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Prevenzione cardiovascolare e gestione clinica delle flebopatie e della malattia emorroidaria. Grand Hotel Forlì - via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì 21-22/09/2012 RAZIONALE Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle patologie a carico del distretto venoso, quali la MVC e la malattia emorroidaria, e alle dislipidemie con le conseguenze cliniche che determinano quadri morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea. L’elevata incidenza della Malattia Venosa Cronica e delle sue complicanze, dovute anche all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore su questa patologia. Per tale motivo un’opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della sua evoluzione. Il Medico di Medicina Generale (MMG) deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e governarle. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico da seguire. Lo specialista Flebologo rappresenta, per il MMG, il riferimento naturale per il completamento dell'iter diagnostico. Creare e affinare un rapporto tra MMG e specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici nella malattia venosa cronica è pertanto essenziale per migliorare lo stato di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema sanitario. In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che presentano una patologia venosa cronica si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intendono ridurre, nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici, evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria, ma soprattutto aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da malattia venosa cronica. Ci si propone pertanto di mettere in grado il MMG di identificare correttamente i pazienti che presentano sintomi compatibili con una malattia venosa cronica e di avviare un primo approccio diagnostico per la conferma di tale diagnosi e per l’individuazione delle cause più frequenti oltre che indirizzare il MMG verso il più idoneo percorso clinico-terapeutico.. Il corso avrà un approccio molto pratico, che non partirà dal solito inquadramento sistematico presente nei trattati, ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi che devono sollevare nel medico il sospetto di una malattia venosa cronica e la modalità e circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener conto dei risultati immediati e, a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente (correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali esami da richiedere per accertare l’origine della malattia venosa cronica, valutare il grado di gravità e le conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche.

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Prevenzione cardiovascolare e gestione clinica delle flebopatie e della malattia emorroidaria.

Grand Hotel Forlì - via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì

21-22/09/2012

RAZIONALE Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle patologie a carico del distretto venoso, quali la MVC e la malattia emorroidaria, e alle dislipidemie con le conseguenze cliniche che determinano quadri morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea. L’elevata incidenza della Malattia Venosa Cronica e delle sue complicanze, dovute anche all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore su questa patologia. Per tale motivo un’opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della sua evoluzione. Il Medico di Medicina Generale (MMG) deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e governarle. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico da seguire. Lo specialista Flebologo rappresenta, per il MMG, il riferimento naturale per il completamento dell'iter diagnostico. Creare e affinare un rapporto tra MMG e specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici nella malattia venosa cronica è pertanto essenziale per migliorare lo stato di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema sanitario. In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che presentano una patologia venosa cronica si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intendono ridurre, nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici, evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria, ma soprattutto aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da malattia venosa cronica. Ci si propone pertanto di mettere in grado il MMG di identificare correttamente i pazienti che presentano sintomi compatibili con una malattia venosa cronica e di avviare un primo approccio diagnostico per la conferma di tale diagnosi e per l’individuazione delle cause più frequenti oltre che indirizzare il MMG verso il più idoneo percorso clinico-terapeutico.. Il corso avrà un approccio molto pratico, che non partirà dal solito inquadramento sistematico presente nei trattati, ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi che devono sollevare nel medico il sospetto di una malattia venosa cronica e la modalità e circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener conto dei risultati immediati e, a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente (correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali esami da richiedere per accertare l’origine della malattia venosa cronica, valutare il grado di gravità e le conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche.

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Tutti gli individui hanno le emorroidi, che rappresentano una componente importante dell’anatomia e nella fisiologia del canale anale. Qualora il tessuto emorroidario dia segno di sé attraverso vari sintomi quali il sanguinamento, il prolasso e il dolore si è autorizzati a parlare di malattia emorroidaria. Tale condizione è estremamente frequente e la maggior parte delle persone in qualche momento della loro vita ne è stata affetta. Il più delle volte i pazienti che accedono all’ambulatorio proctologico sono fermamente convinti che la maggior parte dei disturbi anali siano dovuti alle emorroidi, eppure molte altre malattie benigne e maligne possono colpire ano, retto e colon con sintomi del tutto sovrapponibili. E’ pertanto sempre necessaria una visita da parte del medico di famiglia (1° livello) e poi di uno specialista che può essere un chirurgo generale o un gastroenterologo (2° livello), oppure un chirurgo colo-rettale, un coloproctologo oppure un esperto di patologie pelvi perineali (3° livello). Solo riferendone senza falsi pudori i sintomi, le più comuni malattie del grosso intestino possono essere curate prevenendo così l’insorgenza dei tumori maligni di quest’organo, che sono tra i più frequenti. Se l’esclusione del cancro è un elemento essenziale e imprescindibile nella gestione del paziente con sintomi anali, conoscere le varie possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria ovviamente è di estrema importanza per offrire una buona qualità della vita ai pazienti colpiti da quella che comunque resta una delle afflizioni più comuni dell’umanità. Le emorroidi vengono definite come ectasie di uno o più rami dei plessi venosi emorroidari o piuttosto come un tessuto spugnoso altamente vascolarizzato, sostenuto da connettivo elastico e fibre della muscolatura liscia, in cui una fitta rete di capillari arteriosi contrae anastomosi con i plessi venosi tributari delle vene emorroidarie. Le emorroidi sintomatiche hanno il significato di una vascolopatia? L’etiopatogenesi delle emorroidi prevede soprattutto un’alterazione dello strato di supporto fibromuscolare della submucosa rettale che degenera, per cui i cuscinetti emorroidari possono dislocarsi dalla loro posizione anatomica normale prolassando durante la defecazione e con l’aumentare della pressione endoaddominale. Il concetto dell’ipertono del canale anale supporta la teoria dello scivolamento della struttura fibromuscolare anale e rende conto dell’uso terapeutico dei dilatatori anali. Contrariamente all’opinione diffusa, non è il dolore il principale sintomo della malattia emorroidaria, ma il sanguinamento (“emo-reo”, sangue che scorre). Le cause più frequenti di ematochezia sono benigne e nella maggior parte dei casi il trattamento è possibile mediante terapia farmacologica o ambulatoriale. L’ematochezia, anche se fenomeno isolato, non deve comunque essere sottovalutata al fine di escludere il cancro colorettale, soprattutto nei soggetti a rischio. Dal 13 al 20% della popolazione tra i 40 e 49 anni l’ha osservata negli ultimi 12 mesi, ma meno della metà di queste persone si rivolge al curante entro 2 settimane per una successiva valutazione specialistica. Una Cochrane Review del 2008 ha stimato nel 16% la capacità di riduzione della mortalità da cancro colorettale attribuibile al sangue occulto fecale, riduzione che andrebbe al 25% se la compliance all’indagine fosse del 100%. Le varici ano-rettali possono essere confuse con le emorroidi, ma si tratta di entità cliniche completamente diverse, e le emorroidi neppure presentano una incidenza maggiore nei pazienti cirrotici rispetto alla popolazione generale. E’ opinione corrente che l'eziologia, il substrato costituzionale e lo stesso orientamento terapeutico-farmacologico presentino analogie per le vene varicose agli arti inferiori e per le emorroidi. L’esistenza di fattori eziologici comuni è ipotizzabile anche se non facilmente dimostrabile con certezza. Spesso la sola correzione delle abitudini alimentari e dei fattori aggravanti come la stipsi sono sufficienti a ridurre la sintomatologia. Ma nei pazienti con emorroidi di I grado marginali facilmente sanguinanti, nelle emorroidi di II grado o in tutte le condizioni di comorbidità che aumentano il rischio di sanguinamento o prolasso sono necessari altri provvedimenti quali la terapia medica di supporto, le terapie ambulatoriali “parachirurgiche” (scleroterapia, applicazione di legature elastiche) e la chirurgia di vario tipo e con diverse opzioni tecniche, che va destinata solo ai casi in cui sia fallita la terapia conservativa e quella ambulatoriale, ossia in non più del 10% dei casi.

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E’ pertanto auspicabile che il corso rafforzi le cognizioni del Medico nell’individuare la patologia del paziente e nel selezionare l’orientamento al trattamento terapeutico più adeguato.

LA MALATTIA EMORROIDARIA

SINTOMI CAUSE ESAMI DOVE ? CURA

SANGUINAMENTO

emorroidi, ragade anale, tumore

esame digitale rettoscopia, coloscopia clisma opaco

MMG chirurgo coloproctologo

farmaci flebotropivasoprotettori pomate, autodilatazioni intervento (ambulatorio/ricovero)

DOLORE

trombosi emorroidi ragade anale, ascesso tumore

esame digitale rettoscopia

MMG chirurgo coloproctologo

farmaci flebotropivasoprotettori bidè caldi, pomate, dilatazioni intervento(ambulatorio/ricovero)

TUMEFAZIONE

marische=pieghe cutanee emorroidi esterne prolasso emorroidi interne ascesso, tumore

esame digitale anoscopia

MMG chirurgo coloproctologo

legatura elastica intervento chirurgico

RITENZIONE FECALE/ STIPSI

defecazione ostruita prolasso mucoso, rettocele, dissinergia, transito intestinale lento

esame digitale anoscopia, coloscopia

MMG chirurgo coloproctologo

dieta, fibre, farmaci, legaturaelastica, riabilitazione, neuromodulazione sacrale, intervento chirurgico

PERDITE FECALI INVOLONTARIE

incontinenza anale: muscolare, neurologica, cause intestinali

esami funzionali

MMG chirurgo coloproctologo

dieta, farmaci, riabilitazione, neuro modulazione sacrale, intervento chirurgico

La dislipidemia è uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di vasculopatia aterosclerotica e le patologie cardiovascolari rimangono, nonostante le numerose campagne di prevenzione, la prima causa di morte e di disabilità nei Paesi sviluppati per il continuo aumento dei pazienti a rischio. Il parziale insuccesso della prevenzione primaria deriva dalla difficoltà di individuare e trattare precocemente pazienti che non presentano malattia aterosclerotica conclamata pur albergando molte alterazioni metaboliche destinate a generare un evento clinico aterotrombotico. La popolazione a basso rischio, e ancora di più quella a rischio di eventi moderato (5-10% a 10 anni), non può essere lasciata priva di trattamento ma, come previsto dalle Linee Guida, deve essere gestita con misure preventive proporzionali al rischio. Queste misure riguardano, in prima istanza, modificazioni dello stile di vita (dieta, sedentarietà etc) e, in assenza di benefici, appropriate correzioni nutrizionali e/o d’integrazione alimentare fino ad arrivare al trattamento farmacologico. E’ evidente che trattandosi di vaste fasce della popolazione il ruolo del MMG è determinante per un intervento terapeutico specifico o per indirizzare il paziente allo specialista. Scopo del progetto è migliorare le conoscenze del MMG in tema di dislipidemie, inquadrandole nel più ampio contesto del rischio cardiovascolare globale, nonchè perfezionare la sua capacità di prendere decisioni terapeutiche di varia natura (dietetica, farmacologica etc) sulla base delle evidenze cliniche più recenti e delle indicazioni delle Linee Guida nazionali ed internazionali. Affinché il MMG diventi attore della prevenzione cardiovascolare del paziente dislipidemico è utile creare una partnership con lo Specialista al fine di:

� individuare precocemente i soggetti affetti da dislipidemie e stimare il loro rischio cardiovascolare globale;

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� garantire prestazioni di elevata qualità in termini di diagnostica e trattamenti; � garantire un migliore followup e compliance terapeutica.

L’evento formativo coinvolge Specialisti e MMG. Nella prima giornata uno specialista svolgerà prima la parte teorica, introduttiva, in cui vengono inquadrati gli aspetti diagnostici, clinici e strumentali, le diagnosi differenziali e i moderni aspetti terapeutici della MVC. Successivamente un altro Specialista affronterà il tema dell’importanza di una diagnosi precoce nella prevenzione in proctologia e tratterà delle varie opzioni terapeutiche. La successiva tavola rotonda sarà un momento di confronto fra Specialisti e MMG al fine di costruire un approccio condiviso al paziente con MVC e malattia emorroidaria definendo esattamente i compiti delle parti. Gli Specialisti presenteranno, poi, dei casi clinici paradigmatici, coinvolgendo attivamente i partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale. Nella seconda giornata uno Specialista svolgerà prima la parte teorica, introduttiva, in cui vengono inquadrati il rischio cardiovascolare nella popolazione italiana, le dislipidemie come fattore di rischio e illustrate le nuove linee guida ESC/EAS. Successivamente un altro Specialista affronterà il tema dell’importanza del trattamento dietetico delle alterazioni metaboliche e il ruolo dei nutraceutici nel trattamento delle dislipidemie. La successiva tavola rotonda sarà un momento di confronto fra Specialisti e MMG al fine di costruire un approccio condiviso al paziente con rischio cardiovascolare definendo esattamente i compiti delle parti alla luce della nuova Nota 13. Gli Specialisti presenteranno, poi, dei casi clinici paradigmatici, coinvolgendo attivamente i partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale. L’evento fa parte del progetto GIANO, progetto formativo a carattere nazionale.

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PROGRAMMA SCIENTIFICO

Venerdì

14.30-15.00 MVC inquadramento clinico FAUSTO CAMPANA

Relazione su tema preordinato

15.00-15.30 MVC: vecchi e nuovi trattamenti a confronto FAUSTO CAMPANA

Relazione su tema preordinato

15.30-16.10 Analisi e discussione di casi clinici FAUSTO CAMPANA

Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)

16.10-16.30 MVC: take home message FAUSTO CAMPANA

Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore

16.45-17.00 Emorroidi e malattia emorroidaria BARBARA FASCIONE

Relazione su tema preordinato

17.00-17.30 Gestione della malattia emorroidaria: prevenzione, diagnosi e terapia BARBARA FASCIONE

Relazione su tema preordinato

17.30-18.25 Analisi e discussione di casi clinici BARBARA FASCIONE

Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)

18.25-18.45 Proctologia: take home message BARBARA FASCIONE

Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore

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Sabato

09.00-09.30 Il rischio cardiovascolare nella popolazione italiana DANIELA ANTENUCCI

Relazione su tema preordinato

09.30-10.00 Le nuove linee guida ESC/EAS nelle dislipidemie DANIELA ANTENUCCI

Relazione su tema preordinato

10.00-10.30 Dieta e dislipidemie ARRIGO F.G. CICERO

Relazione su tema preordinato

10.30-11.00 Le dislipidemie: il ruolo dei nutraceutici ARRIGO F.G. CICERO

Relazione su tema preordinato

11.15-11.45 Tavola rotonda. Nota 13: luci e ombre DANIELA ANTENUCCI

Tavola rotonda con dibattito tra esperti

11.45-12.55 Analisi e discussione di casi clinici DANIELA ANTENUCCI - ARRIGO F.G. CICERO

Presentazione di problemi o di casi clinici in seduta plenaria (non a piccoli a gruppi)

12.55-13.15 La riduzione del rischio cardiovascolare: take home message DANIELA ANTENUCCI - ARRIGO F.G. CICERO

Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore

14.00-16.00 Clinical game interattivi CAMPANA- FASCIONE - ANTENUCCI- CICERO

Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche

16.00-16.30 Test di verifica dell’apprendimento CAMPANA- FASCIONE - ANTENUCCI- CICERO

Verifica con questionario

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C.V. RESPONSABILI SCIENTIFICI E RELATORI

GIUSEPPE DODI Professore associato. Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche, sez. di Clinica Chirurgica - Università degli Studi di Padova. Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Colon Proctologia.

Curriculum Vitae Europass

Informazioni personali

Nome(i) / Cognome(i) Giuseppe Dodi

Indirizzo(i) Via Bettone, 21 35037 Teolo, Padova, Italia

Telefono(i) 0498212055 Cellulare: 3355329394

Fax 043651891

E-mail [email protected]

Cittadinanza Italiana

Data di nascita 04/08/1946

Sesso Maschile

Occupazione desiderata / Settore professionale

Chirurgo generale (colo-rettale)

Esperienza professionale

Date 1973 - 1985

Lavoro o posizione ricoperti Ricercatore

Principali attività e responsabilità Ricercatore

Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli studi di Padova

Date 1976 - 1977

Lavoro o posizione ricoperti Research fellow, Washington University, St. Lewis Mo, USA

Date 1985 ad oggi

Lavoro o posizione ricoperti Professore associato nel reparto di Chirurgia

Nome e indirizzo del datore di lavoro Università di Padova Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Oncologiche Via Giustiniani, 2, 35128 Padova (Italia)

Capacità e competenze personali

Madrelingua(e) Italiano

Angelo
Rettangolo
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Altra(e) lingua(e) Inglese, francese

Capacità e competenze sociali Capacità di gruppo e di adeguamento ad ambienti multiculturali, con conseguita esperienza professionale all’estero

Capacità e competenze organizzative Esperienza nella gestione di gruppi e senso dell’organizzazione

Capacità e competenze tecniche Padronanza dei processi di controllo nel settore sanitario e sociale

Capacità e competenze informatiche Conoscenza Microsoft word, excel e power point

Capacità e competenze artistiche Scrittura, volontariato, seminari scientifici, convegni.

Altre capacità e competenze Sport in genere.

