PREVENZIONE DELLA TOXOPLASMOSI ORIGINE...

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Ann. Irr. Super. Sonirà VOI ?O. N. 4 (1984). pp. 313-316 PREVENZIONE DELLA TOXOPLASMOSI DI ORIGINE ANIMALE (*) A. MANTOVANI (a), B. CACCIAPUOTI (h) e A. IOPPOLO (C) WHO Collahorating Centre for Research and Traininx in Veterinary Public Heolth. Istituto Superiore di Sanità. Roma; (a) Laboratorio di Parassitologia; (C) Lahoratorio di Batteriologia e Mitologia Medica; (C) Servizio Stahulario Riassunto. - L'alta diffusione di Toxoplasma gon- di negli animali da macello e nei gatti, sia domestici che sinantropici, giustifica lklta dffussione dell'infe- iione umana. Vengono discusse le possibilità di con- rrollo connesse con la prevenzione dell'infezione negli animali da carne. con la protezione del consumatore. coi prohlemi dei manipolatori di carni, con il controllo dell'infezione trasmessa da gatti (compresi i felini selvatici in cattività) e con gli speciali problemi delle categorie a rischio. Vengono infine proposti argomenti di ricerca. Summary (Prevention of Toxoplasmosis of animal origin). - The high prevalence of Toxoplasma gondi in meat-producing animals and in domestic and synanthro- pic cats justifies the high prevalence of human infection. The paper discusse.^ the possihle contro1 measures hased on the prevenfion of the inJection in meat-producing animals. the protection of the consumer. the prohlems connected with the cathegories af risk. Some reiearch suhjects m e jinally proposed. Introduzione Le tre fonti più importanti di toxoplasmosi umana possono essere considerate: a) l'ingestione di carne cruda o insufficiente- mente cotta; h) il contatto con gatti infettati per ingestione di carne contaminata; C) contaminazione con ambiente infettato da Feci di gatto o di altro materiale infettante. Tutti gli animali a sangue caldo sono recettivi a Toxoplasma gondi. Praticamente tutti gli animali con ~ieroreazione positiva possono essere considerati portatori di toxoplasma [l, 21. È probabile che le ('I Relazione presentata al «WHO European Meefing on thc Prevention of Toxaplasmosisn. Graz. Austria. 5-6 Dicemhre 1984 tecniche di allevamento intensivo possano contribuire alla riduzione della toxoplasmosi negli animali. Comunque, misure di controllo'nei riguardi della toxoplasmosi non sono giustificabili «per se», ma dovrebbero essere combinate con: a) misure generali di controllo delle zoonosi trasmesse tramite prodotti carnei ed altri alimenti. A questo proposito si vedano anche le linee guida preparate dall'OMS 13. 41; h) controllo dei rapporti uomo/animale/ambien- te. Tali rapporti sono stati esaminati in una apposita linea guida dell'OMS [8] nella quale la toxoplamosi è posta sia tra le infezioni con ciclo urbano, sia tra quelle con ciclo rurale e tra quelle che possono essere trasmesse dall'ambiente rurale a quello urbano. Le zoonosi (ad eccezione della rabbia) non sono generalmente considerate un motivo sufficiente per cambiare il rapporto uomo/animale da affezione. nonché le abitudini alimentari. Nella presente nota verranno discusse le possibilità di controllo della toxoplasmosi trasmessa dagli ani- mali all'uorno. prendendo in considerazione i seguen- ti argomenti: 1. Prevenzione dell'infezione negli animali da carne. 2. Protezione del consumatore. 3. Problemi dei manipolatori di carne. 4. Controllo dell'infezione nei gatti. 5. Suggerimenti speciali per le categorie esposte a rischio. 6. Proposta di argomenti di ricerca. 7. Considerazioni finali. Il punto 6 è giustificato dal fatto che la ricerca sulla toxoplasmosi è caratterizzata da una grande quantità di indagini sulla epidemiologia, ma da scarsità di indagini mirate spen'ficamente al controllo dell'infezione. La discussione è limitata a quelle azioni che posso- no trovare applicazione al presente o in un immedia- to futuro.

