non siamo incrisi come la classifica indur-rebbe a pensare e sono convin-to che continuando a lavorarein questa maniera ci tireremofuori da questa situazione.L’importante è non avvilirsi,bensì restare sul pezzo e pen-sare solamente a preparare nelmigliore dei modi la prossimapartita col Celano e cercare inogni modo di vincerla”. Il clamoroso gol del pareggio fallito alla fine del primo tempo dal centrocampista granata Lorenzo Fatica

“Ci rendiamo conto dellabrutta classifica ma non

siamo in crisi. Ci tireremofuori da questa situazione”

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IL DOPO PARTIITA

µPazzi ancora una volta protagonista

“Vittoria importanteper classifica e tifosi”..........................................................................

C i v i t a n o vaIl match winner del derby è sta-to Cristian Pazzi. Non al megliodella condizione non avendopartecipato al ritiro estivo econ qualche noia muscolareche si porta dietro da alcunesettimane il bomber rossoblùviene rischiato in extremis damister Jaconi e lui rispondepresente. “L’importante eravincere sia per la classifica siaper tutta la tifoseria che ci hasostenuto con grande caloresoprattutto nella fase finalequando siamo rimasti in infe-riorità numerica” - ha dichia-rato l’ex attaccante della Sambche ha avuto trascorsi anchecon lo stesso Fano -. “Abbiamoavuto un buon avvio di garagrazie al quale siamo riusciti asbloccare il match contro unasquadra molto organizzata. Al-la fine è stata una vittoria sof-ferta, peccato che non siamoriusciti a chiudere prima la ga-ra pur avendo alcune opportu-nità per farlo”- spiega Pazzi chesi rammarica per la sua occa-sione non finalizzata. “Po t e vofar meglio in quella circostan-za. La partita è rimasta in equi-librio sino alla fine anche per ilfatto che siamo rimasti in 10.Dobbiamo comunque mettere

sempre questa determinazio-ne. In avanti ci sentiamo tuttiimportanti”. Soddisfatto an-che Max Trillini che è stato get-tato nella mischia nel finale digara facendo il suo esordio inquesta stagione. “Sono entratoin un momento delicato delderby. Eravamo in inferioritànumerica ed il Fano cercava gliultimi assalti per riequilibrarele sorti”- ha affermato il biondocentrocampista -. “Ho cercatodi dare tutto ed ho avuto anchel’occasione per raddoppiarema il loro portiere si è salvato inextremis. In questo avvio dicampionato ho trovato pocospazio ma quando ho fatto que-sta scelta sapevo che sarebbestata dura giocare”.

Cristian Pazzi

IL DOPO PARTITA

La rabbia di Torta: “Situazione difficile”...............................................................................

C i v i t a n o vaIl Fano esce con un solo punto etanti rimpianti dal temuto tritti-co di sfide con le ambiziose Ter-moli, Fermana e Civitanovese,così per l’ex di turno Andrea Tor-ta le buone prestazioni personalidi queste partite rimangono unamagra consolazione: “Faccio fa-tica ad apprezzare le mie provequando alla fine si perde e pur-troppo ci si fa poco con le pacchesulle spalle anche se la squadraha fatto la sua partita. Penso cheanche con la Civitanovese, comedomenica contro la Fermana, ilFano non abbia demeritato. Nel-

la gara precedente avevamo avu-to più occasioni da gol ed erava-mo stati castigati nell’unico mez-zo tiro in porta subito, ma anchestavolta siamo andati vicini allasegnatura in almeno un paio disituazioni e contro un avversarioche concede pochissimo è giàtanto. Purtroppo non siamo riu-sciti ad affondare il colpo, peròcredo che nel primo tempo ce lasiamo giocata alla pari. Nella ri-presa forse ci siamo fatti un po’tradire dalla frenesia di riequili-brare al più presto le sorti delmatch e comunque con loro chesi erano chiusi parecchio non eraaffatto semplice trovare varchidove infilarsi per arrivare allaconclusione”.

La classifica, intanto, non è af-fatto allettante. “Fa male ritro-varsi con appena un punto dopotre partite ben giocate contro av-versari sulla carta più quotati,però guai a farsi sopraffare dallosconforto - prosegue il centraledifensivo -. Questo gruppo ha imezzi per superare questo pe-riodo negativo a livello di risul-tati, non ci resta che concentrar-ci sulla sfida di domenica pros-sima in casa col Celano, che do-vremo vincere anche per il no-stro pubblico”.

Un aiuto servirebbe anche dalmercato, perché comunquequalche acquisto è stato sbaglia-to ed è il caso di riparare a certemosse.Il tecnico Mirco Omiccioli