Patente B

Allegati - Membro dei Consiglio Direttivi della Società Italiana di Colon Proctologia (1997 2002), della Società Italiana di Urodinamica (1998 2006), della Società Interdisciplinare dei Pavimento Pelvico (1996 2008), del comitato scientifico della Fondazione Italiana Continenza. - Membro dell’American Society of Colon and Rectal Surgeons. - Rappresentante per l’Europa dell’Australian Association of Vaginal and Incontinence Surgeons (AAVIS) / International Society for Pelviperineology (2007-...) - Coordinatore dell'Unità di Coloproctologia di Padova Abano (1996-2009) - CTU per i Tribunali di Brescia a di Vicenza - Presidente dell'A.I.STOM (Associazione Italiana Stomizzati) (2006- ) - Presidente della International Society for Pelviperineology / Australasian Association Vaginal Incontinence Surgeons (2010-...). Direttore del Corso di Perfezionamento in Coloproctologia, Facoltà di Medicina, Università di Padova. - Co Editor dell'”Italian Journal of Coloproctology” (1981 1990), Editor di “Pelviperineologia/rivista italiana di coloproctologia” Co-Editor di Pelviperineology (2007-) entrambi giornali cartacei e online open access (www.pelviperineologia.it, www.pelviperineology.org) è tuttora o è stato membro dei Comitati Editoriali delle seguenti riviste scientifiche: “Colorectal Disease”, "Techniques in Coloproctology", "International Journal of the Proctological and Perineal Diseases", "Urodinamica, Neurourology, Continence and Pelvic Floor", “Flebologia Oggi”. - Autore di oltre 400 lavori scientifici parte dei quali stampati su giornali indicizzati, di un "Trattato di Coloproctologia" (tre edizioni, in Italiano e Inglese) e di altri libri tra cui un saggio sull'analità, "L'uscita segreta", tutti pubblicati presso I'Editore Piccin, Padova. - Principali settori di esperienza clinica e di ricerca: motilità colica, incontinenza anale, prolassi del pavimento pelvico, fistole anali, cancro dell'ano, del retto a del colon. Oltre 500 interventi all'anno di chirurgia maggiore, media e minore, eseguiti in prima persona o come tutor, in elezione o urgenza, nel settore della colon proctologia e del pavimento pelvico: tumori maligni e benigni, malattie infiammatorie intestinali, ragadi, fistole ed ascessi, prolassi rettali e genitali, emorroidi, incontinenza anale, stipsi, chirurgia ricostruttiva, malattie complesse e rare ano-rettali e pelviche.

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e

delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.

Padova, 19 dicembre 2011

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Giuseppe Dodi

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VINCENZO GASBARRO Professore associato. Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche – U.O. di Chirurgia Vascolare. Università degli Studi di Ferrara Vice Presidente della Società Italiana di Flebolinfogia.

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome VINCENZO GASBARRO Indirizzo VIA DEL GORGO 85 – 44124 FERRARA Telefono 0532258696

Fax 0532237582 E-mail [email protected]

Nazionalità italiana

Data e luogo di nascita 21 AGOSTO 1956 CASTEL DI SANGRO (AQ)

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Da gennaio 1983 al 31 dicembre 1988 assistente chirurgo presso la Casa di Cura Dailti di Ferrara. Dal 2 gennaio 1989 al 1 luglio 1989 e successivamente ha ricoperto il ruolo di Funzionario tecnico (VIII° livello) dal 2 luglio 1989 al 31 gennaio 1996. Ricercatore universitario per il gruppo delle discipline F08 presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate, dal 1 febbraio 1996. Professore Associato in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Ferrara dal gennaio 2007 con presa di servizio 1.2.07 presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche dell’Università degli Studi di Ferrara

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli Studi di Ferrara - via Savonarola 9 44100 Ferrara • Tipo di azienda o settore Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche

• Tipo di impiego Professore Associato confermato Med 18 • Principali mansioni e responsabilità Docente di Chirurgia Vascolare e Vice Direttore dell’U.O. di Chirurgia

Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Anna di Ferrara Modulo di Alta Specializzazione in Terapie Endovascolari Periferiche

Angelo
Rettangolo
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ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) Dall’ottobre 1975 al Novembre 1881 Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Laurea in Medicina e Chirurgia presso L’Università degli Studi di Ferrara

• Principali materie / abilità

professionali oggetto dello studio Chirirgia Generale

Chirurgia Vascolare • Qualifica conseguita Specializzazione in Chirurgia Generale presso L’Università degli Studi di Ferrara

Specializzazione in Chirurgia Vascolare presso L’Università degli Studi di Ferrara • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

PRIMA LINGUA Italiano

ALTRE LINGUE

Francese - Inglese • Capacità di lettura Buono

• Capacità di scrittura discreto • Capacità di espressione orale sufficiente

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

Coordinatore Nazionale della Campagna Educazionale : “ Più Salute alle Gambe” per la prevenzione e la cura delle malattie venose e linfatiche per gli anni 2008 – 2009 e 2010. Dal 1 gennaio 2011 ricopre l’incarico di Presidente del Collegio Italiano di Flebologia per il biennio 2011 – 2012. Dal 1 gennaio 2009 al 14 febbraio 2011 ha ricoperto il ruolo di Presidente della Società Italiana di Flebolinfologia.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

Dall’agosto 2009 ricopre l’incarico di Consulente Scientifico del Dipartimento di Studi Biomedici presso l’Università degli Studi di San Marino con ruolo di coordinatore del Dipartimento.

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche,

macchinari, ecc.

Collaboratore permanente del Centro di Ricerca Universitario MATHEMATICS FOR TECHNOLOGY e successivamente del Centro di Ricerca MAT TECH MED dell’Università degli Studi di Ferrara. Fondatore del Centro Interuniversitario di Flebolinfologia ( CIFL), centro di ricerca e alta formazione in ambito flebolinfologico tra varie università italiane.

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PATENTE O PATENTI B FE2277323A

ALLEGATI

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi

sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo

quanto previsto dalla Legge 196/03.

Ferrara , 19/12/2011 NOME E COGNOME (FIRMA)

_______________________________________ Vincenzo Gasbarro

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PIERLUIGI PECORARO Direttore U.O.S. Igiene della Nutrizione – SIAN del Dipartimento di Prevenzione ASL Napoli 3 sud Professore a contratto. Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione. Università degli Studi di Napoli Federico II.

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome PECORARO PIERLUIGI Indirizzo VIA CURTOLI N°55 – 80059 – TORRE DEL GRECO Telefono 3472332279

Fax E-mail pierluigi.pecoraro@ libero.it

Nazionalità Italiana

Data di nascita 15/03/1966

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) 1999 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Dipartimento di prevenzione ASL Napoli 3 sud

• Tipo di azienda o settore ASL • Tipo di impiego Responsabile U.O.S. Igiene della nutrizione SIAN

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) 2000 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Università degli studi di Napoli Federico II

• Tipo di azienda o settore Università pubblica • Tipo di impiego Professore a contrato

• Principali mansioni e responsabilità Professore a contratto presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia

• Date (da – a) 2004 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Rete Formativa del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ASL Napoli 3 sud, D.G.R.C. - n. 4856

• Tipo di azienda o settore ASL • Tipo di impiego Titolare del corso

• Principali mansioni e responsabilità Titolare del corso di Sorveglianza Nutrizionale presso la Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione

Angelo
Rettangolo
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• Date (da – a) 2005 AD OGGI

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

Polo didattico di Nola

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Docente del corso

• Principali mansioni e responsabilità Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate – corso di laurea in Scienze Infermieristiche

• Date (da – a) 2008 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Università degli studi di Napoli Federico II – Facoltà di Farmacia

• Tipo di azienda o settore Università pubblica • Tipo di impiego Docente del corso

• Principali mansioni e responsabilità Alimentazione e Prodotti Farmaceutici – Corso di perfezionamento

• Date (da – a) 2010 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Ordine Nazionale dei Biologi

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Componente Commissione Area Nutrizione.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) 2007 AD OGGI • Nome e indirizzo del datore di

lavoro ASL Napoli 3 sud

• Tipo di azienda o settore ASL • Tipo di impiego Referente

• Principali mansioni e responsabilità Prevenzione dell’obesità in età evolutiva” Piani della Prevenzione del Ministero della salute e Componente del Gruppo di Coordinamento Regionale, Responsabile AZIONE 6 Linee Guida Nutrizionali per la Refezione Scolastica, Educazione Nutrizionale per le Scuola..

• Date (da – a) 2007 ad oggi

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

Regione Campania

• Tipo di azienda o settore Assessorato alla Sanità • Tipo di impiego Responsabile AZIONE 6 Linee Guida Nutrizionali per la Refezione Scolastica, Educazione

Nutrizionale per le Scuola • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) 2004 - 2009

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Coordinatore regionale della sezione Campania e Delegato ECM (Educazione Continua in

Medicina).

• Principali mansioni e responsabilità Eletto dall’assemblea del 15 aprile 2004 per il triennio 2004-2006 e rieletto dall’assemblea del 28 marzo 2007 triennio 2007-2009, con responsabilità economica/gestionale

• Date (da – a) 2010 ad oggi

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Consigliere Direttivo Nazionale.

• Principali mansioni e responsabilità Eletto dall’assemblea generale per il triennio 2010-2012.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1995 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Università di Napoli Federico II - Facoltà di Medicina e Chirurgia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (statuto CEE) • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

• Date (da – a) 1994 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Università di Napoli Federico II - Facoltà di Medicina e Chirurgia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Diploma in Patologia Ambientale • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

• Date (da – a) 1992

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Università di Napoli Federico II - Facoltà di Agraria

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Diploma del Corso Teorico-Pratico in Analisi Chimica degli Alimenti • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

• Date (da – a) 1991

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

I Università di Napoli – Facoltà di Medicina e Chirurgia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Diploma di Perfezionamento in Nutrizione Infantile • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

• Date (da – a) 1990

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Università di Napoli Federico II

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Scienze Biologiche con indirizzo in Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione

• Qualifica conseguita Laurea in Scienze Biologiche • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

• Date (da – a) 1985

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Diploma di Maturità Classica • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

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CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

MADRELINGUA ITALIANO

ALTRE LINGUA

INGLESE • Capacità di lettura BUONO

• Capacità di scrittura BUONO • Capacità di espressione orale BUONO

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

[ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ]

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

[ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ]

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche,

macchinari, ecc.

[ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ]

CAPACITÀ E COMPETENZE

ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc.

[ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ]

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

[ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ]

PATENTE O PATENTI

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ULTERIORI INFORMAZIONI RELAZIONI e DOCENZE a CORSI/CONVEGNI/CONGRESSI 1994-97Docente al Corso di Educazione Alimentare ed Informazione

Nutrizionale, rivolto agli insegnanti e agli alunni di alcune scuole dell'area napoletana, Progetto di Ricerca della Regione Campania, legge 49/85, Settore Istruzione e Cultura, promosso dal Servizio Speciale di Dietetica, dell'Università di Napoli Federico II.

1996 Relatore alla XXIX Riunione Generale Società Italiana Nutrizione Umana, Viterbo 26-27 settembre.

1998 Relatore al Master Class C.O.N.I.: Alimentazione e Attività fisica. Torre del Greco 28 febbraio.

1998-99 Docente in qualità di Esperto, Attività di Formazione Professionale Sperimentale: Igiene degli Alimenti e Nutrizione, presso l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e Turistici, Teano (CE), a.s. 1998/99.

2000 Docente al Corso di Formazione per Dirigenti Biologi, in Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ASL NA/4 Dipartimento di Prevenzione S.I.A.N. Gennaio-Marzo

2000 Docente al corso di Formazione in Igiene degli Alimenti e della Nutrizione per Tecnici di Igiene, Dipartimento di Prevenzione, ASL NA/4 Marigliano, Settembre.

2000 Relatore alla Conferenza Futuro Remoto Sport "Il Dimagrimento" Città della Scienza Napoli, 29 novembre.

2001 Relatore al Convegno: "OBESITA': Strategie di intervento nel Bambino e nell'Adulto" ASL/NA 4, 20 giugno.

2002 Relatore al Convegno “Alimentazione e Attività Motorie” Acerra 25 maggio. 2002 Relatore al 6th INTERNATIONAL SYMPOSIUM “In Vivo Body Composition

studies” Body mass index and skinfold tickness versus bioimpedance analysis for predicting fat mass in children. Rome Italy, October 3-5, 2002.

2002 Relatore alla Giornata Mondiale FAO “Alimentazione e Nutrizione” Bologna 16 ottobre.

2002 Docente al Corso di Educazione alimentare e Informazione Nutrizionale per Insegnanti delle Scuole Elementari. 18 novembre, 2, 11, 16 dicembre. Centro di Formazione ASL NA/4 Brusciano.

2003 Relatore al Convegno “I cibi biologici nelle mense scolastiche” Pomigliano D’arco 17 marzo.

2003 Docente all’Evento Formativo ECM: Alimentazione: determinante di salute. S.I.Me.T, Caserta 7 giugno.

2003 Docente al Progetto Formativo Aziendale ECM: Sicurezza alimentare e nutrizionale nella ristorazione collettiva. ASL NA/1, Napoli 23 e 25 settembre.

2004 Docente al Progetto Formativo Aziendale ECM: Prevenzione nutrizionale e promozione di una sana alimentazione. ASL NA/1, Napoli 20 maggio.

2004 Moderatore all’Evento Formativo ECM Convegno Regionale SINU Campania (Società Italiana di Nutrizione Umana onlus) “Realtà e falsi miti in nutrizione umana” Napoli Aula Magna Policlinico Università di Napoli Federico II, 8 novembre 2004.

2004 Docente all’Evento ECM: Principi di Nutrizione Umana. ASL SA/3, Ascea Marina 30 novembre – 4 dicembre.

2005 Docente all’Evento ECM: Alimentazione e prodotti nutraceutici. Facoltà di Farmacia Università di Napoli Federico II, Napoli 20 Marzo.

2005 Docente al Progetto Formativo Aziendale ECM: Aggiornamenti tematici in igiene degli alimenti e nutrizione. ASL NA/4, Napoli 5 e 12 maggio.

2005 Moderatore all’Evento Formativo ECM 2° Convegno Regionale SINU Campania (Società Italiana di Nutrizione Umana onlus) “Ristorazione Collettiva e Sana Alimentazione” Napoli Città della Scienza, 9 giugno 2005.

2005 Moderatore al XXXIII Congresso Nazionale – Società Italiana di Nutrizione

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Umana onlus (SINU) – Montesilvano (PE) 6-8 ottobre. 2006 Docente al Corso di Formazione ECM: Valutazione dello Stato di

Nutrizione Aggiornamenti Teorici e Pratici, SINU Campania (Società Italiana di Nutrizione Umana onlus)-CEINGE-Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli Federico II, 20 aprile – 18 maggio.

2006 Docente al Corso di Formazione ECM: Il Dipartimento di Prevenzione e le Attualità Mediche di Sanità Pubblica, ASL Caserta 1, settembre 2006.

2006 Moderatore e Relatore al XXXIV Congresso Nazionale – Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU) – Riccione 8-10 novembre.

2008 Relatore al 3° Convegno Regionale – Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU) Sez. Campania – Torre del Greco 16 ottobre.

Docente al 1° Corso di formazione Crescere Felix Piano di prevenzione dell’obesità infantile. ARSAN 13 ottobre.

2009 Relatore al Congresso Nazionale “Guadagnare salute: i progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia” Ministerio della Salute, 24-25 settembre Castel Sant’Elmo, Napoli.

Moderatore alla Conferenza Nazionale “Alimentazione e supporto nutrizionale: “Linee guida per la Professione di Biologo Nutrizionista” Ordine dei Biologi 5 settembre FAO, Roma.

Relatore al 4° Convegno Regionale ADI Campania – 17-18 settembre terme di Agnano Napoli.

Relatore alla Giornata di studio su alimentazione e stili di vita Strategie di contrasto all’obesità in Campania, Regione Campania – ASRAN, 23 aprile Città della Scienza Napoli.

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RESPONSABILITA’ SCIENTIFICA E COORDINAMENTO CORSI/CONVEGNI/CONGRESSI 2001 Segreteria Scientifica al Convegno: "OBESITA': Strategie di intervento

nel Bambino e nell'Adulto" ASL/NA 4, 20 giugno. 2002 Responsabile Scientifico e Tutor al Progetto Formativo Aziendale ECM (crediti 14)

“Metodologie di Prevenzione Nutrizionale e Promozione di Corretti Stili Alimentari” ASL NA/4, 31 ottobre – 21 novembre.

2003 Responsabile Scientifico del Progetto Formativo Aziendale ECM (crediti 28) “Interazione tra i servizi del Dipartimento di Prevenzione nel controllo della filiera lattiero casearia” ASL NA/4, 30 ottobre – 11 dicembre.

2003 Responsabile Scientifico del Progetto Formativo Aziendale ECM (crediti 20) “Controllo e autocontrollo nelle industrie alimentari” ASL NA/4, 16 settembre – 15 ottobre.

2003 Responsabile Scientifico dell’Evento Formativo ECM (crediti 26) “Metodologie di valutazione e prevenzione dei nuovi rischi sul lavoro” ASL NA/4, 18 settembre – 16 ottobre.

2004 Responsabile Scientifico del Progetto Formativo Aziendale ECM (crediti 11) “Evoluzione della legislazione alimentare e aspetti applicativi” ALA NA/4 21 – 30 giugno.

2004 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 12) “Rischio biologico e chimico in ambienti di vita e di lavoro” ASL NA/4, 6 - 27 ottobre.

2004 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 13) “Epidemiologia: strumento nell’organizzazione e programmazione delle attività del dipartimento di prevenzione” ASL NA/4, 3 - 24 novembre.