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Ann. I r r . Super. Sonirà

VOI ?O. N. 4 (1984). pp. 313-316

PREVENZIONE DELLA TOXOPLASMOSI DI ORIGINE ANIMALE (*)

A. MANTOVANI (a), B. CACCIAPUOTI (h) e A. IOPPOLO ( C )

WHO Collahorating Centre for Research and Traininx in Veterinary Public Heolth. Istituto Superiore di Sanità. Roma; (a) Laboratorio di Parassitologia; (C) Lahoratorio di Batteriologia e Mitologia Medica; ( C ) Servizio Stahulario

Riassunto. - L'alta diffusione di Toxoplasma gon- di negli animali da macello e nei gatti, sia domestici che sinantropici, giustifica lklta dffussione dell'infe- iione umana. Vengono discusse le possibilità di con- rrollo connesse con la prevenzione dell'infezione negli animali da carne. con la protezione del consumatore. coi prohlemi dei manipolatori di carni, con il controllo dell'infezione trasmessa da gatti (compresi i felini selvatici in cattività) e con gli speciali problemi delle categorie a rischio. Vengono infine proposti argomenti di ricerca.

Summary (Prevention of Toxoplasmosis of animal origin). - The high prevalence of Toxoplasma gondi in meat-producing animals and in domestic and synanthro- pic cats justifies the high prevalence of human infection. The paper discusse.^ the possihle contro1 measures hased on the prevenfion of the inJection in meat-producing animals. the protection of the consumer. the prohlems connected with the cathegories af risk. Some reiearch suhjects me jinally proposed.

Introduzione

Le tre fonti più importanti di toxoplasmosi umana possono essere considerate:

a ) l'ingestione di carne cruda o insufficiente- mente cotta;

h) il contatto con gatti infettati per ingestione di carne contaminata;

C ) contaminazione con ambiente infettato d a Feci di gatto o di altro materiale infettante.

Tutti gli animali a sangue caldo sono recettivi a Toxoplasma gondi. Praticamente tutti gli animali con ~ieroreazione positiva possono essere considerati portatori di toxoplasma [l , 21. È probabile che le

('I Relazione presentata al «WHO European Meefing on thc Prevention of Toxaplasmosisn. Graz. Austria. 5-6 Dicemhre 1984

tecniche di allevamento intensivo possano contribuire alla riduzione della toxoplasmosi negli animali.

Comunque, misure di controllo'nei riguardi della toxoplasmosi non sono giustificabili «per se», ma dovrebbero essere combinate con:

a) misure generali di controllo delle zoonosi trasmesse tramite prodotti carnei ed altri alimenti. A questo proposito si vedano anche le linee guida preparate dall'OMS 13. 41;

h) controllo dei rapporti uomo/animale/ambien- te. Tali rapporti sono stati esaminati in una apposita linea guida dell'OMS [8] nella quale la toxoplamosi è posta sia tra le infezioni con ciclo urbano, sia tra quelle con ciclo rurale e tra quelle che possono essere trasmesse dall'ambiente rurale a quello urbano.

Le zoonosi (ad eccezione della rabbia) non sono generalmente considerate un motivo sufficiente per cambiare il rapporto uomo/animale da affezione. nonché le abitudini alimentari.

Nella presente nota verranno discusse le possibilità di controllo della toxoplasmosi trasmessa dagli ani- mali all'uorno. prendendo in considerazione i seguen- ti argomenti:

1. Prevenzione dell'infezione negli animali da carne.

2. Protezione del consumatore. 3. Problemi dei manipolatori di carne. 4. Controllo dell'infezione nei gatti. 5. Suggerimenti speciali per le categorie esposte

a rischio. 6. Proposta di argomenti di ricerca. 7. Considerazioni finali.

Il punto 6 è giustificato dal fatto che la ricerca sulla toxoplasmosi è caratterizzata da una grande quantità di indagini sulla epidemiologia, ma da scarsità di indagini mirate spen'ficamente al controllo dell'infezione.

La discussione è limitata a quelle azioni che posso- no trovare applicazione al presente o in un immedia- to futuro.

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Prevenzione dell'infezione negli animali da carne

Si possono proporre le seguenti misure:

a) allontanamento dei gatti dagli allevamenti di animali da carne. In questo modo una principale fonte di infezione (cioè i l gatto infetto) verrebbe controllata;

b) controllo dei roditori .e delle mosche. Deve essere ricordato che anche gli animali non carnivori od onnivori possono accidentalmente ingerire rodito- ri o loro parti. Il controllo dei roditori dovrebbe anche evitare di attrarre i gatti nello stabile. Le mosche possono portare il toxoplasma dalle feci dei gatti ad altri animali o ai loro alimenti.