2004 Responsabile scientifico e Moderatore dell’Evento Formativo ecm (crediti 5) “Convegno Regionale SINU Campania “Realtà e falsi miti in nutrizione umana” Napoli Aula Magna Policlinico Universitario 8 novembre.

2004 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 13) “Inquinamento da diossine: approfondimenti, strategie preventive e di controllo” ASL NA/4, 8 – 29 settembre 2004.

2005 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 25) “OGM: biosicurezza e controlli nella filiera agro-alimentare” ASL NA/4, 2 marzo – 13 aprile 2005.

2005 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 15) “Aggiornamenti tematici in igiene degli alimenti e nutrizione” ASL NA/4, 5-26 maggio 2005.

2005 Responsabile scientifico e Moderatore dell’Evento Formativo ECM (crediti 5) “2° Convegno Regionale SINU Campania “Ristorazione Collettiva e Sana alimentazione” Napoli Città della Scienza 9 giugno.

2005 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 11) “Aggiornamenti tematici in igiene degli alimenti e nutrizione” ASL NA/4, 5-26 maggio 2005.

2005 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 11) “Radioattività negli alimenti e negli ambienti di vita e di lavoro: valutazione del rischio e controllo” ASL NA/4, 14-29 settembre 2005.

2005 Responsabile scientifico del Progetto Formativo ECM (crediti 8) “Aggiornamenti tematici in sanità pubblica” ASL NA/4, 9-17 novembre 2005.

2006 Responsabile scientifico dell’Evento Formativo ecm (crediti 20) “Valutazione dello Stato di Nutrizione Aggiornamenti teorici e pratici”

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Università Federico II – CENGE Napoli 20 aprile – 18 maggio 2006. 2007 Responsabile scientifico dell’Evento Formativo ecm (crediti 10)

“Aggiornamenti Tematici in Nutrizione Umana , Sezione Campania Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU), Napoli dal 6 al 21 giugno 2007.

2008 Responsabile scientifico dell’Evento Formativo ecm (crediti 5) 3° CONVEGNO REGIONALE “Obesità: attualità e futuro”, Sezione Campania Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU), Torre del Greco 16 ottobre 2007.

2008 Responsabile scientifico del progetto Formativo ecm (crediti 20) “Aggiornamenti Tematici in Sanità Pubblica, Alimenti e Nutrizion, ASL Napoli 4, Brusciano dal 24 settembre al 26 novembre 2008.

2010 Responsabile scientifico del progetto Formativo ecm (crediti 10) “Il punto sull’Obesità Infantile. Prevenzione e Strategie di Contrasto, ASL Napoli 3 sud, Torre del Greco dal 28 al 30 settembre 2010.

2011 Responsabile scientifico dell’Evento ecm (crediti 2) “Congresso Nazionale SINU, Nutrizione e rischio cardiovascolare, Napoli 12 e 13 ottobre 2011.

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Partecipazioni a Corsi di Aggiornamento, Congressi e Convegni piu’ significativi "II CONGRESSO NAZIONALE Associazione Italiana di Nutrizione Clinica e

Preventiva" Napoli 14-16 ottobre 1993. "V Riunione Annuale Diabete Nutrizione e Obesità" AMD-Campania, Napoli

25 maggio 1995. "Corso Teorico Pratico in Nutrizione" Stages Master Dietosystem, Napoli

23-24 febbraio 1996 “Giornate Scientifiche” della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà

di Farmacia, Napoli, 9-11 maggio 1996 "XXIX Riunione Generale Società Italiana Nutrizione Umana, Viterbo 26-27

settembre 1996. “Giornate Scientifiche” delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia e

Medicina Veterinaria, Napoli, 19, 20 e 21 giugno 1997. "II CONGRESSO NAZIONALE Società Italiana per lo Studio dell'Obesità"

Palermo 1-4 aprile 1998. "Seminario di Aggiornamento nella Prevenzione e Gestione del

Sovrappeso" Progetto Nazionale 1998-2000. "Obesità: Ricerca di Base ed Applicata, Centro Interuniversitario di Studio e

Ricerca sull'Obesità, Napoli 14 ottobre 1999. "Obesità: Attualità e Prospettive, Cattedra di Nutrizione Clinica, Facoltà di

Medicina e Chirurgia, Federico II, Napoli 21 ottobre 1999. "La Nutrizione tra Presente e Futuro", 1° giornata di studio sulla nutrizione,

Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani, Napoli 27 novembre 1999. Aggiornamento in “Conferma di un focolaio epidemico di brucellosi” ASL

Napoli 4 – Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Epidemiologia. 15 maggio 2000

"10th European Congress on Obesity" Antwerpen/Belgium 24-27 May 2000.

CONVEGNO “A Tavola tra Incertezze e Sicurezza - Il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL.” ASL Napoli 1, Napoli 26 marzo 2001.

CONVEGNO “Dieta Mediterranea, Refezione Scolastica e Alimentazione del Bambino”, Istituto Regionale Istruzione Professionale Agricola - Camera di Commercio di Napoli, Napoli 30 marzo 2001.

"11th European Congress on Obesity" Vienna/Austria 30 May - 2 June 2001.

CONVEGNO “Osservatorio per la Gestione Integrata della Sicurezza Alimentare e Nutrizionale”, AUSL Roma A – Università di Roma La Sapienza, Roma 10 dicembre 2001.

1° Congresso Nazionale “Società Italiana dell’Obesità” Verona 17-20 Aprile 2002.

CONVEGNO “Consuma di più, Consuma meglio”, Società Italiana di Nutrizione Umana, Napoli 3 giugno 2002.

XXVI Riunione annuale della Associazione Italiana di Epidemiologia “Stili di vita e frequenza delle malattie in Italia”. Napoli, 24 - 26 Settembre 2002

6th International Symposium “In Vivo Body Composition studies” Rome Italy, October 3-5, 2002.

13th European Childhood Obesity Group Workshop. Brindisi, 25-27 settembre 2003

9th European Nutrition Conference – Rome October 1st - 4th, 2003 2° Congresso Nazionale – Società Italiana dell’Obesità – Montecatini 5-8

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Maggio 2004 Corso in “La Malnutrizione ospedaliera” Dipartimento di Medicina Clinica –

Università di Roma La Sapienza – 2 luglio 2004. Convegno Regionale SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) “Realtà e

falsi miti in nutrizione umana” Aula Magna Policlinico Università di Napoli federico II – 8 novenbre 2004.

Riunione Nazionale SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) “Aggiornamenti tematici in nutrizione” Firenze – 10 e 11 dicembre 2004.

XXXIII Congresso Nazionale – Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU) – Montesilvano (PE) 6-8 ottobre 2005.

XXXIV Congresso Nazionale – Società Italiana di Nutrizione Umana onlus (SINU) – “La Nutrizione Umana oggi tra Tecnologia e Prevenzione” - Riccione 8-10 novembre 2006.

Riunione Nazionale SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) “Dalla Prevenzione alla Terapia Nutrizionale: Ruolo dei Carboidrati” Milano – 29 e 30 novembre 2007.

Riunione Nazionale SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) “Invecchiamento e longevità: evidenze in campo nutrizionale" Roma 11 e 12 dicembre 2008.

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PUBBLICAZIONI E ABSTRACTS SCIENTIFICI con criteri di filtro nell'accettazione dei lavori Pecoraro P., et al.: Le acque minerali nella dieta. Rassegna di Medicina

Sperimentale. n. 5/6, XXXVIII, p. 119-130, 1991. Moro C.O., Pecoraro P., Contaldo F., et al.: Concentrazioni sieriche dei principali

oligoelementi in una popolazione adulta sana del sud-Italia. Dati preliminari. Atti - I Congresso Nazionale, Associazione Italiana per lo Studio degli Elementi in Traccia negli Organismi Viventi. Verona, 19-20 giugno 1992.

Moro C.O., Pecoraro P., Contaldo F., et al.: Stato di nutrizione e concentrazione di Cu, Zn, Se, Rb e Br. Atti - Società Italiana di Biologia Sperimentale LXI Assemblea Generale, Società Italiana di Fisiologia XLIV Congresso Nazionale, Società Italiana di Nutrizione Umana XXV Riunione Generale, Riunione Congiunta Roma, 23-26 settembre 1992.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C., et al.: Metodica di separazione ed identificazione di microquantità di tocoferoli. La Rivista di Scienza dell'Alimentazione, Organo Ufficiale della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione (S.I.S.A.), anno 22, n. 3, 1993, 313-317.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C., et al: Comportamento alimentare della popolazione afferente ad un ambulatorio di patologia mammaria. Quaderni di Medicina e Chirurgia, vol. 9, n. 1. 1993.

Guida B., Pecoraro P., et al.: Andamento della zinchemia nel paziente in trattamento emodialitico. Società Italiana di Nefrologia. Atti - IX Convegno Regionale, Napoli, 20 novembre, p. 21-29, 1994.

Guida B., Pecoraro P., et al.: La dietoterapia anche come supporto psicologico nei pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica (O.C.I.): dati preliminari. Giornale Italiano di Nutrizione Clinica e Preventiva, vol. 3, 1994.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C. et al.: Modelli alimentari in età pediatrica: primo momento di prevenzione. Giornale Italiano di Nutrizione Clinica e Preventiva, vol. 3, 1994.

Falconi C., Pecoraro P., et al.: Valutazione della zinchemia nei pazienti anziani in trattamento emodialitico. Quaderni di Medicina e Chirurgia, 11, (1) 1995.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C., et al.: Valutazione dello stato nutrizionale e dei modelli alimentari in una popolazione di età pediatrica. Atti - Simposio Satellite, Valutazione dello stato nutrizionale nell'età evolutiva Stato nutrizionale nelle patologie croniche. Castelvolturno, 9-10 febbraio, 1996.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C. et al.: Valutazione dello stato nutrizionale e del comportamento alimentare in una popolazione di età pediatrica: approccio integrato al problema dell'obesità. Dati preliminari.Atti - Unione Italiana Contro l'Obesità (UICO), XIV Congresso Nazionale, Roma, 15-16 febbraio 1996.

Guida B., Pecoraro P., Falconi C., et al.: La dietoterapia nel trattamento dell' orticaria cronica idiopatica (O.C.I.): follow-up di 15 casi. Atti - Giornate scientifiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà di Farmacia, Napoli, 9-11 maggio 1996.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C., et al.: Prevalenza di errati comportamenti alimentari e valutazione dello stato nutrizionale una popolazione di età scolare. Atti - Giornate scientifiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà di Farmacia, Napoli, 9-11 maggio 1996.

Boschi V., Pecoraro P., Falconi C., et al.: Valutazione dello stato nutrizionale e dei modelli alimentari in una popolazione di età pediatrica. Bambini e Nutrizione, vol. 3, n. 2, aprile-giugno 1996.

Guida B., Pecoraro P., et al.: Bioeletric impedance analysis (BIA) in evaluating nutritional status and changes in extracellular (ECW) and total body water (TBW) in hemodialysis (HD) patients. Atti - 8th International Congress of Nutrition and Metabolism in Renal Disease. Naples, Italy, October 9-12, 1996.

Pecoraro P., et al.: The assessment of the body fat by skinfold tickness measurement and obesity indices in children and young adolescents. Atti - XXIX

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Riunione Generale SINU, Viterbo, 27-29 settembre 1996. Guida B., Pecoraro P., Falconi C., et al.: Ruolo dello stato nutrizionale e del

trattamento emodialitico sui livelli plasmatici dello zinco (Zn) in pazienti affetti da insufficienza renale cronica (I.R.C.). La Clinica Dietologica, vol. 21, 1996.

Guida B., Pecoraro P., Falconi C, et al.: Bioeletric impedance analysis (BIA) in evaluation in evaluating nutritional status and changes in extracellular (ECW) and total body water (TBW) in hemodialysis (HD) patients. Renal Nutrition and Metabolism p. 153-155, 1997.

Guida B., Pecoraro P., et al.: Ruolo di una dieta di eliminazione in soggetti adulti affetti da orticaria cronica idiopatica. O.C.I. La Clinica Dietologica, vol. 21, 1996.

Guida B., Pecoraro P., Memoli B., et al.: Evaluation of changes in extracellular (ECW) and total body water (TBW) by bioelectric impedance analysis (BIA) during haemodialysis treatment. Nephrology, vol. 3, sup. 1, may, 1997.

Pecoraro P., et al.: Skinfold thickness and adiposity indices in children and young adolescents. Atti - 16th International Congress of Nutrition. Montreal, Canada, July 27 - August 1, 1997.

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P. Pecoraro et al: Linee guida per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica. Atti Convegno Nazionale “Guadagnare Salute: i progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia” Napoli 24 e 25 settembre 2009.

S. Stellato et al and P. Pecoraro: Okkio alla salute: i dati del nostro territorio  a  confronto  con  quelli  regionali  e  nazionali.  Atti  XXXIV Congresso Nazionale SINU – Nutrizione la pietra d’amgolo ‐ Firenze 11‐12 Dicembre 2009. 

P. Pecoraro, et al: Focus sugli Integratori Alimentari. Biologi Italiani ‐ Organo  Ufficiale  dell’Ordine  Nazionale,  Anno  XL  ‐  n.5/6;  43‐49, Maggio/Giugno 2010. 

P.  Pecoraro:  Profilo  nutrizionale  degli  alimenti.  Atti  III  Congresso Nazionale  –  Qualità  del  Suolo,  Almenti  e  Salute  –  Napoli  20‐22 Maggio 2010. 

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.

Napoli, 19 dicembre 2011

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PASQUALE PERRONE FILARDI Professore associato. Dipartimento di Medicina Clinica e Scienze Cardiovascolari e Immunologiche. Università degli Studi di Napoli Federico II

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome PASQUALE PERRONE FILARDI

Indirizzo Via Belsito 4, Napoli

Telefono 081 575 3402 081 7462232

Fax 081 746 2232

E-mail [email protected]

Nazionalità italiana

Data di nascita 20/10/1958

ESPERIENZA LAVORATIVA

Dal 2010 Coordinatore, Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli

Dal 2010 Docente Supplente presso il Corso di Laurea Triennale in Fisioterapia, Università Federico II di Napoli, sede distaccata di Benevento, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Corso Integrato di Riabilitzione nelle malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e neurologiche

Dal 2009 Docente presso il Dottorato di Ricerca in Applicazioni Cliniche dell’Imaging Cardiovascolare, Università degli Studi di Messina

Dal 2008 Professore Associato, settore scientifico disciplinare MED/11 Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli

1999-2008 Ricercatore Universitario - settore disciplinare MD11 - Malattie dell’Apparato Cardiovascolare - Dipartimento di Medicina Clinica, Scienze Cardiovascolari e Immunologiche, Università Federico II di Napoli

Angelo
Rettangolo
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2006 Idoneità a Professore Associato, settore scientifico disciplinare MED/11

Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, presso l’Università degli Studi di Messina

Dal 2005 Docente Supplente presso il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

2003 - 2004 Docente Supplente presso il Corso di Laurea triennale per Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Orientamento Professionale

Dal 2003 Responsabile del Settore Funzionale di “Cardiomiopatia e Scompenso Cardiaco”, Dipartimento Clinico di Medicina Interna, Geriatria, Patologia Cardiovascolare ed Immunitaria e Cardiochirurgia, Università Federico II di Napoli

2001 - 2003 Docente del corso di Didattica Opzionale “Prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica” Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università Federico II di Napoli

Dal 2002 Docente Incaricato presso il Corso di Laurea triennale per Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

Dal 2002 Docente Incaricato presso il Corso di Laurea triennale in Neurofisiopatologia. Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare

2001 - 2002 Docente Supplente per le esigenze delle Malattie dell’Apparato Cardiovascolare nel corso integrato di Medicina Generale e Specialistica, Corso di Diploma di Laurea in Fisioterapia, Università Federico II di Napoli

1999 - 2001 Attività di Tutore per la disciplina di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università Federico II di Napoli

Dal 2000 Docente Incaricato presso la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiaco

1999 - 2000 Docente Incaricato presso la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport, Università Federico II di Napoli, insegnamento di Cardiologia dello Sport

Dal 1999 Docente presso la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università Federico II di Napoli, insegnamenti di Cardiologia Clinica e Diagnostica Cardiologica non Invasiva

Dal 1999 Dirigente Medico di I° livello, Dipartimento Clinico di Medicina Interna, Geriatria, Patologia Cardiovascolare ed Immunitaria e

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Cardiochirurgia, Università Federico II di Napoli

1986 - 1999 Medico interno presso la Cattedra di Cardiologia della Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretta dal Prof. Massimo Chiariello

1994 - 1999 Docente a Contratto, insegnamento di Diagnostica per Immagini, Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare, Università "Federico II" di Napoli

1994 - 1996 Docente a Contratto, insegnamento di Diagnostica per Immagini, della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare, Università "Federico II", Napoli

1994 Elezione a Fellow dell'American College of Cardiology

ISTRUZIONE E

FORMAZIONE

2004 Diploma di “Scholar” in Cardiologia della Società Italiana di Cardiologia

2/10/1996 Specializzazione in Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 50 e Lode/50

1995 Borsa di studio della Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri per la ricerca in cardiologia presso la Cattedra di Cardiologia, Università "Federico II" di Napoli

22/07/1993 Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Cardiovascolare presso la II Università' di Roma "Tor Vergata

1992 - 1993 Borsa di studio "Bristol Myers-Squibb" della durata di due anni per la ricerca in cardiologia presso la Cattedra di Cardiologia , Università "Federico II" di Napoli

1990 - 1992 Fogarty International Fellowship presso il Dipartimento di Medicina Nucleare, Sezione di Cardiologia Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A.

Feb.1990 – Apr.1992

Fogarty Visiting Fellow presso il Dipartimento di Medicina Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1991 - 1992 Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche della durata di un anno presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

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1988 - 1992 Corso di Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Cardiovascolare presso la II Università' di Roma "Tor Vergata"

Feb.1989 – Feb.1990

Guest Researcher presso la Divisione di Cardiologia, Sezione di Cardiologia Nucleare, National Institutes of Health, Bethesda, MD, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1989 – 1990 Borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione della durata di un anno presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1989 Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche della durata di sei mesi presso i National Institutes of Health, Cardiology Branch, Bethesda, Maryland, U.S.A., sotto la guida del Dr. Robert O. Bonow

1988 Corso annuale di aggiornamento in "Attualità' in tema di Patologia Vascolare" a cura dell'Ordine dei Medici della Provincia di Napoli, con la votazione di 30/30

25/07/1986 Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 70 Lode/70

1982 - 1986 Medico interno presso la I Clinica Medica della Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretta dal Prof. Mario Condorelli

25/07/1984 Abilitazione all'esercizio della professione medica negli ospedali degli Stati Uniti (Foreign Medical Graduate Examination in the Medical Sciences

1984 Corso semestrale di Cultura in Medicina Preventiva dei Lavoratori e Psicotecnica, presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II", Napoli, con la votazione di 30/30

1984 Corso semestrale di Cultura in Medicina di Fabbrica, presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II", Napoli, con la votazione di 30/30

29/12/1983 Abilitazione all'esercizio della professione medica

18/07/1983 Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, con la votazione di 110 Lode/110 e Menzione

1980 - 1982 Studente interno presso l'Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica della Facoltà' di Medicina e Chirurgia, Università "Federico II" di Napoli, diretto dal Prof. Mario Condorelli

Attività editoriale e di revisione di articoli

- Deputy Editor, Journal of Cardiovascular Medicine (2007-2010)

- Editor, Journal of Cardiovascular Medicine (2010)

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- Membro Editorial Board dell’ European Journal of Cardiovascular

Imaging - Membro Editorial Board dell’European Cardiology

- Attività di revisore

- Circulation - American Journal of Cardiology - Journal of the American College of Cardiology - European Heart Journal - European Journal of Heart Failure - Echocardiography - Journal of Nuclear Medicine - Journal of Nuclear Cardiology - Heart - Giornale Italiano di Cardiologia

Attività educazionali - Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo

“Nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nella cardiopatia ischemica”. Università degli Studi di Padova, 2004

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Sistema renina-angiotensina e patologia cardiovascolare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2004

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Cardiopatia ischemica ed imaging nucleare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2004

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Il rischio cardiovascolare: dalla definizione al trattamento”. Università degli Studi di Napoli Federico II. 2005

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Diabete e rischio cardiovascolare”. Università degli Studi di Napoli Federico II. 2005

- Coordinatore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Cardiopatia ischemica ed imaging nucleare”. Società Italiana di Cardiologia. Corso Intra Moenia. Roma, 2005

- Direttore e responsabile scientifico del Corso ECM dal titolo “Nuove strategie diagnostiche e terapeutiche nella cardiopatia ischemica”. Università degli Studi di Padova, 2005

- Direttore e responsabile scientifico dell’XI Corso Nazionale di Aggiornamento in Cardiologia Nucleare del Gruppo Italiano di Cardiologia Nucleare. Spoleto, 2005

- Direttore e responsabile scientifico del III Corso di Aggiornamento per Tecnici di Medicina Nucleare del Gruppo Italiano di

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Cardiologia Nucleare. Spoleto, 2005

- Project Leader della “How to session” dal titolo “L’interpretazione della miocardioscintigrafia nel paziente con cardiopatia ischemia”, 66° Congresso della Società Italiana di Cardiologia. Roma, 2005

Premi e riconoscimenti 2011 Premo Annuale Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali (ARCA) per la pubblicazione del caso clinic dal titolo “Cardiomiopatia Dilatativa da Feocromocitoma. Descrizione di un caso clinico” 2010 Best Poster Award American College of Cardiology 2010 per la comunicazione: Does Intima-Media Thickness regression predict cardiovascular risk reduction? A meta-analysis of 41 randomized clinical trials. Atlanta 14-16 Marzo 2010 2001 Premio ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARDIOLOGI EXTRAOSPEDALIERI per la comunicazione “Valutazione del’applicabilità del color doppler tissue imaging durante infusione di dobutamina in pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra 2000 Premio G.M. LANCISI per la comunicazione ”Valore prognostico incrementale della combinazione dell’ecocardiografia con dobutamina e della tomoscintigrafia miocardica con TL-201 in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra 2000 Premio ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARDIOLOGI EXTRAOSPEDALIERI per la comunicazione “Variazione dell’accuratezza dell’ecodobutamina nella identificazione del miocardio vitale in relazione ai livelli di captazione del Tl-201 a riposo” 1991 Premio "ZAMBELETTI" per il migliore articolo originale pubblicato su riviste italiane di cardiologia nell'anno accademico 1990-91 per il lavoro: "Identificazione del miocardio vitale in pazienti con cardiopatia ischemica cronica e disfunzione ventricolare sinistra: correlazione tra flusso, attività' metabolica e funzione regionali" (Cardiologia 36: 299-307, 1991) 1990 Premio annuale della SOCIETA' ITALIANA DI MEDICINA INTERNA per la Ricerca 1988 Premio "LIRCA" per la ricerca cardiologica per il programma: "Regressione dell'ipertrofia miocardica: effetti sulla funzione diastolica ventricolare sinistra" 1984 Premio "DE GASPERIS-DONATELLI" per la comunicazione: "Effetti metabolici dell'arresto cardiaco anossico e cardioplegico. Possibilità' di intervento"

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Partecipazione a Congressi Relatore su invito a >200 Congressi nazionali ed internazionali di

cardiologia Moderazioni a Congressi di rilievo nazionale o internazionale 1994. 55° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 1995. 56° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 1998. 59° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2000 XXII Congress of the European Society of Cardiology,

Amsterdam 2001. 5th International Congress of Nuclear Cardiology, Vienna 2001 62° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2001 XXV Congress of the European Society of Cardiology, Berlino 2001 Working Group on Nuclear Cardiology of the European Society

of Cardiology, Camogli (Ge) 2002. Clinical Postgenomic Cardiovascular Research at UHRS.

Meeting on “Inflammation in myocardial and coronary disease.” Milano

2002. VI Congresso Nazionale Associazione Italiana di Medicina Nucleare, Genova

2002 63° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, Roma

2003 6th International Congress on Nuclear Cardiology, Firenze 2003. X Corso di Aggiornamento. Gruppo Italiano di Cardiologia

Nucleare, Arezzo 2003. 64° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2004. Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri. Simposio

su “La valutazione globale del rischio cardiovascolare: identificazione dei soggetti a rischio”. Napoli

2004. VII Congresso Nazionale Associazione Italiana di Medicina Nucleare, Palermo

2004 XIV Congresso Nazionale della Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri, Sorrento

2004. European Society of Cardiology. WG5 Brain Storming Meeting, Kitzbuehel

2004. XXVI Congress of the European Society of Cardiology. Monaco 2004. 65° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2005. 7th International Conference of Nuclear Cardiology, Lisbona 2006. VII Congresso Nazionale A.R.C.A., Pisa 2006. Fall Brainstorming meeting of the WG 5 Nuclear Cardiology.

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European Society of Cardiology, Creta 2006. XVI Congresso Nazionale Associazione Nazionale Cardiologi

Extraospedalieri, Capri (NA) 2006 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2006 8th International Conference on Nuclear Cardiology, Praga 2007 68° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia,

Roma 2007 Brainstorming Meeting WG5 European Society of Cardiology,

Kitzbuhel 2008 XXX Congress of the European Society of Cardiology, Monaco 2008 69° Congresso della Società Italiana di Cardiologia, Roma 2009 Brainstorming meeting WG5 European Society of Cardiology,

Capri, Italy 2009 9th International Conference on Nuclear Cardiology, Barcelona 2009 XXXI Congress of the European Society of Cardiology,

Barcellona 2010 XXXII Congress of the European Society of Cardiology,

Stoccolma 2010 71° Congresso della Società Italiana di Cardiologia, Roma 2011 Brainstorming Meeting WG5 European Society of Cardiology,

Kitzbuhel 2011 10th International Conference on Nuclear Cardiology, Amsterdam 2011 XXXIII Congress of the European Society of Cardiology, Parigi

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della

vita e della carriera ma non necessariamente

riconosciute da certificati e diplomi ufficiali.

MADRELINGUA ITALIANA

ALTRE LINGUA

Inglese

• Capacità di lettura [ eccellente. ] • Capacità di scrittura [ eccellente. ]

• Capacità di espressione orale

[ eccellente ]

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre

persone, in ambiente multiculturale, occupando

posti in cui la comunicazione è

importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare

Da oltre 15 anni coordinatore della attività di ricerca di studenti, specializzandi in formazione e dottorandi presso la Cattedra di Cardiologia dell’Università Federico II di Napoli

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in squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

APPARTENENZA A SOCIETA' SCIENTIFICHE Socio della Società Italiana di Cardiologia Fellow dell'American College of Cardiology Fellow European Society of Cardiology Membro del Working Group on Regional Myocardial

Function dell'European Society of Cardiology

Socio della Associazione Italiana di Medicina Nucleare Socio dell'Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc.

Responsabile di Progetti di Ricerca Finanziati : - Responsabile Unità Operativa del progetto dal titolo “Nuovi

determinaneti nella instabilità delle lesioni aterosclerotiche umane: ruolo degli oxiasteroli e del fattore di trascrizione NF-kB” nell’ambito del Programma di Ricerca Scientifica di Interesse Nazionale (PRIN) anno 2004

- Responsabile del progetto dal titolo “Identificazione della

cardiopatia ischemica asintomatica in soggetti diabetici di tipo 2: ruolo della valutazione non invasiva della funzione endoteliale”, finanziato ex L.R. Campania # 5/2002, eserczio finanziario 2005

- Assegnatario finanziamento della Federazione Italiana di

Cardiologia per il progetto dal titolo “Ruolo del blocco del recettore dell’aldosterone in aggiunta al blocco del sistema renina-angiotensina nella regressione del rimodellamento ventricolare sinistro nello scompenso cardiaco cronico”, anno 2007

- Responsabile Unità Operativa per il Progetto “Evaluation of

integrated cardiac imaging for the detection and characterization of ischemic heart disease”, Seventh Framework Programme, European Community, Health 2007.2.4.2-6

Incarichi istituzionali:

- Coordinatore del Gruppo di Studio “Cardiologia Nucleare” della Società Italiana di Cardiologia (2002-2004)

- Coordinatore nazionale del Gruppo di Studio “Cardiopatia Ischemica” dell’Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri (2003-cont)

- Segretario Nazionale Gruppo Italiano di Cardiologia Nucleare (2004-2005)

- Membro Commissione per il Congresso della Società Italiana di Cardiologia (2005-cont)

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- Membro Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia (2007-2010)

- Vice Chairman Working Group 5 Nuclear Cardiology and Cardiac CT dell’European Society of Cardiology (2007-2008)

- Membro European Board for Accreditation in Cardiology of the European Society of Cardiology (2008-cont)

- Chairman Working Group 5 Nuclear Cardiology and Cardiac CT dell’European Society of Cardiology (2008-2009)

- Membro Task Force ESC/ERS Guidelines for the “Diagnosis and Treatment of Pulmonary Arterial Hypertension”, Committee for Practice Guidelines, European Society of Cardiology (2008)

- Membro Task Force ESC/EAS Guidelines for the “Management of dyslipidemias”, Committee for Practice Guidelines, European Society of Cardiology (2009)

- Membro Consiglio Direttivo dell’Associazione Interdisciplinare di Cardiogeriatria (2008-cont)

- Membro, European Council of Nuclear Cardiology Board (2008 – cont)

- Componente Comitato Tecnico-Scientifico paritetico del Ministero della Pubblica Istruzione – Società Italiana di Cardiologia (2008-cont)

- Consulente Commissione Cardiovascolare EMA (European Medicines Agency)

- Coordinatore Commissione Gruppi di Studio della Società Italiana di Cardiologia (2009-2010)

- Membro, Consiglio Direttivo della Associazione Italiana di Cardio-Oncologia (2010-cont)

- Presidente, Sezione Campana della Società Italiana di Cardiologia (2011-cont)

- Consulente Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) (2011-cont)

PUBBLICAZIONI Oltre 100 pubblicazioni di articoli originali su riviste internazionali con impact factor o capitoli di libri

Impact factor >400

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GIORGIO CARLO MONTI Medico di Medicina Generale. Area Cardiovascolare Fondazione SMG. Animatore di formazione

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome MONTI GIORGIO CARLO Indirizzo Via Lamarmora 3 Telefono 0383 367307

Fax 0383 214460 Cell 335 244724

E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 24 settembre 1954

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Dal 1980 al 1985 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Policlinico S.Matteo di Pavia

• Tipo di azienda o settore Patologia Chirurgica II

• Tipo di impiego Attività di internato e tirocinio ospedaliero • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1982

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Medico di Medicina Generale convenzionato con il SSN • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Docente ai Corsi di Formazione Permanente per la Medicina Generale, Docente ai Seminari di Formazione Specifica per la Medicina Generale, Tutor di Medicina Generale

Angelo
Rettangolo
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• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990 al 1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro

• Tipo di azienda o settore Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale

• Tipo di impiego Attività di docenza presso la Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2000 al 2002 • Nome e indirizzo del datore di lavoro DAMS, Scuola di pubblica amministrazione con sede a Lucca.

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Docente corsi formativi per amministratori pubblici

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2001 ad oggi • Nome e indirizzo del datore di lavoro IReF-SDS

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza in Farmacoeconomia al Corso di Formazione

Manageriale per Dirigenti di Struttura Complessa dell’area di Sanità Pubblica organizzato dall’IREF e dall’Università di Brescia.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004-2005 e 2005-2006 e 2006-2007

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli Studi di Pavia • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Professore a contratto nel Corso Professionalizzante in Medicina Generale presso Università degli Studi Pavia

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2004 • Nome e indirizzo del datore di lavoro SDA Bocconi di Milano

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza al Master di Management Sanitario della

• Date (da – a) Dal 2003 al 2005

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali di Roma • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Membro gruppo di lavoro per la definizione di linee guida

• Date (da – a) Dal 1998 al 2006 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Health Search, Istituto di ricerca della Società Italiana di Medicina

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Generale • Tipo di impiego Presidente

• Date (da – a) Dal 2009

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Fondazione del ricerca in Medicina Generale Simg • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Vicepresidente

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione 1973 Maturità Scientifica

1980 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia 1986 Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Pavia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia Generale • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

PRIMA LINGUA Inglese

• Capacità di lettura Buona • Capacità di scrittura Buona

• Capacità di espressione orale Buona

ALTRE LINGUE Francese

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE

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Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

PATENTE O PATENTI

ULTERIORI INFORMAZIONI

ALLEGATI

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,

secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Voghera, 19 dicembre 2011 NOME E COGNOME (FIRMA)

Giorgio Carlo Monti

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FAUSTO CAMPANA NAME: FAUSTO CAMPANA DATE OF BIRTH: RIMINI 10-07-1964

WORK ADDRESS: OSPEDALE ‘’ M. BUFALINI – G. MARCONI,, VIALE GHIROTTI, 286 CESENA WORK TELEPHONE NO: 335-6761432

MAIL: [email protected] CURRENT POSITION: FROM: TO:

DIRIGENTE MEDICO 1° LIVELLO MEDICINA VASCOLARE. OSPEDALE ‘’ M. BUFALINI – G. MARCONI ,, CESENA

2005

PRESENT

PREVIOUS POSITIONS: FROM: TO:1° CHIRURGIA CLINICIZZATA ‘’PROF. CORDIANO,, OSPEDALE BORGO TRENTO. VERONA

1992

1997

EMERGENZA TERRITORIALE- PRONTO SOCCORSO AUSL RAVENNA

1997

1998

EMERGENZA TERRITORIALE- PRONTO SOCCORSO AUSL CESENA

1998

2000

DIRIGENTE MEDICO 1° LIVELLO U.O. DI PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D’URGENZA. OSPEDALE ‘’ M. BUFALINI – G. MARCONI ,, CESENA

2000

2005

NAME OF QUALIFICATION: DATE

OBTAINED:

INSTITUTION:

LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA

1992 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

SPECIALITA’: ‘’CHIRURGIA D’URGENZA E DI PRONTO SOCCORSO,,

1997 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN: 1) FLEBOLOGIA DI BASE 2)FLEBOLOGIA CLINICA , 3)FLEBOLGIA SPECIALISTICA

1995 1996 1997

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA

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CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN: CHIRURGIA CONSERVATIVA ED EMODINAMICA IN FLEBOLOGIA

1998

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA

BLS; PBLS; ACLS; PALS; PhTC ‘’ PROVIDER,,

1998 - 2002

CERTIFICATO IRC : ITALIAN RESUSCITATION COUNCIL

BTLS ADVANCED : BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT. ‘’INSTRUCTOR,,

2002

AMERICAN COLLEGE OF EMERGENCY PHYSICIANS

PREVIOUS CLINICAL RESEARCH EXPERIENCE ( 2002/2004: Co-sperimentatore in uno studio multicentrico internazionale sul trattamento delle varici da insufficienza safenica mediante tecnica scleroterapica ecoguidata con mezzo sclerosante sotto forma di schiuma 2006/2011: Co-sperimentatore in uno studio multicentrico nazionale sul trattamento delle trombosi venosa superficiale degli arti inferiori MEMBERSHIP OF SOCIETIES (if applicable):

MEMBRO dell’ AMERICAN COLLEGE OF PHLEBOLOGY ( ACP )

MEMBRO della SOCIETA’ ITALIANA DI DIAGNOSTICA VASCOLARE ( SIDV-GIUV )

MEMBRO dell’ASSOCIAZIONE FLEBOLOGICA ITALIANA- AFI

MEMBRO della SOCIETA’ ITALIANA DI FLEBOLOGIA: S.I.F.