C) non utilizzare rifiuti carnei crudi nell'alimen- tazione degli animali, specialmente quelli, come i suini, che possono essere consumati crudi o insuffi- cientemente cotti. Una severa legislazione sul consu- mo di rifiuti non trattati. stabilita in molte nazioni per il controllo della trichinellosi, delle pesti suine e delle malattie vescicolari è valida anche per il con- trollo della toxoplasmosi.

d) Quando in un allevamento si verificano casi clinici di toxoplasmosi (soprattutto aborti). si do- vrebbe fare attenzione alla distruzione dei feti e delle carcasse, impedire l'accesso a gatti, altri carnivori, roditori e uccelli.

Protezione del consumatore

Non esiste, al presente, alcun elemento che possa permettere di evidenziare la presenza di toxopla- sma nelle carni o in altri alimenti. Di conseguenza, l'esame ispettivo, effettuato dai servizi veterinari al macello, non può prevenire la trasmissione dell'in-

\ fezione a quei consumatori che usano carne cruda o insufficientemente cotta. Teoricamente, si du- vrebbe provvedere al risanamento di tutta la carne. il che non è fattibile, ne giustificato dall'entità del problema.

Sarebbe comunque opportuno che in ogni zona venissero saggiati gli animali macellati (nonché quelli che producono latte da consumarsi crudo). I risultati di tale indagine, nonché quelli paralleli effettuati sulla popolazione umana (positività sierologica e malattia clinica) possono determinare la priorità che dovrebbe essere data al problema toxoplasmosi, ed alle conseguenti azioni per la protezione del consu- matore.

Comunque, una azione di educazione sanitaria dovrebbe informare il consumatore sui fatti seguenti:

a) la toxoplasmosi può essere presente in tutti gli animali macellati. Particolarmente infetti sono i visceri (cervello. fegato, reni, ecc.), ma anche i mu- scoli possono essere ricchi in toxoplasmi;

b) nella carne. i toxoplasmi vengono uccisi quando la superficie della carne cambia il proprio

colore da rosa/rosso a rosa/pallido (temperatura superficiale di 62" C ) :

C) il congelamento della carne diminuisce signi- ficativamente I'infettività. anche se non è accertato che tutti i toxoplasmi vengano uccisi;

4 evitare, se possibile. I'uso di carne cruda o insufficientemente cotta. Se I'uso di tale carne è considerato indispensabile (perché le abitudini ali- mentari sono radicate o perché la toxoplasmosi e le altre zoonosi non sono considerate un motivo sufi- ciente per cambiare le abitudini alimentari), l'impiego di carne congelata può essere considerato una valida alternativa. anche se sembra che il congelamento non uccida la totalità dei parassiti. La carne bovina è da preferirsi per la sua scarsa capacità infettante;

e ) evitare di contaminare gli attrezzi di cucina (coltelli, taglieri, ecc.) con carne cruda prima di utilizzarli (non accuratamente lavati) per cibi prepa- rati: in tal modo si potrebbero trasferire toxoplasmi dalla carne cruda al consumatore:

I) evitare il contatto di gatti con alimenti, sia prima della cottura (possibilità di infettare il gatto con carne cruda contenente toxoplasmi), che dopo la cottura (possibilità contaminazione dell'alimento tramite il gatto infetto);

g) gli ortaggi crudi possono essere contaminati da feci di gatto infetto. Pertanto è opportuno (non solo per la toxoplasmosi) lavarli accuratamente;

h ) le mosche possono trasportare toxoplasmi dalle feci di gatti infetti, o da altre fonti. sugli alimenti;

i) una possibile fonte di infezione consiste nel bere sangue di animale (equino, bovino) direttamente al macello. TI consumatore (che in questi casi è quasi sempre affetto da anemia o altri problemi) e soprat- tutto il medico, dovrebbero essere informati sulla possibilità di ingerire toxoplasmi. Si dovrebbero usare solo animali negativi, ma ciò sarebbe possibile solo a due condizioni: di avere la possibilità di esaminare gli animali prima della macellazione, e di avere un sufficiente numero di consumatori che richiedono questo servizio, anche per giustificarne il costo.