Signature:

Date: 23-05-2012

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BARBARA FASCIONE

B A R B A R A F A S C I O N E

INFORMAZIONI PERSONALI

Data di nascita: 11 dicembre 1974

Luogo di nascita: Cassino (FR)

Residente in viale della stazione n°14

Manoppello stazione (PE)

TITOLI DI STUDIO

20/10/1999 Università degli studi “G. D’Annunzio” Chieti Laurea in Medicina e Chirurgia con voto 110/110 e lode

16/11/2000 Pescara

Abilitazione alla professione di Medico/Chirurgo ed iscrizione

all’Albo dei Medici Chirurghi di Pescara. (numero 3366)

2000 Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti

Vincitrice del concorso di specializzazione in Chirurgia Toracica

22/11/2004 Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti

Diploma di specializzazione in Chirurgia Toracica con voto 70/70

e Lode ( durata 5 anni)

2005-2008 Università”G.D’Annunzio” Chieti Dottorato di ricerca in “NUOVE TECNOLOGIE IN CHIRURGIA

E TRAPIANTI D’ORGANO 20° CICLO”

Angelo
Rettangolo
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TITOLI DI CARRIERA

1995-1996 Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti

Allievo Interno presso il Dipartimento di Chimica e Biochimica

( Prof . G. Del Boccio)

1998–1999 Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti Medico interno presso l’Istituto di Clinica Chirurgica, Chirurgia Toracica ( Direttore Prof. R.Sacco )

1999–2004 Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti Medico- specializzando presso l’Istituto di Clinica Chirurgica,

Chirurgia Toracica ( Direttore Prof. R.Sacco )

2001 Campus per bambini disabili Tortoreto (CH)

Servizio di guardia medica attiva per complessive 240 ore,

svolto presso il campus per bambini disabili organizzato dal

Rotary club.

2002-2004 Ospedale Civile “S.S. Annunziata” Chieti Medico responsabile dell’ambulatorio di broncoscopia, presso il reparto di Clinica Chirurgia ( Direttore Prof. R. Sacco)

2001-2004 Ospedale “ S.S.Annunziata” Chieti Docente coordinatrice nel corso per allieve infermiere volontarie della Croce Rossa

Italiana.

2005-2006 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di chirurgia generale (Direttore Prof. S.

Pollice), con contratto di collaborazione coordinata

e continuativa progetto: “Riduzione delle liste di attesa”.

Giugno 2006 Penne Concorso per avviso pubblico, per soli titoli, per l’assunzione a tempo determinato

di n° 2 Dirigenti Medici della disciplina di Chirurgia Generale indetto dalla U.S.L. di Pescara.

Vincitrice rinunciataria

Agosto 2006 Ospedale “ S.S.Annunziata” Tagliacozzo Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Pronto Soccorso

(Direttore Dott Cardilli.), con contratto di collaborazione coordinata e

continuativa progetto: “Riduzione delle liste di attesa”

Agosto 2006 Ospedale “ S.S.Annunziata” Pescina Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

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(Direttore Dott. Flamini), con contratto di collaborazione coordinata e

continuativa progetto: “Riduzione delle liste di attesa”

2006-2007 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale (Direttore

Prof. S. Pollice), con contratto di collaborazione coordinata e continuativa

progetto: “Riduzione delle liste di attesa”.

2006-2007 Ospedale Civile Castel di Sangro Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale (Direttore

P. Del Cimmuto), con contratto di collaborazione coordinata e continuativa

progetto: “Riduzione delle liste di attesa”.

.2007-2008 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

(Direttore Prof. S. Pollice), con incarico a tempo determinato, avviso pubblico.

Febb.2007 Ospedale Civile Avezzano Dirigente Medico I livello c/o il reparto diPronto Soccorso

(Direttore Dr Cardilli), con incarico a tempo determinato, avviso

pubblico.

Maggio 2008 Penne Concorso per avviso pubblico, per soli titoli, per l’assunzione a tempo

determinato di n° 2 Dirigenti Medici della disciplina di Chirurgia Generale

indetto dalla U.S.L. di Pescara.

Vincitrice rinunciataria

2008 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

(Direttore Prof. S. Pollice), attualmente in servizio, con avviso pubblico.

2009 Ospedale Civile Avezzano Dirigente Medico I livello c/o il reparto diPronto Soccorso

(Direttore Dr Cardilli), con incarico a tempo determinato, avviso

pubblico.

2010-2011 Ospedale Civile Castel di Sangro Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

(Direttore Dr P. Del Cimmuto ), con contrattto attualmente in servizio, con avviso pubblico.

2011 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

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(Direttore Prof. S. Pollice), attualmente in servizio, con avviso pubblico.

2012 Ospedale “ S.S.Annunziata” Sulmona Dirigente Medico I livello c/o il reparto di Chirurgia Generale

(Direttore Prof. S. Pollice), attualmente in servizio, con avviso pubblico

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ATTIVITA’ DIDATTICA

1999 Università “ G.D’Annunzio” Chieti

Preparazione e stesura della tesi di laurea

“I gozzi cervico-mediastinici”

2004 Università “ G.D’Annunzio” Chieti

Preparazione e stesura della tesi di specializzazione in Chirurgia toracica

“Il trattamento chirurgico del tumore del polmone

allo stadio IIIb: T4”

2002-2004 Croce Rossa Italiana Chieti

Docente e Responsabile del Corso biennale per Allieve Infermiere Volontarie

della Croce Rossa Italiana nonché membro della commisione esaminatrice

del 1° e 2° anno del corso tenuto c/o l’Università di Chieti.

2003-2004 Ospedale Civile “S.S. Annunziata” Chieti

Responsabile dell’ambulatorio di broncoscopia della U.O.C. di Clinica

Chirurgica, Chirurgia Toracica dell’Ospedale Civile di Chieti.

2003-2004 Università “G.D.Annunzio” Chieti

Autore e collaboratore alla stesura di presentazioni e lavori per congressi.

2003 “Le pneumonectomie di completamento” Milano

(B.Fascione)

2003 “La chirurgia del T4 allo stadio IIIB: T4” Milano

(B.Fascione)

2003 “I gozzi cervico-mediastinici” A.C.R.A. Casoli (B.Fascione, G.Santarelli) 2003 “ Le metastasi intestinali” Ferrara (B. Fascione, R.Sacco) 2004 “Mediastinoscopia e mediastinotomia” Vasto ( B.Fascione; F.Mucilli) 2004 “Neoplasie del mediastino” Vasto (B.Fascione R.Sacco) 2000-2004 Università “G.D.Annunzio” Chieti

Autore e collaboratore alla stesura di pubblicazioni.

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DANIELA ANTENUCCI

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C U R R I C U L U M V I T A E E T S T U D I O R U M

1

INFORMAZIONI PERSONALICOGNOME E NOME Antenucci Daniela

Indirizzo abitazione Via Palazzo,123

Comune abitazione ORTONA (CH)

CAP abitazione 66026

Telefono cellulare 338.5297784

E-mail [email protected]

Indirizzo ufficio Ospedale Civile F.Renzetti, Via Del Mare, 1

Comune ufficio CAP ufficio

Lanciano (CH)

66034

Telefono ufficio E-mail ufficio

0872.706411-706611 - Fax 0872.706619 [email protected]

Luogo e data di nascita Isernia, 29/10/1956

Codice Fiscale NTN DNL 56R69 E335S

ESPERIENZA LAVORATIVADate (da – a) 2001 ad oggi

Nome indirizzo datore di lavoro ASL 2 abruzzo Lanciano-Vasto-Chieti. Azienda Ospedaliera Ospedale Floraspe Renzetti di Lanciano, via del Mare 1

Tipo di azienda o settore Sanità Pubblica Tipo di impiego Dirigente medico di Diabetologia presso UOC Malattie Endocrine del ricambio e

della Nutrizione Principali mansioni e

responsabilitàAmbulatorio specialistico per la diagnosi e cura del diabete e delle sue complicanze presso la struttura diabetologica ospedaliera e presso le sedi territoriali distrettuali di appartenenza; attività di consulenza specialistica diabetologia presso i raparti di cure intensive e presso i reparti di ricoveri ordinari. Incarico professionale “Gravidanza e Diabete” con responsabilità sul percorso diagnostico terapeutico assistenziale delle donne con diabete in gravidanza e delle donne con diabete gestazionale.

Date (da – a) 1998 - 2001 Nome indirizzo datore di lavoro Ex ASL Lanciano-Vasto

Azienda Ospedaliera di Lanciano, Ospedale Civile Consalvi di Casoli Tipo di azienda o settore Sanità Pubblica

Tipo di impiego Dirigente medico di Medicina Interna .Principali mansioni e

responsabilitàAssistenza medica ai pazienti in regime di ricovero ospedaliero, con funzioni di consulenza internistica, diabetologica e consulenza cardiologica anche nei servizi di reperibilità e guardia medica notturna interdivisionale.

Date (da – a) 1997 – 1998

Nome indirizzo datore di lavoro Ex ASL Lanciano-VastoAzienda Ospedaliera di Lanciano, Ospedale Civile di Atessa

Tipo di azienda o settore Sanità Pubblica Tipo di impiego Dirigente medico Anestesia e Ranimazione, incarico interinale.

Angelo
Rettangolo
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C U R R I C U L U M V I T A E E T S T U D I O R U M

2

Principali mansioni e responsabilità

Assistenza medica anestesiologica ai pazienti in regime di ricovero ospedaliero in preparazione e durante interventi di chirurgia generale;

Date (da – a) 1996-1997Nome indirizzo datore di lavoro Ex ASL Lanciano-Vasto, Azienda Ospadaliera O. C. F.Renzetti, via del Mare, 1

Tipo di azienda o settore Sanità Publica Tipo di impiego Dirigente Medico Medicina Interna, incarico interinale

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a) Nome indirizzo datore di lavoro

Tipo di Azienda o settore Tipo di impiego

Principali mansioni e responsabilità

Assistenza medica ai pazienti in regime di ricovero ospedaliero; Incarico di formulazione e registrazione dei DRG (Diagnosis related Group) e SDO.

1995 - 1996 Azienda Sanitaria Locale di Campobasso Sanità Pubblica Specialista Ambulatoriale di diabetologiaAttività ambulatoriale di diagnosi e trattamento del diabete e malattie Metabolichepresso i poliambulatori territoriali di Boiano.

1982 - 1995 ASL di Isernia e Lanciano-Vasto Sanità Pubblica Servizio di Continuità AssistenzialeServizio di Guardia medica Attiva Notturna e Festiva nell’ambito territoriale diappartenenza.

1990 - 1991 Date (da – a) Nome indirizzo datore di lavoro

Tipo di azienda o settore Tipo di impiego

ASL Lanciano-Vasto Sanità Pubblica Rapporto convenzionale come medico generico, disciplinato dall’Accordo Collettivo nazionale per la medicina Generale D.P.R. 28.09.1990, nel comune di Lanciano.

ISTRUZIONE E FORMAZIONEDate (da – a) 1986 - 1991

Nome tipo di istituto di istruzione Università Alma Mater Studiorum, Bologna; Istituto Policlinico S Orsola, Centro di fisiopatologia della Nutrizione e Metabolismo. Scuola di Specializzazione in Medicina Interna;

Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Ricerca clinica su Obesità ed endocrinopatie correlate;Studi clinici sulla infertilita' femminile da anovulatorietà cronica, iperandrogenismi e ruolo della insulinoresistenza nelle policistosi ovariche, in collaborazione Fisiopatologia della Riproduzione policlinico S Orsola. Tesi: “Alterazioni della funzione gonadica nella obesità ”

Qualifica conseguita Diploma di Specializzazione Medicina Interna, voto 70/70.

Date (da – a) 1982 - 1985 Nome tipo di istituto di istruzione Università di Parma;

Scuola di Specializzazione in Diabetologia e malattie del ricambio Principali materie / abilità

professionali oggetto dello studio Studi clinici sul peptide C e gli anticorpi antiinsulina ;

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C U R R I C U L U M V I T A E E T S T U D I O R U M

3

Studi sulla insulinoresistenza ed acanthosis nigricans e produzione degli ormoini androgeni nella teca ovarica e influenza sul metabolismo dei glucidi. Tesi : “Alterazioni del metabolismo degli steroidi sessuali nella obesità femminile"

Qualifica conseguita Diploma di Specializzazione in Diabetologia e malattie metaboliche, voto 50/50; Premio “Lilly Humulin” per la miglior tesi Prof. Muggeo Verona..

Date (da –a) Nome tipo di istituto formazione

1974 -1981 Università Alma Mater Studiorum, Bologna

Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Tesi di Laurea “ La chetoacidosi diabetica: ruolo della terapia insulinica in piccole dosi”

Qualifica conseguita Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia, voto 110/110 con lode.

PATENTE O PATENTI Patente B

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C U R R I C U L U M V I T A E E T S T U D I O R U M

4

CAPACITÀ E COMPETENZEPERSONALI

1. Competenze acquisite nel corso avanzato in “Metodologia della Ricerca Clinica”presso GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze) Bologna 2008, con il supporto di AMD (Associazione Medici Diabetologi) Nazionale;

2. Produzione di un progetto con metodo EPICOT, acquisito nel corso GIMBE (ARGISIM-INTESA) di prevenzione attiva del diabete sul territorio, evidence based, concoinvolgimento di gruppi di professionisti (medici di medicina generale e laureati in scienze motorie e infermieri), con indicatori di processo ed esito intermedio;

Acquisite nel corso della vita e dellacarriera ma non necessariamentericonosciute da certificati e diplomiufficiali.

3. Applicazione di strumenti informatici in ambito sanitario, settore diabetologia: cartella informatizzata Eurotouch ( Meteda);

4. Autore di pubblicazioni scientifiche su tematiche inerenti il diabete e le endocrinopatie correlate all’ obesità (allegati)

5. Applicazione del metodo cognitivo-comportamentale e del counseling individuale e di gruppo, nell’ approccio al trattamento della obesità e della grande obesità ;

6. Ideazione, stesura e applicazione del Progetto Telemaco Diabetologico di consulenzatelefonica programmata e a richiesta, a persone affette da diabete, afferenti al servizio diabetologico, per la telesorveglianza dell’ automonitoraggio glicemico al capillare, effettuato a domicilio dai pazienti; il metodo è volto a garantire continuita’ assistenzialespecialistica, permettendo la modulazione del trattamento ipoglicemizzante,orale oinsulinico, e telecounseling tra una visita di controllo e la successiva. “Premio QUALITA’2009” concorso Aziendale Ex ASL Lanciano-Vasto.

7. Numerose esperienze di insegnamento in corsi di formazione/educazione sul diabete e malattie cardiovascolari e sui corretti stili di vita rivolte a: Infermieri, Medici Medicina Generale, Università della terza età ; scuole medie superiori ; scuole alberghiere ; ai gruppi di persone con diabete (campi-scuola).

8. Conoscenza della metodologia Metaplan per la gestione dei lavori di gruppo.

PRIMA LINGUA ItalianoALTRE LINGUE Inglese• Capacità di lettura BUONO

• Capacità di scrittura Sufficiente• Capacità di espressione orale SUFFICIENTE

CAPACITÀ E COMPETENZEORGANIZZATIVEAd es. coordinamento e amministrazionedi persone, progetti, bilanci; sul posto dilavoro, in attività di volontariato (ad es.cultura e sport), a casa, ecc.

1. Organizzazione e partecipazione attiva ai Campi scuola per le persone con diabete afferenti alla Unità Operativa di appartenenza.

2. Organizzazione / partecipazione attiva annuale della Giornata Mondiale del Diabete nell’ambito aziendale di appartenenza.

3. Ideazione stesura, pianificazione e coordinamento sul territorio della ASL di appartenenza, di un progetto di clinical governance sulla prevenzione attiva del diabete (ARGISIM-INTESA: ARGIniamo la SIndrome Metabolica con l’ INTEgrazione tra i Servizi diAssistenza) in collaborazione con medici generalisti , docenti di scienze motorie, infermieri, con la produzione di una cartella di indicatori di processo ed esitii intermedi

4. Segreteria e responsabile scientifico di corsi di Formazione ECM per medici, infermieri,dietisti, farmacisti. su “Stili di vita e prevenzione del diabete e malattie cardiovascolari” , acarattere trasversale con coinvolgimento delle scuole.

5. Disegno di progetti di clinical research su modello EPICOT ; Es. di produzione: Progetto RIMe Trial (RepaglinideInsulinaMetformina) in collaborazione con gruppo A GIMBE-Ricerca Clinica AMD Nazionale.