Problemi dei manipolatori di carne

La categoria dei manipolatori di carne è composta soprattutto da macellat (Shallibaum, 1967, ha trova- to una positività del 60% nel S. Gallo) [6], cuochi e massaie, ma anche da coloro che maneggiano carne per ogni motivo, come per esempio, cacciatori, per- sonale che accudisce agli allevamenti di animali da pelliccia, persone che macellano pollame o conigli a domicilio. tassidermisti. ecc. Essi sono specialmente esposti se ingeriscono accidentalmene frammenti di visceri o carne, gocce di sangue o altri liquidi organi- ci. I1 toxoplasma può anche penetrare attraverso la pelle e le mucose.

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Vengono raccomandate le seguenti precauzioni:

a) lavorare nella maniera più pulita possibile. Tentare di evitare I'ingestione accidentale di materia- le. Le tecniche per evitare questa contaminazione generalmente coincidono con la maggior parte delle tecniche igieniche di preparazione e manipolazione delle carni. Tra l'altro in questo modo si possono prevenire anche altre zoonosi professionali;

h) evitare di toccare carne e prodotti carnei crudi;

C) informare il medico che la professione pre- senta rischi di infezione da toxplasmi.

Controllo aell'infezione trasmessa dai gatti

I gatti possono diventare veicolo di toxoplasmosi dopo aver ingerito carne infetta cruda o insufficiente- mente cotta. L'abitudine di alimentare i gatti con frattaglie (fegato, polmone, ecc.) specie di animali frequentemente infetti (pecora e capra) aumenta i rischi di infezione.

Mentre non è possibile ipotizzare alcuna misura di prevenzione per i gatti sinantropici, che vivono liberi nelle piazze e nei cortili, le seguenti misure possono essere proposte per i gatti domestici:

a) impedire ai gatti di andare in giro, onde evitare che si cibino di topi, uccelli e pezzi di carne cruda, potenzialmente contaminati;

h) non somministrare ai gatti domestici carne cruda o insufficientemente cotta:

C) cvitarc chc Ic pcrsonc a rischio, particolar- mente le donne gravide, provvedano alla pulizia delle cassette dei gatti. Altra precauzione è costituita dal fatto di lavare tali cassette ogni giorno, per evitare la maturazione delle cisti di toxoplasma;

d) tenere i gatti legati all'ambiente casalingo: ciò è facilitato dalla castrazione e dalla somministrazione di alimento abbondante, affiché non ne vadano a cercare altrove;

e) evitare che i gatti contaminino gli alimenti destinati all'uomo e gli attrezzi di cucina;

.n coloro che intendono introdurre in casa un gatto di provenienza sconosciuta oppure acquistato. dovrebbero far effettuare un esame delle feci da un laboratorio attrezzato e/o far trattare l'animale.

Una considerazione a parte meritano i felini degli zoo, circhi, safari-parks, nonché quei troppi felini selvatici che si trovano nei negozi per animali. Questi animali sono generalmente alimentati con carne di scarto e frattaglie crude. Inoltre. essi vivono a stretto contatto con il pubblico. Le misure che si possono adottare sono le seguenti:

o) usare carne precedentemente congelata; h) pulire accuratamente ogni giorno la gabbia.

onde prevenire la maturazione delle oocisti:

C) applicare una efficace lotta alle mosche. Evi- tare l'accesso alle gabbie di roditori e uccelli;

4 quando possibile. preferire le gabbie in vetro invece di recinti o altri mezzi, al fine di separare i visitatori dagli animali.

Speciali precauzioni, per le categorie a rischio

Appartengono a tali categorie le donm gravide sieronegative. i bambini e le persone affette da sin- dromi immunodepressive. Per tali persone si possono prendere le seguenti precauzioni:

a) evitare di consumare carne e prodotti carnei crudi o insufficientemente cotti;

h) evitare il contatto con carne cruda durante la preparazione;

C) evitare-di contaminare con carne cruda uten- sili da cucina (coltelli. taglieri, ecc.) che debbono servire per alimenti preparati;

4 evitare lo stretto contatto con gatti che ab- biano accesso a carne cruda (topi, uccelli, ritagli, frattaglie, ecc.):

e ) se si vuole introdurre un gatto in casa, sotto- porlo ad un preventivo esame delle feci per la presen- za di toxoplasma oppure a trasmettere contro le forme cistiche:

f) usare, per i gatti di casa, le precauzioni racco- mandate nel capitolo precedente.