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CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHECon computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

1. Conoscenza dei principali programmi di office automation (Word, Excel, Powerpoint).2. Esecuzione ed interpretazione dell’ esame elettrocardiografico.3. Esecuzione ed interpretazione dell’ esame biotesiometrico (metodo per la rilevazione della

sensibilità vibratoria periferica nell’ ambito dello studio della neuropatia diabetica) 4. Esecuzione interpretazione della flussimetria doppler nell’ambito della stadiazione delle

complicanze macrovascolari periferiche del diabete. 5. Test cardiovascolari per lo studio della NAD (Neuropatia Autonomica Diabetica)

6. Prelievo di sangue arterioso per la EGA (Emo Gas Analisi) 7. Prelievo di sangue venoso / preparazione per la infusione endovenosa con catetere BD; 8. Tecniche di pronto soccorso e ventilazione manuale con maschera e intubazione oro

tracheale.9. Posizionamento sondino naso gastrico 10. Posizionamento di catetere vescicale

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ULTERIORI INFORMAZIONI 1. Componente AMD (Associazione Medici Diabetologi) nazionale del gruppo a valenza strategica Clinical Governance e HTA 2011-2013, con mandato: “A: Analisi HTA dell’ automonitoraggio in Italia, con produzione di documento indirizzato alla pubblicazione internazionale sulla base di dati disponibili in raccordo con gli estensori delle raccomandazioni AMD-SID 2011” e B: “Analisi epidemiologica (inclusa possibile valutazione dell’ impatto/costo socio economico) delle ipoglicemie in Italia attingendo da database amministrativi, clinici ed eventualmente con apposita survey.”

2. Dal 1998 socio ordinario AMD, dal 2008 al 2011 Membro del Consiglio Direttivo AMD Regione Abruzzo.

3. Socio ordinario SID (Società Italiana Diabetologia)4. Socio ordinario ADI (Associazione Dietologi Italiani) 5. Dal 2001 al 2010 vice responsabile della UO Diabetologica di appartenenza. 6. Dal 2002 al 2012 collabora alla organizzazione della Giornata Mondiale del Diabete

nella Asl di appartenenza.

ALLEGATI 1. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE

2. RELAZIONI E SCIENTIFICHE A CONGRESSI

3. ORGANIZZAZIONE E SEGRETERIA SCIENTIFICA DI CONVEGNI E CORSI DI FORMAZIONE ECM

4. DOCENTE IN CORSI DI FORMAZIONE ECM

5. PARTECIPAZIONE CORSI DI FORMAZIONE ECM

PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE:

Am J Obstet Gynecol. 1986 Jan ;154 (1):139-44 3511703 (P,S,G,E,B)Effect of weight loss and antiandrogenic therapy on sex hormone blood levels and insulin resistance in obese patients with polycystic ovaries.R Pasquali, R Fabbri, S Venturoli, R Paradisi, D Antenucci, N Melchionda J. Endocrinol.Invest. 9 8Suppl 1, 1986. Body fat , diet and sex hormones in premenopausal obese women. R Pasquali, R Fabbri, S Venturoli, R Paradisi, D Antenucci, N Melchionda

J Endocrinol Invest. 1987 Aug ;10 (4):345-50 3316365 (P,S,G,E,B)Sex hormones in obese premenopausal women and their relationships to body fat mass and distribution, B cell function and diet composition.R Pasquali, D Antenucci, N Melchionda, R Fabbri, S Venturoli, D Patrono, M Capelli Istituto di Clinica Medica 3, S. Orsola Hospital, University of Bologna, Italy.

J Endocrinol Invest. 1987 Dec ;10 (6):575-9 3326891 (P,S,G,E,B)Insulin as a factor of increased androgen production in women with obesity and polycystic ovaries.R Pasquali, D Antenucci, F Casimirri, S Venturoli, R Paradisi, R Fabbri, N Melchionda, LBarbara istituto di Clinica Medica I, Ospedale S. Orsola, University of Bologna, Italy.

J Clin Endocrinol Metab. 1989 Jan ;68 (1):173-9 2642485 (P,S,G,E,B) Cited:3Clinical and hormonal characteristics of obese amenorrheic hyperandrogenic women before and after weight loss.R Pasquali, D Antenucci, F Casimirri, S Venturoli, R Paradisi, R Fabbri, V Balestra, NMelchionda, L Barbara Institute of Clinical Medicine and Gastroenterology, S. Orsola Hospital, Bologna, Italy.

International symposium on the metabolic complications of human obesity. Marseille, May 30, 1985.Abstract Book Sex hormone steroids and sex-hormon-binding-globulin in obese fertile females and their relationship with age, fatty-mass and insulin resistance Pasquali R, Antenucci D………………..

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International symposium: Adolescence in females: endocrinological development and implications on reproductive function. Bologna October 24-26, 1983. Abstract book.Relationship between onset of obesity and onset of oligo-or amenorrhea in obese females with polycystic ovaries

Atti del Nono congresso nazionale UICO (Unione Italiana Contro l' Obesità) L' Obesità, fisiopatologia, clinica, terapia. Abano Terme, 8-10 maggio 1986. pp165-173. Modificazioni del metabolismo degli steroidi sessuali nell' obesita' femminile. R.Pasquali, D.Antenucci…………….

1985, Year Book Medical Publishers, 463-466. Relationship between onset of obesity and onset of oligo-or amenorrhea in obese females with polycystic ovaries. R.Pasquali, D Antenucci, R Paradisi, R Fabbri

Obesità 88- Fisiopatologia Clinica e Terapia. Atti del Congresso Nazionale UICO;Melchionda, Enzi, Bosello.Bologna, 23-26 Marzo 1988 , pp 533-550.Caratteristiche cliniche ed endocrine dell' associazione obesita'-iperandrogenismo nella donna in eta' fertile. Pasquali R. Casimirri F. Antenucci D.MelchiondaN.

Manuale Diario per il paziente diabetico 2001 capitolo “Obesità e Diabete”Daniela Antenucci, Unità Operativa Diabetologia P.O. Lanciano.

Giornale Italiano di Diabetologia e Metabolismo) 25, 109-110, 2005. Correlazione tra emoglobina glicosilata e glicemia media nella stima del controllo glicometabolico. Daniela Antenucci, A. Minnucci, A.De Luca, M.Pupillo.

Diabetes Res Clin Pract. 2008 Feb 5; : 18258329 (P,S,G,E,B,D)Glycated haemoglobin or mean blood glucose as indicators of metabolic control in Type 2 diabetes?Mario Pupillo, Giorgia De Berardis, Daniela Antenucci, Anita Minnucci, AntonioNicolucci . Metabolism and Diabetes Unit, Ospedale Renzetti, Lanciano, Italy.

ANNALI AMD 2008 Regione Abruzzo, Congresso Regionale AMD-SID , Atri 25 ottobre 2008.Daniela Antenucci, Ercole D’Ugo, Valeria Montani, Elena Antonacci, Vincenzo Paciotti.In collaborazione Centro Studi e Ricerche AMD Dip. Farmacol. Clin. Epidemiol: Consorzio Mario Negri Sud.

Alcuni articoli su Notiziario del Diabetico, ADIF (Associazione Diabetici Frentani) “Diabete e gravidanza” “Gravidanza e Memoria Metabolica”. “Il Peso dell’ Obesità”. “Camminare fa bene”. “Sport e Diabete. Stralanciano: promozione di salute e benessere”

CONGRESSI, RELAZIONI E COMUNICAZIONI SCIENTIFICHE:

1. XXI Congresso Intersociatario AMD Abruzzo - SID Abruzzo Molise. Teramo, 14-15 ottobre 2011. (MODERATORE)

2. Tavole Rotonde interregional Abruzzo-Lazio: Progetto Integrato sull’ innovazione terapeutica per la persona con diabete: le incretine, la nuova dimensione della cura. Gaeta, 23 settembre 2011. Caso clinco “Risposta a Liraglutide in paziente scompensato NAIF”

3. Tavole rotonde interregionali Abruzzo-lazio : L’ innovazioen terapeutica nella persona con diabete, analoghi dell’ insulina, esperienze cliniche a confront. Caso clinico “ Paziente diabetico in terapia steroidea”, Sora 21 ottobre 2011.

4. Progetto DEI: Delibere Prescrittive e Implicazioni medico-legali Relazione “Rischio

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Cardiovascolare: Fattori vecchi e nuovi, rischio residuo e rischio percepito.” VillaMaria, Franca Villa , 24 aprile 2011.

5. LA PREVENZIONE ATTIVA DEL DIABETE SUL TERRITORIO: PROPOSTE DI GOVERNO CLINICO. 4 DICEMBRE 2010 SAN VITO (CH) Corso ECM per medici diabetologi e medici di medicina generale (Responsabile scientifico)

6. XX Congresso Intersocietario AMD Abruzzo, SID Abruzzo-Molise. Vasto, 9 ottobre 2010 (moderatore)

7. “The ARGISIM-INTESA (controlling metabolic syndrome by integrating social-sanitary care actions) PROJECT: preliminary results” 6th World Congress on Prevention of Diabetes and its Complications 8-11 April 2010, Dresden Germany.Abstract 213

8. “LA ricerca clinica in Diabetologia: metodologia” Clinical Governance in Diabetologia XIX Congresso regionale intersocietario AMD Abruzzo, SID Abruzzo-Molise Coppito(AQ)10.10. 2009. (relatore)

9. STILI DI VITA E PREVENZIONE: PROPOSTE DI GOVERNO SUL TERRITORIO. AMD, SIMG, OSDI, Lanciano 20 giugno 2009 Incontro formativo intersettoriale per MMG, Infermieri, farmacisti, laureati in scienze motorie e docenti di Educazione fisica scuole medie superiori. (Responsabile scientifico)

“PROGETTO ARGISIM-INTESA: Proposta di un modello di Clinical-Governance per la prevenzione del Diabete tipo 2”.10. “L’ ABRUZZO SI MISURA” IV Convegno Nazionale-Centro Studi Ricerche-Fondazione

AMD onlus “La clinical governance in diabetologia”, Cernobbio 8-10 ottobre 2008.(relatore)

11. XVII CONGRESSO NAZIONALE AMD 27-30 maggio Rimini 2009 (moderatore)

12. OSDI ABRUZZO-MOLISE 2009: Management infermieristico della terapia insulinica (relatore)

13. “EFFETTO DI GLARGINE IN UN GRUPPO DI DIABETICI IN TRATTAMENTO INSULINICO OTTIMIZZATO”.

Diabete Italia: 1°Congresso interregionale Marche-Abruzzo-Molise, AMD-SID Fermo 25-26 novembre 2004 (relatore)

14. “CORRELAZIONE TRA HBA1C E GLICEMIA MEDIA IN 202 PAZIENTI CON DIABETE TIPO II ”.13° Congr.AMD Interregionale Abruzzo-Molise “La diagnostica di laboratorio-Nutrizione e Diabete” Termoli 18.10.2003 (relatore)

15. “EFFETTO DEL PIOGLITAZONE SUL CONTROLLO GLICEMICO E SULL’ ASSETTO LIPIDCO IN UNA COORTE DI PAZIENTI CON DMT 2”. XVI Congr. Regionale AMD-SID, Avezzano 25.11.2006: “La gestione della malattia diabetica dalla organizzazione dei servizi al desease management”. (relatore)

16. “INATTESA LUNA DI MIELE IN PAZIENTE INSULINOTRATTATO” 2° congresso interregionale AMD Abruzzo-Marche, Chieti 24-25 novembre 2005 (relatore)

17. AMD ADI SID ADIF: IN CUCINA CON IL DIABETE. Incontro di aggiornamento per medici, dietisti, infermieri U.O. Diabetologia Lanciano (CH) (ASL Lanciano-Vasto ): � 9 edizione marzo 2003 relatore e segreteria scientifica � 10 edizione marzo 2004 relatore e segreteria scientifica � 11 edizione marzo 2006 relatore e moderatore � 12 edizione aprile 2008 moderatore

18. “STILE DI VITA ED ETA’ EVOLUTIVA”

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Croce Rossa Italiana Lanciano, ASL Lanciano. Convegno: I Nuovi Orientamenti nella Diagnosi e nella Terapia dei Disturbi dell’ Alimentazione. Auditoriom G Paone, Lanciano 23.06.2007 (relatore)

19. “OBESITA’ ADDOMINALE: DALLA SINDROME METABOLICA A DIABETE TIPO II” Convegno: “Il paziente ad alto rischio cardiovascolare: la malattia cardiometabolica.La gestione integrata fra cardiologo diabetologo e medico di medicina generale: protocolli diagnostico-terapeutici da condividere.” 27 ottobre 2007, Palazzo degli Studi-Lanciano.(relatore)

20. “PROGETTO D.E.F. Diabete Ed Educazione in Frentania”Congresso Regionale AMD-SID, Atri 25 ottore 2008 (relatore e moderatore)

21. “L’ ABRUZZO SI MISURA” IV Convegno Nazionale-Centro Studi Ricerche-Fondazione AMD onlus “La clinical governance in diabetologia”, Cernobbio 8-10 ottobre 2008.(relatore)

DOCENTE IN CORSI DI FORMAZIONE:

1 AMD-Abruzzo: 13-15 ottobre 2005 Corso di formazione avanzato “Gestione informatizzata in Diabetologia :integrazione fra team diabetologico e medico di Medicina Generale Unità Territoriali.” M. Pupillo, D. Antenucci, A. De Luca

2 AMD-GSK : Programma Nazionale per la formazione continua degli operatori della Sanità: “Algoritmi di terapia dell’ iperglicemia nel Diabete tipo 2”.Project e Communication, Rocca S Giovanni (CH) 26 maggio 2007. R.Iannarelli, D.Antenucci, L.Zinni.

3 Croce Rossa Italiana e ASL Lanciano, Progetto Adolescenza ed alimentazione : Prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare in eta’ evolutiva.“Stili di vita in adolescenza” Daniela Antenucci, Istituto Sup. Statale C. De Titta Lanciano (CH); 23 febbraio 2007.

4 SIMG -Corso di aggiornamento per medici di medicina generale: “L' INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO”.(SSN E REGIONE ABRUZZO, ASL LANCIANO) per MMG e MCA, anno 2007) DATE DELLE EDIZIONI DEL CORSO per MMG (tutti sabato ore 9.00-13.00 ; 20 e 27 OTTOBRE 2007 ; 10 , 17 e 24 NOVEMBRE 2007 DATE DELLE EDIZIONI DEL CORSO per MCA: (tutti di martedì ore 15:00 – 19:00) Gruppo A: 09 OTTOBRE 2007; gruppo B: 16 OTTOBRE ;gruppo C: 23 OTTOBRE

5 AMD Gruppo Percorsi Assistenziali. APPROCCIO TERAPEUTICO APPROPRIATO NEL PAZIENTE DIABETICO TIPO 2 IN FALLIMENTO SECONDARIO E AD ELEVATO RISCHIO CARDIOMETABOLICO. PROPOSTA DI UN PROFILO DI CURA IN UNA LOGICA DI PDTA. Aielli(AQ), 4 ottobre 2008.

6 “ALTERAZIONI ENDOCRINO METABOLICHE E OBESITA’ IN MENOPAUSA”. ASL Lanciano-Vasto, AOGOI Abruzzo, U.O. Ostetricia e Ginecologia Ospedale Lanciano “Prolematiche in premenopausa, Terapia ormonale sostitutiva in menopausa” Lanciano, 21 Aprile 2001 (relatore)

Corsi di aggiornamento per la Educazioen terapeutica delle persone affette da diabete. In collaborazione con l’ associazione ADIF (associazione diabetici frentani) . Corsi di aggiornamento presso UNITRE (Università della terza età) Lanciano (CH) e Isernia su temi “i corretti stili di vita.” “alimentazione e terza età” “Camminare fa bene” “Senescenza e malattie cardiovascolari” Organizzazione annuale e Partecipazione attiva alla Giornata Mondiale del Diabete.

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Organizzazione / Partecipazione attiva alle edizioni annuali della “Obesity day”

PROGRAMMI DI FORMAZIONE CONTINUA ECM:

OBESITÀ E DISTURBI COMPORTAMENTO ALIMENTARE:

1. Università degli Studi di Roma-Tor Vergata CORSO DI PERFEZIONAMENTO SULL’ OBESITA’. Sartiano (Siena) 14-18 maggio 2001 (n. 25 crediti ECM).

2. A.D.I. X CONVEGNO DI STUDIO SULL’ OBESITA’-IX CORSO NAZIONALE ADI. Orvieto, 8-9-10 novembre 2001.

3. Ass CuMI- sez Molise “OBESITA’ SOVRAPPESO E PATOLOGIE ASSOCIATE” Isernia , 15 febbraio 2003 (n. 5 crediti ECM).

4. “I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NELLA SINDROME METABOLICA” Bologna, 22 novembre 2003 (n. 3 crediti ECM).

5. Internatonal Symposium “FAT AND DIABETES: AN UPDATE”. Firenze, 30 sett-1 ottobre 2005.

6. SISDCA 4° Congr. Naz. “DISTURI DELL’ ALIMENTAZIONE 2006. Ricerca e assistenza in Italia: sviluppi e controversie” Verona 2-4 marzo 2006 (n. 8 crediti ECM).

7. “LE COMPLICANZE CARDIOVASCOLARI DELL’OBESITA’ ”, Università di Padova 9-10-11 ottobre 2006 (n. 12 crediti ECM).

8. SID Abruzzo “ADIPOSITA’ INTRA-ADDOMINALE E RISCHIO CARDIOMETABOLICO”. Chieti, 10 novembre 2006. (n. 4 crediti ECM).

ALCUNI CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA AMD – SID (ECM)

1. AMD-SID “luoghi dell’ Educazione Terapeutica” Celano 21 sett. – Avezzano 22 settembre 2002.

2. AMD “Donna Diabete e DCA” Vasto, 27-28 settembre 2002 (n. 6 crediti ECM).

3. SID Corso Residenziale di Alta Formazione per il Diabete Mellito tipo 2 “INSULINORESISTENZA E DIABETE” Vietri sul Mare (SA) 14-16 ottore 2002 (n. 16 crediti ECM).

4. AMD “Corso di formazione sul comportamento alimentare: l'educazione terapeutica del paziente diabetico” L' Aquila, 26 ottore 2002 (n.5 crediti ECM).

5. AMD ATTIVITA’ FISICA “Un’ arma in più nel management del paziente diabetico”Roseto (TE) 09 novembre 2002. (n.1 credito ECM). “FORMAD- Progetto di formazione su Aterosclerosi e Diabete” Vasto Marina 27 giugno 2002 (n. 5 crediti ECM).

6. SID Progetto Giunone “DIABETE E GRAVIDANZA” Pescara, 22 marzo 2003 (n. 5 crediti ECM).

7. DEI 2003 “ IL DIABETOLOGO E L’ OBESITA’” Castiadas (CA) 29-31 maggio 2003 (n. 10 crediti ECM).

8. AMD “Glargine : Evoluzione o rivoluzione nella terapia insulinica?” Perugia , 10-11 ottobre 2003.

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9. AMD Abruzzo Corso di formazione “ Questioni di peso” Celano, (AQ) 24 aprile 2004.

10. SID: corso su “terapia del Diabete Mellito tipo 2” Caramanico (PE) 30 giugno -2 luglio 2004.

11. AMD “Diabete e nuove tecnologie : dal microinfusore all’ holter glicemico” Lanciano (CH) 20 settembre 2004 (n. 7 crediti ECM).

12. AMD Abruzzo Corso di formazione “Day hospital Diabetologico...” Pescara, 12 maggio 2005.

13. AMD “Corso di formazione psicopedagogica in diabetologia” Pescara 27 maggio 2005 (n. 8 crediti ECM).

14. AMD “L’importanza dell’ Insulina Basale nell’ ottimizzazione del controllo Metabolico del DMT 2” Vasto Marina (CH) 24 sett. 2005 (n. 5 crediti ECM).

15. AMD Abruzzo “Le dislipidemie nella malattia diabetica” Pescara, 25 ottobre 2005.

16. AMD “Il team per la gestione integrata della persona con Diabete tipo 2” Vasto 28-29 ottobre 2005. (n. 7 crediti ECM).

17. SISDCA-didasco Disturbi dell’ alimentazione diabete Assisi, 28-29 novembre 2005.

18. Fondazione “Università G. d’Annunzio” Chieti. Convegno regionale: Il diabete nel terzo millennio . Pescara, 7 aprile 2006 (n. 6 crediti ECM).

19. SID: XXI Congresso Nazionale. Milano 17-20 maggio 2006 (n. 6 crediti ECM).

20. AMD “Perfezionamento della terapia insulinica” L’Aquila, 21 ottobre 2006. (n. 7 crediti ECM).

21. AMD-GSK meeting: Dal position statement sui glitazoni all’impiego nella pratica clinica”. Pisa, 14-15 dicembre 2006.

22. International Workshop on Endocannabinoids in endocrinology, metabolism and cardiovascular diseases, Scientific background and clinical perspectives. Padua, Italy, July 5th-7th, 2007.

23. AMD: Corso avanzato Metodologia della ricerca clinica, febbraio-giugno 2008, gestito dal gruppo GIMBE (Gruppo Italiano della Medicina Basata sull' Evidenza) di Bologna. (n.50 crediti ECM) in collaborazione con AMD (Associazione Medici Diabetologi) Nazionale.

Data 13 settembe 2011 DANIELA ANTENUCCI

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ARRIGO F. G. CICERO

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI Nome Arrigo F.G. Cicero

Indirizzo Via Samoggia Vecchia 2 – San Giovanni in Persiceto (BO) Telefono 3498558017

Fax 0516826125 E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana Data di nascita 03/04/1974

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) 2002-2006

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina clinica e Biotecnologia applicata “D. Campanacci” – Via Massarenti 9 – Bologna

• Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna • Tipo di impiego Dottorando di Ricerca – Assegnista di Ricerca

• Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

• Date (da – a) 2007-2011 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie nefrologiche – Via

Massarenti 9 – Bologna • Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna

• Tipo di impiego Assegnista di Ricerca • Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

• Date (da – a) 2012-In atto

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Dipartimento di Medicina Interna, dell’Invecchiamento e Malattie nefrologiche – Via Massarenti 9 – Bologna

• Tipo di azienda o settore Alma Mater Studiorum Università di Bologna • Tipo di impiego Ricercatore universitario – SSD Med09 (Medicina Interna)

• Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca clinica

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1992-1998 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Alma Mater

Studiorum Università di Bologna (Voto di laurea 110/110 e lode) • Principali materie / abilità

professionali oggetto dello studio Medicina e Chirurgia

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo

• Date (da – a) 1998-2002

Angelo
Rettangolo
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• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Scuola di specializzazione in Farmacologia ad indirizzo clinico – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Modena e Reggio nell’Emilia (Voto di specializzazione 110/110 e lode con dignità di stampa)

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Farmacologia clinica e tossicologia medica

• Qualifica conseguita Specialista in Farmacologia clinica

• Date (da – a) 2002-2006 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Dottorato di ricerca in Medicina Sperimentale Aterosclerosi – Facoltà di Medicina e Chirurgia –

Università degli Studi di Siena • Principali materie / abilità

professionali oggetto dello studio Metodiche sperimentali in medicina, con particolare attenzione all’ambito dell’aterosclerosi e

delle sue complicanze • Qualifica conseguita Dottore di Ricerca in Medicina Sperimentale Aterosclerosi

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI

PRIMA LINGUA Italiano

ALTRE LINGUE

Francese Inglese Tedesco • Capacità di lettura Ottima Molto buona Sufficiente

• Capacità di scrittura Buona Buona Sufficiente • Capacità di espressione orale Ottima Buona Sufficiente

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI COMPETENZE DIDATTICO-DIVULGATIVE ACCERTATE IN LEZIONI UNIVERSITARIE, CORSI, SEMINARI E

MASTERS RIVOLTI A STUDENTI, MEDICI, FARMACISTI, ERBORISTI, ETC Coordinazione di studi (anche multicentrici) e di gruppi di ricerca in ambito universitario

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE

Esperienze organizzative come segretario scientifico in diversi corsi e convegni, nazionali ed internazionali in ambito medico-scientifico; Esperienze di gestione finanziaria di fondi finalizzati alla ricerca

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE Impiego corrente di Word, Excell, Power Point, Access, SPSS, Primer

PATENTE O PATENTI B

ULTERIORI INFORMAZIONI - Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche integrali su stampa internazionale

(IF>390, h-index= 24), 50 pubblicazioni scientifiche integrali su stampa nazionale, 2 trattati e 180 estratti pubblicati su atti di congressi nazionali ed internazionali.

- Attività di tipo didattico-divulgativo in ambito medico-scientifico a corsi e seminari nazionali ed internazionali (ca. 40/anno)

- Ruolo di organizzatore e/o coordinatore di corsi ed eventi accreditati ECM

- Attività di referee per diverse riviste scientifiche internazionali nell’ambito delle malattie del metabolismo, della nutrizionistica e della farmacoterapia

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Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi

sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo

quanto previsto dalla Legge 196/03.

NOME E COGNOME (FIRMA)

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ABSTRACT

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MCV: INQUDRAMENTO CLINICO Prof. Vincenzo Gasbarro

Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche Università degli Studi di Ferrara

La Malattia Venosa Cronica (MVC) è conseguente ad uno scompenso cronico del funzionamento del sistema venoso periferico degli arti inferiori. La MVC tuttavia non riguarda unicamente le vene (pervietà, modificazioni parietali e valvolari), ma anche ogni causa che alteri il ritorno venoso (pompa muscolare del piede, polpaccio e coscia, alterazioni della motilità articolare e del tessuto connettivo). Si possono distinguere un’insufficienza del sistema venoso superficiale, del sistema venoso profondo, o di entrambi. La chiave di volta delle manifestazioni soggettive e obbiettive della MVC è rappresentata dall’ipertensione venosa localizzata o diffusa con ripercussioni emodinamiche sulla macro e microcircolazione; l’edema ne costituisce una della manifestazione caratteristiche, sia sul piano fisiopatologico che clinico. II processo patologico all’’origine della MVC, acquisita o congenita (angiodisplasie; insufficienza valvolare o agenesia), può comportare quadri funzionali o organici; questi ultimi di gran lunga più frequenti oltre che severi. La MVC appare una condizione clinica assai rilevante sia dal punto di vista epidemiologico sia per le importanti ripercussioni socio-economiche che ne derivano. La prevalenza attuale dell’IVC a carico degli arti inferiori è del 10-50% nella popolazione adulta maschile e 50-55% in quella femminile. La malattia varicosa è presente, clinicamente manifesta, nel 10- 33% elle donne e nel 10-20% dei maschi adulti.

La MVC colpisce prevalentemente il sesso femminile fino alla 5’ – 6’ decade, successivamente non si notano significative differenze fra i sessi. Globalmente gli studi epidemiologici evidenziano un rapporto uomo/donna di 1: 2-3.

È ampiamente riconosciuto che alcune occupazione, particolarmente quelle che obbligano ad un prolungato ortostatismo, si associano con maggiore prevalenza di varici anche se una tale correlazione è estremamente difficile da dimostrare sul piano statistico. Si è esaminata l’incidenza di varici in soggetti occupati in varie professione, particolarmente in lavoratori dell’industria

Da 1 a 5 gravidanze comportano un’incidenza di malattia varicosa del 11-42% con progressione lineare con l’aumento dei parti. La correlazione è ancora più evidente se la donna è già affetta da disturbi venosi. Persone in sovrappeso, specie se di sesso femminile e abitanti in aree civilizzate soffrono maggiormente di IVC e di malattia varicosa rispetto a soggetti di peso normale, dal 25 ad oltre 70% (in entrambi i sessi) contro il 16-45%.

Nel Febbraio 1994 una commissione internazionale dell’American Venous Forum ha messo a punto un Consensus Document per la classificazione e la stadiazione della IVC chiamata classificazione CEAP basata sulle manifestazioni cliniche (C), sui fattori eziologici (E), la distribuzione anatomica (A), le condizioni fisiopatologiche (P). Lo scopo fu quello di fornire una classificazione obiettiva ed esauriente che potesse essere utilizzata in tutto il mondo fornendo una descrizione della patologia venosa riproducibile in tutte le istituzioni.(dando inoltre in questo modo la possibilità di studi futuri inter-istituzionali). Successivamente per gli sviluppi nel campo della flebologia sono state pubblicate modifiche di questa classificazione. È stata presa in considerazione la severità e ridefiniti i termini delle manifestazioni cliniche, "C", essenziali per un corretto e uniforme linguaggio “flebologico”. Gli elementi della classificazione sono la condizione clinica, l’eziologia della disfunzione venosa, la distribuzione anatomica e i meccanismi patofisiologici del reflusso, dell’ostruzione o di entrambi. Questa classificazione considera la causa della patologia venosa, il suo meccanismo patogenetico per lo sviluppo del reflusso, dell’ostruzione o di entrambi e la distribuzione della patologia in segmenti universalmente accordati delle vene.

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MCV: VECCHI E NUOVI TRATTAMENTI A CONFRONTO Prof. Vincenzo Gasbarro

Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche Università degli Studi di Ferrara

Negli ultimi 10-15 anni è stato completamente rivisto il ruolo dell’emodinamica del sistema venoso superficiale e profondo e l’incontinenza della cross safeno-femorale rappresenta un punto centrale nella discussione che oggi si fa nel mondo scientifico. La spinta data dagli studi di Franceschi hanno “costretto” a riflettere sui meccanismi di sviluppo della malattia varicosa e l’aver stabilito dei modelli emodinamici diversi ci hanno permesso di classificare classi di pazienti omogenei con valutazioni cliniche decisamente più vicine alla realtà. Su questa scorta sono nati interventi definiti emodinamici , come la CHIVA 1 e 2 e approcci meno aggressivi come i trattamenti endovascolari e le crossectomie selettive in corso di stripping . Sia l’uso delle radiofrequenze che dei laser si sono dimostrati efficaci, tant’è che nelle casistiche internazionali viene riportato un 7% di recidive strumentale con un 93% di obliterazioni a 2 anni della vena grande safena, che rappresenta un risultato di notevole importanza clinica se paragonato a quelle di altre metodiche, quale ad esempio la scleroterapia ecoguidata. Tuttavia la preservazione delle vene tributarie alla crosse safeno femorale risulta tuttora controverso. Pittalunga e coll. osservarono risultati prognostici incoraggianti con basse percentuali di recidive a 5 anni dall’intervento chirurgico, preservando queste vene durante la crossectomia selettiva. Si è visto infatti che la preservazione della confluenza safeno femorale durante l’ablazione chirurgica della vena grande safena fornisce alcuni benefici poiché il drenaggio fisiologico della regione inguinale viene preservato riducendo inoltre la possibilità di neovascolarizzazione della stessa crosse . Oggi quindi vi è un grande interesse nell’affrontare l’argomento controverso della preservazione di questi vasi collaterali dal punto di vista emodinamico creando dei modelli che possano avvicinarsi quanto più possibile alle situazioni cliniche e anatomiche più frequenti. Recenti progressi tecnologici forniscono grandi quantità di informazioni relative alla geometria vascolare che insieme alle disponibili metodiche sofisticate di simulazioni tridimensionali possono essere utilizzati per costruire modelli personalizzati da paziente a paziente, idonei a prevedere l’evoluzione della malattia e l’esito dell’eventuale correzione emodinamica. La ricostruzione in maniera deterministica e quantitativa le condizioni di flusso fisiologiche e patologiche per ogni paziente e ci permetterà di realizzare quindi modelli emodinamici paziente-specifici per prevedere, attraverso tali simulazioni numeriche, l’effetto di diverse soluzioni terapeutiche chirurgiche o endovascolari.

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EMORROIDI E MALATTIA EMORROIDARIA Prof. Giuseppe Dodi

Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche, sez. di Clinica Chirurgica Università degli Studi di Padova.

Tutti gli individui hanno le emorroidi, che rappresentano una componente importante dell’anatomia e nella fisiologia del canale anale. Quando il tessuto emorroidario dia segno di sé attraverso vari sintomi quali il sanguinamento, il prolasso e il dolore si è autorizzati a parlare di malattia emorroidaria. Tale condizione è estremamente frequente e un gran numero di persone ne è affetto in qualche momento della vita. Il più delle volte i pazienti che accedono all’ambulatorio proctologico sono fermamente convinti che la maggior parte dei disturbi anali siano dovuti alle emorroidi, eppure molte altre malattie benigne e maligne possono colpire ano, retto e colon con sintomi del tutto sovrapponibili. E’ pertanto sempre necessaria una visita da parte del medico di famiglia (1° livello) e poi di uno specialista che può essere un chirurgo generale o un gastroenterologo (2° livello), oppure un chirurgo colo-rettale, un coloproctologo oppure un esperto di patologie pelviperineali (3° livello). Solo riferendone senza falsi pudori i sintomi, le più comuni malattie del grosso intestino possono essere curate prevenendo così l’insorgenza dei tumori maligni di quest’organo, che sono tra i più frequenti. Se l’esclusione del cancro è un elemento essenziale e imprescindibile nella gestione del paziente con sintomi anali, conoscere le varie possibilità terapeutiche nella malattia emorroidaria ovviamente è di estrema importanza per offrire una buona qualità della vita ai pazienti colpiti da questa afflizione così comune. Le emorroidi vengono definite come ectasie di uno o più rami dei plessi venosi emorroidari o piuttosto come un tessuto spugnoso altamente vascolarizzato, sostenuto da connettivo elastico e fibre della muscolatura liscia, in cui una fitta rete di capillari arteriosi contrae anastomosi con i plessi venosi tributari delle vene emorroidarie. Le emorroidi sintomatiche hanno il significato di una vascolopatia? L’etiopatogenesi delle emorroidi prevede soprattutto un’alterazione dello strato di supporto fibromuscolare della sottomucosa rettale che degenera per cui i cuscinetti emorroidari possono dislocarsi dalla loro posizione anatomica normale prolassando durante la defecazione e con l’aumentare della pressione endoaddominale. Il concetto dell’ipertono del canale anale supporta la teoria dello scivolamento della struttura fibromuscolare anale e rende conto dell’uso terapeutico dei dilatatori anali. Contrariamente all’opinione diffusa, non è il dolore il principale sintomo della malattia emorroidaria, ma il sanguinamento (“emo-reo”, sangue che scorre). Le cause più frequenti di ematochezia sono benigne e nella maggior parte dei casi il trattamento è possibile mediante terapia farmacologica o ambulatoriale. L’ematochezia, anche se fenomeno isolato, non deve comunque essere sottovalutata al fine di escludere il cancro colorettale, soprattutto nei soggetti a rischio. Dal 13 al 20% della popolazione tra i 40 e 49 anni l’ha osservata negli ultimi 12 mesi, ma meno della metà di queste persone si rivolge al curante entro 2 settimane per una successiva valutazione specialistica. Una Cochrane Review del 2008 ha stimato nel 16% la capacità di riduzione della mortalità da cancro colorettale attribuibile al sangue occulto fecale, riduzione che andrebbe al 25% se la compliance all’indagine fosse del 100%.