Proposta di argomenti di ricerca

Molte sono ancora le nostre carenze di conoscenze nel campo della, profilassi della toxoplasmosi di origine animale. In occasione del WHO European Meeting on the Prevention of Toxoplasmosis (Graz, Austria 516 dicembre 1984). sono stati da noi propo- sti i seguenti argomenti di indagine che potrebbero portare informazioni utili per la messa a punto di programmi di controllo:

u ) tasso di positività della popolazione. partico- larmente delle ragazze e delle donne giovani, al fine' di proporre misure di profilassi in relazione ai risul- tali ottenuti;

h) elenco delle categorie a rischio; C) determinare per ogni specie allevate e/o ma-

cellate in una zona la capacita di trasmettere della toxoplasmosi con la carne o il latte. eventualemente usando il Cat Feeding test [ 2 ] ;

4 presenza del toxoplasma nel latte. nelle uova. ed in loro prodotti. in relazione con le tecniche di allevamento. Possibile trasmissione del toxoplasma tramite latte crudo, uova, sangue, vegetali, ecc., in relazione alle differenti abitudini alimentari;

E) studio di enventuali differenze tra i ceppi di toxoplasma dal punto di vista della loro capaciti infettante:

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f j resistenza del toxoplasma ai differenti proce- dimenti che vengono impiegati per la preparazione e conservazione degli alimenti;

p) procedimenti che possono essere impiegati per la preparazione di alimenti esenti da toxoplasma. Sviluppo di tecniche per il risanamento della carne e di altri alimenti. come ad esempio congelamento e salagione, soprattutto in relazione alle abitudini alimentari locali;

h) possibilità di diffusione del toxoplasma tra- mite il pulviscolo:

i) sul ruolo del piccione e di altri uccelli, soprat- tutto sinantropici. nella trasmissione della malattia;

j] sviluppo dei mezzi di immunizzazione artifi- ciale (vaccinazione, chemio-vaccinazione, chemiopro- filassi). capaci di prevenire non solo l'infezione, ma anche i sintomi clinici;

k ) sviluppo di metodi diagnostici rapidi per controllare gli animali dei quali si intendono consu- mare carni e latte crudi (per es. toxoplasmina, tests sierologici);

l) sviluppo di uno schema per ottenere «alleva- menti indenni» (che dovrebbero essere indenni da toxoplasmosi ma anche da trichinellosi, cisticercosi. e da altri importanti agenti patogeni), intesi per la produ- zione di carne (ed eventualmente latte) da usare crudi. La parte commerciale (per esempio lo sviluppo di un mercato che possa giustiticare il costo) dovrebbe essere pure preso in considerazione in questo studio;

m) sviluppare programmi per la profilassi della toxoplasmosi negli animali e negli alimenti di origine

animale. valutandoli sulla base delle possibilità di applicazione pratica e delle probabilità di successo. nonché sulla base dei costi e dei benefici.

Considerazioni finali

L'impossibilità pratica di poter disporre di carni sicuramente indenni da toxoplasmosi e la ubiquità di gatti domestici e sinantropici esposti alle infezioni. sia nelle zone urbane che nelle zone rurali, ci indica che tutta la popolazione è potenzialmente esposta alla toxoplasmosi. Il grado di esposizione varia ov- viamente con le differenti situazioni locali: abitudini alimentari. rapporti uomo/animale. frequenza di gatti domestici e sinantropici.

Pertanto, le azioni di profilassi dovrebbero essere concentrate soprattutto verso le categorie a rischio. ed in modo particolare verso le donne gravide e le persone con particolari situazioni patologiche. Altre azioni possono essere dirette verso la contaminazione familiare (da carne e da gatto) e verso quella profes- sionale.

Per quanto ne sappiamo. la toxoplasmosi non è prevista dai regolamenti di polizia veterianaria di alcuna nazione. Riteniamo che ciò sia una conse- guenza della mancanza di provvedimenti che possano trovare una pratica attuazione.

La ricerca sugli argomenti proposti. e su altri ancora, potrà permettere la messa a punto di più efficaci metodi di lotta contro le varie forme di toxoplasmosi di origine animale.

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