Le varici ano-rettali possono essere confuse con le emorroidi, ma si tratta di entità cliniche completamente diverse, e le emorroidi neppure presentano una incidenza maggiore nei pazienti cirrotici rispetto alla popolazione generale. E’ opinione corrente che l'eziologia, il substrato costituzionale e lo stesso orientamento terapeutico-farmacologico presentino analogie per le vene varicose agli arti inferiori e per le emorroidi. L’esistenza di fattori eziologici comuni è ipotizzabile anche se non facilmente dimostrabile con certezza.

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GESTIONE DELLA MALATTIA EMORROIDARIA: PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA

Prof. Giuseppe Dodi Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche, sez. di Clinica Chirurgica

Università degli Studi di Padova. PREVENZIONE. La prevenzione primaria della malattia emorroidaria riguarda sia i soggetti che anatomicamente non presentano una struttura emorroidaria predisponente ai sintomi emorroidari (gestione della gravidanza e del parto, prevenzione degli sforzi per la defecazione, apprendimento di come contrastare l’aumento della pressione addominale, ecc.). La prevenzione secondaria comporta misure che cerchino di impedire la ricomparsa di disturbi o l’aggravamento di quelli già presenti (dieta per evitare la stipsi, dieta individualizzata per evitare alimenti irritanti, farmaci flebotropi, igiene locale, autodilatazioni anali, tecniche riabilitative per il rilassamento della muscolatura pelvica, ecc.). DIAGNOSI. L’anamnesi è fondamentale per valutare il grado del prolasso emorroidario da confrontare poi con l’obiettività. I pazienti (ma anche molti medici) spesso confondono prolasso e marische. L’esame esterno dinamico, facendo ponzare il paziente può evidenziare il prolasso, e così pure l’anoscopia. L’esplorazione digitale invece non aiuta né ad evidenziare le emorroidi interne né quelle esterne nel canale anale distale, né a quantificare il grado del prolasso, ma solo a quantificare il tono muscolare basale e in contrazione volontaria, la sua riduzione al ponzamento (valutazione della dissinergia) e il dolore. L’esplorazione serve inoltre a valutare prostata, rettocele, enterocele, collo dell’utero, intussuscezione rettale, cavo del Douglas, presenza di eventuali masse rettali e pelviche, presenza di sangue in ampolla. L’anoscopia/proctoscopia completa la valutazione diagnostica delle emorroidi. La rettoscopia/rettosigmoidoscopia con strumento rigido è elemento fondamentale di una corretta visita proctologica. La colonscopia può evidenziare le emorroidi interne, ma non è lo strumento più adatto a questo scopo. TERAPIA Spesso la sola correzione delle abitudini alimentari e dei fattori aggravanti come la stipsi sono sufficienti a ridurre la sintomatologia della malattia emorroidaria. I provvedimenti medici di supporto sono dunque rappresentati dalla dieta per evitare la stipsi nonché dalla eliminazione degli alimenti ritenuti irritanti per quello specifico paziente, (le generiche liste di proscrizione di alcolici, caffè, cioccolato ecc. hanno poco senso), i farmaci flebotropi, gli unguenti (possibilmente non contenenti anestetici locali e mentolo, non di rado responsabili di importanti reazioni allergiche), le autodilatazioni anali che con i bidè caldi riducono l’ipertono sfinterico che spesso accompagna la sintomatologia dolorosa. Ma nei pazienti con emorroidi di 1° grado marginali facilmente sanguinanti, nelle emorroidi di 2° grado o in tutte le condizioni di comorbidità che aumentano il rischio di sanguinamento o prolasso sono necessari altri provvedimenti: le terapie ambulatoriali “parachirurgiche” (scleroterapia, applicazione di legature elastiche) e la chirurgia di vario tipo e con diverse opzioni tecniche (emorroidectomia secondo Milligan Morgan, anopessi con suturatrici meccaniche/PPH, dearterializzazione sottomucosa doppler guidata/THD), che va destinata solo ai casi in cui sia fallita la terapia conservativa e quella ambulatoriale, ossia in non più del 10% dei casi. In tutti i casi è necessario saper individuare in modo preciso la patologia del paziente non confondendo le emorroidi con le ragadi o peggio con le neoplasie, e nel selezionare il trattamento terapeutico più adeguato o quanto meno orientarlo là dove si ritiene vi sia una competenza adeguata. A fronte di risultati a volte ritenuti brillanti per la riduzione del dolore con gli interventi di anopessi, non vanno dimenticate le non rare complicanze anche gravi, le recidive a distanza fino al 15% ed i costi non trascurabili della strumentazione.

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IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NELLA POPOLAZIONE ITALIANA

Prof. Pasquale Perrone Filardi Dipartimento di Medicina Clinica e Scienze Cardiovascolari e Immunologiche.

Università degli Studi di Napoli Federico II

Nonostante l’enorme progresso nella cura e prevenzione le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare la causa di morte principale nel nostro paese e nel modo industrializzato. Il contrasto dei fattori di rischio classici rappresenta la principale fonte di successo della riduzione di mortalità cardiovascolare registratasi negli ultimi decenni in tutti i paesi industrializzati. Infatti, nonostante la presenza di individue (circa il 10%) che sviluppano eventi cardiovascolari in assenza di fattori di rischio convenzionali, 9 fattori di rischio tutti modificabili identificati nello studio INERHEART spiegano oltre il 90% della incidenza di infarto del miocardio, così come allo stesso modo 10 fattori di rischio modificabili spiegano oltre il 90% della incidenza di ictus.. Dunque la riduzione dei principali fattori di rischio, primo fra tutti, le dislipidemie, rappresenta ancora oggi il miglior modo di ridurre la mortalità e morbilità cardiovascolari. Nonostante i recenti progressi tuttavia il livello di controllo in Italia dei principali fattori di rischio rimane largamente insoddisfacente. Una recente survey italiana, ispirata allo studio EUROASPIRE, ha dimostrato come soggetti affetti da precedenti eventi cardiovascolari intervistati a 17 mesi di tempo dall’evento, assumano in larga parte (oltre il 90%) statine ma solo il 30% di essi risulta a target terapeutico. Dunque, così come per il controllo della ipertensione, esistono due aspetti del problema strettamente correlati. Da un lato la disponibilità di farmaci con ridotti effetti collaterali e di provata efficacia che aumentino la compliance dei pazienti alla terapia, e dall’altro la consapevolezza della necessitò di ottimizzare la terapia per il raggiungimento dei target desiderati. Un aspetto importante da considerare è la coesistenza nello stesso paziente di più di un fattore di rischio, i quali agiscono in maniera sinergica nel promuovere il processo aterosclerotico. Tuttavia, nonostante le carte del rischio identificano soggetti a rischio alto o molto alto sui quali si concentra l’azione di prevenzione, la maggior parte degli eventi si realizza in termini assoluti negli individui a rischio moderato, per i quali si cerca di identificare colori i quali svilupperanno eventi. In tale ottica sono stati proposti una serie di marcatori di rischio sia bio-unorali (marker infiammatori, marker di sovraccarico ventricolare, ecc) che di danno d’organo (spessore intimale carotideo, calcio coronarico, ipertrofia ventricolare sinistra, ecc) che in alcune categorie di individui possono essere impiegati per una migliore definizione del rischio.

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LE NUOVE LINEE GUIDA ESC/EAS NELLE DISLIPIDEMIE Prof. Pasquale Perrone Filardi

Dipartimento di Medicina Clinica e Scienze Cardiovascolari e Immunologiche. Università degli Studi di Napoli Federico II

Le recenti linee guida sulle dislipidemie rappresentano il risultato della collaborazione tra Società Europea di Cardiologia e Società Europea dell’Ateroslerosi e introducono importanti novità sulla gestione delle dislipidemie a partire dallo stato di rischio del soggetto in esame. La classificazione del rischio si articola in 4 livelli dal rischio molto alto, ad alto, intermedio e basso, basandosi sulla stima ottenuta dalle carte SCORE che si riferiscono alla probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare fatale, superiore al 10% a10 anni per il rischio molto alto, al 5% per quello alto, all’1% per quello moderato ed inferiore all’1% per quello basso. I livelli target di colesterolo LDL si riducono ulteriormente rispetto alle recedenti linnee guida internazionali, in quanto si raccomandano valori <70 mg/dl nel rischio molto alto, <100 in quello alto e < 115 in quello moderato. Nell categoria di rischio molto elevato rientrano tutti i pazienti con pregressi episodi cerebro o cardiovascolari, nonché i pazienti con patologia carotidea, aterosclerotica degli arti inferiori, i diabetici di tipo II e i pazienti con riduzione della funzione renale identificata da filtrato glomerulare <60 ml/min. Dunque la platea dei candidati al trattamento cresce sensibilmente rispetto alle precedenti linee guida. Per la prima volta nella stima del rischio entrano a far parte le HDL, che a parità di altri fattori giocano un ruolo indipendente nella composizione del rischio cardiovascolare. In aggiunta, anche per i giovani prima dei 40 anni e per gli anziani dopo i 70 anni, nei quali la valutazione assoluta del rischio può essere fuorviante per il peso assunto dall’età, viene raccomandata la valutazione del rischio relativo, ovvero del rischio di individui di pari età in assenza del fattore di rischio. Riguardo ai trattamenti si ribadisce il ruolo centrale delle statine come farmaci di prima scelta, da affiancare in associazione ad ezitimibe nei soggetti in cui non si raggiunge i l target o nei quali le dosi debbano essere ridotte per lo sviluppo di effetti collaterali. Una importante novità è il peso che le linee guida riservano ai comportamenti virtuosi di alimentazione con una serie di raccomandazioni sulle qualità favorevoli di alcuni elementi e dei tipi di cottura. In questo contesto vengono raccomandati anche una serie di composti di derivazione naturale (nutraceutici) presenti negli alimenti o disponibili in formulazioni commerciali, il cui impiego viene contemplato in situazioni di dislipidemie non particolarmente impegnative, soprattutto in soggetti a rischio moderato. Infine, sezioni dedicate delle linee guida sono riservate a popolazioni specilai di pazienti, inclusi gli anziani, le donne, i soggetti con insufficienza renale, ecc

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DIETA E DISLIPIDEMIE Prof. Pierluigi Pecoraro

Responsabile U.O. Igiene della Nutrizione – ASL Napoli 3 sud Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione - Università di Napoli Federico II

I lipidi sono composti insolubili in acqua, ma solubili in solventi apolari; sono una ottima fonte di energia per l’organismo, apportano circa 9 kcal per grammo. I principali lipidi alimentari sono acidi grassi, trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo. Gli acidi grassi sono acidi monocarbossilici alifatici e sono costitutivi di quasi tutti i lipidi complessi e dei grassi vegetali e animali. I trigliceridi sono esteri neutri del glicerolo e formati da tre acidi grassi a media o lunga catena e costituiscono una parte importante dell'olio vegetale e del grasso animale. I fosfolipidi sono trigliceridi con una testa polare idrosolubile a base di fosfato e una coda apolare non idrosolubile. Il colesterolo è uno sterolo, ovvero una molecola costituita da quattro anelli policicloalifatici e una coda alifatica, oltre ad eventuali gruppi funzionali, come l'ossidrile, che fa sì che il composto sia un alcol cicloalifatico. E’ una sostanza grassa prodotta dal fegato, si trova solo nei grassi animali; non è presente nei grassi vegetali. Il trasporto del colesterolo e dei trigliceridi avviene mediate apolipoproteine, che complessandosi con i lipidi formano le lipoproteine plasmatiche. Queste si classificano in base alla densità, diametro, composizione e mobilità elettroforetica in chilomicroni, VLDL, LDL e HDL. Il metabolismo e il trasporto dei lipidi nel plasma avviene mediante tre meccanismi diversi, in base alla loro origine, abbiamo una via esogena (alimentazione), una via endogena (produzione endogena di colesterolo) e il trasporto inverso del colesterolo (mediata delle HDL). L’apporto ottimale dei lipidi nella dieta è definita dai LARN, (Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti per la popolazione italiana), prevedendo un giusto equilibrio fra acidi grassi precursori e derivati. E’ necessario identificare le fonti alimentari ricche dei vari tipi di acidi grassi affinchè i fabbisogni siano soddisfatti. La dieta, lo stile di vita, la riduzione del peso corporeo e della circonferenza vita fino ai livelli di normalità, rappresentano il primo approccio per la normalizzazione del profilo lipidico. Il modello alimentare di riferimento è quello mediterraneo. La dieta mediterranea è l’unico modello nutrizionale supportato da una vastissima letteratura scientifica che ne valida l’efficacia nella prevenzione e nel trattamento delle patologie displimidemiche. Di fondamentale importanza nell’approccio con il paziente affetto da displipidemia, a prescindere dalla natura (familiare, alimentare, ecc.,) è sempre una attenta valutazione dello stato nutrizionale: peso corporeo fisiologico, composizione corporea, valutazione del modello alimentare e dell’intake nutrizionale, metabolismo basale e dispendio energetico, sedentarietà e attività fisica, sono i cardini imprescindibili per determinare i bisogni energetici e nutritivi dell’individuo, al fine di proporre una terapia basata sulla prescrizione di una dieta ottimale che sia di per se efficace o che sia di supporto all’integrazione con nutraceutici o al trattamento farmacologico.

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LE DISLIPIDEMIE: IL RUOLO DEI NUTRACEUTICI Prof. Pierluigi Pecoraro

Responsabile U.O. Igiene della Nutrizione – ASL Napoli 3 sud Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione - Università di Napoli Federico II

Il termine nutraceutico, combinazione dei termini "nutrizione" e "farmaceutico", indica una sostanza alimentare dalle provate caratteristiche benefiche e protettive nei confronti della salute dell’individuo. Le sostanze nutraceutiche sono normalmente derivate da piante, da alimenti e da fonti microbiche. Esempi di nutraceutici sono i probiotici, gli antiossidanti, gli acidi grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), le vitamine e i complessi enzimatici. Possono essere utilizzati per la prevenzione di malattie croniche e per migliorare lo stato di salute. I nutraceutici possono essere assunti anche attraverso la dieta abituale soprattutto con l’utilizzo degli alimenti funzionali, ovvero alimenti freschi o trasformati che hanno proprietà benefiche sulla salute indipendentemente dal loro valore nutrizionale. Abbiamo a disposizione due categorie di alimenti funzionali: tipo A (alimenti che migliorano una specifica funzione fisiologica) e tipo B (alimenti che riducono il rischio di una malattia). Da un punto di vista legislativo, i nutraceutici rientrano nella categoria degli integratori alimentari ossia prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. I termini: «complemento alimentare» o: «supplemento alimentare» sono da intendersi come sinonimi di: «integratore alimentare». Gli acidi grassi della serie omega 3 (EPA e DHA), hanno un ruolo dimostrato nel ridurre i livelli plasmatici di trigliceridi e di conseguenza nella diminuzione del rischio cardiovascolare. Il policosanolo abbassa i livelli di colesterolo della frazione LDL e i trigliceridi, aumenta la quota HDL. La L-Carnitina tartrato contribuisce direttamente e indirettamente al normale funzionamento del metabolismo. Il Coenzima Q10 è implicato nella produzione di energia e nei processi di riduzione dei radicali liberi. Il Resveratrolo riduce la glicemia e migliora la sensibilità all’insulina. La Vitamina B12 è coinvolta nel catabolismo degli acidi grassi. La vitamina B6 è implicata in alcune reazioni del metabolismo glucidico (glicogenolisi) e lipidico (sintesi degli acidi grassi insaturi). E’ importante sottolineare che i nutraceutici, in quanto integratori alimentari, vanno intesi e prescritti quale integrazione ad una sana e corretta alimentazione finalizzata al miglioramento dello stato di salute. Ancorché la finalità sia del tipo terapeutico, in risposta ad una accertata dislipidemia, l’azione dei principi nutraceutici è condizionata dall’associazione ad una dieta che sia adeguata e ottimale quale specifico supporto nutrizionale.

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NOTA 13: LUCI E OMBRE Dott. Giorgio Carlo Monti

Medico di Medicina Generale Area cardiovascolare SIMG

Nel luglio del 2011 l’AIFA ha pubblicato una nuova versione della nota 13, con modifiche che comportano impatti notevoli sulla salute della popolazione e sulle abitudini prescrittive dei medici di medicina generale (MMG). Le caratteristiche salienti della nuova nota sono due: l’estensione della rimborsabilità delle statine al rischio moderato e l’abolizione delle carte del rischio (ISS – Progetto Cuore). L’estensione al rischio moderato della rimborsabilità delle statine (in considerazione del fatto che la maggior parte degli eventi CV avvengono proprio in questa fascia di soggetti) offre di fatto una straordinaria opportunità di intervento sulla salute della popolazione e sulla prevenzione cardiovascolare. E’ indispensabile pertanto che il Medico Generale conosca e applichi quanto stabilito dalla nota perché solo grazie a un uso appropriato dei farmaci si riesce a ridurre la colesterolemia della popolazione. E’ questo un fatto di estrema importanza se consideriamo che per ogni riduzione della colesterolemia LDL di circa 39 mg/dl (1 mmol/l) si assiste a una riduzione del rischio relativo di morte per malattia coronarica del 20% circa, indipendentemente dai livelli lipidici iniziali.

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Letto e approvato.

Il Legale Rappresentante dell'Organizzatore.

Dott. Ing. Massimo Cazzaniga